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Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
“Cercherò di conquistarvi con<br />
il mio impegno costante, totale<br />
Federazione Lavoratori<br />
POSTE <strong>CISL</strong><br />
MILANO<br />
Periodico del Sindacato Lavoratori Poste <strong>CISL</strong>, via Tadino 18 – 20124 - Milano. Direttore Cono Fusca, Coord.<br />
Redazione Paolo Zebra, Direttore Resp.le Antonio Casablanca, Aut. Trib. Milano n. 219 del 10 Aprile 2001 – Stampato<br />
dalla tipografia “La Terra Promessa” - Novara – Spedizione in A.P. Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Milano<br />
Il Consiglio Direttivo del 26 Giugno decide il futuro dell'Slp Cisl di Milano<br />
Dopo 10 anni, Cono Fusca va a Roma:<br />
Raffaele Roscigno a capo della nuova<br />
Segreteria Territoriale<br />
Alla nostra generazione sono<br />
state affidate le sfide più<br />
importanti del domani”<br />
Infine, ha preso la parola lui, cioè il Segretario Territoriale<br />
Slp-Cisl più giovane che si sia avuto, dopo che, come<br />
simpaticamente è stato ricordato, questa soglia era rimasta<br />
ineguagliata fino ad oggi proprio dall'attuale Segretario<br />
Generale Mario Petitto. Giunto a Milano per aprire<br />
formalmente il Consiglio Direttivo Straordinario e indicare<br />
formalmente e a nome di tutti la figura più adatta a<br />
SOMMARIO<br />
Consiglio Straordinario del 26 Giugno 2<br />
Un grazie affettuoso di tutti a Cono... 3<br />
Il rinnovo della Segreteria di Milano 4<br />
Inidoneità e Assegnazione zone Recapito 5<br />
Commerciale - sanzioni mancato budget 6<br />
Esecutivo Nazionale a Roma del 7 Luglio 7<br />
Sicurezza Cyber-crime a Poste Italiane? 9<br />
Vertice G8 a L'Aquila dell'8-13 Luglio 10<br />
Concorrenza privata “in franchising” 12<br />
Concerti di solidarietà per l'Abruzzo 15<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 1
Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
diventare nuovo Segretario di Milano. E così è stato<br />
confermato infatti dalle votazioni dei Delegati votanti. Da<br />
questo giorno sarà Raffaele Roscigno a guidare la<br />
Segreteria Territoriale della Cisl delle Poste. Un ragazzo, è<br />
vero, rispetto alla tempra e lo spessore del Segretario<br />
uscente Cono Fusca, ma, non appena è salito sul podio per<br />
parlare al microfono e ringraziare tutti per la fiducia della<br />
nomina, improvvisamente si è capito che nella sua giovane<br />
età, neanche 27 anni, c'erano già le più belle caratteristiche<br />
che si possano scorgere in un fresco protagonista della vita<br />
sindacale di un'area metropolitana complessa come il<br />
nostro capoluogo lombardo. La sua biografia nell'album<br />
dell'Slp-Cisl di Milano, ovvero la seconda Segreteria per<br />
importanza strategica è ormai nota. Figlio di un amico<br />
attivo della nostra OO.SS., ovvero Vincenzo che tutti<br />
conoscono per l'educazione e la malleabilità del suo<br />
carattere, Raffaele partecipa sin da subito a tutte le<br />
opportunità di crescita all'interno della struttura sindacale e<br />
diventa uno dei migliori e più appassionati tra i partecipanti<br />
dei nuovi “Campi Scuola” fortissimamente voluti da Mario<br />
Petitto per formare una giovane classe di rappresentanti<br />
sindacali capaci di raccogliere con intelligenza e<br />
proposizione vincente le nuove e insidiose sfide che il<br />
mondo del lavoro ha iniziato da qualche anno a impattare<br />
sulla qualità e la dignità dell'operato dei lavoratori postali.<br />
È stato quindi l'unico giovane in Lombardia a seguire i<br />
corsi per Dirigenti Sindacali, ha militato sottotraccia ma in<br />
maniera costante ed esponenziale per la nostra struttura in<br />
qualità Coordinatore dei Giovani, fino a divenire candidato<br />
prescelto dai vertici Slp-Cisl a sostituire Cono Fusca allo<br />
scadere dei suoi due impegnativi mandati come Segretario<br />
Territoriale e in procinto dopo aver dato le dimissioni dal<br />
suo incarico riconfermato per la terza volta a maggio, per<br />
andare a ricoprire fattivamente gli impegni che gli incarichi<br />
nazionali gli anno fornito al V Congresso, come<br />
Coordinatore Naz. del Recapito Privato e della<br />
Rappresentanza Cisl in Postel. Ed è stato proprio Cono che<br />
ha voluto dire davanti a tutti al nuovo Segretario che gli<br />
succede alla guida del territorio di Milano quanto questa<br />
scelta “politica” sia stata ponderata, discussa e infine<br />
deliberata nella fiducia degli iscritti di tutta<br />
l'Organizzazione da tutti e tre i livelli della struttura,<br />
Nazionale, Regionale, Territoriale. Ed è stato il primo a<br />
chiamarlo per la prima volta ufficialmente Segretario di<br />
Milano, ricordando il supporto in tutta la sua estensione<br />
possibile che verrà accordata alla Nuova Segreteria da parte<br />
di tutti gli uomini e i militanti della precedente. “Caro<br />
Segretario Generale, Caro Segretario Regionale, Caro<br />
Cono, Cari Amici...- così ha esordito Raffaele, per poi<br />
iniziare con grande umiltà il suo discorso. “Quasi non<br />
posso credere a quello che mi sta accadendo, delle<br />
responsabilità e delle aspettative che sono state riposte<br />
nella mia persona...” Sono consapevole dei miei limiti,<br />
della mia inesperienza, ma ho i piedi piantati per terra e mi<br />
hanno insegnato che quando arriva il momento per agire,<br />
bisogna farlo, con coraggio e determinazione poiché c'è<br />
tutta una struttura, una struttura importante che te lo chiede,<br />
anzi te lo comanda e da soldato si deve ubbidire. “Milano è<br />
la seconda struttura d'Italia, Complessa, con molte unità<br />
produttive e impianti di grandi dimensioni. “Milano ha<br />
un'esasperata competizione sindacale, spesso con sigle che<br />
di sindacale hanno soltanto il nome, forse anche per via<br />
come dice spesso il Segretario Generale del fatto che è la<br />
più meridionale delle province e ha quindi necessità di un<br />
profondo cambiamento culturale. “Alla nostra generazione<br />
è affidato un compito gravoso. Confido e mi serve la<br />
collaborazione di tutti, per questo dico: facciamo quadrato<br />
intorno alla bandiera della Cisl e lavoriamo insieme,<br />
segreteria, direttivo, rsu, sas, militanti, iscritti per costruire<br />
uno scudo Cisl sempre più forte per la tutela dei lavoratori<br />
delle Poste. Grazie a tutti!” Ecco il sunto dell'intervento, e<br />
qualsiasi persona che era nella sala aperta del Consiglio in<br />
via Tadino ha capito subito che per Milano si stava aprendo<br />
un nuovo corso. (P.Z.)<br />
Il Consiglio Territoriale, commozione<br />
per le dimissioni di Cono Fusca,<br />
nuove nomine elettive, disamina<br />
aggiornata dell'attuale situazione<br />
politico-sindacale di Mario Petitto<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 2
Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
Qualsiasi momento della vita sindacale rappresenta un<br />
momento di gioia per tutte le persone dell'organizzazione<br />
che partecipano. Ci si incontra tra amici, ci si da la mano, si<br />
scambiano impressioni, esperienze recenti nell'ambito della<br />
vita e nel lavoro, si ricordano volentieri i tempi passati, che<br />
possono essere quelli di un paio di mesi prima come di<br />
dieci anni e più. Si discutono le cose che non vanno, che<br />
bisogna cercare di cambiare affinando capacità e si fanno<br />
battute di spirito e si scherza insieme, perchè tutte queste<br />
cose sonno importanti, sono “la struttura” stessa. E così è<br />
stato anche questo pomeriggio del 26 giugno riuniti nella<br />
sala Grandi di via Tadino 23 dove si è tenuto il Consiglio<br />
Straordinario <strong>SLP</strong>-Cisl di Milano. All'ordine del giorno<br />
c'erano le dimissioni del Segretario Territoriale, i<br />
conseguenti adempimenti statuari, la situazione politicosindacale<br />
generale, le nomine... Ad aprire la riunione è<br />
stato il Segretario Organizzativo Raffaele Roscigno che ha<br />
proceduto all'appello dei Consiglieri Territoriali<br />
Pierambrogio Balzarotti, Mario Cammarota, Prospero<br />
Faranna, Umberto Fiorita, Cono Fusca, Carmelina Masi,<br />
Vittorio Nucera, Roberto Puddu, Antonino Rizzo, Filippo<br />
Vendra, Concetta Veneziano, Eugenio Zucco. C'era<br />
Giuseppe Grasso, responsabile del Coordinamento Quadri,<br />
poi, i membri del Collegio dei Sindaci revisori cioè<br />
Vincenzo Terrasi, Luigi Candido, Michelangelo Lo Gatto<br />
(non sono potuti esserci Santo Spiliteri e Antonio Ionà).<br />
C'era il Segretario da poco eletto dell'UST di Milano,<br />
Danilo Galvagni. Al tavolo invece Pino Marinaccio a cui è<br />
naturalmente andata la presidenza. Tantissimi militanti e<br />
nessun “tintinnio di sciabole”, “nessuna contrazione di<br />
espressione, sono contento che sono finiti i tempi delle<br />
correnti che si facevano ostruzionismo”, come in una delle<br />
sue boutade a detto il Segretario Generale Mario Petitto,<br />
giunto da Roma nonostante una prognosi che lo averebbe<br />
dovuto tenere in clinica dopo un incidente fatto con la moto<br />
(braccio e gamba fasciati di bianco, una felpa sportiva,<br />
tanto spirito di ironizzarci su, perché come ha detto<br />
Marinaccio un “sindacalista contratta pure con le proprie<br />
condizioni momentanee e con il parere tassativo dei<br />
medici, prende il treno veloce e và!”). Sono proceduti così i<br />
lavori, secondo gli schemi di garanzia democratica previsti<br />
dallo Statuto, e poi al termine ci si ritrovati tutti nel cortile<br />
adiacente, dove si è scherzato abbondantemente, ci sono<br />
state le congratulazioni a Raffaele Roscigno, neo<br />
Segretario, a Umberto Fiorita, naturalmente perché già<br />
componente effettivo della Segreteria e trait d'union in<br />
qualche misura tra il prima e l'adesso, al carissimo Roberto<br />
Puddu, terzo eletto. Eh,... sì! Come cambiano le vicende.<br />
Nello stesso cortile, con i Delegati, Petitto, Marinaccio,<br />
Cono Fusca, c'era Renato Coppola col suo fare irresistibile,<br />
segretario prima di Cono nel Territorio di Milano, a<br />
stringere la mano a Raffaele Roscigno, ovvero l'ultimo<br />
segretario in ordine di tempo. In quasi vent'anni si sono<br />
modificate molte cose sia nelle Poste e sia, inevitabilmente,<br />
nel Sindacato più importante tra i lavoratori postali. Ora<br />
sarà possibile una Slp-Cisl per il futuro. (P.Z.)<br />
Tantissimi applausi e un<br />
grazie affettuoso di tutti a<br />
Cono...<br />
Da Luglio a Roma il suo nuovo<br />
incarico nazionale di Coordinatore del<br />
Mercato Privato<br />
Nominato Coordinatore Nazionale Aziende Private e<br />
Logistica e contemporaneamente Coordinatore Nazionale<br />
Aziende del Gruppo Poste (delega provvisoria per Postel),<br />
Cono Fusca, che lascia la Segreteria dell'Slp-Cisl di Milano<br />
dopo dieci anni di incarico elettivo, ha dimostrato fino<br />
all'ultimo di conoscere a fondo l'”arte del bushido”, ovvero<br />
il codice del samurai. Un codice e un'attitudine umana che<br />
gli deriva da una profonda esperienza come rappresentante<br />
del mondo del lavoro e dell'attività sindacale a tutto tondo.<br />
E' per questo che nell'accingersi ad affrontare<br />
completamente un nuovo incarico in un certo senso<br />
pionieristico, con lo spalancarsi dell'orizzonte aperto della<br />
liberalizzazione imminente del mercato postale, che<br />
diventerà fondamentale una figura come la sua, che non<br />
teme la sfida difficile rappresentata dal solcare territori<br />
ancora vergini dal punto di vista dei diritti sindacali.<br />
Sappiamo tutti quali difficoltà incontrerebbe un burocrate<br />
sindacale in uno scenario ostico, disordinato, dispersivo,<br />
frattalizzato come quello delle agenzie private che nel<br />
tempo hanno covato delle proprie nicchie erodendo fette di<br />
mercato fino a ieri esclusive di Poste Italiane. E, sono anni<br />
che Slp-Cisl chiede a gran voce un “contratto di settore”<br />
per evitare il cosiddetto “dumping sociale”, ovvero la<br />
differenza di trattamento economico-contrattuale, come di<br />
fatto avviene oggi. Il trend attuale è infatti caratterizzato da<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 3
Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
una situazione nella quale le agenzie postali private che<br />
concorrono all'accaparramento e alla spartizione della torta<br />
dei servizi assumono lavoratori attraverso contratti slegati<br />
da qualsiasi regola “di settore”. Fare concorrenza è facile,<br />
quando hai un costo del lavoro molto più basso di quello<br />
minimo di Poste. Una politica di penetrazione sindacale di<br />
Slp-Cisl, razionale, convincente, persuasiva, siamo sicuri<br />
che sarà per Cono, da sempre “uomo di campo”, una nuova<br />
battaglia che porterà risultati molto importanti per tutti i<br />
lavoratori dell'intero Settore e naturalmente per la nostra<br />
Organizzazione... Grazie Cono, per come hai lavorato a<br />
Milano, lasciando ora una struttura in linea con i tempi,<br />
giovane, snella e forte. Grazie, per le energiche e belle<br />
pagine di vita sindacale che hai portato avanti anche in<br />
questi ultimi due anni difficilissimi per gli attacchi liberisti<br />
inferti al corpo e allo spirito sano dei lavoratori postali.<br />
Con margini di una autonomia avanzata che ben pochi si<br />
sono potuti permettere. Ancora una volta, grazie da parte di<br />
tutti gli iscritti Slp-Cisl! (P.Z.)<br />
Con il Consiglio ristretto del 21 luglio viene scelto<br />
in una donna anche il quarto Segretario...<br />
Assieme a Raffaele Roscigno,<br />
Umberto Fiorita, Roberto Puddu e<br />
Tenuccia Schepisi:<br />
si completa la Segreteria di Milano<br />
Si è completato il quadro della nuova struttura milanese,<br />
che sarà “a quattro”. A coadiuvare in parte attiva il ruolo<br />
guida che è stato assegnato a Raffaele Roscigno, ci sono<br />
l'esperienza di Umberto Fiorita (da anni militante ed Rsu<br />
dell'Slp-Cisl; già da un anno Segretario Sindacale della<br />
precedente segreteria di Cono Fusca), quella di Roberto<br />
Puddu (unità Rsu/Rls e Consigliere provinciale da quattro<br />
anni), infine Tenuccia Schepisi (già facente parte del<br />
Coordinamento Donne Territoriale). In Poste Italiane la<br />
storia di Raffaele, come quella di Umberto, Roberto e<br />
Tenuccia si origina nel Settore del Recapito. Poi Raffaele è<br />
passato a lavorare al SIN di Piazza Vesuvio, Umberto<br />
hanno continuato a lavorare come portalettere, il primo al<br />
CPD di Precotto, il secondo in quello di Bovisa; mentre<br />
Tenuccia e passata nel tempo a lavorare in Sportelleria. Ci<br />
sono tutti i motivi affinché questa squadra completamente<br />
rinnovata riesca a gestire e a portare avanti su nuovi<br />
presupposti la linea politica dell'Slp-Cisl di Milano.<br />
Nonostante il periodo estivo sono tutti e quattro già<br />
all'opera, con le magliette a manica corta a studiare con<br />
intelligenza tutta la mappa del vasto territorio<br />
metropolitano. I grandi Centri (Peschiera e Roserio), il<br />
Recapito con i CPD, i PPD, i CSD, la Sportelleria e le<br />
Filiali (nelle varie coordinazioni, dal Commerciale al<br />
Business). Un impegno forte, quindi, che rappresenta la<br />
necessaria premessa per poter affrontare con competenza e<br />
dimestichezza tecnica già a Settembre le varie<br />
problematiche che attendono uno sviluppo positivo per i<br />
lavoratori postali. Una squadra giovanissima,<br />
agguerritissima, che non teme scossoni né interni, né tanto<br />
meno esterni. A loro và l'augurio di un buon e proficuo<br />
lavoro per il beneficio di tutti. (P.Z.)<br />
“Casi tipici /Casi atipici”, il 10 giugno il Sindacato<br />
sigla con l'Azienda un vademecum di disciplina<br />
sulle problematiche legate al Recapito<br />
“Inidoneità”,<br />
le mille difficoltà nel gestire un<br />
argomento delicato<br />
A quindici mesi circa di distanza dall'Accordo specifico<br />
sottoscritto a Roma (29 febbraio), il quale disciplina di<br />
fatto la tematica delle inidoneità alla mansione del<br />
personale portalettere e degli operatori linee mercato, tutte<br />
le rappresentanze dei lavoratori postali del Territorio si<br />
sono sedute ora ad un tavolo con i vertici milanesi di Poste<br />
per chiarirne alcuni aspetti rimasti in standby. Favorire i<br />
percorsi di reimpiego degli operatori che presentano una<br />
certificazione medica di parte (prive di prognosi e<br />
attestante un'incompatibilità tra la mansione svolta e lo<br />
stato di salute) è stato l'asse portante delle argomentazioni.<br />
Le parti ritengono di fondamentale importanza la gestione<br />
operativa nel rispetto sia delle esigenze operative<br />
(utilizzare proficuamente tutti i lavoratori) che di tutela e<br />
dignità dei lavoratori (individuazione di mansioni adeguate<br />
alla condizione degli stessi) attraverso la loro soddisfacente<br />
collocazione all'interno del ciclo produttivo. Perciò è stato<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 4
Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
concordato un vademecum operativo che riguardi i nostri<br />
territori regionali in chiaro riferimento alle decisioni prese<br />
a livello nazionale. C'è una distinzione precisa sul fronte<br />
delle inidoneità; quella che vede i cosiddetti “casi tipici”<br />
da una parte e i “casi atipici” dall'altra. I primi sono<br />
quelli da considerarsi transitori (difficoltà allo<br />
svolgimento delle mansioni di recapito per motivi<br />
sanitari). Gli altri sono quelli relativi ai lavoratori per i<br />
quali sopraggiunga una limitazione soggettiva (del<br />
lavoratore) o oggettiva (dell'organizzazione del contesto<br />
lavorativo) che determini l'impossibilità di utile<br />
applicazione del lavoratore alle mansioni proprie a<br />
qualsiasi titolo. Nel documento che è stato prodotto per<br />
garantire equità e trasparenza nelle procedure sono state<br />
messe in evidenza alcune puntualizzazioni necessarie per<br />
un piano di regole condivise. Intanto la presentazione di<br />
una certificazione valida (punto 3). Quando si avrà la<br />
circostanza in cui un lavoratore si trovi a dover presentare<br />
una certificazione del medico di parte priva di prognosi e<br />
attestante un'incompatibilità tra la mansione svolta e il<br />
proprio stato di salute, l'Azienda dovrà avviare entro una<br />
settimana la richiesta del relativo accertamento presso la<br />
Struttura sanitaria competente (ASL o altro Ente pubblico o<br />
Istituto specializzato di diritto pubblico), secondo quanto è<br />
previsto all'art.5 della legge 300/70. Analogamente in<br />
qualsiasi momento il lavoratore può con le stesse modalità<br />
(certificato medico di parte) informare gli organi<br />
competenti dell'Azienda sulle condizioni di inidoneità e<br />
sulla conseguente possibilità di essere nuovamnete<br />
riammesso alle mansioni proprie. Altro punto importante è<br />
quello che riguarda la ricollocazione temporanea in attesa<br />
degli accertamenti (Centri di Distribuzione, Centri<br />
Logistici di Recapito, Centri Postali Operativi-CPO o<br />
anche nei CMP), seguendo ovviamente criteri di prossimità<br />
rispetto alla sede dell'applicazione originaria e quelli delle<br />
attività compatibili con il livello professionale posseduto e<br />
con l'inidoneità che caratterizza la situazione. E veniamo a<br />
un punto cocente: la perdita della titolarità di zona quando<br />
trascorra un periodo superiore ai tre mesi dall'attivazione<br />
della procedura. L'Azienda si impegna quindi a rispettare i<br />
termini della stessa informando debitamente il lavoratore<br />
del suo excursus. Pertanto la riassegnazione di quella zona<br />
avverrà soltanto dopo che saranno trascorsi i termini di<br />
tempo-limite previsti (90 giorni complessivi). Il punto 8<br />
stabilisce comunque che con la riacquisizione dell'idoneità<br />
fisica e quindi della propria sede di appartenenza con le<br />
mansioni originarie, si dovrà tenere conto del contesto del<br />
CD che nel frattempo potrebbe essere mutato. Se infatti nel<br />
Centro di Distribuzione tutte le zone hanno un titolare,<br />
l'operatore “rientrante” opererà come “scorta” finché non<br />
gli sarà data la disponibilità provvisoria della prima zona<br />
resasi vacante con priorità rispetto alle regole vigenti<br />
nell'assegnazione delle zone. Particolare sensibilità è stata<br />
profusa nel prevedere quei casi di “lavoratrici madri”, per<br />
le quali non valgono le regolamentazioni per la titolarità<br />
della zona in attesa di conferma dell'idoneità. Mentre per<br />
quanto riguarda un esito che dovesse accertare<br />
un'inidoneità fisica permanente certificata si applicano le<br />
norme già stabilite dall'accordo nazionale del 29 febbraio<br />
2008. (P.Z.)<br />
Il 15 giugno l' incontro in via Orefici tra l'Azienda<br />
e tutte le OO.SS. per la gestione dei criteri<br />
Armonizzazione delle zone di<br />
assegnazione per i portalettere<br />
Rifacendosi al “pacchetto” inerente l'assegnazione delle<br />
zone del recapito discusso il 1 agosto 2007 da accordi<br />
regionali, il recentissimo incontro da parte sindacale con i<br />
capi dell'ALT Lombardia ha delineato un insieme di aspetti<br />
tecnici (quindi ancora teorici) su cui dovrà andare a<br />
delinearsi il nuovo disegno strategico sul Recapito. In<br />
sostanza, si tratta della cosiddetta “armonizzazione delle<br />
zone” e sulla “titolarità”, dopo il rientro delle quote di<br />
corrispondenza precedentemente esternalizzate. Il<br />
vademecum sottoscritto evidenzia, tenendo conto delle<br />
evoluzioni intervenute, le tipologie di veicolo, le inidoneità<br />
e quei punti fondamentali per migliorare la qualità dei<br />
servizi e il pieno impiego del personale applicato. In<br />
particolare l'assegnazione secondo gli accordi dovrà<br />
realizzarsi in base ad una graduatoria redatta dalla RAM<br />
con la valorizzazione di alcune valutazioni preferenziali<br />
(radicamento territoriale, specificità della mansione,<br />
eventuali inidoneità parziali. A concorrere all'assegnazione<br />
sarà tutto il personale di ruolo effettivamente applicato al<br />
Centro di Distribuzione (cioè i portalettere applicati al<br />
Recapito e ai servizi di supporto di fascia “D” con i<br />
requisiti che lo consentono). I lavoratori con contratto parttime<br />
verticale potrà eccezionalmente concorrere qualora sia<br />
presente nel CD altra risorsa con contratto analogo e<br />
complementare al primo, in modo tale da coprire tutto<br />
l'arco annuale. Mentre i lavoratori con contratto part-time<br />
orizzontale possono soltanto siano previsti servizi di<br />
supporto al recapito e con prestazioni compatibili con le<br />
necessità dell'ufficio. La graduatoria si determina dallo<br />
sviluppo di un punteggio che contempla 3 punti per ogni<br />
anno di servizio di recapito prestato presso il CD per cui si<br />
concorre; 1 punto per ogni anno di servizio di recapito<br />
prestato in altri CD; 0,5 punti per ogni anno di servizio<br />
prestato in Poste Italiane in mansioni diverse dal Recapito.<br />
A parità di punteggio saranno applicate priorità riguardanti<br />
i periodi prestati nel settore inferiori all'anno (mesi/giorni),<br />
l'anzianità di servizio e quella anagrafica. Nel calcolo<br />
verranno equiparati i periodi lavorati presso gli uffici<br />
accorpati o che appartenevano nel passato assetto<br />
organizzativo a centri di distribuzione. Vengono<br />
considerati quindi i periodi come fattorino telegrafico,<br />
operatore pick up, operatore viaggetti, operatore<br />
portapacchi, operatore postacelere. Notizie più dettagliate<br />
sul verbale dell'incontro sono disponibili pubblicamente<br />
presso la sede della Segreteria. (P.Z.)<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 5
Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
Indignazione mista a stupore sulle incredibili<br />
ripercussioni inflitte ai colleghi del “Commerciale”<br />
“Come ti sanziono se non<br />
raggiungi il budget”, la<br />
lettera aperta di Mario Petitto<br />
all'AD Sarmi<br />
Contestazioni disciplinari per “mancato raggiungimento del<br />
budget”. Non è l'ultima trovata uscita fuori dal cilindro del<br />
mago Silvan assieme a un nugolo di bianche colombe, ma<br />
l'incredibile ritrovato d'anteguerra del ricorso ad un<br />
autoritarismo aziendale che non trova alcuna<br />
giustificazione plausibile. Quello che è accaduto ad alcuni<br />
colleghi di “quell'esercito di Commerciali, DUP e<br />
sportellisti” che come saggiamente ricorda il Segretario<br />
Generale Mario Petitto nella lettera aperta (consultabile sul<br />
sito dell'Slp-Cisl) scritta rivolgendosi direttamente<br />
all'Amministratore Delegato Massimo Sarmi, andrebbe<br />
soltanto ringraziato per come quotidianamente spendono<br />
grandi energie nel proporre e vendere ogni prodotto messo<br />
in campo dall'Azienda Poste. Anche quando sono prodotti<br />
assolutamente incongrui e invendibili. E, così, l'episodio<br />
dei tre colleghi segnalati da sanzione, in un clima di<br />
minacciosa intimidazione diventa il motivo di una dura e<br />
significativa presa di posizione da parte della Segreteria<br />
Nazionale nei confronti dei vertici. “Questa Azienda che<br />
non finirà mai di stupirci, in negativo ovviamente, non era<br />
mai arrivata a tanto. Ma si e’ forse smarrito il comune<br />
senso del pudore?” si legge nel documento, continuando<br />
con un registro sarcastico: “... si punisce perché un’asticella<br />
troppo alta non si raggiunge? E che cosa accadrebbe, caro<br />
Amministratore se in risposta alla vostra protervia ci fosse<br />
in Italia la rivolta generale dei venditori sostenuti dalla<br />
<strong>CISL</strong> Poste?Quale budget si raggiungerebbe? E come<br />
sarebbero garantiti i lauti appannaggi del Management o i<br />
corposi MBO che fanno impallidire i miseri stipendi dei<br />
lavoratori postali che vendono di tutto e di piu’?” Per<br />
concludere senza alcuna retorica o ironia ma con una<br />
lapidaria considerazione che dovrebbe far riflettere assai<br />
seriamente “Forse è meglio che trasmettiate messaggi di<br />
incoraggiamento a chi tira la carretta e non la frusta che<br />
ogni tanto fa imbizzarrire anche i cavalli docili”. Lo<br />
ripetiamo, quindi, anche noi da Milano, lavorare in un<br />
clima incoraggiante, “proattivo” come dice la filosofia del<br />
Sole 24 economico porta a dei risultati autentici e di<br />
crescita progressiva nei bilanci, al contrario, un'ambiente in<br />
“stile borbonico” rende arida ogni superficie facendo<br />
scivolare a inevitabili derive. (P.Z.)<br />
Gli Autisti di Poste Italiane e<br />
le spese della “marca da bollo”<br />
per la Carta di Qualificazione<br />
Non è per la natura dell'importo in sé (il costo della marca è<br />
di 50,00 euro), ma per il principio, nonché per gli accordi<br />
in merito che ci sono stati sin dal principio. Ciò che è<br />
successo è infatti che per la “Carta di Qualificazione”<br />
prevista in tempi recenti per la messa a norma del personale<br />
di Poste Italiane impiegato alla guida di automezzi è<br />
necessario premunirsi di alcune documentazioni, quindi<br />
delle tasse da pagare che ricadrebbero sulle spalle dei<br />
singoli lavoratori. Questa, almeno, è l'impressione che dalle<br />
prime comunicazioni sembra inaspettatamente dichiararsi.<br />
In aperto contrasto con quanto fu affermato dall'Azienda in<br />
occasione della sottoscrizione del verbale di accordo del<br />
19/11/2007 sull'applicazione dei cronotachigrafi digitali.<br />
Ricordiamo quindi che la nostra O.S. si è adoperata<br />
immediatamente a livello centrale nel cercare di riportare la<br />
questione alla negoziazione che era stata fatta. Nel rispetto<br />
delle disposizioni già inviate alle ALT per farsi carico del<br />
costo relativo alle marche da bollo. (P.Z.)<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 6
Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
Nel documento finale dell'incontro a Roma<br />
del 7 luglio 2009<br />
Esecutivo Nazionale Slp-Cisl:<br />
Mario Petitto contrario al<br />
“modernismo cyber”<br />
dell'A.D. Sarmi<br />
“Troppo semplice annunciare innovazioni e<br />
scenari futuribili per nascondere la mancanza<br />
di governo e di progettualità in un'Azienda che<br />
ha vissuto in questi anni di una rendita sulle<br />
scelte fatte in passato...”<br />
Nell'analizzare la situazione generale in cui versa Poste<br />
Italiane, sia per quanto riguarda il progressivo degrado dei<br />
servizi offerti ai cittadini praticamente in tutto il territorio<br />
nazionale e sia naturalmente per l'insufficiente applicazione<br />
del personale nei vari assetti, l'Esecutivo Slp-Cisl non ha<br />
visto alcun sostanziale miglioramento. Neanche un flebile<br />
tentativo teorico da parte della Dirigenza di cambiare rotta<br />
tentando un approccio dialogante, cioè la costruzione di<br />
una visione più ampia possibile e capace di stendere una<br />
pianificazione industriale credibile che possa garantire ai<br />
lavoratori dell'Azienda un futuro su cui credere.<br />
Rimangono più che mai attuali le tesi congressuali dibattute<br />
lungo la recente tornata di congressi culminata nelle sintesi<br />
di Castellaneta Marina. Nessun CDMA per gli Uffici, dove<br />
gli sportellisti sono sottoposti quotidianamente a ritmi<br />
stressanti, costanti pressioni esercitate sugli addetti al<br />
Commerciale, alla vendita e a quelli dei DUP costretti a<br />
fare i salti della cavallina per rincorrere budget<br />
irraggiungibili anche sulla carta (e non sempre premiati<br />
invece nei risultati raggiunti). Nessun massiccio<br />
potenziamento della linea finanziaria “per presidiare l'unico<br />
mercato che garantisce ricavi ed utili a Poste Italiane”. Poi<br />
ci sono le “disastrose condizioni in cui sono scivolate la<br />
Logistica e il Recapito, ormai abbandonati ad un<br />
inesorabile declino tra l'indifferenza e la rassegnazione di<br />
chi dovrebbe governare quei processi”. Nei CMP ci sono<br />
stati ingenti investimenti in tecnologia e informatica che<br />
oggi appaiono incoerenti per la loro messa a frutto. Il<br />
disservizio di tutta la Rete è “diffuso e permanente”. Manca<br />
poco più di un anno alla liberalizzazione dei mercati postali<br />
e siamo ancora in un impasse gigantesca. Non è<br />
catastrofismo, ma realtà. Il calo di volumi di<br />
corrispondenza non verrà mai più recuperato e occorrono<br />
servizi innovativi che sappiano arginare questo inesorabile<br />
trend. A fronte di tutto questo nessuna strategia<br />
complessiva, ma inazione, in stile confuciano. La costante<br />
ricerca di una cura dimagrante con il taglio dei costi sul<br />
dimensionamento (quando il managment continua a<br />
riservarsi trattamenti economici da Paperoni) non è la<br />
strada dell'illuminazione. Come non le è neppure<br />
quest'immagine virtuale nuova che l'Ad Sarmi vuole dare<br />
ad ogni costo all'Azienda (rileggere con attenzione le<br />
superficiali risposte alla più recente intervista fatta dal<br />
settimanale Panorama (9/07/2009, pag. 98, ““POSTE 2.0-<br />
Adesso vi spiego la mia svolta Cyber”) allo scopo di<br />
“vendere”una supposta trasformazione diretta verso le<br />
comunicazioni e la produzione di beni e servizi immateriali<br />
(micropaganmenti online, PosteMobile, PostePay, libretti<br />
sanitari elettronici, ecc.), lasciando indietro su uno schema<br />
bizzarro (le “tre velocità” della piattaforma Poste) il vero<br />
core business, le sue principali attività di operative che ne<br />
determinano anche il suo compito fondamentale. Cosa<br />
vuole farne dei 156 mila lavoratori postali, l'ingegnere<br />
“futurista”? Un esercito di riserva su un panorama<br />
globalizzato di immaterialità dei servizi e terziarizzazione<br />
cognitivizzata? Di certo quando un manager parla di<br />
“grande flessibilità di orari ritagliate sulle esigenze del<br />
cliente”, o, di “cambiamento di cultura” nei settori<br />
tradizionali poiché non ci sarebbe “alcuna possibilità di<br />
innovazione” (e qui le parole sfumano nell'idioletto degli<br />
sciacalli in cravatta...) non parla di sviluppo, di gradualità<br />
trasformative congiunte. Stando alle estreme conseguenze<br />
della fantascienza narrativa di questa vision si andrebbe<br />
nella direzione di una cattedrale infrastrutturale vuota, un<br />
guscio concavo e ultraleggero che controlla una miriade di<br />
distretti esternalizzati. E' singolare allora come dice Petitto<br />
che tanto modernismo nasconda “una mancanza totale di<br />
governo e progettualità” che rende del tutto<br />
“controproducente, in mancanza di un disegno strategico<br />
certo”, ...affrontare le tematiche che l'Azienda presenta<br />
singolarmente di volta in volta”. Avanguardia tecnologica<br />
sempre più cyber (Polo Tecnologico, possibilità collaborare<br />
alla Security per la Casa Bianca), ma fallimentare ogni<br />
giorno negli obiettivi di questo presente storico. (P.Z.).<br />
Precariato Poste,<br />
ancora molta incertezza: dopo la<br />
Consulta, si esprimerà il Governo<br />
Non è possibile ancora prevedere il quadro di eventi che si<br />
produrrà dall'art.19 del decreto legge 78/2009 (Tremonti<br />
Ter), relativamente alla possibilità di assunzione a tempo<br />
indeterminato e determinato ed al rinnovo della parte<br />
economica del contratto, dopo la bocciatura da parte della<br />
Consulta del decreto di un anno fa. L'Azienda ha<br />
comunicato di aver proposto al Ministero dell'Economia<br />
due ipotesi di soluzione: la modifica in sede di conversione<br />
in Legge escludendo Poste Italiane; l'esclusione di Poste<br />
attraverso le circolari interpretative. Per adesso l'Azienda<br />
continuerà a chiamare gli ex-CTD punto 2 per la relativa<br />
assunzione ma differirà l'effettiva ssunzione per il tempo<br />
necessario ad avere utili chiarimenti a riguardo. Seri<br />
interrogativi sono stati posti nel sottolineare la<br />
problematicità dell'intero sistema occupazionale di Poste.<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 7
Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
Oltre le 700mila SIM. Le promozioni per l'Estate,<br />
la navigazione in Rete e l'esordio come “promoter”<br />
“PosteMobile Superstar”<br />
Si sposta su Internet e va in<br />
tour per l'Italia con Morgan<br />
Verso il milione di Sim vendute (oltre 700.000 attivate nel<br />
corso del 2008) e l'obiettivo di raddoppiare entro il 2011: il<br />
neonato operatore telefonico di PosteMobile è diventato a<br />
distanza di neanche un biennio un competitor commerciale<br />
molto importante nel settore della telefonia mobile. Le<br />
bionde gemelle della sua pubblicità hanno continuato a<br />
correre sorridenti per i palinsesti televisivi RAI, Mediaset,<br />
Sky e digitale terrestre, nei cartelloni giganteschi delle vie<br />
della città e ovviamente nelle migliaia di pieghevoli<br />
informativi presenti negli Uffici Postali di tutto lo stivale.<br />
Per i clienti non ci saranno più “catene” tali da precludere<br />
nuove affiliazioni al “Mobile” di Poste (notare l'astuta<br />
intuizione creativa dello spot di CasiraghiGreco prodotta da<br />
Enormous Film). E con l'estate del 2009 arrivano le nuove<br />
offerte a più raggi solari, un tuffo agevolato per l'invio di<br />
Sms/Mms, nuove agevolazioni per gli stranieri che vivono<br />
in Italia o si trovano in vacanza o per lavoro (il traffico<br />
internazionale rappresenta commercialmente il 30% del<br />
complessivo), le opzioni plurime dei “piani 500” per i<br />
giovani, un ripensamento dei servizi dedicati alla famiglia,<br />
un rafforzamento di “Semplifica” cioè la rete di servizi<br />
legati a BancoPosta/Postepay (secondo “Il Gabbiano” fra<br />
Gennaio e Aprile 2009 l'amministrazione dell'Ad Roberto<br />
Giacchi avrebbe registrato 1 milione e 300mila operazioni,<br />
segno di un risultato ottimo per un modo nuovo di<br />
intendere il cellulare). Senza dimenticare che a breve<br />
verranno messe in essere le “personalizzazioni” per le<br />
aziende, che equivale a dire l'entrata ufficiale nel mercato<br />
businnes della telefonia (con un plus dato anche dall'elevata<br />
garanzia per ciò che riguarda la sicurezza dei cifrati<br />
digitali). Non potevano mancare gli spazi boreali di<br />
Internet con un'opzione specifica con l'offerta di 30 ore di<br />
navigazione mensili a 9,90€, con “ricarica ricorrente” e<br />
bonus ogni mese, servizio per telefono o PC (con la<br />
chiavetta MyWave USB Modem con prefigurazione già<br />
installata). Insomma, PosteMobile cresce in maniera<br />
esponenziale ed ora inizia a ritagliarsi sponsorizzazioni<br />
speciali. La popolare trasmissione televisiva “X-Factor”,<br />
programma di competizione di brani musicali di non<br />
professionisti condotto da Morgan, Simona Ventura e Mara<br />
Maionchi è la base ora dell'astuta promozione di cui si è<br />
fatta promotrice e partner PosteMobile. Acquistando una<br />
nuova Sim chiunque potrà partecipare alle preselezioni del<br />
cast del famoso reality, presentandosi con l'attivazione del<br />
contratto telefonico al casting tour che quest'estate farà<br />
tappa nelle principali città italiane alla ricerca di nuovi<br />
talenti musicali per la III edizione che andrà in onda nei<br />
prossimi mesi su RAI 2. All'”X-Factor Casting Tour”,<br />
PosteMobile mette in palio, poi, una sim card telefonica<br />
con 500 euro di credito inclusi, tramite il concorso “Vinci<br />
una SIM PosteMobile con 500 € di ricarica” inviando un<br />
Sms (con la Sim di qualsiasi operatore mobile) al numero<br />
377/13.52.952 con scritto “PosteMobile” dalle 9 alle 20 dei<br />
giorni in cui vengono effettuate le audizioni. Non affatto<br />
male come mossa che rivela una capacità di riuscire a<br />
sintonizzarsi la cultura e le mode culturali del tempo<br />
presente, facendosi un varco sempre più largo della sua<br />
immagine ...(P.Z.)<br />
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Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
Il 30 maggio, in occasione del Vertice degli Stati,<br />
lanciata la proposta del Governo per dare un colpo<br />
deciso alla “pirateria online”<br />
“Sicurezza G8 e CyberCrime“<br />
Il Min. Roberto Maroni vuole<br />
Poste Italiane nella<br />
Cooperazione Internazionale<br />
Roma. Dopo gli incontri istituzionali sulla sicurezza avutisi<br />
tra le rappresentanze dei paesi industrializzati del G8,<br />
durante la Conferenza Stampa il Ministro degli Interni<br />
Roberto Maroni ha annunciato la proposta di creare un<br />
centro di eccellenza mondiale per la lotta al CyberCrime.<br />
Un progetto in cui Poste Italiane, con i suoi 50.000 sportelli<br />
sparsi in tutta Italia e il recente potenziamento del suo<br />
“polo tecnologico”all'avanguardia, diventa il soggetto<br />
ottimale per un coinvolgimento fattivo. Il fine è quello di<br />
contrastare con nuovi e più interfacciati metodi la<br />
criminalità informatica nelle sue varie forme illegali. Alla<br />
riunione, presieduta dai ministri Angelino Alfano e Roberto<br />
Maroni, a cui hanno partecipato le 16 rappresentanze degli<br />
Interni e della Giustizia dei paesi membri, il Commissario<br />
Europeo, Jacques Barrot, il Segretario Generale di Interpol,<br />
Ronald Noble, il Direttore esecutivo Unodc (United<br />
Nations Office on Drugs and Crime) Antonio Maria Costa,<br />
il Direttore Unicri (United Nations Interregional Crime and<br />
Justice Research Institute) Sandro Calvani, e i Ministri<br />
dell'Interno e della Giustizia della Repubblica Ceca, in<br />
qualità di Paese Presidente di turno dell'Unione Europea,<br />
sono stati passati in rassegna le varie minacce del<br />
CyberCrime. Si tratta di questioni che riguardano sia i<br />
cittadini, visti nella loro globalità, sia e sopratutto la<br />
sicurezza dei paesi occidentali. Come ha rimarcato il<br />
titolare del Viminale, auspicando un piano di iniziativa<br />
appunto con la Polizia Postale e Poste italiane e dei gestori<br />
dei più importanti social network, di crimini assai diversi<br />
per tipologia ma non nell'aggressività che negli ultima anni<br />
è cresciuta viralmente approfittando delle difficoltà<br />
incontrate nel sondare i liberi flussi della Rete. Ed è ancora<br />
il “modello Italia”a fare da perno, in virtù anche della “lotta<br />
ai patrimoni della mafia”partiti come ha ricordato il<br />
Guardasigilli “dall’idea del Pm Giovanni Falcone”. Lotta al<br />
terrorismo globale, alla criminalità organizzata<br />
transnazionale; reazione energica alla pedopornografia,<br />
quindi traffico degli esseri umani, all'immigrazione<br />
clandestina, alla pirateria nella sua morfologia completa e<br />
sicurezza urbana sono stati gli argomenti degli incontri<br />
bilaterali della “due giorni” del vertice prima alla votazione<br />
della mozione finale da parte delle delegazioni. E' stato<br />
rilevata la necessità di uno sviluppo nell'esecuzione di<br />
“ordini di confisca all'estero”, prevedendo una legislazione<br />
“armonizzata” che consenta di procedere anche senza in<br />
mancanza di condanne specifiche per reati di mafia, in<br />
virtù del fatto che “l’ipotesi di associazione mafiosa” infatti<br />
può non può essere contemplata in tutti gli ordinamenti per<br />
via delle differenze tra sistemi di “civil law” e sistemi di<br />
“common law”. Per quanto riguarda il terrorismo si è<br />
parlato della “capacità costante di radicalizzazione e<br />
reclutamento attraverso i network informatici e Internet.<br />
Una cooperazione antiterrorismo è quindi “essenziale”che<br />
andrebbe consolidata “con strumenti quali l'analisi<br />
congiunta della minaccia, lo scambio di conoscenze e<br />
buone prassi”per proteggere le “infrastrutture critiche”degli<br />
Stati. Il “furto di identità” (finanziaria e privata), i “servizi<br />
criptati”, del Voip e del Domain name System, altro punto<br />
cardine per migliorare le azioni di contrasto della policy.<br />
Poste Italiane avrebbe tutte le carte per la realizzazione di<br />
un “centro di eccellenza”per la cooperazione<br />
internazionale, perché dotate di un sistema efficiente per<br />
contrastare gli “attacchi” senza “mettere in blocco il<br />
sistema”, ideale per task force multilaterali che<br />
condividano software specializzati e coordinando insieme<br />
indagini online sotto copertura e i coordinamenti di<br />
operazioni internazionali di polizia. (P.Z.)<br />
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Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
Dall'8 al 13 luglio, nella cittadella high-tech tra le<br />
macerie dell'Aquila, il Convegno ancora una volta<br />
con la Presidenza Italiana<br />
Economia globale più<br />
equilibrata e impegno verso<br />
l'Africa al centro del Summit<br />
con i leader del G8<br />
Con la decisione di spostare dall'Isola della Maddalena in<br />
Sardegna a L'Aquila la sede per i lavori dell'importante<br />
vertice mondiale, all'indomani del catastrofico sisma che ha<br />
colpito nell'Aprile scorso la popolazione abruzzese, il G8 di<br />
questo 2009 ha assunto un impatto simbolico elevatissimo.<br />
Forse anche più della cornice in 3D dell'apparato<br />
scenografico multimediale con le montagne innevate che<br />
sono state il fondale al di là delle vetrate della sala della<br />
Main Conference fortemente volute dall'estro estetizzante<br />
del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Al di là<br />
della convenzionalità dei temi principali sulla crisi<br />
internazionale dell'economia, sulle eco-minacce al clima e<br />
sullo sviluppo sociale dei Paesi industrializzati come di<br />
quelli in via di sviluppo (che in ogni caso non potevano che<br />
produrre dichiarazioni ufficiali di massima, ma nessuna<br />
decisione concreta), sono state le immagini della visita che<br />
i Grandi della Terra hanno voluto fare tra le macerie del<br />
terremoto abruzzese che ancora attendono le fasi di una<br />
ricostruzione che sarà lunga. In particolare rimarrà<br />
impressa quella col Presidente degli Stati Uniti Barack<br />
Obama in maniche di camicia arrotolate accompagnato dal<br />
nostro Presidente. La stretta di mano di incoraggiamento<br />
alla gente di questi posti che ancora vivono nelle tendopoli,<br />
ai Vigili del fuoco e alla Protezione civile. Perché<br />
nell'immaginario comune sono queste situazioni che<br />
rimangono nella memoria. Nella settimana si sono poi<br />
succedute le sessioni “dedicate”, secondo il formato delle<br />
“geometrie variabili”, tra i rappresentanti di Canada<br />
(Stephen Harper), Francia (Nicolas Sarkozy), Germania<br />
(Angela Merkel), Italia, (Berlusconi) Giappone (Taro Aso),<br />
Regno Unito Gordon Brown), Stati Uniti (Obama) e Russia<br />
(Dmtrij Medvedev) con quelli degli altri Paesi (Cina,<br />
Brasile, Unione Africana ecc.) nonché con le<br />
Organizzazioni internazionali (Nazioni Unite, Fondo<br />
Monetario, Organizzazione del lavoro, Organizzazione per<br />
la Cooperazione e lo sviluppo, Agenzia Intern.le<br />
dell'energia ecc.). Un G8 che a discapito dei soliti corvi del<br />
malaugurio non è stato come quello di Genova nel 2001,<br />
ma, che è andato benissimo dando al contempo all'Italia<br />
una più reale (e meno barzellettiera) immagine nella<br />
diplomazia mondiale dei “nuovi satrapi dell'Impero”.(P.Z.)<br />
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Contro il G8, No global e movimenti radicali<br />
tentano la spettacolarità della protesta<br />
“Prove di guerriglia”<br />
Ma l'”Onda” e i Black bloc<br />
disinnescati preventivamente<br />
Ci provano sempre, da Seattle a Genova fino Göteborg,<br />
stavolta a Roma (Testaccio, Termini) e agli estremi limiti<br />
della zona rossa di Coppito nei dintorni del Summit. La<br />
vetrina mass-mediale dei calendari istituzionali mondiali<br />
riserva sempre un richiamo irresistibile. Caschi, spranghe,<br />
biglie, scudi di plaxigas e quant'altro serva per organizzare<br />
violenti scontri di piazza vengono imbracciati per infiltrarsi<br />
nelle tante manifestazioni di sensibilità sociale e ecologista<br />
che vogliono stimolare su particolari situazioni in ombra<br />
l'opinione pubblica. Sono gli “autonomi” dell'epoca<br />
postindustriale. Il radicalismo anticapitalista di tedeschi,<br />
spagnoli, greci belgi, svedesi, e nostrani (disubbidienti,<br />
Onda universitaria concretizzata a Torino e flirt di varia<br />
natura anche negli ambienti del lavoro). Si coprono il volto<br />
e si ispirano allo spontaneismo e al sabotaggio anni '70/'80.<br />
Però questa tornata è andata male, con la repressione<br />
poliziesca atta a prevenire il “crash” delle vetrine rotte e<br />
delle banche e negozi prese nell'assedio urbano...(P.Z.)<br />
Postel /Telecom<br />
alleate in difesa dell'ambiente<br />
Ora, si stamperà solo su<br />
carta ecologica<br />
Ridurre ai più bassi livelli l'impatto sui disastri ambientali.<br />
E' questa la buona idea che ispira il progetto che Gruppo<br />
Poste Italiane in Postel e Gruppo Telecom Italia hanno<br />
messo in atto direttamente al cuore della loro relazione<br />
commerciale. Dall'inizio dell'anno per tutti i processi che<br />
riguardano la stampa e l'invio delle fatture delle relative<br />
commesse si utilizzeranno soltanto i rotoli di carta<br />
certificata dal Forest Stewardship Council (FSC),<br />
l'organizzazione globale non governativa che promuove in<br />
tutto il mondo una gestione di foreste e di piantagioni che<br />
tuteli il più possibile la natura e l'ambiente, salvaguardando<br />
al contempo la qualità del lavoro e la dignità delle<br />
popolazioni locali e in linea con i principi di uno sviluppo<br />
sostenibile. Buste e fogli del Conto Telecom che verranno<br />
recapitare saranno contraddistinte dal logo FSC a indicare<br />
il legno proveniente dalle foreste gestite secondo i criteri<br />
ecologici e socio-economici previsti.(P.Z.)<br />
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La “formula McDonald's” nelle nuove modalità di<br />
organizzazione della concorrenza liberalizzata nel<br />
“settore postale”<br />
Gulliver e la strategia di Lilliput<br />
Aziende postali private<br />
col “marchio in franchising”<br />
La liberalizzazione del mercato postale è già qui. Da<br />
qualche anno, e dal 1 gennaio 2011 i cancelli si<br />
spalancheranno del tutto. Ma, nessuna paura. Ricordiamoci<br />
piuttosto di quel capolavoro della della favolistica<br />
filosofica del Settecento che è “I viaggi di Gulliver” di<br />
Jonathan Swift, dove i lillipuzziani si illudevano di poter<br />
legare la stazza gigantesca (per loro) del protagonista, che<br />
con uno starnuto si liberava dalla miriade di corde.<br />
L'Azienda Poste Italiane ha la stessa mole. E, intorno, ci<br />
sono marchi conosciuti e ancora da conoscere, quasi tutti<br />
però caratterizzati da una micropolitica economica che si<br />
chiama “franchising”. Cos'è'? Si tratta di un “contratto di<br />
affiliazione” con il quale un imprenditore (franchisor o<br />
affiliante) concede ad un altro (franchisee o affiliato) lo<br />
sfruttamento dell'immagine del suo marchio, nonché la<br />
possibilità di usufruire della sua struttura commerciale<br />
acquistando committenze tramite il suo “gruppo” di<br />
acquisto. L'affiliazione prevede l'impegno a pagare un<br />
corrispettivo e ad esercitare l'attività secondo alcune<br />
modalità stabilite con l'affiliante-agenzia madre. Uno<br />
“schema contrattuale” nato al di là dell'Oceano, in<br />
America, una cinquantina di anni fa e impostosi in Europa<br />
soltanto a metà degli anni Settanta. Per i suoi “vantaggi di<br />
community” è la soluzione ideale per molti imprenditori<br />
medio-piccoli che devono surfare tra le onde della<br />
trasformazione continua delle dinamiche di mercato. E<br />
veniamo a noi. Competere con Poste Italiane, vale a dire<br />
con quella (falsa) percezione di colosso dai piedi d'argilla<br />
quindi facilmente abbattibile , ha fatto nascere un'illusione:<br />
poter vincere su fette di mercato importanti utilizzando la<br />
“strategia di Lilliput”, sistemi snelli dislocati e dinamici.<br />
Un territorio di conquista apparentemente semplice, quello<br />
postale, anche perché ancora sprovvisto di un autorithy<br />
governativa che garantisca un piano di regole ben definito<br />
che valga per qualsiasi operatore. La prateria libera e<br />
selvaggia del liberismo illude allora che McDonald's sia il<br />
cavallo di Troia valido su tutte le autostrade dell'economia<br />
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globalizzata. Chiunque, può allora, come socioimprenditore<br />
di cooperativa, anche con un piccolo capitale<br />
(poche migliaia di euro, lo spazio di un locale con un<br />
minimo di mq e una struttura informatica), inserirsi nella<br />
distribuzione delle lettere e dei pacchi, cioè i servizi<br />
classici della nostra categoria di lavoratori (tranne quelli<br />
ancora “riservati” fino al 2011). Con servizi aggiunti per<br />
altro, come la creazione o il ritiro al mittente come succede<br />
per le agenzie postali degli Stati Uniti, l'appuntamento<br />
orario per la consegna mirata anche quando non è presente<br />
il ricevente (evitando così la babele dei “ritorni”). E, la<br />
possibilità di scaricare l'Iva. Un pò nascosti, un po' di<br />
nicchia; sconosciuti ai più, queste aziende-lilliput si stanno<br />
creando nel tempo piccoli arcipelaghi di clientela<br />
registrando una lenta e silenziosa ramificazione nelle<br />
grandi città italiane e nei capoluoghi strategici. Una<br />
clientela figlia di questo tempo storico, che cerca<br />
direttamente su Internet le opportunità di servizi<br />
competenti saltando passaggi costosi. Piccole aziende<br />
(studi professionali, compagnie assicurative, società di<br />
credito, amministrazioni condominiali) che si rivolgono ad<br />
altre piccole micro-piattaforme di servizi postali.<br />
Prendiamo la moltiplicazione di Citypost, su cui da qualche<br />
anno scommette anche il sistema bancario (il caso del<br />
sistema Sici, il fondo alimentato dalle principali banche<br />
toscane che investe una quota di capitale tra il 12 e il 20 per<br />
cento sul marchio), pochissimi dipendenti diretti divisi tra<br />
la capofila pisana e altre società partecipate, cinque agenzie<br />
di proprietà e altre trentasei in franchising che occupano<br />
200/250 persone. Un fatturato in crescita, grazie a<br />
un'esperienza maturata in Poste Italiane (è un ex manager<br />
Carlo Broccardo uno dei soci fondatori col 13% delle<br />
azioni). Come Poste Italiane Private (con un logo giallo che<br />
furbescamente si apparenta al nostro), SailPost, Universal<br />
Post, Mail Express, Poste Express, Sofipost ecc., Citypost<br />
opera sulla base di un' autorizzazione del Ministero delle<br />
comunicazione che pone la sua attività sullo stesso piano<br />
giuridico di quella svolta da Poste Italiane. Il concetto-base<br />
più comodo è quello dello stesso outsourcing di Postel<br />
(invio elettronico delle comunicazioni, stampa,<br />
imbustamento, recapito, mantenendo in archivio telematico<br />
la corrispondenza). A inaugurare la “scuola” del<br />
franchising postale è stata in Italia la Mail Express (nata nel<br />
1999 a Mosciano Sant' Angelo di Teramo, dal manager<br />
Barchisio Ledda) che con un rapido sviluppo di centinaia di<br />
punti-sede si è distribuita su oltre 600 centri abitati e<br />
600.000 operatori economici rappresentati da aziende,<br />
consulenti, associazioni, partiti politici e amministrazioni<br />
locali. Poi, il panorama di srotolato in varie direzioni<br />
disseminandosi per tutto lo stivale italiano. L'illusione è<br />
quella di approfittare dell'odierno orologio del capitale,<br />
client to client, della connessione, evitando ogni zona di<br />
“lavoro morto”, in sostanza evitando il più possibile il<br />
corporeo della catena logistica, ogni misura di lavoro<br />
salariato. Un'illusione che rappresenta anche un murolimite.<br />
Ecco il perché della loro piccola statura nana. (P.Z.)<br />
Tra i cinquantenni, come tra i ventenni è diffusa<br />
ancora pervicacemente l'idea che in “posta”<br />
possano conservarsi nidi e prerogative del passato<br />
Quella vecchia mentalità da<br />
“pubblico impiego”...<br />
Una cultura superata ma ancora comune porta<br />
a pensare, anche tra i neo assunti di Poste, che<br />
sia possibile fare gli “impiegati statali”, come<br />
una volta. Non è così. Il tempo presente galoppa<br />
alla velocità della luce e tutto si gioca su<br />
parametri del tutto nuovi<br />
Perdurano ancora le nostalgie del tempo che fù, dove le<br />
aziende statali e parastatali erano le “mamme” d'Italia.<br />
Grandi famiglie. Dove fratelli, cugini, figli e amici<br />
d'infanzia si trovavano a vivere negli stessi luoghi di lavoro<br />
o in attività similissime, quando non si trattava addirittura<br />
degli stessi uffici. Oggi, però, il terzo millennio ha deciso<br />
di far mutare totalmente la pelle della società italiana, con i<br />
suoi vizi e le sue virtù, e anzi gli effetti della recente<br />
recessione economica mondiale stanno accelerando quei<br />
processi di trasformazione che coinvolgono direttamente<br />
quelle aziende che per lunga storia erano governate<br />
direttamente dalla pancia pubblica degli Stati-Nazione. In<br />
tutto il mondo, ovviamente. Ecco allora che anche per le<br />
vecchia Posta dei concorsi postaltelegrafonici diventata dal<br />
1996 Poste Italiane SPA, le parentele si allargano secondo i<br />
criteri della profezia di McLuhan a proposito del “villaggio<br />
globale”. I nostri cugini saranno allora anche quelli<br />
d'Oltralpe, quelli che salendo la “via romantica” e passando<br />
per la Germania, l'Olanda, l'Inghilterra, i Paesi Scandinavi<br />
si possono incontrare con un aspetto più biondo rispetto al<br />
nostro. Quelli che si trovano anche all'Est della Russia o<br />
navigando l'oceano in tutt'altra direzione si trovano negli<br />
USA. E già, perché le aziende e i lavoratori postali stanno<br />
vivendo tutti analoghe problematiche derivanti da una<br />
profonda trasformazione dei servizi tradizionali,<br />
dell'allargamento del ventaglio del libero mercato, della<br />
crisi economica, dall'abbassamento dei canoni di<br />
corrispondenza, dall'automazione, informatizzazione e<br />
tracciatura digitale (che hanno eliminato interi blocchi di<br />
ore di lavoro, prima solo manuale). In pochi anni in pratica<br />
si è avuta una terza rivoluzione industriale, quella della<br />
“bomba informatica” che nel suo deflagrare ha aperto<br />
varchi di futuro, con i suoi annessi e connessi. Anche il<br />
tessuto della società si è molto trasformato; percezioni,<br />
valori, stili del vivere. Il lavoro è passato dal fordismo al<br />
toyotismo del metodo e nuovi inquietanti interrogativi si<br />
sono affacciati alla porta. Paul Virilio sosteneva già nel<br />
1977 in “Vitesse et politique” che la velocità è il fattore<br />
decisivo della vita moderna, è grazie a questa infatti che<br />
oggi si vincono le guerre (militari e/o commerciali). Ecco,<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 13
Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
allora, che avvolti ormai nel terreno anche paranoico della<br />
competitività, rivisto dall'ideologia liberista dominante<br />
come istinto primordiale di sopravvivenza, anche nei settori<br />
delle attività postali il fattore lentezza si paga, con una<br />
perdita a tutti i livelli. La “lepre e la tartaruga”, divengono<br />
allora i poli dialogici di una metafora dialettica tra sviluppo<br />
culturale ed equilibrio biologico, capacità di innovazione e<br />
equità consapevole della qualità vita-lavoro. Saperli<br />
coniugare sarà la sfida di mediazione che investirà sempre<br />
più l'ambito delle prestazioni stipendiate. Quel comodo<br />
calduccio e quella soave tranquillità del pubblico impiego,<br />
non si avranno più, i cioccolatini e i caffè da ufficio a<br />
ufficio, il prendersela comoda, mettersi in malattia quando<br />
piove o fa vento, fare sfilate di moda con tacchi dodici e<br />
Jeans D&G attillati sul sedere per presenziare coi colleghi.<br />
Quell'atteggiamento rilassato del fare le proprie ore in<br />
qualche maniera, fuori contesto, pensando sempre che ad<br />
altri sia demandato far funzionare le ruote del sistema, è un<br />
atteggiamento dormiente destinato ad essere svegliato di<br />
colpo dalla sirena dell'emergenza. Una mentalità che<br />
sopravvive ormai su una pavimentazione precaria. Ma, in<br />
cambio ci sono i pezzi del puzzle del futuro che già<br />
viviamo, pronto a offrire opportunità nuove, tali da<br />
permettere più democraticamente a tutti delle chance e<br />
degli obiettivi che prima neanche si immaginavano.<br />
Opportunità di dimostrare intelligenza, scioltezza nelle<br />
relazioni, nell'affinare capacità, nell'ideazione e nella<br />
gestione di progetti in grado di conquistare fette di budget<br />
nei settori bancari e finanziari, di portare ricchezza<br />
all'azienda in tutti gli ambiti in cui si lavora per essa e in<br />
cambio, naturalmente, ottenere un braccio di contrattazione<br />
forte nella distribuzione degli utili, tramite pezzi di salario<br />
e premi di produttività. In sintesi, opportunità di portare<br />
protagonismo al “lavoro vivo” e intrattenere una dialettica<br />
attiva con la realtà del mondo in divenire. Il tempo tardonovecentesco<br />
dei conflitti lascia ora il posto a quello<br />
mercuriale dei flussi, delle dinamiche cognitive. Si fa<br />
spazio sempre di più il “cognitariato”, la produzione<br />
immateriale di servizi, l'intelligenza collettiva (“general<br />
intellect”) insita nei mille piani dell'informatizzazione.<br />
Come è sempre avvenuto, chi non ha la capacità di<br />
sintonizzarsi con i giochi del presente diventa un residuo, la<br />
rigidità di posizione è un difetto ortopedico. Ambiti<br />
improduttivi, vetero-amministrativi, grigi corridoi e uffici<br />
come ammezzati con faldoni e scartoffie sono desueti. Il<br />
“com'era” di una volta dovrà fare spazio sempre di più al<br />
segno di un'affermazione piena di “ciò che verrà”. La<br />
popolazione lavorativa di Poste Italiane, per lo più giovane,<br />
grazie al semi turn-over di questi ultimi anni e con la<br />
stabilizzazione degli ex precari ha il compito di essere parte<br />
protagonista di una “rivoluzione di velluto”, culturale<br />
innanzitutto, professionale di seguito, rivendicativa nella<br />
moderna concezione dei diritti e della qualità del lavoro.<br />
Altrimenti, ci penseranno i campioni della macro politica e<br />
del menagement del puro mercato, a barattare i loro<br />
fallimenti con quelle di persone e strutture. (P.Z.)<br />
Il mondo economico italiano in subbuglio porta con<br />
sé un terremoto a bassa intensità ma inarrestabile<br />
“Mondo Precario”<br />
Il rischio che l'instabilità<br />
occupazionale degli atipici<br />
diventi sistema<br />
Dall'inizio dell'anno la recessione economica ha<br />
portato un vero e proprio boom di cassaintegrati,<br />
di cui giornali e televisione parlano poco. I<br />
contratti di lavoro “flessibili” rappresentano ormai<br />
il 15% del totale della forza lavoro e gli “atipici”<br />
sono arrivati a 4<br />
milioni. Tutto questo<br />
non fa che paventare<br />
l'ipotesi che il quadro<br />
di recessione portata<br />
dalla “crisi mondiale”<br />
tende a stravolgere a<br />
piccoli ma significativi<br />
strattoni il sistema di<br />
equilibri che regolano<br />
i rapporti di lavoro<br />
tra aziende e<br />
lavoratori<br />
dipendenti...<br />
Dall'inizio di quest'anno la “cassa integrazione ordinaria”<br />
dell'industria è aumentata del 553 per cento rispetto a<br />
quello del 2007 (Inps). Ed è per questo che il presidente di<br />
Confindustria Emma Marcegaglia ha a più riprese chiesto<br />
al Governo di intervenire di intervenire con urgenza con gli<br />
ammortizzatori sociali. I dati sul suo ricorso sono<br />
allarmanti: nell'industria (+555,17%) e per i colletti bianchi<br />
del mondo impiegatizio ancora di più (+682,49%). In più<br />
c'è quello della “cassaintegrazione straordinaria” (per crisi<br />
e ristrutturazioni aziendali). L'inflazione rallenta la sua<br />
crescita, ma il crollo dei consumi non rallenta (anche per i<br />
tanti posti di lavoro persi in questi mesi). Secondo<br />
Confcommercio la riduzione tendenziale dei primi mesi<br />
dell'anno è stata del 4,6%. e ogni mese va peggio. Colpa<br />
del turbinio gigantesco della crisi finanziaria americana, ma<br />
anche delle difficoltà della politica e dell'economia nel<br />
promuovere grandi modelli di rigenerazione del Capitale,<br />
giunto ad un'ennesima sua crisi di sistema.Il tronco<br />
secolare del posto fisso (lavoro dipendente) inizia così ad<br />
essere considerato un “costo molto alto”. Si sa, il concetto<br />
della flessibilità è uno Jo-Jo irresistibile. Si diffonde così a<br />
macchia di leopardo la “precarietà”, sia quella fisica che<br />
psicologica. Ma, il termine “precario”... (segue a pag16)<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 14
Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
Più di 150 artisti della musica italiana impegnati per<br />
tutta l'estate in una serie di eventi per finanziare vari<br />
progetti di ricostruzione e sostegno<br />
“Domani è già qui”<br />
Concerti di solidarietà per<br />
i terremotati dell'Abruzzo<br />
Dalla canzone “Domani- 21 aprile” (registrata in un solo<br />
giorno nelle Officine Meccaniche Recording Studios di<br />
Milano) e cui hanno partecipato gli Afterhours di Manuel<br />
Agnelli, Niccolò Agliardi, Alioscia, Malika Ayane, Franco<br />
Battiato, Baustelle, Samuele Bersani, Morgan dei<br />
Bluvertigo, Caparezza, Luca Carboni, Carmen Consoli,<br />
Cesare Cremonini, Dolcenera, Elio e le Storie Tese, Elisa,<br />
Niccolò Fabi, Fabri Fibra, Giusy Ferreri, Tiziano Ferro,<br />
Eugenio Finardi, Frankie Hi Energy, Giorgia, Gianluca<br />
Grignani, J.Ax, Jovanotti, Ligabue, Mango, Gianni<br />
Maroccolo, Gianna Nannini, Negramaro, Negrita, Nek,<br />
Roy Paci, Pacifico, Mauro Pagani, Giuliano Palma, Laura<br />
Pausini, Piero Pelù, ecc., in cui 56 nomi della scena<br />
musicale italiana si sono uniti come Artisti Uniti per<br />
l'Abruzzo, sono proliferate tantissime iniziative per<br />
raccogliere fondi da destinare alle comunità coinvolte dal<br />
disastro appena sotto il centro dell'Italia. Concerti, canzoni,<br />
duetti, dischi per non solo tenere viva l'attenzione dei<br />
media e quindi delle istituzioni (se è vero quello che<br />
sosteneva Guy Debord nel suo saggio “La Società dello<br />
Spettacolo”), ma soprattutto portare qualcosa di molto<br />
concreto per accelerare la ripresa della vita nell'area di<br />
quel capoluogo, una vita intesa in tutte le sue sfaccettature,<br />
non solo come abitazioni e ospedali. Il “pane e le rose”: è<br />
l'entusiasmo l'energia vitale e creatrice di cui spesso<br />
soltanto l'educazione sentimentale dell'arte è capace di<br />
riportare alla luce. Ed ecco allora che se la canzone-CD,<br />
iniziativa autonoma nell'ambito della campagna “Salviamo<br />
l'arte in Abruzzo”ha voluto devolvere contributi specifici<br />
per il consolidamento e restauro del Conservatorio<br />
“Alfredo Casella” e della sede del “Teatro Stabile<br />
d'Abruzzo”dell'Aquila colpiti dal sisma. “Ogni vita che<br />
salvi, ogni pietra che poggi, fa pensare a domani ma puoi<br />
farlo solo oggi (Frankie Hi NRG) recita un verso del<br />
“pezzo collettivo” su cui si sono impegnati magistralmente<br />
i tanti musicisti e cantautori, di famiglie musicali così<br />
diverse tra loro e per l'occasione uniti in un unico<br />
amalgama. E poi si sono iniziati a srotolare i concerti di<br />
inizio estate hanno coinvolto le piazze, gli stadi e ogni<br />
luogo dove è stato e sarà possibile. Mentre all'Olimpico di<br />
Roma si è avuto il 20 giugno il “Corale per il Popolo<br />
d'Abruzzo” con i duetti di Renato Zero, Fiorella Mannoia,<br />
Francesco Renga, Antonello Venditti, Claudio Baglioni,<br />
Pino Daniele, Ivano Fossati e tantissimi altri, al Meazza-<br />
San Siro di Milano il 22 c'è stato un pienone per il mega<br />
concerto organizzato dalla romagnola regina del pop al<br />
femminile Laura Pausini che ha raccolto il 22 giugno con<br />
sé in un intreccio di voci praticamente tutte le donne della<br />
musica per “Amiche per l'Abruzzo”, da Elisa a Gianna<br />
Nannini, da Giorgia a Alice, da Leda Battisti a Loredana<br />
Berté, Rossana Casale, Caterina Caselli, Carmen Consoli,<br />
Aida Cooper,Irene Fornaciari, Dori Ghezzi, Irene Grandi,<br />
Jo Squillo, Karima, La Pina, L’Aura, Mietta, Milva,<br />
Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava,<br />
Nicky Nicolai, Noemi, Anna Oxa, Paola e Chiara, Nilla<br />
Pizzi, Patty Pravo, Marina Rei, Donatella Rettore, e tante<br />
altre. Plurime poi saranno le iniziative singole di tutti questi<br />
e di tantissimi che magari non sono noti come loro, ma<br />
nondimeno porteranno la loro sensibilità su un terreno di<br />
riscatto da tante frivolezze. (P.Z.)<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 15
Periodico Slp-Cisl Milano, anno 9 Luglio 2009, numeri 90- 91 http://www.slp-cisl-milano.it<br />
“FondoPoste”, rinviate nei<br />
prossimi mesi le elezioni per il<br />
rinnovo Consiglio<br />
Dovevano svolgersi tra le 16 e il 17 giugno le votazioni dei<br />
rappresentanti per il rinnovo periodico dei rappresentanti<br />
scelti dai lavoratori per il Consiglio del Fondo Poste, ma<br />
per problemi tecnici si è preferito spostarle di calendario<br />
senza che sia stata definita la nuova data. In ogni caso, la<br />
nostra campagna prosegue, per l'importanza che riveste<br />
questo organismo di tutela del patrimonio di tutti i<br />
lavoratori iscritti al Fondo di Previdenza Complementare<br />
per il personale non dirigente e che amministra e garantisce<br />
ai lavoratori associati una pensione integrativa a quella del<br />
sistema previdenziale obbligatorio. Non mancheremo di<br />
riferire appena si avranno criteri di certezza. (P.Z.)<br />
La <strong>CISL</strong> nelle Poste<br />
Oltre un terzo dei 150.000 lavoratori delle Poste<br />
sono iscritti iscritti all'<strong>SLP</strong>-<strong>CISL</strong>.<br />
all'<strong>SLP</strong>-<strong>CISL</strong>.<br />
Con la forza delle idee di oltre 54.000 iscritti, grazie<br />
all'instancabile attività quotidiana della più<br />
numerosa, capillare e competente rete di attivisti<br />
presente in tutte le Unità Produttive, da oltre 60 anni<br />
la <strong>CISL</strong> guida l'attività sindacale nelle Poste.<br />
Difendiamo con professionalità professionalità e tenacia i diritti dei<br />
lavoratori; lavoriamo per costruire un futuro migliore<br />
per tutti.<br />
<strong>SLP</strong>-<strong>CISL</strong> fa formazione continua per i giovani e li<br />
aiuta nella loro crescita professionale.<br />
Entra anche tu nella nostra squadra e scoprirai che<br />
con il tuo impegno puoi effettivamente contribuire a<br />
cambiare le cose.<br />
Pensa al tuo “presente” e non perdere di vista<br />
il tuo “futuro”.<br />
Iscriviti alla <strong>CISL</strong>!!<br />
La sede di Milano è aperta dal lunedì al venerdì<br />
(ore 16.00 – 19.30) in via Tadino 18 (zona Corso<br />
Buenos Aires) e puoi facilmente raggiungerla<br />
con la MM1, fermata “Lima” o “P.ta Venezia”.<br />
Tel. 02.29528320 – fax 02.29528103.<br />
(- continua da pag.14) ... è un termine generico, una parola<br />
valida per molti contesti. Quello tecnico è invece<br />
“lavoratore atipico”, che come giustamente si è notato già<br />
da più parti contiene in sé qualcosa di discriminante. Gli<br />
“atipici” in Italia ci sono dal 1996 da quando la politica<br />
economica ha iniziato a parlare con sempre più insistenza<br />
dell'emergenza del costo del lavoro e dell'esigenza di<br />
introdurre nella disciplina del lavoro sempre più elementi<br />
di flessibilità. Arriviamo ad oggi in una situazione in cui ci<br />
sono ben 800 mila Co.Co.Co. (collaborazioni coordinate e<br />
continuative e variante “a progetto”); 600 mila lavoratori “a<br />
somministrazione” (ex interinali), 2 milioni e 250 mila<br />
lavoratori a tempo determinato, 125 mila collaboratori<br />
occasionali, 190 mila professionisti con partita IVA che<br />
spesso svolgono attività presso un'unica azienda in modo<br />
esclusivo (“finti autonomi”). La somma di questi numeri<br />
porta al 15% del totale del lavoro. Cosa sta succedendo in<br />
questi mesi di lava incandescente portati dall'eruzione<br />
finanziaria? Che a soffrire davvero sono proprio questi<br />
lavoratori del “mondo atipico”. Decadono le scadenze dei<br />
contratti e di default non vengono più rinnovati. Il caso<br />
della Pubblica Amministrazione per esempio è<br />
emblematico, visto che è stato stabilito che dal 1 luglio<br />
2009 chi ha oltre tre anni di precariato alle spalle non potrà<br />
più essere “stabilizzato”. Si tratterà, secondo le stime di<br />
autorevoli osservatori della materia, di un numero che<br />
oscilla dai 200 ai 350 mila contratti atipici per ogni mese.<br />
Entro il 2009 si sminuzzeranno almeno un milione di posti<br />
di lavoro. Per ora il Governo cerca di arginare il cataclisma<br />
con una serie di piccole reti protettive, “ammortizzatori<br />
sociali” travestiti. Ma, quello che purtroppo sta avvenendo<br />
per tutto il tessuto lavorativo è un radicale<br />
ridimensionamento delle risorse. Tutte le epoche di crisi<br />
celano un lavorio sotterraneo di trasformazione dell’interno<br />
sistema di produzione intorno alla funzione tecnologica che<br />
va infine a ridefinire una flessibilizzazione tra lavoro vivo e<br />
lavoro morto. Gli istogrammi indicano circa 300.000 posti<br />
a rischio tra i soli lavoratori “parasubordinati” e 900.000 tra<br />
quelli del lavoro flessibile in genere. E, la politica rimane<br />
sempre molto indietro di fronte queste emergenze... (P.Z.)<br />
Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 9 Luglio 2009, numeri 90 - 91 16