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la regolazione delle emozioni nella relazione precoce madre-bambino

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C E N T R O S T U D I D I P S I C O T E R A P I A<br />

Genova - Chiavari<br />

PROGETTO PER ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDUCAZIONE PRENATALE.<br />

LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI NELLA RELAZIONE<br />

PRECOCE MADRE-BAMBINO<br />

NICOLETTA CINOTTI E ROSARIO MONTIROSSO<br />

Proposta di seminario teorico-esperenziale ANEP sede Chiavari<br />

Maria Grazia Terreni - Cristina Fiore<br />

Genova, Via Carlo Pisacane 11/3 • Telefono: 010562164 • Chiavari, Via Fortunato Vinelli 38/2, Telefono 0185320345<br />

e.mail:nicoletta.cinotti@gmail. com •www.bioenergeticaesocieta.it


Indice<br />

Emozioni materne in gravidanza e sviluppo socio-emozionale del <strong>bambino</strong><br />

nei primi mesi di vita! ii<br />

Rosario Montirosso! ii<br />

Premessa! ii<br />

Tematiche! ii<br />

Obiettivi! iii<br />

L’accudimento “prima” e “per” l’attaccamento: mothering the mother.! iv<br />

Un percorso esperenziale nel processo di sostegno <strong>precoce</strong> al<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione <strong>madre</strong><br />

- <strong>bambino</strong>.! iv<br />

Nicoletta Cinotti! iv<br />

Premessa! iv<br />

Obiettivi! v<br />

Strumenti! v<br />

Bibliografia ragionata! vi<br />

PREVENTIVO DI SPESA! vii<br />

Centro studi di psicoterapia! Mothering the mother<br />

i


Emozioni materne in gravidanza e sviluppo socio-emozio-<br />

Rosario Montirosso 1<br />

SABATO, 6 ORE DI LAVORO<br />

Premessa<br />

nale del <strong>bambino</strong> nei primi mesi di vita<br />

Il seminario si pone all’interno dell’ambito del<strong>la</strong> prevenzione e del<strong>la</strong> promozione del benessere emo-<br />

zionale del<strong>la</strong> donna nel periodo perinatale e del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione <strong>precoce</strong> <strong>madre</strong>-<strong>bambino</strong>. Diversi studi<br />

hanno evidenziato che come operatori dell’ambito perinatale con una formazione specifica re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong><br />

dimensione emozionale del<strong>la</strong> donna prima e dopo il parto siano in grado di offrire un supporto efficace<br />

e di contribuire inoltre ad identificare situazioni di rischio.<br />

Tematiche<br />

E’ ormai consolidato che <strong>la</strong> qualità dell’interazione <strong>precoce</strong> <strong>madre</strong>-<strong>bambino</strong> influenzi profondamente<br />

lo sviluppo socio-emozionale del <strong>bambino</strong>. I primi scambi <strong>madre</strong>-<strong>bambino</strong> costituiscono di fatto le<br />

fondamenta dei processi di crescita re<strong>la</strong>zionale e affettiva utili al <strong>bambino</strong> per costituire un senso di<br />

valore e di stabilità del<strong>la</strong> propria soggettività. Difficoltà iniziali possono riguardare maggiormente <strong>la</strong><br />

<strong>madre</strong> (come ad esempio una depressione post-partum) o più direttamente il <strong>bambino</strong> (come nel ca-<br />

so del<strong>la</strong> prematurità), tuttavia sia che coinvolgano <strong>la</strong> <strong>madre</strong>, il <strong>bambino</strong> o addirittura le caratteristiche<br />

dell’ambiente in cui <strong>la</strong> diade vive, queste circostanze costituiscono fattori di rischio nel<strong>la</strong> misura in cui<br />

alterano <strong>la</strong> qualità dei processi re<strong>la</strong>zionali precoci.<br />

D’altra parte, è altrettanto noto come lo scambio emozionale tra <strong>la</strong> <strong>madre</strong> e il proprio <strong>bambino</strong> comin-<br />

ci già nel corso dal<strong>la</strong> gravidanza. Negli anni questa dimensione è stata indagata soprattutto focaliz-<br />

zandosi sugli investimenti materni riguardanti le rappresentazioni del proprio <strong>bambino</strong> in termini di:<br />

aspettative, immagini e desideri. Più recentemente però <strong>la</strong> ricerca ha fornito nuove evidenze sul ruolo<br />

dello scambio tra <strong>la</strong> <strong>madre</strong> e il feto, non solo sul piano affettivo-emozionale, ma anche su quello “bio-<br />

logico”. In partico<strong>la</strong>re, si stanno accumu<strong>la</strong>ndo dati che indicano come lo sviluppo del feto si caratte-<br />

rizzi per periodi sensibili nel corso del quale viene esposto ai cambiamenti biochimici e metabolici ri-<br />

scontrabili a livello dell’utero materno e dovuti a condizioni di stress prenatale del<strong>la</strong> <strong>madre</strong>. Studi re-<br />

centi evidenziano che queste modificazioni possono avere effetti a breve e medio termine sulle carat-<br />

teristiche di sviluppo del feto e del <strong>bambino</strong>. Il cortisolo materno non solo può modificare l’ambiente<br />

uterino, ma può attraversare <strong>la</strong> p<strong>la</strong>centa è agire direttamente sul feto. E’ stato documentato che gli<br />

incrementi di cortisolo prenatale collegati agli stati depressivi materni sono associati a diversi esiti ne-<br />

gativi, quali l’aborto, l’eccessiva attività fetale, <strong>la</strong> prematurità e, in fase postnatale, a problemi di tem-<br />

1 CV Allegato<br />

Centro studi di psicoterapia! Mothering the mother<br />

ii


peramento nei primi mesi di vita e a condotte aggressive nel periodo presco<strong>la</strong>re. Queste evidenze<br />

suggeriscono che è rilevante prendere in considerazione, sia gli stati emotivi materni post-partum, ma<br />

anche quelli sperimentanti dalle donne nel corso del<strong>la</strong> gravidanza.<br />

Obiettivi<br />

Sul<strong>la</strong> base di quanto evidenziato appare rilevante poter cogliere i segnali di disagio emotivo che si<br />

manifestano nel periodo prenatale, al fine di individuare forme di sostegno alle gestanti in modo da<br />

ridurre l’impatto sul<strong>la</strong> salute psichica del<strong>la</strong> <strong>madre</strong> e del feto. Inoltre, risulta altrettanto rilevante dotarsi<br />

di conoscenze utili a monitorare le prime fasi di adattamento <strong>madre</strong>-neonato con partico<strong>la</strong>re riguardo<br />

a condizioni sociali e culturali a rischio (ad esempio, famiglie mononucleari, adolescenti, ecc.). Al<strong>la</strong> lu-<br />

ce di tali considerazioni l’obiettivo del seminario è approfondire come alcuni fattori possono interferire<br />

con il benessere psicologico del<strong>la</strong> donna in gravidanza. Inoltre, si vogliono esaminare i nessi tra soffe-<br />

renza psichica, quale depressione o ansia e benessere psicologico del <strong>bambino</strong> nei primi mesi di vita<br />

e come questi possono influenzare <strong>la</strong> qualità dei primi adattamenti <strong>madre</strong>-neonato. Infine il seminario<br />

si propone, anche attraverso l’utilizzo di video-filmati dell’interazione <strong>madre</strong>-<strong>bambino</strong>, di analizzare le<br />

modalità di scambio diadico <strong>precoce</strong> con partico<strong>la</strong>re riferimento al ruolo dell’affettività e del<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>-<br />

zione emozionale.<br />

Centro studi di psicoterapia! Mothering the mother<br />

iii


L’accudimento “prima” e “per” l’attaccamento: mothering<br />

the mother.<br />

Un percorso esperenziale nel processo di sostegno <strong>precoce</strong> al<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione <strong>madre</strong> -<br />

Nicoletta Cinotti 2<br />

DOMENICA 6 ORE DI LAVORO<br />

Premessa<br />

<strong>bambino</strong>.<br />

Oggi non ci sono più dubbi sul fatto che, al<strong>la</strong> nascita, siamo di fronte a un “neonato competente”, ca-<br />

pace di rispondere agli stimoli ambientali e fortemente orientato allo sviluppo di modalità di autorego-<br />

<strong>la</strong>zione e di re<strong>la</strong>zione. Sono queste competenze di base che sosterranno lo sviluppo sia del cervello<br />

che del<strong>la</strong> mente del <strong>bambino</strong>. La consapevolezza che il neonato ha del<strong>la</strong> propria <strong>madre</strong>, unita al<strong>la</strong> sua<br />

spontanea capacità di imitare l’adulto per cercare compagnia, saranno <strong>la</strong> base di quel dialogo senza<br />

parole che contraddistingue tutto il primo anno di vita. Un dialogo che, seppur silenzioso, disegnerà le<br />

basi <strong>delle</strong> re<strong>la</strong>zioni genitoriali e lo sviluppo e <strong>la</strong> maturazione <strong>delle</strong> <strong>emozioni</strong> primarie.<br />

Fig. 1<br />

dell’emisfero destro del cervello.<br />

Ciò che avviene nel mondo non verbale del neo-<br />

nato, attraverso questo dialogo corporeo - emo-<br />

tivo con le figure di riferimento, è letteralmente <strong>la</strong><br />

costruzione, attraverso l’esponenziale crescita<br />

del<strong>la</strong> corteccia cerebrale e <strong>delle</strong> connessioni si-<br />

naptiche, <strong>delle</strong> modalità preferenziali di risposta<br />

agli stimoli re<strong>la</strong>zionali e propriocettivi. Come mo-<br />

stra <strong>la</strong> fig. 1, lo sviluppo del<strong>la</strong> corteccia cerebrale<br />

e il prodursi <strong>delle</strong> connessioni sinaptiche sono<br />

orientati e modu<strong>la</strong>ti dalle esperienze precoci.<br />

Esperienze che verranno registrate nel<strong>la</strong> memo-<br />

ria procedurale e corporea connessa al<strong>la</strong> funzionalità<br />

Queste esperienze sono fondamentalmente esperienze su base re<strong>la</strong>zionale che utilizzano <strong>la</strong> comuni-<br />

cazione non verbale, una comunicazione dove il corpo è il mezzo “linguistico” sia per l’ascolto che per<br />

<strong>la</strong> comunicazione.<br />

La nascita del <strong>bambino</strong> riattiva nel<strong>la</strong> <strong>madre</strong> <strong>la</strong> propria memoria procedurale rispetto alle cure<br />

materne ricevute, suscitando <strong>emozioni</strong> nuove che è necessario che <strong>la</strong> <strong>madre</strong> impari a rego<strong>la</strong>re, ma<br />

2 CV allegato<br />

Centro studi di psicoterapia! Mothering the mother<br />

iv


attivando anche <strong>emozioni</strong> passate, gestalt non concluse, che possono interferire con lo strutturarsi<br />

del<strong>la</strong> nuova re<strong>la</strong>zione con il proprio <strong>bambino</strong>. Una re<strong>la</strong>zione che è nuova con ogni figlio.<br />

Poichè queste esperienze sono prima di tutto corporee spesso <strong>la</strong> <strong>madre</strong> non riesce a ricevere ade-<br />

guata comprensione e sostegno per <strong>la</strong> propria difficoltà. E’ consigliata <strong>la</strong>ddove vorrebbe essere so-<br />

stenuta per fare da so<strong>la</strong> e acquisire padronanza di sè. È <strong>la</strong>sciata so<strong>la</strong> <strong>la</strong>ddove vorrebbe condividere e<br />

comprendere cosa accade e cosa le accade.<br />

Questa ondata di nuove esperienze emotive spesso altera l’equilibrio del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione di coppia che en-<br />

tra in una fase di cambiamento che può diventare una fase di crisi più duratura.<br />

Il coinvolgimento interpersonale richiesto dall’esperienza genitoriale si fonda su bisogni complementari<br />

a quelli del <strong>bambino</strong>, specialmente sul bisogno di conoscere e comprendere e sul bisogno di sentirsi<br />

conosciuti e compresi. L’esperienza corporea diventa così <strong>la</strong> base dal<strong>la</strong> quale partire per cercare di<br />

comprendere il proprio <strong>bambino</strong> e <strong>la</strong> propria esperienza genitoriale. Una base che si struttura a partire<br />

da alcuni elementi: capacità di aspettare, capacità di rego<strong>la</strong>re le <strong>emozioni</strong>, capacità di sintonizzarsi,<br />

capacità di contingenza e comprensione. Queste capacità, che potremmo definire le nostre “mothe-<br />

ring skills” sono poi le stesse capacità che utilizziamo nelle nostre re<strong>la</strong>zioni e nel nostro processo di<br />

comprensione <strong>delle</strong> “cose del mondo”. Una comprensione che unisca e integri i dati dell’esperienza<br />

fino a percepirli come significati, come “senso <strong>delle</strong> cose”.<br />

Obiettivi<br />

Il seminario si propone di esplorare, attraverso l’esperienza in prima persona e attraverso l’espansione<br />

del<strong>la</strong> propria consapevolezza corporea, come sperimentiamo le nostre “mothering skills” e come que-<br />

ste strutturino <strong>delle</strong> personali “configurazioni di cura”.<br />

Configurazioni di cura che non sono solo modelli consapevoli ma anche modalità corporee di risposta<br />

di cui diventare consapevoli. Partico<strong>la</strong>re attenzione verrà data al<strong>la</strong> risonanza corporea che si attiva di<br />

fronte al<strong>la</strong> richiesta di aiuto e al<strong>la</strong> propria personale esperienza di cure ricevute.<br />

Questo ricostruire l’esperienza corporea <strong>delle</strong> cure ricevute diventa così strumento per affinare <strong>la</strong> pro-<br />

pria sensibilità e risonanza corporea di fronte alle configurazioni di cura <strong>delle</strong> persone che sosteniamo<br />

nel percorso del<strong>la</strong> genitorialità e, in partico<strong>la</strong>re, del<strong>la</strong> maternità.<br />

Strumenti<br />

L’esperienza in prima persona del seminario sarà basata sull’approccio analitico-bioenergetico e in<br />

partico<strong>la</strong>re sul<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione tra l’esperienza corporea e i processi di autorego<strong>la</strong>zione emotiva e di rego<strong>la</strong>-<br />

zione interattiva.<br />

Centro studi di psicoterapia! Mothering the mother<br />

v


Bibliografia ragionata<br />

Esiste un’ampia letteratura sull’argomento. Per lo scopo del seminario consigliamo però di approfon-<br />

dire due testi.<br />

Il primo riporta esperienze di <strong>la</strong>voro con adulti che esplorano le configurazioni di cura, sia fornendo<br />

un’esperienza emozionale correttiva che e<strong>la</strong>borando e riflettendo sui processi di cura. In partico<strong>la</strong>re i<br />

capp. 1, 3, 5, 7, 8<br />

Cinotti N., Zaccagnini C., Analisi bioenergetica in dialogo, Angeli Ed., Mi<strong>la</strong>no 2009<br />

Il secondo sottolinea l’importanza del contatto con i propri bambini. Offre idee di giochi corporei e ap-<br />

profondisce il tema del massaggio bioenergetico dolce.<br />

Cinotti N., Wendelstadt S., Crescere con il contatto, in Klein M., Massaggi che par<strong>la</strong>no al cuore, Son-<br />

da Ed. Casale Monferrato 2009.<br />

Klein M., Massaggi che par<strong>la</strong>no al cuore, Sonda Ed. Casale Monferrato 2009<br />

Centro studi di psicoterapia! Mothering the mother<br />

vi


PREVENTIVO DI SPESA<br />

Progettazione...................................................................................................................................euro 100<br />

Lezione (12 ore complessive per euro 100/orari).......................................................................euro 1200<br />

Rimborso forfettario spese............................................................................................................euro 100<br />

TOTALE............................................................................................................................................EURO 1400<br />

.............................................................................................................................................................IVA E 2%ENPAP ESCLUSI<br />

LA CIFRA TOTALE VERRA’ FATTURATA SEPARATAMENTE A NICOLETTA CINOTTI E ROSARIO MONTIROSSO<br />

PER UN TOTALE DI EURO 700 (IVA E 2%ENPAP ESCLUSI) A TESTA.<br />

IPOTESI DI DATE<br />

20/21 Novembre 2010 IN ALTERNATIVA (9/10 Ottobre 2010 )<br />

Centro studi di psicoterapia! Mothering the mother<br />

vii

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