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The RealFishing - N°6 - theREALFISHING.it

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...sognare, semplicemete<br />

sognare, nulla e<br />

nessuno ci impedirà mai<br />

di farlo ......


I pescatori che hanno reso possibile<br />

questa usc<strong>it</strong>a...<br />

K8...<br />

Quando ti<br />

cedono le<br />

braccia...<br />

Sogno di<br />

inizio<br />

primavera<br />

Particle<br />

mania<br />

Un passo<br />

indietro<br />

Ore<br />

Contate<br />

Intervista:<br />

Un Carpista<br />

con la “C”<br />

Maiuscola<br />

Il fiume solca<br />

la campagna<br />

1 parte<br />

Intervista:<br />

Una borsa piena<br />

di cose


Ore<br />

Contate<br />

di Fabio Bianchi


Mi piace pescare, e a volte non<br />

importa cosa! Possono essere grosse<br />

carpe, barbi, o predatori la cosa più<br />

importante è andarci il più possibile, a<br />

volte per più giorni consecutivi altre<br />

solo per poche ore. Spesso però<br />

dobbiamo fare i conti con i mille<br />

problemi della v<strong>it</strong>a quotidiana, che ci<br />

obbligano a organizzare,<br />

programmare e gestire il tempo libero<br />

da dedicare alla nostra passione.<br />

Personalmente in più di un’occasione<br />

ho dovuto rinunciare ad una sessione<br />

programmata a causa di un’ impegno<br />

imprevisto. Oppure, ho voglia di<br />

pescare ma il week end è ancora<br />

lontano. Piuttosto che aspettare la<br />

settimana successiva mi organizzo nel<br />

poco tempo disponibile che mi rimane<br />

e scappo a pesca. Queste righe sono<br />

solo una mia personale visione di<br />

quelle sessioni che vanno da poche<br />

ore 4/5 fino alle 12 o poco più, la<br />

classica notte secca o la pescata<br />

giornaliera. Ci sono pescatori che<br />

pescano solo se hanno a disposizione<br />

interi weekend, secondo loro per una<br />

sola notte (ma anche meno) non vale<br />

la pena di muoversi da casa. Grosso<br />

errore! Anche se abbiamo poco tempo<br />

non significa che dobbiamo rinunciare<br />

a catturare, a patto di selezionare e<br />

preparare attentamente le nostre<br />

pescate. A mio parere il vantaggio di


una pescata di più giorni rispetto a<br />

una di poche ore è quello di avere<br />

più probabil<strong>it</strong>à di essere nel posto<br />

giusto al momento giusto, che alla<br />

fine è il nostro “scopo del gioco” per<br />

ottenere catture. Per fare centro in<br />

poche ore tutte le condizioni devono<br />

“quadrare” e bisogna ridurre a zero il<br />

margine di errore. Basilare è<br />

conoscere l’ambiente, le zone più<br />

produttive, gli orari e le ab<strong>it</strong>udini<br />

delle carpe. Ogni acqua ha le sue<br />

zone migliori, stagioni migliori,<br />

momenti migliori, arrivare a<br />

conoscerle significa poter arrivare “<br />

facilmente” alla cattura. Non<br />

possiamo pretendere di catturare<br />

durante brevi pescate in acque<br />

sconosciute(tranne che in rari<br />

casi),saranno necessari numerosi<br />

sopralluoghi, diverse prove, alcune<br />

pasturazioni e tantissima<br />

osservazione per arrivare alle prime<br />

catture, ma in fondo è anche il bello<br />

di questa pesca!. Spesso nelle acque<br />

più pressate una” notte al volo”<br />

durante la settimana, quando non ci<br />

sono altri carpisti, può essere molto<br />

più redd<strong>it</strong>izia di un fine settimana<br />

quando il lago è super affollato e le<br />

carpe di conseguenza saranno<br />

particolarmente disturbate.


Dove?<br />

Praticamente in ogni acqua, meglio il più possibile vicino a casa<br />

(invidio molto chi ne ha qualcuna) per” studiarla” il più<br />

assiduamente. Se ci è possibile proviamo ad essere sulle sponde<br />

all’alba o al tramonto che generalmente coincidono con gli orari<br />

di maggiore attiv<strong>it</strong>à, oppure per valutare le zone più redd<strong>it</strong>izie e<br />

quelle meno. Camminiamo lungo le sponde in cerca di segnali


che tradiscano al presenza delle carpe. Salti, bollate, nuvole di fango, steli di<br />

canneto che si muovono ,scie di bollicine sono tutte cose che i nostri occhi<br />

devono cercare in lungo e il largo. Naturalmente le dimensioni del luogo di<br />

pesca sono direttamente proporzionali alle difficoltà che avremo nel localizzarle<br />

e catturare nel breve periodo. Anche nei grandi laghi è possibile avere successo<br />

in poco tempo ma bisogna conoscere alla perfezione i luoghi di passaggio e di


stazionamento delle carpe in base ai vari<br />

periodi e alle varie condizioni, cosa che richiede<br />

una costante presenza sulle sponde nelle varie<br />

stagioni e quindi un’enorme dispendio di<br />

tempo. Personalmente r<strong>it</strong>engo fiumi e canali le<br />

migliori acque per svolgere questo tipo di<br />

sessioni. Generalmente<br />

sono i luoghi di più facile<br />

lettura in relazione alla<br />

loro morfologia e alla<br />

molteplic<strong>it</strong>à di ambienti<br />

che si possono trovare<br />

lungo il loro corso. In tali<br />

acque a grandi linee le<br />

zone ricche di ostacoli<br />

sono la mia prima scelta<br />

per trovare le carpe.<br />

Legnaie, palizzate, piloni,<br />

manufatti, tratti di<br />

sponda franati sono tutte<br />

zone di sicuro interesse<br />

dove avremo ottime<br />

possibil<strong>it</strong>à di cattura.<br />

Aumentiamo le<br />

probabil<strong>it</strong>à<br />

Direi che la pasturazione<br />

preventiva in questo tipo<br />

di sessioni è<br />

importantissima. Arrivare<br />

sullo spot quando in<br />

zona ci sono ancora<br />

carpe che stanno<br />

cercando del cibo<br />

significa avere buone<br />

possibil<strong>it</strong>à di fare catture.<br />

La quant<strong>it</strong>à e le modal<strong>it</strong>à<br />

variano tantissimo da<br />

spot a spot inoltre, ci<br />

sono molti altri fattori da<br />

tenere a mente: quant<strong>it</strong>à<br />

di carpe, stagione,<br />

pressione di pesca, pesce<br />

bianco o altri<br />

disturbatori, dimensione<br />

del posto ecc. Teniamo a<br />

mente una cosa: meno<br />

ore avremo a<br />

disposizione per pescare


e meno probabil<strong>it</strong>à ci saranno di<br />

avere catture e quindi ci dovremmo<br />

regolare di conseguenza sulla<br />

pasturazione. Tendo ad utilizzare<br />

quasi esclusivamente boilies,<br />

lasciando le granaglie a casi rari in<br />

cui le carpe facciano fatica ad<br />

accettare le nostre palline o mi trovi<br />

ad affrontare acque vergini. In fiume<br />

e in canale tendo ad usare boilies di<br />

grosso diametro 24/30 mm per<br />

avere un minimo di selezione in<br />

quanto affrontando tali acque spesso<br />

si ha a che fare con numerosi branchi<br />

di carpe di taglia medio piccola.<br />

Diversamente se mi trovo ad<br />

affrontare acque dove sono presenti<br />

esemplari di buona taglia e il disturbo<br />

di piccoli pesci è praticamente nullo<br />

uso con moltissima fiducia boilies di<br />

piccolo diametro es 14/16 mm che<br />

mi hanno dato ottimi risultati anche<br />

come taglia. Se la morfologia dello<br />

spot lo permette nelle pasturazioni<br />

preventive spargo la pastura su<br />

un’ampia superficie in modo da<br />

interessare più carpe possibili.<br />

Mentre in pesca concentro il tutto in<br />

pochi metri quadri nei paraggi<br />

dell’innesco. Nelle pescate lampo di


3/4 ore al mio arrivo tendo a<br />

pasturare più spot con il minimo<br />

indispensabile di esca che serve per<br />

avere un’ abboccata in poco tempo,<br />

in cui in segu<strong>it</strong>o ci pesco a rotazione<br />

cambiando posto dopo aver avuto<br />

catture o se non r<strong>it</strong>engo presenti le<br />

carpe nel posto scelto. Raramente<br />

durante una short session ci<br />

troveremo in s<strong>it</strong>uazioni in cui<br />

dovremo fermare grossi branchi di<br />

carpe, anzi nella maggioranza dei<br />

casi dovremo pescare “un pesce alla<br />

volta” quindi valutiamo bene le<br />

quant<strong>it</strong>à di pastura sia in pesca che<br />

durante le pasturazioni preventive.<br />

Nelle acque piuttosto pressate<br />

cerchiamo di differenziarci in tutto e<br />

per tutto dalla massa, le carpe<br />

imparano presto a riconoscere i<br />

pericoli ed a ev<strong>it</strong>are certe zone.<br />

Parola d’ordine: l’essenziale<br />

Per una pesca fatta di poche ore non<br />

serve molta attrezzatura , anzi potrei<br />

dire che meno ne abbiamo meglio è<br />

per svariati motivi. Il più importante,<br />

avere un bagaglio ridotto da portarsi<br />

dietro ci stimola ad andare ad<br />

esplorare quelle zone distanti e poco<br />

battute dalla massa. Tali zone a mio


avviso sono molto interessanti, potremmo trovare carpe<br />

“tranquille” e quindi poco infastid<strong>it</strong>e dalla costante<br />

presenza di pescatori sulle sponde le quali, saranno più<br />

facilmente propense ad alimentarsi. Altra cosa molto<br />

importante a riguardo, andando in zone inusuali e<br />

difficilmente raggiungibili potremmo portare avanti la<br />

pasturazione per un lungo periodo, questa cosa gioverà<br />

non poco alla nostra azione di pesca, senza che<br />

qualcuno goda dei nostri sforzi. Avere il minimo<br />

indispensabile inoltre non ci sarà d’intralcio qualora<br />

r<strong>it</strong>eniamo necessario cambiare postazione nei casi che<br />

ho elencato poche righe sopra. Avendo poco tempo a<br />

disposizione dobbiamo avere le idee chiare su quello<br />

che andremo ad utilizzare, usiamo materiali affidabili,<br />

terminali e montature super collaudate ,non abbiamo<br />

tempo per prove ed esperimenti. Inoltre andremo ad<br />

apprezzare il fatto che con il nostro piccolo bagaglio<br />

saremo perfettamente in pesca in una manciata di


minuti, cosa non indifferente quando si hanno le “ore contate”.<br />

Cosa ne penso?<br />

Le r<strong>it</strong>engo il giusto compromesso tra passione, voglia e necess<strong>it</strong>à. Con il<br />

tempo ho notato che, sempre più carpisti si sono adattati a pescate<br />

veloci, soprattutto quelli più “navigati” che a causa delle loro prior<strong>it</strong>à, di<br />

sol<strong>it</strong>o lavoro e famiglia, pur di non rinunciare completamente alla loro<br />

passione, si r<strong>it</strong>agliano uno spazio per svolgere rapide e mirate piccole<br />

sessioni. Personalmente considero questo tipo pesca un caccia, dove<br />

tutta la nostra esperienza deve venire fuori per localizzare le carpe e<br />

catturarle in poco tempo. Queste sessioni le considero estremamente<br />

istruttive, dove ogni cattura, indipendentemente dalla taglia, è di valore,<br />

in quanto voluta, cercata, trovata e soprattutto frutto dei nostri<br />

ragionamenti! E la r<strong>it</strong>engo di gran lunga più soddisfacente di una carpa<br />

catturata solo per un fattore di probabil<strong>it</strong>à durante una lunga sessione<br />

dove i terminali sono stati in acqua per giorni consecutivi.


SOGNO<br />

DI INIZIO<br />

PRIMAVERA


Di<br />

Matteo Petrassi


I primi<br />

mesi<br />

dellʼanno<br />

sono sempre stati<br />

per me un periodo<br />

di inattiv<strong>it</strong>à dovuta<br />

principalmente agli<br />

esami univers<strong>it</strong>ari,<br />

ma anche al fatto<br />

che, escluso il<br />

tevere, le acque<br />

che ho vicino case<br />

tendono ad<br />

inchiodarsi<br />

completamente,<br />

portandomi a<br />

preferire<br />

un’attenta<br />

pianificazione della<br />

stagione piuttosto<br />

che a “perdere<br />

tempo” sulle<br />

sponde.<br />

Ora siamo a fine<br />

Marzo, finalmente<br />

gli esami sono<br />

fin<strong>it</strong>i e stò<br />

programmando<br />

con il socio la<br />

prima sessione<br />

dell’anno.<br />

Purtroppo gli<br />

impegni lavorativi<br />

ci lasciano poco<br />

tempo e<br />

ripieghiamo su una<br />

notte secca…<br />

Bastano due parole<br />

veloci per telefono<br />

e il posto è scelto<br />

all’unanim<strong>it</strong>à…Bolsena !!!<br />

Con questo lago ho un conto<br />

aperto che dura da 6 anni, ho<br />

passato molte notti sulle sue<br />

sponde e ho catturato un sacco di<br />

pesci ma non ho mai avuto<br />

l’onore di abbracciare una delle<br />

sue big che hanno fatto contenti<br />

tanti carpisti di tutta Italia !!<br />

Siamo coscienti che il periodo<br />

non è dei migliori, quindi non ci<br />

aspettiamo chissà cosa, per<br />

quanto mi riguarda già l’essere<br />

sulle sponde di questo paradiso<br />

mi basta, poi per far pesce ci sarà


tempo nei mesi a venire.<br />

Decidiamo di optare per uno<br />

spot che conosciamo molto<br />

bene, dovremmo avere già dei<br />

punti caldi segnati sul GPS<br />

anche se l’innalzamento del lago<br />

potrebbe aver cambiato un po’<br />

la s<strong>it</strong>uazione.<br />

Arriviamo sul lago alle 9 di<br />

mattina e alle 10 abbiamo già<br />

montato l’occorrente per<br />

metterci in pesca, Maurizio ha<br />

optato per delle boiles self made<br />

al fegato abbastanza spinte e<br />

pop-up moster crab, io<br />

invece ho scelto di affidarmi<br />

alle chocolat malt ready<br />

made del 15 e inneschi misti<br />

15 e 20.<br />

Usc<strong>it</strong>i in barca la prima cosa<br />

che ci salta agli occhi è la<br />

temperatura dell’acqua, 10,2<br />

gradi, considerando che<br />

Bolsena anche in pieno<br />

inverno non scende mai sotto<br />

gli 8-9 gradi, questa<br />

temperatura è ancora<br />

“invernale”, inoltre ci<br />

accorgiamo che alla nostra<br />

sinistra ci sono dei ragazzi<br />

del posto con 3 pod in pesca,<br />

fortunatamente siamo sub<strong>it</strong>o<br />

andati a parlarci e con molta<br />

cortesia ci hanno detto che<br />

pescavano sul lato opposto a<br />

noi e quindi non ci saremmo<br />

dati fastidio.<br />

Salutati i ragazzi accendiamo<br />

il GPS e ci dirigiamo sui<br />

nostri spot, il primo si trova<br />

sui 4,7 metri anche se la<br />

scorsa primavera era sui 3,5,<br />

infatti giriamo e rigiriamo ma<br />

non troviamo nulla di<br />

interessante, solo sabbia e<br />

neanche la ben che minima<br />

ombra di alghe, ci facciamo<br />

un giretto veloce sugli altri<br />

spot per vedere com’è la<br />

s<strong>it</strong>uazione e fortunatamente<br />

su 3 di essi troviamo qualche<br />

ciuffo d’alghe che è resist<strong>it</strong>o<br />

all’inverno e alla forte<br />

sciroccata dei giorni<br />

precedenti.<br />

Decidiamo quindi di calare<br />

qualche canna a profond<strong>it</strong>à


diversa sul pul<strong>it</strong>o e di<br />

posizionare le altre 3 in<br />

prossim<strong>it</strong>à dei ciuffi.<br />

Fortunatamente il lago è<br />

una macchia d’olio e in 2<br />

ore riusciamo a posizionare<br />

tutte e sei le canne nei posti<br />

prescelti.<br />

Visto il periodo e la<br />

temperatura abbiamo<br />

deciso di pasturare in modo<br />

molto leggero su tutte le<br />

canne, 20 boiles spezzate,<br />

una cucchiaiata di granturco<br />

e 3-4 palle di hemp pellets<br />

arricch<strong>it</strong>e con maple steep<br />

liquor o compound TF,<br />

giusto per creare un po’<br />

d’attrazione intorno agli<br />

inneschi senza il rischio ti<br />

intasare i pochi pesci che<br />

potrebbero girare sugli<br />

spot.<br />

Dopo un bel piatto di pasta<br />

e un caffè ci mettiamo a<br />

chiacchierare del più e del<br />

meno, sotto un sole che<br />

raggiunge quasi i 20 gradi e<br />

ci fa credere di essere in<br />

aprile inoltrato !!! purtroppo<br />

il lago ci riporta con i piedi<br />

per terra, e con i suoi 10<br />

gradi, ci fa passare un<br />

pomeriggio e una notte<br />

completa di inattiv<strong>it</strong>à…<br />

Al mattino ci siamo svegliati<br />

con comodo e ci siamo<br />

accorti che i ragazzi alla<br />

nostra sinistra stavano<br />

smontando, il che ci lascia<br />

intendere che anche per<br />

loro la notte era stata<br />

infruttuosa.<br />

Passano le ore e il tanto atteso<br />

scirocco che il meteo annunciava non<br />

arriva ma in compenso però il cielo<br />

comincia a scurirsi…infatti quando è<br />

quasi l’ora di pranzo una delle canne


del socio inizia a strillare all’impazzata, è quella centrale, calata a<br />

ridosso di un piccolo ciuffo di vegetazione ed innescata con le<br />

infallibili moster crab !!! Dopo un atipico combattimento<br />

abbastanza breve portiamo a guadino la prima regina dell’anno.


Soddisfatti di aver<br />

scongiurato il cappotto ci<br />

organizziamo per il pranzo e<br />

mi tocca subire gli sfottò del<br />

socio che continua a<br />

osannare il “santo crab” e ad<br />

insultarmi per non aver<br />

optato per queste esche.<br />

Il tempo passa e il cielo si fa<br />

sempre più nero, decidiamo<br />

di aspettare ancora un po’ e<br />

poi iniziare a smontare<br />

prima di prendere un<br />

bell’acquazzone !!<br />

Sono oramai le tre passate e<br />

mentre andiamo verso la<br />

macchina per posare le<br />

macchine fotografiche un bip<br />

della mia canna ci fa fermare,<br />

aspettiamo qualche minuto<br />

ma non cambia nulla, è tutto<br />

fermo….<br />

Quando torniamo ai pod la<br />

scimmietta è leggermente<br />

sollevata ma di nuovo tutto<br />

fermo, allento la tensione e<br />

aspetto ma non si muove<br />

nulla, così iniziamo a<br />

sistemare l’attrezzatura…<br />

passano altri 10 minuti<br />

quando una partenza<br />

lentissima della stessa canna<br />

ci fa correre a ferrare !! Sento<br />

sub<strong>it</strong>o che il pesce non dà


testate e penso che si potrebbe essere impicciato su<br />

qualche ciuffo di alghe che c’erano in quella zona,<br />

fortunatamente il lago è piatto e in pochi minuti<br />

siamo sul pesce, ora lo sento muoversi ma sempre<br />

molto lentamente, comincio a pomparlo per portarlo<br />

in superfice ma non ne vuole sapere, finalmente<br />

viene anche se a fatica, quando vedo lo shock leader<br />

entrare nel mulinello mi aspetto di vedere questa<br />

palla di alghe con in mezzo il pesce e invece vedo<br />

un riflesso dorato…se non ci sono alghe…tutto<br />

questo peso è il pesce !!!<br />

Appena sgalla il socio mi dice “ hai infranto il tuo<br />

record di Bolsena !!” e la mia risposta è stata secca “<br />

sbrigate a metterla dentro !!!”<br />

Fortunatamente tutto và per il verso giusto e la<br />

guadiniamo sub<strong>it</strong>o, dopo un paio di abbracci<br />

torniamo a ci avviamo verso riva per pesare il pesce<br />

e scattargli due foto, la soddisfazione è alle stelle,<br />

ho un sorriso a 32 denti e una faccia da ebete che la<br />

dicono lunga !!!<br />

Il responso della bilancia è più che pos<strong>it</strong>ivo, sono<br />

riusc<strong>it</strong>o a vincere la mia sfida con il lago di<br />

Bolsena !!!!


Un<br />

Passo<br />

Indietro<br />

Di Enrico<br />

Parmeggiani<br />

foto<br />

Salvatore Perrone


La primavera, stagione tanto<br />

attesa e desiderata da tutti noi<br />

carpisti rappresenta per molti il<br />

momento di rispolverare le<br />

attrezzature e mettere in<br />

pratica le teorie e le strategie<br />

sulle quali abbiamo rimuginato<br />

tutto l’inverno. In molti casi il<br />

nostro lavoro di localizzazione<br />

del pesce e’ alquanto facil<strong>it</strong>ato<br />

in primavera, sappiamo bene o<br />

male tutti che in poco tempo le<br />

carpe inizieranno la frega, e<br />

questo ci porta ad escludere a<br />

priori molti spot, dove puo’<br />

essere facile capire che data la<br />

conformazione del fondale,<br />

profond<strong>it</strong>a’ troppo elevata o<br />

semplicemente sponda poco<br />

congeniale, quando le carpe<br />

inizieranno la frega di sicuro<br />

non saranno li.<br />

Questa particolare s<strong>it</strong>uazione<br />

e’ un grosso aiuto per tutti i<br />

frequentatori di grandi laghi e<br />

fiumi naturali, dove<br />

normalmente puo’ essere una<br />

missione veramente complicata<br />

localizzare il pesce, ma e’<br />

anche una lama a doppio taglio<br />

che puo’ indurci in scelte<br />

sbagliate se confidiamo troppo<br />

nelle nostre convinzioni e se<br />

ragioniamo troppo a senso<br />

unico…..del tipo “ e’<br />

matematico, in questo periodo<br />

le carpe DEVONO essere<br />

qui !!” : e’ proprio a questo<br />

punto che andremo a sbattere<br />

la testa contro un muro


indistruttibile se non staremo<br />

attenti a tutti i particolari !!<br />

Dobbiamo sempre tenere in<br />

mente che le variabili sono<br />

veramente tante, e non tutte<br />

sono facilmente riconoscibili,<br />

quindi a volte fidarsi del<br />

proprio istinto ed esperienza<br />

puo’ portarci a fare un passo<br />

indietro, nel senso che<br />

dobbiamo cercare di capire<br />

dove potrebbero essere le<br />

carpe nella fase appena<br />

precedente all’avvicinamento<br />

alle zone di frega e di<br />

conseguenza adattarci a questa<br />

eventual<strong>it</strong>a’ il piu’ velocemente<br />

possibile se vogliamo ev<strong>it</strong>are<br />

un bel cappottone primaverile.<br />

Dalla teoria alla pratica<br />

Siamo ormai a meta’ aprile, e<br />

mentre sto scrivendo queste<br />

righe ripenso alla fantastica<br />

pescata fatta pochi giorni fa in<br />

compagnia del buon Salvatore<br />

Perrone, una sessione che<br />

puo’ essere usata come<br />

esempio perfetto per quanto<br />

precedentemente accennato :<br />

pianificata ormai da molto<br />

tempo, le aspettative erano<br />

veramente alte data la buona<br />

conoscenza che comunque gia’<br />

avevo del posto. La<br />

destinazione era un’ ansa di un<br />

grande lago naturale che che<br />

gia’ avevo pescato in passato,<br />

questa era semplicemente<br />

perfetta per questo periodo :<br />

vaste zone di acqua bassa e


protetta dal vento e canneti<br />

infin<strong>it</strong>i, un luogo perfetto per<br />

svernare e scaldarsi ai primi<br />

raggi di sole primaverile, ricco<br />

di cibo e sponde perfette per la<br />

frega. Ancora prima di partire<br />

ero pronto a scommettere uno<br />

stipendio sul fatto che<br />

avremmo trovato quest’ansa<br />

piena di carpe ma arrivati sul<br />

posto i punti interrogativi non<br />

tardarono ad arrivare.<br />

Prima di trasbordare tutta<br />

l’attrezzatura sulla postazione<br />

decisi di fare una prima<br />

ricognizione col gommone e<br />

occhiali polarizzati alla ricerca<br />

di qualche “ombra” di carpa o<br />

di qualsiasi segnale che mi<br />

avesse dato la certezza della<br />

presenza di carpe nella zona.<br />

Dopo un trentina di minuti<br />

spesi a curiosare in ogni<br />

angolo dell’ansa riuscii a<br />

vedere solo un paio di piccole<br />

carpe sui 5kg e anche<br />

passando estremamente vicino<br />

ai canneti non si sentiva<br />

muovere nulla, se le carpe<br />

fossero state qui si sarebbero<br />

sent<strong>it</strong>e chiaramente mentre<br />

scappavano dentro i canneti<br />

spaventate dall’ombra del<br />

gommone……. Rientrato dalla<br />

perlustrazione i dubbi mi<br />

assalirono come un branco di<br />

lupi inferoc<strong>it</strong>i, non era normale<br />

quella s<strong>it</strong>uazione, negli anni<br />

passati quell’ansa si iniziava a<br />

riempire di carpe gia’ a inizio<br />

marzo, ok la primavera tarda di<br />

quest’anno, ma non esiste che<br />

le carpe non sono ancora qui in<br />

aprile pensai. Grande errore….<br />

Decidemmo comunque di<br />

piazzarci e pescare come<br />

programmato, calammo<br />

velocemente tre canne a testa<br />

cercando di ottimizzare al


massimo le zone coperte dai<br />

nostri inneschi : dalla media<br />

profod<strong>it</strong>a’ all’ingresso dell’ansa<br />

all’acqua estremamente bassa<br />

(meno di 50cm) a ridosso dei<br />

canneti alla fine della baia.<br />

Calato il buio rimasi per un<br />

paio d’ore in religioso silenzio<br />

nella speranza di udire salti o<br />

movimenti di carpe nei canneti,<br />

ma purtroppo non fu altro che<br />

il silenzio assoluto. Qualcosa<br />

non andava, e gia’ a quel punto<br />

il mio cervello lavorava per<br />

capire se era qualcosa di<br />

particolare che aveva fermato<br />

le carpe quella specifica nottata<br />

o se per qualche motivo le


carpe non erano ancora arrivate qui, anche se eravamo oltre un mese piu’<br />

tardi del periodo dove normalmente entrano in questa baia. La nottata ci<br />

avrebbe comunque dato la conferma defin<strong>it</strong>iva.<br />

La mattina seguente le mie preoccupazioni si concretizzarono : nessuna<br />

abboccata o segno di attiv<strong>it</strong>a’, le carpe non erano qui, o almeno non le carpe<br />

che cercavamo, ormai era chiaro. Un’attenta valutazione della zona mi fece<br />

trovare una possibile spiegazione : negli ultimi giorni il livello dell’acqua si


stava abbassando considerevolmente , questo fattore abbinato alla<br />

temperatura dell’acqua estremamente bassa per il periodo dell’anno avevano<br />

sicuramente trattenuto le carpe nelle zone intermedie, a ridosso cioe’ delle<br />

zone di frega. Decidemmo quindi rapidamente di smontare il campo e dirigerci<br />

in una zona poco distante che, almeno in teoria, doveva essere un passaggio<br />

obbligato per le carpe nello spostamento tra zone di tenuta invernali e zone di<br />

frega : fondale misto terra e sabbia tra i 3 e 5 metri di profond<strong>it</strong>a’ a ridosso di


grosse formazioni<br />

rocciose. Questi ambienti<br />

sono normalmente i primi<br />

che vengono vis<strong>it</strong>ati nei<br />

grandi laghi sub-alpini<br />

quando le carpe si<br />

mettono in movimento<br />

dopo il “letargo” invernale<br />

e appena prima di<br />

dirigersi nelle zone di<br />

frega.<br />

Nuova s<strong>it</strong>uazione nuovo<br />

approccio : gli shock<br />

leader in trecciato di<br />

grosso diametro che<br />

utilizzavamo per pescare<br />

nella baia piena di canneti<br />

non era assolutamente<br />

consigliabile in questa<br />

s<strong>it</strong>uazione, molto meglio<br />

utilizzare lunghi spezzoni<br />

di Fluoro Carbon,<br />

personalmente non<br />

scendo mai sotto lo 0,60<br />

quando pesco tra le<br />

rocce, per una lunghezza<br />

di circa 20 metri.<br />

Maggiore profond<strong>it</strong>a’ e<br />

fondale particolarmente<br />

sconnesso per me sono<br />

condizioni in cui<br />

utilizzare grossi inneschi<br />

estremamente bilanciati<br />

in modo da poter essere<br />

facilmente trovati tra le<br />

asper<strong>it</strong>a’ del fondale.<br />

Ci volle poco piu’ di una<br />

giornata per renderci<br />

conto che aver fatto un


passo indietro nella<br />

stagional<strong>it</strong>a’ dello spot era<br />

stata la scelta giusta, grazie<br />

anche ad un tempo<br />

favorevole (per i pesci ma<br />

non per i pescatori dato che<br />

la pioggia non ci lascio’ per<br />

due giorni) con temperature<br />

stabili ci permise di fare una<br />

pescata veramente<br />

memorabile con anche la<br />

ciliegina sulla torta : una<br />

bellissima regina di poco<br />

sopra la magica soglia dei<br />

venti kg.<br />

Questo ci fa rendere conto<br />

come a volte la chiave del<br />

successo sia pescare fuori<br />

dagli schemi della<br />

stagional<strong>it</strong>a’ , non e’ sempre<br />

detto che in inverno le carpe<br />

stiano solo in profond<strong>it</strong>a’ e<br />

non e’ una certezza assoluta<br />

che in primavera le carpe<br />

stiano in acqua bassa a<br />

ridosso dei canneti. Questi<br />

sono gli standard, verissimo,<br />

ma teniamo sempre in mente<br />

che in natura di cose<br />

standard ce ne sono ben<br />

poche !!


In questo numero voglio trattare un argomento che divide il mondo<br />

del carpfishing: parleremo di granaglie, le famose particles come le<br />

chiamano in Inghilterra. Per molti inseparabili a pesca, per altri<br />

deleterie e totalmente inutili, vediamo insieme i pro e i contro di<br />

queste esche alternative. Sicuramente dopo l’hair rig, è stata la<br />

boilies a rivoluzionare la pesca della carpa, ma sin dai tempi più<br />

remoti chi si voleva cimentare a pescare tali ciprinidi, è risaputo,<br />

utilizzava esclusivamente mais e i suoi derivati (farina di mais e<br />

polenta). Certo il più delle volte i pesci che abboccavano non erano<br />

esclusivamente carpe; cavedani, carassi, e altri pesci “indesiderati”<br />

venivano ripetutamente allamati. Questo a mio avviso in certi<br />

ambienti succede anche con le boilies, inutile alle volte aumentare a<br />

dismisura il diametro delle palline, i pesci di disturbo riescono<br />

comunque ad allamarsi o a metterci fuori pesca. Senza dubbio le<br />

boilies, come esche sono più selettive del mais, ma non per questo<br />

riescono nell’intento di eliminare defin<strong>it</strong>ivamente la possibil<strong>it</strong>à di<br />

farci allamare del pesciame. A mio avviso l’utilizzo di cereali, legumi,<br />

e simili, è un arma che può giocare solamente a nostro favore.<br />

Sfruttare le proprietà di quest’ultimi riesce spesso a darci maggiori<br />

chances in molteplici s<strong>it</strong>uazioni di pesca, e in differenti stagioni. Per<br />

esempio in inverno e nei periodi più freddi, quando l’attiv<strong>it</strong>à del<br />

pesce si riduce notevolmente, utilizzare granaglie molto zuccherine<br />

ed oleose, è molto redd<strong>it</strong>izio; anche perché in questi frangenti<br />

anche l’attiv<strong>it</strong>à del pesce di piccola taglia diminuisce, e la probabil<strong>it</strong>à<br />

di attirare sugli inneschi le carpe di stazza aumenta notevolmente .<br />

Anche nei periodi a ridosso della frega, le particles possono essere il<br />

fattore scatenante di una irrazionale e sfrenata frenesia alimentare<br />

del pesce, perché non provarle?!?! Come spesso accade bisogna<br />

essere obbiettivi, ed utilizzare le nostre “armi” con cr<strong>it</strong>erio. Ogni tipo<br />

di seme, cereale, tubero, legume che sia, ha una sua particolare<br />

proprietà nutrizionale, una sua digeribil<strong>it</strong>à, una sua preparazione, ed<br />

un potere attirante diverso. Per aumentare il fattore dell’attrazione<br />

dopo aver boll<strong>it</strong>o le granaglie, adoro, condire il tutto (dopo la cottura<br />

per non perdere le proprietà degli amminoacidi e delle proteine)<br />

mediante add<strong>it</strong>ivi liquidi o in polvere: i miei prefer<strong>it</strong>i sono Corn Steep<br />

Liquor, Liquid Liver, Bloodworm, e Belachanliquid.Tutto ciò dopo<br />

aver dolcificato la parte liquida con un buon quant<strong>it</strong>ativo di<br />

zucchero, miele, melassa o i classici dolcificanti che utilizziamo per<br />

le boilies self made. Per quanto riguarda la preparazione, col passare<br />

dagli anni, mi sono reso conto, discutendone con diversi pescatori,<br />

che non esiste un modo ben preciso per preparare le granaglie,<br />

ognuno ha un suo metodo, e lo fa alla sua maniera. Alcuni mettono<br />

in ammollo le particles secche in un secchio con acqua calda, per poi<br />

bollirle dopo alcuni giorni; altri mettono a bollire sub<strong>it</strong>o le granaglie<br />

secche, e poi lasciano riposare per diversi giorni sempre in un<br />

secchio ermetico. Io ho provato un po’ tutte queste varianti, e mi<br />

sono trovato bene , in entrambe le tipologie di svolgimento. Quindi<br />

non me la sento di dire che esiste una regola standard, anche perché<br />

credo che non esista;forse meglio per noi, perché possiamo<br />

personalizzare a nostro piacimento le operazionida svolgere.


Solamente per le tiger nuts utilizzo una strategia particolare, ma di questo ne parleremo<br />

successivamente, quando tratteremmo l’argomento in maniera più specifica.<br />

Mais:Iniziamo con il più famoso, il più comune forse, sicuramente un classico utilizzato da<br />

sempre, per la pesca alla carpa. Ricco di lipidi, proteine, carboidrati: in percentuale Proteine<br />

9,2 %,Amido 66 %,Fibre 2, Carboidrati 75,1%,Grassi 3,8%,Zuccheri solubili 2,5. Scelgo di<br />

utilizzarlo un po’ in tutte le s<strong>it</strong>uazioni, e in tutte le stagioni. La sua preparazione come<br />

accade per la maggior parte degli argomenti inerenti al carpfishing generale, ha molteplici<br />

tecniche e teorie. Innanz<strong>it</strong>utto la prima domanda che solleva disaccordi tra i pescatori è : il<br />

mais va cotto oppure no? Io il mais l’ho sempre cotto e lasciato fermentare : una volta<br />

giuntami all’orecchio la voce che il mais “crudo” danneggia l’organismo della carpa, non me<br />

la sono mai sent<strong>it</strong>a di utilizzarlo previa cottura; ripeto non ho prove concrete al riguardo,<br />

ma non ho mai voluto rischiare, preferendo una giusta cottura prima di ogni pasturazione o<br />

pescata. Detto ciò parliamo della preparazione che svolge la maggior parte dei carpisti


(almeno credo) : Prendiamo un<br />

secchio, mettiamo il mais secco,<br />

e ricopriamo il tutto con acqua<br />

calda, facendo si che il livello<br />

dell’acqua superi di 10 /15 cm<br />

quello del mais secco. Aggiungo<br />

2/3 cucchiai di bicarbonato di<br />

sodio per un secchio da 10 kg di<br />

mais secco; che oltre a<br />

“disinfettare” dalle impur<strong>it</strong>à il<br />

mais secco, facil<strong>it</strong>à<br />

l’assorbimento d’acqua da parte<br />

dei chicchi; esiste inoltre una<br />

teoria, che sostiene che il<br />

bicarbonato sia in grado di<br />

alterare il valore del ph,<br />

sinceramente, io lo utilizzo<br />

perché secondo me ne aumenta<br />

la digeribil<strong>it</strong>à ( essendo da<br />

sempre un valido digestivo anche<br />

per noi esseri umani) . Faccio<br />

riposare il tutto per almeno una<br />

giornata, se riesco un paio di<br />

giorni, controllando ogni tanto il<br />

livello dell’acqua, se mi accorgo<br />

che il livello diminuisce troppo,<br />

ne raggiungo sino a quando non<br />

ricopro nuovamente il mais.<br />

Prima della boll<strong>it</strong>ura scolo il mais<br />

con un setaccio (o un grande<br />

scolapasta) lo metto in un<br />

pentolone, e lo ricopro di nuovo<br />

con acqua pul<strong>it</strong>a, possibilmente<br />

calda od almeno tiepida.<br />

Portiamo ad ebollizione e<br />

cronometriamo circa 30/ 40<br />

minuti prima di spengere la<br />

fiamma e levare la pentola dal<br />

fuoco. In inverno preferisco stracuorcere<br />

il mais (circa un 50/60<br />

minuti) e renderlo quasi poltiglia,<br />

ed ho notato che con acque<br />

fredde questo particolare<br />

accorgimento funziona<br />

egregiamente. Fatto ciò lascio<br />

fermentare in un secchio chiuso<br />

ermeticamente il tutto, per<br />

qualche giorno. Quando la<br />

temperatura del secchio dopo<br />

qualche ora dalla boll<strong>it</strong>ura,<br />

aggiungo zucchero, miele o dolcificanti a mia<br />

discrezione, ed aggiungo add<strong>it</strong>ivi liquidi sempre a<br />

freddo, per non perdere le proprietà degli amminoacidi<br />

al loro interno;il mio prefer<strong>it</strong>o, che abbino sempre al<br />

granoturco è il famoso CSL ( CornSteep Liquor) ovvero i<br />

liquore di germe di grano fermentato. Esistono in<br />

commercio barattoli di mais pronto ad innescare,<br />

aromatizzato e non; io uso quello della d<strong>it</strong>ta per cui<br />

collaboro: da quest’anno LK Ba<strong>it</strong>s ha creato una linea<br />

che nasce per il barbel fishing ed il light carping, e tra le<br />

numerose nov<strong>it</strong>à, troviamo proprio barattolini di mais<br />

pronto da mettere sul rig, con svariate aromatizzazioni,<br />

per tutti i gusti.<br />

I ceci sono legumi molto calorici, da cotti hanno ben il<br />

6% di grassi e più di 100 calorie:il loro valori nutrizionali<br />

per 100gr di ceci secchi in percentuale: Proteine21<br />

%Carboidrati47 % grassi6,4 % fibre 13,6 %. Per quanto<br />

riguarda la loro preparazione il procedimento è il<br />

medesimo del mais; le uniche differenze sono che invece<br />

di un paio di giorni di ammollo prima di passare alla<br />

boll<strong>it</strong>ura, li lascio un giorno soltanto, e per quanto


iguarda i tempi di cottura, riduco a 30/35 minuti, sempre dall’inizio dell’ebollizione<br />

dell’acqua. Facciamo attenzione durante la cottura, è molto importante; se li cuociamo<br />

troppo diventeranno impossibili da innescare poiché questi particolari legumi si<br />

ridurranno ad una vera e propria “pappetta” ; viceversa se la cottura verrà effettuata nel<br />

modo giusto, saranno più facili da innescare; anzi una volta innescati, ricorderanno vere<br />

proprie mini boilies. I periodi dove preferisco utilizzarli sono sicuramente le “mezze<br />

stagioni”, ovvero la primavera e l’autunno, quando il pesce intensifica la propria attiv<strong>it</strong>à.<br />

Anche in questo caso a freddo, post cottura, a nostra discrezione, possiamo aggiungere<br />

add<strong>it</strong>ivi liquidi e dolcificanti, meglio se naturali come il miele ,oppure sciroppo di canna<br />

da zucchero.<br />

fave:si trovano in commercio sia fresche che secche. E’uno dei legumi con il più alto<br />

contenuto proteico , un’elevata presenza di fibre, ed una scarsa presenza di calorie; le<br />

fave fresche sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e per oltre l’80% di acqua, mentre per le fave secche i valori<br />

nutrizionali sono i seguenti : Proteine 6 % Carboidrati 5 % di cui Zuccheri solubili 2,5 %<br />

Grassi 0,4 % Fibra 5 %. La preparazione identica a quelle soprac<strong>it</strong>ate, l’unica differenza è<br />

che dall’ebollizione aspetteremo 30 minuti prima di levare la pentola dal fuoco. Una cosa<br />

che ho notato utilizzando le fave, è la risposta del pesce, mi spiego meglio: a differenza di


altre granaglie o legumi, che possiamo utilizzare, con “effetto immediato”, senza<br />

pasturazione preventiva, questa particleha bisogno di una pasturazione preventiva, per<br />

essere “accettata” più volentieri dalle nostre prede (questo secondo le mie esperienze, magari<br />

qualcuno di voi, è andato ed ha catturato con le fave, senza pasturare in precedenza, io parlo<br />

sempre di esperienze personali). Anche qui è valida l’aggiunta di add<strong>it</strong>ivi e dolcificanti.<br />

Bacche d’acero :prediligo utilizzare questi semi nei periodi estivi , forse perché sono<br />

micidiali quando tentiamo la cattura di amur, e come tutti sappiamo i periodi dove è più<br />

facile imbatterci in queste prede, sono sicuramente le stagioni calde. Purtroppo in Italia<br />

queste particles non sono molto diffuse, a mio avviso sono addir<strong>it</strong>tura sottovalutate. Come i<br />

più famosi semi di canapa, anche questi semi riescono a scatenare una vera e propria<br />

frenesia alimentare nei confronti delle nostre avversarie, che in “preda” a questo fenomeno<br />

spesso abbassano la guardia, e si fanno allamare con più facil<strong>it</strong>à. Si potrebbero innescare,<br />

incollandoli a palline di sughero, ma per quanto mi riguarda li utilizzo per lo più come base<br />

di pasturazione ( anche preventiva), oppure li utilizzo nei method mix, sempre dopo<br />

l’aggiunta di add<strong>it</strong>ivi, e dolcificanti.<br />

Semi di canapa: in Inghilterra viene chiamata hemp, la mia granaglia prefer<strong>it</strong>a. Un mix<br />

perfetto di proteine ed amminoacidi la rende una delle particles più equilibrate dal punto di<br />

vista nutrizionale,. Non è digeribile come la soia, infatti preferisco utilizzarla in modeste<br />

quant<strong>it</strong>à, in tutte le stagioni. La sua preparazione è identica a quella del mais, l’unica


differenza , è che una volta iniziata l’ebollizione, dovremo attendere che i semini<br />

si schiudano facendo fuoriuscire i germogli bianchi al proprio interno; una volta<br />

che inizio a veder fuoriuscire il germoglio bianco, attendo qualche minuto e levo<br />

la pentola dal fuoco. Il suo abbinamento migliore, a mio avviso, è quello con il<br />

mais, forse il più classico, ma sicuramente il più produttivo. Si dice che questo<br />

connubio, equilibri anche il ph, poiché il mais ha un ph molto acido, mentre la<br />

canapa ha un ph molto più basico. In realtà so solo che questo accostamento è<br />

molto redd<strong>it</strong>izio, poi che ci sia un spiegazione scientifica sotto, beh… ne sono<br />

sicuro, ma non sono certo che sia legata esclusivamente al discorso del ph.<br />

Questi semi hanno inoltre la proprietà di indurre il pesce ad alimentarsi con<br />

frenesia, quindi pasturando con i semi di canapa durante i periodi di maggior<br />

attiv<strong>it</strong>à, ed a ridosso dei periodi di frega, ci regalerà sicuramente molte partenze.<br />

Come le bacche d’acero si possono innescare direttamente sul rig (anche se c’è<br />

da perderci la vista) ,oppure incollati in palline di sughero in versione pop up. Io<br />

adoro amalgamare i semini, una volta boll<strong>it</strong>i, con la colla utilizzata dai pescatori<br />

al colpo per incollare i bigattini ed un groundba<strong>it</strong>, poi creo delle palle belle<br />

compatte (come se fosse un method mix )e le lancio con la fionda,; se utilizzo la<br />

barca per andare a calare gli inneschi le lancio nei pressi del mio innesco appena<br />

calato.<br />

Semi di soia : è un legume molto digeribile, possiede molte proteine (circa il<br />

35%). Nell’amb<strong>it</strong>o del carpfishing, qualsiasi selfmaker, conosce le proprietà della<br />

sua farina, tostata e non:ingrediente di spicco in molti base mix in commercio o<br />

fatti in casa. La digeribil<strong>it</strong>à e il suo buon apporto proteico rendono la soia, un<br />

ottima granaglia da utilizzare in periodi freddi, dove il pesce cerca alimenti<br />

proteici ma allo stesso tempo facilmente assimilabili. La sua preparazione è<br />

pressoché la stessa della gran parte delle granaglie: vale a dire 24 ore di<br />

ammollo (meglio in acqua tiepida) dopodiché passeremo alla cottura; dall’inizio<br />

dell’ebollizione conteremo una ventina di minuti prima di spengere la fiamma.<br />

Se abbiamo intenzione di innescare tali granaglie, per quanto mi riguarda,<br />

cuocio a parte una manciata di granaglie, dimezzando i tempi di cottura; al fine<br />

di far rimanere i semini più duri , e di conseguenza più resistenti una volta<br />

innescati sul nostro hair rig. Se optiamo per innescare queste specie di fagiolini,<br />

dovremmo avere l’accortezza di utilizzare invece del classico boilies needle,<br />

l’ago da leadcore, che essendo molto più sottile ci facil<strong>it</strong>erà nel comp<strong>it</strong>o. La soia<br />

ha la caratteristica di assorbire parecchi liquidi, una volta boll<strong>it</strong>a, quindi<br />

aggiungere add<strong>it</strong>ivi liquidi ,liquid foods, ed anche aromi, si può rivelare una<br />

mossa vincente. Spesso utilizzo questa particle per assemblare method mix;<br />

oppure ne uso un modesto quant<strong>it</strong>ativo per gli stik mix:faccio stracuocerei semi,<br />

sino a che non diventano poltiglia; bene, una volta raggiunto lo scopo impasto<br />

questa “pappetta di soia” con uno sfarinato(pastura o method mix)conadd<strong>it</strong>ivi<br />

liquidi (le migliori marche realizzano prodotti in grado di non sciogliere il PVA,<br />

per esempio l’All Amino Nutric di casa LK Ba<strong>it</strong>s può fare al caso nostro). Così<br />

facendo la parte farinosa assorbirà i liquidi in eccesso che scioglierebbero il pva,<br />

a questo punto saremo in grado di iniziare a preparare i nostri stik, utilizzando<br />

come parte integrante la soia.<br />

I semi di girasole sono, tra i semi oleosi, quelli che” vantano” il più basso<br />

contenuto calorico, sono composti infatti per circa il 45% da grassi, per il<br />

20-28% da proteine e per circa il 23% da carboidrati. Agli albori utilizzavo questi


semi (reperibili in qualsiasi negozio per animali) per la ricerca di carpe erbivore in una cava<br />

vicino a casa. Si possono innescare direttamente sul hair rig, ma anche in questo caso danno<br />

il meglio di sé utilizzati per pasturarci uno spot.<br />

Semi di lino : Il lino è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle linacee. Le principali<br />

sostanze contenute nei semi di lino sono rappresentate dagli acidi grassi omega 3, presenti in<br />

percentuali importanti, sali minerali, proteine, lipidi, acido linoleico e fibre. Sono semi molto<br />

digeribili ed attiranti: per il mio modo dii pescare trovano maggior impiego in method mix in<br />

abbinamento alla canapa, nei periodi a ridosso della primavera.<br />

Tiger nuts: è una specie di pianta erbacea che produce un tubero commestibile noto come<br />

zigolo dolce, in inglese tigernut.Cresce nelle zone umide come paludi e acqu<strong>it</strong>rini l<strong>it</strong>oranei. È<br />

presente nelle regioni a clima temperato, tropicali e subtropicali, ragione per cui il clima<br />

med<strong>it</strong>erraneo Spagnolo è ne favorisce la cresc<strong>it</strong>a. I suoi valori nutrizionali sono i seguenti :<br />

Proteine 25,3%, Minerali 2,4% Fibre 3,1% ,Carboidrati,26,1%, Acqua 3% Grassi 40,1%. Il valore<br />

che salta sub<strong>it</strong>o all’occhio è l’elevato contenuto di grassi, infatti seppur molto attiranti questi<br />

piccoli tuberi, sono anche piuttosto poco assimilabili dall’organismo delle pinnute; una<br />

curios<strong>it</strong>à: in Inghilterra nella riserva <strong>it</strong>tica di Bluebell nel Northamptonshire, è venuta<br />

recentemente a mancare Benson una superba regina che rasentava i 30 kg di peso;l’es<strong>it</strong>o<br />

dell’autopsia dei veterinari locali dava come possibile morte, un’ indigestione di strane<br />

nocciolini (probabilmente tiger nut). Nei Blog Inglesi è scoppiata la buffera per<br />

l’accaduto ,anche se non è stato appurato se le fatali noccioline fossero state proprio tiger<br />

nuts o altro; per quanto mi riguarda, me ne vedo bene dall’ esagerare con ingenti<br />

pasturazione a base di tiger, anche se effettivamente non è appurato con precisone che le


suddette “noccioline siano state per Benson fatali; in ogni caso il pesce se non le<br />

digerisce con facil<strong>it</strong>à abusarne, sarebbe solamente che deleterio al fine della<br />

sessione. Detto questa piccola parentesi vediamo come sol<strong>it</strong>amente svolgo la loro<br />

preparazione: mettiamo in ammollo le tiger secche in un recipiente ermetico per<br />

4/5 giorni, dopodiché faremo bollire il tutto per circa una ventina di minuti.<br />

Lasciamo fermentare il tutto sempre in un conten<strong>it</strong>ore sigillato per circa altri o 5<br />

giorni e le nostre esche saranno pronte ad entrare in azione. Seppur poco<br />

digeribili ricordiamo che il loro utilizzo è molto gettonato durante l’inverno<br />

poiché essendo molto dolci, riescono ad avere una marcia in più in acque fredde<br />

sfruttando le l proprie doti zuccherine. Ricordiamoci inoltre che sono molto amate<br />

dagli amur e sono praticamente snobbate in acque infestate da disturbatori tali<br />

cavedani, tartarughe acquatiche e gamberi d’acqua dolce, motivo in più per<br />

provarci a pescare, sia se tentiamo di catturare le “erbivore”, sia se non riusciamo<br />

a pescare con le “palline” in certi ambienti.<br />

Il farro :è composto per circa il 10 % da acqua, proteine al 15%, carboidrati 67%,<br />

fibre alimentari solubili e non, minerali, amido e aminoacidi vari; tra i minerali<br />

rileviamo la presenza di potassio, ferro, calcio, sodio e fosforo. Per quanto<br />

riguarda gli aminoacidi i più importanti presenti nel farro sono: arginina, leucinae<br />

la lisina. Lo uso molto soprattutto in Autunno per “allungare” le pasturazioni a<br />

base di mais. La preparazione e la medesima del granoturco, tante vero che<br />

spesso li metti in ammollo in insieme per poi fargli cuocere nello stesso<br />

pentolone. E’ una granaglia molto proteica, ho ottenuto buoni risultati<br />

utilizzandola nel tardo autunno, quando il pesce è alla ricerca di proteine per<br />

prepararsi ai rigidi mesi invernali.<br />

Noci Brasiliane o noci dell’amazzonia: Ho conosciuto questa “sorta di<br />

mandorla”, grazie al mio socio di pesca Francesco Pesci, che a forza di elogiarne<br />

le doti, ed a mostrarmi in foto i suoi successi, mi convinse a provarla. Conosciuta<br />

anche come noce di Macadamia tra i suoi valori nutrizionali che spiccano sono<br />

proteine, grassi polinsaturi ,e calorie. E’ molto attirante grazie alla sua oleos<strong>it</strong>à.<br />

Una considerazione che però siamo obbligati a fare, è la sua caratteristica di<br />

essere un esca molto leggera che tende a galleggiare. Per quanto riguarda gli<br />

inneschi può essere un bene poiché se curiamo il suo innesco, riusciremo a creare<br />

efficaci inneschi ad assetto neutro, bilanciati esclusivamente dal peso dell’amo; se<br />

però dovremo pasturare con quest’ultima in acqua corrente, dovremo pasturare<br />

diversi metri più a monte del nostro innesco per dare il giusto tempo alle noci di<br />

adagiarsi sul fondale nei pressi del nostro amo. Per avere una pasturazione più<br />

precisa c’è sempre il pva a venirci in aiuto: sminuzziamo con un tr<strong>it</strong>urino le noci<br />

e riempiamo i sacchettini o le retine; questo procedimento favorirà alle parti<br />

oleose di fuoriuscire, rendendo il tutto molto attirante e stuzzicante.<br />

Bene, queste soprac<strong>it</strong>ate sono le granaglie che uso con maggiore assidu<strong>it</strong>à, ce ne<br />

sono altre che uso o conosco meno, quindi ho dovuto scegliere(per non essere<br />

troppo prolisso) elencando le mie prefer<strong>it</strong>e e le più efficaci secondo le mie<br />

esperienze ed i miei punti di vista. Ciao e alla prossima!!!!


Piove.<br />

Guardo fuori dal finestrino della<br />

macchina, tutto è grigio.<br />

Ci vorrebbe un po di sole, penso.<br />

Ho voglia di andare a pescare,<br />

ma le condizioni non sono buone,<br />

deve scaldarsi un po lʼaria, e non<br />

si vede la fine di questo inverno,<br />

è ancora presto.<br />

sabato 23 febbraio 7:25<br />

Un po di sole ha fatto capolino tra<br />

le nuvole, lʼautostrada deserta<br />

scorre in una pianura coperta di<br />

neve, chissà se riuscirò a<br />

prendere qualche barbo, prima<br />

che la perturbazione arrivi,<br />

dovrebbe tornare a nevicare, dice<br />

il meteo, nel pomeriggio.<br />

Vedremo.<br />

sabato 23 febbraio, 17:50<br />

La strada si è imbiancata in fretta,<br />

nevica forte.<br />

Il paesaggio fuori dal finestrino è<br />

un paesaggio in bianco e nero,<br />

sfumato da mille tonal<strong>it</strong>à di grigio.<br />

Quando riuscirò ad andare a<br />

carpe?<br />

sabato 23 febbraio 21:15<br />

Accendo il computer, clicco sul<br />

meteo, guardo le previsoni per la<br />

prossima settimana, da mercoledi<br />

rasserena, salgono le minime<br />

verso il fine settimana.<br />

Clicco sulle previsioni per i<br />

prossimi 15 giorni, temperature<br />

stabili un poco al di sopra della<br />

norma, le massime si alzano. “Dai<br />

rimani così” mi dico! Qualche<br />

giorno di sole e nuvoloso nel<br />

weekend! Questo volevo vedere,<br />

finalmente! Speriamo non<br />

cambino, la probabil<strong>it</strong>à che<br />

rimangano invariate è<br />

bassissima, ma devo mettere le<br />

mani avanti, al massimo rinuncio.<br />

Claudia, non questo ma il<br />

prossimo fine settimana se le<br />

previsioni non cambiano vado a<br />

pescare.<br />

domenica 3 Marzo, 20:10<br />

Manca una settimana, Ricontrollo<br />

il meteo. Clicco sullʼicona delle<br />

previsioni, osservo con ansia.<br />

Temperature in aumento nelle<br />

minime tutta la settimana, sopra i<br />

4 gradi, le massime attorno ai 14<br />

gradi, anche con la pioggia<br />

prevista per metà settimana. Che tempo trovo a salire<br />

venerdì? mi domando. Arriverò a buio, in un posto che non<br />

conosco, devo anticipare unʼora. Dovrebbe essere nuvoloso<br />

venerdì, sabato e domenica variabile, temperature costanti e<br />

alte. Sarebbe il massimo! Speriamo tenga questa previsione.<br />

Sette giorni, non dovrebbero cambiare o stravolgersi, non<br />

dovrebbe...<br />

Mercoledì 6 marzo, 16:30<br />

Piove.


Previsioni cambiate, venerdì pioggia debole tutto il giorno, sabato pioggia nel pomeriggio fino a<br />

dopo mezzanotte, domenica schiarisce dalla mattina. Per fortuna la temperatura non cambia!<br />

Questo è importante, deve tenere questa temperatura. Sarebbero 2 settimane abbastanza<br />

tiepide, dovrebbero mettere in moto qualche pesce in quella distesa dʼacqua, spero.<br />

Giovedì 7 marzo, 17:35<br />

Chiudo il baule, dovrei aver caricato tutto, manca la barca, come sempre la caricherò domattina,<br />

domani dovrebbe piovere.<br />

Venerdì 8 marzo, 6:15


Barca caricata, è nuvoloso ma non fa freddo, ieri sera le previsioni non erano cambiate, oggi<br />

dovrebbe piovere, domani un po meno e domenica sereno.Speriamo<br />

Venerdì 8 marzo, 15: 05<br />

Saluto il capo e parto.<br />

Piove.<br />

Supero macchine su unʼautostrada abbastanza trafficata, spero solo di non trovare incidenti, se<br />

tutto va bene arriverò sul lago poco prima che faccia buoi, sperando di non sbagliare strada.<br />

Luca mi ha mandato le indicazioni per trovare la via, dovrei farcela, se non trovo intoppi.<br />

Le ore passano, la strada scivola veloce dietro di me, mi fermo allʼautogrill portafortuna, è un r<strong>it</strong>o<br />

che ripeto da anni, compro qualcosa da mangiare, al posto delle unghie che mi divoro<br />

incessantemente quando guido da solo. Mi aiuta a pensare.<br />

Speriamo di prendere qualcosa, dovrebbe essere buono, secondo me queste condizioni<br />

dovrebbero aver messo in moto il pesce. Lo scorso anno queste condizioni mi regalarono una<br />

grande pescata.<br />

Da allora aspetto questi giorni, questo meteo. Ci credo.


Fuori piove, la temperatura è costante, 9 gradi.<br />

Venerdì 7 marzo, 18: 40<br />

Piove, non forte ma costantemente.<br />

Scendo dalla macchina, cʼè ancora un filo di luce, guardo laggiù,<br />

dove dovrò arrivare con la barca, sembra non ci sia nessuno.<br />

E chi ci dovrebbe essere, con un tempo così.<br />

Non mi cambio, non ancora, tengo i vest<strong>it</strong>i da lavoro, inzuppo<br />

questi poi mi cambio quando è ora di partire da qui.<br />

Monto la barca, pian piano tutta la roba va ad occupare il suo<br />

posto, oramai, a forza di farlo, ogni oggetto finisce sempre nella<br />

stessa posizione, la branda lo zaino le borse eseguo queste<br />

operazioni come in trance, nemmeno ci penso più, in poco<br />

tempo sono pronto per trasbordare.<br />

Parcheggio la macchina metto il giubbotto salvagente e la<br />

lampada da testa, oramai è buio.<br />

Silenzio.<br />

Rumore di gocce che cadono sullʼacqua.<br />

Accendo la lampada, e mi assale quella sensazione esaltante di<br />

libertà, quando la nuvola vaporosa del mio fiato incontra il fascio<br />

di luce a led. Ci siamo Io, il Maestoso lago e la natura.<br />

Mi sento vivo, al di là di come finirà anche questa avventura.<br />

Costeggio il canneto e finalmente arrivo sulla sponda. Era tanto<br />

che volevo pescare qui, ma per un motivo o unʼaltro non ero mai<br />

venuto ancora, quando volevo venirci alla fine ho optato per<br />

riprovare unʼaltra postazione ancora molto inesplorata, lasciando<br />

questo spot ai miei amici Fabio e Luca.<br />

Si divertirono.<br />

Ora tocca a me vedere se sono capace di catturare in queste<br />

condizioni di pesca estremamente complicata. Pescare uno spot<br />

ricchissimo di ostacoli sul fondo, con frizioni chiuse e tirare<br />

senza pietà. Luca pescando in fiume è un veterano di questo<br />

tipo di approccio, Fabio se cʼè una cosa che non ha paura di<br />

fare è lottare, infatti quando pescò qui lo scorso anno, si fece<br />

valere tanto da stupire anche Luca per certi versi. Fabio è un<br />

gran pescatore del resto. Io non sono uno bravissimo nel tiro<br />

alla fune, tendo sempre a cedere quando penso che qualcosa<br />

possa mollare, il filo, un nodo, e magari recuperare dopo<br />

cercando di districare il pesce dagli ostacoli. A volte ho vinto,<br />

anche con qualche bel “numero”, ma spesso ho perso.<br />

Anche questa volta sarà dura, e spero di migliorare. Sono qui<br />

anche per imparare.<br />

Ticchettio di pioggia sulla giacca.<br />

Monto lʼoval come prima cosa, e butto dentro tutto quello che<br />

devo bagnare il meno possibile.<br />

Sto sudando, buon segno.<br />

Il terreno qui è scosceso, sono da solo, decido di tenere le<br />

canne vicino la tenda anche a costo di tenerle molto alte rispetto<br />

il livello dellʼacqua, ma in un tiro alla fune come sarò costretto a<br />

fare preferisco arrivare sub<strong>it</strong>o sulla canna e dare meno tempo<br />

possibile ad un eventuale pesce di pensare ad una strategia di<br />

fuga tra gli ostacoli.<br />

Pesco con picchetti singoli, in modo da disporli comodamente e<br />

senza che i fili mi siano poi di intralcio quando sarà il momento<br />

di uscire con la barca. quando si pesca aprendo le canne a<br />

ventaglio, per quel che mi riguarda il pod è solo un intralcio, con<br />

tutti quei fili che partono da un unico punto per aprirsi in tutte le<br />

direzioni.<br />

Picchetto e calcio per terra per due canne e le altre due con<br />

picchetto posteriore a causa del terreno sconnesso.


Non mi ci vuole niente a sistemarmi.<br />

Apro le mie 10 piedi e le appoggio allʼentrata del bivvy,<br />

entro ed inizio a preparare le montature.<br />

Tre delle 4 canne aperte sono gia montate, una dovrei<br />

farla totalmente, decido che per la prima notte pescherò<br />

solo con quelle tre. Sono stanco.<br />

Su due canne cambio il terminale, monto un c3 dellʼuno<br />

con treccia da 80 lb, la terza ha montato gia un terminale<br />

con 360 rig per pop-up. Decido di lasciarlo.<br />

Opto per inneschi ad omino, come sempre quando pesco<br />

su fondali morbidi; una 20/16 e una 24/20, tutte esche<br />

prese dal bidone dovʼerano state preventivamente<br />

ammollate in un di insect juice e belachan disciolto, in<br />

modo da rendere veramente puzzolenti sia le nuove Bk 2s<br />

e che il pellet di diversi diametri contenuti in esso.<br />

Sullʼinnesco per pop-up una bella 26 allo scopex.<br />

Silenzio, buio.<br />

Ha smesso di piovere.<br />

Calo in fretta le tre canne, pasturando con poche esche<br />

ammollate e non , abbastanza vicino allʼinnesco, se si<br />

muove qualcosa vorrei lo trovasse prima che si sazi, se si<br />

muove un buon numero di pesci, alcuni rimarranno<br />

affamati e torneranno, o almeno è quello che spero.<br />

Venerdì 7 marzo, 23:10<br />

Ho mangiato un paio di scatolette, sono a pezzi, ho<br />

chiamato la mia compagna per la buonanotte, e ora non<br />

mi resta che aspettare che qualcosa accada, oppure no.<br />

Buio.<br />

Silenzio.<br />

Sabato 8 marzo, 3:06<br />

Apro gli occhi. Guardo lʼora, ho un messaggio della<br />

Claudia che mi da la buona notte e lʼin bocca al lupo, non<br />

me ne ero nemmeno accorto fosse arrivato.<br />

Mi sa che non si prende nulla, eppure..<br />

Sabato 8 marzo, 4:15<br />

Biip, biiiip biiip bip<br />

Esco dal sacco a pelo il più in fretta possibile cercando di<br />

infilarmi gli stivali alla veloc<strong>it</strong>à della luce, averli di un paio<br />

di numeri più grandi aiuta in questo, nel buoi il mio<br />

pensiero è che la canna venga sradicata assieme al<br />

picchetto dalla violenza della partenza, esco dalla tenda e<br />

trovo lo swinger tutto afflosciato, in me non cʼè nessuna<br />

es<strong>it</strong>azione, tanto che mentre focalizzo il segnalatore visivo<br />

ho gia la canna in mano e sto tirando.<br />

Dallʼaltra parte non cʼè nulla.<br />

Recupero la montatura maledicendola e maledicendo me<br />

per non averla sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a. Eppure ci avevo preso in un altro<br />

lago con quel tipo di rig.<br />

Ma non ci penso su ulteriormente e in pochi minuti<br />

confeziono unʼaltro classico senza nodo con lʼ80 lb.<br />

Esco a calare, non accendo la luce, mi basta quella<br />

dellʼeco e il bagliore notturno, i miei occhi si sono ab<strong>it</strong>uati<br />

e vado abbastanza bene, mentre calo lʼinnesco sento un<br />

fragoroso salto di una carpa proprio in zona ostacoli dove<br />

i massi e la legna son più f<strong>it</strong>ti.<br />

Allora ci sono!<br />

Silenzio.<br />

Sabato 8 marzo, 6:15


Apro gli occhi. Eʼ gia giorno.<br />

Non ho preso nulla.<br />

Discosto con una mano il lembo aperto di porta e guardo fuori, cʼè nebbia, f<strong>it</strong>ta e bassa.<br />

Eʼ magico.<br />

Per un po osservo il panorama, le canne imperlate di goccioline brillanti, la nebbia che sale pian<br />

piano dallʼacqua nel grigio della mattina presto, lʼimmobil<strong>it</strong>à perfetta.<br />

Mi giro nel sacco a pelo e mi godo il tepore e il silenzio.


Chissà, mi domando.<br />

Sabato 8 marzo, 6:40<br />

Bip Bip!<br />

Con la mano discosto il lembo di porta e guardo la canna, quella a cui ho cambiato il terminale<br />

nelle notte! Vedo la cima sussultare timidamente.<br />

Mi infilo gli stivali ed esco velocemente, una volta fuori vedo ancora la vetta sussultare e sento i bip<br />

del segnalatore, ferro con forza con una mano sulla bobina del mulinello. Dallʼaltra parte grosse e


potenti testate mi fanno capire che ci siamo, pianto il<br />

calcio della canna nellʼinterno coscia e piego la canna<br />

bassa lateralmente per far voltare il muso al pesce che<br />

tira e strattona, ma nemmeno tanto. Ad ogni testata<br />

penso di aver slamato o perso il pesce perchè il tutto si<br />

affloscia nei movimenti destra-sinistra del muso del<br />

pesce, per poi rimettersi in tiro sotto la mia costante<br />

trazione, potere della treccia. Eʼ adrenalina pura!<br />

Continuo a tirare per portare il pesce il più lontano<br />

possibile dagli ostacoli e quando mi sembra<br />

abbastanza lontano salgo in barca e gli vado incontro.<br />

Mi siedo sulla panca centrale e spengo il motore,<br />

oramai sono sul pesce, lo vedo aggallare ad una 15ina<br />

di metri da me, non sembra enorme, la stimo sui 10 kg,<br />

allento un pelo la frizione e mi godo quei minuti finali di<br />

combattimento, con la mia morbida c1 che assorbe le<br />

ultime fughe del pesce. Lo vedo passarmi di fianco, con<br />

quel ventre color oro e la schiena scura, adesso mi<br />

sembra più grossa, molto di più di quel che credevo!<br />

preparo il guadino, e alla seconda sgallata è dentro.<br />

Sorrido e penso a Kevin quando mi raccontava<br />

dellʼincredibile comod<strong>it</strong>à delle canne da 10 piedi ed io<br />

che , testardamente, ripetevo che mi trovavo benissimo<br />

anche con le 12 piedi. Che stupido, non cʼè paragone,<br />

un pesce che sgalla a 2 m dalla fiancata della barca<br />

rende tutto più facile, non è per nulla paragonabile.<br />

Alzo il pesce dallʼacqua e mi rendo conto di aver<br />

sbagliato tremendamente la stima, la metto nel<br />

materassino e la peso.<br />

Eʼ bellissima, un pesce stupendo, perfetto, è valso in<br />

pieno la fatica e gli sforzi fatti per per esserci, i<br />

chilometri, sono veramente contento. Scatto una foto<br />

veloce col telefono e la mando a Luca, poi la metto in<br />

sacca il tempo necessario a preparare il set fotografico.<br />

Chiamo i miei amici e gli racconto lʼaccaduto, qualche<br />

insulto, ma anche felic<strong>it</strong>à per la cattura, sapendo le<br />

difficoltà di pesca in questo posto.<br />

Prima di preparare cavalletto e materassino, reinnesco<br />

la canna, la controllo nel sottoriva e noto che il<br />

bilanciamento è perfetto, la piccola pineapple del 16<br />

stacca la 20 la lunghezza del capello dal fondo,<br />

mantenendo lʼamo appena appoggiato con la punta, e<br />

ricalo, il cielo coperto, anche se forse sembra possa<br />

passare qualche raggio di sole con lʼavanzare delle ore,<br />

mi da fiducia, il lago è calmo, non cʼè nessuno.<br />

Silenzio.<br />

Preparo il tutto per le foto, alla 15esima foto la<br />

macchina si inceppa, ma contento dei risultati ottenuti<br />

fino a quel momento libero la carpa, e cerco di capire il<br />

perchè non vada più, eppure a casa ho svuotato la<br />

scheda! Questo è un problema! Cancello qualche foto<br />

appena fatta venuta male, ma me ne restano solo 2 da<br />

poter fare! Chiamo la Claudia, e mando un messaggio<br />

a Salvo, lui saprà aiutarmi!<br />

Scopro di aver sbagliato la procedura di formattazione<br />

della scheda, in poche parole ho fatto una cazzata ed<br />

ora, anche abbassando la risoluzione delle<br />

foto me ne rimangono solo 15 o 16. Per<br />

risolvere il problema dovrei cancellare<br />

quelle appena fatte, resettarla e poi sarei a<br />

posto. Ma non voglio cancellare le foto, se<br />

catturo ancora terrò le più belle, mi porro il<br />

problema quando esso si presenterà.<br />

Sabato 8 marzo, 9:20


Qualche uccellino timidamente canta, lo sento da lontano nel bosco.<br />

Il celo è spaccato, qualche raggio di sole sbuca dalle nuvole, è abbastanza caldo per essere inizio marzo.<br />

In piedi davanti alla tenda osservo il lago, mentre scambio qualche messaggio con Luca, in pesca<br />

anchʼesso in un canale delle sue parti. Il silenzio e la pace sono inebrianti. Non cʼè nessuno sul lago, a<br />

parte me, per quel che posso vedere.<br />

Biiip Biiiipp..<br />

Vedo il calcio della canna strisciare per terra e il primo anello piantarsi contro il segnalatore, la vetta<br />

scuote e piega verso il basso! Sono ad un passo da essa così ferro immediatamente, è la stessa canna,


quella appena ri calata, quella che ho scoperto essere nel punto dove anche i miei<br />

amici avevano avuto il numero maggiore di partenze.<br />

Con la mano sulla bobina eseguo gli stessi movimenti fatti per la cattura precedente,<br />

ma questa sembra molto più inferoc<strong>it</strong>a! Le testate sono imponenti, e tira a voler<br />

entrare tra i il reticolo di legna e pali sul fondale, mi sforzo, e non poco, di non cedere<br />

filo, ed al contrario faccio un paio di passi indietro. Un paio di volte il pesce mi<br />

raddrizza la canna, costringendomi a fare, stavolta, due passi in avanti, ma riesco a<br />

tenerla, riesco a voltargli il muso e a portarla in zona sicura! Che adrenalina! Ancora<br />

negli occhi ho la visione della canna completamente ricurva tra le mie mani! In tutto,<br />

saranno passati si e no 15 violentissimi secondi! Con il pesce abbastanza fuori<br />

pericolo esco in barca e mi godo in pieno la fine del combattimento, anche questo<br />

sembra un pesce come il precedente, e la cosa mi riempie di gioia, due bestie così,<br />

sono gia un gran risultato! Una volta a riva stavolta mi accorgo di essermi sbagliato<br />

ma in eccesso, ma non è un problema! Anche questo è un pesce magnifico!!<br />

Sabato 8 marzo, 10:05<br />

Come ho fatto precedentemente ho messo il pesce in sacca il tempo per preparare<br />

macchina fotografica e treppiede e aggiornare gli amici sullʼaccaduto, poi inizio con<br />

le operazioni di autoscatto. A 5 frame alla volta faccio in fretta a finire le foto<br />

disponibili, con il pesce quasi completamente immerso nellʼacqua nella culla posso<br />

permettermi di cancellarne qualcuna e fare lʼultima serie. Le guardo, sono<br />

soddisfatto, spengo la macchina e mi avvio verso il materassino per liberare il pesce.<br />

Bip bip!<br />

Sono ad un passo dal materassino col pesce dentro quando i due bip mi fanno<br />

guardare in alto verso la canna posta più lontano alla mia sinistra.<br />

La vetta sussulta timidamente, come se una scardola stesse giocando con lʼesca.<br />

Faccio i pochi passi che mi separano dalla canna e senza indugiare ferro.<br />

Dallʼaltra parte arrivano le prime imponenti testate, ho calato un poco più lontano<br />

dagli ostacoli, ma la paura che il pesce voglia andarci in mezzo è sempre presente.<br />

Tiro con forza indietreggiando, penso che ho la carpa nel materassino da liberare, e<br />

ad essere onesto, non sembra che ci sia un grosso pesce dallʼaltra parte. Tiro<br />

talmente tanto che non mi accorgo di averlo quasi portato a metà strada tra me e<br />

dove era calato il terminale, penso che a questo punto non uscirò nemmeno in barca,<br />

quindi scendo verso lʼacqua nel momento che aggalla per unʼattimo. Non lʼho vista,<br />

ma sembra piccola, stavo per prendere il guadino, poi unʼaltra serie di potenti testate<br />

e il pesce si pianta sul fondo, adesso mi sembra di avere un sacco di cemento<br />

dallʼaltra parte. Eʼ pesante e tra uno spicchio senza riflesso sullʼacqua ne scorgo la<br />

schiena. Cazzo, Cazzo! Esclamo tra me e me, il pesce sembra bello, sicuramente un<br />

pesce a cavallo dei 20 kg, e mentre la mia mente formula questi pensieri la carpa<br />

piega alla mia sinistra ad una trentina di metri da riva. Il pesce va lento alla mia<br />

sinistra, non si stacca dal fondo e preso un po dal panico apro la frizione e il ticchettio<br />

inizia a farsi continuo, non ci sono ostacoli in teoria, ma mai si sa. La canna è un arco<br />

completamente ricurvo tra le mie mani, il pesce passa sotto il filo della canna centrale<br />

e in me cresce il panico che qualcosa possa andare storto, anche perchè il pesce è<br />

ingovernabile, fa quello che vuole. Piego la vetta della canna nel tentativo di girarla, e<br />

finalmente ci riesco, e dopo un po, ripassando sotto la cima di quella ancora<br />

appoggiata sul picchetto vedo il filo di essa rimettersi in posizione, segno che non si<br />

è attorcigliata, getto il guadino in barca e stacco la corda che la tiene legata a riva,<br />

nel frattempo il pesce, lentamente, inesorabile, inizia a prender filo e tornare verso il<br />

lago aperto, verso gli ostacoli da cui son riusc<strong>it</strong>o ad allontanarla.<br />

Tensione.<br />

Alla massima veloc<strong>it</strong>à gli arrivo quasi sopra, e spengo il motore, il cielo, ora nuvoloso,<br />

e lʼacqua scura non mi fanno intravedere la preda, che è quasi sotto la barca, la<br />

canna è un cerchio, con la vetta che sfiora la superficie, ma dopo poco sgalla di<br />

fianco a me, e la mia testa va in tilt, la cosa che mi impressiona è la base della coda,<br />

mi sembra esageratamente grossa, metto immediatamente il guadino in acqua e lo<br />

affondo sotto il pesce, è a meno di 2 m da me eseguo questa operazione in un batt<strong>it</strong>o


di ciglia e nemmeno farlo apposta il pesce decide di inabissarsi con un potentissimo colpo di coda,<br />

ma non fa altro che entrare nella larga bocca del guadino! Eʼ mia! lʼho guadinata sub<strong>it</strong>o e questo è<br />

stato molto importante!<br />

Penso al pesce ancora nella culla e senza guardare più di tanto la preda nella rete accendo il<br />

motore per tornare a riva, ma il peso del pesce nn fa muovere la barca, Allora la tiro verso il motore<br />

e vedo che il pesce è grosso, ma non mi rendo conto quanto, nei miei pensieri è comunque un<br />

pesce da 20 kg. Sono euforico.<br />

Non essendo lontano da riva la raggiungo in fretta, e mentre scendo guardo nella rete, e vedo che<br />

il pesce è veramente grosso, e tenta una fuga dentro al guadino. In me si accende la spia del<br />

panico, ho un buco in fondo alla rete e mi assale il terrore che possa aprirlo e riuscire a slamarsi e<br />

a scappare! così prendo il manico in mano e lʼassecondo in quei metri di fuga violenta.<br />

Poi si calma! riappoggio il manico sulla mariposa e rovescio la carpa che ancora stava ne<br />

materassino in acqua. se ne va come se fosse mai entrata in quel materassino; meglio penso tra<br />

me e me. Posiziono la culla in un posto sicuro e sollevo con enorme fatica quel pesce per<br />

metterglielo dentro.<br />

Non credo ai miei occhi, mi sembra immenso.


Eʼ immenso.<br />

Poi mi dico che<br />

probabilmente non è poi<br />

così grande, è che non<br />

catturando tanti esemplari<br />

sopra i 20 kg ed essendo<br />

passato tanto tempo oramai<br />

dallʼultima forse sto<br />

esagerando.<br />

Mi sembra immenso.<br />

Continuo a guardare quel<br />

corpo, la base della coda,<br />

sono in trance.<br />

Ok, mi dico, devo slamarla,<br />

vado verso la testa e cerco<br />

lʼamo, lo trovo piantato<br />

esattamente a centro<br />

labbro, ma il labbro è<br />

talmente grosso che la<br />

curvatura del mio c3 dellʼ1 è<br />

pari allo spessore del<br />

labbro, e non capisco come<br />

possa essersi allamata!!<br />

Che bocca possente!<br />

scatto velocemente una foto<br />

col cellulare al pesce sul<br />

materasso dopodichè la<br />

infilo nella sacca di<br />

mantenimento, per<br />

calmarmi.<br />

Con il pesce in acqua<br />

tranquillo, mando un<br />

messaggio a Luca e poi a<br />

Fabio la mia ragazza, a<br />

Kevin e a Salvo, sono al<br />

settimo cielo, anche se non<br />

ho ancora pesato il pesce, a<br />

tutti dico che è enorme, ma<br />

che magari sbaglio, e tutti<br />

mi dicono di pesarla. Metto<br />

giu il telefono e prendo la<br />

bilancia, sono<br />

completamente in tilt, vado<br />

in acqua e provo a pesarla.<br />

cerco di sollevarla e mi<br />

aspetto di vedere sul display<br />

la cifra dei 23/24, invece<br />

mostra numeri che solo nei<br />

sogni avevo visto, ma non<br />

riesco a capire, mi tremano<br />

le braccia e non riesco a<br />

pesarla!<br />

Richiamo i miei amici e li<br />

informo del fatto che non<br />

riesco a pesarla! La loro<br />

gioia mi riempie il cuore<br />

ancora adesso e lo farà per<br />

sempre, le loro parole sono<br />

marchiate a fuoco nella mia mente e nel mio cuore, il messaggio di Kevin<br />

mi riempie di orgoglio. Con lʼaiuto di una corda legata ad un albero riesco<br />

finalmente a pesare questo enorme pesce, probabilmente il mio pesce<br />

della v<strong>it</strong>a, soffoco unʼurlo dentro di me, finalmente mi dico, non ci posso<br />

credere. La rimetto immediatamente in acqua di modo che possa<br />

riposarsi, non so se più lei o più io.<br />

Inizia il giro delle telefonate, Salvo mi “salva” facendomi fare delle foto al<br />

display della macchina fotografica ai pesci fotografati prima, dopodiche<br />

formatto la scheda per prepararmi alle foto con questo magnifico<br />

esemplare. Con la testa non ci sto più, sbaglio a mandare i messaggi,<br />

non riesco a scrivere. Che strane emozioni sa regalare un pesce.<br />

Fin che le braccia reggono faccio foto, sicuramente avere avuto qualcuno<br />

che scattasse avrebbe prodotto qualche bella foto in più ma ve bene lo<br />

stesso.<br />

Ad un certo punto le mie braccia non ce lʼhanno più fatta ad alzare quel<br />

bestione, siamo stati un po in acqua assieme, e poi è r<strong>it</strong>ornata libera<br />

nella sua immensa distesa dʼacqua.


Che strana è la v<strong>it</strong>a eh? penso.. Ho sognato di prendere<br />

quel pesce mille volte in mille occasioni diverse, e oltre<br />

allʼincredibile fortuna di essere riusc<strong>it</strong>o a catturarla, è usc<strong>it</strong>a<br />

quando proprio non me lo aspettavo.<br />

Culo, dico io.<br />

Eʼ sera, unʼaltra partenza mi regala unʼincredibile<br />

combattimento dalla barca con unʼaltro magnifico pesce nel<br />

silenzio di un lago deserto al tramonto, ma la mia testa<br />

connette a tratti, la mia mente torna sempre a quello che mi<br />

è successo la mattina.<br />

La notte trascorre quasi totalmente tranquilla, slamo una<br />

carpa poco prima dellʼalba, ma quasi nemmeno mi<br />

interessa, mentre smonto il campo sotto un tiepido sole<br />

perdo unʼaltro pesce nel tiro alla fune iniziale, e anche in<br />

questo caso non ne sono amareggiato, penso di avere gia<br />

ricevuto tutto il giorno prima, e queste due slamate ci<br />

stavano nel complesso.<br />

Penso sempre a quel pesce, preso<br />

grazie a Luca, Kevin Fabio, a tutti i<br />

miei amici, con cui mi confronto,<br />

discuto l<strong>it</strong>igo e faccio pace, penso<br />

alle loro parole, la loro felic<strong>it</strong>à, al<br />

messaggio di Kevin che quasi mi fa<br />

piangere tanto è bello, ma non<br />

glielo dirò mai, ricevere complimenti<br />

da chi non ne fa, vuol dire molto, un<br />

vero amico, gli devo tantissimo.<br />

Grazie a voi, a un po di sano culo,<br />

son riusc<strong>it</strong>o a prendere quello che<br />

probabilmente sarà il mio pesce<br />

della v<strong>it</strong>a.<br />

Ora non mi resta altro da fare che<br />

cercare di smentire questa<br />

affermazione.<br />

Ciao.


K8......<br />

Di Leonardo<br />

Bresolin


E’ la fine dell’ennesima sessione, spesso si torna a casa con la macchina<br />

fotografica ricca di nuove, splendide catture, molte altre invece no,<br />

rientriamo con la mente invasa da dubbi, domande e rimpianti.<br />

Recriminiamo il fatto di non aver fatto questo o quello….ragioniamo<br />

sugli errori commessi o probabili tali, sul perché di questa sconf<strong>it</strong>ta e alle<br />

volte andiamo pure in cerca di qualche scusa.


Per l’ennesima volta r<strong>it</strong>orno con un nulla di fatto frustrante ,che trova<br />

spiegazione nelle condizioni del lago non ancora ottimali….pescare abbiamo<br />

pescato bene, gli spot erano promettenti e le esche già testate, fatto stà che<br />

la storia si è ripetuta di nuovo. Durante il viaggio di andata la fiducia è al<br />

massimo sebbene questo lunghissimo inverno non sia dalla nostra parte.<br />

Quel canneto, l’albero sommerso e il canalone non potevano non essere hot<br />

spot ma nulla, nemmeno sta volta! Ma dove altro ho toppato?? Il terminale<br />

calato male? La punta dell’ami impigliata nell’ anti gambero? Quel metro di


differenza tra il fango e il fondale compatto? ed il motore che ci muove<br />

ogni volta verso una riva è talmente forte che va oltre ogni cappotto. Non<br />

sono proprio sicuro che siano solo i tramonti o i bellissimi paesaggi che<br />

ci spingono di nuovo li ma la voglia di rivinc<strong>it</strong>a, la voglia di non sentirsi<br />

sconf<strong>it</strong>ti dal lago, di emulare chi prima di noi è riusc<strong>it</strong>o a catturare il<br />

pesce che noi cerchiamo e non essere da meno!<br />

E la splendida sensazione di non essersi fatti tentare da “carpe facili”, di<br />

accettare la sconf<strong>it</strong>ta e preparare la vendetta, senza scendere a<br />

compromessi, senza chiudersi in un recinto con la consapevolezza che<br />

va bene così, madre natura ha avuto ragione, le carpe hanno vinto e<br />

tornerò a sfidarle in casa loro, dove sono nate e devono stare.


Sono tanti i pensieri che mi<br />

accompagnano lungo la strada<br />

del r<strong>it</strong>orno, un colpo di telefono<br />

a Ricky verso Padova per<br />

salutarlo e ringraziarlo, a casa si<br />

scarica la macchina e si ricarica<br />

per una nuova sfida…una singola<br />

del 20 affondante lì…dove non<br />

ho mai dato troppa fiducia...e<br />

invece... biiiiiiiip…


Di Ma!eo Terzi<br />

Il FIUME solca la<br />

CAMPAGNA


1 Pa"e


L'acqua del fiume corre sotto i ponti<br />

lasciando,col passare del tempo,segni<br />

indelebili ai margini del suo letto e sulle<br />

rocce che proteggono il suo percorso.<br />

Ogni piena,al suo passaggio,scava le<br />

morbide terre di questo paesaggio della<br />

bassa Emiliana, quasi a ricordare le<br />

rughe del volto vissuto di un vecchio<br />

saggio. Rughe che partono dagli<br />

Appennini e si dilungano fino alla<br />

bassa,dove il vecchio saggio incontra il<br />

suo migliore amico:il fiume Po.''Il<br />

mondo piccolo'',meraviglioso e<br />

inossidabile,dove solo osservando una<br />

vecchia cascina che spunta da un campo<br />

di grano dorato, è come se una storia o<br />

un racconto prendessero<br />

v<strong>it</strong>a..Immergersi in questo<br />

paesaggio,dove è come se il tempo<br />

avesse fermato il suo cammino,pare di<br />

vivere in un sogno oppure in un<br />

racconto di Giovannino Guareschi,figlio<br />

illustre di queste terre generose.<br />

Osservando l'acqua con<br />

attenzione,potresti credere di vedere<br />

Don Camillo in sella alla sua<br />

bici,pedalare in tutta fretta per<br />

raggiungere il suo acerrimo<br />

nemico,Peppone! Ogni stagione che si<br />

sussegue in questi luoghi,porta con se il<br />

ricordo dei momenti vissuti sulle sue<br />

magiche sponde. E,forse,solo il vecchio<br />

saggio potrebbe raccontare di<br />

emozionanti avventure di pesca. Più gli<br />

anni passano,e più mi rendo conto di<br />

quanto io,mi senta ancorato alle mie<br />

radici ,non solo per un senso di<br />

appartenenza a questa meravigliosa<br />

terra piena di contraddizioni. Terra di<br />

contese,di discordie,ma piena di<br />

altruismo e,quindi,di uman<strong>it</strong>à. Sono<br />

molto legato a quei posti ,a questo<br />

fiume, perche da qui partono i miei<br />

primi passi da pescatore.<br />

Memorie di un vecchio saggio<br />

Ho cominciato questo articolo dedicando<br />

l’introduzione ad un vecchio saggio, allora<br />

perche non raccontare qualche esperienza<br />

vissuta su questo meraviglioso fiume…. Ci<br />

sarebbe molto da scrivere e da raccontare<br />

visto che e proprio in questi posti che mio<br />

padre mi ha insegnato la meravigliosa arte<br />

della pesca, ma aimè dovrei scrivere un libro,<br />

mi dilungherei troppo e quindi dedicherò le<br />

prossime righe ad un periodo ben preciso e<br />

abbastanza recente... Questo periodo<br />

probabilmente a ripagato le lunghe giornate<br />

dedicate alla preparazione degli spot e alle<br />

pasturazioni notturne anche se invano, per<br />

non attirare le attenzioni di qualche pescatore<br />

indesiderato, le lunghe passeggiate<br />

osservando anche il minimo movimento sulla


superficie dell’acqua, alle mille foto scattate per immortalare anche i minimi cambiamenti, i<br />

paesaggi e le stagioni indimenticabili, soprattutto le giornate dedicate alla preparazione del<br />

posto di pesca. Nel 2005 decisi di pescare in un tratto di fiume che già era di mia<br />

conoscenza nel quale avevo ottenuto ottimi risultati. Questo tratto in questione presentava<br />

un piccolo rettilineo, con qualche ostacolo sommerso e una massicciata sul lato opposto. In<br />

passato catturai qualche bella regina, ma ricordavo anche che ogni volta che mi recavo in<br />

questo posto la mia attenzione veniva distolta da rumorosi salti ad un centinaio di metri a<br />

monte dalla mia posizione. Decisi quindi di dedicare un po di tempo alla zona superiore da<br />

dove avevo sempre pescato pur sapendo che la zona in questione era molto selvaggia e poco<br />

raggiungibile a piedi. Infatti Dopo una lunga passeggiata lungo la riva del fiume cercai di<br />

scendere per una decina di metri, in mezzo a folte frasche e spine, ma la vegetazione mi<br />

impediva di osservare correttamente il corso del fiume. Non ostante la f<strong>it</strong>ta vegetazione<br />

riuscii a dare una sbirciatina ma non sufficiente per avere il quadro della s<strong>it</strong>uazione, decisi<br />

allora di arrampicarmi su un grosso salice nella zona superiore un punto di osservazione<br />

perfetto.. Questo tratto formava un brusco meandro già di mia conoscenza, formando cosi<br />

un ottima opportun<strong>it</strong>à di pesca . Mi recai ancora sul posto ma questa volta mun<strong>it</strong>o di natante<br />

riuscii quindi a raggiungere la zona e decisi di scandagliare con attenzione, verificando in


oltre se c’era anche la possibil<strong>it</strong>à di creare una postazione per eventuali notturne con tendino…<br />

Con grande fortuna trovai quello che si può definire un posto perfetto con le condizioni ideali<br />

di pesca, il meandro formava a valle una buca che in condizioni di livello normali era profonda<br />

circa 4,5 metri lunga una ventina di metri , sulla sponda ripida al fianco di un grosso pioppo<br />

c’era in oltre anche la possibil<strong>it</strong>à di creare una postazione, a monte della postazione vi era<br />

anche un piccolo canale che usciva proprio al centro del meandro, decisi quindi di incominciare<br />

a pasturare. Mi recai sul posto regolarmente ogni tre giorni, e ogni volta pasturando 3kg di<br />

boilies assieme ad un secchio di Mais che poi decisi di diminuire per volta, per pasturare solo<br />

boilies. Le giornate si allungavano l’aria si faceva sempre più calda e la primavera stava<br />

incominciando. Decisi quindi , armato di pala, un falcetto e qualche tavola di legno<br />

rudimentale, di crearmi la postazione. Finalmente dopo qualche ora di lavoro , riuscii a creare<br />

un terrazzo tipo quelli che si vedono in montagna per la coltivazione dei vigneti , tutto questo<br />

senza togliere troppa vegetazione per far si di non dare troppo nell’occhio. Creai cosi una<br />

postazione quasi perfetta e lontana da occhi indiscreti, raggiungibile “solo” con un natante.<br />

Finalmente era ora di incominciare e neanche senza tanto stupore verificai immediatamente il<br />

potenziale di questo posto, catturai regolarmente in tutte le sessioni di pesca a partire da<br />

Marzo 2005 a Luglio 2005 catturando in oltre, sei esemplari di taglia compresi tra i 14kg fino


ai 18,400kg. Ma purtroppo le elevate temperature portarono una diminuzione<br />

progressiva delle acque che impedirono di proseguire la pesca, con il rammarico di non<br />

avere ottenuto ancora il meglio da questo posto ma con la speranza di farvi r<strong>it</strong>orno .<br />

Tornai quindi in Autunno facendo ancora qualche cattura ma le piogge abbondanti e le<br />

consequenziali piene mi impedirono decisamente di proseguire. Tornai quindi<br />

nell’Aprile 2006 illudendomi di ripetere l’impresa dell’anno prima… già dico<br />

illudendomi perche recandomi sul posto scoprii che dietro la postazione che avevo<br />

costru<strong>it</strong>o con fatica, qualche pescatore non solo aveva disboscato la sponda ma si era<br />

costru<strong>it</strong>o con grande accuratezza una decina di scalini, per raggiungere comodamente il<br />

terrazzino da me costru<strong>it</strong>o e legando il suo barchino a quel grande pioppo sul fianco<br />

della posta si era assicurato che nessun altro pescasse nella “sua” posizione.. Con<br />

grande delusione ma anche con grande pazienza, decisi di levare le ancore e trovarmi<br />

un altro posto, ma sempre con un grande rammarico perche come ho spiegato in<br />

precedenza sapevo di non aver ottenuto il massimo risultato da questo posto. Visto che<br />

la postazione era bruciata e con me avevo l’attrezzatura da pesca, decisi di non<br />

perdermi d’animo e soprattutto di non perdere tempo in discussioni inutili, cercai un<br />

posto visto che era mattino presto e la giornata era ancora lunga. In questo periodo la<br />

stagione era piuttosto buona il fiume era in ottime condizioni, sugli Appennini nessuna<br />

perturbazione aveva influenzato più di tanto la pianura Emiliana ma se non altro Le<br />

piogge abbondanti del nord avevano alzato il livello del po’, creando cosi ottime<br />

condizioni di pesca sul vecchio signore, che essendo un affluente giovava di questo<br />

innalzamento offrendo alle nostre amiche carpe rifugio e alimento. Allora mi spostai un<br />

paio di chilometri a valle, la scelta dello spot cadde su un grosso meandro non lontano<br />

dalla foce, anche questa era una posizione conosciuta dove avevo già pescato . Lo spot<br />

presentava un fondale di circa 6mt di profond<strong>it</strong>à che si alzava dolcemente via via sulla<br />

mia destra fino ad arrivare ad una profond<strong>it</strong>à massima di circa 3metri, sulla sponda si<br />

trovava una lunga massicciata da protezione per le piene e sulla mia sinistra un grosso


salice rovesciato nel letto del fiume che in quel momento era completamente sommerso. Con<br />

l’intenzione di pescare nell’immediato sottoriva montai il mio Rod-pod a un paio di metri<br />

lontano dal corso d’acqua, sondai per bene il gradino per cercare con precisione la fine del<br />

fondo melmoso e la massicciata onde ev<strong>it</strong>are di incagliare le lenze, avrei potuto anche usare<br />

una montatura con il piombo a perdere ma non amo pescare in questo modo, preferisco che il<br />

piombo rimanga ben ancorato alla lenza, sicuramente in contro tendenza con molti pescatori,<br />

ma prima di adottare questo genere di montature preferisco impiegare diversi metodi per far si<br />

che il piombo non rimanga incagliato pur pescando con il classico lead clip, naturalmente fin<br />

che le condizioni e il posto lo consentano. Dopo di che preparai gli inneschi , le sol<strong>it</strong>e 2 canne<br />

con innesco singolo del 24, e la sol<strong>it</strong>a un po’ isolata dalle altre innescata con del mais , infilai<br />

gli inneschi in sacchetti in P.V.A piuttosto grossi se la memoria non mi inganna 25cm per<br />

10cm, misi le canne dove avevo scrupolosamente sondato, regolai gli indicatori visivi quasi a<br />

zero visto che la corrente era quasi nulla anzi il fiume scorreva leggermente in dietro<br />

probabilmente perché il po’ continuava a crescere. Passai qualche ora comodamente sul<br />

lettino nell’attesa che il pesce abboccasse facendo suonare i miei segnalatori , avevo quasi<br />

preso sonno quando suonò il telefono, risposi con il cuore a mille per un attimo avevo creduto<br />

che fosse una partenza… dopo quattro chiacchere con un amico che ovviamente anche lui si<br />

trovava a pesca mi rimisi comodo, sperando di non dover attendere una partenza ancora per<br />

molto. L’attesa durò veramente poco e questa volta non era per nulla il telefono, la canna<br />

centrale si piegò violentemente e i l segnalatore suonò all’impazzata , ferrai e pur tenendo la<br />

mano sulla frizione per non far fuori uscire troppo filo non fui in grado di contrastare la foga di<br />

questo pesce infuriato, ancora oggi quando lo racconto probabilmente fanno fatica a credermi<br />

ma vi posso giurare che, la frizione girando mi procurò una piccola escoriazione sul palmo<br />

della mano, e quindi dovetti mollare letteralmente la bobina per usare il pollice e l’indice. In<br />

quel modo il pesce prese molto filo e arrivo in diagonale sulla sponda opposta del fiume


“sbalord<strong>it</strong>o” e con il cuore<br />

veramente in gola , osservando<br />

la superficie mi accorsi che la<br />

carpa era a galla quasi ferma e<br />

in quel momento fui quasi<br />

sollevato visto che gli ostacoli<br />

più grossi si trovavano<br />

nell’immediato sotto sponda<br />

proprio sotto di me. Lentamente<br />

cercai di prendere un pò di filo<br />

ma senza forzare troppo, ma era<br />

un pesce veramente tosto,<br />

probabilmente anche di grosse<br />

dimensioni , la distanza fra me e<br />

la carpa si riduceva sempre di<br />

più era al centro del fiume e pian<br />

piano mi veniva in contro come<br />

per farmi intuire per inganno<br />

una certa stanchezza. Mun<strong>it</strong>o di<br />

guadino entrai nell’acqua la<br />

carpa era fin<strong>it</strong>a una decina di<br />

metri sulla destra del mio pod,<br />

dentro una f<strong>it</strong>ta vegetazione<br />

creata da esili rametti di pioppo<br />

cresciuti sulla sponda e fu<br />

proprio in quel momento che la<br />

vidi , cercando di levare il filo dai<br />

rami scorsi questa grossa<br />

sagoma scura era veramente<br />

grossa, una grande regina!<br />

Sollevo la coda fuori dall’acqua e<br />

di code come quelle non ne<br />

avevo viste molte, almeno fino a<br />

quel momento… Decisi di<br />

avvicinarmi lentamente con il<br />

guadino teso verso di lei ma si<br />

rivelò un grande errore. Il pesce<br />

era in un mezzo metro d’acqua e<br />

con una grande scodata si mise<br />

in fuga verso il grande salice<br />

sommerso posto sulla sinistra<br />

della mia postazione, mollai<br />

letteralmente il guadino, per fare<br />

il possibile e impedire che<br />

questo meraviglioso esemplare<br />

finisse dentro questo ostacolo,<br />

ma non ci fu nulla da fare ci fini<br />

sotto e lo oltrepasso . Il filo era<br />

impigliato tra le decine di rami<br />

sommersi , sentivo chiaramente<br />

il pesce tirare e prendersi<br />

nuovamente della distanza fra me e lui, usai tutta la<br />

malizia, escog<strong>it</strong>ai mille modi per riuscire ad avere la<br />

meglio ma non ci fu nulla da fare ormai era a casa sua….<br />

A fine giornata fui comunque soddisfatto portai a<br />

guadino due belle regine rispettivamente di 12,200kg e<br />

14,500 kg e fu una grande battaglia. Riferendomi a gli<br />

spot c<strong>it</strong>ati in precedenza vorrei aprire una parentesi e<br />

dedicare qualche riga alle attrezzature, pescando a<br />

ridosso di questi meandri si incappa in qualche difficoltà,<br />

soprattutto se si pesca sotto corrente sia che<br />

quest’ultima sia lenta, o forte le nostre lenze si<br />

riempiono di detr<strong>it</strong>i e piumini questi ultimi rilasciati<br />

abbondantemente in primavera dai pioppi. In questo<br />

modo il recupero delle nostre lenze o ancora peggio, il<br />

recupero delle nostre catture diventa al quanto<br />

difficoltoso, proprio perche gli anelli delle nostre canne<br />

rimangono intrisi rischiando cosi di otturarsi. Non<br />

ostante all’epoca avessi comunque una buona<br />

attrezzatura mi trovai spesso in difficoltà, pensai di<br />

modificare l’anellatura delle canne o comunque di<br />

apportare qualche modifica. Qualche anno prima durante<br />

una sessione di pesca in Francia sull’òriént , parlando<br />

con un pescatore Francese vidi proprio questo tipo di<br />

modifica, fece applicare un passante sulla punta con un<br />

diametro maggiorato di almeno il doppio di quello<br />

originale, e la motivazione di tale modifica era dovuta<br />

proprio perche nella stagione Autunnale la f<strong>it</strong>ta


vegetazione presente sul fondale si staccava e<br />

quindi trasportata dal vento si impigliava sui fili<br />

rendendo cosi difficoltoso il recupero delle lenze.<br />

Presi contatto con un artigiano che trattava questo<br />

tipo di modifica, dopo un piccolo preventivo che fu<br />

abbastanza salato, feci modificare la punta delle<br />

mie Prologic t-carp , canne molto morbide per<br />

questo tipo di pesca ma altrettanto efficaci, alla fine<br />

secondo la mia esperienza la scelta delle canne e<br />

una cosa molto personale e non discutibile. Con<br />

questo tipo di modifica la strada fu tutta in discesa,<br />

mi trovai molto bene riuscii a pescare<br />

correttamente, i detr<strong>it</strong>i più grossi con qualche<br />

colpetto si staccavano e le piccole quant<strong>it</strong>à di<br />

sporco entravano nei passanti senza otturare nulla<br />

per poi entrare in bobina sul mulinello.. questo<br />

potrebbe rappresentare un altro problema alla fine<br />

la pesca non e solo modifiche ma soprattutto<br />

malizia. Certamente oggi giorno, parlando di canne<br />

la tecnologia a fatto qualche passo in avanti<br />

migliorando le canne e i materiali stessi, ad esempio<br />

oggi dovessi ripetere pescate simili, utilizzerei delle<br />

canne da 10 piedi , canne studiate appos<strong>it</strong>amente<br />

per questo tipo di pesca, e soprattutto per una<br />

agevole azione di pesca dalla barca.<br />

Pescai ancora parecchie volte in<br />

questo grosso meandro , le ottime<br />

condizioni del fiume durarono<br />

ancora per una decina di giorni e<br />

quindi catturai con regolar<strong>it</strong>à ogni<br />

volta che mi recavo sul fiume,<br />

sempre con il pensiero rivolto a<br />

quella grossa regina che era<br />

sfugg<strong>it</strong>a con tanta caparbietà.<br />

Qualche volta pescai anche a metà<br />

settimana, dopo il lavoro partivo<br />

con l’attrezzatura ridotta al minimo<br />

indispensabile per velocizzare il piu<br />

possibile la logistica visto che il<br />

mattino seguente smontavo tutto<br />

per essere sul lavoro alle 8:00 ma<br />

con scarsi risultati, anzi in questo<br />

posto l’attiv<strong>it</strong>à notturna si riduceva<br />

quasi al 50% come se in quel posto<br />

a divers<strong>it</strong>à di altri, le carpe<br />

preferissero il sole a picco di<br />

mezzogiorno . Con l’avanzare della<br />

bella stagione le temperature si<br />

alzarono le condizioni del fiume<br />

non erano tanto favorevoli quindi<br />

decisi per un breve periodo di<br />

optare per altre mete di pesca ma,<br />

con l’intento di tornare per la fine di<br />

Giugno. Tornai sul posto per fare<br />

qualche sopraluogo e vidi che le<br />

condizioni del fiume erano<br />

accettabili pescai giusto un paio di<br />

volte ma sempre con scarsi risultati<br />

e vista la concorrenza di altri<br />

pescatori decisi di spostarmi ancora<br />

più a valle verso la foce.. Alla<br />

prossima usc<strong>it</strong>a IL fiume solca la<br />

campagna Parte 2


una borsa<br />

piena di ......<br />

cose!


Una strana intervista<br />

a<br />

Graziano Giacco


Eccoci arrivati alla seconda usc<strong>it</strong>a della nostra nuova<br />

rubrica.<br />

Sperando che la prima vi sia piaciuta con willy, luca<br />

e l’intervistato Maurizio questa volta il “perquis<strong>it</strong>o”<br />

è Graziano Giacco, ragazzo di Roma, socio di pesca<br />

di Maurizio Pelatelli, che si occuperà di svuotare la<br />

borsa di Graziano mostrandoci tutti i suoi oggetti<br />

prefer<strong>it</strong>i dai quali non riesce a staccarsi.<br />

La sessione si sta per concludere, ma prima di smontare trovo un po di tempo per<br />

intervistare il mio compagno...<br />

Maurizio: è part<strong>it</strong>a la registrazione?<br />

Graziano: sembrerebbe di si.<br />

Maurizio: bene, adesso come cominciamo?<br />

Graziano: ah! e io che ne so sei tu il presentatore!<br />

Maurizio: ahahaha<br />

Graziano: ahahaha<br />

Maurizio: dai facciamoci coraggio e diamo un’occhiata in questa borsa. Per prima<br />

cosa vedo un aghetto giallo abbastanza brutto con una boilies pop up innescata.<br />

Graziano: si, quello è un aghetto che ho trovato quando ho iniziato a pescare e ci<br />

sono rimasto sempre molto affezionato, come succede spesso a noi carpisti, che<br />

perdiamo mille aghetti, questo è sempre rimasto con me, anzi una volta lo ho perso<br />

e successivamente r<strong>it</strong>rovato. La palline innescata è una pop up self made<br />

aromatizzata mulberry florentine.<br />

Maurizio: bene, poi qui abbiamo una scatolina con degli ami. Che tipi sono e che<br />

montature preferisci?<br />

Graziano: a me piace molto il Drig quindi un bel c3 della prologic o anche un<br />

semplice line aliner con un classico k788<br />

Maurizio: poi qui vedo dei piombi artigianali. Li fai tu?<br />

Graziano: si, li faccio io con dei tubi innocenti tagliati ad anelli e saldati su di una<br />

lastra di ferro, più o meno sono da 200g l’uno.<br />

Maurizio: ah ecco anche un “coltellino” un opinel.<br />

Graziano: si e lo cosa carina è che, ora nn si vede molto bene, ma qui sul bordo<br />

avevo iniziato a farci un puntino ogni cattura e successivamente poi ho perso<br />

l’ab<strong>it</strong>udine.<br />

Maurizio: poi vedo una lampadina con 20 led.<br />

Graziano: si, una lampadina a basso consumo.<br />

Maurizio: a basso consumo? Ma se ogni pescata consumi anche li mie di batterie!!<br />

Graziano: diciamo che và revisionata! Ahaha


Maurizio: poi c’e’ la tua borsetta, una fox evolution abbastanza vecchia.<br />

Graziano: si, precisamente è la prima borsa che ho acquistato e ci sono molto<br />

affezionato, la porto ogni volta.<br />

Maurizio: bè forse siamo riusc<strong>it</strong>i a buttar giù qualcosina con questa intervista, non<br />

so come o cosa perché è la mia prima volta che intervisto qualcuno.<br />

Graziano: ed io è la prima volta che vengo intervistato. ahaha<br />

Maurizio: speriamo ci porti fortuna perché ultimamente non è dalla nostra parte<br />

vero grazià?<br />

Graziano: oddio non me ne parlare, sono veramente demoralizzato.<br />

Maurizio: dai che ora ti devo fare una foto per far vedere al mondo che brutta<br />

faccia hai! ahaha<br />

Graziano: aspetta che mi metto gli occhiali ed il cappello che mi sono appena<br />

svegliato.<br />

Maurizio: speriamo che questa intervista piaccia, io non ho proprio idea di cosa<br />

sia venuto fuori.<br />

Graziano: bè neanche io. Ora smontiamo che si è fatto tardi.<br />

Maurizio: ok!


L'idea di intervistare Willy mi è<br />

venuta dopo diverse riflessioni sul<br />

carpfishing attuale, che trovo sempre<br />

più privo di etica e trasparenza, a<br />

favore di molti personaggi che<br />

nemmeno sanno cos'è veramente<br />

questa disciplina e “sgom<strong>it</strong>ano” per<br />

apparire ovunque per cercare un<br />

successo che alla fine non li porterà da<br />

nessuna parte.<br />

Credo che William rispecchi in pieno il<br />

carpista, quello con la C maiuscola,<br />

che prima di tutto pensa a pescare,<br />

non per questa o quella d<strong>it</strong>ta, ma per<br />

se stesso, perchè gli piace, e perchè<br />

adora la natura, rispettandola in ogni<br />

sua forma. Da qui deriva la mia scelta<br />

di intervistarlo, perchè conoscendolo<br />

so che risponderà a tutto in modo<br />

sincero, anche se rischia di non piacere<br />

proprio a tutti...<br />

Ricordo ancora quando l'ho<br />

conosciuto per la prima volta, ormai<br />

diversi anni fa...<br />

Era una fredda mattina di novembre<br />

ed io facendo finta di essere un<br />

pescatore di spinning mi avvicinai a lui<br />

(che era posizionato su una scogliera<br />

con il suo ombrello, che solo gli<br />

stambecchi sarebbero potuti stare li) e<br />

gli chiesi se aveva catturato, pensando<br />

che ad uno che non interessavano le<br />

carpe gli avrebbe confessato qualcosa<br />

in più... invece mi aveva appena visto<br />

durante la mia pasturazione<br />

preventiva, per cui finì sub<strong>it</strong>o la mia<br />

parte in una risata.... Eravamo in<br />

pochi anzi pochissimi a pescare in<br />

quell'ambiente, e decidemmo così di<br />

non pestarci i piedi, ognuno si<br />

appastava la postazione che gli<br />

sembrava migliore, senza però<br />

sfruttare gli sforzi dell'altro, e così<br />

siamo andati avanti per anni sempre<br />

portandoci rispetto reciproco..e negli<br />

ultimi anni abbiamo stretto il rapporto<br />

in una sincera amicizia e stima che<br />

spero sia reciproca....<br />

Dopo questa breve introduzione, ho qui davanti a<br />

me Willy e non vedo l'ora d'iniziare con le<br />

domande...<br />

M-Innanzi tutto Willy presentati per chi non ti<br />

conosce direttamente. Parlaci di te… quanti anni<br />

hai, che lavoro fai, se hai altre passioni oltre la


pesca e, se vuoi, aggiungi pure qualche informazione che ti caratterizza.<br />

W-ahahahahha..ok, provo a vedere se sono capace..Ciao a tutti, il mio nome è<br />

Williams Baccolini, Willy più comunemente, e sono nato in un paese della<br />

provincia di Bologna trentaaaa..trentasette anni fa, se non sbaglio, ahahah, e a<br />

maggio ne farò 38! Lo so sono vecchio, non dirlo, infatti qualche amico inizia a<br />

chiamarmi nonno Willy! ma io mi sento ancora molto giovane, per questo insisto<br />

ancora a fare certe acrobazie con lo snowboard! Lo snowboard freestyle fino a<br />

qualche anno fa era l’altra mia più grande passione assieme alla pesca, una in<br />

inverno e l’altra dal giorno dopo che mettevo via la tavola fino a che non cadeva la<br />

prima neve. Non che ora non mi piaccia più, anzi, mi basta vedere qualche bella<br />

struttura per saltare e la voglia di provarla cresce sub<strong>it</strong>o dentro di me..quello che è<br />

cambiato è il senso di responsabil<strong>it</strong>à..fino a qualche anno fa non mi preoccupavo di<br />

farmi male anche seriamente, nonostante cap<strong>it</strong>asse di farmene ogni tanto, ora, le<br />

responsabil<strong>it</strong>à al lavoro, una compagna, un po di cacarella quando guardi un kiker(la<br />

rampa del salto)che ti spara 5-6 m per aria per 15 20 m di lunghezza, da prendere a<br />

60 kmh mi hanno fatto capire che era ora di cambiare approccio. Lo snowboard mi<br />

ha insegnato tanto, il valore dell’amicizia, il dimostrare quel che si vale senza<br />

scorciatoie perchè non esistono, e ammettere e capire i propri lim<strong>it</strong>i. Mi ha portato a<br />

viaggiare, soprttutto tra Austria e Francia, Stati un<strong>it</strong>i..Nuova Zelanda oramai tanti<br />

anni fa.<br />

Non ho mai vinto nulla ma è lo stesso, per vincere avrei dovuto mollare un lavoro da<br />

elettricista sicuro, tanto che lo sono ancora, e soprattutto uno stipendio certo, e<br />

gravare sempre sulle spalle dei miei. La mia non è certo una famiglia ricca, anzi,<br />

così non me la sono sent<strong>it</strong>a, ho avuto paura è inutile giraci attorno e così son sempre<br />

stato un “piazzato”. Però mi son divert<strong>it</strong>o tanto,mi son tolto qualche soddisfazione<br />

ho conosciuto un sacco di gente totalmente diversa da me, ho ancora molti amici<br />

nell’ambiente. Che posso dirti ancora di me? beh, sono indubbiamente un polemico,<br />

questo è un mio grosso difetto, ma quando sento certe cose o ne leggo di veramente<br />

stupide non riesco a starmene z<strong>it</strong>to. Però un pregio che credo di avere è quello di<br />

essere onesto, non racconto balle.<br />

M-A che età ti sei avvicinato alla pesca in generale?<br />

W-Ad essere sincero questa domanda dovresti farla a mia madre!! io non mi ricordo<br />

perchè ero veramente piccolo! scherzi a parte credo che la mia prima foto di me con<br />

canna da pesca in mano sia di quando avevo 4 o 5 anni.<br />

Io non mi ricordo, ma mia madre dice che qualche volta mio padre mi portava con<br />

lui e mi dava in mano una piccola canna da spinning, quelle di una volta con gli<br />

anelli in ferro, e dopo io andavo in giro tra gli altri pescatori presenti dicendo “fate<br />

largo arriva il pescatore Williams” ahahaha..probabilmente era una frase che mi<br />

aveva detto di dire qualche mio cugino più grande per fare ridere la gente. Ci credo,<br />

ho iniziato presto a parlare e nn stavo mai z<strong>it</strong>to!ahaha<br />

Da che mi ricordo pesco da sempre, anche se da piccolo erano poche le occasioni in<br />

cui mio padre mi portava con lui. Quando andava a pesca voleva pescare e non<br />

voleva certo avere un bambino capriccioso che gli rompesse le palle..così quando mi<br />

portava mi diceva sempre, “adesso ti faccio vedere come si fa la montatura,<br />

imparala in fretta perchè se rompi il filo non peschi più fin che non mi fermo a<br />

mangiare”. Ecco, ho imparato in fretta e non ho mai rotto le scatole a mio padre! io<br />

volevo andare a pescare e meno gli rompevo le palle, più mi portava con lui. A 9,<br />

10 anni ero totalmente indipendente a pescare in passata in fiumi come Olio, Mincio<br />

Adige, tanto che spesso amici di mio padre mi venivano a prendere alla mattina per


andare a pesca con loro, probabilmente ero un buon compagno di pesca. Il mio primo amore è stata la<br />

pesca a mosca, ma vista la scars<strong>it</strong>à di acque dove praticarla ho smesso presto, con all’attivo solo<br />

qualche bella pescata a cavedani.<br />

M-Hai fatto anche agonismo?<br />

W-Si tram<strong>it</strong>e un pescatore del paese son fin<strong>it</strong>o a fare gare. Mi piace l’ambiente agonistico della pesca<br />

al colpo, c’è molta più tecnica rispetto al carpfishing! Lì non si mente! non ci sono scorciatoie,<br />

sotterfugi, lì i risultati contano..se sei capace vinci, se non lo sei arrivi ultimo. Le gare per certi versi<br />

sono la F1 della pesca, hai 3/4 ore a seconda della gara per capire come e dove mangia il pesce,<br />

sembra facile ma non lo è per nulla!<br />

Poi un giorno ho incontrato il carpfishing, ed è stato sub<strong>it</strong>o amore, in poco tempo ho smesso di<br />

gareggiare nonostante buonissimi risultati, a 15 anni son arrivato 11 assoluto ai campionati provinciali<br />

senior una qualificazione alle finali degli Italiani a coppie a Torino l’anno dopo, alla quale purtroppo<br />

non ho partecipato perchè il compagno non poteva venire e io non avevo nessuno con cui andare .<br />

Tutta la mia attenzione era per il carpfishing!


M-Da quanti anni pratichi carpfishing e come ti<br />

sei avvicinato a questo mondo?<br />

W-Ricordo esattamente come mi sono avvicinato al<br />

carpfishing! non ricordo quanti anni avevo credo<br />

fosse l’88 o l’89 , 14 o 15 anni quindi, in terza serata<br />

andava in onda Fisheye obbiettivo pesca, e io di<br />

nascosto sgattaiolavo al piano di sotto per guardarlo!<br />

la mattina andavo a scuola e dovevo essere a letto<br />

secondo i piani dei miei gen<strong>it</strong>ori, io invece stavo<br />

sveglio e ad un certo orario andavo di sotto<br />

accendevo la tv col volume ad 1 e stando davanti<br />

allo schermo mi guardavo la puntata. Una sera,<br />

come ultimo servizio, ce n’era uno che parlava di<br />

“una nuova tecnica di pesca di origine anglosassone<br />

per insidiare carpe che sol<strong>it</strong>amente non si<br />

riuscivano a catturare per via<br />

dell’attrezzatura inadeguata”. Ricordo<br />

ancora perfettamente quell’inglese di<br />

nome Duncan Key che teneva in braccio<br />

quella enorme carpa, ai miei occhi<br />

veramente un mostro mai visto, sulle rive<br />

di uno stupendo bacino di Corbara. Per<br />

me non c’erano dubbi, quella era la mia<br />

pesca!! Da quel giorno ho cercato di<br />

sapere tutto su questa pesca! In quel<br />

periodo compravo tutte le riviste di pesca<br />

quando potevo, e dopo numerosi numeri<br />

della rivista Pescare, in quel momento<br />

quella che più mi piaceva era la nuova<br />

Pesca In la quale iniziò a pubblicare i<br />

primi articoli sul carpfishing con firme<br />

tutte anglosassoni all’inizio, poi<br />

arrivarono i primi pionieri <strong>it</strong>aliani,<br />

Massimo Mantovani e Giorgio Balboni.<br />

Uno dei loro primi articoli aveva come<br />

meta un laghetto a pagamento della mia<br />

zona, che poi era anche la loro visto che<br />

in linea d’aria vivevamo tutti<br />

relativamente vicino, dove avevano<br />

catturato molte carpe con una bellissima<br />

big di 9 kg! ti rendi conto di cosa stiamo<br />

parlando rispetto ad ora, che tempi erano?<br />

Nel frattempo cercavo di trovare i<br />

materiali per questa tecnica, ma erano<br />

introvabili così iniziai ad utilizzare un<br />

misto tra la mia attrezzatura da gara, la<br />

canna da leadgering appunto. Un giorno<br />

nel mio negozio di pesca di fiducia<br />

arrivarono le prime scatolette di boiles<br />

così una mattina mi feci portare da mia<br />

madre e con la mia attrezzatura,<br />

veramente ridicola, la mia canna da<br />

leadgering da gara piombi da 20 grammi<br />

filo del 25 e una scatoletta da 400 grammi<br />

di boiles arancioni del 14, feci la mia<br />

prima pescata a carpfishing sognando una<br />

big da 9 kg che non presi mai, però 2<br />

belle carpe da 2 kg e mezzo le catturai<br />

davvero! Ecco, io ci credevo gia<br />

ciecamente in questa pesca! Andai<br />

diverse volte poi in quel carpodromo


prendi e molla, aspettando il momento per andare a insidiare le Vere big che nuotavano nei<br />

canali e nei fiumi della mia terra. Si perchè era scontato che le grosse carpe nuotavano in acque<br />

libere, non certo nei carpodromi! l’obiettivo erano quelle carpe! da allora è sempre stato un<br />

crescendo, e dall’ultima volta che ho pescato in quel laghetto, credo sia stato il 93 poco prima<br />

che la cava chiudesse per sempre, non ho mai più messo piede dentro un lago a pagamento per<br />

fare carpfishing, mai più.<br />

M-Hai avuto qualche maestro oppure sei un autodidatta?<br />

W-Non ho avuto un vero e proprio maestro, leggevo il più possibile quello che usciva sulle<br />

riviste, ho imparato da solo a fare le boiles, rendendo casa in condizioni indicevoli a volte per<br />

la gioia di mia madre che mi prendeva a calci in culo, legare ami seguendo le istruzioni dietro i<br />

rotoli di dacron(kryston rules), facendo ogni sorta di sbaglio! pensa che data la scars<strong>it</strong>à di<br />

informazioni le prime boiles che ho fatto erano impastate con solo acqua..e quando le bollivo<br />

si disfavano nella pentola, ahahaha! Inoltre in un articolo di quello che era il mio idolo, un<br />

inglese di nome Andy L<strong>it</strong>tle, avevo letto che le boiles le facevano macinando crocchette per<br />

cani, così con un frullino elettrico da caffè passavo pomeriggi a tr<strong>it</strong>are croccantini per cani per<br />

ricavarne la farina per fare le boiles, che poi impastavo con acqua! ahahahah..che stupido che<br />

ero! Poi qualche tempo dopo scoprii ce si impastavano con le uova..e li mi si aprì il mondo!<br />

Pian piano, assieme a Daniele, un amico di infanzia e compagno di scuola che avevo tirato<br />

dentro in questa pesca iniziammo ad andare a pesca in quel carpodromo assieme, comprammo<br />

le prime canne e i primi segnalatori e ci facemmo le ossa. Poi Daniele prese la patente, io<br />

aspettai i 19 anni a prenderla e assieme a lui mollammo la cava e ci dirigemmo nelle<br />

affascinanti acque libere. Come ti ho detto, un anno dopo anche io ero patentato così iniziai ad


andare ad esplorare nuove acque, una di queste furono le casse di espansione del secchia e prima<br />

ancora quelle del Panaro tutte nel Modenese, e il m<strong>it</strong>ico Cavo Napoleonico, il Reno. Un giorno in<br />

novembre andai nelle casse del Secchia e mentre cercavo uno spot con canna piombo e galleggiante<br />

incontrai 2 carpisti Modenesi Gianluca Ansaloni e Gabriele Carafoli, e diventammo sub<strong>it</strong>o amici.<br />

Loro erano i miei punti di riferimento, loro probabilmente son stati i miei maestri, inconsapevolmente<br />

mi hanno dato le basi per affrontare in modo diverso questa pesca. Essendo loro molto più grandi di<br />

me ragionavano anche in modo diverso, erano effettivamente più avanti, anche a livello tecnico, da<br />

loro ho visto le prime canne di qual<strong>it</strong>à per questa pesca, essendo inoltre bravi a lanciare per me erano<br />

un punto di riferimento, e cercare di arrivare dove arrivavano loro era il mio traguardo. Loro<br />

pasturavano in modo metodico avendo risultati, così anche io iniziai a farlo, con loro ho fatto la mia<br />

prima Notte a carpfishing, e mentre loro avevano gia le fox easydome, io avevo la tenda canadese che<br />

puzzava di naftalina dei mie quando andavano in vacanza da giovani, ma non mi vergognavo<br />

assolutamente, l’importante era esserci, era essere lì! Oggi è più importante avere che esserci per quel<br />

che vedo! Ricordo come fosse ora quella prima notte, ognuno nella sua postazione a 100 m l’uno<br />

dall’altro, la paura per ogni rumore, l’ansia da partenza, la voglia di catturare una di quelle grosse<br />

carpe che potevano essere anche 10/12 kg! La caccia a quei pesci, che loro avevano gia catturato,ma<br />

che per me erano un sogno! Con loro ho affrontato anche la mia prima settimana di pesca in un lago,<br />

il lago superiore a Mantova! vedere loro catturare e io no era frustrante, ma stimolante al tempo<br />

stesso, quando poi la mia unica partenza la persi tra i cappellacci il rammarico fu totale! all’epoca<br />

avevo considerato quella settimana, seppur fantastica, totalmente fallimentare, oggi mi rendo conto<br />

che quella settimana mi ha insegnato tantissimo, e sono contento che sia andata così. Quella settimana<br />

infruttuosa e anche altri weekend con lo stesso es<strong>it</strong>o finale hanno gettato le basi per affrontare queste


pescate nel giusto modo, mi hanno<br />

aiutato a crescere, a partire della<br />

preparazione alla pescata, che nulla va<br />

lasciato al caso, mi ha insegnato che<br />

questa pesca non è fatta per catturare<br />

sempre, che è normale prendere<br />

cappotto, che si cattura, quando tutto<br />

è stato fatto al meglio. Che non puoi<br />

andare a pesca allo sbaraglio ma devi<br />

avere punti fermi in cui credere, sia<br />

essa l’attrezzatura che le esche, non<br />

puoi pescare non avendo fiducia in<br />

quel che stai facendo. Quella<br />

settimane, quei giorni, quei ragazzi mi<br />

hanno insegnato a non mollare mai,<br />

ad avere fiducia nei miei mezzi e in<br />

quel che faccio!<br />

Credo che Gianluca, suo fratello<br />

Giuliano Lele, non siano stati i miei<br />

maestri, ma sicuramente degli stimoli<br />

a migliorare, indubbiamente per un<br />

certo periodo indiscutibilmente dei<br />

punti di riferimento.<br />

M-Negli anni il panorama del<br />

carpfishing ha visto molti personaggi<br />

di spicco, da chi hai preso più<br />

spunti? Parlo sia tecnicamente che<br />

come mental<strong>it</strong>à.<br />

W-Boh, onestamente, dei personaggi<br />

di spicco dell’ambiente che mi hanno<br />

dato più stimoli credo che l’unico sia<br />

il Leon Hoogendjk di 15 20 anni fa, e<br />

il pionierismo di Rod Hutchinson. In<br />

<strong>it</strong>alia e anche prima che sapessi chi<br />

fossero Leon e tanti altri, sicuramente<br />

Giorgio Balboni e Massimo<br />

Mantovani, loro mi hanno fatto<br />

sognare, ed erano per quel che mi<br />

riguarda dei punti di arrivo a livello<br />

piscatorio..loro erano gli esperti,<br />

pescavano in s<strong>it</strong>uazioni difficili,<br />

andavano dove non conoscevano e ci<br />

provavano! Loro Potevano parlare,<br />

loro avevano esperienza! Ma hai visto<br />

cosa c’è adesso?? Son veramente<br />

pochi quelli che hanno la mental<strong>it</strong>à di<br />

15/20 anni fa, gli altri aspettano tutti<br />

la pappa pronta, son tutti uguali, non<br />

uno che faccia qualcosa fuori dalle


ighe! Le persone che più mi hanno stimolato e che tuttora mi stimolano?<br />

sicuramente Roberto Bussolari, con lui non so quante ore di telefono ho speso a<br />

discutere di ambienti, s<strong>it</strong>uazioni dubbi, sicuramente lui mi ha aiutato molto ad<br />

essere il pescatore che sono attualmente, ma poi anche Kevin Zanetti, lui è una<br />

macchina da pesca, io non riesco a tenere i suoi r<strong>it</strong>mi quando si tratta di<br />

catturare tanto la notte molto lontano da riva, lui nn si ferma mai..io ad un certo<br />

punto mi accontento anche, lui no! Inch, uno dei primi carpisti <strong>it</strong>aliani, che dopo<br />

tanti anni, ogni settimana sembra che sia la prima volta che va a pescare per<br />

l’entusiasmo che ha! ma poi tutta la Famiglia Prologic, tu Michele, insomma lo<br />

stimolo me lo danno le persone che reputo amiche, le persone che ammiro,<br />

perchè così dopo ci si confronta si discute.<br />

Onestamente dei tanti personaggi di spicco che ho visto in tutti questi anni, son<br />

più quelli che mi hanno deluso che quelli che effettivamente mi hanno<br />

stimolato.<br />

M-Quali sono le acque dove prediligi pescare?<br />

W-Le acque in cui preferisco pescare? tutte!. Non ho una predilizione per una<br />

piuttosto che per un’altra, queste però devono darmi uno stimolo! Questo<br />

significa che devono avere una buona dose di difficoltà. Sicuramente , per una<br />

questione più pratica pesco molto di più in acque ferme come i grandi laghi o<br />

bacini idroelettrici appenninici. Questi ultimi uno in particolare, mi ha dato<br />

enormi soddisfazioni negli anni, soddisfazioni nate da un buon approccio e da<br />

tanti sacrifici e una dedizione totale per ottenere risultati in un acqua tutt’altro<br />

che facile, anche tu la conosci bene, e sai che non sto dicendo una bugia. Però la<br />

mia indole di avventuriero mi spinge sempre a tentare la sorte nelle grandi<br />

acque e così spesso parto, il più delle volte in sol<strong>it</strong>aria, alla ricerca di grandi<br />

carpe di questi ambienti, ed è veramente esaltante trovarsi di fronte a mille<br />

difficoltà, trovare soluzioni funzionali alla pesca in quel determinato momento e<br />

alla fine catturare stupende carpe immacolate. Per me la cosa più bella di questa<br />

pesca è proprio questo, andare a cercare pesci selvatici che vivono in ambienti<br />

stupendi ma ricchi di difficoltà, superarle, o trovare soluzioni e riuscire a fregare<br />

la più grossa possibile. Credo che in questo i grandi laghi e fiumi siano<br />

insuperabili. Poi ci son cave e canali che se affrontati in determinate condizioni<br />

sanno regalare stupende emozioni, anche piccoli canali che contengono carpe<br />

medio piccole se affrontate con un’attrezzatura adeguata sanno darmi grandi<br />

stimoli! te l’ho detto,quello che fa di questa pesca una cosa affascinate per me, è<br />

affrontarla come una caccia, tu e lei, la big, che può essere 30 kg o 10 kg a<br />

seconda dell’ambiente ma l’importante è dargli il giusto valore, superare le<br />

difficolta che ci separano da loro, dalla “nostra” preda! Per questo non ho<br />

un’acqua prefer<strong>it</strong>a ma tante acque prefer<strong>it</strong>e!<br />

M-Quanto pensi che l'esca incida sulla riusc<strong>it</strong>a di una sessione(in scala da 1<br />

a 10)?<br />

W-Eccoci qua! ahahahah, da 1 a 10 credo che l’esca incida 4, o almeno è quello<br />

che riscontrato nella mia carriera di carpista, ovvero più di 20 anni. Sono<br />

comunque consapevole che la cosa è soggettiva, ma so anche che è più per una<br />

questione di fiducia che per una reale prova riscontrata! Da sempre mi son fatto<br />

le mie esche, pur non essendo mai stato un guru del self-made ho sempre<br />

cercato di fare esche semplici che mi permettessero di catturare ovunque. Anche<br />

oggi questo ricerco, una pallina che piaccia nella maggior parte delle acque che<br />

affronto. So che è impossibile avere un’esca che renda allo stesso modo in tutte


le acque, oppure l’esca<br />

magari piace ma<br />

quello che cambia è il<br />

tipo di aroma che<br />

funziona di più o di<br />

meno a seconda degli<br />

ambienti. M-Ecco... ti<br />

piacciono solo le self<br />

made o anche le<br />

ready?<br />

W-A volte sorrido<br />

quando sento carpisti<br />

affermare che le esche<br />

ready non siano adatte<br />

alla pasturazione<br />

preventiva; mi<br />

domando, in v<strong>it</strong>a loro<br />

di quanti quintali di<br />

esche ready avranno<br />

usato per questo scopo<br />

da poter affermare che<br />

non vanno bene? Un<br />

vantaggio del<br />

collaborare con<br />

prologic è quello di<br />

avere accesso a grandi<br />

quant<strong>it</strong>ativi di buone<br />

readymade al prezzo<br />

di costo, questo mi da<br />

la possibil<strong>it</strong>à di<br />

pasturare<br />

continuamente con<br />

grossi quant<strong>it</strong>ativi di<br />

queste e i risultati<br />

ottenuti son ancora<br />

migliori di quando<br />

usavo esche fatte in<br />

casa. Un’esca,<br />

secondo me, deve<br />

avere un buon gusto,<br />

dopodiche la difficoltà<br />

è trovare un aroma che<br />

le faccia trovare nel<br />

minor tempo<br />

possibile! le carpe<br />

troverebbero anche<br />

un’esca senza aroma<br />

all’interno, e<br />

posizionata nel punto<br />

giusto, fattore secondo<br />

me veramente<br />

determinante, sarebbe trovata all’istante, ma la stessa esca posizionata in<br />

ambienti di passaggio impiegherebbe molto più tempo ad essere trovata,<br />

soprattutto in modeste quant<strong>it</strong>à, e quindi regalare catture. Ovvio che ogni<br />

acqua fa storia a se, ma credo che siano molto di più quelle dove funziona<br />

in questo modo rispetto a quelle dove succede l’inverso! e se la pallina<br />

ready è buona non è vero che negli anni la rend<strong>it</strong>a cala, io uso le stessa<br />

ready da oramai 4 anni nello stesso lago pasturando anche con buoni<br />

quant<strong>it</strong>ativi ed ottengo ancora oggi ottimi risultati. Questo non toglie che<br />

secondo me da 1 a 10 una pallina incida 4.<br />

M-Sull'esca mi sembra di capire che non basi tutti i tuoi sforzi... quindi<br />

passiamo ad un altro punto determinante... Quanto conta il terminale?<br />

W- Anche questo da 1 a 10? Il terminale sempre secondo il mio punto di<br />

vista da 1 a 10 influisce 6/7. Se il tuo terminale non lavora puoi perdere<br />

magari anche l’unica partenza della giornata! però mediamente un<br />

terminale è difficile che non funzioni, e faccia perdere tutte le partenze<br />

ottenute. Magari in ambienti superpressati come le cave a pagamento o


piccole acque molto molto pressate un terminale può<br />

influire un poco di più ma generalmente un terminale<br />

classico regalerà sempre qualche partenza. Una cosa<br />

molto importante che cerco di valutare acqua per acqua<br />

è la lunghezza dello stesso! questo per me ha molta<br />

importanza durante la costruzione di un terminale.<br />

Cercare di capire come si alimentano le carpe di un<br />

determinato ambiente ci farà optare per terminali più o<br />

meno lunghi. In questo influisce molto anche il tipo di<br />

alimento di cui sono ghiotte le carpe, per esempio se<br />

mangiano piccole cozze attaccate al fondale o cercano<br />

vermi nella melma i pesci si alimenteranno molto vicino<br />

al fondale col muso, espellendo velocemente i detr<strong>it</strong>i a<br />

discap<strong>it</strong>o di un movimento orizzontale o verticale molto<br />

piccolo. Se il nostro terminale nell’arco di uno<br />

spostamento breve in segu<strong>it</strong>o all’aspirazione dell’esca<br />

non va in tensione col piombo<br />

immediatamente, le probabil<strong>it</strong>à che<br />

la carpa sputi l’esca senza rimanere<br />

allamata sono altissime! le carpe<br />

non si allamano espellendo l’amo<br />

con la boiles, ma mettendo in<br />

tensione il terminale col piombo!!<br />

pensare che ancora tanta gente pensa<br />

che sputando una boiles l’amo si<br />

conficchi nella carne mi stupisce!<br />

quanto pesa un amo dell’1 o del 2?<br />

quanto pesa una boiles del 20 o del<br />

24? la carpa se sputa la boiles lo fa<br />

con una forza tale che la pallina<br />

stessa si trascinerà dietro l’amo,<br />

come succede nell’atletica con il<br />

lancio del martello! la sfera, pesante,<br />

si porta dietro la catena,leggera, e in<br />

volo la palla è davanti rispetto la<br />

catena, così succede anche con le<br />

nostre boiles o mais o tiger! durante<br />

l’espulsione di un’esca attaccata al<br />

rig l’amo sarà sempre rivolto in<br />

modo sbagliato rispetto la bocca del<br />

pesce. Quando invece una carpa<br />

tende il terminale andando in<br />

tensione col piombo, l’amo ruoterà<br />

piantandosi nel labbro inferiore o<br />

agli angli di esso nel caso giri la<br />

testa da una parte o dall’altra. Credo<br />

che sia molto più importante la<br />

lunghezza del terminale stesso<br />

piuttosto che il tipo di rig si utilizza!<br />

M-Condivido le tue teorie...<br />

quanto valore dai allo spot?<br />

W-Ecco, lo spot per me conta 10!<br />

una boiles, per quanto scarsa se<br />

messa nel punto giusto può dare una<br />

partenza, un rig anche se non<br />

perfettamente giusto può allamare<br />

una carpa, ma costruire il miglior rig<br />

e innescarci la miglior boiles mai<br />

costru<strong>it</strong>a ma calata in uno spot<br />

sbagliato non regalerà nessuna<br />

partenza. Individuare lo spot non è<br />

facile, ed è per questo che la<br />

maggior parte dei carpisti aspetta<br />

che gli venga aperta la strada da altri<br />

o va nelle cave private!! Il senso<br />

dell’acqua non si inventa, lo si ha e<br />

basta! chi non ce l’ha arriverà<br />

sempre dopo, a patto che la gente gli


dica dove pescare! Questa è<br />

l’arma in più dei buoni carpisti, il<br />

senso dell’acqua, e non aver<br />

paura di sbagliare,ed imparare<br />

dai propri sbagli.<br />

Una volta trovato un buono spot<br />

esso regalerà catture anche senza<br />

pasturazione in molte acque<br />

<strong>it</strong>aliane! Trovare un buono spot è<br />

la difficoltà più grande nella<br />

pesca in acque libere.<br />

Una volta mi trovai a discutere<br />

con un succhiaposte che si<br />

lamentava del fatto che io ero<br />

sempre sul pesce ed era giusto<br />

che anche loro ci pescassero<br />

nonostante avessi aperto la<br />

postazione e la pasturassi..al di là<br />

del discorso stupido , la cosa, col<br />

senno di poi la presi come un<br />

gran complimento, voleva dire<br />

che il mio senso dell’acqua era<br />

buono!<br />

Il senso dell’acqua è sicuramente<br />

una dote, ma bisogna comunque<br />

lavorarci, I carpisti che secondo<br />

me son veramente bravi, che<br />

stimo son proprio quelli che una<br />

volta arrivati su una nuova acqua<br />

osservandola decidono di<br />

mettersi in una determinata<br />

postazione e catturano sub<strong>it</strong>o!<br />

Non importa la taglia, il pezzo da<br />

90 di per se è più culo che altro,<br />

soprattutto se si arriva da diverse<br />

centinaia di km di distanza,<br />

catturare sub<strong>it</strong>o e con costanza<br />

ogni volta in una nuova acqua,<br />

magari anche molto ampia è<br />

indubbiamente segno di un<br />

ottimo fiuto per i pesci per me!<br />

Spero di arrivarci un giorno ad<br />

essere così, ma sarà dura!<br />

M-Credi che il PH di una<br />

determinata acqua incida in<br />

modo determinante sull'es<strong>it</strong>o<br />

della pescata?<br />

W-Non lo so, ahahaha. Di Ph<br />

non ne so molto e fino a qualche<br />

tempo fa pensavo fossero tutte<br />

cavolate le cose che sentivo a<br />

riguardo. L’unica cosa che so, è<br />

che una carpa trova un’esca perchè il segnale di cibo, per il pesce è<br />

la variazione di ph, e che gli aromi hanno questa caratteristica<br />

principale. L’aroma per un pesce è percep<strong>it</strong>o come variazione del<br />

ph quindi uno che risalta da quello dell’acqua farà sicuramente<br />

incuriosire un pesce.<br />

Per questo usando lo stesso mix ma cambiando aroma, in un lago<br />

ho catturato con un’esca mentre con l’altra no. Il buon Piernicola<br />

(aka Gobby) mi ha spiegato che un’aroma aveva lo stesso ph<br />

dell’acqua mentre il secondo era l’opposto, ecco il probabile<br />

perchè delle catture con un’esca sola. Da quando ho “scoperto”<br />

questa cosa, quando vado a pesca cerco sempre di avere in pesca<br />

almeno 2 se non 3 tipologie di aromatizzazione.<br />

M-Qual'è la stagione che preferisci?<br />

W-Indubbiamente la primavera! anche l’autunno mi piace molto,<br />

ma non so perchè, probabilmente per culo, non lo so, le migliori<br />

pescate le faccio sempre in primavera!comunque l’importante è<br />

andare a pescare il più possibile! ahahah


M-Sulle domande tecniche te la sei cavata bene... passiamo<br />

a conoscere meglio la tua filosofia. Cos'è per te il<br />

carpfishing?<br />

W-Cos’è per me il carpfishing...bella domanda, provo a<br />

risponderti ma non so se riuscirò a spiegarmi come voglio.<br />

Il carpfishing per me è una caccia, con la possibil<strong>it</strong>à di poter<br />

rilasciare sano e salvo il trofeo tanto sperato, tanto agognato,<br />

tanto voluto.<br />

La mia filosofia, è quella che ho cap<strong>it</strong>o leggendo le riviste<br />

quando questa tecnica era agli inizi. Quelle persone<br />

parlavano di pasturazione preventiva, di passare molto tempo<br />

sulle sponde per cercare di capire dove e cosa facessero le<br />

carpe, di tattica, un t<strong>it</strong>olo di un articolo, non mi ricordo di chi<br />

fosse ma era straniero, tradotto diceva “pensare da carpa” e<br />

di questo parlava di come catturare le vecchie big cercando<br />

di pensare come loro. Questo è quello che ho imparato,<br />

questa è e sempre lo sarà, la mia filosofia! Quando leggevi le<br />

riviste, era implic<strong>it</strong>o che questa non<br />

era una tecnica semplice, che<br />

richiedeva sforzi, tempo da dedicare,<br />

e che il nulla di fatto era la base per<br />

discutere di tutto. Quando ho iniziato<br />

era scontato e lo sapevo che sarei<br />

andato incontro a mille mille cappotti,<br />

che catturare un pesce da sogno in un<br />

qualsiasi lago era da considerarsi<br />

come il “premio” per essere riusc<strong>it</strong>i a<br />

mettere insieme, a collegare tutti i<br />

puntini che formano il cerchio! Le<br />

acque libere son sempre state piene di<br />

carpe, la maggior parte di piccole o<br />

medie dimensioni ed arrivare a quelle<br />

da sogno non era, e non lo è tuttora,<br />

cosa semplice ma questa è la pesca!<br />

Anche se vuoi prendere un cavedano<br />

o un barbo fuori norma non serve<br />

comprare un kg di bigattini, ma serve<br />

studiare il posto, il periodo, la<br />

tecnica..questa è la pesca! E in cima<br />

alle sfide più grandi, la preda più<br />

amb<strong>it</strong>a di tutte è la over nata e<br />

cresciuta in libertà! Quindi la mia<br />

filosofia è questa,<br />

ci sei tu ed il lago, con dentro mille<br />

dubbi, a partire da quante carpe ci<br />

sono, dove si alimentano di cosa, i<br />

pesci di disturbo, le carpe piccole,<br />

quanto sarà la big del lago, quale il<br />

periodo migliore, la dimensione<br />

dell’esca, quale aroma, quale gusto<br />

dell’esca, dove staziona, quanto si<br />

muove, e io durante la settimana, tutti<br />

i giorni, cerco di arrivare ad una<br />

conclusione, capire in anticipo dove<br />

posso fregarla, e dove. Queste sono<br />

solo alcune delle variabili che<br />

rendono una cattura un traguardo,<br />

potrei aggiungere la corrente, la<br />

diffidenza del pesce ad accettare la<br />

boiles, il non riuscire a selezionare le<br />

carpe con le granaglie e fallire sempre<br />

per questo il target fish, ma ancora<br />

mille variabili ci sono, tu sai bene di<br />

cosa parlo no? ma riuscire ad arrivare<br />

ad una soluzione, risolvere i vari<br />

ques<strong>it</strong>i, e finalmente catturare un<br />

pesce è una cosa da sogno! La notte<br />

quando sei in tenda e pensi se hai<br />

fatto tutto bene, quando senti un salto


e pensi a quanto manca prima che il segnalatore suoni, ammesso che succederà, queste sono sensazioni che<br />

non hanno prezzo, questo è per me il carpfishing!<br />

Se non ho tempo per andare fare una notte perchè non son riusc<strong>it</strong>o a pasturare o non ci son le condizioni<br />

giuste, prendo una canna da feeder e vado a brabi, la bolognese, la rubasienne mi faccio una garetta con<br />

amici, ma non vado in cave private, non mi interessa, non alimenterò mai in nessun modo la depredazione<br />

di carpe per questi ambienti, non mi interessa se 1, 10 100 sono pul<strong>it</strong>e o meno o ci son dubbi, io non ci<br />

vado, non mi interessa, pratico un’atra tecnica che mi da comunque grosse soddisfazioni.<br />

Che senso ha tutto quello che ti raccontato riguardo al cf in un lago dove sai gia che dentro nuotano solo<br />

carpe da foto? dove non serve pasturare, tanto il pesce se vuole nutrirsi di quelle esche deve cibarsi, dove<br />

non sei tu a ragionare su dove è il pesce, ma la disponibil<strong>it</strong>à di postazioni del lago?? questo non è denigrare<br />

il frequentatore, è un dato di fatto, una questione di stimoli! e la gente non deve avercela con me o con te o<br />

con nessuno, è la pura ver<strong>it</strong>à! A volte mi incazzo perchè leggo di gente anche famosa che dice che queste<br />

acque sono uguali a quelle libere, a dire il vero son stato cacciato dalla rivista su cui scrivevo per questo<br />

motivo, quando se andassi con la mia rubasienne, o con l’inglese se devo pescare oltre i 13m, in quei laghi<br />

catturerei pesci da foto anche con quell’attrezzatura! dopo cosa dico che sono un carpista? la gente non ci


crede, ma chiunque abbia pescato un<br />

po sa che quello che ho scr<strong>it</strong>to è realtà!<br />

provate a farlo in acque libere..vi<br />

renderete sub<strong>it</strong>o conto del perchè è<br />

nato il carpfisghing e la necess<strong>it</strong>à di<br />

utilizzare certe attrezzature. quindi<br />

continuerò a catturare poche over 20<br />

nella mia v<strong>it</strong>a, ma quelle poche<br />

avranno un valore inestimabile per il<br />

contesto di dove e come sono state<br />

catturate, questo per quel che mi<br />

riguarda è il carpfishing, il resto non<br />

conta.<br />

M-Peschi a carpfishing solo per<br />

catturare carpe grandi?<br />

W-Dipende! potrei dirti di sì e anche di no, dipende cosa<br />

intendi per grandi carpe! Io pesco a carpfishing per catturare la<br />

carpa più grande possibile dello specchio d’acqua! Questo,<br />

come ti ho detto più sopra, deve essere però il culmine di<br />

un’avventura che ci sta alle spalle! La carpa può anche essere<br />

solo 15 kg, o 10, in quel caso adeguerò la mia attrezzatura alla<br />

media dei pesci che prenderò! Questo voler arrivare alla “big”<br />

non vuol dire che se catturo pesci più piccoli sia arrabbiato,<br />

anche qui dipende, se faccio 400 km per pescare in un lago su<br />

uno spot dove so si possa fare pesci da 15/20 kg e catturo una<br />

carpa da 5 non sono arrabbiato, ma nemmeno felice, se vado<br />

alcune ore in fiume senza grosse pretese, senza pasturazione o<br />

un lavoro a posteriori per poter arrivare a certi pesci son<br />

contento per ogni singola partenza, qualsiasi peso sia la carpa!<br />

Ma in generale, quando pesco cerco in ogni modo di catturare<br />

perchè quello che mi piace , l’emozione più grande me lo da il<br />

combattimento! Però faccio carpfishing per catturare il pesce<br />

di taglia altrimenti per cosa l’avrebbero inventato?<br />

M-Preferisci pescare solo o in compagnia?<br />

W-Pescare da soli è una cosa molto emozionante, credo di<br />

sentirne il bisogno proprio per le emozioni che mi sa dare! Da<br />

solo sei obbligato a fare le cose, sei costretto a pescare ad usare<br />

la tua testa! nessuno ti aiuta, se sbagli è colpa tua, se catturi è<br />

mer<strong>it</strong>o tuo! i problemi te li risolvi e di problemi ce ne sono<br />

sempre, dalle forbici dimenticate in tenda e una treccia da 80<br />

libbre da tagliare a 200 m da riva, calare le canne senza batteria<br />

col vento che soffia forte, ma catturare in queste condizioni è<br />

esaltante! davvero ti puoi r<strong>it</strong>enere un buon pescatore! Però mi<br />

piace pescare anche in compagnia di amici fidati, gente non<br />

troppo invasata, gente che comunque sa arrangiarsi e capisce lo<br />

spazio che deve esserci tra me e loro e viceversa. La pescata<br />

che facemmo tu io e Fabio lo scorso anno è stata una delle più<br />

belle, una di quelle che ricordo con più piacere proprio per la<br />

spensieratezza ma allo stesso tempo per l’intens<strong>it</strong>à di quelle<br />

poche ore, ognuno sapeva cosa fare e come fare senza che uno<br />

cercasse di prevalere sull’altro, ma cercando ognuno di capire<br />

“cosa” e perchè l’altro stesse facendo in quel modo! Ecco<br />

questo mi piace fare quando pesco in coppia, e onestamente<br />

non sono stato a pesca con tanta gente. Forse sono un po<br />

troppo orso!<br />

M-Ah quella pescata è stata veramente divertente, anche se tu e<br />

Fabio mi avete fatto nero... devo ricordarmi che in quelle<br />

condizioni devo calare nell'acua bassa, ev<strong>it</strong>ando di cercare le<br />

buche, altrimenti son cappotti!!!... ma veniamo ora a qualche<br />

domanda provocatoria che ti ho preparato volutamente..Hai mai<br />

pubblicato foto di carpe grosse catturate in laghi a pagamento in<br />

cerca di successo?<br />

W-No, sei pazzo!?? ahahahah! Primo non ho mai pescato in<br />

un lago a pagamento dal 93, secondo anche quelle che ho preso<br />

in acque libere le ho pubblicate per contorno agli articoli e per<br />

pubblic<strong>it</strong>à al marchio che devo rappresentare (senza mai<br />

imbrogliare), e già un po mi scoccia! Pensa che quelle<br />

pubblicate fin’ora tra Carpa per Tutti e <strong>The</strong>Realfishing e


Prologic forse sono poco più della metà delle foto che ho e<br />

che non sono mai apparse e probabilmente mai appariranno!<br />

C’è gente che appena prende un pesce pubblica per ottenere<br />

consensi dalla gente, e quando non cattura ripubblica ancora<br />

quei pesci, qualcuno di famoso qualche mese fa pur di<br />

apparire ha ripubblicato una foto di una carpa gia apparsa<br />

qualche anno prima su una rivista per pubblicizzare il nuovo<br />

marchio per cui era appena stato sponsorizzato, sbagliando<br />

persino la stagione dell’anno, facendola passare per un pesce<br />

autunnale, quando nella foto non c’erano le foglie sugli<br />

alberi mentre in quei giorni gli stessi erano ancora ben pieni,<br />

oltretutto il bacino era stato svuotato un paio di settimane<br />

prima, pensa te!!!quante gente è truffata e presa per il culo<br />

da sti personaggi accecati dalla smania di apparire! bah, chi<br />

li capisce! Non mi interessa pubblicare per apparire, Non mi<br />

interessa apparire proprio!<br />

M-Qual'è la cosa che ti piacerebbe si realizzasse nella tua<br />

v<strong>it</strong>a di pescatore?<br />

W-Vorrei poter praticare Carpfishing ancora in tantissime<br />

acque senza dover pagare una piazzola a gente che pensa che<br />

in questo modo si gestiscano le acque!<br />

Vabbè anche di prendere una specchi di più di 30 kg!<br />

ahahahhaah<br />

Non so delle due quale è più facile da realizzare!ahahaha<br />

M-Io credo che sia più facile la cattura della specchio<br />

comunque...Hai scr<strong>it</strong>to per una rivista <strong>it</strong>aliana per anni...<br />

quanto ha inciso nel tuo modo di vivere la pesca?<br />

W-Il modo di vivere la pesca non è cambiato molto, anzi è lo<br />

stesso di sempre, l’unica cosa che che mi son ripromesso nel<br />

momento stesso che ho deciso di scrivere, è stata quella di<br />

non prendere mai in giro il lettore! Mi son messo nei panni<br />

di me stesso quando compravo le riviste e mi son detto :”<br />

cosa ti darebbe fastidio, in che modo ti sentiresti preso in<br />

giro da chi scrive sulle pagine di un magazine?” La risposta<br />

istantanea è stata di non leggere la ver<strong>it</strong>à o di apparire come<br />

il migliore in tutto, e certo di avere sempre la ver<strong>it</strong>à sotto<br />

mano. In ogni scr<strong>it</strong>to ho sempre sottolineato che quello che<br />

scrivevo non era sicuramente la ver<strong>it</strong>à assoluta, che parlavo<br />

di cose provate da me di persona infatti non ho mai parlato<br />

di mix o robe simili in quanto so di non essere ferrato<br />

sull’argomento, di non avere le capac<strong>it</strong>à per farlo. La cosa<br />

che mi son ripromesso è quella di trattare il lettore con il<br />

Rispetto che mer<strong>it</strong>a! Ogni cattura mostrata era il mio<br />

coronamento ad un argomento c<strong>it</strong>ato, o comunque il risultato<br />

della Mia pesca, del mio cervello! Peccato tanta gente<br />

pubblichi pesci presi da altri pur di apparire catturanti,<br />

oppure come detto prima ripubblichi le stesse foto pur di<br />

apparire sempre al top! Questo per me non è rispetto per chi<br />

legge, se parlo di pesca in fiume e metto foto di pesci<br />

catturati da altri o addir<strong>it</strong>tura di pesci catturati in lago, che


credibil<strong>it</strong>à do?? allora chiunque può scrivere standosene a<br />

casa e inventando di sana pianta e mettendo le foto fatte al<br />

laghetto. Passi per una montatura, ma quando si parla di<br />

concetti, s<strong>it</strong>uazioni di pesca, mah, secondo me è barare!<br />

Credo che chi scrive deve avere diversi anni di pesca alle<br />

spalle in tante condizioni di pesca, altrimenti cosa può<br />

dare al lettore? Un ragazzo può anche trovare una<br />

soluzione innovativa per qualcosa, ma poi dietro deve<br />

esserci esperienza, quale tipo di esperienza può avere chi<br />

pesca da 3 o 4 anni? Mi sento ancora di aver poco da<br />

raccontare io dopo 20 anni di pesca! probabilmente<br />

sbaglio io, dimmi tu.<br />

M-Sei e sei stato tester di d<strong>it</strong>te tra le più importanti<br />

d'Europa, quanto ha inciso nel tuo modo di vivere la<br />

pesca?<br />

W-In nessun modo! Son sempre lo stesso di sempre!<br />

Devo a Robby (Bussolari) se son stato sponsorizzato, se ho<br />

avuto la possibil<strong>it</strong>à di scrivere su una rivista, e questo<br />

non lo dimenticherò mai! Ma una cosa che mi rende<br />

orgoglioso della persona che sono, è che non mi<br />

interessa essere sponsorizzato, non vado e non andrò<br />

mai in giro a prost<strong>it</strong>uirmi per avere un cappello in testa<br />

ed un sacchetto di boiles, per me l’importante è andare a<br />

pescare, se un’azienda mi volesse tra le sue fila, deve<br />

essere lei a chiedermelo perchè vede in me una persona<br />

capace e seria. Diversamente sto bene sia io continuando<br />

a comprarmi l’attrezzatura che l’azienda puntando su chi<br />

vuole. Poi il fatto di fare parte di un team mi fa molto<br />

piacere e ne sono onorato, soprattutto perchè son stato<br />

scelto in base ad i parametri c<strong>it</strong>ati poco sopra e oltre a<br />

questo è un team di persone che stimo, dal primo<br />

all’ultimo! Non smetterò mai di ringraziare Enrico<br />

(Parmeggiani) per la grandi opportun<strong>it</strong>à che mi ha dato,<br />

sia con Big Carp che ora con Prologic, anche se spesso<br />

mi tira le orecchie per il mio carattere polemico( e fa<br />

bene)! In questo momento poi con Enrico product<br />

manager di Prologic l’essere “Tester” ha un suo senso!<br />

Si discute di prodotti, come migliorarli, si hanno le<br />

anteprime da provare, le ricette delle boiles son fatte su<br />

spunti nostri, questo per me è un ulteriore motivo di<br />

orgoglio, poter vedere sul mercato prodotti studiati e<br />

sviluppati da noi è molto gratificante.<br />

M-Cosa pensi del carpfishing Italiano?<br />

W-Vuoi proprio farmi voler male? avanti allora!<br />

Penso che ci sono troppi pupazzi e troppo pochi pescatori<br />

veri, e mi fermo qua.<br />

M-Al giorno d'oggi sono più i carpisti che cercano di avere<br />

visibil<strong>it</strong>à nel carpfishing oppure quelli che cercano di<br />

avere emozioni da questa tecnica restando nell'anonimato<br />

magari in riva a qualche specchio d'acqua selvaggio?


W-Per me sono molto di più quelli che cercano visibil<strong>it</strong>à! O almeno è quello che vedo!! e come dargli<br />

torto a questi ragazzi? vedono persone diventare “tester” con un beckground quasi nullo alle spalle e<br />

pensano “perchè loro si ed io no?” Vedono big fare copertine con carpe prese nelle stesse cave a<br />

pagamento che frequentano e magari hanno ancora più pesci di questi nell’album e dicono “Io non prendo<br />

meno di loro anzi, perchè loro si ed io no?” ed hanno ragione! Poi è sintomatico dei giorni nostri, in tutto<br />

vale il discorso della popolar<strong>it</strong>à! ed il carpfishing non è certo esente! ecco perchè prima ti ho risposto così<br />

riguardo alla s<strong>it</strong>uazione del carpfishing in Italia! Ho visto anche uno prendere una 30 kg in libera e<br />

mandare curriculum a tutte le aziende dicendo che sarebbe disposto a fare loro da tester, bah, che schifo!<br />

questo è l’ambiente, e tante aziende abboccano e se ne fregano delle capac<strong>it</strong>à di pesca di queste persone!<br />

l’importante è che pubblichino foto, l’importante è vendere!<br />

Comunque, ci sono per fortuna anche quelli che si godono la pesca in santa pace, che fanno pesci da paura<br />

e se li tengono per loro alla faccia di chi pensa di essere Dio solo perchè ha una foto con un’over 20!<br />

Peccato che sono pochi! Queste sono persone che non sputtanano i posti, che sanno cosa significa<br />

rispetto, e se ne fregano della notorietà! queste sono le persone che stimo di più.<br />

M-Pensi che le nuove leve prenderanno sempre più spunto dalla prima categoria o dalla seconda?<br />

W-Ovviamente la seconda!!! Le nuove leve crescono attualmente pensando che il carpfishing renda noti e<br />

famosi!


E non certo a cercare di catturare le difficili carpe selvatiche! ma<br />

questo è un grande fallimento di certi personaggi che non sono<br />

capaci di andarle a cercare ma preferiscono le scorciatoie per far<br />

vedere che catturano nei loro articoli! Sono pochi al giorno d’oggi<br />

a continuare a trasmettere la passione l’emozione l’atmosfera che<br />

la caccia ad una big selvatica sa regalare, e non sono nemmeno<br />

valorozzati per quel che fanno! Ecco la cosa che più infastidisce,<br />

che chi davvero mer<strong>it</strong>a finisce in secondo piano dietro a certi<br />

personaggi che tolti da certi ambienti faticherebbero e non poco a<br />

far certi pesci, anzi se li sognerebbero proprio! Ma questo è quello<br />

che il pubblico vuole, vuole tutto e sub<strong>it</strong>o, vuole la foto con il<br />

pescione, a noi che non siamo così, che sappiamo dare il giusto<br />

mer<strong>it</strong>o ai pescatori, rimangono piccole parentesi come questa<br />

rivista ed altri blog di nicchia, dove chi scrive non cerca<br />

scorciatoie o fama e gloria, ma lo fa puramente per passione e<br />

voglia di raccontare. Chi legge può stare certo che nessuno bara<br />

per avere un r<strong>it</strong>orno, questo è stato il motivo per cui è nata questa<br />

rivista ed è un punto fermo, scrive chi ha qualcosa da dire e se ne<br />

ha voglia, non ci sono guadagni di nessun tipo per nessuno, me<br />

incluso, e si scrive delle pesca in acque libere e delle difficoltà e<br />

della magia che sa trasmettere, ma non so quanti “giovani”<br />

cresceranno con questa mental<strong>it</strong>à.<br />

M-Cosa ti auguri per i prossimi anni?<br />

W-Cosa mi auguro? Mi auguro di poter sempre pescare, pescare a<br />

prescindere, la v<strong>it</strong>a è strana e non sai mai quello che può cap<strong>it</strong>arti, ed<br />

io non so se riuscirei a vivere senza pesca! Spero che la salute non mi<br />

abbandoni e non abbandoni la mia compagna e la mia famiglia e tutti<br />

gli amici. Spero anche di fare molte più pescate all’estero, ci sono<br />

tante acque incredibili da esplorare, poi qualche avventura di pesca<br />

diversa dal sol<strong>it</strong>o, di quelle da raccontare da vecchi davanti al<br />

camino, quelle che solo cacciatori di carpe selvagge possono<br />

inventare!<br />

M- Come darti torto amico mio... ti auguro di realizzare tutte queste<br />

cose perchè te lo mer<strong>it</strong>i, sei un appassionato vero e come tale so che<br />

ambisci ad accrescere ancora la tua esperienza....Ti ringrazio della<br />

disponibil<strong>it</strong>à e mi auguro che qualche nuova leva prenda spunto dai<br />

tuoi ragionamenti, e se solo un ragazzo decide di prendere la strada<br />

che porta verso il carpfishing selvaggio che hai trasmesso, beh mi<br />

r<strong>it</strong>engo soddisfatto di aver scr<strong>it</strong>to quest'articolo!!!!


<strong>The</strong> <strong>RealFishing</strong><br />

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