I sistemi classici di pesca - Associazione dei pescatori sportivi e ...
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<strong>Associazione</strong> Pescatori Sportivi e Subacquei Lo<strong>di</strong>giani<br />
P.le degli Sports ,1 – 26900 Lo<strong>di</strong><br />
0371 432700 0371 30499 @ apssl@fipsaslo<strong>di</strong>.it<br />
liscia evidentemente non è che si perde il cucchiaino in quanto non può fare presa. Si sente una<br />
strappata abbastanza simile a quella del pesce poi tutto torna normale e l'esca finisce la sua<br />
corsa. Occorre controllare l'ancoretta perché è molto facile che una delle tre punte sia saltata.<br />
Se la punta <strong>di</strong> un'ancoretta risulta solo leggermente ottusa si può rime<strong>di</strong>are con una limetta <strong>di</strong><br />
buon acciaio temprando poi la punta su un sasso bagnato.<br />
Lo spinning presenta un gravissimo rischio per chi lo pratica: quello <strong>di</strong> perdere un occhio.<br />
Bisogna stare molto attenti sia quando si lancia che quando si tenta <strong>di</strong> <strong>di</strong>sincagliare l'esca.<br />
Nel primo caso, cioè quando si lancia, occorre badare a chi ci sta accanto. Non <strong>di</strong>mentichiamo<br />
che spesso chi guarda un <strong>pesca</strong>tore in azione non ha la più pallida idea <strong>di</strong> che cosa sia la <strong>pesca</strong><br />
e quin<strong>di</strong> si pone in posizione per ricevere in faccia un cucchiaino che vola sotto la spinta <strong>di</strong> una<br />
canna. A volte il cucchiaino prende in un ramo e noi ve<strong>di</strong>amo che l'aggeggio sfronda<br />
letteralmente il rametto o lo scorteccia. Figuratevi che accade se invece <strong>di</strong> un ramo acchiappa<br />
al volo la pupilla <strong>di</strong> uno spettatore o <strong>di</strong> un vostro compagno <strong>di</strong> <strong>pesca</strong>.<br />
Il rischio si rivolge <strong>di</strong>rettamente sul <strong>pesca</strong>tore quando invece l'esca è impigliata sul fondo e si<br />
cerca <strong>di</strong> liberarla tirando con forza sul filo. Può accadere che si liberi nel qual caso la vedrete<br />
schizzare fuori dall'acqua come un proiettile e puntare dritto verso la vostra faccia. È chiaro<br />
che punterà verso la vostra faccia.<br />
Conviene dunque fare queste cose tenendo la testa bassa con l'ala del cappello a protezione<br />
degli occhi, o ad<strong>di</strong>rittura la faccia voltata da una parte.<br />
I mesi dello spinning<br />
L o spinning è praticabile con successo tutto l'anno, naturalmente sapendosi adeguare alle<br />
abitu<strong>di</strong>ni e alle esigenze del pesce visto che, dopo tutto è lui che deve decidere se abboccare o<br />
meno.<br />
Ecco dunque i mesi dell'anno e le possibilità che offrono a chi <strong>pesca</strong> col cucchiaino.<br />
Gennaio: mese del luccio e delle prime trote <strong>di</strong> pianura nei fiumi o nei laghi dove la <strong>pesca</strong> alla<br />
trota viene aperta in questo mese. Nei momenti del gran freddo è facile anche prendere<br />
qualche grosso temolo che sta rimontando. Qualche grosso cavedano che però non vale la pena<br />
<strong>di</strong> insi<strong>di</strong>are dato che questo è il mese dell'assai più apprezzabile luccio.<br />
Febbraio: come in gennaio con particolare insistenza sul luccio soprattutto a cavallo tra le due<br />
lune piene <strong>dei</strong> due mesi. Normalmente viene aperta la trota in tutte le acque.<br />
Marzo: cominciano a rivedersi i grossi cavedani e i primi banchi <strong>di</strong> persici frenetici. Mese<br />
classico per la trota <strong>di</strong> mezza montagna e, se la stagione è mite, anche in alta montagna.<br />
Aprile: mese degli acquazzoni e del grande risveglio della natura. Tutti i pesci riprendono il<br />
loro normale ciclo vitale. Abbandoniamo le esche pesanti e passiamo a quelle me<strong>di</strong>e e leggere.<br />
Maggio: primi cal<strong>di</strong>, ma anche prime brezze. Dopo le piene i fiumi sono ver<strong>di</strong> sotto i rami delle<br />
piante. Cavedani, trote, persici attaccano l'esca, soprattutto se piccola.<br />
Giugno: acque basse se la stagione è normale. Si va avanti nei fiumi del piano e lungo i<br />
torrenti <strong>di</strong> montagna a tentare l'ultraleggero. È il mese in cui tutti i pesci, tranne forse il luccio,<br />
rispondono meglio al richiamo delle esche filanti.<br />
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