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a Fabriano gli - L'Azione

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<strong>Fabriano</strong> 5<br />

Un osservatorio<br />

per monitorare<br />

il territorio<br />

Parte un'analisi<br />

socio-economico<br />

del fabrianese, targata<br />

Fondazione Carifac per<br />

conoscere le priorità del<br />

nostro distretto.<br />

Ognuno<br />

al suo posto<br />

Sono i mezzi di comunicazione a farla da<br />

padroni, non è una novità. Radio e televisione<br />

reggono la scena da decenni, poi è giunto internet<br />

che ha messo la freccia ed ha annullato<br />

le distanze. Il mondo è diventato piccolo, le<br />

relazioni umane… extralarge, nel senso che<br />

non hanno limiti. Intanto rete e video hanno<br />

trasformato i ruoli delle persone, centrifugando<br />

professionalità ed incarichi. Succede<br />

quindi che in questo tritacarne mediatico<br />

ognuno cerchi il suo spazio di visibilità, la<br />

sua fetta di popolarità, mettendo da parte la<br />

propria identità e cambiando… i connotati del<br />

proprio mestiere. In questo gioco dell’autoreferenzialità<br />

ci si imbatte nel cantante che<br />

diventa guru e sacerdote dell’ovvio o in quello<br />

che preferisce dilettarsi come presentatore<br />

di talk show. Ma se uno come professione fa<br />

il cantante si suppone che il suo talento sia<br />

quello canoro e basta. Inutile occupare altre<br />

vetrine. Poi scopri comici che si lanciano nella<br />

politica, uomini di cabaret che diventano<br />

onorevoli, come anche giudici che entrano<br />

in Parlamento. Anche ex calciatori che si<br />

improvvisano giornalisti, cominciando da<br />

spalla ai mestieranti del settore per poi subentrare<br />

come veri e propri editorialisti. Dubbi<br />

legittimi anche su questo fronte: se nella<br />

vita professionale qualcuno viene baciato da<br />

piedi fatati, perché riciclarsi poi come fenomeni<br />

della carta stampata? A meno che non<br />

pensino di scrivere appunto… con i piedi. Il<br />

circus va avanti spaventosamente senza sosta.<br />

Con una mania ssa. Quella di rubare il più<br />

possibile la scena all’altro, reinventandosi<br />

un ruolo da qualche parte e assecondando<br />

il karma di Monti che ripete ad ogni piè<br />

sospinto che non bisogna ancorarsi al posto<br />

sso. Ebbene qui c’è tutta la consacrazione<br />

di un simile assioma. Addirittura sce<strong>gli</strong>endo<br />

l’occupazione di convenienza senza valutare<br />

le proprie capacità o <strong>gli</strong> indici di mercato.<br />

Sanremo ha ampli cato questo barnum con<br />

un cantante memorabile che ha fatto la storia<br />

e che potrebbe continuare a farla se andasse<br />

dietro a musiche e pentagrammi, anziché<br />

cavalcare il festival per predicare, piuttosto<br />

che cantare. Si concede ogni strafalcione,<br />

dimostrando che la grammatica e la sintassi<br />

sono pregiudizi borghesi. Nei suoi sermoni<br />

tante ovvietà, dall’ecologia e dai prati che<br />

non ci sono più al cemento che avanza, dalla<br />

fedeltà all’amore che è preferibile all’odio.<br />

Il tutto fatto spacciare per pillole di saggezza…<br />

e chi <strong>gli</strong> andrebbe contro, del resto?<br />

Cambiamo musica. Lo spartito in politica è<br />

della stessa solfa. Que<strong>gli</strong> scranni vengono<br />

occupati da leader del mondo dello spettacolo,<br />

del giornalismo, dello sport, della<br />

cultura. Appunto, leader. Che, stancandosi<br />

del successo racimolato nel proprio ambito,<br />

(segue a pag.2) Carlo Cammoranesi<br />

L<br />

ee<br />

L’Azione<br />

100<br />

anni<br />

><strong>Fabriano</strong> 6<br />

Come cambiano<br />

le date<br />

tra i banchi<br />

Dopo l'emergenza<br />

neve, verranno<br />

apportate modifiche<br />

al calendario: ecco le<br />

possibilità di prolungamento<br />

della scuola.<br />

Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè<br />

Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)<br />

art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)<br />

>Eventi 12<br />

Santamaria<br />

e Nigro<br />

al Teatro Gentile<br />

Sabato va in scena<br />

"Occidente Solitario",<br />

una commedia<br />

nera con grandi interpreti<br />

che entusiasmerà<br />

il pubblico fabrianese.<br />

<strong>Fabriano</strong>-Matelica euro 1,20 n. 8 Anno CI 25 febbraio 2012<br />

>Matelica 17<br />

Zanzibar,<br />

l'avventura<br />

continua<br />

Corsa<br />

ad ostacoli<br />

Il 6 maggio si voterà per il rinnovo del consi<strong>gli</strong>o comunale e della carica<br />

di sindaco. La pallina gira all’impazzata per ciò che riguarda i nomi dei<br />

probabili candidati a primo cittadino di <strong>Fabriano</strong>. Abbiamo provato a dare<br />

le percentuali ai vari aspiranti delle due coalizioni. Alcune formazioni come<br />

Lega e Movimento Cinque Stelle scenderanno in campo per la prima volta. Non<br />

mancheranno, come al solito, le liste civiche. Dopo dieci anni di governo Sorci,<br />

si affaccerà quindi un nuovo sindaco. Chi sarà? Le primarie del Pd e del centrodestra<br />

sono solo il primo passo in avanti per la scelta de nitiva.<br />

Alla scoperta della<br />

Cooperativa Sociale,<br />

che insegna ai<br />

matelicesi come essere<br />

ecologici...con creatività.<br />

01 prima.indd 2 22/02/12 10.58


2 >EDITORIALI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Il de<strong>gli</strong> anelli<br />

Governo: l'idea è bella, il momento è brutto<br />

Direttore responsabile<br />

Carlo Cammoranesi<br />

Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />

n.11 del 6/09/1948<br />

Amministratore<br />

Giovanni Chiavellini<br />

di NICOLA SALVAGNIN<br />

Ognuno ha fatto correttamente la sua parte: il mondo<br />

dello sport – con le sue star a sottoscrivere – nel<br />

richiedere al governo di dare il suo avallo alla<br />

richiesta da avanzare al Cio (Comitato olimpico<br />

internazionale) per ottenere le Olimpiadi a Roma nel 2020;<br />

Mario Monti e il suo esecutivo, nel respingere cortesemente<br />

l’invito con una ferrea quanto esatta valutazione: l’idea è bella,<br />

il momento è brutto.<br />

Organizzare i Giochi olimpici è tutt’altro che semplice e<br />

indolore, anzi è complesso e soprattutto costoso. Abbiamo<br />

davanti a<strong>gli</strong> occhi il recente esempio di Atene: qualsiasi commentatore<br />

economico riconosce che lo sforzo di organizzare<br />

in terra ellenica l’Olimpiade del 2004, abbia letteralmente<br />

messo in ginocchio le nanze di quel Paese.<br />

Che ora sta pagando (certo, non solo per le Olimpiadi) un<br />

prezzo terribile.<br />

Ospitare un simile evento signi ca dotarsi di strutture perfette<br />

per decine di discipline sportive, normalmente nella<br />

regione oltre che nella città. Strutture che a volte vivono<br />

di luce intensa giusto per quei pochi giorni, rimanendo poi<br />

sottoutilizzate o peggio.<br />

Signi ca dotarsi di infrastrutture viarie che coinvolgono<br />

l’intero Paese; costruire una cittadella olimpica; ospitare<br />

centinaia di mi<strong>gli</strong>aia di turisti e sportivi.<br />

Ci sono sicuramente grandi vantaggi (appunto i ussi turistici<br />

ma soprattutto la visibilità mondiale che una simile manifestazione<br />

dà), ma c’è da mettere sul piatto un pacco alto così<br />

di miliardi di euro: da dove li tiriamo fuori?<br />

C’è in ne il fondato dubbio – dentro i con ni patrii – che <strong>gli</strong><br />

italiani non siano bravissimi nell’affrontare simili sforzi organizzativi.<br />

Il ricordo di “Italia 90”, dei ritardi, delle opere malfatte<br />

o inutili, della corruzione che interessò più di un appalto,<br />

scoraggia dall’intraprendere di nuovo una simile strada. Tant’è<br />

che poco tempo fa l’Uefa preferì assegnare l’organizzazione<br />

Sorta nel 1911<br />

soppressa nel 1925<br />

risorta nel 1945<br />

www.lazione.com<br />

di MARIO BARTOCCI<br />

Direzione, redazione e amministrazione<br />

Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10<br />

60044 <strong>Fabriano</strong> (An)<br />

Te l. 0732 21352 Fax 0732 22330<br />

www.lazione.com e-mail: info@lazione.com<br />

Redazione Matelica<br />

Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc)<br />

Tel. e Fax 0737 787551<br />

e-mail: matelica.redazione@lazione.com<br />

Impaginazione<br />

Tania Bugatti<br />

Ferruccio Cocco<br />

Daniela Pedica<br />

dei Campionati europei<br />

di calcio ad Ucraina e<br />

Polonia (ripeto: Ucraina<br />

e Polonia) piuttosto che<br />

all’Italia. Fece male?<br />

Fece così, e in epoca<br />

di cinghie strette qual<br />

è quella attuale, fu un<br />

bene.<br />

Infine qualche dubbio<br />

che una città così fragile<br />

e complessa come Roma,<br />

riesca a sopportare anni<br />

di lavori pubblici paralizzanti<br />

e un evento capace di s dare la tenuta organizzativa<br />

de<strong>gli</strong> americani (ad Atlanta 1996 diversi atleti si persero per<br />

strada e non riuscirono a partecipare alle gare). Se qualcuno<br />

ha dei dubbi, pensi al recente harakiri sofferto dalla capitale<br />

per qualche centimetro di neve.<br />

Quindi arrivederci anelli olimpici, che hanno fatto la fortuna<br />

di Barcellona nel 1992 – la città venne completamente<br />

rinnovata – e hanno rilucidato Londra in vista di quelli<br />

di quest’anno. Anche qui con costi enormi, seppur gestiti<br />

“all’inglese”; e un de cit di bilancio che spaventa il governo<br />

Cameron, che ha ereditato quella decisione presa ancora in<br />

epoca Blair.<br />

Monti ha recentemente promesso di voler cambiare la mentalità<br />

de<strong>gli</strong> italiani, sottintendendo: li vorrei un po’ più tedeschi.<br />

Ecco: quando riusciremo a completare 200 km di alta velocità<br />

in meno di trent’anni; quando realizzeremo il riammodernamento<br />

della Salerno-Reggio Calabria in meno di quaranta;<br />

quando passeremo dai progetti a<strong>gli</strong> scavi per il tunnel del<br />

Brennero in meno di venti; quando in ne ci impegneremo più<br />

a ricostruire L’Aquila che a progettare percorsi acquatici per<br />

il kayak olimpico... Ecco, allora avrà vinto Monti e avremo<br />

vinto noi tutti.<br />

Il della tv<br />

La critica gridata,<br />

nelle chiese e nelle<br />

piazze, fa parte<br />

della nostra storia e<br />

della nostra società.<br />

L’hanno esercitata –e la<br />

esercitano- predicatori di<br />

varie scuole di pensiero: <strong>gli</strong><br />

intransigenti, <strong>gli</strong> ironici, i<br />

suadenti, tutti comunque rivolti<br />

a denunciare il peccato<br />

e a esortare alla conversione.<br />

L’hanno esercitata –e la<br />

esercitano- comici che con<br />

le loro battute e le loro gag,<br />

talvolta al limite dell’ingiuria,<br />

“spellano” il potere e le<br />

sue prevaricazioni.<br />

Ambedue le categorie, fatte<br />

le opportune riserve, hanno<br />

una loro importante funzione<br />

in una società libera, che<br />

dovrebbe istituzionalmente<br />

accettare, se non incoraggiare,<br />

il dissenso.<br />

Oggi, però, una nuova categoria<br />

sta emergendo: quella,<br />

ibrida, fastidiosa, dissacrante<br />

dei comici-predicatori.<br />

Nelle loro parole, quasi sempre<br />

urlate a livelli d’inquinamento<br />

acustico, è dif cile<br />

distinguere la vo<strong>gli</strong>a di far<br />

ridere da quella del moralista<br />

arrabbiato.<br />

Di certo c’è che questa categoria<br />

proclama un’originale<br />

Editore<br />

Fondazione di Culto e Religione<br />

“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84<br />

Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione<br />

in abbonamento postale gr. 1 -<br />

Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.<br />

Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001.<br />

Stampa<br />

Rotopress International srl<br />

via Brecce - Loreto (An)<br />

Ogni copia € 1.20. <strong>L'Azione</strong> paga la tassa<br />

distinzione fra ciò che è male<br />

e ciò che è bene, collocando<br />

quest’ultimo in un’area molto<br />

ristretta, che si riduce,<br />

sostanzialmente, alla loro<br />

persona, mentre il male è in<br />

decidono di allungare la… propria carriera, occupandosi<br />

di altro per primeggiare ancora. “Quid animo satis?”,<br />

si domandava S. Agostino. Che cosa riempie il nostro<br />

animo, il nostro cuore? C’è sempre qualcosa che è al<br />

di là e che rende l’io insoddisfatto del proprio presente.<br />

In questi tempi incerti la prima certezza da riconoscere<br />

allora è l’urgenza indiscussa che abbiamo di “un punto<br />

fermo”, di qualcosa di così vero e bello da farci camminare<br />

non lamentosi o camaleontici, ma sempre più<br />

uomini. Un punto fermo, una presenza, la compagnia di<br />

una presenza, non le parole vuote o <strong>gli</strong> schemi di una<br />

realtà che ti chiede sempre di più, snaturando anche<br />

te stesso. E che ti costringe a cambiare veste, cornice,<br />

palcoscenico. E a canticchiare “Azzurro” come se fosse<br />

la tonalità di un grigio o di un nero…<br />

Carlo Cammoranesi<br />

per la restituzione di copie non consegnate.<br />

ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00<br />

Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00<br />

Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00<br />

Africa, Asia e America € 165,00<br />

Oceania € 175,00<br />

C.C.P. 17618604 intestato a <strong>L'Azione</strong><br />

C.C.B. IT21B0614021110010570009048<br />

intestato a <strong>L'Azione</strong><br />

presso Cassa di Risparmio di <strong>Fabriano</strong><br />

e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica<br />

Ognuno<br />

al suo posto<br />

Una nuova categoria,<br />

quella dei comici predicatori<br />

tutti <strong>gli</strong> altri.<br />

Per loro, operatori di male<br />

sono i preti (in primo luogo),<br />

i militari, i giornalisti,<br />

i parlamentari, i ministri;<br />

e non si può escludere che,<br />

nell’elenco compaiano, una<br />

volta o l’altra, i ragionieri,<br />

i geometri, se non i vigili<br />

urbani e <strong>gli</strong> impiegati del<br />

catasto.<br />

Passando a una sfera più<br />

ampia, per i nostri comicipredicatori<br />

il male è radicato<br />

nella Chiesa (forse non solo<br />

in quella cattolica), nella<br />

politica, nell’economia,<br />

nell’intera nostra società, e,<br />

in particolare, in tutti coloro<br />

che non sono d’accordo con<br />

loro.<br />

Non ci è detto se, di fronte<br />

a<strong>gli</strong> tsunami dei loro attacchi,<br />

per lo più insulsi e<br />

volgari, dovremmo anche noi<br />

cospargerci il capo di cenere<br />

e proclamare pubblicamente<br />

i nostri peccati, come fra<br />

Girolamo Savonarola impose<br />

ai suoi concittadini sul nire<br />

del Quattrocento.<br />

Ma, almeno Savonarola era<br />

talmente convinto, di quello<br />

che diceva e faceva, da<br />

arrivare no ad essere arso<br />

sul rogo.<br />

Per i comici-predicatori di<br />

oggi, invece, il sospetto è che<br />

ad animarli non sia l’ansiosa<br />

preoccupazione per l’etica<br />

pubblica (oggettivamente,<br />

oggi molto degradata), ma la<br />

smania irrefrenabile di épater<br />

le bourgeois; o, peggio,<br />

di piazzare la loro faccia sui<br />

numerosi palcoscenici che<br />

offre la nostra ultramediatica<br />

società.<br />

Se è così, facciamo lo sforzo<br />

di prenderli per quel che<br />

realmente sono: facciamoci<br />

una risata.<br />

Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo<br />

<strong>gli</strong> abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione<br />

dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento<br />

di obblighi di legge e per fi nalità amministrative,<br />

attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee<br />

a garantirne la sicurezza e la riservatezza.<br />

Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante<br />

supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti<br />

elettronici. Informiamo altresì <strong>gli</strong> abbonati, che in<br />

relazione ai dati personali da loro forniti, potranno<br />

esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7<br />

del D. Lgs. n. 196/2003.<br />

L’informativa completa è disponibile sul sito www.<br />

lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.<br />

Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3<br />

della legge 250 del 7/8/1990.<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >INCHIESTA<<br />

3<br />

LE VOTAZIONI A FABRIANO:<br />

GLI ULTIMI DIECI ANNI<br />

COMUNALI DEL 2002<br />

Primo turno:<br />

Roberto Sorci (Margherita, Democratici di Sinistra, Margherita, Sdi-<br />

Repubblicani, Eur, Verdi-Pdci, Rifonfazione Comunista) 38,6%<br />

Claudio Biondi (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc) 40,5%<br />

Paolo Paladini (Società Civile, Sinistra in Movimento) 10,8%<br />

Maria Di Bartolomeo (Lista Maria di Bartolomeo Sindaco) 10,1%<br />

Ballottaggio:<br />

Roberto Sorci 50,5% Sindaco<br />

Claudio Biondi 49,5%<br />

Roberto Sorci Claudio Biondi<br />

COMUNALI DEL 2007<br />

Primo turno:<br />

Roberto Sorci (Margherita, Democratici di Sinistra, Rifondazione<br />

Comunista, Comunisti Italiani, Italia dei Valori-Udeur, Psdi, Verdi, Sdi,<br />

Laici Progressisti) 45,9%<br />

Enrico Carmenati (Udc, Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lista Enrico<br />

Carmenati per <strong>Fabriano</strong>) 45,8%<br />

Paolo Paladini (Società Civile) 4,1%<br />

Giuseppe Falzetti (Il Cuore di <strong>Fabriano</strong>) 2,6%<br />

Maria Di Bartolomeo (Lista Maria Di Bartolomeo Sindaco) 1,6%<br />

Ballottaggio:<br />

Roberto Sorci 52,8% Sindaco<br />

Enrico Carmenati 47,2%<br />

Roberto Sorci Enrico Carmenati<br />

Il Pd alle primarie<br />

Cambia, nel giro di una settimana, la posizione del Pd sulle<br />

primarie. Afferma il segretario Claudio Alianello (nella<br />

foto): “Condividendo le valutazioni dell’assessore Sonia<br />

Ruggeri, esprimo la mia piena disponibilità ad attivare un<br />

percorso per aprire le primarie anche ai non iscritti del Pd.<br />

Convocherò nei prossimi giorni un direttivo per una piena e<br />

democratica condivisione del percorso<br />

da seguire. E’ nito il tempo<br />

della parole, ora servono impegni<br />

concreti per il futuro di <strong>Fabriano</strong>”.<br />

Venerdì 17 febbraio si è tenuto il<br />

direttivo dell’Udc su convocazione<br />

del segretario Roberto Pellegrini.<br />

In merito alle prossime elezioni<br />

comunali il partito si è espresso<br />

all’unanimità per continuare nelle<br />

trattative già intraprese af nché<br />

venga realizzato anche a <strong>Fabriano</strong><br />

l’accordo tra coloro che si riconoscono nel Modello Marche,<br />

dando continuità al progetto già intrapreso a partire dalle<br />

ultime elezioni regionali. “Per completare tale percorso il<br />

direttivo Udc ritiene prioritario un programma condiviso con<br />

le altre forze della coalizione da sottoporre a<strong>gli</strong> elettori per sostenibilità,<br />

trasparenza e interesse collettivo”, dice Pellegrini.<br />

“Solo su ciò si baseranno le scelte. Poi verranno <strong>gli</strong> uomini<br />

ritenuti in grado di attuare quanto proposto all’elettore”. In ne<br />

arrivano novità anche dall’Idv, che propone il modello De<br />

Magistris come a Napoli “coagulando le forze della società<br />

civile, le associazioni e i movimenti e proponendo come<br />

candidato sindaco un De Magistris fabrianese”. Critiche da<br />

parte dell’assessore alla Partecipazione Mario Pa<strong>gli</strong>alunga<br />

sono dirette al Pd che ha cambiato spesso idea. Non esente<br />

da essere un bersa<strong>gli</strong>o anche l’Udc, che non si capisce bene<br />

che cosa vo<strong>gli</strong>a fare, sempre stando alle parole dell’assessore.<br />

Salgono le quotazioni di Giancarlo Sagramola, il favorito<br />

nelle primarie del Pd. L'Udc punta su Sonia Ruggeri che non<br />

ha ancora sciolto le riserve sulla sua eventuale candidatura.<br />

Renato Paoletti uf cializza che sarà della partita, potendo<br />

contare sull'appoggio di parte della sinistra radicale che con<br />

lui ha governato durante l'amministrazione Sorci. Marco Ottaviani,<br />

dal canto suo, guarda ai programmi e ssa alcuni paletti.<br />

a.m.<br />

Il sogno<br />

di una<br />

cosa<br />

di ALESSANDRO MOSCÈ<br />

problema della politica sta nell’esistenza di un<br />

immane blocco conservatore, il cui obiettivo è la<br />

sopravvivenza e l’immobilità”, scriveva Ernesto “Il<br />

Galli Della Loggia poco tempo fa sul “Corriere<br />

della Sera”. La politica italiana ha un limite enorme: la dif-<br />

coltà di produrre cambiamenti anche quando li annuncia.<br />

Nulla deve cambiare, appunto. La cosa peggiore si rileva<br />

se, addirittura, la politica diventa un mestiere e quindi una<br />

condizione di favore. La paralisi al cambiamento attana<strong>gli</strong>a<br />

senza distinzioni di sorta. I prossimi scenari denotano ambienti<br />

soffocanti dove sembrano molte di più le scelte calate<br />

dall’alto e camuffate, che non un vero e proprio dibattito<br />

sulla realtà. Sfuggono, clamorosamente, <strong>gli</strong> assilli della società<br />

civile. Veniamo a <strong>Fabriano</strong>, dove il 6 maggio si voterà<br />

per il rinnovo del consi<strong>gli</strong>o comunale. Finora solo la sinistra<br />

radicale e la Lega hanno parlato del problema dell’Antonio<br />

Merloni e del rischio di un piccolo imprenditore che si assume<br />

la responsabilità di acquisire una ex grande azienda. Hanno<br />

fatto bene, benissimo. Nessuno, eccetto Idea per <strong>Fabriano</strong>,<br />

ha denotato la necessità di puntare su uomini nuovi e sulla<br />

forza primaria dei cittadini. Nessuno, eccetto il Movimento<br />

Cinque Stelle, ha già attivato un programma delle cose da fare<br />

e delle urgenze immediate alle quali metter mano. I partiti<br />

tradizionali hanno taciuto, semplicemente. Di progetti se ne<br />

vedono davvero pochi e provengono per lo più dal mondo<br />

dell’associazionismo. Le primarie non entusiasmano i cittadini<br />

perché i candidati saranno i soliti noti (eccetto, a quanto pare,<br />

quello della Lega). Il Polo della Libertà le apre a tutti, il Pd<br />

no. L’Udc non le vuole. Il Fli guarda al Terzo Polo. Nascono<br />

<strong>Fabriano</strong> Bene Comune, il Centro Sandro Pertini e Noi<br />

Centro, nuovi organismi che presumibilmente saranno della<br />

partita, a differenza di Spazio Libero che si chiama fuori. In<br />

questo contesto appiattito, la parte del leone la sta facendo<br />

il più grande comunicatore di <strong>Fabriano</strong>: il sindaco Roberto<br />

Sorci. Fenomenologia del personaggio: difetti da vendere, una<br />

mentalità ragionieristica e una dialettica imbarazzante. Eletto<br />

dai poteri forti, nel secondo mandato, svincolato dall’ingessatura<br />

dei partiti e dall’impossibilità di ricandidarsi, ha agito<br />

di testa sua. L’emergenza neve l’ha affrontata bene. Sorci è<br />

stato in giro con <strong>gli</strong> operai, ha messo la telecamera nell’auto<br />

per registrare i disagi, è andato a trovare i centenari, è rimasto<br />

bloccato tra la neve, ha accusato l’esercito, ha elogiato<br />

i dipendenti comunali, ha raccolto <strong>gli</strong> istrici, ha ammassato<br />

tre colossei di ghiaccio solo in città, si è fatto intervistare<br />

quattro volte al giorno. Una ne ha pensata e cento ne ha<br />

fatte. Si è estraniato dal gioco delle parti e mentre tutti si<br />

affannavano alla ricerca di strategie elettorali, ha conquistato<br />

per no la diretta su RaiUno davanti a Mara Venier. Sorci è<br />

egotico, testardo. Soffre la competizione e non privilegia mai<br />

il merito perché vola basso. Questo è il politico, ma l’uomo<br />

si distingue. E’ disponibile, affronta la piazza, ha un culo di<br />

gomma. Tutto <strong>gli</strong> rimbalza sopra. Esce dalla diatriba politica<br />

meno affannosamente di come ci è entrato. Quando parla fa<br />

rumore, sempre. Azzecca magistralmente i tempi dei moniti ed<br />

istiga. Sornione e furbesco, ha avuto il pallino del comando in<br />

mano. <strong>Fabriano</strong> è stata assolutamente sua per dieci anni. Se lo<br />

contestavi rideva, se lo apprezzavi rideva, ma senza scomporsi<br />

mai. Sorci è uno che in consi<strong>gli</strong>o comunale sembra andare<br />

come ad una passeggiata di salute ai giardini pubblici. Torno<br />

all’immagine del blocco conservatore, quello del quale fa parte<br />

anche il sindaco, naturalmente, oltre a Pd e Udc in primis. E’<br />

nora mancata una scossa, tra i cittadini di <strong>Fabriano</strong>, cioè il<br />

sogno di una cosa di pasoliniana memoria. I partiti e i politici<br />

sba<strong>gli</strong>ano perché non chiedono quanto di più impalpabile,<br />

di più irreale ci sia, cioè un sogno. Non le poltrone, non i<br />

posti, che la gente non capirebbe e non approverebbe mai e<br />

poi mai. Perché l’unica cosa che veramente conti, mobiliti,<br />

dia forza ai cittadini e la trascini, è un sogno. Un ideale, uno<br />

scopo. Insomma, la passione de<strong>gli</strong> umani. A destra come a<br />

sinistra. Dice Francesco Alberoni che nessuno convince <strong>gli</strong><br />

altri se non è convinto e<strong>gli</strong> stesso. Nessuno trasmette modelli<br />

se non li pratica personalmente. Se non dà l’esempio. È con<br />

la sua energia, con la sua fede, creando simpatia, ducia,<br />

entusiasmo ne<strong>gli</strong> altri, che porta a mettere a frutto le energie<br />

e le intelligenze. Questo è, semplicemente, un leader. La città<br />

appare molto indietro da tali input, anche se Sorci se la ride.<br />

E forse è rimasto l’unico.<br />

IL BORSINO DEI CANDIDATI<br />

Ecco i probabili candidati a sindaco per la tornata del 6 maggio. Specifi chiamo<br />

che il Movimento Cinque Stelle e la Lega non hanno sciolto le riserve sull’uomo<br />

(o la donna) eventualmente da candidare, e ci hanno tenuto a precisarlo. Le<br />

altre ipotesi corrispondono ad un gioco di incastri sulle base di alleanze ancora<br />

da concertare. L’unica cosa certa, in effetti, è che lo scacchiere di partenza<br />

non è stato composto. Il 26 febbraio è il termine ultimo per la presentazione<br />

delle candidature alle primarie del Pd. L’11 marzo si vota.<br />

Marco Ottaviani 80% (centro)<br />

Giancarlo Sagramola 80% (centro-sinistra)<br />

Urbano Urbani 80% (centro-destra)<br />

Joselito Arcioni ? 50% (Movimento Cinque Stelle)<br />

Emanuele Rossi 50% (sinistra)<br />

Gian Pietro Simonetti ? 50% (Lega)<br />

Angelo Tini 50% (centro)<br />

Sonia Ruggeri 40% (centro-sinistra)<br />

Angelo Costantini 30% (sinistra)<br />

Sergio Solari 30% (Fli)<br />

Silvano D’Innocenzo 20% (centro-destra)<br />

Renato Paoletti 20% (centro-sinistra)<br />

Claudio Biondi 10% (centro-destra)<br />

Il Pdl apre anche<br />

a movimenti<br />

ed associazioni<br />

Puntualizza Giampaolo Ballelli, segretario del Pdl: “Il segretario<br />

della Lega, Giampietro Simonetti ha lanciato la proposta<br />

e sulle prime mi ha sorpreso, poi ho capito che con il solito<br />

uto aveva ragione. Credo che con le primarie i partiti facciano<br />

un passo indietro, ma la politica compia un grande passo<br />

in avanti per riportare la democrazia e la partecipazione dei<br />

cittadini al centro dell’azione amministrativa. La candidatura<br />

sarà aperta a tutti coloro che posseggono i requisiti per<br />

l’eleggibilità alla carica di sindaco della città. Sarà un voto<br />

popolare e partecipato per la scelta del candidato a sindaco<br />

del comune, un voto che darà ai cittadini anche la possibilità<br />

di esprimersi per un vero rinnovamento politico ed economico<br />

alla città. Aspetto con ducia Marco Ottaviani, il Pri,<br />

la Lista Carmenati e Guido Latini, <strong>gli</strong> amici di Noi Centro,<br />

le associazioni, i movimenti, e perché no, anche l’Udc che<br />

si riconosce come noi nella fami<strong>gli</strong>a del Ppe. Come prima<br />

cosa inaugureremo una nuova sede del Pdl in corso della<br />

Repubblica. Metteremo a disposizione i locali a tutti i cittadini<br />

interessati alla vita politica della città. Quando dico tutti<br />

intendo proprio tutti, non importa il credo politico, purché<br />

ci sia la vo<strong>gli</strong>a di partecipare”. Ballelli indica le priorità di<br />

programma: “Il lavoro e il rilancio economico della città;<br />

l’attenzione alla fami<strong>gli</strong>a, ai bambini e alle fasce deboli; la<br />

sicurezza intesa a tutto tondo; la difesa della nostra identità e<br />

delle tradizioni per un’acco<strong>gli</strong>enza consapevole; la viabilità e<br />

le infrastrutture; il centro storico con l’attuazione del Put e di<br />

un Piano particolareggiato del centro storico; un’attenzione<br />

maggiore alle frazioni con un apposito assessorato; lo sport<br />

inteso come alto valore formativo della gioventù”. Per fare<br />

tutto questo il Pdl propone di ta<strong>gli</strong>are tutte le spese super ue,<br />

le consulenze ed un incredibile contenzioso legale.<br />

a.m.<br />

Novità dei Grillini<br />

nella competizione<br />

Basta con il respiro trattenuto. Basta con la vita in apnea.<br />

Basta con i sospiri di delusione. Basta con <strong>gli</strong> sbuf di rabbia.<br />

Basta con le parole non dette. Basta con la professione<br />

del politico. Basta con la politica dei furbi e la società dei<br />

fessi. Basta con la recessione. Basta con l’incertezza della<br />

pena. Basta con i delinquenti senza frontiere. Basta con la<br />

speculazione dei comuni sulle licenze edilizie. Basta con i<br />

politici in televisione e sui giornali a parlare del nulla. Basta<br />

con i servi dell’informazione.<br />

Il Movimento Cinque Stelle <strong>Fabriano</strong> ha il suo programma e<br />

la sua lista con il proprio candidato sindaco che presenterà a<br />

breve. Sul programma ne discuteremo con voi cittadini per,<br />

eventualmente, va<strong>gli</strong>arlo e cambiarlo con il vostro contributo.<br />

Saremo noi cittadini a sce<strong>gli</strong>ere e non <strong>gli</strong> zombie che sono lì<br />

a decidere sulla nostra qualità della vita e su quella dei nostri<br />

<strong>gli</strong>. Siamo noi, i cittadini, che si impadroniscono della loro<br />

democrazia e della loro politica: i cittadini con l’elmetto, che<br />

non hanno più bisogno di intermediari, non hanno più bisogno<br />

di politici che sono lì da anni pagati con i nostri soldi, a fare<br />

le zecche! Un Movimento di liberazione dai partiti, per il<br />

futuro. Voteremo su tutto, voteremo tutti e ognuno varrà per<br />

se stesso. Forza fabrianesi! Se non ora quando?<br />

Joselito Arcioni, uno del Movimento 5 Stelle <strong>Fabriano</strong><br />

03 inchiesta.indd 2 22/02/12 11.01


4 <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Compro e Vendo<br />

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stirare o accompagnare a fare la spesa, assistenza anziani notte.<br />

Automunita - zona <strong>Fabriano</strong> e limitrofe. Tel. 329 8880150.<br />

Notizie Liete<br />

Cav. Luciano<br />

Bano<br />

II Presidente della Repubblica, con dedecreto in data 27.12.2011, ha conferito<br />

l’onori cenza di Cavaliere all’Ordine<br />

della Repubblica al sig. Luciano Bano.<br />

Luciano è sposato ha due <strong>gli</strong>e ed è<br />

amministratore della ditta Multiservice<br />

srl.<br />

Dal 26.02.1982 è iscritto all’Associazione<br />

Italiani Volontari del Sangue<br />

(AVIS) e ha effettuato, a tutt’oggi, 210<br />

donazioni tra sangue, plasma e piastrine,<br />

uno dei pochi Donatori in Italia<br />

che abbia raggiunto questo prestigioso<br />

traguardo.<br />

Il Consi<strong>gli</strong>o Direttivo dell’Avis unitamente<br />

a tutti <strong>gli</strong> iscritti formula i più<br />

vivi complimenti e ringrazia Luciano<br />

per il suo impegno nel sociale fatto<br />

nella gratuità del dono, nella gioia<br />

di rendersi utile a<strong>gli</strong> altri e nel valore<br />

di tendere la mano a chi ha bisogno.<br />

Per cercare di capire me<strong>gli</strong>o la personalità<br />

di Luciano, qui di seguito<br />

riportiamo alcune sue riflessione<br />

(dall’opuscolo 100.000 atti di solidarietà<br />

ri essioni di Luciano Bano) “Chi<br />

non ha mai donato non può capire<br />

cosa ci spinge: alcuni pensano che lo<br />

facciamo per convenienza, o per chissà<br />

quale ne, ma chi dona lo fa sempre<br />

mettendo il me<strong>gli</strong>o di sé.<br />

lo lo faccio per sentirmi parte del<br />

mondo, mi privo di una parte di me<br />

per alleviare le sofferenze di qualcun<br />

altro, per dar<strong>gli</strong> una speranza di una<br />

vita mi<strong>gli</strong>ore.<br />

Che senso avrebbe la vita se avessi<br />

salute e benessere e non facessi nulla<br />

per chi mi sta vicino.<br />

Questi sono <strong>gli</strong> anni mi<strong>gli</strong>ori della<br />

nostra vita ed essere Donatore è un<br />

modo per condividerli con chi è meno<br />

fortunato”.<br />

Il Consi<strong>gli</strong>o Direttivo Avis <strong>Fabriano</strong><br />

Ecco Jacopo!<br />

Domenica sera verso le 10, io stavo già<br />

a letto, è arrivato il mio fratellino Jacopo.<br />

Una nuova stella si è aggiunta alla<br />

nostra fami<strong>gli</strong>a : papà Ettore, mamma<br />

Eliana, io, e adesso Jacopo. Abbiamo<br />

subito iniziato a giocare insieme con<br />

delle macchinine che mi ha portato<br />

lui; chissà da dove !. Insieme faremo<br />

grandi cose.<br />

Franco De Giorgis<br />

Signora di <strong>Fabriano</strong> quarantenne con esperienza<br />

OFFRESI per assistenza e commissioni, disponibile<br />

giorno e notte, molto buona e paziente, offresi trattamento<br />

familiare. Cell. 333 4322307<br />

Auguri Alessandro!<br />

Alessandro e<br />

Giulia Furbetta<br />

5ª candelina<br />

per Nicole<br />

Alla graziosa Nicole Tomassetti, che<br />

giovedì 23 febbraio ha spento la sua 5ª<br />

candelina papà Marco, mamma Tania, i<br />

nonni Sandro, Pietro, Stamura e Dolores,<br />

e <strong>gli</strong> zii augurano tanta serenità e un<br />

futuro ricco di "momenti speciali"!<br />

Gli annunci vanno portati in redazione,<br />

in Piazza Papa Giovanni Paolo II,<br />

entro il martedì pomeriggio<br />

VENDESI<br />

VENDO garage di mq 38 e annesso fondino di mq 37 a<br />

<strong>Fabriano</strong>, in Via Broganelli.<br />

Cell. 333 9855856<br />

Sabato 25<br />

febbraio<br />

il mio<br />

fratellino<br />

Alessandro<br />

compie<br />

un mese!<br />

Tanti<br />

auguri<br />

da Giulia,<br />

mamma,<br />

papà<br />

e i nonni.<br />

Pensionate<br />

Cisl, è festa<br />

Il coordinamento femminile pensionate<br />

Cisl anche quest’anno dà<br />

appuntamento per domenica 11<br />

marzo a tutte le iscritte, ai familiari<br />

e alle persone amiche invitando<br />

a trascorrere un giorno insieme<br />

in occasione della Giornata della<br />

Donna, all’insegna dell’amicizia e<br />

della solidarietà.<br />

Info rivolgersi alla sede 0732<br />

626749, dalle 10 alle 12, oppure<br />

allo 0732 629883 o 5792.<br />

Si svolgerà domenica 11 marzo, dalle<br />

ore 14, presso il PalaSerenelli di Loreto,<br />

la settima giornata del Pellegrino<br />

dell’Opera Romana Pellegrinaggi con<br />

le regioni Marche, Umbria e Abruzzo.<br />

Si rifl etterà sul tema “Il Pellegrinaggio,<br />

un cammino di educazione alla vita<br />

buona del Vangelo”.<br />

Il programma prevede, dopo l’acco<strong>gli</strong>enza<br />

dei partecipanti al Palazzo<br />

dello Sport di Loreto, il saluto di<br />

benvenuto di Padre Caesar Atuire,<br />

Amministratore delegato di Opera<br />

Romana e di Paolo Nicoletti, Sindaco<br />

della città mariana. A seguire, con<br />

la Corale “Jubilate” di Candelara<br />

di Pesaro, verrà accolta la Statua<br />

Pellegrina della Madonna di Fatima,<br />

seguirà la catechesi dell’Arcivescovo<br />

di Spoleto-Norcia Mons. Renato<br />

Un grazie<br />

a don Aldo<br />

l consi<strong>gli</strong>o direttivo e <strong>gli</strong> operatori<br />

del Centro di Aiuto alla Vita di <strong>Fabriano</strong><br />

ringraziano sentitamente<br />

don Aldo Mei per la generosa<br />

disponibilità data per l’uso dei<br />

locali siti n el chiostro della Cattedrale<br />

di S. Venanzo.<br />

Le primule<br />

posticipate<br />

Il Centro Aiuto alla Vita comunica che,<br />

non essendo stato possibile, causa<br />

neve, festeggiare la giornata della<br />

vita il 5 febbraio, le primule verranno<br />

offerte sabato 25 febbraio presso i<br />

supermercati Coop e Sì e domenica<br />

26 febbraio nelle parrocchie della città.<br />

ejrhekjghekr<br />

serj.htkejr<br />

kajrhdskjgaht<br />

La giornata del pellegrino<br />

al Pala Serenelli di Loreto<br />

Boccardo. Il pomeriggio verrà inoltre<br />

arricchito di un collegamento video<br />

con il Patriarca Latino di Gerusalemme,<br />

Sua Beatitudine Fouad Twal.<br />

In processione recitando il Rosario<br />

insieme al Vescovo Ausiliare de<br />

L’Aquila ci si incamminerà verso la<br />

Basilica, dove, alle ore 18, Mons.<br />

Giovanni Tonucci presiede la solenne<br />

concelebrazione eucaristica. All’evento<br />

sarà presente anche il nostro<br />

Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica.<br />

Una giornata di rifl essione per i tanti<br />

amici e sostenitori della pastorale<br />

del pellegrinaggio che sta lavorando<br />

anche nella nostra Diocesi. Per<br />

informazioni ed iscrizioni all’evento<br />

contattare don Umberto Rotili o Marco<br />

Antonini (340.3726564).<br />

Marco Antonini<br />

04 mercatino.indd 2 22/02/12 11.04


<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Gli incontri,<br />

targati<br />

Fondazione<br />

Carifac,<br />

saranno curati<br />

da Gianluca<br />

Gregori e Lucia<br />

Pizzichini<br />

dell'Università<br />

Politecnica<br />

delle Marche<br />

Parte un'analisi socio-economica sul nostro territorio<br />

di ANTONIETTA CICULI<br />

<strong>Fabriano</strong> sotto i riflettori.<br />

Sono iniziati, nei giorni<br />

scorsi, presso la sede della<br />

Fondazione Carifac, <strong>gli</strong><br />

incontri, tecnicamente chiamati<br />

“Focus group”, del preside della<br />

Facoltà di Economia della Politecnica<br />

delle Marche Gianluca Gregori<br />

e Lucia Pizzichini coordinatrice<br />

del progetto, con i responsabili dei<br />

settori del “Sociale- Sanità” e della<br />

“Scuola-Formazione” appartenenti<br />

all’area di <strong>Fabriano</strong> e Cupramontana.<br />

Come è noto la Fondazione<br />

Carifac ha promosso e nanziato<br />

attraverso una convenzione con<br />

il dipartimento di management e<br />

organizzazione industriale dell’Università<br />

Politecnica delle Marche,<br />

un Osservatorio per l’analisi<br />

socio-economica del territorio di<br />

<strong>Fabriano</strong> e Cupramontana. L’iniziativa<br />

in questione si pone differenti<br />

obiettivi: identi care le principali<br />

direttrici di cambiamento in atto<br />

nel sistema ‘locale’, veri care le<br />

esigenze socio-economiche del<br />

comprensorio per indirizzare <strong>gli</strong><br />

interventi della Fondazione verso<br />

tali esigenze (attuali e potenziali),<br />

quindi monitorare il grado di soddisfazione<br />

delle attività svolte nei<br />

>CRONACA<br />

L'Osservatorio... in itinere<br />

confronti dei differenti stakeholder.<br />

“Forse mai, come in questo momento,<br />

i rappresentanti delle due<br />

categorie sono giunti così numerosi<br />

- ha commentato il preside della<br />

facoltà di Economia della Politecnica<br />

delle Marche - espressione di<br />

una identità partecipativa volta ad<br />

apportare un contributo sostanziale<br />

alle problematiche dell’area, evidenziando<br />

non soltanto le priorità<br />

del territorio nella sua interezza,<br />

ma anche alcune sue<br />

specificità”. All’incontro<br />

hanno partecipato, tra <strong>gli</strong><br />

altri, per il settore “socialesanità”<br />

il direttore dell’Area<br />

Vasta n.2, Maurizio Bevilacqua<br />

che ha rilevato un<br />

aspetto sostanzialmente<br />

condiviso da tutti i presenti:<br />

“I vari interventi nanziari<br />

dovrebbero essere rivolti<br />

principalmente ad innescare<br />

opportunità di lavoro o<br />

comunque programmati per avere<br />

ricadute in termini occupazionali<br />

sul territorio”. Questa strategia<br />

operativa condivisa anche da<strong>gli</strong> altri<br />

esponenti contribuirebbe ad alleviare,<br />

in parte, il disagio giovanile.<br />

Su questa tematica si è espresso<br />

anche il responsabile dell’ambito<br />

territoriale n. 10, Lamberto Pelle-<br />

Un Consi<strong>gli</strong>o Scientifi co<br />

per la carta fabrianese<br />

La Fondazione Gianfranco Fedrigoni, denominata Istituto Europeo di Storia<br />

della Carta e delle Scienze Cartarie, nata a <strong>Fabriano</strong> nel marzo del 2011,<br />

apre l’anno 2012 con la nomina dei membri del Consi<strong>gli</strong>o Scienti co. La<br />

Fondazione, che ha sede nello storico edi cio delle Cartiere Miliani, dal<br />

2002 di proprietà della Fedrigoni S.p.A. di Verona, si è fatta carico della<br />

gestione e conservazione del prezioso Archivio Storico delle Cartiere<br />

Miliani, con annessa biblioteca specializzata nelle discipline di Storia e<br />

Tecniche Cartarie, e nasce con lo scopo di divulgare in Italia e in Europa,<br />

l’attività cartaria, <strong>gli</strong> studi di storia della carta, di storia delle scienze cartarie,<br />

di storia dell’arte tipogra ca e del libro a stampa, di ligranologia,<br />

di archeologia industriale. La Fondazione Gianfranco Fedrigoni, che è<br />

anche centro di studi storici e ligranologici, è nel suo genere una Istituzione<br />

Europea unica in Italia, e per questo merita un Consi<strong>gli</strong>o Scienti co<br />

nazionale e internazionale d’eccezione, composto da illustri professori,<br />

studiosi e ricercatori come Fabio Bettoni (Università di Perugia), Josè<br />

grini: “Nella nostra realtà esiste un<br />

problema dicotomico in termini<br />

demogra ci riguardante da un lato<br />

il disagio giovanile e dall’altro l’assistenza<br />

per l’integrazione de<strong>gli</strong> anziani,<br />

fondamentale in una società<br />

che invecchia. Infatti i dati sulle<br />

caratteristiche della popolazione<br />

trasmettono informazioni-bisogni<br />

ai quali devono seguire progetti e<br />

idee che sappiano interpretare e<br />

anticipare il futuro”. Inoltre è stato<br />

anche sottolineato dai presenti<br />

come nel comprensorio esista un<br />

elevato numero di associazioni tra<br />

le quali si auspica un maggiore<br />

dialogo non solo per la operatività<br />

in senso stretto, ma per rendere più<br />

ef caci i progetti”. Anche l’analisi<br />

del settore “scuola e formazione” ha<br />

fornito dei dati molto interessanti. I<br />

temi più volte richiamati sono stati<br />

quelli della “cultura” e dell’identità<br />

territoriale” da recuperare, della<br />

essibilità intellettuale e di una<br />

maggiore apertura verso i mercati<br />

internazionali. “Gli investimenti<br />

sul territorio vanno diretti alla formazione<br />

diversi cata e nalizzata<br />

all’innovazione - ha sottolineato<br />

Francesco Orsolini, preside del<br />

Liceo Classico ‘Stelluti’-<br />

è necessario valorizzare<br />

ed implementare l’offerta<br />

culturale, incentivare le<br />

microimprese o comunque<br />

le iniziative che portano<br />

all’internazionalizzazione”.<br />

Proprio sulla stessa linea si<br />

è espresso il dirigente scolastico<br />

dell’Istituto Tecnico<br />

Merloni-Miliani, Giancarlo<br />

Marcelli: “E’ fondamentale<br />

che i giovani acquisiscano<br />

una formazione specifica<br />

con esperienze all’estero, non per<br />

creare però, come si suol dire, ‘una<br />

fuga di cervelli’, ma per spendere<br />

poi le varie professionalità sul<br />

nostro territorio”. Si è riscontrato<br />

un ottimo livello di partecipazione<br />

e numerosi spunti di ri essione. A<br />

breve saranno resi noti i primi report<br />

dell’indagine.<br />

Una Fondazione unica in Italia<br />

per una visione storica europea<br />

Calors Balmaceda Abrate (Spagna - Conservatore e restauratore della<br />

carta), Anna Dell’Ore ce Scarlato (Università Federico II di Napoli),<br />

Emanuela Di Stefano (Università di Camerino), Carlo Federici (Università<br />

Ca’ Foscari di Venezia), Ivo Mattozzi (Università di Bologna), Renzo<br />

Sabbatini (Università di Siena), che partecipano alla realizzazione de<strong>gli</strong><br />

scopi proposti dalla Fondazione, e con essi collaborano anche i componenti<br />

del consi<strong>gli</strong>o di amministrazione: Alessandro Fedrigoni (Presidente),<br />

Giancarlo Castagnari (Vicepresidente), Chiara Medioli, Ulisse Mannucci,<br />

Luigi Carlo Bennati. L’insediamento del Consi<strong>gli</strong>o Scienti co è ssato per<br />

venerdì 23 marzo a <strong>Fabriano</strong> presso la sede della Fondazione, per de nire<br />

le attività dell’anno in corso.<br />

La Fondazione è aperta al contributo di tutti coloro che, in Italia e nel<br />

mondo, ne condividono le nalità e intendono supportarne le attività. Per<br />

saperne di più è disponibile on-line il sito web della Fondazione www.<br />

fondazionefedrigoni.it.<br />

La presentazione dell'iniziativa presso<br />

la Fondazione Carifac<br />

con i dirigenti scolastici (foto Cristina Ferretti)<br />

5<br />

taccuino<br />

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6 >FABRIANO<<br />

<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Scuola, ecco le date Solidali<br />

contro<br />

Dopo l'emergenza neve, varia il calendario scolastico<br />

Sono state apportate<br />

modi che al<br />

calendario scolastico<br />

regionale.<br />

La decisione, da parte<br />

della Giunta, è stata presa<br />

a seguito de<strong>gli</strong> eccezionali<br />

eventi meteorologici che<br />

hanno colpito pesantemente<br />

nei giorni scorsi<br />

tutto il territorio regionale.<br />

“Il calendario scolastico<br />

– spiega l’assessore<br />

all’Istruzione, Marco Luchetti<br />

– era stato ssato<br />

nel numero minimo di<br />

206 giorni di lezione per<br />

ciascuna autonomia, al<br />

netto delle sospensioni<br />

delle attività didattiche<br />

decise dalle scuole. Tale<br />

numero di giorni è stato<br />

ritenuto funzionale alle esigenze del<br />

Piano dell’Offerta Formativa e alle<br />

eventuali sospensioni o riduzioni<br />

del servizio scolastico a causa di<br />

eventi eccezionali. La Regione<br />

ha ritenuto doveroso consentire il<br />

recupero delle attività non svolte<br />

a causa dell’interruzione forzata,<br />

concedendo questa possibilità alle<br />

scuole. La decisione è stata assunta<br />

dopo un’ampia consultazione con<br />

<strong>gli</strong> enti locali e le organizzazioni<br />

sindacali”. L’eccezionale ondata<br />

di maltempo che ha interessa-<br />

"Idea per <strong>Fabriano</strong>"<br />

parla di rinnovamento<br />

Marco Ottaviani di Idea per <strong>Fabriano</strong> dice la sua sulla tornata elettorale del<br />

6 maggio e sulla costruzione del suo progetto: “Come abbiamo parlato di<br />

rinnovamento ci siamo attirati <strong>gli</strong> attacchi di tutti. Rinnovare non signi ca<br />

rottamare le persone, bensì porre in crisi l’organizzazione politica attuale.<br />

E’ indispensabile evitare che la politica affoghi nella burocratizzazione<br />

amministrativa. E’ indispensabile anche che si separi dalla gestione ordinaria<br />

delle piccole cose, dall’antagonismo con la tecnostruttura dirigenziale,<br />

da un sistema di esclusivo clientelismo di partiti che, per dirla alla<br />

Berlinguer, sono ormai federazioni di camarille”. Sulla sua candidatura a<br />

sindaco, Ottaviani precisa: “Mentre tutti antepongono la scelta del sindaco<br />

a quella della coalizione e del programma, noi di Idea per <strong>Fabriano</strong> non<br />

rivendichiamo alcuna legittimazione, né del sottoscritto, né di altri. Né ci<br />

interessano ruoli di vice-sindaco o di assessore. Non prescindiamo, però,<br />

dal pretendere l’applicazione di una nuova metodologia. Va cancellata<br />

l’idea di comune attuale. La prima esigenza è di recuperare il ruolo del<br />

consi<strong>gli</strong>o comunale. L’assessore è nominato dal sindaco, o me<strong>gli</strong>o, scelto<br />

dai partiti. Viceversa il consi<strong>gli</strong>ere comunale viene votato dai cittadini ed<br />

è dunque la vera espressione democratica della comunità. E’ necessario<br />

valorizzarne la gura, altrimenti si traduce in un as ttico alzatore di mano.<br />

Da qui, deleghe speci che di indirizzo e di consulto assegnate dal sindaco<br />

al singolo consi<strong>gli</strong>ere in relazione alle competenze possedute”.<br />

Ottaviani puntualizza altri aspetti: “Recuperare la politica con la P maiuscola.<br />

All’assessore, cui è riservato il potere esecutivo, chiediamo di<br />

fare un passo indietro dalla gura attuale e di essere solo un politico, di<br />

fungere cioè da nodo principale con i livelli esterni come regione, governo<br />

e privati, perseguendo l’obiettivo strategico del programma. Non più assessori<br />

con classiche deleghe di settore, bensì assessori per macroprogetti<br />

derivati dalle linee programmatiche, con ruolo dinamico e perché no,<br />

anche temporalmente limitato. Le competenze tecniche le richiederemo<br />

alla società civile. Ogni assessore sarà af ancato da un facility manager,<br />

un facilitatore proveniente dalla società civile, che possieda conoscenze<br />

speci che di settore, a capo di uno staff formato da coloro che nella<br />

nostra città sono riconosciuti depositari delle competenze e dei saperi<br />

per quell’attività, compreso il presidente della relativa consulta. Sarà poi<br />

necessario recuperare il ruolo dell’Urp quale nodo principale nella rete<br />

delle relazioni. Responsabilità speci che dell’assessore saranno allora il<br />

governo del cambiamento, la capacità di strutturare il gruppo di lavoro, di<br />

saper fare squadra, trasformandosi in mediatore autorevole”.<br />

Sulla riorganizzazione del comune Ottaviani afferma: “Vanno recuperate<br />

motivazioni e intelligenze. Riallineate le dotazioni organiche dei servizi<br />

secondo le necessità di supporto dei macroprogetti. Evitate le fossilizzazioni<br />

dei ruoli introducendo un concetto di rotazione, o job-rotation per dirla in<br />

inglese, in particolar modo nei ruoli dirigenziali. Va implementato un vero<br />

sistema di controllo gestionale per to<strong>gli</strong>ere l’ingessatura che caratterizza<br />

attualmente il nostro bilancio. Va evitata l’antitesi dei servizi e recuperato<br />

il senso di appartenenza attraverso la valorizzazione di tutte le linee<br />

produttive anche adottando precisi canoni di condotta per i dipendenti.<br />

Bisogna vigilare sulla legalità nel comune nelle partecipate favorendo la<br />

totale trasparenza, il controllo continuo di appalti e subappalti, la veri ca<br />

e la revisione dei contratti in corso anteponendo al sistema del massimo<br />

ribasso l’offerta economicamente vantaggiosa”.<br />

a.m.<br />

to le Marche ha indotto<br />

molti Comuni a ordinare<br />

la chiusura delle scuole,<br />

riducendo significativamente<br />

i giorni dell’attività<br />

didattica no a rischiare<br />

di compromettere il completamento<br />

dell’offerta<br />

formativa. Le modifiche<br />

al calendario per l’anno<br />

scolastico 2011/2012 prevedono:<br />

la possibilità di<br />

posticipare la chiusura delle<br />

attività didattiche nelle<br />

scuole primarie e secondarie<br />

no a mercoledì 13<br />

giugno 2012; la possibilità<br />

di svolgere attività didattica<br />

nei seguenti giorni di<br />

sospensione ssati dal calendario<br />

regionale: martedì<br />

10 aprile 2012 - vacanze<br />

pasquali; lunedì 30 aprile 2012<br />

- ponte 1° maggio; la possibilità<br />

di revocare <strong>gli</strong> ulteriori giorni di sospensione<br />

determinati da ciascuna<br />

autonomia scolastica. “Le attività<br />

programmate a livello nazionale<br />

– continua Luchetti - non consen-<br />

tono di posticipare il termine delle<br />

lezioni oltre la data del 13 giugno<br />

2012, in quanto la prova a carattere<br />

nazionale nell’ambito dell’esame<br />

di Stato conclusivo del primo ciclo<br />

d’istruzione si svolge sull’intero<br />

territorio nazionale il giorno 18 giugno<br />

2012, come determinato dalla<br />

speci ca ordinanza ministeriale”.<br />

L’adattamento del calendario scolastico<br />

dovrà essere preso in accordo<br />

con <strong>gli</strong> Enti Locali di riferimento<br />

relativamente all’ordine di scuola,<br />

in modo da adottare soluzioni<br />

condivise nell’ambito comunale,<br />

intercomunale o provinciale e<br />

approvato dal Consi<strong>gli</strong>o d’Istituto.<br />

Le istituzioni scolastiche avranno<br />

cura di diffondere ampiamente le<br />

modi che apportate al calendario<br />

scolastico attraverso comunicazioni<br />

alla Regione Marche, a<strong>gli</strong> Enti<br />

locali, alle fami<strong>gli</strong>e e all’Uf cio<br />

Scolastico Regionale. Sono inoltre<br />

tenute ad inserire le modi che al<br />

calendario scolastico, nel portale<br />

regionale al seguente indirizzo:<br />

www.istruzioneformazionelavoro.<br />

marche.it.<br />

La Confcommercio<br />

invoca <strong>gli</strong> interventi<br />

La Confcommercio, a partire da locali e nazionali, al rinvio de<strong>gli</strong><br />

quella del capoluogo dorico, si è osservanze contributive e locali;<br />

mossa da tempo, nel girare urgenti dalla disapplicazione delle sanzioni<br />

richieste d’intervento “salva impre- previste per ritardi nell’effettuase”<br />

alla Regione, ma questa volta zione de<strong>gli</strong> adempimenti tributari<br />

a lanciare un serio e preoccupante no alla proroga per 12 mesi della<br />

richiamo sulla situazione di molte quota capitale delle rate di mutuo e<br />

aziende che dal 1° febbraio, di dei canoni di leasing; dall’allunga-<br />

fatto, sono quasi del tutto inattive mento a 270 giorni delle scadenze<br />

e di conseguenza non sono pronte delle anticipazioni bancarie su cre-<br />

a rispettare i tempi previsti al paditi per arrivare alla sospensione o<br />

gamento di tributi all’Inps, Inail allungamento dei pagamenti rateali<br />

e all’Agenzia dell’Entrate, è la e non d’iscrizioni debitorie verso<br />

delegazione di <strong>Fabriano</strong>, guidata Equitalia o Agenzia delle entrate”.<br />

dal presidente Mauro Bartolozzi. All’unisono, hanno ribadito i rap-<br />

“Il nostro compito - ha detto - è presentanti del sodalizio “tutti <strong>gli</strong><br />

anche quello di evitare che le operatori commerciali sono stati<br />

ditte che non riescono a saldare il colpiti da questa calamità naturale,<br />

dovuto in decorso, debbano anche per cui non devono subire alcun tipo<br />

subire sanzioni. Viviamo una fase di sanzione”. Il presidente della Re-<br />

di grande e rilevante emergenza gione Marche, Gian Mario Spacca,<br />

per la pesantissima nevicata che ha ha inviato al presidente del Consi-<br />

penalizzato seriamente <strong>gli</strong> esercizi<br />

<strong>gli</strong>o, Mario Monti, una lettera in cui<br />

commerciali della città e non pos-<br />

segnala “serie dif coltà anche nello<br />

siamo essere abbandonati proprio in<br />

svolgimento operativo dell’attività<br />

questo momento, quando il nostro<br />

quotidiana delle imprese”.<br />

settore soffre come mai accaduto<br />

Daniele Gattucci<br />

prima. Il mese di dicembre – ha rimpolpato<br />

la dose - non è stato quello<br />

de<strong>gli</strong> anni passati e pure le svendite<br />

successive non sono andate bene.<br />

La neve, poi, ci ha dato la mazzata<br />

decisiva e ora siamo in ginocchio,<br />

compresa la grande distribuzione”.<br />

Di rimando la rappresentante di<br />

tale ambito, Maila Barbarossa:<br />

“Affrontiamo disagi incredibili<br />

e siamo pienamente coinvolti in<br />

questo periodo veramente delicato<br />

per <strong>Fabriano</strong> ed il suo hinterland. E’<br />

indifferibile - ha poi rimarcato Gino<br />

Borioni - che ne<strong>gli</strong> ultimi tempi in<br />

città hanno chiuso ben cinque ristoranti,<br />

nonché altri locali “l’esigenza<br />

di rivolgersi alle istituzioni, alle<br />

banche e all’Agenzia delle entrate<br />

formulando indicazioni chiare che<br />

muovono” hanno continuato Bartolozzi<br />

ed il segretario della locale<br />

Confcommercio, Nello Baldoni<br />

“dal differimento o sospensione de<strong>gli</strong><br />

adempimenti e versamenti scali<br />

Trenitalia<br />

Sindacati e amministratori pubblici<br />

si sono schierati a sostegno<br />

dell’azione intrapresa dall’assessore<br />

regionale ai Trasporti Luigi<br />

Viventi, deciso a chiedere conto<br />

a Trenitalia dei gravi disservizi<br />

che si sono veri cati durante l’emergenza<br />

neve e a quanti care il<br />

danno subìto dai cittadini e dal<br />

territorio con penali per l’azienda e<br />

con la possibilità di revisione della<br />

parte economica del contratto di<br />

servizio che lega quest’ultima alla<br />

Regione. Filt-Cgil e Uiltrasporti<br />

delle Marche – si legge in una<br />

nota delle stesse organizzazioni<br />

sindacali - "plaudono all’iniziativa<br />

dell’assessore Viventi di convocare<br />

Trenitalia rispetto a<strong>gli</strong> inspiegabili<br />

e non giusti cabili disservizi determinatisi<br />

con le nevicate dei giorni<br />

scorsi". L’iniziativa, osservano,<br />

riprende le richieste, oltre che<br />

delle associazioni dei consumatori<br />

e dei pendolari, anche de<strong>gli</strong> stessi<br />

sindacati, per un chiarimento con<br />

Trenitalia, che "dalla Regione Marche,<br />

non dimentichiamolo, riceve<br />

circa 40 milioni di per il contratto<br />

di servizio". “Sposiamo pienamente<br />

le motivazioni dell’assessore ai<br />

trasporti Luigi Viventi” ha aggiunto<br />

poi l’assessore provinciale ai Trasporti<br />

di Pesaro Renato Claudio<br />

Minardi. “Nei giorni dell’emergenza<br />

neve – ha detto Minardi - non è<br />

possibile creare disagi pesantissimi,<br />

e così rilevanti, a tutti i cittadini<br />

che hanno la necessità di muoversi<br />

con il treno. Siamo totalmente al<br />

anco della Regione nella vertenza<br />

contro Trenitalia”. Numerose anche<br />

le mail dei cittadini nella segreteria<br />

dell’assessorato. “Ormai – afferma<br />

Viventi – siamo punto di riferimento<br />

rispetto a questo problema.<br />

Il nostro impegno, congiunto con<br />

quello di altre Regioni del centro<br />

Italia, è costante e di questi temi<br />

vo<strong>gli</strong>amo discutere con il ministro<br />

Passera, al quale abbiamo già chiesto<br />

un incontro. Non è possibile che<br />

Trenitalia persista in questa politica<br />

di sistematica sottovalutazione delle<br />

Marche e dell’intera fascia centrale<br />

del Paese, creando, di fatto, cittadini<br />

di serie A e di serie B”.<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >FABRIANO<<br />

7<br />

Napoli, solo un equivoco?<br />

I partenopei replicano alle frasi scritte dall'assessore Pa<strong>gli</strong>alunga<br />

La polemica corre su Facebook<br />

e stavolta si concentra<br />

sull’assessore comunale<br />

Mario Pa<strong>gli</strong>alunga.<br />

La sua frase postata sul social<br />

network, “la bellissima Napoli è<br />

stata trasformata in un cesso a causa<br />

di amministrazioni inef cienti”, ha<br />

scatenato il popolo di internet e un<br />

lungo dibattito da parte di residenti<br />

che sono nativi di Napoli e della<br />

Campania. Nel suo intervento così<br />

ampiamente discusso, Pa<strong>gli</strong>alunga<br />

ha rincarato la dose sostenendo che<br />

“molti napoletani vanno a vivere in<br />

altre città, ricevono le sovvenzioni<br />

e sputano sul piatto dove mangiano”.<br />

Risponde Maria Iannuzzi,<br />

napoletana, la quale precisa: “Non<br />

credo che un amministratore debba<br />

usare un linguaggio come quello<br />

usato da Pa<strong>gli</strong>alunga. Napoli non<br />

è un cesso di città, e la sua frase è<br />

stata offensiva. Un assessore sba<strong>gli</strong>a,<br />

se racco<strong>gli</strong>e le provocazioni.<br />

Qui siamo in mi<strong>gli</strong>aia, lavoriamo<br />

e soffriamo esattamente come i<br />

fabrianesi, che peraltro, in alcune<br />

manifestazioni pubbliche da noi<br />

organizzate, sono sempre stati<br />

ringraziati”. L’equivoco dovrebbe<br />

però essere risolto, tanto che è stato<br />

organizzato un aperitivo tra “fratelli<br />

fabrianesi e napoletani” archiviando<br />

le polemiche. Un evento pubblico<br />

all’insegna dello slogan, apparso<br />

proprio su Facebook, “Napoli colora<br />

<strong>Fabriano</strong>”.<br />

Corso della Repubblica sommerso di neve (foto Cico)<br />

e, nella fotina, l'assessore Mario Pa<strong>gli</strong>alunga<br />

Brevi sotto la neve<br />

L'ESERCITO PER VALGIUBOLA<br />

Vangiubola, 16 febbraio. Militari con ruspe e altri mezzi dell’esercito<br />

liberano Valgiubola e la strada - lunga 400 metri - che<br />

collega questa frazione, avente pochissimi abitanti, a Castelletta.<br />

La neve era alta quasi 2 metri<br />

3,5 METRI A POGGIO SAN ROMUALDO<br />

Poggio San Romualdo, 4 febbraio. Nel 2005 il livello della neve<br />

caduta raggiunse i tre metri, ci dice un fabrianese, quando<br />

notò che arrivava alla recinzione della sua villa; e aggiunge:<br />

quest’anno ne ha fatta di più perché ha superato la rete di<br />

circa mezzo metro.<br />

TRENO FERMO A UN CHILOMETRO<br />

<strong>Fabriano</strong>, 12 febbraio. Al treno Eurostar partito da Ravenna<br />

alle 6,07 e diretto a Roma, si rompe il motore ad 1 chilometro<br />

dalla stazione di <strong>Fabriano</strong> e rimane fermo sopra il ponte di<br />

Moscano. I passeggeri - ce n’erano 80 - rimangono dentro<br />

mentre personale Trenitalia e la Polfer accorrono fornendo loro<br />

assistenza e generi di prima necessità; anche il personale del<br />

Comune arriva per liberare la strada. Poi il convo<strong>gli</strong>o viene<br />

trainato fi no alla stazione, i passeggeri scendono, vengono<br />

fatti salire su un altro treno e alle 12,30 – fi nalmente - partono<br />

per Roma. Il viaggio Ravenna- Roma è durato oltre 10 ore.<br />

Rimettiamo un pò d'ordine<br />

Momento di alta tensione, neve tantissima, case<br />

isolate, gente che chiedeva aiuto soprattutto nei<br />

paesi e tutti noi impegnati 24 ore a fronteggiare<br />

l’emergenza con i nostri pochi operai (che ringrazio<br />

perché si sono prodigati dormendo 4 ore a notte),<br />

quelli di Anconambiente che si sono offerti di guidare<br />

i nostri mezzi per dare il cambio ai nostri e mentre<br />

tutto questo accadeva qualcuno “concionava” con<br />

le solite frasi “vergogna”, “mandate a lavorare i<br />

cassaintegrati che li paghiamo noi”, “perché il Sindaco<br />

non prende la pala” e tutte le altre<br />

cose che tutti avrete letto e che, pochi per<br />

la verità, al calduccio di casa scrivevano.<br />

Una signora di Napoli, in particolare, si<br />

distingueva tra <strong>gli</strong> altri per queste accuse.<br />

Andando a cena durante il cambio di turno<br />

ci dispiacevamo di queste chiacchiere<br />

ed io cito la signora in oggetto. Il dottor<br />

Boscaino, dirigente dei servizi sociali, che<br />

faceva parte del mio team, mi dice che<br />

il nome lo conosceva bene ed il giorno<br />

dopo mi fa avere l’elenco dei contributi<br />

che questa fami<strong>gli</strong>a aveva avuto dal 2009<br />

ad oggi dal nostro Comune. Avendo io tanti difetti,<br />

compreso quello di parlare chiaro e dire ciò che<br />

penso senza ragionare che questo mi possa “far<br />

perdere voti” come qualcuno mi suggeriva, né di<br />

diventare antipatico, ho scritto le cose che avete letto<br />

perché farsi insultare da chi ha avuto senza dare...<br />

mi dispiace, ma non ci sto! Però volevo chiuderla<br />

lì, invece leggo che tutta la fami<strong>gli</strong>a della signora<br />

interviene e qualcuno di loro si vanta pure di essere<br />

volontario tra <strong>gli</strong> spalatori; mi faccio portare la lista<br />

che abbiamo in Comune e... non c’era!<br />

Il dibattito, nonostante io mi sia de lato proprio per<br />

chiuderla lì è continuato ed hanno cercato di cambiare<br />

le carte in tavola facendomi passare da razzista.<br />

Se volessi usare “mezzucci” di basso pro lo potrei<br />

qui dire di dove è mia mo<strong>gli</strong>e, con chi è sposata mia<br />

zia e dove vive e per giunta… per quale squadra<br />

faccio il tifo, ma invece ricordo solo una cosa: in<br />

collaborazione con il consi<strong>gli</strong>ere Vergnetta, come<br />

assessore alla Partecipazione ho creato la gura del<br />

Consi<strong>gli</strong>ere straniero aggiunto proprio per aumentare<br />

il tasso di integrazione tra le etnie presenti nella<br />

nostra città e questo oggi siede con noi in Consi<strong>gli</strong>o<br />

comunale. O potrei chiamare qui a testimoniare tutte<br />

le etnie che ogni volta che mi hanno chiamato io sono<br />

stato presente, ma… serve? <strong>Fabriano</strong> è stata, è, sarà<br />

sempre una c ittà solidale, disponibile ad aiutare che<br />

ne ha bisogno, disponibile a dar voce a chi non ne<br />

ha, ma, la solidarietà non può essere a senso unico.<br />

Quando qualcuno chiama <strong>Fabriano</strong> ed i<br />

fabrianesi rispondono, ma quando la città<br />

ha bisogno, come nel caso dell’emergenza<br />

neve, è necessario che chi ha avuto renda<br />

qualcosa.<br />

Pertanto, la Giunta comunale, su proposta<br />

del sindaco, all’unanimità, ha<br />

deciso di inserire un nuovo parametro di<br />

valutazione per <strong>gli</strong> interventi nel sociale,<br />

ovvero quello di aver fatto domanda per<br />

collaborare durante l’emergenza neve.<br />

Ritenendo che, nel momento in cui la città<br />

in dif coltà aveva bisogno di aiuto, chi si<br />

é offerto avrà una valutazione maggiore nell’analisi<br />

delle assistenti sociali che decidono <strong>gli</strong> interventi.<br />

Tutti coloro che hanno avuto solidarietà in solido<br />

dalla città, ma che (ovviamente potendo) non hanno<br />

risposto alla richiesta di aiuto, come tanti volontari<br />

hanno fatto (che ringrazio), saranno successivamente<br />

valutati anche su questo atteggiamento.<br />

Quando si litiga non è mai importante sapere chi<br />

inizia, ma è importante chi nisce. Per quanto mi<br />

riguarda io nisco qui.<br />

Comunque, ancora una volta, come nella vicenda del<br />

terremoto, questa meravi<strong>gli</strong>osa città ce l’ha fatta!<br />

E questo mi convince ancora di più che sapremo<br />

uscire, presto e bene,anche dalla dif cile situazione<br />

economica che attraversiamo. Ai tanti stranieri che<br />

sono tra noi, alle tante persone del sud, ai tanti napoletani<br />

che vo<strong>gli</strong>ono collaborare con noi,vo<strong>gli</strong>o dire<br />

che possiamo e dobbiamo lavorare insieme.<br />

Mario Pa<strong>gli</strong>alunga<br />

Un clic dopo la bufera del 1956<br />

Il nostro lettore Emidio Sellaretti ci ha inviato questa<br />

splendida foto, a destra, risalente alla grande nevicata<br />

del 1956, scattata in Piazzale Santa Maria Maddalena:<br />

il postino Umberto Allegrini consegna alcune lettere ai<br />

piccoli Angelo Sellaretti, Roberto Romagnoli e Carlo<br />

Carmenati, af nché le portino ai genitori. Una foto<br />

davvero bella e di grande espressività. Qui sopra, lo<br />

stesso luogo dopo il nevone delle settimane scorse.<br />

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8 >FABRIANO<<br />

<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Wellness di prestigio<br />

Cinque speciali cuochi gourmet al Marchese del Grillo<br />

Diplomi<br />

al Morea<br />

Proprio a <strong>Fabriano</strong>, uno dei<br />

paesi più colpiti dall’emergenza<br />

neve, si incontreranno<br />

5 cuochi gourmet dei prestigiosi<br />

ristoranti Marchese del Grillo di<br />

<strong>Fabriano</strong> e Grand Hotel Et de Milan di<br />

Milano no al 24 febbraio, per fondere<br />

la propria ricerca dell’esaltazione del<br />

gusto con la scienza della nutrizione<br />

e compiere il miracolo “Cucina<br />

Wellness”.<br />

Sotto la guida dell’ideatrice della nuova<br />

cultura alimentare Made in Italy,<br />

Chiara Manzi, e del suo staff specializzato,<br />

diventeranno Cuochi Wellness,<br />

i cuochi del futuro perchè la cucina del<br />

futuro non è solo buona: fa anche bene!<br />

Forse entreranno in cucina passando<br />

dalla nestra, perchè la porta è sepolta<br />

sotto la neve, ma la loro passione per<br />

salute e gusto non li ferma.<br />

Una vera e propria innovazione del benessere a tavola, che dopo la loso a<br />

dello Slow, propone ed esalta l’idea del salutare e anti-aging che va ben oltre<br />

il vegetariano, il light, il “naturale” perchè sposa l’alta cucina tradizionale<br />

e regionale Made in Italy.<br />

E così il Marchese del Grillo di <strong>Fabriano</strong> diventa il nuovo presidio regionale<br />

della Cucina Wellness nelle Marche. Enogastronomia e scienza della<br />

nutrizione per la prima volta a braccetto, in una serie di pietanze che non<br />

sono solo buone , ma che fanno anche bene. La fami<strong>gli</strong>a D’Alesio presenta<br />

l’ultima novità in materia di ristorazione e, per prima nelle Marche, aderisce<br />

al circuito nazionale di “Cucina Wellness”.<br />

La rete di ristoranti funziona così: si uniscono insieme le conoscenze e<br />

le competenze di scienziati, nutrizionisti e cuochi, le strutture ricettive<br />

preparano le loro pietanze secondo quanto consi<strong>gli</strong>ato dal team di esperti,<br />

ovviamente aggiungendo quel tocco di originalità che ogni chef porta con<br />

sé, e sul piatto del cliente arrivano deliziose pietanze che non solo sono<br />

Il Cavaliere dell’informazione<br />

Quando si possiede una dote, una<br />

passione, un interesse in cui crediamo<br />

si cerca, in ogni modo, di realizzarla<br />

perché siamo convinti che<br />

è la strada giusta da seguire. E’ una<br />

bella favola la vita professionale di<br />

Daniele Gattucci (nella foto), nato a<br />

<strong>Fabriano</strong> nel 1956, che nel prossimo<br />

anno festeggia i venticinque anni<br />

di attività nel mondo della comuni-<br />

cazione. Dopo il diploma di perito<br />

cartaio conseguito presso l’Istituto<br />

Tecnico Industriale “A. Merloni” di<br />

<strong>Fabriano</strong>, si iscrive all’Università di<br />

Camerino, facoltà Scienze Politiche.<br />

Il caso ha voluto che partecipasse al<br />

primo corso di giornalismo, diretto<br />

da un ex direttore del Tg2 Gino Pallotta<br />

e da qui nasce e si concretizza<br />

Gattucci, giornalismo nel sangue<br />

il suo interesse per il giornalismo.<br />

Per Daniele l’informazione è stile di<br />

vita, un servizio di utilità, un punto<br />

d’incontro e di apertura con la sua<br />

gente, una voce che vuole raccontare<br />

ciò che accade nel suo territorio<br />

con obiettività e trasparenza. Ne<strong>gli</strong><br />

anni ‘70 fonda,<br />

con altri amici, la<br />

prima radio libera<br />

dell’entroterra montano<br />

“Radio Free”,<br />

con sede nella frazione<br />

di Collamato.<br />

A <strong>Fabriano</strong> da vita<br />

alla prima emittente<br />

della città “Radio<br />

Uno Effe”, un trampolino<br />

di lancio dove<br />

nascono in seguito<br />

Radio Blu e Radio<br />

Stereo Marche, dove<br />

Gattucci porta la sua<br />

capacità ed esperienza. Nel 1981<br />

inizia a scrivere sul quindicinale<br />

“Il Progresso” guidato all’epoca da<br />

Aurelio Zenobi. Poi collabora con<br />

il quotidiano “Corriere Adriatico”<br />

per un breve periodo.<br />

Nel 1984 è chiamato dal direttore<br />

de L’Azione Don Pietro Ragni,<br />

una collaborazione attiva mai in-<br />

buonissime, ma fanno anche bene.<br />

Il circuito è già attivo in molte zone<br />

d’Italia e Luca Montersino e Massimo<br />

Bottura, il mi<strong>gli</strong>or Chef del Mondo<br />

2011, ne sono i più alti esponenti. Il<br />

primo in quanto creatore del Cornetto<br />

Wellness e il secondo in quanto presidente<br />

del comitato dei maestri di cucina<br />

di Assic, Associazione per la Sicurezza<br />

Nutrizionale in Cucina.<br />

Ogni struttura che fa parte del circuito<br />

ha una certi cazione per cui il Ristorante<br />

Cucina Wellness è il luogo dove il<br />

gusto incontra il benessere. Attraverso<br />

un sistema di formazione e certi cazione<br />

di cuochi e ristoranti, il Ristorante<br />

Cucina Wellness garantisce ai propri<br />

clienti: sicurezza nutrizionale, per cui<br />

tutte le materie prime sono sottoposte<br />

ad accurati controlli di qualità nutrizionale.<br />

Ogni ricetta di Cucina Wellness è il risultato del lavoro congiunto di<br />

Chef e Nutrizionisti formati secondo le linee guida di Cucina Wellness e<br />

con il supporto scienti co dell’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale<br />

in Cucina.<br />

E l’altra garanzia è quella di incontrare una produzione gastronomica di<br />

qualità. Gli chef imparano ad interpretare i sapori della tradizione mediterranea<br />

in chiave wellness secondo la loso a del “vietato vietare”: tutti <strong>gli</strong><br />

ingredienti, lavorati secondo le linee guida per una corretta alimentazione,<br />

contribuiscono al nostro benessere.<br />

E il Marchese del Grillo di Rocchetta di <strong>Fabriano</strong> sarà l’avamposto di<br />

questa rete che nelle Marche ad oggi conta una unica struttura certi cata,<br />

proprio quella fabrianese. Un vero vanto, orgo<strong>gli</strong>o e riconoscimento per<br />

la fami<strong>gli</strong>a D’Alesio in cui le due donne, Emanuela Della Mora e la <strong>gli</strong>a<br />

Serena, si occupano della cucina.<br />

“Siamo molto orgo<strong>gli</strong>osi di essere il punto di partenza per le Marche per<br />

la loso a buono, bello e sano" - spiegano i D'Alesio.<br />

terrotta che continua ancora oggi<br />

con brillanti risultati. Una grande<br />

s da impegna Daniele, dal ’86 al<br />

’92 nella conduzione della pagina<br />

di <strong>Fabriano</strong> sul quotidiano della<br />

“Gazzetta di Ancona”, che purtroppo<br />

chiude i battenti. Dalla vicina<br />

Umbria si aprono le porte per una<br />

feconda esperienza in televisione, da<br />

Rete Sette a Gualdo Tv 23, poi nelle<br />

Marche con Tvrs. E’ sempre intensa<br />

l’attività sulla carta stampata come:<br />

direttore del periodico “Genga<br />

2000”, collaboratore del quotidiano<br />

Centro Marche. Nel ’98 è addetto<br />

stampa della Comunità Montana<br />

dell’Esino – Frasassi, carica che<br />

ricopre attualmente. Nel 2007 crea<br />

a <strong>Fabriano</strong> la prima televisione, via<br />

web ed è subito un successo con<br />

mi<strong>gli</strong>aia di contatti giornalieri. Nel<br />

2011 ritorna alla carta stampata con<br />

la “Valle del Giano”, creato da Benedetto<br />

Margaritini scomparso nel<br />

2010, riportando in edicola e nelle<br />

case lo storico bimestrale che era<br />

presente da quarant’anni in città. Per<br />

il suo notevole contributo all’informazione,<br />

ha ricevuto l’onori cenza<br />

di Cavaliere, da parte del Presidente<br />

della Repubblica Italiana.<br />

Sandro Tiberi<br />

BREVI DA FABRIANO<br />

Cosa c’è “oltre il diploma”? In che<br />

modo lo studio e l’impegno possono<br />

essere de<strong>gli</strong> antidoti contro la crisi?<br />

E’ stato questo il lo rosso che ha<br />

guidato le giornate di consegna dei<br />

diplomi de<strong>gli</strong> alunni dell’Istituto<br />

di istruzione superiore “Morea<br />

– Vivarelli” di <strong>Fabriano</strong>. Un interrogativo<br />

attuale e “drammatico”<br />

presentato dal d irigente scolastico<br />

Oliviero Strona (nella foto), che è<br />

stato affrontato insieme ai giovani<br />

imprenditori locali che nonostante<br />

la dif coltà riescono ad impegnarsi<br />

sul territorio (ed oltre) con successo.<br />

Due giornate intense, che hanno<br />

permesso a<strong>gli</strong> studenti di ri ettere<br />

e comprendere la necessità e importanza<br />

di un’istruzione adeguata,<br />

perché tutte quelle conoscenze<br />

acquisite in cinque anni saranno<br />

fondamentali per la loro futura<br />

crescita personale e professionale.<br />

Oltre a quella dei diplomi (consegnati<br />

da<strong>gli</strong> ospiti presenti) e delle<br />

borse di studio per <strong>gli</strong> studenti meritevoli,<br />

c’è stata anche la consegna<br />

de<strong>gli</strong> attestati del Fai da parte della<br />

professoressa Rossella Qua<strong>gli</strong>arini<br />

e dei diplomi di merito dell’Avis,<br />

consegnati dal dottor Sebastiano<br />

Pa<strong>gli</strong>alunga.<br />

Saverio Spadavecchia<br />

Bar, ancora un furto<br />

Terzo tentativo di furto nel giro di<br />

due mesi, al Bar Centrale. E il 13<br />

febbraio il colpo è andato a segno. I<br />

gestori del bar inizialmente pensavano<br />

che i ladri fossero passati ancora<br />

una volta dalla canna fumaria, come<br />

era successo nei precedenti blitz.<br />

Invece hanno segato una sbarra del<br />

cancello d’entrata e forzando la<br />

porta sono entrati facendosi largo<br />

nel cuore della notte. Incappucciati<br />

(come testimoniano le telecamere<br />

di un esercizio pubblico dall’altro<br />

lato della strada) ma irriconoscibili,<br />

a quanto pare. I ladri hanno<br />

rubato due computer e quanto, in<br />

contanti, era contenuto nella cassa.<br />

Certo è che in pieno centro storico<br />

la criminalità da un po’ di tempo a<br />

questa parte si è elevata, e il gesto<br />

che ha visto penalizzato il Bar<br />

Centrale non è da considerare un<br />

episodio estemporaneo. Le indagini<br />

delle forze dell’ordine sono partite<br />

La grata che è stata ta<strong>gli</strong>ata dai ladri<br />

immediatamente e ci si augura che<br />

i responsabili del furto vengono<br />

scoperti.<br />

~ GAS FUORIUSCIVA E RUMOREGGIAVA<br />

Albacina, 14 febbraio ore 8.10. Una ruspa impegnata a scansare la tanta neve rompe<br />

inavvertitamente il tubo del gas che quindi fuoriesce e fa un gran rumore. I Carabinieri<br />

impediscono alle persone di avvicinarsi e raccomandano loro di rimanere a casa,<br />

chiudendo porte e fi nestre e spegnendo i telefonini. Quindi i VdF riparano il guasto e<br />

mettono in sicurezza la zona; poi i tecnici dell’Italgas sostituiscono il tubo. Alle 11 termina<br />

l’allarme, il gas riprende a fl uire nei tubi e la gente torna a camminare per le strade.<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >FABRIANO<<br />

9<br />

Premio nazionale alla musica<br />

Attestati a Banda e corali<br />

di SAVERIO SPADAVECCHIA<br />

Domenica 19 febbraio<br />

presso il R idotto del<br />

Teatro Gentile sono stati<br />

consegnati alle corali<br />

Santa Cecilia, Vox Nova, Giovani<br />

Fabrianesi ed alla Banda cittadina<br />

<strong>gli</strong> attestati di interesse nazionale<br />

(non prima di un precedente riconoscimento<br />

a livello comunale<br />

conferito circa un anno fa) assegnati<br />

dal Ministero per i beni e le attività<br />

culturali in occasione del 150°<br />

anniversario dell’unità d’Italia. Un<br />

percorso partito nel marzo 2010 con<br />

l’istituzione del “Tavolo Nazionale<br />

Musica Popolare Amatoriale”, e che<br />

ha attraversato generazioni diverse<br />

ed appassionate, avvicinano un<br />

ampio pubblico alla fruizione della<br />

musica colta e valorizzano la ricca<br />

tradizione locale che ha permesso<br />

alle quattro realtà cittadine di ottenere<br />

questo importante riconoscimento<br />

nazionale. Un percorso<br />

che ha “esaminato” 5.500 bande<br />

musicali, 9.700 cori e 850 gruppi<br />

folkloristici, gruppi che sono da un<br />

lato espressione culturale tipica dei<br />

nostri territori, e dall’altro bacini<br />

di aggregazione sociale e culturale<br />

A MODO MIO<br />

a cura di Luciano Gambucci<br />

che favoriscono relazioni tra diverse<br />

generazioni. <strong>Fabriano</strong> è una città<br />

dove la cultura musicale è sempre<br />

stata in prima linea con impegno e<br />

dedizione, dove il singolo non ha<br />

mai avuto il sopravvento sull’unità<br />

del gruppo (come ha sottolineato<br />

il sindaco Roberto Sorci, sottolineando<br />

l’importanza della cultura<br />

musicale come meccanismo di<br />

crescita cittadino e personale),<br />

dove l’“io” lascia spazio al “noi”<br />

crescendo anche nelle dif coltà che<br />

sembrano insormontabili. Una vocazione<br />

che regala emozioni e che<br />

si è dimostrata fondamentale per la<br />

crescita di generazioni di musicisti<br />

e uomini, dove sacri cio e dedizione<br />

non sono secondi al talento<br />

ma ingranaggi fondamentali per<br />

farlo grande nella sua semplicità.<br />

I presidenti ed i direttori sono stati<br />

premiati dal sindaco e dall’assessore<br />

alla Cultura Sonia Ruggeri,<br />

i quali hanno sottolineato che tali<br />

riconoscimenti sono estremamente<br />

importanti perché anche a livello<br />

nazionale ribadiscono la centralità<br />

dell’espressione culturale tipica del<br />

nostro territorio. Un riconoscimento<br />

che sarà senz’altro di stimolo, e che<br />

vedrà i premiati impegnarsi ancora<br />

di più nell’opera di divulgazione<br />

dell’arte, del canto e della musica.<br />

Il pomeriggio musicale è stato caratterizzato<br />

anche dell’esibizione<br />

dei quattro gruppi premiati (con due<br />

brani a testa), che forti delle loro<br />

esperienze hanno dato prova delle<br />

loro abilità effettuando un viaggio<br />

nella musica, abbracciando epoche,<br />

compositori ed artisti diversi. Il<br />

pomeriggio è stato chiuso dall’inno<br />

d’Italia, suonato dalla Banda e<br />

cantato dalle corali e dal pubblico<br />

presente al ridotto del teatro. Un<br />

momento emozionate che ha ribadito<br />

ulteriormente l’importanza<br />

di queste quattro realtà musicali<br />

cittadine, unite dalla passione e<br />

dal talento.<br />

Mamma mia, quanta neve!<br />

Ho sempre avuto un rapporto con ittuale con la neve. Non mi è mai piaciuta.<br />

Di più: se c’è qualcosa che odio – un sentimento che mi è estraneo per cultura e formazione – è proprio…<br />

la neve!<br />

Da sempre, n da piccolo, mentre <strong>gli</strong> altri si divertivano un mondo a sguazzarci dentro, a fare palle e<br />

tirarsele, io mi irrigidivo, mi incupivo, aspettavo che i giorni passassero veloci in attesa della ne della<br />

perturbazione. Pazientavo ed aspettavo il ritorno del tempo buono.<br />

Addirittura, racconta mia madre che da piccolissimo, quando mi faceva vedere la neve che cadeva e che<br />

tutti giudicano uno spettacolo da non perdere, io stringevo le piccole mani a pugno e le battevo sul vetro<br />

della nestra. Non per la naturale contentezza che in genere hanno i bambini nei confronti dello spettacolo<br />

che fa la neve che cade, ma per l’esatto contrario.<br />

Anche oggi è così anche se, visto il passare de<strong>gli</strong> anni, riesco me<strong>gli</strong>o a controllare le emozioni negative e<br />

mi af do alle previsioni sperando di leggere tra le righe che la perturbazione di turno porterà magari un<br />

po’ di neve ma che, poi, il più presto possibile, se ne andrà.<br />

La nevicata di questo febbraio 2012, pur nelle sue dimensioni, non mi ha annichilito. Mi ha creato i soliti<br />

problemi ma non mi ha accato.<br />

I soliti problemi, per me, sono innanzi tutto il freddo che ho sempre mal sopportato. Forse perché sono nato<br />

a metà lu<strong>gli</strong>o e, sempre mia madre, racconta che in quel periodo il termometro segnava una quarantina<br />

di gradi e la sera, lei, con mio padre, in attesa dei giorni del parto passeggiava no a dopo mezzanotte in<br />

attesa che arrivasse un po’ di brezza notturna.<br />

Scherzando, ma non troppo, dico spesso che io comincio a star bene sopra i venticinque gradi, ma sto<br />

ancor me<strong>gli</strong>o sopra i trenta abbondanti. Quando il sole picchia inesorabile mentre i più si rintanano in<br />

casa, accendono i condizionatori, io respiro a pieni polmoni ed assaporo il piacere del vento caldo che ti<br />

sale dalla terra. Se sto al mare non mi butto in acqua, come fanno in tanti, ma leggo con piacere libri o<br />

giornali mentre la sabbia si infuoca no ad ustionarti i piedi.<br />

Quando ero giovanotto uscivo di casa, sempre in estate, nel pomeriggio, molto presto e non raramente<br />

per arrivare all’allora famoso “bar della nave” di Porta Pisana, punto di incontro con i coetanei, dovevo<br />

saltare, a volte, da un punto all’altro della strada per non sporcami con l’asfalto che si scio<strong>gli</strong>eva. Ma era<br />

quello il momento più bello della giornata!<br />

Insomma, si è capito, io con la neve non vado proprio d’accordo.<br />

A casa mia tutti amano i occhi che scendono, i <strong>gli</strong> vanno a sciare, mia mo<strong>gli</strong>e ha tentato tante volte di<br />

portarmi ad una settimana bianca. Ma io resisto. La montagna per me è splendida, ma d’estate.<br />

Conosco, statisticamente, i periodi peggiori dell’anno e quando si avvicina la metà di gennaio comincio<br />

ad essere irrequieto. Da un lato perché il periodo di freddo precedente mi ha già stancato, poi perché temo<br />

che possa arrivare quello che quest’anno è arrivato.<br />

I miei conoscono questa mia debolezza, un pò la utilizzano per prendermi in giro, un pò la temono perché<br />

sanno che nonostante i tentativi di scherzarci sopra, in realtà, dopo qualche giorno, comincio a manifestare<br />

insofferenza. Forse mi si attenuano ancor più i freni inibitori della pazienza e quindi reagisco ancor<br />

peggio alle contrarietà.<br />

Ma tant’è. Non ci posso fare niente. Quest’anno, lo ammetto, ho sperato che le previsioni pessime che<br />

alcun siti davano già da qualche tempo, fossero completamente sba<strong>gli</strong>ate anche se so bene che con tutti<br />

i satelliti meteo che ci girano sopra la testa diventa sempre più probabile azzeccare le previsioni anche a<br />

medio termine e di conseguenza si riduce il tasso di errore.<br />

Le previsioni non hanno sba<strong>gli</strong>ato, la neve, è stata tanta, il ghiaccio ancor di più.<br />

Il saggio Gennaro Jovine, personaggio centrale della commedia di Eduardo De Filippo “Napoli milionaria”<br />

pronuncia una frase diventata poi storica, emblema di una certa mentalità napoletana un po’ remissiva<br />

ma verissima nella sostanza.<br />

“Ha da passà ‘a nuttata” <strong>gli</strong> fa dire il grande Eduardo: non si riferiva certo ai tanti problemi provocati da<br />

una pur fortissima nevicata ma alle immani disgrazie portate dalla seconda guerra mondiale. La commedia<br />

infatti andò in scena appena nita la guerra.<br />

Era tutta un’altra storia!<br />

Meda<strong>gli</strong>e di memoria<br />

Il 27 gennaio scorso, in occasione della Giornata della Memoria”,<br />

sono state consegnate dal Prefetto di Ancona Paolo Orrei, undici<br />

meda<strong>gli</strong>e d’onore ai soldati della nostra zona, deportati nei lager<br />

nazisti nell’ultimo con itto: Giulio Brocchini, Armando Cimarra, Ivo<br />

Cingolani, Assuero Grillini, Nazzareno Mancinelli, Duilio Mearelli,<br />

Quinto Mingarelli, Quinto Romagnoli, Elvio Serbassi di <strong>Fabriano</strong>;<br />

Eugenio Caldarigi di Sassoferrato e Giuseppe Dominici di Genga. I<br />

familiari, accompagnati da Bice Bartoccetti, presidente della sezione<br />

di <strong>Fabriano</strong> dell’Anfcdg, che aveva provveduto alla relativa richiesta<br />

alla presidenza del consi<strong>gli</strong>o dei ministri, hanno vissuto i momenti<br />

di intensa emozione quando è stata loro consegnata l’onori cenza.<br />

Ci piace qui riportare le parole più signi cative pronunciate dal Prefetto<br />

nella cerimonia della consegna: “Indugiare sulla descrizione di<br />

quei tragici avvenimenti, potrebbe risultare per no irriverente verso<br />

il dolore autentico, le lacrime autentiche, i lutti autentici”. “Quale,<br />

quindi, il senso profondo del nostro odierno ritrovarci? La mera<br />

commemorazione di un errore da esorcizzare, monito per il futuro di<br />

un qualcosa da non dimenticare perché non abbia a ripetersi”. “Meda<strong>gli</strong>e<br />

che oggi vengono consegnate costituiscono il tributo ideale di<br />

una intera comunità nazionale ad un enorme ed incolmabile debito<br />

di solidarietà, vicinanza, gratitudine e riconoscenza”.<br />

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10<br />

>FABRIANO< <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Un comitato? I primi sì<br />

L'idea di Porcarelli su un tavolo anticrisi racco<strong>gli</strong>e i primi consensi<br />

è stata lanciata<br />

dall’ex consi<strong>gli</strong>ere<br />

comunale Nicola<br />

L’idea<br />

Porcarelli: creare un<br />

comitato cittadino contro la crisi,<br />

rivolto a tutti, senza distinzioni di<br />

bandiera, indicando delle possibili<br />

vie d’uscita. Una cosa da fare alla<br />

luce del sole, una presa di coscienza<br />

collettiva, una reazione unanime<br />

a prescindere dalle imminenti<br />

elezioni. Emanuele Rossi della<br />

sinistra radicale afferma in proposito:<br />

“E’ tempo che la politica e la<br />

società fabrianese, nel loro insieme,<br />

comincino a parlare di nuovo modello<br />

di sviluppo del territorio. Il<br />

momento storico che la nostra città<br />

sta attraversando è particolarmente<br />

dif cile. Aziende storiche si avviano<br />

al fallimento e il saldo tra le nuove<br />

attività e quelle che chiudono<br />

assume un trend negativo. La classe<br />

imprenditoriale e politica nostrana<br />

sembrano aver tirato i remi in barca<br />

e si limitano a gestire l’esistente<br />

sperando di tamponare i danni.<br />

Dobbiamo darci, collettivamente,<br />

una riscossa. Spero che la nostra<br />

città riesca a dotarsi di strumenti di<br />

reale democrazia. L’idea di istituire<br />

un comitato contro la crisi è valida.<br />

Sono disposto al confronto da pro-<br />

Al via E-Straordinario<br />

Prende il via una nuova edizione di E-Straordinario, il programma per<br />

la formazione del personale ideato nel 2007 da Elica e nalizzato a<br />

costruire uno stretto rapporto tra l’arte e la produzione industriale e a<br />

favorire l’innovazione, anche mentale, e il reciproco scambio tra mondi<br />

normalmente distanti. Questa edizione di E-Straordinario presenta una<br />

grande novità: l’”artista”, che per<br />

una settimana coinvolgerà i dipendenti<br />

di Elica su temi quali azienda,<br />

arte e geometria, è Fabrizio Moscè<br />

(nella foto), anch’e<strong>gli</strong> dipendente<br />

del Gruppo che, nel 2009, ha partecipato<br />

come allievo all’edizione<br />

di E-straordinario insieme a Cesare<br />

Pietroiusti.<br />

Elica crede fortemente nel capitale<br />

umano e incoraggia le persone a<br />

produrre nuove idee e a cercare<br />

stimoli anche in mondi apparentemente<br />

lontani, quale appunto<br />

l’arte. Obiettivo di E-Straordinario<br />

è portare le dinamiche dell’arte in<br />

un’azienda manifatturiera il cui<br />

prodotto si caratterizza per l’attenzione<br />

al design e contribuire a sviluppare<br />

un mi<strong>gli</strong>or clima aziendale,<br />

apportando nuovi punti di vista e<br />

provocazioni che si traducono in<br />

innovazione e idee.<br />

“Investire in cultura è fondamentale<br />

per le aziende che sempre di più<br />

sono chiamate ad affrontare le situazioni<br />

secondo nuove prospettive<br />

– ha commentato Emilio Zampetti,<br />

Direttore Risorse Umane del Gruppo<br />

– L’arte aiuta a rompere schemi<br />

di pensiero precostituiti, creando<br />

ambienti di lavoro fertili al cambiamento<br />

e aperti all’innovazione”.<br />

Il corso di Moscè verterà sui temi<br />

di formazione quali lavorare per<br />

obiettivi e lavorare parallelamente<br />

così come fanno le funzioni<br />

aziendali, considerando i microbiettivi<br />

di ciascuno in funzione dei<br />

macrobiettivi dell’intero gruppo<br />

e l’importanza della trasversalità<br />

delle competenze.<br />

I lavori, che saranno presentati<br />

lunedì 27 febbraio presso la sede<br />

di Elica, hanno avuto inizio con un<br />

talk con l’artista Adelita Husni-Bey<br />

curato dalla Fondazione Ermanno<br />

Casoli che si è svolto presso l’Auditorium<br />

di Elica.<br />

porre al territorio, purché realmente<br />

nasca dal basso e comprenda un<br />

immaginario nuovo senza tentativi<br />

di restaurazione di vecchie<br />

logiche politiche”. Interviene<br />

Ennio Mezzopera, politico del Fli<br />

e imprenditore fabrianese: “Aprire<br />

un tavolo di confronto è sempre un<br />

buon segnale. Farlo oggi, però, è<br />

come chiudere la stalla senza animali<br />

e mi suona molto di campagna<br />

elettorale. Comunque può essere<br />

utile, ma solo con interlocutori<br />

seri e capaci. In questa città siamo<br />

riusciti a far venire la Rai per trenta<br />

centimetri di neve, ma per i 4000<br />

posti di lavoro persi, solo il buio e il<br />

silenzio”. Puntualizza Paolo Pan li<br />

presidente dell’associazione per la<br />

Tutela e Valorizzazione del Centro<br />

Storico: “Sono d’accordo sulla<br />

necessità di istituire un comitato<br />

anti crisi, bisogna però ssare bene<br />

l’ambito di indagine perché dire<br />

crisi industriale è troppo evasivo.<br />

La nostra realtà è costituita da imprese<br />

industriali giga midi e mini,<br />

da un tessuto commerciale ecc.<br />

La selezione del comitato sarebbe<br />

essenziale per un positivo sviluppo<br />

dei lavori. Ne possiamo parlare.<br />

Infatti esistono già molte fotogra e<br />

della situazione e serve un progetto<br />

di strategia condivisa”. Chiunque<br />

volesse intervenire sull’argomento<br />

può racco<strong>gli</strong>ere la proposta di<br />

Nicola Porcarelli e allargare la<br />

discussione.<br />

a.m.<br />

Affi do, fami<strong>gli</strong>a per crescere<br />

con l'artista Moscè Parte un percorso di avvicinamento all'acco<strong>gli</strong>enza<br />

Se non ci si può af dare al tempo<br />

(atmosferico) ci si può affidare<br />

al tempo dell’af do! Un gioco di<br />

parole per riattivare l’attenzione sul<br />

percorso di avvicinamento all’af -<br />

do familiare “Af do: una fami<strong>gli</strong>a<br />

per crescere” che, purtroppo, a<br />

causa delle abbondanti nevicate,<br />

ha visto rimandare la sua partenza.<br />

Il percorso, che avrà nalmente<br />

inizio sabato 25 febbraio, è promosso<br />

dall’ Equipe Integrata Af do<br />

dell’Ambito Territoriale Sociale 10<br />

di <strong>Fabriano</strong> (composta da operatori<br />

della sanità e del sociale) con il supporto<br />

dell’Associazione “Fami<strong>gli</strong>e<br />

per l’Acco<strong>gli</strong>enza” e con la preziosa<br />

collaborazione dell’Associazione<br />

Genitori in crescita, dell’ Azione<br />

Cattolica Diocesana, della Caritas<br />

Diocesana di <strong>Fabriano</strong>, del Centro<br />

Edimar, della Mosaico Coop. Sociale<br />

e del Consultorio Familiare<br />

Cif. L’invito è rivolto a tutta la<br />

cittadinanza, fami<strong>gli</strong>e, coppie o<br />

persone singole, senza limiti di età,<br />

soprattutto se desiderosi di saperne<br />

di più sull’af do, se si nutrono<br />

dubbi e curiosità verso una tematica<br />

tanto attuale quanto dibattuta.<br />

L’affido infatti rappresenta una<br />

valida alternativa all’inserimento<br />

in comunità, in quanto la fami<strong>gli</strong>a<br />

è il luogo naturale dove il bambino<br />

può trovare le mi<strong>gli</strong>ori condizioni<br />

per il suo sviluppo psico sico. Per<br />

questo un importante obiettivo che<br />

l’Ambito Territoriale Sociale 10<br />

di <strong>Fabriano</strong> si è dato, è quello di<br />

lavorare costantemente per informare<br />

e sensibilizzare sempre più<br />

persone all’af do e all’acco<strong>gli</strong>enza<br />

familiare. Ecco quindi a seguire il<br />

programma de<strong>gli</strong> incontri che si<br />

terranno tutti dalle ore 16.30 presso<br />

l’Itis di <strong>Fabriano</strong>:<br />

sabato 25 febbraio: Proiezione<br />

del Film-Documentario “La mia<br />

casa è la tua” di E.Exitu (6 storie<br />

di fami<strong>gli</strong>e con esperienza di af af do<br />

e acco<strong>gli</strong>enza);<br />

Sabato 10 marzo: “Af do un<br />

sostegno ed una ricchezza per<br />

tutti – Motivazioni e ragioni<br />

per vivere l’esperienza dell’acco<strong>gli</strong>enza.<br />

Il valore sociale del<br />

supporto tra fami<strong>gli</strong>e. – Testi-<br />

monianze di due fami<strong>gli</strong>e af af datarie<br />

appartenenti all’Associazione<br />

“Fami<strong>gli</strong>e per l’Acco<strong>gli</strong>enza”.<br />

Sabato 24 marzo: “La mia storia<br />

è…” Testimonianza di Simona, una<br />

ragazza che ha vissuto l’esperienza<br />

dell’affido. A seguire momento<br />

conclusivo conviviale. L’ingresso<br />

è libero. Sarà rilasciato un attestato<br />

di partecipazione per ogni singola<br />

giornata. E’ previsto un servizio<br />

di babysitteraggio. Per qualsiasi<br />

informazione rispetto <strong>gli</strong> incontri e<br />

rispetto l’af do e l’appoggio familiare,<br />

è possibile contattare l’Equipe<br />

Integrata Af di, presso l’Ambito<br />

Territoriale Sociale 10 di <strong>Fabriano</strong>,<br />

tel. 0732.907307, mail: ambito10@<br />

comune.fabriano.an.it.<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >FABRIANO<<br />

11<br />

Il sostegno corre on-line<br />

Intasata la pagina Facebook dell'Urp del Comune: un campionario di richieste<br />

di MARCO ANTONINI<br />

I<br />

mezzi di comunicazione,<br />

se usati nel modo appropriato,<br />

possono facilitare<br />

i rapporti tra l’amministrazione<br />

pubblica e i cittadini.<br />

Ne è un esempio la pagina Facebook<br />

dell’Uf cio Relazioni<br />

con il Pubblico del Comune di<br />

<strong>Fabriano</strong>. Durante l’emergenza<br />

neve, lo sportello online è stato<br />

attivo tutto il giorno, sono state<br />

fornite risposte a<strong>gli</strong> utenti che<br />

hanno posto domande e sono<br />

state inoltrate segnalazioni di<br />

interventi in tempo reale al<br />

Centro Operativo Comunale.<br />

Spiega un’impiegata: “Al giorno,<br />

mediamente, considerando<br />

solo Facebook, sono arrivate<br />

una ventina di richieste di<br />

intervento. I cittadini hanno<br />

chiesto, nella prima fase,<br />

l’intervento di mezzi spazzanave<br />

perché bloccati in casa<br />

dall’eccezionale nevicata. Con<br />

il passare dei giorni, poi, le<br />

richieste si sono modi cate ed<br />

è scattato il problema ghiaccio<br />

con il rischio caduta delle stalattiti<br />

dai tetti e la pericolosità<br />

delle strade diventate lastre di<br />

ghiaccio con nottate a meno 12<br />

gradi. Ovviamente le richieste<br />

sono state non solo nalizzate<br />

a ricevere un intervento dei<br />

nostri uomini e mezzi, ma anche informative, ad esempio sulla<br />

sospensione delle attività scolastiche, su come affrontare il<br />

ghiacciare dei tubi dell’acqua e perché i canali Rai non erano<br />

visibili”. Scorrendo la pagina emerge come sia stata molto<br />

sentita la problematica ri uti, visto che la raccolta porta a<br />

porta ha subito un iniziale stop e poi un rallentamento che ha<br />

portato molti cittadini a pubblicare numerosi post indignati a<br />

tal riguardo. Ma anche in questo ambito, seppur tra non poche<br />

dif coltà, la situazione è stata affrontata istituendo dei punti<br />

di raccolta. Ci racconta una giovane addetta: “Purtroppo, questa<br />

emergenza ha esasperato <strong>gli</strong> animi e spesso si sono usati<br />

toni polemici. Forse, inizialmente, i cittadini non si sono resi<br />

Carifac, è emergency imprese<br />

Con <strong>gli</strong> abbondanti manti nevosi che gradualmente<br />

stanno lasciando le regioni del Centro<br />

Italia si inizia a fare un primo realistico<br />

calcolo delle perdite causate dal maltempo<br />

alle attività produttive. Danni che saranno<br />

verosimilmente elevati per le imprese di<br />

Marche, Romagna e Umbria: epicentro di<br />

nevicate e temperature da record. In questa<br />

contesto la Cassa di Risparmio di <strong>Fabriano</strong><br />

e Cupramontana, che storicamente opera<br />

proprio nelle regioni più colpite e da alcuni<br />

mesi anche in Romagna, ha reso operativo<br />

nel minor tempo possibile un nanziamento,<br />

“Emergency Imprese”, pensato appositamente<br />

per sostenere le imprese in questa fase.<br />

Tale strumento è dedicato alla sistemazione<br />

dei danni materiali provocati dalla recente<br />

calamità, si rivolge alle ditte e società individuali<br />

per una durata compresa tra i 19 ed<br />

i 60 mesi e un nanziamento massimo di<br />

150mila euro. Il tutto evidentemente a tassi<br />

e condizioni mi<strong>gli</strong>orative rispetto a<strong>gli</strong> attuali<br />

standard creditizi medi. Per bene ciare di<br />

Emergency Imprese sarò necessario presentare<br />

presso la Filiale Carifac in cui si inoltrerà<br />

l’iter di concessione la copia della denuncia<br />

del sinistro o il verbale dei Vigili del Fuoco<br />

ed altra documentazione atta a stabilire l’entità<br />

del danno e le spese di ripristino. “Come<br />

già per la terribile alluvione del Fermano<br />

dello scorso anno – sottolineato il Direttore<br />

Generale Carifac, Paolo Mariani - la Cassa di<br />

Risparmio di <strong>Fabriano</strong> e Cupramontana e il<br />

Gruppo Veneto Banca hanno voluto mettere<br />

in campo anche per questa calamità un segno<br />

tangibile dell’attenzione nei confronti di tutti<br />

i territori nei quali sono presenti, tanto più in<br />

momenti di particolare necessità”.<br />

Quella pista ben... incastonata<br />

conto dell’eccezionalità e gravità dell’emergenza. Tuttavia,<br />

le polemiche si sono andate attenuando con il passare dei<br />

giorni. I cittadini non sono stati mai lasciati soli: la pagina<br />

Facebook, e non solo, è diventata un punto di riferimento<br />

attivo 24 ore su 24 e sono stati istituiti due numeri telefonici<br />

dedicati solo all’emergenza neve ai quali rispondevano, dalle<br />

ore 8 alle 22, <strong>gli</strong> operatori del Centro Operativo”. C’è da<br />

segnalare che oltre a chiedere, e qualche volta si sono lette<br />

anche richieste non educate, i cittadini si sono rimboccati le<br />

maniche e hanno affrontato l’emergenza neve con grinta e<br />

solidarietà. Altri, invece, hanno sottolineato con i loro scritti<br />

che c’è stata una scarsa programmazione de<strong>gli</strong> interventi e una<br />

Una foto che ci è stata inviata da un<br />

lettore riguarda la pista di pattinaggio<br />

ancora innevata. Nonostante siano<br />

passati diversi giorni dall’emergenza<br />

neve, purtroppo la pista è ancora<br />

immersa in una coltre di bianco e<br />

inutilizzabile per gare e allenamenti.<br />

Rimane un’area sportiva di primo<br />

piano e per la quale si rende necessario<br />

al più presto lo sgombero della<br />

neve da parte de<strong>gli</strong> operatori comunali,<br />

come segnala l’interessato.<br />

Segnalare Una torta<br />

i danni neve per <strong>gli</strong> alpini<br />

“Tempi stretti per la segnalazione dei danni<br />

subiti dall’eccezionale evento nevoso delle<br />

scorse settimane. Con un particolare importante:<br />

le imprese commerciali devono fare la<br />

segnalazione al Comune mentre le imprese<br />

agricole direttamente alle associazioni di<br />

categoria”. E’ quanto sollecita a fare in tempi<br />

brevi l’assessore alle attività produttive,<br />

Angelo Costantini, che precisa: “La Regione<br />

Marche sta facendo una ricognizione dei danni<br />

subiti dalle imprese sia commerciali che<br />

agricole per capire la reale portata dei problemi<br />

e per individuare soluzioni che possano<br />

portare a rimborsi o ad altre soluzioni. Per le<br />

imprese commerciali è stata predisposta una<br />

scheda che, poi, i Comuni dovranno inviare<br />

in Regione entro venerdì 24 febbraio. La<br />

scheda è reperibile sul sito www.commercio.<br />

marche.an.it utilizzando il modello per la<br />

segnalazione dei danni. Il tutto, comunque, è<br />

reperibile sul sito comunale Piazzalta.it. Tale<br />

richiesta dovrà essere consegnata all’Uf cio<br />

Protocollo della nuova sede comunale di<br />

Piazzale 26 settembre 1997, o inviata per<br />

fax al numero 0732.709320 o utilizzando la<br />

pec all’indirizzo protocollo@pec.comune.<br />

fabriano.an.it Le imprese agricole - conclude<br />

l’assessore – possono invece inviare le loro<br />

segnalazioni direttamente alle associazioni di<br />

categoria utilizzando il modello disponibile<br />

sul sito www.agri.marche.it entro mercoledì<br />

29 febbraio”.<br />

sorta di discrezionalità nella scelta delle zone<br />

in cui intervenire. Un lato positivo importante<br />

viene segnalato dall’uf cio: “La nostra pagina<br />

Facebook è stato un strumento utilissimo perché<br />

è diventato un nodo informativo molto ef cace<br />

per arrivare ai tanti cittadini che sono nostri<br />

“amici”, come il post per promuovere la “spalata<br />

solidale” o ai tanti post nei quali i cittadini<br />

si davano consi<strong>gli</strong> utili a vicenda. Facebook<br />

è diventato uno strumento informativo ed un<br />

punto di riferimento non solo per i fabrianesi,<br />

ma anche per i cittadini, ormai residenti altrove<br />

ma nati nella nostra città, che ci hanno chiesto<br />

aggiornamenti sulla situazione allarmati anche<br />

dalle tante informazioni che sono state diffusi<br />

dai media”. Possibile che mai si è persa la<br />

pazienza davanti alla maleducazione di alcuni?<br />

“Qualche volta siamo rimaste male perchè<br />

diversi hanno utilizzato un tono non adeguato<br />

per richiedere interventi o informazioni. Noi<br />

abbiamo cercato sempre di non fomentare<br />

tale atteggiamento rispondendo sempre con<br />

fermezza ma anche con garbo per riportare le<br />

conversazioni ai giusti toni”. Dopo trecento<br />

post, il bilancio è più che positivo: “La pagina è<br />

diventata poi anche un luogo dove condividere<br />

con i cittadini anche notizie più ludiche, come<br />

per esempio la presenza di un istrice nella<br />

nostra sede comunale. Abbiamo contribuito a<br />

creare una vera e proprio comunità che interagisce<br />

sotto ogni aspetto da quelli più impegnati<br />

a quelli più leggeri”.<br />

Gli alpini di Trento sono stati determinanti<br />

nella loro azione: una presenza, durante<br />

l’emergenza neve, che ha avuto un riscontro<br />

favorevole in ambito comunale e nell’impatto<br />

con i cittadini. I ragazzi sono stati salutati con<br />

una torta di panna prima del loro rientro al<br />

nord. Insomma, si è trattato davvero di un…<br />

dolce ringraziamento.<br />

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12 >EVENTI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Commedia "noir" al Gentile<br />

Sabato sera Claudio Santamaria e Filippo Nigro in "Occidente Solitario"<br />

di FERRUCCIO COCCO<br />

Si può ridere dell’incapacità<br />

di relazionarsi e di<br />

comunicare tra due fratelli,<br />

ritratto della fami<strong>gli</strong>a del<br />

terzo millennio, sempre più origine<br />

di con itti, dolori e profonde<br />

insicurezze? Sì, secondo Martin<br />

McDonagh, drammaturgo inglese<br />

non ancora quarantenne, autore<br />

della pièce teatrale “Occidente<br />

solitario” in scena al Gentile di <strong>Fabriano</strong><br />

sabato 25 febbraio (ore 21)<br />

all’interno della stagione teatrale<br />

curata dall’Amat. Una “commedia<br />

nera”, diretta da Juan Diego Puerta<br />

Lopez e interpretata - nel ruolo dei<br />

fratelli protagonisti – da Claudio<br />

Santamaria e Filippo Nigro, attori<br />

già affermatissimi sul grande schermo,<br />

qui al debutto sul palcoscenico.<br />

La storia è ambientata in un piccolo<br />

L'Avsi a sostegno di Haiti,<br />

Kenya, Congo ed Egitto<br />

L’appuntamento è per domenica 26<br />

febbraio alle 13 presso il Ristorante<br />

“Cavallo Pazzo” per un pranzo di<br />

solidarietà dell’Avsi – Tende di Natale<br />

con il ricavato che sarà devoluto<br />

per sostenere i progetti Avsi 2011-<br />

2012 dal titolo “Alla radice dello<br />

sviluppo: il fattore umano”. La<br />

conviviale è legata alla ricorrenza<br />

dei 150 anni dell’unità d’Italia con<br />

la presenza del nostro giornalista<br />

Luca Di Dio che ripercorrerà la<br />

storia della penisola attraverso le<br />

canzoni, alla luce dell’ultimo libro<br />

uscito a doppia rma (Luca Di Dio<br />

e Rosella Bellagamba) “Senti che<br />

Storia!”. I quattro progetti internazionali<br />

che anc he <strong>Fabriano</strong> sostiene,<br />

riguardano: Kenya con scuole per<br />

bambini e formazione per i maestri<br />

a Dadaab, nel campo profughi più<br />

grande del mondo, Haiti per un luogo<br />

acco<strong>gli</strong>ente e sicuro per bambini<br />

e ragazzi a Port-au-Prince ed i loro<br />

villaggio dell’Irlanda dove i personaggi<br />

ed i fatti sono rappresentativi<br />

di una società di disadattati<br />

in una condizione di solitudine ed<br />

indifferenza. Due fratelli in eterno<br />

con itto, la recente morte del padre,<br />

un’atmosfera quotidiana fatta di<br />

litigi e piccole vendette. Uno dei<br />

fratelli passa il tempo a marcare<br />

con la sua iniziale tutto quello che<br />

c’è in casa per sottolineare le sue<br />

proprietà; l’altro - pur di scroccare<br />

cibo - si autoinvita ai funerali e resta<br />

nei pressi del buffet. Frequentatore<br />

della casa è il giovane e fragile<br />

prete locale (Massimo De Santis),<br />

che beve come una spugna, spesso<br />

in compagnia dei due fratelli, di cui<br />

cerca invano di appianare la relazione<br />

avendo paura che le loro piccole<br />

liti niscano in una strage. E poi c’è<br />

lei (Nicole Murgia), la ragazza che<br />

fa il corriere del villaggio vendendo<br />

insegnanti e genitori, il Congo per<br />

la scolarizzazione, cure mediche,<br />

attività ricreative per bambini e<br />

ragazzi del Kivu e sostegno alle<br />

fami<strong>gli</strong>e, l’Egitto per l’educazione<br />

di bambini e la formazione di insegnanti<br />

per favorire l’integrazione<br />

sociale in contesti dif cili. Info e<br />

prenotazioni: Marta 338 9612271<br />

e Laura 335 7324514.<br />

whisky a domicilio: è lei che, tentando<br />

di confortare il prete turbato,<br />

gioca con una miscela toccante di<br />

ingenuità e di malizia celando un<br />

interesse nascosto…<br />

“In un mondo immerso nella<br />

crudeltà, nell’aggressività e nella<br />

disperazione, portando all’estremo<br />

i rapporti tra i personaggi, si arriva<br />

all’assurdità pura e semplice –<br />

spiega il regista Juan Diego Puerta<br />

Lopez - Su questo livello il dramma<br />

diventa una commedia nera, dove<br />

il delirio e la stravaganza sono<br />

tessuti delicatamente attraverso<br />

un umorismo eccentrico, cinico ed<br />

ironico. La giusta chiave di lettura<br />

di questo testo ce l’ha indicata<br />

Samuel Beckett quando ha affermato:<br />

non c’è niente di più comico<br />

dell’infelicità”. Le scene sono di<br />

Bruno Buonincontri, i costumi di<br />

Caterina Nardi, le musiche originali<br />

Curreri ospite di Notari<br />

CINEMA MONTINI FABRIANO<br />

Via C. Balbo 9 (tel. 0732 4052)<br />

UNA SEPARAZIONE<br />

(mercoledì 29 febbraio ore 21.30,<br />

giovedì 30 febbraio ore 18.30)<br />

di Riccardo Bertini, la traduzione<br />

di Luca Scarlini. Lo spettacolo è<br />

prodotto da “Gli ipocriti”. Info e<br />

bi<strong>gli</strong>etti: 0732 3644.<br />

I protagonisti dello spettacolo:<br />

da sinistra Filippo Nigro, Claudio<br />

Santamaria, Massimo De Santis<br />

e Nicole Murgia<br />

Mostra fotografi ca al Gonfalone:<br />

un pool di artisti omaggia il territorio<br />

Domenica 26 febbraio alle ore 17.30 si inaugura<br />

la mostra fotogra ca del Fotoclub “Arti Visive” del<br />

C.R.A.L. delle Cartiere Fedrigoni di <strong>Fabriano</strong>, nel<br />

magni co Oratorio di S. Maria del Gonfalone. Il titolo<br />

della mostra è: “Omaggio al territorio<br />

fabrianese”. L’immagine vista attraverso<br />

l’occhio sensibile del fotoamatore,<br />

vuole essere un arricchimento della<br />

realtà che ci circonda. Quando essa è<br />

autentica ricerca artistica, la fotogra a<br />

non mira a replicare semplicemente il<br />

mondo, ma piuttosto a svelarlo e mostrarlo<br />

sotto una nuova luce. L’evento<br />

rientra nel programma delle rassegne<br />

culturali dell’Oratorio del Gonfalone che l’Associazione<br />

Culturale InArte di cui è presidente Anna Massinissa e<br />

<strong>gli</strong> organizzatori Fabrizio Moscè e il sottoscritto, hanno<br />

ideato dal titolo “La Bellezza salverà il mondo”. Si ricordano<br />

le precedenti: Mostra di Arte Sacra nel periodo<br />

natalizio e “Aspettando San Valentino” di sabato 25<br />

febbraio. I partecipanti della mostra fotogra ca sono<br />

i soci del Fotoclub “Arti Visive”, che presentiamo:<br />

Massimo Bardelli, Andrea Bevilacqua, Nazzareno<br />

Borgiani, Brega Giulio, Paolo Carmenati, Giacomo<br />

Proseguono <strong>gli</strong> appuntamenti con<br />

Fuori Orario in Oratorio. Dopo il<br />

tutto esaurito con Stefano Zecchi<br />

ed Elvio Hermas Ercoli, venerdì<br />

24 febbraio alle ore 21 al Teatro<br />

della Misericordia si ritorna al<br />

format vincente con il duo Gaetano<br />

Curreri e Paolo Traini. Il primo è il<br />

leader de<strong>gli</strong> Stadio, autore di grandi<br />

successi musicali e attraverso la sua<br />

testimonianza si attraverserà un bel<br />

pezzo di storia italiana, con il leit<br />

motiv della canzone. Ci sarà Paolo<br />

Notari a coordinare l’evento che<br />

avrà come titolo “Un senso a questa<br />

storia”. Si andrà anche a curiosare<br />

nel privato di Curreri, con aneddoti<br />

sempre divertenti del suo rapporto<br />

di strettissima amicizia con Vasco<br />

Rossi e con tanti altri big della<br />

canzone per i quali lui ha scritto.<br />

L’altro ospite sarà il direttore del<br />

“Corriere Adriatico”, Paolo Traini,<br />

memoria storica della cronaca della<br />

nostra regione, cercando di conoscere<br />

da vicino segreti e curiosità<br />

del quotidiano più letto nelle Marche.<br />

Non mancherà l’incursione di<br />

Carlo Cammoranesi che introdurrà<br />

al tema con l’originale “2 minuti<br />

al Direttore” il pensiero iniziale di<br />

Don Andrea Simone ed i video curiosi<br />

e ad effetto di Pixel che anche<br />

questa volta hanno scovato qualcosa<br />

di davvero curioso. Il Teatro della<br />

Misericordia è pronto ad acco<strong>gli</strong>ere<br />

il suo numeroso pubblico che n<br />

dalla… prima puntata ha dimostrato<br />

interesse e vo<strong>gli</strong>a di ascoltare per<br />

vivere di persona la nuova formula<br />

del talk show. Meno urlata, ma più<br />

ragionata e casalinga. Proprio come<br />

piace alla gente.<br />

Cesaroni, Maurizio Cimarra, Orietta Cingolani, Mario<br />

Gerini, Giacomo Ilari, Daniela Latini, Daniela<br />

Mezzanotte, Claudio Pietrini, Carlo Spinaci, Alberto<br />

Tarsi e Laura Pavoni. Un ricordo particolare è esteso<br />

anche alla memoria dei tre storici soci:<br />

Quadrio Bennani, Giampiero Stefanelli<br />

e Renzo Vergnetta, che con il loro impegno<br />

hanno dato un notevole contributo<br />

alla nascita del Fotoclub fabrianese.<br />

Sono circa una settantina le fotogra e<br />

presentate e tutte hanno l’obiettivo di<br />

mettere in risalto la bellezza del nostro<br />

territorio. Quanta attesa chiede al<br />

fotoamatore quello scatto, quell’opera<br />

d’arte che immortali sulla carta stampata un particolare,<br />

un oggetto, un panorama per donarci e farci vedere il<br />

mondo visto dal suo occhio attento, sensibile, le emozioni<br />

e i sogni che ciascuno di noi si porta appresso<br />

e catturare nella foto l’invisibile azione poetica del<br />

reale. La mostra fotogra ca rimarrà aperta per quattro<br />

settimane, il sabato e la domenica dalle 17.30 alle 20.<br />

Si ringrazia lo sponsor Romualdo Bartolini titolare<br />

della storica “Trattoria Marchegiana”.<br />

Sandro Tiberi<br />

Cerquarelli,<br />

un recital<br />

sull'amore<br />

Dopo alcuni rinvii causa abbondanti<br />

nevicate, l’atteso recital di poesie di<br />

Antonio Cerquarelli, “Aspettando San<br />

Valentino”, si svolgerà nel prestigioso<br />

Oratorio di S. Maria del Gonfalone,<br />

sabato 25 febbraio alle ore 17.15. Il<br />

recital vuole essere un inno all’amore<br />

senza macchia, come San Paolo nella<br />

prima lettera ai Corinzi, scrive: “L’Amore<br />

è paziente, è benigno; l’Amore non arde<br />

di gelosia… non si comporta in maniera<br />

sconveniente, non persegue il proprio<br />

interesse, non si indigna, non nutre alcun<br />

sentimento per il male ricevuto, non si<br />

rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce nella<br />

verità… L’Amore non avrà mai fi ne”. Il<br />

poeta Cerquarelli sarà accompagnato<br />

dalla voce solista di Serena Santi che<br />

si esibirà con dei vocalizzi e dai passi<br />

leggiadri di danza dell’artista Debora<br />

D’Innocenzo. Il recital è inserito nel<br />

programma delle rassegne culturali dal<br />

titolo “La Bellezza salverà il mondo”, un<br />

progetto che ha lo scopo di tenere viva<br />

l’attenzione sul patrimonio artistico –<br />

culturale del nostro territorio.<br />

s.t.<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >SPAZIO LAVORO<<br />

13<br />

Indesit in campo<br />

con i campioni<br />

Concorso dedicato a<strong>gli</strong> appassionati di calcio<br />

Dal 20 febbraio al 13 aprile<br />

sarà possibile partecipare<br />

al concorso Indesit<br />

Football Talents grazie<br />

al quale <strong>gli</strong> appassionati di calcio<br />

di tutta Europa potranno essere<br />

selezionati dai giocatori di Milan,<br />

Arsenal, Paris Saint Germain e<br />

Shakhtar Donetsk, vestire i loro<br />

colori ed essere allenati da leggende<br />

del calcio internazionale in un vero<br />

e proprio “ritiro” calcistico.<br />

Per partecipare è suf ciente registrarsi<br />

sulla pagina facebook.com/<br />

IndesitFootball o sul sito http://football.indesit.com<br />

dove è possibile<br />

scaricare il regolamento. Una volta<br />

registrato, ogni candidato potrà<br />

creare il proprio pro lo e caricare<br />

materiale che testimoni le proprie<br />

capacità e la propria preparazione<br />

in campo: contributi video - girati<br />

con videocamera o videotelefonino,<br />

della durata massima di 3 minuti -<br />

o immagini - in formato .jpeg non<br />

superiori a 1MB – o racconti, storie,<br />

testi di massimo 2000 caratteri.<br />

La selezione avverrà in due momenti:<br />

il primo vedrà protagonista<br />

l’intera community online che potrà<br />

votare, sempre entro il 13 aprile<br />

2012, le mi<strong>gli</strong>ori performance e<br />

Airforce, quindici anni di lavoro<br />

intenso per costruire assieme ai suoi<br />

collaboratori una realtà aziendale<br />

capace di competere sui mercati<br />

internazionali. Un fatturato che<br />

s ora i 19.000.000 euro all’anno, un<br />

importante mercato internazionale<br />

che attraversa le più importanti<br />

capitali economiche del mondo,<br />

partecipazione a ere europee e<br />

intercontinentali, oltre ottanta dipendenti<br />

che mettono ogni giorno<br />

in campo le proprie competenze<br />

per svolgere con professionalità un<br />

lavoro che nel tempo ha prodotto<br />

grandi risultati.<br />

L’Airforce ha anche ottenuto importanti<br />

riconoscimenti tra i quali il<br />

Premio Valore Lavoro e Sicurezza<br />

ricevuto il 9 dicembre scorso a<br />

Recanati.<br />

Il prodotto cappa aspirante Ai-<br />

decretare i primi 250 nalisti. Nella<br />

seconda fase, un panel d’eccezione<br />

composto dai calciatori di quattro<br />

top team europei giudicherà i candidati<br />

della shortlist e, il 26 aprile<br />

2012, decreterà le 4 formazioni,<br />

ciascuna composta da 16 giocatori,<br />

che si incontreranno in ne a Londra<br />

il 15 maggio 2012.<br />

Ecco i giurati: Boateng, Aquilani,<br />

Emanuelson, Bonera, per il Milan;<br />

Vermaelen, Djorou, Walcott,<br />

Wilshere per l’Arsenal; Lugano,<br />

Maxwell, Jallet, Hoarau per il<br />

PSG; Mkhytaryan, Srna, Luiz<br />

Adriano e Pyatov per lo Shakhtar<br />

Donetsk. Prosegue quindi la stra-<br />

tegia di posizionamento di Indesit<br />

nel mondo del calcio, inaugurata<br />

lo scorso lu<strong>gli</strong>o con la sponsorizzazione<br />

di Arsenal, Milan, Paris<br />

Saint Germain e Shakhtar per la<br />

stagione in corso. “Siamo felici di<br />

lanciare questo progetto al quale<br />

abbiamo dedicato tanta energia<br />

ed entusiasmo, perché esprime in<br />

pieno il concetto di talento e pone<br />

al centro di tutta l’operazione il<br />

Genuine Football Fan, elemento<br />

cruciale di tutta la nostra attività nel<br />

calcio” afferma Marco Rota, Brand<br />

& Consumer Marketing Director<br />

di Indesit Company, che prosegue:<br />

“di fatto, la formula che abbiamo<br />

I 15 anni di Airforce<br />

rforce, da sempre caratterizzato<br />

da innovazione, ricerca e design<br />

integrato ad alta funzionalità e<br />

a minimo impatto ambientale, è<br />

declinato in circa 400 modelli per<br />

soddisfare ogni esigenza del cliente.<br />

Una storia di grati canti risultati,<br />

raccontata ne<strong>gli</strong> originali cataloghi<br />

aziendali, frutto dello studio e della<br />

ricerca nalizzata ogni volta a un<br />

tipo di comunicazione ef cace ,<br />

quale la scelta adottata ne<strong>gli</strong> ultimi<br />

tre anni di legare il catalogo alla<br />

città di <strong>Fabriano</strong>: <strong>Fabriano</strong> ritratto<br />

nel suo territorio, nell’arte de<strong>gli</strong><br />

antichi mestieri e nelle opere dei<br />

suoi personaggi illustri.<br />

In qualità di “member of the Made<br />

in <strong>Fabriano</strong> Academy”, l’Airforce<br />

da tempo ormai esporta nel mondo<br />

questo brand come sinonimo di<br />

alta qualità ed eccellenza legata<br />

ad una città, quella di <strong>Fabriano</strong>,<br />

dove creatività, arte e genio hanno<br />

accompagnato nei secoli tutti i nostri<br />

prodotti, facendone nella storia<br />

delle vere e proprie opere d’arte.<br />

Una innovativa strategia aziendale<br />

vincente quella appunto di presentare<br />

nel mondo l’Azienda insieme<br />

alla sua città, in cui vive ed opera<br />

controcorrente rispetto alle ormai<br />

diffuse tendenze imprenditoriali,<br />

consapevole del fatto che l’innovazione,<br />

l’eleganza, la raf natezza e<br />

la ricerca del bello fanno parte della<br />

Il maltempo mette in crisi le aziende<br />

La Cgia interviene: "Chiediamo lo stato di calamità"<br />

“Il territorio rischia una perdita di fatturato complessiva<br />

di milioni e milioni di euro” sostiene Simone<br />

Clementi, segretario della Confartigianato di <strong>Fabriano</strong>.<br />

“Questo - prosegue - è davvero quanto di più terribile<br />

potesse accadere in un distretto produttivo che ora è<br />

agellato tanto dal maltempo quanto dalla crisi. Peggio<br />

ancora, tra le possibili conseguenze c’è il concreto<br />

rischio che a febbraio diverse aziende non siano in<br />

grado di onorare <strong>gli</strong> stipendi.<br />

Siamo costantemente in contatto con i nostri associati<br />

della zona - prosegue il segretario della Confartigianato<br />

- e stiamo ricevendo moltissime chiamate, da<br />

aziende di ogni tipo. Nessun settore è rimasto immune<br />

da questa emergenza. Sono bloccate tanto le imprese<br />

dei servizi quanto dei trasporti, dalla ristorazione alla<br />

moda, il comparto “bianco” de<strong>gli</strong> elettrodomestici, la<br />

meccanica siamo al disastro completo.<br />

Chiediamo lo stato di calamità, le nostre aziende non<br />

ce la fanno più: assediate da neve e ghiaccio le imprese<br />

sono state costrette a fermarsi sin dal primo giorno di<br />

maltempo e sono ormai chiuse da una decina di giorni”.<br />

Questo dunque il forte richiamo d’attenzione di Confartigianato<br />

che sta già lavorando anche in sede nazionale<br />

per andare incontro alle dif coltà delle imprese.<br />

“Come Confartigianato - continua Clementi - abbiamo<br />

richiesto la sospensione del pagamento di tasse,<br />

imposte, contributi, e dei premi assicurativi Inail,<br />

richiesta inoltrata tramite la Confartigianato nazionale<br />

al Ministero competente, del resto, la situazione è<br />

estremamente dif cile.<br />

Le aree produttive – aggiunge - vanno liberate quanto<br />

prima possibile da neve e ghiaccio per consentire la<br />

ripresa delle attività.<br />

In alcuni punti la neve ha raggiunto addirittura 3<br />

metri di altezza, veri e propri muri invalicabili, ed è<br />

facile capire che le imprese non riescono a lavorare,<br />

a ricevere i rifornimenti di materie prime necessarie<br />

per la produzione; le spedizioni di piccoli volumi<br />

sono possibili, ma non se ne parla di far partire grossi<br />

carichi. Lo stesso personale in diversi casi non riesce<br />

proprio a raggiungere l’area di lavoro”.<br />

Daniele Gattucci<br />

SPAZIO LAVORO<br />

a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />

~ BORSE LAVORO PER GIOVANI LAUREATI NEL SETTORE DEI BENI<br />

CULTURALI<br />

La Provincia di Ancona fi nanzia l’attivazione di borse-lavoro fi nalizzate a<br />

sostenere l’occupazione di giovani laureati nel settore della valorizzazione<br />

dei Beni Culturali, in particolare per lo svolgimento di esperienze lavorative della<br />

durata di 12 mesi presso musei, biblioteche e archivi, teatri storici, aree e parchi<br />

archeologici e altri complessi monumentali. L’importo lordo di ogni borsa-lavoro<br />

è pari a complessivi euro 11.800,00 per 12 mesi. Il pagamento del borsista verrà<br />

effettuato con cadenza bimestrale. Requisiti per l’ammissione alla selezione: stato<br />

di disoccupazione; diploma di laurea in Lettere e Filosofi a o in Conservazione dei<br />

Beni culturali; esperienze o formazione specifi ca rispetto ai progetti cui è destinata<br />

la borsa lavoro; residenza o domicilio da almeno 6 mesi nel territorio della provincia<br />

di Ancona; età non superiore ai 35 anni; non benefi ciare di altre borse lavoro o altre<br />

forme di contributo pubblico; ottima conoscenza (scritta e parlata) di una lingua<br />

straniera a scelta tra inglese o francese. L’avviso (con scadenza 07/03/2012) ed il<br />

modulo per la domanda sono scaricabili dal sito www.istruzioneformazionelavoro.it.<br />

~ CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI PER LAVORATORI FINANZIATI DALLA<br />

PROVINCIA DI ANCONA<br />

Sono in avvio i nuovi corsi di formazione - approvati e fi nanziati dalla Provincia di<br />

Ancona tramite Fondo Sociale Europeo - riservati ad imprenditori, lavoratori dipendenti,<br />

lavoratori in CIGO, CIGS e CIGS in deroga. Alcuni esempi di corsi con sede a<br />

<strong>Fabriano</strong>: “Videoterminalista”, “Addetto alla riparazione e manutenzione di apparati<br />

di automazione industriale”, “Operatore portatori handicap (Esperto in tecniche di<br />

attività di laboratorio per disabili)”, “Assistente alla poltrona”. Molti altri i corsi con<br />

sede a Jesi, Ancona, Senigallia. Tutte le info. sul sito dell’Informagiovani.<br />

~ SEMINARIO GRATUITO SULLA CREAZIONE DI UNA COOPERATIVA<br />

Vuoi creare una società cooperativa? Partecipa al seminario informativo e di<br />

orientamento organizzato dal Centro per l’Impiego e la Formazione di Ancona in<br />

collaborazione con la Direzione Provinciale del Lavoro di Ancona. Il seminario si<br />

svolgerà martedì 6 marzo, dalle ore 15 alle ore 17, presso il CIOF di Ancona, in Via<br />

Ruggeri 3. Il seminario è gratuito, con iscrizione obbligatoria. Per ogni informazioni<br />

ci si può rivolgere a Stefania Torreggiani, c/o CIOF Ancona, tel. 071.2137527, e-mail:<br />

s.torreggiani@provincia.ancona.it.<br />

Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi,<br />

concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Complesso<br />

S. Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi 10, <strong>Fabriano</strong> - telefax 0732.250434 -<br />

e-mail: cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.<br />

it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00; martedì e<br />

giovedì, 15:30/18:30.<br />

messo a punto non coinvolge solo<br />

chi attivamente si propone per la<br />

selezione, ma la community intera,<br />

che è giudice nella prima fase. In<br />

questo modo desideriamo quindi<br />

nostra antica tradizione culturale.<br />

A tutto ciò si aggiunge l’attualità di<br />

tutti i protocolli operativi Airforce,<br />

tra i quali un sito ed una piattaforma<br />

premiare tutti i nostri users, che<br />

dall’apertura della piattaforma<br />

sono costantemente aumentati e<br />

hanno dimostrato sempre maggiore<br />

coinvolgimento e partecipazione”.<br />

all’avanguardia che punta costantemente<br />

al futuro anche attraverso<br />

applicazioni tecnologiche mobili<br />

come l’App e il Qr-code.<br />

Corso di medicina palliativa<br />

Si svolgerà presso la sede di Unifabriano un corso di perfezionamento<br />

in “Medicina Palliativa” organizzato dalla Politecnica delle Marche<br />

della durata di sei mesi.<br />

La scadenza delle domande di ammissione è quella del 2 marzo prossimo<br />

e tra i requisiti di partecipazione occorre il diploma di laurea in<br />

Medicina e Chirurgia con l’abilitazione all’esercizio della professione<br />

di medico-chirurgo o quello di laurea magistrale o specialistica quinquennale<br />

in Scienze Infermieristiche.<br />

Questo corso ha lo scopo di consentire un approfondimento d elle conoscenze<br />

per l’assistenza ai pazienti, specie quelli affetti da tumore,<br />

in condizioni critiche e non più suscettibili di trattamenti attivi. Il<br />

corso si propone, altresì di facilitare la collaborazione fra le diverse<br />

componenti (mediche ed infermieristiche) chiamate a prendersi cura<br />

di questi pazienti, di valutare i possibili diversi modelli organizzativi<br />

di assistenza attuabili in questo settore, di individuare e sviluppare i<br />

possibili campi di ricerca clinica.<br />

13 spazio lavoro.indd 2 22/02/12 11.37


14 >MATELICA< <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Evviva San Valentino!<br />

di FLAVIA BULDRINI<br />

Martedì 14 febbraio, presso la parrocchia di S. Teresa,<br />

memoria liturgica anche dei patroni d’Europa<br />

Cirillo e Metodio, è stato festeggiato solennemente<br />

S. Valentino martire. La commemorazione<br />

La festa del patrono<br />

de<strong>gli</strong> innamorati a S. Teresa<br />

Dio e alla tavola dei buoni e sani valori, per poter godere in<br />

pienezza di felicità di quel dono unico e inestimabile che è la<br />

vita. “È signi cativo che la parrocchia di S. Teresa sia data in<br />

custodia ai monaci benedettini che hanno come motto ‘ora et<br />

labora’, perché, come spesso sottolinea il Vescovo<br />

Vecerrica, non bisogna<br />

di tale santo era d’obbligo, non solo in quanto patrono de<strong>gli</strong> Noi crediamo in un Dio che non è l’impassibile con-<br />

cadere nel pericolo<br />

innamorati e quindi particolarmente caro alla devozione potroparte del dolore umano. Noi crediamo in un Dio che<br />

dell’attivismo: le buone<br />

polare ed anche ad una certa imperante tradizione mondana, è – come dicono i canti dei negri d’America – the great<br />

opere devono essere<br />

ma anche perché, se si osserva attentamente, sulla volta della companion of human sufferences – il grande compagno<br />

sempre sostenute dalla<br />

chiesa sunnominata, si può leggere l’iscrizione in latino: “S. delle sofferenze umane, il Dio che soffre accanto a noi<br />

preghiera, che è l’anima<br />

Teresi et Valentino dicatum.” Infatti, il nobile signorotto che e per amore nostro, il Dio dell’amore”.<br />

di ogni azione fruttuo-<br />

all’epoca fece costruire l’edi cio sacro, lo volle intitolato a S. La celebrazione eucaristica è stata molto solenne<br />

sa; per questo, oltre a<br />

Teresa e a S.Valentino, di cui condivideva il nome. Inoltre, il e partecipata, impreziosita dal bacio della reliquia,<br />

favorire le aggregazioni<br />

parroco don Vincenzo, tra le reliquie custodite, ha trovato un fatta “carne e sangue” durante la benedizione di sette<br />

giovanili con l’oratorio<br />

osso appartenente al santo, secondo l’attestazione dello storico coppie e “umanizzata” da un momento di tenerezza<br />

e le attività correlate,<br />

Ugo Paoli, che il ricco signore avrebbe comprato a Terni, tra due novelli danzatini che hanno scelto proprio<br />

s’incoraggiano iniziative<br />

città dove e<strong>gli</strong> è venerato come patrono. Se si approfondisce quest’occasione per dichiarare il loro amore, nella<br />

volte ad offrire momenti<br />

la vita del martire si apprende che c’è un valido fondamento tenerezza del gesto di porgere una rosa. La festa è poi<br />

di ri ri essione e di racco-<br />

acciocché e<strong>gli</strong> sia considerato protettore de<strong>gli</strong> innamorati: proseguita con un lieto banchetto, con canti al karaoke,<br />

<strong>gli</strong>mento, con le catechesi<br />

infatti Valentino, contro la volontà dell’imperatore - il quale balli moderni e giochi di animazione. Erano presenti<br />

(che durante il periodo di<br />

temeva di non trarne pro tto per le batta<strong>gli</strong>e - celebrava i numerosi giovani, adolescenti e studenti universitari.<br />

preparazione della Quare-<br />

matrimoni tra i soldati e le donne cristiane e benediva le L’obiettivo, infatti, come ribadisce don Vincenzo, era<br />

sima si svolgeranno ogni<br />

loro unioni. Per questo venne incarcerato; tuttavia, durante quello di attirare i giovani alla mensa della Parola di<br />

venerdì sera dopo la S.<br />

la prigionia, non diminuiva la sua fama di santità, operando<br />

Messa) e le ore di adora-<br />

miracolose guarigioni (come dalla peste, dall’epilessia e dalla<br />

zione (ogni giovedì dopo<br />

cecità) e clamorose conversioni, tanto da persuadere anche<br />

la celebrazione eucaristica<br />

l’imperatore Claudio II, ciò che allarmò i cortigiani e indusse<br />

no alle 22). È necessario,<br />

a condannarlo a morte e a decapitarlo, dopo varie torture, sulla<br />

però, che i parroci, in que-<br />

via Flaminia, il 14 febbraio 268. Come ha affermato, durante<br />

sta missione di educazione<br />

l’omelia, il monaco benedettino parroco don Vincenzo Bracci,<br />

dei giovani, siano af af ancati<br />

la vita esemplare di S. Valentino c’insegna che “l’amore non<br />

dalla collaborazione della<br />

è la facile avventura di un sentimento che passa; Nessuno ha<br />

fami<strong>gli</strong>a, che purtroppo di<br />

amore più grande di chi dà la vita per i suoi amici (Gesù)”.<br />

questi tempi è piuttosto la-<br />

“Tutto nasce da quell’amore croci sso che va raccontato.<br />

titante nella partecipazione<br />

Questa è la storia dell’amore che Dio ha scritto per noi nella<br />

alle dinamiche della Chiesa.<br />

croce del <strong>gli</strong>o suo. Se vo<strong>gli</strong>amo sapere che cosa è l’amore<br />

È importante il contatto mas-<br />

e vo<strong>gli</strong>amo imparare ad amare, dobbiamo inginocchiarci<br />

smediatico attraverso i nuovi mezzi di comunicazione<br />

ai piedi della croce. Nel cammino della vita non dobbiamo<br />

maggiormente frequentati dai giovani, come Facebook, con<br />

aver paura di soffrire… Sine dolore non vivitur in amore. Il<br />

cui si possono raggiungere nelle loro perplessità e aspirazioni,<br />

dolore è veramente la prova più alta dell’amore per l’altro.<br />

ma credo soprattutto nell’incontro personale”.<br />

Gli angeli<br />

della Casa<br />

di Riposo<br />

Scrivo queste poche<br />

righe per ringraziare<br />

tutto il personale della<br />

Fondazione Tommaso<br />

de Luca – Enrico Mattei<br />

della Casa di Riposo<br />

di Matelica per la professionalità,<br />

la cura, la<br />

sollecitudine con cui ha<br />

seguito mia madre, Bianca,<br />

accompagnandola<br />

con cure ed attenzioni<br />

fino alla fine dei suoi<br />

giorni.<br />

Le parole sono ben poca<br />

cosa rispetto alle azioni<br />

che quotidianamente e<br />

concretamente hanno<br />

aiutato mia madre durante<br />

il suo soggiorno<br />

nella Residenza: dalle<br />

cure mediche, ai sorrisi,<br />

ai gesti di scherzoso<br />

affetto, alla pazienza<br />

dimostrata nei momenti<br />

più dif cili.<br />

E’ impossibile citare<br />

singolarmente, senza<br />

incorrere nel rischio di<br />

dimenticarne qualcuno,<br />

i nomi delle persone<br />

che si sono prodigate<br />

giornalmente nel fare al<br />

me<strong>gli</strong>o il proprio lavoro.<br />

Vorrei esprimere a tutti<br />

voi, impiegati, inservienti,<br />

volontari, personale<br />

medico e paramedico, il<br />

mio più sincero e sentito<br />

ringraziamento.<br />

Remo Lori e fami<strong>gli</strong>a<br />

Centrale Biogas, si tratta di capitolo chiuso?<br />

Fumata nera per la tanto discussa<br />

Centrale di energia da<br />

biogas, che avrebbe dovuto<br />

realizzarsi nel Comune di<br />

Matelica, in località Pezze<br />

(tra Matelica e Cerreto d'Esi,<br />

vicino al depuratore comunale).<br />

Dal 24 gennaio, tramite<br />

la Determinazione Dirigenziale<br />

126, della Provincia,<br />

il Dirigente del Settore Ambiente<br />

dichiara l'improcedibilità<br />

del processo.<br />

Su quali motivazioni? L'istruttoria<br />

della Provincia,<br />

sulla quale è stata presa<br />

la decisione, ha esaminato<br />

il progetto della ditta che<br />

ha presentato domanda, la<br />

Società Agricola Aziende<br />

Biologiche Riunite SS di<br />

Urbino e le valutazioni di<br />

impatto ambientale presenti<br />

nello stesso. Ha poi incro-<br />

ciato queste informazioni<br />

con le informazioni recepite<br />

dalle istituzioni delle aree<br />

interessate, compreso<br />

il Comune<br />

di Matelica, di<br />

Esanato<strong>gli</strong>a, e il<br />

parere, fortemente<br />

negativo, del<br />

Comune di Cerreto<br />

d'Esi. Richieste<br />

di modi che<br />

al progetto sono<br />

state fatte tanto<br />

dal Corpo Forestale<br />

dello Stato<br />

quanto dalla Soprintendenza<br />

per<br />

i beni architettonici<br />

e paesaggistici. Ma decisivo,<br />

a leggere l'istruttoria,<br />

sembra essere stata la valutazione<br />

dell'Arpam, che ha<br />

espresso forti riserve in vari<br />

punti, in particolare riguardo<br />

alle procedure di scarico<br />

delle acque e alla mancanza<br />

di analisi precise riguardo<br />

all'inquinamento dell'aria<br />

e a<strong>gli</strong> odori sprigionati<br />

dall'impianto e dal trasporto<br />

di materiale (organico) da<br />

Seconda “puntata” della nostra nuova rubrica<br />

sulle immagini più belle da far vedere, o<br />

più brutte da nascondere, relative alla nostra<br />

città. Invitiamo i nostri lettori a partecipare, inviandoci<br />

delle foto belle o, al contrario, realtà che<br />

volete denunciare. Potete inviarcele all'indirizzo<br />

matelica.redazione@lazione.com, oppure<br />

“Il gelo alla nestra” di Enea Francia<br />

Rifl essioni<br />

sulla Quaresima<br />

Archiviato il Carnevale più....<br />

bianco di sempre, archiviata questa<br />

simpatica festa di San Valentino,<br />

è tempo di gettarsi nel periodo<br />

quaresimale.<br />

La parrocchia di Santa Teresa organizza<br />

per le 19 di ogni venerdì, una<br />

catechesi della Quaresima, dopo<br />

la Messa delle 18.30. Un incontro<br />

pesante, noioso e pieno di precetti<br />

da seguire? Decisamente no. Sarà<br />

invece un incontro di ri essione sul<br />

signi cato di questo periodo, solitamente<br />

collegato più al concetto<br />

negativo di penitenza che a quello<br />

positivo di puri cazione.<br />

Un incontro pensato anche per i più<br />

giovani, per <strong>gli</strong> studenti e, in generale,<br />

un'occasione per tutti coloro<br />

che vo<strong>gli</strong>ono e amano approfondire<br />

il loro Cristianesimo.<br />

Appuntamento a Santa Teresa dunque,<br />

alle 19.<br />

La Provincia chiude la discussa pratica per “improcedibilità”<br />

taccuino<br />

MATELICA<br />

FARMACIE<br />

Sabato 25 e domenica 26 febbraio<br />

COMUNALE<br />

Viale dei Martiri<br />

tel. 0737 83640<br />

DISTRIBUTORI<br />

Sabato 11<br />

e domenica 12 febbraio<br />

tamoil di Leonangeli Fernando<br />

APERTURA REDAZIONE<br />

MATELICA<br />

Il lunedì e il giovedì<br />

ore 16.30-18.30<br />

trattare. “Lo studio preliminare<br />

ambientale presentato<br />

necessita chiarimenti”, scrive<br />

l'Arpam. Quanto<br />

basta, unitamente<br />

ai punti di negatività<br />

elencati<br />

dal Comune di<br />

Cerreto d'Esi,<br />

basato sull'enorme<br />

aumento del<br />

traf co su gomma<br />

e sull'impatto<br />

negativo che<br />

avrebbe per le<br />

colture del Verdicchio<br />

di Matelica,<br />

per spingere<br />

la Provincia ad<br />

archiviare la pratica: “La<br />

documentazione presentata<br />

non permette di valutare<br />

compiutamente <strong>gli</strong> elementi<br />

di criticità emersi e quindi di<br />

escludere che, in considerazione<br />

delle caratteristiche del<br />

progetto nonché del contesto<br />

territoriale interessato, la<br />

realizzazione dell'impianto<br />

possa generare impatti<br />

ambientali significativi e<br />

negativi”. Fuor di burocratese,<br />

la sostanza è che non<br />

si può dire se l'impianto ha<br />

veramente un basso impatto<br />

ambientale. Con riferimento<br />

ai timori per il Verdicchio<br />

poi, si fa riferimento anche<br />

ad una Legge Regionale<br />

del 2004, la quale avverte<br />

che in casi come questi “...<br />

deve essere considerata la<br />

sensibilità ambientale delle<br />

aree geografiche che possono<br />

risentire dell'impatto<br />

dei progetti, tenendo conto,<br />

in particolare, di territori<br />

con produzione agricole di<br />

particolare qualità e tipicità”.<br />

Decretata l'archiviazione del<br />

procedimento e, dunque, di<br />

questa vicenda, salvo i ricorsi<br />

che la Società può inoltrare.<br />

a.g.<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

La professionista matelicese dell'acconciatura e del make up giudica i cantanti<br />

Il Festival visto da Samuela<br />

Il Festival di Sanremo è<br />

nito. E' nita la grande<br />

kermesse della musica<br />

italiana, lo show<br />

che concentra sulla città<br />

ligure tutte le attenzioni mediatiche<br />

per una settimana<br />

intera, con il consueto paniere<br />

di storie e polemiche.<br />

E' stata un'edizione, questa<br />

del 2012, che ha visto nei<br />

camerini la presenza di una<br />

bravissima professionista<br />

matelicese dell'acconciatura<br />

e del make up, Samuela<br />

Marinsaldi. La<br />

sua presenza al<br />

Festival l'avevamo<br />

già annunciata.<br />

E ora che<br />

è tornata, non potevamo<br />

non farci<br />

raccontare questa<br />

esperienza vissuta<br />

in prima persona.<br />

Al telefono la voce<br />

tradisce ancora tantissima<br />

eccitazione.<br />

“E' stata un'esperienza<br />

unica. L' atmosfera<br />

è veramente magica,<br />

così diversa da quella<br />

che si respira quotidianamente,<br />

è una cosa<br />

sinceramente dif cile da<br />

spiegare. Volevo provare<br />

a scrivere io due righe,<br />

ma ho cestinato tutto, non<br />

riuscivo a dare una forma<br />

a quello che ho vissuto”. E' un ume<br />

in piena, Samuela, e ha vo<strong>gli</strong>a di<br />

raccontare: “E' una situazione che<br />

ti prende anche sentimentalmente.<br />

Tutti quei cantanti, quei protagonisti<br />

che in televisione sembrano<br />

perfettamente a loro agio, tranquilli,<br />

determinati, convinti di sé...in<br />

realtà è uno grande sforzo anche per<br />

loro personaggi. Dietro le quinte<br />

Ogni anno il Tribunale per i Diritti<br />

del Malato e CittadinanzAttiva effettuano<br />

un monitoraggio su tutti i<br />

servizi erogati dal Polo ospedaliero<br />

di Matelica. E' un'occasione per<br />

capire quali sono le criticità, le aree<br />

in cui si è mi<strong>gli</strong>orato e i settori in<br />

cui invece c'è più da lavorare.<br />

E lo spaccato che ne viene fuori<br />

non è dei mi<strong>gli</strong>ori. Si parte subito,<br />

dai collegamenti, evidenziando che<br />

“non esiste orario af sso o altra<br />

indicazione perché l'utente possa<br />

utilizzare qualche mezzo pubblico.<br />

Non c'è servizio navetta, né per<br />

il centro cittadino, né da e per la<br />

stazione ferroviaria”.<br />

Ma i veri dolori vengono dopo.<br />

L'attività ambulatoriale di Angiologia<br />

(per l'Ecodoppler, per intenderci)<br />

ha, a Matelica, un tempo di<br />

attesa di 183 giorni (le cose non<br />

vanno diversamente a San Severino<br />

e Camerino), aumentato di 80<br />

giorni rispetto a prima.<br />

Le cose non vanno me<strong>gli</strong>o a Cardiologia,<br />

dove per una visita dovete<br />

attendere 81 giorni e per un Ecocardio<br />

77 giorni.<br />

Altri numeri? Per una visita dall'endocrinologo<br />

mettetevi l'anima in<br />

pace, aspetterete 150 giorni, va un<br />

po' me<strong>gli</strong>o se avete problemi ortopedici,<br />

11 giorni di attesa.<br />

Ma in generale i tempi di attesa per<br />

le prestazioni si allungano sempre<br />

di più, in maniera inaccettabile, anche<br />

in situazioni dove la tempistica<br />

conta molto, come le Ecogra e ad<br />

li vedi, ci parli e<br />

ti rendi realmente conto<br />

che sono persone come noi, con<br />

le loro fragilità, insicurezze, emozioni,<br />

vanità: piangono anche loro<br />

e anche loro si commuovono. E mi<br />

commuovevo anche io, anche io mi<br />

immedesimavo in loro e provavo le<br />

loro emozioni”.<br />

Una cosa che ti ha colpito?<br />

“E' stato molto curioso e divertente<br />

vivere la giornata di venerdì 17.<br />

Mi sono resa conto che sono tutte<br />

persone moooolto scaramantiche.<br />

Quel venerdì,<br />

dietro le quinte è stato<br />

veramente il delirio.<br />

Ognuno attentissimo<br />

fino alla mania nel<br />

seguire il proprio tic<br />

scaramantico.<br />

Ma la confusione<br />

c'è sempre, sei costantemente<br />

sotto<br />

pressione, spesso<br />

non si trova neanche<br />

l'attrezzatura,<br />

è un lavoro impressionante.<br />

Ci sono delle giornate,<br />

nel lavoro, in cui torni a casa la<br />

sera stremata per una giornata veramente<br />

infernale. Ebbene questo<br />

è comunque niente in confronto!<br />

Umani e scaramantici dunque...<br />

“e molto vanitosi. La Lecciso ad<br />

esempio, mi chiamava anche da<br />

lontano, voleva essere pettinata<br />

e truccata da me. E credo che in<br />

questo abbia influito il fatto di<br />

essermi complimentata per la sua<br />

linea, lei si vedeva in modo diverso<br />

e le faceva piacere. Ma in generale<br />

tutti chiedono, vorrebbero sentirsi<br />

dire cose belle. E me ne sono ac-<br />

Polo Ospedaliero<br />

all'indietro<br />

addome, tiroide e seno.<br />

“Le prestazioni dell’Ambulatorio<br />

radiogra co” è infatti scritto<br />

“restano critiche per le ecogra e,<br />

le mammogra e la risonanza ma-<br />

gnetica. E' in programma l’apertura<br />

della RMN a Camerino.<br />

La mammogra a di Matelica non è<br />

stata digitalizzata e la sviluppatrice<br />

si rompe con facilità, richiediamo<br />

che la strumentazione venga allineata<br />

con quella de<strong>gli</strong> altri centri.<br />

Abbiamo ricevuto segnalazione<br />

che l'attività al Polo di Matelica<br />

molte volte, inizia dopo e nisce<br />

prima dell'orario dedicato con<br />

disappunto dei pazienti in attesa.<br />

Bisogna trovare una soluzione che<br />

rispetti la dignità del paziente, senza<br />

ledere i diritti del professionista.<br />

La Moc non è stata rilevata”.<br />

Notizie anche dal reparto psichiatrico<br />

di diagnosi e cura: un reparto<br />

che era previsto nel famoso e<br />

inapplicato “Progetto Matelica”,<br />

è che è invece definitivamente<br />

tramontato.<br />

Le note positive sono legate al<br />

Servizio Potes (118) di Matelica,<br />

quel Potes che a leggere il riassetto<br />

corta anche<br />

per il fatto che nessuna<br />

voleva farmi scattare foto<br />

“durante” l'opera di acconciatura,<br />

ma solo “dopo”! Solo la Lecciso<br />

ha acconsentito”.<br />

Avevate ognuna i propri artisti?<br />

“No, pettinare ho pettinato tutti, da<br />

Emma a Noemi, a Dolcenera. Loro<br />

hanno persone che curano il loro<br />

look da cima a fondo, sono i loro<br />

manager che ti dicono come devi<br />

acconciare. Solo che...devi farlo<br />

al me<strong>gli</strong>o! In fondo cosa facciamo<br />

nel nostro lavoro? Trucchiamo,<br />

Asur doveva essere eliminato, e<br />

che è stato salvato da un intervento<br />

de<strong>gli</strong> amministratori e politici<br />

locali, funziona e fornisce (testuale)<br />

“una risposta confacente alle<br />

esigenze”. Positiva anche la situazione<br />

nell'Assistenza Domiciliare<br />

Infermieristica, dove “il Servizio<br />

è buono, ben accetto dai pazienti,<br />

andrebbe completato coprendo tutti<br />

i giorni della settimana. Se l'orientamento<br />

è quello di lasciare i pazienti<br />

a casa (vedi Rsa), bisogna prevedere<br />

che siano curati anche nei giorni<br />

festivi, specialmente per quelli con<br />

alimentazione naso/gastrica”.<br />

Ma lasciamo al Coordinatore Dante<br />

Reale il compito di riassumere,<br />

con amara ironia, i contenuti del<br />

monitoraggio.<br />

“Il Reparto di Medicina Lungodegenza<br />

eroga da qualche anno<br />

metà dell'attività prevista, si sta<br />

risparmiando qualche infermiere e<br />

si sprecano risorse utilizzando una<br />

struttura al 50% , mentre la cittadinanza<br />

il servizio deve andarselo<br />

a cercare altrove, con notevole aggravio<br />

di spesa. La riquali cazione<br />

ad indirizzo geriatrico, oggetto di<br />

un Consi<strong>gli</strong>o comunale aperto, non<br />

ha avuto seguito, nessuno ne parla<br />

più. Eppure il nostro territorio è il<br />

più vecchio delle Marche, un quarto<br />

della popolazione è ultra sessantacinquenne.<br />

Il Reparto Rsa, facendo<br />

una rigida selezione di ingresso<br />

riesce a non avere liste di attesa, si<br />

sce<strong>gli</strong>e i pazienti. E <strong>gli</strong> altri vanno<br />

15<br />

nel vero senso della<br />

parola. Il nostro lavoro<br />

in fondo è quello di<br />

rendere più bella una<br />

persona, anche cambiandone<br />

l'aspetto”.<br />

Chi, tra tutti, ti ha<br />

lasciato qualcosa in<br />

più, con chi hai sentito<br />

un feeling maggiore?<br />

“Mi sono trovata bene<br />

con tutte. Emma, la<br />

ragazza che ha vinto,<br />

è un'ottima persona,<br />

molto spontanea, mi<br />

assomi<strong>gli</strong>a nel senso<br />

che...piange molto<br />

anche dietro le quinte,<br />

è molto emotiva,<br />

proprio come lo sono<br />

io. Ma se devo dire<br />

un solo nome, ti dico<br />

che Arisa è unica: tutti,<br />

come dicevamo prima,<br />

quando salgono sul<br />

palco si comportano in<br />

maniera diversa. Lei no.<br />

E' capitato che ci siamo<br />

abbracciate durante le<br />

serate, e quando ho visto<br />

poi dallo schermo lei, era<br />

la stessa persona che mi<br />

aveva abbracciato, anche<br />

il modo in cui teneva il<br />

microfono, per dirti, me lo<br />

ricordava. Mi piace molto<br />

questa sua grande capacità di essere<br />

se stessa”.<br />

Tutto positivo dunque?<br />

“Una cosa non mi è piaciuta e vorrei<br />

lo scrivessi: non sono d'accordo<br />

per niente con Celentano. Un cantante<br />

deve cantare, ognuno si tenga<br />

il proprio ruolo. E da cattolica non<br />

ho condiviso quello che ha detto”.<br />

Per il resto, lo abbiamo capito<br />

chiaramente, un'esperienza...letteralmente,<br />

indimenticabile!<br />

a casa. Criterio di attenzione al<br />

problema economico gestionale<br />

che non risolve le necessità ed i<br />

problemi del territorio.<br />

Il Reparto RSR è una chimera, sono<br />

passati dieci anni ed ancora non<br />

nasce. Chiuso.<br />

Il Day Surgery è nito. Chiuso.<br />

Gli Ambulatori, sono in perenne<br />

sofferenza, perché quasi tutti i<br />

professionisti sono dei reparti di<br />

Camerino e SSM, ed i reparti hanno<br />

la precedenza.<br />

Il nostro è un territorio abbandonato<br />

a se stesso, a primavera ci<br />

sono stati problemi di personale al<br />

reparto di cardiologia di Camerino,<br />

chissà perché è andato in sofferenza<br />

l'ambulatorio di Matelica, manca un<br />

medico a medicina di Camerino di<br />

conseguenza viene chiuso l’ambulatorio<br />

endocrinologico a Matelica;<br />

siamo entrati in Area Vasta, è mancata<br />

la siatra a Macerata e l'hanno<br />

tolta a Matelica. Come vedete, a<br />

Matelica, c'è ancora qualcosa da<br />

to<strong>gli</strong>ere.<br />

L'unica nota positiva è stata la ristrutturazione<br />

del centro di Stomaterapia,<br />

ora può erogare un buon<br />

servizio in ambiente confortevole.<br />

Sollecitiamo i politici locali ad<br />

essere più incisivi e più continui<br />

nell'azione di tutela di questo<br />

scampolo di sanità che è rimasto.<br />

La struttura di Matelica ha bisogno<br />

di un progetto rigeneratore in armonia<br />

con le esigenze del territorio”.<br />

a.g.<br />

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16 >MATELICA<<br />

<strong>L'Azione</strong> 25 febbraio 2012<br />

Ecco il premio<br />

giornalistico<br />

di ANTONIO GENTILUCCI<br />

Il 2012 è l’anno del<br />

Centenario de “L’Azione”.<br />

Cento anni durante<br />

i quali nella Diocesi,<br />

piccoli e grandi giornalisti<br />

hanno cercato di raccontare<br />

la realtà, il nostro mondo<br />

che cambiava, raggiunto e,<br />

a volte, travolto dai grandi<br />

eventi della Storia con la S<br />

maiuscola. Oggi l’Azione<br />

non vuole celebrare se stessa,<br />

ma la passione, il desiderio,<br />

la missione<br />

di raccontare<br />

la realtà.<br />

E per questo<br />

si rivolge ai<br />

ragazzi delle<br />

scuole superiori,lanciando<br />

un grande<br />

premio giornalistico.<br />

Di solito in questi<br />

casi si guarda indietro e si fa<br />

una pubblicazione sui cento<br />

anni trascorsi. Noi abbiamo<br />

optato per qualcosa di diverso,<br />

cominciando subito a<br />

“costruire” i prossimi cento<br />

anni, stimolando i futuri protagonisti<br />

di questo territorio<br />

su un tema cruciale nei nostri<br />

tempi: “La vera emergenza<br />

educativa: la fami<strong>gli</strong>a, nel<br />

lavoro, nella scuola, nello<br />

sport”. Tre le diverse sezioni<br />

del premio: il giornalismo<br />

scritto, il giornalismo video e<br />

il giornalismo grafico. Questo<br />

perché il giornalismo ormai<br />

si sta arricchendo, nuovi<br />

linguaggi affiancano quello,<br />

pur ancora fondamentale,<br />

dell’articolo scritto. Quindi<br />

i ragazzi possono iscriversi<br />

redigendo un articolo, per la<br />

sezione giornalismo scritto.<br />

Ma possono anche decidere<br />

di creare un video-servizio<br />

e partecipare al concorso per<br />

la sezione del giornalismo<br />

video, oppure una foto, o un<br />

<strong>L'Azione</strong> lancia<br />

un concorso<br />

per i ragazzi<br />

delle Superiori<br />

Montanelli con la sua macchina per scrivere:<br />

una foto che è diventata il simbolo del giornalismo<br />

"Rispetto e divertimento": il credo de<strong>gli</strong> Allievi 1995/96<br />

Continuiamo il viaggio tra le numerosissime<br />

squadre giovanili della Polisportiva Matelica,<br />

questa settimana è la volta de<strong>gli</strong> Allievi,<br />

22 ragazzi nati nel1995/96. Ne parliamo con<br />

il carismatico mister Pasquale Di Franco.<br />

“Abbiamo disputato la prima fase del torneo<br />

riservato alla Categoria Allievi. Ci siamo<br />

classificati al primo posto acquisendo il diritto<br />

a partecipare alla seconda fase del Torneo che<br />

si svolgerà in ambito regionale”.<br />

Chi è Mister di Franco?<br />

"Sono un insegnante di Scienze Motorie<br />

presso l’Istituto Comprensivo “E. Mattei” di<br />

Matelica. Ho acquisito l’abilitazione ad allenare<br />

i giovani calciatori nel 1984. Nel 2008<br />

ho partecipato al corso allenatori per l’abilitazione<br />

Uefa B. Ho iniziato la mia esperienza<br />

di Istruttore/allenatore nella S.S. Settempeda<br />

(S.Severino M.) seguendo, in periodo diversi,<br />

i ragazzi della Categoria Pulcini, Esordienti e<br />

per un breve periodo la squadra Juniores. Con<br />

la S. S. Settempeda sono rimasto per 6 anni.<br />

Con la stessa società ho curato la preparazione<br />

atletica della prima squadra che militava<br />

in Eccellenza. Come preparatore atletico ho<br />

collaborato anche con la S.S. Corridonia".<br />

Collaboratori?<br />

lavoro di grafica e competere<br />

per il giornalismo grafico.<br />

Nessun limite dunque, nella<br />

scelta del “media” preferito,<br />

nello strumento utilizzato<br />

per raccontare<br />

una storia,<br />

relativamente<br />

al tema scelto<br />

per il Concorso.<br />

Possono<br />

partecipare<br />

tutti i ragazzi<br />

in età da<br />

scuola secondaria<br />

superiore. La giuria sarà<br />

composta da esperti (uno tra<br />

tutti il presidente dell’Ordine<br />

dei giornalisti delle Marche,<br />

Gattafoni) nei vari settori.<br />

Al vincitore di ogni sezione<br />

andrà un premio di 1000<br />

euro. Si può partecipare singolarmente<br />

o in gruppo, o per<br />

classe. Da questo concorso<br />

uscirà una pubblicazione, con<br />

le opere di tutti i partecipanti.<br />

Una pubblicazione che non<br />

rimarrà ne<strong>gli</strong> archivi della<br />

redazione, ma verrà consegnata<br />

a tutti i partecipanti al<br />

convegno sul Centenario, che<br />

si svolgerà nei giorni 3-4-5<br />

maggio a <strong>Fabriano</strong> e a Matelica,<br />

con delle tavole rotonde<br />

proprio sul tema oggetto del<br />

Premio. Saranno tutti i protagonisti<br />

dell’editoria cattolica<br />

nazionale e non solo, a leggere<br />

dunque i componimenti,<br />

oltre a nomi importanti della<br />

cultura, dell’arte e dello sport<br />

italiani di ieri e di oggi. Potete<br />

scaricare il bando e la domanda<br />

di partecipazione sul<br />

nostro sito www.lazione.com.<br />

La stessa domanda deve essere<br />

riconsegnata entro il 31<br />

marzo. I ragazzi di Matelica<br />

possono chiedere informazioni<br />

direttamente in redazione,<br />

o al 340 0528381 o via mail<br />

a antonio@lacittaideale.net.<br />

A noi non rimane altro che<br />

augurarvi buona scrittura<br />

e sperare di avervi, presto,<br />

come protagonisti attivi delle<br />

nostre redazioni!<br />

"Collabora con me mister Francesco Palombi<br />

con il quale condivido il lavoro di campo nel<br />

massimo rispetto dei ruoli poi, l’intelligenza<br />

e l’esperienza dell’uomo, fa sì che ognuno<br />

svolga i propri compiti con serietà, serenità<br />

e spirito di collaborazione".<br />

Cosa dà ai ragazzi e cosa ne riceve?<br />

"Cerco sempre di dare il me<strong>gli</strong>o e il massimo<br />

di me stesso sia sotto il profilo umano, sia<br />

strettamente sotto quello tecnico. Cerco di<br />

tenermi quotidianamente aggiornato come,<br />

tra l’altro, richiedono le linee guida metodologiche<br />

della Società, per favorire la crescita<br />

personale e calcistica dei ragazzi. Dai ragazzi<br />

ricevo “emozioni” irripetibili e variegate.<br />

Dalle grosse arrabbiature alle massime soddisfazioni<br />

quando riescono a riportare in campo<br />

il lavoro svolto in allenamento".<br />

Un aggettivo con cui le piacerebbe la giudicassero<br />

i ragazzi?<br />

"Coerente".<br />

Un aggettivo che userebbe per definire la<br />

tua squadra?<br />

"Incoscienti!".<br />

Obiettivi a breve ed a lungo termine?<br />

"A breve confido che la squadra acquisisca<br />

una mentalità di squadra. A lungo termine<br />

Teatro pieno<br />

di emozioni<br />

Una partita a scacchi, ecco cosa sembrava,<br />

questo duetto aspro tra i due protagonisti della<br />

storia andata in scena venerdì 17 al Piermarini.<br />

Una partita a scacchi tra un consumato<br />

ed esperto giocatore che tuttavia, nella sua<br />

bravura, viene costretto sempre più sulla<br />

difensiva dall’ingenua irruenza del suo interlocutore<br />

che, alla fine, riesce a chiudere in un<br />

angolo l’ermetico avversario, dichiarando<strong>gli</strong><br />

scaccomatto. La Compagnia della Rancia<br />

presentava l’opera teatrale di Eric-Emmanuel<br />

Schmitt “Variazioni enigmatiche”, tradotta da<br />

Saverio Marconi (foto) e Gabriela<br />

Eleonori, che ne è stata<br />

anche la regista. In scena sono<br />

andati lo stesso Saverio Marconi,<br />

che non ha certo bisogno<br />

di presentazioni, essendo un<br />

vero totem del nostro Teatro<br />

e il bravissimo Gian Paolo<br />

Valentini, che bene ha retto un<br />

difficilissimo confronto con il<br />

maestro. Valentini interpreteva<br />

uno sconosciuto giornalista di<br />

una piccola testata di un piccolissimo paese<br />

della Norvegia. Questo giornalista riesce là<br />

dove non è riuscito nessun altro, cioè poter<br />

fare un’intervista al misantropo scrittore e<br />

Premio Nobel Abel Znorko, da anni volontario<br />

eremita in un isola vicino al Polo Nord, che<br />

odia i giornalisti e da anni non mette piede<br />

nella mainland. Perché concederla proprio<br />

a lui? Sulle prime il goffo ed emozionato<br />

giornalista, Erik Larssen, sembra non riuscire<br />

minimamente a far aprire il grande scrittore,<br />

che replica sprezzante, ta<strong>gli</strong>ente, ostile e anche<br />

irridente a qualunque domanda personale. Un<br />

personaggio veramente duro da interpretare,<br />

magnificamente gestito da Marconi. Ma pian<br />

piano il muro di Znorko cede. Larssen incalza<br />

sulle questioni personali. Chi è la donna protagonista<br />

del suo ultimo romanzo, quello che ha<br />

avuto più successo? A chi si ispirava, chi c’è<br />

nel cuore di un uomo che fa di tutto per apparire<br />

gelido come il Polo vicino al quale ha scelto<br />

di vivere? E qui si gioca un vero e proprio<br />

duello, in cui vince quello dialetticamente più<br />

debole, quello che sembrava dover soccombere<br />

alla visione cruda e feroce del mondo cantata<br />

dal suo avversario. Vince perché lui sa cosa<br />

tiene in grembo Znorko, sa cosa nasconde il<br />

titanico signore di quell’isola sperduta. La<br />

seconda parte dello spettacolo sarà quella in<br />

cui, piano piano, rivelazione dopo rivelazione,<br />

Larssen confesserà prima di essere il marito<br />

cerchiamo di preparare giocatori che possano<br />

essere ben inseriti nell’organico di “prime”<br />

squadre".<br />

Quale raccomandazione fa sempre ai tuoi<br />

ragazzi prima della partita?<br />

"Date il massimo, rispettate <strong>gli</strong> avversari e<br />

divertitevi!".<br />

Rosa dei giocatori: 1) Procaccini Fiorenzo; 2)<br />

Memaj Spiro; 3) Sardini Alessandro; 4) Boria<br />

La formazione de<strong>gli</strong> Allievi<br />

dell’unica donna mai amata da Znorko. Poi,<br />

ancora più a sorpresa, che quelle lettere che<br />

lei le inviava, in realtà era lui ad inviarle, per<br />

tenerla in vita, perché lei era già morta. Due<br />

persone sono l’uno davanti all’altro. Znorko<br />

in fuga dalla donna perché incapace di reggere<br />

ad un amore passionale, l’altro Larssen,<br />

incapace di saperlo offrire, si sentono alla fine<br />

legati da quella figura di donna, ambivalente,<br />

mo<strong>gli</strong>e tenera ed amante focosa, tranquilla<br />

intellettuale di provincia e musa ispiratrice di<br />

un Nobel. Di qui la geniale scelta delle note di<br />

sottofondo, quelle “Variazioni<br />

enigmatiche” di Elgar, composte<br />

partendo da una melodia<br />

che nessuno ha mai ascoltato.<br />

Un enigma, come la personalità<br />

di ognuno. E allora ecco<br />

che alla fine dello spettacolo,<br />

dei punti fermi che la storia<br />

offriva all’inizio, non rimane<br />

nulla. Lo stesso Schmitt infatti,<br />

rivelò di aver ricevuto centinaia<br />

di lettere che ponevano tutte<br />

la stessa domanda: cosa succede dopo l’ultima<br />

battuta? E lui continuando a giocare con<br />

queste verità taciute , offrì due risposte: “non<br />

lo so altrimenti avrei continuato la storia”!! e<br />

“Ho scritto questa storia affinché mi venga<br />

posta questa precisa domanda...e io possa non<br />

rispondere”. E’ dunque uno di que<strong>gli</strong> autori<br />

che ama moltissimo giocare al gatto col topo<br />

con lo spettatore (o lettore). In realtà, affermò<br />

“credo che un testo non si limiti al piacere e<br />

al momento della rappresentazione. Deve disturbare,<br />

sollecitare lo spettatore di questioni e<br />

di domande sulla rappresentazione e sul testo.<br />

Spesso <strong>gli</strong> spettatori mi hanno raccontato il<br />

seguito di Variazioni enigmatiche: in realtà<br />

non raccontavano una storia, ma se stessi.<br />

Mi trasmettevano le loro umane sensazioni<br />

su questa strana storia d’amore. E solo questo<br />

era il mio fine”. Uno spettacolo, e una performance<br />

che avrebbe meritato molto di più, a<br />

livello di spettatori. Invece tenere in piedi una<br />

stagione teatrale nata purtroppo in ritardo si sta<br />

rivelando molto difficile. Sarà stato il giorno,<br />

venerdì 17, sarà stato il fatto che non era un<br />

prefestivo (noi abituati al comodo sabato),<br />

fatto sta che, entrando, si è capito subito che<br />

non si sarebbe potuto parlare di pienone. Ed<br />

è stato veramente un peccato, chi ha scelto<br />

le pantofole e magari il Festival ha perduto<br />

veramente qualcosa.<br />

a.g.<br />

Andrea; 5) Nesimi Kendrim; 6) Mattana Mirko;<br />

7) Buldrini Lorenzo; 8) Belfiori Giulio; 9)<br />

Grasselli Marco;10) Ilari Matteo; 11) Lamcaj<br />

Aldo; 12) Stridi Mario; 13) Capasso Lorenzo;<br />

14) Romaldini Riccardo; 15) Canil Denis;<br />

16) Todini Lorenzo; 17) Imerovski Djelal;18)<br />

Bartocci Nicolò; 19) Mensori Renaldo; 20)<br />

Ghrairi Rayen; 21)Vanità Gianluca.<br />

Freccia<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Cooperativa<br />

sociale Zanzibar<br />

in crescita<br />

di RICCARDO ANTONELLI<br />

Non sentiamo spesso parlare di cooperative sociali<br />

attive nel nostro territorio, ma nella città di Matelica<br />

è presente la Cooperativa Sociale Zanzibar,<br />

ente di tipo B nato nel 2000, con sede centrale<br />

ad Ancona e servizi su tutto il territorio marchigiano. Lo<br />

scopo della cooperativa è quello di creare occasioni di lavoro<br />

stabile e remunerativo per persone a rischio di esclusione<br />

sociale, evitando l’emancipazione e favorendo la realizzazione<br />

del soggetto.<br />

Per farci spiegare come e dove agisce sul nostro Comune<br />

la cooperativa, ci siamo messi in contatto con il dottor<br />

Emanuele Innocenzi, sociologo e coordinatore di zona della<br />

Cooperativa. Quest’ultimo ci ha spiegato che sono attivi a<br />

Matelica il Laboratorio di Archimede, presso Porta Molini,<br />

E poi dicono che venerdì<br />

17 porta male! E invece<br />

abbiamo scoperto due cose<br />

molto importanti. La prima<br />

è che se si propone qualcosa<br />

di carino e stimolante, i<br />

matelicesi rispondono. La<br />

seconda è che, udite udite,<br />

ci si può divertire anche<br />

senza corrente elettrica! La<br />

ricetta miracolosa l’hanno<br />

confezionata i responsabili<br />

del GASdotto di Matelica,<br />

il circuito che promuove la<br />

spesa direttamente dal produttore<br />

al consumatore, elevando<br />

la qualità, abbassando<br />

i consumi per il trasporto e<br />

azzerando tutta la lunga e<br />

costosa liera dei prodotti.<br />

Venerdì 17 era infatti la<br />

giornata scelta per l’ormai<br />

consueta iniziativa “M’illumino<br />

di meno”, la Giornata<br />

Danni da neve?<br />

C'è il rimborso<br />

>MATELICA< 17<br />

A destra il laboratorio<br />

è a Porta Molini;<br />

a sinistra...cosa si può creare con<br />

materiale riciclato!<br />

dove l’obiettivo è quello di favorire il recupero, il riutilizzo<br />

e il riciclo creativo: ogni cittadino è invitato a portare al<br />

laboratorio oggetti di piccola e media ta<strong>gli</strong>a, ancora utilizzabili<br />

o che necessitano di piccole riparazioni, destinati ad<br />

essere buttati via; poi c’è la Serra, sita nell’area Tiratori, con<br />

parcheggio interno a disposizione ed in ne l’Isola Ecologica,<br />

in zona Cavalieri. "Presso la serra è possibile acquistare<br />

rosmarini, salvie, aromatiche e, con l’arrivo della primavera,<br />

ortaggi e ori vari; - ci spiega il dottor Innocenzi - presso il<br />

laboratorio invece si trovano numerosi oggetti, come computer,<br />

lettori dvd, servizi caffè e oggettistica per la casa.<br />

E’ importante sottolineare inoltre che effettuiamo servizi<br />

di manutenzione del verde, ad esempio giardini, pulizie<br />

interne ed esterne, servizi di trasloco e facchinaggio. Tutti<br />

i servizi elencati sono offerti a prezzi vantaggiosi ed i prodotti<br />

sono di qualità, in quanto logicamente <strong>gli</strong> utenti sono<br />

Luce spenta,<br />

allegria accesa!<br />

del risparmio energetico<br />

promossa<br />

dalla trasmissione<br />

di Radio Due Rai,<br />

Caterpillar. L’invito<br />

è a spegnere tutti<br />

insieme la luce per<br />

un po’, per “protestare”<br />

contro <strong>gli</strong><br />

sprechi di energia.<br />

Numerosi <strong>gli</strong> enti<br />

partecipanti, che<br />

invitavano a partecipare.<br />

Il Comune<br />

aveva inserito un<br />

comunicato nel proprio sito<br />

e lo stesso sito ne ha ospitato<br />

uno della Coldiretti, dello<br />

stesso tenore. C’è chi ne<br />

ha appro ttato per mettere<br />

in piedi un’iniziativa piacevole<br />

e costruttiva, appunto<br />

i gestori del GASdotto di<br />

Matelica. Al Bar Picasso<br />

hanno messo in piedi un<br />

aperitivo, con prodotti del<br />

nostro territorio, <strong>gli</strong> stessi<br />

prodotti che propongono<br />

normalmente a<strong>gli</strong> aderenti.<br />

Mentre si mangiava, e si<br />

beveva, il gruppo dei Casbah<br />

City Rockers allietava<br />

il tutto con un repertorio<br />

preso prevalentemente dai<br />

Clash. Dif coltà all’inizio,<br />

ci dice Alessio, perché tutto<br />

doveva essere acustico,<br />

bando alle prese di corrente!<br />

Ma hanno dimostrato che<br />

Finita l’emergenza<br />

neve è tempo<br />

di fare un<br />

bilancio per<br />

la conta dei<br />

danni. La no-<br />

stra regione si sa, è stata tre le più colpite in assoluta da<br />

questa ondata di Siberia che è venuta a trovarci. E infatti<br />

in questi giorni la Regione si sta attivando per monitorare<br />

i danni inferti dal clima alle varie attività produttive, muovendosi<br />

su due direttrici principali. In primis ha reso note<br />

le modalità e le procedure per la ricognizione dei danni<br />

all’agricoltura dell’enorme nevicata di queste settimane e<br />

approvato i modelli per la segnalazione dei danni causati<br />

alle imprese agricole. Tali imprese agricole devono rivolgersi<br />

alle loro associazioni perché sono queste ultime ad essere<br />

la musica (e che musica),<br />

in fondo, preesisteva all’invenzione<br />

dell’elettricità e<br />

che se ne può fare di alto<br />

livello anche nel giorno del<br />

risparmio energetico. E a<br />

premiare tutto questo, una<br />

presenza numerosissima dei<br />

matelicesi, pronti per ascoltare<br />

ed assaggiare, a s dare<br />

il temibilissimo ghiaccio<br />

di quei giorni. Il locale era<br />

strapieno e molti sono rimasti<br />

a chiacchierare fuori, in<br />

Piazza Garibaldi. Tutto bene<br />

dunque? Quasi tutto. L’idea<br />

de<strong>gli</strong> organizzatori era quella<br />

di spegnere le luci alle<br />

20, in concomitanza con il<br />

Comune. Solo che poi non si<br />

è spento nulla (ripensamenti<br />

dell’ultim’ora a Palazzo?). Il<br />

gesto simbolico si è dunque<br />

giocoforza spostato, per una<br />

quindicina di minuti, alle 22<br />

circa, le luci si sono spente<br />

e hanno lasciato il posto alle<br />

cosiddette “lampade cinesi”.<br />

Anche in quell’occasione,<br />

la piazzetta si è riempita<br />

di persone e di un’allegra<br />

atmosfera.<br />

Poi di nuovo dentro, per<br />

continuare a mangiare, a<br />

bere, ad ascoltare, a dimostrare<br />

che risparmiare<br />

energia non impedisce, tutto<br />

sommato, il divertimento!<br />

a.g.<br />

Interpreti:<br />

Leila Hatami: Simin<br />

Peyman Moaadi: Nader<br />

Sareh Bayat: Razieh<br />

Shahab Hosseini: Houjat<br />

Sarina Farhadi: Termeh<br />

incaricate di racco<strong>gli</strong>ere le segnalazioni. Eventuali danni<br />

alle infrastrutture connesse all’attività agricola devono essere<br />

segnalate anche al Comune di Matelica. Per maggiori<br />

informazioni si può consultare il sito regionale www.agri.<br />

marche.it, dove è pubblicato il decreto. Ma c’è da sbrigarsi.<br />

La scadenza, infatti, è ssata per il 29 febbraio!<br />

Oltre all’agricoltura, è partita un’altra indagine della Regione<br />

Marche, per individuare le soluzioni atte ad alleviare i disagi<br />

e le dif coltà del sistema produttivo causati dall’ondata di<br />

maltempo. Da Ancona sono state mandate lettere ai sindaci,<br />

perché i Comuni siano punti di riferimento per le varie<br />

segnalazioni. Pertanto tutte quelle imprese che ricadono nel<br />

Comune di Matelica e che hanno subito danni e sospensioni<br />

di attività, devono comunicarlo all’Uf cio del Cittadino.<br />

I termini, anche qui, sono stretti. Le segnalazioni devono<br />

essere effettuate entro il 24 febbraio.<br />

a.g.<br />

sempre seguiti dai nostri operatori. Quindi, chi ne usufruisce<br />

in pratica unisce un azione utile a livello personale a una<br />

buona azione a livello sociale". Le attività presso la serra e<br />

il laboratorio di Porta Molini sono gestiti in collaborazione<br />

naturalmente con il Comune di Matelica e la Asur Zona 10<br />

e sono attive da alcuni anni.<br />

Ne<strong>gli</strong> ultimi periodi queste attività sono state fortemente<br />

potenziate con l’aiuto di cinque operatori che seguono costantemente<br />

i sette soggetti in borsa lavoro. "Il senso di tali<br />

attività – conclude Innocenzi - è il reinserimento sociale e<br />

lavorativo dei soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate,<br />

per questo sto cercando di diffondere il più possibile<br />

tali attività grazie anche all’aiuto dei Comuni". Per maggiori<br />

informazioni è possibile consultare il sito del comune (www.<br />

comune.matelica.mc.it) oppure rivolgersi all’indirizzo email:<br />

matelica@coopzanzibar.it.<br />

Una Separazione<br />

Titolo originale: Jodái-e Náder az Simin<br />

Genere: Drammatico<br />

Durata: 123’<br />

Regia: Asghar Farhadi<br />

Iran, oggi. Nader e Simin hanno ottenuto il permesso di espatriare. Simin vuole assolutamente abbandonare<br />

il Paese e, soprattutto, vuole portare la fi <strong>gli</strong>a Termeh fuori dall’Iran. Nader però non vuole<br />

partire, suo padre è malato, non lo vuole lasciare. E’ così che inizia la “separazione”. La separazione<br />

di una fami<strong>gli</strong>a, di una società, di un paese in cui la macchina da presa si muove tra le motivate<br />

ragioni di tutti. Quelle di Nader e di Simin ma anche, ad esempio, quelle di Razieh, la giovane che<br />

Nader assume per aiutarlo a badare al padre. Ogni separazione ne porta in dote un’altra, legando<br />

ogni punto di vista all’altro e differenziandolo allo stesso tempo. Ogni separazione è di genere,<br />

umana, sociale e culturale, quindi anche politica. Non è facile far cinema oggi in Iran, il regista<br />

Farhadi però allontana lo spettro della censura non parlando direttamente di politica ma rendendola<br />

parte integrante di un dramma familiare. Un dramma che ci offre uno spaccato lucido su un Paese<br />

contraddittorio, bloccato dallo scontro sociale e culturale in atto. La lettura metaforica però non è mai<br />

pretesa. In primo piano ci sono sempre le vicende umane (in particolar modo quelle femminili, fi gure<br />

positive che si dibattono in una società teocratica e maschilista, ognuna con il proprio baga<strong>gli</strong>o di<br />

lotte interiori) e l’universalità dell’eterno confl itto sulla responsabilità individuale nei confronti di chi<br />

ci sta accanto. Nessuna facile risposta, anche se ogni protagonista viene messo di fronte ad una<br />

scelta. Una scelta che farà osservato attentamente dalla undicenne Termeh, costretta a crescere<br />

molto in fretta.<br />

Premi: Tra i numerosissimi riconoscimenti attributi<br />

al fi lm citiamo i più importanti. L’Orso d’oro come<br />

mi<strong>gli</strong>or fi lm, l’Orso d’argento al cast maschile, l’Orso<br />

d’argento al cast femminile e il Premio della Giuria<br />

Ecumenica al Festival di Berlino 2011, il premio<br />

come mi<strong>gli</strong>or fi lm straniero ai New York Film Critics<br />

Circle Awards 2011, il premio premio come mi<strong>gli</strong>or fi lm straniero ai Golden Globes 2012, 2012, le nomination nomination per<br />

la mi<strong>gli</strong>or sceneggiatura originale e il mi<strong>gli</strong>or fi lm straniero a<strong>gli</strong> Oscar 2012.<br />

In programma al Cinema Nuovo (ex Cinema Teatro) mercoledì 29 febbraio, ore 21.15. Informazioni:<br />

0737 787882.<br />

s.n.<br />

BREVI DA MATELICA<br />

~ CARNEVALE MATELICESE, SI SFILA IL 4 MARZO!<br />

Finalmente uffi cializzata la data del Carnevale matelicese. Originariamente<br />

previsto per il 5 febbraio, era stato, come sapete, posticipato<br />

alla settimana successiva prima e sine die poi perché non la smetteva<br />

di nevicare. Ora è stata resa nota la data uffi ciale: il ritorno, dopo anni,<br />

del Carnevale matelicese ci sarà il 4 marzo. Sarà un’oasi, non voluta,<br />

di Carnevale nel percorso quaresimale!<br />

~ AGORÀ, RIPRENDE LA TRATTATIVA<br />

Si era bloccata per la neve anche il tavolo per la soluzione della questione<br />

relativa all’Hotel Agorà. Ma ora si riparte ed è stata convocata, per<br />

mercoledì 29 febbraio, un incontro in Comune con tutti i diretti interessati,<br />

l’imprenditore Stopponi, l’Amministrazione cittadina, <strong>gli</strong> assessori<br />

regionale e provinciale al Turismo, quello del Comune di <strong>Fabriano</strong> e<br />

il presidente dell’associazione matelicese Matelica Incoming, Daniele<br />

Orsi e l’associazione de<strong>gli</strong> Albergatori di <strong>Fabriano</strong> Vanda Baldacci.<br />

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18<br />

>SASSOFERRATO<<br />

Un nuovo senso solidale<br />

di VERONIQUE ANGELETTI<br />

Il mese del febbraio 2012 sarà<br />

ricordato come il mese del<br />

nevone. Alla pari del febbraio<br />

1929, di quello del ‘56, del<br />

‘85 e del 2005. Anni dove il generale<br />

“inverno” si è imposto con un<br />

corredo così eccezionale di neve e<br />

gelo da cancellare ogni tenerezza<br />

per lo splendido paesaggio da<br />

cartolina natalizia che regalava.<br />

“Perché – afferma una signora di<br />

Monterosso, impegnata a liberare il<br />

proprio passo dopo l’ennesimo passaggio<br />

dello spazzaneve – quando<br />

è troppo è troppo”. “Alla fine stufa<br />

pure – aggiunge un’altra di Montelago<br />

seppellita sotto una coltre<br />

alta quasi due metri. Una neve che<br />

ha creato tanti disagi, ma ha anche<br />

avuto un pregio: dimostrare quanto<br />

la macchina comunale in quest’ennesima<br />

emergenza sia stata efficace<br />

ed efficiente. Il risultato operativo di<br />

una simbiosi tra l’ufficio tecnico e i<br />

volontari della locale Croce Rossa e<br />

Ora a Frasassi... cadono i massi<br />

<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

La lunga emergenza neve ha fatto riscoprire i mi<strong>gli</strong>ori sentimenti<br />

quelli del neogruppo comunale della<br />

Protezione civile. Dove l’ufficio<br />

tecnico faceva da centrale, filtrava le<br />

richiesta e i volontari diventano <strong>gli</strong><br />

operativi sul territorio mentre uomini<br />

e mezzi del Comune, delle ditte<br />

private, i vigili della Polizia municipale<br />

combattevano notte e giorni,<br />

ore dopo ore, per liberare le strade<br />

di accesso alle frazioni e ai casolari.<br />

Una strategia agevolata sicuramente<br />

dal fatto che la maggior parte dei<br />

componenti dell’ufficio tecnico è<br />

cresciuta professionalmente con la<br />

costruzione del Piano regolatore e<br />

conosce il sentinate nelle sue strade,<br />

stradine, viuzze. Certo, la grave crisi<br />

di panico di una madre di fami<strong>gli</strong>a,<br />

isolata a Venatura, nella sua casa per<br />

colpa del vento che aveva ostruito,<br />

in meno di due ore, con tre metri<br />

di neve, l’unica strada vicinale di<br />

accesso alla sua dimora, dimostra<br />

che problemi ci sono stati, ma<br />

dall’altro canto è anche la prova che<br />

la macchina funziona considerando<br />

che l’ufficio tecnico ha dirottato i<br />

Carabinieri verso la donna e il 118,<br />

quattro volontari della locale Croce<br />

Rossa. Ed è stata questa squadra,<br />

ciaspole ai piedi, che l’ha raggiunta<br />

e messa in sicurezza. Come è que-<br />

Strada chiusa per il distaccamento di un enorme blocco di pietra<br />

Genga - Questa settimana, la strada<br />

che attraversa la gola di Frasassi<br />

è di nuovo chiusa. Nella notte tra<br />

sabato 19 e domenica 20 febbraio,<br />

un enorme masso si è distaccato<br />

dal monte e, rotolando – senza<br />

spezzarsi – ha invaso la carreggiata.<br />

Per fortuna proprio nelle ore dove,<br />

su ordinanza del sindaco di Genga<br />

Giuseppe Medardoni, la strada comunale<br />

era stata chiusa con il fine<br />

di agevolare le riparazioni ad una<br />

delle rete paramassi installate in un<br />

altro tratto. Quello che corre proprio<br />

davanti alla Madonnina. Un distacco<br />

però che questa volta coinvolge<br />

una parte della montagna finora<br />

considerata meno fragile anche se<br />

opportunamente ingabbiata. Quella<br />

tra Pianello ed il piazzale che sale al<br />

santuario della Madonna di Frasassi<br />

ed ha costretto il Comune a chiudere<br />

la strada per far ripulire da una squadre<br />

di rocciatori le parete dai detriti.<br />

Per un’altra settimana dunque chi<br />

va o proviene dalla Vallesina è stato<br />

costretto di passare per la strada che<br />

passa per Cerqueto e s’inerpica per<br />

Pierosara. Un incidente che non fa<br />

che evidenziare quanto è fragile il<br />

collegamento principale tra Genga,<br />

il sentinate e l’arceviese ed il capoluogo.<br />

Non passano anni senza<br />

che d’inverno la strada è chiusa. E<br />

quest’anno non ha fatto eccezione<br />

seppur a dicembre sono stati ultimati<br />

i lavori per installare una serie<br />

di barriere paramassi con i fondi<br />

dell’otto per mille. Barriere che,<br />

a parere dei tecnici, si sono “comportate<br />

adeguatamente per tutto<br />

l’eccezionale periodo nevoso” salvo<br />

che, né sale, né liquido antigelo è<br />

riuscito ad alleggerire lo straordinario<br />

peso della coltre; due pannelli,<br />

sganciati forse per la rottura di un<br />

morsetto sono stati sostituiti da “un<br />

ancoraggio provvisorio”; aggancio<br />

che, per colpa di una slavina, si è<br />

sfilato il secondo giorno del disgelo.<br />

In ogni caso, che un problema di<br />

neve ci sia stato, è innegabile. Il<br />

peso della coltre era tale che varie<br />

volte, i tecnici, con il sale e liquido<br />

antigelo, hanno provato invano ad<br />

alleggerire. Comunque non ci sono<br />

state mai interruzioni di visite al<br />

complesso ipogeo.<br />

Che bravi i giovani amministratori!<br />

L’ultimo Consi<strong>gli</strong>o Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi ha avuto a tema progetti importanti e sono state promosse iniziative<br />

per il futuro. Come tutte le riunioni che si rispettano anche questa è iniziata con il resoconto di quanto fatto dall’inizio dell’anno<br />

scolastico: partecipazione alla commemorazione dei Caduti del 4 novembre, partecipazione al Banco Alimentare che si è tenuto<br />

a fine novembre, l’accensione dell’albero di Natale in piazza ed infine il 23 dicembre la classica tombolata il cui ricavato è<br />

andato per un’adozione a distanza con l’Avsi. Con la somma che il Comune di Sassoferrato mette annualmente a disposizione<br />

del Consi<strong>gli</strong>o dei Ragazzi abbiamo portando avanti il progetto “Allestiamo la nostra aula di scienze” e proprio venerdì scorso<br />

con nostra grande soddisfazione sono arrivati, in un enorme scatolone, tutti <strong>gli</strong> strumenti ed oggetti utili al laboratorio. Inoltre ci<br />

sono ancora risorse per munire la scuola elementare del Rione Borgo con un videoproiettore, vocabolari ed una stampante. In<br />

aggiunta a tutte queste importanti e impegnative attività, nell’ambito della tipologia di esperienza del Banco Alimentare vo<strong>gli</strong>amo<br />

approfondire la questione della caritativa, andando a visitare la Caritas diocesana di Sassoferrato per vedere come opera. A<br />

questo scopo è stata utile la partecipazione al nostro incontro del consi<strong>gli</strong>ere comunale Daniele Ludovici, competente in questo<br />

ambito. Infine, insieme all’assessore alla Cultura Lorena Varani anche lei presente, abbiamo messo le basi per l’organizzazione<br />

di un grande evento celebrativo del centenario della nostra scuola da realizzare all’inizio del prossimo anno scolastico. Tante<br />

belle ed importanti iniziative utili per la scuola e per creare uno spirito di collaborazione tra noi ragazzi.<br />

Ilenia Pesciarelli, Consi<strong>gli</strong>o dei Ragazzi<br />

Foto di Luca<br />

Antonelli<br />

sta macchina che ha portato viveri,<br />

pellet, bombole di gas, medicine a<br />

tante persone - la maggior parte anziani<br />

- in difficoltà. Ed è stata questa<br />

stessa macchina ad andare a pagare<br />

le bollette scadute a chi non poteva<br />

muoversi. Troppi sono <strong>gli</strong> episodi di<br />

solidarietà che la neve ci ha regalato.<br />

Storie come Maria Dell’Acqua, 84<br />

anni, ex lavoratrice della miniera di<br />

Cabernardi che ha chiesto un cellulare<br />

con i tasti grandi quando la linea<br />

telefonica si è rotta. Storie di forza<br />

d’animo per <strong>gli</strong> uomini del Corpo<br />

forestale che sono saliti a piedi per<br />

cibare i daini ed una trentina di cavalli<br />

sullo Strega, facevano da guida<br />

alle motoslitte su strade purtroppo<br />

senza marcatura di confini in alta<br />

montagna. Senza parlare dell’azione<br />

dei Vigili del Fuoco di <strong>Fabriano</strong> e<br />

di Arcevia che, coraggiosi, hanno<br />

fatto mi<strong>gli</strong>aia di interventi per potare<br />

alberi, liberare dalla neve e dal<br />

ghiaccio tetti pericolanti. Sì, la neve<br />

è stata tanta, i disagi altrettanti ma<br />

sapere che la macchina comunale<br />

ha funzionato e per merito non di<br />

una prassi codificata ma dell’azione<br />

solidale e generosa di tanta gente, dà<br />

un tocco di paradiso a queste due<br />

settimane d’inferno bianco.<br />

Tanti saluti al nevone<br />

Com'è stato gestito il maltempo a Sasso<br />

Sassoferrato ha iniziato a essere imbiancata<br />

già da martedì 31 gennaio.<br />

La neve ha cominciato a diventare<br />

subito un problema nelle frazioni<br />

più prossime alle montagne, dove<br />

<strong>gli</strong> uomini alla guida dei mezzi spartineve<br />

si sono prontamente messi<br />

al lavoro. La mattina del giorno seguente<br />

tutto il territorio era sotto un<br />

manto di neve di svariati centimetri.<br />

Nel corso della giornata è stata ricevuta<br />

la notizia della sospensione<br />

delle scuole e il sindaco Pesciarelli<br />

ha richiesto l’invio delle turbine per<br />

mi<strong>gli</strong>orare i servizi. Il maltempo<br />

ha continuato, tanto che la notte<br />

della domenica 5 febbraio tre mezzi<br />

spazzaneve sono usciti fuori strada<br />

e diventati inutilizzabili. Dopo una<br />

settimana di continua perturbazione<br />

la neve ha superato il metro d’altezza,<br />

creando qualche preoccupazione<br />

per la resistenza dei vecchi tetti di<br />

capanne e baracche e per la caduta<br />

de<strong>gli</strong> alberi troppo appesantiti. Nonostante<br />

l’efficace servizio di ruspe,<br />

camion e bob-kat, alcune frazioni si<br />

sono trovate isolate, per cui i volontari<br />

della croce rossa, della guardia<br />

forestale e dei vigili del fuoco sono<br />

stati costretti a raggiungere le case<br />

a piedi per rifornire di medicinali e<br />

viveri i cittadini. Il giorno giovedì 9<br />

ha segnato una piccola tregua per i<br />

sassoferratesi, costretti a rimettersi<br />

al lavoro il venerdì grazie anche<br />

all’arrivo della turbina che ha liberato<br />

non poche fami<strong>gli</strong>e nei pressi di<br />

Venatura, Sant’Egidio, Casti<strong>gli</strong>oni,<br />

Baruccio, Morello. Tutta l’Italia<br />

era in allerta per il “Blizzard” tra il<br />

venerdì 10 e il sabato 11, avvisato da<br />

tutti i telegiornali regionali e nazionali.<br />

Il Blizzard è simile a una tempesta<br />

di neve caratterizzato da forti<br />

raffiche di vento, temperature che<br />

possono scendere fino ai -16 gradi<br />

e ridotta visibilità. Come previsto<br />

sono caduti altri 50/60 cm di neve<br />

durante la notte, ma ora la situazione<br />

è mi<strong>gli</strong>orata, anche se il vento<br />

non ha permesso ancora l’apertura<br />

di tutte le stradine di montagna.<br />

Prezioso è stato l’intervento de<strong>gli</strong><br />

uomini della Forestale che hanno<br />

portato cibo al parco dei daini e alla<br />

mandria di cavalli nella frazione di<br />

Montelago, raggiungibile solo con<br />

la motoslitta guidata da due militari<br />

del Trentino Alto Adige che sono<br />

venuti in soccorso. Con l’ordinanza<br />

del sindaco le scuole di Sassoferrato<br />

e dintorni sono state riaperte martedì<br />

14 febbraio, pur in presenza di una<br />

consistente coltre di ghiaccio sulle<br />

strade che ha reso difficoltoso il<br />

transito di auto e pullman.<br />

Veronica Mariotti, Liceo Stelluti <strong>Fabriano</strong><br />

Il Consi<strong>gli</strong>o<br />

comunale<br />

baby<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >CERRETO D'ESI<<br />

19<br />

Si contano i danni<br />

Rilevate in ltrazioni di acqua nelle tre strutture scolastiche<br />

di MICHELA BELLOMARIA<br />

Passata la fase acuta dell’emergenza<br />

neve che ha<br />

messo a dura prova l’intero<br />

tessuto cittadino in maniera<br />

ininterrotta per circa due settimane,<br />

anche a Cerreto è partita la conta<br />

dei danni ma, soprattutto, la veri ca<br />

della stabilità delle strutture pubbliche,<br />

fortemente appesantite dallo<br />

spesso strato di neve e di ghiaccio<br />

che si è formato sui tetti. Particolare<br />

attenzione è stata disposta nei<br />

sopralluoghi svolti presso i plessi<br />

scolastici che vanno a comporre<br />

l’istituto comprensivo cerretese.<br />

Durante questi accurati controlli<br />

svolti dal personale dell’uf cio tecnico<br />

comunale, si è appurato come,<br />

fortunatamente, non ci siano state<br />

delle gravi conseguenze di carattere<br />

strutturale a carico de<strong>gli</strong> edi ci<br />

scolastici dovute alla considerevole<br />

Il Palacarifac<br />

in maschera<br />

Domenica 19 febbraio al Palacarifac<br />

di Cerreto d’Esi è stata festa<br />

grande!<br />

Infatti il nostro palazzetto è stato<br />

preso d’assalto da tantissime persone<br />

che hanno partecipato alla festa<br />

massa nevosa presente e alla grande<br />

quantità di acqua che si forma con<br />

lo scio<strong>gli</strong>mento della neve stessa.<br />

Tuttavia nelle tre strutture che<br />

ospitano la scuola d’infanzia, la<br />

primaria e la secondaria inferiore<br />

sono state riscontrate delle piccole<br />

infiltrazioni di acqua limitate a<br />

determinate aule che non compromettono<br />

però l‘intera staticità e la<br />

conseguente agibilità di quest’ultimi<br />

ma che ha spinto il sindaco<br />

David Alessandroni ad ordinare<br />

l’inutilizzo a scopo precauzionale<br />

de<strong>gli</strong> spazi dove sono state<br />

accertate queste perdite d’acqua.<br />

Inoltre l’uf cio tecnico comunale<br />

ha disposto l’alleggerimento dalla<br />

neve delle coperture piane nei punti<br />

più critici ed ha interpellato anche i<br />

Vigili del Fuoco di <strong>Fabriano</strong>, al ne<br />

di avere un ulteriore parere tecnico<br />

sulla sicurezza della struttura. Il<br />

sopralluogo ha avuto un esito ras-<br />

Carnevale<br />

al Palasport<br />

con tanti<br />

partecipanti<br />

di carnevale organizzata dal Comune,<br />

dalla Pro Loco e dall’Istituto<br />

Comprensivo di Cerreto.<br />

In un’atmosfera magica creata dai<br />

bellissimi addobbi disegnati dai<br />

ragazzi di tutte le classi dell’istituto,<br />

Victor Hugo, auguri!<br />

Gli amici grati per la sua bella presenza<br />

Caro professore…<br />

Un elogio alla bontà, alla cultura, al suo sorriso sempre presente, caro<br />

professore Victor Hugo Malatesta, uomo ed esempio di grande modestia,<br />

uomo retto e di grande insegnamento per noi, per tutti quelli che lo conoscono,<br />

esempio di comportamento. Un grazie di cuore per averci dato la<br />

possibilità di conoscerla e di poter apprendere i suoi insegnamenti, grazie<br />

per i suoi sorrisi e la sua presenza sempre impeccabile, ma tutto questo si<br />

riduce in un’unica parola: grazie e auguri di buon compleanno!<br />

Gli amici del Grottino<br />

sicurante in quanto è emerso come<br />

non risultino problemi alla staticità<br />

la Valigia delle Meravi<strong>gli</strong>e e il Piccolo<br />

Coro Voci di Primavera hanno<br />

ispirato la festa, con spettacoli di<br />

animazione originali e coinvolgenti<br />

e con divertenti canzoni.<br />

Ma i protagonisti, naturalmente,<br />

sono stati i bambini, che hanno<br />

passato il pomeriggio sfoggiando<br />

coloratissime maschere tra piogge<br />

di coriandoli e corse scatenate.<br />

Da notare la presenza di molte<br />

La Provincia di Macerata si è pronunciata in merito<br />

al piano per la costruzione della centrale a bio-gas a<br />

Matelica, in località Pezze.<br />

Nel lungo documento datato 24-1-2012, è stata dichiarata<br />

l’improcedibilità con conseguente archiviazione<br />

dell’istanza relativa al progetto.<br />

Inoltre, nell’atto, la Provincia illustra minuziosamente<br />

le motivazioni da cui è scaturita la decisione di bocciare<br />

il progetto. In primo luogo, sono state accolte in toto<br />

le perplessità avanzate dal Comune di Cerreto d’Esi in<br />

merito all’impatto paesaggistico-climatico-ambientale<br />

negativo che lo svolgimento delle attività per la produzione<br />

di energia elettrica mediante la fermentazione di<br />

bio-masse che si svolgeranno nella centrale andrebbe<br />

a creare, soprattutto sulle colture e sulle produzioni<br />

eno-gastronomiche tipiche, come il nostro Verdicchio<br />

doc, che stanno valorizzando e quali cando il nostro<br />

territorio a<strong>gli</strong> occhi del mondo, con conseguenti ri essi<br />

del tutto positivi sul turismo locale.<br />

Un altro tasto dolente su cui la Provincia si è soffermata<br />

in maniera puntuale, è, senza dubbio, il pesante<br />

e negativo aumento del traf co veicolare, necessario<br />

per il rifornimento della materia prima necessaria al<br />

suo funzionamento: la bio-massa vegetale ed animale.<br />

La Provincia ha stabilito che per il conferimento di<br />

quest’ultime alla centrale sarebbero necessari 1186<br />

viaggi all’anno di autocarri da 16 tonnellate a cui vanno<br />

aggiunti altri 180 per i re ui zootecnici, con punte di<br />

15-20 trasporti al giorno nei mesi di maggior operosità<br />

indicati in aprile e maggio. Come sostenuto anche dal<br />

della strutture, che pertanto possono<br />

essere dichiarati agibili.<br />

C’era<br />

una volta<br />

Cerreto...<br />

Venerdì 24 febbraio alle 18, in<br />

occasione dell’inizio del corso<br />

dell’Università de<strong>gli</strong> adulti intitolato<br />

“Leggere le Marche” sarà presentato<br />

un interessantissimo progetto di<br />

scrittura creativa che coinvolgerà e<br />

stimolerà i partecipanti a ritornare<br />

indietro con i ricordi e a raccontare<br />

piccoli aneddoti, “chiacchiere paesane”<br />

e fatti che hanno lasciato un<br />

segno indelebile nelle tradizioni e<br />

nella storia del nostro paese.<br />

Durante le lezioni, che si svolgeranno<br />

presso la biblioteca comunale,<br />

queste piccole storie saranno<br />

messe nero su bianco da<strong>gli</strong> stessi<br />

partecipanti ed inserite sottoforma<br />

di rubrica nella pagina cerretese de<br />

L’Azione.<br />

L’iniziativa nasce dall’idea di non<br />

perdere e di far conoscere una<br />

parte della storia di Cerreto, sconosciuta<br />

soprattutto tra le giovani<br />

generazioni.<br />

fami<strong>gli</strong>e dei paesi limitro tra il<br />

numeroso pubblico che ha gremito<br />

il palazzetto per l’occasione. Questo<br />

fenomeno, del tutto nuovo per<br />

Cerreto considerato no a pochi<br />

anni fa come un “paese dormitorio”,<br />

conferma che la strada imboccata<br />

ne<strong>gli</strong> ultimi anni è quella giusta<br />

e che sta consentendo a Cerreto<br />

di godere di una positiva vivacità<br />

socio – culturale che fa ben sperare<br />

per il futuro.<br />

Accolte tutte le nostre perplessità<br />

Centrale biogas tra impatto<br />

paesaggistico ed aumento<br />

del traf co<br />

Comune di Cerreto d’Esi, questo aumento di traf co<br />

sarebbe un vero e proprio colpo di grazia per tutte le<br />

attività che si affacciano sulla strada provinciale e, più<br />

in generale, per la qualità della vita della popolazione,<br />

che si troverebbe a dover subire anche le emissioni<br />

odorigene insostenibili sprigionate dai carichi ma<br />

anche dalle bio-masse stesse, movimentate e stoccate<br />

all’aperto presso la centrale.<br />

David Alessandroni, sindaco di Cerreto d'Esi<br />

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20 <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

>CHIESA<br />

Ici e Chiesa<br />

in trasparenza<br />

di ALBERTO CAMPOLEONI<br />

Le tasse non sono un optional e l’Ici, quando dovuta,<br />

va pagata. Senza furbizie. Se ci fossero casi<br />

accertati di elusione, bisogna perseguirli. È questa<br />

la linea, più volte ribadita, della Chiesa italiana<br />

sull’Ici, la tassa de<strong>gli</strong> immobili al centro di polemiche che<br />

non si placano e di operazioni di vera e propria disinformazione:<br />

il caso del lmato dei radicali con le false accuse<br />

alla Chiesa di Ferrara sui pagamenti Ici è un esempio lampante.<br />

Il video sosteneva che la diocesi non aveva versato<br />

il dovuto, ma la realtà era ben diversa e sarebbe bastato<br />

veri care le informazioni per scoprire pagamenti e ricevute<br />

(cosa fatta da altri giornalisti, corretti e scrupolosi).<br />

La linea di piena responsabilità e di trasparenza l’ha riassunta<br />

da tempo il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della<br />

Cei. E nella direzione di una legislazione sempre più chiara<br />

ed ef cace si sta muovendo il governo, anche in rapporto al<br />

complesso contenzioso aperto a livello europeo. Una maggiore<br />

chiarezza sulle norme già esistenti e una loro de nizione<br />

per evitare possibili fraintendimenti – questo il processo in<br />

VIVERE IL VANGELO<br />

di Don Aldo Buonaiuto<br />

Domenica 26 febbraio<br />

dal Vangelo secondo Marco<br />

(Mc 1, 12-15)<br />

Una parola per tutti:<br />

La Quaresima è iniziata mercoledì 22 febbraio con l’imposizione delle<br />

ceneri e oggi, prima domenica di questo tempo forte, la Parola parla<br />

del cammino di Gesù nel deserto. Durante i quaranta giorni di preghiera<br />

e digiuno, anche il fi <strong>gli</strong>o di Dio, come tutti <strong>gli</strong> uomini, viene tentato dal<br />

maligno che instaura contro di Lui un duello per farlo cadere. Ma il Cristo<br />

non cede alle lusinghe del principe del mondo, dando così speranza di<br />

vittoria del bene sul male a tutta l’umanità.<br />

Il Messia è venuto sulla Terra, di cui il deserto è il simbolo, per redimerlo,<br />

cioè per farne il Regno del Padre. Gli animali selvaggi rappresentano il<br />

male contro cui E<strong>gli</strong> lotta tenacemente; <strong>gli</strong> angeli che lo affi ancano ne<br />

testimoniano la discendenza divina. Giovanni il Battista si trovava intanto<br />

imprigionato perché aveva preso posizione contro Erode rimproverandolo<br />

di vivere con la mo<strong>gli</strong>e di suo fratello Filippo. La donna, vinta dall’ira,<br />

fa imprigionare Giovanni che poi verrà decapitato. Dopo l’arresto del<br />

cugino, il Nazareno comincia a predicare in Galilea gridando alle folle:<br />

corso – è auspicabile. Lo ha ribadito una volta di più sabato<br />

il neo cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori che<br />

è stato segretario della Conferenza episcopale italiana. “Fare<br />

chiarezza nelle norme è sempre utile – ha affermato – e sarà<br />

salutato favorevolmente dalla Chiesa. Purché sia fatto salvo il<br />

riconoscimento delle attività a servizio della gente, destinate<br />

al culto e al non pro t”. Allo stesso modo, nei giorni scorsi,<br />

monsignor Domenico Pompili, “portavoce” della Cei, ha precisato<br />

che “ogni intervento volto a introdurre chiarimenti alle<br />

formule vigenti sarà accolto con la massima attenzione e senso<br />

di responsabilità”. Sottolineando però anche la necessità che<br />

venga “riconosciuto e tenuto nel debito conto” il valore sociale<br />

delle attività non pro t della Chiesa e non solo della Chiesa.<br />

Sono queste le carte sul tavolo della partita: una legislazione<br />

da chiarire me<strong>gli</strong>o, privilegi che non si vo<strong>gli</strong>ono, trasparenza<br />

e responsabilità. Senza il fumo dei pregiudizi e delle<br />

disinformazioni che pure si sono viste in questo periodo nei<br />

confronti della Chiesa. Con la consapevolezza che Chiesa<br />

e Stato hanno interessi comuni e non contrapposti nei riguardi<br />

del Paese. Il Nuovo Concordato, il cui anniversario<br />

ricorreva il 18 febbraio, ricorda senza mezze misure l’im-<br />

Intervista al nostro Vescovo Vecerrica su Tv2000<br />

Domenica 26 febbraio alle 18.30 su Tv2000 (Canale 28 del Digitale<br />

Terrestre e in streaming su www.tv2000.it) – durante il programma “Un<br />

Vescovo, una Città” – Paolo Notari intervista il Vescovo di <strong>Fabriano</strong>-<br />

Matelica, Mons. Giancarlo Vecerrica.<br />

"Un vescovo e una città", trasmissione storica di TV2000: complessivamente<br />

oltre centocinquanta Vescovi italiani hanno raccontato se stessi<br />

e le loro Diocesi a illustri personaggi.<br />

Noti giornalisti, uomini di spettacolo, poeti, scrittori, presentatori televisivi,<br />

campioni olimpionici….Ognuno rivolgendosi al Vescovo della propria<br />

terra d’origine, permettendo così di tracciare un ritratto sia personale (la<br />

storia della propria vocazione, come un Vescovo trascorre la giornata,<br />

il rapporto con la comunità), sia quello della propria Diocesi (dal punto<br />

di vista storico, religioso, economico e sociale) e rivelando il pensiero<br />

il Vescovo su tanti fatti di attualità.<br />

“E’ arrivata l’ora, bisogna sce<strong>gli</strong>ere di ritornare al Signore, di cambiare<br />

mentalità e convertirsi al Vangelo”. E<strong>gli</strong> stesso è il Vangelo perché è il<br />

dono dell’Altissimo all’umanità.<br />

Come la possiamo vivere:<br />

Questa domenica inizia un tempo importante per il popolo cristiano: la<br />

Quaresima. Tutti noi facciamo parte di questo “gregge”, a partire dai<br />

sacerdoti, dalle fami<strong>gli</strong>e, dai giovani e da<strong>gli</strong> anziani, ognuno seguendo<br />

la propria vocazione e il proprio carisma.<br />

Il primo passo da compiere tutti insieme è riunirci solennemente insieme<br />

per riconciliarci con Dio e coi fratelli per mezzo dei sacramenti della<br />

confessione e dell’Eucaristia.<br />

Convertirsi vuol dire farsi piccoli acco<strong>gli</strong>endo il Regno dei cieli come<br />

dei bambini, cambiando idee, atteggiamenti e soprattutto cuore. Aver<br />

fede non signifi ca solo aver compreso la Sacra Scrittura, ma soprattutto<br />

affi darsi a Cristo che parla alla vita di ogni uomo.<br />

Il segno concreto di un’autentica trasformazione è quello di non mettere<br />

più al centro noi stessi, non lasciarsi dominare dai nostri istinti, ma da<br />

quelli del Salvatore.<br />

Chi si lascia vivifi care dai sentimenti di Cristo attraverso lo Spirito Santo,<br />

sce<strong>gli</strong>e sempre la strada della verità e della giustizia.<br />

Nel deserto quaresimale, fuori dal rumore mondano, il Padre ci chiede di<br />

dare più spazio alla meditazione, alla preghiera, alla contemplazione; E<strong>gli</strong><br />

stesso ci tende la mano. Basta solo essere pronti ad accettare il Suo invito!<br />

Tante menzogne,<br />

ma le Diocesi<br />

non si nascondono<br />

Contattati<br />

da Avvenire<br />

Su Avvenire di domenica scorsa c’è stato uno spazio dedicato alla<br />

nostra diocesi dal titolo “I periodici diocesani, pronti a ribattere colpo<br />

su colpo”. E’ stato intervistato il direttore de L’Azione, Carlo Cammoranesi<br />

che ha ribadito l’impegno di trasparenza dei giornali quando<br />

c’è di mezzo la Chiesa: “Abbiamo realizzato una pagina speciale – ha<br />

detto su Avvenire – che mostrava le cifre di pagamento, così i lettori<br />

hanno avuto la riprova di come la diocesi versi 49mila euro all’anno<br />

di Ici e si è potuta constatare anche l’infondatezza delle insinuazioni<br />

di qu alche politico locale”.<br />

pegno a collaborare per la promozione dell’uomo e il bene<br />

dell’Italia. Impegno che si traduce certo nel pagare le tasse<br />

e, per quanto riguarda la Chiesa, anche nelle innumerevoli<br />

attività di servizio e sostegno alla società civile, ai poveri,<br />

a<strong>gli</strong> esclusi e a<strong>gli</strong> emarginati. Nelle attività educative e di<br />

promozione, come ad esempio le scuole e <strong>gli</strong> oratori. È una<br />

trama a ma<strong>gli</strong>e tte, diffusa e radicata, talvolta un vero e<br />

proprio tessuto di ducia e di speranza per l’intera società.<br />

Cercare di screditare tutto questo davvero non serve ad alcuno.<br />

Nemmeno a fare cassa. Di fronte alla verità dei fatti, anche<br />

chi non condivide un pensiero e una presenza è chiamato<br />

all’onestà intellettuale.<br />

La diocesi incontra<br />

tutti i fi danzati<br />

La diocesi organizza un momento di incontro per tutti i fi danzati<br />

sabato 25 febbraio presso i locali del seminario in via Se rraloggia.<br />

L’inizio è previsto per le ore 19, la cena è offerta dai parroci e alle<br />

20.30 è in programma l’incontro con la coppia Giovanna e Dennis<br />

della comunità “Nuovi Orizzonti”.<br />

Cesto della Carità<br />

Come già proposto per l’Avvento, la Caritas diocesana spinta<br />

dai buoni risultati ottenuti e dall’entusiasmo del nostro vescovo<br />

Mons. Vecerrica, anche in Quaresima presso le parrocchie<br />

di tutta la diocesi, ripropone il “cesto della carità”. Ricordiamo<br />

ai fedeli di donare solo alimenti a lunga scadenza e non<br />

deperibili. Chiediamo grande collaborazione ai parroci e ai<br />

loro collaboratori perché spingano le comunità loro af date<br />

verso uno dei tre gesti che ogni cristiano è chiamato a fare<br />

durante questo tempo santo in preparazione alla Pasqua: la<br />

carità. Da molti giorni, presso la sede di <strong>Fabriano</strong>, è stata<br />

sospesa la distribuzione de<strong>gli</strong> indumenti e delle scarpe per<br />

mancanza di scorte; a gran voce alziamo il grido di aiuto al<br />

vostro cuore e alla vostra generosità perché vi private del<br />

super uo per donarlo al fratello povero. Ricordiamo che a<br />

disposizione de<strong>gli</strong> utenti sono stati collocati per tutta la diocesi<br />

i contenitori per la raccolta de<strong>gli</strong> indumenti usati. Non tutti<br />

sono della Caritas quindi l’invito è a controllare lo stemma<br />

e la dicitura presenti nella parte anteriore del contenitore,<br />

alcuni sono colorati di giallo e alcuni di bianco ma sempre<br />

con la scritta esposta. La raccolta dai contenitori è effettuata<br />

al lunedì mattina dai nostri volontari. Chi non vuole lasciare<br />

<strong>gli</strong> indumenti nei bidoni può portarli presso la sede della<br />

Caritas in via Fratelli Spacca dal lunedì al venerdì al mattino.<br />

Edmondo Ercolani, direttore Caritas diocesana<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

>CHIESA<<br />

Non c'è fede senza amore<br />

Presiedere nella carità è attirare <strong>gli</strong> uomini in un abbraccio eucaristico<br />

La celebrazione eucaristica con i nuovi cardinali nella basilica vaticana<br />

e l’Angelus da piazza San Pietro: questi i due appuntamenti<br />

di domenica scorsa di Benedetto XVI.<br />

Come una nestra. “La porpora di cui siamo stati insigniti ci<br />

rammenta” il “mistero profondo della sofferenza di Gesù, che rivestito dai<br />

suoi aguzzini di un manto purpureo e presentato così alla folla da Pilato,<br />

si è umiliato facendosi obbediente no alla morte e alla morte di croce.<br />

Anche oggi nella Chiesa, per la fedeltà al suo Signore, non mancano il<br />

martirio, le tribolazioni e le persecuzioni in tanti suoi membri”. Lo ha detto,<br />

a nome dei 22 neo-porporati, il card. Fernando Filoni, nel suo indirizzo<br />

di saluto e di ringraziamento al Santo Padre, nella messa celebrata con i<br />

nuovi cardinali. Descrivendo i vari elementi dell’altare della Cattedra della<br />

basilica vaticana e spiegandone il signi cato, Benedetto XVI nell’omelia,<br />

a proposito della nestra dell’abside, ha sottolineato che la Chiesa stessa<br />

è “come una nestra, il luogo in cui Dio si<br />

fa vicino, si fa incontro al nostro mondo.<br />

La Chiesa non esiste per se stessa, non è<br />

il punto d’arrivo, ma deve rinviare oltre sé,<br />

verso l’alto, al di sopra di noi”. La Chiesa<br />

è “veramente se stessa nella misura in cui<br />

lascia trasparire l’Altro - con la ‘A’ maiuscola<br />

- da cui proviene e a cui conduce. La<br />

Chiesa è il luogo dove Dio ‘arriva’ a noi,<br />

e dove noi ‘partiamo’ verso di Lui; essa<br />

ha il compito di aprire oltre se stesso quel<br />

mondo che tende a chiudersi in se stesso<br />

e portar<strong>gli</strong> la luce che viene dall’alto,<br />

senza la quale diventerebbe inabitabile”.<br />

La fede al centro. La cattedra di Pietro<br />

evoca, ha suggerito il Papa, la celebre<br />

espressione di sant’Ignazio di Antiochia,<br />

che nella sua lettera ai Romani chiama<br />

la Chiesa di Roma “quella che presiede<br />

nella carità”. In effetti, “il presiedere nella fede è inscindibilmente legato<br />

al presiedere nell’amore. Una fede senza amore non sarebbe più un’autentica<br />

fede cristiana”. Ma il termine “carità” indica anche l’Eucaristia:<br />

“L’Eucaristia, infatti, è Sacramentum caritatis Christi”. Pertanto, “presiedere<br />

nella carità” signi ca “attirare <strong>gli</strong> uomini in un abbraccio eucaristico<br />

- l’abbraccio di Cristo -, che supera ogni barriera e ogni estraneità,<br />

e crea la comunione dalle molteplici differenze. Il ministero petrino è<br />

dunque primato nell’amore in senso eucaristico, ovvero sollecitudine<br />

per la comunione universale della Chiesa in Cristo”. E l’Eucaristia è<br />

“forma e misura di questa comunione, e garanzia che essa si mantenga<br />

fedele al criterio della tradizione della fede”. Tutto nella Chiesa “poggia<br />

sulla fede: i sacramenti, la liturgia, l’evangelizzazione, la carità. Anche<br />

il diritto, anche l’autorità nella Chiesa poggiano sulla fede. La Chiesa<br />

non si auto-regola, non dà a se stessa il proprio ordine, ma lo riceve dalla<br />

Parola di Dio, che ascolta nella fede e cerca di comprendere e di vivere”.<br />

Un dono. Rivolgendo uno sguardo d’insieme all’altare della Cattedra, “vediamo<br />

che è attraversato da un duplice movimento: di ascesa e di discesa. È<br />

LA COSCIENZA E LA NEVE<br />

Quando è incominciato a nevicare ho sentito più di uno che diceva: ”Ci<br />

voleva, perché la terra è riarsa e il grano seminato non nasce”. Quando è<br />

ritornato un po’ di sole, tutti - questa volta tutti - abbiamo ripetuto: ”Ci<br />

voleva”. Anche il Papa ha detto: ”La neve è bella, ma speriamo che venga<br />

presto primavera”. La neve o il sole sono una benedizione, ma quando<br />

vanno fuori regola, per alcuni sono un affare, per altri una disgrazia.<br />

L‘uomo intelligente riesce a dominare in parte la natura. L’Azione della<br />

settimana scorsa riportava la foto del nevone del 1929, dove si notavano<br />

uomini con la pala e la carriola. Allora potevano aprire piccoli passaggi e<br />

la neve restava ai lati anche per mesi. Oggi, con i mezzi moderni, in una<br />

settimana è ritornata la normalità nelle strade. Ho letto in qualche parte<br />

una novella ebrea dove tra l’altro si registrava un colloquio tra un angelo<br />

e il buon Dio. L’angelo, tutto trafelato, dice: ”Mio Dio, <strong>gli</strong> uomini laggiù<br />

in terra stanno facendo dei progressi enormi…..che facciamo?”. Dio,<br />

calmo, risponde: ”I miei <strong>gli</strong> mi hanno superato!”. Veramente la scienza,<br />

specialmente in questo ultimo secolo, ha fatto grandi progressi a servizio<br />

dell’uomo. Una cosa non ha fatto ed era la più semplice per uno scienziato:<br />

riuscire a vincere la fame nel mondo. Però in tema di “fame” non<br />

possiamo addebitare la colpa alla scienza, ma alla coscienza atro zzata<br />

di chi non riesce più a trovare un limite al guadagno, to<strong>gli</strong>endo a<strong>gli</strong> altri<br />

la dignità di vivere decentemente. Mentre puntiamo il dito verso <strong>gli</strong> altri<br />

dovremmo anche noi guardarci dentro e ascoltare la voce della coscienza.<br />

Ci accorgeremmo che siamo diventati più istruiti nel cervello e più deboli<br />

nel cuore. E’ giusto e vero che i maggiori responsabili dei problemi della<br />

recessione economica sono i grandi speculatori, ma è anche vero che un<br />

magistrato ha potuto dire che la coscienza de<strong>gli</strong> italiani si indebolita.<br />

Grandi e piccoli cercano di evadere le tasse. I sacerdoti notano che molti<br />

cristiani hanno perso il senso del peccato. Ciò che la coscienza individuale<br />

ancora condanna, viene assolto dal modo di comportarsi della massa. Le<br />

parolacce non sono più maleducazione o peccato, perché le dicono anche<br />

in televisione. Benvenuti i progressi della scienza, ma se non ritorniamo<br />

tutti ad ascoltare la voce della coscienza, quella giù in fondo e non quella<br />

corrotta dalla moda, non possiamo essere felici, perché quella vocina non<br />

fa sconti, ci dice quello che siamo e non quello che dicono <strong>gli</strong> altri. Non fa<br />

dormire tranquilli. A questo punto chi legge dirà: che c’entra la neve, con<br />

la coscienza? E’ vero: sono andato un po’ fuori tema, ma ci rientro subito<br />

la reciprocità tra la fede e l’amore”. In effetti, “la fede è orientata all’amore.<br />

Una fede egoistica sarebbe una fede non vera. Chi crede in Gesù Cristo ed<br />

entra nel dinamismo d’amore che nell’Eucaristia trova la sorgente, scopre<br />

la vera gioia e diventa a sua volta capace di vivere secondo la logica del<br />

dono. La vera fede è illuminata dall’amore e conduce all’amore, verso<br />

l’alto”. “Dio – ha poi evidenziato il Ponte ce - non è solitudine, ma amore<br />

glorioso e gioioso, diffusivo e luminoso”. “A noi – ha sostenuto il Santo<br />

Padre -, ad ogni cristiano è af dato il dono di questo amore: un dono da<br />

donare, con la testimonianza della nostra vita”. E questo è, in particolare,<br />

il compito dei cardinali: “testimoniare la gioia dell’amore di Cristo”.<br />

L’Angelus. “Questa domenica è particolarmente festosa qui in Vaticano,<br />

a motivo del Concistoro, in cui ho creato 22 nuovi cardinali”, ha ricordato<br />

Benedetto XVI all’Angelus. Di qui l’invito a tutti ad unirsi in “preghiera<br />

per questi venerati fratelli, che ora sono ancora più impegnati a collaborare<br />

con me nella guida della Chiesa universale<br />

e a dare testimonianza al Vangelo no<br />

al sacri cio della propria vita”. Questo<br />

“signi ca il colore rosso dei loro abiti: il<br />

colore del sangue e dell’amore. Alcuni<br />

di essi lavorano a Roma, al servizio della<br />

Santa Sede, altri sono pastori di importanti<br />

Chiese diocesane; altri si sono distinti<br />

per una lunga e apprezzata attività di studio<br />

e di insegnamento. Ora fanno parte del<br />

Collegio che più strettamente coadiuva<br />

il Papa nel suo ministero di comunione<br />

e di evangelizzazione: li acco<strong>gli</strong>amo con<br />

gioia, ricordando ciò che disse Gesù ai<br />

dodici apostoli: ‘Chi vuol essere il primo<br />

tra voi sarà schiavo di tutti’”. Questo<br />

evento ecclesiale, “si colloca sullo sfondo<br />

liturgico della festa della Cattedra di San<br />

Pietro, anticipata a domeica, perché il<br />

22 febbraio – data di tale festa – è il Mercoledì delle Ceneri, inizio della<br />

Quaresima”. La “cattedra” è “il seggio riservato al vescovo, da cui deriva<br />

il nome ‘cattedrale’ dato alla chiesa in cui, appunto, il vescovo presiede<br />

la liturgia e insegna al popolo. La Cattedra di San Pietro, rappresentata<br />

nell’abside della basilica vaticana da una monumentale scultura del Bernini,<br />

è simbolo della speciale missione di Pietro e dei suoi Successori<br />

di pascere il gregge di Cristo tenendolo unito nella fede e nella carità”.<br />

Il compito della Chiesa di Roma di presiedere nella carità “deriva alla<br />

comunità romana e al suo vescovo dal<br />

fatto che in questa Città hanno versato<br />

il loro sangue <strong>gli</strong> apostoli Pietro e<br />

Paolo, oltre a numerosi altri martiri.<br />

Ritorniamo, così, alla testimonianza<br />

del sangue e della carità. La Cattedra<br />

di Pietro, dunque, è sì segno di autorità,<br />

ma di quella di Cristo, basata sulla fede<br />

e sull’amore”.<br />

con un fatto. Domenica è venuto a messa anche nonno Peppe, che per<br />

la gente del posto è “l’incredulo”. Mi ha detto: ”La neve mi ha costretto a<br />

fare l’esame di coscienza. Sacri cato in casa per tanti giorni, tutto mi dava<br />

noia, anche la televisione. Tra un sonnellino e l’altro ho ripassato tutta la<br />

mia vita. Ho visto che non tutto era a posto e sono ritornato a Messa”.<br />

Nel Vangelo del giorno Gesù diceva al paralitico: ”Ti sono rimessi i tuoi<br />

peccati”. Ancora non ho incontrato Peppe. Quando lo rivedrò, <strong>gli</strong> domanderò<br />

se quelle parole di Gesù le ha ritenute anche lui. Benedetta neve!<br />

D. Libero<br />

AGENDA LITURGICA<br />

di Don Leopoldo Paloni<br />

~ CONSIGLIO DIOCESANO AFFARI ECONOMICI: sabato 25 febbraio alle ore 9.30 in<br />

episcopio.<br />

~ CONFERIMENTO DEL MINISTERO DEL “LETTORATO”: sabato 25 febbraio alle ore<br />

17.30 nella Concattedrale di Matelica.<br />

~ INCONTRO DIOCESANO FIDANZATI: sabato 25 febbraio alle ore 19 nei locali del<br />

seminario.<br />

~ IL VESCOVO PARTECIPA ALLA COMMISSIONE CEI PER IL LAICATO: lunedì 27<br />

febbraio alle ore 9.30 a Roma.<br />

~ INCONTRO DELLA COMMISSIONE REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE:<br />

mercoledì 29 febbraio alle ore 20.45 a Montorso di Loreto.<br />

IN CAMMINO...<br />

spunti dalla lettera pastorale Una preghiera<br />

per le vocazioni<br />

Nelle Ss. Messe della Quaresima siamo invitati a recitare questa preghiera dell’anno<br />

vocazionale: “Dio, nostro Padre, che tutto guidi e a tutti provvedi, dona alla nostra Chiesa<br />

generose e limpide vocazioni al matrimonio, alla vita consacrata, al sacerdozio. Signor<br />

Gesù, che ci hai donato la Chiesa per continuare la tua presenza nel mondo, dona ai<br />

nostri giovani la gioia e la forza di seguirti numerosi nella via del sacerdozio. Spirito<br />

Santo, anima delle comunità cristiane, brucia nel tuo amore le chiusure e le paure che<br />

impediscono di ascoltare e di acco<strong>gli</strong>ere la bellezza e la grandezza della vocazione<br />

sacerdotale. Madonna del Buon Gesù, da sempre madre e custode del nostro devoto<br />

e riconoscente territorio, ottieni alla nostra Chiesa la grazia di essere bella, generosa,<br />

fedele, coraggiosa affi nché tanti giovani accettino la gioia di servirti. Amen” .<br />

21<br />

Ss.Messe<br />

FERIALI<br />

ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 7.20: - S. Silvestro<br />

ore 7.30: - M. della Misericordia<br />

- Mon. S. Margherita<br />

ore 8.00: - Casa di Riposo<br />

- Collegio Gentile - S. Luca<br />

ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />

ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />

- S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 16.00: - Cappella dell’ospedale<br />

ore 17.00: - Sacro Cuore<br />

ore 18.00: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)<br />

- S. Nicolò - Centro Comun.<br />

(mart.-giov.-sab.)<br />

- S. Venanzio<br />

- M. della Misericordia<br />

- Sacra Fami<strong>gli</strong>a<br />

- Oratorio San Giovanni Bosco<br />

ore 18.15: - S. Biagio e Romualdo<br />

- Scala Santa (S. Biagio)<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

FESTIVE DEL SABATO<br />

ore 17.00: - Sacro Cuore<br />

ore 17.30: - Collegi<strong>gli</strong>oni<br />

ore 18.00: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />

- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />

- M. della Misericordia<br />

- S. Venanzio<br />

- Sacra Fami<strong>gli</strong>a<br />

ore 18.30:- S. Giuseppe Lavoratore<br />

- Collegio Gentile<br />

FESTIVE<br />

ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 7.30: - Cappuccine<br />

ore 8.00: - M. della Misericordia<br />

- Casa di Riposo<br />

ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />

- Sacra Fami<strong>gli</strong>a<br />

- S. Margherita<br />

ore 8.45: - S. Luca<br />

- Cappella dell’ospedale<br />

ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

cripta<br />

- S. Giuseppe Lavoratore<br />

- S. Caterina (Auditorium)<br />

- Collegio Gentile<br />

ore 9.30: - San Venanzio<br />

- Collepaganello<br />

ore 10.00: - M. della Misericordia<br />

- Nebbiano<br />

ore 10.15: - Attiggio<br />

ore 10.30: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

- S. Silvestro<br />

ore 11.00: - S. Nicolò<br />

- S. Giuseppe Lavoratore<br />

ore 11.15: - San Venanzio<br />

- Sacra Fami<strong>gli</strong>a<br />

ore 11.30: - M. della Misericordia<br />

- S. Maria in Campo<br />

ore 11.45: - Argignano<br />

ore 16.30: - San Venanzio (S. Benedetto)<br />

ore 17.00: - Chiesa S. Maria in Campo<br />

ore 18: - M. della Misericordia<br />

ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

MESSE FERIALI<br />

7.30: - Regina Pacis<br />

8.00: - S.Teresa<br />

9.30: - Concattedrale S. Maria<br />

17.30: - Concattedrale S. Maria<br />

- Regina Pacis<br />

18.30: - S. Teresa - S. Francesco<br />

MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />

18.00: - Concattedrale S. Maria<br />

18.30: - S. Teresa<br />

19.00: - Regina Pacis<br />

Messe FESTIVE<br />

7.30:- Beata Mattia<br />

8.00:- Concattedrale S. Maria<br />

8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />

9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />

9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />

10.30:- Concattedrale S. Maria<br />

- Regina Pacis<br />

11.00:- S. Teresa<br />

11.15:- S. Francesco<br />

11.30:- Regina Pacis - Braccano<br />

12.00:- Concattedrale S. Maria<br />

17.30:- Concattedrale S. Maria<br />

18.30:- S. Teresa<br />

- Regina Pacis<br />

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22 >FABRIANO<<br />

<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

ANNIVERSARIO<br />

Il 27 febbraio di un anno<br />

fa la nostra cara<br />

ELDA SANTINI<br />

in AQUILANTI PELAGALLI<br />

ci ha lasciati per tornare alla Casa<br />

del Padre. Il marito Italo e le fi <strong>gli</strong>e<br />

Rosella e Orietta, i generi Sandro<br />

e Mario, i nipoti Lorenzo, Letizia e<br />

Francesco, il fratello Giovanni, i cognati<br />

e le cognate e i parenti tutti la<br />

ricordano con infi nito amore.<br />

Ci ritroveremo per pregare con<br />

lei domenica 26 febbraio alle ore<br />

11.30 nella chiesa della Misericordia<br />

e lunedì 27 febbraio alle ore<br />

18.30 nella chiesa di S. Maria Maddalena.<br />

Si ringrazia quanti si uniranno<br />

alle preghiere.<br />

“…stai sicura che il fi lo di amore che<br />

ci lega non si spezzerà mai, se mi<br />

sentirai lontana rileggi questa lettera,<br />

spero ti sarà di conforto e ti<br />

farà sentire tutto il mio amore per<br />

te….<br />

… Pensami, se io potrò ti proteggerò,<br />

ti starò vicino e pregherò per te.<br />

Tu la sera dì una piccola preghiera<br />

per me,<br />

quello sarà il nostro momento di<br />

unione,<br />

fi no a quando Dio ci riunirà insieme<br />

ai nostri cari….”<br />

…queste alcune delle tue parole<br />

nell’ultimo dono che ci hai fatto, la<br />

lettera meravi<strong>gli</strong>osa e inaspettata<br />

che ci hai lasciato…<br />

L’abbiamo riletta tante volte, è<br />

stato come sentirti sussurrare di<br />

nuovo... ma non ti abbiamo sentita<br />

lontana, MAI.<br />

Le tue parole sono oramai indelebilmente<br />

impresse nei nostri cuori,<br />

come tutto di te: la tua dolcezza<br />

infi nita, l’amore grande che ci hai<br />

dato e insegnato, la generosità con<br />

cui hai affrontato la vita, il coraggio<br />

con cui hai accettato la sofferenza.<br />

L’amore che hai seminato sopravvive<br />

a te, germo<strong>gli</strong>a ogni giorno<br />

nei cuori di tutti quelli che ti hanno<br />

conosciuta e che ti hanno tanto<br />

amata. Guidaci e sostienici, sii<br />

il faro della nostra vita. Aiutaci ad<br />

accettare la tua lontananza.<br />

Ti amiamo immensamente, per<br />

sempre.<br />

Gli annunci vanno<br />

portati in redazione,<br />

Piazza Giovanni<br />

Paolo II, entro<br />

il martedì mattina<br />

ANNIVERSARIO<br />

ORATORIO S.GIOVANNI BOSCO<br />

Venerdì 24 febbraio<br />

ricorre il 12° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GINO ZAMPETTI<br />

I fi <strong>gli</strong>, la sorella, i nipoti ed i parenti<br />

lo ricordano con affetto. S. Messa<br />

venerdì 24 febbraio alle ore 18. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA della SACRA FAMIGLIA<br />

Venerdì 2 marzo<br />

ricorre il 2° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

MONIQUE PELLEGRINI<br />

in MANFREDI<br />

Il marito, i fi <strong>gli</strong>, i genitori ed i parenti<br />

la ricordano con affetto. S.<br />

Messa venerdì 2 marzo alle ore 18.<br />

Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Giovedì 16 febbraio, a 74 anni,<br />

è tornato al Signore<br />

EGIDIO COSTANTINI<br />

Lo comunicano la mo<strong>gli</strong>e Rosa Quaresima,<br />

la sorella Elena, il fratello<br />

Fiore, i nipoti, i pronipoti, i cognati,<br />

le cognate, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ERRATA CORRIGE<br />

Nel numero del 18 febbraio 2012<br />

il necrologio di GINO BRENCIO è<br />

stato erroneamente attribuito alle<br />

pompe funebri Marchigiano invece<br />

che alle Onoranze Funebri Santarelli.<br />

I familiari del defunto<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di CAMPODONICO<br />

Giovedì 23 febbraio<br />

ricorre l'anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

MARCO BIOCCO<br />

I familiari e <strong>gli</strong> amici lo ricordano<br />

con affetto. S. Messa domenica 26<br />

febbraio alle ore 11.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.NICOLO'<br />

Venerdì 2 marzo<br />

ricorre il 4° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

UGO BRESCINI<br />

I familiari, <strong>gli</strong> amici ed i parenti lo<br />

ricordano con affetto. S. Messa venerdì<br />

2 marzo alle ore 18. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

"Caro Ugo sei sempre vivo e presente<br />

nei nostri cuori con la certezza<br />

che il tuo aiuto non ci mancherà<br />

mai".<br />

ANNUNCIO<br />

Domenica 19 febbraio, a 75 anni,<br />

è tornato al Signore<br />

DINO FRACASSINI<br />

Lo comunicano la mo<strong>gli</strong>e Ida Gattucci,<br />

i fi <strong>gli</strong> Emiliano e Mauro, le<br />

nuore Giovanna e Roberta, i nipoti<br />

Aurora e Gianluca, il fratello Lidio,<br />

la sorella Maddalena, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNUNCIO<br />

Mercoledì 15 febbraio, a 70 anni,<br />

è tornata al Signore<br />

BENILDE SEBASTIANELLLI<br />

in ORAZI<br />

Lo comunicano il marito Giovanni,<br />

la fi <strong>gli</strong>a Luciana, i nipoti Daniele,<br />

Luana e Gianmarco, il fratello Giuseppe,<br />

i cognati ed i familiari tutti.<br />

Impresa Funebre Belardinelli<br />

RICORDO<br />

CHIESA di S.VENANZO<br />

Per ricordare<br />

EDDA TOPPARELLI<br />

in SPURI<br />

Il marito Umberto, le fi <strong>gli</strong>e, i nipoti<br />

ed i parenti faranno celebrare una<br />

S. Messa sabato 3 marzo alle ore<br />

18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di COLLAMATO<br />

Venerdì 2 marzo<br />

ricorre il 12° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GUERRINO CAPPELLETTI<br />

I suoi cari lo ricordano con affetto.<br />

S. Messa venerdì 2 marzo alle ore<br />

16.15. Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Sabato 18 febbraio, a 90 anni,<br />

è tornata al Signore<br />

NADIR LUCHETTI<br />

ved. ANTINORI<br />

Lo comunicano i fi <strong>gli</strong> Ivo e Silvana,<br />

la nuora Maria Luisa, il genero<br />

Vincenzo, i nipoti Sara, Emiiano,<br />

Eleonora, Gioia, il fratello Euro, il<br />

cognato, la cognata, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNUNCIO<br />

Venerdì 17 febbraio, a 85 anni,<br />

è tornato al Signore<br />

LUIGI (Gigetto)<br />

MARCUCCI<br />

Lo comunicano la mo<strong>gli</strong>e Argia<br />

Moretti, i fi <strong>gli</strong> Fabio e Mariella, la<br />

nuora Paola, il genero Giampiero,<br />

le nipoti Ylenia, Marika, Vanessa,<br />

Arianna, il fratello Benedetto, i parenti<br />

tutti.<br />

Marchigiano<br />

Essere ed esserci per servire<br />

Intervista con il nuovo direttore della Caritas Nazionale Mons. Francesco Soddu<br />

Si è insediato lunedì 20 febbraio il nuovo direttore di Caritas<br />

italiana, mons. Francesco Soddu (nella foto). Prende il<br />

posto di mons. Vittorio Nozza, che ha guidato la Caritas per<br />

ben 11 anni. Mons. Soddu, 52 anni, ordinato presbitero nel<br />

1985, è stato dal 1997 parroco della cattedrale di Sassari<br />

e dal 2005 direttore della Caritas diocesana. Ha compiuto<br />

<strong>gli</strong> Studi teologici presso la pontifi cia Facoltà Teologica<br />

della Sardegna.<br />

Si aspettava questa nomina? Come la sta vivendo?<br />

“È una nomina che non mi aspettavo nella maniera più<br />

assoluta. Se la guardo all’interno della storia della mia vocazione,<br />

vedo che il Signore mi ha sempre dato più di quello<br />

che potessi immaginare. Sentendomi circondato dall’amore<br />

di Dio non posso che rispondere di sì. L’impegno come<br />

direttore della Caritas di Sassari è stato grande. All’inizio<br />

avevamo solo mensa, centro distribuzione viveri, ostello,<br />

studio dentistico, ma erano solo servizi. La struttura della<br />

Caritas è invece ecclesiale, cercando sempre di essere al<br />

servizio della Chiesa e del territorio”.<br />

Siamo in un periodo sociale molto impegnativo: crisi<br />

economica, disoccupazione, aumento dei poveri che<br />

vengono a chiedere aiuto nei centri di ascolto Caritas.<br />

Come vede questa sfi da?<br />

“È la sfi da di tutti i tempi. La Chiesa deve sempre mettersi in<br />

ascolto ed essere strumento della prossimità di Dio, anche<br />

attraverso le reti di collegamento e di promozione della persona.<br />

Benedetto XVI in occasione del convegno celebrativo<br />

dei 40 anni di Caritas italiana ci ha dato delle indicazioni,<br />

che costituiranno il motivo propulsore dei prossimi anni:<br />

non basta l’elemosina, è necessaria la vicinanza. Ciò che<br />

determina l’aspetto più struggente e drammatico della crisi non<br />

è tanto la perdita dei valori, ma aver perso il punto riferimento<br />

primo che è l’uomo. E perdendo di vista Dio si perde l’uomo”.<br />

Quali emergenze sociali la preoccupano di più?<br />

“Fami<strong>gli</strong>a, casa, lavoro. Sono le cose che preoccupano<br />

maggiormente in Italia e nel mondo, basti pensare alla Grecia<br />

in questi giorni”.<br />

Intravede speranze nel cambiamento politico in atto?<br />

“Guai a noi se non intravedessimo delle speranze. Come<br />

cristiani dobbiamo essere persone di speranza. Non tanto<br />

per vedere il sole dove non c’è. Abbiamo la speranza che ci<br />

proviene da Dio e punta molto sull’uomo”.<br />

Anche se un terzo dei giovani in Italia è senza lavoro?<br />

“Non siamo chiamati noi a risolvere i problemi sociali, questo<br />

è un compito che spetta alle istituzioni. Noi siamo chiamati a<br />

dare un senso al vivere e al lavoro”.<br />

Però la Caritas ha un ruolo importante di stimolo delle<br />

istituzioni…<br />

“Certo. Noi dobbiamo essere strumento di servizio all’interno<br />

del territorio, per creare sempre dei contatti, delle reti.<br />

Dobbiamo recuperare il grande tema delle relazioni, affi nché,<br />

soprattutto nelle piccole realtà, producano ulteriori relazioni,<br />

e di conseguenza lavoro”.<br />

La Caritas deve continuare a mantenere alto il suo ruolo<br />

profetico di denuncia delle ingiustizie?<br />

“Sì deve mantenerlo, ma contestualmente deve proclamare la<br />

verità, in positivo. Questo è ciò che fa la Chiesa, e la Caritas<br />

non è altro che uno strumento pastorale della Chiesa. Lo fa<br />

in collegamento e in comunione con tutti <strong>gli</strong> altri uffi ci della<br />

Chiesa, in questo caso della Cei e delle diocesi”.<br />

TRIGESIMO<br />

CHIESA della MISERICORDIA<br />

Mercoledì 29 febbraio<br />

ricorre il trigesimo<br />

della scomparsa dell'amata<br />

ASSUNTA SCARAMUCCI<br />

ved. VIVENTI<br />

Il fi <strong>gli</strong>o, la nuora, la nipote, i parenti<br />

la ricordano con affetto. S. Messa<br />

martedì 28 febbraio alle ore 18. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.MARIA MADDALENA<br />

Giovedì 16 febbraio<br />

è ricorso il 5° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GIOVANNI BELLUCCI<br />

I fi <strong>gli</strong>, i nipoti ed i parenti lo rciordano<br />

con affetto. S. Messa mercoledì<br />

29 febbraio alle ore 18.30. Durante<br />

la celebrazione sarà ricordata<br />

anche la mo<strong>gli</strong>e LITUANIA. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Sabato 18 febbraio, all'ospedale di<br />

Monterotondo (Roma)<br />

a 84 anni,<br />

è tornato al Signore<br />

VITO BRAVI<br />

Lo comunicano il fi <strong>gli</strong>o Natale, la<br />

nuora Lucia, le nipoti Eleonora,<br />

Carlotta e Sophie ed i familiari tutti.<br />

Impresa Funebre Belardinelli<br />

ANNUNCIO<br />

Mercoledì 15 febbraio, a 87 anni,<br />

è tornata al Signore<br />

SANTINA STROPPA<br />

ved. STROPPA<br />

Lo comunicano la nuora Marilena,<br />

i nipoti Sabrina, Moira, Mauro, Nicholas,<br />

Roberto, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

C’è poi l’attenzione alle<br />

povertà e alle emergenze<br />

nel mondo…<br />

“L’area della mondialità<br />

è molto importante, è<br />

uno dei miei primi amori.<br />

L’impegno della Caritas<br />

in quest’area è veramente<br />

meritevole e meritorio.<br />

Anche quando nessuno<br />

ne parla la Caritas è<br />

sempre presente nei<br />

luoghi delle emergenze. Bisogna coniugare l’emergenza con<br />

il lavoro quotidiano”.<br />

Nella sede della Caritas è in corso una giornata di rifl essione<br />

sul carcere. Cosa pensa della situazione e del recente decreto<br />

“svuota carceri”?<br />

“Le diffi coltà legate al carcere sono soprattutto quando la<br />

persona esce: è diffi cile l’inserimento lavorativo e sociale.<br />

Molte persone, purtroppo, affermano che si trovavano me<strong>gli</strong>o<br />

in carcere. Speriamo che il decreto non sia solo un modo per<br />

svuotare un posto e mettere la persona in una situazione più<br />

disagiata di prima. Poi ogni passo in sé non è mai suffi ciente<br />

da solo, bisogna aggiungere delle norme applicative. Purtroppo<br />

in carcere vi sono i più poveri tra i poveri.<br />

Tante persone si trovano lì perché non hanno nient’altro. Alla<br />

povertà di relazione si aggiunge la povertà dell’alloggio, che<br />

potrebbe essere invece un supporto per poter intessere delle<br />

relazioni”.<br />

Patrizia Caiffa<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.VENANZO<br />

Martedì 28 febbraio<br />

ricorre il 5° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

FILIPPO ZUCCARO<br />

La mo<strong>gli</strong>e, i fi <strong>gli</strong> lo ricordano con affetto.<br />

S. Messa martedì 28 febbraio<br />

alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà<br />

alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di SANTA CATERINA<br />

Lunedì 27 febbraio<br />

ricorre il 2° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

RINA GRANILLI<br />

ved. ROSCINI<br />

I fi <strong>gli</strong>, i nipoti ed i parenti la ricordano<br />

con affetto. S, Messa lunedì<br />

27 febbraio alle ore 9. Durante la<br />

celebrazione sarà ricordato anche il<br />

marito PIETRO. Si ringrazia chi si<br />

unirà alle preghiere.<br />

Gesù disse: "Io sono la Resurrezione<br />

e la Vita; chi ha fede in me,<br />

anche se muore, tornerà a vivere".<br />

ANNUNCIO<br />

Mercoledì 15 febbraio, a 73 anni,<br />

è tornata al Signore<br />

ANNA CACCIAMANI<br />

ved. CIMARRA<br />

Lo comunicano i fi <strong>gli</strong> Maurizio, Maria<br />

Antonietta, Paolo, Alberto, Sabrina,<br />

Carla, Isabella, i generi, le<br />

nuore, i nipoti, il fratello Amleto, le<br />

sorelle Maria, Rita, Marcella, Nadia,<br />

i cognati, le cognate, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

>CULTURA<br />

di RENATO CIAVOLA<br />

Alberto Ciambricco, nato<br />

a <strong>Fabriano</strong> nel 1920, da<br />

un operaio delle ferrovie,<br />

allievo alle elementari<br />

della maestra Riganelli e del<br />

maestro “centenario” Italo Carloni,<br />

dopo aver frequentato le prime<br />

classi del Ginnasio “Francesco<br />

Stelluti”, studiando privatamente<br />

(con don Peppe Riganelli e don<br />

Erminio Petruio), e lavorando<br />

come commesso nel negozio di<br />

Agapito Latini, conseguì l’abilitazione<br />

magistrale. Chiamato<br />

alle armi mentre insegnava come<br />

supplente alla Scuola Agraria,<br />

rimase in servizio per 75 mesi, di<br />

cui trenta in zona operativa e fu<br />

congedato con i gradi di capitano.<br />

Laureatosi in Lettere al Magistero<br />

di Roma, ha lavorato per 45 anni<br />

presso il Ministero dei Trasporti,<br />

raggiungendo il massimo livello di<br />

Dirigente Generale FS. Come capo<br />

del Centro Pubbliche Relazioni<br />

delle FS ha realizzato oltre 150<br />

documentari e ha diretto per lunghi<br />

anni il periodico “Voci della Rota-<br />

Le "Assenze" di Schiavoni<br />

L’artista Claudio Schiavoni presente<br />

le sue opere recenti nei locali<br />

sotto al Palazzo Vescovile di <strong>Fabriano</strong><br />

in una personale inaugurata<br />

nei giorni scorsi , temporaneamente<br />

sospesa per le condizioni meteo e<br />

prorogata no al 29 febbraio (orario<br />

17.30-19.30, chiuso il lunedì o<br />

su appuntamento).<br />

A tal proposito l’artista racconta:<br />

“Assenze corporali dove l’immagine<br />

si fa iconogra a aforica da<br />

costruire o già corredo d’appartenenza,<br />

la mano traccia il pensiero<br />

ia”. Nel frattempo, senza trascurare<br />

i suoi impegni professionali, si<br />

è dedicato all’attività letteraria,<br />

raggiungendo successo con il<br />

personaggio del Tenente Sheridan<br />

e con altre fortunate serie di gialli<br />

televisivi (oltre 60 trasmissioni televisive…<br />

ricordiamo la serie delle<br />

“Donne”: di Fiori, Quadri, Cuori,<br />

Picche). Nel 1987, il Presidente<br />

della Repubblica lo ha insignito<br />

della “Stella al merito di lavoro”.<br />

Ad Alberto Ciambricco, che molte<br />

volte ha scritto sul nostro giornale<br />

per evidenziare i problemi della<br />

città (ricordiamo la batta<strong>gli</strong>a per<br />

l’estensione a <strong>Fabriano</strong> del terzo<br />

canale Tv), L’Azione ha chiesto<br />

dei racconti gialli per il periodo<br />

estivo, sia per offrire ai lettori una<br />

lettura piacevole e interessante, sia<br />

per offrire al nostro autore la possibilità<br />

di essere conosciuto di più<br />

dai concittadini. Per quanto infatti<br />

siamo certissimi che l’antico proverbio,<br />

citato mestamente anche da<br />

Gesù, “nessuno è profeta in patria”<br />

non sarà mai scon tto, cerchiamo<br />

almeno di scal rlo un po’.<br />

Questo scriveva “L’Azione” il<br />

senza ritorno, dove la misura è<br />

sfuggente all’occhio cortese e<br />

temporaneamente esonerata dal<br />

raccontare.<br />

Figure a caduta libera senza condizione<br />

e senza memoria, atee con<br />

lo sguardo assente”.<br />

Di lui scrive anche il critico romano<br />

Benincasa: “Schiavoni è il più straordinario<br />

artista dell’ultimo ventennio;<br />

la sua ricerca con gravità aspra<br />

e taciturna è l’ascesi francescana,<br />

la demitizzazione dei simulacri<br />

dell’apparenza, così come i pittori<br />

A destra: Mario Casacci<br />

(coautore con Ciambricco),<br />

Renzo Palmer (attore e presentatore),<br />

Antonella Consorti (presentatrice),<br />

Alberto Ciambricco (autore)<br />

Ciambricco, chi era costui?<br />

29 giugno 1991 a pag.19. Nella<br />

stessa pagina, un tentativo mio e<br />

di Tonino Lasconi (allora direttore<br />

del giornale) per promuovere il<br />

“fumetto di cronaca”, una storia<br />

possibile, una storia di droga, ma<br />

a fumetti. Eravamo troppo avanti.<br />

Si è sempre avanti in Italia, non<br />

solo a <strong>Fabriano</strong>; si è sempre avanti<br />

con l’elasticità mentale dei lettori,<br />

con la non capacità de<strong>gli</strong> stessi di<br />

riorganizzare il proprio pensiero<br />

per comunicare e leggere in modi<br />

diversi. Da lì a poco (cfc. il pezzo<br />

su riportato), avrei illustrato i Gialli<br />

del Nostro. E lui non sarebbe stato<br />

contento! Già, perché Ciambricco<br />

era un osso duro, non aveva un<br />

carattere tanto “moscio”, tutt’altro.<br />

Lui pensava che io, con tutti <strong>gli</strong><br />

impegni professionali che avevo in<br />

quel momento, dovessi illustrare i<br />

suoi racconti… a gratis, da volontario,<br />

con lo stesso impegno di chi<br />

aveva illustrato a suo tempo i suoi<br />

racconti su “Paese Sera” pagato<br />

profumatamente (tempi passati,<br />

quando si andava a comprare il<br />

giornale alle cinque del pomeriggio<br />

per conoscere le ultime notizie di<br />

Alcune opere di Claudio Schiavioni<br />

del ‘500 spagnolo, sospinti dai loro<br />

melanconici e severi asceti…<br />

Nel tracciare questa geologia<br />

dell’immemorabile, la liturgia<br />

dell’inchiostro fa proprio il rito<br />

della brace e della cenere… depone<br />

segni e macchie sulla carta come<br />

suoni interiori da trasformare in<br />

naufragio che si placa in approdo<br />

da ricomporre… l’opera e la testimonianza<br />

dell’assenza”.<br />

Claudio Schiavoni è stato presente<br />

alla 54° Biennale di Venezia curata<br />

dal professor Sgarbi.<br />

cronaca). Simpatico Alberto, non<br />

ci conoscevamo di persona a quel<br />

tempo. Poi, questo fatto ce lo siamo<br />

raccontato quando ho cominciato<br />

a frequentarlo più assiduamente, e<br />

abbiamo riso molto. Allora mi sono<br />

impegnato di più per far<strong>gli</strong> caricature<br />

o illustrazioni di lui quando<br />

era in guerra sul fronte greco.<br />

Aveva sempre qualcosa da ridire,<br />

incorreggibile. Ma nel suo archivio,<br />

raccolto poi dalla <strong>gli</strong>a Rita alla<br />

scomparsa di Alberto ( ne febbraio<br />

2008), quando lo sfo<strong>gli</strong>ammo per<br />

realizzare il libro “C’era una volta<br />

un ragazzo dai capelli rossi…”,<br />

DON MUSO DURO<br />

di Don Leopoldo Paloni<br />

23<br />

notammo come aveva conservato<br />

i miei disegni con cura. Mi piace<br />

ricordarlo così, burbero, rigoroso<br />

prima di tutto con se stesso, no<br />

al limite, poi ovviamente con i suoi<br />

collaboratori. Chiudo, ricordando il<br />

mitico proverbio citato nel pezzo<br />

d’antan de “L’Azione”. Lasciamo<br />

perdere <strong>gli</strong> adulti. Ma i giovani di<br />

oggi, quelli delle Scuole Superiori,<br />

sanno chi era Alberto Ciambricco?<br />

E i loro insegnanti? Conoscono<br />

la sua opera, la sua biogra a che,<br />

insieme all’amico Balilla Beltrame,<br />

ho avuto l’onore di organizzare e<br />

realizzare?<br />

Il prete e la politica<br />

Tempo fa il vescovo di <strong>Fabriano</strong> rivolse ai giovani della diocesi<br />

due domande: “Chi è il prete? Come lo vorresti?” Arrivarono 450<br />

risposte, alcune interessanti, altre infarcite di luoghi comuni ma<br />

ugualmente signi cativi perché utili a ricostruire i processi mentali<br />

ad essi sottesi. Fui incaricato di sistemarle e di commentarle e ne<br />

uscì un libro per le edizioni Itaca. La questione che più mi meravi<strong>gli</strong>ò<br />

fu che tutti coloro che affermavano: “Il prete non deve fare<br />

politica”, immediatamente dopo si contraddicevano aggiungendo:<br />

“Si deve occupare della comunità” oppure “Deve essere aperto ai<br />

problemi della società odierna” cioè: devono fare politica (detto con<br />

altre parole). Ne avessi trovato uno che si fermava al primo asserto!<br />

Un simile pensiero deve giusti carsi solamente fondandosi su un<br />

retroterra culturale, alternativo a quello insegnato dalla Chiesa. In<br />

queste lettere è evidente il ragionamento che suona: “Non deve<br />

fare politica se la pensa come la Chiesa, ma può farla se la pensa<br />

come fa comodo a me”. Mi sembra di sentire il Serpente nella valle<br />

dell’Eden. Nelle esternazioni di Celentano al festival di Sanremo è<br />

presente la stessa identica esplicita contraddizione. Da una parte se<br />

la prende con i preti perché fanno politica, dall’altra con <strong>gli</strong> uomini<br />

di Chiesa che criticano il suo amico don Gallo. Ora tutto si può<br />

dire di don Gallo meno che non sia un prete che non fa politica.<br />

Celentano crede di essere un originale ma è solo una vittima di<br />

ambigui luoghi comuni che di originale ha solo il peccato.<br />

23 cultura.indd 2 22/02/12 11.22


24<br />

Siamo stati in visita all'Infn del Gran Sasso<br />

di FRANCESCA IURLARO<br />

Se il neutrino che in 60 milionesimi di secondo ha percorso<br />

una distanza di 730 km è stato salutato a suon<br />

di Lucrezio – per la precisione, da Piergiorgio Odifreddi<br />

con i famosi versi del De rerum natura «Non<br />

vedi quanto più veloci e lontano devono andare, e percorrere<br />

una maggiore distesa di spazio, nello stesso tempo che i raggi<br />

del Sole riempiono il cielo?» – le più recenti scoperte di un<br />

progetto condotto dall’Università Statale di Milano “Bicocca”,<br />

in collaborazione con il gotha della sica dei superconduttori,<br />

potrebbero assestare un duro colpo ai seguaci del poeta latino.<br />

Gli scienziati coinvolti nel progetto hanno ipotizzato che il<br />

passaggio dei neutrini, già dif cilissimi da rilevare (vedeste<br />

l’imponenza di Opera, il Golem di mattoncini piombo che ha<br />

fotografato i neutrini lo scorso settembre all’Istituto Nazionale<br />

di Fisica del Gran Sasso), sarebbe in realtà più «facile» da<br />

ascoltare che da fotografare. Se è vero che queste particelle<br />

elementari producono una qualche «melodia» al loro passaggio,<br />

il mondo dei loso potrebbe spaccarsi a distanza di<br />

secoli – piacevolmente, suggerirei – fra platonici e atomisti.<br />

I primi sosterrebbero sulla scorta di una ormai consolidata<br />

letteratura l’argomento della musica delle sfere, e non tarderebbero<br />

troppo a identi care la melodia dell’ordine cosmico,<br />

per analogia, con la costituzione dell’anima; i secondi invece<br />

opporrebbero sulla scorta di Lucrezio e Spinoza che, andiamo,<br />

non c’è proprio alcun suono nell’universo e una concezione<br />

musicale del mondo non sarebbe che l’ennesimo tentativo<br />

dell’uomo di costruirlo a sua immagine e somi<strong>gli</strong>anza.<br />

Fantascienza, direte. E sia. Lo smarrimento di fronte ai grandi<br />

misteri dell’universo richiede l’elaborazione di teorie – me<strong>gli</strong>o<br />

avere una teoria che non averne nessuna, e abbandonarne<br />

>CULTURA< <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Dentro il laboratorio<br />

L’assedio<br />

Il poema di Mambrino Roseo<br />

da <strong>Fabriano</strong> che descrive i<br />

monumenti storici dell’assedio<br />

di Firenze del 1530 è<br />

incontestabilmente il più interessante<br />

e, per la sua grande<br />

rarità, il meno conosciuto.<br />

Questo poema, composto<br />

durante l’assedio di Firenze<br />

da un testimonio oculare<br />

de<strong>gli</strong> avvenimenti successi in<br />

quel tempo, che ebbe anche<br />

parte attiva come soldato alla<br />

difesa di Firenze, è la più<br />

fedele narrazione dei fatti<br />

d’arme in quel memorando<br />

assedio, e per questo tutti<br />

<strong>gli</strong> storici maggiori e minori<br />

di quel tempo se ne valsero<br />

per le loro storie. Infatti, se<br />

si raffrontano le storie del<br />

Giovio e del Guazzo col<br />

poema di Mambrino, si vede<br />

chiaramente in più luoghi,<br />

che il primo tradusse nel suo<br />

grave latino i poveri versi del<br />

Roseo, e il secondo li mise<br />

di Firenze<br />

in prosa. Il Varchi poi, in<br />

un libro di estratti che fece<br />

per le sue storie, dichiara<br />

esplicitamente che «Tutto<br />

quello che è scritto dalle<br />

carte é ricavato dal libro di<br />

Mambrino da <strong>Fabriano</strong> in<br />

versi»; e nel principio della<br />

carta 6 ripete: «Da<strong>gli</strong> scritti<br />

di Mambrino da <strong>Fabriano</strong>». È<br />

nella Biblioteca Nazionale di<br />

Firenze (Classe XXV, Cod.<br />

SJ4). Il poema di Mambrino<br />

è dunque preziosissimo come<br />

fonte storica, e molto interessante<br />

per i particolari che<br />

contiene sulle cose dell’assedio<br />

di Firenze, e special-<br />

una consolidata solo se si possiede un’adeguata alternativa,<br />

scrive un famoso losofo della scienza – necessità che induce<br />

ad accontentarsi, in mancanza d’altro, anche di quelle più a<br />

buon mercato.<br />

Voyager non avrebbe tanto successo altrimenti. Se uno invece<br />

ha la fortuna di dare uno sguardo, direttamente<br />

dalle viscere della terra, al modo<br />

in cui i mi<strong>gli</strong>ori cervelli del<br />

tempo sono impegnati nella<br />

ricerca della natura e dell’essenza<br />

del mondo, non può che<br />

provare stupore nel notare come<br />

particelle tanto piccole sembrano<br />

contenere arcani tanto in niti e di<br />

portata universale. Se poi uno è un<br />

losofo, prova invidia. Come se<br />

ormai il tempo della loso a fosse<br />

nito e avessimo passato il testimone<br />

a<strong>gli</strong> scienziati.<br />

Allo sconforto provocato da tali<br />

considerazioni viene in soccorso uno<br />

spira<strong>gli</strong>o di luce, sebbene i laboratori<br />

del Gran Sasso non ne possiedano di<br />

naturale, sotterranei come sono.<br />

La visita guidata serpeggia fra un esperimento<br />

e un altro, il già citato Opera<br />

è quello più noto al pubblico, mentre<br />

la guida spiega con grande competenza<br />

divulgativa cosa siano neutrini, particelle tau, muoni e così<br />

via. Io non saprei spiegare così, con semplicità ma senza<br />

banalizzare, quelle che in realtà sono formule complesse e<br />

cervellotiche. Insomma, ne va del destino dell’universo, non si<br />

mente sui capitani che vi<br />

ebbero parte; ed in ossequio<br />

alla sua grande rarità, non<br />

conoscendosene in Firenze<br />

che due soli esemplari, i quali<br />

trovansi uno nella Riccardiana,<br />

in 4, l’altro nella Moreniana,<br />

in 12°; nell’archivio<br />

Fabrianese, Riformanze, lib.<br />

42, pag. 209 tergo; per un tal<br />

dott. Polidoro Rosei possono<br />

riscontrarsi le dette Riformanze,<br />

lib. 38, pag. 222, e 40<br />

pag. 50 e 69; come il Libro<br />

delle elezioni de<strong>gli</strong> Of ci dal<br />

1528 al 1529.<br />

Federico Uncini<br />

può mica parlarnene<br />

come come del del più<br />

squallido fatto<br />

di gossip. È la<br />

grave grave pecca<br />

della filoso-<br />

a, quella di<br />

non saper<br />

operare operare un<br />

comprocompromessointelligente fra spiegazione<br />

e rigore rigore<br />

scienti scienti co. Poi mi chiedo cosa<br />

manca a loro, i sici, che noi invece abbiamo e mi<br />

immagino a un fantomatico fantomatico tavolo tavolo delle delle trattative fra le due<br />

discipline. Avremmo da offrire un po’ di teorie, per consolidare<br />

i modelli della sica ed evitare che restino semplici reti<br />

da applicare alla conoscenza del reale. Ma dovremmo tornare<br />

a far meta sica per poterci permettere una tale prodigalità.<br />

Santa Maria Maddalena,<br />

ospedale e molto più<br />

Il professor Romualdo Sassi, nel libro “la Pia Università dei Cartai di <strong>Fabriano</strong> e la sua chiesa<br />

di S. Maria Maddalena” scriveva che in origine essa era una chiesa di un ospedale. Bisogna<br />

ricordare che nel Medioevo essi non avevano le stesse funzioni de<strong>gli</strong> ospedali moderni,<br />

infatti, erano piccoli e modesti, in un certo senso potevano chiamarsi ospizi, poiché erano<br />

destinati per dare riposo e ristoro a poveri viandanti e pellegrini. <strong>Fabriano</strong> di ospedali in quel<br />

periodo ne contava una decina, generalmente erano composti da poche stanze, una cucina, un<br />

dormitorio con qualche lettuccio, e alcune più piccole per i servizi, mentre il personale era<br />

composto da qualche umile religioso o laico. Anche se la data della fondazione della chiesa<br />

non è nota, è certo, come si può vedere da un legato testamentario, che essa esisteva già nel<br />

1326. In seguito l’ospedale era diretto da un Rettore religioso che era responsabile anche<br />

della chiesa. Più tardi furono chiamati i frati di Santo Spirito per amministrare l’ospedale.<br />

Essi vestivano di nero con il simbolo di una doppia croce di colore rosso, il loro ordine era<br />

regolare, laico ad eccezione di qualche sacerdote, ed era stato fondato dal cavaliere templare<br />

francese Guido dei conti di Guillaume di Montpellier nel 1170, e<strong>gli</strong> assisteva nella sua città<br />

<strong>gli</strong> infermi e i pellegrini, creò nel 1174 la casa hospital Saint Esprit. Nel 1198 l’ordine fu<br />

approvato da Papa Innocenzo III che trasferì la sede centrale a Roma nell’ospedale di S.<br />

Spirito in Saxia e si doveva occupare dei malati, dei poveri e de<strong>gli</strong> orfani, furono chiamati<br />

per tale scopo persone esperte in medicina. Tornando alla chiesa di S. Maria Maddalena, nel<br />

1391 la chiesa e l’ospedale sono diretti da un frate di origini dalmate Tommaso di Marco da<br />

Zara. Nel 1487 era priore e rettore della nostra e di parecchie altre chiese con ospedali, di<br />

Gualdo, Tolentino, Nocera e Camerino, il professore ordinario del S. Spirito frate Giovanni<br />

di Enrico de Flandria, un ammingo.<br />

Poi l’ospedale cessò di funzionare e rimase solo la chiesa. Il culto di S. Maria Maddalena<br />

aveva acquistato con il tempo un’enorme importanza per la nostra città, in base ad alcuni atti<br />

del Comune del 1453, si sa che la festa del 22 lu<strong>gli</strong>o era obbligatoria e chi<br />

lavorava era pesantemente multato. La devozione dei cartai fabrianesi alla<br />

Santa era molto antica, ma grazie ad un miracolo avvenuto in una cartiera<br />

nel 1599, divenne più grande. Poiché la chiesa era la sede di una confraternita<br />

piuttosto antica, quella del Croce sso, moltissimi operai e proprietari<br />

cartai s’iscrissero ad essa. All’inizio del 1700 contava ben 800 membri<br />

che pagavano un cappellano per dire la Messa ogni giorno e ricevevano il<br />

pane benedetto a Pasqua. Nel 1839 il Ponte ce Gregorio XVI, in seguito ad<br />

una richiesta della Corporazione dei Cartai, af da la chiesa all’Università<br />

dei Cartai di <strong>Fabriano</strong>, con l’obbligo di provvedere alla riparazione della<br />

stessa. Serviva un restauro radicale, cosa che non sarebbe stata possibile,<br />

poiché l’Università non aveva somme così ingenti, se non fosse intervenuto<br />

il generoso pastore della Diocesi, il romagnolo Francesco Faldi con una<br />

donazione di trecento scudi; e<strong>gli</strong> era sempre pronto a sostenere ogni iniziativa<br />

a n di bene per la sua comunità. Oltre a questa si aggiunsero piccole<br />

somme offerte dall’Università e dall’Unione de<strong>gli</strong> agricoltori insieme con<br />

un centinaio di scudi derivati dalla vendita di alcuni oggetti preziosi. Una<br />

volta compiuti i lavori, nella festa del 22 lu<strong>gli</strong>o 1858, fu inaugurata la chiesa.<br />

Un altro importante lavoro di restauro fu compiuto nel 1934-35 grazie al<br />

contributo dell’on. Giambattista Miliani, nel corso del quale furono scoperti<br />

de<strong>gli</strong> affreschi trecenteschi. In ultimo possiamo dire che questa chiesa ha<br />

una ricchezza storica e culturale che la maggior parte della gente ignora,<br />

ma che è interessante riscoprire.<br />

Paolo Carnevali<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

>SPORT<br />

SPES FABRIANO 82<br />

LA FORTEZZA RECANATI 88<br />

SPES FABRIANO – Iardella 17 (6/11,<br />

1/6), D’Arrigo 3 (1/1, 0/1), Stanic 20<br />

(5/7, 3/7), Loretelli n.e., Fontani 2 (1/4,<br />

0/5), Usberti 16 (2/9, 4/4), Liberati 9<br />

(0/1, 3/4), Trapella n.e., Castelletta 10<br />

(4/10), Sgobba 5 (2/5). All. Giordani<br />

LA FORTEZZA RECANATI – Centanni<br />

4 (2/2), Ceron 13 (1/5, 2/3), Fossati<br />

17 (1/3, 5/7), Evangelisti 2 (1/4, 0/2),<br />

Pierini 9 (1/4, 2/6), Chiarello 14 (6/11,<br />

0/2), Cecchetti 12 (6/8), Pierangeli 4<br />

(2/2, 0/3), Traini 9 (1/3, 2/2), Gilardi<br />

4 (2/2, 0/2). All. Pozzetti<br />

ARBITRI – Pisoni di Gorgonzola e<br />

Caroli di Milano<br />

NOTE – Parziali: 28-20, 41-38, 58-60,<br />

78-78, 82-88. Tiri liberi: <strong>Fabriano</strong> 7/9,<br />

Recanati 9/13. Tiri da due: <strong>Fabriano</strong><br />

21/48, Recanati 23/44. Tiri da tre:<br />

<strong>Fabriano</strong> 11/27, Recanati 11/27.<br />

Rimbalzi: <strong>Fabriano</strong> 43 (Castelletta 10),<br />

Recanati 40 (Cecchetti e Ceron 6). Assist:<br />

<strong>Fabriano</strong> 19 (Stanic 7), Recanati<br />

16 (Ceron 4). Falli fatti: <strong>Fabriano</strong> 10,<br />

Recanati 14. Valutazione: <strong>Fabriano</strong> 99,<br />

Recanati 104. Spettatori 500 circa.<br />

Spes, la sconfi tta è doppia<br />

La ripresa dopo lo stop per neve non è positiva per il team fabrianese<br />

di LUCA CIAPPELLONI<br />

Il ritorno in campo ad oltre due<br />

settimane di distanza non è stato<br />

felice per la Spes <strong>Fabriano</strong>, scon-<br />

tta sia da Recanati, dopo un tempo<br />

supplementare, sia da Chieti, dove i<br />

biancoblù hanno storto il naso per un<br />

arbitraggio che ha penalizzato la squadra<br />

di Giordani.<br />

Così contro Recanati. <strong>Fabriano</strong>, con<br />

Trapella in panchina per onor di rma,<br />

parte fortissimo. La tripla di Usberti<br />

(8 punti nella prima frazione) lancia la<br />

Spes sull’11-2 al 4’. Per Recanati, che<br />

ha il cannoniere Evangelisti a mezzo<br />

servizio, rispondono Traini e Pierini,<br />

ma i canestri pesanti del capitano<br />

fabrianese e di Stanic (già in doppia<br />

cifra al primo intervallo) consentono ai<br />

biancoblù di mantenere il vantaggio, nel<br />

mi<strong>gli</strong>or primo quarto, offensivamente<br />

parlando, della stagione. Recanati,<br />

però, si desta e sorpassa (29-34, tripla<br />

di Ceron) mentre la Spes trova il primo<br />

canestro dal campo dopo 6’ di quarto<br />

BLS CHIETI 60<br />

SPES FABRIANO 48<br />

BLS CHIETI – De Gregorio n.e., Gialloreto<br />

14 (4/6, 1/7), Martelli (0/2 da<br />

tre), Feliciangeli 8 (3/7, 0/2), Raschi<br />

14 (5/7, 1/3), Di Emidio (0/2, 0/1),<br />

Porfi do 3 (0/1, 1/2), Rossi 10 (3/7),<br />

Diomede 11 (2/4, 1/4). All. Sorgentone<br />

SPES FABRIANO – Iardella 3 (0/1,<br />

1/2), D’Arrigo (1/2 da tre), Stanic 7<br />

(1/4, 1/7), Loretelli n.e., Fontani 4 (1/4,<br />

0/3), Usberti 10 (2/5, 1/3), Liberati 3<br />

(1/1, 0/1), Trapella, Castelletta 6 (3/7),<br />

Sgobba 12 (6/7, 0/1). All. Giordani<br />

ARBITRI – Vanni de<strong>gli</strong> Onesti di Udine<br />

e Tomasoni di Varese<br />

NOTE – Parziali: 14-8, 35-20, 52-33,<br />

60-48. Tiri liberi: Chieti 14/19, <strong>Fabriano</strong><br />

8/13. Tiri da due: Chieti 17/34, <strong>Fabriano</strong><br />

14/29. Tiri da tre: Chieti 4/21, <strong>Fabriano</strong><br />

4/19. Rimbalzi: Chieti 37 (Rossi 17),<br />

<strong>Fabriano</strong> 31 (Usberti e Castelletta<br />

9). Assist: Chieti 15 (Gialloreto 4),<br />

<strong>Fabriano</strong> 8 (Iardella 3). Falli fatti: Chieti<br />

18, <strong>Fabriano</strong> 25. Valutazione: Chieti 88<br />

(Rossi 27), <strong>Fabriano</strong> 36 (Usberti 16).<br />

Spettatori 600 circa.<br />

BASKET Divisione Nazionale A<br />

con Castelletta. Recanati esce da<strong>gli</strong><br />

spo<strong>gli</strong>atoi con grande aggressività e<br />

mette di nuovo la freccia (41-43, layup<br />

di Chiarello). Per la Spes salgono<br />

in cattedra i play Stanic e Liberati,<br />

che con nove punti in coppia tornano a<br />

far pendere la bilancia dalla parte dei<br />

biancoblù (51-48). E’ successivamente<br />

una raf ca del sorprendente Cecchetti<br />

(8 punti in 2’) a far mettere ancora il<br />

naso avanti a<strong>gli</strong> ospiti (53-56 al 29’).<br />

Cecchetti continua il suo magic moment<br />

e rma il +6 con altri quattro punti in<br />

un amen. Il nale è palpitante: bomba<br />

di Fossati per il pareggio, lo emula Liberati.<br />

La Spes deve però ancora fare i<br />

conti con il regista de La Fortezza che<br />

rma la parità con un altro cesto pesante<br />

(78-78). Nel supplementare allunga<br />

Recanati con Chiarello che realizza<br />

quattro punti consecutivi (78-82) e gela<br />

il Pala Guerrieri. Fossati spacca in due il<br />

match con la quinta tripla di serata e fa<br />

calare il sipario sul derby marchigiano.<br />

Così a Chieti. I padroni di casa sono<br />

senza Rajola (problemi muscolari),<br />

BASKET Settore giovanile<br />

L'Under 19 macina successi<br />

Si è ripreso a giocare nei campionati giovanili. Ecco un’ampia panoramica sulle<br />

squadre della Basket School <strong>Fabriano</strong>. L’Under 13 Regionale ha perso a Osimo<br />

55-50. Tabellino: Martinelli 2, Fanesi 13, Lupacchini, Guerra 7, Pinto 6, Moscatelli<br />

7, Gnecchi 13, Gobbi 2, Mariani, Zanelli, Carsetti; all. Staffaroni. Prossimo turno:<br />

sabato 25 febbraio alla palestra Morea (ore 16) contro la Vallesina.<br />

Anche l’Under 14 Regionale ha perso ad Osimo, 98-55. Tabellino: Crivellaro,<br />

Ballelli 5, Menichelli, Giuseppetti 4, Vitali 11, Spadini 2, Zampetti 5, Tozzi 15,<br />

Giantomassi 2, Pellegrini 4, Beltrami, Patrizi 7; all. Cutugno.<br />

L’Under 15 Regionale è stata battuta a domicilio dalle Teste Matte Pesaro per<br />

55-69. Tabellino: Menichelli, Cenci 2, Mosciatti M. 5, Fabbri 23, Tozzi 4, Braccini<br />

12, Beltrami, Cesauri 3, Amzai S. 4, Amzai E.; all. Falcioni. Prossimo turno:<br />

domenica 26 febbraio a Marzocca.<br />

L’Under 17 Regionale ha perso con il Matelica per 52-70. Tabellino: Liberati,<br />

Soldano 2, Braccini, Nicolini, Conti 4, Radichetti 7, Mosciatti G. 8, Uf zialetti 4,<br />

Carsetti 6, Mannucci 10, Ciancamerla 11; all. Cerini e Cutugno. Prossimo turno:<br />

sabato 25 febbraio a Montemarciano.<br />

L’Under 19 Elite ha disputato due gare. Prima i fabrianesi hanno vinto il match<br />

di recupero a Macerata con un netto 49-82. Tabellino: Rossi 6 (2/5), Pierpaoli,<br />

Ferretti 6 (3/3), Perez 25 (8/17, 1/1), D'Arrigo 18 (3/10, 4/8), Cerini 9 (4/6), Rossini<br />

10 (2/2, 2/2), Spadini 4 (2/4), Piermartiri 3 (1/1, 0/1), Loretelli A. (0/1, 0/1); all.<br />

Cerini. Poi, nel canonico turno di campionato, è arrivato un altro bel colpaccio a<br />

Pesaro contro la Stella Maris per 59-71. Tabellino: Rossi 12 (3/9, 0/1), Pierpaoli<br />

2 (1/2), Ferretti, Perez 21 (10/18, 0/1), D'Arrigo 15 (4/7, 2/5), Cerini 2, Rossini<br />

11 (4/4, 0/1), Spadini n.e., Piermartiri 6 (3/6), Loretelli A. 2 (1/4); all. Cerini.<br />

Prossimo turno: ad Ancona contro l’Adriatico il 29 febbraio.<br />

Domenica impegnativa<br />

trasferta a San Severo<br />

mentre <strong>Fabriano</strong> può di nuovo schierare,<br />

seppur solamente per qualche<br />

minuto, il recuperato Trapella. Dopo un<br />

primo quarto equilibrato, si accendono<br />

Raschi e Gialloreto che, al 13’, portano<br />

a +15 i padroni di casa, con <strong>Fabriano</strong><br />

che vede nel suo scout più palloni persi<br />

(9) che punti (8). Coach Giordani è<br />

costretto a ricorrere due volte al time<br />

out in apertura di seconda frazione e a<br />

pescare dalla panchina energie nuove.<br />

D’Arrigo trova il primo canestro da fuori,<br />

ma Por do replica e fa volare Chieti<br />

a +17 (28-11 al 15’). La Spes tiene botta<br />

con Usberti e Sgobba, ma i cinque punti<br />

consecutivi di Diomede riallargano la<br />

forbice no al +15 (35-20) con cui si<br />

va al riposo lungo. La Spes non perde<br />

comunque la vo<strong>gli</strong>a di lottare e con le<br />

iniziative di Sgobba resta nel match. La<br />

prima tripla di Iardella e il canestro di<br />

Usberti riportano <strong>Fabriano</strong> a -10 (39-29<br />

al 26’), mentre per Chieti imperversano<br />

Raschi e Rossi che danno ai padroni di<br />

casa il +14. Il fallo tecnico af bbiato<br />

alla panchina fabrianese consente a<br />

Gialloreto di infilare cinque punti<br />

consecutivi per il 52-33 con cui si va<br />

all’ultimo riposo. Un altro fallo tecnico,<br />

stavolta al giovane Di Emidio, cambia<br />

improvvisamente volto al match. Break<br />

di 0-7 della Spes (52-40 al 35’, tripla<br />

di Stanic) e Chieti non trova più la via<br />

del canestro. Capitan Usberti infila<br />

la ‘bomba’ del -9, ma Diomede getta<br />

acqua sul fuoco della Spes e spezza il<br />

digiuno della BLS nel quarto periodo<br />

con un layup. <strong>Fabriano</strong> sciupa numerose<br />

possibilità di riavvicinarsi a Chieti,<br />

con <strong>gli</strong> errori in sequenza di D’Arrigo,<br />

Stanic, Sgobba e Fontani che non puniscono<br />

la clamorosa sterilità offensiva<br />

dei padroni di casa (due punti realizzati<br />

nei primi 8’ di ultimo quarto). La Spes,<br />

alla peggior partita come produzione<br />

offensiva, è punita dalle 25 palle perse,<br />

dalla serata storta de<strong>gli</strong> esterni Stanic,<br />

Iardella e Fontani (4/21 complessivo al<br />

tiro) e da una direzione arbitrale che ha<br />

scatenato la rabbia di coach e società<br />

nel post-partita.<br />

Il prossimo avversario: San Severo.<br />

Si gioca domenica in Pu<strong>gli</strong>a. Rispetto<br />

all'andata, coach Paternoster è stato<br />

sostituito con Piero Millina, che ha<br />

conquistato il suo primo successo ad<br />

Anagni. L’infortunio patito da Rugolo,<br />

proprio al Pala Guerrieri lo scorso 8<br />

dicembre (da quel giorno 2 vinte e 7<br />

perse), ha privato i giallo neri del loro<br />

faro offensivo (14.2 punti), ma ora che<br />

l’esterno reggino è pienamente recuperato<br />

San Severo è tornata a ruggire.<br />

In cabina di regia c’è il marchigiano<br />

Fabio Lovatti (8 punti e 2.1 assist),<br />

22enne di scuola Scavolini Pesaro. Al<br />

suo anco partono in quintetto l’ex<br />

Teramo Marzoli, anch’e<strong>gli</strong> classe ’89<br />

(10.4), in crescita, e lo stesso Rugolo.<br />

I lunghi Fattori (13.5, 41% da tre) e<br />

Amoroso (12.4 punti e 4.9 rimbalzi)<br />

garantiscono pericolosità offensiva,<br />

nonostante siano quelli che hanno registrato<br />

un maggiore calo ne<strong>gli</strong> ultimi<br />

due mesi. Dalla panchina si alzano<br />

Ivan Scarponi, ala ex Montecatini (8.7<br />

punti), il play Poluzzi (2.4 punti) e il<br />

solido pivot Candido (5 punti).<br />

BASKET Serie D<br />

I 53rd sconfi tti al fotofi nish<br />

Scon tta in volata per i 53rd <strong>Fabriano</strong> (63-64) che, al termine di una gara combattuta,<br />

ma quasi sempre condotta, si vedono raggiungere e sorpassare nell’ultimo<br />

minuto da<strong>gli</strong> Sprjtz Camerata Picena. La squadra di coach Lorenzo Cecchini chiude<br />

avanti la prima frazione di due lunghezze, spinta dall’intraprendenza di Jachetta e<br />

Giombi. I 53rd prendono in mano l’iniziativa nel 3° quarto, quando stringono le<br />

ma<strong>gli</strong>e in difesa e cavalcano l’ottima serata di Jachetta in attacco. Gli Sprjtz, però,<br />

non si arrendono e restano sempre a contatto con i bianco viola, che nell’ultima<br />

frazione non trovano più la via del canestro e nel momento topico vengono raggiunti<br />

e sopravanzati da<strong>gli</strong> ospiti. Il tabellino: Costantini 6, Cecchini F. 7, Mazzoni G.,<br />

Pallotta 2, Narcisi 1, Bruzzechesse 5, Jachetta 20, Corradini 9, Pietrini 2, Giombi<br />

11. All. Cecchini L. I 53rd torneranno in campo sabato 25 febbraio, ancora alla<br />

palestra Morea (ore 21), contro la capolista Aesis Jesi.<br />

25<br />

Iardella cerca di superare Fossati durante<br />

il derby con La Fortezza Recanati<br />

(foto Teatini/Buscarini)<br />

classifi che<br />

DIVISIONE NAZIONALE A<br />

Divisione Nord-Ovest:<br />

Omegna 44; Torino 34; Trevi<strong>gli</strong>o 28;<br />

Casalpusterlengo e Pavia 26; Castelletto<br />

Ticino 16.<br />

Divisione Nord-Est: Trento e Trieste<br />

34; Perugia 22; Siena, Firenze e<br />

Santarcangelo 14.<br />

Divisione Sud-Ovest: Napoli 40; Capo<br />

d'Orlando 30; Ferentino 26; Matera 22;<br />

Latina 20; Anagni 14.<br />

Divisione Sud-Est: Recanati, Chieti e<br />

Bari 24; San Severo 18; Spes <strong>Fabriano</strong><br />

14; Ruvo di Pu<strong>gli</strong>a 6.<br />

SERIE C REGIONALE<br />

Halley Matelica e Gualdo Tadino<br />

28; Urbania 24; Loreto Pesaro e<br />

Fermignano 22; Bramante Pesaro<br />

20; Pontevecchio 18; Fano, Perugia<br />

e Urbino 14; Todi 12; Ca<strong>gli</strong> 10.<br />

SERIE D<br />

Aesis Jesi 30; Basket Giovane Pesaro<br />

26; Virtus Jesi e Teste Matte Pesaro 22;<br />

Fossombrone, Montecchio e Camerata<br />

Picena 20; Wild Cats Pesaro 18; 53rd<br />

<strong>Fabriano</strong> e Basket School <strong>Fabriano</strong><br />

14; Aquarius Pesaro 12; Vallesina 10;<br />

Vadese 4; Maior Senigallia 2.<br />

PROMOZIONE (Ancona)<br />

Blunky <strong>Fabriano</strong> 24; Evergreen <strong>Fabriano</strong><br />

20; Castelfi dardo, Chiaravalle<br />

e Adriatico Ancona 18; Polverigi, P73<br />

Ancona, Sassoferrato e Osimo St.<br />

10; Dinamo Ancona 8; Cerreto e San<br />

Marcello 6.<br />

PROMOZIONE (Macerata)<br />

Lully Porto Recanati, Morrovalle e Cus<br />

Macerata 26; Junior Porto Recanati, Gladiatores<br />

Matelica ed Edera Macerata A<br />

18; Cus Camerino 16; Partizan Macerata<br />

14; Recanati 12; Civitanova e Pollenza<br />

8; Edera Macerata B 0.<br />

SERIE C FEMMINILE<br />

Schiavoni Ancona e Highlander Cattolica<br />

18; Porto Sant'Elpidio e Girls Ancona<br />

12; Offi da 10; Olimpia Pesaro e Osimo<br />

8; School Pesaro 6; Thunder Matelica<br />

4; Pallacanestro <strong>Fabriano</strong> 2.<br />

25 sport.indd 2 22/02/12 11.08


26 >SPORT<<br />

<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

VOLLEY Serie B2 femminile<br />

In arrivo un tour de force<br />

La Pallavolo <strong>Fabriano</strong> comincia un ciclo decisivo per la salvezza<br />

di LORENZO CARSETTI<br />

La Pallavolo <strong>Fabriano</strong> inciampa<br />

ancora. A Recanati, dove le cartaie<br />

hanno recuperato mercoledì<br />

scorso l’allacciata valida per il 15°<br />

turno di campionato, il sestetto del<br />

presidente Gabellieri ha rimediato una<br />

scon tta per 3-1 che ha confermato<br />

le dif coltà esterne. Il fondamentale<br />

match casalingo con Amandola, che<br />

si sarebbe dovuto giocare sabato 18, è<br />

stato rinviato a mercoledì 29 febbraio<br />

(ore 21.15). Servirà un PalaGuerrieri<br />

vestito per le grandi occasioni, per<br />

supportare le ragazze nel momento più<br />

delicato della stagione.<br />

A stento. Nel mezzo, tuttavia, ci sarà<br />

da sbattersi ad Ascoli in una partita<br />

che costituirebbe peccato mortale<br />

sottovalutare. E se <strong>Fabriano</strong> è quella<br />

de<strong>gli</strong> ultimi due mesi, è vietato ogni<br />

qualsiasi preventivo di superiorità.<br />

Raimondo Capomagi è destinato a farne<br />

il suo credo. Una sola vittoria (quella<br />

con Moie) nelle ultime quattro partite<br />

RUGBY Serie C<br />

BREVI BASKET<br />

PROMOZIONE<br />

Nel girone anconetano, il Lallobasket<br />

Sassoferrato ha superato 61-51 il<br />

San Marcello. Nel girone maceratese, i<br />

Gladiatores Matelica hanno espugnato<br />

con autorità il parquet del Partizan<br />

Macerata per 50-89. Domenica 26<br />

febbraio i Gladiatores affronteranno sul<br />

proprio parquet il Cus Camerino per una<br />

sfi da sempre molto sentita (palazzetto<br />

di Matelica, ore 18).<br />

SERIE C DONNE<br />

La Thunder Matelica è stata sconfi tta<br />

ad Ancona per mano della fortissima<br />

capolista Schiavoni 81-44. Domenica<br />

26 febbraio la Thunder tornerà a giocare<br />

in casa contro l'Osimo (ore 16).<br />

COSMETAL RECANATI 3<br />

PALLAVOLO FABRIANO 1<br />

COSMETAL RECANATI – Isidori, Morgoni<br />

(L), Giorgi, Finelli (L), Sampaolesi,<br />

Beldomenico, Ciava<strong>gli</strong>a, Musciano,<br />

Mengascini, Caprari, Malavolta, Fedeli.<br />

All. Paniconi<br />

PALLAVOLO FABRIANO – Sona<strong>gli</strong>a,<br />

Persigilli, Ciccolini, Pellicciari, Mancini<br />

Palamoni, Santoni, Capomagi M. (L);<br />

Palazzi, Lametti, Cerini, Gezzi, Cavalieri.<br />

All. Capomagi R.<br />

PARZIALI - 25-23, 25-18, 22-25, 25-23<br />

CLASSIFICA - Cesena 41, Porto Recanati<br />

e Bastia 36, Pa<strong>gli</strong>are 35, Recanati<br />

27, Manoppello Pescara 25, Jesi 22,<br />

<strong>Fabriano</strong> 21, Moie 20, Perugia 19, Amandola<br />

16, Rimini 13, Ascoli 7, Chieti 0.<br />

Fabrianesi come una valanga: 6-50!<br />

In formazione rimaneggiata il <strong>Fabriano</strong> Rugby ha sbancato Porto<br />

Sant’Elpidio. I coach Sciamanna e Lombardi fanno di necessità virtù.<br />

Nonostante ciò si scende in campo molto determinati, consapevoli che<br />

si dovrà dare tutto per uscire vincitori. E così è: il risultato nale parla<br />

da solo, 6-50, accolto con gioia dai fabrianesi che hanno saputo ben<br />

interpretare la partita, rimanendo sempre concentrati e disciplinati. Una<br />

menzione particolare per l’improvvisato tallonatore Vasi Konstantinidis<br />

che ha realizzato la sua prima meta in carriera. La squadra: Becchetti,<br />

Konstantinidis, Beccacece, Lombardi, Coniguardi, Capalti, Ghilardi,<br />

Luzi, Ragni, Janigro, Fronzi, Betti, Riccioni, Teodori, Maccari. A<br />

disposizione: Spinaci, Rossi, Ferretti. Prossima partita: domenica 26<br />

febbraio alle ore 14.30, il <strong>Fabriano</strong> affronterà in trasferta il Moscosi<br />

Rugby, sul campo della frazione Moscosi di Cingoli. Classi ca: Città di<br />

Castello 53 (-4), Cus Camerino 46, Amatori Perugia 44 (-8), <strong>Fabriano</strong><br />

36 (-8), Perugia Senior 34 (-8), Gualdo&Nocera 19, Porto Sant'Elpidio<br />

16 (-4), Guardia Martana 7 (-4), Valmetauro Titans 5, Moscosi 4 (-16).<br />

BASKET Serie C regionale<br />

L'Halley sbanca Pesaro<br />

ma perde a Fermignano<br />

Dove eravamo rimasti? E’ una domanda<br />

spontanea dopo il grande caos della<br />

neve che, oltre a causare disagi immaginabili<br />

a persone e cose, ha stravolto<br />

anche il calendario sportivo. Il basket<br />

non è restato immune da questo. Alla<br />

ripresa dell'attività l’Halley Matelica<br />

ha vinto in trasferta con il Loreto Pesaro<br />

per 63-70. Gli uomini di Sona<strong>gli</strong>a, dopo<br />

un inizio dif cile che li ha visti sempre<br />

inseguire con il primo tempo concluso<br />

sul 37-29, hanno cominciato il recupero<br />

hanno rispedito il plotone a cinque<br />

punti dal quart’ultimo posto. “Ma a<br />

Recanati siamo stati in partita – ci tiene<br />

Dimitri<br />

Porcarelli<br />

e concretizzato il sorpasso nel terzo<br />

quarto (45-48) per poi chiudere agevolmente<br />

l’incontro conquistando così una<br />

vittoria importante che ricaccia indietro<br />

le ambizioni di primato dei pesaresi. Il<br />

tabellino matelicese: Santini 8, Sorci<br />

16, Cortese 7, Bracchetti, Montanari 2,<br />

Venturi 18, Gatti 2, Porcarelli 9, Rosei<br />

5, Capannini 8. Poi però martedì sera,<br />

nel primo dei due recuperi di campionato,<br />

l'Halley ha perso a Fermignano<br />

per 75-59. Tabellino: Santini 7, Sorci<br />

2, Cortese 3, Boni, Bracchetti, Venturi<br />

19, Gatti 4, Porcarelli 10, Rosei 11, Capannini<br />

3. Prossimo incontro, sabato 25<br />

febbraio (ore 18.15) in casa per l'ultima<br />

gara di ritorno contro la quotata Urbania.<br />

Poi sabato 3 marzo si recupererà la<br />

partita contro il Ca<strong>gli</strong> al palazzetto di<br />

Matelica (ore 18.15). Quindi inizierà la<br />

"fase ad orologio".<br />

Egidio Montemezzo<br />

a precisare il nocchiero fabrianese – nel<br />

primo e quarto set eravamo sul 23 pari,<br />

per poco non ce la facevamo. Non deve<br />

essere un alibi, ma c’erano condizioni<br />

ambientali proibitive, con la palestra<br />

fredda, della quale non eravamo stati<br />

avvertiti, mentre le nostre avversarie si<br />

riscaldavano vestite. Abbiamo servito<br />

bene, ma commettiamo ancora qualche<br />

errore di troppo in ricezione nelle fasi<br />

centrali dei set che poi paghiamo alla<br />

fine. Ma ho recuperato pienamente<br />

Mancini Palamoni dal problema alla<br />

cavi<strong>gli</strong>a, e questo sarà un fattore aggiunto<br />

in vista delle prossime partite”.<br />

Manco a dirlo, decisive. “Giocheremo<br />

sette volte da qui al 31 marzo, saranno i<br />

punti decisivi per la salvezza – afferma<br />

Capomagi – Ascoli è penultima in classi<br />

ca, ma la settimana scorsa ha perso<br />

a Moie dopo essere stata avanti 20-11<br />

sull’1-1. Non potremo fare errore più<br />

grande che sottovalutarla. Sappiamo<br />

che molto si deciderà contro Amandola,<br />

ma dobbiamo presentarci a quella partita<br />

nelle mi<strong>gli</strong>ori condizioni possibili<br />

GINNASTICA Ritmica<br />

Fine settimana vincente:<br />

le ginnaste fanno il pieno<br />

La neve ha sconvolto i programmi delle gare regionali di ritmica, per cui sia sabato<br />

che domenica ci sono stati i recuperi della Categoria a Fano e della Specialità in<br />

Ancona. Iniziamo con la seconda ed ultima prova del Campionato di Categoria con<br />

la classi ca della giornata e la classi ca nale del Campionato Regionale.Ecco i<br />

risultati della Carifabriano Ginnastica. Allieve di Prima Fascia: Talisa Torretti<br />

terza, Giulia Fattorini quarta, Roberta Giardinieri quinta e Gaia Andreatini settima.<br />

Allieve Seconda Fascia: So a Crescentini quarta. Nelle Junior di Prima Fascia si<br />

laurea Campionessa regionale Letizia Cicconcelli e quarta Angelica Accatino. Tra<br />

le Junior di Seconda Fascia titolo regionale a Valeria Carnali, terza Cecilia Meriggiola<br />

e quinta Michela Moscianese, mentre per le Senior altra vittoria fabrianese<br />

con la conferma di campionessa regionale Marika Buratti e seconda Valeria Rossi.<br />

Per il Campionato di Specialità si recupera ad Ancona la gara prevista a <strong>Fabriano</strong><br />

e rimandata per il maltempo. In pedana le ginnaste della Carifabriano hanno ben<br />

gareggiato riportando ottimi risultati. Nella categoria delle Junior Serena Carnali<br />

ottiene la vittoria alla fune ed il terzo posto al cerchio, Camilla Zuccaro prima sia<br />

alla palla che alle clavette, Chiara Caselli seconda al cerchio e quarta alle clavette,<br />

Azzurra Ottaviani quinta sia alla palla che alle clavette. Nella categoria Senior Katiuscia<br />

Pedica prima<br />

al cerchio ed<br />

al nastro, Martina<br />

Santini prima alla<br />

fune e seconda alle<br />

clavette. Per cui<br />

ne settimana con<br />

un bottino di vittorie<br />

notevole, che<br />

è di buon auspicio<br />

per il proseguimento<br />

della stagione.<br />

Le ginnaste<br />

con la presidentessa<br />

Angela Piccoli<br />

e, soprattutto, senza perdere<br />

altri punti”.<br />

Mal di trasferta. Non sarà<br />

facile contrastarlo, ma bisognerà<br />

adoperarsi. Del resto,<br />

non è un caso se <strong>Fabriano</strong><br />

non vince fuori casa dal<br />

lontano 3 dicembre, quando<br />

sbancò Bastia Umbra in<br />

quella che resta forse la mi<strong>gli</strong>or<br />

partita della stagione.<br />

“Forse la pesante scon tta<br />

di Perugia (a ne 2011, ndr)<br />

ha pesato molto nella nostra<br />

testa – svela Capomagi – da<br />

lì in poi abbiamo iniziato a<br />

faticare. Ma non abbiamo<br />

individualità in grado di<br />

risolvere tutti i problemi,<br />

questo gruppo ha sempre costruito<br />

le sue fortune con il contributo di<br />

tutte e solo così potrà uscirne.” Sabato,<br />

dunque, si va ad Ascoli Piceno (ore 21).<br />

In dubbio capitan Persigilli, che anche<br />

a Recanati si è trovata alle prese con il<br />

mal di schiena. Mercoledì 29 febbraio,<br />

Il <strong>Fabriano</strong> Rugby felice<br />

dopo la vittoria nel pantano<br />

di Porto Sant'Elpidio<br />

Giorgia Pellicciari in battuta<br />

(foto di Massimo Ilari)<br />

poi, nel giorno del crocevia interno<br />

con Amandola, sapremo se Sona<strong>gli</strong>a<br />

e compagnia potranno risparmiarsi un<br />

nale di stagione al cardiopalma.<br />

classifi che<br />

ECCELLENZA<br />

Fermana 45; Tolentino 44;<br />

Maceratese 42; Grottammare<br />

e Urbania 36; Cingolana<br />

34; Monturanese 33; Vigor Senigallia<br />

32; Ca<strong>gli</strong>ese 31; Corridonia 30; Biagio<br />

Nazzaro 29; Truentina e Fossombrone<br />

28; Elpidiense Cascinare e Montegranaro<br />

24; Belvederese 20; Fortitudo <strong>Fabriano</strong><br />

12; Montecchio 2.<br />

PROMOZIONE<br />

Urbinelli, Apiro e Vismara Pesaro 39;<br />

Matelica 37; Offagna 35; Piandimeleto<br />

e Real Metauro 34; Castelfi dardo 33; Rio<br />

Salso e Falconarese 32; Gallo Colbordolo<br />

e Passatempese 31; Marotta 30; Osimana<br />

26; Vadese e Pergolese 23; <strong>Fabriano</strong> e<br />

Castelfrettese 22; Ostra Vetere 15.<br />

PRIMA CATEGORIA<br />

San Marcello 40; Filottranese 36; Marina<br />

e Sassoferrato Genga 34; Marzocca 32;<br />

Laurentina e Cupramontana 29; Barbara<br />

e Cameranese 28; Camerano 26; Torrette<br />

24; Monserra 22; Filottrano 19; Ostra 16;<br />

Borghetto 10; Brandoni Dorica 6.<br />

SECONDA CATEGORIA gir. C<br />

Cantiano 37; M. Senigallia 36; Frontone,<br />

Ponte Sasso, Corinaldo e San Costanzo<br />

33; Arcevia Cabernardi e Falconara 28;<br />

Senigallia 27; Castelleone 23; Chiaravale<br />

21; Montemarciano e Torre San Marco<br />

20; Sangiorgese 14; Ponterosso 13;<br />

Palombina 10.<br />

SECONDA CATEGORIA gir. D<br />

Castelplanio 43; Monsano 40; Collemarino<br />

39; Leonessa Montoro 33; Castelbellino<br />

28; Cingulum 27; Staffolo 25;<br />

Agu<strong>gli</strong>ano Polverigi, Argignano e Borgo<br />

Minonna 24; Sampaolese 23; Vallesina<br />

22; Cameratese 21; Cerreto 20; Victoria<br />

Strada 15; Serrana 10.<br />

TERZA CATEGORIA gir. D<br />

Albacina e Pianello 29; Morro d'Alba e<br />

Castelferretti 27; Autora Jesi e Spes Jesi<br />

26; Falconara e Poggio San Marcello 25;<br />

Maiolati 24; Serradica 17; Real Borgo<br />

13; Chiaravalle 12; Rosora Angeli 10;<br />

Mosaico 4.<br />

TERZA CATEGORIA gir. G<br />

Fabiani Matelica 36; Juventus Club 32;<br />

Esanato<strong>gli</strong>a e Pian di Pieca 31; Pioraco<br />

30; Palombese 26; Sefro 23; Colmuranese<br />

22; Visso 16; Nova Camers e San<br />

Severino 14; Monte San Martino 9; Gualdo<br />

5; Sforzacosta 1.<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >SPORT<<br />

27<br />

ATLETICA <strong>Fabriano</strong><br />

La neve rallenta <strong>gli</strong> atleti<br />

Allenamenti ridotti per tre settimane di maltempo: la polemica<br />

Il maltempo ha fermato per tre<br />

settimane l’attività di tutti i settori<br />

giovanili dell’Atletica <strong>Fabriano</strong>, né<br />

poteva essere diversamente, considerando<br />

che sia il piazzale antistante lo stadio<br />

sia la super ce interna della struttura<br />

(campo da gioco e pista di atletica) sono<br />

state ricoperte completamente da almeno<br />

70 centimetri di neve. Il parcheggio<br />

è stato più o meno sgomberato dai soliti<br />

quattro o cinque volontari, per quel che<br />

riguarda la pista, molto faticosamente<br />

(sempre i soliti noti…) si sta cercando<br />

di aprire lo sviluppo dei 400 metri<br />

della sesta corsia. Ovviamente, senza<br />

alcuna attrezzatura o macchinario a<br />

disposizione per sgomberare con maggiore<br />

facilità le super ci, una nevicata<br />

abbondante è destinata a determinare la<br />

paralisi totale dell’attività del calcio e<br />

dell’atletica per settimane e settimane.<br />

Se poi la quasi totalità di dirigenti ed<br />

iscritti sembra refrattaria alla pala,<br />

allora si può tranquillamente chiudere<br />

i battenti no al disgelo.<br />

I volontari erano talmente pochi che<br />

non hanno potuto ovviamente rispondere<br />

(con rammarico) alla bella<br />

iniziativa della “spalata solidale”<br />

promossa dalla Basket School, troppo<br />

presi com’erano (dalle 7 alle 12.30 di<br />

domenica mattina) a cercare di rendere<br />

praticabile il parcheggio dello stadio e<br />

l’ingresso alla struttura. Dopo questa<br />

antipatica premessa, che vorrebbe se<br />

non altro richiamare ad un po’ più di<br />

responsabilità e partecipazione, senza<br />

appro ttare comunque e sempre del<br />

lavoro de<strong>gli</strong> altri, diciamo che non<br />

tutti si sono arresi, anche agonisticamente<br />

parlando. In quattro erano già<br />

POESIA<br />

Il traguardo<br />

Quanti traguardi nella vita:<br />

il traguardo di una vita avanzata e in salute,<br />

quello di una laurea,<br />

e via dicendo…<br />

Ci sono altri traguardi meravi<strong>gli</strong>osi,<br />

quelli delle attività sportive,<br />

nel mio caso mi riferisco alle due ruote,<br />

la bici.<br />

Caro amico atleta del pedale,<br />

mi permetto di suggerire,<br />

qualche qualità che bisogna possedere,<br />

per svolgere questo sport agonistico:<br />

intelligenza, stile perfetto,<br />

preparazione, volontà, forza.<br />

Quando ti presenterai sulla linea<br />

di partenza<br />

per una gara e sentirai la voce:<br />

“pronti, via!”,<br />

non partire, se non hai intenzione<br />

di essere pulito,<br />

per te quel traguardo non sarà<br />

un traguardo.<br />

Avere scadenza di effetti è male.<br />

Mentre nel vero atleta<br />

l’intelligenza comanderà la sua forza,<br />

come… e quando…<br />

anche se il traguardo sarà lontano<br />

lo vedrà con la sua mente.<br />

Durante la gara<br />

non mancherà occasione di vedere<br />

tante ruote primeggiare,<br />

poi indietreggiare.<br />

Nelle fasi salienti della gara<br />

la tua sana forza e salute<br />

entreranno in azione nel vedere<br />

le prime transenne,<br />

il traguardo è vicino,<br />

si vede lassù in ascesa.<br />

Si vedrà la folla che si sporge col petto,<br />

anche con poco rispetto,<br />

ti servirà di dare i colpi sui pedali<br />

e di fare pedalate mordenti:<br />

per te, se sei pulito,<br />

saranno momenti potenti.<br />

E’ volata… la stretta di denti…<br />

E anche se non sarà vittoria,<br />

per te sarà sempre una gloria.<br />

Sebastiano Gubinelli<br />

quali cati per partecipare ai Campionati<br />

Italiani Indoor, <strong>gli</strong> Allievi Gian<br />

Marco Cacciamani nel getto del peso<br />

e Gabriele Tozzi nella staffetta 4x200<br />

metri, l’Allieva Ilaria Bonafoni nei 60<br />

metri e lo Junior Nicolò Marinelli nei<br />

400 metri. Ebbene, i risultati sono stati<br />

strabilianti, soltanto pensando che né<br />

pedane, né pista ovviamente potevano<br />

essere frequentate. Immaginate pure<br />

come si può preparare una gara sui 400<br />

metri avendo a disposizione nient’altro<br />

che una palestra di venti metri e le gradinate<br />

della tribuna coperta.<br />

La mancanza di una struttura, magari<br />

piccola e spartana, per consentire anche<br />

<strong>gli</strong> allenamenti al coperto si avverte<br />

da sempre, come quella di un’area da<br />

adattare per i lanci, ma guriamoci se<br />

in questi periodi di crisi totale ci può<br />

essere attenzione per lo sport. Incitiamo<br />

la sistemazione delle strade e della segnaletica,<br />

almeno a disposizione di tutti,<br />

non soltanto di quattro o cinquemila<br />

praticanti di attività sportive.<br />

Intanto però la Federazione ha assegnato<br />

all’Atletica <strong>Fabriano</strong> l’organizzazione<br />

di alcune gare particolarmente<br />

importanti durante la prossima primavera<br />

e la dirigenza biancorossa non ha<br />

avuto ancora risposte dall’amministrazione<br />

comunale circa l’acquisto di una<br />

materassina super ciale per la ricaduta<br />

del salto in alto, esattamente come per<br />

la rete di protezione della gabbia del<br />

martello, alla ne acquistata per disperazione<br />

dovuta a necessità assoluta dalla<br />

stessa Associazione, ed ovviamente mai<br />

rimborsata come invece garantito dai<br />

responsabili comunali.<br />

Me<strong>gli</strong>o non farle certe promesse, o<br />

CALCIO Il punto<br />

Si riparte<br />

nel weekend<br />

quanto meno, me<strong>gli</strong>o non crederci.<br />

Speriamo a questo punto che i campionati<br />

di calcio, fermi per la neve, si<br />

protraggano no al maggio inoltrato,<br />

in modo da avere una scusa plausibile<br />

(stadio occupato) per rinunciare alle<br />

gare assegnate ed evitare una guraccia.<br />

Gian Marco, Gabriele, Ilaria e Nicolò<br />

perdoneranno questo inutile preambolo.<br />

Loro sono stati comunque protagonisti<br />

di autentico spessore agonistico, veri<br />

testimonial di una Associazione che<br />

con quattro soldi, tanta passione e senza<br />

lasciare un centesimo di debito in giro,<br />

garantisce l’attività sportiva da 50 anni<br />

Gian Marco, Ilaria e Gabriele<br />

ininterrottamente ad un bel numero di<br />

giovanissimi atleti (quest’anno, in nemmeno<br />

due mesi, già 138 iscritti). Gian<br />

Marco Cacciamani è stato il primo a<br />

scendere in pedana, nel getto del peso.<br />

Certo, <strong>gli</strong> sono mancati <strong>gli</strong> allenamenti<br />

all’aperto, ma comunque, l’allievo di<br />

Giuseppe Ga<strong>gli</strong>ardi si è piazzato al<br />

12° posto con il primo lancio (<strong>gli</strong> altri<br />

due nulli) a metri 13.75, pure distante<br />

dal suo fresco record di 14.30. Poco<br />

dopo ecco schierato Nicolò Marinelli<br />

nei 400 metri. Bella gara la sua, senza<br />

paura, ma corsa con temperamento<br />

e decisione in 51”74, un buon crono<br />

che <strong>gli</strong> ha consentito di piazzarsi al<br />

19° posto in Italia. Domenica mattina<br />

si è presentata ai blocchi di partenza<br />

dei 60 metri l’Allieva Ilaria Bonafoni,<br />

velocissima erede di Gabriella De Leo<br />

e Dajana Cuicchi. Per lei, superare la<br />

quali cazione ed approdare in semi-<br />

nale, era già un grande obbiettivo<br />

ed infatti, correndo nel nuovo record<br />

sociale e personale di 8”08, il risultato<br />

è stato centrato, in sedicesima ed ultima<br />

posizione utile. Ma il temperamento<br />

di Ilaria è conosciuto ed in semi nale,<br />

tenendo benissimo in pugno la gara, si<br />

è addirittura superata, mi<strong>gli</strong>orandosi<br />

con un crono di 8”00 (6° posizione)<br />

e centrando un 12° posto nale che le<br />

rende veramente onore. Si tratta del<br />

secondo mi<strong>gli</strong>or crono di sempre nei<br />

60 indoor della storia dell’Atletica<br />

<strong>Fabriano</strong>, superiore soltanto a quello<br />

ottenuto da Dajana Cuicchi (7”84) ma<br />

nella categoria Junior. Anche l’Allievo<br />

Gabriele Tozzi ha fatto la sua parte<br />

nella prima frazione di una mi<strong>gli</strong>oratissima<br />

staffetta 4x200, alla ne nona in<br />

1’36”25. Proprio Gabriele ha consentito<br />

al quartetto di mi<strong>gli</strong>orarsi di mezzo<br />

secondo rispetto al tempo di quali cazione.<br />

Grande merito va al preparatore<br />

di questi ragazzi, Massimiliano Poeta.<br />

Max, con <strong>gli</strong> esigui spazi a disposizione<br />

ricavati in palestra e all’ingresso dello<br />

stadio, con un certosino lavoro di tecnica<br />

e potenziamento con <strong>gli</strong> elastici e di<br />

trasformazione attraverso ripetuti sprint<br />

brevissimi, è riuscito a schierare i suoi<br />

in una forma addirittura sorprendente.<br />

Ed ora si attendono i Master, impegnati<br />

tra meno di tre settimane nei loro campionati<br />

italiani indoor.<br />

CALCIO a 5 Il punto<br />

Virtus e Nuova Lif, utili vittorie<br />

In serie C1, invece, il Real cade sul duro campo di Ripatransone<br />

Speriamo che sia la volta buona: tra SERIE C1 – La ripresa dell’attività zona play-out. Il successo era già al<br />

sabato 25 e domenica 26 febbraio si agonistica - dopo la lunga pausa forzata caldo all’intervallo, quando i ragazzi di<br />

torna a giocare nei campionati regionali causa neve – non ha portato bene al mister Micucci conducevano di quattro<br />

di calcio, dall’Eccellenza alla Terza Real <strong>Fabriano</strong>, che è stato scon tto per reti. Formazione: Moriconi, Teodori,<br />

Categoria (la neve ha bloccato tutto da 8-3 a Ripatransone. Ai ragazzi di mister Caporali, Cennini, Zamponi, Casiraghi,<br />

domenica 29 gennaio e sono tante le Rinaldi non sono bastati i gol di Ciculi e Farneti, Ruggeri, Pallotta, Romani.<br />

partite da recuperare). In Eccellenza, si Angelelli, oltre a un’autorete in favore. Sabato 25 febbraio la Nuova Lif andrà<br />

riprende con la Fortitudo <strong>Fabriano</strong> di Ora per il Real si prospettano due turni in trasferta ad Apiro, poi ancora fuori<br />

mister Nico impegnata in casa domeni- casalinghi consecutivi da sfruttare nel casa nell’infrasettimanale di mercoledì<br />

ca 26 febbraio contro il Fossombrone mi<strong>gli</strong>ore di modi: venerdì 24 febbraio 29 febbraio ad Osimo. Classi ca: Tenax<br />

(Comunale, ore 15), poi mercoledì 29 contro il Corinaldo (Palestra Fermi, ore Castel dardo 49; Cus Macerata 47;<br />

febbraio i rossoblù andranno a Belve- 21.30) e lunedì 27 febbraio contro il San Nuova Ottrano e Virtus <strong>Fabriano</strong> 40;<br />

dere Ostrense per un vero e proprio Severino (Palestra Fermi, ore 21.30). Osimo 38; Recanati, Campocavallo<br />

spareggio salvezza. In Promozione, il Classi ca: Lucrezia 45; Torrese 41; San e Grottaccia 31; Montelupone e Im-<br />

Matelica di mister Spuri Forotti sa- Crispino 39; Castelbellino 37; Sant’Anbrecciata 26; Ga<strong>gli</strong>ole 19; Nuova Lif<br />

bato impegnata in casa contro l’Ostra gelo 32; Ripatransone 31; Corinaldo 30; <strong>Fabriano</strong> 18; Moie 16; Giovane Aurora<br />

Vetere, poi mercoledì 29 in trasferta a Bocastrum United 28; Real <strong>Fabriano</strong> 12; Apiro 7; Villa Musone 3.<br />

Marotta; il <strong>Fabriano</strong> Calcio di mister 27; Montegranaro 26; Chiaravalle e SERIE D FEMMINILE – Il lungo<br />

Giacometti in casa con il Castel dardo, Tre Colli Ancona 22; Montecchio 20; stop non ha in ciato sulle prestazioni<br />

mentre mercoledì osserverà un turno di<br />

riposo. In Prima Categoria, il Sassofer-<br />

Fano 13; Castorano 11; San Severino 6.<br />

SERIE C2 – Prezioso successo della<br />

della Virtus <strong>Fabriano</strong>, che ha superato<br />

4-1 l'Amandola con una reazione super<br />

Mirko Pierantonierri, portiere Virtus<br />

rato Genga di mister Luchetti sabato di Virtus <strong>Fabriano</strong>, che ha battuto (4-2) nella ripresa, dopo un primo tempo 34; Maceratese 33; San Michele al<br />

scena in casa contro la Brandoni Dorica. e agganciato in classi ca al terzo posto chiuso in svantaggio. Il team di mister Fiume 32; M2 Sport e Virtus <strong>Fabriano</strong><br />

In Seconda Categoria, turno a domicilio la Nuova Ottrano. Il<br />

Altarocca è andato in 27; Loreto 23; Sarnano 22; Marzocca<br />

sia per l’Argignano (il team di mister primo tempo si è chiuso<br />

rete con Guerci, Mo- 20; Chiaravalle 18; Amandola 17; La<br />

Nasoni riceve la Sampaolese) sia per in equilibrio, poi i cartai<br />

richelli, Farneti e No- Fenice e San Costanzo 13; Matelica 5.<br />

il Cerreto (la squadra di mister Azzeri<br />

ospita la Cameratese). In Terza Cate-<br />

di mister Buratti hanno<br />

messo la freccia nella<br />

tari. La vittoria poteva<br />

essere ben più ampia<br />

Ferruccio Cocco<br />

goria, nel girone D sabato l’Albacina ripresa. A segno Falcioni<br />

alla fine. Formazione:<br />

va a Chiaravalle mentre il Serradica in<br />

casa contro il<br />

Poggio San<br />

Marcello, nel<br />

girone G la<br />

Fabiani Matelica<br />

in trasferta<br />

con la<br />

Palombese.<br />

(tripletta) e Spilli. Formazione:<br />

Pierantonietti,<br />

Stroppa William e Samuele,<br />

Biancini, Leporoni,<br />

Falcioni, Amadei,<br />

Boncristiano, Spilli,<br />

Calussi. Per la Virtus<br />

ora ci sono due gare<br />

ravvicinate: venerdì 24<br />

Crocetti, Cozza, Marani,<br />

Marcelli, Monticelli,<br />

Berardi, Ve<strong>gli</strong>ò, Gatti,<br />

Guerci, Morichelli, Farneti,<br />

Notari. Sabato 25<br />

febbraio la Virtus andrà<br />

in trasferta ad Ancona<br />

contro il Real Lions<br />

(formazione cadetta che<br />

Nuoto Fisdir:<br />

a <strong>Fabriano</strong><br />

<strong>gli</strong> "Italiani"<br />

f.c.<br />

Michael<br />

Rosetti<br />

della<br />

Fortitudo<br />

febbraio a Moie e martedì 28 febbraio<br />

in casa contro l’Apiro (PalaGuerrieri,<br />

ore 21.30). Bella vittoria della Nuova<br />

Lif <strong>Fabriano</strong>, che ha liquidato la Virtus<br />

Moie con un rotondo 7-3 grazie ai gol<br />

di Farneti, Ruggeri (2), Pallotta (2)<br />

e Romani (2, foto), rilanciandosi in<br />

non fa classi ca), poi mercoledì 29 febbraio<br />

match di recupero in casa contro<br />

il Sarnano (PalaGuerrieri, ore 21.30).<br />

L’Atletico Matelica, invece, ha perso<br />

0-8 per mano del Loreto, venerdì 24<br />

febbraio trasferta a Sarnano. Classi -<br />

ca: Civitanova 38; Accademia Calcio<br />

Dal 2 al 4 marzo presso la nuova piscina<br />

comunale di <strong>Fabriano</strong> si svolgerà il 2°<br />

campionato italiano di nuoto in vasca<br />

corta Fisdir, organizzato dall’associazione<br />

dilettantistica Polisportiva disabili<br />

“Mirasole” di <strong>Fabriano</strong>.<br />

27 sport.indd 2 22/02/12 11.13


28 >SPECIALE FAMIGLIA<<br />

<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Milano è vicina, come si prepara la diocesi<br />

Prendi e leggi Gen 1, 26-2,4<br />

“Facciamo “<br />

l'uomo”<br />

Dio disse: facciamo l’uomo.<br />

Il racconto biblico delle origini presenta la creazione dell’uomo, maschio<br />

e femmina, come opera di Dio, frutto del suo lavoro. Dio crea l’uomo<br />

lavorando come il vasaio che plasma l’argilla (Gen<br />

2,7). L’opera creatrice di Dio è accompagnata dalla sua parola,<br />

si realizza anzi mediante la sua parola: «Dio disse: “Facciamo<br />

l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somi<strong>gli</strong>anza”…<br />

E Dio creò l’uomo a sua immagine…».<br />

Ciò che Dio opera<br />

non viene anzitutto «usato», ma contemplato<br />

contemplato. . E<strong>gli</strong> guarda<br />

ciò che ha fatto sino a co<strong>gli</strong>erne lo splendore, gioisce per<br />

la bellezza del bene che ha creato. Ai suoi occhi, il lavoro<br />

appare come un capolavoro. L’uomo deve lavorare, per poter<br />

vivere, ma<br />

le condizioni di lavoro debbono salvaguardare<br />

e anzi promuovere la sua dignità di persona persona. . Il mercato<br />

del lavoro costringe oggi non poche persone, soprattutto<br />

se giovani e donne, a situazioni di costante incertezza,<br />

impedendo loro di lavorare con quella stabilità e quelle<br />

sicurezze di ordine economico e sociale che sole possono<br />

garantire alle giovani generazioni di formare una fami<strong>gli</strong>a<br />

e alle fami<strong>gli</strong>e di generare e crescere i <strong>gli</strong>.<br />

L’opportuna<br />

« essibilità» del lavoro richiesta dalla co-<br />

siddetta<br />

«globalizzazione» non giusti ca la permanente<br />

«precarietà»<br />

di chi ha nella sua sola «forza lavoro» la ri-<br />

sorsa per assicurare a sé e alla sua fami<strong>gli</strong>a il necessario<br />

per vivere. Adeguate previdenze sociali e meccanismi<br />

di protezione devono integrare l’economia del lavoro,<br />

af af nché soprattutto le fami<strong>gli</strong>e che vivono i momenti<br />

più delicati, come la maternità, o più dif dif cili, come<br />

la malattia e la disoccupazione, possano contare su<br />

una ragionevole sicurezza economica.<br />

“Riempite la terra...”<br />

La creazione «molto buona» non deve essere solo contemplata dall’uomo, ma<br />

è anche un appello alla collaborazione. Il lavoro è, infatti, per ogni uomo<br />

una chiamata a partecipare all’opera di Dio e, per questo, vero e proprio<br />

luogo di santi cazione.<br />

Trasformando la realtà, e<strong>gli</strong> riconosce<br />

che il mondo viene da Dio, il quale<br />

lo coinvolge a portare a compimento<br />

l’opera buona da lui iniziata. Ciò<br />

signi ca, ad esempio, che la grave<br />

disoccupazione frutto dell’attuale<br />

crisi economica mondiale, non solo<br />

priva le fami<strong>gli</strong>e dei mezzi di sostentamento<br />

necessari, ma, negando<br />

o riducendo l’esperienza lavorativa,<br />

impedisce all’uomo di sviluppare<br />

pienamente se stesso.<br />

Non il lavoro deve sottomettere<br />

l’uomo, ma l’uomo, attraverso il<br />

lavoro, è chiamato a «soggiogare»<br />

la terra (Gen 1,28). L’intero<br />

globo terrestre è a disposizione<br />

dell’uomo af nché e<strong>gli</strong>, mediante<br />

il suo ingegno e impegno, scopra<br />

le risorse necessarie per vivere e ne<br />

faccia il debito uso. A tal ne, oggi<br />

Domande per la coppia<br />

1.Ci sentiamo realizzati nella nostra attività lavorativa?<br />

2. Ci confrontiamo sulle nostre esperienze di lavoro?<br />

3. L’esercizio della professione entra in confl itto<br />

con i nostri legami coniugali e familiari?<br />

Domande per il gruppo fami<strong>gli</strong>a e la comunità<br />

1. Nelle nostre comunità cristiane vi è attenzione<br />

ai problemi del lavoro e dell’economia?<br />

2. Nella Caritas in Veritate Benedetto XVI parla di condizioni<br />

per un «lavoro decente» (CV 63): in che modo possiamo impegnarci<br />

per garantire a tutti <strong>gli</strong> uomini un lavoro dignitoso?<br />

3. La fl essibilità nel campo del lavoro costituisce<br />

un'opportunità o un danno?<br />

assai più che in passato, non dobbiamo dimenticare che la terra ci è stata<br />

af data da Dio come un giardino da apprezzare e coltivare (Gen 2,7).<br />

Dopo aver lavorato per sei giorni alla creazione del mondo e dell’uomo, il<br />

settimo giorno Dio si riposa. Il riposo di Dio ricorda all’uomo la<br />

necessità di sospendere il lavoro, perché la vita religiosa personale,<br />

familiare, comunitaria non sia sacri cata a<strong>gli</strong> idoli dell’accumulo<br />

della ricchezza, dell’avanzamento della carriera, dell’incremento<br />

del potere. Non si vive solo di rapporti di lavoro, funzionali<br />

all’economia. Ci vuole tempo per coltivare le relazioni gratuite<br />

de<strong>gli</strong> affetti familiari e dei legami di amicizia e parentela.<br />

Purtroppo in Occidente la cultura dominante tende a considerare<br />

l’individuo solo più funzionale alla società della produzione e dei<br />

consumi: maggiormente produttivo perché più disponibile alla<br />

mobilità e alla essibilità de<strong>gli</strong> orari, e<strong>gli</strong> consuma, in percentuale,<br />

più di coloro che vivono in fami<strong>gli</strong>a.<br />

“A nostra immagine...”<br />

Creato a immagine e somi<strong>gli</strong>anza di Dio (Gen 1,26),<br />

l’uomo, come Dio, lavora e riposa. Il tempo sereno del<br />

riposo e gioioso della festa è anche lo spazio per rendere<br />

grazie a Dio, creatore e salvatore. Sospendendo il<br />

lavoro, <strong>gli</strong> uomini ricordano e sperimentano che all’origine della<br />

loro attività lavorativa vi è l’azione creativa di Dio. La creatività<br />

umana affonda le sue radici nel Dio creatore: solo Lui crea dal<br />

nulla. Riposando in Dio, <strong>gli</strong> uomini ritrovano anche la giusta misura del loro lavoro<br />

rispetto alla relazione con il prossimo. L’attività lavorativa è a servizio dei legami più<br />

profondi che Dio ha voluto per la creatura umana. Sul riposo festivo così si esprime<br />

l'esortazione postsinodale Sacramentum Caritatis, n. 74: “È particolarmente urgente<br />

in questo nostro tempo ricordare che il giorno del Signore è anche il giorno<br />

del riposo dal lavoro. Ci auguriamo vivamente che esso sia riconosciuto come tale<br />

anche dalla società civile, così che sia possibile essere liberi dalle attività lavorative,<br />

senza venire per questo penalizzati. I cristiani, infatti, non senza rapporto con il<br />

signi signi cato del sabato nella tradizione ebraica, hanno visto nel<br />

giorno del Signore anche il giorno del riposo<br />

dalla fatica quotidiana. Ciò ha un suo preciso<br />

senso, perché costituisce una relativizzazione<br />

del lavoro, che viene nalizzato all’uomo: il<br />

lavoro è per l’uomo e non l’uomo per il lavoro.<br />

È facile intuire la tutela che da ciò viene offerta<br />

all’uomo stesso, che risulta così emancipato da<br />

una possibile forma di schiavitù. Come ho avuto<br />

modo di affermare, «il lavoro riveste primaria<br />

importanza per la realizzazione dell’uomo e per<br />

lo sviluppo della società, e per questo occorre che<br />

esso sia sempre organizzato e svolto nel pieno<br />

rispetto dell’umana dignità e al servizio del bene<br />

comune. Al tempo stesso, è indispensabile che<br />

l’uomo non si lasci asservire dal lavoro, che non<br />

lo idolatri, pretendendo di trovare in esso il senso<br />

ultimo e de de de nitivo della vita». È nel giorno consa-<br />

crato a Dio che l’uomo comprende il senso della sua<br />

esistenza ed anche dell’attività lavorativa”.<br />

“Dio li benedisse”<br />

Dal racconto della creazione emerge una<br />

stretta connessione tra l’amore coniugale e<br />

l’attività lavorativa: la benedizione di Dio,<br />

infatti, riguarda la fecondità della coppia<br />

e il dominio sulla terra. La duplice benedizione invita a<br />

riconoscere la bontà della vita familiare e della vita<br />

lavorativa. Incoraggia perciò a trovare modo di vivere in modo equilibrato e armonico<br />

la fami<strong>gli</strong>a e il lavoro. Non mancano oggi tentativi che vanno in questa direzione<br />

come, per esempio, laddove è possibile e opportuno, l’orario part-time di lavoro o i<br />

permessi e i congedi compatibili con<br />

i doveri lavorativi, ma corrispondenti<br />

ai bisogni della fami<strong>gli</strong>a. Anche la<br />

essibilità de<strong>gli</strong> orari può favorire<br />

il giusto equilibrio tra le esigenze<br />

familiari, legate soprattutto alla cura<br />

dei <strong>gli</strong>, e quelle del<br />

lavoro. La benedizione<br />

è data ai coniugi<br />

af nché siano<br />

fecondi e traggano<br />

frutto dalla fecondità<br />

della terra. La<br />

fami<strong>gli</strong>a, benedetta<br />

da Dio, è chiamata a<br />

riconoscere i doni che da Dio riceve.<br />

Un modo concreto per ringraziare<br />

Dio è la preghiera di benedizione<br />

che la fami<strong>gli</strong>a recita ai pasti. Il<br />

racco<strong>gli</strong>ersi insieme per lodare Dio<br />

per il cibo è un gesto tanto semplice<br />

quanto profondo.<br />

28 speciale fami.indd 2 22/02/12 11.17


<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

>DIALOGO< 29<br />

Si affrontino i veri problemi<br />

Con troppo accanimento si vuol realizzare la nuova Casa di Riposo<br />

di LUIGI SETARO<br />

Ho seguito con attenzione<br />

quanto si è detto sulla<br />

futura Casa di Riposo.<br />

L’ingegnere Neroni, col<br />

suo intervento su L’Azione di qualche<br />

settimana fa, ha dato un valido<br />

contributo affrontando l’argomento<br />

sia sotto l’aspetto tecnico-logistico<br />

che umano.<br />

Ma, al di là dei pareri dei tecnici,<br />

della popolazione scolastica e di<br />

tanti cittadini, ciò che conta è la<br />

volontà di chi, dimenticando di<br />

essere al servizio del cittadino, antepone<br />

scelte e obiettivi personali<br />

o politici.<br />

Quanto pubblicato su L’Azione<br />

dell’11 febbraio scorso, prova con<br />

quanta ipocrisia e incompetenza si<br />

affrontano, nel loro insieme, i diritti<br />

de<strong>gli</strong> anziani. Rimane totalmente<br />

ai margini l’impraticabilità delle<br />

strade cittadine - vero pericolo per<br />

tutti, ma soprattutto per <strong>gli</strong> anziani<br />

- e ci si preoccupa, invece, di<br />

compiere scelte di natura sociale<br />

in un periodo storico caratterizzato<br />

dall’allungamento della vita media<br />

Spazio non adatto,<br />

perchè costruire?<br />

Egregio direttore, di recente ho letto<br />

un’intervista di Alessandro Moscè<br />

al sindaco Roberto Sorci sulla Casa<br />

Albergo.<br />

Riprendo le considerazioni esternate<br />

più volte dal primo cittadino<br />

e mi chiedo perché dobbiamo fare<br />

un project nancing e far spendere<br />

a privati ed associati sette milioni<br />

per fare un’opera inutile che vada<br />

a sostituire due opere già esistenti<br />

che già per sé coprono i 120 posti.<br />

Bisognerebbe che il sindaco spiegasse<br />

ai cittadini che il project<br />

nancing non vuol dire altro che far<br />

anticipare a privati il nanziamento<br />

di un’opera che poi verrà data in gestione<br />

ai privati, che oltre ai bene ts<br />

avranno il ritorno dell’investimento<br />

con in più il relativo guadagno. Sicuramente<br />

privati od associati non<br />

lo fanno a scopo lantropico, ma<br />

perché vedono, anche se a lungo termine,<br />

un più che giusto guadagno.<br />

Il sindaco dice che non è conveniente<br />

ristrutturare le due realtà già<br />

esistenti, ma non è stato mai fatto<br />

un progetto serio e quindi non si sa<br />

a quanto ammonti il costo effettivo.<br />

Il luogo scelto per la nuova struttura<br />

non è adatto secondo il parere quali-<br />

cato dell’Itas, che viene didatticamente<br />

e praticamente danneggiato.<br />

Ma questo è anche il parere di<br />

moltissimi cittadini che hanno a<br />

cuore la scuola, di tecnici ecc.<br />

Inoltre Santa Caterina può essere<br />

ristrutturata ed addirittura ampliata<br />

utilizzando i posti resi disponibili<br />

(una decina) senza fare nulla e<br />

portarli così a 80.<br />

Si può utilizzare l’area concessa dai<br />

frati da dove ricavare un altro padi<strong>gli</strong>one<br />

di 30-40 posti, un’area verde,<br />

un’area di parcheggio con modi ca<br />

del muro di cinta per consentire un<br />

più agevole parcheggio.<br />

Via Saf con i suoi 47 posti, oltre<br />

a confermare l’inutilità del nuovo<br />

progetto, potrebbe essere orientato<br />

de<strong>gli</strong> anziani. Non è un caso, quindi,<br />

che la costruzione e la gestione della<br />

nuova casa di riposo sarà opera<br />

di privati che troveranno nel settore<br />

pubblico lucrose linee di nanziamento.<br />

Si è scelta, come afferma il<br />

primo cittadino, un’area “vicinissima<br />

al centro storico... perché alcuni<br />

de<strong>gli</strong> ospiti avranno problemi di<br />

movimento e di salute…”.<br />

Perché non dire che non sono solo<br />

alcuni de<strong>gli</strong> ospiti, ma la quasi totalità<br />

de<strong>gli</strong> stessi ad avere problemi<br />

di salute e di deambulazione? Se il<br />

primo cittadino e i suoi collaboratori<br />

di Giunta affrontassero i problemi<br />

dei cittadini uscendo dalle chiuse<br />

stanze e dalle scelte a tavolino, si<br />

renderebbero conto di non conoscere<br />

né le problematiche dell’anziano<br />

né la struttura e l’ambiente della<br />

Casa di Riposo.<br />

Come ex presidente e membro del<br />

consi<strong>gli</strong>o di amministrazione, ho<br />

trascorso oltre venticinque anni in<br />

questa struttura, e posso affermare<br />

che il contributo dei pubblici amministratori<br />

è sempre stato carente e<br />

lacunoso. I progressi raggiunti (ambienti<br />

– servizi – assistenza – ecc)<br />

solo a Casa Albergo, soprattutto per<br />

coppie di anziani.<br />

Certamente dovrebbe essere ristrutturato<br />

e non abbandonato come lo<br />

è attualmente.<br />

Queste due strutture sono in centro,<br />

alle stesse possono essere applicate<br />

tutte le modernizzazioni pensate<br />

dalla nostra amministrazione.<br />

Seguendo questa via il comune<br />

dovrebbe rinunciare a<strong>gli</strong> oneri di<br />

urbanizzazione ma eviterebbe di<br />

to<strong>gli</strong>ere territorio didattico alla<br />

scuola e soprattutto eviterebbe di<br />

cementi care una parte del nostro<br />

territorio.<br />

Abbiamo poi il Collegio Gentile<br />

ristrutturato con 10 miliardi delle<br />

vecchie lire a carico di privati e<br />

pubblico con il ne di farne una<br />

Casa Albergo per Anziani addirittura<br />

utilizzando parte delle strutture<br />

libere per associazioni sportive,<br />

culturali, per i giovani e quindi<br />

per una integrazione tra anziani e<br />

giovani (vedi articolo del “Corriere<br />

della Sera” del 10 febbraio 2000).<br />

La richiesta di utilizzare le due<br />

strutture già esistenti nasce soprattutto<br />

per la situazione economica<br />

in cui versa il nostro territorio. Pur<br />

essendo aumentato il numero de<strong>gli</strong><br />

anziani autosuf cienti, è fortemente<br />

diminuita (quasi azzerando le liste<br />

di attesa) la domanda.<br />

Siccome la retta, nella eventuale<br />

struttura da costruire, sarà nelle<br />

mani di privati, questi dovranno<br />

poi rispettare la quota “medica” ma<br />

non quella alberghiera? Che retta<br />

verrà stabilita dalla gestione privata<br />

per avere anche un ritorno economico<br />

dall’investimento? Tutto ciò<br />

premesso ripropongo io al sindaco<br />

Sorci la stessa domanda che lui ha<br />

fatto ai cittadini nell’intervista di<br />

Moscè: <strong>gli</strong> amministratori pensano<br />

al bene comune o a quello personale<br />

di qualcuno?<br />

Domenico Minelli<br />

sono tanti ed encomiabili. Posso<br />

affermare, senza timore di smentite,<br />

che molti anziani lamentano principalmente<br />

la carenza di affetto da<br />

parte di parenti od amici. Quando si<br />

dice che la nuova casa ospiterà 120<br />

persone (la somma de<strong>gli</strong> ospiti delle<br />

due attuali strutture) si fa fatica a<br />

comprendere la fretta di certe scelte<br />

e l’accanimento, degno di mi<strong>gli</strong>or<br />

causa, per la costruzione di un edi -<br />

cio che ospiterà un numero di ospiti<br />

pari a quello attualmente presente<br />

nelle due strutture esistenti.<br />

Non si dica che la Casa Albergo<br />

e la Casa di Riposo anche se ben<br />

gestite (l’unica verità espressa dal<br />

sindaco) sono ubicate in luogo poco<br />

consono alle esigenze de<strong>gli</strong> anziani<br />

perché tale affermazione è già stata<br />

smentita dall’ingegnere Neroni,<br />

confermata dal sottoscritto (ottantaduenne)<br />

e da<strong>gli</strong> anziani che sono<br />

ospitati nelle due strutture che ho<br />

avuto il piacere di conoscere quotidianamente<br />

per più di venti anni.<br />

Aggiungo, in ne, che per quanto<br />

riguarda la Casa di Riposo, fra<br />

<strong>gli</strong> anni 1996/2000, iniziarono<br />

ed ebbero termine, i lavori di ri-<br />

Silvano D’Innocenzo, candidato<br />

sindaco alle primarie del centro<br />

destra a <strong>Fabriano</strong>, infonde nei cittadini<br />

false aspettative. Mi riferisco<br />

alla richiesta preelettorale apparsa<br />

su tutti i quotidiani di venerdì 10<br />

febbraio con la quale propone di<br />

"sospendere tutti i pagamenti tributari<br />

ed ottenimento della cosiddetta<br />

busta pesante per i dipendenti e per<br />

il periodo dell’emergenza neve".<br />

Nientedimeno “va in pressing<br />

sull’ente municipale per ottenere<br />

quanto ricevuto durante il terremoto<br />

del 1997 chiedendo anche “lo stop<br />

temporaneo del pagamento delle<br />

tasse e contributi da parte delle<br />

imprese”. Queste proposte assurde<br />

e fantasiose creano solo false aspettative<br />

nei cittadini e contribuenti<br />

verso i quali, invece, bisogna essere<br />

onesti politicamente indicando con<br />

chiarezza ed onestà ciò che "si<br />

deve fare" e ciò che "si può fare",<br />

evitando di generare inutili aspettative<br />

relativamente<br />

a proposte irrealizzabili.D’Innocenzo<br />

sa che è<br />

un provvedimento<br />

che il Governo<br />

non può adottare,<br />

ma la deve sparare<br />

grossa per le<br />

prossime elezioni.<br />

Le regioni colpite<br />

dall'emergenza neve sono 13: è<br />

come chiedere ad oltre la metà de<strong>gli</strong><br />

italiani di non pagare le tasse e,<br />

nella situazione in cui ci ha nesso<br />

il suo governo, non ce lo possiamo<br />

permettere. Ma mentre il Pdl di<br />

D’Innocenzo propone l’improponibile,<br />

l’Italia dei Valori per mezzo<br />

del suo coordinatore regionale<br />

Favia, depositerà un'interrogazione<br />

alla Camera (e non al sindaco) per<br />

chiedere al Governo cosa intende<br />

fare per risarcire i danni causati dal<br />

maltempo nelle Marche e chiedere<br />

In questa visione aerea, il rettangolino nero corrisponde al luogo<br />

dove dovrebbe sorgere la nuova Casa di Riposo<br />

strutturazione di tutti <strong>gli</strong> ambienti<br />

dell’edi cio, lavori autorizzati su<br />

progetti eseguiti da più tecnici e<br />

sottoposti all’approvazione de<strong>gli</strong><br />

organi regionali competenti.<br />

E’ ovvio che essi prevedevano il<br />

"Tassa sulle disgrazie"<br />

una vecchia eredità<br />

misure immediate per porre rimedio<br />

alla beffa di cui sono vittime i nostri<br />

concittadini. Le Regioni infatti,<br />

ha detto l’on. Favia, hanno paura<br />

di chiedere lo stato di emergenza<br />

“per non incorrere in un ulteriore<br />

aumento delle accise sui carburanti”<br />

o “tassa sulle disgrazie” voluta proprio<br />

da Berlusconi, Bossi e Tremonti<br />

nel cosiddetto “mille proroghe”,<br />

già altissima: un modo insopportabile<br />

di mettere le mani nelle tasche<br />

dei cittadini già colpiti dai danni<br />

del maltempo. L’Idv, afferma l'on.<br />

Favia, è d’accordo con le Regioni<br />

per chiedere una deroga al patto di<br />

stabilità per le spese sostenute in<br />

questa circostanza. Oltre a questo,<br />

secondo l’Italia dei Valori, è fondamentale<br />

che lo Stato intervenga<br />

con un contributo straordinario (al<br />

di fuori della procedura nota come<br />

tassa sulle disgrazie) per <strong>gli</strong> interventi<br />

di stretta pertinenza statale,<br />

compiuti dalla protezione civile,<br />

e per risarcire i<br />

danni ai Comuni.<br />

Non è possibile,<br />

infatti, pensare di<br />

lasciare il soccorso<br />

allo sbara<strong>gli</strong>o,<br />

senza fondi, senza<br />

mezzi e senza coperturaeconomica,<br />

scaricando il<br />

costo sui cittadini<br />

e sulle istituzioni danneggiate. Queste<br />

sono le proposte concrete che<br />

tutti i parlamentari delle Marche<br />

dovrebbero appoggiare e non le<br />

propagande elettorali di D’Innocenzo.<br />

In un momento dif cile per<br />

il Paese non si può chiedere di non<br />

pagare le tasse. A D’Innocenzo e ai<br />

cittadini vo<strong>gli</strong>amo ricordare che, la<br />

"tassa sulle disgrazie" e "il patto di<br />

stabilità", non sono leggi del governo<br />

Monti, ma eredità del Governo<br />

Berlusconi-Tremonti.<br />

Lilia Malefora, Idv <strong>Fabriano</strong> (foto)<br />

rispetto di tutta la normativa relativa<br />

alla sicurezza dell’edi cio e dei<br />

relativi impianti tecnologici.<br />

E’ il caso di dire che i lavori costarono<br />

circa due miliardi delle<br />

vecchie lire.<br />

Il calcio<br />

argentino<br />

Maradona<br />

e Messi<br />

Lo sport è un modo ef cace per<br />

unire paesi e mondi diversi. Ci<br />

sono molti argentini che negl’ultimi<br />

anni sono diventati icone del calcio<br />

italiano. Il calcio argentino porta<br />

con sè un gran campione: Diego<br />

Armando Maradona, che grazie<br />

alle sue magiche performances<br />

ha fatto meravi<strong>gli</strong>e nel Napoli.<br />

Potrebbe succedere lo stesso con<br />

Lionel Messi se decide lasciare il<br />

Barcellona e provare nella penisola<br />

italiana. La selezione argentina non<br />

è riusciuta a vincere nessun mondiale,<br />

dopo quello giocato nel 1986<br />

in Messico, eppure grandi giocatori<br />

argentini sono tutti nei campi di<br />

calcio italiani. Bisogna evidenziare<br />

la magni ca Coppa del Mondo che<br />

la nazionale azzurra ha vinto nei<br />

mondiali del 2006, dimostrando<br />

perchè i mi<strong>gli</strong>ori giocatori del mondo<br />

giocano nel campionato italiano.<br />

Le somi<strong>gli</strong>anze uniscono ciò che<br />

sicamente non è possibile. L’Italia<br />

ha saputo esaltarsi in molte<br />

occasioni, le squadre scattano come<br />

scintille e l’Argentina è famosa<br />

per molti giocatori che però non<br />

giocano nel nostro paese argentino,<br />

come ad esempio: Zanetti, Maxi<br />

Lopez, Cambiasso, Milito, Samuel,<br />

Burdisso, Pastore, Palacio… anche<br />

se molti giocatori nuovi e giovani<br />

partono per poter giocare in Italia<br />

e avere un buon riconoscimento. Di<br />

questi “nuovi giocatori” inizieremo<br />

a parlare e a informare. Il calcio è<br />

la passione di molti e il desiderio<br />

di tutti.<br />

Cristian Colla, argentino<br />

29 dialogo.indd 2 22/02/12 11.06


30<br />

Identikit... rosa<br />

Sonia Ruggeri, candidato sindaco ideale<br />

di MARISA BIANCHINI<br />

non ora, quando?”.<br />

Non è solo<br />

una domanda più o “Se<br />

meno retorica, legata<br />

a qualche grande e isolata manifestazione<br />

di piazza.<br />

E’ qualcosa di più, che sembra<br />

emergere da una italianità antropologicamente<br />

modificata, che,<br />

accanto all’affermazione di forme<br />

mediocri in vari settori e alla perdita<br />

del senso della collettività, ha visto<br />

per lo più il ripiegamento su interessi<br />

personali, su piccoli orticelli da<strong>gli</strong><br />

angusti orizzonti, sempre e solo<br />

dominati dalla categoria dell’”economico”.<br />

Il vero immenso problema<br />

della politica italiana è oggi il suo<br />

totale distacco da ogni visione, da<br />

ogni progetto, da ogni cultura.<br />

“E’ una politica povera, una pratica<br />

as ttica della sopravvivenza burocratica<br />

ed autoreferente, che non<br />

potrà mai guarire se stessa e ancor<br />

meno il paese, se non tornerà a nutrirsi<br />

di cultura”. Cultura, dunque,<br />

intesa come progetto generale, ma<br />

Sonia Ruggeri<br />

anche come carattere identitario,<br />

come rispecchiamento in un sistema<br />

coerente di idealità, una visione<br />

strategica del paese, in cui <strong>gli</strong> italiani<br />

riescano a riconoscersi in un<br />

quadro di valori di riferimento. La<br />

politica italiana richiede, a tutti i<br />

livelli, persone in grado di rappre-<br />

A Castelletta nessuno<br />

era in dolce attesa!<br />

Cara redazione, vi scrivo da Castelletta, frazione di <strong>Fabriano</strong>. Sono Riccardo<br />

Strona, <strong>gli</strong>o di un abbonato al vostro giornale (Gaetano). Siamo<br />

rimasti molto male per quanto riguarda l’articolo che avete scritto questa<br />

settimana… “Furbizia a Castelletta”. Cosa inverosimile, vi spiego il perché.<br />

Innanzi tutto noi non sapevamo niente di questa donna da voi descritta che<br />

risultava in dolce attesa...siamo 19 persone abitanti costituita dal 95 per<br />

cento da persone anziane... parliamoci chiaro l’unico ragazzo sono io… e<br />

non mi risulta che la mia donna è in dolce attesa. Il disagio è stato grosso<br />

come penso in tutte le frazioni, ma noi ci siamo rimboccate le maniche<br />

senza chiedere aiuto, questo è provato, ci siamo sempre af dati al nostro<br />

referente spazzaneve del Comune, il signor Bernacconi, che ha fatto il<br />

suo dovere. Non avevamo alcun bisogno, specialmente se ci fosse stata<br />

una ipotetica donna in cinta di farne un allarme nazionale. Quindi spero<br />

che la prossima settimana sia fatta luce su questa vicenda, anche perché,<br />

come ripeto, qui le poche persone che ci abitano erano ignare alla vicenda.<br />

Con dando in voi per un articolo la prossima settimana, con delle cordiali<br />

scuse, vi porgo i miei distinti saluti.<br />

Riccardo Strona<br />

Caro signor Strona, è talmente vero quello che lei dice, che in effetti a<br />

Castelletta non si è veri cata alcuna richiesta di intervento per prestare<br />

le cure ad una donna realmente incinta. Si è trattato di uno scherzo<br />

telefonico fatto ad un operatore del Comune, che ci ha riso su. La cosa<br />

ci è risultata simpatica, proprio perché Castelletta, come altre frazioni,<br />

non solo si è adoperata da sé, ma ha fatto tutto il possibile per alleviare<br />

i disagi de<strong>gli</strong> spazzaneve. Quindi, nessuna accusa, ma anzi, complimenti<br />

a chi ha voluto alleviare il disagio con una battuta. Probabilmente non si<br />

trattava neppure di un abitante di Castelletta. La vicenda è così risolta,<br />

speriamo anche per lei, con un sorriso. Cordialmente.<br />

La redazione<br />

San Giovanni spala da solo<br />

San Giovanni, 19 febbraio 2012.<br />

Non ho telefonato a Cotichella,<br />

non ho chiamato i pompieri, non ho<br />

invocato la Protezione Civile, la mia<br />

casa è isolata e così da che mondo è<br />

mondo e nevica ho preso la pala e...<br />

Le chiacchiere non scansano e non<br />

sciolgono la neve. Distinti saluti.<br />

Gianni Montuschi<br />

P.S. - Il gelo mi ha anche spaccato<br />

il contatore dell’acqua.<br />

Tre immagini che fanno vedere<br />

il nevone nella frazione<br />

di San Giovanni<br />

>DIALOGO< <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

sentare un’autentica autorevolezza<br />

morale e una ducia che spingano<br />

i cittadini a partecipare al destino<br />

della cosa pubblica, in una veste<br />

nuova, motivata dalle competenze<br />

e culturalmente grati cante, perché<br />

apertamente indirizzata alla<br />

realizzazione del bene comune.<br />

La questione morale quindi come<br />

indispensabile cifra etica nell’esercizio<br />

della funzione pubblica, deve<br />

costituire la base imprescindibile<br />

per qualsiasi candidatura a cariche<br />

pubbliche.<br />

Ma, in politica, è questione morale<br />

anche l’inadeguatezza culturale allo<br />

svolgimento del ruolo di rappresentanza,<br />

inadeguatezza nella percezione,<br />

nella capacità di ascolto, nella<br />

sensibilità.<br />

Equilibrio, onestà, trasparenza, dedizione,<br />

cultura, capacità di essere<br />

vicina alla gente ed ai suoi problemi,<br />

con in più intuito e pratica politica<br />

al femminile, possono essere<br />

i felici ingredienti dell’identikit di<br />

Sonia Ruggeri, perché si candidi<br />

a sindaco di <strong>Fabriano</strong>. Se non ora<br />

quando?<br />

Elezioni comunali:<br />

genufl essione del Pd<br />

verso l'Udc<br />

Mancano circa due mesi all’elezioni comunali e vorrei esprimere alcune<br />

mie opinioni, con la speranza che possano essere condivise. Il Partito<br />

Democratico fabrianese no adesso ha mostrato tantissima reticenza nel<br />

volersi alleare con l’altro partito di riferimento della sinistra italiana, cioè<br />

Sinistra Ecologia e Libertà, mostrandosi sottomesso al “Laboratorio Marche”,<br />

consistente nell’alleanza proprio tra il Pd e l’Udc, già sperimentato<br />

per l’elezioni della provincia di Macerata e sostenuto molto dal Presidente<br />

della regione, Gian Mario Spacca. Considero questo, un atto di debolezza<br />

ed è vergognoso per il partito di riferimento del centro sinistra accondiscendere<br />

a tali compromessi elettorali.<br />

Il Partito Democratico dovrebbe ricordarsi che è un partito di sinistra.<br />

Sinistra, parola n troppo bistrattata, ma che signi ca riportare il valore<br />

dell’uomo al centro del dibattito politico, l’uomo nella sua essenza senza<br />

alcuna forma di discriminazione e che signi ca grande indignazione per una<br />

società che si è ridotta solo a guardare il pro tto economico e il prodotto. Il<br />

Pd dovrebbe essere ero di essere il portavoce di questo sogno, per questo<br />

mi auguro che possa dimenticare il “Laboratorio Marche”, ricordarsi la sua<br />

origine popolare, smettersela quindi di avere come riferimento personaggi<br />

della fami<strong>gli</strong>a Merloni e aderire per l’elezioni comunali ad una coalizione<br />

con Sinistra Ecologia e Libertà, come è accaduto anche in grandi città<br />

come Milano, Napoli, Ca<strong>gli</strong>ari e per ultimo a Genova. Spero tanto che ciò<br />

possa accadere e che nalmente, dopo tanti tentennamenti, si svolgano le<br />

primarie di coalizione di centro sinistra e che i Dirigenti del Partito Democratico,<br />

decidano in maniera autonoma, senza condizionamenti esterni,<br />

mettendo in primo piano il bene della nostra <strong>Fabriano</strong>, ma credo che sarà<br />

dura, perché oggi la parola sinistra è stata troppo dimenticata e vincono<br />

sempre i poteri forti ed economici che ci hanno condotto in questo grave<br />

malessere sociale.<br />

Andrea Giombi, semplice iscritto a Sel<br />

Mostre e mostrine in diminuzione:<br />

riusciamo a fare di necessità virtù<br />

Le dif coltà economiche che stanno da tempo attana<strong>gli</strong>ando<br />

il paese hanno fortemente scremato il pro uvio<br />

di mostre che affondavano ogni anno i bilanci di<br />

ministeri, regioni, soprintendenze e province. A nostro<br />

intendere, il fatto di per sé è altamente positivo. Perchè<br />

quando si cominciano a spendere centinaia di mi<strong>gli</strong>aia<br />

di euro per mettere in mostra alcuni quadretti minori<br />

di Raffaello conosciuti da secoli, ci assale il dubbio<br />

che nel sistema c’è qualcosa che non quadra. Del<br />

resto è nelle situazioni dif cili che il nostro popolo dà<br />

il me<strong>gli</strong>o di sé e il bisogno, si sa, aguzza l’ingegno.<br />

Sarà bene cominciare ad aguzzarlo, questo ingegno,<br />

in vista di tempi che non torneranno più come prima,<br />

niti in sincronia con la morte delle vacche grasse con<br />

le quali in tanti hanno banchettato. E’ giunta l’ora di<br />

arrangiarci utilizzando quello che abbiamo a portata<br />

di mano, risparmiando cifre importanti in trasporti e<br />

assicurazioni.<br />

Non lo dice solo il prof. Monti ma anche Salvatore<br />

Settis, che di gestione dei beni culturali se ne intende<br />

e che fu licenziato dal Governo Berlusconi, che<br />

invece non se ne intendeva per niente. Due esempi<br />

emblematici ci soccorrono: uno viene da Roma, l’altro<br />

da Fano. Da Roma giunge notizia di un progetto<br />

pluriennale approvato dalla direzione della Galleria<br />

Borghese, che consiste nella riconsiderazione e valorizzazione<br />

del patrimonio d’arte in essa custodito. In<br />

quella prestigiosa struttura si susseguiranno rassegne<br />

di scultura, di pittura, di ore ceria e di arti minori ten-<br />

denti a richiamare l’attenzione, di volta in volta, su un<br />

personaggio artistico, su un movimento di cultura, su<br />

fasi particolari della pittura devozionale del Seicento<br />

o sui bamboccianti romani. Tutto ciò, attingendo alle<br />

opere sparse nello scon nato contenitore di Villa Borghese,<br />

senza aggravi di spese se non quelle relative<br />

all’organizzazione e ai contributi scienti ci. Da Fano<br />

viene l’esempio di una mostra tenutasi l’anno scorso<br />

nell’ex-chiesa di San Domenico.<br />

L’idea è stata quella di riunire le tre tele che l’artista<br />

emiliano Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino,<br />

aveva eseguito per la città adriatica nel corso del<br />

‘600. Attorno al perno formale di questi tre capolavori<br />

è stato disegnato un itinerario locale che ha condotto<br />

i visitatori anche alla Cattedrale, alla chiesa di San<br />

Paterniano e alla Pinacoteca Malatestiana, dove esistevano<br />

altri dipinti di quel secolo, a compimento di<br />

una esplorazione chiara ed esemplare del capitolo più<br />

prestigioso attraversato dalla cultura cittadina nel XVII<br />

secolo. Sponsorizzato dalla Carifano, l’evento si è concesso<br />

l’unico lusso di fare arrivare dal Museo Granet<br />

di Montpellier la tela con “S. Giovanni Battista”, che<br />

Guercino aveva eseguito in origine per la chiesa fanese<br />

di San Pietro in Valle. Di ri esso, basterà pensare alla<br />

ricchezza del patrimonio artistico della nostra città<br />

per impostare un programma di eventi con scadenze<br />

biennali, che potrebbe tenere il cartellone per almeno<br />

dieci anni. E senza buttar via i soldi.<br />

Giampiero Donnini<br />

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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >DIALOGO<<br />

31<br />

La rivoluzione...<br />

il Cristianesimo<br />

Qualcosa che tocca l'uomo e lo rende più uomo<br />

di BENIGNO AMORI<br />

La vera Rivoluzione è quella dell’Anima.<br />

Quell’Anima che è fonte di vita di ogni persona.<br />

Sena essa non saremo esseri umani.<br />

Quella Rivoluzione che entra dentro<br />

di noi, che nutre il nostro cuore e sazia il<br />

nostro cervello.<br />

Senza la Rivoluzione non ci sarebbe<br />

Progresso. La Rivoluzione dell’Anima<br />

è il Cristianesimo. E’ stata<br />

la più grande Rivoluzione che<br />

l’umanità abbia mai concepito.<br />

Dalla comparsa di Gesù su<br />

questa terra, il Cristianesimo<br />

si è espanso in ogni gan<strong>gli</strong>o<br />

del mondo. Possiamo ben<br />

dire che senza il Cristianesimo<br />

non ci sarebbe stato il<br />

Rinascimento, l’Illuminismo,<br />

e forse nemmeno la Rivoluzione<br />

Francese, malgrado le<br />

sue mostruosità, dato che era<br />

nata nel rispetto dell’Uomo. Non<br />

ci sarebbe stato il Socialismo e il<br />

Liberismo.<br />

Quel Liberismo che non può non essere<br />

alla base di una società civile. Gesù disse:<br />

“Dai a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio<br />

quello che è di Dio”, la laicità cristiana, dividere il<br />

potere temporale dal potere spirituale.<br />

Nessuna altra Religione è arrivata a tal punto. La Rivoluzione<br />

che si concentra sull’Uomo, rivendicando la coscienza<br />

dell’Uomo che ci rende responsabili delle nostre azioni,<br />

padroni del nostro destino.<br />

E’ un sentire alto, un vero inno alla Ragione, al raziocino. E<br />

dove c’è raziocino, c’è scelta e dove c’è scelta c’è Libertà, e<br />

dove c’è Libertà, l’Uomo è veramente Uomo. Nessuno sino<br />

POESIA<br />

di Paolo Lacava ...Ogni scherzo vale?<br />

Leggendo il giornal e del 16<br />

febbraio, sono rimasta gradevolmente<br />

sorpresa di vedere<br />

un germe di reazione, nel<br />

mondo politico fabrianese,<br />

dominato e mai libero, sottoposto<br />

da tempo immemore<br />

all’egemonia dei potenti<br />

locali che hanno saputo diventare<br />

grandi grazie alla<br />

gente semplice, bisognosa di<br />

lavoro e di aspirazioni legittime<br />

di mi<strong>gli</strong>oramento delle<br />

proprie condizioni di vita.<br />

Chiedo uno spazio, da semplice<br />

cittadina italiana per<br />

complimentarmi con Emanuele<br />

Rossi, un giovane, una<br />

gura emergente, rappresentante<br />

dei giovani fabrianesi<br />

e di tutti coloro che restano<br />

giovani e dinamici nella<br />

mente e che condividono<br />

con Emanuele la certezza che<br />

un'altra <strong>Fabriano</strong> è possibile.<br />

Non serve biasimare quanto<br />

no ad oggi i grandi e i loro<br />

adepti hanno saputo fare o<br />

no, imbri<strong>gli</strong>ando le scelte<br />

amministrative e politiche,<br />

é tempo di fare punto! Ora<br />

è tempo di costruire una<br />

<strong>Fabriano</strong> espressione di tutti<br />

i fabrianesi liberi, che sanno<br />

muoversi in tempi così dif-<br />

cili, perché creativi, colti,<br />

dinamici e capaci di condivisione<br />

e solidarietà. Un plauso<br />

anche alla donna dell'amministrazione,<br />

l'assessore<br />

Sonia Ruggeri, silenziosa e,<br />

al tempo giusto, ef cace nel<br />

suo agire e nel suo dire, come<br />

amministratore pubblico e da<br />

politico. Ha saputo con forza<br />

negarsi a scelte come quelle<br />

all’ora aveva mai divulgato l’idea del Dio che diventa Uomo,<br />

ovvero, dell’Uomo che diventa Dio, Dio di se stesso.<br />

Un Dio con due braccia, due gambe, un Dio in carne e ossa,<br />

che va in giro a fare la Rivoluzione dell’Anima. E predica<br />

il Bene che è il frutto della Ragione, della Libertà,<br />

distribuendo l’Amore, che prima di essere un<br />

sentimento, è un ragionamento. Un sillogismo<br />

da cui deduci che la Bontà è<br />

intelligenza e la cattiveria è cretineria.<br />

Un Dio giusto più che buono. Giusto<br />

quando affronta e prende a botte i<br />

farisei e i rabbini che fanno mercimonio<br />

della Religione. Giusto<br />

quando ferma <strong>gli</strong> uomini che<br />

vo<strong>gli</strong>ono lapidare l'adultera.<br />

Giusto quando combatte<br />

la schiavitù. Inconcepibile<br />

combattere la schiavitù, nel<br />

suo tempo. E come un vero<br />

Uomo, lotta, sba<strong>gli</strong>a, vince,<br />

perde, soffre e in ne muore.<br />

Senza morire, perchè la Vita non<br />

muore. Rinasce sempre, resuscita<br />

sempre, è eterna. Quindi possiamo<br />

arrivare a dire che il Cristianesimo<br />

è la più grande scommessa che l'uomo<br />

fa con se stesso. Quella di arrivare, dopo<br />

un percorso fatto di Amore, Solidarietà, Ragione,<br />

Civiltà, Libertà, ad essere un vero Uomo,<br />

ad essere l'Uomo. Quando questo percorso si interrompe,<br />

vediamo arrivare l'oscurantismo più radicale. Vediamo l'Uomo<br />

che annienta l'Uomo, lo soggioga e lo uccide. Nei cuori di<br />

quei carne ci, la luce dell'Amore, della Ragione, della Civiltà<br />

si è spenta. L'Uomo diventa un non Uomo.<br />

Ma l'Uomo deve ritornare ad essere l'Uomo. Quell'essere<br />

supremo che è capace anche di grandi imprese, di grandi<br />

innovazioni, di grani ideali. Gli stessi ideali di un Uomo di<br />

appena duemiladodici anni.<br />

Scherziamo tutti, questo è il nostro giorno,<br />

ridiamo, non pensiamo alle bollette,<br />

ai tradimenti, all”innocente”…Corno,<br />

al “Buno” vicino, a quelle scarpe.....strette;<br />

ridiamo, sorridiamo coi bambini,<br />

coi coriandoli, le bolle di sapone,<br />

non litighiamo ancora coi vicini<br />

e non corriamo, sempre col fi atone;<br />

e non pensiamo a scherzi come quello<br />

dell’assassinio di una ragazzina,<br />

oppure a tante guerre, che macello!<br />

O alla violenza sulla maestrina…<br />

…Viviam di questi scherzi noi italiani,<br />

Ci vo<strong>gli</strong>ono<br />

scelte decise<br />

di indire primarie di partito<br />

che rischiano di mettere in<br />

ridicolo anche le persone<br />

che con spirito di servizio,<br />

ma sono scherzi? Sono marachelle?<br />

Ormai son scherzi, sono scherzi “strani”,<br />

scherzi che fanno male… sotto pelle!!<br />

Comunque è Carnevale, festeggiamo,<br />

brindiamo al vecchio sogno, alla… chimera,<br />

coraggio, è l’ora, armiamoci e partiamo,<br />

partiamo allegri, è “tempo di crociera!”.<br />

....Con Monti o con Tremonti, non importa,<br />

tanto è uno scherzo, oggi è Carnevale,<br />

inno a<strong>gli</strong> “scherzi”, apriam la nostra porta,<br />

rìdiam, ridiamo, che ogni scherzo vale!!<br />

Si dice: “Tutti i giorni è Carnevale”,<br />

chiunque ci “comandi”… Chi c’è, c’è…<br />

…Non ce la faccio più, mi sento male,<br />

ma allora è Carnevale?<br />

O… che cos’è?<br />

almeno io lo penso, si prestano<br />

a metterci la faccia.<br />

La credibilità dei partiti non<br />

è con questi giochetti di falsa<br />

Biancaneve<br />

si sposa, oppure<br />

sono solo voci?<br />

Sono ormai trascorsi alcuni mesi e navigavamo nel pieno della<br />

turbolenza politica, quando ci eravamo permessi di annunciare<br />

un possibile matrimonio tra Pd ed Udc.<br />

Possiamo ora dire, passati repentinamente nella Terza Repubblica<br />

a causa di incontrollabili eventi economici e speculativi,<br />

che il modo di far politica nella nostra strana città rimane<br />

ancorato a vecchi schemi che per nulla hanno risentito dei<br />

grandi cambiamenti avvenuti a livello nazionale.<br />

Biancaneve, rispolverata la vecchia prassi del doppio forno,<br />

ha preso l’iniziativa costringendo il principe azzurro, bloccato<br />

nella perdurante indecisione se sce<strong>gli</strong>ere il celibato o porsi<br />

alla guida del cambiamento, a rimanere ancorato alle sue<br />

incertezze e decidere ancora una volta per la convivenza o<br />

addirittura per il matrimonio.<br />

Da indiscrezioni di palazzo riteniamo che sia il matrimonio<br />

segreto quello che vada a breve a celebrarsi, poiché i genitori<br />

e la corte tutta, hanno fatto comprendere ai due giovani che<br />

tale atto sia quello più consono al mantenimento di una certa<br />

immagine.<br />

Se a possibili scelte di campo ben de nite, il Pd fabrianese<br />

sce<strong>gli</strong>erà ancora la sudditanza, dovremmo veramente essere<br />

preoccupati per la creazione di quella grande forza Socialdemocratica<br />

ed alternativa che Bersani va sbandierando.<br />

Il potere ancora una volta si contrappone alla chiarezza politica<br />

e la frammentazione del centro sinistra purtroppo rimarrà la<br />

causa delle perenni scon tte elettorali.<br />

Invece di farsi promotore per aprire un chiarimento tra tutte<br />

le forse del centro sinistra, il Pd sta inseguendo le sirene del<br />

grande centro, sconfessando quel bipolarismo che in modo<br />

intransigente e prevaricatorio ci aveva imposto con Veltroni.<br />

Possiamo de nire il lm che andremmo a vedere “Ritorno<br />

al passato remoto“.<br />

Auguri, allorchè avvicinandoci alle elezioni politiche e dovendo<br />

mantenere fede alle promesse di grandi chiarimenti, ci<br />

ritroveremo purtroppo ancora in un centro sinistra composito<br />

dal quale forse l’elettorato, ancora una volta non potrà pienamente<br />

sentirsi rappresentato.<br />

Se l’attuazione del Laboratorio politico dovrà essere esportato<br />

a livello nazionale, certamente quella chiarezza per la quale<br />

in troppi fanno nta di spendersi, rimarrà una irrealizzabile<br />

chimera, che neppure indicando preventivamente il Premier<br />

la coalizione, il programma, riusciranno a rendere credibile lo<br />

sforzo per abbandonare l’ormai vetusto modo di interpretare<br />

la politica.<br />

In quel momento il punto di arrivo del centro sinistra italiano<br />

non potrà mai divenire quella tanto desiderata formazione<br />

socialdemocratica che ci avvicini all’Europa, sarà ancora una<br />

volta un ibrido che inevitabilmente mostrerà tutte le incertezze<br />

e le contraddizioni prerogative della specie.<br />

Circolo politico culturale Sandro Pertini <strong>Fabriano</strong><br />

democrazia che si riconquista,<br />

ma con scelte decise,<br />

trasparenti dove si può leggere<br />

con chiarezza la ricerca<br />

di bene ci per la comunità:<br />

lavoro per i giovani, lavoro<br />

per i tanti, troppi cassaintegrati<br />

e/o disoccupati, salari<br />

adeguati alle prestazioni che<br />

permettano un livello di vita<br />

personale e sociale sostenibile<br />

e di qualità, attenzione<br />

alle fami<strong>gli</strong>e, alle donne, ai<br />

bambini a<strong>gli</strong> anziani, e una<br />

reale e coerente attenzione<br />

a<strong>gli</strong> ambienti naturali e<br />

antropici dove la vita delle<br />

comunità si svolge. Non si<br />

ha bisogno necessariamente<br />

di industriali per amministrare<br />

un territorio o di loro<br />

«surrogati», ma di politici<br />

onesti, liberi, equilibrati,<br />

dinamici nel pensiero, capaci<br />

di scelte coerenti e coraggiose<br />

utili al territorio e alla<br />

sua gente; <strong>gli</strong> industriali, <strong>gli</strong><br />

imprenditori sono e debbono<br />

restare importanti risorse<br />

in dialogo costruttivo con<br />

le amministrazioni che si<br />

succederanno. Questa è la<br />

ri essione che mi sento di<br />

dare ai cittadini fabrianesi,<br />

con cordialità e per il breve<br />

ruolo che in passato ho svolto.<br />

Grazie.<br />

Mina Fortunati<br />

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32 >ULTIMA<<br />

<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />

Il piano neve<br />

a dura prova<br />

Cotichella traccia il suo bilancio<br />

di MARCO ANTONINI<br />

vo<strong>gli</strong>amo tutto e subito. Non sappiamo<br />

più pazientare, pretendiamo perché paghiamo<br />

le tasse”. E’ così che Urbano Cotichella,<br />

“Oggi<br />

responsabile del servizio manutenzione e del<br />

piano neve comunale esordisce una mattina caotica, tra tante<br />

telefonate con alcuni dipendenti, non tutti, che stanno rimettendo<br />

a posto la città e i privati che chiamano anche con toni<br />

poco civili. L’Azione lo incontra nel suo uf cio, attualmente<br />

sua seconda casa. “Sono di San Paolo di Jesi, con il caos dei<br />

treni e lavorando giorno e notte, sono sempre qui” ci raccon-<br />

ta esclamando il suo motto “Noi stiamo sul territorio”. Non<br />

è facile mettere tutti d’accordo, eppure il geometra comunale<br />

difende le scelte effettuate. Con ventisette mezzi spartineve<br />

privati più quattro comunali, tre pale gommate e catenate<br />

è stata affrontata una emergenza dalle grandi dimensioni. “La<br />

Protezione Civile ci aveva avvertito già dieci giorni prima,<br />

quindi anche il Comune di Roma era consapevole”, spiega,<br />

“ma dopo la prima grossa nevicata il vento e il ghiaccio<br />

hanno peggiorato la situazione. Al Valico di Belvedere, a<br />

Vallemontagnana, a Moscano, Nebbiano, Collestellano, S.<br />

Donato le situazioni più complicate perché c’è stato bisogno<br />

di una nostra permanenza giornaliera causa vento. Dalle<br />

quattro del mattino no a notte fonda, senza turni, è stata<br />

garantita l’apertura di tutte le strade, nessuna esclusa, nessuna<br />

frazione isolata e nessuna casa sparsa dimenticata, se non<br />

per qualche ora” precisa Cotichella, mentre <strong>gli</strong> si fa notare le<br />

tante segnalazioni e critiche che sono arrivate all’amministrazione<br />

attraverso la pagina Facebook dell’Uf cio Relazioni<br />

con il Pubblico del Comune. La risposta è sintetica: “Non<br />

abbiamo la bacchetta magica!”. In tanti hanno lavorato per<br />

rendere accessibile la città. Mentre scrivo, sento il rumore<br />

delle ruspe che qui a Marischio, da due giorni, stanno rimuovendo<br />

i tanti mucchi di neve per allargare le strade. “E’ un<br />

lavoro preciso, lento, ma arriveremo dappertutto.” Quindici<br />

<strong>gli</strong> operai comunali, quattro quelli di Anconambiente, sei <strong>gli</strong><br />

autisti dei pullman scolastici, più quattro uomini dell’esercito:<br />

questi i numeri che l’amministrazione comunale ha spiegato<br />

sul territorio, più una ventina di privati con appalto<br />

pulizia strade che hanno operato in un comprensorio di<br />

duecentosettanta chilometri quadrati, con oltre cinquecentocinquanta<br />

chilometri di strade comunali al quale vanno aggiunte<br />

le tante strade private che dovrebbero essere pulite dai<br />

proprietari. Indispensabile ed importantissimo il contributo<br />

delle forze dell’ordine, (Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia di<br />

Stato, Corpo Forestale ecc.) che hanno rafforzato turni e<br />

personale. Merita nota il grande lavoro svolto dai Vigili del<br />

Fuoco. “In queste emergenze è importante e fondamentale<br />

lavorare in gruppo con la più ampia sinergia possibile, da soli<br />

e senza il fondamentale contributo dell’amministrazione<br />

comunale, sindaco e vice sindaco in testa, non si va lontano”<br />

spiega Urbano che aggiunge: “Il piano prevede la priorità per<br />

anziani, diversamente abili, dializzati e persone con dif coltà<br />

motorie: a tutti è stata data la precedenza, ma se siamo da<br />

un posto, non possiamo essere contemporaneamente<br />

su tutti <strong>gli</strong> altri”. Per la<br />

seconda fase dell’emergenza, sono state<br />

impiegate altre undici ditte esterne per<br />

la rimozione dei cumuli. Problema parcheggio<br />

a <strong>Fabriano</strong>? “Sì, esiste eccome. Ma non possiamo<br />

pulirlo nché ci sono macchine ferme li. Domenica 19, intanto,<br />

ci sarà divieto di sosta al parcheggione, così effettueremo<br />

pulizia, mentre è già in corso in Piazza del Comune e<br />

in Piazza Garibaldi sede del mercato del sabato mattina.<br />

Stesso discorso per il parcheggio della stazione: essendoci<br />

sempre auto, diventa impossibile, mentre via Al eri e via<br />

Monti sono rimaste indietro perché, tra auto e vicolo<br />

stretto, non possiamo andarci con i mezzi”. Una<br />

nota positiva: <strong>gli</strong> asili nido sono restati sempre attivi<br />

ed è stata garantita la pulizia di parcheggi e marciapiedi<br />

a tutti i plessi scolastici comunali oltre al Liceo<br />

Classico, Scienti co, dell’Istituto Professionale e del<br />

Commerciale che sono di competenza della Provincia<br />

e non del Comune anche se il problema ghiaccio<br />

non è facile e rapido da affrontare. “Fino ad oggi<br />

(venerdì 17), abbiamo sparso seicento quintali di sale<br />

e, riguardo ai mezzi, abbiamo speso quasi un milione<br />

di euro. Inoltre contiamo, fra uno o due giorni, di<br />

ridare all’attività agonistica un paio di campi sportivi”.<br />

La stanchezza non manca, l’emergenza è lunga<br />

da affrontare, soprattutto nelle frazioni che, qualche<br />

volta, lamentano di essere sempre le ultime a godere<br />

de<strong>gli</strong> interventi di pulizia. “Non è vero, abbiamo<br />

fatto del nostro me<strong>gli</strong>o e siamo arrivati dappertutto”,<br />

ricorda Cotichella che racconta la soddisfazione nel<br />

vedere fami<strong>gli</strong>e felici all’arrivo de<strong>gli</strong> operatori. “Liberare<br />

due fami<strong>gli</strong>e che erano isolate da un giorno,<br />

senza che nessuno ce lo avesse detto, è stata un’emozione<br />

grande. I bambini gioivano dalla nestra<br />

vedendo la turbina dei Vigili del Fuoco di Bolzano<br />

all’azione. I vecchi di quella casa ci hanno ospitato<br />

un attimo dandoci il pane che avevano fatto in casa e un po’<br />

di vino, perché le tubature dell’acqua erano gelate. La compostezza<br />

e la disponibilità della gente più umile, anche davanti<br />

a situazioni critiche, ti dà qualcosa in più!” Non possono<br />

mancare momenti divertenti: “Una signora chiama e mi<br />

chiede se posso mandare due uomini a mettere le catene alla<br />

macchina della badante che altrimenti non può uscire di<br />

casa…”. Altre richieste arrivate in uf cio non sono comprensibili,<br />

come quelle che chiedono di passare davanti l’abitazione<br />

ad aprire il proprio passo perché il mezzo scansa neve<br />

l’ha chiuso. “Se dovessimo aprire tutti i passi, di tutte le case,<br />

quanti altri mezzi servirebbero? Quanto tempo impiegherem-<br />

mo? Oltretutto anche il regolamento comunale prevede che<br />

ognuno tenga pulito il tratto di marciapiede di sua competenza.<br />

Serve buonsenso”. E mentre a Roma si polemizza sul<br />

piano neve, a <strong>Fabriano</strong> si prova a mi<strong>gli</strong>orarlo per le prossime<br />

eventuali emergenze. “Nonostante i limiti, tutto ha funzionato<br />

a meravi<strong>gli</strong>a. Gli aggiustamenti da fare sono diversi.<br />

Vorremmo catalogare e censire le case sparse grazie al sistema<br />

informatico comunale che ci permetterebbe così, in<br />

tempo reale, di essere aggiornati e redigere una mappatura<br />

precisa dei residenti anziani, di quelli con dif coltà siche e<br />

mentali, per avere un quadro della situazione precisa de<strong>gli</strong><br />

interventi prioritari da eseguire, dotare i mezzi spazzaneve di<br />

un sistema satellitare per monitorare, in tempo reale, la effettiva<br />

presenza dei mezzi spartineve sul territorio. Poi chiudere<br />

totalmente il centro storico alle macchine. E’ auspicabile,<br />

senza polemica, che i frati di San Silvestro, oltretutto anziani,<br />

scendano a valle all’inizio di queste emergenze per evitare<br />

tutta la pulizia di quel lungo tratto complicato di strada:<br />

lassù c’era almeno tre metri di neve!”. Un discorso a parte<br />

per i tir. Oltre a non dover circolare senza catene, devono<br />

obbligatoriamente sostare nelle aree di servizio, senza spostarsi<br />

dentro la città, provocando i blocchi che tanti cittadini<br />

hanno subito davanti la Stazione ferroviaria e al Borgo. Per<br />

le emergenze il Comune prevede la sosta e l’assistenza al<br />

parcheggio della Piscina e nell’ex stabilimento Merloni di<br />

Santa Maria. “Vorrei osare di più: i tir, anche in tempi normali,<br />

non dovrebbero circolare dentro la città”. L’ultima<br />

stoccata di Urbano Cotichella riguarda Trenitalia che non ha<br />

fornito proprio un ottimo servizio durante il nevone. “E’ come<br />

se io dicessi che, siccome nevica, chiudo tutte le strade: assurdo”.<br />

“Per concludere un ringraziamento doveroso e non<br />

di prammatica a tutti <strong>gli</strong> operatori esterni che si sono adoperati<br />

con grande senso civico, abnegazione e coraggio, a<strong>gli</strong><br />

operai comunali Fabio Coacci, Roberto Battistoni, Lamberto<br />

Trinei, Rosilio Mogiani, Pietro Celli, Enzo Sacconi, Maurizio<br />

Roscini, Maurizio Monticelli, Elvio Carnevali, Marco Mercurio,<br />

Eugenio Colonnelli, Sandro Michelini, Massimo Tortolini,<br />

Enrico Mosciatti e Roberto Berna che hanno dimostrato,<br />

ancora una volta, tutta la loro professionalità e disponibilità,<br />

a<strong>gli</strong> spalatori assunti per la pulizia dei marciapiedi e per<br />

la rimozione del ghiaccio dai tetti coordinati magni camente<br />

dai colleghi Gianni Cipriani ed Alberto Lesti e, non ultimo,<br />

a tutto il Coc (Centro Operativo Comunale) per il preziosissimo<br />

lavoro svolto”.<br />

Ecco alcune foto scattate nel febbraio<br />

1956 al deposito ferrovirio<br />

di <strong>Fabriano</strong> da cui si comprende<br />

l'altezza della neve (fonte: www.<br />

fabrianostorica.it).<br />

Continuano i paragoni con le<br />

grandi nevicate del passato, che<br />

costringono i lettori più maturi a<br />

mettere a dura prova la loro memoria.<br />

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