CAPUTI UNA FAMIGLIA NELLA MARINA MILITARE - Lucio Caputi

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A.N.M.I. Associazione Nazionale <strong>MARINA</strong>I D’ITALIA Gruppo “DANTE SUMMER” Corso Milano 39 - 20900 Monza – I tre figli del Comandante De Julio: Paola,Sergio e Gabriella. Fu un infame destino avverso alla povera giovane madre, quel destino che non perde nessuna occasione affinché i suoi misfatti vengano compiuti Tragedia nella tragedia fu la scomparsa del nostro Umberto, giovane marito, padre e marinaio che, travolto da quell’evento terribile, sentiva, forse più di quanto non fosse necessario, di dover comunque adempiere al suo dovere. Parliamo di necessità perché, per la situazione venutasi a creare dopo la scomparsa della sua amatissima compagna, tenuto conto anche degli altri imprescindibili suoi doveri, avrebbe potuto ottenere l’esonero dal servizio, anche se parziale, magari attraverso una diversa destinazione che gli avrebbe consentito di evitare, da parte sua, l’abbandono delle tre piccole creature. Certo, vi erano i parenti ma mancavano il padre e la madre. Una mancanza definitiva che provoca inevitabilmente dei traumi che potranno essere alleviati, ma non verranno mai ne risolti ne circoscritti. I figlioli del Comandante De Julio con lo zietto Paolo, poco più grande di loro. Pag. 16/35
A.N.M.I. Associazione Nazionale <strong>MARINA</strong>I D’ITALIA Gruppo “DANTE SUMMER” Corso Milano 39 - 20900 Monza – Con quale diritto possiamo noi voler giudicare, con la pretesa di essere nel giusto, invadendo i sentimenti , inevitabilmente costretti ad una dura lotta fra i doveri da compiere, quello del genitore e l’altro, anch’esso gravoso, di Ufficiale della Regia Marina, in momenti così difficili che imponevano il compimento di doveri forse determinanti. Papà Umberto e il Comandante De Julio, in un solo individuo, in questa lotta fra valori inevitabilmente separati, partì col suo Barbarigo per quella missione speciale, fiducioso e, forse speranzoso, di poter tornare, per non lasciare nulla di intentato e poter provvedere a sanare la situazione tragica venutasi a creare adempiendo anche a ciò che gli imponeva il dovere verso la famiglia. Non aveva fatto i conti con la sua fortuna, davvero cieca, che gli è stata totalmente e crudelmente avversa. Un’analisi, che senza voler essere quella definitiva, in piena umiltà, riteniamo la più prossima alla realtà. Un evento di un contenuto tragico e penetrante anche nei cuori meno sensibili, che coinvolse l’intera famiglia e sul quale non si può che rimanere colpiti e fortemente spinti ad immedesimarsi in quelle indescrivibili umane reazioni. Seguendo questi eventi, anche noi, che abbiamo vissuto e “attraversato” quel periodo, forse ne veniamo più pesantemente coinvolti. Prevale inoltre l’istintivo raziocinio del comune essere umano, sollecitato da quella naturale sensibilità che, particolarmente per chi legato all’ambiente, ne riceve e, in maniera più sentita, ne avverte le reazioni interiori. Ho avuto la felice opportunità di poter contattare Gabriella, la figlia minore del TV Umberto De Julio ultimo Comandante del Barbarigo. Ho ritenuto più che opportuno, riportare integralmente, la lettera che mi ha trasmesso. Il suo contenuto, meglio di qualunque altra descrizione, potrà trasmetterci le sensazioni conseguenti all’evento e, per la sua gravità, obbligarci a riflettere. Pag. 17/35
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