• Tecniche • Cantieri • Realizzazioni • Sicurezza
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Costruzione di gallerie 18<br />
4<br />
Estratto distribuito da Biblet<br />
2<br />
1<br />
3 4<br />
Le fasi di lavoro si articolarono nelle seguenti successioni:<br />
fase 1: scavo calotta<br />
fase 2: rivestimento in calcestruzzo della calotta<br />
fase 3: scavo dello strozzo<br />
fase 4: scavo per sottomurazione dei piedritti e loro getto<br />
fase 5. scavo e getto dell’arco rovescio.<br />
5<br />
Fig. 1.10 Metodo di scavo belga.<br />
Per evitare ogni sconnessione alla roccia in posto e per ridurre i fuori sagoma<br />
di scavo, indotti dall’esplosione, l’ideale sistema di avanzamento dovrebbe<br />
attuarsi con una fresa puntiforme, ma questa operazione sarebbe estremamente<br />
onerosa e difficile sia per la presenza di discontinuità, sia anche per<br />
la durezza ed il potere di abrasione della roccia sugli utensili o cutters. Occorre<br />
quindi procedere con volate corte, di 1 metro, ben calibrate nei tempi<br />
di sparo e con il sistema del pre-splitting (vedi Fig. 1.12 pag. 20). I parametri<br />
da calibrare sono:<br />
<strong>•</strong> numero dei fori da mina;<br />
<strong>•</strong> scelta dell’esplosivo idoneo e dei microritardi;<br />
<strong>•</strong> armatura provvisoria dello scavo.<br />
Prima dell’armatura provvisoria delle pareti va effettuato innanzitutto un preciso<br />
disgaggio dei massi pericolanti. Si procederà poi alla posa in opera di centine<br />
a doppio T, intervallate di 1 metro, fra loro incatenate, all’eventuale bullonatura<br />
o chiodatura delle pareti, alla posa in opera di uno strato di spritz-beton<br />
armato con fibre speciali in acciaio, al carbonio o polimeri, o con rete elettrosaldata<br />
chiodata.<br />
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