la nuova concezione delle elites nel sistema premiale di origine ...

creò titoli nobiliari e stabilì nuove norme per l’appoggio economico di essi. Con il
Decreto Imperiale 30 marzo 1806 ed infine con il Decreto Imperiale 21 settembre
1848 Napoleone Imperatore emanò provvedimenti favorevoli alla ricostruzione di
una nuova nobiltà che fu di grande importanza per il Regno Italico che
comprendeva: Lombardia, Veneto ed Emilia.
Nel 1806 da Napoleone fu conferito il titolo di duca a grandi dignitari dell’Impero
(tale titolo, ai primi investiti che erano, i suoi marescialli, fu trasmissibile per
ordine di primogenitura maschile tanto legittima, che naturale : il titolo comportava
una rendita annua a carico del tesoro del Regno Italico). In Italia il titolo di duca fu
concesso a Francesco Melzi d’Eril (1807), al Litta ed al Visconti di Modrone
(entrambi sul cognome) 1813.
Nel 1808 Napoleone ripristinava i titoli nobiliari di: duca, conte, barone, cavaliere;
cadevano in disuso invece i titoli di: marchese, visconte e nobile.
Lo stemma non possedeva corone, ma tocchi piumati di colori diversi e con vario
numero di piume che evidenziavano i gradi che i loro proprietari detenevano nei
vari campi: militari, civile, ecclesiastico, giudiziario, ecc.
L’araldica e la nobiltà napoleonica furono diverse da quelle antiche:
1) perché gli stemmi avevano carattere personale e variavano nel tempo a
seconda del “CURSUS HONORUM ” dell’armigero;
2) perché legati agli incarichi e quindi non sempre trasmettibili, era infatti
difficile che i figli ricoprissero le cariche dei padri;
3) il titolo era nominale, non ereditario e si otteneva per meriti personali;
pertanto non comportava l’istituzione di una classe privilegiata.