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<strong>Fabriano</strong> 5<br />
Un osservatorio<br />
per monitorare<br />
il territorio<br />
Parte un'analisi<br />
socio-economico<br />
del fabrianese, targata<br />
Fondazione Carifac per<br />
conoscere le priorità del<br />
nostro distretto.<br />
Ognuno<br />
al suo posto<br />
Sono i mezzi di comunicazione a farla da<br />
padroni, non è una novità. Radio e televisione<br />
reggono la scena da decenni, poi è giunto internet<br />
che ha messo la freccia ed ha annullato<br />
le distanze. Il mondo è diventato piccolo, le<br />
relazioni umane… extralarge, nel senso che<br />
non hanno limiti. Intanto rete e video hanno<br />
trasformato i ruoli delle persone, centrifugando<br />
professionalità ed incarichi. Succede<br />
quindi che in questo tritacarne mediatico<br />
ognuno cerchi il suo spazio di visibilità, la<br />
sua fetta di popolarità, mettendo da parte la<br />
propria identità e cambiando… i connotati del<br />
proprio mestiere. In questo gioco dell’autoreferenzialità<br />
ci si imbatte nel cantante che<br />
diventa guru e sacerdote dell’ovvio o in quello<br />
che preferisce dilettarsi come presentatore<br />
di talk show. Ma se uno come professione fa<br />
il cantante si suppone che il suo talento sia<br />
quello canoro e basta. Inutile occupare altre<br />
vetrine. Poi scopri comici che si lanciano nella<br />
politica, uomini di cabaret che diventano<br />
onorevoli, come anche giudici che entrano<br />
in Parlamento. Anche ex calciatori che si<br />
improvvisano giornalisti, cominciando da<br />
spalla ai mestieranti del settore per poi subentrare<br />
come veri e propri editorialisti. Dubbi<br />
legittimi anche su questo fronte: se nella<br />
vita professionale qualcuno viene baciato da<br />
piedi fatati, perché riciclarsi poi come fenomeni<br />
della carta stampata? A meno che non<br />
pensino di scrivere appunto… con i piedi. Il<br />
circus va avanti spaventosamente senza sosta.<br />
Con una mania ssa. Quella di rubare il più<br />
possibile la scena all’altro, reinventandosi<br />
un ruolo da qualche parte e assecondando<br />
il karma di Monti che ripete ad ogni piè<br />
sospinto che non bisogna ancorarsi al posto<br />
sso. Ebbene qui c’è tutta la consacrazione<br />
di un simile assioma. Addirittura sce<strong>gli</strong>endo<br />
l’occupazione di convenienza senza valutare<br />
le proprie capacità o <strong>gli</strong> indici di mercato.<br />
Sanremo ha ampli cato questo barnum con<br />
un cantante memorabile che ha fatto la storia<br />
e che potrebbe continuare a farla se andasse<br />
dietro a musiche e pentagrammi, anziché<br />
cavalcare il festival per predicare, piuttosto<br />
che cantare. Si concede ogni strafalcione,<br />
dimostrando che la grammatica e la sintassi<br />
sono pregiudizi borghesi. Nei suoi sermoni<br />
tante ovvietà, dall’ecologia e dai prati che<br />
non ci sono più al cemento che avanza, dalla<br />
fedeltà all’amore che è preferibile all’odio.<br />
Il tutto fatto spacciare per pillole di saggezza…<br />
e chi <strong>gli</strong> andrebbe contro, del resto?<br />
Cambiamo musica. Lo spartito in politica è<br />
della stessa solfa. Que<strong>gli</strong> scranni vengono<br />
occupati da leader del mondo dello spettacolo,<br />
del giornalismo, dello sport, della<br />
cultura. Appunto, leader. Che, stancandosi<br />
del successo racimolato nel proprio ambito,<br />
(segue a pag.2) Carlo Cammoranesi<br />
L<br />
ee<br />
L’Azione<br />
100<br />
anni<br />
><strong>Fabriano</strong> 6<br />
Come cambiano<br />
le date<br />
tra i banchi<br />
Dopo l'emergenza<br />
neve, verranno<br />
apportate modifiche<br />
al calendario: ecco le<br />
possibilità di prolungamento<br />
della scuola.<br />
Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè<br />
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)<br />
art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)<br />
>Eventi 12<br />
Santamaria<br />
e Nigro<br />
al Teatro Gentile<br />
Sabato va in scena<br />
"Occidente Solitario",<br />
una commedia<br />
nera con grandi interpreti<br />
che entusiasmerà<br />
il pubblico fabrianese.<br />
<strong>Fabriano</strong>-Matelica euro 1,20 n. 8 Anno CI 25 febbraio 2012<br />
>Matelica 17<br />
Zanzibar,<br />
l'avventura<br />
continua<br />
Corsa<br />
ad ostacoli<br />
Il 6 maggio si voterà per il rinnovo del consi<strong>gli</strong>o comunale e della carica<br />
di sindaco. La pallina gira all’impazzata per ciò che riguarda i nomi dei<br />
probabili candidati a primo cittadino di <strong>Fabriano</strong>. Abbiamo provato a dare<br />
le percentuali ai vari aspiranti delle due coalizioni. Alcune formazioni come<br />
Lega e Movimento Cinque Stelle scenderanno in campo per la prima volta. Non<br />
mancheranno, come al solito, le liste civiche. Dopo dieci anni di governo Sorci,<br />
si affaccerà quindi un nuovo sindaco. Chi sarà? Le primarie del Pd e del centrodestra<br />
sono solo il primo passo in avanti per la scelta de nitiva.<br />
Alla scoperta della<br />
Cooperativa Sociale,<br />
che insegna ai<br />
matelicesi come essere<br />
ecologici...con creatività.<br />
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2 >EDITORIALI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Il de<strong>gli</strong> anelli<br />
Governo: l'idea è bella, il momento è brutto<br />
Direttore responsabile<br />
Carlo Cammoranesi<br />
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />
n.11 del 6/09/1948<br />
Amministratore<br />
Giovanni Chiavellini<br />
di NICOLA SALVAGNIN<br />
Ognuno ha fatto correttamente la sua parte: il mondo<br />
dello sport – con le sue star a sottoscrivere – nel<br />
richiedere al governo di dare il suo avallo alla<br />
richiesta da avanzare al Cio (Comitato olimpico<br />
internazionale) per ottenere le Olimpiadi a Roma nel 2020;<br />
Mario Monti e il suo esecutivo, nel respingere cortesemente<br />
l’invito con una ferrea quanto esatta valutazione: l’idea è bella,<br />
il momento è brutto.<br />
Organizzare i Giochi olimpici è tutt’altro che semplice e<br />
indolore, anzi è complesso e soprattutto costoso. Abbiamo<br />
davanti a<strong>gli</strong> occhi il recente esempio di Atene: qualsiasi commentatore<br />
economico riconosce che lo sforzo di organizzare<br />
in terra ellenica l’Olimpiade del 2004, abbia letteralmente<br />
messo in ginocchio le nanze di quel Paese.<br />
Che ora sta pagando (certo, non solo per le Olimpiadi) un<br />
prezzo terribile.<br />
Ospitare un simile evento signi ca dotarsi di strutture perfette<br />
per decine di discipline sportive, normalmente nella<br />
regione oltre che nella città. Strutture che a volte vivono<br />
di luce intensa giusto per quei pochi giorni, rimanendo poi<br />
sottoutilizzate o peggio.<br />
Signi ca dotarsi di infrastrutture viarie che coinvolgono<br />
l’intero Paese; costruire una cittadella olimpica; ospitare<br />
centinaia di mi<strong>gli</strong>aia di turisti e sportivi.<br />
Ci sono sicuramente grandi vantaggi (appunto i ussi turistici<br />
ma soprattutto la visibilità mondiale che una simile manifestazione<br />
dà), ma c’è da mettere sul piatto un pacco alto così<br />
di miliardi di euro: da dove li tiriamo fuori?<br />
C’è in ne il fondato dubbio – dentro i con ni patrii – che <strong>gli</strong><br />
italiani non siano bravissimi nell’affrontare simili sforzi organizzativi.<br />
Il ricordo di “Italia 90”, dei ritardi, delle opere malfatte<br />
o inutili, della corruzione che interessò più di un appalto,<br />
scoraggia dall’intraprendere di nuovo una simile strada. Tant’è<br />
che poco tempo fa l’Uefa preferì assegnare l’organizzazione<br />
Sorta nel 1911<br />
soppressa nel 1925<br />
risorta nel 1945<br />
www.lazione.com<br />
di MARIO BARTOCCI<br />
Direzione, redazione e amministrazione<br />
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60044 <strong>Fabriano</strong> (An)<br />
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Redazione Matelica<br />
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Impaginazione<br />
Tania Bugatti<br />
Ferruccio Cocco<br />
Daniela Pedica<br />
dei Campionati europei<br />
di calcio ad Ucraina e<br />
Polonia (ripeto: Ucraina<br />
e Polonia) piuttosto che<br />
all’Italia. Fece male?<br />
Fece così, e in epoca<br />
di cinghie strette qual<br />
è quella attuale, fu un<br />
bene.<br />
Infine qualche dubbio<br />
che una città così fragile<br />
e complessa come Roma,<br />
riesca a sopportare anni<br />
di lavori pubblici paralizzanti<br />
e un evento capace di s dare la tenuta organizzativa<br />
de<strong>gli</strong> americani (ad Atlanta 1996 diversi atleti si persero per<br />
strada e non riuscirono a partecipare alle gare). Se qualcuno<br />
ha dei dubbi, pensi al recente harakiri sofferto dalla capitale<br />
per qualche centimetro di neve.<br />
Quindi arrivederci anelli olimpici, che hanno fatto la fortuna<br />
di Barcellona nel 1992 – la città venne completamente<br />
rinnovata – e hanno rilucidato Londra in vista di quelli<br />
di quest’anno. Anche qui con costi enormi, seppur gestiti<br />
“all’inglese”; e un de cit di bilancio che spaventa il governo<br />
Cameron, che ha ereditato quella decisione presa ancora in<br />
epoca Blair.<br />
Monti ha recentemente promesso di voler cambiare la mentalità<br />
de<strong>gli</strong> italiani, sottintendendo: li vorrei un po’ più tedeschi.<br />
Ecco: quando riusciremo a completare 200 km di alta velocità<br />
in meno di trent’anni; quando realizzeremo il riammodernamento<br />
della Salerno-Reggio Calabria in meno di quaranta;<br />
quando passeremo dai progetti a<strong>gli</strong> scavi per il tunnel del<br />
Brennero in meno di venti; quando in ne ci impegneremo più<br />
a ricostruire L’Aquila che a progettare percorsi acquatici per<br />
il kayak olimpico... Ecco, allora avrà vinto Monti e avremo<br />
vinto noi tutti.<br />
Il della tv<br />
La critica gridata,<br />
nelle chiese e nelle<br />
piazze, fa parte<br />
della nostra storia e<br />
della nostra società.<br />
L’hanno esercitata –e la<br />
esercitano- predicatori di<br />
varie scuole di pensiero: <strong>gli</strong><br />
intransigenti, <strong>gli</strong> ironici, i<br />
suadenti, tutti comunque rivolti<br />
a denunciare il peccato<br />
e a esortare alla conversione.<br />
L’hanno esercitata –e la<br />
esercitano- comici che con<br />
le loro battute e le loro gag,<br />
talvolta al limite dell’ingiuria,<br />
“spellano” il potere e le<br />
sue prevaricazioni.<br />
Ambedue le categorie, fatte<br />
le opportune riserve, hanno<br />
una loro importante funzione<br />
in una società libera, che<br />
dovrebbe istituzionalmente<br />
accettare, se non incoraggiare,<br />
il dissenso.<br />
Oggi, però, una nuova categoria<br />
sta emergendo: quella,<br />
ibrida, fastidiosa, dissacrante<br />
dei comici-predicatori.<br />
Nelle loro parole, quasi sempre<br />
urlate a livelli d’inquinamento<br />
acustico, è dif cile<br />
distinguere la vo<strong>gli</strong>a di far<br />
ridere da quella del moralista<br />
arrabbiato.<br />
Di certo c’è che questa categoria<br />
proclama un’originale<br />
Editore<br />
Fondazione di Culto e Religione<br />
“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84<br />
Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione<br />
in abbonamento postale gr. 1 -<br />
Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.<br />
Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001.<br />
Stampa<br />
Rotopress International srl<br />
via Brecce - Loreto (An)<br />
Ogni copia € 1.20. <strong>L'Azione</strong> paga la tassa<br />
distinzione fra ciò che è male<br />
e ciò che è bene, collocando<br />
quest’ultimo in un’area molto<br />
ristretta, che si riduce,<br />
sostanzialmente, alla loro<br />
persona, mentre il male è in<br />
decidono di allungare la… propria carriera, occupandosi<br />
di altro per primeggiare ancora. “Quid animo satis?”,<br />
si domandava S. Agostino. Che cosa riempie il nostro<br />
animo, il nostro cuore? C’è sempre qualcosa che è al<br />
di là e che rende l’io insoddisfatto del proprio presente.<br />
In questi tempi incerti la prima certezza da riconoscere<br />
allora è l’urgenza indiscussa che abbiamo di “un punto<br />
fermo”, di qualcosa di così vero e bello da farci camminare<br />
non lamentosi o camaleontici, ma sempre più<br />
uomini. Un punto fermo, una presenza, la compagnia di<br />
una presenza, non le parole vuote o <strong>gli</strong> schemi di una<br />
realtà che ti chiede sempre di più, snaturando anche<br />
te stesso. E che ti costringe a cambiare veste, cornice,<br />
palcoscenico. E a canticchiare “Azzurro” come se fosse<br />
la tonalità di un grigio o di un nero…<br />
Carlo Cammoranesi<br />
per la restituzione di copie non consegnate.<br />
ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00<br />
Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00<br />
Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00<br />
Africa, Asia e America € 165,00<br />
Oceania € 175,00<br />
C.C.P. 17618604 intestato a <strong>L'Azione</strong><br />
C.C.B. IT21B0614021110010570009048<br />
intestato a <strong>L'Azione</strong><br />
presso Cassa di Risparmio di <strong>Fabriano</strong><br />
e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica<br />
Ognuno<br />
al suo posto<br />
Una nuova categoria,<br />
quella dei comici predicatori<br />
tutti <strong>gli</strong> altri.<br />
Per loro, operatori di male<br />
sono i preti (in primo luogo),<br />
i militari, i giornalisti,<br />
i parlamentari, i ministri;<br />
e non si può escludere che,<br />
nell’elenco compaiano, una<br />
volta o l’altra, i ragionieri,<br />
i geometri, se non i vigili<br />
urbani e <strong>gli</strong> impiegati del<br />
catasto.<br />
Passando a una sfera più<br />
ampia, per i nostri comicipredicatori<br />
il male è radicato<br />
nella Chiesa (forse non solo<br />
in quella cattolica), nella<br />
politica, nell’economia,<br />
nell’intera nostra società, e,<br />
in particolare, in tutti coloro<br />
che non sono d’accordo con<br />
loro.<br />
Non ci è detto se, di fronte<br />
a<strong>gli</strong> tsunami dei loro attacchi,<br />
per lo più insulsi e<br />
volgari, dovremmo anche noi<br />
cospargerci il capo di cenere<br />
e proclamare pubblicamente<br />
i nostri peccati, come fra<br />
Girolamo Savonarola impose<br />
ai suoi concittadini sul nire<br />
del Quattrocento.<br />
Ma, almeno Savonarola era<br />
talmente convinto, di quello<br />
che diceva e faceva, da<br />
arrivare no ad essere arso<br />
sul rogo.<br />
Per i comici-predicatori di<br />
oggi, invece, il sospetto è che<br />
ad animarli non sia l’ansiosa<br />
preoccupazione per l’etica<br />
pubblica (oggettivamente,<br />
oggi molto degradata), ma la<br />
smania irrefrenabile di épater<br />
le bourgeois; o, peggio,<br />
di piazzare la loro faccia sui<br />
numerosi palcoscenici che<br />
offre la nostra ultramediatica<br />
società.<br />
Se è così, facciamo lo sforzo<br />
di prenderli per quel che<br />
realmente sono: facciamoci<br />
una risata.<br />
Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo<br />
<strong>gli</strong> abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione<br />
dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento<br />
di obblighi di legge e per fi nalità amministrative,<br />
attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee<br />
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Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante<br />
supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti<br />
elettronici. Informiamo altresì <strong>gli</strong> abbonati, che in<br />
relazione ai dati personali da loro forniti, potranno<br />
esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7<br />
del D. Lgs. n. 196/2003.<br />
L’informativa completa è disponibile sul sito www.<br />
lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.<br />
Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3<br />
della legge 250 del 7/8/1990.<br />
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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >INCHIESTA<<br />
3<br />
LE VOTAZIONI A FABRIANO:<br />
GLI ULTIMI DIECI ANNI<br />
COMUNALI DEL 2002<br />
Primo turno:<br />
Roberto Sorci (Margherita, Democratici di Sinistra, Margherita, Sdi-<br />
Repubblicani, Eur, Verdi-Pdci, Rifonfazione Comunista) 38,6%<br />
Claudio Biondi (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc) 40,5%<br />
Paolo Paladini (Società Civile, Sinistra in Movimento) 10,8%<br />
Maria Di Bartolomeo (Lista Maria di Bartolomeo Sindaco) 10,1%<br />
Ballottaggio:<br />
Roberto Sorci 50,5% Sindaco<br />
Claudio Biondi 49,5%<br />
Roberto Sorci Claudio Biondi<br />
COMUNALI DEL 2007<br />
Primo turno:<br />
Roberto Sorci (Margherita, Democratici di Sinistra, Rifondazione<br />
Comunista, Comunisti Italiani, Italia dei Valori-Udeur, Psdi, Verdi, Sdi,<br />
Laici Progressisti) 45,9%<br />
Enrico Carmenati (Udc, Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lista Enrico<br />
Carmenati per <strong>Fabriano</strong>) 45,8%<br />
Paolo Paladini (Società Civile) 4,1%<br />
Giuseppe Falzetti (Il Cuore di <strong>Fabriano</strong>) 2,6%<br />
Maria Di Bartolomeo (Lista Maria Di Bartolomeo Sindaco) 1,6%<br />
Ballottaggio:<br />
Roberto Sorci 52,8% Sindaco<br />
Enrico Carmenati 47,2%<br />
Roberto Sorci Enrico Carmenati<br />
Il Pd alle primarie<br />
Cambia, nel giro di una settimana, la posizione del Pd sulle<br />
primarie. Afferma il segretario Claudio Alianello (nella<br />
foto): “Condividendo le valutazioni dell’assessore Sonia<br />
Ruggeri, esprimo la mia piena disponibilità ad attivare un<br />
percorso per aprire le primarie anche ai non iscritti del Pd.<br />
Convocherò nei prossimi giorni un direttivo per una piena e<br />
democratica condivisione del percorso<br />
da seguire. E’ nito il tempo<br />
della parole, ora servono impegni<br />
concreti per il futuro di <strong>Fabriano</strong>”.<br />
Venerdì 17 febbraio si è tenuto il<br />
direttivo dell’Udc su convocazione<br />
del segretario Roberto Pellegrini.<br />
In merito alle prossime elezioni<br />
comunali il partito si è espresso<br />
all’unanimità per continuare nelle<br />
trattative già intraprese af nché<br />
venga realizzato anche a <strong>Fabriano</strong><br />
l’accordo tra coloro che si riconoscono nel Modello Marche,<br />
dando continuità al progetto già intrapreso a partire dalle<br />
ultime elezioni regionali. “Per completare tale percorso il<br />
direttivo Udc ritiene prioritario un programma condiviso con<br />
le altre forze della coalizione da sottoporre a<strong>gli</strong> elettori per sostenibilità,<br />
trasparenza e interesse collettivo”, dice Pellegrini.<br />
“Solo su ciò si baseranno le scelte. Poi verranno <strong>gli</strong> uomini<br />
ritenuti in grado di attuare quanto proposto all’elettore”. In ne<br />
arrivano novità anche dall’Idv, che propone il modello De<br />
Magistris come a Napoli “coagulando le forze della società<br />
civile, le associazioni e i movimenti e proponendo come<br />
candidato sindaco un De Magistris fabrianese”. Critiche da<br />
parte dell’assessore alla Partecipazione Mario Pa<strong>gli</strong>alunga<br />
sono dirette al Pd che ha cambiato spesso idea. Non esente<br />
da essere un bersa<strong>gli</strong>o anche l’Udc, che non si capisce bene<br />
che cosa vo<strong>gli</strong>a fare, sempre stando alle parole dell’assessore.<br />
Salgono le quotazioni di Giancarlo Sagramola, il favorito<br />
nelle primarie del Pd. L'Udc punta su Sonia Ruggeri che non<br />
ha ancora sciolto le riserve sulla sua eventuale candidatura.<br />
Renato Paoletti uf cializza che sarà della partita, potendo<br />
contare sull'appoggio di parte della sinistra radicale che con<br />
lui ha governato durante l'amministrazione Sorci. Marco Ottaviani,<br />
dal canto suo, guarda ai programmi e ssa alcuni paletti.<br />
a.m.<br />
Il sogno<br />
di una<br />
cosa<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
problema della politica sta nell’esistenza di un<br />
immane blocco conservatore, il cui obiettivo è la<br />
sopravvivenza e l’immobilità”, scriveva Ernesto “Il<br />
Galli Della Loggia poco tempo fa sul “Corriere<br />
della Sera”. La politica italiana ha un limite enorme: la dif-<br />
coltà di produrre cambiamenti anche quando li annuncia.<br />
Nulla deve cambiare, appunto. La cosa peggiore si rileva<br />
se, addirittura, la politica diventa un mestiere e quindi una<br />
condizione di favore. La paralisi al cambiamento attana<strong>gli</strong>a<br />
senza distinzioni di sorta. I prossimi scenari denotano ambienti<br />
soffocanti dove sembrano molte di più le scelte calate<br />
dall’alto e camuffate, che non un vero e proprio dibattito<br />
sulla realtà. Sfuggono, clamorosamente, <strong>gli</strong> assilli della società<br />
civile. Veniamo a <strong>Fabriano</strong>, dove il 6 maggio si voterà<br />
per il rinnovo del consi<strong>gli</strong>o comunale. Finora solo la sinistra<br />
radicale e la Lega hanno parlato del problema dell’Antonio<br />
Merloni e del rischio di un piccolo imprenditore che si assume<br />
la responsabilità di acquisire una ex grande azienda. Hanno<br />
fatto bene, benissimo. Nessuno, eccetto Idea per <strong>Fabriano</strong>,<br />
ha denotato la necessità di puntare su uomini nuovi e sulla<br />
forza primaria dei cittadini. Nessuno, eccetto il Movimento<br />
Cinque Stelle, ha già attivato un programma delle cose da fare<br />
e delle urgenze immediate alle quali metter mano. I partiti<br />
tradizionali hanno taciuto, semplicemente. Di progetti se ne<br />
vedono davvero pochi e provengono per lo più dal mondo<br />
dell’associazionismo. Le primarie non entusiasmano i cittadini<br />
perché i candidati saranno i soliti noti (eccetto, a quanto pare,<br />
quello della Lega). Il Polo della Libertà le apre a tutti, il Pd<br />
no. L’Udc non le vuole. Il Fli guarda al Terzo Polo. Nascono<br />
<strong>Fabriano</strong> Bene Comune, il Centro Sandro Pertini e Noi<br />
Centro, nuovi organismi che presumibilmente saranno della<br />
partita, a differenza di Spazio Libero che si chiama fuori. In<br />
questo contesto appiattito, la parte del leone la sta facendo<br />
il più grande comunicatore di <strong>Fabriano</strong>: il sindaco Roberto<br />
Sorci. Fenomenologia del personaggio: difetti da vendere, una<br />
mentalità ragionieristica e una dialettica imbarazzante. Eletto<br />
dai poteri forti, nel secondo mandato, svincolato dall’ingessatura<br />
dei partiti e dall’impossibilità di ricandidarsi, ha agito<br />
di testa sua. L’emergenza neve l’ha affrontata bene. Sorci è<br />
stato in giro con <strong>gli</strong> operai, ha messo la telecamera nell’auto<br />
per registrare i disagi, è andato a trovare i centenari, è rimasto<br />
bloccato tra la neve, ha accusato l’esercito, ha elogiato<br />
i dipendenti comunali, ha raccolto <strong>gli</strong> istrici, ha ammassato<br />
tre colossei di ghiaccio solo in città, si è fatto intervistare<br />
quattro volte al giorno. Una ne ha pensata e cento ne ha<br />
fatte. Si è estraniato dal gioco delle parti e mentre tutti si<br />
affannavano alla ricerca di strategie elettorali, ha conquistato<br />
per no la diretta su RaiUno davanti a Mara Venier. Sorci è<br />
egotico, testardo. Soffre la competizione e non privilegia mai<br />
il merito perché vola basso. Questo è il politico, ma l’uomo<br />
si distingue. E’ disponibile, affronta la piazza, ha un culo di<br />
gomma. Tutto <strong>gli</strong> rimbalza sopra. Esce dalla diatriba politica<br />
meno affannosamente di come ci è entrato. Quando parla fa<br />
rumore, sempre. Azzecca magistralmente i tempi dei moniti ed<br />
istiga. Sornione e furbesco, ha avuto il pallino del comando in<br />
mano. <strong>Fabriano</strong> è stata assolutamente sua per dieci anni. Se lo<br />
contestavi rideva, se lo apprezzavi rideva, ma senza scomporsi<br />
mai. Sorci è uno che in consi<strong>gli</strong>o comunale sembra andare<br />
come ad una passeggiata di salute ai giardini pubblici. Torno<br />
all’immagine del blocco conservatore, quello del quale fa parte<br />
anche il sindaco, naturalmente, oltre a Pd e Udc in primis. E’<br />
nora mancata una scossa, tra i cittadini di <strong>Fabriano</strong>, cioè il<br />
sogno di una cosa di pasoliniana memoria. I partiti e i politici<br />
sba<strong>gli</strong>ano perché non chiedono quanto di più impalpabile,<br />
di più irreale ci sia, cioè un sogno. Non le poltrone, non i<br />
posti, che la gente non capirebbe e non approverebbe mai e<br />
poi mai. Perché l’unica cosa che veramente conti, mobiliti,<br />
dia forza ai cittadini e la trascini, è un sogno. Un ideale, uno<br />
scopo. Insomma, la passione de<strong>gli</strong> umani. A destra come a<br />
sinistra. Dice Francesco Alberoni che nessuno convince <strong>gli</strong><br />
altri se non è convinto e<strong>gli</strong> stesso. Nessuno trasmette modelli<br />
se non li pratica personalmente. Se non dà l’esempio. È con<br />
la sua energia, con la sua fede, creando simpatia, ducia,<br />
entusiasmo ne<strong>gli</strong> altri, che porta a mettere a frutto le energie<br />
e le intelligenze. Questo è, semplicemente, un leader. La città<br />
appare molto indietro da tali input, anche se Sorci se la ride.<br />
E forse è rimasto l’unico.<br />
IL BORSINO DEI CANDIDATI<br />
Ecco i probabili candidati a sindaco per la tornata del 6 maggio. Specifi chiamo<br />
che il Movimento Cinque Stelle e la Lega non hanno sciolto le riserve sull’uomo<br />
(o la donna) eventualmente da candidare, e ci hanno tenuto a precisarlo. Le<br />
altre ipotesi corrispondono ad un gioco di incastri sulle base di alleanze ancora<br />
da concertare. L’unica cosa certa, in effetti, è che lo scacchiere di partenza<br />
non è stato composto. Il 26 febbraio è il termine ultimo per la presentazione<br />
delle candidature alle primarie del Pd. L’11 marzo si vota.<br />
Marco Ottaviani 80% (centro)<br />
Giancarlo Sagramola 80% (centro-sinistra)<br />
Urbano Urbani 80% (centro-destra)<br />
Joselito Arcioni ? 50% (Movimento Cinque Stelle)<br />
Emanuele Rossi 50% (sinistra)<br />
Gian Pietro Simonetti ? 50% (Lega)<br />
Angelo Tini 50% (centro)<br />
Sonia Ruggeri 40% (centro-sinistra)<br />
Angelo Costantini 30% (sinistra)<br />
Sergio Solari 30% (Fli)<br />
Silvano D’Innocenzo 20% (centro-destra)<br />
Renato Paoletti 20% (centro-sinistra)<br />
Claudio Biondi 10% (centro-destra)<br />
Il Pdl apre anche<br />
a movimenti<br />
ed associazioni<br />
Puntualizza Giampaolo Ballelli, segretario del Pdl: “Il segretario<br />
della Lega, Giampietro Simonetti ha lanciato la proposta<br />
e sulle prime mi ha sorpreso, poi ho capito che con il solito<br />
uto aveva ragione. Credo che con le primarie i partiti facciano<br />
un passo indietro, ma la politica compia un grande passo<br />
in avanti per riportare la democrazia e la partecipazione dei<br />
cittadini al centro dell’azione amministrativa. La candidatura<br />
sarà aperta a tutti coloro che posseggono i requisiti per<br />
l’eleggibilità alla carica di sindaco della città. Sarà un voto<br />
popolare e partecipato per la scelta del candidato a sindaco<br />
del comune, un voto che darà ai cittadini anche la possibilità<br />
di esprimersi per un vero rinnovamento politico ed economico<br />
alla città. Aspetto con ducia Marco Ottaviani, il Pri,<br />
la Lista Carmenati e Guido Latini, <strong>gli</strong> amici di Noi Centro,<br />
le associazioni, i movimenti, e perché no, anche l’Udc che<br />
si riconosce come noi nella fami<strong>gli</strong>a del Ppe. Come prima<br />
cosa inaugureremo una nuova sede del Pdl in corso della<br />
Repubblica. Metteremo a disposizione i locali a tutti i cittadini<br />
interessati alla vita politica della città. Quando dico tutti<br />
intendo proprio tutti, non importa il credo politico, purché<br />
ci sia la vo<strong>gli</strong>a di partecipare”. Ballelli indica le priorità di<br />
programma: “Il lavoro e il rilancio economico della città;<br />
l’attenzione alla fami<strong>gli</strong>a, ai bambini e alle fasce deboli; la<br />
sicurezza intesa a tutto tondo; la difesa della nostra identità e<br />
delle tradizioni per un’acco<strong>gli</strong>enza consapevole; la viabilità e<br />
le infrastrutture; il centro storico con l’attuazione del Put e di<br />
un Piano particolareggiato del centro storico; un’attenzione<br />
maggiore alle frazioni con un apposito assessorato; lo sport<br />
inteso come alto valore formativo della gioventù”. Per fare<br />
tutto questo il Pdl propone di ta<strong>gli</strong>are tutte le spese super ue,<br />
le consulenze ed un incredibile contenzioso legale.<br />
a.m.<br />
Novità dei Grillini<br />
nella competizione<br />
Basta con il respiro trattenuto. Basta con la vita in apnea.<br />
Basta con i sospiri di delusione. Basta con <strong>gli</strong> sbuf di rabbia.<br />
Basta con le parole non dette. Basta con la professione<br />
del politico. Basta con la politica dei furbi e la società dei<br />
fessi. Basta con la recessione. Basta con l’incertezza della<br />
pena. Basta con i delinquenti senza frontiere. Basta con la<br />
speculazione dei comuni sulle licenze edilizie. Basta con i<br />
politici in televisione e sui giornali a parlare del nulla. Basta<br />
con i servi dell’informazione.<br />
Il Movimento Cinque Stelle <strong>Fabriano</strong> ha il suo programma e<br />
la sua lista con il proprio candidato sindaco che presenterà a<br />
breve. Sul programma ne discuteremo con voi cittadini per,<br />
eventualmente, va<strong>gli</strong>arlo e cambiarlo con il vostro contributo.<br />
Saremo noi cittadini a sce<strong>gli</strong>ere e non <strong>gli</strong> zombie che sono lì<br />
a decidere sulla nostra qualità della vita e su quella dei nostri<br />
<strong>gli</strong>. Siamo noi, i cittadini, che si impadroniscono della loro<br />
democrazia e della loro politica: i cittadini con l’elmetto, che<br />
non hanno più bisogno di intermediari, non hanno più bisogno<br />
di politici che sono lì da anni pagati con i nostri soldi, a fare<br />
le zecche! Un Movimento di liberazione dai partiti, per il<br />
futuro. Voteremo su tutto, voteremo tutti e ognuno varrà per<br />
se stesso. Forza fabrianesi! Se non ora quando?<br />
Joselito Arcioni, uno del Movimento 5 Stelle <strong>Fabriano</strong><br />
03 inchiesta.indd 2 22/02/12 11.01
4 <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Compro e Vendo<br />
LAVORO<br />
CERCASI - Signora cerca lavoro per pulizie scale o in casa,<br />
stirare o accompagnare a fare la spesa, assistenza anziani notte.<br />
Automunita - zona <strong>Fabriano</strong> e limitrofe. Tel. 329 8880150.<br />
Notizie Liete<br />
Cav. Luciano<br />
Bano<br />
II Presidente della Repubblica, con dedecreto in data 27.12.2011, ha conferito<br />
l’onori cenza di Cavaliere all’Ordine<br />
della Repubblica al sig. Luciano Bano.<br />
Luciano è sposato ha due <strong>gli</strong>e ed è<br />
amministratore della ditta Multiservice<br />
srl.<br />
Dal 26.02.1982 è iscritto all’Associazione<br />
Italiani Volontari del Sangue<br />
(AVIS) e ha effettuato, a tutt’oggi, 210<br />
donazioni tra sangue, plasma e piastrine,<br />
uno dei pochi Donatori in Italia<br />
che abbia raggiunto questo prestigioso<br />
traguardo.<br />
Il Consi<strong>gli</strong>o Direttivo dell’Avis unitamente<br />
a tutti <strong>gli</strong> iscritti formula i più<br />
vivi complimenti e ringrazia Luciano<br />
per il suo impegno nel sociale fatto<br />
nella gratuità del dono, nella gioia<br />
di rendersi utile a<strong>gli</strong> altri e nel valore<br />
di tendere la mano a chi ha bisogno.<br />
Per cercare di capire me<strong>gli</strong>o la personalità<br />
di Luciano, qui di seguito<br />
riportiamo alcune sue riflessione<br />
(dall’opuscolo 100.000 atti di solidarietà<br />
ri essioni di Luciano Bano) “Chi<br />
non ha mai donato non può capire<br />
cosa ci spinge: alcuni pensano che lo<br />
facciamo per convenienza, o per chissà<br />
quale ne, ma chi dona lo fa sempre<br />
mettendo il me<strong>gli</strong>o di sé.<br />
lo lo faccio per sentirmi parte del<br />
mondo, mi privo di una parte di me<br />
per alleviare le sofferenze di qualcun<br />
altro, per dar<strong>gli</strong> una speranza di una<br />
vita mi<strong>gli</strong>ore.<br />
Che senso avrebbe la vita se avessi<br />
salute e benessere e non facessi nulla<br />
per chi mi sta vicino.<br />
Questi sono <strong>gli</strong> anni mi<strong>gli</strong>ori della<br />
nostra vita ed essere Donatore è un<br />
modo per condividerli con chi è meno<br />
fortunato”.<br />
Il Consi<strong>gli</strong>o Direttivo Avis <strong>Fabriano</strong><br />
Ecco Jacopo!<br />
Domenica sera verso le 10, io stavo già<br />
a letto, è arrivato il mio fratellino Jacopo.<br />
Una nuova stella si è aggiunta alla<br />
nostra fami<strong>gli</strong>a : papà Ettore, mamma<br />
Eliana, io, e adesso Jacopo. Abbiamo<br />
subito iniziato a giocare insieme con<br />
delle macchinine che mi ha portato<br />
lui; chissà da dove !. Insieme faremo<br />
grandi cose.<br />
Franco De Giorgis<br />
Signora di <strong>Fabriano</strong> quarantenne con esperienza<br />
OFFRESI per assistenza e commissioni, disponibile<br />
giorno e notte, molto buona e paziente, offresi trattamento<br />
familiare. Cell. 333 4322307<br />
Auguri Alessandro!<br />
Alessandro e<br />
Giulia Furbetta<br />
5ª candelina<br />
per Nicole<br />
Alla graziosa Nicole Tomassetti, che<br />
giovedì 23 febbraio ha spento la sua 5ª<br />
candelina papà Marco, mamma Tania, i<br />
nonni Sandro, Pietro, Stamura e Dolores,<br />
e <strong>gli</strong> zii augurano tanta serenità e un<br />
futuro ricco di "momenti speciali"!<br />
Gli annunci vanno portati in redazione,<br />
in Piazza Papa Giovanni Paolo II,<br />
entro il martedì pomeriggio<br />
VENDESI<br />
VENDO garage di mq 38 e annesso fondino di mq 37 a<br />
<strong>Fabriano</strong>, in Via Broganelli.<br />
Cell. 333 9855856<br />
Sabato 25<br />
febbraio<br />
il mio<br />
fratellino<br />
Alessandro<br />
compie<br />
un mese!<br />
Tanti<br />
auguri<br />
da Giulia,<br />
mamma,<br />
papà<br />
e i nonni.<br />
Pensionate<br />
Cisl, è festa<br />
Il coordinamento femminile pensionate<br />
Cisl anche quest’anno dà<br />
appuntamento per domenica 11<br />
marzo a tutte le iscritte, ai familiari<br />
e alle persone amiche invitando<br />
a trascorrere un giorno insieme<br />
in occasione della Giornata della<br />
Donna, all’insegna dell’amicizia e<br />
della solidarietà.<br />
Info rivolgersi alla sede 0732<br />
626749, dalle 10 alle 12, oppure<br />
allo 0732 629883 o 5792.<br />
Si svolgerà domenica 11 marzo, dalle<br />
ore 14, presso il PalaSerenelli di Loreto,<br />
la settima giornata del Pellegrino<br />
dell’Opera Romana Pellegrinaggi con<br />
le regioni Marche, Umbria e Abruzzo.<br />
Si rifl etterà sul tema “Il Pellegrinaggio,<br />
un cammino di educazione alla vita<br />
buona del Vangelo”.<br />
Il programma prevede, dopo l’acco<strong>gli</strong>enza<br />
dei partecipanti al Palazzo<br />
dello Sport di Loreto, il saluto di<br />
benvenuto di Padre Caesar Atuire,<br />
Amministratore delegato di Opera<br />
Romana e di Paolo Nicoletti, Sindaco<br />
della città mariana. A seguire, con<br />
la Corale “Jubilate” di Candelara<br />
di Pesaro, verrà accolta la Statua<br />
Pellegrina della Madonna di Fatima,<br />
seguirà la catechesi dell’Arcivescovo<br />
di Spoleto-Norcia Mons. Renato<br />
Un grazie<br />
a don Aldo<br />
l consi<strong>gli</strong>o direttivo e <strong>gli</strong> operatori<br />
del Centro di Aiuto alla Vita di <strong>Fabriano</strong><br />
ringraziano sentitamente<br />
don Aldo Mei per la generosa<br />
disponibilità data per l’uso dei<br />
locali siti n el chiostro della Cattedrale<br />
di S. Venanzo.<br />
Le primule<br />
posticipate<br />
Il Centro Aiuto alla Vita comunica che,<br />
non essendo stato possibile, causa<br />
neve, festeggiare la giornata della<br />
vita il 5 febbraio, le primule verranno<br />
offerte sabato 25 febbraio presso i<br />
supermercati Coop e Sì e domenica<br />
26 febbraio nelle parrocchie della città.<br />
ejrhekjghekr<br />
serj.htkejr<br />
kajrhdskjgaht<br />
La giornata del pellegrino<br />
al Pala Serenelli di Loreto<br />
Boccardo. Il pomeriggio verrà inoltre<br />
arricchito di un collegamento video<br />
con il Patriarca Latino di Gerusalemme,<br />
Sua Beatitudine Fouad Twal.<br />
In processione recitando il Rosario<br />
insieme al Vescovo Ausiliare de<br />
L’Aquila ci si incamminerà verso la<br />
Basilica, dove, alle ore 18, Mons.<br />
Giovanni Tonucci presiede la solenne<br />
concelebrazione eucaristica. All’evento<br />
sarà presente anche il nostro<br />
Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica.<br />
Una giornata di rifl essione per i tanti<br />
amici e sostenitori della pastorale<br />
del pellegrinaggio che sta lavorando<br />
anche nella nostra Diocesi. Per<br />
informazioni ed iscrizioni all’evento<br />
contattare don Umberto Rotili o Marco<br />
Antonini (340.3726564).<br />
Marco Antonini<br />
04 mercatino.indd 2 22/02/12 11.04
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Gli incontri,<br />
targati<br />
Fondazione<br />
Carifac,<br />
saranno curati<br />
da Gianluca<br />
Gregori e Lucia<br />
Pizzichini<br />
dell'Università<br />
Politecnica<br />
delle Marche<br />
Parte un'analisi socio-economica sul nostro territorio<br />
di ANTONIETTA CICULI<br />
<strong>Fabriano</strong> sotto i riflettori.<br />
Sono iniziati, nei giorni<br />
scorsi, presso la sede della<br />
Fondazione Carifac, <strong>gli</strong><br />
incontri, tecnicamente chiamati<br />
“Focus group”, del preside della<br />
Facoltà di Economia della Politecnica<br />
delle Marche Gianluca Gregori<br />
e Lucia Pizzichini coordinatrice<br />
del progetto, con i responsabili dei<br />
settori del “Sociale- Sanità” e della<br />
“Scuola-Formazione” appartenenti<br />
all’area di <strong>Fabriano</strong> e Cupramontana.<br />
Come è noto la Fondazione<br />
Carifac ha promosso e nanziato<br />
attraverso una convenzione con<br />
il dipartimento di management e<br />
organizzazione industriale dell’Università<br />
Politecnica delle Marche,<br />
un Osservatorio per l’analisi<br />
socio-economica del territorio di<br />
<strong>Fabriano</strong> e Cupramontana. L’iniziativa<br />
in questione si pone differenti<br />
obiettivi: identi care le principali<br />
direttrici di cambiamento in atto<br />
nel sistema ‘locale’, veri care le<br />
esigenze socio-economiche del<br />
comprensorio per indirizzare <strong>gli</strong><br />
interventi della Fondazione verso<br />
tali esigenze (attuali e potenziali),<br />
quindi monitorare il grado di soddisfazione<br />
delle attività svolte nei<br />
>CRONACA<br />
L'Osservatorio... in itinere<br />
confronti dei differenti stakeholder.<br />
“Forse mai, come in questo momento,<br />
i rappresentanti delle due<br />
categorie sono giunti così numerosi<br />
- ha commentato il preside della<br />
facoltà di Economia della Politecnica<br />
delle Marche - espressione di<br />
una identità partecipativa volta ad<br />
apportare un contributo sostanziale<br />
alle problematiche dell’area, evidenziando<br />
non soltanto le priorità<br />
del territorio nella sua interezza,<br />
ma anche alcune sue<br />
specificità”. All’incontro<br />
hanno partecipato, tra <strong>gli</strong><br />
altri, per il settore “socialesanità”<br />
il direttore dell’Area<br />
Vasta n.2, Maurizio Bevilacqua<br />
che ha rilevato un<br />
aspetto sostanzialmente<br />
condiviso da tutti i presenti:<br />
“I vari interventi nanziari<br />
dovrebbero essere rivolti<br />
principalmente ad innescare<br />
opportunità di lavoro o<br />
comunque programmati per avere<br />
ricadute in termini occupazionali<br />
sul territorio”. Questa strategia<br />
operativa condivisa anche da<strong>gli</strong> altri<br />
esponenti contribuirebbe ad alleviare,<br />
in parte, il disagio giovanile.<br />
Su questa tematica si è espresso<br />
anche il responsabile dell’ambito<br />
territoriale n. 10, Lamberto Pelle-<br />
Un Consi<strong>gli</strong>o Scientifi co<br />
per la carta fabrianese<br />
La Fondazione Gianfranco Fedrigoni, denominata Istituto Europeo di Storia<br />
della Carta e delle Scienze Cartarie, nata a <strong>Fabriano</strong> nel marzo del 2011,<br />
apre l’anno 2012 con la nomina dei membri del Consi<strong>gli</strong>o Scienti co. La<br />
Fondazione, che ha sede nello storico edi cio delle Cartiere Miliani, dal<br />
2002 di proprietà della Fedrigoni S.p.A. di Verona, si è fatta carico della<br />
gestione e conservazione del prezioso Archivio Storico delle Cartiere<br />
Miliani, con annessa biblioteca specializzata nelle discipline di Storia e<br />
Tecniche Cartarie, e nasce con lo scopo di divulgare in Italia e in Europa,<br />
l’attività cartaria, <strong>gli</strong> studi di storia della carta, di storia delle scienze cartarie,<br />
di storia dell’arte tipogra ca e del libro a stampa, di ligranologia,<br />
di archeologia industriale. La Fondazione Gianfranco Fedrigoni, che è<br />
anche centro di studi storici e ligranologici, è nel suo genere una Istituzione<br />
Europea unica in Italia, e per questo merita un Consi<strong>gli</strong>o Scienti co<br />
nazionale e internazionale d’eccezione, composto da illustri professori,<br />
studiosi e ricercatori come Fabio Bettoni (Università di Perugia), Josè<br />
grini: “Nella nostra realtà esiste un<br />
problema dicotomico in termini<br />
demogra ci riguardante da un lato<br />
il disagio giovanile e dall’altro l’assistenza<br />
per l’integrazione de<strong>gli</strong> anziani,<br />
fondamentale in una società<br />
che invecchia. Infatti i dati sulle<br />
caratteristiche della popolazione<br />
trasmettono informazioni-bisogni<br />
ai quali devono seguire progetti e<br />
idee che sappiano interpretare e<br />
anticipare il futuro”. Inoltre è stato<br />
anche sottolineato dai presenti<br />
come nel comprensorio esista un<br />
elevato numero di associazioni tra<br />
le quali si auspica un maggiore<br />
dialogo non solo per la operatività<br />
in senso stretto, ma per rendere più<br />
ef caci i progetti”. Anche l’analisi<br />
del settore “scuola e formazione” ha<br />
fornito dei dati molto interessanti. I<br />
temi più volte richiamati sono stati<br />
quelli della “cultura” e dell’identità<br />
territoriale” da recuperare, della<br />
essibilità intellettuale e di una<br />
maggiore apertura verso i mercati<br />
internazionali. “Gli investimenti<br />
sul territorio vanno diretti alla formazione<br />
diversi cata e nalizzata<br />
all’innovazione - ha sottolineato<br />
Francesco Orsolini, preside del<br />
Liceo Classico ‘Stelluti’-<br />
è necessario valorizzare<br />
ed implementare l’offerta<br />
culturale, incentivare le<br />
microimprese o comunque<br />
le iniziative che portano<br />
all’internazionalizzazione”.<br />
Proprio sulla stessa linea si<br />
è espresso il dirigente scolastico<br />
dell’Istituto Tecnico<br />
Merloni-Miliani, Giancarlo<br />
Marcelli: “E’ fondamentale<br />
che i giovani acquisiscano<br />
una formazione specifica<br />
con esperienze all’estero, non per<br />
creare però, come si suol dire, ‘una<br />
fuga di cervelli’, ma per spendere<br />
poi le varie professionalità sul<br />
nostro territorio”. Si è riscontrato<br />
un ottimo livello di partecipazione<br />
e numerosi spunti di ri essione. A<br />
breve saranno resi noti i primi report<br />
dell’indagine.<br />
Una Fondazione unica in Italia<br />
per una visione storica europea<br />
Calors Balmaceda Abrate (Spagna - Conservatore e restauratore della<br />
carta), Anna Dell’Ore ce Scarlato (Università Federico II di Napoli),<br />
Emanuela Di Stefano (Università di Camerino), Carlo Federici (Università<br />
Ca’ Foscari di Venezia), Ivo Mattozzi (Università di Bologna), Renzo<br />
Sabbatini (Università di Siena), che partecipano alla realizzazione de<strong>gli</strong><br />
scopi proposti dalla Fondazione, e con essi collaborano anche i componenti<br />
del consi<strong>gli</strong>o di amministrazione: Alessandro Fedrigoni (Presidente),<br />
Giancarlo Castagnari (Vicepresidente), Chiara Medioli, Ulisse Mannucci,<br />
Luigi Carlo Bennati. L’insediamento del Consi<strong>gli</strong>o Scienti co è ssato per<br />
venerdì 23 marzo a <strong>Fabriano</strong> presso la sede della Fondazione, per de nire<br />
le attività dell’anno in corso.<br />
La Fondazione è aperta al contributo di tutti coloro che, in Italia e nel<br />
mondo, ne condividono le nalità e intendono supportarne le attività. Per<br />
saperne di più è disponibile on-line il sito web della Fondazione www.<br />
fondazionefedrigoni.it.<br />
La presentazione dell'iniziativa presso<br />
la Fondazione Carifac<br />
con i dirigenti scolastici (foto Cristina Ferretti)<br />
5<br />
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05 fabriano.indd 2 22/02/12 11.48
6 >FABRIANO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Scuola, ecco le date Solidali<br />
contro<br />
Dopo l'emergenza neve, varia il calendario scolastico<br />
Sono state apportate<br />
modi che al<br />
calendario scolastico<br />
regionale.<br />
La decisione, da parte<br />
della Giunta, è stata presa<br />
a seguito de<strong>gli</strong> eccezionali<br />
eventi meteorologici che<br />
hanno colpito pesantemente<br />
nei giorni scorsi<br />
tutto il territorio regionale.<br />
“Il calendario scolastico<br />
– spiega l’assessore<br />
all’Istruzione, Marco Luchetti<br />
– era stato ssato<br />
nel numero minimo di<br />
206 giorni di lezione per<br />
ciascuna autonomia, al<br />
netto delle sospensioni<br />
delle attività didattiche<br />
decise dalle scuole. Tale<br />
numero di giorni è stato<br />
ritenuto funzionale alle esigenze del<br />
Piano dell’Offerta Formativa e alle<br />
eventuali sospensioni o riduzioni<br />
del servizio scolastico a causa di<br />
eventi eccezionali. La Regione<br />
ha ritenuto doveroso consentire il<br />
recupero delle attività non svolte<br />
a causa dell’interruzione forzata,<br />
concedendo questa possibilità alle<br />
scuole. La decisione è stata assunta<br />
dopo un’ampia consultazione con<br />
<strong>gli</strong> enti locali e le organizzazioni<br />
sindacali”. L’eccezionale ondata<br />
di maltempo che ha interessa-<br />
"Idea per <strong>Fabriano</strong>"<br />
parla di rinnovamento<br />
Marco Ottaviani di Idea per <strong>Fabriano</strong> dice la sua sulla tornata elettorale del<br />
6 maggio e sulla costruzione del suo progetto: “Come abbiamo parlato di<br />
rinnovamento ci siamo attirati <strong>gli</strong> attacchi di tutti. Rinnovare non signi ca<br />
rottamare le persone, bensì porre in crisi l’organizzazione politica attuale.<br />
E’ indispensabile evitare che la politica affoghi nella burocratizzazione<br />
amministrativa. E’ indispensabile anche che si separi dalla gestione ordinaria<br />
delle piccole cose, dall’antagonismo con la tecnostruttura dirigenziale,<br />
da un sistema di esclusivo clientelismo di partiti che, per dirla alla<br />
Berlinguer, sono ormai federazioni di camarille”. Sulla sua candidatura a<br />
sindaco, Ottaviani precisa: “Mentre tutti antepongono la scelta del sindaco<br />
a quella della coalizione e del programma, noi di Idea per <strong>Fabriano</strong> non<br />
rivendichiamo alcuna legittimazione, né del sottoscritto, né di altri. Né ci<br />
interessano ruoli di vice-sindaco o di assessore. Non prescindiamo, però,<br />
dal pretendere l’applicazione di una nuova metodologia. Va cancellata<br />
l’idea di comune attuale. La prima esigenza è di recuperare il ruolo del<br />
consi<strong>gli</strong>o comunale. L’assessore è nominato dal sindaco, o me<strong>gli</strong>o, scelto<br />
dai partiti. Viceversa il consi<strong>gli</strong>ere comunale viene votato dai cittadini ed<br />
è dunque la vera espressione democratica della comunità. E’ necessario<br />
valorizzarne la gura, altrimenti si traduce in un as ttico alzatore di mano.<br />
Da qui, deleghe speci che di indirizzo e di consulto assegnate dal sindaco<br />
al singolo consi<strong>gli</strong>ere in relazione alle competenze possedute”.<br />
Ottaviani puntualizza altri aspetti: “Recuperare la politica con la P maiuscola.<br />
All’assessore, cui è riservato il potere esecutivo, chiediamo di<br />
fare un passo indietro dalla gura attuale e di essere solo un politico, di<br />
fungere cioè da nodo principale con i livelli esterni come regione, governo<br />
e privati, perseguendo l’obiettivo strategico del programma. Non più assessori<br />
con classiche deleghe di settore, bensì assessori per macroprogetti<br />
derivati dalle linee programmatiche, con ruolo dinamico e perché no,<br />
anche temporalmente limitato. Le competenze tecniche le richiederemo<br />
alla società civile. Ogni assessore sarà af ancato da un facility manager,<br />
un facilitatore proveniente dalla società civile, che possieda conoscenze<br />
speci che di settore, a capo di uno staff formato da coloro che nella<br />
nostra città sono riconosciuti depositari delle competenze e dei saperi<br />
per quell’attività, compreso il presidente della relativa consulta. Sarà poi<br />
necessario recuperare il ruolo dell’Urp quale nodo principale nella rete<br />
delle relazioni. Responsabilità speci che dell’assessore saranno allora il<br />
governo del cambiamento, la capacità di strutturare il gruppo di lavoro, di<br />
saper fare squadra, trasformandosi in mediatore autorevole”.<br />
Sulla riorganizzazione del comune Ottaviani afferma: “Vanno recuperate<br />
motivazioni e intelligenze. Riallineate le dotazioni organiche dei servizi<br />
secondo le necessità di supporto dei macroprogetti. Evitate le fossilizzazioni<br />
dei ruoli introducendo un concetto di rotazione, o job-rotation per dirla in<br />
inglese, in particolar modo nei ruoli dirigenziali. Va implementato un vero<br />
sistema di controllo gestionale per to<strong>gli</strong>ere l’ingessatura che caratterizza<br />
attualmente il nostro bilancio. Va evitata l’antitesi dei servizi e recuperato<br />
il senso di appartenenza attraverso la valorizzazione di tutte le linee<br />
produttive anche adottando precisi canoni di condotta per i dipendenti.<br />
Bisogna vigilare sulla legalità nel comune nelle partecipate favorendo la<br />
totale trasparenza, il controllo continuo di appalti e subappalti, la veri ca<br />
e la revisione dei contratti in corso anteponendo al sistema del massimo<br />
ribasso l’offerta economicamente vantaggiosa”.<br />
a.m.<br />
to le Marche ha indotto<br />
molti Comuni a ordinare<br />
la chiusura delle scuole,<br />
riducendo significativamente<br />
i giorni dell’attività<br />
didattica no a rischiare<br />
di compromettere il completamento<br />
dell’offerta<br />
formativa. Le modifiche<br />
al calendario per l’anno<br />
scolastico 2011/2012 prevedono:<br />
la possibilità di<br />
posticipare la chiusura delle<br />
attività didattiche nelle<br />
scuole primarie e secondarie<br />
no a mercoledì 13<br />
giugno 2012; la possibilità<br />
di svolgere attività didattica<br />
nei seguenti giorni di<br />
sospensione ssati dal calendario<br />
regionale: martedì<br />
10 aprile 2012 - vacanze<br />
pasquali; lunedì 30 aprile 2012<br />
- ponte 1° maggio; la possibilità<br />
di revocare <strong>gli</strong> ulteriori giorni di sospensione<br />
determinati da ciascuna<br />
autonomia scolastica. “Le attività<br />
programmate a livello nazionale<br />
– continua Luchetti - non consen-<br />
tono di posticipare il termine delle<br />
lezioni oltre la data del 13 giugno<br />
2012, in quanto la prova a carattere<br />
nazionale nell’ambito dell’esame<br />
di Stato conclusivo del primo ciclo<br />
d’istruzione si svolge sull’intero<br />
territorio nazionale il giorno 18 giugno<br />
2012, come determinato dalla<br />
speci ca ordinanza ministeriale”.<br />
L’adattamento del calendario scolastico<br />
dovrà essere preso in accordo<br />
con <strong>gli</strong> Enti Locali di riferimento<br />
relativamente all’ordine di scuola,<br />
in modo da adottare soluzioni<br />
condivise nell’ambito comunale,<br />
intercomunale o provinciale e<br />
approvato dal Consi<strong>gli</strong>o d’Istituto.<br />
Le istituzioni scolastiche avranno<br />
cura di diffondere ampiamente le<br />
modi che apportate al calendario<br />
scolastico attraverso comunicazioni<br />
alla Regione Marche, a<strong>gli</strong> Enti<br />
locali, alle fami<strong>gli</strong>e e all’Uf cio<br />
Scolastico Regionale. Sono inoltre<br />
tenute ad inserire le modi che al<br />
calendario scolastico, nel portale<br />
regionale al seguente indirizzo:<br />
www.istruzioneformazionelavoro.<br />
marche.it.<br />
La Confcommercio<br />
invoca <strong>gli</strong> interventi<br />
La Confcommercio, a partire da locali e nazionali, al rinvio de<strong>gli</strong><br />
quella del capoluogo dorico, si è osservanze contributive e locali;<br />
mossa da tempo, nel girare urgenti dalla disapplicazione delle sanzioni<br />
richieste d’intervento “salva impre- previste per ritardi nell’effettuase”<br />
alla Regione, ma questa volta zione de<strong>gli</strong> adempimenti tributari<br />
a lanciare un serio e preoccupante no alla proroga per 12 mesi della<br />
richiamo sulla situazione di molte quota capitale delle rate di mutuo e<br />
aziende che dal 1° febbraio, di dei canoni di leasing; dall’allunga-<br />
fatto, sono quasi del tutto inattive mento a 270 giorni delle scadenze<br />
e di conseguenza non sono pronte delle anticipazioni bancarie su cre-<br />
a rispettare i tempi previsti al paditi per arrivare alla sospensione o<br />
gamento di tributi all’Inps, Inail allungamento dei pagamenti rateali<br />
e all’Agenzia dell’Entrate, è la e non d’iscrizioni debitorie verso<br />
delegazione di <strong>Fabriano</strong>, guidata Equitalia o Agenzia delle entrate”.<br />
dal presidente Mauro Bartolozzi. All’unisono, hanno ribadito i rap-<br />
“Il nostro compito - ha detto - è presentanti del sodalizio “tutti <strong>gli</strong><br />
anche quello di evitare che le operatori commerciali sono stati<br />
ditte che non riescono a saldare il colpiti da questa calamità naturale,<br />
dovuto in decorso, debbano anche per cui non devono subire alcun tipo<br />
subire sanzioni. Viviamo una fase di sanzione”. Il presidente della Re-<br />
di grande e rilevante emergenza gione Marche, Gian Mario Spacca,<br />
per la pesantissima nevicata che ha ha inviato al presidente del Consi-<br />
penalizzato seriamente <strong>gli</strong> esercizi<br />
<strong>gli</strong>o, Mario Monti, una lettera in cui<br />
commerciali della città e non pos-<br />
segnala “serie dif coltà anche nello<br />
siamo essere abbandonati proprio in<br />
svolgimento operativo dell’attività<br />
questo momento, quando il nostro<br />
quotidiana delle imprese”.<br />
settore soffre come mai accaduto<br />
Daniele Gattucci<br />
prima. Il mese di dicembre – ha rimpolpato<br />
la dose - non è stato quello<br />
de<strong>gli</strong> anni passati e pure le svendite<br />
successive non sono andate bene.<br />
La neve, poi, ci ha dato la mazzata<br />
decisiva e ora siamo in ginocchio,<br />
compresa la grande distribuzione”.<br />
Di rimando la rappresentante di<br />
tale ambito, Maila Barbarossa:<br />
“Affrontiamo disagi incredibili<br />
e siamo pienamente coinvolti in<br />
questo periodo veramente delicato<br />
per <strong>Fabriano</strong> ed il suo hinterland. E’<br />
indifferibile - ha poi rimarcato Gino<br />
Borioni - che ne<strong>gli</strong> ultimi tempi in<br />
città hanno chiuso ben cinque ristoranti,<br />
nonché altri locali “l’esigenza<br />
di rivolgersi alle istituzioni, alle<br />
banche e all’Agenzia delle entrate<br />
formulando indicazioni chiare che<br />
muovono” hanno continuato Bartolozzi<br />
ed il segretario della locale<br />
Confcommercio, Nello Baldoni<br />
“dal differimento o sospensione de<strong>gli</strong><br />
adempimenti e versamenti scali<br />
Trenitalia<br />
Sindacati e amministratori pubblici<br />
si sono schierati a sostegno<br />
dell’azione intrapresa dall’assessore<br />
regionale ai Trasporti Luigi<br />
Viventi, deciso a chiedere conto<br />
a Trenitalia dei gravi disservizi<br />
che si sono veri cati durante l’emergenza<br />
neve e a quanti care il<br />
danno subìto dai cittadini e dal<br />
territorio con penali per l’azienda e<br />
con la possibilità di revisione della<br />
parte economica del contratto di<br />
servizio che lega quest’ultima alla<br />
Regione. Filt-Cgil e Uiltrasporti<br />
delle Marche – si legge in una<br />
nota delle stesse organizzazioni<br />
sindacali - "plaudono all’iniziativa<br />
dell’assessore Viventi di convocare<br />
Trenitalia rispetto a<strong>gli</strong> inspiegabili<br />
e non giusti cabili disservizi determinatisi<br />
con le nevicate dei giorni<br />
scorsi". L’iniziativa, osservano,<br />
riprende le richieste, oltre che<br />
delle associazioni dei consumatori<br />
e dei pendolari, anche de<strong>gli</strong> stessi<br />
sindacati, per un chiarimento con<br />
Trenitalia, che "dalla Regione Marche,<br />
non dimentichiamolo, riceve<br />
circa 40 milioni di per il contratto<br />
di servizio". “Sposiamo pienamente<br />
le motivazioni dell’assessore ai<br />
trasporti Luigi Viventi” ha aggiunto<br />
poi l’assessore provinciale ai Trasporti<br />
di Pesaro Renato Claudio<br />
Minardi. “Nei giorni dell’emergenza<br />
neve – ha detto Minardi - non è<br />
possibile creare disagi pesantissimi,<br />
e così rilevanti, a tutti i cittadini<br />
che hanno la necessità di muoversi<br />
con il treno. Siamo totalmente al<br />
anco della Regione nella vertenza<br />
contro Trenitalia”. Numerose anche<br />
le mail dei cittadini nella segreteria<br />
dell’assessorato. “Ormai – afferma<br />
Viventi – siamo punto di riferimento<br />
rispetto a questo problema.<br />
Il nostro impegno, congiunto con<br />
quello di altre Regioni del centro<br />
Italia, è costante e di questi temi<br />
vo<strong>gli</strong>amo discutere con il ministro<br />
Passera, al quale abbiamo già chiesto<br />
un incontro. Non è possibile che<br />
Trenitalia persista in questa politica<br />
di sistematica sottovalutazione delle<br />
Marche e dell’intera fascia centrale<br />
del Paese, creando, di fatto, cittadini<br />
di serie A e di serie B”.<br />
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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >FABRIANO<<br />
7<br />
Napoli, solo un equivoco?<br />
I partenopei replicano alle frasi scritte dall'assessore Pa<strong>gli</strong>alunga<br />
La polemica corre su Facebook<br />
e stavolta si concentra<br />
sull’assessore comunale<br />
Mario Pa<strong>gli</strong>alunga.<br />
La sua frase postata sul social<br />
network, “la bellissima Napoli è<br />
stata trasformata in un cesso a causa<br />
di amministrazioni inef cienti”, ha<br />
scatenato il popolo di internet e un<br />
lungo dibattito da parte di residenti<br />
che sono nativi di Napoli e della<br />
Campania. Nel suo intervento così<br />
ampiamente discusso, Pa<strong>gli</strong>alunga<br />
ha rincarato la dose sostenendo che<br />
“molti napoletani vanno a vivere in<br />
altre città, ricevono le sovvenzioni<br />
e sputano sul piatto dove mangiano”.<br />
Risponde Maria Iannuzzi,<br />
napoletana, la quale precisa: “Non<br />
credo che un amministratore debba<br />
usare un linguaggio come quello<br />
usato da Pa<strong>gli</strong>alunga. Napoli non<br />
è un cesso di città, e la sua frase è<br />
stata offensiva. Un assessore sba<strong>gli</strong>a,<br />
se racco<strong>gli</strong>e le provocazioni.<br />
Qui siamo in mi<strong>gli</strong>aia, lavoriamo<br />
e soffriamo esattamente come i<br />
fabrianesi, che peraltro, in alcune<br />
manifestazioni pubbliche da noi<br />
organizzate, sono sempre stati<br />
ringraziati”. L’equivoco dovrebbe<br />
però essere risolto, tanto che è stato<br />
organizzato un aperitivo tra “fratelli<br />
fabrianesi e napoletani” archiviando<br />
le polemiche. Un evento pubblico<br />
all’insegna dello slogan, apparso<br />
proprio su Facebook, “Napoli colora<br />
<strong>Fabriano</strong>”.<br />
Corso della Repubblica sommerso di neve (foto Cico)<br />
e, nella fotina, l'assessore Mario Pa<strong>gli</strong>alunga<br />
Brevi sotto la neve<br />
L'ESERCITO PER VALGIUBOLA<br />
Vangiubola, 16 febbraio. Militari con ruspe e altri mezzi dell’esercito<br />
liberano Valgiubola e la strada - lunga 400 metri - che<br />
collega questa frazione, avente pochissimi abitanti, a Castelletta.<br />
La neve era alta quasi 2 metri<br />
3,5 METRI A POGGIO SAN ROMUALDO<br />
Poggio San Romualdo, 4 febbraio. Nel 2005 il livello della neve<br />
caduta raggiunse i tre metri, ci dice un fabrianese, quando<br />
notò che arrivava alla recinzione della sua villa; e aggiunge:<br />
quest’anno ne ha fatta di più perché ha superato la rete di<br />
circa mezzo metro.<br />
TRENO FERMO A UN CHILOMETRO<br />
<strong>Fabriano</strong>, 12 febbraio. Al treno Eurostar partito da Ravenna<br />
alle 6,07 e diretto a Roma, si rompe il motore ad 1 chilometro<br />
dalla stazione di <strong>Fabriano</strong> e rimane fermo sopra il ponte di<br />
Moscano. I passeggeri - ce n’erano 80 - rimangono dentro<br />
mentre personale Trenitalia e la Polfer accorrono fornendo loro<br />
assistenza e generi di prima necessità; anche il personale del<br />
Comune arriva per liberare la strada. Poi il convo<strong>gli</strong>o viene<br />
trainato fi no alla stazione, i passeggeri scendono, vengono<br />
fatti salire su un altro treno e alle 12,30 – fi nalmente - partono<br />
per Roma. Il viaggio Ravenna- Roma è durato oltre 10 ore.<br />
Rimettiamo un pò d'ordine<br />
Momento di alta tensione, neve tantissima, case<br />
isolate, gente che chiedeva aiuto soprattutto nei<br />
paesi e tutti noi impegnati 24 ore a fronteggiare<br />
l’emergenza con i nostri pochi operai (che ringrazio<br />
perché si sono prodigati dormendo 4 ore a notte),<br />
quelli di Anconambiente che si sono offerti di guidare<br />
i nostri mezzi per dare il cambio ai nostri e mentre<br />
tutto questo accadeva qualcuno “concionava” con<br />
le solite frasi “vergogna”, “mandate a lavorare i<br />
cassaintegrati che li paghiamo noi”, “perché il Sindaco<br />
non prende la pala” e tutte le altre<br />
cose che tutti avrete letto e che, pochi per<br />
la verità, al calduccio di casa scrivevano.<br />
Una signora di Napoli, in particolare, si<br />
distingueva tra <strong>gli</strong> altri per queste accuse.<br />
Andando a cena durante il cambio di turno<br />
ci dispiacevamo di queste chiacchiere<br />
ed io cito la signora in oggetto. Il dottor<br />
Boscaino, dirigente dei servizi sociali, che<br />
faceva parte del mio team, mi dice che<br />
il nome lo conosceva bene ed il giorno<br />
dopo mi fa avere l’elenco dei contributi<br />
che questa fami<strong>gli</strong>a aveva avuto dal 2009<br />
ad oggi dal nostro Comune. Avendo io tanti difetti,<br />
compreso quello di parlare chiaro e dire ciò che<br />
penso senza ragionare che questo mi possa “far<br />
perdere voti” come qualcuno mi suggeriva, né di<br />
diventare antipatico, ho scritto le cose che avete letto<br />
perché farsi insultare da chi ha avuto senza dare...<br />
mi dispiace, ma non ci sto! Però volevo chiuderla<br />
lì, invece leggo che tutta la fami<strong>gli</strong>a della signora<br />
interviene e qualcuno di loro si vanta pure di essere<br />
volontario tra <strong>gli</strong> spalatori; mi faccio portare la lista<br />
che abbiamo in Comune e... non c’era!<br />
Il dibattito, nonostante io mi sia de lato proprio per<br />
chiuderla lì è continuato ed hanno cercato di cambiare<br />
le carte in tavola facendomi passare da razzista.<br />
Se volessi usare “mezzucci” di basso pro lo potrei<br />
qui dire di dove è mia mo<strong>gli</strong>e, con chi è sposata mia<br />
zia e dove vive e per giunta… per quale squadra<br />
faccio il tifo, ma invece ricordo solo una cosa: in<br />
collaborazione con il consi<strong>gli</strong>ere Vergnetta, come<br />
assessore alla Partecipazione ho creato la gura del<br />
Consi<strong>gli</strong>ere straniero aggiunto proprio per aumentare<br />
il tasso di integrazione tra le etnie presenti nella<br />
nostra città e questo oggi siede con noi in Consi<strong>gli</strong>o<br />
comunale. O potrei chiamare qui a testimoniare tutte<br />
le etnie che ogni volta che mi hanno chiamato io sono<br />
stato presente, ma… serve? <strong>Fabriano</strong> è stata, è, sarà<br />
sempre una c ittà solidale, disponibile ad aiutare che<br />
ne ha bisogno, disponibile a dar voce a chi non ne<br />
ha, ma, la solidarietà non può essere a senso unico.<br />
Quando qualcuno chiama <strong>Fabriano</strong> ed i<br />
fabrianesi rispondono, ma quando la città<br />
ha bisogno, come nel caso dell’emergenza<br />
neve, è necessario che chi ha avuto renda<br />
qualcosa.<br />
Pertanto, la Giunta comunale, su proposta<br />
del sindaco, all’unanimità, ha<br />
deciso di inserire un nuovo parametro di<br />
valutazione per <strong>gli</strong> interventi nel sociale,<br />
ovvero quello di aver fatto domanda per<br />
collaborare durante l’emergenza neve.<br />
Ritenendo che, nel momento in cui la città<br />
in dif coltà aveva bisogno di aiuto, chi si<br />
é offerto avrà una valutazione maggiore nell’analisi<br />
delle assistenti sociali che decidono <strong>gli</strong> interventi.<br />
Tutti coloro che hanno avuto solidarietà in solido<br />
dalla città, ma che (ovviamente potendo) non hanno<br />
risposto alla richiesta di aiuto, come tanti volontari<br />
hanno fatto (che ringrazio), saranno successivamente<br />
valutati anche su questo atteggiamento.<br />
Quando si litiga non è mai importante sapere chi<br />
inizia, ma è importante chi nisce. Per quanto mi<br />
riguarda io nisco qui.<br />
Comunque, ancora una volta, come nella vicenda del<br />
terremoto, questa meravi<strong>gli</strong>osa città ce l’ha fatta!<br />
E questo mi convince ancora di più che sapremo<br />
uscire, presto e bene,anche dalla dif cile situazione<br />
economica che attraversiamo. Ai tanti stranieri che<br />
sono tra noi, alle tante persone del sud, ai tanti napoletani<br />
che vo<strong>gli</strong>ono collaborare con noi,vo<strong>gli</strong>o dire<br />
che possiamo e dobbiamo lavorare insieme.<br />
Mario Pa<strong>gli</strong>alunga<br />
Un clic dopo la bufera del 1956<br />
Il nostro lettore Emidio Sellaretti ci ha inviato questa<br />
splendida foto, a destra, risalente alla grande nevicata<br />
del 1956, scattata in Piazzale Santa Maria Maddalena:<br />
il postino Umberto Allegrini consegna alcune lettere ai<br />
piccoli Angelo Sellaretti, Roberto Romagnoli e Carlo<br />
Carmenati, af nché le portino ai genitori. Una foto<br />
davvero bella e di grande espressività. Qui sopra, lo<br />
stesso luogo dopo il nevone delle settimane scorse.<br />
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8 >FABRIANO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Wellness di prestigio<br />
Cinque speciali cuochi gourmet al Marchese del Grillo<br />
Diplomi<br />
al Morea<br />
Proprio a <strong>Fabriano</strong>, uno dei<br />
paesi più colpiti dall’emergenza<br />
neve, si incontreranno<br />
5 cuochi gourmet dei prestigiosi<br />
ristoranti Marchese del Grillo di<br />
<strong>Fabriano</strong> e Grand Hotel Et de Milan di<br />
Milano no al 24 febbraio, per fondere<br />
la propria ricerca dell’esaltazione del<br />
gusto con la scienza della nutrizione<br />
e compiere il miracolo “Cucina<br />
Wellness”.<br />
Sotto la guida dell’ideatrice della nuova<br />
cultura alimentare Made in Italy,<br />
Chiara Manzi, e del suo staff specializzato,<br />
diventeranno Cuochi Wellness,<br />
i cuochi del futuro perchè la cucina del<br />
futuro non è solo buona: fa anche bene!<br />
Forse entreranno in cucina passando<br />
dalla nestra, perchè la porta è sepolta<br />
sotto la neve, ma la loro passione per<br />
salute e gusto non li ferma.<br />
Una vera e propria innovazione del benessere a tavola, che dopo la loso a<br />
dello Slow, propone ed esalta l’idea del salutare e anti-aging che va ben oltre<br />
il vegetariano, il light, il “naturale” perchè sposa l’alta cucina tradizionale<br />
e regionale Made in Italy.<br />
E così il Marchese del Grillo di <strong>Fabriano</strong> diventa il nuovo presidio regionale<br />
della Cucina Wellness nelle Marche. Enogastronomia e scienza della<br />
nutrizione per la prima volta a braccetto, in una serie di pietanze che non<br />
sono solo buone , ma che fanno anche bene. La fami<strong>gli</strong>a D’Alesio presenta<br />
l’ultima novità in materia di ristorazione e, per prima nelle Marche, aderisce<br />
al circuito nazionale di “Cucina Wellness”.<br />
La rete di ristoranti funziona così: si uniscono insieme le conoscenze e<br />
le competenze di scienziati, nutrizionisti e cuochi, le strutture ricettive<br />
preparano le loro pietanze secondo quanto consi<strong>gli</strong>ato dal team di esperti,<br />
ovviamente aggiungendo quel tocco di originalità che ogni chef porta con<br />
sé, e sul piatto del cliente arrivano deliziose pietanze che non solo sono<br />
Il Cavaliere dell’informazione<br />
Quando si possiede una dote, una<br />
passione, un interesse in cui crediamo<br />
si cerca, in ogni modo, di realizzarla<br />
perché siamo convinti che<br />
è la strada giusta da seguire. E’ una<br />
bella favola la vita professionale di<br />
Daniele Gattucci (nella foto), nato a<br />
<strong>Fabriano</strong> nel 1956, che nel prossimo<br />
anno festeggia i venticinque anni<br />
di attività nel mondo della comuni-<br />
cazione. Dopo il diploma di perito<br />
cartaio conseguito presso l’Istituto<br />
Tecnico Industriale “A. Merloni” di<br />
<strong>Fabriano</strong>, si iscrive all’Università di<br />
Camerino, facoltà Scienze Politiche.<br />
Il caso ha voluto che partecipasse al<br />
primo corso di giornalismo, diretto<br />
da un ex direttore del Tg2 Gino Pallotta<br />
e da qui nasce e si concretizza<br />
Gattucci, giornalismo nel sangue<br />
il suo interesse per il giornalismo.<br />
Per Daniele l’informazione è stile di<br />
vita, un servizio di utilità, un punto<br />
d’incontro e di apertura con la sua<br />
gente, una voce che vuole raccontare<br />
ciò che accade nel suo territorio<br />
con obiettività e trasparenza. Ne<strong>gli</strong><br />
anni ‘70 fonda,<br />
con altri amici, la<br />
prima radio libera<br />
dell’entroterra montano<br />
“Radio Free”,<br />
con sede nella frazione<br />
di Collamato.<br />
A <strong>Fabriano</strong> da vita<br />
alla prima emittente<br />
della città “Radio<br />
Uno Effe”, un trampolino<br />
di lancio dove<br />
nascono in seguito<br />
Radio Blu e Radio<br />
Stereo Marche, dove<br />
Gattucci porta la sua<br />
capacità ed esperienza. Nel 1981<br />
inizia a scrivere sul quindicinale<br />
“Il Progresso” guidato all’epoca da<br />
Aurelio Zenobi. Poi collabora con<br />
il quotidiano “Corriere Adriatico”<br />
per un breve periodo.<br />
Nel 1984 è chiamato dal direttore<br />
de L’Azione Don Pietro Ragni,<br />
una collaborazione attiva mai in-<br />
buonissime, ma fanno anche bene.<br />
Il circuito è già attivo in molte zone<br />
d’Italia e Luca Montersino e Massimo<br />
Bottura, il mi<strong>gli</strong>or Chef del Mondo<br />
2011, ne sono i più alti esponenti. Il<br />
primo in quanto creatore del Cornetto<br />
Wellness e il secondo in quanto presidente<br />
del comitato dei maestri di cucina<br />
di Assic, Associazione per la Sicurezza<br />
Nutrizionale in Cucina.<br />
Ogni struttura che fa parte del circuito<br />
ha una certi cazione per cui il Ristorante<br />
Cucina Wellness è il luogo dove il<br />
gusto incontra il benessere. Attraverso<br />
un sistema di formazione e certi cazione<br />
di cuochi e ristoranti, il Ristorante<br />
Cucina Wellness garantisce ai propri<br />
clienti: sicurezza nutrizionale, per cui<br />
tutte le materie prime sono sottoposte<br />
ad accurati controlli di qualità nutrizionale.<br />
Ogni ricetta di Cucina Wellness è il risultato del lavoro congiunto di<br />
Chef e Nutrizionisti formati secondo le linee guida di Cucina Wellness e<br />
con il supporto scienti co dell’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale<br />
in Cucina.<br />
E l’altra garanzia è quella di incontrare una produzione gastronomica di<br />
qualità. Gli chef imparano ad interpretare i sapori della tradizione mediterranea<br />
in chiave wellness secondo la loso a del “vietato vietare”: tutti <strong>gli</strong><br />
ingredienti, lavorati secondo le linee guida per una corretta alimentazione,<br />
contribuiscono al nostro benessere.<br />
E il Marchese del Grillo di Rocchetta di <strong>Fabriano</strong> sarà l’avamposto di<br />
questa rete che nelle Marche ad oggi conta una unica struttura certi cata,<br />
proprio quella fabrianese. Un vero vanto, orgo<strong>gli</strong>o e riconoscimento per<br />
la fami<strong>gli</strong>a D’Alesio in cui le due donne, Emanuela Della Mora e la <strong>gli</strong>a<br />
Serena, si occupano della cucina.<br />
“Siamo molto orgo<strong>gli</strong>osi di essere il punto di partenza per le Marche per<br />
la loso a buono, bello e sano" - spiegano i D'Alesio.<br />
terrotta che continua ancora oggi<br />
con brillanti risultati. Una grande<br />
s da impegna Daniele, dal ’86 al<br />
’92 nella conduzione della pagina<br />
di <strong>Fabriano</strong> sul quotidiano della<br />
“Gazzetta di Ancona”, che purtroppo<br />
chiude i battenti. Dalla vicina<br />
Umbria si aprono le porte per una<br />
feconda esperienza in televisione, da<br />
Rete Sette a Gualdo Tv 23, poi nelle<br />
Marche con Tvrs. E’ sempre intensa<br />
l’attività sulla carta stampata come:<br />
direttore del periodico “Genga<br />
2000”, collaboratore del quotidiano<br />
Centro Marche. Nel ’98 è addetto<br />
stampa della Comunità Montana<br />
dell’Esino – Frasassi, carica che<br />
ricopre attualmente. Nel 2007 crea<br />
a <strong>Fabriano</strong> la prima televisione, via<br />
web ed è subito un successo con<br />
mi<strong>gli</strong>aia di contatti giornalieri. Nel<br />
2011 ritorna alla carta stampata con<br />
la “Valle del Giano”, creato da Benedetto<br />
Margaritini scomparso nel<br />
2010, riportando in edicola e nelle<br />
case lo storico bimestrale che era<br />
presente da quarant’anni in città. Per<br />
il suo notevole contributo all’informazione,<br />
ha ricevuto l’onori cenza<br />
di Cavaliere, da parte del Presidente<br />
della Repubblica Italiana.<br />
Sandro Tiberi<br />
BREVI DA FABRIANO<br />
Cosa c’è “oltre il diploma”? In che<br />
modo lo studio e l’impegno possono<br />
essere de<strong>gli</strong> antidoti contro la crisi?<br />
E’ stato questo il lo rosso che ha<br />
guidato le giornate di consegna dei<br />
diplomi de<strong>gli</strong> alunni dell’Istituto<br />
di istruzione superiore “Morea<br />
– Vivarelli” di <strong>Fabriano</strong>. Un interrogativo<br />
attuale e “drammatico”<br />
presentato dal d irigente scolastico<br />
Oliviero Strona (nella foto), che è<br />
stato affrontato insieme ai giovani<br />
imprenditori locali che nonostante<br />
la dif coltà riescono ad impegnarsi<br />
sul territorio (ed oltre) con successo.<br />
Due giornate intense, che hanno<br />
permesso a<strong>gli</strong> studenti di ri ettere<br />
e comprendere la necessità e importanza<br />
di un’istruzione adeguata,<br />
perché tutte quelle conoscenze<br />
acquisite in cinque anni saranno<br />
fondamentali per la loro futura<br />
crescita personale e professionale.<br />
Oltre a quella dei diplomi (consegnati<br />
da<strong>gli</strong> ospiti presenti) e delle<br />
borse di studio per <strong>gli</strong> studenti meritevoli,<br />
c’è stata anche la consegna<br />
de<strong>gli</strong> attestati del Fai da parte della<br />
professoressa Rossella Qua<strong>gli</strong>arini<br />
e dei diplomi di merito dell’Avis,<br />
consegnati dal dottor Sebastiano<br />
Pa<strong>gli</strong>alunga.<br />
Saverio Spadavecchia<br />
Bar, ancora un furto<br />
Terzo tentativo di furto nel giro di<br />
due mesi, al Bar Centrale. E il 13<br />
febbraio il colpo è andato a segno. I<br />
gestori del bar inizialmente pensavano<br />
che i ladri fossero passati ancora<br />
una volta dalla canna fumaria, come<br />
era successo nei precedenti blitz.<br />
Invece hanno segato una sbarra del<br />
cancello d’entrata e forzando la<br />
porta sono entrati facendosi largo<br />
nel cuore della notte. Incappucciati<br />
(come testimoniano le telecamere<br />
di un esercizio pubblico dall’altro<br />
lato della strada) ma irriconoscibili,<br />
a quanto pare. I ladri hanno<br />
rubato due computer e quanto, in<br />
contanti, era contenuto nella cassa.<br />
Certo è che in pieno centro storico<br />
la criminalità da un po’ di tempo a<br />
questa parte si è elevata, e il gesto<br />
che ha visto penalizzato il Bar<br />
Centrale non è da considerare un<br />
episodio estemporaneo. Le indagini<br />
delle forze dell’ordine sono partite<br />
La grata che è stata ta<strong>gli</strong>ata dai ladri<br />
immediatamente e ci si augura che<br />
i responsabili del furto vengono<br />
scoperti.<br />
~ GAS FUORIUSCIVA E RUMOREGGIAVA<br />
Albacina, 14 febbraio ore 8.10. Una ruspa impegnata a scansare la tanta neve rompe<br />
inavvertitamente il tubo del gas che quindi fuoriesce e fa un gran rumore. I Carabinieri<br />
impediscono alle persone di avvicinarsi e raccomandano loro di rimanere a casa,<br />
chiudendo porte e fi nestre e spegnendo i telefonini. Quindi i VdF riparano il guasto e<br />
mettono in sicurezza la zona; poi i tecnici dell’Italgas sostituiscono il tubo. Alle 11 termina<br />
l’allarme, il gas riprende a fl uire nei tubi e la gente torna a camminare per le strade.<br />
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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >FABRIANO<<br />
9<br />
Premio nazionale alla musica<br />
Attestati a Banda e corali<br />
di SAVERIO SPADAVECCHIA<br />
Domenica 19 febbraio<br />
presso il R idotto del<br />
Teatro Gentile sono stati<br />
consegnati alle corali<br />
Santa Cecilia, Vox Nova, Giovani<br />
Fabrianesi ed alla Banda cittadina<br />
<strong>gli</strong> attestati di interesse nazionale<br />
(non prima di un precedente riconoscimento<br />
a livello comunale<br />
conferito circa un anno fa) assegnati<br />
dal Ministero per i beni e le attività<br />
culturali in occasione del 150°<br />
anniversario dell’unità d’Italia. Un<br />
percorso partito nel marzo 2010 con<br />
l’istituzione del “Tavolo Nazionale<br />
Musica Popolare Amatoriale”, e che<br />
ha attraversato generazioni diverse<br />
ed appassionate, avvicinano un<br />
ampio pubblico alla fruizione della<br />
musica colta e valorizzano la ricca<br />
tradizione locale che ha permesso<br />
alle quattro realtà cittadine di ottenere<br />
questo importante riconoscimento<br />
nazionale. Un percorso<br />
che ha “esaminato” 5.500 bande<br />
musicali, 9.700 cori e 850 gruppi<br />
folkloristici, gruppi che sono da un<br />
lato espressione culturale tipica dei<br />
nostri territori, e dall’altro bacini<br />
di aggregazione sociale e culturale<br />
A MODO MIO<br />
a cura di Luciano Gambucci<br />
che favoriscono relazioni tra diverse<br />
generazioni. <strong>Fabriano</strong> è una città<br />
dove la cultura musicale è sempre<br />
stata in prima linea con impegno e<br />
dedizione, dove il singolo non ha<br />
mai avuto il sopravvento sull’unità<br />
del gruppo (come ha sottolineato<br />
il sindaco Roberto Sorci, sottolineando<br />
l’importanza della cultura<br />
musicale come meccanismo di<br />
crescita cittadino e personale),<br />
dove l’“io” lascia spazio al “noi”<br />
crescendo anche nelle dif coltà che<br />
sembrano insormontabili. Una vocazione<br />
che regala emozioni e che<br />
si è dimostrata fondamentale per la<br />
crescita di generazioni di musicisti<br />
e uomini, dove sacri cio e dedizione<br />
non sono secondi al talento<br />
ma ingranaggi fondamentali per<br />
farlo grande nella sua semplicità.<br />
I presidenti ed i direttori sono stati<br />
premiati dal sindaco e dall’assessore<br />
alla Cultura Sonia Ruggeri,<br />
i quali hanno sottolineato che tali<br />
riconoscimenti sono estremamente<br />
importanti perché anche a livello<br />
nazionale ribadiscono la centralità<br />
dell’espressione culturale tipica del<br />
nostro territorio. Un riconoscimento<br />
che sarà senz’altro di stimolo, e che<br />
vedrà i premiati impegnarsi ancora<br />
di più nell’opera di divulgazione<br />
dell’arte, del canto e della musica.<br />
Il pomeriggio musicale è stato caratterizzato<br />
anche dell’esibizione<br />
dei quattro gruppi premiati (con due<br />
brani a testa), che forti delle loro<br />
esperienze hanno dato prova delle<br />
loro abilità effettuando un viaggio<br />
nella musica, abbracciando epoche,<br />
compositori ed artisti diversi. Il<br />
pomeriggio è stato chiuso dall’inno<br />
d’Italia, suonato dalla Banda e<br />
cantato dalle corali e dal pubblico<br />
presente al ridotto del teatro. Un<br />
momento emozionate che ha ribadito<br />
ulteriormente l’importanza<br />
di queste quattro realtà musicali<br />
cittadine, unite dalla passione e<br />
dal talento.<br />
Mamma mia, quanta neve!<br />
Ho sempre avuto un rapporto con ittuale con la neve. Non mi è mai piaciuta.<br />
Di più: se c’è qualcosa che odio – un sentimento che mi è estraneo per cultura e formazione – è proprio…<br />
la neve!<br />
Da sempre, n da piccolo, mentre <strong>gli</strong> altri si divertivano un mondo a sguazzarci dentro, a fare palle e<br />
tirarsele, io mi irrigidivo, mi incupivo, aspettavo che i giorni passassero veloci in attesa della ne della<br />
perturbazione. Pazientavo ed aspettavo il ritorno del tempo buono.<br />
Addirittura, racconta mia madre che da piccolissimo, quando mi faceva vedere la neve che cadeva e che<br />
tutti giudicano uno spettacolo da non perdere, io stringevo le piccole mani a pugno e le battevo sul vetro<br />
della nestra. Non per la naturale contentezza che in genere hanno i bambini nei confronti dello spettacolo<br />
che fa la neve che cade, ma per l’esatto contrario.<br />
Anche oggi è così anche se, visto il passare de<strong>gli</strong> anni, riesco me<strong>gli</strong>o a controllare le emozioni negative e<br />
mi af do alle previsioni sperando di leggere tra le righe che la perturbazione di turno porterà magari un<br />
po’ di neve ma che, poi, il più presto possibile, se ne andrà.<br />
La nevicata di questo febbraio 2012, pur nelle sue dimensioni, non mi ha annichilito. Mi ha creato i soliti<br />
problemi ma non mi ha accato.<br />
I soliti problemi, per me, sono innanzi tutto il freddo che ho sempre mal sopportato. Forse perché sono nato<br />
a metà lu<strong>gli</strong>o e, sempre mia madre, racconta che in quel periodo il termometro segnava una quarantina<br />
di gradi e la sera, lei, con mio padre, in attesa dei giorni del parto passeggiava no a dopo mezzanotte in<br />
attesa che arrivasse un po’ di brezza notturna.<br />
Scherzando, ma non troppo, dico spesso che io comincio a star bene sopra i venticinque gradi, ma sto<br />
ancor me<strong>gli</strong>o sopra i trenta abbondanti. Quando il sole picchia inesorabile mentre i più si rintanano in<br />
casa, accendono i condizionatori, io respiro a pieni polmoni ed assaporo il piacere del vento caldo che ti<br />
sale dalla terra. Se sto al mare non mi butto in acqua, come fanno in tanti, ma leggo con piacere libri o<br />
giornali mentre la sabbia si infuoca no ad ustionarti i piedi.<br />
Quando ero giovanotto uscivo di casa, sempre in estate, nel pomeriggio, molto presto e non raramente<br />
per arrivare all’allora famoso “bar della nave” di Porta Pisana, punto di incontro con i coetanei, dovevo<br />
saltare, a volte, da un punto all’altro della strada per non sporcami con l’asfalto che si scio<strong>gli</strong>eva. Ma era<br />
quello il momento più bello della giornata!<br />
Insomma, si è capito, io con la neve non vado proprio d’accordo.<br />
A casa mia tutti amano i occhi che scendono, i <strong>gli</strong> vanno a sciare, mia mo<strong>gli</strong>e ha tentato tante volte di<br />
portarmi ad una settimana bianca. Ma io resisto. La montagna per me è splendida, ma d’estate.<br />
Conosco, statisticamente, i periodi peggiori dell’anno e quando si avvicina la metà di gennaio comincio<br />
ad essere irrequieto. Da un lato perché il periodo di freddo precedente mi ha già stancato, poi perché temo<br />
che possa arrivare quello che quest’anno è arrivato.<br />
I miei conoscono questa mia debolezza, un pò la utilizzano per prendermi in giro, un pò la temono perché<br />
sanno che nonostante i tentativi di scherzarci sopra, in realtà, dopo qualche giorno, comincio a manifestare<br />
insofferenza. Forse mi si attenuano ancor più i freni inibitori della pazienza e quindi reagisco ancor<br />
peggio alle contrarietà.<br />
Ma tant’è. Non ci posso fare niente. Quest’anno, lo ammetto, ho sperato che le previsioni pessime che<br />
alcun siti davano già da qualche tempo, fossero completamente sba<strong>gli</strong>ate anche se so bene che con tutti<br />
i satelliti meteo che ci girano sopra la testa diventa sempre più probabile azzeccare le previsioni anche a<br />
medio termine e di conseguenza si riduce il tasso di errore.<br />
Le previsioni non hanno sba<strong>gli</strong>ato, la neve, è stata tanta, il ghiaccio ancor di più.<br />
Il saggio Gennaro Jovine, personaggio centrale della commedia di Eduardo De Filippo “Napoli milionaria”<br />
pronuncia una frase diventata poi storica, emblema di una certa mentalità napoletana un po’ remissiva<br />
ma verissima nella sostanza.<br />
“Ha da passà ‘a nuttata” <strong>gli</strong> fa dire il grande Eduardo: non si riferiva certo ai tanti problemi provocati da<br />
una pur fortissima nevicata ma alle immani disgrazie portate dalla seconda guerra mondiale. La commedia<br />
infatti andò in scena appena nita la guerra.<br />
Era tutta un’altra storia!<br />
Meda<strong>gli</strong>e di memoria<br />
Il 27 gennaio scorso, in occasione della Giornata della Memoria”,<br />
sono state consegnate dal Prefetto di Ancona Paolo Orrei, undici<br />
meda<strong>gli</strong>e d’onore ai soldati della nostra zona, deportati nei lager<br />
nazisti nell’ultimo con itto: Giulio Brocchini, Armando Cimarra, Ivo<br />
Cingolani, Assuero Grillini, Nazzareno Mancinelli, Duilio Mearelli,<br />
Quinto Mingarelli, Quinto Romagnoli, Elvio Serbassi di <strong>Fabriano</strong>;<br />
Eugenio Caldarigi di Sassoferrato e Giuseppe Dominici di Genga. I<br />
familiari, accompagnati da Bice Bartoccetti, presidente della sezione<br />
di <strong>Fabriano</strong> dell’Anfcdg, che aveva provveduto alla relativa richiesta<br />
alla presidenza del consi<strong>gli</strong>o dei ministri, hanno vissuto i momenti<br />
di intensa emozione quando è stata loro consegnata l’onori cenza.<br />
Ci piace qui riportare le parole più signi cative pronunciate dal Prefetto<br />
nella cerimonia della consegna: “Indugiare sulla descrizione di<br />
quei tragici avvenimenti, potrebbe risultare per no irriverente verso<br />
il dolore autentico, le lacrime autentiche, i lutti autentici”. “Quale,<br />
quindi, il senso profondo del nostro odierno ritrovarci? La mera<br />
commemorazione di un errore da esorcizzare, monito per il futuro di<br />
un qualcosa da non dimenticare perché non abbia a ripetersi”. “Meda<strong>gli</strong>e<br />
che oggi vengono consegnate costituiscono il tributo ideale di<br />
una intera comunità nazionale ad un enorme ed incolmabile debito<br />
di solidarietà, vicinanza, gratitudine e riconoscenza”.<br />
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10<br />
>FABRIANO< <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Un comitato? I primi sì<br />
L'idea di Porcarelli su un tavolo anticrisi racco<strong>gli</strong>e i primi consensi<br />
è stata lanciata<br />
dall’ex consi<strong>gli</strong>ere<br />
comunale Nicola<br />
L’idea<br />
Porcarelli: creare un<br />
comitato cittadino contro la crisi,<br />
rivolto a tutti, senza distinzioni di<br />
bandiera, indicando delle possibili<br />
vie d’uscita. Una cosa da fare alla<br />
luce del sole, una presa di coscienza<br />
collettiva, una reazione unanime<br />
a prescindere dalle imminenti<br />
elezioni. Emanuele Rossi della<br />
sinistra radicale afferma in proposito:<br />
“E’ tempo che la politica e la<br />
società fabrianese, nel loro insieme,<br />
comincino a parlare di nuovo modello<br />
di sviluppo del territorio. Il<br />
momento storico che la nostra città<br />
sta attraversando è particolarmente<br />
dif cile. Aziende storiche si avviano<br />
al fallimento e il saldo tra le nuove<br />
attività e quelle che chiudono<br />
assume un trend negativo. La classe<br />
imprenditoriale e politica nostrana<br />
sembrano aver tirato i remi in barca<br />
e si limitano a gestire l’esistente<br />
sperando di tamponare i danni.<br />
Dobbiamo darci, collettivamente,<br />
una riscossa. Spero che la nostra<br />
città riesca a dotarsi di strumenti di<br />
reale democrazia. L’idea di istituire<br />
un comitato contro la crisi è valida.<br />
Sono disposto al confronto da pro-<br />
Al via E-Straordinario<br />
Prende il via una nuova edizione di E-Straordinario, il programma per<br />
la formazione del personale ideato nel 2007 da Elica e nalizzato a<br />
costruire uno stretto rapporto tra l’arte e la produzione industriale e a<br />
favorire l’innovazione, anche mentale, e il reciproco scambio tra mondi<br />
normalmente distanti. Questa edizione di E-Straordinario presenta una<br />
grande novità: l’”artista”, che per<br />
una settimana coinvolgerà i dipendenti<br />
di Elica su temi quali azienda,<br />
arte e geometria, è Fabrizio Moscè<br />
(nella foto), anch’e<strong>gli</strong> dipendente<br />
del Gruppo che, nel 2009, ha partecipato<br />
come allievo all’edizione<br />
di E-straordinario insieme a Cesare<br />
Pietroiusti.<br />
Elica crede fortemente nel capitale<br />
umano e incoraggia le persone a<br />
produrre nuove idee e a cercare<br />
stimoli anche in mondi apparentemente<br />
lontani, quale appunto<br />
l’arte. Obiettivo di E-Straordinario<br />
è portare le dinamiche dell’arte in<br />
un’azienda manifatturiera il cui<br />
prodotto si caratterizza per l’attenzione<br />
al design e contribuire a sviluppare<br />
un mi<strong>gli</strong>or clima aziendale,<br />
apportando nuovi punti di vista e<br />
provocazioni che si traducono in<br />
innovazione e idee.<br />
“Investire in cultura è fondamentale<br />
per le aziende che sempre di più<br />
sono chiamate ad affrontare le situazioni<br />
secondo nuove prospettive<br />
– ha commentato Emilio Zampetti,<br />
Direttore Risorse Umane del Gruppo<br />
– L’arte aiuta a rompere schemi<br />
di pensiero precostituiti, creando<br />
ambienti di lavoro fertili al cambiamento<br />
e aperti all’innovazione”.<br />
Il corso di Moscè verterà sui temi<br />
di formazione quali lavorare per<br />
obiettivi e lavorare parallelamente<br />
così come fanno le funzioni<br />
aziendali, considerando i microbiettivi<br />
di ciascuno in funzione dei<br />
macrobiettivi dell’intero gruppo<br />
e l’importanza della trasversalità<br />
delle competenze.<br />
I lavori, che saranno presentati<br />
lunedì 27 febbraio presso la sede<br />
di Elica, hanno avuto inizio con un<br />
talk con l’artista Adelita Husni-Bey<br />
curato dalla Fondazione Ermanno<br />
Casoli che si è svolto presso l’Auditorium<br />
di Elica.<br />
porre al territorio, purché realmente<br />
nasca dal basso e comprenda un<br />
immaginario nuovo senza tentativi<br />
di restaurazione di vecchie<br />
logiche politiche”. Interviene<br />
Ennio Mezzopera, politico del Fli<br />
e imprenditore fabrianese: “Aprire<br />
un tavolo di confronto è sempre un<br />
buon segnale. Farlo oggi, però, è<br />
come chiudere la stalla senza animali<br />
e mi suona molto di campagna<br />
elettorale. Comunque può essere<br />
utile, ma solo con interlocutori<br />
seri e capaci. In questa città siamo<br />
riusciti a far venire la Rai per trenta<br />
centimetri di neve, ma per i 4000<br />
posti di lavoro persi, solo il buio e il<br />
silenzio”. Puntualizza Paolo Pan li<br />
presidente dell’associazione per la<br />
Tutela e Valorizzazione del Centro<br />
Storico: “Sono d’accordo sulla<br />
necessità di istituire un comitato<br />
anti crisi, bisogna però ssare bene<br />
l’ambito di indagine perché dire<br />
crisi industriale è troppo evasivo.<br />
La nostra realtà è costituita da imprese<br />
industriali giga midi e mini,<br />
da un tessuto commerciale ecc.<br />
La selezione del comitato sarebbe<br />
essenziale per un positivo sviluppo<br />
dei lavori. Ne possiamo parlare.<br />
Infatti esistono già molte fotogra e<br />
della situazione e serve un progetto<br />
di strategia condivisa”. Chiunque<br />
volesse intervenire sull’argomento<br />
può racco<strong>gli</strong>ere la proposta di<br />
Nicola Porcarelli e allargare la<br />
discussione.<br />
a.m.<br />
Affi do, fami<strong>gli</strong>a per crescere<br />
con l'artista Moscè Parte un percorso di avvicinamento all'acco<strong>gli</strong>enza<br />
Se non ci si può af dare al tempo<br />
(atmosferico) ci si può affidare<br />
al tempo dell’af do! Un gioco di<br />
parole per riattivare l’attenzione sul<br />
percorso di avvicinamento all’af -<br />
do familiare “Af do: una fami<strong>gli</strong>a<br />
per crescere” che, purtroppo, a<br />
causa delle abbondanti nevicate,<br />
ha visto rimandare la sua partenza.<br />
Il percorso, che avrà nalmente<br />
inizio sabato 25 febbraio, è promosso<br />
dall’ Equipe Integrata Af do<br />
dell’Ambito Territoriale Sociale 10<br />
di <strong>Fabriano</strong> (composta da operatori<br />
della sanità e del sociale) con il supporto<br />
dell’Associazione “Fami<strong>gli</strong>e<br />
per l’Acco<strong>gli</strong>enza” e con la preziosa<br />
collaborazione dell’Associazione<br />
Genitori in crescita, dell’ Azione<br />
Cattolica Diocesana, della Caritas<br />
Diocesana di <strong>Fabriano</strong>, del Centro<br />
Edimar, della Mosaico Coop. Sociale<br />
e del Consultorio Familiare<br />
Cif. L’invito è rivolto a tutta la<br />
cittadinanza, fami<strong>gli</strong>e, coppie o<br />
persone singole, senza limiti di età,<br />
soprattutto se desiderosi di saperne<br />
di più sull’af do, se si nutrono<br />
dubbi e curiosità verso una tematica<br />
tanto attuale quanto dibattuta.<br />
L’affido infatti rappresenta una<br />
valida alternativa all’inserimento<br />
in comunità, in quanto la fami<strong>gli</strong>a<br />
è il luogo naturale dove il bambino<br />
può trovare le mi<strong>gli</strong>ori condizioni<br />
per il suo sviluppo psico sico. Per<br />
questo un importante obiettivo che<br />
l’Ambito Territoriale Sociale 10<br />
di <strong>Fabriano</strong> si è dato, è quello di<br />
lavorare costantemente per informare<br />
e sensibilizzare sempre più<br />
persone all’af do e all’acco<strong>gli</strong>enza<br />
familiare. Ecco quindi a seguire il<br />
programma de<strong>gli</strong> incontri che si<br />
terranno tutti dalle ore 16.30 presso<br />
l’Itis di <strong>Fabriano</strong>:<br />
sabato 25 febbraio: Proiezione<br />
del Film-Documentario “La mia<br />
casa è la tua” di E.Exitu (6 storie<br />
di fami<strong>gli</strong>e con esperienza di af af do<br />
e acco<strong>gli</strong>enza);<br />
Sabato 10 marzo: “Af do un<br />
sostegno ed una ricchezza per<br />
tutti – Motivazioni e ragioni<br />
per vivere l’esperienza dell’acco<strong>gli</strong>enza.<br />
Il valore sociale del<br />
supporto tra fami<strong>gli</strong>e. – Testi-<br />
monianze di due fami<strong>gli</strong>e af af datarie<br />
appartenenti all’Associazione<br />
“Fami<strong>gli</strong>e per l’Acco<strong>gli</strong>enza”.<br />
Sabato 24 marzo: “La mia storia<br />
è…” Testimonianza di Simona, una<br />
ragazza che ha vissuto l’esperienza<br />
dell’affido. A seguire momento<br />
conclusivo conviviale. L’ingresso<br />
è libero. Sarà rilasciato un attestato<br />
di partecipazione per ogni singola<br />
giornata. E’ previsto un servizio<br />
di babysitteraggio. Per qualsiasi<br />
informazione rispetto <strong>gli</strong> incontri e<br />
rispetto l’af do e l’appoggio familiare,<br />
è possibile contattare l’Equipe<br />
Integrata Af di, presso l’Ambito<br />
Territoriale Sociale 10 di <strong>Fabriano</strong>,<br />
tel. 0732.907307, mail: ambito10@<br />
comune.fabriano.an.it.<br />
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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >FABRIANO<<br />
11<br />
Il sostegno corre on-line<br />
Intasata la pagina Facebook dell'Urp del Comune: un campionario di richieste<br />
di MARCO ANTONINI<br />
I<br />
mezzi di comunicazione,<br />
se usati nel modo appropriato,<br />
possono facilitare<br />
i rapporti tra l’amministrazione<br />
pubblica e i cittadini.<br />
Ne è un esempio la pagina Facebook<br />
dell’Uf cio Relazioni<br />
con il Pubblico del Comune di<br />
<strong>Fabriano</strong>. Durante l’emergenza<br />
neve, lo sportello online è stato<br />
attivo tutto il giorno, sono state<br />
fornite risposte a<strong>gli</strong> utenti che<br />
hanno posto domande e sono<br />
state inoltrate segnalazioni di<br />
interventi in tempo reale al<br />
Centro Operativo Comunale.<br />
Spiega un’impiegata: “Al giorno,<br />
mediamente, considerando<br />
solo Facebook, sono arrivate<br />
una ventina di richieste di<br />
intervento. I cittadini hanno<br />
chiesto, nella prima fase,<br />
l’intervento di mezzi spazzanave<br />
perché bloccati in casa<br />
dall’eccezionale nevicata. Con<br />
il passare dei giorni, poi, le<br />
richieste si sono modi cate ed<br />
è scattato il problema ghiaccio<br />
con il rischio caduta delle stalattiti<br />
dai tetti e la pericolosità<br />
delle strade diventate lastre di<br />
ghiaccio con nottate a meno 12<br />
gradi. Ovviamente le richieste<br />
sono state non solo nalizzate<br />
a ricevere un intervento dei<br />
nostri uomini e mezzi, ma anche informative, ad esempio sulla<br />
sospensione delle attività scolastiche, su come affrontare il<br />
ghiacciare dei tubi dell’acqua e perché i canali Rai non erano<br />
visibili”. Scorrendo la pagina emerge come sia stata molto<br />
sentita la problematica ri uti, visto che la raccolta porta a<br />
porta ha subito un iniziale stop e poi un rallentamento che ha<br />
portato molti cittadini a pubblicare numerosi post indignati a<br />
tal riguardo. Ma anche in questo ambito, seppur tra non poche<br />
dif coltà, la situazione è stata affrontata istituendo dei punti<br />
di raccolta. Ci racconta una giovane addetta: “Purtroppo, questa<br />
emergenza ha esasperato <strong>gli</strong> animi e spesso si sono usati<br />
toni polemici. Forse, inizialmente, i cittadini non si sono resi<br />
Carifac, è emergency imprese<br />
Con <strong>gli</strong> abbondanti manti nevosi che gradualmente<br />
stanno lasciando le regioni del Centro<br />
Italia si inizia a fare un primo realistico<br />
calcolo delle perdite causate dal maltempo<br />
alle attività produttive. Danni che saranno<br />
verosimilmente elevati per le imprese di<br />
Marche, Romagna e Umbria: epicentro di<br />
nevicate e temperature da record. In questa<br />
contesto la Cassa di Risparmio di <strong>Fabriano</strong><br />
e Cupramontana, che storicamente opera<br />
proprio nelle regioni più colpite e da alcuni<br />
mesi anche in Romagna, ha reso operativo<br />
nel minor tempo possibile un nanziamento,<br />
“Emergency Imprese”, pensato appositamente<br />
per sostenere le imprese in questa fase.<br />
Tale strumento è dedicato alla sistemazione<br />
dei danni materiali provocati dalla recente<br />
calamità, si rivolge alle ditte e società individuali<br />
per una durata compresa tra i 19 ed<br />
i 60 mesi e un nanziamento massimo di<br />
150mila euro. Il tutto evidentemente a tassi<br />
e condizioni mi<strong>gli</strong>orative rispetto a<strong>gli</strong> attuali<br />
standard creditizi medi. Per bene ciare di<br />
Emergency Imprese sarò necessario presentare<br />
presso la Filiale Carifac in cui si inoltrerà<br />
l’iter di concessione la copia della denuncia<br />
del sinistro o il verbale dei Vigili del Fuoco<br />
ed altra documentazione atta a stabilire l’entità<br />
del danno e le spese di ripristino. “Come<br />
già per la terribile alluvione del Fermano<br />
dello scorso anno – sottolineato il Direttore<br />
Generale Carifac, Paolo Mariani - la Cassa di<br />
Risparmio di <strong>Fabriano</strong> e Cupramontana e il<br />
Gruppo Veneto Banca hanno voluto mettere<br />
in campo anche per questa calamità un segno<br />
tangibile dell’attenzione nei confronti di tutti<br />
i territori nei quali sono presenti, tanto più in<br />
momenti di particolare necessità”.<br />
Quella pista ben... incastonata<br />
conto dell’eccezionalità e gravità dell’emergenza. Tuttavia,<br />
le polemiche si sono andate attenuando con il passare dei<br />
giorni. I cittadini non sono stati mai lasciati soli: la pagina<br />
Facebook, e non solo, è diventata un punto di riferimento<br />
attivo 24 ore su 24 e sono stati istituiti due numeri telefonici<br />
dedicati solo all’emergenza neve ai quali rispondevano, dalle<br />
ore 8 alle 22, <strong>gli</strong> operatori del Centro Operativo”. C’è da<br />
segnalare che oltre a chiedere, e qualche volta si sono lette<br />
anche richieste non educate, i cittadini si sono rimboccati le<br />
maniche e hanno affrontato l’emergenza neve con grinta e<br />
solidarietà. Altri, invece, hanno sottolineato con i loro scritti<br />
che c’è stata una scarsa programmazione de<strong>gli</strong> interventi e una<br />
Una foto che ci è stata inviata da un<br />
lettore riguarda la pista di pattinaggio<br />
ancora innevata. Nonostante siano<br />
passati diversi giorni dall’emergenza<br />
neve, purtroppo la pista è ancora<br />
immersa in una coltre di bianco e<br />
inutilizzabile per gare e allenamenti.<br />
Rimane un’area sportiva di primo<br />
piano e per la quale si rende necessario<br />
al più presto lo sgombero della<br />
neve da parte de<strong>gli</strong> operatori comunali,<br />
come segnala l’interessato.<br />
Segnalare Una torta<br />
i danni neve per <strong>gli</strong> alpini<br />
“Tempi stretti per la segnalazione dei danni<br />
subiti dall’eccezionale evento nevoso delle<br />
scorse settimane. Con un particolare importante:<br />
le imprese commerciali devono fare la<br />
segnalazione al Comune mentre le imprese<br />
agricole direttamente alle associazioni di<br />
categoria”. E’ quanto sollecita a fare in tempi<br />
brevi l’assessore alle attività produttive,<br />
Angelo Costantini, che precisa: “La Regione<br />
Marche sta facendo una ricognizione dei danni<br />
subiti dalle imprese sia commerciali che<br />
agricole per capire la reale portata dei problemi<br />
e per individuare soluzioni che possano<br />
portare a rimborsi o ad altre soluzioni. Per le<br />
imprese commerciali è stata predisposta una<br />
scheda che, poi, i Comuni dovranno inviare<br />
in Regione entro venerdì 24 febbraio. La<br />
scheda è reperibile sul sito www.commercio.<br />
marche.an.it utilizzando il modello per la<br />
segnalazione dei danni. Il tutto, comunque, è<br />
reperibile sul sito comunale Piazzalta.it. Tale<br />
richiesta dovrà essere consegnata all’Uf cio<br />
Protocollo della nuova sede comunale di<br />
Piazzale 26 settembre 1997, o inviata per<br />
fax al numero 0732.709320 o utilizzando la<br />
pec all’indirizzo protocollo@pec.comune.<br />
fabriano.an.it Le imprese agricole - conclude<br />
l’assessore – possono invece inviare le loro<br />
segnalazioni direttamente alle associazioni di<br />
categoria utilizzando il modello disponibile<br />
sul sito www.agri.marche.it entro mercoledì<br />
29 febbraio”.<br />
sorta di discrezionalità nella scelta delle zone<br />
in cui intervenire. Un lato positivo importante<br />
viene segnalato dall’uf cio: “La nostra pagina<br />
Facebook è stato un strumento utilissimo perché<br />
è diventato un nodo informativo molto ef cace<br />
per arrivare ai tanti cittadini che sono nostri<br />
“amici”, come il post per promuovere la “spalata<br />
solidale” o ai tanti post nei quali i cittadini<br />
si davano consi<strong>gli</strong> utili a vicenda. Facebook<br />
è diventato uno strumento informativo ed un<br />
punto di riferimento non solo per i fabrianesi,<br />
ma anche per i cittadini, ormai residenti altrove<br />
ma nati nella nostra città, che ci hanno chiesto<br />
aggiornamenti sulla situazione allarmati anche<br />
dalle tante informazioni che sono state diffusi<br />
dai media”. Possibile che mai si è persa la<br />
pazienza davanti alla maleducazione di alcuni?<br />
“Qualche volta siamo rimaste male perchè<br />
diversi hanno utilizzato un tono non adeguato<br />
per richiedere interventi o informazioni. Noi<br />
abbiamo cercato sempre di non fomentare<br />
tale atteggiamento rispondendo sempre con<br />
fermezza ma anche con garbo per riportare le<br />
conversazioni ai giusti toni”. Dopo trecento<br />
post, il bilancio è più che positivo: “La pagina è<br />
diventata poi anche un luogo dove condividere<br />
con i cittadini anche notizie più ludiche, come<br />
per esempio la presenza di un istrice nella<br />
nostra sede comunale. Abbiamo contribuito a<br />
creare una vera e proprio comunità che interagisce<br />
sotto ogni aspetto da quelli più impegnati<br />
a quelli più leggeri”.<br />
Gli alpini di Trento sono stati determinanti<br />
nella loro azione: una presenza, durante<br />
l’emergenza neve, che ha avuto un riscontro<br />
favorevole in ambito comunale e nell’impatto<br />
con i cittadini. I ragazzi sono stati salutati con<br />
una torta di panna prima del loro rientro al<br />
nord. Insomma, si è trattato davvero di un…<br />
dolce ringraziamento.<br />
11 fabriano.indd 2 22/02/12 11.34
12 >EVENTI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Commedia "noir" al Gentile<br />
Sabato sera Claudio Santamaria e Filippo Nigro in "Occidente Solitario"<br />
di FERRUCCIO COCCO<br />
Si può ridere dell’incapacità<br />
di relazionarsi e di<br />
comunicare tra due fratelli,<br />
ritratto della fami<strong>gli</strong>a del<br />
terzo millennio, sempre più origine<br />
di con itti, dolori e profonde<br />
insicurezze? Sì, secondo Martin<br />
McDonagh, drammaturgo inglese<br />
non ancora quarantenne, autore<br />
della pièce teatrale “Occidente<br />
solitario” in scena al Gentile di <strong>Fabriano</strong><br />
sabato 25 febbraio (ore 21)<br />
all’interno della stagione teatrale<br />
curata dall’Amat. Una “commedia<br />
nera”, diretta da Juan Diego Puerta<br />
Lopez e interpretata - nel ruolo dei<br />
fratelli protagonisti – da Claudio<br />
Santamaria e Filippo Nigro, attori<br />
già affermatissimi sul grande schermo,<br />
qui al debutto sul palcoscenico.<br />
La storia è ambientata in un piccolo<br />
L'Avsi a sostegno di Haiti,<br />
Kenya, Congo ed Egitto<br />
L’appuntamento è per domenica 26<br />
febbraio alle 13 presso il Ristorante<br />
“Cavallo Pazzo” per un pranzo di<br />
solidarietà dell’Avsi – Tende di Natale<br />
con il ricavato che sarà devoluto<br />
per sostenere i progetti Avsi 2011-<br />
2012 dal titolo “Alla radice dello<br />
sviluppo: il fattore umano”. La<br />
conviviale è legata alla ricorrenza<br />
dei 150 anni dell’unità d’Italia con<br />
la presenza del nostro giornalista<br />
Luca Di Dio che ripercorrerà la<br />
storia della penisola attraverso le<br />
canzoni, alla luce dell’ultimo libro<br />
uscito a doppia rma (Luca Di Dio<br />
e Rosella Bellagamba) “Senti che<br />
Storia!”. I quattro progetti internazionali<br />
che anc he <strong>Fabriano</strong> sostiene,<br />
riguardano: Kenya con scuole per<br />
bambini e formazione per i maestri<br />
a Dadaab, nel campo profughi più<br />
grande del mondo, Haiti per un luogo<br />
acco<strong>gli</strong>ente e sicuro per bambini<br />
e ragazzi a Port-au-Prince ed i loro<br />
villaggio dell’Irlanda dove i personaggi<br />
ed i fatti sono rappresentativi<br />
di una società di disadattati<br />
in una condizione di solitudine ed<br />
indifferenza. Due fratelli in eterno<br />
con itto, la recente morte del padre,<br />
un’atmosfera quotidiana fatta di<br />
litigi e piccole vendette. Uno dei<br />
fratelli passa il tempo a marcare<br />
con la sua iniziale tutto quello che<br />
c’è in casa per sottolineare le sue<br />
proprietà; l’altro - pur di scroccare<br />
cibo - si autoinvita ai funerali e resta<br />
nei pressi del buffet. Frequentatore<br />
della casa è il giovane e fragile<br />
prete locale (Massimo De Santis),<br />
che beve come una spugna, spesso<br />
in compagnia dei due fratelli, di cui<br />
cerca invano di appianare la relazione<br />
avendo paura che le loro piccole<br />
liti niscano in una strage. E poi c’è<br />
lei (Nicole Murgia), la ragazza che<br />
fa il corriere del villaggio vendendo<br />
insegnanti e genitori, il Congo per<br />
la scolarizzazione, cure mediche,<br />
attività ricreative per bambini e<br />
ragazzi del Kivu e sostegno alle<br />
fami<strong>gli</strong>e, l’Egitto per l’educazione<br />
di bambini e la formazione di insegnanti<br />
per favorire l’integrazione<br />
sociale in contesti dif cili. Info e<br />
prenotazioni: Marta 338 9612271<br />
e Laura 335 7324514.<br />
whisky a domicilio: è lei che, tentando<br />
di confortare il prete turbato,<br />
gioca con una miscela toccante di<br />
ingenuità e di malizia celando un<br />
interesse nascosto…<br />
“In un mondo immerso nella<br />
crudeltà, nell’aggressività e nella<br />
disperazione, portando all’estremo<br />
i rapporti tra i personaggi, si arriva<br />
all’assurdità pura e semplice –<br />
spiega il regista Juan Diego Puerta<br />
Lopez - Su questo livello il dramma<br />
diventa una commedia nera, dove<br />
il delirio e la stravaganza sono<br />
tessuti delicatamente attraverso<br />
un umorismo eccentrico, cinico ed<br />
ironico. La giusta chiave di lettura<br />
di questo testo ce l’ha indicata<br />
Samuel Beckett quando ha affermato:<br />
non c’è niente di più comico<br />
dell’infelicità”. Le scene sono di<br />
Bruno Buonincontri, i costumi di<br />
Caterina Nardi, le musiche originali<br />
Curreri ospite di Notari<br />
CINEMA MONTINI FABRIANO<br />
Via C. Balbo 9 (tel. 0732 4052)<br />
UNA SEPARAZIONE<br />
(mercoledì 29 febbraio ore 21.30,<br />
giovedì 30 febbraio ore 18.30)<br />
di Riccardo Bertini, la traduzione<br />
di Luca Scarlini. Lo spettacolo è<br />
prodotto da “Gli ipocriti”. Info e<br />
bi<strong>gli</strong>etti: 0732 3644.<br />
I protagonisti dello spettacolo:<br />
da sinistra Filippo Nigro, Claudio<br />
Santamaria, Massimo De Santis<br />
e Nicole Murgia<br />
Mostra fotografi ca al Gonfalone:<br />
un pool di artisti omaggia il territorio<br />
Domenica 26 febbraio alle ore 17.30 si inaugura<br />
la mostra fotogra ca del Fotoclub “Arti Visive” del<br />
C.R.A.L. delle Cartiere Fedrigoni di <strong>Fabriano</strong>, nel<br />
magni co Oratorio di S. Maria del Gonfalone. Il titolo<br />
della mostra è: “Omaggio al territorio<br />
fabrianese”. L’immagine vista attraverso<br />
l’occhio sensibile del fotoamatore,<br />
vuole essere un arricchimento della<br />
realtà che ci circonda. Quando essa è<br />
autentica ricerca artistica, la fotogra a<br />
non mira a replicare semplicemente il<br />
mondo, ma piuttosto a svelarlo e mostrarlo<br />
sotto una nuova luce. L’evento<br />
rientra nel programma delle rassegne<br />
culturali dell’Oratorio del Gonfalone che l’Associazione<br />
Culturale InArte di cui è presidente Anna Massinissa e<br />
<strong>gli</strong> organizzatori Fabrizio Moscè e il sottoscritto, hanno<br />
ideato dal titolo “La Bellezza salverà il mondo”. Si ricordano<br />
le precedenti: Mostra di Arte Sacra nel periodo<br />
natalizio e “Aspettando San Valentino” di sabato 25<br />
febbraio. I partecipanti della mostra fotogra ca sono<br />
i soci del Fotoclub “Arti Visive”, che presentiamo:<br />
Massimo Bardelli, Andrea Bevilacqua, Nazzareno<br />
Borgiani, Brega Giulio, Paolo Carmenati, Giacomo<br />
Proseguono <strong>gli</strong> appuntamenti con<br />
Fuori Orario in Oratorio. Dopo il<br />
tutto esaurito con Stefano Zecchi<br />
ed Elvio Hermas Ercoli, venerdì<br />
24 febbraio alle ore 21 al Teatro<br />
della Misericordia si ritorna al<br />
format vincente con il duo Gaetano<br />
Curreri e Paolo Traini. Il primo è il<br />
leader de<strong>gli</strong> Stadio, autore di grandi<br />
successi musicali e attraverso la sua<br />
testimonianza si attraverserà un bel<br />
pezzo di storia italiana, con il leit<br />
motiv della canzone. Ci sarà Paolo<br />
Notari a coordinare l’evento che<br />
avrà come titolo “Un senso a questa<br />
storia”. Si andrà anche a curiosare<br />
nel privato di Curreri, con aneddoti<br />
sempre divertenti del suo rapporto<br />
di strettissima amicizia con Vasco<br />
Rossi e con tanti altri big della<br />
canzone per i quali lui ha scritto.<br />
L’altro ospite sarà il direttore del<br />
“Corriere Adriatico”, Paolo Traini,<br />
memoria storica della cronaca della<br />
nostra regione, cercando di conoscere<br />
da vicino segreti e curiosità<br />
del quotidiano più letto nelle Marche.<br />
Non mancherà l’incursione di<br />
Carlo Cammoranesi che introdurrà<br />
al tema con l’originale “2 minuti<br />
al Direttore” il pensiero iniziale di<br />
Don Andrea Simone ed i video curiosi<br />
e ad effetto di Pixel che anche<br />
questa volta hanno scovato qualcosa<br />
di davvero curioso. Il Teatro della<br />
Misericordia è pronto ad acco<strong>gli</strong>ere<br />
il suo numeroso pubblico che n<br />
dalla… prima puntata ha dimostrato<br />
interesse e vo<strong>gli</strong>a di ascoltare per<br />
vivere di persona la nuova formula<br />
del talk show. Meno urlata, ma più<br />
ragionata e casalinga. Proprio come<br />
piace alla gente.<br />
Cesaroni, Maurizio Cimarra, Orietta Cingolani, Mario<br />
Gerini, Giacomo Ilari, Daniela Latini, Daniela<br />
Mezzanotte, Claudio Pietrini, Carlo Spinaci, Alberto<br />
Tarsi e Laura Pavoni. Un ricordo particolare è esteso<br />
anche alla memoria dei tre storici soci:<br />
Quadrio Bennani, Giampiero Stefanelli<br />
e Renzo Vergnetta, che con il loro impegno<br />
hanno dato un notevole contributo<br />
alla nascita del Fotoclub fabrianese.<br />
Sono circa una settantina le fotogra e<br />
presentate e tutte hanno l’obiettivo di<br />
mettere in risalto la bellezza del nostro<br />
territorio. Quanta attesa chiede al<br />
fotoamatore quello scatto, quell’opera<br />
d’arte che immortali sulla carta stampata un particolare,<br />
un oggetto, un panorama per donarci e farci vedere il<br />
mondo visto dal suo occhio attento, sensibile, le emozioni<br />
e i sogni che ciascuno di noi si porta appresso<br />
e catturare nella foto l’invisibile azione poetica del<br />
reale. La mostra fotogra ca rimarrà aperta per quattro<br />
settimane, il sabato e la domenica dalle 17.30 alle 20.<br />
Si ringrazia lo sponsor Romualdo Bartolini titolare<br />
della storica “Trattoria Marchegiana”.<br />
Sandro Tiberi<br />
Cerquarelli,<br />
un recital<br />
sull'amore<br />
Dopo alcuni rinvii causa abbondanti<br />
nevicate, l’atteso recital di poesie di<br />
Antonio Cerquarelli, “Aspettando San<br />
Valentino”, si svolgerà nel prestigioso<br />
Oratorio di S. Maria del Gonfalone,<br />
sabato 25 febbraio alle ore 17.15. Il<br />
recital vuole essere un inno all’amore<br />
senza macchia, come San Paolo nella<br />
prima lettera ai Corinzi, scrive: “L’Amore<br />
è paziente, è benigno; l’Amore non arde<br />
di gelosia… non si comporta in maniera<br />
sconveniente, non persegue il proprio<br />
interesse, non si indigna, non nutre alcun<br />
sentimento per il male ricevuto, non si<br />
rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce nella<br />
verità… L’Amore non avrà mai fi ne”. Il<br />
poeta Cerquarelli sarà accompagnato<br />
dalla voce solista di Serena Santi che<br />
si esibirà con dei vocalizzi e dai passi<br />
leggiadri di danza dell’artista Debora<br />
D’Innocenzo. Il recital è inserito nel<br />
programma delle rassegne culturali dal<br />
titolo “La Bellezza salverà il mondo”, un<br />
progetto che ha lo scopo di tenere viva<br />
l’attenzione sul patrimonio artistico –<br />
culturale del nostro territorio.<br />
s.t.<br />
12 eventi.indd 2 22/02/12 11.35
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >SPAZIO LAVORO<<br />
13<br />
Indesit in campo<br />
con i campioni<br />
Concorso dedicato a<strong>gli</strong> appassionati di calcio<br />
Dal 20 febbraio al 13 aprile<br />
sarà possibile partecipare<br />
al concorso Indesit<br />
Football Talents grazie<br />
al quale <strong>gli</strong> appassionati di calcio<br />
di tutta Europa potranno essere<br />
selezionati dai giocatori di Milan,<br />
Arsenal, Paris Saint Germain e<br />
Shakhtar Donetsk, vestire i loro<br />
colori ed essere allenati da leggende<br />
del calcio internazionale in un vero<br />
e proprio “ritiro” calcistico.<br />
Per partecipare è suf ciente registrarsi<br />
sulla pagina facebook.com/<br />
IndesitFootball o sul sito http://football.indesit.com<br />
dove è possibile<br />
scaricare il regolamento. Una volta<br />
registrato, ogni candidato potrà<br />
creare il proprio pro lo e caricare<br />
materiale che testimoni le proprie<br />
capacità e la propria preparazione<br />
in campo: contributi video - girati<br />
con videocamera o videotelefonino,<br />
della durata massima di 3 minuti -<br />
o immagini - in formato .jpeg non<br />
superiori a 1MB – o racconti, storie,<br />
testi di massimo 2000 caratteri.<br />
La selezione avverrà in due momenti:<br />
il primo vedrà protagonista<br />
l’intera community online che potrà<br />
votare, sempre entro il 13 aprile<br />
2012, le mi<strong>gli</strong>ori performance e<br />
Airforce, quindici anni di lavoro<br />
intenso per costruire assieme ai suoi<br />
collaboratori una realtà aziendale<br />
capace di competere sui mercati<br />
internazionali. Un fatturato che<br />
s ora i 19.000.000 euro all’anno, un<br />
importante mercato internazionale<br />
che attraversa le più importanti<br />
capitali economiche del mondo,<br />
partecipazione a ere europee e<br />
intercontinentali, oltre ottanta dipendenti<br />
che mettono ogni giorno<br />
in campo le proprie competenze<br />
per svolgere con professionalità un<br />
lavoro che nel tempo ha prodotto<br />
grandi risultati.<br />
L’Airforce ha anche ottenuto importanti<br />
riconoscimenti tra i quali il<br />
Premio Valore Lavoro e Sicurezza<br />
ricevuto il 9 dicembre scorso a<br />
Recanati.<br />
Il prodotto cappa aspirante Ai-<br />
decretare i primi 250 nalisti. Nella<br />
seconda fase, un panel d’eccezione<br />
composto dai calciatori di quattro<br />
top team europei giudicherà i candidati<br />
della shortlist e, il 26 aprile<br />
2012, decreterà le 4 formazioni,<br />
ciascuna composta da 16 giocatori,<br />
che si incontreranno in ne a Londra<br />
il 15 maggio 2012.<br />
Ecco i giurati: Boateng, Aquilani,<br />
Emanuelson, Bonera, per il Milan;<br />
Vermaelen, Djorou, Walcott,<br />
Wilshere per l’Arsenal; Lugano,<br />
Maxwell, Jallet, Hoarau per il<br />
PSG; Mkhytaryan, Srna, Luiz<br />
Adriano e Pyatov per lo Shakhtar<br />
Donetsk. Prosegue quindi la stra-<br />
tegia di posizionamento di Indesit<br />
nel mondo del calcio, inaugurata<br />
lo scorso lu<strong>gli</strong>o con la sponsorizzazione<br />
di Arsenal, Milan, Paris<br />
Saint Germain e Shakhtar per la<br />
stagione in corso. “Siamo felici di<br />
lanciare questo progetto al quale<br />
abbiamo dedicato tanta energia<br />
ed entusiasmo, perché esprime in<br />
pieno il concetto di talento e pone<br />
al centro di tutta l’operazione il<br />
Genuine Football Fan, elemento<br />
cruciale di tutta la nostra attività nel<br />
calcio” afferma Marco Rota, Brand<br />
& Consumer Marketing Director<br />
di Indesit Company, che prosegue:<br />
“di fatto, la formula che abbiamo<br />
I 15 anni di Airforce<br />
rforce, da sempre caratterizzato<br />
da innovazione, ricerca e design<br />
integrato ad alta funzionalità e<br />
a minimo impatto ambientale, è<br />
declinato in circa 400 modelli per<br />
soddisfare ogni esigenza del cliente.<br />
Una storia di grati canti risultati,<br />
raccontata ne<strong>gli</strong> originali cataloghi<br />
aziendali, frutto dello studio e della<br />
ricerca nalizzata ogni volta a un<br />
tipo di comunicazione ef cace ,<br />
quale la scelta adottata ne<strong>gli</strong> ultimi<br />
tre anni di legare il catalogo alla<br />
città di <strong>Fabriano</strong>: <strong>Fabriano</strong> ritratto<br />
nel suo territorio, nell’arte de<strong>gli</strong><br />
antichi mestieri e nelle opere dei<br />
suoi personaggi illustri.<br />
In qualità di “member of the Made<br />
in <strong>Fabriano</strong> Academy”, l’Airforce<br />
da tempo ormai esporta nel mondo<br />
questo brand come sinonimo di<br />
alta qualità ed eccellenza legata<br />
ad una città, quella di <strong>Fabriano</strong>,<br />
dove creatività, arte e genio hanno<br />
accompagnato nei secoli tutti i nostri<br />
prodotti, facendone nella storia<br />
delle vere e proprie opere d’arte.<br />
Una innovativa strategia aziendale<br />
vincente quella appunto di presentare<br />
nel mondo l’Azienda insieme<br />
alla sua città, in cui vive ed opera<br />
controcorrente rispetto alle ormai<br />
diffuse tendenze imprenditoriali,<br />
consapevole del fatto che l’innovazione,<br />
l’eleganza, la raf natezza e<br />
la ricerca del bello fanno parte della<br />
Il maltempo mette in crisi le aziende<br />
La Cgia interviene: "Chiediamo lo stato di calamità"<br />
“Il territorio rischia una perdita di fatturato complessiva<br />
di milioni e milioni di euro” sostiene Simone<br />
Clementi, segretario della Confartigianato di <strong>Fabriano</strong>.<br />
“Questo - prosegue - è davvero quanto di più terribile<br />
potesse accadere in un distretto produttivo che ora è<br />
agellato tanto dal maltempo quanto dalla crisi. Peggio<br />
ancora, tra le possibili conseguenze c’è il concreto<br />
rischio che a febbraio diverse aziende non siano in<br />
grado di onorare <strong>gli</strong> stipendi.<br />
Siamo costantemente in contatto con i nostri associati<br />
della zona - prosegue il segretario della Confartigianato<br />
- e stiamo ricevendo moltissime chiamate, da<br />
aziende di ogni tipo. Nessun settore è rimasto immune<br />
da questa emergenza. Sono bloccate tanto le imprese<br />
dei servizi quanto dei trasporti, dalla ristorazione alla<br />
moda, il comparto “bianco” de<strong>gli</strong> elettrodomestici, la<br />
meccanica siamo al disastro completo.<br />
Chiediamo lo stato di calamità, le nostre aziende non<br />
ce la fanno più: assediate da neve e ghiaccio le imprese<br />
sono state costrette a fermarsi sin dal primo giorno di<br />
maltempo e sono ormai chiuse da una decina di giorni”.<br />
Questo dunque il forte richiamo d’attenzione di Confartigianato<br />
che sta già lavorando anche in sede nazionale<br />
per andare incontro alle dif coltà delle imprese.<br />
“Come Confartigianato - continua Clementi - abbiamo<br />
richiesto la sospensione del pagamento di tasse,<br />
imposte, contributi, e dei premi assicurativi Inail,<br />
richiesta inoltrata tramite la Confartigianato nazionale<br />
al Ministero competente, del resto, la situazione è<br />
estremamente dif cile.<br />
Le aree produttive – aggiunge - vanno liberate quanto<br />
prima possibile da neve e ghiaccio per consentire la<br />
ripresa delle attività.<br />
In alcuni punti la neve ha raggiunto addirittura 3<br />
metri di altezza, veri e propri muri invalicabili, ed è<br />
facile capire che le imprese non riescono a lavorare,<br />
a ricevere i rifornimenti di materie prime necessarie<br />
per la produzione; le spedizioni di piccoli volumi<br />
sono possibili, ma non se ne parla di far partire grossi<br />
carichi. Lo stesso personale in diversi casi non riesce<br />
proprio a raggiungere l’area di lavoro”.<br />
Daniele Gattucci<br />
SPAZIO LAVORO<br />
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />
~ BORSE LAVORO PER GIOVANI LAUREATI NEL SETTORE DEI BENI<br />
CULTURALI<br />
La Provincia di Ancona fi nanzia l’attivazione di borse-lavoro fi nalizzate a<br />
sostenere l’occupazione di giovani laureati nel settore della valorizzazione<br />
dei Beni Culturali, in particolare per lo svolgimento di esperienze lavorative della<br />
durata di 12 mesi presso musei, biblioteche e archivi, teatri storici, aree e parchi<br />
archeologici e altri complessi monumentali. L’importo lordo di ogni borsa-lavoro<br />
è pari a complessivi euro 11.800,00 per 12 mesi. Il pagamento del borsista verrà<br />
effettuato con cadenza bimestrale. Requisiti per l’ammissione alla selezione: stato<br />
di disoccupazione; diploma di laurea in Lettere e Filosofi a o in Conservazione dei<br />
Beni culturali; esperienze o formazione specifi ca rispetto ai progetti cui è destinata<br />
la borsa lavoro; residenza o domicilio da almeno 6 mesi nel territorio della provincia<br />
di Ancona; età non superiore ai 35 anni; non benefi ciare di altre borse lavoro o altre<br />
forme di contributo pubblico; ottima conoscenza (scritta e parlata) di una lingua<br />
straniera a scelta tra inglese o francese. L’avviso (con scadenza 07/03/2012) ed il<br />
modulo per la domanda sono scaricabili dal sito www.istruzioneformazionelavoro.it.<br />
~ CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI PER LAVORATORI FINANZIATI DALLA<br />
PROVINCIA DI ANCONA<br />
Sono in avvio i nuovi corsi di formazione - approvati e fi nanziati dalla Provincia di<br />
Ancona tramite Fondo Sociale Europeo - riservati ad imprenditori, lavoratori dipendenti,<br />
lavoratori in CIGO, CIGS e CIGS in deroga. Alcuni esempi di corsi con sede a<br />
<strong>Fabriano</strong>: “Videoterminalista”, “Addetto alla riparazione e manutenzione di apparati<br />
di automazione industriale”, “Operatore portatori handicap (Esperto in tecniche di<br />
attività di laboratorio per disabili)”, “Assistente alla poltrona”. Molti altri i corsi con<br />
sede a Jesi, Ancona, Senigallia. Tutte le info. sul sito dell’Informagiovani.<br />
~ SEMINARIO GRATUITO SULLA CREAZIONE DI UNA COOPERATIVA<br />
Vuoi creare una società cooperativa? Partecipa al seminario informativo e di<br />
orientamento organizzato dal Centro per l’Impiego e la Formazione di Ancona in<br />
collaborazione con la Direzione Provinciale del Lavoro di Ancona. Il seminario si<br />
svolgerà martedì 6 marzo, dalle ore 15 alle ore 17, presso il CIOF di Ancona, in Via<br />
Ruggeri 3. Il seminario è gratuito, con iscrizione obbligatoria. Per ogni informazioni<br />
ci si può rivolgere a Stefania Torreggiani, c/o CIOF Ancona, tel. 071.2137527, e-mail:<br />
s.torreggiani@provincia.ancona.it.<br />
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi,<br />
concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Complesso<br />
S. Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi 10, <strong>Fabriano</strong> - telefax 0732.250434 -<br />
e-mail: cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.<br />
it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00; martedì e<br />
giovedì, 15:30/18:30.<br />
messo a punto non coinvolge solo<br />
chi attivamente si propone per la<br />
selezione, ma la community intera,<br />
che è giudice nella prima fase. In<br />
questo modo desideriamo quindi<br />
nostra antica tradizione culturale.<br />
A tutto ciò si aggiunge l’attualità di<br />
tutti i protocolli operativi Airforce,<br />
tra i quali un sito ed una piattaforma<br />
premiare tutti i nostri users, che<br />
dall’apertura della piattaforma<br />
sono costantemente aumentati e<br />
hanno dimostrato sempre maggiore<br />
coinvolgimento e partecipazione”.<br />
all’avanguardia che punta costantemente<br />
al futuro anche attraverso<br />
applicazioni tecnologiche mobili<br />
come l’App e il Qr-code.<br />
Corso di medicina palliativa<br />
Si svolgerà presso la sede di Unifabriano un corso di perfezionamento<br />
in “Medicina Palliativa” organizzato dalla Politecnica delle Marche<br />
della durata di sei mesi.<br />
La scadenza delle domande di ammissione è quella del 2 marzo prossimo<br />
e tra i requisiti di partecipazione occorre il diploma di laurea in<br />
Medicina e Chirurgia con l’abilitazione all’esercizio della professione<br />
di medico-chirurgo o quello di laurea magistrale o specialistica quinquennale<br />
in Scienze Infermieristiche.<br />
Questo corso ha lo scopo di consentire un approfondimento d elle conoscenze<br />
per l’assistenza ai pazienti, specie quelli affetti da tumore,<br />
in condizioni critiche e non più suscettibili di trattamenti attivi. Il<br />
corso si propone, altresì di facilitare la collaborazione fra le diverse<br />
componenti (mediche ed infermieristiche) chiamate a prendersi cura<br />
di questi pazienti, di valutare i possibili diversi modelli organizzativi<br />
di assistenza attuabili in questo settore, di individuare e sviluppare i<br />
possibili campi di ricerca clinica.<br />
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14 >MATELICA< <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Evviva San Valentino!<br />
di FLAVIA BULDRINI<br />
Martedì 14 febbraio, presso la parrocchia di S. Teresa,<br />
memoria liturgica anche dei patroni d’Europa<br />
Cirillo e Metodio, è stato festeggiato solennemente<br />
S. Valentino martire. La commemorazione<br />
La festa del patrono<br />
de<strong>gli</strong> innamorati a S. Teresa<br />
Dio e alla tavola dei buoni e sani valori, per poter godere in<br />
pienezza di felicità di quel dono unico e inestimabile che è la<br />
vita. “È signi cativo che la parrocchia di S. Teresa sia data in<br />
custodia ai monaci benedettini che hanno come motto ‘ora et<br />
labora’, perché, come spesso sottolinea il Vescovo<br />
Vecerrica, non bisogna<br />
di tale santo era d’obbligo, non solo in quanto patrono de<strong>gli</strong> Noi crediamo in un Dio che non è l’impassibile con-<br />
cadere nel pericolo<br />
innamorati e quindi particolarmente caro alla devozione potroparte del dolore umano. Noi crediamo in un Dio che<br />
dell’attivismo: le buone<br />
polare ed anche ad una certa imperante tradizione mondana, è – come dicono i canti dei negri d’America – the great<br />
opere devono essere<br />
ma anche perché, se si osserva attentamente, sulla volta della companion of human sufferences – il grande compagno<br />
sempre sostenute dalla<br />
chiesa sunnominata, si può leggere l’iscrizione in latino: “S. delle sofferenze umane, il Dio che soffre accanto a noi<br />
preghiera, che è l’anima<br />
Teresi et Valentino dicatum.” Infatti, il nobile signorotto che e per amore nostro, il Dio dell’amore”.<br />
di ogni azione fruttuo-<br />
all’epoca fece costruire l’edi cio sacro, lo volle intitolato a S. La celebrazione eucaristica è stata molto solenne<br />
sa; per questo, oltre a<br />
Teresa e a S.Valentino, di cui condivideva il nome. Inoltre, il e partecipata, impreziosita dal bacio della reliquia,<br />
favorire le aggregazioni<br />
parroco don Vincenzo, tra le reliquie custodite, ha trovato un fatta “carne e sangue” durante la benedizione di sette<br />
giovanili con l’oratorio<br />
osso appartenente al santo, secondo l’attestazione dello storico coppie e “umanizzata” da un momento di tenerezza<br />
e le attività correlate,<br />
Ugo Paoli, che il ricco signore avrebbe comprato a Terni, tra due novelli danzatini che hanno scelto proprio<br />
s’incoraggiano iniziative<br />
città dove e<strong>gli</strong> è venerato come patrono. Se si approfondisce quest’occasione per dichiarare il loro amore, nella<br />
volte ad offrire momenti<br />
la vita del martire si apprende che c’è un valido fondamento tenerezza del gesto di porgere una rosa. La festa è poi<br />
di ri ri essione e di racco-<br />
acciocché e<strong>gli</strong> sia considerato protettore de<strong>gli</strong> innamorati: proseguita con un lieto banchetto, con canti al karaoke,<br />
<strong>gli</strong>mento, con le catechesi<br />
infatti Valentino, contro la volontà dell’imperatore - il quale balli moderni e giochi di animazione. Erano presenti<br />
(che durante il periodo di<br />
temeva di non trarne pro tto per le batta<strong>gli</strong>e - celebrava i numerosi giovani, adolescenti e studenti universitari.<br />
preparazione della Quare-<br />
matrimoni tra i soldati e le donne cristiane e benediva le L’obiettivo, infatti, come ribadisce don Vincenzo, era<br />
sima si svolgeranno ogni<br />
loro unioni. Per questo venne incarcerato; tuttavia, durante quello di attirare i giovani alla mensa della Parola di<br />
venerdì sera dopo la S.<br />
la prigionia, non diminuiva la sua fama di santità, operando<br />
Messa) e le ore di adora-<br />
miracolose guarigioni (come dalla peste, dall’epilessia e dalla<br />
zione (ogni giovedì dopo<br />
cecità) e clamorose conversioni, tanto da persuadere anche<br />
la celebrazione eucaristica<br />
l’imperatore Claudio II, ciò che allarmò i cortigiani e indusse<br />
no alle 22). È necessario,<br />
a condannarlo a morte e a decapitarlo, dopo varie torture, sulla<br />
però, che i parroci, in que-<br />
via Flaminia, il 14 febbraio 268. Come ha affermato, durante<br />
sta missione di educazione<br />
l’omelia, il monaco benedettino parroco don Vincenzo Bracci,<br />
dei giovani, siano af af ancati<br />
la vita esemplare di S. Valentino c’insegna che “l’amore non<br />
dalla collaborazione della<br />
è la facile avventura di un sentimento che passa; Nessuno ha<br />
fami<strong>gli</strong>a, che purtroppo di<br />
amore più grande di chi dà la vita per i suoi amici (Gesù)”.<br />
questi tempi è piuttosto la-<br />
“Tutto nasce da quell’amore croci sso che va raccontato.<br />
titante nella partecipazione<br />
Questa è la storia dell’amore che Dio ha scritto per noi nella<br />
alle dinamiche della Chiesa.<br />
croce del <strong>gli</strong>o suo. Se vo<strong>gli</strong>amo sapere che cosa è l’amore<br />
È importante il contatto mas-<br />
e vo<strong>gli</strong>amo imparare ad amare, dobbiamo inginocchiarci<br />
smediatico attraverso i nuovi mezzi di comunicazione<br />
ai piedi della croce. Nel cammino della vita non dobbiamo<br />
maggiormente frequentati dai giovani, come Facebook, con<br />
aver paura di soffrire… Sine dolore non vivitur in amore. Il<br />
cui si possono raggiungere nelle loro perplessità e aspirazioni,<br />
dolore è veramente la prova più alta dell’amore per l’altro.<br />
ma credo soprattutto nell’incontro personale”.<br />
Gli angeli<br />
della Casa<br />
di Riposo<br />
Scrivo queste poche<br />
righe per ringraziare<br />
tutto il personale della<br />
Fondazione Tommaso<br />
de Luca – Enrico Mattei<br />
della Casa di Riposo<br />
di Matelica per la professionalità,<br />
la cura, la<br />
sollecitudine con cui ha<br />
seguito mia madre, Bianca,<br />
accompagnandola<br />
con cure ed attenzioni<br />
fino alla fine dei suoi<br />
giorni.<br />
Le parole sono ben poca<br />
cosa rispetto alle azioni<br />
che quotidianamente e<br />
concretamente hanno<br />
aiutato mia madre durante<br />
il suo soggiorno<br />
nella Residenza: dalle<br />
cure mediche, ai sorrisi,<br />
ai gesti di scherzoso<br />
affetto, alla pazienza<br />
dimostrata nei momenti<br />
più dif cili.<br />
E’ impossibile citare<br />
singolarmente, senza<br />
incorrere nel rischio di<br />
dimenticarne qualcuno,<br />
i nomi delle persone<br />
che si sono prodigate<br />
giornalmente nel fare al<br />
me<strong>gli</strong>o il proprio lavoro.<br />
Vorrei esprimere a tutti<br />
voi, impiegati, inservienti,<br />
volontari, personale<br />
medico e paramedico, il<br />
mio più sincero e sentito<br />
ringraziamento.<br />
Remo Lori e fami<strong>gli</strong>a<br />
Centrale Biogas, si tratta di capitolo chiuso?<br />
Fumata nera per la tanto discussa<br />
Centrale di energia da<br />
biogas, che avrebbe dovuto<br />
realizzarsi nel Comune di<br />
Matelica, in località Pezze<br />
(tra Matelica e Cerreto d'Esi,<br />
vicino al depuratore comunale).<br />
Dal 24 gennaio, tramite<br />
la Determinazione Dirigenziale<br />
126, della Provincia,<br />
il Dirigente del Settore Ambiente<br />
dichiara l'improcedibilità<br />
del processo.<br />
Su quali motivazioni? L'istruttoria<br />
della Provincia,<br />
sulla quale è stata presa<br />
la decisione, ha esaminato<br />
il progetto della ditta che<br />
ha presentato domanda, la<br />
Società Agricola Aziende<br />
Biologiche Riunite SS di<br />
Urbino e le valutazioni di<br />
impatto ambientale presenti<br />
nello stesso. Ha poi incro-<br />
ciato queste informazioni<br />
con le informazioni recepite<br />
dalle istituzioni delle aree<br />
interessate, compreso<br />
il Comune<br />
di Matelica, di<br />
Esanato<strong>gli</strong>a, e il<br />
parere, fortemente<br />
negativo, del<br />
Comune di Cerreto<br />
d'Esi. Richieste<br />
di modi che<br />
al progetto sono<br />
state fatte tanto<br />
dal Corpo Forestale<br />
dello Stato<br />
quanto dalla Soprintendenza<br />
per<br />
i beni architettonici<br />
e paesaggistici. Ma decisivo,<br />
a leggere l'istruttoria,<br />
sembra essere stata la valutazione<br />
dell'Arpam, che ha<br />
espresso forti riserve in vari<br />
punti, in particolare riguardo<br />
alle procedure di scarico<br />
delle acque e alla mancanza<br />
di analisi precise riguardo<br />
all'inquinamento dell'aria<br />
e a<strong>gli</strong> odori sprigionati<br />
dall'impianto e dal trasporto<br />
di materiale (organico) da<br />
Seconda “puntata” della nostra nuova rubrica<br />
sulle immagini più belle da far vedere, o<br />
più brutte da nascondere, relative alla nostra<br />
città. Invitiamo i nostri lettori a partecipare, inviandoci<br />
delle foto belle o, al contrario, realtà che<br />
volete denunciare. Potete inviarcele all'indirizzo<br />
matelica.redazione@lazione.com, oppure<br />
“Il gelo alla nestra” di Enea Francia<br />
Rifl essioni<br />
sulla Quaresima<br />
Archiviato il Carnevale più....<br />
bianco di sempre, archiviata questa<br />
simpatica festa di San Valentino,<br />
è tempo di gettarsi nel periodo<br />
quaresimale.<br />
La parrocchia di Santa Teresa organizza<br />
per le 19 di ogni venerdì, una<br />
catechesi della Quaresima, dopo<br />
la Messa delle 18.30. Un incontro<br />
pesante, noioso e pieno di precetti<br />
da seguire? Decisamente no. Sarà<br />
invece un incontro di ri essione sul<br />
signi cato di questo periodo, solitamente<br />
collegato più al concetto<br />
negativo di penitenza che a quello<br />
positivo di puri cazione.<br />
Un incontro pensato anche per i più<br />
giovani, per <strong>gli</strong> studenti e, in generale,<br />
un'occasione per tutti coloro<br />
che vo<strong>gli</strong>ono e amano approfondire<br />
il loro Cristianesimo.<br />
Appuntamento a Santa Teresa dunque,<br />
alle 19.<br />
La Provincia chiude la discussa pratica per “improcedibilità”<br />
taccuino<br />
MATELICA<br />
FARMACIE<br />
Sabato 25 e domenica 26 febbraio<br />
COMUNALE<br />
Viale dei Martiri<br />
tel. 0737 83640<br />
DISTRIBUTORI<br />
Sabato 11<br />
e domenica 12 febbraio<br />
tamoil di Leonangeli Fernando<br />
APERTURA REDAZIONE<br />
MATELICA<br />
Il lunedì e il giovedì<br />
ore 16.30-18.30<br />
trattare. “Lo studio preliminare<br />
ambientale presentato<br />
necessita chiarimenti”, scrive<br />
l'Arpam. Quanto<br />
basta, unitamente<br />
ai punti di negatività<br />
elencati<br />
dal Comune di<br />
Cerreto d'Esi,<br />
basato sull'enorme<br />
aumento del<br />
traf co su gomma<br />
e sull'impatto<br />
negativo che<br />
avrebbe per le<br />
colture del Verdicchio<br />
di Matelica,<br />
per spingere<br />
la Provincia ad<br />
archiviare la pratica: “La<br />
documentazione presentata<br />
non permette di valutare<br />
compiutamente <strong>gli</strong> elementi<br />
di criticità emersi e quindi di<br />
escludere che, in considerazione<br />
delle caratteristiche del<br />
progetto nonché del contesto<br />
territoriale interessato, la<br />
realizzazione dell'impianto<br />
possa generare impatti<br />
ambientali significativi e<br />
negativi”. Fuor di burocratese,<br />
la sostanza è che non<br />
si può dire se l'impianto ha<br />
veramente un basso impatto<br />
ambientale. Con riferimento<br />
ai timori per il Verdicchio<br />
poi, si fa riferimento anche<br />
ad una Legge Regionale<br />
del 2004, la quale avverte<br />
che in casi come questi “...<br />
deve essere considerata la<br />
sensibilità ambientale delle<br />
aree geografiche che possono<br />
risentire dell'impatto<br />
dei progetti, tenendo conto,<br />
in particolare, di territori<br />
con produzione agricole di<br />
particolare qualità e tipicità”.<br />
Decretata l'archiviazione del<br />
procedimento e, dunque, di<br />
questa vicenda, salvo i ricorsi<br />
che la Società può inoltrare.<br />
a.g.<br />
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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
La professionista matelicese dell'acconciatura e del make up giudica i cantanti<br />
Il Festival visto da Samuela<br />
Il Festival di Sanremo è<br />
nito. E' nita la grande<br />
kermesse della musica<br />
italiana, lo show<br />
che concentra sulla città<br />
ligure tutte le attenzioni mediatiche<br />
per una settimana<br />
intera, con il consueto paniere<br />
di storie e polemiche.<br />
E' stata un'edizione, questa<br />
del 2012, che ha visto nei<br />
camerini la presenza di una<br />
bravissima professionista<br />
matelicese dell'acconciatura<br />
e del make up, Samuela<br />
Marinsaldi. La<br />
sua presenza al<br />
Festival l'avevamo<br />
già annunciata.<br />
E ora che<br />
è tornata, non potevamo<br />
non farci<br />
raccontare questa<br />
esperienza vissuta<br />
in prima persona.<br />
Al telefono la voce<br />
tradisce ancora tantissima<br />
eccitazione.<br />
“E' stata un'esperienza<br />
unica. L' atmosfera<br />
è veramente magica,<br />
così diversa da quella<br />
che si respira quotidianamente,<br />
è una cosa<br />
sinceramente dif cile da<br />
spiegare. Volevo provare<br />
a scrivere io due righe,<br />
ma ho cestinato tutto, non<br />
riuscivo a dare una forma<br />
a quello che ho vissuto”. E' un ume<br />
in piena, Samuela, e ha vo<strong>gli</strong>a di<br />
raccontare: “E' una situazione che<br />
ti prende anche sentimentalmente.<br />
Tutti quei cantanti, quei protagonisti<br />
che in televisione sembrano<br />
perfettamente a loro agio, tranquilli,<br />
determinati, convinti di sé...in<br />
realtà è uno grande sforzo anche per<br />
loro personaggi. Dietro le quinte<br />
Ogni anno il Tribunale per i Diritti<br />
del Malato e CittadinanzAttiva effettuano<br />
un monitoraggio su tutti i<br />
servizi erogati dal Polo ospedaliero<br />
di Matelica. E' un'occasione per<br />
capire quali sono le criticità, le aree<br />
in cui si è mi<strong>gli</strong>orato e i settori in<br />
cui invece c'è più da lavorare.<br />
E lo spaccato che ne viene fuori<br />
non è dei mi<strong>gli</strong>ori. Si parte subito,<br />
dai collegamenti, evidenziando che<br />
“non esiste orario af sso o altra<br />
indicazione perché l'utente possa<br />
utilizzare qualche mezzo pubblico.<br />
Non c'è servizio navetta, né per<br />
il centro cittadino, né da e per la<br />
stazione ferroviaria”.<br />
Ma i veri dolori vengono dopo.<br />
L'attività ambulatoriale di Angiologia<br />
(per l'Ecodoppler, per intenderci)<br />
ha, a Matelica, un tempo di<br />
attesa di 183 giorni (le cose non<br />
vanno diversamente a San Severino<br />
e Camerino), aumentato di 80<br />
giorni rispetto a prima.<br />
Le cose non vanno me<strong>gli</strong>o a Cardiologia,<br />
dove per una visita dovete<br />
attendere 81 giorni e per un Ecocardio<br />
77 giorni.<br />
Altri numeri? Per una visita dall'endocrinologo<br />
mettetevi l'anima in<br />
pace, aspetterete 150 giorni, va un<br />
po' me<strong>gli</strong>o se avete problemi ortopedici,<br />
11 giorni di attesa.<br />
Ma in generale i tempi di attesa per<br />
le prestazioni si allungano sempre<br />
di più, in maniera inaccettabile, anche<br />
in situazioni dove la tempistica<br />
conta molto, come le Ecogra e ad<br />
li vedi, ci parli e<br />
ti rendi realmente conto<br />
che sono persone come noi, con<br />
le loro fragilità, insicurezze, emozioni,<br />
vanità: piangono anche loro<br />
e anche loro si commuovono. E mi<br />
commuovevo anche io, anche io mi<br />
immedesimavo in loro e provavo le<br />
loro emozioni”.<br />
Una cosa che ti ha colpito?<br />
“E' stato molto curioso e divertente<br />
vivere la giornata di venerdì 17.<br />
Mi sono resa conto che sono tutte<br />
persone moooolto scaramantiche.<br />
Quel venerdì,<br />
dietro le quinte è stato<br />
veramente il delirio.<br />
Ognuno attentissimo<br />
fino alla mania nel<br />
seguire il proprio tic<br />
scaramantico.<br />
Ma la confusione<br />
c'è sempre, sei costantemente<br />
sotto<br />
pressione, spesso<br />
non si trova neanche<br />
l'attrezzatura,<br />
è un lavoro impressionante.<br />
Ci sono delle giornate,<br />
nel lavoro, in cui torni a casa la<br />
sera stremata per una giornata veramente<br />
infernale. Ebbene questo<br />
è comunque niente in confronto!<br />
Umani e scaramantici dunque...<br />
“e molto vanitosi. La Lecciso ad<br />
esempio, mi chiamava anche da<br />
lontano, voleva essere pettinata<br />
e truccata da me. E credo che in<br />
questo abbia influito il fatto di<br />
essermi complimentata per la sua<br />
linea, lei si vedeva in modo diverso<br />
e le faceva piacere. Ma in generale<br />
tutti chiedono, vorrebbero sentirsi<br />
dire cose belle. E me ne sono ac-<br />
Polo Ospedaliero<br />
all'indietro<br />
addome, tiroide e seno.<br />
“Le prestazioni dell’Ambulatorio<br />
radiogra co” è infatti scritto<br />
“restano critiche per le ecogra e,<br />
le mammogra e la risonanza ma-<br />
gnetica. E' in programma l’apertura<br />
della RMN a Camerino.<br />
La mammogra a di Matelica non è<br />
stata digitalizzata e la sviluppatrice<br />
si rompe con facilità, richiediamo<br />
che la strumentazione venga allineata<br />
con quella de<strong>gli</strong> altri centri.<br />
Abbiamo ricevuto segnalazione<br />
che l'attività al Polo di Matelica<br />
molte volte, inizia dopo e nisce<br />
prima dell'orario dedicato con<br />
disappunto dei pazienti in attesa.<br />
Bisogna trovare una soluzione che<br />
rispetti la dignità del paziente, senza<br />
ledere i diritti del professionista.<br />
La Moc non è stata rilevata”.<br />
Notizie anche dal reparto psichiatrico<br />
di diagnosi e cura: un reparto<br />
che era previsto nel famoso e<br />
inapplicato “Progetto Matelica”,<br />
è che è invece definitivamente<br />
tramontato.<br />
Le note positive sono legate al<br />
Servizio Potes (118) di Matelica,<br />
quel Potes che a leggere il riassetto<br />
corta anche<br />
per il fatto che nessuna<br />
voleva farmi scattare foto<br />
“durante” l'opera di acconciatura,<br />
ma solo “dopo”! Solo la Lecciso<br />
ha acconsentito”.<br />
Avevate ognuna i propri artisti?<br />
“No, pettinare ho pettinato tutti, da<br />
Emma a Noemi, a Dolcenera. Loro<br />
hanno persone che curano il loro<br />
look da cima a fondo, sono i loro<br />
manager che ti dicono come devi<br />
acconciare. Solo che...devi farlo<br />
al me<strong>gli</strong>o! In fondo cosa facciamo<br />
nel nostro lavoro? Trucchiamo,<br />
Asur doveva essere eliminato, e<br />
che è stato salvato da un intervento<br />
de<strong>gli</strong> amministratori e politici<br />
locali, funziona e fornisce (testuale)<br />
“una risposta confacente alle<br />
esigenze”. Positiva anche la situazione<br />
nell'Assistenza Domiciliare<br />
Infermieristica, dove “il Servizio<br />
è buono, ben accetto dai pazienti,<br />
andrebbe completato coprendo tutti<br />
i giorni della settimana. Se l'orientamento<br />
è quello di lasciare i pazienti<br />
a casa (vedi Rsa), bisogna prevedere<br />
che siano curati anche nei giorni<br />
festivi, specialmente per quelli con<br />
alimentazione naso/gastrica”.<br />
Ma lasciamo al Coordinatore Dante<br />
Reale il compito di riassumere,<br />
con amara ironia, i contenuti del<br />
monitoraggio.<br />
“Il Reparto di Medicina Lungodegenza<br />
eroga da qualche anno<br />
metà dell'attività prevista, si sta<br />
risparmiando qualche infermiere e<br />
si sprecano risorse utilizzando una<br />
struttura al 50% , mentre la cittadinanza<br />
il servizio deve andarselo<br />
a cercare altrove, con notevole aggravio<br />
di spesa. La riquali cazione<br />
ad indirizzo geriatrico, oggetto di<br />
un Consi<strong>gli</strong>o comunale aperto, non<br />
ha avuto seguito, nessuno ne parla<br />
più. Eppure il nostro territorio è il<br />
più vecchio delle Marche, un quarto<br />
della popolazione è ultra sessantacinquenne.<br />
Il Reparto Rsa, facendo<br />
una rigida selezione di ingresso<br />
riesce a non avere liste di attesa, si<br />
sce<strong>gli</strong>e i pazienti. E <strong>gli</strong> altri vanno<br />
15<br />
nel vero senso della<br />
parola. Il nostro lavoro<br />
in fondo è quello di<br />
rendere più bella una<br />
persona, anche cambiandone<br />
l'aspetto”.<br />
Chi, tra tutti, ti ha<br />
lasciato qualcosa in<br />
più, con chi hai sentito<br />
un feeling maggiore?<br />
“Mi sono trovata bene<br />
con tutte. Emma, la<br />
ragazza che ha vinto,<br />
è un'ottima persona,<br />
molto spontanea, mi<br />
assomi<strong>gli</strong>a nel senso<br />
che...piange molto<br />
anche dietro le quinte,<br />
è molto emotiva,<br />
proprio come lo sono<br />
io. Ma se devo dire<br />
un solo nome, ti dico<br />
che Arisa è unica: tutti,<br />
come dicevamo prima,<br />
quando salgono sul<br />
palco si comportano in<br />
maniera diversa. Lei no.<br />
E' capitato che ci siamo<br />
abbracciate durante le<br />
serate, e quando ho visto<br />
poi dallo schermo lei, era<br />
la stessa persona che mi<br />
aveva abbracciato, anche<br />
il modo in cui teneva il<br />
microfono, per dirti, me lo<br />
ricordava. Mi piace molto<br />
questa sua grande capacità di essere<br />
se stessa”.<br />
Tutto positivo dunque?<br />
“Una cosa non mi è piaciuta e vorrei<br />
lo scrivessi: non sono d'accordo<br />
per niente con Celentano. Un cantante<br />
deve cantare, ognuno si tenga<br />
il proprio ruolo. E da cattolica non<br />
ho condiviso quello che ha detto”.<br />
Per il resto, lo abbiamo capito<br />
chiaramente, un'esperienza...letteralmente,<br />
indimenticabile!<br />
a casa. Criterio di attenzione al<br />
problema economico gestionale<br />
che non risolve le necessità ed i<br />
problemi del territorio.<br />
Il Reparto RSR è una chimera, sono<br />
passati dieci anni ed ancora non<br />
nasce. Chiuso.<br />
Il Day Surgery è nito. Chiuso.<br />
Gli Ambulatori, sono in perenne<br />
sofferenza, perché quasi tutti i<br />
professionisti sono dei reparti di<br />
Camerino e SSM, ed i reparti hanno<br />
la precedenza.<br />
Il nostro è un territorio abbandonato<br />
a se stesso, a primavera ci<br />
sono stati problemi di personale al<br />
reparto di cardiologia di Camerino,<br />
chissà perché è andato in sofferenza<br />
l'ambulatorio di Matelica, manca un<br />
medico a medicina di Camerino di<br />
conseguenza viene chiuso l’ambulatorio<br />
endocrinologico a Matelica;<br />
siamo entrati in Area Vasta, è mancata<br />
la siatra a Macerata e l'hanno<br />
tolta a Matelica. Come vedete, a<br />
Matelica, c'è ancora qualcosa da<br />
to<strong>gli</strong>ere.<br />
L'unica nota positiva è stata la ristrutturazione<br />
del centro di Stomaterapia,<br />
ora può erogare un buon<br />
servizio in ambiente confortevole.<br />
Sollecitiamo i politici locali ad<br />
essere più incisivi e più continui<br />
nell'azione di tutela di questo<br />
scampolo di sanità che è rimasto.<br />
La struttura di Matelica ha bisogno<br />
di un progetto rigeneratore in armonia<br />
con le esigenze del territorio”.<br />
a.g.<br />
15 matelica.indd 2 22/02/12 11.37
16 >MATELICA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 25 febbraio 2012<br />
Ecco il premio<br />
giornalistico<br />
di ANTONIO GENTILUCCI<br />
Il 2012 è l’anno del<br />
Centenario de “L’Azione”.<br />
Cento anni durante<br />
i quali nella Diocesi,<br />
piccoli e grandi giornalisti<br />
hanno cercato di raccontare<br />
la realtà, il nostro mondo<br />
che cambiava, raggiunto e,<br />
a volte, travolto dai grandi<br />
eventi della Storia con la S<br />
maiuscola. Oggi l’Azione<br />
non vuole celebrare se stessa,<br />
ma la passione, il desiderio,<br />
la missione<br />
di raccontare<br />
la realtà.<br />
E per questo<br />
si rivolge ai<br />
ragazzi delle<br />
scuole superiori,lanciando<br />
un grande<br />
premio giornalistico.<br />
Di solito in questi<br />
casi si guarda indietro e si fa<br />
una pubblicazione sui cento<br />
anni trascorsi. Noi abbiamo<br />
optato per qualcosa di diverso,<br />
cominciando subito a<br />
“costruire” i prossimi cento<br />
anni, stimolando i futuri protagonisti<br />
di questo territorio<br />
su un tema cruciale nei nostri<br />
tempi: “La vera emergenza<br />
educativa: la fami<strong>gli</strong>a, nel<br />
lavoro, nella scuola, nello<br />
sport”. Tre le diverse sezioni<br />
del premio: il giornalismo<br />
scritto, il giornalismo video e<br />
il giornalismo grafico. Questo<br />
perché il giornalismo ormai<br />
si sta arricchendo, nuovi<br />
linguaggi affiancano quello,<br />
pur ancora fondamentale,<br />
dell’articolo scritto. Quindi<br />
i ragazzi possono iscriversi<br />
redigendo un articolo, per la<br />
sezione giornalismo scritto.<br />
Ma possono anche decidere<br />
di creare un video-servizio<br />
e partecipare al concorso per<br />
la sezione del giornalismo<br />
video, oppure una foto, o un<br />
<strong>L'Azione</strong> lancia<br />
un concorso<br />
per i ragazzi<br />
delle Superiori<br />
Montanelli con la sua macchina per scrivere:<br />
una foto che è diventata il simbolo del giornalismo<br />
"Rispetto e divertimento": il credo de<strong>gli</strong> Allievi 1995/96<br />
Continuiamo il viaggio tra le numerosissime<br />
squadre giovanili della Polisportiva Matelica,<br />
questa settimana è la volta de<strong>gli</strong> Allievi,<br />
22 ragazzi nati nel1995/96. Ne parliamo con<br />
il carismatico mister Pasquale Di Franco.<br />
“Abbiamo disputato la prima fase del torneo<br />
riservato alla Categoria Allievi. Ci siamo<br />
classificati al primo posto acquisendo il diritto<br />
a partecipare alla seconda fase del Torneo che<br />
si svolgerà in ambito regionale”.<br />
Chi è Mister di Franco?<br />
"Sono un insegnante di Scienze Motorie<br />
presso l’Istituto Comprensivo “E. Mattei” di<br />
Matelica. Ho acquisito l’abilitazione ad allenare<br />
i giovani calciatori nel 1984. Nel 2008<br />
ho partecipato al corso allenatori per l’abilitazione<br />
Uefa B. Ho iniziato la mia esperienza<br />
di Istruttore/allenatore nella S.S. Settempeda<br />
(S.Severino M.) seguendo, in periodo diversi,<br />
i ragazzi della Categoria Pulcini, Esordienti e<br />
per un breve periodo la squadra Juniores. Con<br />
la S. S. Settempeda sono rimasto per 6 anni.<br />
Con la stessa società ho curato la preparazione<br />
atletica della prima squadra che militava<br />
in Eccellenza. Come preparatore atletico ho<br />
collaborato anche con la S.S. Corridonia".<br />
Collaboratori?<br />
lavoro di grafica e competere<br />
per il giornalismo grafico.<br />
Nessun limite dunque, nella<br />
scelta del “media” preferito,<br />
nello strumento utilizzato<br />
per raccontare<br />
una storia,<br />
relativamente<br />
al tema scelto<br />
per il Concorso.<br />
Possono<br />
partecipare<br />
tutti i ragazzi<br />
in età da<br />
scuola secondaria<br />
superiore. La giuria sarà<br />
composta da esperti (uno tra<br />
tutti il presidente dell’Ordine<br />
dei giornalisti delle Marche,<br />
Gattafoni) nei vari settori.<br />
Al vincitore di ogni sezione<br />
andrà un premio di 1000<br />
euro. Si può partecipare singolarmente<br />
o in gruppo, o per<br />
classe. Da questo concorso<br />
uscirà una pubblicazione, con<br />
le opere di tutti i partecipanti.<br />
Una pubblicazione che non<br />
rimarrà ne<strong>gli</strong> archivi della<br />
redazione, ma verrà consegnata<br />
a tutti i partecipanti al<br />
convegno sul Centenario, che<br />
si svolgerà nei giorni 3-4-5<br />
maggio a <strong>Fabriano</strong> e a Matelica,<br />
con delle tavole rotonde<br />
proprio sul tema oggetto del<br />
Premio. Saranno tutti i protagonisti<br />
dell’editoria cattolica<br />
nazionale e non solo, a leggere<br />
dunque i componimenti,<br />
oltre a nomi importanti della<br />
cultura, dell’arte e dello sport<br />
italiani di ieri e di oggi. Potete<br />
scaricare il bando e la domanda<br />
di partecipazione sul<br />
nostro sito www.lazione.com.<br />
La stessa domanda deve essere<br />
riconsegnata entro il 31<br />
marzo. I ragazzi di Matelica<br />
possono chiedere informazioni<br />
direttamente in redazione,<br />
o al 340 0528381 o via mail<br />
a antonio@lacittaideale.net.<br />
A noi non rimane altro che<br />
augurarvi buona scrittura<br />
e sperare di avervi, presto,<br />
come protagonisti attivi delle<br />
nostre redazioni!<br />
"Collabora con me mister Francesco Palombi<br />
con il quale condivido il lavoro di campo nel<br />
massimo rispetto dei ruoli poi, l’intelligenza<br />
e l’esperienza dell’uomo, fa sì che ognuno<br />
svolga i propri compiti con serietà, serenità<br />
e spirito di collaborazione".<br />
Cosa dà ai ragazzi e cosa ne riceve?<br />
"Cerco sempre di dare il me<strong>gli</strong>o e il massimo<br />
di me stesso sia sotto il profilo umano, sia<br />
strettamente sotto quello tecnico. Cerco di<br />
tenermi quotidianamente aggiornato come,<br />
tra l’altro, richiedono le linee guida metodologiche<br />
della Società, per favorire la crescita<br />
personale e calcistica dei ragazzi. Dai ragazzi<br />
ricevo “emozioni” irripetibili e variegate.<br />
Dalle grosse arrabbiature alle massime soddisfazioni<br />
quando riescono a riportare in campo<br />
il lavoro svolto in allenamento".<br />
Un aggettivo con cui le piacerebbe la giudicassero<br />
i ragazzi?<br />
"Coerente".<br />
Un aggettivo che userebbe per definire la<br />
tua squadra?<br />
"Incoscienti!".<br />
Obiettivi a breve ed a lungo termine?<br />
"A breve confido che la squadra acquisisca<br />
una mentalità di squadra. A lungo termine<br />
Teatro pieno<br />
di emozioni<br />
Una partita a scacchi, ecco cosa sembrava,<br />
questo duetto aspro tra i due protagonisti della<br />
storia andata in scena venerdì 17 al Piermarini.<br />
Una partita a scacchi tra un consumato<br />
ed esperto giocatore che tuttavia, nella sua<br />
bravura, viene costretto sempre più sulla<br />
difensiva dall’ingenua irruenza del suo interlocutore<br />
che, alla fine, riesce a chiudere in un<br />
angolo l’ermetico avversario, dichiarando<strong>gli</strong><br />
scaccomatto. La Compagnia della Rancia<br />
presentava l’opera teatrale di Eric-Emmanuel<br />
Schmitt “Variazioni enigmatiche”, tradotta da<br />
Saverio Marconi (foto) e Gabriela<br />
Eleonori, che ne è stata<br />
anche la regista. In scena sono<br />
andati lo stesso Saverio Marconi,<br />
che non ha certo bisogno<br />
di presentazioni, essendo un<br />
vero totem del nostro Teatro<br />
e il bravissimo Gian Paolo<br />
Valentini, che bene ha retto un<br />
difficilissimo confronto con il<br />
maestro. Valentini interpreteva<br />
uno sconosciuto giornalista di<br />
una piccola testata di un piccolissimo paese<br />
della Norvegia. Questo giornalista riesce là<br />
dove non è riuscito nessun altro, cioè poter<br />
fare un’intervista al misantropo scrittore e<br />
Premio Nobel Abel Znorko, da anni volontario<br />
eremita in un isola vicino al Polo Nord, che<br />
odia i giornalisti e da anni non mette piede<br />
nella mainland. Perché concederla proprio<br />
a lui? Sulle prime il goffo ed emozionato<br />
giornalista, Erik Larssen, sembra non riuscire<br />
minimamente a far aprire il grande scrittore,<br />
che replica sprezzante, ta<strong>gli</strong>ente, ostile e anche<br />
irridente a qualunque domanda personale. Un<br />
personaggio veramente duro da interpretare,<br />
magnificamente gestito da Marconi. Ma pian<br />
piano il muro di Znorko cede. Larssen incalza<br />
sulle questioni personali. Chi è la donna protagonista<br />
del suo ultimo romanzo, quello che ha<br />
avuto più successo? A chi si ispirava, chi c’è<br />
nel cuore di un uomo che fa di tutto per apparire<br />
gelido come il Polo vicino al quale ha scelto<br />
di vivere? E qui si gioca un vero e proprio<br />
duello, in cui vince quello dialetticamente più<br />
debole, quello che sembrava dover soccombere<br />
alla visione cruda e feroce del mondo cantata<br />
dal suo avversario. Vince perché lui sa cosa<br />
tiene in grembo Znorko, sa cosa nasconde il<br />
titanico signore di quell’isola sperduta. La<br />
seconda parte dello spettacolo sarà quella in<br />
cui, piano piano, rivelazione dopo rivelazione,<br />
Larssen confesserà prima di essere il marito<br />
cerchiamo di preparare giocatori che possano<br />
essere ben inseriti nell’organico di “prime”<br />
squadre".<br />
Quale raccomandazione fa sempre ai tuoi<br />
ragazzi prima della partita?<br />
"Date il massimo, rispettate <strong>gli</strong> avversari e<br />
divertitevi!".<br />
Rosa dei giocatori: 1) Procaccini Fiorenzo; 2)<br />
Memaj Spiro; 3) Sardini Alessandro; 4) Boria<br />
La formazione de<strong>gli</strong> Allievi<br />
dell’unica donna mai amata da Znorko. Poi,<br />
ancora più a sorpresa, che quelle lettere che<br />
lei le inviava, in realtà era lui ad inviarle, per<br />
tenerla in vita, perché lei era già morta. Due<br />
persone sono l’uno davanti all’altro. Znorko<br />
in fuga dalla donna perché incapace di reggere<br />
ad un amore passionale, l’altro Larssen,<br />
incapace di saperlo offrire, si sentono alla fine<br />
legati da quella figura di donna, ambivalente,<br />
mo<strong>gli</strong>e tenera ed amante focosa, tranquilla<br />
intellettuale di provincia e musa ispiratrice di<br />
un Nobel. Di qui la geniale scelta delle note di<br />
sottofondo, quelle “Variazioni<br />
enigmatiche” di Elgar, composte<br />
partendo da una melodia<br />
che nessuno ha mai ascoltato.<br />
Un enigma, come la personalità<br />
di ognuno. E allora ecco<br />
che alla fine dello spettacolo,<br />
dei punti fermi che la storia<br />
offriva all’inizio, non rimane<br />
nulla. Lo stesso Schmitt infatti,<br />
rivelò di aver ricevuto centinaia<br />
di lettere che ponevano tutte<br />
la stessa domanda: cosa succede dopo l’ultima<br />
battuta? E lui continuando a giocare con<br />
queste verità taciute , offrì due risposte: “non<br />
lo so altrimenti avrei continuato la storia”!! e<br />
“Ho scritto questa storia affinché mi venga<br />
posta questa precisa domanda...e io possa non<br />
rispondere”. E’ dunque uno di que<strong>gli</strong> autori<br />
che ama moltissimo giocare al gatto col topo<br />
con lo spettatore (o lettore). In realtà, affermò<br />
“credo che un testo non si limiti al piacere e<br />
al momento della rappresentazione. Deve disturbare,<br />
sollecitare lo spettatore di questioni e<br />
di domande sulla rappresentazione e sul testo.<br />
Spesso <strong>gli</strong> spettatori mi hanno raccontato il<br />
seguito di Variazioni enigmatiche: in realtà<br />
non raccontavano una storia, ma se stessi.<br />
Mi trasmettevano le loro umane sensazioni<br />
su questa strana storia d’amore. E solo questo<br />
era il mio fine”. Uno spettacolo, e una performance<br />
che avrebbe meritato molto di più, a<br />
livello di spettatori. Invece tenere in piedi una<br />
stagione teatrale nata purtroppo in ritardo si sta<br />
rivelando molto difficile. Sarà stato il giorno,<br />
venerdì 17, sarà stato il fatto che non era un<br />
prefestivo (noi abituati al comodo sabato),<br />
fatto sta che, entrando, si è capito subito che<br />
non si sarebbe potuto parlare di pienone. Ed<br />
è stato veramente un peccato, chi ha scelto<br />
le pantofole e magari il Festival ha perduto<br />
veramente qualcosa.<br />
a.g.<br />
Andrea; 5) Nesimi Kendrim; 6) Mattana Mirko;<br />
7) Buldrini Lorenzo; 8) Belfiori Giulio; 9)<br />
Grasselli Marco;10) Ilari Matteo; 11) Lamcaj<br />
Aldo; 12) Stridi Mario; 13) Capasso Lorenzo;<br />
14) Romaldini Riccardo; 15) Canil Denis;<br />
16) Todini Lorenzo; 17) Imerovski Djelal;18)<br />
Bartocci Nicolò; 19) Mensori Renaldo; 20)<br />
Ghrairi Rayen; 21)Vanità Gianluca.<br />
Freccia<br />
16 matelica.indd 2 22/02/12 11.35
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Cooperativa<br />
sociale Zanzibar<br />
in crescita<br />
di RICCARDO ANTONELLI<br />
Non sentiamo spesso parlare di cooperative sociali<br />
attive nel nostro territorio, ma nella città di Matelica<br />
è presente la Cooperativa Sociale Zanzibar,<br />
ente di tipo B nato nel 2000, con sede centrale<br />
ad Ancona e servizi su tutto il territorio marchigiano. Lo<br />
scopo della cooperativa è quello di creare occasioni di lavoro<br />
stabile e remunerativo per persone a rischio di esclusione<br />
sociale, evitando l’emancipazione e favorendo la realizzazione<br />
del soggetto.<br />
Per farci spiegare come e dove agisce sul nostro Comune<br />
la cooperativa, ci siamo messi in contatto con il dottor<br />
Emanuele Innocenzi, sociologo e coordinatore di zona della<br />
Cooperativa. Quest’ultimo ci ha spiegato che sono attivi a<br />
Matelica il Laboratorio di Archimede, presso Porta Molini,<br />
E poi dicono che venerdì<br />
17 porta male! E invece<br />
abbiamo scoperto due cose<br />
molto importanti. La prima<br />
è che se si propone qualcosa<br />
di carino e stimolante, i<br />
matelicesi rispondono. La<br />
seconda è che, udite udite,<br />
ci si può divertire anche<br />
senza corrente elettrica! La<br />
ricetta miracolosa l’hanno<br />
confezionata i responsabili<br />
del GASdotto di Matelica,<br />
il circuito che promuove la<br />
spesa direttamente dal produttore<br />
al consumatore, elevando<br />
la qualità, abbassando<br />
i consumi per il trasporto e<br />
azzerando tutta la lunga e<br />
costosa liera dei prodotti.<br />
Venerdì 17 era infatti la<br />
giornata scelta per l’ormai<br />
consueta iniziativa “M’illumino<br />
di meno”, la Giornata<br />
Danni da neve?<br />
C'è il rimborso<br />
>MATELICA< 17<br />
A destra il laboratorio<br />
è a Porta Molini;<br />
a sinistra...cosa si può creare con<br />
materiale riciclato!<br />
dove l’obiettivo è quello di favorire il recupero, il riutilizzo<br />
e il riciclo creativo: ogni cittadino è invitato a portare al<br />
laboratorio oggetti di piccola e media ta<strong>gli</strong>a, ancora utilizzabili<br />
o che necessitano di piccole riparazioni, destinati ad<br />
essere buttati via; poi c’è la Serra, sita nell’area Tiratori, con<br />
parcheggio interno a disposizione ed in ne l’Isola Ecologica,<br />
in zona Cavalieri. "Presso la serra è possibile acquistare<br />
rosmarini, salvie, aromatiche e, con l’arrivo della primavera,<br />
ortaggi e ori vari; - ci spiega il dottor Innocenzi - presso il<br />
laboratorio invece si trovano numerosi oggetti, come computer,<br />
lettori dvd, servizi caffè e oggettistica per la casa.<br />
E’ importante sottolineare inoltre che effettuiamo servizi<br />
di manutenzione del verde, ad esempio giardini, pulizie<br />
interne ed esterne, servizi di trasloco e facchinaggio. Tutti<br />
i servizi elencati sono offerti a prezzi vantaggiosi ed i prodotti<br />
sono di qualità, in quanto logicamente <strong>gli</strong> utenti sono<br />
Luce spenta,<br />
allegria accesa!<br />
del risparmio energetico<br />
promossa<br />
dalla trasmissione<br />
di Radio Due Rai,<br />
Caterpillar. L’invito<br />
è a spegnere tutti<br />
insieme la luce per<br />
un po’, per “protestare”<br />
contro <strong>gli</strong><br />
sprechi di energia.<br />
Numerosi <strong>gli</strong> enti<br />
partecipanti, che<br />
invitavano a partecipare.<br />
Il Comune<br />
aveva inserito un<br />
comunicato nel proprio sito<br />
e lo stesso sito ne ha ospitato<br />
uno della Coldiretti, dello<br />
stesso tenore. C’è chi ne<br />
ha appro ttato per mettere<br />
in piedi un’iniziativa piacevole<br />
e costruttiva, appunto<br />
i gestori del GASdotto di<br />
Matelica. Al Bar Picasso<br />
hanno messo in piedi un<br />
aperitivo, con prodotti del<br />
nostro territorio, <strong>gli</strong> stessi<br />
prodotti che propongono<br />
normalmente a<strong>gli</strong> aderenti.<br />
Mentre si mangiava, e si<br />
beveva, il gruppo dei Casbah<br />
City Rockers allietava<br />
il tutto con un repertorio<br />
preso prevalentemente dai<br />
Clash. Dif coltà all’inizio,<br />
ci dice Alessio, perché tutto<br />
doveva essere acustico,<br />
bando alle prese di corrente!<br />
Ma hanno dimostrato che<br />
Finita l’emergenza<br />
neve è tempo<br />
di fare un<br />
bilancio per<br />
la conta dei<br />
danni. La no-<br />
stra regione si sa, è stata tre le più colpite in assoluta da<br />
questa ondata di Siberia che è venuta a trovarci. E infatti<br />
in questi giorni la Regione si sta attivando per monitorare<br />
i danni inferti dal clima alle varie attività produttive, muovendosi<br />
su due direttrici principali. In primis ha reso note<br />
le modalità e le procedure per la ricognizione dei danni<br />
all’agricoltura dell’enorme nevicata di queste settimane e<br />
approvato i modelli per la segnalazione dei danni causati<br />
alle imprese agricole. Tali imprese agricole devono rivolgersi<br />
alle loro associazioni perché sono queste ultime ad essere<br />
la musica (e che musica),<br />
in fondo, preesisteva all’invenzione<br />
dell’elettricità e<br />
che se ne può fare di alto<br />
livello anche nel giorno del<br />
risparmio energetico. E a<br />
premiare tutto questo, una<br />
presenza numerosissima dei<br />
matelicesi, pronti per ascoltare<br />
ed assaggiare, a s dare<br />
il temibilissimo ghiaccio<br />
di quei giorni. Il locale era<br />
strapieno e molti sono rimasti<br />
a chiacchierare fuori, in<br />
Piazza Garibaldi. Tutto bene<br />
dunque? Quasi tutto. L’idea<br />
de<strong>gli</strong> organizzatori era quella<br />
di spegnere le luci alle<br />
20, in concomitanza con il<br />
Comune. Solo che poi non si<br />
è spento nulla (ripensamenti<br />
dell’ultim’ora a Palazzo?). Il<br />
gesto simbolico si è dunque<br />
giocoforza spostato, per una<br />
quindicina di minuti, alle 22<br />
circa, le luci si sono spente<br />
e hanno lasciato il posto alle<br />
cosiddette “lampade cinesi”.<br />
Anche in quell’occasione,<br />
la piazzetta si è riempita<br />
di persone e di un’allegra<br />
atmosfera.<br />
Poi di nuovo dentro, per<br />
continuare a mangiare, a<br />
bere, ad ascoltare, a dimostrare<br />
che risparmiare<br />
energia non impedisce, tutto<br />
sommato, il divertimento!<br />
a.g.<br />
Interpreti:<br />
Leila Hatami: Simin<br />
Peyman Moaadi: Nader<br />
Sareh Bayat: Razieh<br />
Shahab Hosseini: Houjat<br />
Sarina Farhadi: Termeh<br />
incaricate di racco<strong>gli</strong>ere le segnalazioni. Eventuali danni<br />
alle infrastrutture connesse all’attività agricola devono essere<br />
segnalate anche al Comune di Matelica. Per maggiori<br />
informazioni si può consultare il sito regionale www.agri.<br />
marche.it, dove è pubblicato il decreto. Ma c’è da sbrigarsi.<br />
La scadenza, infatti, è ssata per il 29 febbraio!<br />
Oltre all’agricoltura, è partita un’altra indagine della Regione<br />
Marche, per individuare le soluzioni atte ad alleviare i disagi<br />
e le dif coltà del sistema produttivo causati dall’ondata di<br />
maltempo. Da Ancona sono state mandate lettere ai sindaci,<br />
perché i Comuni siano punti di riferimento per le varie<br />
segnalazioni. Pertanto tutte quelle imprese che ricadono nel<br />
Comune di Matelica e che hanno subito danni e sospensioni<br />
di attività, devono comunicarlo all’Uf cio del Cittadino.<br />
I termini, anche qui, sono stretti. Le segnalazioni devono<br />
essere effettuate entro il 24 febbraio.<br />
a.g.<br />
sempre seguiti dai nostri operatori. Quindi, chi ne usufruisce<br />
in pratica unisce un azione utile a livello personale a una<br />
buona azione a livello sociale". Le attività presso la serra e<br />
il laboratorio di Porta Molini sono gestiti in collaborazione<br />
naturalmente con il Comune di Matelica e la Asur Zona 10<br />
e sono attive da alcuni anni.<br />
Ne<strong>gli</strong> ultimi periodi queste attività sono state fortemente<br />
potenziate con l’aiuto di cinque operatori che seguono costantemente<br />
i sette soggetti in borsa lavoro. "Il senso di tali<br />
attività – conclude Innocenzi - è il reinserimento sociale e<br />
lavorativo dei soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate,<br />
per questo sto cercando di diffondere il più possibile<br />
tali attività grazie anche all’aiuto dei Comuni". Per maggiori<br />
informazioni è possibile consultare il sito del comune (www.<br />
comune.matelica.mc.it) oppure rivolgersi all’indirizzo email:<br />
matelica@coopzanzibar.it.<br />
Una Separazione<br />
Titolo originale: Jodái-e Náder az Simin<br />
Genere: Drammatico<br />
Durata: 123’<br />
Regia: Asghar Farhadi<br />
Iran, oggi. Nader e Simin hanno ottenuto il permesso di espatriare. Simin vuole assolutamente abbandonare<br />
il Paese e, soprattutto, vuole portare la fi <strong>gli</strong>a Termeh fuori dall’Iran. Nader però non vuole<br />
partire, suo padre è malato, non lo vuole lasciare. E’ così che inizia la “separazione”. La separazione<br />
di una fami<strong>gli</strong>a, di una società, di un paese in cui la macchina da presa si muove tra le motivate<br />
ragioni di tutti. Quelle di Nader e di Simin ma anche, ad esempio, quelle di Razieh, la giovane che<br />
Nader assume per aiutarlo a badare al padre. Ogni separazione ne porta in dote un’altra, legando<br />
ogni punto di vista all’altro e differenziandolo allo stesso tempo. Ogni separazione è di genere,<br />
umana, sociale e culturale, quindi anche politica. Non è facile far cinema oggi in Iran, il regista<br />
Farhadi però allontana lo spettro della censura non parlando direttamente di politica ma rendendola<br />
parte integrante di un dramma familiare. Un dramma che ci offre uno spaccato lucido su un Paese<br />
contraddittorio, bloccato dallo scontro sociale e culturale in atto. La lettura metaforica però non è mai<br />
pretesa. In primo piano ci sono sempre le vicende umane (in particolar modo quelle femminili, fi gure<br />
positive che si dibattono in una società teocratica e maschilista, ognuna con il proprio baga<strong>gli</strong>o di<br />
lotte interiori) e l’universalità dell’eterno confl itto sulla responsabilità individuale nei confronti di chi<br />
ci sta accanto. Nessuna facile risposta, anche se ogni protagonista viene messo di fronte ad una<br />
scelta. Una scelta che farà osservato attentamente dalla undicenne Termeh, costretta a crescere<br />
molto in fretta.<br />
Premi: Tra i numerosissimi riconoscimenti attributi<br />
al fi lm citiamo i più importanti. L’Orso d’oro come<br />
mi<strong>gli</strong>or fi lm, l’Orso d’argento al cast maschile, l’Orso<br />
d’argento al cast femminile e il Premio della Giuria<br />
Ecumenica al Festival di Berlino 2011, il premio<br />
come mi<strong>gli</strong>or fi lm straniero ai New York Film Critics<br />
Circle Awards 2011, il premio premio come mi<strong>gli</strong>or fi lm straniero ai Golden Globes 2012, 2012, le nomination nomination per<br />
la mi<strong>gli</strong>or sceneggiatura originale e il mi<strong>gli</strong>or fi lm straniero a<strong>gli</strong> Oscar 2012.<br />
In programma al Cinema Nuovo (ex Cinema Teatro) mercoledì 29 febbraio, ore 21.15. Informazioni:<br />
0737 787882.<br />
s.n.<br />
BREVI DA MATELICA<br />
~ CARNEVALE MATELICESE, SI SFILA IL 4 MARZO!<br />
Finalmente uffi cializzata la data del Carnevale matelicese. Originariamente<br />
previsto per il 5 febbraio, era stato, come sapete, posticipato<br />
alla settimana successiva prima e sine die poi perché non la smetteva<br />
di nevicare. Ora è stata resa nota la data uffi ciale: il ritorno, dopo anni,<br />
del Carnevale matelicese ci sarà il 4 marzo. Sarà un’oasi, non voluta,<br />
di Carnevale nel percorso quaresimale!<br />
~ AGORÀ, RIPRENDE LA TRATTATIVA<br />
Si era bloccata per la neve anche il tavolo per la soluzione della questione<br />
relativa all’Hotel Agorà. Ma ora si riparte ed è stata convocata, per<br />
mercoledì 29 febbraio, un incontro in Comune con tutti i diretti interessati,<br />
l’imprenditore Stopponi, l’Amministrazione cittadina, <strong>gli</strong> assessori<br />
regionale e provinciale al Turismo, quello del Comune di <strong>Fabriano</strong> e<br />
il presidente dell’associazione matelicese Matelica Incoming, Daniele<br />
Orsi e l’associazione de<strong>gli</strong> Albergatori di <strong>Fabriano</strong> Vanda Baldacci.<br />
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18<br />
>SASSOFERRATO<<br />
Un nuovo senso solidale<br />
di VERONIQUE ANGELETTI<br />
Il mese del febbraio 2012 sarà<br />
ricordato come il mese del<br />
nevone. Alla pari del febbraio<br />
1929, di quello del ‘56, del<br />
‘85 e del 2005. Anni dove il generale<br />
“inverno” si è imposto con un<br />
corredo così eccezionale di neve e<br />
gelo da cancellare ogni tenerezza<br />
per lo splendido paesaggio da<br />
cartolina natalizia che regalava.<br />
“Perché – afferma una signora di<br />
Monterosso, impegnata a liberare il<br />
proprio passo dopo l’ennesimo passaggio<br />
dello spazzaneve – quando<br />
è troppo è troppo”. “Alla fine stufa<br />
pure – aggiunge un’altra di Montelago<br />
seppellita sotto una coltre<br />
alta quasi due metri. Una neve che<br />
ha creato tanti disagi, ma ha anche<br />
avuto un pregio: dimostrare quanto<br />
la macchina comunale in quest’ennesima<br />
emergenza sia stata efficace<br />
ed efficiente. Il risultato operativo di<br />
una simbiosi tra l’ufficio tecnico e i<br />
volontari della locale Croce Rossa e<br />
Ora a Frasassi... cadono i massi<br />
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
La lunga emergenza neve ha fatto riscoprire i mi<strong>gli</strong>ori sentimenti<br />
quelli del neogruppo comunale della<br />
Protezione civile. Dove l’ufficio<br />
tecnico faceva da centrale, filtrava le<br />
richiesta e i volontari diventano <strong>gli</strong><br />
operativi sul territorio mentre uomini<br />
e mezzi del Comune, delle ditte<br />
private, i vigili della Polizia municipale<br />
combattevano notte e giorni,<br />
ore dopo ore, per liberare le strade<br />
di accesso alle frazioni e ai casolari.<br />
Una strategia agevolata sicuramente<br />
dal fatto che la maggior parte dei<br />
componenti dell’ufficio tecnico è<br />
cresciuta professionalmente con la<br />
costruzione del Piano regolatore e<br />
conosce il sentinate nelle sue strade,<br />
stradine, viuzze. Certo, la grave crisi<br />
di panico di una madre di fami<strong>gli</strong>a,<br />
isolata a Venatura, nella sua casa per<br />
colpa del vento che aveva ostruito,<br />
in meno di due ore, con tre metri<br />
di neve, l’unica strada vicinale di<br />
accesso alla sua dimora, dimostra<br />
che problemi ci sono stati, ma<br />
dall’altro canto è anche la prova che<br />
la macchina funziona considerando<br />
che l’ufficio tecnico ha dirottato i<br />
Carabinieri verso la donna e il 118,<br />
quattro volontari della locale Croce<br />
Rossa. Ed è stata questa squadra,<br />
ciaspole ai piedi, che l’ha raggiunta<br />
e messa in sicurezza. Come è que-<br />
Strada chiusa per il distaccamento di un enorme blocco di pietra<br />
Genga - Questa settimana, la strada<br />
che attraversa la gola di Frasassi<br />
è di nuovo chiusa. Nella notte tra<br />
sabato 19 e domenica 20 febbraio,<br />
un enorme masso si è distaccato<br />
dal monte e, rotolando – senza<br />
spezzarsi – ha invaso la carreggiata.<br />
Per fortuna proprio nelle ore dove,<br />
su ordinanza del sindaco di Genga<br />
Giuseppe Medardoni, la strada comunale<br />
era stata chiusa con il fine<br />
di agevolare le riparazioni ad una<br />
delle rete paramassi installate in un<br />
altro tratto. Quello che corre proprio<br />
davanti alla Madonnina. Un distacco<br />
però che questa volta coinvolge<br />
una parte della montagna finora<br />
considerata meno fragile anche se<br />
opportunamente ingabbiata. Quella<br />
tra Pianello ed il piazzale che sale al<br />
santuario della Madonna di Frasassi<br />
ed ha costretto il Comune a chiudere<br />
la strada per far ripulire da una squadre<br />
di rocciatori le parete dai detriti.<br />
Per un’altra settimana dunque chi<br />
va o proviene dalla Vallesina è stato<br />
costretto di passare per la strada che<br />
passa per Cerqueto e s’inerpica per<br />
Pierosara. Un incidente che non fa<br />
che evidenziare quanto è fragile il<br />
collegamento principale tra Genga,<br />
il sentinate e l’arceviese ed il capoluogo.<br />
Non passano anni senza<br />
che d’inverno la strada è chiusa. E<br />
quest’anno non ha fatto eccezione<br />
seppur a dicembre sono stati ultimati<br />
i lavori per installare una serie<br />
di barriere paramassi con i fondi<br />
dell’otto per mille. Barriere che,<br />
a parere dei tecnici, si sono “comportate<br />
adeguatamente per tutto<br />
l’eccezionale periodo nevoso” salvo<br />
che, né sale, né liquido antigelo è<br />
riuscito ad alleggerire lo straordinario<br />
peso della coltre; due pannelli,<br />
sganciati forse per la rottura di un<br />
morsetto sono stati sostituiti da “un<br />
ancoraggio provvisorio”; aggancio<br />
che, per colpa di una slavina, si è<br />
sfilato il secondo giorno del disgelo.<br />
In ogni caso, che un problema di<br />
neve ci sia stato, è innegabile. Il<br />
peso della coltre era tale che varie<br />
volte, i tecnici, con il sale e liquido<br />
antigelo, hanno provato invano ad<br />
alleggerire. Comunque non ci sono<br />
state mai interruzioni di visite al<br />
complesso ipogeo.<br />
Che bravi i giovani amministratori!<br />
L’ultimo Consi<strong>gli</strong>o Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi ha avuto a tema progetti importanti e sono state promosse iniziative<br />
per il futuro. Come tutte le riunioni che si rispettano anche questa è iniziata con il resoconto di quanto fatto dall’inizio dell’anno<br />
scolastico: partecipazione alla commemorazione dei Caduti del 4 novembre, partecipazione al Banco Alimentare che si è tenuto<br />
a fine novembre, l’accensione dell’albero di Natale in piazza ed infine il 23 dicembre la classica tombolata il cui ricavato è<br />
andato per un’adozione a distanza con l’Avsi. Con la somma che il Comune di Sassoferrato mette annualmente a disposizione<br />
del Consi<strong>gli</strong>o dei Ragazzi abbiamo portando avanti il progetto “Allestiamo la nostra aula di scienze” e proprio venerdì scorso<br />
con nostra grande soddisfazione sono arrivati, in un enorme scatolone, tutti <strong>gli</strong> strumenti ed oggetti utili al laboratorio. Inoltre ci<br />
sono ancora risorse per munire la scuola elementare del Rione Borgo con un videoproiettore, vocabolari ed una stampante. In<br />
aggiunta a tutte queste importanti e impegnative attività, nell’ambito della tipologia di esperienza del Banco Alimentare vo<strong>gli</strong>amo<br />
approfondire la questione della caritativa, andando a visitare la Caritas diocesana di Sassoferrato per vedere come opera. A<br />
questo scopo è stata utile la partecipazione al nostro incontro del consi<strong>gli</strong>ere comunale Daniele Ludovici, competente in questo<br />
ambito. Infine, insieme all’assessore alla Cultura Lorena Varani anche lei presente, abbiamo messo le basi per l’organizzazione<br />
di un grande evento celebrativo del centenario della nostra scuola da realizzare all’inizio del prossimo anno scolastico. Tante<br />
belle ed importanti iniziative utili per la scuola e per creare uno spirito di collaborazione tra noi ragazzi.<br />
Ilenia Pesciarelli, Consi<strong>gli</strong>o dei Ragazzi<br />
Foto di Luca<br />
Antonelli<br />
sta macchina che ha portato viveri,<br />
pellet, bombole di gas, medicine a<br />
tante persone - la maggior parte anziani<br />
- in difficoltà. Ed è stata questa<br />
stessa macchina ad andare a pagare<br />
le bollette scadute a chi non poteva<br />
muoversi. Troppi sono <strong>gli</strong> episodi di<br />
solidarietà che la neve ci ha regalato.<br />
Storie come Maria Dell’Acqua, 84<br />
anni, ex lavoratrice della miniera di<br />
Cabernardi che ha chiesto un cellulare<br />
con i tasti grandi quando la linea<br />
telefonica si è rotta. Storie di forza<br />
d’animo per <strong>gli</strong> uomini del Corpo<br />
forestale che sono saliti a piedi per<br />
cibare i daini ed una trentina di cavalli<br />
sullo Strega, facevano da guida<br />
alle motoslitte su strade purtroppo<br />
senza marcatura di confini in alta<br />
montagna. Senza parlare dell’azione<br />
dei Vigili del Fuoco di <strong>Fabriano</strong> e<br />
di Arcevia che, coraggiosi, hanno<br />
fatto mi<strong>gli</strong>aia di interventi per potare<br />
alberi, liberare dalla neve e dal<br />
ghiaccio tetti pericolanti. Sì, la neve<br />
è stata tanta, i disagi altrettanti ma<br />
sapere che la macchina comunale<br />
ha funzionato e per merito non di<br />
una prassi codificata ma dell’azione<br />
solidale e generosa di tanta gente, dà<br />
un tocco di paradiso a queste due<br />
settimane d’inferno bianco.<br />
Tanti saluti al nevone<br />
Com'è stato gestito il maltempo a Sasso<br />
Sassoferrato ha iniziato a essere imbiancata<br />
già da martedì 31 gennaio.<br />
La neve ha cominciato a diventare<br />
subito un problema nelle frazioni<br />
più prossime alle montagne, dove<br />
<strong>gli</strong> uomini alla guida dei mezzi spartineve<br />
si sono prontamente messi<br />
al lavoro. La mattina del giorno seguente<br />
tutto il territorio era sotto un<br />
manto di neve di svariati centimetri.<br />
Nel corso della giornata è stata ricevuta<br />
la notizia della sospensione<br />
delle scuole e il sindaco Pesciarelli<br />
ha richiesto l’invio delle turbine per<br />
mi<strong>gli</strong>orare i servizi. Il maltempo<br />
ha continuato, tanto che la notte<br />
della domenica 5 febbraio tre mezzi<br />
spazzaneve sono usciti fuori strada<br />
e diventati inutilizzabili. Dopo una<br />
settimana di continua perturbazione<br />
la neve ha superato il metro d’altezza,<br />
creando qualche preoccupazione<br />
per la resistenza dei vecchi tetti di<br />
capanne e baracche e per la caduta<br />
de<strong>gli</strong> alberi troppo appesantiti. Nonostante<br />
l’efficace servizio di ruspe,<br />
camion e bob-kat, alcune frazioni si<br />
sono trovate isolate, per cui i volontari<br />
della croce rossa, della guardia<br />
forestale e dei vigili del fuoco sono<br />
stati costretti a raggiungere le case<br />
a piedi per rifornire di medicinali e<br />
viveri i cittadini. Il giorno giovedì 9<br />
ha segnato una piccola tregua per i<br />
sassoferratesi, costretti a rimettersi<br />
al lavoro il venerdì grazie anche<br />
all’arrivo della turbina che ha liberato<br />
non poche fami<strong>gli</strong>e nei pressi di<br />
Venatura, Sant’Egidio, Casti<strong>gli</strong>oni,<br />
Baruccio, Morello. Tutta l’Italia<br />
era in allerta per il “Blizzard” tra il<br />
venerdì 10 e il sabato 11, avvisato da<br />
tutti i telegiornali regionali e nazionali.<br />
Il Blizzard è simile a una tempesta<br />
di neve caratterizzato da forti<br />
raffiche di vento, temperature che<br />
possono scendere fino ai -16 gradi<br />
e ridotta visibilità. Come previsto<br />
sono caduti altri 50/60 cm di neve<br />
durante la notte, ma ora la situazione<br />
è mi<strong>gli</strong>orata, anche se il vento<br />
non ha permesso ancora l’apertura<br />
di tutte le stradine di montagna.<br />
Prezioso è stato l’intervento de<strong>gli</strong><br />
uomini della Forestale che hanno<br />
portato cibo al parco dei daini e alla<br />
mandria di cavalli nella frazione di<br />
Montelago, raggiungibile solo con<br />
la motoslitta guidata da due militari<br />
del Trentino Alto Adige che sono<br />
venuti in soccorso. Con l’ordinanza<br />
del sindaco le scuole di Sassoferrato<br />
e dintorni sono state riaperte martedì<br />
14 febbraio, pur in presenza di una<br />
consistente coltre di ghiaccio sulle<br />
strade che ha reso difficoltoso il<br />
transito di auto e pullman.<br />
Veronica Mariotti, Liceo Stelluti <strong>Fabriano</strong><br />
Il Consi<strong>gli</strong>o<br />
comunale<br />
baby<br />
18 sassoferrato.indd 2 22/02/12 11.31
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >CERRETO D'ESI<<br />
19<br />
Si contano i danni<br />
Rilevate in ltrazioni di acqua nelle tre strutture scolastiche<br />
di MICHELA BELLOMARIA<br />
Passata la fase acuta dell’emergenza<br />
neve che ha<br />
messo a dura prova l’intero<br />
tessuto cittadino in maniera<br />
ininterrotta per circa due settimane,<br />
anche a Cerreto è partita la conta<br />
dei danni ma, soprattutto, la veri ca<br />
della stabilità delle strutture pubbliche,<br />
fortemente appesantite dallo<br />
spesso strato di neve e di ghiaccio<br />
che si è formato sui tetti. Particolare<br />
attenzione è stata disposta nei<br />
sopralluoghi svolti presso i plessi<br />
scolastici che vanno a comporre<br />
l’istituto comprensivo cerretese.<br />
Durante questi accurati controlli<br />
svolti dal personale dell’uf cio tecnico<br />
comunale, si è appurato come,<br />
fortunatamente, non ci siano state<br />
delle gravi conseguenze di carattere<br />
strutturale a carico de<strong>gli</strong> edi ci<br />
scolastici dovute alla considerevole<br />
Il Palacarifac<br />
in maschera<br />
Domenica 19 febbraio al Palacarifac<br />
di Cerreto d’Esi è stata festa<br />
grande!<br />
Infatti il nostro palazzetto è stato<br />
preso d’assalto da tantissime persone<br />
che hanno partecipato alla festa<br />
massa nevosa presente e alla grande<br />
quantità di acqua che si forma con<br />
lo scio<strong>gli</strong>mento della neve stessa.<br />
Tuttavia nelle tre strutture che<br />
ospitano la scuola d’infanzia, la<br />
primaria e la secondaria inferiore<br />
sono state riscontrate delle piccole<br />
infiltrazioni di acqua limitate a<br />
determinate aule che non compromettono<br />
però l‘intera staticità e la<br />
conseguente agibilità di quest’ultimi<br />
ma che ha spinto il sindaco<br />
David Alessandroni ad ordinare<br />
l’inutilizzo a scopo precauzionale<br />
de<strong>gli</strong> spazi dove sono state<br />
accertate queste perdite d’acqua.<br />
Inoltre l’uf cio tecnico comunale<br />
ha disposto l’alleggerimento dalla<br />
neve delle coperture piane nei punti<br />
più critici ed ha interpellato anche i<br />
Vigili del Fuoco di <strong>Fabriano</strong>, al ne<br />
di avere un ulteriore parere tecnico<br />
sulla sicurezza della struttura. Il<br />
sopralluogo ha avuto un esito ras-<br />
Carnevale<br />
al Palasport<br />
con tanti<br />
partecipanti<br />
di carnevale organizzata dal Comune,<br />
dalla Pro Loco e dall’Istituto<br />
Comprensivo di Cerreto.<br />
In un’atmosfera magica creata dai<br />
bellissimi addobbi disegnati dai<br />
ragazzi di tutte le classi dell’istituto,<br />
Victor Hugo, auguri!<br />
Gli amici grati per la sua bella presenza<br />
Caro professore…<br />
Un elogio alla bontà, alla cultura, al suo sorriso sempre presente, caro<br />
professore Victor Hugo Malatesta, uomo ed esempio di grande modestia,<br />
uomo retto e di grande insegnamento per noi, per tutti quelli che lo conoscono,<br />
esempio di comportamento. Un grazie di cuore per averci dato la<br />
possibilità di conoscerla e di poter apprendere i suoi insegnamenti, grazie<br />
per i suoi sorrisi e la sua presenza sempre impeccabile, ma tutto questo si<br />
riduce in un’unica parola: grazie e auguri di buon compleanno!<br />
Gli amici del Grottino<br />
sicurante in quanto è emerso come<br />
non risultino problemi alla staticità<br />
la Valigia delle Meravi<strong>gli</strong>e e il Piccolo<br />
Coro Voci di Primavera hanno<br />
ispirato la festa, con spettacoli di<br />
animazione originali e coinvolgenti<br />
e con divertenti canzoni.<br />
Ma i protagonisti, naturalmente,<br />
sono stati i bambini, che hanno<br />
passato il pomeriggio sfoggiando<br />
coloratissime maschere tra piogge<br />
di coriandoli e corse scatenate.<br />
Da notare la presenza di molte<br />
La Provincia di Macerata si è pronunciata in merito<br />
al piano per la costruzione della centrale a bio-gas a<br />
Matelica, in località Pezze.<br />
Nel lungo documento datato 24-1-2012, è stata dichiarata<br />
l’improcedibilità con conseguente archiviazione<br />
dell’istanza relativa al progetto.<br />
Inoltre, nell’atto, la Provincia illustra minuziosamente<br />
le motivazioni da cui è scaturita la decisione di bocciare<br />
il progetto. In primo luogo, sono state accolte in toto<br />
le perplessità avanzate dal Comune di Cerreto d’Esi in<br />
merito all’impatto paesaggistico-climatico-ambientale<br />
negativo che lo svolgimento delle attività per la produzione<br />
di energia elettrica mediante la fermentazione di<br />
bio-masse che si svolgeranno nella centrale andrebbe<br />
a creare, soprattutto sulle colture e sulle produzioni<br />
eno-gastronomiche tipiche, come il nostro Verdicchio<br />
doc, che stanno valorizzando e quali cando il nostro<br />
territorio a<strong>gli</strong> occhi del mondo, con conseguenti ri essi<br />
del tutto positivi sul turismo locale.<br />
Un altro tasto dolente su cui la Provincia si è soffermata<br />
in maniera puntuale, è, senza dubbio, il pesante<br />
e negativo aumento del traf co veicolare, necessario<br />
per il rifornimento della materia prima necessaria al<br />
suo funzionamento: la bio-massa vegetale ed animale.<br />
La Provincia ha stabilito che per il conferimento di<br />
quest’ultime alla centrale sarebbero necessari 1186<br />
viaggi all’anno di autocarri da 16 tonnellate a cui vanno<br />
aggiunti altri 180 per i re ui zootecnici, con punte di<br />
15-20 trasporti al giorno nei mesi di maggior operosità<br />
indicati in aprile e maggio. Come sostenuto anche dal<br />
della strutture, che pertanto possono<br />
essere dichiarati agibili.<br />
C’era<br />
una volta<br />
Cerreto...<br />
Venerdì 24 febbraio alle 18, in<br />
occasione dell’inizio del corso<br />
dell’Università de<strong>gli</strong> adulti intitolato<br />
“Leggere le Marche” sarà presentato<br />
un interessantissimo progetto di<br />
scrittura creativa che coinvolgerà e<br />
stimolerà i partecipanti a ritornare<br />
indietro con i ricordi e a raccontare<br />
piccoli aneddoti, “chiacchiere paesane”<br />
e fatti che hanno lasciato un<br />
segno indelebile nelle tradizioni e<br />
nella storia del nostro paese.<br />
Durante le lezioni, che si svolgeranno<br />
presso la biblioteca comunale,<br />
queste piccole storie saranno<br />
messe nero su bianco da<strong>gli</strong> stessi<br />
partecipanti ed inserite sottoforma<br />
di rubrica nella pagina cerretese de<br />
L’Azione.<br />
L’iniziativa nasce dall’idea di non<br />
perdere e di far conoscere una<br />
parte della storia di Cerreto, sconosciuta<br />
soprattutto tra le giovani<br />
generazioni.<br />
fami<strong>gli</strong>e dei paesi limitro tra il<br />
numeroso pubblico che ha gremito<br />
il palazzetto per l’occasione. Questo<br />
fenomeno, del tutto nuovo per<br />
Cerreto considerato no a pochi<br />
anni fa come un “paese dormitorio”,<br />
conferma che la strada imboccata<br />
ne<strong>gli</strong> ultimi anni è quella giusta<br />
e che sta consentendo a Cerreto<br />
di godere di una positiva vivacità<br />
socio – culturale che fa ben sperare<br />
per il futuro.<br />
Accolte tutte le nostre perplessità<br />
Centrale biogas tra impatto<br />
paesaggistico ed aumento<br />
del traf co<br />
Comune di Cerreto d’Esi, questo aumento di traf co<br />
sarebbe un vero e proprio colpo di grazia per tutte le<br />
attività che si affacciano sulla strada provinciale e, più<br />
in generale, per la qualità della vita della popolazione,<br />
che si troverebbe a dover subire anche le emissioni<br />
odorigene insostenibili sprigionate dai carichi ma<br />
anche dalle bio-masse stesse, movimentate e stoccate<br />
all’aperto presso la centrale.<br />
David Alessandroni, sindaco di Cerreto d'Esi<br />
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20 <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
>CHIESA<br />
Ici e Chiesa<br />
in trasparenza<br />
di ALBERTO CAMPOLEONI<br />
Le tasse non sono un optional e l’Ici, quando dovuta,<br />
va pagata. Senza furbizie. Se ci fossero casi<br />
accertati di elusione, bisogna perseguirli. È questa<br />
la linea, più volte ribadita, della Chiesa italiana<br />
sull’Ici, la tassa de<strong>gli</strong> immobili al centro di polemiche che<br />
non si placano e di operazioni di vera e propria disinformazione:<br />
il caso del lmato dei radicali con le false accuse<br />
alla Chiesa di Ferrara sui pagamenti Ici è un esempio lampante.<br />
Il video sosteneva che la diocesi non aveva versato<br />
il dovuto, ma la realtà era ben diversa e sarebbe bastato<br />
veri care le informazioni per scoprire pagamenti e ricevute<br />
(cosa fatta da altri giornalisti, corretti e scrupolosi).<br />
La linea di piena responsabilità e di trasparenza l’ha riassunta<br />
da tempo il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della<br />
Cei. E nella direzione di una legislazione sempre più chiara<br />
ed ef cace si sta muovendo il governo, anche in rapporto al<br />
complesso contenzioso aperto a livello europeo. Una maggiore<br />
chiarezza sulle norme già esistenti e una loro de nizione<br />
per evitare possibili fraintendimenti – questo il processo in<br />
VIVERE IL VANGELO<br />
di Don Aldo Buonaiuto<br />
Domenica 26 febbraio<br />
dal Vangelo secondo Marco<br />
(Mc 1, 12-15)<br />
Una parola per tutti:<br />
La Quaresima è iniziata mercoledì 22 febbraio con l’imposizione delle<br />
ceneri e oggi, prima domenica di questo tempo forte, la Parola parla<br />
del cammino di Gesù nel deserto. Durante i quaranta giorni di preghiera<br />
e digiuno, anche il fi <strong>gli</strong>o di Dio, come tutti <strong>gli</strong> uomini, viene tentato dal<br />
maligno che instaura contro di Lui un duello per farlo cadere. Ma il Cristo<br />
non cede alle lusinghe del principe del mondo, dando così speranza di<br />
vittoria del bene sul male a tutta l’umanità.<br />
Il Messia è venuto sulla Terra, di cui il deserto è il simbolo, per redimerlo,<br />
cioè per farne il Regno del Padre. Gli animali selvaggi rappresentano il<br />
male contro cui E<strong>gli</strong> lotta tenacemente; <strong>gli</strong> angeli che lo affi ancano ne<br />
testimoniano la discendenza divina. Giovanni il Battista si trovava intanto<br />
imprigionato perché aveva preso posizione contro Erode rimproverandolo<br />
di vivere con la mo<strong>gli</strong>e di suo fratello Filippo. La donna, vinta dall’ira,<br />
fa imprigionare Giovanni che poi verrà decapitato. Dopo l’arresto del<br />
cugino, il Nazareno comincia a predicare in Galilea gridando alle folle:<br />
corso – è auspicabile. Lo ha ribadito una volta di più sabato<br />
il neo cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori che<br />
è stato segretario della Conferenza episcopale italiana. “Fare<br />
chiarezza nelle norme è sempre utile – ha affermato – e sarà<br />
salutato favorevolmente dalla Chiesa. Purché sia fatto salvo il<br />
riconoscimento delle attività a servizio della gente, destinate<br />
al culto e al non pro t”. Allo stesso modo, nei giorni scorsi,<br />
monsignor Domenico Pompili, “portavoce” della Cei, ha precisato<br />
che “ogni intervento volto a introdurre chiarimenti alle<br />
formule vigenti sarà accolto con la massima attenzione e senso<br />
di responsabilità”. Sottolineando però anche la necessità che<br />
venga “riconosciuto e tenuto nel debito conto” il valore sociale<br />
delle attività non pro t della Chiesa e non solo della Chiesa.<br />
Sono queste le carte sul tavolo della partita: una legislazione<br />
da chiarire me<strong>gli</strong>o, privilegi che non si vo<strong>gli</strong>ono, trasparenza<br />
e responsabilità. Senza il fumo dei pregiudizi e delle<br />
disinformazioni che pure si sono viste in questo periodo nei<br />
confronti della Chiesa. Con la consapevolezza che Chiesa<br />
e Stato hanno interessi comuni e non contrapposti nei riguardi<br />
del Paese. Il Nuovo Concordato, il cui anniversario<br />
ricorreva il 18 febbraio, ricorda senza mezze misure l’im-<br />
Intervista al nostro Vescovo Vecerrica su Tv2000<br />
Domenica 26 febbraio alle 18.30 su Tv2000 (Canale 28 del Digitale<br />
Terrestre e in streaming su www.tv2000.it) – durante il programma “Un<br />
Vescovo, una Città” – Paolo Notari intervista il Vescovo di <strong>Fabriano</strong>-<br />
Matelica, Mons. Giancarlo Vecerrica.<br />
"Un vescovo e una città", trasmissione storica di TV2000: complessivamente<br />
oltre centocinquanta Vescovi italiani hanno raccontato se stessi<br />
e le loro Diocesi a illustri personaggi.<br />
Noti giornalisti, uomini di spettacolo, poeti, scrittori, presentatori televisivi,<br />
campioni olimpionici….Ognuno rivolgendosi al Vescovo della propria<br />
terra d’origine, permettendo così di tracciare un ritratto sia personale (la<br />
storia della propria vocazione, come un Vescovo trascorre la giornata,<br />
il rapporto con la comunità), sia quello della propria Diocesi (dal punto<br />
di vista storico, religioso, economico e sociale) e rivelando il pensiero<br />
il Vescovo su tanti fatti di attualità.<br />
“E’ arrivata l’ora, bisogna sce<strong>gli</strong>ere di ritornare al Signore, di cambiare<br />
mentalità e convertirsi al Vangelo”. E<strong>gli</strong> stesso è il Vangelo perché è il<br />
dono dell’Altissimo all’umanità.<br />
Come la possiamo vivere:<br />
Questa domenica inizia un tempo importante per il popolo cristiano: la<br />
Quaresima. Tutti noi facciamo parte di questo “gregge”, a partire dai<br />
sacerdoti, dalle fami<strong>gli</strong>e, dai giovani e da<strong>gli</strong> anziani, ognuno seguendo<br />
la propria vocazione e il proprio carisma.<br />
Il primo passo da compiere tutti insieme è riunirci solennemente insieme<br />
per riconciliarci con Dio e coi fratelli per mezzo dei sacramenti della<br />
confessione e dell’Eucaristia.<br />
Convertirsi vuol dire farsi piccoli acco<strong>gli</strong>endo il Regno dei cieli come<br />
dei bambini, cambiando idee, atteggiamenti e soprattutto cuore. Aver<br />
fede non signifi ca solo aver compreso la Sacra Scrittura, ma soprattutto<br />
affi darsi a Cristo che parla alla vita di ogni uomo.<br />
Il segno concreto di un’autentica trasformazione è quello di non mettere<br />
più al centro noi stessi, non lasciarsi dominare dai nostri istinti, ma da<br />
quelli del Salvatore.<br />
Chi si lascia vivifi care dai sentimenti di Cristo attraverso lo Spirito Santo,<br />
sce<strong>gli</strong>e sempre la strada della verità e della giustizia.<br />
Nel deserto quaresimale, fuori dal rumore mondano, il Padre ci chiede di<br />
dare più spazio alla meditazione, alla preghiera, alla contemplazione; E<strong>gli</strong><br />
stesso ci tende la mano. Basta solo essere pronti ad accettare il Suo invito!<br />
Tante menzogne,<br />
ma le Diocesi<br />
non si nascondono<br />
Contattati<br />
da Avvenire<br />
Su Avvenire di domenica scorsa c’è stato uno spazio dedicato alla<br />
nostra diocesi dal titolo “I periodici diocesani, pronti a ribattere colpo<br />
su colpo”. E’ stato intervistato il direttore de L’Azione, Carlo Cammoranesi<br />
che ha ribadito l’impegno di trasparenza dei giornali quando<br />
c’è di mezzo la Chiesa: “Abbiamo realizzato una pagina speciale – ha<br />
detto su Avvenire – che mostrava le cifre di pagamento, così i lettori<br />
hanno avuto la riprova di come la diocesi versi 49mila euro all’anno<br />
di Ici e si è potuta constatare anche l’infondatezza delle insinuazioni<br />
di qu alche politico locale”.<br />
pegno a collaborare per la promozione dell’uomo e il bene<br />
dell’Italia. Impegno che si traduce certo nel pagare le tasse<br />
e, per quanto riguarda la Chiesa, anche nelle innumerevoli<br />
attività di servizio e sostegno alla società civile, ai poveri,<br />
a<strong>gli</strong> esclusi e a<strong>gli</strong> emarginati. Nelle attività educative e di<br />
promozione, come ad esempio le scuole e <strong>gli</strong> oratori. È una<br />
trama a ma<strong>gli</strong>e tte, diffusa e radicata, talvolta un vero e<br />
proprio tessuto di ducia e di speranza per l’intera società.<br />
Cercare di screditare tutto questo davvero non serve ad alcuno.<br />
Nemmeno a fare cassa. Di fronte alla verità dei fatti, anche<br />
chi non condivide un pensiero e una presenza è chiamato<br />
all’onestà intellettuale.<br />
La diocesi incontra<br />
tutti i fi danzati<br />
La diocesi organizza un momento di incontro per tutti i fi danzati<br />
sabato 25 febbraio presso i locali del seminario in via Se rraloggia.<br />
L’inizio è previsto per le ore 19, la cena è offerta dai parroci e alle<br />
20.30 è in programma l’incontro con la coppia Giovanna e Dennis<br />
della comunità “Nuovi Orizzonti”.<br />
Cesto della Carità<br />
Come già proposto per l’Avvento, la Caritas diocesana spinta<br />
dai buoni risultati ottenuti e dall’entusiasmo del nostro vescovo<br />
Mons. Vecerrica, anche in Quaresima presso le parrocchie<br />
di tutta la diocesi, ripropone il “cesto della carità”. Ricordiamo<br />
ai fedeli di donare solo alimenti a lunga scadenza e non<br />
deperibili. Chiediamo grande collaborazione ai parroci e ai<br />
loro collaboratori perché spingano le comunità loro af date<br />
verso uno dei tre gesti che ogni cristiano è chiamato a fare<br />
durante questo tempo santo in preparazione alla Pasqua: la<br />
carità. Da molti giorni, presso la sede di <strong>Fabriano</strong>, è stata<br />
sospesa la distribuzione de<strong>gli</strong> indumenti e delle scarpe per<br />
mancanza di scorte; a gran voce alziamo il grido di aiuto al<br />
vostro cuore e alla vostra generosità perché vi private del<br />
super uo per donarlo al fratello povero. Ricordiamo che a<br />
disposizione de<strong>gli</strong> utenti sono stati collocati per tutta la diocesi<br />
i contenitori per la raccolta de<strong>gli</strong> indumenti usati. Non tutti<br />
sono della Caritas quindi l’invito è a controllare lo stemma<br />
e la dicitura presenti nella parte anteriore del contenitore,<br />
alcuni sono colorati di giallo e alcuni di bianco ma sempre<br />
con la scritta esposta. La raccolta dai contenitori è effettuata<br />
al lunedì mattina dai nostri volontari. Chi non vuole lasciare<br />
<strong>gli</strong> indumenti nei bidoni può portarli presso la sede della<br />
Caritas in via Fratelli Spacca dal lunedì al venerdì al mattino.<br />
Edmondo Ercolani, direttore Caritas diocesana<br />
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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
>CHIESA<<br />
Non c'è fede senza amore<br />
Presiedere nella carità è attirare <strong>gli</strong> uomini in un abbraccio eucaristico<br />
La celebrazione eucaristica con i nuovi cardinali nella basilica vaticana<br />
e l’Angelus da piazza San Pietro: questi i due appuntamenti<br />
di domenica scorsa di Benedetto XVI.<br />
Come una nestra. “La porpora di cui siamo stati insigniti ci<br />
rammenta” il “mistero profondo della sofferenza di Gesù, che rivestito dai<br />
suoi aguzzini di un manto purpureo e presentato così alla folla da Pilato,<br />
si è umiliato facendosi obbediente no alla morte e alla morte di croce.<br />
Anche oggi nella Chiesa, per la fedeltà al suo Signore, non mancano il<br />
martirio, le tribolazioni e le persecuzioni in tanti suoi membri”. Lo ha detto,<br />
a nome dei 22 neo-porporati, il card. Fernando Filoni, nel suo indirizzo<br />
di saluto e di ringraziamento al Santo Padre, nella messa celebrata con i<br />
nuovi cardinali. Descrivendo i vari elementi dell’altare della Cattedra della<br />
basilica vaticana e spiegandone il signi cato, Benedetto XVI nell’omelia,<br />
a proposito della nestra dell’abside, ha sottolineato che la Chiesa stessa<br />
è “come una nestra, il luogo in cui Dio si<br />
fa vicino, si fa incontro al nostro mondo.<br />
La Chiesa non esiste per se stessa, non è<br />
il punto d’arrivo, ma deve rinviare oltre sé,<br />
verso l’alto, al di sopra di noi”. La Chiesa<br />
è “veramente se stessa nella misura in cui<br />
lascia trasparire l’Altro - con la ‘A’ maiuscola<br />
- da cui proviene e a cui conduce. La<br />
Chiesa è il luogo dove Dio ‘arriva’ a noi,<br />
e dove noi ‘partiamo’ verso di Lui; essa<br />
ha il compito di aprire oltre se stesso quel<br />
mondo che tende a chiudersi in se stesso<br />
e portar<strong>gli</strong> la luce che viene dall’alto,<br />
senza la quale diventerebbe inabitabile”.<br />
La fede al centro. La cattedra di Pietro<br />
evoca, ha suggerito il Papa, la celebre<br />
espressione di sant’Ignazio di Antiochia,<br />
che nella sua lettera ai Romani chiama<br />
la Chiesa di Roma “quella che presiede<br />
nella carità”. In effetti, “il presiedere nella fede è inscindibilmente legato<br />
al presiedere nell’amore. Una fede senza amore non sarebbe più un’autentica<br />
fede cristiana”. Ma il termine “carità” indica anche l’Eucaristia:<br />
“L’Eucaristia, infatti, è Sacramentum caritatis Christi”. Pertanto, “presiedere<br />
nella carità” signi ca “attirare <strong>gli</strong> uomini in un abbraccio eucaristico<br />
- l’abbraccio di Cristo -, che supera ogni barriera e ogni estraneità,<br />
e crea la comunione dalle molteplici differenze. Il ministero petrino è<br />
dunque primato nell’amore in senso eucaristico, ovvero sollecitudine<br />
per la comunione universale della Chiesa in Cristo”. E l’Eucaristia è<br />
“forma e misura di questa comunione, e garanzia che essa si mantenga<br />
fedele al criterio della tradizione della fede”. Tutto nella Chiesa “poggia<br />
sulla fede: i sacramenti, la liturgia, l’evangelizzazione, la carità. Anche<br />
il diritto, anche l’autorità nella Chiesa poggiano sulla fede. La Chiesa<br />
non si auto-regola, non dà a se stessa il proprio ordine, ma lo riceve dalla<br />
Parola di Dio, che ascolta nella fede e cerca di comprendere e di vivere”.<br />
Un dono. Rivolgendo uno sguardo d’insieme all’altare della Cattedra, “vediamo<br />
che è attraversato da un duplice movimento: di ascesa e di discesa. È<br />
LA COSCIENZA E LA NEVE<br />
Quando è incominciato a nevicare ho sentito più di uno che diceva: ”Ci<br />
voleva, perché la terra è riarsa e il grano seminato non nasce”. Quando è<br />
ritornato un po’ di sole, tutti - questa volta tutti - abbiamo ripetuto: ”Ci<br />
voleva”. Anche il Papa ha detto: ”La neve è bella, ma speriamo che venga<br />
presto primavera”. La neve o il sole sono una benedizione, ma quando<br />
vanno fuori regola, per alcuni sono un affare, per altri una disgrazia.<br />
L‘uomo intelligente riesce a dominare in parte la natura. L’Azione della<br />
settimana scorsa riportava la foto del nevone del 1929, dove si notavano<br />
uomini con la pala e la carriola. Allora potevano aprire piccoli passaggi e<br />
la neve restava ai lati anche per mesi. Oggi, con i mezzi moderni, in una<br />
settimana è ritornata la normalità nelle strade. Ho letto in qualche parte<br />
una novella ebrea dove tra l’altro si registrava un colloquio tra un angelo<br />
e il buon Dio. L’angelo, tutto trafelato, dice: ”Mio Dio, <strong>gli</strong> uomini laggiù<br />
in terra stanno facendo dei progressi enormi…..che facciamo?”. Dio,<br />
calmo, risponde: ”I miei <strong>gli</strong> mi hanno superato!”. Veramente la scienza,<br />
specialmente in questo ultimo secolo, ha fatto grandi progressi a servizio<br />
dell’uomo. Una cosa non ha fatto ed era la più semplice per uno scienziato:<br />
riuscire a vincere la fame nel mondo. Però in tema di “fame” non<br />
possiamo addebitare la colpa alla scienza, ma alla coscienza atro zzata<br />
di chi non riesce più a trovare un limite al guadagno, to<strong>gli</strong>endo a<strong>gli</strong> altri<br />
la dignità di vivere decentemente. Mentre puntiamo il dito verso <strong>gli</strong> altri<br />
dovremmo anche noi guardarci dentro e ascoltare la voce della coscienza.<br />
Ci accorgeremmo che siamo diventati più istruiti nel cervello e più deboli<br />
nel cuore. E’ giusto e vero che i maggiori responsabili dei problemi della<br />
recessione economica sono i grandi speculatori, ma è anche vero che un<br />
magistrato ha potuto dire che la coscienza de<strong>gli</strong> italiani si indebolita.<br />
Grandi e piccoli cercano di evadere le tasse. I sacerdoti notano che molti<br />
cristiani hanno perso il senso del peccato. Ciò che la coscienza individuale<br />
ancora condanna, viene assolto dal modo di comportarsi della massa. Le<br />
parolacce non sono più maleducazione o peccato, perché le dicono anche<br />
in televisione. Benvenuti i progressi della scienza, ma se non ritorniamo<br />
tutti ad ascoltare la voce della coscienza, quella giù in fondo e non quella<br />
corrotta dalla moda, non possiamo essere felici, perché quella vocina non<br />
fa sconti, ci dice quello che siamo e non quello che dicono <strong>gli</strong> altri. Non fa<br />
dormire tranquilli. A questo punto chi legge dirà: che c’entra la neve, con<br />
la coscienza? E’ vero: sono andato un po’ fuori tema, ma ci rientro subito<br />
la reciprocità tra la fede e l’amore”. In effetti, “la fede è orientata all’amore.<br />
Una fede egoistica sarebbe una fede non vera. Chi crede in Gesù Cristo ed<br />
entra nel dinamismo d’amore che nell’Eucaristia trova la sorgente, scopre<br />
la vera gioia e diventa a sua volta capace di vivere secondo la logica del<br />
dono. La vera fede è illuminata dall’amore e conduce all’amore, verso<br />
l’alto”. “Dio – ha poi evidenziato il Ponte ce - non è solitudine, ma amore<br />
glorioso e gioioso, diffusivo e luminoso”. “A noi – ha sostenuto il Santo<br />
Padre -, ad ogni cristiano è af dato il dono di questo amore: un dono da<br />
donare, con la testimonianza della nostra vita”. E questo è, in particolare,<br />
il compito dei cardinali: “testimoniare la gioia dell’amore di Cristo”.<br />
L’Angelus. “Questa domenica è particolarmente festosa qui in Vaticano,<br />
a motivo del Concistoro, in cui ho creato 22 nuovi cardinali”, ha ricordato<br />
Benedetto XVI all’Angelus. Di qui l’invito a tutti ad unirsi in “preghiera<br />
per questi venerati fratelli, che ora sono ancora più impegnati a collaborare<br />
con me nella guida della Chiesa universale<br />
e a dare testimonianza al Vangelo no<br />
al sacri cio della propria vita”. Questo<br />
“signi ca il colore rosso dei loro abiti: il<br />
colore del sangue e dell’amore. Alcuni<br />
di essi lavorano a Roma, al servizio della<br />
Santa Sede, altri sono pastori di importanti<br />
Chiese diocesane; altri si sono distinti<br />
per una lunga e apprezzata attività di studio<br />
e di insegnamento. Ora fanno parte del<br />
Collegio che più strettamente coadiuva<br />
il Papa nel suo ministero di comunione<br />
e di evangelizzazione: li acco<strong>gli</strong>amo con<br />
gioia, ricordando ciò che disse Gesù ai<br />
dodici apostoli: ‘Chi vuol essere il primo<br />
tra voi sarà schiavo di tutti’”. Questo<br />
evento ecclesiale, “si colloca sullo sfondo<br />
liturgico della festa della Cattedra di San<br />
Pietro, anticipata a domeica, perché il<br />
22 febbraio – data di tale festa – è il Mercoledì delle Ceneri, inizio della<br />
Quaresima”. La “cattedra” è “il seggio riservato al vescovo, da cui deriva<br />
il nome ‘cattedrale’ dato alla chiesa in cui, appunto, il vescovo presiede<br />
la liturgia e insegna al popolo. La Cattedra di San Pietro, rappresentata<br />
nell’abside della basilica vaticana da una monumentale scultura del Bernini,<br />
è simbolo della speciale missione di Pietro e dei suoi Successori<br />
di pascere il gregge di Cristo tenendolo unito nella fede e nella carità”.<br />
Il compito della Chiesa di Roma di presiedere nella carità “deriva alla<br />
comunità romana e al suo vescovo dal<br />
fatto che in questa Città hanno versato<br />
il loro sangue <strong>gli</strong> apostoli Pietro e<br />
Paolo, oltre a numerosi altri martiri.<br />
Ritorniamo, così, alla testimonianza<br />
del sangue e della carità. La Cattedra<br />
di Pietro, dunque, è sì segno di autorità,<br />
ma di quella di Cristo, basata sulla fede<br />
e sull’amore”.<br />
con un fatto. Domenica è venuto a messa anche nonno Peppe, che per<br />
la gente del posto è “l’incredulo”. Mi ha detto: ”La neve mi ha costretto a<br />
fare l’esame di coscienza. Sacri cato in casa per tanti giorni, tutto mi dava<br />
noia, anche la televisione. Tra un sonnellino e l’altro ho ripassato tutta la<br />
mia vita. Ho visto che non tutto era a posto e sono ritornato a Messa”.<br />
Nel Vangelo del giorno Gesù diceva al paralitico: ”Ti sono rimessi i tuoi<br />
peccati”. Ancora non ho incontrato Peppe. Quando lo rivedrò, <strong>gli</strong> domanderò<br />
se quelle parole di Gesù le ha ritenute anche lui. Benedetta neve!<br />
D. Libero<br />
AGENDA LITURGICA<br />
di Don Leopoldo Paloni<br />
~ CONSIGLIO DIOCESANO AFFARI ECONOMICI: sabato 25 febbraio alle ore 9.30 in<br />
episcopio.<br />
~ CONFERIMENTO DEL MINISTERO DEL “LETTORATO”: sabato 25 febbraio alle ore<br />
17.30 nella Concattedrale di Matelica.<br />
~ INCONTRO DIOCESANO FIDANZATI: sabato 25 febbraio alle ore 19 nei locali del<br />
seminario.<br />
~ IL VESCOVO PARTECIPA ALLA COMMISSIONE CEI PER IL LAICATO: lunedì 27<br />
febbraio alle ore 9.30 a Roma.<br />
~ INCONTRO DELLA COMMISSIONE REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE:<br />
mercoledì 29 febbraio alle ore 20.45 a Montorso di Loreto.<br />
IN CAMMINO...<br />
spunti dalla lettera pastorale Una preghiera<br />
per le vocazioni<br />
Nelle Ss. Messe della Quaresima siamo invitati a recitare questa preghiera dell’anno<br />
vocazionale: “Dio, nostro Padre, che tutto guidi e a tutti provvedi, dona alla nostra Chiesa<br />
generose e limpide vocazioni al matrimonio, alla vita consacrata, al sacerdozio. Signor<br />
Gesù, che ci hai donato la Chiesa per continuare la tua presenza nel mondo, dona ai<br />
nostri giovani la gioia e la forza di seguirti numerosi nella via del sacerdozio. Spirito<br />
Santo, anima delle comunità cristiane, brucia nel tuo amore le chiusure e le paure che<br />
impediscono di ascoltare e di acco<strong>gli</strong>ere la bellezza e la grandezza della vocazione<br />
sacerdotale. Madonna del Buon Gesù, da sempre madre e custode del nostro devoto<br />
e riconoscente territorio, ottieni alla nostra Chiesa la grazia di essere bella, generosa,<br />
fedele, coraggiosa affi nché tanti giovani accettino la gioia di servirti. Amen” .<br />
21<br />
Ss.Messe<br />
FERIALI<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.20: - S. Silvestro<br />
ore 7.30: - M. della Misericordia<br />
- Mon. S. Margherita<br />
ore 8.00: - Casa di Riposo<br />
- Collegio Gentile - S. Luca<br />
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale<br />
ore 17.00: - Sacro Cuore<br />
ore 18.00: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)<br />
- S. Nicolò - Centro Comun.<br />
(mart.-giov.-sab.)<br />
- S. Venanzio<br />
- M. della Misericordia<br />
- Sacra Fami<strong>gli</strong>a<br />
- Oratorio San Giovanni Bosco<br />
ore 18.15: - S. Biagio e Romualdo<br />
- Scala Santa (S. Biagio)<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
FESTIVE DEL SABATO<br />
ore 17.00: - Sacro Cuore<br />
ore 17.30: - Collegi<strong>gli</strong>oni<br />
ore 18.00: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />
- M. della Misericordia<br />
- S. Venanzio<br />
- Sacra Fami<strong>gli</strong>a<br />
ore 18.30:- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- Collegio Gentile<br />
FESTIVE<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.30: - Cappuccine<br />
ore 8.00: - M. della Misericordia<br />
- Casa di Riposo<br />
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- Sacra Fami<strong>gli</strong>a<br />
- S. Margherita<br />
ore 8.45: - S. Luca<br />
- Cappella dell’ospedale<br />
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
cripta<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
- Collegio Gentile<br />
ore 9.30: - San Venanzio<br />
- Collepaganello<br />
ore 10.00: - M. della Misericordia<br />
- Nebbiano<br />
ore 10.15: - Attiggio<br />
ore 10.30: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
- S. Silvestro<br />
ore 11.00: - S. Nicolò<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
ore 11.15: - San Venanzio<br />
- Sacra Fami<strong>gli</strong>a<br />
ore 11.30: - M. della Misericordia<br />
- S. Maria in Campo<br />
ore 11.45: - Argignano<br />
ore 16.30: - San Venanzio (S. Benedetto)<br />
ore 17.00: - Chiesa S. Maria in Campo<br />
ore 18: - M. della Misericordia<br />
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
MESSE FERIALI<br />
7.30: - Regina Pacis<br />
8.00: - S.Teresa<br />
9.30: - Concattedrale S. Maria<br />
17.30: - Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
18.30: - S. Teresa - S. Francesco<br />
MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />
18.00: - Concattedrale S. Maria<br />
18.30: - S. Teresa<br />
19.00: - Regina Pacis<br />
Messe FESTIVE<br />
7.30:- Beata Mattia<br />
8.00:- Concattedrale S. Maria<br />
8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />
9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />
9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />
10.30:- Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
11.00:- S. Teresa<br />
11.15:- S. Francesco<br />
11.30:- Regina Pacis - Braccano<br />
12.00:- Concattedrale S. Maria<br />
17.30:- Concattedrale S. Maria<br />
18.30:- S. Teresa<br />
- Regina Pacis<br />
21 chiesa.indd 2 22/02/12 11.20
22 >FABRIANO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
ANNIVERSARIO<br />
Il 27 febbraio di un anno<br />
fa la nostra cara<br />
ELDA SANTINI<br />
in AQUILANTI PELAGALLI<br />
ci ha lasciati per tornare alla Casa<br />
del Padre. Il marito Italo e le fi <strong>gli</strong>e<br />
Rosella e Orietta, i generi Sandro<br />
e Mario, i nipoti Lorenzo, Letizia e<br />
Francesco, il fratello Giovanni, i cognati<br />
e le cognate e i parenti tutti la<br />
ricordano con infi nito amore.<br />
Ci ritroveremo per pregare con<br />
lei domenica 26 febbraio alle ore<br />
11.30 nella chiesa della Misericordia<br />
e lunedì 27 febbraio alle ore<br />
18.30 nella chiesa di S. Maria Maddalena.<br />
Si ringrazia quanti si uniranno<br />
alle preghiere.<br />
“…stai sicura che il fi lo di amore che<br />
ci lega non si spezzerà mai, se mi<br />
sentirai lontana rileggi questa lettera,<br />
spero ti sarà di conforto e ti<br />
farà sentire tutto il mio amore per<br />
te….<br />
… Pensami, se io potrò ti proteggerò,<br />
ti starò vicino e pregherò per te.<br />
Tu la sera dì una piccola preghiera<br />
per me,<br />
quello sarà il nostro momento di<br />
unione,<br />
fi no a quando Dio ci riunirà insieme<br />
ai nostri cari….”<br />
…queste alcune delle tue parole<br />
nell’ultimo dono che ci hai fatto, la<br />
lettera meravi<strong>gli</strong>osa e inaspettata<br />
che ci hai lasciato…<br />
L’abbiamo riletta tante volte, è<br />
stato come sentirti sussurrare di<br />
nuovo... ma non ti abbiamo sentita<br />
lontana, MAI.<br />
Le tue parole sono oramai indelebilmente<br />
impresse nei nostri cuori,<br />
come tutto di te: la tua dolcezza<br />
infi nita, l’amore grande che ci hai<br />
dato e insegnato, la generosità con<br />
cui hai affrontato la vita, il coraggio<br />
con cui hai accettato la sofferenza.<br />
L’amore che hai seminato sopravvive<br />
a te, germo<strong>gli</strong>a ogni giorno<br />
nei cuori di tutti quelli che ti hanno<br />
conosciuta e che ti hanno tanto<br />
amata. Guidaci e sostienici, sii<br />
il faro della nostra vita. Aiutaci ad<br />
accettare la tua lontananza.<br />
Ti amiamo immensamente, per<br />
sempre.<br />
Gli annunci vanno<br />
portati in redazione,<br />
Piazza Giovanni<br />
Paolo II, entro<br />
il martedì mattina<br />
ANNIVERSARIO<br />
ORATORIO S.GIOVANNI BOSCO<br />
Venerdì 24 febbraio<br />
ricorre il 12° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GINO ZAMPETTI<br />
I fi <strong>gli</strong>, la sorella, i nipoti ed i parenti<br />
lo ricordano con affetto. S. Messa<br />
venerdì 24 febbraio alle ore 18. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA della SACRA FAMIGLIA<br />
Venerdì 2 marzo<br />
ricorre il 2° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
MONIQUE PELLEGRINI<br />
in MANFREDI<br />
Il marito, i fi <strong>gli</strong>, i genitori ed i parenti<br />
la ricordano con affetto. S.<br />
Messa venerdì 2 marzo alle ore 18.<br />
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Giovedì 16 febbraio, a 74 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
EGIDIO COSTANTINI<br />
Lo comunicano la mo<strong>gli</strong>e Rosa Quaresima,<br />
la sorella Elena, il fratello<br />
Fiore, i nipoti, i pronipoti, i cognati,<br />
le cognate, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ERRATA CORRIGE<br />
Nel numero del 18 febbraio 2012<br />
il necrologio di GINO BRENCIO è<br />
stato erroneamente attribuito alle<br />
pompe funebri Marchigiano invece<br />
che alle Onoranze Funebri Santarelli.<br />
I familiari del defunto<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di CAMPODONICO<br />
Giovedì 23 febbraio<br />
ricorre l'anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
MARCO BIOCCO<br />
I familiari e <strong>gli</strong> amici lo ricordano<br />
con affetto. S. Messa domenica 26<br />
febbraio alle ore 11.30. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.NICOLO'<br />
Venerdì 2 marzo<br />
ricorre il 4° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
UGO BRESCINI<br />
I familiari, <strong>gli</strong> amici ed i parenti lo<br />
ricordano con affetto. S. Messa venerdì<br />
2 marzo alle ore 18. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
"Caro Ugo sei sempre vivo e presente<br />
nei nostri cuori con la certezza<br />
che il tuo aiuto non ci mancherà<br />
mai".<br />
ANNUNCIO<br />
Domenica 19 febbraio, a 75 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
DINO FRACASSINI<br />
Lo comunicano la mo<strong>gli</strong>e Ida Gattucci,<br />
i fi <strong>gli</strong> Emiliano e Mauro, le<br />
nuore Giovanna e Roberta, i nipoti<br />
Aurora e Gianluca, il fratello Lidio,<br />
la sorella Maddalena, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Mercoledì 15 febbraio, a 70 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
BENILDE SEBASTIANELLLI<br />
in ORAZI<br />
Lo comunicano il marito Giovanni,<br />
la fi <strong>gli</strong>a Luciana, i nipoti Daniele,<br />
Luana e Gianmarco, il fratello Giuseppe,<br />
i cognati ed i familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
RICORDO<br />
CHIESA di S.VENANZO<br />
Per ricordare<br />
EDDA TOPPARELLI<br />
in SPURI<br />
Il marito Umberto, le fi <strong>gli</strong>e, i nipoti<br />
ed i parenti faranno celebrare una<br />
S. Messa sabato 3 marzo alle ore<br />
18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di COLLAMATO<br />
Venerdì 2 marzo<br />
ricorre il 12° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GUERRINO CAPPELLETTI<br />
I suoi cari lo ricordano con affetto.<br />
S. Messa venerdì 2 marzo alle ore<br />
16.15. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 18 febbraio, a 90 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
NADIR LUCHETTI<br />
ved. ANTINORI<br />
Lo comunicano i fi <strong>gli</strong> Ivo e Silvana,<br />
la nuora Maria Luisa, il genero<br />
Vincenzo, i nipoti Sara, Emiiano,<br />
Eleonora, Gioia, il fratello Euro, il<br />
cognato, la cognata, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Venerdì 17 febbraio, a 85 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
LUIGI (Gigetto)<br />
MARCUCCI<br />
Lo comunicano la mo<strong>gli</strong>e Argia<br />
Moretti, i fi <strong>gli</strong> Fabio e Mariella, la<br />
nuora Paola, il genero Giampiero,<br />
le nipoti Ylenia, Marika, Vanessa,<br />
Arianna, il fratello Benedetto, i parenti<br />
tutti.<br />
Marchigiano<br />
Essere ed esserci per servire<br />
Intervista con il nuovo direttore della Caritas Nazionale Mons. Francesco Soddu<br />
Si è insediato lunedì 20 febbraio il nuovo direttore di Caritas<br />
italiana, mons. Francesco Soddu (nella foto). Prende il<br />
posto di mons. Vittorio Nozza, che ha guidato la Caritas per<br />
ben 11 anni. Mons. Soddu, 52 anni, ordinato presbitero nel<br />
1985, è stato dal 1997 parroco della cattedrale di Sassari<br />
e dal 2005 direttore della Caritas diocesana. Ha compiuto<br />
<strong>gli</strong> Studi teologici presso la pontifi cia Facoltà Teologica<br />
della Sardegna.<br />
Si aspettava questa nomina? Come la sta vivendo?<br />
“È una nomina che non mi aspettavo nella maniera più<br />
assoluta. Se la guardo all’interno della storia della mia vocazione,<br />
vedo che il Signore mi ha sempre dato più di quello<br />
che potessi immaginare. Sentendomi circondato dall’amore<br />
di Dio non posso che rispondere di sì. L’impegno come<br />
direttore della Caritas di Sassari è stato grande. All’inizio<br />
avevamo solo mensa, centro distribuzione viveri, ostello,<br />
studio dentistico, ma erano solo servizi. La struttura della<br />
Caritas è invece ecclesiale, cercando sempre di essere al<br />
servizio della Chiesa e del territorio”.<br />
Siamo in un periodo sociale molto impegnativo: crisi<br />
economica, disoccupazione, aumento dei poveri che<br />
vengono a chiedere aiuto nei centri di ascolto Caritas.<br />
Come vede questa sfi da?<br />
“È la sfi da di tutti i tempi. La Chiesa deve sempre mettersi in<br />
ascolto ed essere strumento della prossimità di Dio, anche<br />
attraverso le reti di collegamento e di promozione della persona.<br />
Benedetto XVI in occasione del convegno celebrativo<br />
dei 40 anni di Caritas italiana ci ha dato delle indicazioni,<br />
che costituiranno il motivo propulsore dei prossimi anni:<br />
non basta l’elemosina, è necessaria la vicinanza. Ciò che<br />
determina l’aspetto più struggente e drammatico della crisi non<br />
è tanto la perdita dei valori, ma aver perso il punto riferimento<br />
primo che è l’uomo. E perdendo di vista Dio si perde l’uomo”.<br />
Quali emergenze sociali la preoccupano di più?<br />
“Fami<strong>gli</strong>a, casa, lavoro. Sono le cose che preoccupano<br />
maggiormente in Italia e nel mondo, basti pensare alla Grecia<br />
in questi giorni”.<br />
Intravede speranze nel cambiamento politico in atto?<br />
“Guai a noi se non intravedessimo delle speranze. Come<br />
cristiani dobbiamo essere persone di speranza. Non tanto<br />
per vedere il sole dove non c’è. Abbiamo la speranza che ci<br />
proviene da Dio e punta molto sull’uomo”.<br />
Anche se un terzo dei giovani in Italia è senza lavoro?<br />
“Non siamo chiamati noi a risolvere i problemi sociali, questo<br />
è un compito che spetta alle istituzioni. Noi siamo chiamati a<br />
dare un senso al vivere e al lavoro”.<br />
Però la Caritas ha un ruolo importante di stimolo delle<br />
istituzioni…<br />
“Certo. Noi dobbiamo essere strumento di servizio all’interno<br />
del territorio, per creare sempre dei contatti, delle reti.<br />
Dobbiamo recuperare il grande tema delle relazioni, affi nché,<br />
soprattutto nelle piccole realtà, producano ulteriori relazioni,<br />
e di conseguenza lavoro”.<br />
La Caritas deve continuare a mantenere alto il suo ruolo<br />
profetico di denuncia delle ingiustizie?<br />
“Sì deve mantenerlo, ma contestualmente deve proclamare la<br />
verità, in positivo. Questo è ciò che fa la Chiesa, e la Caritas<br />
non è altro che uno strumento pastorale della Chiesa. Lo fa<br />
in collegamento e in comunione con tutti <strong>gli</strong> altri uffi ci della<br />
Chiesa, in questo caso della Cei e delle diocesi”.<br />
TRIGESIMO<br />
CHIESA della MISERICORDIA<br />
Mercoledì 29 febbraio<br />
ricorre il trigesimo<br />
della scomparsa dell'amata<br />
ASSUNTA SCARAMUCCI<br />
ved. VIVENTI<br />
Il fi <strong>gli</strong>o, la nuora, la nipote, i parenti<br />
la ricordano con affetto. S. Messa<br />
martedì 28 febbraio alle ore 18. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.MARIA MADDALENA<br />
Giovedì 16 febbraio<br />
è ricorso il 5° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GIOVANNI BELLUCCI<br />
I fi <strong>gli</strong>, i nipoti ed i parenti lo rciordano<br />
con affetto. S. Messa mercoledì<br />
29 febbraio alle ore 18.30. Durante<br />
la celebrazione sarà ricordata<br />
anche la mo<strong>gli</strong>e LITUANIA. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 18 febbraio, all'ospedale di<br />
Monterotondo (Roma)<br />
a 84 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
VITO BRAVI<br />
Lo comunicano il fi <strong>gli</strong>o Natale, la<br />
nuora Lucia, le nipoti Eleonora,<br />
Carlotta e Sophie ed i familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNUNCIO<br />
Mercoledì 15 febbraio, a 87 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
SANTINA STROPPA<br />
ved. STROPPA<br />
Lo comunicano la nuora Marilena,<br />
i nipoti Sabrina, Moira, Mauro, Nicholas,<br />
Roberto, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
C’è poi l’attenzione alle<br />
povertà e alle emergenze<br />
nel mondo…<br />
“L’area della mondialità<br />
è molto importante, è<br />
uno dei miei primi amori.<br />
L’impegno della Caritas<br />
in quest’area è veramente<br />
meritevole e meritorio.<br />
Anche quando nessuno<br />
ne parla la Caritas è<br />
sempre presente nei<br />
luoghi delle emergenze. Bisogna coniugare l’emergenza con<br />
il lavoro quotidiano”.<br />
Nella sede della Caritas è in corso una giornata di rifl essione<br />
sul carcere. Cosa pensa della situazione e del recente decreto<br />
“svuota carceri”?<br />
“Le diffi coltà legate al carcere sono soprattutto quando la<br />
persona esce: è diffi cile l’inserimento lavorativo e sociale.<br />
Molte persone, purtroppo, affermano che si trovavano me<strong>gli</strong>o<br />
in carcere. Speriamo che il decreto non sia solo un modo per<br />
svuotare un posto e mettere la persona in una situazione più<br />
disagiata di prima. Poi ogni passo in sé non è mai suffi ciente<br />
da solo, bisogna aggiungere delle norme applicative. Purtroppo<br />
in carcere vi sono i più poveri tra i poveri.<br />
Tante persone si trovano lì perché non hanno nient’altro. Alla<br />
povertà di relazione si aggiunge la povertà dell’alloggio, che<br />
potrebbe essere invece un supporto per poter intessere delle<br />
relazioni”.<br />
Patrizia Caiffa<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.VENANZO<br />
Martedì 28 febbraio<br />
ricorre il 5° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
FILIPPO ZUCCARO<br />
La mo<strong>gli</strong>e, i fi <strong>gli</strong> lo ricordano con affetto.<br />
S. Messa martedì 28 febbraio<br />
alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà<br />
alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di SANTA CATERINA<br />
Lunedì 27 febbraio<br />
ricorre il 2° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
RINA GRANILLI<br />
ved. ROSCINI<br />
I fi <strong>gli</strong>, i nipoti ed i parenti la ricordano<br />
con affetto. S, Messa lunedì<br />
27 febbraio alle ore 9. Durante la<br />
celebrazione sarà ricordato anche il<br />
marito PIETRO. Si ringrazia chi si<br />
unirà alle preghiere.<br />
Gesù disse: "Io sono la Resurrezione<br />
e la Vita; chi ha fede in me,<br />
anche se muore, tornerà a vivere".<br />
ANNUNCIO<br />
Mercoledì 15 febbraio, a 73 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
ANNA CACCIAMANI<br />
ved. CIMARRA<br />
Lo comunicano i fi <strong>gli</strong> Maurizio, Maria<br />
Antonietta, Paolo, Alberto, Sabrina,<br />
Carla, Isabella, i generi, le<br />
nuore, i nipoti, il fratello Amleto, le<br />
sorelle Maria, Rita, Marcella, Nadia,<br />
i cognati, le cognate, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
>CULTURA<br />
di RENATO CIAVOLA<br />
Alberto Ciambricco, nato<br />
a <strong>Fabriano</strong> nel 1920, da<br />
un operaio delle ferrovie,<br />
allievo alle elementari<br />
della maestra Riganelli e del<br />
maestro “centenario” Italo Carloni,<br />
dopo aver frequentato le prime<br />
classi del Ginnasio “Francesco<br />
Stelluti”, studiando privatamente<br />
(con don Peppe Riganelli e don<br />
Erminio Petruio), e lavorando<br />
come commesso nel negozio di<br />
Agapito Latini, conseguì l’abilitazione<br />
magistrale. Chiamato<br />
alle armi mentre insegnava come<br />
supplente alla Scuola Agraria,<br />
rimase in servizio per 75 mesi, di<br />
cui trenta in zona operativa e fu<br />
congedato con i gradi di capitano.<br />
Laureatosi in Lettere al Magistero<br />
di Roma, ha lavorato per 45 anni<br />
presso il Ministero dei Trasporti,<br />
raggiungendo il massimo livello di<br />
Dirigente Generale FS. Come capo<br />
del Centro Pubbliche Relazioni<br />
delle FS ha realizzato oltre 150<br />
documentari e ha diretto per lunghi<br />
anni il periodico “Voci della Rota-<br />
Le "Assenze" di Schiavoni<br />
L’artista Claudio Schiavoni presente<br />
le sue opere recenti nei locali<br />
sotto al Palazzo Vescovile di <strong>Fabriano</strong><br />
in una personale inaugurata<br />
nei giorni scorsi , temporaneamente<br />
sospesa per le condizioni meteo e<br />
prorogata no al 29 febbraio (orario<br />
17.30-19.30, chiuso il lunedì o<br />
su appuntamento).<br />
A tal proposito l’artista racconta:<br />
“Assenze corporali dove l’immagine<br />
si fa iconogra a aforica da<br />
costruire o già corredo d’appartenenza,<br />
la mano traccia il pensiero<br />
ia”. Nel frattempo, senza trascurare<br />
i suoi impegni professionali, si<br />
è dedicato all’attività letteraria,<br />
raggiungendo successo con il<br />
personaggio del Tenente Sheridan<br />
e con altre fortunate serie di gialli<br />
televisivi (oltre 60 trasmissioni televisive…<br />
ricordiamo la serie delle<br />
“Donne”: di Fiori, Quadri, Cuori,<br />
Picche). Nel 1987, il Presidente<br />
della Repubblica lo ha insignito<br />
della “Stella al merito di lavoro”.<br />
Ad Alberto Ciambricco, che molte<br />
volte ha scritto sul nostro giornale<br />
per evidenziare i problemi della<br />
città (ricordiamo la batta<strong>gli</strong>a per<br />
l’estensione a <strong>Fabriano</strong> del terzo<br />
canale Tv), L’Azione ha chiesto<br />
dei racconti gialli per il periodo<br />
estivo, sia per offrire ai lettori una<br />
lettura piacevole e interessante, sia<br />
per offrire al nostro autore la possibilità<br />
di essere conosciuto di più<br />
dai concittadini. Per quanto infatti<br />
siamo certissimi che l’antico proverbio,<br />
citato mestamente anche da<br />
Gesù, “nessuno è profeta in patria”<br />
non sarà mai scon tto, cerchiamo<br />
almeno di scal rlo un po’.<br />
Questo scriveva “L’Azione” il<br />
senza ritorno, dove la misura è<br />
sfuggente all’occhio cortese e<br />
temporaneamente esonerata dal<br />
raccontare.<br />
Figure a caduta libera senza condizione<br />
e senza memoria, atee con<br />
lo sguardo assente”.<br />
Di lui scrive anche il critico romano<br />
Benincasa: “Schiavoni è il più straordinario<br />
artista dell’ultimo ventennio;<br />
la sua ricerca con gravità aspra<br />
e taciturna è l’ascesi francescana,<br />
la demitizzazione dei simulacri<br />
dell’apparenza, così come i pittori<br />
A destra: Mario Casacci<br />
(coautore con Ciambricco),<br />
Renzo Palmer (attore e presentatore),<br />
Antonella Consorti (presentatrice),<br />
Alberto Ciambricco (autore)<br />
Ciambricco, chi era costui?<br />
29 giugno 1991 a pag.19. Nella<br />
stessa pagina, un tentativo mio e<br />
di Tonino Lasconi (allora direttore<br />
del giornale) per promuovere il<br />
“fumetto di cronaca”, una storia<br />
possibile, una storia di droga, ma<br />
a fumetti. Eravamo troppo avanti.<br />
Si è sempre avanti in Italia, non<br />
solo a <strong>Fabriano</strong>; si è sempre avanti<br />
con l’elasticità mentale dei lettori,<br />
con la non capacità de<strong>gli</strong> stessi di<br />
riorganizzare il proprio pensiero<br />
per comunicare e leggere in modi<br />
diversi. Da lì a poco (cfc. il pezzo<br />
su riportato), avrei illustrato i Gialli<br />
del Nostro. E lui non sarebbe stato<br />
contento! Già, perché Ciambricco<br />
era un osso duro, non aveva un<br />
carattere tanto “moscio”, tutt’altro.<br />
Lui pensava che io, con tutti <strong>gli</strong><br />
impegni professionali che avevo in<br />
quel momento, dovessi illustrare i<br />
suoi racconti… a gratis, da volontario,<br />
con lo stesso impegno di chi<br />
aveva illustrato a suo tempo i suoi<br />
racconti su “Paese Sera” pagato<br />
profumatamente (tempi passati,<br />
quando si andava a comprare il<br />
giornale alle cinque del pomeriggio<br />
per conoscere le ultime notizie di<br />
Alcune opere di Claudio Schiavioni<br />
del ‘500 spagnolo, sospinti dai loro<br />
melanconici e severi asceti…<br />
Nel tracciare questa geologia<br />
dell’immemorabile, la liturgia<br />
dell’inchiostro fa proprio il rito<br />
della brace e della cenere… depone<br />
segni e macchie sulla carta come<br />
suoni interiori da trasformare in<br />
naufragio che si placa in approdo<br />
da ricomporre… l’opera e la testimonianza<br />
dell’assenza”.<br />
Claudio Schiavoni è stato presente<br />
alla 54° Biennale di Venezia curata<br />
dal professor Sgarbi.<br />
cronaca). Simpatico Alberto, non<br />
ci conoscevamo di persona a quel<br />
tempo. Poi, questo fatto ce lo siamo<br />
raccontato quando ho cominciato<br />
a frequentarlo più assiduamente, e<br />
abbiamo riso molto. Allora mi sono<br />
impegnato di più per far<strong>gli</strong> caricature<br />
o illustrazioni di lui quando<br />
era in guerra sul fronte greco.<br />
Aveva sempre qualcosa da ridire,<br />
incorreggibile. Ma nel suo archivio,<br />
raccolto poi dalla <strong>gli</strong>a Rita alla<br />
scomparsa di Alberto ( ne febbraio<br />
2008), quando lo sfo<strong>gli</strong>ammo per<br />
realizzare il libro “C’era una volta<br />
un ragazzo dai capelli rossi…”,<br />
DON MUSO DURO<br />
di Don Leopoldo Paloni<br />
23<br />
notammo come aveva conservato<br />
i miei disegni con cura. Mi piace<br />
ricordarlo così, burbero, rigoroso<br />
prima di tutto con se stesso, no<br />
al limite, poi ovviamente con i suoi<br />
collaboratori. Chiudo, ricordando il<br />
mitico proverbio citato nel pezzo<br />
d’antan de “L’Azione”. Lasciamo<br />
perdere <strong>gli</strong> adulti. Ma i giovani di<br />
oggi, quelli delle Scuole Superiori,<br />
sanno chi era Alberto Ciambricco?<br />
E i loro insegnanti? Conoscono<br />
la sua opera, la sua biogra a che,<br />
insieme all’amico Balilla Beltrame,<br />
ho avuto l’onore di organizzare e<br />
realizzare?<br />
Il prete e la politica<br />
Tempo fa il vescovo di <strong>Fabriano</strong> rivolse ai giovani della diocesi<br />
due domande: “Chi è il prete? Come lo vorresti?” Arrivarono 450<br />
risposte, alcune interessanti, altre infarcite di luoghi comuni ma<br />
ugualmente signi cativi perché utili a ricostruire i processi mentali<br />
ad essi sottesi. Fui incaricato di sistemarle e di commentarle e ne<br />
uscì un libro per le edizioni Itaca. La questione che più mi meravi<strong>gli</strong>ò<br />
fu che tutti coloro che affermavano: “Il prete non deve fare<br />
politica”, immediatamente dopo si contraddicevano aggiungendo:<br />
“Si deve occupare della comunità” oppure “Deve essere aperto ai<br />
problemi della società odierna” cioè: devono fare politica (detto con<br />
altre parole). Ne avessi trovato uno che si fermava al primo asserto!<br />
Un simile pensiero deve giusti carsi solamente fondandosi su un<br />
retroterra culturale, alternativo a quello insegnato dalla Chiesa. In<br />
queste lettere è evidente il ragionamento che suona: “Non deve<br />
fare politica se la pensa come la Chiesa, ma può farla se la pensa<br />
come fa comodo a me”. Mi sembra di sentire il Serpente nella valle<br />
dell’Eden. Nelle esternazioni di Celentano al festival di Sanremo è<br />
presente la stessa identica esplicita contraddizione. Da una parte se<br />
la prende con i preti perché fanno politica, dall’altra con <strong>gli</strong> uomini<br />
di Chiesa che criticano il suo amico don Gallo. Ora tutto si può<br />
dire di don Gallo meno che non sia un prete che non fa politica.<br />
Celentano crede di essere un originale ma è solo una vittima di<br />
ambigui luoghi comuni che di originale ha solo il peccato.<br />
23 cultura.indd 2 22/02/12 11.22
24<br />
Siamo stati in visita all'Infn del Gran Sasso<br />
di FRANCESCA IURLARO<br />
Se il neutrino che in 60 milionesimi di secondo ha percorso<br />
una distanza di 730 km è stato salutato a suon<br />
di Lucrezio – per la precisione, da Piergiorgio Odifreddi<br />
con i famosi versi del De rerum natura «Non<br />
vedi quanto più veloci e lontano devono andare, e percorrere<br />
una maggiore distesa di spazio, nello stesso tempo che i raggi<br />
del Sole riempiono il cielo?» – le più recenti scoperte di un<br />
progetto condotto dall’Università Statale di Milano “Bicocca”,<br />
in collaborazione con il gotha della sica dei superconduttori,<br />
potrebbero assestare un duro colpo ai seguaci del poeta latino.<br />
Gli scienziati coinvolti nel progetto hanno ipotizzato che il<br />
passaggio dei neutrini, già dif cilissimi da rilevare (vedeste<br />
l’imponenza di Opera, il Golem di mattoncini piombo che ha<br />
fotografato i neutrini lo scorso settembre all’Istituto Nazionale<br />
di Fisica del Gran Sasso), sarebbe in realtà più «facile» da<br />
ascoltare che da fotografare. Se è vero che queste particelle<br />
elementari producono una qualche «melodia» al loro passaggio,<br />
il mondo dei loso potrebbe spaccarsi a distanza di<br />
secoli – piacevolmente, suggerirei – fra platonici e atomisti.<br />
I primi sosterrebbero sulla scorta di una ormai consolidata<br />
letteratura l’argomento della musica delle sfere, e non tarderebbero<br />
troppo a identi care la melodia dell’ordine cosmico,<br />
per analogia, con la costituzione dell’anima; i secondi invece<br />
opporrebbero sulla scorta di Lucrezio e Spinoza che, andiamo,<br />
non c’è proprio alcun suono nell’universo e una concezione<br />
musicale del mondo non sarebbe che l’ennesimo tentativo<br />
dell’uomo di costruirlo a sua immagine e somi<strong>gli</strong>anza.<br />
Fantascienza, direte. E sia. Lo smarrimento di fronte ai grandi<br />
misteri dell’universo richiede l’elaborazione di teorie – me<strong>gli</strong>o<br />
avere una teoria che non averne nessuna, e abbandonarne<br />
>CULTURA< <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Dentro il laboratorio<br />
L’assedio<br />
Il poema di Mambrino Roseo<br />
da <strong>Fabriano</strong> che descrive i<br />
monumenti storici dell’assedio<br />
di Firenze del 1530 è<br />
incontestabilmente il più interessante<br />
e, per la sua grande<br />
rarità, il meno conosciuto.<br />
Questo poema, composto<br />
durante l’assedio di Firenze<br />
da un testimonio oculare<br />
de<strong>gli</strong> avvenimenti successi in<br />
quel tempo, che ebbe anche<br />
parte attiva come soldato alla<br />
difesa di Firenze, è la più<br />
fedele narrazione dei fatti<br />
d’arme in quel memorando<br />
assedio, e per questo tutti<br />
<strong>gli</strong> storici maggiori e minori<br />
di quel tempo se ne valsero<br />
per le loro storie. Infatti, se<br />
si raffrontano le storie del<br />
Giovio e del Guazzo col<br />
poema di Mambrino, si vede<br />
chiaramente in più luoghi,<br />
che il primo tradusse nel suo<br />
grave latino i poveri versi del<br />
Roseo, e il secondo li mise<br />
di Firenze<br />
in prosa. Il Varchi poi, in<br />
un libro di estratti che fece<br />
per le sue storie, dichiara<br />
esplicitamente che «Tutto<br />
quello che è scritto dalle<br />
carte é ricavato dal libro di<br />
Mambrino da <strong>Fabriano</strong> in<br />
versi»; e nel principio della<br />
carta 6 ripete: «Da<strong>gli</strong> scritti<br />
di Mambrino da <strong>Fabriano</strong>». È<br />
nella Biblioteca Nazionale di<br />
Firenze (Classe XXV, Cod.<br />
SJ4). Il poema di Mambrino<br />
è dunque preziosissimo come<br />
fonte storica, e molto interessante<br />
per i particolari che<br />
contiene sulle cose dell’assedio<br />
di Firenze, e special-<br />
una consolidata solo se si possiede un’adeguata alternativa,<br />
scrive un famoso losofo della scienza – necessità che induce<br />
ad accontentarsi, in mancanza d’altro, anche di quelle più a<br />
buon mercato.<br />
Voyager non avrebbe tanto successo altrimenti. Se uno invece<br />
ha la fortuna di dare uno sguardo, direttamente<br />
dalle viscere della terra, al modo<br />
in cui i mi<strong>gli</strong>ori cervelli del<br />
tempo sono impegnati nella<br />
ricerca della natura e dell’essenza<br />
del mondo, non può che<br />
provare stupore nel notare come<br />
particelle tanto piccole sembrano<br />
contenere arcani tanto in niti e di<br />
portata universale. Se poi uno è un<br />
losofo, prova invidia. Come se<br />
ormai il tempo della loso a fosse<br />
nito e avessimo passato il testimone<br />
a<strong>gli</strong> scienziati.<br />
Allo sconforto provocato da tali<br />
considerazioni viene in soccorso uno<br />
spira<strong>gli</strong>o di luce, sebbene i laboratori<br />
del Gran Sasso non ne possiedano di<br />
naturale, sotterranei come sono.<br />
La visita guidata serpeggia fra un esperimento<br />
e un altro, il già citato Opera<br />
è quello più noto al pubblico, mentre<br />
la guida spiega con grande competenza<br />
divulgativa cosa siano neutrini, particelle tau, muoni e così<br />
via. Io non saprei spiegare così, con semplicità ma senza<br />
banalizzare, quelle che in realtà sono formule complesse e<br />
cervellotiche. Insomma, ne va del destino dell’universo, non si<br />
mente sui capitani che vi<br />
ebbero parte; ed in ossequio<br />
alla sua grande rarità, non<br />
conoscendosene in Firenze<br />
che due soli esemplari, i quali<br />
trovansi uno nella Riccardiana,<br />
in 4, l’altro nella Moreniana,<br />
in 12°; nell’archivio<br />
Fabrianese, Riformanze, lib.<br />
42, pag. 209 tergo; per un tal<br />
dott. Polidoro Rosei possono<br />
riscontrarsi le dette Riformanze,<br />
lib. 38, pag. 222, e 40<br />
pag. 50 e 69; come il Libro<br />
delle elezioni de<strong>gli</strong> Of ci dal<br />
1528 al 1529.<br />
Federico Uncini<br />
può mica parlarnene<br />
come come del del più<br />
squallido fatto<br />
di gossip. È la<br />
grave grave pecca<br />
della filoso-<br />
a, quella di<br />
non saper<br />
operare operare un<br />
comprocompromessointelligente fra spiegazione<br />
e rigore rigore<br />
scienti scienti co. Poi mi chiedo cosa<br />
manca a loro, i sici, che noi invece abbiamo e mi<br />
immagino a un fantomatico fantomatico tavolo tavolo delle delle trattative fra le due<br />
discipline. Avremmo da offrire un po’ di teorie, per consolidare<br />
i modelli della sica ed evitare che restino semplici reti<br />
da applicare alla conoscenza del reale. Ma dovremmo tornare<br />
a far meta sica per poterci permettere una tale prodigalità.<br />
Santa Maria Maddalena,<br />
ospedale e molto più<br />
Il professor Romualdo Sassi, nel libro “la Pia Università dei Cartai di <strong>Fabriano</strong> e la sua chiesa<br />
di S. Maria Maddalena” scriveva che in origine essa era una chiesa di un ospedale. Bisogna<br />
ricordare che nel Medioevo essi non avevano le stesse funzioni de<strong>gli</strong> ospedali moderni,<br />
infatti, erano piccoli e modesti, in un certo senso potevano chiamarsi ospizi, poiché erano<br />
destinati per dare riposo e ristoro a poveri viandanti e pellegrini. <strong>Fabriano</strong> di ospedali in quel<br />
periodo ne contava una decina, generalmente erano composti da poche stanze, una cucina, un<br />
dormitorio con qualche lettuccio, e alcune più piccole per i servizi, mentre il personale era<br />
composto da qualche umile religioso o laico. Anche se la data della fondazione della chiesa<br />
non è nota, è certo, come si può vedere da un legato testamentario, che essa esisteva già nel<br />
1326. In seguito l’ospedale era diretto da un Rettore religioso che era responsabile anche<br />
della chiesa. Più tardi furono chiamati i frati di Santo Spirito per amministrare l’ospedale.<br />
Essi vestivano di nero con il simbolo di una doppia croce di colore rosso, il loro ordine era<br />
regolare, laico ad eccezione di qualche sacerdote, ed era stato fondato dal cavaliere templare<br />
francese Guido dei conti di Guillaume di Montpellier nel 1170, e<strong>gli</strong> assisteva nella sua città<br />
<strong>gli</strong> infermi e i pellegrini, creò nel 1174 la casa hospital Saint Esprit. Nel 1198 l’ordine fu<br />
approvato da Papa Innocenzo III che trasferì la sede centrale a Roma nell’ospedale di S.<br />
Spirito in Saxia e si doveva occupare dei malati, dei poveri e de<strong>gli</strong> orfani, furono chiamati<br />
per tale scopo persone esperte in medicina. Tornando alla chiesa di S. Maria Maddalena, nel<br />
1391 la chiesa e l’ospedale sono diretti da un frate di origini dalmate Tommaso di Marco da<br />
Zara. Nel 1487 era priore e rettore della nostra e di parecchie altre chiese con ospedali, di<br />
Gualdo, Tolentino, Nocera e Camerino, il professore ordinario del S. Spirito frate Giovanni<br />
di Enrico de Flandria, un ammingo.<br />
Poi l’ospedale cessò di funzionare e rimase solo la chiesa. Il culto di S. Maria Maddalena<br />
aveva acquistato con il tempo un’enorme importanza per la nostra città, in base ad alcuni atti<br />
del Comune del 1453, si sa che la festa del 22 lu<strong>gli</strong>o era obbligatoria e chi<br />
lavorava era pesantemente multato. La devozione dei cartai fabrianesi alla<br />
Santa era molto antica, ma grazie ad un miracolo avvenuto in una cartiera<br />
nel 1599, divenne più grande. Poiché la chiesa era la sede di una confraternita<br />
piuttosto antica, quella del Croce sso, moltissimi operai e proprietari<br />
cartai s’iscrissero ad essa. All’inizio del 1700 contava ben 800 membri<br />
che pagavano un cappellano per dire la Messa ogni giorno e ricevevano il<br />
pane benedetto a Pasqua. Nel 1839 il Ponte ce Gregorio XVI, in seguito ad<br />
una richiesta della Corporazione dei Cartai, af da la chiesa all’Università<br />
dei Cartai di <strong>Fabriano</strong>, con l’obbligo di provvedere alla riparazione della<br />
stessa. Serviva un restauro radicale, cosa che non sarebbe stata possibile,<br />
poiché l’Università non aveva somme così ingenti, se non fosse intervenuto<br />
il generoso pastore della Diocesi, il romagnolo Francesco Faldi con una<br />
donazione di trecento scudi; e<strong>gli</strong> era sempre pronto a sostenere ogni iniziativa<br />
a n di bene per la sua comunità. Oltre a questa si aggiunsero piccole<br />
somme offerte dall’Università e dall’Unione de<strong>gli</strong> agricoltori insieme con<br />
un centinaio di scudi derivati dalla vendita di alcuni oggetti preziosi. Una<br />
volta compiuti i lavori, nella festa del 22 lu<strong>gli</strong>o 1858, fu inaugurata la chiesa.<br />
Un altro importante lavoro di restauro fu compiuto nel 1934-35 grazie al<br />
contributo dell’on. Giambattista Miliani, nel corso del quale furono scoperti<br />
de<strong>gli</strong> affreschi trecenteschi. In ultimo possiamo dire che questa chiesa ha<br />
una ricchezza storica e culturale che la maggior parte della gente ignora,<br />
ma che è interessante riscoprire.<br />
Paolo Carnevali<br />
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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
>SPORT<br />
SPES FABRIANO 82<br />
LA FORTEZZA RECANATI 88<br />
SPES FABRIANO – Iardella 17 (6/11,<br />
1/6), D’Arrigo 3 (1/1, 0/1), Stanic 20<br />
(5/7, 3/7), Loretelli n.e., Fontani 2 (1/4,<br />
0/5), Usberti 16 (2/9, 4/4), Liberati 9<br />
(0/1, 3/4), Trapella n.e., Castelletta 10<br />
(4/10), Sgobba 5 (2/5). All. Giordani<br />
LA FORTEZZA RECANATI – Centanni<br />
4 (2/2), Ceron 13 (1/5, 2/3), Fossati<br />
17 (1/3, 5/7), Evangelisti 2 (1/4, 0/2),<br />
Pierini 9 (1/4, 2/6), Chiarello 14 (6/11,<br />
0/2), Cecchetti 12 (6/8), Pierangeli 4<br />
(2/2, 0/3), Traini 9 (1/3, 2/2), Gilardi<br />
4 (2/2, 0/2). All. Pozzetti<br />
ARBITRI – Pisoni di Gorgonzola e<br />
Caroli di Milano<br />
NOTE – Parziali: 28-20, 41-38, 58-60,<br />
78-78, 82-88. Tiri liberi: <strong>Fabriano</strong> 7/9,<br />
Recanati 9/13. Tiri da due: <strong>Fabriano</strong><br />
21/48, Recanati 23/44. Tiri da tre:<br />
<strong>Fabriano</strong> 11/27, Recanati 11/27.<br />
Rimbalzi: <strong>Fabriano</strong> 43 (Castelletta 10),<br />
Recanati 40 (Cecchetti e Ceron 6). Assist:<br />
<strong>Fabriano</strong> 19 (Stanic 7), Recanati<br />
16 (Ceron 4). Falli fatti: <strong>Fabriano</strong> 10,<br />
Recanati 14. Valutazione: <strong>Fabriano</strong> 99,<br />
Recanati 104. Spettatori 500 circa.<br />
Spes, la sconfi tta è doppia<br />
La ripresa dopo lo stop per neve non è positiva per il team fabrianese<br />
di LUCA CIAPPELLONI<br />
Il ritorno in campo ad oltre due<br />
settimane di distanza non è stato<br />
felice per la Spes <strong>Fabriano</strong>, scon-<br />
tta sia da Recanati, dopo un tempo<br />
supplementare, sia da Chieti, dove i<br />
biancoblù hanno storto il naso per un<br />
arbitraggio che ha penalizzato la squadra<br />
di Giordani.<br />
Così contro Recanati. <strong>Fabriano</strong>, con<br />
Trapella in panchina per onor di rma,<br />
parte fortissimo. La tripla di Usberti<br />
(8 punti nella prima frazione) lancia la<br />
Spes sull’11-2 al 4’. Per Recanati, che<br />
ha il cannoniere Evangelisti a mezzo<br />
servizio, rispondono Traini e Pierini,<br />
ma i canestri pesanti del capitano<br />
fabrianese e di Stanic (già in doppia<br />
cifra al primo intervallo) consentono ai<br />
biancoblù di mantenere il vantaggio, nel<br />
mi<strong>gli</strong>or primo quarto, offensivamente<br />
parlando, della stagione. Recanati,<br />
però, si desta e sorpassa (29-34, tripla<br />
di Ceron) mentre la Spes trova il primo<br />
canestro dal campo dopo 6’ di quarto<br />
BLS CHIETI 60<br />
SPES FABRIANO 48<br />
BLS CHIETI – De Gregorio n.e., Gialloreto<br />
14 (4/6, 1/7), Martelli (0/2 da<br />
tre), Feliciangeli 8 (3/7, 0/2), Raschi<br />
14 (5/7, 1/3), Di Emidio (0/2, 0/1),<br />
Porfi do 3 (0/1, 1/2), Rossi 10 (3/7),<br />
Diomede 11 (2/4, 1/4). All. Sorgentone<br />
SPES FABRIANO – Iardella 3 (0/1,<br />
1/2), D’Arrigo (1/2 da tre), Stanic 7<br />
(1/4, 1/7), Loretelli n.e., Fontani 4 (1/4,<br />
0/3), Usberti 10 (2/5, 1/3), Liberati 3<br />
(1/1, 0/1), Trapella, Castelletta 6 (3/7),<br />
Sgobba 12 (6/7, 0/1). All. Giordani<br />
ARBITRI – Vanni de<strong>gli</strong> Onesti di Udine<br />
e Tomasoni di Varese<br />
NOTE – Parziali: 14-8, 35-20, 52-33,<br />
60-48. Tiri liberi: Chieti 14/19, <strong>Fabriano</strong><br />
8/13. Tiri da due: Chieti 17/34, <strong>Fabriano</strong><br />
14/29. Tiri da tre: Chieti 4/21, <strong>Fabriano</strong><br />
4/19. Rimbalzi: Chieti 37 (Rossi 17),<br />
<strong>Fabriano</strong> 31 (Usberti e Castelletta<br />
9). Assist: Chieti 15 (Gialloreto 4),<br />
<strong>Fabriano</strong> 8 (Iardella 3). Falli fatti: Chieti<br />
18, <strong>Fabriano</strong> 25. Valutazione: Chieti 88<br />
(Rossi 27), <strong>Fabriano</strong> 36 (Usberti 16).<br />
Spettatori 600 circa.<br />
BASKET Divisione Nazionale A<br />
con Castelletta. Recanati esce da<strong>gli</strong><br />
spo<strong>gli</strong>atoi con grande aggressività e<br />
mette di nuovo la freccia (41-43, layup<br />
di Chiarello). Per la Spes salgono<br />
in cattedra i play Stanic e Liberati,<br />
che con nove punti in coppia tornano a<br />
far pendere la bilancia dalla parte dei<br />
biancoblù (51-48). E’ successivamente<br />
una raf ca del sorprendente Cecchetti<br />
(8 punti in 2’) a far mettere ancora il<br />
naso avanti a<strong>gli</strong> ospiti (53-56 al 29’).<br />
Cecchetti continua il suo magic moment<br />
e rma il +6 con altri quattro punti in<br />
un amen. Il nale è palpitante: bomba<br />
di Fossati per il pareggio, lo emula Liberati.<br />
La Spes deve però ancora fare i<br />
conti con il regista de La Fortezza che<br />
rma la parità con un altro cesto pesante<br />
(78-78). Nel supplementare allunga<br />
Recanati con Chiarello che realizza<br />
quattro punti consecutivi (78-82) e gela<br />
il Pala Guerrieri. Fossati spacca in due il<br />
match con la quinta tripla di serata e fa<br />
calare il sipario sul derby marchigiano.<br />
Così a Chieti. I padroni di casa sono<br />
senza Rajola (problemi muscolari),<br />
BASKET Settore giovanile<br />
L'Under 19 macina successi<br />
Si è ripreso a giocare nei campionati giovanili. Ecco un’ampia panoramica sulle<br />
squadre della Basket School <strong>Fabriano</strong>. L’Under 13 Regionale ha perso a Osimo<br />
55-50. Tabellino: Martinelli 2, Fanesi 13, Lupacchini, Guerra 7, Pinto 6, Moscatelli<br />
7, Gnecchi 13, Gobbi 2, Mariani, Zanelli, Carsetti; all. Staffaroni. Prossimo turno:<br />
sabato 25 febbraio alla palestra Morea (ore 16) contro la Vallesina.<br />
Anche l’Under 14 Regionale ha perso ad Osimo, 98-55. Tabellino: Crivellaro,<br />
Ballelli 5, Menichelli, Giuseppetti 4, Vitali 11, Spadini 2, Zampetti 5, Tozzi 15,<br />
Giantomassi 2, Pellegrini 4, Beltrami, Patrizi 7; all. Cutugno.<br />
L’Under 15 Regionale è stata battuta a domicilio dalle Teste Matte Pesaro per<br />
55-69. Tabellino: Menichelli, Cenci 2, Mosciatti M. 5, Fabbri 23, Tozzi 4, Braccini<br />
12, Beltrami, Cesauri 3, Amzai S. 4, Amzai E.; all. Falcioni. Prossimo turno:<br />
domenica 26 febbraio a Marzocca.<br />
L’Under 17 Regionale ha perso con il Matelica per 52-70. Tabellino: Liberati,<br />
Soldano 2, Braccini, Nicolini, Conti 4, Radichetti 7, Mosciatti G. 8, Uf zialetti 4,<br />
Carsetti 6, Mannucci 10, Ciancamerla 11; all. Cerini e Cutugno. Prossimo turno:<br />
sabato 25 febbraio a Montemarciano.<br />
L’Under 19 Elite ha disputato due gare. Prima i fabrianesi hanno vinto il match<br />
di recupero a Macerata con un netto 49-82. Tabellino: Rossi 6 (2/5), Pierpaoli,<br />
Ferretti 6 (3/3), Perez 25 (8/17, 1/1), D'Arrigo 18 (3/10, 4/8), Cerini 9 (4/6), Rossini<br />
10 (2/2, 2/2), Spadini 4 (2/4), Piermartiri 3 (1/1, 0/1), Loretelli A. (0/1, 0/1); all.<br />
Cerini. Poi, nel canonico turno di campionato, è arrivato un altro bel colpaccio a<br />
Pesaro contro la Stella Maris per 59-71. Tabellino: Rossi 12 (3/9, 0/1), Pierpaoli<br />
2 (1/2), Ferretti, Perez 21 (10/18, 0/1), D'Arrigo 15 (4/7, 2/5), Cerini 2, Rossini<br />
11 (4/4, 0/1), Spadini n.e., Piermartiri 6 (3/6), Loretelli A. 2 (1/4); all. Cerini.<br />
Prossimo turno: ad Ancona contro l’Adriatico il 29 febbraio.<br />
Domenica impegnativa<br />
trasferta a San Severo<br />
mentre <strong>Fabriano</strong> può di nuovo schierare,<br />
seppur solamente per qualche<br />
minuto, il recuperato Trapella. Dopo un<br />
primo quarto equilibrato, si accendono<br />
Raschi e Gialloreto che, al 13’, portano<br />
a +15 i padroni di casa, con <strong>Fabriano</strong><br />
che vede nel suo scout più palloni persi<br />
(9) che punti (8). Coach Giordani è<br />
costretto a ricorrere due volte al time<br />
out in apertura di seconda frazione e a<br />
pescare dalla panchina energie nuove.<br />
D’Arrigo trova il primo canestro da fuori,<br />
ma Por do replica e fa volare Chieti<br />
a +17 (28-11 al 15’). La Spes tiene botta<br />
con Usberti e Sgobba, ma i cinque punti<br />
consecutivi di Diomede riallargano la<br />
forbice no al +15 (35-20) con cui si<br />
va al riposo lungo. La Spes non perde<br />
comunque la vo<strong>gli</strong>a di lottare e con le<br />
iniziative di Sgobba resta nel match. La<br />
prima tripla di Iardella e il canestro di<br />
Usberti riportano <strong>Fabriano</strong> a -10 (39-29<br />
al 26’), mentre per Chieti imperversano<br />
Raschi e Rossi che danno ai padroni di<br />
casa il +14. Il fallo tecnico af bbiato<br />
alla panchina fabrianese consente a<br />
Gialloreto di infilare cinque punti<br />
consecutivi per il 52-33 con cui si va<br />
all’ultimo riposo. Un altro fallo tecnico,<br />
stavolta al giovane Di Emidio, cambia<br />
improvvisamente volto al match. Break<br />
di 0-7 della Spes (52-40 al 35’, tripla<br />
di Stanic) e Chieti non trova più la via<br />
del canestro. Capitan Usberti infila<br />
la ‘bomba’ del -9, ma Diomede getta<br />
acqua sul fuoco della Spes e spezza il<br />
digiuno della BLS nel quarto periodo<br />
con un layup. <strong>Fabriano</strong> sciupa numerose<br />
possibilità di riavvicinarsi a Chieti,<br />
con <strong>gli</strong> errori in sequenza di D’Arrigo,<br />
Stanic, Sgobba e Fontani che non puniscono<br />
la clamorosa sterilità offensiva<br />
dei padroni di casa (due punti realizzati<br />
nei primi 8’ di ultimo quarto). La Spes,<br />
alla peggior partita come produzione<br />
offensiva, è punita dalle 25 palle perse,<br />
dalla serata storta de<strong>gli</strong> esterni Stanic,<br />
Iardella e Fontani (4/21 complessivo al<br />
tiro) e da una direzione arbitrale che ha<br />
scatenato la rabbia di coach e società<br />
nel post-partita.<br />
Il prossimo avversario: San Severo.<br />
Si gioca domenica in Pu<strong>gli</strong>a. Rispetto<br />
all'andata, coach Paternoster è stato<br />
sostituito con Piero Millina, che ha<br />
conquistato il suo primo successo ad<br />
Anagni. L’infortunio patito da Rugolo,<br />
proprio al Pala Guerrieri lo scorso 8<br />
dicembre (da quel giorno 2 vinte e 7<br />
perse), ha privato i giallo neri del loro<br />
faro offensivo (14.2 punti), ma ora che<br />
l’esterno reggino è pienamente recuperato<br />
San Severo è tornata a ruggire.<br />
In cabina di regia c’è il marchigiano<br />
Fabio Lovatti (8 punti e 2.1 assist),<br />
22enne di scuola Scavolini Pesaro. Al<br />
suo anco partono in quintetto l’ex<br />
Teramo Marzoli, anch’e<strong>gli</strong> classe ’89<br />
(10.4), in crescita, e lo stesso Rugolo.<br />
I lunghi Fattori (13.5, 41% da tre) e<br />
Amoroso (12.4 punti e 4.9 rimbalzi)<br />
garantiscono pericolosità offensiva,<br />
nonostante siano quelli che hanno registrato<br />
un maggiore calo ne<strong>gli</strong> ultimi<br />
due mesi. Dalla panchina si alzano<br />
Ivan Scarponi, ala ex Montecatini (8.7<br />
punti), il play Poluzzi (2.4 punti) e il<br />
solido pivot Candido (5 punti).<br />
BASKET Serie D<br />
I 53rd sconfi tti al fotofi nish<br />
Scon tta in volata per i 53rd <strong>Fabriano</strong> (63-64) che, al termine di una gara combattuta,<br />
ma quasi sempre condotta, si vedono raggiungere e sorpassare nell’ultimo<br />
minuto da<strong>gli</strong> Sprjtz Camerata Picena. La squadra di coach Lorenzo Cecchini chiude<br />
avanti la prima frazione di due lunghezze, spinta dall’intraprendenza di Jachetta e<br />
Giombi. I 53rd prendono in mano l’iniziativa nel 3° quarto, quando stringono le<br />
ma<strong>gli</strong>e in difesa e cavalcano l’ottima serata di Jachetta in attacco. Gli Sprjtz, però,<br />
non si arrendono e restano sempre a contatto con i bianco viola, che nell’ultima<br />
frazione non trovano più la via del canestro e nel momento topico vengono raggiunti<br />
e sopravanzati da<strong>gli</strong> ospiti. Il tabellino: Costantini 6, Cecchini F. 7, Mazzoni G.,<br />
Pallotta 2, Narcisi 1, Bruzzechesse 5, Jachetta 20, Corradini 9, Pietrini 2, Giombi<br />
11. All. Cecchini L. I 53rd torneranno in campo sabato 25 febbraio, ancora alla<br />
palestra Morea (ore 21), contro la capolista Aesis Jesi.<br />
25<br />
Iardella cerca di superare Fossati durante<br />
il derby con La Fortezza Recanati<br />
(foto Teatini/Buscarini)<br />
classifi che<br />
DIVISIONE NAZIONALE A<br />
Divisione Nord-Ovest:<br />
Omegna 44; Torino 34; Trevi<strong>gli</strong>o 28;<br />
Casalpusterlengo e Pavia 26; Castelletto<br />
Ticino 16.<br />
Divisione Nord-Est: Trento e Trieste<br />
34; Perugia 22; Siena, Firenze e<br />
Santarcangelo 14.<br />
Divisione Sud-Ovest: Napoli 40; Capo<br />
d'Orlando 30; Ferentino 26; Matera 22;<br />
Latina 20; Anagni 14.<br />
Divisione Sud-Est: Recanati, Chieti e<br />
Bari 24; San Severo 18; Spes <strong>Fabriano</strong><br />
14; Ruvo di Pu<strong>gli</strong>a 6.<br />
SERIE C REGIONALE<br />
Halley Matelica e Gualdo Tadino<br />
28; Urbania 24; Loreto Pesaro e<br />
Fermignano 22; Bramante Pesaro<br />
20; Pontevecchio 18; Fano, Perugia<br />
e Urbino 14; Todi 12; Ca<strong>gli</strong> 10.<br />
SERIE D<br />
Aesis Jesi 30; Basket Giovane Pesaro<br />
26; Virtus Jesi e Teste Matte Pesaro 22;<br />
Fossombrone, Montecchio e Camerata<br />
Picena 20; Wild Cats Pesaro 18; 53rd<br />
<strong>Fabriano</strong> e Basket School <strong>Fabriano</strong><br />
14; Aquarius Pesaro 12; Vallesina 10;<br />
Vadese 4; Maior Senigallia 2.<br />
PROMOZIONE (Ancona)<br />
Blunky <strong>Fabriano</strong> 24; Evergreen <strong>Fabriano</strong><br />
20; Castelfi dardo, Chiaravalle<br />
e Adriatico Ancona 18; Polverigi, P73<br />
Ancona, Sassoferrato e Osimo St.<br />
10; Dinamo Ancona 8; Cerreto e San<br />
Marcello 6.<br />
PROMOZIONE (Macerata)<br />
Lully Porto Recanati, Morrovalle e Cus<br />
Macerata 26; Junior Porto Recanati, Gladiatores<br />
Matelica ed Edera Macerata A<br />
18; Cus Camerino 16; Partizan Macerata<br />
14; Recanati 12; Civitanova e Pollenza<br />
8; Edera Macerata B 0.<br />
SERIE C FEMMINILE<br />
Schiavoni Ancona e Highlander Cattolica<br />
18; Porto Sant'Elpidio e Girls Ancona<br />
12; Offi da 10; Olimpia Pesaro e Osimo<br />
8; School Pesaro 6; Thunder Matelica<br />
4; Pallacanestro <strong>Fabriano</strong> 2.<br />
25 sport.indd 2 22/02/12 11.08
26 >SPORT<<br />
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
VOLLEY Serie B2 femminile<br />
In arrivo un tour de force<br />
La Pallavolo <strong>Fabriano</strong> comincia un ciclo decisivo per la salvezza<br />
di LORENZO CARSETTI<br />
La Pallavolo <strong>Fabriano</strong> inciampa<br />
ancora. A Recanati, dove le cartaie<br />
hanno recuperato mercoledì<br />
scorso l’allacciata valida per il 15°<br />
turno di campionato, il sestetto del<br />
presidente Gabellieri ha rimediato una<br />
scon tta per 3-1 che ha confermato<br />
le dif coltà esterne. Il fondamentale<br />
match casalingo con Amandola, che<br />
si sarebbe dovuto giocare sabato 18, è<br />
stato rinviato a mercoledì 29 febbraio<br />
(ore 21.15). Servirà un PalaGuerrieri<br />
vestito per le grandi occasioni, per<br />
supportare le ragazze nel momento più<br />
delicato della stagione.<br />
A stento. Nel mezzo, tuttavia, ci sarà<br />
da sbattersi ad Ascoli in una partita<br />
che costituirebbe peccato mortale<br />
sottovalutare. E se <strong>Fabriano</strong> è quella<br />
de<strong>gli</strong> ultimi due mesi, è vietato ogni<br />
qualsiasi preventivo di superiorità.<br />
Raimondo Capomagi è destinato a farne<br />
il suo credo. Una sola vittoria (quella<br />
con Moie) nelle ultime quattro partite<br />
RUGBY Serie C<br />
BREVI BASKET<br />
PROMOZIONE<br />
Nel girone anconetano, il Lallobasket<br />
Sassoferrato ha superato 61-51 il<br />
San Marcello. Nel girone maceratese, i<br />
Gladiatores Matelica hanno espugnato<br />
con autorità il parquet del Partizan<br />
Macerata per 50-89. Domenica 26<br />
febbraio i Gladiatores affronteranno sul<br />
proprio parquet il Cus Camerino per una<br />
sfi da sempre molto sentita (palazzetto<br />
di Matelica, ore 18).<br />
SERIE C DONNE<br />
La Thunder Matelica è stata sconfi tta<br />
ad Ancona per mano della fortissima<br />
capolista Schiavoni 81-44. Domenica<br />
26 febbraio la Thunder tornerà a giocare<br />
in casa contro l'Osimo (ore 16).<br />
COSMETAL RECANATI 3<br />
PALLAVOLO FABRIANO 1<br />
COSMETAL RECANATI – Isidori, Morgoni<br />
(L), Giorgi, Finelli (L), Sampaolesi,<br />
Beldomenico, Ciava<strong>gli</strong>a, Musciano,<br />
Mengascini, Caprari, Malavolta, Fedeli.<br />
All. Paniconi<br />
PALLAVOLO FABRIANO – Sona<strong>gli</strong>a,<br />
Persigilli, Ciccolini, Pellicciari, Mancini<br />
Palamoni, Santoni, Capomagi M. (L);<br />
Palazzi, Lametti, Cerini, Gezzi, Cavalieri.<br />
All. Capomagi R.<br />
PARZIALI - 25-23, 25-18, 22-25, 25-23<br />
CLASSIFICA - Cesena 41, Porto Recanati<br />
e Bastia 36, Pa<strong>gli</strong>are 35, Recanati<br />
27, Manoppello Pescara 25, Jesi 22,<br />
<strong>Fabriano</strong> 21, Moie 20, Perugia 19, Amandola<br />
16, Rimini 13, Ascoli 7, Chieti 0.<br />
Fabrianesi come una valanga: 6-50!<br />
In formazione rimaneggiata il <strong>Fabriano</strong> Rugby ha sbancato Porto<br />
Sant’Elpidio. I coach Sciamanna e Lombardi fanno di necessità virtù.<br />
Nonostante ciò si scende in campo molto determinati, consapevoli che<br />
si dovrà dare tutto per uscire vincitori. E così è: il risultato nale parla<br />
da solo, 6-50, accolto con gioia dai fabrianesi che hanno saputo ben<br />
interpretare la partita, rimanendo sempre concentrati e disciplinati. Una<br />
menzione particolare per l’improvvisato tallonatore Vasi Konstantinidis<br />
che ha realizzato la sua prima meta in carriera. La squadra: Becchetti,<br />
Konstantinidis, Beccacece, Lombardi, Coniguardi, Capalti, Ghilardi,<br />
Luzi, Ragni, Janigro, Fronzi, Betti, Riccioni, Teodori, Maccari. A<br />
disposizione: Spinaci, Rossi, Ferretti. Prossima partita: domenica 26<br />
febbraio alle ore 14.30, il <strong>Fabriano</strong> affronterà in trasferta il Moscosi<br />
Rugby, sul campo della frazione Moscosi di Cingoli. Classi ca: Città di<br />
Castello 53 (-4), Cus Camerino 46, Amatori Perugia 44 (-8), <strong>Fabriano</strong><br />
36 (-8), Perugia Senior 34 (-8), Gualdo&Nocera 19, Porto Sant'Elpidio<br />
16 (-4), Guardia Martana 7 (-4), Valmetauro Titans 5, Moscosi 4 (-16).<br />
BASKET Serie C regionale<br />
L'Halley sbanca Pesaro<br />
ma perde a Fermignano<br />
Dove eravamo rimasti? E’ una domanda<br />
spontanea dopo il grande caos della<br />
neve che, oltre a causare disagi immaginabili<br />
a persone e cose, ha stravolto<br />
anche il calendario sportivo. Il basket<br />
non è restato immune da questo. Alla<br />
ripresa dell'attività l’Halley Matelica<br />
ha vinto in trasferta con il Loreto Pesaro<br />
per 63-70. Gli uomini di Sona<strong>gli</strong>a, dopo<br />
un inizio dif cile che li ha visti sempre<br />
inseguire con il primo tempo concluso<br />
sul 37-29, hanno cominciato il recupero<br />
hanno rispedito il plotone a cinque<br />
punti dal quart’ultimo posto. “Ma a<br />
Recanati siamo stati in partita – ci tiene<br />
Dimitri<br />
Porcarelli<br />
e concretizzato il sorpasso nel terzo<br />
quarto (45-48) per poi chiudere agevolmente<br />
l’incontro conquistando così una<br />
vittoria importante che ricaccia indietro<br />
le ambizioni di primato dei pesaresi. Il<br />
tabellino matelicese: Santini 8, Sorci<br />
16, Cortese 7, Bracchetti, Montanari 2,<br />
Venturi 18, Gatti 2, Porcarelli 9, Rosei<br />
5, Capannini 8. Poi però martedì sera,<br />
nel primo dei due recuperi di campionato,<br />
l'Halley ha perso a Fermignano<br />
per 75-59. Tabellino: Santini 7, Sorci<br />
2, Cortese 3, Boni, Bracchetti, Venturi<br />
19, Gatti 4, Porcarelli 10, Rosei 11, Capannini<br />
3. Prossimo incontro, sabato 25<br />
febbraio (ore 18.15) in casa per l'ultima<br />
gara di ritorno contro la quotata Urbania.<br />
Poi sabato 3 marzo si recupererà la<br />
partita contro il Ca<strong>gli</strong> al palazzetto di<br />
Matelica (ore 18.15). Quindi inizierà la<br />
"fase ad orologio".<br />
Egidio Montemezzo<br />
a precisare il nocchiero fabrianese – nel<br />
primo e quarto set eravamo sul 23 pari,<br />
per poco non ce la facevamo. Non deve<br />
essere un alibi, ma c’erano condizioni<br />
ambientali proibitive, con la palestra<br />
fredda, della quale non eravamo stati<br />
avvertiti, mentre le nostre avversarie si<br />
riscaldavano vestite. Abbiamo servito<br />
bene, ma commettiamo ancora qualche<br />
errore di troppo in ricezione nelle fasi<br />
centrali dei set che poi paghiamo alla<br />
fine. Ma ho recuperato pienamente<br />
Mancini Palamoni dal problema alla<br />
cavi<strong>gli</strong>a, e questo sarà un fattore aggiunto<br />
in vista delle prossime partite”.<br />
Manco a dirlo, decisive. “Giocheremo<br />
sette volte da qui al 31 marzo, saranno i<br />
punti decisivi per la salvezza – afferma<br />
Capomagi – Ascoli è penultima in classi<br />
ca, ma la settimana scorsa ha perso<br />
a Moie dopo essere stata avanti 20-11<br />
sull’1-1. Non potremo fare errore più<br />
grande che sottovalutarla. Sappiamo<br />
che molto si deciderà contro Amandola,<br />
ma dobbiamo presentarci a quella partita<br />
nelle mi<strong>gli</strong>ori condizioni possibili<br />
GINNASTICA Ritmica<br />
Fine settimana vincente:<br />
le ginnaste fanno il pieno<br />
La neve ha sconvolto i programmi delle gare regionali di ritmica, per cui sia sabato<br />
che domenica ci sono stati i recuperi della Categoria a Fano e della Specialità in<br />
Ancona. Iniziamo con la seconda ed ultima prova del Campionato di Categoria con<br />
la classi ca della giornata e la classi ca nale del Campionato Regionale.Ecco i<br />
risultati della Carifabriano Ginnastica. Allieve di Prima Fascia: Talisa Torretti<br />
terza, Giulia Fattorini quarta, Roberta Giardinieri quinta e Gaia Andreatini settima.<br />
Allieve Seconda Fascia: So a Crescentini quarta. Nelle Junior di Prima Fascia si<br />
laurea Campionessa regionale Letizia Cicconcelli e quarta Angelica Accatino. Tra<br />
le Junior di Seconda Fascia titolo regionale a Valeria Carnali, terza Cecilia Meriggiola<br />
e quinta Michela Moscianese, mentre per le Senior altra vittoria fabrianese<br />
con la conferma di campionessa regionale Marika Buratti e seconda Valeria Rossi.<br />
Per il Campionato di Specialità si recupera ad Ancona la gara prevista a <strong>Fabriano</strong><br />
e rimandata per il maltempo. In pedana le ginnaste della Carifabriano hanno ben<br />
gareggiato riportando ottimi risultati. Nella categoria delle Junior Serena Carnali<br />
ottiene la vittoria alla fune ed il terzo posto al cerchio, Camilla Zuccaro prima sia<br />
alla palla che alle clavette, Chiara Caselli seconda al cerchio e quarta alle clavette,<br />
Azzurra Ottaviani quinta sia alla palla che alle clavette. Nella categoria Senior Katiuscia<br />
Pedica prima<br />
al cerchio ed<br />
al nastro, Martina<br />
Santini prima alla<br />
fune e seconda alle<br />
clavette. Per cui<br />
ne settimana con<br />
un bottino di vittorie<br />
notevole, che<br />
è di buon auspicio<br />
per il proseguimento<br />
della stagione.<br />
Le ginnaste<br />
con la presidentessa<br />
Angela Piccoli<br />
e, soprattutto, senza perdere<br />
altri punti”.<br />
Mal di trasferta. Non sarà<br />
facile contrastarlo, ma bisognerà<br />
adoperarsi. Del resto,<br />
non è un caso se <strong>Fabriano</strong><br />
non vince fuori casa dal<br />
lontano 3 dicembre, quando<br />
sbancò Bastia Umbra in<br />
quella che resta forse la mi<strong>gli</strong>or<br />
partita della stagione.<br />
“Forse la pesante scon tta<br />
di Perugia (a ne 2011, ndr)<br />
ha pesato molto nella nostra<br />
testa – svela Capomagi – da<br />
lì in poi abbiamo iniziato a<br />
faticare. Ma non abbiamo<br />
individualità in grado di<br />
risolvere tutti i problemi,<br />
questo gruppo ha sempre costruito<br />
le sue fortune con il contributo di<br />
tutte e solo così potrà uscirne.” Sabato,<br />
dunque, si va ad Ascoli Piceno (ore 21).<br />
In dubbio capitan Persigilli, che anche<br />
a Recanati si è trovata alle prese con il<br />
mal di schiena. Mercoledì 29 febbraio,<br />
Il <strong>Fabriano</strong> Rugby felice<br />
dopo la vittoria nel pantano<br />
di Porto Sant'Elpidio<br />
Giorgia Pellicciari in battuta<br />
(foto di Massimo Ilari)<br />
poi, nel giorno del crocevia interno<br />
con Amandola, sapremo se Sona<strong>gli</strong>a<br />
e compagnia potranno risparmiarsi un<br />
nale di stagione al cardiopalma.<br />
classifi che<br />
ECCELLENZA<br />
Fermana 45; Tolentino 44;<br />
Maceratese 42; Grottammare<br />
e Urbania 36; Cingolana<br />
34; Monturanese 33; Vigor Senigallia<br />
32; Ca<strong>gli</strong>ese 31; Corridonia 30; Biagio<br />
Nazzaro 29; Truentina e Fossombrone<br />
28; Elpidiense Cascinare e Montegranaro<br />
24; Belvederese 20; Fortitudo <strong>Fabriano</strong><br />
12; Montecchio 2.<br />
PROMOZIONE<br />
Urbinelli, Apiro e Vismara Pesaro 39;<br />
Matelica 37; Offagna 35; Piandimeleto<br />
e Real Metauro 34; Castelfi dardo 33; Rio<br />
Salso e Falconarese 32; Gallo Colbordolo<br />
e Passatempese 31; Marotta 30; Osimana<br />
26; Vadese e Pergolese 23; <strong>Fabriano</strong> e<br />
Castelfrettese 22; Ostra Vetere 15.<br />
PRIMA CATEGORIA<br />
San Marcello 40; Filottranese 36; Marina<br />
e Sassoferrato Genga 34; Marzocca 32;<br />
Laurentina e Cupramontana 29; Barbara<br />
e Cameranese 28; Camerano 26; Torrette<br />
24; Monserra 22; Filottrano 19; Ostra 16;<br />
Borghetto 10; Brandoni Dorica 6.<br />
SECONDA CATEGORIA gir. C<br />
Cantiano 37; M. Senigallia 36; Frontone,<br />
Ponte Sasso, Corinaldo e San Costanzo<br />
33; Arcevia Cabernardi e Falconara 28;<br />
Senigallia 27; Castelleone 23; Chiaravale<br />
21; Montemarciano e Torre San Marco<br />
20; Sangiorgese 14; Ponterosso 13;<br />
Palombina 10.<br />
SECONDA CATEGORIA gir. D<br />
Castelplanio 43; Monsano 40; Collemarino<br />
39; Leonessa Montoro 33; Castelbellino<br />
28; Cingulum 27; Staffolo 25;<br />
Agu<strong>gli</strong>ano Polverigi, Argignano e Borgo<br />
Minonna 24; Sampaolese 23; Vallesina<br />
22; Cameratese 21; Cerreto 20; Victoria<br />
Strada 15; Serrana 10.<br />
TERZA CATEGORIA gir. D<br />
Albacina e Pianello 29; Morro d'Alba e<br />
Castelferretti 27; Autora Jesi e Spes Jesi<br />
26; Falconara e Poggio San Marcello 25;<br />
Maiolati 24; Serradica 17; Real Borgo<br />
13; Chiaravalle 12; Rosora Angeli 10;<br />
Mosaico 4.<br />
TERZA CATEGORIA gir. G<br />
Fabiani Matelica 36; Juventus Club 32;<br />
Esanato<strong>gli</strong>a e Pian di Pieca 31; Pioraco<br />
30; Palombese 26; Sefro 23; Colmuranese<br />
22; Visso 16; Nova Camers e San<br />
Severino 14; Monte San Martino 9; Gualdo<br />
5; Sforzacosta 1.<br />
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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >SPORT<<br />
27<br />
ATLETICA <strong>Fabriano</strong><br />
La neve rallenta <strong>gli</strong> atleti<br />
Allenamenti ridotti per tre settimane di maltempo: la polemica<br />
Il maltempo ha fermato per tre<br />
settimane l’attività di tutti i settori<br />
giovanili dell’Atletica <strong>Fabriano</strong>, né<br />
poteva essere diversamente, considerando<br />
che sia il piazzale antistante lo stadio<br />
sia la super ce interna della struttura<br />
(campo da gioco e pista di atletica) sono<br />
state ricoperte completamente da almeno<br />
70 centimetri di neve. Il parcheggio<br />
è stato più o meno sgomberato dai soliti<br />
quattro o cinque volontari, per quel che<br />
riguarda la pista, molto faticosamente<br />
(sempre i soliti noti…) si sta cercando<br />
di aprire lo sviluppo dei 400 metri<br />
della sesta corsia. Ovviamente, senza<br />
alcuna attrezzatura o macchinario a<br />
disposizione per sgomberare con maggiore<br />
facilità le super ci, una nevicata<br />
abbondante è destinata a determinare la<br />
paralisi totale dell’attività del calcio e<br />
dell’atletica per settimane e settimane.<br />
Se poi la quasi totalità di dirigenti ed<br />
iscritti sembra refrattaria alla pala,<br />
allora si può tranquillamente chiudere<br />
i battenti no al disgelo.<br />
I volontari erano talmente pochi che<br />
non hanno potuto ovviamente rispondere<br />
(con rammarico) alla bella<br />
iniziativa della “spalata solidale”<br />
promossa dalla Basket School, troppo<br />
presi com’erano (dalle 7 alle 12.30 di<br />
domenica mattina) a cercare di rendere<br />
praticabile il parcheggio dello stadio e<br />
l’ingresso alla struttura. Dopo questa<br />
antipatica premessa, che vorrebbe se<br />
non altro richiamare ad un po’ più di<br />
responsabilità e partecipazione, senza<br />
appro ttare comunque e sempre del<br />
lavoro de<strong>gli</strong> altri, diciamo che non<br />
tutti si sono arresi, anche agonisticamente<br />
parlando. In quattro erano già<br />
POESIA<br />
Il traguardo<br />
Quanti traguardi nella vita:<br />
il traguardo di una vita avanzata e in salute,<br />
quello di una laurea,<br />
e via dicendo…<br />
Ci sono altri traguardi meravi<strong>gli</strong>osi,<br />
quelli delle attività sportive,<br />
nel mio caso mi riferisco alle due ruote,<br />
la bici.<br />
Caro amico atleta del pedale,<br />
mi permetto di suggerire,<br />
qualche qualità che bisogna possedere,<br />
per svolgere questo sport agonistico:<br />
intelligenza, stile perfetto,<br />
preparazione, volontà, forza.<br />
Quando ti presenterai sulla linea<br />
di partenza<br />
per una gara e sentirai la voce:<br />
“pronti, via!”,<br />
non partire, se non hai intenzione<br />
di essere pulito,<br />
per te quel traguardo non sarà<br />
un traguardo.<br />
Avere scadenza di effetti è male.<br />
Mentre nel vero atleta<br />
l’intelligenza comanderà la sua forza,<br />
come… e quando…<br />
anche se il traguardo sarà lontano<br />
lo vedrà con la sua mente.<br />
Durante la gara<br />
non mancherà occasione di vedere<br />
tante ruote primeggiare,<br />
poi indietreggiare.<br />
Nelle fasi salienti della gara<br />
la tua sana forza e salute<br />
entreranno in azione nel vedere<br />
le prime transenne,<br />
il traguardo è vicino,<br />
si vede lassù in ascesa.<br />
Si vedrà la folla che si sporge col petto,<br />
anche con poco rispetto,<br />
ti servirà di dare i colpi sui pedali<br />
e di fare pedalate mordenti:<br />
per te, se sei pulito,<br />
saranno momenti potenti.<br />
E’ volata… la stretta di denti…<br />
E anche se non sarà vittoria,<br />
per te sarà sempre una gloria.<br />
Sebastiano Gubinelli<br />
quali cati per partecipare ai Campionati<br />
Italiani Indoor, <strong>gli</strong> Allievi Gian<br />
Marco Cacciamani nel getto del peso<br />
e Gabriele Tozzi nella staffetta 4x200<br />
metri, l’Allieva Ilaria Bonafoni nei 60<br />
metri e lo Junior Nicolò Marinelli nei<br />
400 metri. Ebbene, i risultati sono stati<br />
strabilianti, soltanto pensando che né<br />
pedane, né pista ovviamente potevano<br />
essere frequentate. Immaginate pure<br />
come si può preparare una gara sui 400<br />
metri avendo a disposizione nient’altro<br />
che una palestra di venti metri e le gradinate<br />
della tribuna coperta.<br />
La mancanza di una struttura, magari<br />
piccola e spartana, per consentire anche<br />
<strong>gli</strong> allenamenti al coperto si avverte<br />
da sempre, come quella di un’area da<br />
adattare per i lanci, ma guriamoci se<br />
in questi periodi di crisi totale ci può<br />
essere attenzione per lo sport. Incitiamo<br />
la sistemazione delle strade e della segnaletica,<br />
almeno a disposizione di tutti,<br />
non soltanto di quattro o cinquemila<br />
praticanti di attività sportive.<br />
Intanto però la Federazione ha assegnato<br />
all’Atletica <strong>Fabriano</strong> l’organizzazione<br />
di alcune gare particolarmente<br />
importanti durante la prossima primavera<br />
e la dirigenza biancorossa non ha<br />
avuto ancora risposte dall’amministrazione<br />
comunale circa l’acquisto di una<br />
materassina super ciale per la ricaduta<br />
del salto in alto, esattamente come per<br />
la rete di protezione della gabbia del<br />
martello, alla ne acquistata per disperazione<br />
dovuta a necessità assoluta dalla<br />
stessa Associazione, ed ovviamente mai<br />
rimborsata come invece garantito dai<br />
responsabili comunali.<br />
Me<strong>gli</strong>o non farle certe promesse, o<br />
CALCIO Il punto<br />
Si riparte<br />
nel weekend<br />
quanto meno, me<strong>gli</strong>o non crederci.<br />
Speriamo a questo punto che i campionati<br />
di calcio, fermi per la neve, si<br />
protraggano no al maggio inoltrato,<br />
in modo da avere una scusa plausibile<br />
(stadio occupato) per rinunciare alle<br />
gare assegnate ed evitare una guraccia.<br />
Gian Marco, Gabriele, Ilaria e Nicolò<br />
perdoneranno questo inutile preambolo.<br />
Loro sono stati comunque protagonisti<br />
di autentico spessore agonistico, veri<br />
testimonial di una Associazione che<br />
con quattro soldi, tanta passione e senza<br />
lasciare un centesimo di debito in giro,<br />
garantisce l’attività sportiva da 50 anni<br />
Gian Marco, Ilaria e Gabriele<br />
ininterrottamente ad un bel numero di<br />
giovanissimi atleti (quest’anno, in nemmeno<br />
due mesi, già 138 iscritti). Gian<br />
Marco Cacciamani è stato il primo a<br />
scendere in pedana, nel getto del peso.<br />
Certo, <strong>gli</strong> sono mancati <strong>gli</strong> allenamenti<br />
all’aperto, ma comunque, l’allievo di<br />
Giuseppe Ga<strong>gli</strong>ardi si è piazzato al<br />
12° posto con il primo lancio (<strong>gli</strong> altri<br />
due nulli) a metri 13.75, pure distante<br />
dal suo fresco record di 14.30. Poco<br />
dopo ecco schierato Nicolò Marinelli<br />
nei 400 metri. Bella gara la sua, senza<br />
paura, ma corsa con temperamento<br />
e decisione in 51”74, un buon crono<br />
che <strong>gli</strong> ha consentito di piazzarsi al<br />
19° posto in Italia. Domenica mattina<br />
si è presentata ai blocchi di partenza<br />
dei 60 metri l’Allieva Ilaria Bonafoni,<br />
velocissima erede di Gabriella De Leo<br />
e Dajana Cuicchi. Per lei, superare la<br />
quali cazione ed approdare in semi-<br />
nale, era già un grande obbiettivo<br />
ed infatti, correndo nel nuovo record<br />
sociale e personale di 8”08, il risultato<br />
è stato centrato, in sedicesima ed ultima<br />
posizione utile. Ma il temperamento<br />
di Ilaria è conosciuto ed in semi nale,<br />
tenendo benissimo in pugno la gara, si<br />
è addirittura superata, mi<strong>gli</strong>orandosi<br />
con un crono di 8”00 (6° posizione)<br />
e centrando un 12° posto nale che le<br />
rende veramente onore. Si tratta del<br />
secondo mi<strong>gli</strong>or crono di sempre nei<br />
60 indoor della storia dell’Atletica<br />
<strong>Fabriano</strong>, superiore soltanto a quello<br />
ottenuto da Dajana Cuicchi (7”84) ma<br />
nella categoria Junior. Anche l’Allievo<br />
Gabriele Tozzi ha fatto la sua parte<br />
nella prima frazione di una mi<strong>gli</strong>oratissima<br />
staffetta 4x200, alla ne nona in<br />
1’36”25. Proprio Gabriele ha consentito<br />
al quartetto di mi<strong>gli</strong>orarsi di mezzo<br />
secondo rispetto al tempo di quali cazione.<br />
Grande merito va al preparatore<br />
di questi ragazzi, Massimiliano Poeta.<br />
Max, con <strong>gli</strong> esigui spazi a disposizione<br />
ricavati in palestra e all’ingresso dello<br />
stadio, con un certosino lavoro di tecnica<br />
e potenziamento con <strong>gli</strong> elastici e di<br />
trasformazione attraverso ripetuti sprint<br />
brevissimi, è riuscito a schierare i suoi<br />
in una forma addirittura sorprendente.<br />
Ed ora si attendono i Master, impegnati<br />
tra meno di tre settimane nei loro campionati<br />
italiani indoor.<br />
CALCIO a 5 Il punto<br />
Virtus e Nuova Lif, utili vittorie<br />
In serie C1, invece, il Real cade sul duro campo di Ripatransone<br />
Speriamo che sia la volta buona: tra SERIE C1 – La ripresa dell’attività zona play-out. Il successo era già al<br />
sabato 25 e domenica 26 febbraio si agonistica - dopo la lunga pausa forzata caldo all’intervallo, quando i ragazzi di<br />
torna a giocare nei campionati regionali causa neve – non ha portato bene al mister Micucci conducevano di quattro<br />
di calcio, dall’Eccellenza alla Terza Real <strong>Fabriano</strong>, che è stato scon tto per reti. Formazione: Moriconi, Teodori,<br />
Categoria (la neve ha bloccato tutto da 8-3 a Ripatransone. Ai ragazzi di mister Caporali, Cennini, Zamponi, Casiraghi,<br />
domenica 29 gennaio e sono tante le Rinaldi non sono bastati i gol di Ciculi e Farneti, Ruggeri, Pallotta, Romani.<br />
partite da recuperare). In Eccellenza, si Angelelli, oltre a un’autorete in favore. Sabato 25 febbraio la Nuova Lif andrà<br />
riprende con la Fortitudo <strong>Fabriano</strong> di Ora per il Real si prospettano due turni in trasferta ad Apiro, poi ancora fuori<br />
mister Nico impegnata in casa domeni- casalinghi consecutivi da sfruttare nel casa nell’infrasettimanale di mercoledì<br />
ca 26 febbraio contro il Fossombrone mi<strong>gli</strong>ore di modi: venerdì 24 febbraio 29 febbraio ad Osimo. Classi ca: Tenax<br />
(Comunale, ore 15), poi mercoledì 29 contro il Corinaldo (Palestra Fermi, ore Castel dardo 49; Cus Macerata 47;<br />
febbraio i rossoblù andranno a Belve- 21.30) e lunedì 27 febbraio contro il San Nuova Ottrano e Virtus <strong>Fabriano</strong> 40;<br />
dere Ostrense per un vero e proprio Severino (Palestra Fermi, ore 21.30). Osimo 38; Recanati, Campocavallo<br />
spareggio salvezza. In Promozione, il Classi ca: Lucrezia 45; Torrese 41; San e Grottaccia 31; Montelupone e Im-<br />
Matelica di mister Spuri Forotti sa- Crispino 39; Castelbellino 37; Sant’Anbrecciata 26; Ga<strong>gli</strong>ole 19; Nuova Lif<br />
bato impegnata in casa contro l’Ostra gelo 32; Ripatransone 31; Corinaldo 30; <strong>Fabriano</strong> 18; Moie 16; Giovane Aurora<br />
Vetere, poi mercoledì 29 in trasferta a Bocastrum United 28; Real <strong>Fabriano</strong> 12; Apiro 7; Villa Musone 3.<br />
Marotta; il <strong>Fabriano</strong> Calcio di mister 27; Montegranaro 26; Chiaravalle e SERIE D FEMMINILE – Il lungo<br />
Giacometti in casa con il Castel dardo, Tre Colli Ancona 22; Montecchio 20; stop non ha in ciato sulle prestazioni<br />
mentre mercoledì osserverà un turno di<br />
riposo. In Prima Categoria, il Sassofer-<br />
Fano 13; Castorano 11; San Severino 6.<br />
SERIE C2 – Prezioso successo della<br />
della Virtus <strong>Fabriano</strong>, che ha superato<br />
4-1 l'Amandola con una reazione super<br />
Mirko Pierantonierri, portiere Virtus<br />
rato Genga di mister Luchetti sabato di Virtus <strong>Fabriano</strong>, che ha battuto (4-2) nella ripresa, dopo un primo tempo 34; Maceratese 33; San Michele al<br />
scena in casa contro la Brandoni Dorica. e agganciato in classi ca al terzo posto chiuso in svantaggio. Il team di mister Fiume 32; M2 Sport e Virtus <strong>Fabriano</strong><br />
In Seconda Categoria, turno a domicilio la Nuova Ottrano. Il<br />
Altarocca è andato in 27; Loreto 23; Sarnano 22; Marzocca<br />
sia per l’Argignano (il team di mister primo tempo si è chiuso<br />
rete con Guerci, Mo- 20; Chiaravalle 18; Amandola 17; La<br />
Nasoni riceve la Sampaolese) sia per in equilibrio, poi i cartai<br />
richelli, Farneti e No- Fenice e San Costanzo 13; Matelica 5.<br />
il Cerreto (la squadra di mister Azzeri<br />
ospita la Cameratese). In Terza Cate-<br />
di mister Buratti hanno<br />
messo la freccia nella<br />
tari. La vittoria poteva<br />
essere ben più ampia<br />
Ferruccio Cocco<br />
goria, nel girone D sabato l’Albacina ripresa. A segno Falcioni<br />
alla fine. Formazione:<br />
va a Chiaravalle mentre il Serradica in<br />
casa contro il<br />
Poggio San<br />
Marcello, nel<br />
girone G la<br />
Fabiani Matelica<br />
in trasferta<br />
con la<br />
Palombese.<br />
(tripletta) e Spilli. Formazione:<br />
Pierantonietti,<br />
Stroppa William e Samuele,<br />
Biancini, Leporoni,<br />
Falcioni, Amadei,<br />
Boncristiano, Spilli,<br />
Calussi. Per la Virtus<br />
ora ci sono due gare<br />
ravvicinate: venerdì 24<br />
Crocetti, Cozza, Marani,<br />
Marcelli, Monticelli,<br />
Berardi, Ve<strong>gli</strong>ò, Gatti,<br />
Guerci, Morichelli, Farneti,<br />
Notari. Sabato 25<br />
febbraio la Virtus andrà<br />
in trasferta ad Ancona<br />
contro il Real Lions<br />
(formazione cadetta che<br />
Nuoto Fisdir:<br />
a <strong>Fabriano</strong><br />
<strong>gli</strong> "Italiani"<br />
f.c.<br />
Michael<br />
Rosetti<br />
della<br />
Fortitudo<br />
febbraio a Moie e martedì 28 febbraio<br />
in casa contro l’Apiro (PalaGuerrieri,<br />
ore 21.30). Bella vittoria della Nuova<br />
Lif <strong>Fabriano</strong>, che ha liquidato la Virtus<br />
Moie con un rotondo 7-3 grazie ai gol<br />
di Farneti, Ruggeri (2), Pallotta (2)<br />
e Romani (2, foto), rilanciandosi in<br />
non fa classi ca), poi mercoledì 29 febbraio<br />
match di recupero in casa contro<br />
il Sarnano (PalaGuerrieri, ore 21.30).<br />
L’Atletico Matelica, invece, ha perso<br />
0-8 per mano del Loreto, venerdì 24<br />
febbraio trasferta a Sarnano. Classi -<br />
ca: Civitanova 38; Accademia Calcio<br />
Dal 2 al 4 marzo presso la nuova piscina<br />
comunale di <strong>Fabriano</strong> si svolgerà il 2°<br />
campionato italiano di nuoto in vasca<br />
corta Fisdir, organizzato dall’associazione<br />
dilettantistica Polisportiva disabili<br />
“Mirasole” di <strong>Fabriano</strong>.<br />
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28 >SPECIALE FAMIGLIA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Milano è vicina, come si prepara la diocesi<br />
Prendi e leggi Gen 1, 26-2,4<br />
“Facciamo “<br />
l'uomo”<br />
Dio disse: facciamo l’uomo.<br />
Il racconto biblico delle origini presenta la creazione dell’uomo, maschio<br />
e femmina, come opera di Dio, frutto del suo lavoro. Dio crea l’uomo<br />
lavorando come il vasaio che plasma l’argilla (Gen<br />
2,7). L’opera creatrice di Dio è accompagnata dalla sua parola,<br />
si realizza anzi mediante la sua parola: «Dio disse: “Facciamo<br />
l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somi<strong>gli</strong>anza”…<br />
E Dio creò l’uomo a sua immagine…».<br />
Ciò che Dio opera<br />
non viene anzitutto «usato», ma contemplato<br />
contemplato. . E<strong>gli</strong> guarda<br />
ciò che ha fatto sino a co<strong>gli</strong>erne lo splendore, gioisce per<br />
la bellezza del bene che ha creato. Ai suoi occhi, il lavoro<br />
appare come un capolavoro. L’uomo deve lavorare, per poter<br />
vivere, ma<br />
le condizioni di lavoro debbono salvaguardare<br />
e anzi promuovere la sua dignità di persona persona. . Il mercato<br />
del lavoro costringe oggi non poche persone, soprattutto<br />
se giovani e donne, a situazioni di costante incertezza,<br />
impedendo loro di lavorare con quella stabilità e quelle<br />
sicurezze di ordine economico e sociale che sole possono<br />
garantire alle giovani generazioni di formare una fami<strong>gli</strong>a<br />
e alle fami<strong>gli</strong>e di generare e crescere i <strong>gli</strong>.<br />
L’opportuna<br />
« essibilità» del lavoro richiesta dalla co-<br />
siddetta<br />
«globalizzazione» non giusti ca la permanente<br />
«precarietà»<br />
di chi ha nella sua sola «forza lavoro» la ri-<br />
sorsa per assicurare a sé e alla sua fami<strong>gli</strong>a il necessario<br />
per vivere. Adeguate previdenze sociali e meccanismi<br />
di protezione devono integrare l’economia del lavoro,<br />
af af nché soprattutto le fami<strong>gli</strong>e che vivono i momenti<br />
più delicati, come la maternità, o più dif dif cili, come<br />
la malattia e la disoccupazione, possano contare su<br />
una ragionevole sicurezza economica.<br />
“Riempite la terra...”<br />
La creazione «molto buona» non deve essere solo contemplata dall’uomo, ma<br />
è anche un appello alla collaborazione. Il lavoro è, infatti, per ogni uomo<br />
una chiamata a partecipare all’opera di Dio e, per questo, vero e proprio<br />
luogo di santi cazione.<br />
Trasformando la realtà, e<strong>gli</strong> riconosce<br />
che il mondo viene da Dio, il quale<br />
lo coinvolge a portare a compimento<br />
l’opera buona da lui iniziata. Ciò<br />
signi ca, ad esempio, che la grave<br />
disoccupazione frutto dell’attuale<br />
crisi economica mondiale, non solo<br />
priva le fami<strong>gli</strong>e dei mezzi di sostentamento<br />
necessari, ma, negando<br />
o riducendo l’esperienza lavorativa,<br />
impedisce all’uomo di sviluppare<br />
pienamente se stesso.<br />
Non il lavoro deve sottomettere<br />
l’uomo, ma l’uomo, attraverso il<br />
lavoro, è chiamato a «soggiogare»<br />
la terra (Gen 1,28). L’intero<br />
globo terrestre è a disposizione<br />
dell’uomo af nché e<strong>gli</strong>, mediante<br />
il suo ingegno e impegno, scopra<br />
le risorse necessarie per vivere e ne<br />
faccia il debito uso. A tal ne, oggi<br />
Domande per la coppia<br />
1.Ci sentiamo realizzati nella nostra attività lavorativa?<br />
2. Ci confrontiamo sulle nostre esperienze di lavoro?<br />
3. L’esercizio della professione entra in confl itto<br />
con i nostri legami coniugali e familiari?<br />
Domande per il gruppo fami<strong>gli</strong>a e la comunità<br />
1. Nelle nostre comunità cristiane vi è attenzione<br />
ai problemi del lavoro e dell’economia?<br />
2. Nella Caritas in Veritate Benedetto XVI parla di condizioni<br />
per un «lavoro decente» (CV 63): in che modo possiamo impegnarci<br />
per garantire a tutti <strong>gli</strong> uomini un lavoro dignitoso?<br />
3. La fl essibilità nel campo del lavoro costituisce<br />
un'opportunità o un danno?<br />
assai più che in passato, non dobbiamo dimenticare che la terra ci è stata<br />
af data da Dio come un giardino da apprezzare e coltivare (Gen 2,7).<br />
Dopo aver lavorato per sei giorni alla creazione del mondo e dell’uomo, il<br />
settimo giorno Dio si riposa. Il riposo di Dio ricorda all’uomo la<br />
necessità di sospendere il lavoro, perché la vita religiosa personale,<br />
familiare, comunitaria non sia sacri cata a<strong>gli</strong> idoli dell’accumulo<br />
della ricchezza, dell’avanzamento della carriera, dell’incremento<br />
del potere. Non si vive solo di rapporti di lavoro, funzionali<br />
all’economia. Ci vuole tempo per coltivare le relazioni gratuite<br />
de<strong>gli</strong> affetti familiari e dei legami di amicizia e parentela.<br />
Purtroppo in Occidente la cultura dominante tende a considerare<br />
l’individuo solo più funzionale alla società della produzione e dei<br />
consumi: maggiormente produttivo perché più disponibile alla<br />
mobilità e alla essibilità de<strong>gli</strong> orari, e<strong>gli</strong> consuma, in percentuale,<br />
più di coloro che vivono in fami<strong>gli</strong>a.<br />
“A nostra immagine...”<br />
Creato a immagine e somi<strong>gli</strong>anza di Dio (Gen 1,26),<br />
l’uomo, come Dio, lavora e riposa. Il tempo sereno del<br />
riposo e gioioso della festa è anche lo spazio per rendere<br />
grazie a Dio, creatore e salvatore. Sospendendo il<br />
lavoro, <strong>gli</strong> uomini ricordano e sperimentano che all’origine della<br />
loro attività lavorativa vi è l’azione creativa di Dio. La creatività<br />
umana affonda le sue radici nel Dio creatore: solo Lui crea dal<br />
nulla. Riposando in Dio, <strong>gli</strong> uomini ritrovano anche la giusta misura del loro lavoro<br />
rispetto alla relazione con il prossimo. L’attività lavorativa è a servizio dei legami più<br />
profondi che Dio ha voluto per la creatura umana. Sul riposo festivo così si esprime<br />
l'esortazione postsinodale Sacramentum Caritatis, n. 74: “È particolarmente urgente<br />
in questo nostro tempo ricordare che il giorno del Signore è anche il giorno<br />
del riposo dal lavoro. Ci auguriamo vivamente che esso sia riconosciuto come tale<br />
anche dalla società civile, così che sia possibile essere liberi dalle attività lavorative,<br />
senza venire per questo penalizzati. I cristiani, infatti, non senza rapporto con il<br />
signi signi cato del sabato nella tradizione ebraica, hanno visto nel<br />
giorno del Signore anche il giorno del riposo<br />
dalla fatica quotidiana. Ciò ha un suo preciso<br />
senso, perché costituisce una relativizzazione<br />
del lavoro, che viene nalizzato all’uomo: il<br />
lavoro è per l’uomo e non l’uomo per il lavoro.<br />
È facile intuire la tutela che da ciò viene offerta<br />
all’uomo stesso, che risulta così emancipato da<br />
una possibile forma di schiavitù. Come ho avuto<br />
modo di affermare, «il lavoro riveste primaria<br />
importanza per la realizzazione dell’uomo e per<br />
lo sviluppo della società, e per questo occorre che<br />
esso sia sempre organizzato e svolto nel pieno<br />
rispetto dell’umana dignità e al servizio del bene<br />
comune. Al tempo stesso, è indispensabile che<br />
l’uomo non si lasci asservire dal lavoro, che non<br />
lo idolatri, pretendendo di trovare in esso il senso<br />
ultimo e de de de nitivo della vita». È nel giorno consa-<br />
crato a Dio che l’uomo comprende il senso della sua<br />
esistenza ed anche dell’attività lavorativa”.<br />
“Dio li benedisse”<br />
Dal racconto della creazione emerge una<br />
stretta connessione tra l’amore coniugale e<br />
l’attività lavorativa: la benedizione di Dio,<br />
infatti, riguarda la fecondità della coppia<br />
e il dominio sulla terra. La duplice benedizione invita a<br />
riconoscere la bontà della vita familiare e della vita<br />
lavorativa. Incoraggia perciò a trovare modo di vivere in modo equilibrato e armonico<br />
la fami<strong>gli</strong>a e il lavoro. Non mancano oggi tentativi che vanno in questa direzione<br />
come, per esempio, laddove è possibile e opportuno, l’orario part-time di lavoro o i<br />
permessi e i congedi compatibili con<br />
i doveri lavorativi, ma corrispondenti<br />
ai bisogni della fami<strong>gli</strong>a. Anche la<br />
essibilità de<strong>gli</strong> orari può favorire<br />
il giusto equilibrio tra le esigenze<br />
familiari, legate soprattutto alla cura<br />
dei <strong>gli</strong>, e quelle del<br />
lavoro. La benedizione<br />
è data ai coniugi<br />
af nché siano<br />
fecondi e traggano<br />
frutto dalla fecondità<br />
della terra. La<br />
fami<strong>gli</strong>a, benedetta<br />
da Dio, è chiamata a<br />
riconoscere i doni che da Dio riceve.<br />
Un modo concreto per ringraziare<br />
Dio è la preghiera di benedizione<br />
che la fami<strong>gli</strong>a recita ai pasti. Il<br />
racco<strong>gli</strong>ersi insieme per lodare Dio<br />
per il cibo è un gesto tanto semplice<br />
quanto profondo.<br />
28 speciale fami.indd 2 22/02/12 11.17
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
>DIALOGO< 29<br />
Si affrontino i veri problemi<br />
Con troppo accanimento si vuol realizzare la nuova Casa di Riposo<br />
di LUIGI SETARO<br />
Ho seguito con attenzione<br />
quanto si è detto sulla<br />
futura Casa di Riposo.<br />
L’ingegnere Neroni, col<br />
suo intervento su L’Azione di qualche<br />
settimana fa, ha dato un valido<br />
contributo affrontando l’argomento<br />
sia sotto l’aspetto tecnico-logistico<br />
che umano.<br />
Ma, al di là dei pareri dei tecnici,<br />
della popolazione scolastica e di<br />
tanti cittadini, ciò che conta è la<br />
volontà di chi, dimenticando di<br />
essere al servizio del cittadino, antepone<br />
scelte e obiettivi personali<br />
o politici.<br />
Quanto pubblicato su L’Azione<br />
dell’11 febbraio scorso, prova con<br />
quanta ipocrisia e incompetenza si<br />
affrontano, nel loro insieme, i diritti<br />
de<strong>gli</strong> anziani. Rimane totalmente<br />
ai margini l’impraticabilità delle<br />
strade cittadine - vero pericolo per<br />
tutti, ma soprattutto per <strong>gli</strong> anziani<br />
- e ci si preoccupa, invece, di<br />
compiere scelte di natura sociale<br />
in un periodo storico caratterizzato<br />
dall’allungamento della vita media<br />
Spazio non adatto,<br />
perchè costruire?<br />
Egregio direttore, di recente ho letto<br />
un’intervista di Alessandro Moscè<br />
al sindaco Roberto Sorci sulla Casa<br />
Albergo.<br />
Riprendo le considerazioni esternate<br />
più volte dal primo cittadino<br />
e mi chiedo perché dobbiamo fare<br />
un project nancing e far spendere<br />
a privati ed associati sette milioni<br />
per fare un’opera inutile che vada<br />
a sostituire due opere già esistenti<br />
che già per sé coprono i 120 posti.<br />
Bisognerebbe che il sindaco spiegasse<br />
ai cittadini che il project<br />
nancing non vuol dire altro che far<br />
anticipare a privati il nanziamento<br />
di un’opera che poi verrà data in gestione<br />
ai privati, che oltre ai bene ts<br />
avranno il ritorno dell’investimento<br />
con in più il relativo guadagno. Sicuramente<br />
privati od associati non<br />
lo fanno a scopo lantropico, ma<br />
perché vedono, anche se a lungo termine,<br />
un più che giusto guadagno.<br />
Il sindaco dice che non è conveniente<br />
ristrutturare le due realtà già<br />
esistenti, ma non è stato mai fatto<br />
un progetto serio e quindi non si sa<br />
a quanto ammonti il costo effettivo.<br />
Il luogo scelto per la nuova struttura<br />
non è adatto secondo il parere quali-<br />
cato dell’Itas, che viene didatticamente<br />
e praticamente danneggiato.<br />
Ma questo è anche il parere di<br />
moltissimi cittadini che hanno a<br />
cuore la scuola, di tecnici ecc.<br />
Inoltre Santa Caterina può essere<br />
ristrutturata ed addirittura ampliata<br />
utilizzando i posti resi disponibili<br />
(una decina) senza fare nulla e<br />
portarli così a 80.<br />
Si può utilizzare l’area concessa dai<br />
frati da dove ricavare un altro padi<strong>gli</strong>one<br />
di 30-40 posti, un’area verde,<br />
un’area di parcheggio con modi ca<br />
del muro di cinta per consentire un<br />
più agevole parcheggio.<br />
Via Saf con i suoi 47 posti, oltre<br />
a confermare l’inutilità del nuovo<br />
progetto, potrebbe essere orientato<br />
de<strong>gli</strong> anziani. Non è un caso, quindi,<br />
che la costruzione e la gestione della<br />
nuova casa di riposo sarà opera<br />
di privati che troveranno nel settore<br />
pubblico lucrose linee di nanziamento.<br />
Si è scelta, come afferma il<br />
primo cittadino, un’area “vicinissima<br />
al centro storico... perché alcuni<br />
de<strong>gli</strong> ospiti avranno problemi di<br />
movimento e di salute…”.<br />
Perché non dire che non sono solo<br />
alcuni de<strong>gli</strong> ospiti, ma la quasi totalità<br />
de<strong>gli</strong> stessi ad avere problemi<br />
di salute e di deambulazione? Se il<br />
primo cittadino e i suoi collaboratori<br />
di Giunta affrontassero i problemi<br />
dei cittadini uscendo dalle chiuse<br />
stanze e dalle scelte a tavolino, si<br />
renderebbero conto di non conoscere<br />
né le problematiche dell’anziano<br />
né la struttura e l’ambiente della<br />
Casa di Riposo.<br />
Come ex presidente e membro del<br />
consi<strong>gli</strong>o di amministrazione, ho<br />
trascorso oltre venticinque anni in<br />
questa struttura, e posso affermare<br />
che il contributo dei pubblici amministratori<br />
è sempre stato carente e<br />
lacunoso. I progressi raggiunti (ambienti<br />
– servizi – assistenza – ecc)<br />
solo a Casa Albergo, soprattutto per<br />
coppie di anziani.<br />
Certamente dovrebbe essere ristrutturato<br />
e non abbandonato come lo<br />
è attualmente.<br />
Queste due strutture sono in centro,<br />
alle stesse possono essere applicate<br />
tutte le modernizzazioni pensate<br />
dalla nostra amministrazione.<br />
Seguendo questa via il comune<br />
dovrebbe rinunciare a<strong>gli</strong> oneri di<br />
urbanizzazione ma eviterebbe di<br />
to<strong>gli</strong>ere territorio didattico alla<br />
scuola e soprattutto eviterebbe di<br />
cementi care una parte del nostro<br />
territorio.<br />
Abbiamo poi il Collegio Gentile<br />
ristrutturato con 10 miliardi delle<br />
vecchie lire a carico di privati e<br />
pubblico con il ne di farne una<br />
Casa Albergo per Anziani addirittura<br />
utilizzando parte delle strutture<br />
libere per associazioni sportive,<br />
culturali, per i giovani e quindi<br />
per una integrazione tra anziani e<br />
giovani (vedi articolo del “Corriere<br />
della Sera” del 10 febbraio 2000).<br />
La richiesta di utilizzare le due<br />
strutture già esistenti nasce soprattutto<br />
per la situazione economica<br />
in cui versa il nostro territorio. Pur<br />
essendo aumentato il numero de<strong>gli</strong><br />
anziani autosuf cienti, è fortemente<br />
diminuita (quasi azzerando le liste<br />
di attesa) la domanda.<br />
Siccome la retta, nella eventuale<br />
struttura da costruire, sarà nelle<br />
mani di privati, questi dovranno<br />
poi rispettare la quota “medica” ma<br />
non quella alberghiera? Che retta<br />
verrà stabilita dalla gestione privata<br />
per avere anche un ritorno economico<br />
dall’investimento? Tutto ciò<br />
premesso ripropongo io al sindaco<br />
Sorci la stessa domanda che lui ha<br />
fatto ai cittadini nell’intervista di<br />
Moscè: <strong>gli</strong> amministratori pensano<br />
al bene comune o a quello personale<br />
di qualcuno?<br />
Domenico Minelli<br />
sono tanti ed encomiabili. Posso<br />
affermare, senza timore di smentite,<br />
che molti anziani lamentano principalmente<br />
la carenza di affetto da<br />
parte di parenti od amici. Quando si<br />
dice che la nuova casa ospiterà 120<br />
persone (la somma de<strong>gli</strong> ospiti delle<br />
due attuali strutture) si fa fatica a<br />
comprendere la fretta di certe scelte<br />
e l’accanimento, degno di mi<strong>gli</strong>or<br />
causa, per la costruzione di un edi -<br />
cio che ospiterà un numero di ospiti<br />
pari a quello attualmente presente<br />
nelle due strutture esistenti.<br />
Non si dica che la Casa Albergo<br />
e la Casa di Riposo anche se ben<br />
gestite (l’unica verità espressa dal<br />
sindaco) sono ubicate in luogo poco<br />
consono alle esigenze de<strong>gli</strong> anziani<br />
perché tale affermazione è già stata<br />
smentita dall’ingegnere Neroni,<br />
confermata dal sottoscritto (ottantaduenne)<br />
e da<strong>gli</strong> anziani che sono<br />
ospitati nelle due strutture che ho<br />
avuto il piacere di conoscere quotidianamente<br />
per più di venti anni.<br />
Aggiungo, in ne, che per quanto<br />
riguarda la Casa di Riposo, fra<br />
<strong>gli</strong> anni 1996/2000, iniziarono<br />
ed ebbero termine, i lavori di ri-<br />
Silvano D’Innocenzo, candidato<br />
sindaco alle primarie del centro<br />
destra a <strong>Fabriano</strong>, infonde nei cittadini<br />
false aspettative. Mi riferisco<br />
alla richiesta preelettorale apparsa<br />
su tutti i quotidiani di venerdì 10<br />
febbraio con la quale propone di<br />
"sospendere tutti i pagamenti tributari<br />
ed ottenimento della cosiddetta<br />
busta pesante per i dipendenti e per<br />
il periodo dell’emergenza neve".<br />
Nientedimeno “va in pressing<br />
sull’ente municipale per ottenere<br />
quanto ricevuto durante il terremoto<br />
del 1997 chiedendo anche “lo stop<br />
temporaneo del pagamento delle<br />
tasse e contributi da parte delle<br />
imprese”. Queste proposte assurde<br />
e fantasiose creano solo false aspettative<br />
nei cittadini e contribuenti<br />
verso i quali, invece, bisogna essere<br />
onesti politicamente indicando con<br />
chiarezza ed onestà ciò che "si<br />
deve fare" e ciò che "si può fare",<br />
evitando di generare inutili aspettative<br />
relativamente<br />
a proposte irrealizzabili.D’Innocenzo<br />
sa che è<br />
un provvedimento<br />
che il Governo<br />
non può adottare,<br />
ma la deve sparare<br />
grossa per le<br />
prossime elezioni.<br />
Le regioni colpite<br />
dall'emergenza neve sono 13: è<br />
come chiedere ad oltre la metà de<strong>gli</strong><br />
italiani di non pagare le tasse e,<br />
nella situazione in cui ci ha nesso<br />
il suo governo, non ce lo possiamo<br />
permettere. Ma mentre il Pdl di<br />
D’Innocenzo propone l’improponibile,<br />
l’Italia dei Valori per mezzo<br />
del suo coordinatore regionale<br />
Favia, depositerà un'interrogazione<br />
alla Camera (e non al sindaco) per<br />
chiedere al Governo cosa intende<br />
fare per risarcire i danni causati dal<br />
maltempo nelle Marche e chiedere<br />
In questa visione aerea, il rettangolino nero corrisponde al luogo<br />
dove dovrebbe sorgere la nuova Casa di Riposo<br />
strutturazione di tutti <strong>gli</strong> ambienti<br />
dell’edi cio, lavori autorizzati su<br />
progetti eseguiti da più tecnici e<br />
sottoposti all’approvazione de<strong>gli</strong><br />
organi regionali competenti.<br />
E’ ovvio che essi prevedevano il<br />
"Tassa sulle disgrazie"<br />
una vecchia eredità<br />
misure immediate per porre rimedio<br />
alla beffa di cui sono vittime i nostri<br />
concittadini. Le Regioni infatti,<br />
ha detto l’on. Favia, hanno paura<br />
di chiedere lo stato di emergenza<br />
“per non incorrere in un ulteriore<br />
aumento delle accise sui carburanti”<br />
o “tassa sulle disgrazie” voluta proprio<br />
da Berlusconi, Bossi e Tremonti<br />
nel cosiddetto “mille proroghe”,<br />
già altissima: un modo insopportabile<br />
di mettere le mani nelle tasche<br />
dei cittadini già colpiti dai danni<br />
del maltempo. L’Idv, afferma l'on.<br />
Favia, è d’accordo con le Regioni<br />
per chiedere una deroga al patto di<br />
stabilità per le spese sostenute in<br />
questa circostanza. Oltre a questo,<br />
secondo l’Italia dei Valori, è fondamentale<br />
che lo Stato intervenga<br />
con un contributo straordinario (al<br />
di fuori della procedura nota come<br />
tassa sulle disgrazie) per <strong>gli</strong> interventi<br />
di stretta pertinenza statale,<br />
compiuti dalla protezione civile,<br />
e per risarcire i<br />
danni ai Comuni.<br />
Non è possibile,<br />
infatti, pensare di<br />
lasciare il soccorso<br />
allo sbara<strong>gli</strong>o,<br />
senza fondi, senza<br />
mezzi e senza coperturaeconomica,<br />
scaricando il<br />
costo sui cittadini<br />
e sulle istituzioni danneggiate. Queste<br />
sono le proposte concrete che<br />
tutti i parlamentari delle Marche<br />
dovrebbero appoggiare e non le<br />
propagande elettorali di D’Innocenzo.<br />
In un momento dif cile per<br />
il Paese non si può chiedere di non<br />
pagare le tasse. A D’Innocenzo e ai<br />
cittadini vo<strong>gli</strong>amo ricordare che, la<br />
"tassa sulle disgrazie" e "il patto di<br />
stabilità", non sono leggi del governo<br />
Monti, ma eredità del Governo<br />
Berlusconi-Tremonti.<br />
Lilia Malefora, Idv <strong>Fabriano</strong> (foto)<br />
rispetto di tutta la normativa relativa<br />
alla sicurezza dell’edi cio e dei<br />
relativi impianti tecnologici.<br />
E’ il caso di dire che i lavori costarono<br />
circa due miliardi delle<br />
vecchie lire.<br />
Il calcio<br />
argentino<br />
Maradona<br />
e Messi<br />
Lo sport è un modo ef cace per<br />
unire paesi e mondi diversi. Ci<br />
sono molti argentini che negl’ultimi<br />
anni sono diventati icone del calcio<br />
italiano. Il calcio argentino porta<br />
con sè un gran campione: Diego<br />
Armando Maradona, che grazie<br />
alle sue magiche performances<br />
ha fatto meravi<strong>gli</strong>e nel Napoli.<br />
Potrebbe succedere lo stesso con<br />
Lionel Messi se decide lasciare il<br />
Barcellona e provare nella penisola<br />
italiana. La selezione argentina non<br />
è riusciuta a vincere nessun mondiale,<br />
dopo quello giocato nel 1986<br />
in Messico, eppure grandi giocatori<br />
argentini sono tutti nei campi di<br />
calcio italiani. Bisogna evidenziare<br />
la magni ca Coppa del Mondo che<br />
la nazionale azzurra ha vinto nei<br />
mondiali del 2006, dimostrando<br />
perchè i mi<strong>gli</strong>ori giocatori del mondo<br />
giocano nel campionato italiano.<br />
Le somi<strong>gli</strong>anze uniscono ciò che<br />
sicamente non è possibile. L’Italia<br />
ha saputo esaltarsi in molte<br />
occasioni, le squadre scattano come<br />
scintille e l’Argentina è famosa<br />
per molti giocatori che però non<br />
giocano nel nostro paese argentino,<br />
come ad esempio: Zanetti, Maxi<br />
Lopez, Cambiasso, Milito, Samuel,<br />
Burdisso, Pastore, Palacio… anche<br />
se molti giocatori nuovi e giovani<br />
partono per poter giocare in Italia<br />
e avere un buon riconoscimento. Di<br />
questi “nuovi giocatori” inizieremo<br />
a parlare e a informare. Il calcio è<br />
la passione di molti e il desiderio<br />
di tutti.<br />
Cristian Colla, argentino<br />
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30<br />
Identikit... rosa<br />
Sonia Ruggeri, candidato sindaco ideale<br />
di MARISA BIANCHINI<br />
non ora, quando?”.<br />
Non è solo<br />
una domanda più o “Se<br />
meno retorica, legata<br />
a qualche grande e isolata manifestazione<br />
di piazza.<br />
E’ qualcosa di più, che sembra<br />
emergere da una italianità antropologicamente<br />
modificata, che,<br />
accanto all’affermazione di forme<br />
mediocri in vari settori e alla perdita<br />
del senso della collettività, ha visto<br />
per lo più il ripiegamento su interessi<br />
personali, su piccoli orticelli da<strong>gli</strong><br />
angusti orizzonti, sempre e solo<br />
dominati dalla categoria dell’”economico”.<br />
Il vero immenso problema<br />
della politica italiana è oggi il suo<br />
totale distacco da ogni visione, da<br />
ogni progetto, da ogni cultura.<br />
“E’ una politica povera, una pratica<br />
as ttica della sopravvivenza burocratica<br />
ed autoreferente, che non<br />
potrà mai guarire se stessa e ancor<br />
meno il paese, se non tornerà a nutrirsi<br />
di cultura”. Cultura, dunque,<br />
intesa come progetto generale, ma<br />
Sonia Ruggeri<br />
anche come carattere identitario,<br />
come rispecchiamento in un sistema<br />
coerente di idealità, una visione<br />
strategica del paese, in cui <strong>gli</strong> italiani<br />
riescano a riconoscersi in un<br />
quadro di valori di riferimento. La<br />
politica italiana richiede, a tutti i<br />
livelli, persone in grado di rappre-<br />
A Castelletta nessuno<br />
era in dolce attesa!<br />
Cara redazione, vi scrivo da Castelletta, frazione di <strong>Fabriano</strong>. Sono Riccardo<br />
Strona, <strong>gli</strong>o di un abbonato al vostro giornale (Gaetano). Siamo<br />
rimasti molto male per quanto riguarda l’articolo che avete scritto questa<br />
settimana… “Furbizia a Castelletta”. Cosa inverosimile, vi spiego il perché.<br />
Innanzi tutto noi non sapevamo niente di questa donna da voi descritta che<br />
risultava in dolce attesa...siamo 19 persone abitanti costituita dal 95 per<br />
cento da persone anziane... parliamoci chiaro l’unico ragazzo sono io… e<br />
non mi risulta che la mia donna è in dolce attesa. Il disagio è stato grosso<br />
come penso in tutte le frazioni, ma noi ci siamo rimboccate le maniche<br />
senza chiedere aiuto, questo è provato, ci siamo sempre af dati al nostro<br />
referente spazzaneve del Comune, il signor Bernacconi, che ha fatto il<br />
suo dovere. Non avevamo alcun bisogno, specialmente se ci fosse stata<br />
una ipotetica donna in cinta di farne un allarme nazionale. Quindi spero<br />
che la prossima settimana sia fatta luce su questa vicenda, anche perché,<br />
come ripeto, qui le poche persone che ci abitano erano ignare alla vicenda.<br />
Con dando in voi per un articolo la prossima settimana, con delle cordiali<br />
scuse, vi porgo i miei distinti saluti.<br />
Riccardo Strona<br />
Caro signor Strona, è talmente vero quello che lei dice, che in effetti a<br />
Castelletta non si è veri cata alcuna richiesta di intervento per prestare<br />
le cure ad una donna realmente incinta. Si è trattato di uno scherzo<br />
telefonico fatto ad un operatore del Comune, che ci ha riso su. La cosa<br />
ci è risultata simpatica, proprio perché Castelletta, come altre frazioni,<br />
non solo si è adoperata da sé, ma ha fatto tutto il possibile per alleviare<br />
i disagi de<strong>gli</strong> spazzaneve. Quindi, nessuna accusa, ma anzi, complimenti<br />
a chi ha voluto alleviare il disagio con una battuta. Probabilmente non si<br />
trattava neppure di un abitante di Castelletta. La vicenda è così risolta,<br />
speriamo anche per lei, con un sorriso. Cordialmente.<br />
La redazione<br />
San Giovanni spala da solo<br />
San Giovanni, 19 febbraio 2012.<br />
Non ho telefonato a Cotichella,<br />
non ho chiamato i pompieri, non ho<br />
invocato la Protezione Civile, la mia<br />
casa è isolata e così da che mondo è<br />
mondo e nevica ho preso la pala e...<br />
Le chiacchiere non scansano e non<br />
sciolgono la neve. Distinti saluti.<br />
Gianni Montuschi<br />
P.S. - Il gelo mi ha anche spaccato<br />
il contatore dell’acqua.<br />
Tre immagini che fanno vedere<br />
il nevone nella frazione<br />
di San Giovanni<br />
>DIALOGO< <strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
sentare un’autentica autorevolezza<br />
morale e una ducia che spingano<br />
i cittadini a partecipare al destino<br />
della cosa pubblica, in una veste<br />
nuova, motivata dalle competenze<br />
e culturalmente grati cante, perché<br />
apertamente indirizzata alla<br />
realizzazione del bene comune.<br />
La questione morale quindi come<br />
indispensabile cifra etica nell’esercizio<br />
della funzione pubblica, deve<br />
costituire la base imprescindibile<br />
per qualsiasi candidatura a cariche<br />
pubbliche.<br />
Ma, in politica, è questione morale<br />
anche l’inadeguatezza culturale allo<br />
svolgimento del ruolo di rappresentanza,<br />
inadeguatezza nella percezione,<br />
nella capacità di ascolto, nella<br />
sensibilità.<br />
Equilibrio, onestà, trasparenza, dedizione,<br />
cultura, capacità di essere<br />
vicina alla gente ed ai suoi problemi,<br />
con in più intuito e pratica politica<br />
al femminile, possono essere<br />
i felici ingredienti dell’identikit di<br />
Sonia Ruggeri, perché si candidi<br />
a sindaco di <strong>Fabriano</strong>. Se non ora<br />
quando?<br />
Elezioni comunali:<br />
genufl essione del Pd<br />
verso l'Udc<br />
Mancano circa due mesi all’elezioni comunali e vorrei esprimere alcune<br />
mie opinioni, con la speranza che possano essere condivise. Il Partito<br />
Democratico fabrianese no adesso ha mostrato tantissima reticenza nel<br />
volersi alleare con l’altro partito di riferimento della sinistra italiana, cioè<br />
Sinistra Ecologia e Libertà, mostrandosi sottomesso al “Laboratorio Marche”,<br />
consistente nell’alleanza proprio tra il Pd e l’Udc, già sperimentato<br />
per l’elezioni della provincia di Macerata e sostenuto molto dal Presidente<br />
della regione, Gian Mario Spacca. Considero questo, un atto di debolezza<br />
ed è vergognoso per il partito di riferimento del centro sinistra accondiscendere<br />
a tali compromessi elettorali.<br />
Il Partito Democratico dovrebbe ricordarsi che è un partito di sinistra.<br />
Sinistra, parola n troppo bistrattata, ma che signi ca riportare il valore<br />
dell’uomo al centro del dibattito politico, l’uomo nella sua essenza senza<br />
alcuna forma di discriminazione e che signi ca grande indignazione per una<br />
società che si è ridotta solo a guardare il pro tto economico e il prodotto. Il<br />
Pd dovrebbe essere ero di essere il portavoce di questo sogno, per questo<br />
mi auguro che possa dimenticare il “Laboratorio Marche”, ricordarsi la sua<br />
origine popolare, smettersela quindi di avere come riferimento personaggi<br />
della fami<strong>gli</strong>a Merloni e aderire per l’elezioni comunali ad una coalizione<br />
con Sinistra Ecologia e Libertà, come è accaduto anche in grandi città<br />
come Milano, Napoli, Ca<strong>gli</strong>ari e per ultimo a Genova. Spero tanto che ciò<br />
possa accadere e che nalmente, dopo tanti tentennamenti, si svolgano le<br />
primarie di coalizione di centro sinistra e che i Dirigenti del Partito Democratico,<br />
decidano in maniera autonoma, senza condizionamenti esterni,<br />
mettendo in primo piano il bene della nostra <strong>Fabriano</strong>, ma credo che sarà<br />
dura, perché oggi la parola sinistra è stata troppo dimenticata e vincono<br />
sempre i poteri forti ed economici che ci hanno condotto in questo grave<br />
malessere sociale.<br />
Andrea Giombi, semplice iscritto a Sel<br />
Mostre e mostrine in diminuzione:<br />
riusciamo a fare di necessità virtù<br />
Le dif coltà economiche che stanno da tempo attana<strong>gli</strong>ando<br />
il paese hanno fortemente scremato il pro uvio<br />
di mostre che affondavano ogni anno i bilanci di<br />
ministeri, regioni, soprintendenze e province. A nostro<br />
intendere, il fatto di per sé è altamente positivo. Perchè<br />
quando si cominciano a spendere centinaia di mi<strong>gli</strong>aia<br />
di euro per mettere in mostra alcuni quadretti minori<br />
di Raffaello conosciuti da secoli, ci assale il dubbio<br />
che nel sistema c’è qualcosa che non quadra. Del<br />
resto è nelle situazioni dif cili che il nostro popolo dà<br />
il me<strong>gli</strong>o di sé e il bisogno, si sa, aguzza l’ingegno.<br />
Sarà bene cominciare ad aguzzarlo, questo ingegno,<br />
in vista di tempi che non torneranno più come prima,<br />
niti in sincronia con la morte delle vacche grasse con<br />
le quali in tanti hanno banchettato. E’ giunta l’ora di<br />
arrangiarci utilizzando quello che abbiamo a portata<br />
di mano, risparmiando cifre importanti in trasporti e<br />
assicurazioni.<br />
Non lo dice solo il prof. Monti ma anche Salvatore<br />
Settis, che di gestione dei beni culturali se ne intende<br />
e che fu licenziato dal Governo Berlusconi, che<br />
invece non se ne intendeva per niente. Due esempi<br />
emblematici ci soccorrono: uno viene da Roma, l’altro<br />
da Fano. Da Roma giunge notizia di un progetto<br />
pluriennale approvato dalla direzione della Galleria<br />
Borghese, che consiste nella riconsiderazione e valorizzazione<br />
del patrimonio d’arte in essa custodito. In<br />
quella prestigiosa struttura si susseguiranno rassegne<br />
di scultura, di pittura, di ore ceria e di arti minori ten-<br />
denti a richiamare l’attenzione, di volta in volta, su un<br />
personaggio artistico, su un movimento di cultura, su<br />
fasi particolari della pittura devozionale del Seicento<br />
o sui bamboccianti romani. Tutto ciò, attingendo alle<br />
opere sparse nello scon nato contenitore di Villa Borghese,<br />
senza aggravi di spese se non quelle relative<br />
all’organizzazione e ai contributi scienti ci. Da Fano<br />
viene l’esempio di una mostra tenutasi l’anno scorso<br />
nell’ex-chiesa di San Domenico.<br />
L’idea è stata quella di riunire le tre tele che l’artista<br />
emiliano Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino,<br />
aveva eseguito per la città adriatica nel corso del<br />
‘600. Attorno al perno formale di questi tre capolavori<br />
è stato disegnato un itinerario locale che ha condotto<br />
i visitatori anche alla Cattedrale, alla chiesa di San<br />
Paterniano e alla Pinacoteca Malatestiana, dove esistevano<br />
altri dipinti di quel secolo, a compimento di<br />
una esplorazione chiara ed esemplare del capitolo più<br />
prestigioso attraversato dalla cultura cittadina nel XVII<br />
secolo. Sponsorizzato dalla Carifano, l’evento si è concesso<br />
l’unico lusso di fare arrivare dal Museo Granet<br />
di Montpellier la tela con “S. Giovanni Battista”, che<br />
Guercino aveva eseguito in origine per la chiesa fanese<br />
di San Pietro in Valle. Di ri esso, basterà pensare alla<br />
ricchezza del patrimonio artistico della nostra città<br />
per impostare un programma di eventi con scadenze<br />
biennali, che potrebbe tenere il cartellone per almeno<br />
dieci anni. E senza buttar via i soldi.<br />
Giampiero Donnini<br />
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<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012 >DIALOGO<<br />
31<br />
La rivoluzione...<br />
il Cristianesimo<br />
Qualcosa che tocca l'uomo e lo rende più uomo<br />
di BENIGNO AMORI<br />
La vera Rivoluzione è quella dell’Anima.<br />
Quell’Anima che è fonte di vita di ogni persona.<br />
Sena essa non saremo esseri umani.<br />
Quella Rivoluzione che entra dentro<br />
di noi, che nutre il nostro cuore e sazia il<br />
nostro cervello.<br />
Senza la Rivoluzione non ci sarebbe<br />
Progresso. La Rivoluzione dell’Anima<br />
è il Cristianesimo. E’ stata<br />
la più grande Rivoluzione che<br />
l’umanità abbia mai concepito.<br />
Dalla comparsa di Gesù su<br />
questa terra, il Cristianesimo<br />
si è espanso in ogni gan<strong>gli</strong>o<br />
del mondo. Possiamo ben<br />
dire che senza il Cristianesimo<br />
non ci sarebbe stato il<br />
Rinascimento, l’Illuminismo,<br />
e forse nemmeno la Rivoluzione<br />
Francese, malgrado le<br />
sue mostruosità, dato che era<br />
nata nel rispetto dell’Uomo. Non<br />
ci sarebbe stato il Socialismo e il<br />
Liberismo.<br />
Quel Liberismo che non può non essere<br />
alla base di una società civile. Gesù disse:<br />
“Dai a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio<br />
quello che è di Dio”, la laicità cristiana, dividere il<br />
potere temporale dal potere spirituale.<br />
Nessuna altra Religione è arrivata a tal punto. La Rivoluzione<br />
che si concentra sull’Uomo, rivendicando la coscienza<br />
dell’Uomo che ci rende responsabili delle nostre azioni,<br />
padroni del nostro destino.<br />
E’ un sentire alto, un vero inno alla Ragione, al raziocino. E<br />
dove c’è raziocino, c’è scelta e dove c’è scelta c’è Libertà, e<br />
dove c’è Libertà, l’Uomo è veramente Uomo. Nessuno sino<br />
POESIA<br />
di Paolo Lacava ...Ogni scherzo vale?<br />
Leggendo il giornal e del 16<br />
febbraio, sono rimasta gradevolmente<br />
sorpresa di vedere<br />
un germe di reazione, nel<br />
mondo politico fabrianese,<br />
dominato e mai libero, sottoposto<br />
da tempo immemore<br />
all’egemonia dei potenti<br />
locali che hanno saputo diventare<br />
grandi grazie alla<br />
gente semplice, bisognosa di<br />
lavoro e di aspirazioni legittime<br />
di mi<strong>gli</strong>oramento delle<br />
proprie condizioni di vita.<br />
Chiedo uno spazio, da semplice<br />
cittadina italiana per<br />
complimentarmi con Emanuele<br />
Rossi, un giovane, una<br />
gura emergente, rappresentante<br />
dei giovani fabrianesi<br />
e di tutti coloro che restano<br />
giovani e dinamici nella<br />
mente e che condividono<br />
con Emanuele la certezza che<br />
un'altra <strong>Fabriano</strong> è possibile.<br />
Non serve biasimare quanto<br />
no ad oggi i grandi e i loro<br />
adepti hanno saputo fare o<br />
no, imbri<strong>gli</strong>ando le scelte<br />
amministrative e politiche,<br />
é tempo di fare punto! Ora<br />
è tempo di costruire una<br />
<strong>Fabriano</strong> espressione di tutti<br />
i fabrianesi liberi, che sanno<br />
muoversi in tempi così dif-<br />
cili, perché creativi, colti,<br />
dinamici e capaci di condivisione<br />
e solidarietà. Un plauso<br />
anche alla donna dell'amministrazione,<br />
l'assessore<br />
Sonia Ruggeri, silenziosa e,<br />
al tempo giusto, ef cace nel<br />
suo agire e nel suo dire, come<br />
amministratore pubblico e da<br />
politico. Ha saputo con forza<br />
negarsi a scelte come quelle<br />
all’ora aveva mai divulgato l’idea del Dio che diventa Uomo,<br />
ovvero, dell’Uomo che diventa Dio, Dio di se stesso.<br />
Un Dio con due braccia, due gambe, un Dio in carne e ossa,<br />
che va in giro a fare la Rivoluzione dell’Anima. E predica<br />
il Bene che è il frutto della Ragione, della Libertà,<br />
distribuendo l’Amore, che prima di essere un<br />
sentimento, è un ragionamento. Un sillogismo<br />
da cui deduci che la Bontà è<br />
intelligenza e la cattiveria è cretineria.<br />
Un Dio giusto più che buono. Giusto<br />
quando affronta e prende a botte i<br />
farisei e i rabbini che fanno mercimonio<br />
della Religione. Giusto<br />
quando ferma <strong>gli</strong> uomini che<br />
vo<strong>gli</strong>ono lapidare l'adultera.<br />
Giusto quando combatte<br />
la schiavitù. Inconcepibile<br />
combattere la schiavitù, nel<br />
suo tempo. E come un vero<br />
Uomo, lotta, sba<strong>gli</strong>a, vince,<br />
perde, soffre e in ne muore.<br />
Senza morire, perchè la Vita non<br />
muore. Rinasce sempre, resuscita<br />
sempre, è eterna. Quindi possiamo<br />
arrivare a dire che il Cristianesimo<br />
è la più grande scommessa che l'uomo<br />
fa con se stesso. Quella di arrivare, dopo<br />
un percorso fatto di Amore, Solidarietà, Ragione,<br />
Civiltà, Libertà, ad essere un vero Uomo,<br />
ad essere l'Uomo. Quando questo percorso si interrompe,<br />
vediamo arrivare l'oscurantismo più radicale. Vediamo l'Uomo<br />
che annienta l'Uomo, lo soggioga e lo uccide. Nei cuori di<br />
quei carne ci, la luce dell'Amore, della Ragione, della Civiltà<br />
si è spenta. L'Uomo diventa un non Uomo.<br />
Ma l'Uomo deve ritornare ad essere l'Uomo. Quell'essere<br />
supremo che è capace anche di grandi imprese, di grandi<br />
innovazioni, di grani ideali. Gli stessi ideali di un Uomo di<br />
appena duemiladodici anni.<br />
Scherziamo tutti, questo è il nostro giorno,<br />
ridiamo, non pensiamo alle bollette,<br />
ai tradimenti, all”innocente”…Corno,<br />
al “Buno” vicino, a quelle scarpe.....strette;<br />
ridiamo, sorridiamo coi bambini,<br />
coi coriandoli, le bolle di sapone,<br />
non litighiamo ancora coi vicini<br />
e non corriamo, sempre col fi atone;<br />
e non pensiamo a scherzi come quello<br />
dell’assassinio di una ragazzina,<br />
oppure a tante guerre, che macello!<br />
O alla violenza sulla maestrina…<br />
…Viviam di questi scherzi noi italiani,<br />
Ci vo<strong>gli</strong>ono<br />
scelte decise<br />
di indire primarie di partito<br />
che rischiano di mettere in<br />
ridicolo anche le persone<br />
che con spirito di servizio,<br />
ma sono scherzi? Sono marachelle?<br />
Ormai son scherzi, sono scherzi “strani”,<br />
scherzi che fanno male… sotto pelle!!<br />
Comunque è Carnevale, festeggiamo,<br />
brindiamo al vecchio sogno, alla… chimera,<br />
coraggio, è l’ora, armiamoci e partiamo,<br />
partiamo allegri, è “tempo di crociera!”.<br />
....Con Monti o con Tremonti, non importa,<br />
tanto è uno scherzo, oggi è Carnevale,<br />
inno a<strong>gli</strong> “scherzi”, apriam la nostra porta,<br />
rìdiam, ridiamo, che ogni scherzo vale!!<br />
Si dice: “Tutti i giorni è Carnevale”,<br />
chiunque ci “comandi”… Chi c’è, c’è…<br />
…Non ce la faccio più, mi sento male,<br />
ma allora è Carnevale?<br />
O… che cos’è?<br />
almeno io lo penso, si prestano<br />
a metterci la faccia.<br />
La credibilità dei partiti non<br />
è con questi giochetti di falsa<br />
Biancaneve<br />
si sposa, oppure<br />
sono solo voci?<br />
Sono ormai trascorsi alcuni mesi e navigavamo nel pieno della<br />
turbolenza politica, quando ci eravamo permessi di annunciare<br />
un possibile matrimonio tra Pd ed Udc.<br />
Possiamo ora dire, passati repentinamente nella Terza Repubblica<br />
a causa di incontrollabili eventi economici e speculativi,<br />
che il modo di far politica nella nostra strana città rimane<br />
ancorato a vecchi schemi che per nulla hanno risentito dei<br />
grandi cambiamenti avvenuti a livello nazionale.<br />
Biancaneve, rispolverata la vecchia prassi del doppio forno,<br />
ha preso l’iniziativa costringendo il principe azzurro, bloccato<br />
nella perdurante indecisione se sce<strong>gli</strong>ere il celibato o porsi<br />
alla guida del cambiamento, a rimanere ancorato alle sue<br />
incertezze e decidere ancora una volta per la convivenza o<br />
addirittura per il matrimonio.<br />
Da indiscrezioni di palazzo riteniamo che sia il matrimonio<br />
segreto quello che vada a breve a celebrarsi, poiché i genitori<br />
e la corte tutta, hanno fatto comprendere ai due giovani che<br />
tale atto sia quello più consono al mantenimento di una certa<br />
immagine.<br />
Se a possibili scelte di campo ben de nite, il Pd fabrianese<br />
sce<strong>gli</strong>erà ancora la sudditanza, dovremmo veramente essere<br />
preoccupati per la creazione di quella grande forza Socialdemocratica<br />
ed alternativa che Bersani va sbandierando.<br />
Il potere ancora una volta si contrappone alla chiarezza politica<br />
e la frammentazione del centro sinistra purtroppo rimarrà la<br />
causa delle perenni scon tte elettorali.<br />
Invece di farsi promotore per aprire un chiarimento tra tutte<br />
le forse del centro sinistra, il Pd sta inseguendo le sirene del<br />
grande centro, sconfessando quel bipolarismo che in modo<br />
intransigente e prevaricatorio ci aveva imposto con Veltroni.<br />
Possiamo de nire il lm che andremmo a vedere “Ritorno<br />
al passato remoto“.<br />
Auguri, allorchè avvicinandoci alle elezioni politiche e dovendo<br />
mantenere fede alle promesse di grandi chiarimenti, ci<br />
ritroveremo purtroppo ancora in un centro sinistra composito<br />
dal quale forse l’elettorato, ancora una volta non potrà pienamente<br />
sentirsi rappresentato.<br />
Se l’attuazione del Laboratorio politico dovrà essere esportato<br />
a livello nazionale, certamente quella chiarezza per la quale<br />
in troppi fanno nta di spendersi, rimarrà una irrealizzabile<br />
chimera, che neppure indicando preventivamente il Premier<br />
la coalizione, il programma, riusciranno a rendere credibile lo<br />
sforzo per abbandonare l’ormai vetusto modo di interpretare<br />
la politica.<br />
In quel momento il punto di arrivo del centro sinistra italiano<br />
non potrà mai divenire quella tanto desiderata formazione<br />
socialdemocratica che ci avvicini all’Europa, sarà ancora una<br />
volta un ibrido che inevitabilmente mostrerà tutte le incertezze<br />
e le contraddizioni prerogative della specie.<br />
Circolo politico culturale Sandro Pertini <strong>Fabriano</strong><br />
democrazia che si riconquista,<br />
ma con scelte decise,<br />
trasparenti dove si può leggere<br />
con chiarezza la ricerca<br />
di bene ci per la comunità:<br />
lavoro per i giovani, lavoro<br />
per i tanti, troppi cassaintegrati<br />
e/o disoccupati, salari<br />
adeguati alle prestazioni che<br />
permettano un livello di vita<br />
personale e sociale sostenibile<br />
e di qualità, attenzione<br />
alle fami<strong>gli</strong>e, alle donne, ai<br />
bambini a<strong>gli</strong> anziani, e una<br />
reale e coerente attenzione<br />
a<strong>gli</strong> ambienti naturali e<br />
antropici dove la vita delle<br />
comunità si svolge. Non si<br />
ha bisogno necessariamente<br />
di industriali per amministrare<br />
un territorio o di loro<br />
«surrogati», ma di politici<br />
onesti, liberi, equilibrati,<br />
dinamici nel pensiero, capaci<br />
di scelte coerenti e coraggiose<br />
utili al territorio e alla<br />
sua gente; <strong>gli</strong> industriali, <strong>gli</strong><br />
imprenditori sono e debbono<br />
restare importanti risorse<br />
in dialogo costruttivo con<br />
le amministrazioni che si<br />
succederanno. Questa è la<br />
ri essione che mi sento di<br />
dare ai cittadini fabrianesi,<br />
con cordialità e per il breve<br />
ruolo che in passato ho svolto.<br />
Grazie.<br />
Mina Fortunati<br />
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32 >ULTIMA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 25 FEBBRAIO 2012<br />
Il piano neve<br />
a dura prova<br />
Cotichella traccia il suo bilancio<br />
di MARCO ANTONINI<br />
vo<strong>gli</strong>amo tutto e subito. Non sappiamo<br />
più pazientare, pretendiamo perché paghiamo<br />
le tasse”. E’ così che Urbano Cotichella,<br />
“Oggi<br />
responsabile del servizio manutenzione e del<br />
piano neve comunale esordisce una mattina caotica, tra tante<br />
telefonate con alcuni dipendenti, non tutti, che stanno rimettendo<br />
a posto la città e i privati che chiamano anche con toni<br />
poco civili. L’Azione lo incontra nel suo uf cio, attualmente<br />
sua seconda casa. “Sono di San Paolo di Jesi, con il caos dei<br />
treni e lavorando giorno e notte, sono sempre qui” ci raccon-<br />
ta esclamando il suo motto “Noi stiamo sul territorio”. Non<br />
è facile mettere tutti d’accordo, eppure il geometra comunale<br />
difende le scelte effettuate. Con ventisette mezzi spartineve<br />
privati più quattro comunali, tre pale gommate e catenate<br />
è stata affrontata una emergenza dalle grandi dimensioni. “La<br />
Protezione Civile ci aveva avvertito già dieci giorni prima,<br />
quindi anche il Comune di Roma era consapevole”, spiega,<br />
“ma dopo la prima grossa nevicata il vento e il ghiaccio<br />
hanno peggiorato la situazione. Al Valico di Belvedere, a<br />
Vallemontagnana, a Moscano, Nebbiano, Collestellano, S.<br />
Donato le situazioni più complicate perché c’è stato bisogno<br />
di una nostra permanenza giornaliera causa vento. Dalle<br />
quattro del mattino no a notte fonda, senza turni, è stata<br />
garantita l’apertura di tutte le strade, nessuna esclusa, nessuna<br />
frazione isolata e nessuna casa sparsa dimenticata, se non<br />
per qualche ora” precisa Cotichella, mentre <strong>gli</strong> si fa notare le<br />
tante segnalazioni e critiche che sono arrivate all’amministrazione<br />
attraverso la pagina Facebook dell’Uf cio Relazioni<br />
con il Pubblico del Comune. La risposta è sintetica: “Non<br />
abbiamo la bacchetta magica!”. In tanti hanno lavorato per<br />
rendere accessibile la città. Mentre scrivo, sento il rumore<br />
delle ruspe che qui a Marischio, da due giorni, stanno rimuovendo<br />
i tanti mucchi di neve per allargare le strade. “E’ un<br />
lavoro preciso, lento, ma arriveremo dappertutto.” Quindici<br />
<strong>gli</strong> operai comunali, quattro quelli di Anconambiente, sei <strong>gli</strong><br />
autisti dei pullman scolastici, più quattro uomini dell’esercito:<br />
questi i numeri che l’amministrazione comunale ha spiegato<br />
sul territorio, più una ventina di privati con appalto<br />
pulizia strade che hanno operato in un comprensorio di<br />
duecentosettanta chilometri quadrati, con oltre cinquecentocinquanta<br />
chilometri di strade comunali al quale vanno aggiunte<br />
le tante strade private che dovrebbero essere pulite dai<br />
proprietari. Indispensabile ed importantissimo il contributo<br />
delle forze dell’ordine, (Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia di<br />
Stato, Corpo Forestale ecc.) che hanno rafforzato turni e<br />
personale. Merita nota il grande lavoro svolto dai Vigili del<br />
Fuoco. “In queste emergenze è importante e fondamentale<br />
lavorare in gruppo con la più ampia sinergia possibile, da soli<br />
e senza il fondamentale contributo dell’amministrazione<br />
comunale, sindaco e vice sindaco in testa, non si va lontano”<br />
spiega Urbano che aggiunge: “Il piano prevede la priorità per<br />
anziani, diversamente abili, dializzati e persone con dif coltà<br />
motorie: a tutti è stata data la precedenza, ma se siamo da<br />
un posto, non possiamo essere contemporaneamente<br />
su tutti <strong>gli</strong> altri”. Per la<br />
seconda fase dell’emergenza, sono state<br />
impiegate altre undici ditte esterne per<br />
la rimozione dei cumuli. Problema parcheggio<br />
a <strong>Fabriano</strong>? “Sì, esiste eccome. Ma non possiamo<br />
pulirlo nché ci sono macchine ferme li. Domenica 19, intanto,<br />
ci sarà divieto di sosta al parcheggione, così effettueremo<br />
pulizia, mentre è già in corso in Piazza del Comune e<br />
in Piazza Garibaldi sede del mercato del sabato mattina.<br />
Stesso discorso per il parcheggio della stazione: essendoci<br />
sempre auto, diventa impossibile, mentre via Al eri e via<br />
Monti sono rimaste indietro perché, tra auto e vicolo<br />
stretto, non possiamo andarci con i mezzi”. Una<br />
nota positiva: <strong>gli</strong> asili nido sono restati sempre attivi<br />
ed è stata garantita la pulizia di parcheggi e marciapiedi<br />
a tutti i plessi scolastici comunali oltre al Liceo<br />
Classico, Scienti co, dell’Istituto Professionale e del<br />
Commerciale che sono di competenza della Provincia<br />
e non del Comune anche se il problema ghiaccio<br />
non è facile e rapido da affrontare. “Fino ad oggi<br />
(venerdì 17), abbiamo sparso seicento quintali di sale<br />
e, riguardo ai mezzi, abbiamo speso quasi un milione<br />
di euro. Inoltre contiamo, fra uno o due giorni, di<br />
ridare all’attività agonistica un paio di campi sportivi”.<br />
La stanchezza non manca, l’emergenza è lunga<br />
da affrontare, soprattutto nelle frazioni che, qualche<br />
volta, lamentano di essere sempre le ultime a godere<br />
de<strong>gli</strong> interventi di pulizia. “Non è vero, abbiamo<br />
fatto del nostro me<strong>gli</strong>o e siamo arrivati dappertutto”,<br />
ricorda Cotichella che racconta la soddisfazione nel<br />
vedere fami<strong>gli</strong>e felici all’arrivo de<strong>gli</strong> operatori. “Liberare<br />
due fami<strong>gli</strong>e che erano isolate da un giorno,<br />
senza che nessuno ce lo avesse detto, è stata un’emozione<br />
grande. I bambini gioivano dalla nestra<br />
vedendo la turbina dei Vigili del Fuoco di Bolzano<br />
all’azione. I vecchi di quella casa ci hanno ospitato<br />
un attimo dandoci il pane che avevano fatto in casa e un po’<br />
di vino, perché le tubature dell’acqua erano gelate. La compostezza<br />
e la disponibilità della gente più umile, anche davanti<br />
a situazioni critiche, ti dà qualcosa in più!” Non possono<br />
mancare momenti divertenti: “Una signora chiama e mi<br />
chiede se posso mandare due uomini a mettere le catene alla<br />
macchina della badante che altrimenti non può uscire di<br />
casa…”. Altre richieste arrivate in uf cio non sono comprensibili,<br />
come quelle che chiedono di passare davanti l’abitazione<br />
ad aprire il proprio passo perché il mezzo scansa neve<br />
l’ha chiuso. “Se dovessimo aprire tutti i passi, di tutte le case,<br />
quanti altri mezzi servirebbero? Quanto tempo impiegherem-<br />
mo? Oltretutto anche il regolamento comunale prevede che<br />
ognuno tenga pulito il tratto di marciapiede di sua competenza.<br />
Serve buonsenso”. E mentre a Roma si polemizza sul<br />
piano neve, a <strong>Fabriano</strong> si prova a mi<strong>gli</strong>orarlo per le prossime<br />
eventuali emergenze. “Nonostante i limiti, tutto ha funzionato<br />
a meravi<strong>gli</strong>a. Gli aggiustamenti da fare sono diversi.<br />
Vorremmo catalogare e censire le case sparse grazie al sistema<br />
informatico comunale che ci permetterebbe così, in<br />
tempo reale, di essere aggiornati e redigere una mappatura<br />
precisa dei residenti anziani, di quelli con dif coltà siche e<br />
mentali, per avere un quadro della situazione precisa de<strong>gli</strong><br />
interventi prioritari da eseguire, dotare i mezzi spazzaneve di<br />
un sistema satellitare per monitorare, in tempo reale, la effettiva<br />
presenza dei mezzi spartineve sul territorio. Poi chiudere<br />
totalmente il centro storico alle macchine. E’ auspicabile,<br />
senza polemica, che i frati di San Silvestro, oltretutto anziani,<br />
scendano a valle all’inizio di queste emergenze per evitare<br />
tutta la pulizia di quel lungo tratto complicato di strada:<br />
lassù c’era almeno tre metri di neve!”. Un discorso a parte<br />
per i tir. Oltre a non dover circolare senza catene, devono<br />
obbligatoriamente sostare nelle aree di servizio, senza spostarsi<br />
dentro la città, provocando i blocchi che tanti cittadini<br />
hanno subito davanti la Stazione ferroviaria e al Borgo. Per<br />
le emergenze il Comune prevede la sosta e l’assistenza al<br />
parcheggio della Piscina e nell’ex stabilimento Merloni di<br />
Santa Maria. “Vorrei osare di più: i tir, anche in tempi normali,<br />
non dovrebbero circolare dentro la città”. L’ultima<br />
stoccata di Urbano Cotichella riguarda Trenitalia che non ha<br />
fornito proprio un ottimo servizio durante il nevone. “E’ come<br />
se io dicessi che, siccome nevica, chiudo tutte le strade: assurdo”.<br />
“Per concludere un ringraziamento doveroso e non<br />
di prammatica a tutti <strong>gli</strong> operatori esterni che si sono adoperati<br />
con grande senso civico, abnegazione e coraggio, a<strong>gli</strong><br />
operai comunali Fabio Coacci, Roberto Battistoni, Lamberto<br />
Trinei, Rosilio Mogiani, Pietro Celli, Enzo Sacconi, Maurizio<br />
Roscini, Maurizio Monticelli, Elvio Carnevali, Marco Mercurio,<br />
Eugenio Colonnelli, Sandro Michelini, Massimo Tortolini,<br />
Enrico Mosciatti e Roberto Berna che hanno dimostrato,<br />
ancora una volta, tutta la loro professionalità e disponibilità,<br />
a<strong>gli</strong> spalatori assunti per la pulizia dei marciapiedi e per<br />
la rimozione del ghiaccio dai tetti coordinati magni camente<br />
dai colleghi Gianni Cipriani ed Alberto Lesti e, non ultimo,<br />
a tutto il Coc (Centro Operativo Comunale) per il preziosissimo<br />
lavoro svolto”.<br />
Ecco alcune foto scattate nel febbraio<br />
1956 al deposito ferrovirio<br />
di <strong>Fabriano</strong> da cui si comprende<br />
l'altezza della neve (fonte: www.<br />
fabrianostorica.it).<br />
Continuano i paragoni con le<br />
grandi nevicate del passato, che<br />
costringono i lettori più maturi a<br />
mettere a dura prova la loro memoria.<br />
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