Introduzione: i “due archivi” Iri - Centro MAAS
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assicurato dall’indebitamento bancario a medio termine, la “Sezione finanziamenti” 4 .<br />
Le vicende immediatamente successive determinano un precoce superamento di<br />
questo modello organizzativo: la soppressione della Sezione finanziamenti, con il<br />
passaggio delle sue competenze all’Imi, e la trasformazione nel 1937 dell’<strong>Iri</strong> da ente<br />
provvisorio a struttura permanente di gestione di partecipazioni industriali sanciscono<br />
l’impossibilità di riaffidare alle cure di imprenditori e investitori privati la sistemazione<br />
di patrimoni industriali bisognosi di interventi radicali di riorganizzazione, ma anche<br />
l’inadeguatezza dello strumento finanziario così come si era delineato nella pratica<br />
attività della Sezione Finanziamenti 5 .<br />
La ristrutturazione dell’Istituto in un organismo unitario non ne risolve, però, la<br />
duplice vocazione operativa, connaturata alla sua stessa natura. All’<strong>Iri</strong> sono<br />
direttamente ed esplicitamente assegnate non solo funzioni specifiche di holding<br />
industriale ma anche compiti generali di “riforma” dell’organizzazione economica<br />
nazionale e di sostegno e indirizzo nel campo della politica industriale. Le vicende<br />
della legge bancaria, prima, e il ruolo che l’<strong>Iri</strong> viene chiamato a svolgere nell’ambito<br />
della politica autarchica poi contribuiscono a confermare questa duplicità.<br />
Il successivo passaggio istituzionale nella vita dell’ente si situa nel nuovo quadro<br />
politico ed economico del dopoguerra e chiude il lungo periodo di incertezza sulle<br />
sorti stesse dell’Istituto, candidato da più parti ad essere liquidato come espressione<br />
e interprete di un pernicioso dirigismo economico connaturato al regime fascista. La<br />
vicenda dell’<strong>Iri</strong> prende in realtà tutt’altre strade, anche per l’ingombrante peso<br />
costituito dal suo ingente patrimonio industriale. Dopo la riunificazione dei due<br />
tronconi territoriali in cui l’ente si era scisso durante gli ultimi mesi del conflitto<br />
mondiale (<strong>Iri</strong> Roma e <strong>Iri</strong> Milano) 6 , l’approvazione del nuovo statuto del 1948 non solo<br />
4 L'<strong>Iri</strong> viene istituito con il Regio Decreto Legge 23 gennaio 1933 n. 5 (convertito poi in legge 3 maggio<br />
1933, n. 512; Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 1933) come "Ente di diritto pubblico" di carattere<br />
transitorio e strutturato in due sezioni: 1) la Sezione Finanziamenti industriali; 2) la Sezione smobilizzi<br />
industriali.<br />
In base all'art. 2 del primo statuto dell’ente (approvato con decreto ministeriale 30 gennaio 1933) il<br />
"Presidente dell'Istituto per la ricostruzione industriale è nominato con decreto reale promosso dal<br />
capo del governo di concerto coi ministri per le finanze e per le corporazioni: egli ha la presidenza e la<br />
rappresentanza legale di tutte le Sezioni". Gli artt. 3 e 4 definiscono la composizione dei Consigli di<br />
amministrazione rispettivamente della Sezione Finanziamenti e della Sezione Smobilizzi. Il primo<br />
presidente dell'<strong>Iri</strong> è Alberto Beneduce (Regio decreto 26 gennaio 1933) che rimane in carica fino al<br />
1938.<br />
L'art. 48 dello statuto stabilisce che l’Isituto svolga "la sua attività a mezzo degli uffici della Direzione<br />
centrale, alle immediate dipendenze del Presidente. Gli uffici dell'Istituto sono retti da un Direttore<br />
Centrale e da un condirettore centrale. Della Direzione Centrale fanno parte, altresì, due Vice direttori.<br />
I funzionari sono nominati dal Presidente, intesi i consiglieri di amministrazione. Il Presidente può<br />
avvalersi anche di fiduciari per specifiche attribuzioni”. Con D.M. 19 giugno 1934 viene emanato un<br />
nuovo statuto dell’ente, che provvede innanzitutto a regolare meglio i rapporti tra le due sezioni<br />
dell’Istituto.<br />
5 Lo scioglimento della Sezione Finanziamenti fa parte del complesso di norme che compongono il<br />
vasto quadro della legge bancaria del marzo 1936. Con tali norme, mentre si sopprime la Sezione<br />
Finanziamenti dell'<strong>Iri</strong> autorizzata a concedere mutui di durata fino a 20 anni, viene aumentato da 10 a<br />
20 anni il termine massimo consentito all'Imi per i propri finanziamenti e per le obbligazioni da esso<br />
emesse. Poco più di un anno dopo la soppressione della Sezione Finanziamenti un provvedimento<br />
radicale viene preso anche nei riguardi della Sezione Smobilizzi. Con R.D.L. 24 giugno 1937, n. 905,<br />
“Norme per l'organizzazione permanente dell'Istituto per la Ricostruzione Industriale”, l'<strong>Iri</strong> viene infatti<br />
dichiarato ente di carattere permanente e nuove norme sono dettate per la sua organizzazione.<br />
6 Poco prima degli eventi dell'8 settembre 1943, il governo dei 45 giorni (con Mussolini agli arresti)<br />
emana un Decreto legge il 21 agosto 1943, n. 739 concernente lo scioglimento degli organi<br />
deliberativi degli enti pubblici e la nomina di commissari straordinari. Dopo l'8 settembre viene stabilito<br />
<strong>Introduzione</strong> all’Archivio storico <strong>Iri</strong> (Roma, 5 giugno 2002)<br />
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