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Giornalino - gennaio 2012 - Fe.Ba.Si.

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6<br />

Chiunque fa parte o abbia fatto parte di<br />

una banda musicale si è sicuramente<br />

imbattuto in quelle tanto amate e odiate<br />

marce di Nino Ippolito, così difficili da<br />

leggere per via di quella grossolana<br />

scrittura, quasi indecifrabili a prima vista,<br />

ma piacevolmente melodiche. Qualcuno<br />

ne andava particolarmente matto,<br />

qualcun altro le criticava in quanto vi<br />

erano degli errori di scritturo, ma indubbiamente<br />

ogni banda ha nel suo repertorio<br />

almeno una marcia di Ippolito, e<br />

quasi tutte hanno avuto le sue più famose<br />

“L’orientale” e “Ligonziana”, diventate<br />

ormai dei classici per i comitati<br />

esigenti.<br />

Ma purtroppo la penna che per generazioni<br />

ha fatto scervellare giovani musicisti<br />

per decifrare quei segni sul pentagramma<br />

si è scaricata, Nino Ippolito è<br />

morto il 20 ottobre all’età di 89 anni.<br />

Nicola (il suo vero nome) iniziò lo stu-<br />

In ricordo di Nino Ippolito<br />

dio della<br />

m u s i c a<br />

giovanissimo<br />

con i<br />

locali maestriEttoreMargilio<br />

e Cosimo<br />

De<br />

Vincenti.<br />

Studiò in<br />

m o d o<br />

particolare<br />

la tromba<br />

e i flicorni<br />

tenore e baritono dei quali ne fu un virtuoso<br />

per decenni, suonando in numerose “bande<br />

da giro” pugliesi, acclamandosi il pubblico di<br />

ogni piazza. Dopo aver partecipato alla II<br />

guerra mondiale, iniziò lo studio della composizione<br />

coi maestri Adolfo Di Zenzo e<br />

Antonio Cesi.<br />

<strong>Fe</strong>basi Magazine<br />

<strong>Si</strong>to-web: www.febasi.it Info-web: presidenza@febasi.it<br />

Ippolito ci lascia in eredità<br />

un’innumerevole quantità di marce<br />

(sinfoniche, militari e funebri), ha inoltre<br />

scritto 2 messe, diverse canzoni e inni<br />

sacri e trascritto per banda molti brani<br />

sinfonici e lirici.<br />

Non arriveranno più le sue cartoline di<br />

auguri Natalizi con la sua orgogliosa foto,<br />

e la sua voce tremolante ora tace. Ricordo<br />

ancora la sua ultima telefonata che mi<br />

ringraziava singhiozzante e piangente per<br />

aver eseguito alcune sue marce funebri<br />

dedicate ai suoi familiari passati a miglior<br />

vita, quegli stessi familiari con cui oggi si<br />

è riunito nella pace eterna.<br />

Requiescat in pace Nino!<br />

La <strong>Ba</strong>nda di Isnello premiata per la valorizzazione della musica del passato<br />

La storica banda “F. <strong>Ba</strong>jardi” di Isnello composizioni “moderne” scevre di suoni<br />

naturali, puri e limpidi, quasi insignificanti<br />

nel comunicare sentimenti ed emozioni.<br />

Il recupero è finalizzato a divulgare<br />

e a far conoscere innanzitutto la musica<br />

e lo stile compositivo di un tempo e<br />

soprattutto a ridare identità alla banda in<br />

generale e a far riflettere maestri e musicisti<br />

in particolare.<br />

È un monito lanciato alla realtà bandi-<br />

Un’esperienza singolare vissuta<br />

dall’Associazione Culturale Musicale<br />

“Francesco <strong>Ba</strong>jardi” di Isnello a Sasso di<br />

Castalda, paese in provincia di Potenza. <strong>Si</strong>ngolare<br />

perché non è consuetudine per una<br />

realtà musicale eseguire un concerto monografico,<br />

nella fattispecie dedicato alla memoria<br />

di Rocco Cristiano, nato nel paese lucano.<br />

La critica ha caratterizzato R. Cristiano come<br />

musicista e compositore dall’”energica ed<br />

intelligente bacchetta”.<br />

L’evento è stato organizzato dal Comune di<br />

Sasso che in collaborazione con la Casa Editrice<br />

Tito Belati di Perugia, di cui dal 2010 la<br />

banda di Isnello è testimonial, ha scelto il<br />

complesso madonita per far rivivere le musiche<br />

di R. Cristiano premiandola del lavoro<br />

effettuato negli anni dal M° G. Testa, direttore<br />

della “<strong>Ba</strong>jardi”. Il maestro, infatti, ha voluto<br />

riscoprire pagine musicali dimenticate se<br />

non sconosciute e riposte negli archivi, ma di<br />

inestimabile bellezza melodica.<br />

La storica compagine ha valorizzato la musica<br />

del passato, relegata nell’oblio e<br />

nell’indifferenza di molti, curandone la linea<br />

melodica e ritmica, tralasciando, spesso,<br />

stica fossilizzata ed ermetica. Nessuno<br />

ha voluto sfidare il conformismo e andare<br />

contro corrente tranne la banda di<br />

Isnello; visti i risultati è stato un successo.<br />

Non è facile eseguire brani scritti<br />

all’inizio del Novecento e interpretarli<br />

fedelmente alle intenzioni dei compositori,<br />

ancora più complicato se l’autore<br />

vuole comunicare un messaggio del tutto<br />

nuovo, quasi rivoluzionario, per animare<br />

la stereotipata ritmica del suo tempo. È il<br />

caso di R. Cristiano che ha avuto<br />

un’infanzia difficile e una vita non sempre<br />

rosea.<br />

Gli stati d’animo si possono percepire<br />

I relatori durante la conferenza<br />

G.S.<br />

tra le note, e infatti egli “ha usato la musica<br />

non come semplice ammasso di effetti<br />

acustici ma come momento di riflessione in<br />

cui si alterna perfettamente un meccanismo<br />

di movimenti e di equilibri sonori, abbastanza<br />

nuovo per i tempi in cui visse”<br />

(dalla relazione del M° G. Testa).<br />

Analizzando attentamente ed analiticamente<br />

le partiture “emerge - continua nella<br />

relazione G. Testa – un linguaggio del tutto<br />

personale, che risente sicuramente della<br />

concezione operistica dell’inizio del ‘900,<br />

ma che a tratti introduce elementi nuovi<br />

per il periodo in cui sono state scritte, come<br />

i caratterizzanti ritmi di danza. Bisogna<br />

inoltre evidenziare nelle sue composizioni<br />

la linea melodica a volte spezzata tra le<br />

varie sezioni della banda ma sempre coinvolgente<br />

e dal sapore quasi popolare. Le<br />

armonie usate sono sempre attente a sottolineare<br />

ed evidenziare quel movimento di<br />

equilibri sonori e atmosfere che il titolo<br />

della composizione suggerisce”.<br />

Il lavoro della storica banda musicale di<br />

Isnello è appena agli inizi e sarà pienamente<br />

soddisfatto nel momento in cui il messaggio<br />

adesso lanciato sarà recepito e fatto<br />

proprio da ogni singola compagine bandistica.<br />

Che sia il nuovo conformismo? A<br />

rispondere saranno le note impolverate<br />

delle datate dimenticate composizioni.<br />

Giuseppe Ardizzone

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