12_kalos_libro - Liceo Artistico Preziosissimo Sangue Monza

Venerdì 17 dicembre I pastori
e non era suo padre;
ed è perché cammina sempre con me che io sono poeta sempre
e l’altro padre era una colomba stupida,
e che il mio minimo sguardo
l’unica colomba brutta del mondo
mi riempie di sensazioni
perché non era di questo mondo e non era una colomba.
e che il più piccolo suono , da qualsiasi cosa esso provenga,
E sua madre non aveva amato prima di averlo.
sembra parlare con me
Non era una donna: era una valigia
in cui egli era venuto dal cielo.
E pretendevano che lui, che era nato solo dalla madre,
e che mai aveva avuto un padre da amare e rispettare,
predicasse la bontà e la giustizia!
Il Nuovo Bambino che abita dove io vivo
dà una mano a me
e l’altra a tutto ciò che esiste
e così andiamo tutti e tre per ogni sentiero,
saltando e cantando e ridendo
Un giorno che Dio stava dormendo
e ridendo del nostro comune segreto
e lo Spirito Santo svolazzava
che è di sapere dappertutto
egli andò alla casa dei miracoli e ne rubò tre.
che non c’è mistero nel mondo
Con il primo fece sì che nessuno sapesse che lui era fuggito.
e che tutto vale la pena.
Con il secondo si creò eternamente umano e bambino.
Con il terzo creò un Cristo eternamente in croce
e lo lasciò inchiodato alla croce che c’è in cielo
e che serve di modello alle altre.
Poi fuggì verso il sole
Il Bambino Eterno mi accompagna sempre.
La direzione del mio sguardo è il suo dito puntato.
Il mio dito allegramente attento a tutti i suoni
è il solletico che scherzando mi fa alle orecchie.
e scese con il primo raggio che gli capitò.
e stiamo così bene l’uno con l’altro
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Oggi vive con me nel mio villaggio.
e in compagnia del tutto
È un bambino bello di riso e naturale.
che mai pensiamo l’uno all’altro
Si pulisce il naso al braccio destro
ma viviamo uniti tutti e due
sguazza nelle pozzanghere,
con un intimo accordo
coglie i fiori ,li ama e poi li dimentica.
come la mano destra e la sinistra.
…
La sera giochiamo ai cinque sassolini
A me ha insegnato tutto.
sulla soglia di casa,
Mi ha insegnato a guardare le cose.
gravi come conviene a un dio e a un poeta,
Mi addita tutte le cose che ci sono nei fiori.
e come se ogni sasso fosse tutto un universo
Mi mostra come sono belli i sassi,
e dunque fosse un grande pericolo per esso
quando li teniamo in mano
lasciarlo cadere per terra.
e li guardiamo lentamente.
Poi io gli racconto storie delle cose solo degli uomini
…
ed egli sorride, perché è tutto incredibile.
Egli abita con me nella mia casa a metà del colle.
Egli è l’eterno bambino, il dio che mancava.
egli è l’umano che è naturale;
egli è il divino che sorride e gioca.
ed è per questo che io so con ogni certezza
che egli è il vero Gesù Bambino.
ride dei re e di coloro che non sono re,
e si addormenta a sentire parlar delle guerre,
dei commerci, e delle navi
che diventano fumo nell’aria degli alti mari.
perché egli sa che a tutto questo manca quella verità
che un fiore ha nel suo fiorire
che va con la luce del sole
E il bambino così umano da essere divino
a cangiare monti e valli
è questa mia quotidiana vita di poeta,
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e a far dolere negli occhi i muri di calce.
I pastori
Venerdì 17 dicembre