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Scarica - Unità Pastorale di Gaggiano

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UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />

NFORMATORE<br />

La statua lignea, raffigurante<br />

Cristo crocifisso della Parrocchia<br />

Santo Spirito a <strong>Gaggiano</strong>,<br />

risale probabilmente alla fine<br />

del XVII sec. Gesù viene qui<br />

rappresentato nell’istante della<br />

morte, con la testa leggermente<br />

reclinata verso destra, gli occhi<br />

chiusi e la bocca semiaperta, e,<br />

fino all’intervento <strong>di</strong> restauro,<br />

vestito <strong>di</strong> un perizoma bianco.<br />

Prima del restauro l’opera si<br />

PAG. 10 - APRILE 2011<br />

Nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito<br />

alla realizzazione del restauro del Crocefisso, pensiamo <strong>di</strong><br />

fare cosa gra<strong>di</strong>ta nel pubblicare la relazione<br />

Il restauro<br />

relativa ai lavori svolti.<br />

del Crocefisso<br />

presentava in cattivo stato <strong>di</strong><br />

conservazione: il supporto presentava<br />

infatti lacune, fratture e<br />

alcune mancanze in corrispondenza<br />

delle mani e dei pie<strong>di</strong>;<br />

inoltre mostrava i segni evidenti<br />

<strong>di</strong> un attacco, seppur modesto,<br />

<strong>di</strong> insetti xilofagi (tarli). Anche<br />

la policromia risultava molto<br />

ammalorata, in molti punti era<br />

<strong>di</strong>staccata dal supporto e in altri<br />

completamente caduta, oltre<br />

che fortemente alterata<br />

da depositi <strong>di</strong> polveri.<br />

Tutto questo non<br />

consentiva una corretta<br />

lettura dell’opera.<br />

Prima <strong>di</strong> intervenire<br />

sull’opera e <strong>di</strong> scegliere,<br />

dunque, le procedure<br />

e i materiali da<br />

utilizzare sono stati<br />

eseguiti approfon<strong>di</strong>ti<br />

stu<strong>di</strong> con la Direzione<br />

Lavori della Dott. Cristina<br />

Quattrini della<br />

Soprintendenza per i<br />

Beni Storici Artistici<br />

ed Etnoantropologici<br />

<strong>di</strong> Milano. sono state<br />

effettuate stratigrafie,<br />

test e prove comportamentali<br />

per una<br />

completa campagna<br />

<strong>di</strong>agnostica che ha<br />

previsto anche prelievi<br />

per le indagini scienti-<br />

fiche. Queste indagini hanno<br />

evidenziato innanzitutto che<br />

la scultura ha subito, nel corso<br />

degli anni, svariati interventi: in<br />

particolare sono state riscontrate<br />

quattro ri<strong>di</strong>pinture sull’incarnato<br />

e tre sul perizoma; inoltre<br />

hanno chiarito i materiali costitutivi<br />

delle ri<strong>di</strong>pinture, per lo<br />

più tempere con leganti oleosi,<br />

anche se non hanno permesso<br />

<strong>di</strong> stabilire con esattezza il<br />

periodo <strong>di</strong> realizzazione delle<br />

stesse.<br />

L’intervento vero e proprio è iniziato<br />

con il consolidamento sia<br />

del supporto che della pellicola<br />

pittorica tramite l’iniezione<br />

localizzata <strong>di</strong> resine e collette<br />

animali in soluzione acquosa.<br />

Le <strong>di</strong>ta mancanti e le spine della<br />

corona andate perdute sono<br />

state realizzate in legno a imitazione<br />

dell’originale.<br />

Una volta risanato il supporto<br />

e consolidata la pellicola pittorica<br />

si è potuto procedere con<br />

la pulitura dell’opera che è stata<br />

caratterizzata da due fasi: la<br />

prima riguardava solo lo strato<br />

<strong>di</strong> polveri superficiali; la seconda,<br />

più impegnativa, consisteva<br />

nella rimozione degli strati molto<br />

tenaci <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>pinture. Dopo<br />

un’attenta analisi, e in accordo<br />

con la Soprintendenza, si è deciso<br />

<strong>di</strong> portare in luce lo strato<br />

pittorico sottostante più integro.

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