Il testo “Storia di un territorio: Pontemanco” - Città Invisibili
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Abbazia <strong>di</strong> Santo Stefano<br />
. Mappa dell’abbazia <strong>di</strong> Santo Stefano<br />
Nel 1027 Litolfo da Carrara fondò<br />
l’abbazia benedettina <strong>di</strong> Santo Stefano<br />
presso <strong>un</strong>a preesistente chiesa<br />
de<strong>di</strong>cata a Sant’Andrea, e la dotò<br />
<strong>di</strong> numerosi posse<strong>di</strong>menti: terreni e<br />
mulini sul Vigenzone, case e terreni<br />
lavorati da uomini liberi. Rimase sotto il<br />
patronato della famiglia fino alla caduta<br />
della Signoria. Nel 1293 per opera<br />
dell’abate Dono Onnebono furono<br />
realizzati interventi <strong>di</strong> consolidamento<br />
del campanile e, presumibilmente negli<br />
stessi anni, venne ristrutturata anche<br />
la chiesa. Nel 1416 fu abbandonata<br />
dai benedettini e dal 1444 passò in<br />
commenda fino al 1769 quando Venezia<br />
ne decretò la soppressione. Fu venduta<br />
all’asta e demolita alla fine del XVIII<br />
sec. eccetto la chiesa, la sagrestia, il<br />
campanile, la casa del vicario e quella<br />
del campanaro grazie all’intervento<br />
dell’abate Pietro Ceoldo che li acquistò<br />
per assicurarne la conservazione.<br />
Nel 1894 iniziò il restauro su progetto<br />
<strong>di</strong> Camillo Boito.<br />
. Tomba <strong>di</strong> Marsilio da Carrara, XIV sec.<br />
. Abbazia <strong>di</strong> Santo Stefano . Mosaico pavimentale del XIII sec. I