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La città - L'Azione

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6<br />

Cattolici in politica<br />

Il caso Boffo come spunto di riflessione<br />

Il “Caso Boffo” è motivo di riflessione<br />

per i cattolici italiani impegnati<br />

in politica. Da sempre infatti<br />

essi sono alle prese con un dilemma<br />

dalla duplice opzione:<br />

1) gestire l’impegno politico direttamente<br />

attraverso un soggetto politico<br />

che si rifà esplicitamente ai<br />

valori della dottrina della Chiesa;<br />

2) delegare il tutto ad un soggetto<br />

diverso, che dia però garanzie riguardo<br />

ad un’azione politica che<br />

non sia in contrasto con la dottrina<br />

della Chiesa.<br />

<strong>La</strong> prima opzione è riconducibile<br />

alle esperienze del Partito Popolare<br />

di Don Sturzo e della Democrazia<br />

Cristiana di Alcide De Gasperi;<br />

la seconda ha trovato applicazione,<br />

in forme diverse, nel Patto<br />

Gentiloni prima e nella firma del<br />

Concordato del 1929 poi. Ognuna<br />

delle due opzioni contiene obiettivamente<br />

dei pro e dei contro. L’impegno<br />

politico diretto garantisce<br />

una maggior coerenza di azione ed<br />

in definitiva un più chiaro annuncio<br />

dei principi; quello indiretto<br />

una miglior capacità di manovra<br />

ed un minor bisogno di doversi<br />

sporcare direttamente le mani. Ne<br />

consegue che, almeno a prima vista,<br />

potrebbe anche sembrare più<br />

semplice ed opportuna la seconda<br />

scelta, nel caso in cui si possa contare<br />

sulla presenza di un “uomo<br />

forte” che possa offrire serie ga-<br />

ranzie e mantenere gli impegni presi;<br />

in caso contrario sarebbe meglio<br />

non pensarci nemmeno. Così<br />

in passato Giolitti, al tempo del<br />

Patto Gentiloni, dava garanzia di<br />

poter tenere in pugno la vita politica<br />

italiana e così pure Mussolini al<br />

tempo del Concordato, anche se poi<br />

bisognava fare i conti con un regime<br />

che, al di là delle attestazioni<br />

LETTERE in REDAZIONE<br />

di stima, conservava nei confronti<br />

della Chiesa un fondo di diffidenza;<br />

ne temeva infatti l’influsso, lo<br />

sentiva come un concorrente nella<br />

formazione della coscienza delle<br />

persone in particolare della gioventù,<br />

come dimostrano i frequenti<br />

conflitti tra associazioni cattoliche<br />

ed organizzazioni fasciste; ma soprattutto<br />

temeva che, trattandosi di<br />

un sostegno basato più sulla convenienza<br />

che sulla convinzione,<br />

questo poteva venire a mancare in<br />

caso di crisi del regime. Così come<br />

in effetti poi accadde. Allora si<br />

chiamavano Don Minzoni e Don<br />

Sturzo, oggi si possono anche chiamare<br />

Boffo: vittime di una avversione<br />

profonda che cova sotto un<br />

apparente sorriso, secondo il vecchio<br />

adagio: “colpirne uno per educarne<br />

cento”. Riterrei pertanto che<br />

alla luce di questi accadimenti e di<br />

diverse altre considerazioni, che<br />

per ragioni di spazio non posso qui<br />

esporre, una riflessione sulla necessità<br />

di un ritorno alla prima opzione<br />

sia quanto meno auspicabile.<br />

Luigi Viventi,<br />

Presidente Gruppo regionale Udc<br />

Il carteggio tra Boffo e Aldo Crialesi<br />

In quest’ultimo periodo a tenere<br />

banco è stata la vicenda Feltri-Boffo,<br />

dai toni decisamente accesi che<br />

ha portato alle dimissioni del direttore<br />

di “Avvenire” Dino Boffo.<br />

Il nostro collaboratore veterano<br />

Aldo Crialesi ha avuto proprio con<br />

Boffo nell’ottobre del 2008 un vivace<br />

carteggio, di cui pubblichiamo<br />

uno stralcio del professore fabrianese<br />

che ha sempre avuto parole<br />

di stima e riconoscenza per la<br />

testata cattolica e la sua guida:<br />

“’Avvenire’ sta combattendo da<br />

tempo una coraggiosa, esemplare<br />

battaglia per l’affermazione dell’identità<br />

cristiana, anzi cattolica,<br />

contro gli attacchi del secolarismo<br />

che vuole ridurre la nostra fede ad<br />

un fatto strettamente privato, quasi<br />

una debolezza personale, ininfluente<br />

sul piano sociale, cultura-<br />

Dal settembre 2003, per festeggiare<br />

la Natività di Maria, a Melano è<br />

stata introdotta la consuetudine di<br />

allestire un “mercatino” di oggetti<br />

di artigianato prodotti sia da persone<br />

del luogo, che dalla promotrice,<br />

Valeria di Riva del Garda, e<br />

da alcune sue amiche trentine a<br />

scopo benefico.<br />

Il ricavato di quest’anno sarà devoluto<br />

alla fondazione “Casa campesina”,<br />

di <strong>La</strong>tacunga in Ecuador,<br />

che permette accoglienza e sostegno<br />

sanitario e sociale alla popolazione<br />

del luogo.<br />

Ringrazio di vero cuore quanti hanno<br />

collaborato alla riuscita di questa<br />

iniziativa, dal parroco don Gabriele<br />

Trombetti, particolarmente<br />

sensibile ad iniziative di tal genere,<br />

a Meri, che gentilmente ci ha<br />

messo a disposizione un locale in<br />

Dino<br />

Boffo<br />

le, politico. Questa battaglia è tanto<br />

più lodevole, ammirevole, proprio<br />

perché è una battaglia, mi viene<br />

da dire, solitaria, perché non<br />

condivisa e sostenuta con convinzione<br />

dalla grande maggioranza del<br />

mondo cattolico che rimane inconsapevole<br />

della gravità della sfida<br />

portata alla Chiesa dalla cultura<br />

contemporanea e del tutto in attrezzata<br />

culturalmente a reggere questa<br />

sfida, comunque inerte.‘Agorà’,<br />

i supplementi ‘E’ vita’, ‘E’ famiglia’,<br />

‘Noi genitori e figli’, ‘Luoghi<br />

dell’infinito’, concepiti proprio<br />

per supplire a queste carenze, meritano<br />

i più grandi elogi. ‘Avvenire’<br />

parla poco del ‘Progetto culturale<br />

cristianamente ispirato’, lanciato<br />

dalla Chiesa italiana nel 1995,<br />

ma è indubbio che tale progetto è<br />

stato fatto proprio da ‘Avvenire’<br />

che lo sviluppa con assiduità ed<br />

intelligenza, specialmente nelle<br />

pagine di ‘Agorà’. Sono infinitamente<br />

grato al nostro ‘Avvenire’<br />

per le autorevoli, documentate prese<br />

di posizione sui temi cruciali<br />

della famiglia, della bioetica (ultimamente<br />

sul doloroso caso Eluana),<br />

sulle problematiche della storicità<br />

del Gesù della Chiesa, sui<br />

rapporti tra scienza e fede, sulla<br />

deriva nichilistica di tanta cultura.<br />

Mi chiedo talvolta: se non ci fosse<br />

‘Avvenire’ avrei conservato la fiducia<br />

nella Chiesa Cattolica, oppure<br />

mi ritroverei in una condizione<br />

di sospetto e disagio per il generarsi<br />

di un intimo contrasto tra<br />

dottrina (e insegnamenti del magistero<br />

della Chiesa) e cultura dominante<br />

che si respira e inconsapevolmente<br />

si assorbe?”.<br />

A Melano il mercatino per Maria<br />

cui allestire il “mercatino”,<br />

a tutta la parrocchia<br />

e popolazione del<br />

paese, che, praticamente<br />

da alcuni anni,<br />

si è “autotassata” per<br />

rendere tale beneficenza<br />

“concreta” e non<br />

solo fittizia. Un grazie<br />

particolare, permettetelo,<br />

va anche alle mie<br />

amiche di Riva del<br />

Garda, Manola, Rosanna,<br />

Juana, Alberta,<br />

Tina, Ester (una ragazza<br />

di 88 anni!! I), Marina, Gloria,<br />

Rita, Lucia, Gabriella che, in vario<br />

modo, hanno collaborato attivamente<br />

alla realizzazione dei vari<br />

manufatti.<br />

Mi piace riportare una frase di<br />

Madre Teresa di Calcutta che sem-<br />

<strong>La</strong> frazione di Melano<br />

bra incoraggiarci in questo cammino<br />

di operosità “Ogni cosa che<br />

facciamo è come una goccia nell’oceano,<br />

ma se non la facessimo<br />

l’oceano avrebbe una goccia in<br />

meno”. Ancora grazie a tutti.<br />

Valeria Guidi Angeloni<br />

<strong>L'Azione</strong> 19 SETTEMBRE 2009<br />

Angelo Mezzanotte<br />

e la sua esaltazione<br />

di immagine e parola<br />

Angelo Mezzanotte è<br />

stato e rimarrà un grande<br />

della fotografia d’arte.<br />

Ho di lui un libro iconografico,<br />

pubblicato<br />

nel 1991: “Calendimaggio”.<br />

<strong>La</strong> tradizionale<br />

bellissima festa di Assisi<br />

che celebra l’inizio<br />

del mese più bello dell’anno,<br />

colta dall’obiettivo<br />

– e più che dall’obiettivo,<br />

dall’anima –<br />

di Angelo Mezzanotte,<br />

è una stupenda sinfonia di colori e<br />

di ritmi, di bellezza ed eleganza.<br />

Trascina e coinvolge il lettore in<br />

questo tripudio dello spirito come<br />

se anche lui fosse fisicamente partecipe<br />

della festa. Ma poi Angelo<br />

Mezzanotte scopre il fascino dei<br />

Monti Sibillini e si fa interprete di<br />

nuove emozioni estetiche, ancor<br />

più intense. Se c’è nella vita l’esultanza<br />

della festa corale in cui immergersi,<br />

se c’è da ammirare la<br />

bellezza dei volti e delle movenze<br />

umane, degli abbigliamenti e ornamenti<br />

che li decorano, esiste anche<br />

la bellezza, suprema, della natura,<br />

che si può contemplare solo<br />

in stupito, religioso silenzio. Ricordo<br />

ancora con commossa ammirazione<br />

la grande mostra allestita<br />

anche a Fabriano una decina di anni<br />

fa nella sala Ubaldi della Scuola<br />

Agraria le sue gigantografie di vette<br />

montane nel bianco manto invernale<br />

o nello splendore del mezzogiorno<br />

estivo, nella mestizia del<br />

tramonto, o rischiarare dalla bianca<br />

luna; e le valli con i suoi sentie-<br />

ri e i suoi alberi solitari; le greggi e<br />

i loro pastori. In sovrumani silenzi<br />

e profondissima quiete. Non c’è,<br />

che io sappia, un altro cantore che<br />

come lui abbia esaltato con la parola<br />

o con l’immagine, il fascino e<br />

la magia dei Monti Sibillini, che<br />

sappia trasmettere quel brivido dell’infinito<br />

e dell’assoluto che essi<br />

suscitano in chi se ne rende degno.<br />

Angelo Mezzanotte ora dorme il<br />

sonno eterno in faccia al magico<br />

monte della Sibilla, nel cimitero di<br />

Montemonaco, che è il Comune di<br />

maggiore altitudine delle Marche,<br />

dove era approdato molti anni fa<br />

ammaliato da tanto rarefatto splendore.<br />

PS - Tra gli anni ’70 e ’80 Mezzanotte<br />

aveva pubblicato su “L’Azione”<br />

suggestivi resoconti dei suoi<br />

viaggi di pellegrino dell’assoluto.<br />

Ricordo in particolare quelli del<br />

Monte Athos. Bisognerebbe recuperarli,<br />

perché l’anima di Angelo<br />

è anche lì, oltre nei suoi scatti indimenticabili.<br />

a.c.<br />

Maggio - ANNUNZIATA GALASSI Venturini Bartolo; NELIO E TERESA<br />

PICCIONI Petrucci Gabriele; PAOLA BIONDI Fam. Tiberi Fabriziuo – Fam.<br />

Lepri Marcello – Fam. Stazi Sebastiano; PIETRO SAUER – GABRIELLA<br />

FRATTI- CORRERELLA VENANZA-ARMANDO DOLCE - COLONNA NAZZARE-<br />

NO Alberto e Jolanda; ALBERTO Marcelli Bruno e Anna; TORELLO SPREGA<br />

Salari Grazia – Marcelli Bruno e Anna; ANNUNZIATA FERRETTI Grazia e<br />

Vera; LEONELLO PAOLETTI Comodi Erminio; DINO BIANCHI Vigarelli<br />

Franco; GIUSEPPE PISTARELLI Mattioli Paola; GIUSEPPA TORRI Tega<br />

Ioana; FRANCESCA Nicoletta – Ubaldo – Adriana; LORENZO BELARDINEL-<br />

LI Palanga Italo; ORSOLA BIOCCO Boraci Piero; LIDIA CIMARRA PANTA-<br />

NELLA Comunità “<strong>La</strong> Buona Novella”; SAMUELE FABRIANESI Michele –<br />

Simona – Norma e Zeno; LISA BALDUCCI Maria Vittoria Polloni; PROPRI<br />

DEFUNTI Leda – Manuela – Edgardo.<br />

Giugno - FRANCESCA GOBBI Zampetti Pietro – Zampetti Carlo – Zampetti<br />

Franca; GINO SPINELLI Meloni Leonando – Cardarelli Isolina – Tebaldi<br />

Franco-Peverini Rosanna; ENRICO PROSPERI Fattorini Mario – Pina e<br />

Bianca – Montesi Nicola; LUCIA QUAGLIA Fam. Cocco Angela – Fam.<br />

Ripanti Alessandro; IONE GAUZZI Fam. Naspi Giovanni - Fam. Lucarini<br />

Estenio; ANNA MARIA CARMENATI Mezzopera Anna e fam. – Marsiliani<br />

Maria Ersilla; CATHERINE LOGUILLOT COVANTI Fam. Covanti; ORLANDO<br />

GABRIELLI Canestrari; LUCIANO MATTIONI Salari Grazia; MARCELLO<br />

MOBILI Alberto Jolanda e famiglia; FAMIGLIA PETRUCCI Petrucci Maria<br />

Pia; ORMEO GIARDINI Giardini Ezio; ALDENICO SBAFFI Sbaffi Giovanna;<br />

IDA CRIALESI Mirella, Maria e famiglia; IOLANDA CRISTOFANELLI Rosina<br />

Polignani e famiglia; ROSA PATACCONI VED. MAZZOLINI Migatti Rosina<br />

e Cesira; CARLA LODOVICI I famigliari; TERESA PENTURELLI VED. TRINEI<br />

Trinei Alberto – Alessandro e Daniele; ITALIA CHIODI Paola e Sandra<br />

Venanzetti; ADRIANA CINGOLANI Biocco Caterina e famiglia; GIUSEPPE<br />

PINO Emilia e Tonino; PROPRI DEFUNTI Berna Monica e Roberto - N.N.<br />

Luglio - ANTONIA ARBUATTI VED. BRANDI Eva e Pierre Gasser-Krieg –<br />

Marsiliani Maria Ersilla; ANGELO ANTONELLI Famiglie Francesco Calducci;<br />

SANTINA MOROSINI Beninati Francesco –Poeta Antonio - Marcelli Bruno<br />

e Anna; ELISABETTA GUERRIERI in ACUTI Eligio e Maria Pellegrini-Fam.<br />

Mariani Romano; PINA MADRESELVA Polloni Luisa, Maria Vittoria e Elena<br />

– ARTEMIO RAIMONDI Lilia e Maria Cipriani; MARIA SANTA MEZZANOTTE<br />

I colleghi di lavoro BDN; MARCELLO MOBILI N.N.; ROSA GENTILUCCI<br />

Marcelli Giovanna; PAOLO GALASSI Grazia e Vera; PROPRI DEFUNTI Rosi<br />

e Anna.<br />

Le offerte, per il “fiore che non marcisce”, si ricevono presso:<br />

Agenzia Ecclesiastica (via Balbo)-Pompe Funebri Marchigiano (p.le<br />

XX Settembre)-Tabaccheria (v.le G.Miliani)-Tabaccheria Balducci (p.za<br />

del Comune)-Tabaccheria Bartoccetti (via la Spina)-Fiori Rossi e Mercanti<br />

(via De Gasperi)-Idea Fiore (via Marconi); Piante e Fiori snc (via<br />

G.B.Miliani).

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