San Sebastiano n. 247 - Aprile - Misericordia di Firenze
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<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> <strong>Aprile</strong> 2011 Storia Storia e e Cucina<br />
Cucina<br />
<strong>di</strong><br />
Donatella<br />
Lippi Lippi<br />
Anche Anche la la cucina cucina<br />
è è cultura cultura ma, ma,<br />
soprattutto, soprattutto,<br />
espressione espressione della della<br />
tra<strong>di</strong>zione tra<strong>di</strong>zione e e della della<br />
propria propria identità identità<br />
- 6-<br />
RICETTE DELLA TRADIZIONE<br />
PER CONOSCERE FIRENZE<br />
N<br />
Nel el 1911, moriva a <strong>Firenze</strong> Pellegrino<br />
Artusi, a cui la tra<strong>di</strong>zione delle cucine<br />
regionali italiane deve una sua unità<br />
linguistica e culturale.<br />
Avverso alla nomenclatura d’Oltralpe, curioso<br />
sperimentatore, estimatore originale<br />
della buona tavola nella sua più ampia accezione,<br />
fatta anche <strong>di</strong> rapporti umani e <strong>di</strong><br />
buone maniere, Pellegrino Artusi è un punto<br />
<strong>di</strong> riferimento inelu<strong>di</strong>bile della nostra gastronomia.<br />
Giunto da Forlimpopoli, suo paese natale,<br />
a <strong>Firenze</strong>, negli anni Cinquanta del XIX secolo,<br />
dopo che la banda <strong>di</strong> Stefano Pelloni,<br />
Il Passatore, aveva saccheggiato il paese,<br />
Artusi ebbe una vita agiata e tranquilla, de<strong>di</strong>candosi<br />
a tempo pieno alle sue due gran<strong>di</strong><br />
passioni, la Letteratura e la Cucina. Fu autore,<br />
infatti, <strong>di</strong> una biografia <strong>di</strong> Foscolo e <strong>di</strong><br />
un’opera dal titolo “Osservazioni in appen<strong>di</strong>ce<br />
a 30 lettere del Giusti”, che pubblicò,<br />
entrambi, a sue spese: se questi testi non val-<br />
sero a dargli fama, il successo arrivò, invece,<br />
con “La scienza in cucina e l’arte <strong>di</strong> mangiar<br />
bene”, pubblicato nel 1891, a sue spese<br />
“pei tipi dell’e<strong>di</strong>tore Lan<strong>di</strong>”. La prima e<strong>di</strong>zione<br />
fu pubblicata in 1.000 copie e non riscosse,<br />
imme<strong>di</strong>atamente, plauso unanime:<br />
non mancarono le critiche, tra cui quella del<br />
professor Trevisan, secondo cui l’opera era<br />
destinata a un sicuro fallimento. La fortuna fortuna<br />
del volume, invece, andò oltre ogni aspettativa<br />
e, in venti anni, furono stampate 14 e<strong>di</strong>zioni;<br />
nel 1931 le e<strong>di</strong>zioni erano giunte a<br />
quota 32: evocato come “l’Artusi”, nel linguaggio<br />
<strong>di</strong> tutti, ha conteso con “I promessi<br />
sposi” e “Pinocchio” il primato del libro più<br />
letto dagli Italiani.<br />
In questo Anno Artusiano, <strong>di</strong>verse Case E<strong>di</strong>trici<br />
hanno ripubblicato in anastatica il volume,<br />
con le sue 790 ricette, dai bro<strong>di</strong> ai liquori,<br />
passando attraverso minestre, “principii”<br />
e “tramezzi”, secon<strong>di</strong> e dolci, aneddoti<br />
e buoni consigli. In realtà, il volume non<br />
raccoglie, infatti, soltanto ricette, secondo<br />
una formulazione <strong>di</strong>dattica e descrittiva, ma<br />
anche riflessioni e racconti, che aiutano a<br />
contestualizzare un piatto e a raccontarne,<br />
spesso, la storia. E’ il caso del minestrone,<br />
che fu causa probabilmente, <strong>di</strong> un attacco<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ssenteria, che fece temere all’Autore <strong>di</strong><br />
aver contratto il colera, oppure delle ricette<br />
a lui suggerite da gentili signore, pro<strong>di</strong>ghe<br />
<strong>di</strong> attenzione e <strong>di</strong> consigli.<br />
Nella cucina fiorentina <strong>di</strong> Pellegrino, Marietta<br />
e Francesco assecondavano le richieste<br />
del padrone <strong>di</strong> casa, preparando e sperimentando<br />
manicaretti: alla fedele Marietta,<br />
Pellegrino Artusi de<strong>di</strong>cò la ricetta del panettone,<br />
che si trova nel manuale perché “è “è<br />
brava brava cuoca cuoca e e tanto tanto buona buona ed ed onesta onesta da da memeritareritare che che io io intitoli intitoli questo questo dolce dolce col col nome nome<br />
suo, suo, avendolo avendolo imparato imparato da da lei”. lei”. Se oggi si<br />
<strong>di</strong>scute <strong>di</strong> commercializzare il panettone anche<br />
in periodo non natalizio, Artusi richiama<br />
sempre alla stagionalità e alla localizzazione,<br />
consigliando <strong>di</strong> scegliere determi-