Versione PDF (1,7Mb) - Unione Ex Allievi del Don Bosco di ...
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molto importante e formativa. A 20 anni<br />
avevo la responsabilità <strong>di</strong> 10 impianti petroliferi<br />
e 10 persone. Le garantisco che è<br />
stata veramente un’esperienza che mi ha<br />
maturato molto sia sotto il profilo umano<br />
che professionale. Ho fatto una <strong>di</strong>screta<br />
carriera nella stessa azienda giungendo<br />
ad essere un quadro.<br />
In quegli stessi anni ho maturato e coltivato<br />
la mia passione per la vela, culminata<br />
con la partecipazione, come membro <strong>del</strong>l’equipaggio,<br />
alla Coppa America 1987 a<br />
Fremantle-Australia, nel ruolo <strong>di</strong> grinder a<br />
bordo <strong>di</strong> AZZURRA.<br />
Il grinder, per quel pochi che non lo sanno,<br />
è colui che gira le manovelle che servono<br />
a far girare dei verricelli per far passare<br />
la vela da un lato all’altro <strong>del</strong>la barca.<br />
Questa esperienza è stata un altro dei<br />
passaggi importanti <strong>del</strong>la mia vita. Deludente<br />
come risultato sportivo: infatti siamo<br />
stati eliminati nelle eliminatorie, ma<br />
eccezionale sotto il profilo umano.<br />
Viaggiare e conoscere il mondo è sempre<br />
stata una <strong>del</strong>le cose che più mi ha affascinato;<br />
e finalmente potevo coronare questo<br />
desiderio. li vivere con persone culturalmente<br />
ed etnicamente <strong>di</strong>verse aggiunge<br />
un PIÙ al bagaglio <strong>di</strong> conoscenze personali<br />
che è impagabile. Ti porta a cercare<br />
<strong>di</strong> capire, tollerare, aiutare e chi più ne ha<br />
più ne metta. Terminata la Coppa America<br />
ho continuato a fare regate ad altissimo livello,<br />
pur ritornando a lavorare in Raffineria<br />
dove ho proseguito nella mia carriera<br />
professionale, fino al fati<strong>di</strong>co 1996.<br />
Quell’anno ho incontrato, per una serie <strong>di</strong><br />
combinazioni, totalmente casuali, il sig. Patrizio<br />
Bertelli, proprietario <strong>del</strong> marchio “PRA-<br />
DA”. In quell’incontro è successo un qualcosa<br />
che mi ha ributtato nella Coppa America.<br />
Non so cosa abbia generato un feeling<br />
tra noi due, ma mi è stata accordata imme<strong>di</strong>atamente<br />
una fiducia basata su nulla.<br />
Devo <strong>di</strong>re che quella fiducia accordatami<br />
dopo solo poche ore passate insieme è una<br />
<strong>del</strong>le cose che mi inorgogliosisce <strong>di</strong> più.<br />
Infatti, se così si può <strong>di</strong>re, la avventura <strong>di</strong><br />
PRADA in Coppa America è iniziata con me.<br />
lo sono stato il primo membro <strong>del</strong>la Prada<br />
America’s Cup, e colui che ha iniziato a<br />
costruire la struttura su cui poggia la nostra<br />
attività.<br />
A valle <strong>di</strong> questo incontro ho lasciato l’Agip<br />
Petroli e sono <strong>di</strong>ventato il Logistic & Service<br />
Manager <strong>del</strong>la Prada America’s Cup.<br />
Il mio lavoro consiste nell’organizzare tutto<br />
ciò che serve al Team per poter partecipare<br />
alle Regate <strong>di</strong> Coppa; basi operative,<br />
alloggi, trasporti, catering e così via.<br />
Sicuramente chi mi legge <strong>di</strong>rà: “che fortuna....”;<br />
<strong>di</strong>ciamo che mi considero fortuna-<br />
to perché faccio un lavoro che mi piace,<br />
ma non è tutto oro quello che luccica, così<br />
<strong>di</strong>ceva mia Mamma. È un lavoro duro,<br />
che non permette <strong>di</strong>strazioni, vista la risonanza<br />
<strong>del</strong>l’evento e la notorietà <strong>del</strong> nome<br />
<strong>del</strong>lo sponsor. E come tutte le cose che richiedono<br />
un impegno costante ti tolgono<br />
qualcosa. La cosa che mi ha tolto è un<br />
po’ <strong>del</strong> tempo che de<strong>di</strong>cavo alla mia famiglia.<br />
Questa forse è la cosa più negativa<br />
<strong>di</strong> questa mia storia, ma, come si suol <strong>di</strong>re,<br />
questa è la vita, l’importante è non<br />
prendere mai la propria identità ed essere<br />
AMARCORD<br />
sempre se stessi. La poesia 5 Maggio <strong>di</strong><br />
Manzoni insegna che dagli altari alla polvere<br />
il passo è breve.<br />
Ora mi appresto a ripartire per la Nuova<br />
Zelanda, per la parte cruciale <strong>del</strong>la nostra<br />
sfida. Spero <strong>di</strong> non avervi annoiato con<br />
questa mia storia, ma mi è stata richiesta<br />
e sono stato molto contento <strong>di</strong> scriverla.<br />
Concludo <strong>di</strong>cendo che il tempo che ho<br />
passato dai salesiani non è stato tempo<br />
perso.<br />
Un saluto a tutti<br />
Antonio Marrai<br />
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