5° CONGRESSO REGIONALE La cronaca e le foto dei lavori
5° CONGRESSO REGIONALE La cronaca e le foto dei ... - SLP CISL
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SPECIALE <strong>CONGRESSO</strong><br />
<strong>5°</strong> <strong>CONGRESSO</strong> <strong>REGIONALE</strong><br />
<strong>La</strong> <strong>cronaca</strong> e <strong>le</strong> <strong>foto</strong> <strong>dei</strong> <strong>lavori</strong><br />
Il sindacato lavoratori postali della Cisl - uno <strong>dei</strong> più rappresentativi del mondo del lavoro, con<br />
migliaia di iscritti e percentuali di adesione altissime (in Calabria sono 3800 su circa 5400 dipendenti)<br />
- ha tenuto il suo <strong>5°</strong> congresso regiona<strong>le</strong> rie<strong>le</strong>ggendo Franco Sergio per altri 4 anni e facendo<br />
entrare in segreteria, per la prima volta una donna, Maria Grazia Catroppa, insieme a Mimmo Foti<br />
ed Enzo Cufari.<br />
Per Franco Sergio “Se non si fanno accordi, soprattutto in momenti di crisi, sostiene con forza il nostro<br />
Segretario Genera<strong>le</strong> Bonanni, il lavoratore rischia di restare abbandonato e solo, in un clima senza rego<strong>le</strong><br />
(riferendosi ad Epifani che ultimamente si limita a fare il notaio della crisi senza assumersi responsabilità).<br />
<strong>La</strong> CISL ritiene che solo con la partecipazione si possono costringere gli attori sociali ad assu-<br />
<strong>REGIONALE</strong>
Specia<strong>le</strong> Congresso<br />
mersi <strong>le</strong> proprie responsabilità, partendo dai diritti<br />
sindacali. Da più parti viene evidenziato che<br />
l’accordo quadro sulla riforma del sistema contrattua<strong>le</strong><br />
rappresenta un passo avanti verso l’innovazione<br />
nella gestione <strong>dei</strong> rapporti Istituzionali,<br />
imprese e lavoratori e dovrà diventare propedeutico<br />
di una efficace iniziativa per lo sviluppo economico<br />
e la crescita occupaziona<strong>le</strong>. <strong>La</strong> Cisl ritiene<br />
essenzia<strong>le</strong> l’estensione piena a tutti i settori<br />
della contrattazione azienda<strong>le</strong> e territoria<strong>le</strong>; la<br />
durata trienna<strong>le</strong> <strong>dei</strong> contratti Nazionali sia per la<br />
parte economica che normativa; il recupero certo,<br />
alla fine del triennio contrattua<strong>le</strong>, del<strong>le</strong> differenze<br />
eventualmente esistenti tra inflazione prevista e<br />
quella effettiva; la copertura contributiva a partire<br />
dalla scadenza del contratto precedente; la garanzia<br />
retributiva a fine triennio per tutti i lavoratori<br />
che non abbiano avuto gli aumenti salariali derivati<br />
dalla contrattazione di 2° livello; la redistribuzione<br />
degli aumenti di produttività con aumenti<br />
salariali integrativi; Incentivi attraverso la<br />
detassazione e la decontribuzione: ciò comporta<br />
per lavoratori per il 2009 un vantaggio da 250 a<br />
400 euro netti sulla contrattazione già realizzata<br />
incrementabili con la nuova contrattazione; e lo<br />
sviluppo della bilateralità per migliorare il sistema<br />
del<strong>le</strong> tute<strong>le</strong> per i lavoratori“.<br />
Per Luigi Sbarra, segretario regiona<strong>le</strong> della Cisl<br />
«<strong>La</strong> Crisi è diffici<strong>le</strong> da sopportare, colpisce pesantemente<br />
il tessuto industria<strong>le</strong> e produttivo tutti<br />
vedete come chiudono fabbriche e uffici. Ha<br />
ragione Bonanni che chiede ragionevo<strong>le</strong>zza, della<br />
politica, del governo e anche del sindacato, dal<br />
2001 al 2007 la crescita italiana è stata stazionaria,<br />
oggi questo viene aggravato dalla crisi e da 3<br />
fattori che ci complicano <strong>le</strong> cose: concorrenza<br />
temibi<strong>le</strong> in UE, nuove tecnologie, prob<strong>le</strong>ma<br />
monetario con l’euro; questi vincoli condizionano<br />
la crescita, il governo si mosso con alcuni provvedimenti<br />
anche importanti, vorremo che l’aiuto<br />
al<strong>le</strong> banche si tramuti in sostegno al<strong>le</strong> PMI che ora<br />
non avviene, qual è la prospettiva di un piccolo<br />
imprenditore calabrese? Altra questione interventi<br />
e investimenti per settori in crisi, tipo <strong>le</strong> auto,<br />
vorremmo sapere quando si penserà a quei settori<br />
tipici del Sud come l’artigianato e poi volgiamo<br />
sostegno ai rediti del<strong>le</strong> famiglie, specie appunto<br />
meridionali, che non arrivano addirittura alla 2ª<br />
settimana.<br />
E qui però diciamo alla Cgil che non vuo<strong>le</strong> la<br />
riforma trienna<strong>le</strong> <strong>dei</strong> contratti, ma sapete quanto,<br />
negli ultimi anni, sono aumentati i salari <strong>dei</strong><br />
II
Specia<strong>le</strong> Congresso<br />
dipendenti? Solo del 6%, non si può più aspettare.<br />
Poi serve una politica forte per difendere i posti di<br />
lavoro, migliaia di lavoratori, soprattutto nel privato,<br />
che lo perdono, stiamo al<strong>le</strong>stendo risorse per gli<br />
ammortizzatori sociali ma qui siamo ai licenziamenti<br />
di massa. Altra grave preoccupazione è lo<br />
squilibrio territoria<strong>le</strong>, rimossa la questione meridiona<strong>le</strong>,<br />
per sostituirla con un’inventata questione<br />
settentriona<strong>le</strong>. <strong>La</strong> nostra questione è stereotipatamente<br />
associata alla mondezza di Napoli. <strong>La</strong> vera<br />
palla al piede del Sud è una classe politica assolutamente<br />
incapace di politiche di sviluppo. Si<strong>le</strong>nzio<br />
colpevo<strong>le</strong> della rappresentanza parlamentare ed<br />
ance <strong>dei</strong> governatori meridionali va detto con chiarezza.<br />
I fondi FAS sono saccheggiati dal Nord, 180<br />
milioni per finanziarie gli imprenditori per <strong>le</strong> quote<br />
latte, come il decreto salva Fiat. Coltre di si<strong>le</strong>nzio<br />
e rimozione vergognosa. Patrimonio e capita<strong>le</strong><br />
umano di giovani diplomati laureati, straordinaria<br />
opportunità della sua collocazione geografica al<br />
centro del Mediterraneo. Le grandi aziende dette di<br />
public utility tagliano risorse e mezzi, esempio tragico<br />
Trenitalia, <strong>le</strong> uniche attività del<strong>le</strong> FS fanno per<br />
costruire e mantenere <strong>le</strong> infrastrutture sono finanziate<br />
con fondi europei perché tutto, tutto il fondo<br />
stata<strong>le</strong> va al Nord.<br />
Rendetevi conto di quel che accadrà col federalismo<br />
fisca<strong>le</strong>, saranno lacrime e sangue, specie nel<br />
sistema sanitario con un livello di entrate fissali<br />
che da noi è insignificante. Lo sdoganamento<br />
merci a Gioia Tauro non avviene perché si fa nel<br />
porto di destinazione, quindi i vantaggi <strong>dei</strong> milioni<br />
di container che si scaricano vanno alla società<br />
genovese a cui abbiamo ceduto per 100 anni il<br />
porto. Calabria il più alto tasso di disoccupazione e<br />
paradosso incredibi<strong>le</strong>, si pagano più tasse. <strong>La</strong> giunta<br />
regiona<strong>le</strong> ha deluso molto. Ieri sera 3 ore a<br />
discutere con Loiero sulla Sanità, pare che abbiamo<br />
un debito di 2 miliardi e mezzo non rendicontato<br />
dal<strong>le</strong> AS provinciali e il governo non vuol<br />
accollarselo. Sapete cosa ha risposto l presidente<br />
quando gli ho detto di questo nostro congresso?<br />
Bene fai casino perché non mi arriva la posta a<br />
casa da tanti giorni. Ho detto a Loiero così imparate<br />
a non starci sentire e non sostenere <strong>le</strong> battaglie<br />
del sindacato e <strong>dei</strong> lavoratori. Per il management<br />
azienda<strong>le</strong> dico che quando era il tempo del<strong>le</strong> vacche<br />
magre i lavoratori si sono caricati la croce ed<br />
III
Specia<strong>le</strong> Congresso<br />
hanno fatto sacrifici enormi, oggi, se c’è questo<br />
buon risultato di bilancio, è il momento di risarcire<br />
<strong>dei</strong> sacrifici, inoltre certi ambienti di lavoro sono<br />
tanto al di sotto del livello minimo di convivenza<br />
da dover esser chiusi. So che Poste può crescere<br />
ma l’Azienda deve investire, deve assumere perché<br />
<strong>le</strong> criticità si superano con maggior persona<strong>le</strong><br />
e mezzi altrimenti i ritardi come si superano?<br />
Incontro molti imprenditori che dicono, siamo<br />
disposti a venire in Calabria ma vogliamo non contributi<br />
statali bensì. i rapporti unitari sindacali sono<br />
al massimo storico della negatività, la Cgil ci rimprovera<br />
di fare scelte negative, perché c’è il governo<br />
di centro-destra che vuol spaccare il sindacato e<br />
noi accettiamo. È falso, si stanno isolando da soli<br />
perché hanno una visione ottocentesca, sono<br />
abbarbicati ad un modello che privi<strong>le</strong>gia solo pregiudizio<br />
ideologico, avversità e contrapposizione.<br />
Farebbero bene a staccare l’auricolare dell’ascolto<br />
della politica; noi vogliamo un sindacato moderno,<br />
che si preoccupa <strong>dei</strong> prob<strong>le</strong>mi attuali <strong>dei</strong> lavoratori,<br />
non dell’ideologia. Non basta, per il lavoro sindaca<strong>le</strong>,<br />
<strong>le</strong>ggere una busta paga, o mandare email<br />
ma bisogna parlare con la gente <strong>dei</strong> suoi proemi,<br />
dobbiamo investire in formazione, che sta alla Cisl<br />
come la benzina all’auto; abbiamo dopo 8 anni 182<br />
mila iscritti dai 156 mila di allora».<br />
Fra i numerosi ospiti presenti, il direttore Risorse<br />
Umane di Poste per la Campania-Calabria,<br />
Stasolla, il direttore mercati Sud della stessa struttura<br />
Nardone, il direttore Alt-Calabria, Petrosino,<br />
il direttore della Filia<strong>le</strong> di Cosenza, Carolina<br />
Picciocchi, Basilio Mancuso di Vibo, Umberto Di<br />
Miche<strong>le</strong> di Castrovillari, Francesco De Marco di<br />
Catanzaro, Eugenia Mazzullo di Crotone, l’on.<br />
Roberto Occhiuto, l’assessore al comune di<br />
Cosenza, Dionesalvi, Mimmo Cubello della segreteria<br />
Cisl di Catanzaro, i segretari regionali Slp di<br />
Campania, Alfonso Eramo, Puglia, Nicola Oreste,<br />
e Basilicata, Mimmo Luglio .<br />
Nel corso del dibattito sono intervenuti Giuseppe<br />
Malomo, Enzo Cufari, Ennio Dardano Salvatore<br />
Fraga<strong>le</strong>, Dario Filice, Caterina Moscato.<br />
Infine ha concluso Mario Petitto, segretario genera<strong>le</strong><br />
Slp Cisl: «Nella relazione di Franco tanti<br />
spunti che meriterebbero analisi, prima noi eravamo<br />
artigiani postali, 3 aspetti: quello più genera<strong>le</strong>,<br />
la crisi mondia<strong>le</strong> che ha cambiato <strong>le</strong> priorità <strong>dei</strong><br />
congressi. Non mi dilungherò sulla crisi a livello<br />
economico, finanziario ma su come dobbiamo<br />
ragionare da un punto di vista etico e mora<strong>le</strong>. <strong>La</strong><br />
grande discussione vera, come dovranno esser<br />
riscritte <strong>le</strong> rego<strong>le</strong> del mondo dopo la fine della<br />
crisi. Dovremo riconsegnare tutto nel<strong>le</strong> mani di chi<br />
ha provocato il disastro? L’Italia si aroccia in un<br />
IV
Specia<strong>le</strong> Congresso<br />
che la Cisl è autonoma non è un sindacato-partito,<br />
io non sono di cultura unitaria ma ho sempre cercato<br />
l’intesa con loro. Come ci dice Bonanni ora<br />
dobbiamo preoccuparci solo di contrattare con<br />
aziende e governo. Oggi lo dico ai manager, è prioritario<br />
che nessuno esca dell’azienda. Poste italiane<br />
come sta? E come si infila nella crisi? Da calabrese<br />
dico che <strong>le</strong> condizioni di Poste non sono<br />
Giovanni Bressi - 40 anni nel sindacato<br />
duplice modo: benino finanziariamente, ma<strong>le</strong> per<br />
la coesione. Le grandi banche globali sono state<br />
colpite, <strong>le</strong> picco<strong>le</strong> provinciali banche italiane<br />
hanno retto. Nella Cisl facciamo un ragionamento<br />
a partire dalla Dottrina Socia<strong>le</strong> della Chiesa quindi<br />
al centro l’uomo e ora tutti hanno scoperto che da<br />
un lato – quello marxista e sovietico – il povero<br />
uomo finiva sotto i cingoli <strong>dei</strong> carri armati, dall’altro,<br />
capitalista, finisce in mano all’ingordigia.<br />
Purtroppo il Paese non è coeso, da 15 anni viene<br />
negato al vincitore di turno del<strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni la <strong>le</strong>gittimità<br />
a governare, diciamolo chiaro. Il prob<strong>le</strong>ma<br />
vero è che insieme ai parti a questo bipolarismo da<br />
schiaffi, il rammarico è che siamo spaccati anche<br />
noi sindacati. <strong>La</strong> Cgil lo ha dimostrato da troppi<br />
anni, vince il centro-sinistra e tratta prima in privato<br />
con loro poi arriva da noi e dice andiamo a<br />
sederci al tavolo, arriva Berlusconi e dice no pregiudizialmente<br />
a qualsiasi dialogo. Sono 60 anni<br />
buone. Si parla di privatizzazione, di cosa accadrà<br />
nel 2011, che Poste sia strutturalmente forte è<br />
indubitabi<strong>le</strong> ma sembra si sia esaurita la spinta propulsiva<br />
degli anni di riforma e che si sia in fase di<br />
gal<strong>le</strong>ggiamento, stagnazione.<br />
E al di là del bilancio presentato l’altro giorno,che<br />
anch’io dico si è ottimo, per andare poi al<strong>le</strong> trattative<br />
e chiedere risorse, so che ci sono molti prob<strong>le</strong>mi.<br />
Il Recapito dico che fa schifo, e un’altra parte<br />
di azienda non ha segnali di speranza,cìè qualcuno<br />
forse che ha i piedi più fuori che dentro e magari<br />
V
Specia<strong>le</strong> Congresso<br />
vuol venderci. A chi ultimamente ci ha attaccato,<br />
rispondiamo che l Cisl è quella di sempre ed abbiamo<br />
l’esigenza prioritaria di salvare azienda e posti<br />
di lavoro. <strong>La</strong> rottura con la Cgil in Poste nel 2008<br />
è sul fatto che qualcuno, nel management e nel sindacato,<br />
ha osato immaginare di metter fuori la Cisl<br />
ma <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni hanno dimostrato qual è la situazione.<br />
Dopo un anno e mezzo di non incontro coi confederali,<br />
con difficoltà avevamo tentato di far preva<strong>le</strong>re<br />
l’interesse genera<strong>le</strong> e riparlare con Uil e<br />
Cgil, ma l’incontro del 19 marzo è saltato. Così<br />
abbiamo riassunto noi l’iniziativa. Per <strong>le</strong> nuove<br />
disposizioni <strong>le</strong>gislative si codificherà chi potrà – in<br />
base agli iscritti – sottoscrivere accordi e intese.<br />
Abbiamo scritto ad Ad e presidente, di riaprire<br />
alcune discussioni. Prob<strong>le</strong>mi: uffici, Recapito,<br />
sicurezza. Non reggeremo e riusciremo a dare<br />
risposte agli UP carenti di persona<strong>le</strong>, o che hanno<br />
<strong>le</strong> fi<strong>le</strong>, o mancano di prodotti. Abbiamo zavorra di<br />
cui ci dobbiamo liberare inuti<strong>le</strong> nasconderlo; mantenere<br />
piccoli UP in zone montane è impossibi<strong>le</strong> a<br />
Poste Italiane da sola, se vogliono l’UP devono<br />
tenerlo aperto comuni, province, regioni. Non<br />
temiamo l’impatto della concorrenza se c’è una<br />
visione strategica e di crescita. Ieri ennesimo colloquio<br />
col segretario Cgil Poste, mi ha risposto che<br />
il prob<strong>le</strong>ma è che siamo troppo uniti e forti, siamo<br />
un moloch ha detto,troppo grandi. Rendetevi conto<br />
di come siamo messi. Ci dice Bonanni, <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni<br />
periodiche vanno fatte perché potrete capire nel<br />
segreto dell’urna che pensa la gente della cisl. Dico<br />
ai giovani iscritti, sottoscrivete il fondo previdenza,<br />
rischiate pensioni del 50% rispetto a quel<strong>le</strong><br />
odierne. Siamo stati più lungimiranti anche<br />
dell’Azienda abbiamo tirato su più di 1000 ragazzi<br />
dai corsi di formazione. Congressi momenti di<br />
bilancio, 120 territoriali, tutti una festa, ciò significa<br />
che abbiamo fatto una vera maturazione nell’organizzazione,<br />
Bonanni ci chiama i pretoriani della<br />
Cisl, l’ultima difesa del sindacato. Avete portato al<br />
Calabria al 1° posto per rappresentanza, strappandolo<br />
alla Sicilia, segretario regiona<strong>le</strong> brillantissimo,<br />
hai lavorato insieme ai territoriali a tenere<br />
Il Prof. Francesco Saverio Sesti<br />
unita la regione e lavorare in modo ecceziona<strong>le</strong>.<br />
Anche in federazione sono stupiti, Bonanni ci cita<br />
sempre per i risultati RSU. Sono risultati calabresi.<br />
Affettuoso ringraziamento agli amici, Mimmo Foti<br />
ed Enzo Cufari, sindacalisti coi fiocchi, che si son<br />
fatti amare per dedizione e passione. Non vogliamo<br />
perdere il vostro contributo, date una mano ai<br />
nuovi segretari provinciali di Reggio e Catanzaro.<br />
Quel che siamo oggi è figlio della fatica».<br />
GLI ELETTI DAL <strong>CONGRESSO</strong><br />
SEGRETERIA<br />
SERGIO FRANCO, CATROPPA MARIA GRAZIA,<br />
CUFARI ENZO, FOTI DOMENICO<br />
DIRETTIVO<br />
FOTI DOMENICO, SERGIO FRANCO, STILO LORENZO GIU-<br />
SEPPE, ROSSANO MARIO, DE LUCA FORTUNATA,<br />
PEPÈ ANTONIO, CATROPPA MARIA GRAZIA,<br />
NICOLETTI VINCENZO, CUFARI VINCENZO,<br />
VERRI GIANCARLO, SCHIPANI ANTONIO, RISO ROCCO,<br />
SCARCELLO SERGIO, MELIADO' FRANCESCA,<br />
MANNA CARMINE<br />
COLLEGIO DEI SINDACI<br />
BAFFA GIORGIO, GUERRERA ANTONIO, IERARDI ERNESTO,<br />
SICLARI ANTONIETTA, SQUILLACE MARCELLO,<br />
VI
Specia<strong>le</strong> Congresso<br />
Qualificazione giuridica<br />
del Recapito posta<strong>le</strong><br />
e liberalizzazione<br />
«Di certo non voglio indugiare ad un intervento di<br />
apporto “tecnico” a questa assise che risulterebbe<br />
oltremodo tedioso, rispetto al pathos dell’intervento<br />
del Segretario ed alla proficua interlocuzione che si è registrata<br />
con i vertici aziendali. Intendo solo e brevemente<br />
stigmatizzare <strong>le</strong> ragioni della peculiare importanza e rilievo<br />
del recapito posta<strong>le</strong> e del servizio universa<strong>le</strong> svolto dai<br />
dipendenti di Poste s.p.a. siccome peculiarmente, giuridicamente<br />
qualificato.<br />
Ieri inaugurando assieme ad un insigne Maestro un centro<br />
studi di diritto agrario presso il Tribuna<strong>le</strong> di Cosenza,<br />
ricordavamo <strong>le</strong> perp<strong>le</strong>ssità- nel<strong>le</strong> discussioni in Università<br />
in occasione della disamina e studio del<strong>le</strong> <strong>le</strong>ggi sui patti<br />
agrari, sull’equo canone, sulla prelazione urbana ed agraria<br />
e di molte altre normative a cui si è affidato nel tempo<br />
la realizzazione di diritti di rango costituziona<strong>le</strong>, il diritto<br />
alla abitazione, alla proprietà terriera ecc.,- circa il fatto<br />
che l’esercizio di così delicati ed importanti diritti, fosse<br />
affidato dal Legislatore ad una raccomandata, una raccomandata<br />
con ricevuta di ritorno consegnata dal Servizio<br />
posta<strong>le</strong>.<br />
<strong>La</strong> spiegazione era semplice. Il Legislatore ha riservato<br />
al<strong>le</strong> Poste tante e tante di dette delicatissime ed esclusive<br />
funzioni perché l’esercizio di tali diritti è “garantito” dal<br />
servizio posta<strong>le</strong>, che mezzo in tal senso insurrogabi<strong>le</strong>, per<br />
il profilo di peculiare qualificazione e regolarità degli atti<br />
<strong>dei</strong> dipendenti del Servizio Posta<strong>le</strong>, che mai è, e sarà, perseguibi<strong>le</strong><br />
da diversi messi postali.<br />
Al postino, del Servizio tradiziona<strong>le</strong>, si apre subito, non è<br />
vero che ha bisogno di “bussare due volte”, il rapporto<br />
fiduciario (malgrado <strong>le</strong> lamente<strong>le</strong>) che sussiste con l’utenza<br />
è assoluto e non sostituibi<strong>le</strong>. Ed è per questo che il<br />
“prodotto” da voi consegnato è, pure, atto o fatto, che<br />
nella considerazione <strong>le</strong>gislativa e giuridica avrà sempre<br />
“valore” forma<strong>le</strong> maggiore, più ed oltre di qualsiasi altro<br />
laddove esp<strong>le</strong>tato da soggetti diversi.<br />
Ed, in prospettiva, a tal servizio, a tal “prodotto” il<br />
Legislatore sempre più si affiderà per conseguire risultati<br />
al contempo di semplificazione e, tuttavia, di piena garanzia<br />
forma<strong>le</strong> (ad esempio per la trasmissione od il deposito<br />
di atti di particolare delicatezza come quelli giudiziari e se<br />
è vero, come è vero, che taluni risultati di velocizzazione<br />
della giustizia si sono ottenuti proprio così ed i progetti di<br />
riforma e financo la giurisprudenza indicano chiaramente<br />
ta<strong>le</strong> strada: é recentissimo il giudizio del<strong>le</strong> Sezioni Unite<br />
della Cassazione che sancisce la piena equipol<strong>le</strong>nza tra<br />
“deposito” degli atti giudiziari e “recapito” a mezzo del<br />
servizio posta<strong>le</strong> con racc.a/r <strong>dei</strong> medesimi atti)<br />
Il Servizio Universa<strong>le</strong> ed il Recapito saranno sempre più<br />
chiamati a compiti e servizi di garanzia in questi ambiti.<br />
E senza che in tali ambiti possa darsi liberalizzazione<br />
“selvaggia” alcuna.<br />
Ci si è provati a surrogare Poste s.p.a. con i privati, ad<br />
esempio da parte di taluni comuni per la notificazione<br />
del<strong>le</strong> contestazioni di tributi o del<strong>le</strong> sanzioni per violazioni<br />
al CDS, ma la cosa ha dato subito cattiva prova di sé,<br />
subito stroncata dai rilievi della giurisprudenza e della<br />
dottrina circa la nullità di tali notificazioni dacchè non<br />
compiute a mezzo “del servizio posta<strong>le</strong>” .<br />
Ed Il decreto Brunetta menziona e compie un riconoscimento<br />
particolare della insurrogabilità del servizio “universa<strong>le</strong>”<br />
da voi esp<strong>le</strong>tato, dacchè si esenta da taluni furori<br />
di liberalizzazione ed apertura alla concorrenza con<br />
espressa indicazione della necessità della “tutela al servizio<br />
posta<strong>le</strong>” - dice il testo governativo - anche in ragione<br />
della funzione socia<strong>le</strong> e di garanzia esercitata sul territorio.<br />
Conforta che il Sindacato , mediante i suoi massimi<br />
dirigenti – di cui ben conosco (a cominciare dal Segretario<br />
Franco Sergio) l’afflato alla strenua difesa ed, anzi, reclamo<br />
di sviluppo <strong>dei</strong> paradigmi professionali, giuridici e<br />
materiali, del vostro lavoro – reclami, a fronte della consapevo<strong>le</strong>zza<br />
piena della comp<strong>le</strong>ssità crescente, (anche per<br />
i profili testè descritti) del vostro compito, anzitutto formazione<br />
e investimenti, indi tute<strong>le</strong>.<br />
All’azienda l’acume di cogliere queste giuste istanze<br />
imprescindibili per il suo stesso sviluppo; e “fare”, e farlo<br />
senza inutili attriti»<br />
Francesco Saverio Sesti<br />
VII
SPECIALE <strong>CONGRESSO</strong>