1° biennio Tutti i colori dell'agricoltura - Regione Lombardia
1° biennio Tutti i colori dell'agricoltura - Regione Lombardia
1° biennio Tutti i colori dell'agricoltura - Regione Lombardia
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Stefania Pendezza<br />
www.regione.lombardia.it<br />
<strong>Tutti</strong> i <strong>colori</strong> dell’agricoltura<br />
Manuale agrodidattico per la scuola primaria - <strong>1°</strong> <strong>biennio</strong><br />
LOMBARDIA. CRESCIAMOLA INSIEME.
Cari insegnanti,<br />
questo manuale agrodidattico consente di approfondire la conoscenza dell’agricoltura lombarda e<br />
delle sue produzioni agroalimentari, declinate nelle quattro stagioni.<br />
In questa direzione assumono particolare rilievo anche le Fattorie Didattiche, vere aziende agricole<br />
dove vivere un’esperienza diretta a contatto con la terra e la natura. La visita in fattoria può essere<br />
considerata a pieno titolo un metodo di apprendimento, che completa e arricchisce il percorso didattico<br />
interdisciplinare svolto in classe. Vedere gli animali nella stalla, annusare il fi eno, assistere alla<br />
mungitura, pigiare l’uva, degustare il miele, preparare il formaggio, sgranare una pannocchia… sono<br />
esperienze sconosciute alla maggior parte dei giovani d’oggi, ma capaci di suscitare forti emozioni<br />
e di maturare in loro la consapevolezza dell’importanza economica e sociale del mestiere dell’agricoltore.<br />
Ogni fattoria didattica, nelle diverse stagioni, offre la possibilità di modulare i percorsi educativi sulla<br />
base del ciclo produttivo dell’azienda stessa. L’imprenditore agricolo contribuisce, insieme a voi, al<br />
processo di apprendimento degli alunni. Le Fattorie Didattiche della Rete della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
rispondono infatti a precisi requisiti di qualità, al fi ne di assicurare la migliore accoglienza degli<br />
ospiti.<br />
L’assessorato all’agricoltura della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> da tempo promuove iniziative per avvicinare i<br />
giovani studenti al settore agricolo e ai suoi valori. Un impegno che sappiamo essere anche vostro.<br />
Per questo, il nostro auspicio è che questo manuale possa essere un effi cace strumento a supporto<br />
della vostra preziosa attività educativa.<br />
Vi auguro buon lavoro!<br />
Giulio De Capitani<br />
Assessore all’Agricoltura<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>
Introduzione<br />
Spunti interdisciplinari classe 2^e 3^<br />
Presentazione aziende agricole<br />
Gli agricoltori in autunno<br />
Paesaggio agrario autunnale<br />
Il castagno<br />
La vite<br />
La vite e il vino<br />
Completa il diagramma di fl usso dall’uva<br />
al vino<br />
Lo spaventapasseri: il custode dei semi!<br />
Cereali... Perchè li chiamiamo così?<br />
Alcuni cereali<br />
Il grano<br />
Il messaggio ritrovato<br />
Il pane<br />
Perchè il lievito gonfi a l’impasto?<br />
I ruminanti<br />
Cerchia gli animali ruminanti<br />
Carta d’identità della pecora<br />
Segna con un cerchio la risposta esatta<br />
Completa<br />
Carta d’identità della gallina<br />
Le penne e le piume<br />
Cosa c’è dentro l’uovo?<br />
Risolvi<br />
Risolvi il cruciverba<br />
Scultori con le foglie<br />
Vien l’autunno<br />
Conosciamo l’autunno in fattoria<br />
usando i cinque sensi<br />
Gli agricoltori in inverno<br />
Paesaggio agrario invernale<br />
Il suolo<br />
Come preparare un orto<br />
Amici e nemici dell’orto<br />
Gli ortaggi<br />
Il calendario orticolo<br />
Completa con gli ortaggi di stagione<br />
Curiosità e proprietà di alcuni ortaggi<br />
Scopri l’ortaggio<br />
Le favole nell’orto... completa e collega<br />
Una sana ricetta!<br />
Ricomponi le parole mettendo insieme<br />
le lettere e le fi gure<br />
Carta d’identità della capra<br />
Indice<br />
3<br />
4<br />
6<br />
7 8<br />
10 11<br />
12<br />
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17<br />
18<br />
19<br />
20<br />
20<br />
21<br />
21<br />
22<br />
23<br />
23<br />
24<br />
25<br />
26<br />
26<br />
27<br />
27<br />
27<br />
28<br />
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30<br />
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36<br />
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39<br />
39<br />
40<br />
40<br />
41<br />
42<br />
Colora solo le nuvolette che contengono<br />
termini appartenenti al mondo delle capre<br />
Carta d’identità del maiale<br />
Completa aggiungendo negli spazi vuoti<br />
le seguenti parole<br />
Collega al maiale i suoi prodotti<br />
La produzione del salame<br />
In salumeria<br />
Le fasi di produzione del salame<br />
Conosciamo l’inverno in fattoria<br />
usando i cinque sensi<br />
Gli agricoltori in primavera<br />
Paesaggio agrario primaverile<br />
Il mais o granoturco<br />
La polenta<br />
Proviamo a fare la polenta<br />
Il ciliegio<br />
La marmellata<br />
Dal fi ore al frutto<br />
Le api<br />
La società delle api<br />
Il lavoro dell’apicoltore<br />
Dal nettare al miele<br />
Carta d’identità della mucca (vacca)<br />
Il passaporto dei bovini<br />
Collega ogni vignetta alla didascalia giusta<br />
Il formaggio<br />
Dal latte al formaggio<br />
Le fasi di produzione del formaggio<br />
Principi nutritivi<br />
Gli animali e l’alimentazione<br />
Segna con una crocetta<br />
Che cos’è l’amido<br />
Conosciamo la primavera<br />
usando i cinque sensi<br />
Gli agricoltori in estate<br />
Paesaggio agrario estivo<br />
Il prato e …il fi eno<br />
Carta d’identità del coniglio<br />
Carta d’identità del cavallo<br />
Un portafortuna equestre<br />
Conosciamo l’estate usando i cinque sensi<br />
Alla scoperta della campagna<br />
Spunti interdisciplinari per attività didattiche<br />
43<br />
44<br />
45<br />
45<br />
46<br />
47<br />
47<br />
48<br />
49<br />
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52<br />
53<br />
53<br />
54<br />
54<br />
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58<br />
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77<br />
78<br />
79<br />
80<br />
2
Introduzione<br />
Con l’applicazione dei Nuovi Programmi e dell’Autonomia scolastica e con la successiva introduzione<br />
della Riforma “Moratti”, la didattica della Scuola Primaria, la sua organizzazione e il modo di lavorare<br />
dei docenti appaiono, per alcuni aspetti, profondamente modifi cati e, per altri, in continua “evoluzione”,<br />
sia dal punto di vista dei riferimenti culturali che per i metodi e i contenuti disciplinari.<br />
Da qui nasce anche la necessità di strumenti di lavoro innovativi, in grado di aiutare il docente a<br />
rispondere a queste nuove richieste.<br />
L’obiettivo di questo manuale non è sicuramente quello di sostituire una guida didattica o di rispondere<br />
completamente alle esigenze di chi opera con i bambini e le bambine, ma di essere uno strumento<br />
di approfondimento, che dia indicazioni e suggerimenti e, soprattutto, affi anchi l’attività dei<br />
docenti.<br />
All’interno sono proposte attività didattiche in collegamento con tutte le discipline, così da favorire<br />
un processo unitario e interdisciplinare dell’apprendimento, in particolare per gli alunni del primo<br />
<strong>biennio</strong> della Scuola Primaria.<br />
Il rispetto per l’ambiente, la conoscenza del mondo rurale e delle sue tradizioni, la vita nella fattoria,<br />
i cicli di crescita delle colture, le caratteristiche di alcuni animali e le tecniche di produzione e di<br />
trasformazione dei prodotti alimentari rappresentano vere e proprie unità di apprendimento di carattere<br />
pluridisciplinare e trasversale.<br />
Inoltre, la scuola dell’autonomia intende progettare la sua identità attraverso un forte radicamento<br />
dei contesti territoriali, promovendo la componente locale del curricolo e l’incontro con le attività,<br />
le culture e i prodotti del territorio, le tradizioni, il paesaggio naturale e urbano. Il mondo rurale diventa<br />
così un autentico percorso di formazione che promuove attività di ricerca, scoperta, scambio<br />
e turismo ecocompatibile, facilitando sia la conoscenza di diverse culture, sia una nuova consapevolezza<br />
delle proprie radici.<br />
Le schede all’interno del testo consentiranno ai docenti di favorire un coinvolgimento maggiore<br />
degli alunni nell’acquisizione delle conoscenze inerenti l’agricoltura e le sue produzioni. Attraverso<br />
esperienze sensoriali e lo scorrere delle stagioni, i ragazzi conosceranno i ritmi e i cicli dell’agricoltura<br />
e scopriranno l’importanza di “toccare con mano” questa realtà.<br />
Il personaggio che introdurrà i bambini e le bambine nell’agricoltura lombarda è un agricoltore che<br />
possiede un’azienda in pianura, dove si allevano vacche da latte e alcuni animali da cortile (maiali,<br />
galline e conigli), si trasforma il latte e si coltivano cereali (mais, frumento e orzo). Nei dintorni della<br />
sua fattoria si trovano, in collina, un’azienda vitivinicola con un frutteto e un allevamento di api e, in<br />
montagna, un’azienda ovicaprina con un orto familiare, in possesso della licenza agrituristica per la<br />
ristorazione e l’alloggio.<br />
Dopo una prima illustrazione del lavoro dell’agricoltore si potrà procedere alla scoperta del mondo<br />
rurale, attraverso la successione stagionale del paesaggio agrario, con l’approfondimento di alcune<br />
tematiche. Ogni stagione, contrassegnata da un colore specifi co, prenderà in esame un vegetale, un<br />
animale, un prodotto agroalimentare trasformato e un approfondimento agrario. Alla fi ne del testo<br />
saranno riportate ulteriori schede didattiche o esercitazioni, che i docenti delle diverse aree disciplinari<br />
potranno utilizzare per introdurre e approfondire la visita in fattoria. L’auspicio è che, considerate<br />
le diverse “opportunità” della fattoria nelle quattro stagioni, gli studenti riescano a sviluppare<br />
esperienze a diretto contatto con la natura durante tutti i mesi dell’anno.<br />
3
Spunti interdisciplinari per la classe 2^<br />
Italiano Lettura di leggende e semplici testi con ricerca di linguaggi specifi ci. Interviste ai<br />
nonni; confronto delle risposte.<br />
Lingua straniera Riconoscimento degli animali e dei principali spazi della fattoria.<br />
Storia L’agricoltura e le stagioni. Analisi e confronto del lavoro dell’imprenditore agricolo<br />
con quello dei genitori.<br />
Geografi a Studio dell’ambiente della fattoria e del paesaggio rurale. Realizzazione e lettura di<br />
semplici mappe e plastici con relative denominazioni.<br />
Matematica Classifi cazioni con elementi naturali (foglie, semi, zampe…). Costruzione di diagrammi<br />
di fl usso. Rappresentazione e risoluzione di situazioni problematiche utilizzando<br />
la moltiplicazione e la divisione.<br />
Scienze Esplorazione dell’ambiente fattoria utilizzando i cinque sensi. Riconoscimento degli<br />
elementi naturali e non di un’azienda agricola. Conoscenza delle parti della struttura<br />
delle piante.<br />
Tecnologia e informatica Analisi dei materiali d’uso comune nel mondo rurale. Realizzazione di manufatti d’uso<br />
comune utilizzando materiali diversi. Classifi cazione degli attrezzi utilizzati in fattoria<br />
in base alle loro caratteristiche. Utilizzo di semplici programmi di videoscrittura.<br />
Musica Identifi cazione e classifi cazione dei suoni e rumori della natura e della fattoria.<br />
Arte e immagine Realizzazione di stampe ed elementi naturali e non della fattoria con l’utilizzo di vari<br />
materiali (foglie, patate, sassi, cereali, rami…).<br />
Scienze motorie e sportive Animazione delle leggende lette e delle “andature” degli animali. Giochi all’aperto.<br />
Educazione alla cittadinanza Accettazione, rispetto ed aiuto verso gli altri. Elaborazione di un regolamento per la<br />
visita in fattoria.<br />
Educazione stradale Individuazione di comportamenti corretti e/o scorretti in base all’ambiente in cui ci<br />
si trova.<br />
Educazione ambientale Esplorazione di elementi tipici di un ambiente naturale (bosco, prato, rogge, fi ume…)<br />
e della fattoria. Rispetto dell’ambiente. Riutilizzo e riciclo di alcuni materiali.<br />
Educazione alla salute Defi nizione di comportamenti e di regole da assumere per la sicurezza in fattoria.<br />
Educazione alimentare Composizione dei cibi di cui ci si nutre. Scoperta delle origini di alcuni alimenti:<br />
latte, formaggio, pane, salame, miele…<br />
Educazione all’affettività Attivazione di atteggiamenti di ascolto, di modalità relazionali con i compagni e con<br />
gli adulti. Percezione di sé e del proprio ruolo nel gruppo.<br />
Spunti interdisciplinari per la classe 3^<br />
Italiano Produzione di brevi testi, prima in forma orale e poi scritta, di tipo descrittivo e<br />
narrativo. Creazione di fi lastrocche. Lettura di semplici testi che utilizzino un linguaggio<br />
specifi co per l’acquisizione di una terminologia più appropriata.<br />
Lingua straniera Individuazione di spazi e oggetti agricoli e loro semplice descrizione. Riconoscimento<br />
degli attrezzi del contadino.<br />
Storia Conversazioni guidate per aiutare l’alunno ad immaginare la vita dell’uomo prima<br />
della scoperta dell’agricoltura e dell’allevamento. L’agricoltura nelle diverse epoche<br />
storiche e civiltà. Gli antenati degli animali della fattoria. Usi ed abusi dell’acqua<br />
nella storia.<br />
Geografi a Identifi cazione storica e geografi ca dei vari prodotti della fattoria. Riconoscimento<br />
di elementi fi sici e antropici di un paesaggio e loro descrizione. Riconoscimento delle<br />
più evidenti modifi che apportate dall’uomo sul territorio. Realizzazione e lettura<br />
di semplici mappe e plastici con relative denominazioni.<br />
4
Matematica Classifi cazione in base a più attributi. Confronto di misure. Realizzazione di misure<br />
di grandezza dirette ed indirette da esprimere con unità di misura convenzionali<br />
e non convenzionali. Grafi ci e statistiche delle varie produzioni agricole. Disegni,<br />
denominazioni e descrizione di alcune fi gure geometriche del piano e dello spazio<br />
presenti in fattoria.<br />
Scienze Riconoscimento e analisi dei vari materiali presenti nell’ambiente fattoria. Conoscenza<br />
delle parti della struttura delle piante. Osservazione e descrizione di comportamenti<br />
di difesa/offesa degli animali. La risorsa acqua e il ciclo dell’acqua naturale e<br />
urbano.<br />
Tecnologia e informatica Individuazione delle funzioni degli strumenti adoperati nei vari lavori agricoli per la<br />
costruzione di modelli, classifi candoli in base al loro compito. Utilizzo di semplici<br />
programmi di videoscrittura e videografi ca per il riordino dei dati raccolti.<br />
Musica Riconoscimento e descrizione di suoni ed eventi sonori con particolare riferimento<br />
a quelli provenienti dall’ambiente. Creazione di strumenti musicali utilizzando materiale<br />
di recupero.<br />
Arte e immagine Realizzazione di diversi elaborati con l’utilizzo di tecniche grafi che, pittoriche e di<br />
manipolazione (cartelloni, CD, video, laboratorio creta…). Utilizzo del linguaggio<br />
del fumetto per ricostruire e presentare eventi/situazioni in fattoria. Elaborazione<br />
di cartelloni per illustrare il lavoro dell’agricoltore nei campi.<br />
Scienze motorie e sportive Utilizzo di un linguaggio gestuale e motorio per comunicare stati d’animo, idee e<br />
situazioni. Giochi all’aperto.<br />
Educazione alla cittadinanza Accettazione, rispetto ed aiuto verso gli altri. Comprensione delle ragioni degli altri<br />
e dei loro comportamenti. Manifestazione del proprio punto di vista e delle proprie<br />
esigenze personali. Elaborazione di un regolamento di classe per la visita in fattoria.<br />
Rispetto dei servizi del territorio. Individuazione delle leggi preposte alla tutela del<br />
mondo agricolo e delle sue produzioni.<br />
Educazione stradale Individuazione di comportamenti corretti e/o scorretti in base all’ambiente in cui<br />
ci si trova. Descrizione orale e scritta di un percorso proprio e rappresentazione<br />
cartografi ca.<br />
Educazione ambientale Esplorazione di elementi tipici di un ambiente naturale (bosco, prato, rogge, fi ume…)<br />
e della fattoria. Rispetto dell’ambiente. Riutilizzo e riciclo di materiali. Individuazione<br />
dei vantaggi e degli svantaggi che le modifi che sull’ambiente hanno recato<br />
all’agricoltura. Cura e progettazione di semplici orti. Defi nizione di uso corretto<br />
delle risorse ambientali (acqua, suolo). Riconoscimento dei ruoli delle istituzioni<br />
pubbliche e private per la conservazione e la tutela del mondo rurale e delle sue<br />
produzioni.<br />
Educazione ala salute Riconoscimento della cura (igiene, prevenzione, sicurezza…) che l’imprenditore<br />
agricolo applica all’ambiente, agli allevamenti, alle coltivazioni e alle produzioni quale<br />
prevenzione delle malattie personali e sociali.<br />
Educazione alimentare Descrizione della propria alimentazione. Riconoscimento delle esigenze del proprio<br />
corpo e individuazione di un tipo di alimentazione adeguata alla propria crescita.<br />
Valutazione della composizione dei cibi di cui ci si nutre. Individuazione di una dieta<br />
adeguata al proprio corpo e alle proprie esigenze fi siche in base al dispendio di<br />
energia. Conoscenza delle principali trasformazioni agroalimentari (formaggi, salumi,<br />
vino, olio, confetture…) e delle proprietà nutritive dei singoli prodotti. Identifi<br />
cazione dei prodotti tipici del territorio. Riconoscimento dei principali metodi di<br />
conservazione (antichi e moderni) degli alimenti. Ricerca di ricette locali e tipiche.<br />
Predisposizione di momenti di degustazione.<br />
Educazione all’affettività Attivazione di atteggiamenti di ascolto, di modalità relazionali con i compagni e con<br />
gli adulti, anche tenendo conto delle loro caratteristiche sessuali. Percezione di sé e<br />
del proprio ruolo nel gruppo. Espressioni adeguate della propria emotività in situazioni<br />
di gioco, relax, lavoro...<br />
5
Come potrete scoprire,<br />
allevo vacche<br />
da latte, polli<br />
e conigli e coltivo<br />
mais, grano, orzo<br />
ed erba medica.<br />
Nella mia fattoria,<br />
oltre alla stalla,<br />
al fi enile e alla cascina<br />
in cui vivo, si trova anche<br />
un caseifi cio, l’edifi cio dove trasformo il latte in<br />
formaggio.<br />
Vicino alla mia azienda vivono anche Fiorella e<br />
Salvatore, due miei grandi amici.<br />
FIORELLA alleva capre, pecore,<br />
maiali e cavalli.<br />
Coltiva piccoli frutti e<br />
diversi ortaggi. La sua<br />
azienda è anche un agriturismo<br />
dove la gente<br />
può andare sia per gustare<br />
buon cibo, preparato<br />
CIAO AMICI,<br />
SONO TINO IL CONTADINO!<br />
SONO QUI PER ACCOMPAGNARVI<br />
ALLA SCOPERTA DEL MONDO RURALE!<br />
per la maggior parte con prodotti dell’azienda,<br />
sia per dormire e riposare in campagna.<br />
SALVATORE, invece,<br />
coltiva un frutteto ed<br />
un gran vigneto dal<br />
quale ricava del<br />
buon vino, che<br />
conserva in cantine<br />
attrezzate.<br />
È anche un bravissimo<br />
apicoltore<br />
poiché alleva tante<br />
api che producono del<br />
miele squisito.<br />
Gli animali e i vegetali vengono curati con<br />
impegno durante tutto l’anno, ma in alcuni<br />
periodi necessitano di attenzioni maggiori<br />
come potrete scoprire visitando, stagione<br />
per stagione, la campagna.<br />
BUON VIAGGIO ALL’INTERNO<br />
DEL MONDO RURALE!<br />
6
TINO<br />
Gli agricoltori in autunno<br />
1 Ogni mattina, prima che sorga il sole, munge<br />
le vacche e trasforma il latte munto in formaggio<br />
2 Ogni sera, prima che il sole tramonti, munge<br />
le vacche<br />
3 <strong>Tutti</strong> i giorni distribuisce il cibo ai suoi animali<br />
4 Prosegue e termina la raccolta del mais e della<br />
soia<br />
5 Concima e ara i terreni che verranno seminati<br />
in primavera con mais e soia<br />
6 Semina il frumento tenero, l’orzo e l’erba medica<br />
FIORELLA<br />
1 Solitamente, in questo periodo, assiste con cura<br />
le pecore che partoriscono i loro agnellini<br />
2 <strong>Tutti</strong> i giorni distribuisce il cibo ai suoi animali<br />
3 Sistema le camere da letto e prepara gustosi<br />
piatti con i suoi prodotti (frutta, verdura e carne)<br />
per gli ospiti dell’agriturismo<br />
4 <strong>Tutti</strong> i giorni pulisce i box dei cavalli<br />
5 Semina lattughino, cipolla, rucola e raccoglie<br />
lattuga, porri, cavoli, spinaci, fi nocchi...<br />
6 Segue un corso di cucina per preparare piatti<br />
sempre più gustosi<br />
SALVATORE<br />
1 Con molti aiutanti, continua la vendemmia<br />
tra i fi lari di vite: con forbici stacca dai tralci i<br />
grappoli di uva che mette poi in contenitori<br />
2 Trasporta l’uva raccolta in cantina<br />
3 Pigia l’uva e mette il mosto nelle botti a fermentare<br />
4 Prepara il terreno per nuove piante da frutto e<br />
viti<br />
5 Raccoglie gli ultimi frutti di stagione come<br />
kiwi, kaki, mele e fi chi<br />
6 Controlla le arnie e lo stato di salute delle api<br />
affi nché possano superare l’inverno<br />
7
Il FUSTO: è diritto, robusto, molto ramifi cato e<br />
forma una chioma rotondeggiante.<br />
Il castagno<br />
La CORTECCIA: è liscia e di colore bruno-rossastro<br />
con puntini (lenticelle) bianchi, quando la<br />
pianta è giovane; è grigia con screpolature (tagli)<br />
che formano delle “strisce” dall’alto verso il basso,<br />
quando la pianta è cresciuta.<br />
LE FOGLIE: sono caduche (ogni anno in autunno<br />
cadono), grandi e a forma di lancia (lanceolate) con<br />
margine (contorno) seghettato. La foglia, nella parte<br />
sopra (pagina superiore), è lucida e di colore verde<br />
scuro, mentre nella parte sotto (pagina inferiore)<br />
è più chiara e pallida con venature ben evidenti.<br />
I FIORI: sono piccoli, numerosi e raggruppati (infi<br />
orescenze maschili e femminili).<br />
Nella castagna si distinguono:<br />
la BUCCIA, di colore variabile (da marrone<br />
chiaro a bruno scuro)<br />
la base (ILO) di colore chiaro, che presenta un<br />
disegno a “nuvoletta”<br />
l’apice con “piccoli peletti” che formano la TOR-<br />
CIA.<br />
I SEMI: sono la parte interna della castagna che<br />
noi mangiamo.<br />
I FRUTTI: sono le castagne, contenute in un riccio<br />
spinoso.<br />
USI:<br />
raccolta dei frutti per l’alimentazione umana<br />
(castagne sotto vuoto, surgelate, sciroppate,<br />
sotto alcol, marrons glacés, crema di castagne,<br />
farina di castagne…)<br />
utilizzo del legno per fare pali, travi e mobili<br />
produzione di miele, polline e melata di castagno<br />
utilizzo del legname come combustibile e, un<br />
tempo, per la preparazione del carbone di legna<br />
nelle cosiddette “carbonaie” (spazio all’interno<br />
del bosco dove veniva carbonizzato il legno<br />
che era disposto in un modo ordinato)<br />
estrazione del tannino, una sostanza presente<br />
nel fusto che veniva utilizzato, soprattutto un<br />
tempo, per la lavorazione e conservazione delle<br />
pelli (concia). Tale sostanza trova impiego anche<br />
nelle industrie di vernici o di prodotti chimici.<br />
I<br />
T<br />
B<br />
Sai che ...<br />
Con le castagne si possono preparare anche la birra<br />
(Corsica, Svizzera) e i liquori (Francia, Italia).<br />
Ogni riccio contiene mediamente tre frutti, la<br />
cui forma dipende dalle caratteristiche della<br />
pianta, dal numero e dalla posizione nel riccio:<br />
emisferica per i frutti laterali e schiacciata per<br />
quello centrale.<br />
Negli ultimi decenni il castagno è stato colpito<br />
da funghi parassiti che provocano due malattie<br />
molto gravi: il cancro del castagno e il male dell’inchiostro.<br />
Secondo alcune credenze, il legno di castagno<br />
sembrerebbe tenere lontano i ragni.<br />
Nella cultura popolare si attribuiscono proprietà<br />
curative alle castagne.<br />
10
P<br />
F<br />
Figura 1<br />
A<br />
T<br />
Il suo frutto è l’uva, un’infruttescenza, cioè un<br />
insieme di frutti (ACINI) attaccati al tralcio attraverso<br />
il RASPO.<br />
Più acini sullo stesso raspo formano il GRAPPOLO.<br />
L’acino è formato da (fi gura 2):<br />
- una parte esterna, la BUCCIA, sulla quale ci<br />
sono i lieviti (SACCAROMICETI), invisibili ad<br />
occhio nudo, responsabili della fermentazione<br />
alcolica<br />
- una parte interna, la POLPA, succosa e dolce,<br />
che contiene i semi, chiamati VINACCIOLI.<br />
G<br />
V<br />
La vite<br />
R<br />
La vite è una pianta alimentare coltivata dall’uomo<br />
fi n dall’antichità.<br />
Resiste molto bene anche alle basse temperature<br />
dell’inverno e alla mancanza di acqua.<br />
L’ambiente ideale per la sua crescita è la collina.<br />
La pianta della vite (fi gura 1) ha un FUSTO corto<br />
da cui partono lunghi rami chiamati TRALCI, dai<br />
quali nascono le grandi foglie palmate, i PAMPI-<br />
NI, i GRAPPOLI e i VITICCI, sottili e arricciati,<br />
che servono alla pianta per sorreggere i tralci.<br />
P<br />
V<br />
B<br />
Figura 2<br />
S<br />
G<br />
11
La vite e il vino<br />
Prima di effettuare la piantagione della vite, il<br />
terreno deve essere ben arato e concimato.<br />
La vite comincia a dare i suoi frutti dal terzo anno<br />
e continua fi no al 30° anno circa.<br />
Il viticoltore può coltivare la vite con forme di<br />
allevamento diverse: a pergola, a spalliera tipo<br />
Guyot, a cordone speronato…<br />
Di solito la vite ha bisogno di pali di legno o di<br />
cemento ai quali si appoggia durante la sua crescita.<br />
Esistono uve da vino e uve da tavola.<br />
La raccolta dell’uva prende il nome di VENDEM-<br />
MIA e si effettua normalmente nel mese di settembre.<br />
L’UVA, raccolta a mano o con le macchine,<br />
viene trasportata nelle cantine dove inizia la<br />
produzione del vino.<br />
Vediamo come si prepara un buon vino:<br />
1 si separano gli acini dal raspo (diraspatura)<br />
12
7 durante la fermentazione i lieviti (saccaromiceti)<br />
presenti nel mosto “mangiano” gli zuccheri<br />
trasformandoli in alcol e liberando bollicine<br />
di anidride carbonica (come quelle che si<br />
trovano nell’acqua minerale gassata); il mosto<br />
diventa così VINO<br />
alcol<br />
saccaromiceti<br />
zuccheri dell’uva<br />
bollicine di anidride carbonica<br />
9 ora si può imbottigliare.<br />
2 gli acini vengono schiacciati (pigiatura)<br />
3 si ottengono il MOSTO (parte liquida composta<br />
da acqua, zuccheri, vitamine, sali minerali,<br />
lieviti) e le VINACCE (parte solida composta<br />
da bucce e vinaccioli)<br />
4 se si vuole ottenere il VINO ROSSO si usano<br />
uve nere e si lasciano macerare le vinacce nel<br />
mosto<br />
5 se si vuol ottenere del VINO BIANCO si possono<br />
usare uve bianche e uve nere (anche il<br />
loro succo è infatti chiaro), ma le vinacce, che<br />
contengono i coloranti, devono essere subito<br />
separate dal mosto<br />
6 con o senza bucce avviene ora la FERMENTA-<br />
ZIONE ALCOLICA che dura di solito dai 5 ai<br />
10 giorni<br />
8 col tempo il vino viene travasato in diverse<br />
botti e “pulito” dai resti d’uva depositati sul<br />
fondo<br />
13
COMPLETA IL DIAGRAMMA DI FLUSSO<br />
DALL’UVA AL VINO<br />
TOLGO LE VINACCE DI<br />
UVE NERE O BIANCHE<br />
PER OTTENERE IL VINO<br />
INIZIO<br />
SI RACCOGLIE L’<br />
SI SEPARANO GLI<br />
DAI<br />
GLI ACINI VENGONO<br />
OTTENIAMO IL<br />
E LE<br />
Soluzioni: uva, acini, raspi, pigiati, mosto, vinacce, bianco,<br />
rosso, fermentazione, vino.<br />
AVVIENE LA<br />
ALCOLICA<br />
IL MOSTO DIVENTA<br />
FINE<br />
LASCIO LE VINACCE DI<br />
UVE NERE PER OTTENE-<br />
RE IL VINO<br />
14
LO SPAVENTAPASSERI: IL CUSTODE DEI SEMI!<br />
Incolla la scheda su di un cartoncino, ritaglia e colora le sagome e poi uniscile con dei fermacampioni<br />
per ricomporre lo spaventapasseri.<br />
15
Cereali... Perchè li<br />
chiamiamo così?<br />
L’ orzo, il riso, il mais, l’avena, ecc, sono cereali.<br />
Ma da dove deriva questo termine, perché li chiamiamo<br />
proprio così?<br />
Un mito greco – romano racconta che la dea delle<br />
messi e dei raccolti era Cerere, una ragazza<br />
bellissima, con capelli biondi come le spighe di<br />
grano, le labbra rosse come papaveri e gli occhi<br />
azzurri come fi ordalisi.<br />
Abitava sul Monte Olimpo, residenza degli dei, e<br />
quando scendeva sulla terra, tutto fi oriva come<br />
per miracolo.<br />
Cerere aveva una fi glia, Proserpina, che amava<br />
più di ogni cosa al mondo.<br />
Un giorno Proserpina, mentre raccoglieva fi ori<br />
in un prato della Sicilia, vicino al vulcano Etna,<br />
incontrò Plutone, dio degli inferi.<br />
Plutone, appena la vide, se ne innamorò, la prese,<br />
la caricò sul suo carro, trainato da due cavalli<br />
neri, e la portò con sé.<br />
Cerere, addolorata, vagò per valli e monti alla ricerca<br />
della sua fi glioletta, fi no a quando incontrò<br />
Apollo, dio della luce, della profezia e della musica,<br />
che gli confi dò che sua fi glia, per volere di<br />
Giove, padre degli dei, era stata rapita da Plutone<br />
che l’aveva fatta sua sposa, rendendola così regina<br />
del Regno dei Morti.<br />
Cerere, triste e disperata, non volle più salire sull’Olimpo<br />
e lanciò una maledizione:<br />
“Finchè non potrò rivedere mia fi glia, sulla terra<br />
non si schiuderà più nessun germoglio, non<br />
sboccerà più alcun fi ore, non maturerà più alcun<br />
frutto!!”.<br />
E così purtroppo avvenne: la terra divenne nuda,<br />
gli alberi e i campi non produssero più alcun frutto<br />
e gli uomini e gli animali rimasero senza cibo.<br />
Giove capì che aveva commesso un errore e che<br />
bisognava restituire la fi glia alla madre. Così<br />
mandò Mercurio negli Inferi per informarli della<br />
situazione.<br />
Proserpina, anche se ormai voleva bene a Plutone,<br />
presa dalla nostalgia della mamma, pregò il<br />
marito di lasciarla partire. Plutone acconsentì,<br />
ma chiese alla sua sposa di bere insieme a lui un<br />
ultimo calice.<br />
Proserpina, mentre beveva, sentì dei granellini<br />
sotto i denti ma li trangugiò senza farci caso: non<br />
sapeva che Plutone le aveva fatto bere una sorta<br />
di pozione magica.<br />
Infatti, per non perderla per sempre, il marito le<br />
aveva fatto bere un succo di melograno che aveva<br />
la proprietà di far tornare negli inferi chi lo beveva,<br />
per un numero di mesi pari a quanti granelli<br />
aveva inghiottito. Proserpina ne aveva bevuti<br />
quattro.<br />
Quando tornò in superfi cie, la madre fu così contenta<br />
che la terra, per miracolo, cominciò a coprirsi<br />
di messi e frutti.<br />
Ogni anno però Proserpina doveva lasciare la<br />
mamma per quattro mesi per tornare negli inferi<br />
dal suo sposo. Durante questo periodo, proprio<br />
per la tristezza di Cerere, la Terra gelava, e non<br />
produceva frutti fi no a quando Proserpina non ritornava.<br />
In questo modo, raccontavano i Romani, ebbero<br />
origine le stagioni e i lavori agricoli che producono<br />
i cereali, ovvero “le piante di Cerere”. D’inverno,<br />
infatti, la dea, separata dalla fi glia, diffonde<br />
sulla Terra il gelo; ma a primavera, quando Proserpina<br />
torna da lei, tutto fi orisce e germoglia di<br />
nuovo.<br />
E così ogni anno si rinnova il divino miracolo della<br />
natura che si risveglia per la gioia e la speranza<br />
degli uomini.<br />
16
Alcuni cereali<br />
Nome: RISO<br />
PERIODO DI SEMINA<br />
Aprile (solo in zone pianeggianti ricche di acqua e in terreni argillosi).<br />
PERIODO DI RACCOLTA<br />
Settembre/ottobre.<br />
USI<br />
Viene consumato a tavola come primo piatto o utilizzato anche<br />
per la preparazione di dolci. La “buccia” che riveste il chicco (cariosside)<br />
può essere usata per preparare lettiere o alimenti per<br />
animali e si chiama pula.<br />
CURIOSITÀ<br />
Secondo un’antica leggenda cinese, il Genio Buono, nel vedere i<br />
contadini affamati a causa di una carestia, si commosse e decise<br />
di sacrifi care tutti i suoi denti, disperdendoli in una palude. Col<br />
passare del tempo, l’acqua li trasformò in semi da cui germogliarono<br />
tantissime piantine di riso: da quel giorno, dove c’è riso c’è<br />
abbondanza e il lancio dello stesso sugli sposi è dunque simbolo<br />
di prosperità e di amore.<br />
Nome: ORZO<br />
PERIODO DI SEMINA<br />
Durante i mesi autunnali, in zone pianeggianti o collinari.<br />
PERIODO DI RACCOLTA<br />
Varia da zona a zona ma solitamente nel mese di giugno, quando<br />
il fusto, le foglie e le spighe assumono una colorazione giallochiara<br />
e si curvano.<br />
USI<br />
Per la maggior parte viene usato nell’alimentazione animale ma<br />
anche in quella umana per ottenere farina, con la quale si preparano<br />
pane e focacce, per produrre birra e per preparare minestre.<br />
CURIOSITÀ<br />
Lo sapete che l’orzo “striscia”? Un gioco simpatico consiste nell’infi<br />
lare una spiga di orzo nella manica di un amico: più si gratta<br />
più la spiga risale lungo il braccio grazie alla forma delle sue reste.<br />
17
Figura 1<br />
R<br />
C<br />
S<br />
N<br />
C<br />
Apparato radicale<br />
F<br />
FAMIGLIA: GRAMINACEE<br />
* Vedere approfondimento principi nutritivi di pag 66.<br />
Il grano<br />
Il grano o frumento è il cereale più coltivato in<br />
Italia.<br />
Ne esistono di due tipi:<br />
GRANO TENERO dal quale si ottiene una farina<br />
che viene usata per preparare principalmente<br />
il pane, la pizza e i dolci<br />
GRANO DURO dal quale si ottiene una “farina”<br />
(semola) che viene usata per preparare la<br />
pasta.<br />
Nella pianta (fi gura 1) si possono distinguere:<br />
le radici, che si sviluppano in larghezza (un<br />
APPARATO RADICALE di tale tipo si chiama<br />
FASCICOLATO)<br />
il fusto, che è vuoto (sembra infatti una cannuccia)<br />
e prende il nome di CULMO<br />
le foglie, che sono a forma di lancia (lanceolate)<br />
e partono dal culmo in punti ben specifi ci<br />
(NODI)<br />
la SPIGA, che è costituita da tanti chicchi<br />
(CARIOSSIDI). In alcune varietà la spiga possiede<br />
le RESTE.<br />
La cariosside del frumento ha una forma ovoidale<br />
ed è costituita da tre parti principali(fi gura 2):<br />
il TEGUMENTO è la parte esterna contenente<br />
cellulosa (uno speciale zucchero) e sali minerali<br />
l’ENDOSPERMA, che occupa la maggior<br />
parte della cariosside, contiene tanto amido*<br />
(zucchero) e poche proteine, vitamine e sali<br />
minerali<br />
l’EMBRIONE, che darà vita ad una nuova<br />
amido<br />
proteine<br />
vitamine<br />
sali minerali<br />
sali minerali cellulosa<br />
grassi<br />
proteine<br />
vitamine<br />
E<br />
T<br />
E<br />
Figura 2<br />
18
piantina una volta interrato, è ricco, principalmente,<br />
di grassi, proteine e vitamine.<br />
Il grano può crescere in pianura o in montagna,<br />
al caldo o al freddo, in zone umide o asciutte.<br />
Si semina in autunno e si raccoglie tra la fi ne di<br />
giugno e l’inizio di luglio.<br />
Per raccoglierlo si usa una macchina speciale<br />
che si chiama MIETITREBBIA, la quale taglia<br />
il grano e separa i chicchi dalla PAGLIA, che è<br />
l’insieme dei fusti, delle foglie e dei resti delle<br />
spighe dei cereali cosiddetti a paglia (frumento,<br />
orzo, segale, avena…). La paglia viene utilizzata<br />
principalmente dall’uomo per preparare il “materasso”<br />
degli animali (LETTIERA).<br />
Dopo aver macinato il grano si ottengono FARI-<br />
NA e CRUSCA (scaglie grosse provenienti dalla<br />
parte esterna del chicco).<br />
IL MESSAGGIO RITROVATO<br />
Tino il contadino deve seminare il grano, ma non ricorda qual è il periodo giusto; accanto ai semi ha<br />
ritrovato un foglio tutto bruciacchiato che riporta le indicazioni per la piantagione, ma da solo non riesce<br />
a leggerlo ... Cosa ne dici di aiutarlo? Inserisci la lettera dell’alfabeto corrispondente al numero e<br />
ricomponi la fase.<br />
1 = A 2 = B 3 = C 4 =D 5 = E 6 = F 7 = G 8 = H 9 = I 10 = L 11 = M<br />
12 = N 13 = O 14 = P 15 = Q 16 = R 17 = S 18 = T 19 = U 20 = V 21 = Z<br />
Soluzione:<br />
9 – 10 / 7 – 16 – 1 – 12 – 13 / 5’/ 19 – 12/ 3 – 5 – 16 – 5 – 1 – 10 – 5/<br />
3 – 8 – 5/ 17 – 9/ 17 – 5 – 11 – 9 – 12 – 1/ 9 – 12/1 – 19 – 18 – 19 – 12 – 12 – 13/ 5/<br />
17 – 9/ 16 – 1 – 3 – 3 – 13 – 7 – 10 – 9 – 5/ 1 – 10 – 10’/ 9 – 12 – 9 – 21 – 9 – 13/<br />
4 – 5 – 10 – 10’/ 5 – 17 – 18 – 1 – 18 – 5!<br />
Soluzione: il grano è un cereale che si semina in autunno e<br />
si raccoglie all’inizio dell’estate!<br />
Figura 3<br />
Sai che…<br />
Se prendiamo una resta fra il pollice e l’indice<br />
e cerchiamo di farla scorrere fra le dita, dall’alto<br />
verso il basso si presenta rugosa, mentre dal<br />
basso verso l’alto, liscia. Ciò è dovuto al fatto che<br />
la resta possiede numerose squamette orientate<br />
verso l’alto (fi gura 3), che permettono alla spiga<br />
del frumento di andare “a spasso” attaccandosi<br />
al pelo degli animali, in modo tale che le cariossidi<br />
possano viaggiare e trovare il luogo ideale per<br />
germogliare e dare origine a nuove piantine.<br />
19
Il pane è uno degli alimenti che ritroviamo quotidianamente sulle nostre tavole.<br />
Proviamo a prepararlo insieme:<br />
1 su di un tavolo metti un pacco (1 chilogrammo)<br />
di farina di grano tenero<br />
2 aggiungici un pizzico di sale<br />
3 sciogli un cubetto di lievito di birra (lo puoi<br />
trovare anche al supermercato) in un po’ di<br />
acqua calda e aggiungi il liquido ottenuto alla<br />
farina<br />
4 con le mani mescola bene il tutto e versa altra<br />
acqua fi nché non otterrai un impasto omogeneo<br />
(se ti sembra che appiccichi, metti altra<br />
farina, se ti sembra troppo asciutto, aggiungi<br />
ancora un po’ di acqua)<br />
Materiale:<br />
contenitore con acqua tiepida<br />
1 cucchiaino<br />
2 bicchieri uguali e trasparenti<br />
1 cubetto di lievito di birra<br />
zucchero da tavola<br />
Il Pane<br />
5 metti poi l’impasto a riposare per circa un’ora,<br />
meglio se sotto una coperta e vicino ad una<br />
fonte di calore (es. calorifero)<br />
6 trascorso il tempo necessario, prendi l’impasto,<br />
dagli la forma che più preferisci e mettilo<br />
in forno già caldo ad una temperatura di circa<br />
200° per circa mezz’ora. Il tempo di cottura<br />
dipende dalla grandezza della forma che gli<br />
avrai dato.<br />
Quindi, per sicurezza, ogni tanto controlla la<br />
cottura per evitare che il tuo pane bruci.<br />
Perchè il lievito “gonfi a” l’impasto?<br />
I lieviti sono essere viventi molto ghiotti di zucchero. Nella farina c’è tanto zucchero, l’amido. I lieviti,<br />
quando lo mangiano, liberano un gas, l’anidride carbonica (la stessa che c’è nell’acqua gassata) che fa<br />
gonfi are l’impasto. Verifi ca la risposta con questo esperimento.<br />
Cosa osservi?<br />
Cosa senti?<br />
Conclusione:<br />
Procedimento:<br />
versa la stessa quantità di acqua tiepida nei<br />
due bicchieri (poco più della metà)<br />
aggiungi 3 cucchiaini di zucchero solo in uno<br />
dei due bicchieri e scioglilo nell’acqua<br />
sciogli in tutte e due i bicchieri mezzo cubetto<br />
di lievito di birra<br />
lascia riposare per circa 10-15 minuti<br />
osserva<br />
avvicina l’orecchio ai due bicchieri<br />
20
I ruminanti<br />
Alcuni animali erbivori come la mucca, la pecora,<br />
la capra, lo stambecco, il cervo e la giraffa sono<br />
ruminanti, poiché hanno lo stomaco formato da<br />
4 sacche (rumine, reticolo, omaso, abomaso).<br />
Questi animali, infatti, non masticano subito l’erba,<br />
ma la ingoiano velocemente quasi intera e la<br />
accumulano in una delle quattro sacche di cui è<br />
formato il loro stomaco: il rumine.<br />
Più tardi, mentre riposano, fanno passare l’erba<br />
dal rumine ad un’altra sacca, il reticolo, che la<br />
spinge di nuovo, sotto forma di “palle”, nella boc-<br />
CERVO<br />
ERBA<br />
GIRAFFA<br />
ca dell’animale. Qui l’erba viene masticata con<br />
calma, ingoiata defi nitivamente e fatta passare<br />
nelle altre due sacche dello stomaco (omaso e<br />
abomaso) dove inizia la vera digestione. Il cibo<br />
passa poi nell’intestino.<br />
Tale struttura dello stomaco deriva, nella storia<br />
dell’evoluzione degli animali, dall’esigenza di<br />
questi erbivori di far rapidamente provvista di<br />
cibo per sfuggire ai carnivori. Una volta giunti in<br />
un posto sicuro potevano così masticare e digerire<br />
in pace l’alimento.<br />
CERCHIA GLI ANIMALI RUMINANTI<br />
MAIALE<br />
MUCCA<br />
RETICOLO<br />
CANE<br />
GATTO<br />
CONIGLIO<br />
OMASO<br />
RUMINE<br />
APE<br />
CAPRA<br />
ABOMASO<br />
PECORA<br />
GALLINA<br />
STAMBECCO<br />
CAVALLO<br />
INTESTINO<br />
21
Carta d’identità<br />
della pecora<br />
NOME DELLA FEMMINA: PECORA<br />
NOME DEL MASCHIO: ARIETE o MONTONE<br />
NOME DEL PICCOLO: AGNELLO<br />
CLASSE: MAMMIFERI<br />
(animali che hanno lo scheletro, il corpo ricoperto<br />
di peli e allattano i piccoli)<br />
FAMIGLIA: BOVIDI<br />
IL CORPO:<br />
la sua grandezza cambia a seconda della razza.<br />
È ricoperto da un folto pelo (vello). La femmina<br />
ha due mammelle per allattare i piccoli. Solitamente<br />
solo il maschio ha le corna.<br />
COME E COSA MANGIA:<br />
è un animale erbivoro ruminante come la mucca<br />
e la capra. Si nutre di sostanze vegetali quali erbe<br />
spontanee e coltivate, fi eno e semi. La pecora ha<br />
32 denti: otto denti incisivi per tagliare l’erba e 24<br />
denti molari per sminuzzare l’erba.<br />
Non ha denti canini, perché per masticare l’erba<br />
non servono. È molto ghiotta di sale che le stimola<br />
l’appetito, le mantiene lucente il vello e la<br />
difende dalle malattie.<br />
COME RESPIRA:<br />
attraverso i polmoni, come noi.<br />
QUANDO E COME SI RIPRODUCE:<br />
la pecora è pronta ad avere un piccolo (concepire)<br />
a circa 9/10 mesi di vita.<br />
Il periodo di gestazione della pecora, ossia il tempo<br />
che occorre per lo sviluppo del piccolo nella<br />
pancia della mamma, è di circa cinque mesi. Di<br />
solito la pecora partorisce in autunno un agnellino<br />
per volta, ma può avere anche dei gemelli.<br />
QUANTO VIVE:<br />
in natura può vivere fi no a 15 anni.<br />
DOVE VIVE:<br />
la sua casa si chiama ovile; qui vive con altre pecore<br />
(gregge), si muove e si riposa su uno strato<br />
(lettiera) preferibilmente di paglia e si nutre dalla<br />
mangiatoia.<br />
COSA PRODUCE:<br />
carne, latte e lana a seconda della razza.<br />
La MERINOS è la migliore razza da lana. L’ariete<br />
merinos può dare oltre 6 chilogrammi di lana.<br />
COME COMUNICA:<br />
attraverso il belato e alcuni movimenti del corpo.<br />
22
Sai che...<br />
Con il latte di pecora si produce un formaggio<br />
tipico: il pecorino.<br />
La pecora è un animale mite che preferisce vivere<br />
assieme ad altre pecore, imitando ciò che<br />
fanno.<br />
Nel periodo estivo le greggi di pecore vengono<br />
portate sui pascoli montani a brucare l’erba fresca:<br />
questa è la transumanza, un’attività oggi ancora<br />
praticata.<br />
Il vello della pecora viene tosato (tagliato) solitamente<br />
due volte all’anno: in primavera e in autunno.<br />
Nel vello della pecora c’è una sostanza, la lanolina,<br />
che rende la lana più o meno giallognola.<br />
La pecora cammina “in punta di piedi”, poiché la<br />
parte che appoggia sul terreno non è il piede ma<br />
la punta delle dita protette da un’unghia chiamata<br />
zoccolo.<br />
SEGNA CON UN CERCHIO LA RISPOSTA ESATTA<br />
Le pecore amano mangiare:<br />
erbe e fi eno<br />
latte<br />
carne<br />
Le pecore sono:<br />
uccelli<br />
mammiferi<br />
rettili<br />
LA ZAMPA<br />
DELLA PECORA<br />
tallone<br />
pianta<br />
del piede<br />
dita<br />
zoccolo<br />
La casa delle pecore si chiama:<br />
scuderia<br />
porcilaia<br />
ovile<br />
Le pecore producono:<br />
miele<br />
latte<br />
uova<br />
COMPLETA...<br />
Scrivi nelle pecore le cifre da<br />
1 a 9, così che la somma, in<br />
verticale, orizzontale e diagonale,<br />
sia sempre 15. Un<br />
piccolo aiuto: ho già messo il<br />
numero 5.<br />
IL PIEDE<br />
DELL’UOMO<br />
23
Carta d’identità<br />
della gallina<br />
I<br />
o gozzo<br />
P<br />
o stomaco ghiandolare<br />
Figura 1<br />
V<br />
o stomaco masticatore<br />
NOME DELLA FEMMINA: GALLINA<br />
NOME DEL PICCOLO: PULCINO<br />
IL CORPO:<br />
è ricoperto di penne e di piume. Il maschio (gallo),<br />
si distingue dalle femmine per i vivaci <strong>colori</strong><br />
del suo piumaggio, per la più robusta corporatura,<br />
per la cresta più grande e diritta e per lo<br />
sperone delle zampe.<br />
COME E COSA MANGIA:<br />
si nutre soprattutto di semi, ma anche di vermi e<br />
insetti. La gallina ingoia i semi interi poiché non<br />
ha la possibilità di masticarli col becco, che è privo<br />
di denti. La triturazione del cibo avviene nello<br />
stomaco, che è formato da tre sacche (fi gura 1):<br />
INGLUVIE o gozzo, PREVENTRIGLIO o stomaco<br />
ghiandolare e VENTRIGLIO o stomaco masticatore.<br />
I semi, nel gozzo, vengono resi molli,<br />
nel preventriglio iniziano ad essere digeriti e nel<br />
ventriglio vengono “spezzettati” dalle pareti dello<br />
stomaco. Spesso l’uccello inghiotte piccoli sassi<br />
che lo aiutano, nel ventriglio, a triturare il cibo.<br />
COME RESPIRA:<br />
attraverso i polmoni e piccoli sacchi aerei che servono,<br />
oltre che alla respirazione, anche a mantenere<br />
l’equilibrio degli uccelli durante il volo.<br />
QUANDO E COME SI RIPRODUCE:<br />
gli uccelli si riproducono con le uova. La gallina<br />
comincia a fare le uova a partire dal quinto mese<br />
d’età. Fino a questa fase della sua vita è chiamata<br />
pollastra. Il tempo necessario perchè dall’uovo fecondato<br />
e covato nasca un pulcino è di 21 giorni.<br />
QUANTO VIVE: in natura fi no a sei o sette anni.<br />
DOVE VIVE:<br />
in “batteria”, cioè tenuta all’interno di gabbie, o<br />
in un recinto parzialmente coperto (pollaio). In<br />
alcune fattorie le galline razzolano liberamente<br />
nell’aia, “cortile” delle cascine.<br />
COSA PRODUCE:<br />
uova, carne a seconda di come gli avicoli vengono<br />
allevati.<br />
COME COMUNICA:<br />
la gallina chioccia, il gallo canta e il pulcino pigola.<br />
24
Figura 2<br />
S<br />
bargigli<br />
NOME DEL MASCHIO: GALLO<br />
CLASSE: UCCELLI<br />
(animali che hanno lo scheletro, il corpo ricoperto<br />
di penne e piume e fanno le uova)<br />
FAMIGLIA: FASIANIDI<br />
Sai che...<br />
Le galline possono produrre anche 300 uova all’anno.<br />
Lo SPERONE dei galli viene usato come arma<br />
durante le battaglie (fi gura 2).<br />
Lo scheletro degli uccelli è formato in parte<br />
da ossa leggere contenenti aria per facilitare il<br />
volo.<br />
Gli uccelli “cantano” grazie alla presenza di un<br />
particolare organo, la siringe, formato da numerose<br />
membrane che sembrano “pezzi di elastico”.<br />
La siringe si trova vicino ai polmoni e funziona<br />
come uno strumento musicale. Infatti, quando<br />
gli uccelli respirano, l’aria che entra muove le<br />
piccole membrane della siringe che vibrando<br />
producono i diversi tipi di canto.<br />
Gli uccelli hanno vista e udito molto sviluppati.<br />
Le Penne e le piume<br />
La penna alla lente d’ingrandimento (fi gura 3)<br />
La piuma alla lente d’ingrandimento (fi gura 4)<br />
R<br />
B<br />
R<br />
B<br />
B<br />
B<br />
uropigio<br />
La presenza delle penne e delle piume differenzia<br />
gli uccelli da tutti gli esseri viventi. Esse hanno lo<br />
scopo di mantenere costante la temperatura del<br />
corpo, di permettere il volo o il galleggiamento<br />
sull’acqua e di proteggere il corpo da forti variazioni<br />
di temperature (dal troppo freddo al troppo<br />
caldo e viceversa). Le penne e le piume hanno<br />
struttura diversa. Nelle penne (fi gura 3) si distinguono:<br />
il RACHIDE (parte centrale), le BARBE e<br />
le BARBULE, che conferiscono un aspetto compatto<br />
necessario per consentire il volo. Nelle piume<br />
(fi gura 4) la struttura è meno rigida e compatta.<br />
Gli uccelli cambiano il piumaggio (muta).<br />
Nelle galline avviene, di solito, una sola muta alla<br />
fi ne dell’estate, mentre nelle anatre essa ha luogo<br />
due volte, una in autunno e una in primavera. Il<br />
colore delle penne e delle piume, in alcune specie,<br />
distingue il maschio dalla femmina.<br />
Gli uccelli si bagnano con la pioggia? No, poiché<br />
possiedono una ghiandola (uropigio) che ha la<br />
funzione di produrre una “sostanza oleosa” che,<br />
una volta spalmata con il becco su tutto il corpo,<br />
rende impermeabile il piumaggio (fi gura 2).<br />
25
Se la gallina si è accoppiata con il gallo, dalle uova<br />
possono nascere i pulcini. La gallina dopo aver<br />
fatto le uova, le cova per 21 giorni, tempo necessario<br />
affi nché il pulcino si sviluppi nell’uovo ed<br />
esca dal guscio.<br />
Se la gallina non si accoppia con il gallo, dalle<br />
uova non uscirà mai un pulcino. Tali uova vengono,<br />
infatti, utilizzate per il consumo alimentare.<br />
Proviamo a rompere un uovo e ad osservare il<br />
suo contenuto.<br />
L’uovo è formato da: TUORLO, ALBUME e GU-<br />
SCIO, che racchiude i primi due componenti.<br />
Il tuorlo, immerso nell’albume, è tenuto in posi-<br />
Su queste uova sono scritti anagrammati i nomi delle specie che le hanno deposte. Prova a ricomporre<br />
il nome dell’animale: uno di questi non fa le uova! Sai qual è ?<br />
PEA<br />
G<br />
T<br />
A<br />
Cosa c’è dentro l’uovo?<br />
NARA<br />
CHITACNO<br />
Soluzione: rana - struzzo - ape - oca - formica - MAIALE -<br />
tacchino<br />
RISOLVI<br />
CAO<br />
zione centrale da due fi lamenti detti CALAZE.<br />
Nel tuorlo si trova una parte centrale “biancastra”<br />
detta latebra, collegata ad una parte importantissima<br />
(disco germinativo) perchè da lì<br />
inizierà la vita del pulcino se l’uovo è stato fecondato.<br />
Il tuorlo e l’albume, inoltre, sono racchiusi da<br />
una pellicina bianca (la puoi vedere bene quando<br />
sgusci l’uovo sodo) che forma una “bolla d’aria”<br />
(CAMERA D’ARIA), la quale serve a proteggere<br />
il “giovane pulcino” (embrione) dai colpi.<br />
Il guscio, formato da calcite (minerale), presenta<br />
microscopici forellini che permettono l’entrata<br />
dell’aria nell’uovo.<br />
MIFORCA<br />
C<br />
latebra<br />
disco germinativo<br />
C D’<br />
ZOSTRUZ<br />
MALEIA<br />
26
ORIZZONTALI<br />
2. Il marito della gallina<br />
3. La casa delle galline<br />
4. Il luogo dove razzolano liberamente<br />
le galline<br />
5. Il lavoro di mamma gallina<br />
VERTICALI<br />
1. Lo puoi mangiare o può dare origine<br />
a un pulcino se viene fecondato<br />
2. La femmina del gallo<br />
3. Il fi glio del gallo e della gallina<br />
SCULTORI CON LE FOGLIE<br />
Procurati delle foglie e un panetto di das (o di argilla) e…<br />
Stendi il das, appoggiaci sopra la foglia e premila molto bene<br />
Con un bastoncino incidi il suo contorno<br />
Togli la parte esterna del das<br />
Togli la foglia e lascia seccare la foglia di das<br />
Quando la foglia di das è asciutta divertiti a colorarla con i <strong>colori</strong> dell’autunno<br />
Vien l’autunno, i rami spoglia<br />
e ingiallisce ogni foglia.<br />
Uva nera, uva bianca,<br />
di donare mai si stanca.<br />
Spinaci, porri e cavoli puoi trovare,<br />
fi chi, kaki e mele assaggiare.<br />
I funghetti grassottelli<br />
hanno sempre gran cappelli;<br />
le castagne cadon giù<br />
e l’autunno non c’è più!<br />
Soluzioni cruciverba - orizzontali: gallo, pollaio, aia, covare<br />
verticali: uovo, gallina, pulcino<br />
RISOLVI IL CRUCIVERBA 1<br />
5<br />
VIEN L’AUTUNNO<br />
3<br />
2<br />
4<br />
27
CONOSCIAMO L’AUTUNNO IN FATTORIA<br />
USANDO I CINQUE SENSI<br />
CON GLI OCCHI POSSO VEDERE ...<br />
Il cielo coperto dalle nuvole Gli nell’orto Disegna tu<br />
CON LE ORECCHIE POSSO SENTIRE ...<br />
Le foglie che cadono Il rumore del Disegna tu<br />
che ara<br />
CON IL NASO POSSO SENTIRE …<br />
Il profumo del mosto L’odore dei Disegna tu<br />
CON LE MANI POSSO TOCCARE …<br />
Le spighe di mais Un piccolo Disegna tu<br />
appena raccolte appena nato<br />
CON LA BOCCA POSSO ASSAGGIARE …<br />
I cachi Le Disegna tu<br />
28
TINO<br />
Gli agricoltori in inverno<br />
1 Ogni giorno, prima che sorga il sole, munge<br />
le vacche e trasforma il latte munto in formaggio<br />
2 Ogni sera, prima che il sole tramonti, munge<br />
le vacche<br />
3 <strong>Tutti</strong> i giorni distribuisce il cibo ai suoi animali<br />
4 Taglia le piante per ricavare la legna per accendere<br />
il fuoco nel camino<br />
5 Ripara il tetto del fi enile, controlla gli attrezzi<br />
agricoli e ripara quelli rotti<br />
6 Concima e rulla i terreni in cui ha piantato i<br />
cereali durante l’autunno<br />
7 Segue un corso di formazione sulle tecniche<br />
di caseifi cazione per preparare formaggi sempre<br />
più buoni SALVATORE<br />
FIORELLA<br />
1 Ogni giorno distribuisce il cibo ai suoi animali<br />
2 Assiste con cura le capre che da gennaio a<br />
marzo partoriscono i loro capretti<br />
3 Prepara i salumi (salsiccia, salame, coppa,<br />
pancetta, lardo) con le carni dei suoi maiali<br />
4 Pota e concima i piccoli frutti<br />
5 Raccoglie cavolfi ori, verze e broccoli e semina<br />
piselli, cipolle...<br />
6 Prepara gustosi piatti con i suoi prodotti (frutta,<br />
verdura e carne) per gli ospiti dell’agriturismo<br />
1 Pota e concima il vigneto<br />
2 Pota e concima il frutteto<br />
3 Esegue trattamenti contro le malattie delle<br />
piante<br />
4 Ripara le arnie e prepara i telai su cui le api<br />
costruiranno con la cera le cellette, nelle quali<br />
metteranno le loro larve e il miele<br />
5 Al termine della fermentazione alcolica, travasa<br />
il vino in altri recipienti (vasi vinari) per dividerlo<br />
da eventuali depositi di parti di bucce,<br />
lieviti e altre sostanze<br />
6 Applica in cantina tutte le cure e le attenzioni<br />
necessarie affi nché il vino si conservi sano e<br />
piacevole anche a lungo (invecchiamento)<br />
29
Il suolo è la parte più superfi ciale della Terra<br />
dove vivono numerosi animali e vegetali.<br />
Osservando il terreno da vicino, ti accorgerai<br />
che è costituito da un insieme di granelli di dimensione,<br />
forma e colore diversi, tutti mescolati<br />
fra loro.<br />
A seconda della dimensione i granelli possono<br />
essere sassi o ghiaia se si distinguono bene ad<br />
uno ad uno, sabbia se si riesce a distinguerli ad<br />
occhio nudo, limo e argilla se non si distinguono<br />
più ad occhio nudo.<br />
La GHIAIA, la SABBIA, il LIMO e l’ARGILLA derivano<br />
dalla disgregazione (rottura) delle rocce<br />
e rappresentano la parte non vivente del suolo.<br />
Materiale occorrente<br />
2 contenitori trasparenti<br />
1 bacchetta/bastoncino<br />
terreno<br />
acqua<br />
Il suolo<br />
Conclusione:<br />
i componenti del suolo si dividono in base alla loro dimensione.<br />
I resti di animali e di vegetali morti e in decomposizione<br />
(cioè che si stanno trasformando in<br />
piccolissime particelle grazie all’azione di alcuni<br />
esseri viventi che se ne nutrono) formeranno<br />
l’HUMUS, materiale soffi ce e scuro, ricco di sali<br />
minerali che rappresentano il nutrimento delle<br />
piante.<br />
Il suolo, a seconda del luogo in cui ci si trova,<br />
può cambiare la sua composizione. Prova a raccogliere<br />
un po’ di terreno in punti diversi.<br />
Per misurare quanta ghiaia, sabbia, limo, argilla<br />
e humus sono contenuti, puoi fare questo semplice<br />
esperimento.<br />
Procedimento<br />
raccogli un po’ di terreno<br />
versa dell’acqua in un contenitore<br />
(fi no a metà)<br />
aggiungi il terreno all’acqua<br />
mescola con la bacchetta<br />
osserva<br />
lascia sedimentare (riposare) per un po’<br />
osserva<br />
H<br />
ACQUA<br />
A<br />
L<br />
S<br />
G<br />
32
COME PREPARARE UN ORTO<br />
L’agricoltore, per coltivare le sue piante, cura e concima il terreno per renderlo soffi ce e per arricchirlo<br />
di sostanze che aiutino i vegetali a crescere. Puoi provare anche tu a coltivare qualche pianta realizzando<br />
un piccolo orto, ossia un appezzamento di terreno recintato.<br />
Ecco alcune indicazioni per procedere correttamente!<br />
INIZIO<br />
INDIVIDUARE IL TERRENO<br />
TOGLIERE LE ERBACCE<br />
VANGARE IN PROFONDITÀ<br />
ELIMINARE I SASSI PIÙ GROSSI<br />
CONCIMARE IL TERRENO<br />
CREARE PICCOLE AIUOLE<br />
DISTRIBUIRE SEMI DIVERSI NELLE AIUOLE<br />
RASTRELLARE DELICATAMENTE LA SUPERFICIE<br />
BAGNARE I SEMI E LE PIANTINE<br />
TOGLIERE LE ERBACCE<br />
RACCOGLIERE GLI ORTAGGI<br />
FINE<br />
33
IL RICCIO<br />
È un mammifero. Ha il corpo, nella parte<br />
superiore, ricoperto da aculei (una<br />
specie di aghi), muso a punta, orecchi<br />
larghi e piccoli. La femmina è più grande<br />
del maschio e partorisce in genere<br />
da 3 a 6 piccoli. Il riccio vive nelle cavità<br />
degli alberi o nei buchi dei muri e il<br />
suo nido è fatto di foglie, paglia e fi eno<br />
mescolati. Solitamente esce di notte per<br />
predare insetti. Ha una vista poco acuta,<br />
ma un olfatto ben sviluppato.<br />
LA COCCINELLA<br />
È un insetto entomofago, poiché mangia<br />
altri insetti. Il genere comprende<br />
numerose specie, diverse per dimensioni,<br />
colore e numero di punti che ornano<br />
le elitre (astuccio duro e colorato che<br />
copre le ali). Una delle più comuni nelle<br />
nostre regioni è la coccinella dai 7 punti,<br />
che è anche quella più grossa. Depone<br />
le uova agli inizi della primavera.<br />
Amici e nemici<br />
LA CHIOCCIOLA<br />
È un mollusco poiché ha il corpo<br />
molle (privo di scheletro). Le<br />
uova sono deposte nel terreno e<br />
da ognuna di esse esce una piccola<br />
chiocciola che possiede già<br />
un guscio (conchiglia). Si nutre di<br />
foglie che tritura con la sua speciale<br />
lingua (RADULA), fatta da una<br />
specie di piccoli “denti”.<br />
LA RANA<br />
È un anfi bio: può vivere<br />
infatti sia nell’acqua che<br />
al di fuori di essa. La rana<br />
ha una lingua che si ribalta<br />
in avanti per catturare le<br />
prede (piccoli e grandi insetti).<br />
La femmina depone<br />
le uova in grossi ammassi<br />
nell’acqua.<br />
L’AFIDE<br />
È un insetto. Ha il corpo morbido e<br />
spesso di colore verde, rosa, marrone<br />
o nero. Le femmine depositano<br />
grandi quantità di uova sulle piante.<br />
È fra i parassiti più dannosi: infatti,<br />
con la sua speciale bocca (ROSTRO)<br />
a forma di ago, riesce a “bucare” i<br />
vegetali e ad estrarre la linfa, che è<br />
il nutrimento della pianta stessa.<br />
34
dell’orto<br />
LA DORIFORA<br />
È un insetto con il corpo a strisce<br />
nere e gialle. La femmina depone le<br />
sue uova giallo-arancioni sotto le foglie<br />
della pianta della patata. Quando<br />
le uova si schiudono, le larve cominciano<br />
a mangiare le foglie, impedendo<br />
così al tubero (cioè la patata, che<br />
è un fusto sotterraneo che noi mangiamo)<br />
di crescere correttamente.<br />
IL CARABIDE<br />
È un insetto. Ha il corpo allungato<br />
e leggermente appiattito di colore<br />
nero, spesso dotato di rifl essi metallici.<br />
Depone le uova sul suolo, sulla<br />
vegetazione, sul legno marcio e sui<br />
funghi. Come gli adulti, anche le larve<br />
sono predatrici di chiocciole. Di<br />
solito, le catturano di notte.<br />
IL MAGGIOLINO<br />
È un insetto con il corpo di<br />
colore marrone con rifl essi<br />
chiari. La femmina depone<br />
le sue uova bianche nel terreno.<br />
La larva, che sembra<br />
un piccolo “verme bianco”,<br />
ha robuste mandibole per<br />
tagliare le radici delle piante<br />
di cui si nutre voracemente.<br />
IL LOMBRICO<br />
È un verme: ha il corpo molle e privo<br />
di zampe. Vive nel terreno dove, con<br />
i suoi movimenti, scava gallerie. Così<br />
facendo rimescola e suddivide fi nemente<br />
il terreno, rendendolo soffi ce e<br />
ricco di sostanze organiche (vegetali e<br />
animali) presenti in superfi cie. Inoltre,<br />
le sue gallerie permettono la circolazione<br />
dell’acqua e dell’aria nel suolo. Per<br />
tutto questo gli agricoltori considerano<br />
i lombrichi amici preziosi.<br />
LA CRISOPA<br />
È un insetto di colore verde, che<br />
ha lunghe antenne. Le femmine<br />
depongono le loro uova su foglie<br />
e germogli. La metamorfosi dell’insetto<br />
(trasformazione da larva<br />
ad adulto) avviene all’interno<br />
di un bozzolo di seta rotondo. Le<br />
crisope sono predatrici di afi di,<br />
sia da larve sia da adulte.<br />
IL GRILLOTALPA<br />
È un insetto con il corpo<br />
di colore marrone. Si<br />
chiama così poiché ha,<br />
come la talpa, le zampe<br />
anteriori piatte, che utilizza<br />
per scavare le gallerie<br />
nel suolo. Inoltre provoca<br />
danni, divorando le<br />
radici delle piante.<br />
35
Gli ortaggi<br />
Gli ortaggi possono essere classifi cati anche in relazione alla parte della pianta che viene utilizzata per<br />
l’alimentazione umana. A seconda degli ortaggi, infatti, possiamo mangiare le radici, il fusto, le foglie,<br />
i frutti, i fi ori e i semi. Per esempio:<br />
le carote e i ravanelli sono radici<br />
le patate sono tuberi (fusti sotterranei)<br />
l’aglio, la cipolla e il porro sono bulbi (fusti sotterranei)<br />
il sedano e gli asparagi sono fusti<br />
le insalate e gli spinaci sono foglie<br />
i carciofi e il cavolfi ore sono fi ori<br />
il pomodoro, il peperone e la melanzana sono frutti<br />
i fagioli, i piselli e le fave sono semi.<br />
Il calendario orticolo<br />
MESE SEMINA TRAPIANTO ** COSA C’È IN CAMPO<br />
Gennaio cavolo verza, cavolo cappuccio, porro,<br />
grumolo verde<br />
Febbraio pisello Bulbilli di cipolla,<br />
scalogno<br />
Marzo spinacio, lattughino da<br />
taglio, ravanello, erbette<br />
da taglio, bieta da coste,<br />
porri in vivaio, cavoli<br />
in vivaio, pomodoro<br />
in vivaio, melanzana<br />
in vivaio, peperone in<br />
vivaio, carote, rucola,<br />
valerianella<br />
Aprile patate, lattughino,<br />
spinacio, cicoria spadona,<br />
prezzemolo, zucchina,<br />
coste, erbette, ravanello,<br />
sedano<br />
Maggio coste, erbette, lattughino,<br />
fagiolino, fagiolo, taccole,<br />
basilico, sedano<br />
cavolo verza, cavolo cappuccio, porro,<br />
grumolo verde, tarassaco<br />
lattughe, bieta da coste spinaci seminati in autunno, cicoria<br />
catalogna autunnale, porro, cavoli,<br />
grumolo verde, tarassaco<br />
bieta da coste, cicoria<br />
catalogna, lattughe,<br />
indivie<br />
* Fascia climatica della Pianura Lombarda - pieno campo.<br />
** Piantagione di giovani piantine seminate in precedenza.<br />
zucchina, zucche,<br />
cetriolo, pomodoro,<br />
peperone, melanzana,<br />
melone, cavoli, porro,<br />
coste<br />
spinaci seminati in autunno, cicoria<br />
catalogna autunnale, porro, cavoli,<br />
grumolo verde, tarassaco, ravanello,<br />
cipollotto bianco/rosso con semina<br />
autunnale<br />
coste, erbette, catalogna, lattughino,<br />
ravanello, lattughe, cipollotto bianco/<br />
rosso con semina autunnale<br />
36<br />
*
Giugno Cavoli (verza, cappuccio,<br />
cavolfi ore, broccolo),<br />
zucchina, cetriolo,<br />
zucca, radicchio rosso,<br />
lattughino, radicchio pan<br />
di zucchero, fagiolino<br />
fagiolo, coste, erbette,<br />
prezzemolo, basilico,<br />
sedano<br />
Luglio Coste, erbette, fagiolino,<br />
fagiolo, zucchina,<br />
lattughino, lattuga,<br />
prezzemolo, basilico,<br />
catalogna, fi nocchio,<br />
grumolo verde/rosso<br />
Agosto Coste, erbette, fagiolino,<br />
catalogna, lattughe,<br />
grumolo verde/rosso<br />
Settembre Lattughino, ravanello,<br />
rucola, valerianella,<br />
spinacio, lattuga, erbette,<br />
coste, catalogna, cipolla<br />
Ottobre Lattughino, ravanello,<br />
rucola, valerianella<br />
Cavoli (verza, cappuccio,<br />
cavolfi ore, broccolo),<br />
porri, zucchina, cetriolo,<br />
zucca, radicchio<br />
rosso, radicchio pan di<br />
zucchero, lattuga<br />
Cavoli, porri, zucchina,<br />
cetriolo, radicchio<br />
rosso, radicchio pan di<br />
zucchero, catalogna,<br />
coste<br />
Zucchina, lattuga, coste,<br />
erbette, catalogna,<br />
radicchio rosso, pan di<br />
zucchero<br />
Lattuga, coste, erbette,<br />
catalogna, cipolla<br />
Coste, erbette, lattughino, prezzemolo,<br />
basilico, zucchina, cetriolo, lattughe,<br />
pisello, fagiolino, sedano, scalogno,<br />
cipollotto bianco/rosso, aglio<br />
Pomodoro, melanzana, zucchina,<br />
cetriolo, melone, lattuga, coste,<br />
erbette, fagiolino, taccole, fagiolo,<br />
prezzemolo, basilico, patate, sedano,<br />
scalogno, cipolla bianca e rossa<br />
Pomodoro, melanzana, zucchina,<br />
cetriolo, melone, lattuga, coste,<br />
erbette, catalogna, fagiolino, taccole,<br />
fagiolo, prezzemolo, basilico, patate,<br />
sedano, carote, zucche, cipolla dorata<br />
Pomodoro, peperone, melanzane,<br />
zucca, zucchina, cetriolo, melone,<br />
lattuga, lattughino, coste, erbette,<br />
catalogna, sedano, prezzemolo,<br />
basilico, patata, radicchio rosso,<br />
radicchio pan di zucchero, porro,<br />
cavoli (cavolfi ore, cappuccio, verza,<br />
broccolo), carote, fagiolo, fagiolino,<br />
taccole, ravanello, fi nocchio<br />
Cipolla, aglio Lattuga, lattughino, coste, erbette,<br />
catalogne, sedano, prezzemolo,<br />
radicchio rosso, radicchio pan di<br />
zucchero, porro, cavoli (cavolfi ore,<br />
cappuccio, verza, broccolo), fagiolo,<br />
fagiolino, spinacio, valerianella,<br />
ravanello, rucola, fi nocchio<br />
Novembre Lattuga, lattughino, coste, erbette,<br />
catalogne, sedano, prezzemolo,<br />
radicchio rosso, radicchio pan di<br />
zucchero, porro, cavoli(cavolfi ore,<br />
cappuccio, verza, broccolo), spinacio,<br />
valerianella, ravanello, rucola,<br />
fi nocchio<br />
Dicembre Lattuga, coste, erbette, catalogna,<br />
sedano, spinacio, valerianella, rucola,<br />
prezzemolo, fi nocchio (temono<br />
le gelate per cui la loro presenza è<br />
in funzione della stagione), porri,<br />
cavoli(cavolfi ore, cappuccio, verza,<br />
broccolo), pan di zucchero, chioggia<br />
(resistono alle forti gelate)<br />
37
COMPLETA CON GLI ORTAGGI DI STAGIONE<br />
AUTUNNO INVERNO<br />
Cosa si semina:<br />
Cosa si raccoglie:<br />
PRIMAVERA ESTATE<br />
Cosa si semina:<br />
Cosa si raccoglie:<br />
Cosa si semina:<br />
Cosa si raccoglie:<br />
Cosa si semina:<br />
Cosa si raccoglie:<br />
38
CURIOSITÀ E PROPRIETÀ DI ALCUNI ORTAGGI<br />
Gli ortaggi sono alimenti molto importanti per il nostro organismo, poiché lo aiutano a proteggersi da<br />
alcune malattie e a svolgere al meglio le sue funzioni. Sono infatti ricchi di vitamine e sali minerali.<br />
Esistono diversi tipi di vitamine e di sali minerali e ognuno di loro svolge funzioni importanti all’interno<br />
del corpo. Proviamo a scoprirne qualcuna!<br />
SCOPRI L’ORTAGGIO!<br />
Inserisci l’ortaggio corretto tra quelli di seguito riportati: cavolfi ore, pomodoro, patata, ravanello, insalata,<br />
zucchina.<br />
Non son mai solo, ho più di un fratello, io sono il<br />
Sono lunga e un po’ verdina, io sono la<br />
Son prezioso come l’oro, infatti mi chiamano<br />
Sono spesso spettinata, io sono l’<br />
Dai bambini son gustata, non mangiarmi germogliata, io sono la<br />
Il mio nome ti può ingannare, in un prato non mi puoi trovare, anche se<br />
mi faccio chiamare.<br />
Soluzioni: ravanello, zucchina, pomodoro, insalata, patata,<br />
cavolfi ore.<br />
Occhio!<br />
Sono il fi nocchio!<br />
Consumami in pinzimonio<br />
e mangerai un patrimonio!<br />
Tanti sali minerali introdurrai<br />
e, in particolare, forza muscolare avrai!<br />
E il ravanello? E la cipolla? E il pisello? Quali proprietà nascondono? Scoprilo tu, chiedendolo ai tuoi<br />
genitori o cercando notizie su alcuni testi.<br />
Ora che hai scoperto le proprietà nutrizionali degli ortaggi, cosa consiglieresti ai bambini o alle bambine<br />
che non mangiano frutta e verdura?<br />
Prova a dirlo anche con il disegno di un ortaggio.<br />
39
LE FAVOLE NELL’ORTO ... COMPLETA E COLLEGA<br />
Braccio di ferro<br />
Jack e la pianta di f<br />
La principessa sul p<br />
Alice nel paese delle meraviglie<br />
Cenerentola<br />
UNA SANA RICETTA!<br />
Fiorella deve preparare alcuni piatti per i suoi ospiti. È inverno. Cosa può trovare nell’orto? Cerchia gli<br />
ortaggi invernali e inventa una ricetta con questi vegetali ricchi di vitamine e sali minerali.<br />
MELANZANA<br />
Ricetta:<br />
POMODORO<br />
CAVOLO CIPOLLA<br />
LATTUGA<br />
PATATA<br />
SPINACIO<br />
ZUCCHINA<br />
PORRO<br />
PEPERONE<br />
40
FIN<br />
RICOMPONI LE PAROLE METTENDO INSIEME<br />
LE LETTERE E LE FIGURE<br />
PE NE<br />
NZANA<br />
CI A<br />
FRA<br />
ALBI<br />
CA<br />
NE<br />
ACTI A<br />
ASPAR<br />
BIETOLA<br />
Soluzioni: fi nocchio, peperone, melanzana, cicoria, fragola,<br />
albicocco, castagno, lampone, actinidia (pianta da cui<br />
nascono i kiwi), barbabietola, asparago<br />
41
Carta d’identità<br />
della capra<br />
NOME DELLA FEMMINA: CAPRA<br />
NOME DEL MASCHIO: BECCO O CAPRONE<br />
IL CORPO:<br />
la sua grandezza cambia a seconda della razza.<br />
Ha coda dritta e corta e corpo ricoperto da pelo<br />
(vello). Le corna sono presenti sia nel maschio<br />
sia nella femmina, anche se nel maschio sono<br />
più sviluppate. I sensi, vista, udito e olfatto, sono<br />
molto sviluppati. La femmina ha due mammelle<br />
per allattare i piccoli.<br />
COME E COSA MANGIA:<br />
è un animale erbivoro ruminante. Si nutre di sostanze<br />
vegetali come erbe spontanee e coltivate,<br />
fi eno e semi, rovi ed arbusti. La capra ha 32 denti:<br />
otto denti incisivi per tagliare l’erba e 24 denti<br />
molari per sminuzzarla. Non ha denti canini, perché<br />
per masticare l’erba non servono. È molto<br />
ghiotta di sale che le stimola l’appetito, le mantiene<br />
lucente il vello e la difende dalle malattie.<br />
COME RESPIRA:<br />
attraverso i polmoni, come noi.<br />
QUANDO E COME SI RIPRODUCE:<br />
la capra è pronta ad avere un piccolo (concepire)<br />
a circa 9/10 mesi. Il periodo di gestazione, ossia<br />
il tempo che occorre per lo sviluppo del capretto<br />
nella pancia della mamma, è di circa 5 mesi.<br />
Nel periodo compreso tra gennaio e marzo, solitamente<br />
la capra partorisce da 1 a 3 capretti per<br />
volta.<br />
QUANTO VIVE:<br />
in natura può vivere fi no a 13 anni.<br />
DOVE VIVE:<br />
nella stalla o anche in libertà e in luoghi dove per<br />
altri animali sarebbe diffi cile resistere.<br />
COSA PRODUCE:<br />
a seconda della razza, latte, carne, pelle e pelo.<br />
Nonostante il vello di capra sia generalmente disordinato,<br />
è usato non per produrre la lana ma<br />
per fare pennelli, corde e tessuti. Esistono due<br />
razze, la capra d’Angora e la capra Kashmir, dalle<br />
quali si ottiene lana pregiata.<br />
COME COMUNICA:<br />
la capra bela.<br />
42
NOME DEL PICCOLO: CAPRETTO<br />
CLASSE: MAMMIFERI (animali che hanno lo<br />
scheletro, il corpo ricoperto di peli e allattano i<br />
piccoli)<br />
FAMIGLIA: BOVIDI<br />
Sai che …<br />
La capra è più intelligente e indipendente della<br />
pecora.<br />
È una grande arrampicatrice, infatti riesce a salire<br />
in alto e a mangiare anche quelle erbe che<br />
crescono in posti impossibili.<br />
Il latte di capra è più digeribile di quello di vacca,<br />
infatti viene dato anche ai bambini piccoli e a chi<br />
non tollera il latte vaccino (di mucca).<br />
Dal terzo mese di gravidanza le capre vanno in<br />
“asciutta”, cioè vengono asciugate dal latte perché<br />
l’allevatore smette di mungerle e cambia loro<br />
anche l’alimentazione, affi nché il piccolo capretto<br />
cresca forte e sano nella mamma. In questo periodo<br />
l’allevatore, non avendo latte a disposizione,<br />
non produce formaggi caprini. Ricomincerà a<br />
trasformare il latte dopo la nascita dei capretti.<br />
Il becco, sotto la coda, ha una ghiandola che produce<br />
un odore molto forte, utilizzato per attirare<br />
le femmine.<br />
COLORA SOLO LE NUVOLETTE CHE CONTENGONO<br />
TERMINI APPARTENENTI AL MONDO DELLE CAPRE<br />
CARNIVORO<br />
RUMINANTE<br />
BECCO<br />
CAPRETTO<br />
SALUMI<br />
LATTE<br />
CORNA<br />
TORO<br />
AGNELLINO<br />
ERBIVORO<br />
FORMAGGIO<br />
43
Carta d’identità<br />
del maiale<br />
NOME DELLA FEMMINA: SCROFA<br />
NOME DEL MASCHIO: VERRO<br />
NOME DEL PICCOLO: SUINETTO<br />
CLASSE: MAMMIFERI (animali che hanno lo<br />
scheletro, il corpo ricoperto di peli e allattano i<br />
piccoli)<br />
FAMIGLIA: SUIDI<br />
IL CORPO:<br />
è ricoperto di peli duri chiamati setole. Il colore<br />
del mantello (pelo) varia a seconda della razza<br />
e la pelle (cotenna) è dura. Ha il naso (grugno)<br />
molto sviluppato e robusto.<br />
La coda è sottile e spesso arricciata. Il verro è più<br />
grosso della scrofa.<br />
COME E COSA MANGIA:<br />
è onnivoro, mangia cioè un po’ di tutto: siero di<br />
latte, farine, mais, orzo, avena, segale, patate,<br />
ghiande, topi, insetti, vermi, ecc. Ha 44 denti.<br />
Scava con il grugno (grufolare) per cercare nel<br />
terreno radici e vermi, che mangia poi voracemente.<br />
COME RESPIRA:<br />
attraverso i polmoni, come noi.<br />
QUANDO E COME SI RIPRODUCE:<br />
la scrofa è pronta ad avere i suoi piccoli (concepire)<br />
a 8 mesi di vita. Il periodo di gestazione,<br />
ossia il tempo che occorre per lo sviluppo del<br />
maialino nella pancia della mamma, è di 3 mesi,<br />
3 settimane e 3 giorni. La scrofa, la prima volta<br />
che partorisce, può far nascere sei o sette suinetti,<br />
nei parti successivi può arrivare anche a dieci<br />
o dodici.<br />
QUANTO VIVE:<br />
in natura può vivere fi no a 15 anni.<br />
DOVE VIVE:<br />
la sua “casa” si chiama porcilaia e può essere<br />
formata da piccole capanne posizionate in grandi<br />
recinti oppure da grandi strutture coperte.<br />
COSA PRODUCE:<br />
del maiale non si butta nulla! Infatti si ricavano<br />
cuoio, pennelli (preparati con le setole che ricoprono<br />
il suo corpo) e carne con la quale si ottengono<br />
anche i salumi (prosciutto cotto, prosciutto<br />
crudo, cotechino, salsiccia, pancetta, coppa, salame,<br />
lardo…).<br />
COME COMUNICA:<br />
il maiale grugnisce.<br />
44
Sai che …<br />
L’antenato del maiale è il cinghiale.<br />
Pare che tanti anni fa venisse utilizzato anche per<br />
trainare i carretti, per “pulire” il terreno da radici<br />
di malerbe e come “spazzino”, poiché mangiava i<br />
rifi uti prodotti dagli uomini.<br />
Colui che fa il mestiere di preparare i salumi si<br />
chiama NORCINO.<br />
Il maiale ha 4 canini che si chiamano ZANNE<br />
e che all’età di tre anni possono raggiungere la<br />
lunghezza di 4 cm.<br />
Il maiale ha un udito e un olfatto molto sviluppati,<br />
ma vista corta.<br />
COMPLETA AGGIUNGENDO NEGLI SPAZI VUOTI<br />
LE SEGUENTI PAROLE<br />
grugno - vermi - onnivori - scavare - chiocciole - porcilaia - suinetti - verro - scrofa - radici<br />
I maiali sono animali .<br />
Il loro naso chiamato serve per e trovare<br />
, e .<br />
La “loro casa” si chiama .<br />
Dall’unione del con la nascono i .<br />
COLLEGA AL MAIALE I SUOI PRODOTTI<br />
LATTE<br />
PROSCIUTTO<br />
SALAME<br />
UOVA<br />
CARNE<br />
LANA<br />
45
La produzione<br />
del salame<br />
1 MACINAZIONE: le carni suine magre e grasse<br />
sono macinate con appositi tritacarne.<br />
2 MISCELAZIONE: il prodotto ottenuto dalla<br />
macinazione viene impastato.<br />
3 CONCIA: all’impasto si aggiungono sale, pepe,<br />
vino, aromi naturali e altre spezie; la composizione<br />
della concia varia da zona a zona.<br />
4 RIPOSO: l’impasto viene fatto riposare per<br />
circa 24 ore.<br />
5 INSACCAMENTO: l’impasto viene inserito in<br />
budelli naturali (parti dell’intestino) e artifi -<br />
ciali, evitando la formazione di bolle d’aria.<br />
6 LEGATURA: raggiunta la lunghezza<br />
desiderata, il budello<br />
viene chiuso e legato.<br />
7 ASCIUGATURA: periodo durante<br />
il quale l’impasto perde l’umidità<br />
e sulla superfi cie esterna<br />
del budello si forma la “crosta”,<br />
prodotta dallo sviluppo<br />
di muffe.<br />
8 STAGIONATURA:<br />
avviene in un localeappositamente<br />
attrezzato, con<br />
il giusto grado di<br />
umidità e di areazione.<br />
Durante la stagionatura<br />
l’impasto<br />
del salame acquista<br />
il sapore caratteristico<br />
grazie allo<br />
sviluppo di piccoli<br />
organismi viventi.<br />
46
In salumeria<br />
1 testa 2 costolette 3 lonza - fi letto<br />
4 cosciotto 5 piedi 6 petto<br />
7 spalla<br />
LE FASI DI PRODUZIONE DEL SALAME<br />
INIZIO<br />
CARNE DI MAIALE MAGRA E GRASSA<br />
MACINAZIONE<br />
MISCELAZIONE<br />
CONCIA<br />
RIPOSO<br />
INSACCAMENTO<br />
LEGATURA<br />
ASCIUGATURA<br />
STAGIONATURA<br />
FINE<br />
Dal maiale si ricavano carne fresca (braciole,<br />
arrosti, costine, fi letto…) e salumi, prodotti alimentari<br />
che derivano dalla lavorazione della carne<br />
con l’aggiunta di sale per la conservazione<br />
della stessa. I salumi si dividono in crudi o cotti<br />
a seconda della modalità di lavorazione e degli<br />
ingredienti aggiunti. Tra i salumi crudi ci sono<br />
il cotechino, la salsiccia, lo zampone, la coppa, il<br />
salame, il prosciutto crudo, la pancetta e il lardo.<br />
Tra i salumi cotti ci sono il prosciutto cotto, la<br />
mortadella, il wurstel…<br />
47
CONOSCIAMO L’INVERNO IN FATTORIA<br />
USANDO I CINQUE SENSI<br />
CON GLI OCCHI POSSO VEDERE ...<br />
I campi ricoperti di neve Il dei camini accesi Disegna tu<br />
CON LE ORECCHIE POSSO SENTIRE ...<br />
Le musiche natalizie Il belato di un Disegna tu<br />
appena nato<br />
CON IL NASO POSSO SENTIRE …<br />
L’odore della legna Il profumo di una Disegna tu<br />
che brucia nel camino<br />
CON LE MANI POSSO TOCCARE …<br />
Le foglie pungenti dell’agrifoglio Un Disegna tu<br />
di neve<br />
CON LA BOCCA POSSO ASSAGGIARE …<br />
Un piatto a base di verze Le Disegna tu<br />
48
TINO<br />
Gli agricoltori in primavera<br />
1 Ogni mattina, prima che sorga il sole, munge<br />
le vacche e trasforma il latte munto in formaggio<br />
2 Tutte le sere, prima che il sole tramonti, munge<br />
le vacche<br />
3 <strong>Tutti</strong> i giorni distribuisce il cibo ai suoi animali<br />
4 Prepara il terreno e semina il mais, la soia e<br />
l’erba medica<br />
5 Taglia e raccoglie l’erba medica e il fi eno<br />
(primo taglio)<br />
6 Compra pulcini per il suo pollaio<br />
7 Costruisce spaventapasseri per proteggere le<br />
sue colture di orzo e frumento<br />
FIORELLA<br />
1 Ogni giorno distribuisce il cibo ai suoi animali<br />
2 <strong>Tutti</strong> i giorni pulisce i box dei cavalli<br />
3 Prepara gustosi piatti con i suoi prodotti (frutta,<br />
verdura e carne) per gli ospiti dell’agriturismo<br />
4 Tosa le pecore<br />
5 Prepara il terreno, semina (zucchina, fagiolo,<br />
ravanello, sedano, basilico...), trapianta le<br />
piantine di verdura (pomodoro, melanzana,<br />
peperone...)<br />
6 Comincia la raccolta delle fragole<br />
SALVATORE<br />
1 Completa il lavoro di potatura invernale, concimazione<br />
della vite e diradamento dei grappoli<br />
(diminuisce il numero di grappoli); taglia<br />
l’erba dei fi lari<br />
2 Inizia i trattamenti contro le malattie delle<br />
piante<br />
3 Imbottiglia il vino dopo avere scelto attentamente<br />
bottiglie, tappi e etichette<br />
4 Raccoglie le ciliegie<br />
5 Posiziona le arnie vicino ai prati in modo che<br />
le api trovino nettare e polline<br />
6 Prepara il primo miele<br />
49
Il mais o granoturco<br />
P<br />
F<br />
S<br />
S<br />
Apparato radicale<br />
F<br />
Figura 1<br />
Figura 3<br />
* Vedi pagina 69<br />
sali minerali<br />
E<br />
T<br />
E<br />
Il mais è un cereale.<br />
Nella pianta (fi gura 1) si possono distinguere:<br />
le radici, che si sviluppano in superfi cie e in<br />
larghezza (un apparato radicale di tale tipo si<br />
chiama FASCICOLATO)<br />
il fusto, che prende il nome di STOCCO, è<br />
molto grosso ed è riempito interamente da un<br />
tessuto simile ad una spugna. In certe varietà<br />
può essere alto più di tre metri<br />
le FOGLIE, da 8 a 10, sono lunghe e lanceolate<br />
e disposte sui due lati del fusto<br />
i fi ori maschili sono separati da quelli femminili,<br />
ma sono presenti entrambi sulla stessa<br />
pianta. Il fi ore maschile si chiama PENNAC-<br />
CHIO ed è posto all’apice della pianta; il fi ore<br />
femminile si chiama SPIGA ed è posto di solito<br />
a circa metà del fusto.<br />
Il suo frutto (fi gura 2) è una CARIOSSIDE (chicco).<br />
L’intera spiga è protetta da particolari foglie<br />
chiamate BRATTEE, che insieme formano il cosiddetto<br />
cartoccio.<br />
La spiga (detta comunemente pannocchia) è<br />
costituita da un asse ingrossato (TUTOLO), sul<br />
quale sono inserite le cariossidi.<br />
La cariosside del mais ha una forma ovoidale ed è<br />
costituita da tre parti principali (fi gura 3):<br />
il TEGUMENTO è la parte esterna contenente<br />
cellulosa (uno speciale zucchero) e sali minerali<br />
l’ENDOSPERMA, che occupa la maggior<br />
parte della cariosside, contiene tanto amido*<br />
(zucchero) e poche proteine, vitamine e sali<br />
minerali<br />
l’EMBRIONE, che darà vita ad una nuova<br />
piantina una volta interrato, è ricco, principalmente,<br />
di grassi, proteine e vitamine.<br />
52
B<br />
Figura 2<br />
C<br />
FAMIGLIA: GRAMINACEE<br />
La polenta<br />
Un tempo, quando i tuoi bisnonni erano piccoli proprio come te, con la farina gialla si preparava la<br />
polenta che veniva consumata quasi tutti i giorni. Oggi invece, pur essendo ancora un piatto tipico lombardo,<br />
viene consumato meno e con altre pietanze (carne, formaggio...).<br />
PROVIAMO A FARE LA POLENTA<br />
Ingredienti:<br />
300 g di farina di mais, 1 litro di acqua, sale grosso<br />
(circa 1 cucchiaio).<br />
Fai bollire l’acqua, aggiungi il sale, versa la farina a<br />
pioggia e mescola cercando di non formare grumi.<br />
Continua a mescolare con un mestolo di legno per<br />
circa 40 minuti. La polenta sarà cotta quando inizierà<br />
a staccarsi dai bordi.<br />
T<br />
Il mais si semina in primavera (marzo-aprilemaggio)<br />
e si raccoglie, a seconda della varietà, in<br />
estate o all’inizio dell’autunno.<br />
Sai che ...<br />
Dal mais possiamo ricavare prodotti per l’alimentazione,<br />
sia umana (farina gialla, pop-corn, fi occhi<br />
di mais, amido di mais) sia animale (trinciato,<br />
fi occato, granella). Inoltre dal mais si possono ricavare<br />
olio e un materiale per fabbricare sacchetti<br />
biodegradabili per la raccolta differenziata.<br />
Il mais è originario dell’America Centrale ed è<br />
arrivato qui da noi grazie al grande navigatore<br />
Cristoforo Colombo.<br />
Il mais è detto anche “granoturco”, poiché un<br />
tempo si defi niva “turco” tutto ciò che proveniva<br />
da lontano.<br />
Tradizionalmente veniva cotta sul camino o sulla stufa a legna, nell’apposito paiolo di rame.<br />
La polenta può essere di diversa consistenza. È proprio il rapporto tra la quantità d’acqua e di farina che<br />
determina il risultato fi nale.<br />
53
Il ciliegio<br />
Il ciliegio è l’albero sul quale crescono le ciliegie.<br />
Ha chioma di forma ovale, tronco con corteccia<br />
grigio-brunastra e con strisce trasversali, foglie<br />
con margine dentellato, piccoli fi ori bianchi, raggruppati<br />
(6 o 10 fi ori) e frutti (ciliegie ) di colore<br />
rosso con lungo picciolo.<br />
Fiorisce in aprile-maggio e i suoi frutti si raccolgono<br />
a giugno.<br />
Con le ciliegie si possono preparare buonissime marmellate da utilizzare per la preparazione di torte o<br />
da spalmare su una buona fetta di pane con il burro.<br />
Cosa ne dici di provare con la mamma a preparare una buona marmellata di ciliegie? Ecco la ricetta.<br />
Ingredienti:<br />
5 Kg di ciliegie<br />
3 Kg di zucchero<br />
1 Togli il picciolo dalle ciliegie, lavale e snocciolale.<br />
La marmellata<br />
3 Fai bollire piano piano,<br />
mescola sempre perché<br />
non bruci; cuoci fi nchè<br />
non diventerà un po’<br />
densa.<br />
2 Versa le ciliegie dentro una pentola con lo zucchero.<br />
4 Assaggia la marmellata! Sarà una squisitezza!<br />
54
P<br />
Dal fi ore al frutto<br />
P<br />
Figura 1 Figura 4<br />
Dal fi ore nasce il frutto. Il POLLINE (fi gura 1)<br />
che si trova sugli STAMI - parte maschile del fi ore<br />
-, attraverso gli insetti (IMPOLLINAZIONE<br />
ENTOMOFILA - fi gura 2) o il vento (IMPOLLI-<br />
NAZIONE ANEMOFILA - fi gura 3), si posa sullo<br />
STIMMA del PISTILLO - parte femminile del<br />
fi ore - (fi gura 4).<br />
S<br />
Il polline, dallo stimma passa nell’OVARIO, dove<br />
si unisce agli OVULI contenuti in esso.<br />
Avviene così la fecondazione, cioè l’unione di<br />
una parte maschile con una parte femminile.<br />
L’ovulo fecondato dà origine a un seme e le altre<br />
parti del fi ore, col tempo, al frutto.<br />
IMPOLLINAZIONE ENTOMOFILA IMPOLLINAZIONE ANEMOFILA<br />
Figura 2 Figura 3<br />
vento<br />
S<br />
O<br />
O<br />
55
L’ape è un insetto. Ha il corpo diviso in tre parti:<br />
CAPO, TORACE e ADDOME (fi gura 1).<br />
A<br />
Figura 1<br />
Ha 2 paia di ali trasparenti e 3 paia di zampe. Le<br />
due zampe posteriori sono ben attrezzate per la<br />
raccolta del polline che l’ape trova nei fi ori. Infatti,<br />
queste zampe sono munite di CESTELLO,<br />
SPAZZOLA, PETTINE e UNCINI (fi gura 2).<br />
Con le spazzole raccoglie il polline, che infi la poi<br />
nel cestello. Con il pettine pulisce le spazzole.<br />
C<br />
S<br />
P<br />
U<br />
Figura 2<br />
T<br />
Le api<br />
C<br />
L’ape ha 5 occhi: 2 occhi composti molto grandi,<br />
formati da piccolissimi “occhietti” chiamati<br />
OMMATIDI, e 3 OCELLI (fi gura 3).<br />
L’ape è in grado di percepire solo quattro <strong>colori</strong>:<br />
giallo, verde, blu, ultravioletto, mentre il colore<br />
rosso lo percepisce come colore nero.<br />
La sua lingua si chiama LIGULA e serve a succhiare<br />
(lambire) il nettare, sostanza zuccherina<br />
che trova nei fi ori, in fondo ai petali.<br />
Figura 3<br />
O<br />
L<br />
O C<br />
In fondo all’addome si trova il pungiglione. Quando<br />
l’ape lo utilizza per difendersi muore, poichè<br />
esso provoca lo strappo della parte terminale<br />
dell’addome. Solo l’ape regina, vista la sua particolare<br />
struttura, non muore se lo utilizza.<br />
La sua casa si chiama alveare e all’interno vivono<br />
tante API OPERAIE e una sola APE REGINA:<br />
quest’ultima si accoppia con i FUCHI (i maschi<br />
dell’ape) e deposita tante uova (fi no a 2.000 al<br />
giorno), dalle quali nasceranno altre api.<br />
O<br />
56
La società delle api<br />
APE NUTRICE<br />
APE PULITRICE<br />
Figura 1<br />
APE BOTTINATRICE<br />
APE CERAIOLA<br />
Le api vivono in società e ognuna di loro, all’interno<br />
dell’alveare, svolge un compito.<br />
Le API OPERAIE, durante la loro vita, svolgono<br />
diversi lavori sia all’interno che all’esterno dell’alveare.<br />
In esso possiamo infatti trovare:<br />
API ACCOMPAGNATRICI: damigelle dell’ape<br />
regina, le stanno sempre vicine, le fanno compagnia,<br />
le portano il cibo ….<br />
API NUTRICI: baby-sitter delle piccole larve,<br />
danno loro da mangiare e le crescono<br />
API PULITRICI: vere e proprie cameriere,<br />
portano via la spazzatura dell’alveare e provvedono<br />
alla sua pulizia<br />
API GUARDIANE: protettrici dell’alveare, difendono<br />
le porte d’entrata, allontanano i nemici<br />
attaccandoli con il loro pungiglione<br />
API BOTTINATRICI: vere “cacciatrici”, escono<br />
dall’alveare e rientrano con il loro bottino<br />
costituito da polline e nettare<br />
API VENTILATRICI: usano le loro ali come<br />
fossero ventagli e rinfrescano l’interno dell’alveare<br />
API CERAIOLE: muratori dell’alveare, costruiscono<br />
i favi (cellette) con la cera che producono<br />
API SACCHEGGIATRICI: “ladruncole” di<br />
casa, attaccano infatti gli alveari di un’altra<br />
famiglia alla ricerca di miele, quando scarseggia<br />
la loro scorta.<br />
Sai che ...<br />
L’ape regina vive più a lungo delle altre api. Può<br />
vivere infatti fi no a 5 anni. Un’ape operaia, nel periodo<br />
primaverile-estivo, può vivere 40-50 giorni.<br />
La grandezza delle cellette è diversa a seconda<br />
delle specie di api. Infatti il lato delle cellette è<br />
lungo tanto quanto l’apertura delle antenne che,<br />
durante la costruzione dei favi, diventano degli<br />
“strumenti di misura” (fi gura 1).<br />
Le api bottinatrici comunicano alle compagne la<br />
località dove c’è tanto nettare e polline attraverso<br />
particolari danze.<br />
57
Il lavoro dell’apicoltore<br />
Le api producono prodotti preziosi: miele, cera,<br />
propoli, pappa reale e polline.<br />
Il miele può essere usato come dolcifi cante al posto<br />
dello zucchero oppure come rimedio per combattere,<br />
per esempio, tosse e raffreddore. La cera<br />
viene utilizzata per preparare candele e prodotti<br />
di bellezza (saponi e creme). La propoli, viene<br />
usata dall’uomo per combattere qualche malanno<br />
o per realizzare vernici usate per alcuni strumenti<br />
musicali. Infi ne la pappa reale e il polline, cibo<br />
della regina e delle giovani api, si possono utilizza-<br />
TETTO<br />
MELARIO<br />
Figura 1<br />
LIGULA<br />
NETTARE<br />
Figura 2<br />
SALIVA<br />
NIDO<br />
re come ricostituenti nei periodi in cui si ha poco<br />
appetito.<br />
Ma non dimentichiamoci che le api hanno anche<br />
una grande responsabilità, quella di far nascere<br />
nuovi fi ori. Come? Ora te lo spiego. Posandosi di<br />
fi ore in fi ore, per fare la scorta di nettare e polline,<br />
lasciano cadere dei “granelli” di polline che si<br />
uniranno con la parte femminile del fi ore, dando<br />
origine a un frutto che contiene i semi necessari<br />
per far nascere una nuova pianta.<br />
L’apicoltore alleva le sue api all’interno delle arnie,<br />
particolari “casette” in legno formate principalmente<br />
da tre parti (fi gura 1):<br />
il tetto per proteggere l’arnia dalle intemperie<br />
e dai nemici dell’ape<br />
il melario, che contiene i favi (insieme di cellette<br />
di cera) con il miele<br />
il nido, che contiene i favi dove si svolgono<br />
tutte le fasi della vita delle api (deposizione<br />
delle uova, nutrizione delle larve, immagazzinamento<br />
del miele e del polline per la loro<br />
alimentazione…).<br />
In un’arnia possono vivere tantissime api (circa<br />
30.000). Quando l’arnia è “abitata” dalle api si<br />
chiama alveare.<br />
Dal nettare al miele<br />
STOMACO<br />
NETTARE<br />
SALIVA<br />
MIELE<br />
+<br />
=<br />
1 Le api raccolgono il nettare che si trova alla<br />
base del petalo del fi ore utilizzando la loro lingua,<br />
detta ligula.<br />
2 Il nettare succhiato passa nella sacca del miele<br />
che si trova all’interno del corpo dell’ape<br />
(fi gura 2).<br />
3 Arrivate all’alveare, le api bottinatrici rigurgitano<br />
il nettare precedentemente ingerito e se<br />
lo passano in bocca, da ape ad ape, numerose<br />
volte fi no a quando il nettare diventa miele.<br />
4 Il miele viene messo a riposare all’interno delle<br />
cellette del favo, dove le api lo “asciugano”<br />
battendo le loro ali; nell’arnia le api conservano<br />
il miele nella parte più alta, il melario.<br />
58
5 Le cellette piene di miele sono chiuse da un<br />
opercolo (coperchio) di cera, prodotta da speciali<br />
ghiandole poste in fondo all’addome delle api.<br />
6 L’apicoltore toglie i favi contenenti miele dal melario,<br />
utilizzando appositi strumenti (fi gura 3):<br />
- la maschera e i guanti per proteggersi dalle<br />
punture delle api<br />
- l’affumicatore per produrre fumo che serve<br />
a rendere più docili le api<br />
- la leva o palettina staccafavi per aprire l’alveare.<br />
Figura 4<br />
8 I telaietti dei melari vengono inseriti in una<br />
macchina centrifuga che, girando, permette la<br />
fuoriuscita del miele dalle cellette (fi gura 5).<br />
9 Il miele che esce dalla centrifuga viene fi ltrato<br />
affi nché non contenga frammenti di cera.<br />
10 Il miele fi ltrato viene messo in grandi bidoni<br />
a riposare.<br />
Figura 6<br />
MIELE<br />
Sai che...<br />
La propoli è il prodotto formato dalla lavorazione<br />
della resina (sostanza “appiccicosa” e di protezione<br />
di alcune parti delle piante) con la cera e la saliva<br />
delle api che trasportano nelle cestelle delle<br />
zampette sotto forma di palline.<br />
Ogni anno, quando un’ape regina nasce, tutti gli<br />
apicoltori tingono la parte superiore del torace<br />
dell’ape di un colore specifi co che identifi ca l’anno<br />
di nascita dell’ape. Nel 2004 si è utilizzato il verde<br />
e nel 2005 si utilizza l’azzurro.<br />
Figura 3<br />
7 L’apicoltore (fi gura 4) toglie gli opercoli alle<br />
cellette dei melari che contengono il miele<br />
(disopercolatura).<br />
Figura 5<br />
11 Il miele viene invasettato ed etichettato.<br />
Il miele ha colore e sapore diverso a seconda<br />
della provenienza del nettare ( miele di tiglio,<br />
di castagno, di girasole, millefi ori…). Esistono,<br />
infatti, circa 30 tipi di miele in Italia<br />
(fi gura 6).<br />
Attraverso speciali “trappole” l’apicoltore riesce<br />
ad estrarre il veleno dalle api senza far loro del<br />
male. Tale prodotto viene utilizzato in campo farmaceutico<br />
( es. pomate).<br />
La pappa reale viene detta anche “latte delle api”,<br />
poiché è il nutrimento di tutte le giovani api solo<br />
per i primi tre giorni di vita e dell’ape regina per<br />
tutto il periodo larvale (grazie a questo tipo di alimentazione<br />
può vivere più a lungo).<br />
59
Carta d’identità<br />
della mucca<br />
(vacca)<br />
NOME DELLA FEMMINA: VACCA<br />
NOME DEL MASCHIO : TORO<br />
NOME DEL PICCOLO: VITELLO<br />
IL CORPO:<br />
è ricoperto da peli e la sua grandezza e il suo colore<br />
cambiano a seconda della razza. Sia i maschi<br />
che le femmine hanno le corna.<br />
COME E COSA MANGIA:<br />
è un animale erbivoro ruminante. Il suo cibo si<br />
chiama foraggio e può essere consumato fresco<br />
(erba), essiccato (fi eno) e insilato (trinciato di<br />
mais). Le vacche mangiano anche semi di cereali<br />
(mais, frumento, orzo) e di legumi. I bovini<br />
hanno 36 denti, sono sprovvisti degli incisivi superiori<br />
poiché, per strappare l’erba, usano la loro<br />
forte lingua.<br />
COME RESPIRA:<br />
attraverso i polmoni, come noi.<br />
QUANDO E COME SI RIPRODUCE:<br />
la mucca è pronta ad avere un piccolo (concepire)<br />
a circa 15/18 mesi. Il periodo di gestazione,<br />
ossia il tempo che occorre per lo sviluppo del vitello<br />
nella pancia della mamma, è in media di 9<br />
mesi e mezzo. Solitamente la vacca partorisce un<br />
piccolo alla volta, i gemelli sono rari.<br />
QUANTO VIVE:<br />
in natura fi no a 18-22 anni.<br />
DOVE VIVE:<br />
nella stalla, costituita da una parte dove le vacche<br />
dormono e riposano (cuccetta) e da una dove<br />
mangiano e bevono.<br />
COSA PRODUCE:<br />
a seconda della razza, latte o carne. La mucca<br />
da carne ha muscoli molto sviluppati e mammelle<br />
piccole, mentre la mucca da latte ha muscoli<br />
poco sviluppati e grandi mammelle. La vacca comincia<br />
a produrre latte solo dopo la nascita del<br />
primo vitellino.<br />
COME COMUNICA:<br />
la mucca muggisce.<br />
Sai che …<br />
I bovini sono stati addomesticati tanti anni fa.<br />
Gli egiziani, per esempio, li conoscevano già. In<br />
60
CLASSE: MAMMIFERI (animali che hanno lo<br />
scheletro, il corpo ricoperto di peli e allattano i<br />
piccoli)<br />
FAMIGLIA: BOVIDI<br />
7 6 5 4 3<br />
Codice Istat Provincia<br />
(Ogni provincia<br />
ha un suo numero)<br />
Numero identifi cativo<br />
del bovino<br />
India la vacca è considerata un animale sacro,<br />
può gironzolare per le strade e, se per caso intralcia<br />
il traffi co, l’uomo deve avvicinarsi e aiutarla<br />
a spostarsi.<br />
La mucca rumina 55-65 volte all’ora, fa la pipì<br />
(urina) dalle 8 alle 10 volte al giorno e defeca<br />
dalle 12 alle 18 volte al giorno.<br />
Per sapere l’età dei bovini occorre guardare le<br />
corna e i denti. Ogni anno sulle corna compare<br />
un nuovo anello che indica la crescita. Contando<br />
gli anelli delle corna si può stabilire l’età dell’animale.<br />
Bisogna tener conto, però, che il primo<br />
anello ben visibile corrisponde al terzo anno<br />
d’età. Così ad esempio, un bovino che presenta<br />
cinque anelli ha circa 7 anni.<br />
Il passaporto dei bovini<br />
Ogni allevatore possiede un registro aziendale dove vengono riportati tutti i bovini presenti in fattoria.<br />
Inoltre, appena nasce un vitellino, deve mettere sulle orecchie del bovino due “cartellini” detti marchi<br />
auricolari, che identifi cheranno l’animale per tutta la vita.<br />
Successivamente, l’allevatore comunica la nascita e la marca auricolare al Servizio Veterinario della<br />
ASL del territorio, la quale rilascerà il PASSAPORTO del bovino che accompagnerà l’animale in tutti i<br />
suoi spostamenti.<br />
Cosa viene riportato sui marchi auricolari?<br />
Scoprilo guardando il disegno sotto riportato.<br />
Sigla IT (Italia) e simbolo Repubblica Italiana<br />
61
COLLEGA OGNI VIGNETTA ALLA DIDASCALIA GIUSTA<br />
Il latte dal manicotto arriva fi no al vaso del<br />
latte<br />
Il latte viene caricato e mandato alla centrale<br />
del latte<br />
La mucca entra nella sala della mungitura<br />
I manicotti della mungitrice vengono fi ssati<br />
ai capezzoli della mucca<br />
Prima della mungitura le mammelle della<br />
mucca vengono lavate e massaggiate<br />
62
7<br />
Paolo, il casaro, tutti i giorni trasforma il latte in formaggio. Per sapere il nome che i casari danno<br />
al latte che si è trasformato dopo l’aggiunta del caglio, inserisci i nomi delle fi gure, in orizzontale,<br />
negli spazi corrispondenti al numero del disegno e poi leggi nei cerchi in verticale. Un piccolo aiuto:<br />
ti ho già messo il numero 8!<br />
8<br />
3<br />
4<br />
5<br />
7<br />
1<br />
6<br />
2<br />
Di chi è? Collega il latte all’animale che l’ha prodotto.<br />
6<br />
LATTE VACCINO LATTE PECORINO LATTE CAPRINO LATTE BUFALINO<br />
Soluzioni: 1. Vacca - 2. Latte - 3. Formaggio - 4. Vitello -<br />
5. Muggito - 6. Stalla - 7. Mangiatoia - 8. Pascolo<br />
8<br />
P A S C O L O<br />
2<br />
4<br />
3<br />
1<br />
MUUU<br />
5<br />
63
Il formaggio<br />
Si narra che la nascita del formaggio fu casuale; un mercante, dovendo attraversare il deserto, portò<br />
con sé del latte in una bisaccia fatta di stomaco di pecora. Il movimento, il caldo e i succhi presenti sulla<br />
parete dello stomaco di pecora trasformarono il latte in piccoli grumi buoni da mangiare. Era così nato<br />
il formaggio!<br />
La parola formaggio invece deriva dal greco “formos”, cioè dal nome del cestino dove veniva riposto il<br />
latte cagliato per sgocciolare e asciugare.<br />
Dal latte al formaggio<br />
1 Il latte viene riscaldato (la temperatura varia a seconda del tipo di<br />
formaggio che si vuole ottenere).<br />
2 Si aggiungono piccole quantità di CAGLIO, sostanza ricavata dallo<br />
stomaco dei vitellini, degli agnelli e dei capretti.<br />
5 Se dopo la rottura la cagliata non viene cotta, si ottengono formaggi<br />
detti a pasta cruda (es. gorgonzola) mentre, se viene cotta, si ottengono<br />
formaggi a pasta cotta (es. grana padano).<br />
6 I pezzi di cagliata vengono separati dal liquido (siero).<br />
7 La pasta viene fatta riposare in stampi o fascere di forma e dimensione<br />
diversa.<br />
caglio<br />
3 Il caglio agisce “spezzando” una proteina del latte, la caseina;<br />
questo porta alla formazione della cagliata, una specie<br />
di gelatina bianca (coagulazione).<br />
4 La cagliata viene rotta in parti più o meno grandi a seconda<br />
del formaggio che si vuole preparare: parti più grandi per<br />
formaggi detti a pasta molle (es. taleggio) e parti più piccole<br />
come un chicco di riso, per formaggi detti a pasta dura<br />
(es. bitto).<br />
8 Il formaggio viene salato direttamente o messo in salamoia<br />
(vasca contenente acqua con tanto sale).<br />
64
9 Il formaggio viene fatto stagionare per un tempo più o meno<br />
lungo a seconda del tipo.<br />
Sai che...<br />
Il laboratorio dove il latte viene trasformato in formaggio si<br />
chiama CASEIFICIO.<br />
Colui che fa il mestiere di produrre il formaggio, si chiama<br />
CASARO.<br />
LE FASI DI PRODUZIONE DEL FORMAGGIO<br />
INIZIO<br />
LATTE<br />
RISCALDAMENTO<br />
AGGIUNTA DI CAGLIO<br />
COAGULAZIONE<br />
ROTTURA DELLA CAGLIATA<br />
COTTURA (EVENTUALE)<br />
ESTRAZIONE DELLA CAGLIATA<br />
FORMATURA<br />
SALATURA<br />
STAGIONATURA<br />
FINE<br />
65
Principi nutritivi<br />
Nel cibo che consumiamo ogni giorno ci sono<br />
elementi indispensabili per la nostra vita, chiamati<br />
principi nutritivi.<br />
Sono le proteine, gli zuccheri (carboidrati), i grassi<br />
(lipidi), le vitamine, i sali minerali e l’acqua.<br />
Le proteine hanno la funzione di farci crescere<br />
costruendo le parti del corpo, gli zuccheri ci<br />
danno l’energia per svolgere tutte le attività (il<br />
gioco, lo studio, il movimento…), i grassi sono la<br />
riserva/scorta del nostro corpo che viene utilizzata<br />
principalmente quando gli zuccheri scarseggiano,<br />
le vitamine e i sali minerali ci proteggono<br />
dalle malattie rinforzandoci e l’acqua, che costi-<br />
CAROTA - acqua: 88 / proteine: 1 / grassi: 0 /<br />
zuccheri: 10 e mezza / sali minerali e vitamine:<br />
mezza<br />
ZUCCA GIALLA - acqua: 95 / proteine: 1 /<br />
grassi: 0 / zuccheri: 3 e mezza / sali minerali e<br />
vitamine: mezza<br />
* Per semplifi care agli alunni la colorazione, alcuni valori<br />
sono stati approssimati per difetto o per eccesso<br />
tuisce la maggior parte del nostro organismo,<br />
scioglie molte sostanze utili al corpo ed elimina<br />
i rifi uti.<br />
Non tutti gli alimenti contengono i principi nutritivi<br />
in ugual misura. Prova a scoprire dove si nascondono,<br />
colorando le palline in base ai valori nutritivi<br />
contenuti negli alimenti; usa l’arancione per<br />
le proteine, il rosso per gli zuccheri, il verde per i<br />
grassi, il giallo per i sali minerali e le vitamine. *<br />
Proteine Grassi (lipidi)<br />
Sali minerali Zuccheri (carboidrati)<br />
e vitamine Acqua<br />
CASTAGNA - acqua: 54 e mezza / proteine: 3<br />
/ grassi: 1 e mezza / zuccheri: 40 e mezza / sali<br />
minerali e vitamine: mezza<br />
ALBICOCCA - acqua: 90 e mezza / proteine:<br />
mezza /grassi: 0/zuccheri: 8 e mezza /sali minerali<br />
e vitamine: mezza<br />
66
GRANA - acqua: 33 / proteine: 34 / grassi: 30<br />
/zuccheri: 0 / sali minerali e vitamine: 3<br />
UOVO DI GALLINA - acqua: 78 / proteine: 12<br />
e mezza / grassi: 9 / zuccheri: 0 / sali minerali e<br />
vitamine: mezza<br />
PROSCIUTTO COTTO - acqua: 63 / proteine:<br />
20 / grassi: 15 / zuccheri: 1 / sali minerali e vitamine:<br />
1<br />
SALAME acqua: 32 / proteine: 29 e mezza / grassi: 35 e<br />
mezza / zuccheri: 1 / sali minerali e vitamine: 2<br />
MOZZARELLA - acqua: 59 / proteine: 19 / grassi:<br />
20 / zuccheri: 1 / sali minerali e vitamine: 1<br />
VITELLO - carne semigrassa acqua: 76 / proteine:<br />
20 e mezza / grassi: 2 e mezza / zuccheri:<br />
0 / sali minerali e vitamine: 1<br />
TROTA - acqua: 81 / proteine: 15 / grassi: 3 /<br />
zuccheri: 0 / sali minerali e vitamine: 1<br />
67
Gli animali e l’alimentazione<br />
Anche gli animali per vivere sani e forti hanno bisogno di un’alimentazione corretta. L’ allevatore, infatti,<br />
provvede alla distribuzione giornaliera di alimenti che contengono i principi nutritivi necessari alla<br />
crescita dei suoi animali.<br />
Cavallo<br />
Coniglio<br />
Gallina<br />
Maiale<br />
Mucca<br />
Pecora<br />
Cane<br />
Gatto<br />
Tacchino<br />
Anatra<br />
Asino<br />
Piatto “tipico” per le vacche da latte<br />
FIENO:<br />
è erba secca<br />
TRINCIATO:<br />
è l’insieme delle parti della pianta<br />
di mais spezzettata (trinciata)<br />
SEGNA CON UNA CROCETTA<br />
MANGIME:<br />
è l’insieme di semi macinati<br />
di diverso tipo<br />
GRANIVORO ERBIVORO CARNIVORO ONNIVORO<br />
68
Nei vegetali ci sono due zuccheri molto importanti: l’amido e la cellulosa.<br />
L’amido, che si forma nelle foglie durante la fotosintesi clorofi lliana*, viene immagazzinato principalmente<br />
nei semi e in alcuni fusti (bulbi e tuberi). Rappresenta la riserva/scorta dei vegetali. Infatti, quando<br />
la pianta non ha suffi ciente nutrimento, utilizza le scorte accumulate. Anche per l’uomo l’amido è molto<br />
importante perché, essendo uno zucchero, fornisce l’energia necessaria al corpo. Lo troviamo infatti in<br />
molti alimenti che consumiamo ogni giorno.<br />
Prova a scoprirlo anche tu attraverso questo semplice esperimento.<br />
Materiale occorrente:<br />
provette con tappo e portaprovette (in alternativa<br />
puoi utilizzare piccoli contenitori trasparenti)<br />
contagocce<br />
acqua<br />
amido<br />
soluzione a base di iodio (si trova in farmacia)<br />
diversi alimenti (formaggio, crackers, biscotti,<br />
farina, latte…)<br />
ACQUA<br />
+ +<br />
AMIDO<br />
Prova ora ad aggiungere in ogni provetta<br />
acqua, un alimento di quelli che<br />
hai preparato e 5 gocce di soluzione<br />
di iodio.<br />
Cosa succede alla provetta contenente<br />
pezzettini di formaggio?<br />
E in quella con la farina?<br />
Che cos’è l’ amido?<br />
SOLUZIONE A<br />
BASE DI IODIO<br />
ACQUA<br />
* Fotosintesi clorofi lliana: processo attraverso cui la pianta<br />
forma (fabbrica) il suo nutrimento e le sue scorte.<br />
Procedimento/osservazioni<br />
Versa un po’ di acqua in una provetta (circa a<br />
metà)<br />
Aggiungi un cucchiaino di amido nell’acqua<br />
Chiudi la provetta con il tappo e agita<br />
Togli il tappo e osserva<br />
Di che colore è la soluzione nella provetta?<br />
Aggiungi 5 gocce di soluzione a base di iodio<br />
Agita di nuovo la provetta<br />
Di che colore è la soluzione nella provetta ora?<br />
Conclusioni<br />
La soluzione a base di iodio in presenza<br />
di amido cambia colore: da<br />
marroncino diventa viola/nero.<br />
+ +<br />
FORMAGGIO<br />
SOLUZIONE A<br />
BASE DI IODIO<br />
Conclusioni<br />
L’amido è contenuto negli alimenti di origine VEGETALE. Nei cereali, nella patata e nella castagna è<br />
presente in maggiori quantità.<br />
69
CONOSCIAMO LA PRIMAVERA<br />
USANDO I CINQUE SENSI<br />
CON GLI OCCHI POSSO VEDERE ...<br />
Gli alberi fi oriti Le<br />
che si posano sui fi ori Disegna tu<br />
CON LE ORECCHIE POSSO SENTIRE ...<br />
Le rondini che garriscono Gli Disegna tu<br />
che cinguettano<br />
CON IL NASO POSSO SENTIRE …<br />
L’odore dell’erba appena tagliata Il profumo dei Disegna tu<br />
CON LE MANI POSSO TOCCARE …<br />
Le spighe di grano La buccia liscia<br />
pronte per la raccolta delle Disegna tu<br />
CON LA BOCCA POSSO ASSAGGIARE …<br />
La lattuga fresca dell’orto Le Disegna tu<br />
70
TINO<br />
Gli agricoltori in estate<br />
1 Ogni mattina, prima che sorga il sole, munge<br />
le vacche e trasforma il latte munto in formaggio<br />
2 Tutte le sere, prima che il sole tramonti, munge<br />
le vacche<br />
3 <strong>Tutti</strong> i giorni distribuisce il cibo ai suoi animali<br />
4 A inizio estate miete prima l’orzo e poi il frumento<br />
tenero con la mietitrebbia e imballa la<br />
paglia con l’imballatrice<br />
5 Irriga i campi coltivati<br />
6 Inizia la raccolta del mais che trincia per ottenere<br />
l’insilato, un foraggio per le vacche che si<br />
conserva tutto l’anno<br />
7 Taglia e imballa il fi eno<br />
FIORELLA<br />
1 <strong>Tutti</strong> i giorni distribuisce il cibo ai suoi animali<br />
2 Porta al pascolo le pecore, le capre e i cavalli<br />
3 Raccoglie continuamente per tutta l’estate i<br />
piccoli frutti (mirtilli, lamponi, more, uva spina<br />
e ribes nero)<br />
4 Prepara marmellate, confetture, sciroppi e<br />
dolci con i piccoli frutti raccolti<br />
5 Raccoglie nell’orto pomodori, melanzane, peperoni,<br />
zucchine ...<br />
6 Prepara gustosi piatti con i suoi prodotti (frutta,<br />
verdura e carne) per gli ospiti dell’agriturismo<br />
SALVATORE<br />
1 Continua i trattamenti contro la malattia della<br />
vite e delle piante da frutto<br />
2 Controlla periodicamente il grado di maturazione<br />
delle uve per determinare il tempo della<br />
vendemmia<br />
3 Provvede alla vendemmia delle uve più precoci<br />
già a fi ne agosto<br />
4 Ordina e pulisce con cura la cantina e tutte le<br />
attrezzature che utilizzerà durante la vendemmia<br />
5 Raccoglie nel frutteto albicocche, pesche e<br />
prugne<br />
6 Cura le api durante il loro intenso lavoro e raccoglie<br />
i melari dai quali otterrà mieli diversi e<br />
altri prodotti delle api (polline, pappa reale e<br />
propoli)<br />
7 Toglie il miele dai melari e lo confeziona in<br />
appositi contenitori<br />
71
Il prato e… il fi eno<br />
COLLEGA OGNI DIDASCALIA ALLA VIGNETTA GIUSTA<br />
La falciatrice, trainata dal trattore,<br />
taglia l’erba<br />
L’agricoltore, usando lo spandifi eno,<br />
volta e rigira l’erba sul prato<br />
Con la macchina imballatrice il fi eno è<br />
raccolto e arrotolato in balle ben legate<br />
Le balle di fi eno sono accatastate<br />
nel fi enile<br />
La parola prato è strettamente collegata con la<br />
parola fi eno. Sai perché?<br />
Perché il fi eno non è altro che erba di prato tagliata,<br />
raccolta e lasciata essiccare, destinata a<br />
diventare cibo per il bestiame.<br />
La fi enagione è il più antico metodo usato per<br />
conservare l’erba da destinare all’alimentazione<br />
del bestiame durante l’inverno. Un fi eno di<br />
buona qualità è di colore verde, con un profumo<br />
dolce e delicato. È preparato tagliando l’erba con<br />
una falciatrice prima della fi oritura delle piante<br />
del prato e lasciandolo poi seccare sul terreno.<br />
Questo processo di essiccamento viene affrettato<br />
smuovendo e rivoltando l’erba stessa sul posto.<br />
Quando viene giudicata abbastanza secca, la<br />
si raccoglie in cumuli e la si imballa per la conservazione.<br />
Le balle vengono generalmente conservate nei<br />
fi enili.<br />
74
Carta d’identità<br />
del coniglio<br />
NOME DELLA FEMMINA: CONIGLIA<br />
NOME DEL MASCHIO: CONIGLIO<br />
NOME DEL PICCOLO: CONIGLIETTO<br />
CLASSE: MAMMIFERI<br />
(animali che hanno lo scheletro, il corpo ricoperto<br />
di peli e allattano i piccoli)<br />
FAMIGLIA: LEPORIDI<br />
IL CORPO:<br />
è ricoperto di un pelo folto e soffi ce di diverso colore<br />
a seconda della razza. Il labbro superiore è<br />
diviso in due e si confonde con la punta del naso,<br />
dando origine al cosiddetto “labbro leporino”. Sul<br />
labbro il coniglio ha anche lunghi peli detti VI-<br />
BRISSE, che servono come organi di tatto.<br />
COME E COSA MANGIA:<br />
è un animale erbivoro, ama perciò i vegetali: fi eno,<br />
semi di cereali, carote, ravanelli, cavoli, trifogli, insalata...<br />
Ha 28 denti. I denti incisivi crescono continuamente<br />
poiché, rosicchiando e tagliando il cibo,<br />
si consumano.<br />
COME RESPIRA:<br />
attraverso i polmoni, come noi.<br />
QUANDO E COME SI RIPRODUCE:<br />
verso i 5 mesi di vita le coniglie sono pronte per<br />
avere dei coniglietti (concepire). Il periodo di gestazione,<br />
ossia il tempo che occorre per lo sviluppo<br />
del coniglietto nella pancia della mamma, è di 30-31<br />
giorni. La coniglia può far nascere anche 6-7 volte<br />
all’anno dai 10 ai 12 coniglietti; escono dalla mamma<br />
ciechi e nudi, senza nemmeno un po’ di pelo!<br />
Gli occhi si aprono solo dopo 12-15 giorni. La coniglia<br />
allatta i suoi piccoli per circa 1 mese.<br />
QUANTO VIVE:<br />
in natura può vivere anche dieci anni.<br />
DOVE VIVE:<br />
nelle conigliere, cioè dentro gabbie di metallo o di<br />
legno, con una morbida lettiera.<br />
COSA PRODUCE:<br />
carne, pelle e pelo a seconda della razza.<br />
COME COMUNICA: il coniglio ziga.<br />
Sai che ...<br />
Il coniglio pur avendo quattro zampe non cammina,<br />
ma salta a zampe unite. Inoltre, le zampe dietro (posteriori)<br />
sono più lunghe di quelle davanti (anteriori)<br />
e gli permettono quindi di compiere lunghi salti.<br />
Dal coniglio di razza d’Angora si ottiene una lana<br />
pregiata per fare abiti e cappelli.<br />
Il coniglio ha un ottimo udito, una buona vista e un<br />
olfatto molto sviluppato.<br />
75
Carta d’identità<br />
del cavallo<br />
Figura 1<br />
garrese<br />
NOME DELLA FEMMINA: FATTRICE<br />
NOME DEL MASCHIO: CAVALLO<br />
NOME DEL PICCOLO: PULEDRO<br />
CLASSE: MAMMIFERI<br />
(animali che hanno lo scheletro, il corpo ricoperto<br />
di peli e allattano i piccoli)<br />
FAMIGLIA: EQUIDI<br />
IL CORPO:<br />
è ricoperto di peli e la sua grandezza e il suo colore<br />
cambiano a seconda della razza. I lunghi peli<br />
che costituiscono la coda e la criniera si chiamano<br />
crini.<br />
COME E COSA MANGIA:<br />
il cavallo è un animale erbivoro, mangia perciò<br />
fi eno, erba fresca e granaglie. Negli adulti maschi<br />
i denti sono 40, mentre nelle femmine 36.<br />
COME RESPIRA:<br />
attraverso i polmoni, come noi. La punta del naso<br />
comprende sia le narici che il labbro superiore<br />
ed è costituita da una pelle morbida coperta da<br />
peli.<br />
QUANDO E COME SI RIPRODUCE:<br />
la femmina è pronta ad avere un puledrino (concepire)<br />
a circa 12 mesi. Il periodo di gestazione,<br />
ossia il tempo che occorre per lo sviluppo del puledrino<br />
nella pancia della mamma, è mediamente<br />
di 11 mesi. La cavalla partorisce un puledrino<br />
alla volta che allatta per circa 6-9 mesi.<br />
QUANTO VIVE:<br />
in natura può vivere fi no a circa 30 anni.<br />
DOVE VIVE:<br />
nella scuderia. Ogni cavallo solitamente sta da<br />
solo in un box, dove può trovare una morbida lettiera<br />
per riposare, la mangiatoia con il foraggio e<br />
le granaglie e l’abbeveratoio. Il box è una struttura<br />
coperta, ma esistono anche sistemazioni a<br />
tettoia con ampio recinto all’aperto.<br />
COSA PRODUCE:<br />
il cavallo è allevato per la carne, il tempo libero e<br />
l’equitazione. Un tempo era molto utilizzato nei lavori<br />
agricoli, come animale da soma e da trasporto.<br />
COME COMUNICA:<br />
attraverso il nitrito e il movimento delle orecchie.<br />
Sai che …<br />
Per capire l’età dei cavalli si osserva l’usura dei<br />
76
denti. Proprio per questo si dice: “A caval donato<br />
non si guarda in bocca!”.<br />
Il cavallo è un animale che soffre la solitudine.<br />
Per questo, nelle scuderie sono spesso presenti<br />
caprette che fanno compagnia ai cavalli alloggiati<br />
in singoli box.<br />
UN PORTAFORTUNA EQUESTRE<br />
Unisci i punti da 1 a 29 e otterrai uno speciale portafortuna!<br />
L’altezza dei cavalli viene misurata al “garrese” (fi -<br />
gura 1).<br />
Dall’unione di una cavalla con un asino, nasce il<br />
MULO. Dall’unione di un cavallo con un’asina,<br />
nasce il BARDOTTO.<br />
In tutto il mondo, il ferro di cavallo è ritenuto un portafortuna per due fattori:<br />
- la forma a mezzaluna<br />
- il ferro, materiale con il quale viene prodotto.<br />
La mezzaluna, infatti, era il simbolo di Iside, dea egizia, ed era collegata alla luna crescente, simbolo<br />
della forza e del suo dominio.<br />
Il ferro è un metallo al quale sono associate buone proprietà contro le malattie e il malocchio.<br />
I Romani appendevano alle pareti delle case ferri di cavallo per tenere lontana la peste.<br />
Anche oggi il ferro di cavallo viene appeso alle pareti con la punta rivolta verso l’alto per non far sfuggire<br />
la fortuna.<br />
Se infatti venisse appeso con la punta verso il basso, la fortuna potrebbe scappare fuori!<br />
77
CONOSCIAMO L’ESTATE USANDO I CINQUE SENSI<br />
CON GLI OCCHI POSSO VEDERE ...<br />
Le spighe di mais Le che volano Disegna tu<br />
verso le arnie<br />
CON LE ORECCHIE POSSO SENTIRE ...<br />
Il ronzio delle api Il muggito delle Disegna tu<br />
che pascolano all’aperto<br />
CON IL NASO POSSO SENTIRE …<br />
L’odore di un temporale Il profumo dei<br />
appena passato appena raccolti Disegna tu<br />
CON LE MANI POSSO TOCCARE …<br />
La buccia liscia La buccia vellutata Disegna tu<br />
di un pomodoro delle<br />
CON LA BOCCA POSSO ASSAGGIARE …<br />
Una succosa susina Un goloso Disegna tu<br />
78
ALLA SCOPERTA DELLA CAMPAGNA<br />
Tino ha scritto con un bastoncino, una frase sul terreno... Scoprila cerchiando le parole<br />
sotto elencate che si nascondono nel riquadro (in orizzontale, in verticale, in diagonale sia<br />
diritte che al contrario). Le lettere rimanenti ti sveleranno ciò che voleva dirti Tino!<br />
Un piccolo aiuto: ho gia cerchiato la parola GRANO.<br />
W C O N I G L I O L<br />
A G A L L I N A F A<br />
O N N U T U A F R E<br />
I N V E R N O E U L<br />
P O A A A L V T M A<br />
M T N C R A A A E I<br />
A A C A M E O T N A<br />
C U I I R R P S T M<br />
M T R S Z G O E O E<br />
R P I O I L G A C A<br />
Autunno Inverno Estate Frumento<br />
Caglio Latte Gallina Grano<br />
Campi Maiale Mucca Orzo<br />
Coniglio Mais Pera Primavera<br />
Soluzioni: W la fattoria<br />
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SPUNTI INTERDISCIPLINARI PER ATTIVITÀ DIDATTICHE<br />
Classi seconde e terze<br />
Elenca almeno sei prodotti che si possono ottenere dal maiale<br />
Elenca gli animali che vengono allevati per nutrire l’uomo<br />
Metti sulla linea del tempo i periodi di gestazione della mucca, del coniglio, della gallina e del<br />
maiale<br />
Dove vivono? ... Collega:<br />
gallina porcilaia<br />
coniglio stalla<br />
mucca scuderia<br />
maiale pollaio<br />
cavallo conigliera<br />
pecora ovile<br />
Se una mucca produce 30 bottiglie di latte al giorno, quante ne produrrà in una settimana?<br />
Prepara due insiemi: in uno disegna gli animali che vivono nella fattoria, nell’altro quelli<br />
che vivono nella foresta<br />
Disegna gli animali a quattro zampe che volano. Che tipo di insieme ottieni?<br />
Unisci con una freccia ogni animale al suo prodotto:<br />
ape latte<br />
mucca salame<br />
maiale miele<br />
pecora uova<br />
gallina lana<br />
In un recinto Simone vede 6 pecore: quante zampe conta?<br />
Metti in ordine le sequenze e completa con un disegno:<br />
prendi un vaso<br />
annaffi a<br />
distribuisci i semi nella terra<br />
riempi il vaso di terra<br />
Completa con i nomi delle stagioni:<br />
In molti animali escono dal loro letargo.<br />
L’ è la stagione che viene dopo la primavera.<br />
Molti alberi in perdono le foglie.<br />
In alcuni animali migrano dai posti più freddi verso quelli più caldi.<br />
Luca si diverte a contare le zampe delle galline del pollaio. Quante zampe conta se le galline<br />
sono 5?<br />
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Prova ad osservare i seguenti tipi di terreno, prima ad occhio nudo e poi con la lente di<br />
ingrandimento, completa la tabella che segue:<br />
Tipo di terreno Com’è? Di che colore è? Che odore ha? È asciutta o<br />
bagnata?<br />
Argilla<br />
Sabbia<br />
Ghiaia<br />
Humus<br />
La puoi setacciare?<br />
Ritaglia da riviste e giornali foto di animali e piante che ti facciano capire in quale stagione<br />
ci si trova<br />
Ricette: gelato di albicocche<br />
Ingredienti: 300g di albicocche, 150g di latte, 150g di panna montata, 80g di zucchero, 1 uovo, 1<br />
scorza di limone<br />
Procedimento: in un pentolino mettete a scaldare il latte e la scorza (buccia) di limone ben lavata.<br />
Appena bolle, togliete dal fuoco il pentolino e lasciate raffreddare. Lavate e asciugate accuratamente<br />
le albicocche, alle quali avrete tolto il nocciolo. A parte, sbattete con cura l’uovo con lo zucchero fi no<br />
a formare una spuma; poi aggiungete le albicocche e frullate il tutto. A questo punto, versate sul<br />
“frullato” il latte liberato dalla scorza di limone e aggiungete la panna montata. Versate infi ne il tutto<br />
in una vaschetta, che in precedenza avrete posto in freezer. Ricordatevi di non riempirla completamente,<br />
perché il gelato aumenta di volume; ponete quindi il tutto in freezer. Dopo un’ora abbondante<br />
togliete la vaschetta e mescolate energicamente, cercando di rompere gli eventuali cristalli di ghiaccio.<br />
Rimettete in freezer e ripetete l’operazione dopo un’altra oretta circa; lasciate riposare il vostro<br />
gelato per altre 2 ore al freddo e quindi servitelo.<br />
Completa con le parole che seguono: cereali – pianura – maiali – ortaggi – macchine agricole<br />
– vacche da latte – polli – foraggio - allevamenti – cavalli – pecore - capre<br />
Nella lombarda, grazie all’abbondanza di acqua e alla fertilità dei suoli, si<br />
possono coltivare come grano, riso, mais e orzo,<br />
come pomodori, insalata, zucchine e fagioli e alberi da frutta.<br />
Dai campi, coltivati con grandi , si ricava quindi molto<br />
, necessario per l’alimentazione degli animali. Possiamo infatti trovare<br />
bovini di , equini cioè di ,<br />
suini cioè di , avicoli cioè di , ovini cioè di<br />
e caprini cioè di .<br />
Con l’aiuto dell’insegnante trova gli atteggiamenti verso gli animali e l’ambiente corretti e<br />
quelli scorretti<br />
ATTEGGIAMENTI CORRETTI ATTEGGIAMENTI SCORRETTI<br />
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Alla scoperta della fattoria<br />
Marcello oggi è a casa da scuola e aiuterà il<br />
suo papà agricoltore nelle mansioni quotidiane<br />
dell’azienda agraria.<br />
Si tratta di un’azienda zootecnica nella quale<br />
si allevano molti animali.<br />
È un lavoro duro e comincia molto presto,<br />
ma il premio fi nale sarà un’enorme fetta di<br />
torta fatta in casa e un regalo a sorpresa.<br />
Mettiti nei panni di Marcello, tira il dado e<br />
cerca di svolgere i compiti che ti verranno<br />
assegnati, cercando di superare le diffi coltà<br />
che incontrerai nell’arco della giornata.<br />
Buona fortuna e…buon lavoro!!<br />
1) La sveglia non ha suonato e ti alzi in ritardo: perdi<br />
tempo prezioso (salta un turno)<br />
2) Ti accorgi di non avere le scarpe adatte al lavoro<br />
in fattoria: ti bagni i piedi e devi tornare a casa per<br />
metterti degli stivaletti (torna al via)<br />
3) Vai nella mieleria di tuo zio per portargli un messaggio<br />
e ti fermi a fare una scorpacciata di ottimo<br />
miele di acacia: questo ti dà nuove energie (avanza<br />
di una casella)<br />
4) Raccogli pannocchie di mais da un campo vicino<br />
alla fattoria e inizi a sgranarle: perdi tempo (salta<br />
un turno)<br />
5) Assisti al parto di una cavalla: nasce uno splendido<br />
puledrino (tira di nuovo il dado)<br />
6) Mentre aiuti il papà a pulire la porcilaia inciampi<br />
e cadi in un mucchio di letame: ti ci vuole una<br />
doccia completa (retrocedi di tre caselle)<br />
7) Vai nel pollaio e raccogli 10 uova. Le trasporti in<br />
casa senza farle cadere (avanza di tre caselle)<br />
8) La mungitrice automatica si è guastata e devi aiutare<br />
tuo papà a mungere le mucche a mano, come<br />
faceva tuo nonno tanto tempo fa. Bravo!! Impari<br />
in fretta come si fa (avanza di due caselle)<br />
9) Le oche ti inseguono per tutta l’aia e ti devi rifugiare<br />
per un po’ sul fi enile (salti un turno)<br />
10) Lo zio apicoltore ti chiede una mano: ti mostra<br />
come usare l’affumicatore per addormentare le<br />
api col fumo, mentre lui raccoglie il miele dalle<br />
arnie: ti dimostri molto coraggioso! (avanza di tre<br />
caselle)<br />
11) Il papà ti insegna come si trasforma il latte di<br />
mucca in formaggio: impari molte cose interessanti<br />
(ritira il dado)<br />
12) Ti diverti un mondo a saltare sul fi eno ammucchiato<br />
nel fi enile, anche se tuo papà ti richiama<br />
subito al lavoro (avanza di una casella)<br />
13) È ora di pranzo, mangi tanto e ti addormenti sul<br />
divano per due ore: perdi molto tempo (salta un<br />
turno)<br />
14) Degli uccellini stanno mangiando i semi sparsi<br />
nell’orto: insieme alla mamma costruisci uno<br />
spaventapasseri molto effi cace (avanza di una<br />
casella)<br />
15) Una capretta sta facendo un banchetto con l’insalata<br />
dell’orto: perdi tempo per riportarla nel suo<br />
recinto (retrocedi di due caselle)<br />
16) Il gatto, rincorrendo due topolini affamati di formaggio,<br />
rovescia il secchio dell’acqua per le caprette.<br />
Devi andare a riempirlo di nuovo.<br />
17) È ora di merenda: la nonna ti prepara il pane e<br />
la marmellata e ti racconta della vita in fattoria<br />
quando lei era piccola: che belle storie!! Dopo<br />
questi racconti torni al lavoro con più entusiasmo<br />
(avanza di tre caselle)<br />
18) Trasporti una carriola piena di cereali per dar da<br />
mangiare ai cavalli: complimenti! Non ne rovesci<br />
nemmeno una manciata (avanza di una casella)<br />
19) Arriva il maniscalco per ferrare gli zoccoli dei cavalli:<br />
ti regala un ferro di cavallo. Ti porterà fortuna?<br />
(scoprilo tirando ancora il dado)<br />
20) Il nonno ti mostra come si faceva il burro una volta:<br />
impari una cosa nuova (avanza di una casella)<br />
21) La mamma ti manda a raccogliere le ciliegie per<br />
fare la marmellata, non sai resistere e ne mangi<br />
mezzo cestino! Oltre ad una sgridata della mamma,<br />
ti viene anche il mal di pancia (retrocedi di 5<br />
caselle)<br />
22) La chioccia ha fatto i pulcini. Costruisci con il<br />
papà una solida gabbietta per difenderli dalla faina<br />
(avanza di due caselle)<br />
23) Il papà ti porta con sé sul trattore: è un’esperienza<br />
emozionante vedere il mondo da lassù (avanzi di<br />
una casella)<br />
Casella fi nale) Bravo Marcello!!! Ti sei dimostrato un<br />
ottimo agricoltore e ti sei meritato una fetta di torta<br />
gigante. Il premio a sorpresa lo troverai in fondo alla<br />
pagina, scritto sottosopra.<br />
Il premio per il tuo impegno lo hai già ottenuto durante tutta la giornata: infatti hai passato tanto tempo insieme ad animali<br />
meravigliosi, ti sei guadagnato la stima dei tuoi genitori e hai imparato tante cose interessanti sulla campagna che ricorderai<br />
sempre.<br />
Un regalo più bello non potevi proprio desiderarlo!!<br />
83
Claudio ha saputo che per risolvere il gioco deve disegnare nel quadrato bianco sotto ogni<br />
striscia verticale la fi gura giusta, tra quelle poste nei semicerchi. Aiutalo anche tu!<br />
MIELE GRANO<br />
Soluzione: 1. Coniglio - 2. Forcone - 3. Grano - 4. Miele<br />
Forma le coppie ma attenzione all’intruso<br />
TORO<br />
PAPERO<br />
APE<br />
TORO<br />
TACCHINO<br />
MAIALE<br />
Soluzione: l’intruso è il capricorno<br />
CONIGLIO<br />
BECCO<br />
RASTRELLO<br />
BADILE<br />
FALCE<br />
CONIGLIA<br />
CAPRA VACCA<br />
GALLINA<br />
RISO<br />
SPIGA<br />
DI MAIS<br />
ORZO<br />
1 2 3 4<br />
GALLO<br />
OLIO<br />
VINO<br />
SALAME<br />
FUCO<br />
PECORA<br />
OCA<br />
ARIETE<br />
CONIGLIO<br />
FORCONE<br />
CAPRICORNO<br />
84
Trova l’animale. I nomi inglesi degli animali disegnati qui sotto sono nascosti tra le tante<br />
lettere della tabella in fondo. Trovarli non sarà facile!!!<br />
Pecora/Sheep Cavallo/Horse<br />
Pollo/Chicken<br />
Asino/Donkey<br />
Maiale/Pig Coniglio/Rabbit Cane/Dog<br />
AWA CH I CKEN<br />
N U E S K O G E N A<br />
A R T B E C Y R F U<br />
E A F A H O R S E H<br />
I B Y DUWU L I G<br />
C B E O G E T I S I<br />
P I S G U E O S H I<br />
N T A J F S A N E K<br />
E U D E D O N K E Y<br />
A P I G T A S Y P E<br />
Mucca/Cow<br />
85
Cruciverba<br />
Inserisci le defi nizioni utilizzando i termini in inglese della pagina accanto.<br />
Un piccolo aiuto: ho già inserito la defi nizione n° 9!<br />
1 Fa “pio-pio”.<br />
2 Produce lana e dal suo verso sembrerebbe un po’ schizzinosa.<br />
3 Il suo stomaco è diviso in quattro parti.<br />
4 Adora rotolarsi nel fango.<br />
5 È famoso il suo patè.<br />
6 Ha la barbetta e mangia di tutto.<br />
7 Non ha bisogno della sveglia.<br />
8 È squisito quello arrosto!<br />
9 Cammina su due zampe e viene dall’America.<br />
1<br />
10 Si dice che sia molto testardo.<br />
2<br />
11 Esprime la sua gioia scodinzolando.<br />
12 Ha nove vite.<br />
13 Si occupa della conduzione dell’azienda agricola.<br />
14 Le sue “scarpe” portano fortuna.<br />
3<br />
15 È goloso di carote.<br />
14<br />
15<br />
7<br />
8<br />
9<br />
T<br />
U<br />
R<br />
K<br />
E<br />
Y<br />
10<br />
11<br />
4 5<br />
12<br />
6<br />
13<br />
86
CONIGLIO = RABBIT CONTADINO = FARMER ASINO = DONKEY CANE = DOG<br />
GATTO = CAT PULCINO = CHICK PECORA = SHEEP CAPRA = GOAT<br />
MAIALE = PIG MUCCA = COW CAVALLO = HORSE<br />
OCA = GOOSE POLLO = CHICKEN TACCHINO = TURKEY GALLO = COCK<br />
87
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
Direzione Generale Agricoltura<br />
A cura dell’Unità Organizzativa<br />
Innovazione, cooperazione e valorizzazione<br />
delle produzioni<br />
Stefania Tamborini<br />
Maria Teresa Besana<br />
Isabella Lavelli<br />
Piazza Città di <strong>Lombardia</strong> 1 – 20124 Milano<br />
www.agricoltura.regione.lombardia.it<br />
In collaborazione con<br />
terranostra Turismo Verde<br />
II a ristampa - maggio 2012<br />
Ideazione, testi e coordinamento:<br />
Stefania Pendezza<br />
Disegni:<br />
Cristina Maier<br />
Grafi ca e impaginazione:<br />
www.genuine.it<br />
88
www.agricoltura.regione.lombardia.it