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Giornata mondiale del teatro a cura di Augusto Boal

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La <strong>Giornata</strong> Mon<strong>di</strong>ale <strong>del</strong> Teatro 27 marzo 2010<br />

Il World theatre Day, lanciato nel 1961 istituita a Vienna in occasione <strong>del</strong> 9° Congresso<br />

<strong>del</strong>l’Istituto Internazionale <strong>del</strong> Teatro dall'International Theatre Institute è una<br />

manifestazione celebrativa promossa dalle Nazioni Unite e dall'Unesco per sensibilizzare<br />

l'opinione pubblica sull'importanza <strong>del</strong>l'espressione teatrale e promuovere lo sviluppo <strong>del</strong>le<br />

arti performative in tutti i Paesi <strong>del</strong> mondo. Accanto alla giornata <strong>mon<strong>di</strong>ale</strong> <strong>del</strong> <strong>teatro</strong>, si<br />

celebra il 29 aprile quella <strong>del</strong>la danza e il primo ottobre quella de<strong>di</strong>cata alla musica. Dal 27<br />

marzo 1962, (data <strong>di</strong> apertura <strong>del</strong>la stagione <strong>del</strong> Teatro <strong>del</strong>le Nazioni <strong>di</strong> Parigi), la <strong>Giornata</strong><br />

Mon<strong>di</strong>ale <strong>del</strong> Teatro è celebrata dai Centri Nazionali <strong>del</strong>l'IIT che esistono in un centinaio <strong>di</strong><br />

paesi <strong>del</strong> mondo. L'Istituto Internazionale <strong>del</strong> Teatro è stato creato in 1948, per iniziativa<br />

l'UNESCO e <strong>di</strong> personalità famose nel campo <strong>del</strong> <strong>teatro</strong>, ed è la più importante<br />

organizzazione internazionale non governativa nel campo <strong>del</strong>le arti, <strong>del</strong>la scena che ha<br />

<strong>del</strong>le relazioni formali (relazioni <strong>di</strong> consultazione e d'associazione) vicino all'UNESCO.<br />

L'ITI cerca "<strong>di</strong> incoraggiare gli scambi internazionali nel campo <strong>del</strong>la conoscenza e <strong>del</strong>la<br />

pratica <strong>del</strong>le Arti <strong>del</strong>la Scena, stimolare la creazione ed allargare la cooperazione tra le<br />

persone <strong>di</strong> <strong>teatro</strong>, sensibilizzare l'opinione pubblica alla presa in considerazione <strong>del</strong>la<br />

creazione artistica nel campo <strong>del</strong>lo Sviluppo, approfon<strong>di</strong>re la comprensione reciproca per<br />

partecipare al rafforzamento <strong>del</strong>la Pace e <strong>del</strong>l'amicizia tra i popoli, associarsi alla <strong>di</strong>fesa<br />

degli ideali e degli scopi definiti dall'UNESCO". Le manifestazioni che segnano la <strong>Giornata</strong><br />

Mon<strong>di</strong>ale <strong>del</strong> Teatro permettono <strong>di</strong> concretizzare questi obiettivi. Ogni anno, una<br />

personalità <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> <strong>teatro</strong> o un'altra figura conosciuta per le sue qualità <strong>di</strong> cuore e <strong>di</strong><br />

spirito sono invitate a <strong>di</strong>videre le sue riflessioni sul tema <strong>del</strong> Teatro e <strong>del</strong>la Pace tra i<br />

popoli. Questo Messaggio che chiamiamo il Messaggio Internazionale, è tradotto in una<br />

ventina <strong>di</strong> lingue. Sarà letto davanti a <strong>del</strong>le decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> spettatori prima <strong>del</strong>la<br />

rappresentazione <strong>del</strong>la sera nei teatri nel mondo intero, stampato nelle centinaia <strong>di</strong><br />

quoti<strong>di</strong>ani e <strong>di</strong>ffuso da ra<strong>di</strong>o e televisione sui 5 continenti. Jean Cocteau era l'autore <strong>del</strong><br />

primo Messaggio Internazionale nel 1962. Il <strong>teatro</strong> riunisce e la <strong>Giornata</strong> Mon<strong>di</strong>ale <strong>del</strong><br />

Teatro è la celebrazione <strong>di</strong> questa volontà. È un'opportunità per gli artisti <strong>del</strong>la scena <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>videre col loro pubblico una certa visione <strong>del</strong>la loro arte ed il modo con cui quest'arte può<br />

contribuire alla comprensione ed alla pace tra i popoli. Alla <strong>di</strong>ffusione <strong>mon<strong>di</strong>ale</strong> <strong>del</strong><br />

Messaggio Internazionale vengono ad aggiungersi <strong>di</strong> numerosi avvenimenti dalla<br />

manifestazione quasi intima fino alla grande celebrazione popolare.<br />

L'ITALIA tramite il Consiglio dei Ministri e la Presidenza <strong>del</strong> Consiglio aderira' quest’anno<br />

per la prima volta all'iniziativa .<br />

Infatti il Consiglio dei Ministri il 6 novembre scorso ha deciso - su proposta <strong>del</strong> ministro dei<br />

Beni culturali Sandro Bon<strong>di</strong> - <strong>di</strong> introdurre nel calendario <strong>del</strong>le celebrazioni ufficiali la<br />

giornata <strong>del</strong> 27 marzo, <strong>Giornata</strong> <strong>mon<strong>di</strong>ale</strong> <strong>del</strong> Teatro.<br />

Per programmare e organizzare gli eventi <strong>di</strong> questa giornata è stato costituito un Comitato<br />

organizzatore sotto la presidenza <strong>del</strong> Sottosegretario <strong>di</strong> Stato Dott. Gianni Letta cui fanno<br />

parte anche l’Agis e l’ETI-Ente Teatrale Italiano. La FITA, affiliata all’ Agis, ha già aderito<br />

all’iniziativa assi<strong>cura</strong>ndo la maggior <strong>di</strong>ffusione <strong>del</strong>l’evento tra le compagnie iscritte. La<br />

FITA nazionale con la COEPTA in collaborazione con AGISCUOLA e con il supporto<br />

organizzativo <strong>del</strong> Comitato regionale Fita Lazio ha già programmato un evento <strong>di</strong> rilievo<br />

nella città <strong>di</strong> Roma. Al Teatro Golden nella giornata <strong>del</strong> 27 marzo avrà luogo una non stop<br />

dei gruppi Fita che si avvicenderanno sul palcoscenico ininterrottamente dalle ore 10,00<br />

alle ore 23,00, coinvolgendo la mattina gli studenti <strong>del</strong>le scuole romane. Ma la<br />

collaborazione <strong>del</strong>la FITA e <strong>del</strong>la COEPTA alla giornata <strong>mon<strong>di</strong>ale</strong> <strong>del</strong> Teatro non si


fermerà a questo. Infatti tutte le compagnie che realizzeranno spettacoli o eventi nella<br />

giornata <strong>del</strong> 27 marzo, potranno essere inseriti nel programma <strong>del</strong>la <strong>Giornata</strong> Mon<strong>di</strong>ale.<br />

Il Ministero <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione per la prima volta partecipa in via sperimentale<br />

all’iniziativa con alcune scuole che sono: l’Istituto Tecnico Agrario Sereni <strong>di</strong> Roma, il Liceo<br />

Classico <strong>di</strong> Verona e il Carcere Minorile <strong>di</strong> Nisida.<br />

Nella città <strong>di</strong> Roma una importante rete <strong>di</strong> Istituzioni scolastiche partecipano all’iniziativa :<br />

I.T.A.S. “E. Sereni”<br />

L.C. “E.Q.Visconti”<br />

Cine TV “Rossellini”<br />

I.T.I.S. “Hertz”<br />

IIS”Baffi”<br />

L.S. “Volterra”<br />

I.T.C. “Pertini”<br />

Liceo Artistico III Istituto D’Arte<br />

I.C. “V.Pacifici”<br />

S.M.S. “Esopo”<br />

S.M.S. via Tedeschi(ex Di Liegro-L.L. Ra<strong>di</strong>ce)<br />

XX Circolo Didattico “E.Pistelli”<br />

Liceo Classico “<strong>Augusto</strong>”<br />

Accademia Nazionale <strong>di</strong> Danza<br />

Ogni anno, una personalità <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> <strong>teatro</strong> o un'altra figura conosciuta per le sue<br />

qualità filantropiche, è invitata a con<strong>di</strong>videre le sue riflessioni sul tema <strong>del</strong> Teatro e <strong>del</strong>la<br />

Pace tra i popoli. Questo Messaggio Internazionale, tradotto in una ventina <strong>di</strong> lingue, verrà<br />

letto davanti a decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> spettatori prima <strong>del</strong>la rappresentazione <strong>del</strong>la serata nei<br />

teatri nel mondo intero, stampato su centinaia <strong>di</strong> quoti<strong>di</strong>ani e <strong>di</strong>ffuso da ra<strong>di</strong>o e televisione<br />

sui 5 continenti.<br />

Jean Cocteau è stato l'autore <strong>del</strong> primo Messaggio Internazionale nel 1962.<br />

ALCUNI DEI PERSONAGGI DI FAMA MONDIALE CHE HANNO SCRITTO, NEGLI ANNI<br />

INDICATI, IL MESSAGGIO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DEL<br />

TEATRO SONO:<br />

Nel 1962: Jean COCTEAU ,<br />

1963: Arthur MILLER<br />

1964: Laurence OLIVIER - Jean-Louis BARRAULT<br />

1969: Peter BROOK<br />

1970: D. CHOSTAKOVITCH<br />

1971: Pablo NERUDA<br />

1972: Maurice BEJART<br />

1973: Luchino VISCONTI<br />

1974: Richard BURTON<br />

1975: Ellen STEWART<br />

1976: Eugène IONESCO<br />

2005: Ariane MNOUCHKINE<br />

2007: S.A. Sceicco Dr. Sultan bin Mohammed Al Rasimi<br />

2008: Robert Lepage<br />

2009:<strong>Augusto</strong> <strong>Boal</strong> Drammaturgo, Professore, Scrittore, Teorico e Regista<br />

Creatore <strong>del</strong> Metodo <strong>del</strong> Teatro <strong>del</strong>l'oppresso


Questo il suo <strong>di</strong>scorso nella passata e<strong>di</strong>zione<br />

Messaggio internazionale 2009<br />

Tutte le società umane sono spettacolari nella loro vita quoti<strong>di</strong>ana e producono spettacoli in<br />

occasioni speciali. Sono spettacolari nella loro organizzazione sociale e producono spettacoli come<br />

quello che siete venuti a vedere.<br />

Anche se non ne abbiamo consapevolezza, le relazioni umane seguono una struttura teatrale;<br />

l'utilizzazione <strong>del</strong>lo spazio, il linguaggio <strong>del</strong> corpo, la scelta <strong>del</strong>le parole e la modulazione <strong>del</strong>la<br />

voce, il confronto <strong>del</strong>le idee e <strong>del</strong>le emozioni, tutto ciò che mostriamo sul palcoscenico, lo viviamo<br />

nella nostra vita: siamo fatti <strong>di</strong> <strong>teatro</strong>!<br />

Le nozze, i funerali sono degli spettacoli, ma anche i rituali quoti<strong>di</strong>ani così familiari <strong>di</strong> cui non<br />

siamo consapevoli, le gran<strong>di</strong> cerimonie, ma anche il caffè <strong>del</strong>la mattina, i buongiorno scambiati, gli<br />

amori timi<strong>di</strong> ed i gran<strong>di</strong> temporali <strong>del</strong>le passioni, una seduta <strong>del</strong> senato o una riunione <strong>di</strong>plomatica,<br />

tutto è <strong>teatro</strong>.<br />

Una <strong>del</strong>le principali funzioni <strong>del</strong>la nostra arte è <strong>di</strong> prendere coscienza <strong>del</strong>lo spettacolo <strong>del</strong>la vita<br />

quoti<strong>di</strong>ana, <strong>di</strong> cui gli attori sono anche spettatori in cui la scena e il palcoscenico si confondono.<br />

Siamo tutti degli artisti: facendo <strong>teatro</strong>, impariamo a vedere l’ovvio, che solitamente siamo incapaci<br />

<strong>di</strong> vedere perché poco abituati a guardarlo. Ciò che ci è familiare ci <strong>di</strong>venta invisibile: fare <strong>teatro</strong> è<br />

illuminare la scena <strong>del</strong>la nostra vita <strong>di</strong> tutti i giorni.<br />

Nel settembre <strong>del</strong>l'anno scorso siamo stati sorpresi da una rivelazione teatrale: a noi che credevamo<br />

<strong>di</strong> vivere in un mondo sicuro, malgrado esistessero guerre, genoci<strong>di</strong>, ecatombi e torture ma in luoghi<br />

lontani e selvaggi, a noi che vivevamo in sicurezza, col nostro denaro collocato in una banca<br />

rispettabile o affidato ad un onesto me<strong>di</strong>atore <strong>di</strong> borsa, è stato detto che questo denaro non esisteva,<br />

che era virtuale, triste creazione <strong>di</strong> alcuni economisti per nulla virtuali, né sicuri, né rispettabili.<br />

Tutto questo non era che cattivo <strong>teatro</strong>, un oscuro intrigo nel quale alcuni guadagnavano molto e<br />

dove molti perdevano tutto. Noi, spettatori vittime <strong>del</strong>le loro decisioni, siamo rimasti seduti<br />

nell'ultima fila <strong>del</strong> loggione.<br />

Vent' anni fa, mettevo in scena Phèdre <strong>di</strong> Racine a Rio de Janeiro. Le scenografie erano povere:<br />

<strong>del</strong>le pelli <strong>di</strong> bovino al suolo, dei bambù intorno. Prima <strong>di</strong> ogni rappresentazione <strong>di</strong>cevo ai miei<br />

attori: “la finzione che abbiamo creato <strong>di</strong> giorno in giorno è finita. Quando avrete superato questi<br />

bambù, nessuno <strong>di</strong> voi avrà il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> mentire. Il <strong>teatro</strong> è la verità nascosta".<br />

Quando guar<strong>di</strong>amo al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>le apparenze, ve<strong>di</strong>amo degli oppressori e degli oppressi, in tutte le<br />

società, in tutte le etnie, le classi e le caste, ve<strong>di</strong>amo un mondo ingiusto e cru<strong>del</strong>e. Dobbiamo<br />

inventarne un altro, perché sappiamo che è possibile. E’ doveroso costruire questo altro mondo con<br />

le nostre mani entrando in scena, sulle tavole <strong>del</strong> palcoscenico e <strong>del</strong>la nostra vita.


Fate attenzione allo spettacolo che sta per iniziare e al ritorno a casa, coi vostri amici, interpretate le<br />

vostre pièces personali e vedrete ciò che non avete potuto vedere mai: l’ ovvio.<br />

Il <strong>teatro</strong> non è solamente un avvenimento, è uno stile <strong>di</strong> vita!<br />

Siamo tutti degli attori: essere citta<strong>di</strong>no non è vivere la società, è cambiarla.<br />

<strong>Augusto</strong> <strong>Boal</strong>

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