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Qui magazine N. 39/ 25.10.2012 p. 41
Amministrazione
Polemiche sulla cittadinanza
onoraria a Vecchioni
Onore alla canzone d’autore e alla qualità della persona. Ma il Pdl è critico
CERVIA - Di Letizia Magnani - Il palmares
delle cittadinanze onorarie di Cervia si allunga
con il nome prestigioso di Roberto Vecchioni.
Al cantautore milanese, già vincitore
del Festival di San Remo è stata infatti conferita
questa importante onorificenza, che
prima di lui era stata assegnata a soli tre illustri
concittadini di adozione, Grazia Deledda,
Giuseppe Ungaretti e Mario Luzi. Il sindaco
Roberto Zoffoli, nell’anno del Centenario di
Milano Marittima, ha voluto concludere i festeggiamenti
con questo evento che voleva
essere una festa per tutta la città, solo che ad
alcuni questa nomina frettolosa non è piaciuta.
Così l’aver consegnato le chiavi della
città al professore della canzone italiana ha
indispettito in particolare il Pdl, che ha tirato
fuori dagli archivi una brutta storia e che
scrive: “Il conferimento di una cittadinanza
onoraria è una cosa seria. Tanto che Cervia
ha insignito ben poche persone di questo
titolo prestigioso. Roberto Vecchioni poteva
ben esser premiato nell’ambito di un premio
del Centenario costituito in occasione delle
celebrazioni per Milano Marittima, un premio
creato ad hoc. Sarebbe stata l’occasione
per premiare tante personalità e personaggi
pubblici che frequentano abitualmente e
da tempo la nostra località. A mero titolo
di esempio: Giorgio Squinzi – Presidente di
Confindustria-, il Maestro Vince Tempera, il
calciatore Filippo Inzaghi, tutti accomunati
dall’amore per Cervia e Milano Marittima in
particolare e perciò meritevoli di un riconoscimento
che avrebbe potuto rappresentare
un grande appuntamento di risonanza nazionale.
Ma figurarsi se la Giunta e il Sindaco
potevano sfruttare qualcosa per il Centenario…
Il Sindaco voleva il “suo” cittadino
onorario a tutti i costi; il suo predecessore
Massimo Medri aveva individuato il poeta
Mario Luzi? Bene, Roberto Zoffoli non è andato
oltre a Roberto Vecchioni. Sicuramente
un noto e famoso cantante in Italia, sicuramente
un professionista, ma non possiamo
paragonarlo a Deledda, Ungaretti e Luzi”.
Ma il Pdl non discute la cittadinanza a Vecchioni,
né per motivi ideologici, né culturali,
bensì per altro. Massimo Mazzolani e Paolo
Savelli anzi enfatizzano un’altra cosa: “Più
leggevamo le motivazioni meno capivamo
le ragioni della scelta. Ecco che allora, nel disperato
tentativo di comprendere le oscure
motivazioni che avevano indotto il Sindaco
a puntare su Vecchioni - dopo 3 personaggi
della caratura di Deledda, Ungaretti e Luzi -
non riuscendo a trovare risposte adeguate, ci
siamo informati e così, risalendo nel tempo,
siamo giunti a una scoperta davvero curiosa.
Nella fretta di conferire la cittadinanza
onoraria a Roberto Vecchioni, il Sindaco si è
dimenticato di un nostro concittadino onorario.
Uno di quelli pesanti. Niente di meno
che Benito Mussolini, insignito nel primo
anniversario della marcia su Roma della cittadinanza
onoraria cervese. Fu una serata
Cronaca Cervia
indimenticabile quel 27 ottobre del 1923 a
leggere il resoconto della delibera di quel
Consiglio Comunale allorché entusiasti cervesi
votarono addirittura per acclamazione
il conferimento della cittadinanza al Duce.
Ci chiediamo quale sforzo avrebbe dovuto
compiere il Sindaco per unire tutto questo
anche alla memoria di Benito Mussolini,
dittatore ed ex giornalista? Quindi per puro
estetismo il Sindaco ha omesso la figura di
questo pesante e ingombrante concittadino?
Ne siamo certi. Piccolo particolare curioso: la
cittadinanza onoraria al Duce non è mai stata
revocata. Quindi dobbiamo annoverare ancora
Benito Mussolini tra i nostri concittadini
onorari. Roberto Vecchioni perciò sarà felice
di poter condividere con cotanto personaggio
questa onorificenza, con il rammarico,
magari, di averla ottenuta a maggioranza e
non per acclamazione”. La scelta di Zoffoli,
che pure ha accontentato gli amici e i fan di
Vecchioni, ha però scontentato tanti altri,
fra questi alcuni cervesi di adozione, che da
tempo ambivano ad avere le chiavi della città
del sale, fra cui spiccano due nomi fra tutti,
quello di Giancarlo Mazzuca e quello di Arrigo
Sacchi, ma si sa il giornalismo e il pallone
non possono competere con l’arte e questo
Zoffoli lo sa bene. Benvenuto quindi a Cervia
a Roberto Vecchioni; speriamo che le polemiche
vengano in fretta dimenticate, come
nell’oblio era scemata anche la cittadinanza
(poco) onoraria del romagnolo Benito.