Scarica - Unità Pastorale di Gaggiano
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UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
aiutarli a crescere e <strong>di</strong> iniziare<br />
a costruire la loro autonomia,<br />
fargli incontrare altre persone,<br />
che saranno un nuovo riferimento<br />
(insegnanti), i compagni<br />
<strong>di</strong> gioco, con i quali interagire<br />
e confrontarsi senza la presenza<br />
dei genitori.<br />
Cosa è cambiato in voi? Il<br />
pensiero, è sempre costante al<br />
benessere <strong>di</strong> nostra fi glia, una<br />
prospettiva <strong>di</strong>versa, si pensa<br />
prima a lei che a noi stessi.<br />
Siamo felici, anche se molto<br />
più impegnati. Ci ren<strong>di</strong>amo<br />
conto <strong>di</strong> come è bello vederla<br />
crescere e come ogni suo<br />
progresso renda la nostra vita<br />
speciale.<br />
Lo rifareste? Stefania: se non<br />
fosse per l’età lo rifarei, perché<br />
sono emozioni davvero bellissime,<br />
mi piacerebbe dare un<br />
fratellino o una sorellina alla<br />
nostra bambina, perché non<br />
possa mai essere <strong>di</strong> nuovo sola<br />
nel futuro. Certo, l’iter non<br />
è facile e alla fi ne ci si sente<br />
spossati dai giu<strong>di</strong>zi, dall’attesa<br />
e dall’incertezza. Alle volte <strong>di</strong>venta<br />
<strong>di</strong>ffi cile resistere alla tentazione<br />
<strong>di</strong> abbandonare tutto.<br />
Bisognerebbe sveltire <strong>di</strong> un<br />
paio d’anni la procedura, le<br />
attese sono massacranti e tolgono<br />
parte dell’entusiasmo<br />
iniziale.<br />
Alessandro: non lo rifarei, sono<br />
molto felice così e non vorrei<br />
rompere l’equilibrio che si è<br />
creato in famiglia. Credo che<br />
nostra fi glia abbia la necessità<br />
<strong>di</strong> avere tutte le attenzioni, e<br />
sarebbe troppo presto doverle<br />
con<strong>di</strong>videre con qualcun altro.<br />
D’altra parte l’età e l’attesa non<br />
volgono a favore <strong>di</strong> una secon-<br />
PAG. 8 - APRILE 2011<br />
da adozione, soprattutto pensando<br />
al fatto che i tempi delle<br />
procedure si stanno allungando<br />
invece che accorciando.<br />
Marina e Alessandro, genitori<br />
<strong>di</strong> Simone 11 anni e Joffrey 8<br />
anni<br />
Lasciate che mi presenti: sono<br />
Marina – mamma <strong>di</strong> cuore <strong>di</strong><br />
due magnifi ci ragazzi. Si avete<br />
capito bene, <strong>di</strong> cuore! Perché<br />
i miei fi gli non sono stati nella<br />
mia pancia ma nel mio cuore,<br />
nei nostri desideri.<br />
Già da fi danzati, quando si<br />
parlava <strong>di</strong> progetti futuri, <strong>di</strong><br />
progetti famigliari, immaginavamo<br />
un fi glio biologico ed<br />
uno adottivo.<br />
Qualcuno - con la Q maiuscola<br />
- ha rimescolato le carte e<br />
messo in atto il suo progetto<br />
per la nostra famiglia: due fi gli,<br />
due fi gli adottivi.<br />
Il passaggio dal “non posso<br />
procreare” ad “adottiamo un<br />
bambino” è stato abbastanza<br />
imme<strong>di</strong>ato: non abbiamo voluto<br />
indagare clinicamente,<br />
accanirci con inseminazioni...<br />
desideravamo un fi glio; e un<br />
fi glio “già nato” aspettava noi.<br />
Ecco cos’è l’adozione: l’incontro<br />
<strong>di</strong> due desideri. L’iter<br />
che ti porta a tuo fi glio è lungo,<br />
complesso e faticoso. Dai<br />
servizi sociali (assistenti socia-<br />
“<br />
i miei fi gli non sono<br />
stati nella mia pancia<br />
ma nel mio cuore,<br />
nei nostri desideri. “<br />
li e psicologhe), ai giu<strong>di</strong>ci del<br />
tribunale per i minori… è un<br />
continuo essere sotto esame,<br />
indagati, rivoltati come calzini;<br />
ma in fondo mettiamoci nei<br />
loro panni: devono decidere se<br />
questa famiglia è adatta ad accogliere<br />
un minore e solo con<br />
i vari colloqui possono (speriamo<br />
riescano...) capirlo.<br />
Il nostro primo fi glio è nato in<br />
Italia ed è arrivato a casa piccino<br />
piccino...una chiamata<br />
inaspettata...quasi dall’oggi al<br />
domani e siamo <strong>di</strong>ventati genitori.<br />
Il nostro secondo fi glio<br />
è invece nato in Colombia, e<br />
con lui le cose sono state un<br />
po’ <strong>di</strong>verse: lo abbiamo<br />
atteso per ben 5 anni! Due<br />
bambini <strong>di</strong>versi, due storie<br />
d’adozione <strong>di</strong>verse, due storie<br />
personali <strong>di</strong>verse ma fratelli e<br />
fi gli in ugual modo.<br />
A volte, <strong>di</strong>mentico <strong>di</strong> averli<br />
adottati, tanto sono entrati nella<br />
mia pelle, tanto<br />
sento il<br />
loro cuore<br />
battere<br />
all’unisono<br />
con il<br />
mio. I miei<br />
ragazzi conoscono<br />
la loro storia,<br />
vivono serenamente<br />
con questa<br />
parte del loro passato<br />
e – almeno<br />
per ora – non sembrano<br />
avere<br />
particolari problemi.<br />
Le gioie sono tante, come<br />
solo i fi gli sanno dare...altrettante<br />
le fatiche, come per<br />
tutti i genitori. Forse nella<br />
genitorialità adottiva