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scarica il PDF del percorso di Paolo Francesconi (37,1 MB) - Matithyah

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LIBRO 3-03-2006 9:26 Pagina 47<br />

Gli oggetti trovati:<br />

Pietra - ricordo doloroso (<strong>il</strong> fratello gliel’ha tirata<br />

in testa)<br />

Ruota - ricordo <strong>del</strong>la macchinina preferita<br />

Conchiglia - ricordo <strong>del</strong> mare (che ha attraversato<br />

per raggiungere, dall’Etiopia, l’Italia)<br />

Matita - ricordo <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>la scuola<br />

Nastro rosso - legato all’amicizia e al ballo<br />

Figurina - ricordo <strong>di</strong> un gesto affettuoso <strong>del</strong> padre<br />

Fotografia <strong>di</strong> Napoli - <strong>il</strong> paese da poco lasciato<br />

ma sempre nel cuore<br />

Farfalla - <strong>il</strong> volo, la libertà<br />

Conchiglia - ricordo <strong>del</strong>la nonna con la quale<br />

l’ha raccolta in spiaggia<br />

Scotch - come la zia che è stata sempre affettuosa<br />

con lui e ora non c’è più<br />

Pezzetto <strong>di</strong> gioco - <strong>il</strong> tempo trascorso con gli amici<br />

Gli oggetti vengono incollati sulle tessere. L’artista stesso<br />

realizza la sua inserendoci un pezzetto <strong>di</strong> legno che ha<br />

raccolto sulla spiaggia, oggetto legato ad un sentimento<br />

<strong>di</strong> pace, tranqu<strong>il</strong>lità ma anche <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne. Si stab<strong>il</strong>isce<br />

<strong>di</strong> attaccare le tessere sul pannello, orizzontalmente, ma<br />

in modo non troppo simmetrico perché, secondo i ragazzi,<br />

i ricor<strong>di</strong> spesso sono confusi.<br />

<strong>Francesconi</strong> trae spunto da alcune osservazioni dei<br />

ragazzi per <strong>di</strong>re che l’artista cerca <strong>di</strong> trasmettere nella<br />

propria opera sentimenti e emozioni, ma chi la osserva<br />

può anche provare sensazioni <strong>di</strong>verse: un colore, una<br />

forma, un segno, un elemento attivano la sfera dei ricor<strong>di</strong><br />

e dei sentimenti personali, che cambiano da persona<br />

a persona. Ecco perché un’opera non può essere brutta<br />

o bella ma può solo coinvolgere o meno chi la osserva.<br />

L’artista spiega che i ricor<strong>di</strong> trasferiti nella composizione<br />

sono parte <strong>di</strong> noi, resteranno sempre in un angolo <strong>del</strong>la<br />

nostra mente, spesso sopiti ma pronti ad emergere non<br />

appena un atto, un colore, una linea, un oggetto ce li<br />

ricorderà.<br />

Artista Per questo intendo sig<strong>il</strong>larli con<br />

la combustione, bloccarli, bruciarli.<br />

Al termine <strong>del</strong>la combustione tutti gli alunni e l’artista<br />

appongono sull’opera la loro firma, cospargono <strong>il</strong> lavoro<br />

con una vernice trasparente che fissa e uniforma i<br />

colori dando un effetto <strong>di</strong> invecchiamento, per esprimere<br />

<strong>il</strong> trascorrere <strong>del</strong> tempo.<br />

Si chiede ai ragazzi <strong>di</strong> pensare un titolo da dare all’opera<br />

realizzata collettivamente. Propongono:<br />

I nostri ricor<strong>di</strong> bruciati<br />

La violenza invade i nostri ricor<strong>di</strong><br />

Ricor<strong>di</strong> sig<strong>il</strong>lati<br />

I bei ricor<strong>di</strong><br />

I ricor<strong>di</strong> vanno a 30<br />

I ricor<strong>di</strong> impazziti<br />

La violenza <strong>di</strong>strugge i sogni<br />

La tenacia dei sogni.<br />

Alla fine tutti gli alunni sono concor<strong>di</strong> nella scelta: “I<br />

ricor<strong>di</strong> sig<strong>il</strong>lati vanno a 30” perché in ogni in<strong>di</strong>viduo i<br />

ricor<strong>di</strong> col passare <strong>del</strong> tempo, lentamente si cancellano,<br />

ma possono riaffiorare nel vedere un colore, un<br />

segno, un elemento, un’immagine.

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