House organ mon amour - Italpyme

MILANO MODA DONNA
P/E 2010 Passiamo la parola ai Buyer...
Sfi late donna: dov’è fi nita la creatività?
Collezioni carenti di innovazione, griffe spesso dedite
all’autocelebrazione, show poco entusiasmanti, queste le
“lamentele” dei buyer, portati così a scovare nuove piccole
realtà produttive per destare il desiderio di acquisto. Non
mancano comunque pezzi che facilmente scenderanno
Anna Ornaghi - Anna Mode, Sanremo
Non ho visto collezioni che mi abbiamo emozionato,
anzi mi ha colpito l’assenza di cose appetibili per
stimolare gli acquisti: i miei clienti in molti casi non
acquistano di meno solo per ridotta disponibilità economica,
ma piuttosto perché, pur dal buon potenziale
di spesa e desiderosi di novità, non trovano articoli così
accattivanti e che non abbiano già nell’armadio e gli
stilisti sembrano non aver profuso grandi sforzi in tal
senso. Le vendite autunnali comunque sono partite
bene e hanno premiato gli abiti dalla facile fruibilità
che non superano i 700 euro alla vendita, come alcuni
di Blumarine, che ho già riassortito due volte.
Daniela Broch - Daniela Broch, Forte dei Marmi
E’ vero che si è visto di tutto sulle ultime passerelle
milanesi, ma io credo che sarà ancora l’abito a farla da
padrone: sexy, elegante o anche sportivo, purché ben
sopra il ginocchio. Nell’insieme ho visto collezioni più
concrete con una tensione alla qualità nei tessuti e
dalle lavorazioni accurate. Per questo, per fronteggiare
la crisi, io ho scelto di lavorare perlopiù con aziende
italiane, anche per poter concretizzare quel rapporto
continuativo che si rivela ora necessario, così come la
salvaguardia del nostro prezioso made in Italy.
Barbara Casazza Daniela Broch
dalle passerelle alla strada, come il pantalone, strettissimo
ma anche largo in alto, una blusa ricca e luccicante, in un
mood sexy ma confortevole e sportiveggiante. Dalle opinioni
di buyer, intervistati tra una sfi lata e l’altra, si delinea
la prossima primavera/estate.
Silvia Bini - Silvia Bini, Viareggio
Mi domando dove sia finita la creatività che dovrebbe
contraddistinguere i brand che sfilano a Milano! Ho visto
collezioni piuttosto piatte nei vestiti, e pure carenti
se considerate come show fine a se stessi, come spesso
ora sono concepite, eccezion fatta per Prada l’unica
griffe che secondo me aveva un contenuto realmente
innovativo. Poi ho visto anche tanta energia e grande
affluenza di buyer nei saloni collaterali in zona Tortona
e in fiera: ho la sensazione che la nostra categoria debba
tornare a fare il “commerciante” nella originaria accezione
del termine, cioè dediti alla ricerca di bei prodotti,
con più qualità, meno orpelli, con quel guizzo di
creatività in più. Nelle mie scelte privilegerò il bermuda,
la camicia bianca, lo stile military chic, e bandirò i
colori fluo, le stampe e il nero, che porta sempre con sé
quella sensazione di déjà vu.
Giovanna Gaudenzi - Gaudenzi, Riccione
Sexy sport è la tendenza dominante delle nuove collezioni
estive, ben celebrata da Gucci. Focus sulla parte
sotto, in particolare sul pantalone, ampio e morbido
in alto o decisamente stretto, come fosse un legging,
da indossarsi con bluse o top finemente decorati. E
finalmente le forme tornano fascianti e decisamente
38 15 ottobre 2009
Tancrede De Lalune