ottobre - Cooperativa Sociale Società Dolce
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Sede e Redazione<br />
Viale Aldini, 206 - 40136 Bologna<br />
tel 051/3399466 - fax 051/3399477<br />
email : redazione@societadolce.it<br />
Questo libro, la cui copertina<br />
è fra le più belle che io<br />
abbia mai visto, è per chi<br />
divide l'anno in tre parti di<br />
rigorosa alternanza: giorno<br />
di sbronza, giorno di postumi,<br />
giorno di riflessione e via<br />
da capo. Si escludono dal<br />
trattato quegli strani esseri,<br />
gli astemi, da cui è d’uopo<br />
diffidare e consigliabile rifuggire. Sono<br />
altrettanto esclusi gli alcolizzati, “che si<br />
sono bevuti in un botto la razione di<br />
Direttore Editoriale<br />
Pietro Segata<br />
Direttore Responsabile<br />
Mauro Spinato<br />
Redazione<br />
Piera Cavazza<br />
Massimiliano Paoletti<br />
Michele Porru<br />
Caterina Segata<br />
Un anno al nido d’infanzia Elefantino Blu<br />
vissuto intensamente!<br />
Qualche anno fa una Pedagogista di grande esperienza ci disse: “…al nido non<br />
arrivano i bambini ma le mamme con in braccio i loro bambini…”.<br />
Qual è la soddisfazione più grande per chi svolge una professione di aiuto? Il riconoscimento<br />
esplicito del valore del proprio operato.<br />
E chi meglio di una mamma può offrire questo riconoscimento alle educatrici<br />
che tutti i giorni operano nei servizi educativi rivolti ai bambini più piccoli?<br />
Ecco quindi un altro esempio, che ha emozionato le educatrici Perla, Rita,<br />
Chiara e Rosanna e con loro tutta la cooperativa, espresso dalla mamma Caterina<br />
dopo un anno trascorso dal suo bambino Vittorio al nido d’infanzia Elefantino<br />
Blu gestito da <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> a Bologna in Via della Beverara.<br />
Grazie a Caterina e a Vittorio per avere avuto fiducia in noi e per le belle parole<br />
che ha scritto.<br />
] [ un<br />
libro<br />
Assistenza<br />
nelle scuole,<br />
mega appalto<br />
a <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong><br />
Ci siamo aggiudicati, in ATI con il<br />
Consorzio Epta, il mega appalto del<br />
Comune di Bologna per gestire i servizi<br />
integrativi di tutte le scuole dell’obbligo<br />
in città. Assistenza degli studenti nel pre<br />
e nel post scuola, nelle mense, nei trasporti<br />
e sostegno agli alunni diversamente<br />
abili. Continua così la nostra<br />
esperienza nelle scuole di Bologna, iniziata<br />
nel 1989, e riconfermata ad agosto<br />
di quest’anno. Oltre 350 i lavoratori<br />
impiegati per un totale di 12 milioni di<br />
euro circa da settembre 2008 fino al<br />
2010. Una riconferma che testimonia<br />
il nostro livello di qualità e l’esperienza<br />
acquisita in un servizio così importante<br />
per le famiglia della città.<br />
una vita”, e sono da compatire. Qui si<br />
parla di bevitori seri. Dai baccanali<br />
romani al Martini Dry di Churchill, dai<br />
collassi di Chinaski (l''alter ego' di<br />
Bukowski) alla memorabile sbornia<br />
del capitano Willard di<br />
"Apocalypse Now": Juan<br />
Bas ripercorre tutta la deriva<br />
post-alcolica nella storia,<br />
nella letteratura e nel cinema,<br />
offrendoci un vademecum<br />
completo sul doposbronza.<br />
Da urlo!<br />
Juan Bas<br />
Trattato sui postumi<br />
della sbornia.<br />
Le ore dell’inutile pentimento.<br />
Castelvecchi<br />
Segreteria di Redazione<br />
Annamaria Ponti<br />
Sergio Bevilacqua<br />
Carla Ferrero<br />
Rosanna Paone<br />
Annamaria Ponti<br />
Luca Scainelli<br />
Hanno collaborato<br />
Quando si evocano i<br />
Beach Boys vengono in<br />
mente le canzoncine da<br />
spiaggia. In realtà a questa<br />
storica band, va attribuito<br />
uno dei grandi capolavori<br />
della storia del rock: “Pet<br />
Sounds", le cui canzoni,<br />
bellissime tutte, nascono<br />
da un'ispirazione che fa da culla a tutta<br />
la musica moderna. Brian Wilson, leader<br />
del gruppo, fu l’artefice di questo<br />
capolavoro, definito da molti come il<br />
Samira Serra<br />
M. Chiara Soldati<br />
Francesca Uggeri<br />
Paolo Vaccaro<br />
Marco Zazzaroni<br />
] [ un<br />
CD<br />
Progetto grafico e immagini<br />
Lara Bresciani<br />
e Antonio Di Marcantonio<br />
Stampa<br />
GraficheBeccari<br />
Anche quest’anno <strong>Società</strong><br />
<strong>Dolce</strong> ha organizzato la<br />
Festa Nazionale dei Nonni<br />
presso il Centro Diurno “Il Melograno”,<br />
in via Bentivogli, 91 a Bologna.<br />
La festa, alla sua terza edizione,<br />
si é tenuta nel pomeriggio del 2 <strong>ottobre</strong><br />
scorso ed ha visto la realizzazione di<br />
molteplici attività dirette al coinvolgimento e al divertimento dei<br />
nonni: con la regia di un attore é stato proposto un percorso teatrale<br />
per stimolare la creatività e l’integrazione; come momento<br />
di condivisione delle emozioni e dei ricordi, attraverso la musica, é<br />
stato organizzato un concorso di ballo ed infine é stato allestito un mercatino<br />
per la vendita di oggetti preparati dagli ospiti del centro diurno, con l’aiuto del personale<br />
assistenziale, il cui ricavato sarà utilizzato per gite ed uscite per i nonni.<br />
ANNO ZERO In data 12.09.2007, la troupe televisiva<br />
di Anno Zero si è recata, su indicazione della Vicesindaco Scaramuzzino, presso<br />
la nostra nuova Comunità di Pronta Accoglienza Femminile "La Ginestra", nell'ambito<br />
di un'inchiesta sulla tratta dei minori a Bologna. L'incontro fra i nostri operatori<br />
e la troupe di Sandro Ruotolo ha dato visibilità positiva ad un Servizio innovativo<br />
che risponde in forme professionali ed integrate (Pubblico e Privato <strong>Sociale</strong>)<br />
ad un gravissimo problema. Al momento della mandata in stampa del presente<br />
articolo non si conosce la data nella quale il filmato verrà trasmesso.<br />
miglior album pop rock di sempre. E nel<br />
capolavoro, ecco il capolavoro assoluto:<br />
"God Only Knows", riconosciuta da<br />
Paul Mc Cartney come la più bella canzone<br />
di tutti i tempi. Pet Sounds fu il disco<br />
dei Beach Boys che<br />
vendette meno di tutti. La<br />
gente non capì, allora, cosa<br />
diamine avesse creato<br />
Brian Wilson. Adesso, a<br />
quarant'anni di distanza,<br />
questo lavoro è considerato<br />
uno degli apici musicali di<br />
sempre.<br />
Beach Boys<br />
Pet Sounds<br />
1966, Capitol<br />
Ottobre 2007<br />
2Cooperazione<br />
eccellente<br />
] intervista [<br />
3Cooperazione<br />
] anno zero [<br />
Sono giunti al termine i<br />
lavori di ristrutturazione,<br />
iniziati nel marzo<br />
scorso, di Villa Giada,<br />
residenza socio riabilitativa<br />
rivolta all’accoglienza<br />
di disabili mentali e<br />
psichiatrici adulti che si<br />
trova a Casalecchio di<br />
Reno (BO), nel cuore di<br />
Parco Talon.<br />
Il 28 <strong>ottobre</strong> 2007, un<br />
anno esatto dopo l’inaugurazione<br />
di Casa <strong>Dolce</strong>,<br />
riaprirà Villa Giada,<br />
gestita da <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong><br />
dal 2004, e ospiterà 11 ragazzi e ragazze<br />
con gravi deficit psichici, sensoriali e<br />
fisici, offrendo loro un contesto alternativo<br />
per la loro riabilitazione.<br />
La struttura si caratterizzerà per accogliere<br />
disabili giovani, a partire dai 18 anni,<br />
dove è ancora primaria l’attività educativa<br />
e riabilitativa, in particolare in presenza<br />
di deficit gravissimi che non permettono<br />
in conseguenza dell’alto livello assistenziale<br />
richiesto, la permanenza in famiglia<br />
nonostante la giovane età.<br />
La novità importante è che dalla sua riapertura,<br />
la struttura sarà aperta 24 ore<br />
su 24, 365 giorni all’anno, implementando<br />
la precedente esperienza con dei<br />
moduli diurni di attività all’interno della<br />
residenza; permane comunque la possi-<br />
Ho proposto alla redazione di ospitare<br />
le interviste a Paolo Genco e a Daniele<br />
Ravaglia, colleghi e amici che stimo<br />
per le loro capacità e per l’impegno<br />
con il quale quotidianamente operano<br />
nella costruzione di un rinnovato<br />
movimento cooperativo. Gli argomenti<br />
da me affrontati, in particolar modo<br />
quest’anno, legati tutti alla esigenza<br />
oramai improcrastinabile di costituire<br />
4I Centri Diurni<br />
per Disabili<br />
] Cremona [ 6Nuova<br />
bilità per alcuni degli ospiti che ne hanno<br />
la potenzialità, di frequentare Centri<br />
Diurni esterni.<br />
Da fine <strong>ottobre</strong> risiederanno a Villa Giada<br />
7 ospiti, in attesa di effettuare 4 nuovi<br />
inserimenti.<br />
Questa seconda iniziativa, dopo Casa<br />
<strong>Dolce</strong>, completa il “Progetto In”.<br />
Progetto In ha lo scopo di valorizzare il lavoro<br />
svolto da <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> nell’ambito<br />
della disabilità e la salute mentale, con<br />
l’intento primario della personalizzazione<br />
degli interventi, intendendo come<br />
personalizzazione sia l’individuazione<br />
dei bisogni dei singoli utenti, sia la risposta<br />
a specifiche richieste espresse dai<br />
committenti (Comuni, ASL, Associazioni<br />
di Utenti e Familiari), differenziata a se-<br />
una unica ed unitaria rappresentanza<br />
ridefinendo gli interessi comuni ed i<br />
valori condivisi, hanno bisogno di un<br />
contraddittorio più allargato e del loro<br />
prezioso contributo.<br />
Le “istituzioni” del secolo scorso sulle<br />
quali abbiamo fondato la nostra<br />
democrazia e il nostro benessere<br />
cadono una ad una sotto i colpi di un<br />
non ben identificato “progresso”. La<br />
linea editoriale<br />
] <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> [<br />
Tariffa Associazione Senza Fini di Lucro: “ Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale. D.L 353/2003 (conv.in L 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Bologna iscrizione al tribunale di Bo del 28/2/1981 n°5988<br />
] l’editoriale [<br />
Mauro Spinato<br />
Immigrazione e sicurezza. L’ordinanza<br />
sui lavavetri ha innescato un vero e<br />
proprio caso politico che ha diviso<br />
sindaci e governo. O almeno così parrebbe.<br />
Ultimamente i primi cittadini<br />
anticipano decisioni che dovrebbero<br />
essere prese a livello nazionale.<br />
L’ordinanza sui lavavetri del sindaco di<br />
Firenze Leonardo Domenici ha sicuramente<br />
messo l’accento su un problema<br />
reale, che non è certo l’unico, ma sicuramente<br />
è sotto gli occhi di tutti. Lui, nel<br />
bene o nel male ha indicato una soluzione.<br />
Ha preso una decisione che, guarda<br />
caso, ha suscitato un vero e proprio<br />
vespaio. Quando nessuno si muove tutti<br />
sono pronti a criticare l’immobilismo, ma<br />
appena viene presa una decisione si alza<br />
il solito coro di polemiche. A Domenici<br />
comunque va il merito di aver non solo<br />
sollevato il problema, ma anche di aver<br />
indicato una strada da percorrere. Abusi<br />
e fenomeni illegali non si combattono<br />
certamente con le ordinanze e i sequestri,<br />
ma bisogna pur cominciare. Ci vuole<br />
invece una politica nazionale capace di<br />
scoraggiare l’immigrazione clandestina e<br />
favorire quella legale per creare i presupposti<br />
per una autentica integrazione. Un<br />
impegno che deve venire da tutti: sindaci<br />
e governo, cittadini e forze dell’ordine.<br />
Riapre “Casa Giada”<br />
Villa Giada prima e dopo la ristrutturazione<br />
conda del contesto di<br />
intervento e della sua<br />
localizzazione.<br />
L’inserimento sociale<br />
della persona con disabilità<br />
mentali, fisiche<br />
o plurime avviene<br />
attraverso una presa<br />
in cura continua e definita<br />
nel tempo, all’interno<br />
di servizi con<br />
prestazioni appropriate<br />
e professionali<br />
che integrano gli interventi<br />
con l’uso di<br />
tutte le risorse possibili,<br />
in un costante lavoro di rete.<br />
Costituiscono il “Progetto In” i servizi a<br />
retta, progettati e gestiti direttamente da<br />
<strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong>, in convenzione con il<br />
Pubblico: Casa <strong>Dolce</strong> e Villa Giada, Residenze<br />
per disabili; Lanterna di Diogene e<br />
Peter Pan Centri Socio Riabilitativi Diurni,<br />
i soggiorni estivi ed invernali.<br />
Su proposta del Presidente, Villa Giada a<br />
breve cambierà il nome in Casa Giada al<br />
fine di sottolineare anche a partire dal<br />
nome, l’importanza dell’accoglienza<br />
delle persone in un contesto il più possibile<br />
di personalizzazione e non di istituzionalizzazione<br />
come spesso il nome<br />
“Villa” richiama alla mente.<br />
L’inaugurazione ufficiale è prevista per i<br />
primi mesi del 2008.<br />
COOPERAZIONE: ANNO ZERO<br />
crisi dei Partiti, la progressiva involuzione<br />
dei Sindacati e il disconoscimento<br />
e il diffuso disincanto per i valori<br />
sostenuti dalla Cooperazione porteranno<br />
molti di noi a breve a “deporre<br />
le armi” e ad “ammainare la bandiera”<br />
della solidarietà di fronte alla nuova<br />
forma di capitalismo salvifico che ci<br />
viene proposta oggi nella sua dimensione<br />
globale.<br />
società<br />
dolce<br />
3>
[ 2 ]societàdolcenews2007[<strong>ottobre</strong>][<br />
]societàdolcenews2007[<strong>ottobre</strong>][ 3]<br />
] [<br />
dolce<br />
inchiesta<br />
] ? [ Oggigiorno si parla sempre più di<br />
unificazione delle centrali cooperative.<br />
Qual è la Sua posizione in merito?<br />
] ! [ Paolo Genco - Presidente CAMST.<br />
L’esistenza di più Centrali Cooperative,<br />
come accade anche in altri campi - ad<br />
esempio nel mondo dei sindacati dei<br />
lavoratori - risponde a logiche ormai superate,<br />
a categorie del passato, che<br />
fanno parte di un’altra società, di un altro<br />
quadro politico, in sostanza che appartengono<br />
ormai alla storia del nostro<br />
Paese. Oggi, l’unitarietà di rappresentanza<br />
degli interessi, l’autonomia di<br />
giudizio verso la politica, la tutela degli<br />
interessi dei propri associati, sono principi<br />
basilari per un’efficace e moderna<br />
azione di ogni forma associativa. In altre<br />
parole, se le Centrali Cooperative<br />
vogliono oggi fare bene il loro mestiere,<br />
devono ricercare valori comuni sui<br />
quali rifondare il patto associativo e devono<br />
presentarsi al confronto sociale,<br />
col massimo possibile di coesione. Vedo<br />
realizzabili questi obiettivi con l’unificazione<br />
delle sedi decisionali e, conseguentemente,<br />
dell’organizzazione.<br />
Ovviamente, questo è il passaggio finale,<br />
cui si dovrebbe giungere evitando<br />
facili scorciatoie, ma avendo ben lavorato<br />
per concordare sui principi che si<br />
pongono alla base della nuova casa comune.<br />
] ! [ Daniele Ravaglia - Direttore Generale<br />
Emil Banca. Trovo che sia più che<br />
mai opportuno che il dibattito si sviluppi<br />
e venga approfondito. Credo che le<br />
sfide che deve affrontare la cooperazione<br />
siano di tali dimensioni che sarebbe<br />
miope pensare di affrontarle seriamente<br />
rimanendo divisi. Oggi i maggiori pericoli<br />
per la sopravvivenza stessa dell’impresa<br />
cooperativa, vengono da Bruxelles,<br />
da dove cioè vengono emanate<br />
la maggior parte delle normative che<br />
governano le imprese europee e tra esse,<br />
ovviamente, le cooperative. Occorre<br />
] [<br />
politicamente<br />
scorretto<br />
Michele Porru<br />
Cooperazioneeccellente<br />
Paolo Genco, Presidente CAMST e Daniele Ravaglia,Direttore Generale Emil Banca<br />
tenere presente che la maggioranza dei<br />
paesi aderenti conosce appena l’esperienza<br />
cooperativa e quindi coloro che<br />
detengono questo patrimonio devono<br />
presentarsi uniti per difendere la loro<br />
stessa sopravvivenza.<br />
] ? [ Per quale motivo secondo Lei<br />
questa unificazione tanto auspicata<br />
non si è ancora attuata?<br />
] ! [ Paolo Genco<br />
Mi viene da rispondere, “tagliando<br />
corto”, che hanno finora prevalso gli<br />
interessi di bottega e uno strabismo<br />
che ha guardato poco al futuro e<br />
molto ad un passato pressoché<br />
scomparso. Questo approccio, timido<br />
e per certi versi sospettoso, ha determinato<br />
una situazione gattopardesca<br />
con tante dichiarazioni di buona<br />
volontà, molti slanci ideali ed infiniti<br />
deliberati congressuali, ma con effetti<br />
quasi nulli.<br />
] ! [ Daniele Ravaglia<br />
Probabilmente la visione del problema<br />
limitata al nostro paese ed al fatto<br />
che, sostanzialmente, negli anni passati,<br />
non si sono intravisti particolari<br />
problemi per il settore. Questo ha<br />
determinato una situazione addirittura<br />
di maggiore caratterizzazione delle<br />
diverse centrali. Non va ovviamente<br />
trascurato l’aspetto politico che certa-<br />
Diciamo che il sogno multiculturale<br />
comincia a diventare un incubo in<br />
molti paesi civilissimi (Olanda,<br />
Danimarca, etc). Diciamo anche, suggerisce<br />
il mio caro amico Massino<br />
Rispetto, che qualsiasi religione merita<br />
considerazione, deferenza e, appunto,<br />
rispetto. Ciò che però oggi vorrei riportare<br />
è la frase di un’anziana e comunistissima<br />
signora del Pilastro la quale,<br />
ad un giornalista televisivo che le chiedeva<br />
un parere sulla moschea a due<br />
passi da casa sua diceva, in bologne-<br />
mente ha condizionato e stata ancora<br />
condizionando, seppure con minore<br />
intensità, il percorso di avvicinamento<br />
tra le centrali.<br />
] ? [ Crede che sarà possibile realizzare<br />
un patto federativo tra le centrali<br />
cooperative? Quali sono i principali<br />
passi da fare in tal senso?<br />
] ! [ Paolo Genco<br />
La federazione può essere un passaggio<br />
intermedio utile all’avvio di una<br />
collaborazione più stretta e all’individuazione<br />
dei principi condivisi che<br />
dicevo. Al tempo stesso, però occorrono<br />
volontà precise, accompagnate da<br />
una visione strategica più coraggiosa<br />
e lungimirante che consideri l’unità<br />
cooperativa, come l’obiettivo vero e<br />
sostanziale. Se c’è questa volontà,<br />
bisogna tirare dritti, rapidamente<br />
però, perché non si può più rinviare o<br />
fare tattica. Dietro l’angolo vedo di<br />
nuovo il tiro al “piccione cooperativo”,<br />
un animale ancora troppo debole e<br />
diviso, quindi facile bersaglio di chi<br />
non lo vede di buon occhio.<br />
] ! [ Daniele Ravaglia<br />
Credo che non solo sia possibile, ma<br />
obbligatorio. La valorizzazione dell’esperienza<br />
cooperativa, anche da un<br />
punto di vista culturale, la si può fare<br />
soltanto uniti. Mantenere distinzioni<br />
se: “an vagh brisa in cisa, figurat mò<br />
sum pies la moschea” (Non vado in<br />
chiesa, figurati se mi piace la<br />
moschea”). Grandiosa! Signora: se non<br />
avessi una certa passione per le venticinquenni,<br />
poco corrisposta peraltro, io<br />
la sposerei seduta stante! La sua saggezza<br />
surclassa ogni veltroniana professione<br />
di buonismo. Ciò che Lei ha<br />
espresso con la sua dissacrante semplicità<br />
dà voce ad una domanda che<br />
mi strattona i neuroni ormai da tempo:<br />
mi devono infatti spiegare, i comunisti<br />
sarebbe un controsenso e porterebbe<br />
ad indebolire la posizione di ciascuna<br />
centrale cooperativa. Mi pare però<br />
che qualificati esponenti del mondo<br />
della cooperazione si sono in qualche<br />
modo già dichiarati disponibili ad<br />
aprire il discorso. Occorre ora una<br />
forte accelerazione. Mi pare pure di<br />
cogliere una spinta in tal senso dal<br />
basso, dai soggetti cioè che operano<br />
quotidianamente sul campo, al di<br />
fuori di vecchie e superate logiche di<br />
schieramento.<br />
] ? [ In tanti oggigiorno identificano<br />
ancora la Lega della cooperative come<br />
“rossa”, la Confcooperative “bianca” e<br />
l’AGCI “laica”. Perché, secondo Lei,<br />
le cooperative vengono ancora viste<br />
con la logica dei partiti?<br />
] ! [ Paolo Genco<br />
Perché fa comodo, appunto, a chi è<br />
contrario all’idea cooperativa. I secolari<br />
principi e valori della<br />
Cooperazione hanno molti nemici<br />
impegnati ad accreditare questa realtà<br />
economica come una forma superata<br />
d’impresa. I cosiddetti privilegi di<br />
cui godrebbero le cooperative sono,<br />
per una parte della politica e dell’imprenditoria,<br />
un elemento distorsivo del<br />
mercato. Oggi, purtroppo, il mondo<br />
cooperativo, checché se ne dica, ha<br />
pochi amici veri capaci di apprezzare<br />
il suo ruolo nella società. Non tutti<br />
hanno la serenità di spirito per capire<br />
che quel po’ di vantaggi che la legge<br />
riconosce ancora alle cooperative si<br />
sono ormai ridotti al lumicino dopo<br />
l’ultima riforma del diritto societario, a<br />
fronte però del permanere di vincoli<br />
importanti rimasti invariati e che la<br />
cooperazione accetta. Parte del Paese<br />
considera il modello cooperativo un<br />
vecchio arnese solo perché, più malevolmente,<br />
lo valuta pericoloso e scomodo<br />
per i propri interessi. Le imprese<br />
cooperative rappresentano il 7%<br />
della sinistra radicale, per quale cacchio<br />
di ragione strizzano così tanto gli<br />
occhietti ai mullah di turno. Si sono<br />
forse dimenticati quanto asseriva il loro<br />
papà Marx, e cioè che le religioni sono<br />
l’oppio dei popoli? Non erano loro i<br />
paladini dell’ateismo? Gli ricordo una<br />
cosa (nel caso non la sappiano): nella<br />
lista nera del manuale ottomano, gli<br />
Atei risultano essere al primo posto.<br />
Precedono i maiali e gli ebrei.<br />
2><br />
[ 4 ]societàdolcenews2007[<strong>ottobre</strong>][<br />
Nel 1985 nasce, in via Platani, il primo<br />
Centro Socio Educativo di Cremona.<br />
Nel corso degli anni il CSE si amplia e si<br />
trasforma nel “Sistema CSE”, con l’apertura<br />
di altre due sedi: in via Mincio nel<br />
1993 e in via Tofane nel 1996.<br />
Dal 1999 <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> collabora nella<br />
gestione dei tre centri.<br />
Il servizio si rivolge a soggetti che, assolto<br />
l’obbligo scolastico, presentano significative<br />
compromissioni dell’autonomia<br />
nelle funzioni elementari ed hanno<br />
quindi bisogno di continua e specifica<br />
assistenza.<br />
Il numero di utenti e di operatori<br />
aumenta e nel contempo il servizio<br />
cresce da un punto di vista pedagogico,<br />
mirando alla formazione degli<br />
operatori al fine di fornire risposte<br />
educative sempre più mirate.<br />
Il Progetto Educativo Individualizzato e<br />
la suddivisione dei gruppi in team di lavoro,<br />
hanno fatto sì che le esigenze di<br />
ogni utente venissero prese in considerazione<br />
all’interno di una sempre più<br />
articolata programmazione educativa.<br />
Il Sistema CSE si apre in misura sempre<br />
maggiore verso il mondo esterno e, grazie<br />
alla professionalità degli operatori,<br />
amplia la gamma di attività proposte a<br />
chi fruisce del servizio.<br />
La Regione Lombardia, facendosi carico<br />
di queste nuove esigenze, ha emanato<br />
nuove disposizioni che prevedono la coesistenza<br />
di due differenti tipologie di<br />
servizio: una, che mantiene la denominazione<br />
di Centro Socio Educativo, operante<br />
nell’area “socio-assistenziale”; l’altra,<br />
denominata Centro Diurno per Disabili,<br />
operante nell’area “socio-sanitaria”.<br />
Entrambe mantengono la tradizionale e<br />
I CSE/CDD di Cremona sono strutture diurne semi residenziali rivolte a persone<br />
con disabilità. Le finalità perseguite dai CSE/CDD sono molteplici: mantenimento<br />
e potenziamento delle capacità residue, crescita evolutiva, interventi<br />
socio educativi e socio assistenziali personalizzati e mirati, integrazione sociale,<br />
supporto alle famiglie.<br />
<strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> collabora, fin dal 1999, nella gestione dei CSE/CDD del Comune<br />
di Cremona e dell’Azienda Cremona Solidale. La <strong>Cooperativa</strong> ha sempre contribuito<br />
attivamente all’evoluzione del servizio, apportando le proprie competenze<br />
e professionalità e cercando di fornire risposte qualitativamente sempre<br />
più adeguate ai mutevoli bisogni degli utenti.<br />
I Centri Diurni per Disabili<br />
di Cremona<br />
Dall’alto: CSE Via Platani, CSE Via Mincio,<br />
CSE Via Tofane.<br />
forte impronta di servizio “educativo”,<br />
ma si differenzieranno, accentuando<br />
nei CSE i contenuti tesi al mantenimento<br />
delle abilità residue e garantendo nei<br />
CDD maggiori attività riabilitative e di<br />
tutela sanitaria.<br />
Sulla base di tali indicazioni e per rispondere<br />
ai nuovi bisogni, a Cremona si<br />
è agito in due direzioni: da un lato, con<br />
un incremento quantitativo dei posti disponibili<br />
che aumentano da 50 a 56<br />
per meglio rispondere alla domanda<br />
della città e del distretto cremonese;<br />
dall’altro, con un’attenta analisi della<br />
realtà di tutti i servizi ed in particolare di<br />
quelli che vengono a contatto con ragazzi<br />
disabili ancora in età scolare, allo<br />
scopo di programmare il futuro, con servizi<br />
sempre più adeguati ed attrezzati<br />
per rispondere ai bisogni dei singoli cittadini<br />
e delle loro famiglie.<br />
Così non solo i CSE / CDD non perderanno<br />
la loro storia ed il loro patrimonio<br />
di cultura dell’assistenza socio educativa,<br />
ma acquisteranno una ancor maggiore<br />
capacità di rispondere, caso per<br />
caso, alle diverse esigenze, in modo<br />
sempre più preciso e puntuale.<br />
Paolo Vaccaro e Francesca Uggeri<br />
CABLO [ 1<br />
SCUOLA ] Su tutto, segnaliamo l’aggiudicazione<br />
della gara del comune di<br />
Bologna riferita ai Servizi Scolastici,<br />
per tutti e 9 i Quartieri. L'importo è alquanto<br />
cospicuo: 12.000.000 di euro<br />
per tre anni più tre. Indichiamo poi<br />
l’aggiudicazione dei Servizi di integrazione<br />
scolastica presso i Comuni<br />
di Anzola (in ATI con CADIAI) e Bentivoglio.<br />
In ATI con Gesser, ci affermiamo<br />
anche sul territorio di Molinella<br />
con l’acquisizione del Servizio di sostegno<br />
educativo assistenziale. A<br />
Longiano (FC), si registra l’aggiudicazione<br />
della gestione del Servizio di refezione<br />
scolastica, mentre a Cremona,<br />
acquisiamo il Servizio di assistenza<br />
ad alunni diversamente abili.<br />
CABLO [ 2<br />
INFANZIA ] Di rilievo sono la concessione<br />
del Nido “Tic Tac”, da parte<br />
del Comune di Cesena, le aggiudicazioni<br />
del Nido e Micro Nido del Comune<br />
di Monte San Pietro e dei Servizi<br />
educativi c/o il Nido del Comune<br />
di Monteveglio. Significativa affermazione<br />
anche a Monticelli D’Ongina<br />
(PC), coincidente con l’aggiudicazione<br />
dell’Asilo Nido comunale.<br />
CABLO [ 3<br />
ASSISTENZA ALLA PERSONA ]<br />
Sottolineiamo il “ritorno” della <strong>Cooperativa</strong><br />
a Trieste. L’ATI con l’Immobiliare<br />
Nord Est e CAMST si è infatti<br />
rivelata vincente ed ha portato alla<br />
messa a disposizione della RSA.<br />
Sempre in ATI, questa volta con<br />
“Sentiero”, SD si è aggiudicata il Servizio<br />
di Assistenza Domiciliare del<br />
Comune di Bagnolo Cremasco (CR).<br />
CABLO [ 4<br />
INTEGRAZIONE SOCIALE ] Importante<br />
affermazione anche su<br />
questo comparto, laddove alla <strong>Cooperativa</strong><br />
vengono assegnati, in ATI<br />
con la <strong>Cooperativa</strong> “Il Sole”, entrambi<br />
i lotti riferiti alla gestione delle<br />
Pronte Accoglienze Residenziali<br />
per minori di sesso femminile (Lotto<br />
1) e maschile (Lotto 2).<br />
Visto da dentro<br />
l’ufficio Amministrazione<br />
Non avete ben chiaro di cosa si occupa<br />
l’ufficio amministrazione?<br />
Ve lo spieghiamo noi!!!!!!!<br />
Curiamo tutti gli aspetti di carattere contabile<br />
e finanziario della cooperativa….<br />
e ci occupiamo del controllo di gestione<br />
e delle principali decisioni finanziarie.<br />
Detto così forse e’ poco comprensibile,<br />
ma traducendolo in termini meno tecnici<br />
e forse più prosaici, significa che tutto<br />
quello che riguarda qualsiasi esborso o<br />
incasso di denaro avviene grazie all’ufficio<br />
amministrativo.<br />
] [<br />
l’identikit<br />
Maria Chiara Soldati<br />
Denominazione: Operatore Socio Sanitario.<br />
Caratteristiche: viene definito nell’Accordo<br />
Stato Regioni del 22 Febbraio<br />
2001 come la figura che esercita attività<br />
volta a soddisfare i bisogni primari della<br />
persona e a favorirne benessere e autonomia<br />
in ambito sociale e sanitario.<br />
Ambito di intervento: opera in servizi<br />
socio-assistenziali e socio-sanitari, residenziali<br />
e semiresidenziali, in ambiente<br />
ospedaliero e al domicilio dell’utente<br />
(anziani, disabilità, salute mentale,<br />
tossicodipendenze).<br />
Formazione: attestato di Qualifica rilasciato<br />
da Enti di Formazione accreditati<br />
presso le Regioni.<br />
] Corsi di prima formazione: durata<br />
1000 ore;<br />
] Corsi di qualifica sul lavoro: durata variabile<br />
(500 ore in Emilia Romagna), accessibile<br />
con anzianità di servizio nel settore<br />
generalmente di almeno due anni;<br />
] Misure compensative: durata variabile<br />
(95 o 110 ore in Emilia Romagna),<br />
accessibili da chi è in possesso della<br />
qualifica di Assistente di Base.<br />
Con provvedimento del 16 Gennaio<br />
2003, in Conferenza Stato Regioni, è<br />
stato siglato l’Accordo che definisce il<br />
profilo dell’OSS con formazione complementare<br />
in ambito sanitario (OSS+S),<br />
attraverso moduli di 300 ore. L’OSS+S<br />
potrà svolgere mansioni di maggior responsabilità,<br />
quali la somministrazione<br />
dei farmaci per via naturale o intramuscolare.<br />
Inquadramento: 4°livello retributivo<br />
del CCNL.<br />
Attualmente in forza: circa 80.<br />
E’ questo ufficio che, dopo aver curato<br />
gli aspetti formali e di legge nella registrazione<br />
ed archiviazione dei documenti<br />
contabili (le fatture), predispone i<br />
pagamenti dei fornitori, degli stipendi,<br />
delle collaborazioni in genere così come<br />
gestisce gli incassi dai nostri clienti ed i<br />
rapporti con le banche. Tutto ciò a volte<br />
ci fa sorgere un dubbio: che le persone ci<br />
cerchino solo perchè siamo quelle che<br />
pagano (specialmente intorno al 20 di<br />
ogni mese…)? In cuor nostro speriamo<br />
che questo sia solo una nostra “fissazione”,<br />
e le ragioni vere siano magari altre,<br />
meno venali…! Comunque “maneggiamo”<br />
oltre 30.000.000,00 di euro all’anno<br />
e non vi nascondiamo che, a volte,<br />
“il timore” nel muovere tanto denaro<br />
c’è. Certo non lo facciamo fisicamente,<br />
non abbiamo cioè in ufficio le casse con<br />
i dobloni d’oro. Ora si fa quasi tutto tramite<br />
home banking…(la banca virtuale<br />
per intenderci) e tutto si traduce in freddi<br />
numeri sullo schermo di un computer.<br />
Questo, da un lato toglie un po’ di<br />
“poesia”, ma dall’altro sicuramente dà<br />
degli ottimi strumenti per monitorare i<br />
costi e per cercare di perseguire economie<br />
di scala.<br />
Non siamo solo soggetti “paganti” ma<br />
emettiamo anche le fatture ai nostri<br />
clienti (Enti Pubblici, ASL e Privati) per<br />
tutti i servizi gestiti dalla cooperativa<br />
(quindi grazie anche al vostro lavoro).<br />
Di conseguenza controlliamo che l’incasso<br />
avvenga con una certa regolarità.<br />
Dove ciò non accade provvediamo<br />
ad emettere le tanto temute lettere di<br />
“recupero credito”.. Detto così suona<br />
molto minaccioso ma in realtà siamo<br />
abbastanza tranquille perché il nostro<br />
obiettivo e’ quello di non far mancare<br />
la “materia prima” per far fronte a tutti<br />
gli impegni economici presi.<br />
Infine la tanto temuta certificazione<br />
ISO 9001… perchè lo sapete che da<br />
un po’ di anni siamo certificati UNI EN<br />
ISO 9001 vero? Alcuni di voi probabilmente<br />
non sanno che dietro ad una<br />
certificazione c’è un lavoro di équipe<br />
importante e impegnativo che nel<br />
nostro caso specifico prevede, come<br />
ufficio acquisti, la certificazione di tutti<br />
i fornitori di una certa rilevanza economica<br />
(ad esempio i fornitori di camici<br />
o guanti). Ciò significa che nell’arco<br />
dell’anno vanno monitorati gli acquisti,<br />
controllate le consegne, verificati i<br />
materiali e la soddisfazione dell’utente<br />
finale.<br />
Pensavate che all’interno dell’ufficio<br />
amministrazione si curasse solo la Coop<br />
]societàdolcenews2007[<strong>ottobre</strong>][<br />
Dall'alto: Giuseppina, Luca, Rosanna, Samira, Chiara, Fabiola.<br />
<strong>Dolce</strong>? Sbagliato! Vengono gestiti anche<br />
il Consorzio Arkè, la <strong>Cooperativa</strong> sociale<br />
società Aperta, Essedi Servizi, Consorzio<br />
Aldebaran, Bicoop, Consorzio Karabak<br />
tre e l’appena nato Karabak quattro,<br />
e tutto ciò ci provoca dei seri disturbi di<br />
schizofrenia!<br />
Dell’ufficio fanno parte lo storico Dott.<br />
Montanarini, dall’inizio dell’anno il<br />
Dott. Luca Scainelli e 5 pimpanti<br />
ragazze. Rosanna, che è la responsabile,<br />
continuando con Chiara, Fabiola,<br />
Samira e Giusy.<br />
Per cercare di contenere i disturbi di cui<br />
sopra (schizofrenia, sdoppiamento della<br />
personalità, crisi d’identità ecc. ecc.),<br />
ci siamo suddivise i compiti, ma purtroppo<br />
con scarsi risultati: Chiara e Samira<br />
si occupano prevalentemente della<br />
gestione dei consorzi, mentre Rosanna,<br />
Giusy e Fabiola si dedicano maggiormente<br />
alla cura della <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong>.<br />
Nonostante gli sforzi però la schizofrenia<br />
galoppa e non intravediamo cure o<br />
rimedi. Citando Woody Allen: "Oh, sei in<br />
analisi" - Sì da 15 anni" - "15 anni? " - "Sì,<br />
adesso gli do un altro anno di tempo e<br />
poi vado a Lourdes".<br />
5]<br />
1 234 6<br />
Aumentano sempre più i nidi d’infanzia<br />
dei Consorzi Karabak, giungendo<br />
ormai a quota 8. <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong>,<br />
CADIAI, CAMST, MANUTENCOOP e<br />
CIPEA, le imprese facenti parte del<br />
Consorzio KARABAK, hanno infatti<br />
costituito Karabak 2 e 3 per la progettazione,<br />
costruzione e gestione di<br />
2 nuovi nidi d’infanzia, rispettivamente<br />
nei Comuni di Casalecchio di<br />
Reno (BO) in località Meridiana e di<br />
Malalbergo (BO) in località Altedo<br />
(apertura gennaio 2008). A breve<br />
Karabak 4 (in via Piave, Quartiere<br />
Porto, Comune di Bologna), Karabak<br />
5 (Via Battaglia, Comune di Bologna)<br />
e Karabak 6 (Comune di San Lazzaro<br />
- BO). Il comune di Ozzano<br />
dell’Emilia (BO) ha infine dichiarato il<br />
nostro un progetto di pubblica utilità,<br />
speriamo a breve in un Karabak 7.<br />
L’avvio dei servizi è previsto per il<br />
prossimo anno scolastico 2008-<br />
2009.<br />
5
[ 6 ]societàdolcenews2007[<strong>ottobre</strong>][<br />
Nuovi asili<br />
tra Parma e Piacenza<br />
Ha cominciato quest’anno la propria<br />
attività la sezione di nido d’infanzia<br />
allestita presso la Scuola materna di<br />
Polesine Parmense (PR) in Via A.<br />
Manzoni. “Il fiume incantato”, così si<br />
chiama il nuovo nido d’infanzia gestito<br />
da <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong>, è stato inaugurato<br />
sabato 22 settembre (foto) e<br />
ospita fino a dodici bambini dai 12 ai<br />
36 mesi.<br />
Da <strong>ottobre</strong> <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> è presente<br />
anche a Monticelli d’Ongina in provincia<br />
di Piacenza, ove gestisce il sevizio<br />
di asilo nido comunale, appena<br />
ristrutturato, che sarà inaugurato entro<br />
Natale.<br />
2 nuovi nidi<br />
in provincia<br />
di Bologna<br />
Stanno volgendo al termine i lavori di<br />
costruzione del nuovo nido d’infanzia<br />
“Gattonando” per il Comune di Malalbergo<br />
(BO) aggiudicati al Consorzio Karabak<br />
3 (<strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong>, Cadiai, Camst,<br />
Manutencoop e Cipea). L’inaugurazione<br />
è prevista per la metà di dicembre e<br />
da gennaio 2008 l’avvio del servizio<br />
che sarà gestito da <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong>.<br />
Da settembre <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> gestisce<br />
inoltre i servizi educativi e generali<br />
presso il Nido d’infanzia del Comune<br />
di Monzuno (BO).<br />
Una nuova linea editoriale<br />
per <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong><br />
Conoscere un bisogno e trovare una risposta,<br />
realizzare un servizio e valutarne<br />
i risultati, cercare di innovare modelli<br />
tradizionali e trovare nuove soluzioni<br />
laddove quelle vecchie non funzionano<br />
più. Uscire allo scoperto, avvalorando<br />
pubblicamente le proprie esperienze<br />
gestionali ed i propri modelli.<br />
E’ con questo spirito che <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong><br />
ha deciso di dar vita ad una nuova<br />
linea editoriale dedicata agli approfondimenti<br />
da lei promossi nell’ambito dei<br />
servizi alla persona.<br />
E con grande soddisfazione siamo lieti<br />
di presentarVi i primi due numeri che<br />
inaugurano questa nuova collana:<br />
“01. Handicap e integrazione” e “02.<br />
Le luci e la strada”, che riportano gli<br />
atti degli ultimi due convegni realizzati<br />
da <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong>.<br />
Entrambe le pubblicazioni sono disponibili<br />
sia in formato cartaceo che in<br />
formato web, facilmente scaricabile<br />
dal nostro sito internet.<br />
Per riceverne una copia o per avere la<br />
password utile per potervi accedere via<br />
Internet, l’Ufficio Marketing è a vostra<br />
disposizione:<br />
e-mail: marketing@societadolce.it;<br />
tel. 051 3399466 (Annamaria Ponti)<br />
01<br />
- Handicap e integrazione. Il<br />
ruolo dell’educatore a scuola.<br />
Nelle scuole di Bologna operano più di<br />
200 educatori per favorire l’integrazione<br />
scolastica degli alunni in situazione<br />
di handicap. La prima parte del convegno<br />
(Bologna, 24 marzo 2007) è stata<br />
dedicata alla presentazione di due ricerche,<br />
svolte una sul patrimonio documentale<br />
raccolto da <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> nel<br />
corso degli ultimi anni di gestione dei<br />
servizi, e l’altra affidata al Grep (Gruppo<br />
di ricerca di Etnografia del pensiero - Dipartimento<br />
Discipline Storiche Università<br />
di Bologna) volta a dare voce direttamente<br />
agli educatori sulle loro esperienze<br />
professionali. Entrambe le ricerche<br />
sono state discusse nella tavola rotonda<br />
da professionisti che operano a<br />
diverso titolo nell’ambito dei servizi di<br />
integrazione scolastica.<br />
Altri 3 asili in Romagna<br />
Una nuova sezione “lattanti” è stata inaugurata<br />
(foto) il 15 settembre u.s. presso il Nido d’Infanzia<br />
“Signori Bambini” a Budrio di Longiano (FC).<br />
Con questo intervento il Comune ha soddisfatto<br />
tutte le richieste di inserimento dei bimbi dai tre<br />
ai dodici mesi residenti nel Comune di Longiano<br />
e ha anche avuto la possibilità di accettare la richiesta<br />
di cinque piccoli ospiti del comune di<br />
Gambettola. Secondo l’Amministrazione, “la gestione<br />
del nido è stata confermata alla cooperativa<br />
La <strong>Dolce</strong>, per la professionalità nei servizi che<br />
eroga e anche per l’ottimo gradimento che riscuote<br />
presso le famiglie che usufruiscono del<br />
servizio” (www.romagnaoggi.it).<br />
Sempre in provincia di Forlì-Cesena si segnala la<br />
concessione della gestione del Nido d’Infanzia<br />
“Tic Tac” del Comune di Cesena e del Nido di Via della Repubblica 113 del Comune<br />
di Cesenatico.<br />
02<br />
- Le luci e la strada. Traffico di<br />
minori e prostituzione.<br />
Il Convegno “Le Luci e La strada”<br />
(Bologna, 20 aprile 2007) è stato<br />
realizzato nell’ambito di un preciso<br />
impegno assunto da <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> in<br />
questi ultimi anni: promuovere concreti<br />
interventi di aiuto verso i minori<br />
in difficoltà, una delle fasce più deboli<br />
del nostro sistema sociale. Nella<br />
prima parte sono stati forniti significativi<br />
contributi sulle peculiarità del<br />
fenomeno e sull’aggiornamento delle<br />
occorrenze (immigrazione irregolare,<br />
scenari indoor ed in strada relativi alla<br />
prostituzione, tratta di persone, sfruttamento<br />
sessuale dei minori stranieri);<br />
la seconda parte è stata caratterizzata<br />
dagli interventi dei rappresentanti<br />
del Pubblico e del Privato <strong>Sociale</strong><br />
impegnati nella lotta<br />
al fenomeno della<br />
tratta a scopo di<br />
sfruttamento<br />
sessuale.<br />
] [ dondolo<br />
Massimiliano Paoletti<br />
In questo numero autunnale<br />
del dolcenews si parla di unitarietà.<br />
Ma unire le proprie forze per riorganizzarsi<br />
e guardare più in alto è un<br />
modello che funziona? Guardiamoci<br />
intorno … Nello SPORT si parla sempre<br />
più spesso di campionati europei e<br />
le leghe nazionali devono lasciare il<br />
passo ad organismi che le rappresentino<br />
tutti. Nel mondo dello SPETTACO-<br />
LO, per coinvolgere il pubblico, si mettono<br />
in scena sempre eventi più grandi<br />
con più artisti partecipanti. In POLI-<br />
TICA l’ultimo decennio ci ha insegnato<br />
che chi è riuscito ad essere più unito e<br />
a convogliare il maggior numero di<br />
partiti ha vinto le elezioni. Un PRO-<br />
VERBIO dice “l’unione fa la forza”<br />
… ma è allora possibile che, parlando<br />
di questo processo nel nostro settore,<br />
c’è qualcuno ancora che si stupisca?<br />
Sette elefanti si dondolavano sopra un<br />
filo di ragnatela e reputando la cosa<br />
interessante andarono a chiamare un<br />
altro elefante … otto elefanti si dondolavano<br />
…<br />
dedi<br />
cata<br />
] [<br />
a domanda<br />
rispondo<br />
Piera cavazza adr@societadolce.it<br />
Carissimi, questa rubrica è dedicata a<br />
voi. Potete liberamente scrivermi le vostre<br />
opinioni, chiedere e dare consigli:<br />
le lettere verranno lette attentamente e<br />
pubblicate insieme alle risposte.<br />
Mi scrive un socio che lavora nel settore<br />
scuola:<br />
]?[ Piera, sono un operatore dei servizi<br />
integrativi. So che il Comune di Bologna<br />
farà una gara unica per l’assegnazione<br />
dei servizi scolastici nella città. Se <strong>Società</strong><br />
<strong>Dolce</strong> dovesse perdere la gara che ne<br />
sarà delle centinaia di operatori che lavorano<br />
per lei? C’è una tutela? E se sì,<br />
come funziona?<br />
] [<br />
la dolce<br />
vita<br />
<strong>Dolce</strong> Vita musicale è quella di Antonio<br />
Marchesani (foto) 31 anni che vive e lavora,<br />
da 3 anni, a Bentivoglio come educatore<br />
sull’handicap per il settore scuola.<br />
Difficile spiegare cosa ha fatto, fa e vorrebbe<br />
fare Antonio: lui suona la batteria<br />
e questo è tutto: se vi sembra<br />
poco!….ha cominciato per gioco a 10<br />
anni su una vecchia batteria regalatogli<br />
dal padre e non ha mai smesso.<br />
Collabora con Caterina Caselli (chi non<br />
si ricorda del casco d’oro?) ora produttrice,<br />
che lo chiama in occasione di registrazione<br />
di dischi dei cantanti della sua<br />
scuderia. Un esempio su tutti? Ha suonato<br />
per Elisa agli albori della sua carriera<br />
e ha realizzato nel ’94 il disco dei<br />
D’vious che con il singolo “IF” è rimasto<br />
samente Marco.<br />
Con l’augurio che<br />
la <strong>Dolce</strong> si aggiudichi<br />
la gara ti<br />
saluto<br />
affettuo-<br />
] ! [ Quando si dice la tempestività! Abbiamo<br />
vinto (in associazione con altre<br />
cooperative del territorio) la “garona” di<br />
Bologna per 3 anni più 3 e il tuo quesito<br />
è di grande attualità: vincendo la gara<br />
abbiamo “ereditato” anche il Q.re Savena<br />
che era gestito da un’altra <strong>Cooperativa</strong><br />
ed è qui che entra in ballo l’art 37 del<br />
CCNL, il quale recita, in riassunto: “in<br />
caso di cambio di gestione, allo scopo di<br />
perseguire la continuità e le condizioni<br />
di lavoro acquisite dal personale […]<br />
l’azienda subentrante assumerà il personale<br />
addetto all’appalto […]”<br />
Perciò <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> ha inviato, seguendo<br />
la procedura indicata sul CCNL, la<br />
in classifica italiana per molto tempo,<br />
con apparizioni in MTV.<br />
Chiamare poliedrico Antonio è riduttivo<br />
perché è affascinato da tutti i vari tipi di<br />
musica e questo lo spinge a sperimen-<br />
]societàdolcenews2007[<strong>ottobre</strong>][<br />
comunicazione ufficiale alla <strong>Cooperativa</strong><br />
“uscente” ed alle Organizzazioni Sindacali<br />
di Bologna, per l’attivazione della<br />
procedura di passaggio degli operatori;<br />
a sua volta la <strong>Cooperativa</strong> “uscente” ha<br />
fatto seguire la comunicazione con i nominativi<br />
dei lavoratori impiegati sul territorio<br />
del Q.re Savena; quindi è stato<br />
elaborato un accordo sindacale che ha<br />
stabilito tempi e modi per il passaggio.<br />
Tale accordo è stato reso noto ai lavoratori<br />
in un incontro tra la cooperativa, le<br />
organizzazioni sindacali e i lavoratori interessati,<br />
i quali hanno potuto decidere<br />
se accettare o meno il passaggio.<br />
Sono stati 44 i lavoratori che hanno<br />
deciso di passare con l’art. 37, il quale<br />
garantisce loro l’anzianità maturata e il<br />
livello di inquadramento contrattuale.<br />
Colgo l’occasione per salutare questi<br />
nuovi Soci e dare loro un grosso benvenuto<br />
nella nostra grande “<strong>Dolce</strong> tribù”.<br />
Piera<br />
tarsi continuamente e a volerli suonare<br />
tutti: infatti attualmente suona con un<br />
gruppo Gospel, i SOLO6SINGERS GO-<br />
SPEL che ha appena vinto il premio “Milano<br />
Gospel”, con Erika Biavati superba<br />
interprete di Jazz, con Alice Edun e Paulina<br />
Rubio cantanti di musica RandB.<br />
Anche se Antonio dice che ha ancora<br />
tanto da imparare perché di musica non<br />
se ne sa mai abbastanza insegna all’Accademia<br />
Culturale e allo Geostudio di<br />
Bologna con molta soddisfazione sua e<br />
degli allievi; chissà se il suo ruolo di<br />
educatore lo aiuta in questo, perché non<br />
7]<br />
] [ servizio<br />
civile<br />
Mi chiamo Sergio e ho 27 anni. La mia<br />
avventura nel Servizio Civile Nazionale<br />
è quasi giunta al termine e se penso a<br />
come è iniziata mi viene da ridere. Perché?<br />
Semplicemente perchè dopo essermi<br />
laureato, in attesa di organizzare il mio<br />
successivo percorso di studi, stavo cercando<br />
lavoro come cameriere, barista,<br />
badante e così via. Un giorno mi presentai<br />
alla <strong>Società</strong> <strong>Dolce</strong> con il mio ridicolo<br />
curriculum e con la speranza di<br />
una prospettiva migliore di servire birra<br />
e patatine, così dopo qualche mese mi<br />
sono ritrovato a fare l’educatore in una<br />
comunità di minorenni. Come è cambiata<br />
la mia vita? Senza dubbio in meglio,<br />
ho conosciuto moltissime persone,<br />
sono entrato in un ambito lavorativo<br />
che non conoscevo affatto, ho imparato<br />
una professione e, non cosa da poco<br />
per un dottore in psicologia come<br />
me, ho rivissuto, metabolizzato e messo<br />
a frutto il mio percorso adolescenziale,<br />
in poche parole sono cresciuto.<br />
Sergio Bevilacqua<br />
è da tutti i musicisti avere la pazienza di<br />
coinvolgere dei neofiti. Grazie al fatto<br />
che le scuole lo conoscono come educatore<br />
“<strong>Dolce</strong>” sta conducendo laboratori<br />
musicali nelle scuole superiori (è<br />
appena terminato quello nell’Istituto<br />
Keiness di Castel Maggiore).<br />
Alla mia domanda” cosa sogni di fare?” mi<br />
ha dato una risposta molto bella: “non ho<br />
sogni, quelli che avevo li sto pian piano<br />
realizzando”. Non ti sembra che sia già<br />
un sogno suonare e continuare a farlo?<br />
Complimenti Antonio, verremo a sentirti,<br />
dicci dove e quando.