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PHILUM CTENOFORI<br />
80 specie marine, 16 nel Mediterraneo<br />
Maggior parte pelagici<br />
Alcuni vivono sul fondo<br />
1-100 cm di grandezza<br />
Trasparenti o color rosa, bioluminescenti<br />
P<strong>red</strong>atori: crostacei, larve, meduse, pesci<br />
La maggior parte degli Ctenofori mostra una forma più o meno sferica.<br />
Dalla parte superiore del corpo dipartono 8 file di bande meridiane<br />
provviste ciascuna di una serie di pettini o cteni.<br />
Il pettine è una paletta vibratile munita di ciglia che permette<br />
all'organismo di spostarsi.
La coordinazione dei<br />
movimenti dei pettini è<br />
regolata da una statocisti, un<br />
organo di senso statico posto<br />
sul polo apicale, che collega il<br />
sistema nervoso alle bande<br />
ciliate e coordina il loro<br />
movimento.<br />
Il sistema nervoso non è<br />
centralizzato ed è costituito<br />
da una semplice rete nervosa<br />
subepiteliale.
La maggior parte degli<br />
Ctenofori è dotata di due<br />
lunghi tentacoli<br />
completamente retraibili in<br />
due tasche interne del corpo.<br />
Ogni tentacolo è provvisto di<br />
filamenti secondari,<br />
ciascuno dei quali è munito<br />
di particolari cellule adesive,<br />
dette colloblasti con le quali<br />
catturano piccoli organismi<br />
del plancton estendendo i<br />
tentacoli.<br />
Una volta catturato il cibo<br />
viene portato alla bocca,<br />
posta sull'estremità inferiore<br />
del corpo (polo orale).
La maggior parte degli Ctenofori è dotata di<br />
due lunghi tentacoli completamente<br />
retraibili in due tasche interne del corpo.<br />
Ogni tentacolo è provvisto di filamenti<br />
secondari, ciascuno dei quali è munito di<br />
particolari cellule adesive, dette colloblasti<br />
con le quali catturano piccoli organismi del<br />
plancton estendendo i tentacoli.<br />
Una volta catturato il cibo viene portato alla<br />
bocca, posta sull'estremità inferiore del corpo<br />
(polo orale).
Beroe ovata<br />
Colore bianco-rosa con<br />
riflessi verdi e blu<br />
Comune nelle acque di<br />
superficie tutto l’anno<br />
Cestus veneris<br />
Piccoli trasparenti, grandi<br />
fino a 1,5 m sono di colore<br />
violetto brillante<br />
Rara<br />
Callianira bialata<br />
Trasparente<br />
Rara
PHYLUM CNIDARIA<br />
Il corpo può essere schematizzato come un sacco, con una sola<br />
apertura, circondata da tentacoli, che funge da bocca ma serve<br />
anche per espellere il materiale non digerito.<br />
I tentacoli servono per afferrare le p<strong>red</strong>e. La cavità interna,<br />
detta coelenteron, è una vera cavità gastrovascolare, che si<br />
prolunga in parte anche nei tentacoli.<br />
Il coelenteron svolge due funzioni:<br />
•Digestiva Digestiva Digestiva, Digestiva in quanto vi si riversano succhi digestivi prodotti<br />
dalle cellule che lo rivestono<br />
•Vascolare Vascolare Vascolare, Vascolare fornendo ossigeno e rimuovendo anidride carbonica<br />
e sostanze di rifiuto.
Gli cnidari posseggono solo due foglietti embrionali: ectoderma ed endoderma.<br />
La parete del corpo consiste di tre strati:<br />
Epiderma: epitelio esterno<br />
Gastroderma: epitelio interno che riveste la cavità gastrovascolare<br />
Mesoglea: strato extracellulare che può essere molto sottile e privo di cellule come nelle<br />
idro o spesso e con cellule mesenchimali fibroso e gelatinoso
PHYLUM CLASSE<br />
CNIDARIA<br />
IDROZOI<br />
IDROZOI<br />
SCIFOZOI<br />
SCIFOZOI<br />
ANTOZOI ANTOZOI<br />
ANTOZOI<br />
CUBOZOI<br />
CUBOZOI<br />
SOTTOCLASSE<br />
CERIANTIPATARI<br />
CERIANTIPATARI<br />
OTTOCORALLI<br />
OTTOCORALLI<br />
ESACORALLI<br />
ESACORALLI
Il modello strutturale dei Celenterati si<br />
concretizza in due forme: polipo e medusa.<br />
I polipi sono di norma sessili, ossia fissati ad<br />
un supporto solido, e quindi bentonici, con<br />
l'apertura boccale verso l'alto.<br />
Le meduse sono invece natanti, con l'apertura<br />
verso il basso. Fanno parte del plancton, in<br />
quanto non nuotano attivamente in<br />
direzione orizzontale, pur potendo contrarre<br />
l'ombrello per muoversi verticalmente.<br />
Nello strato esterno del corpo sono presenti<br />
cellule differenziate.<br />
La forma medusoide è caratterizzata da una<br />
mesoglea più spessa tanto da costituire la<br />
maggior parte della massa dell’animale.
NEMATOCISTI<br />
Organelli urticanti racchiusi in cellule<br />
ectodermiche degli CNIDARI, dette cnidocisti cnidocisti cnidocisti che<br />
servono all'animale per difesa e per paralizzare le<br />
p<strong>red</strong>e. Costituite da una capsula e da un filamento<br />
urticante (cnidociglio cnidociglio cnidociglio) cnidociglio che, allo stato di riposo, è<br />
invaginato a spirale entro la capsula.<br />
Lo cnidociglio possiede una terminazione sensitiva<br />
che, se stimolata, provoca l’aumento della pressione<br />
osmotica nella capsula urticante, quindi<br />
l’estroflessione del filamento come una molla e la<br />
secrezione delle tossine attraverso un piccolo orifizio<br />
posto all'estremità del filamento stesso.<br />
Ogni cnidoblasto agisce indipendentemente, in<br />
seguito ad una specifica reazione che avviene tra la<br />
superficie che entra in contatto con la cisti e la<br />
cellule urticante.<br />
Un tipo modificato di nematocisti detto spirocisti spirocisti, spirocisti<br />
emette filamenti adesivi utili per catturare le p<strong>red</strong>e o<br />
per fissarsi ai substrati.
Gli Cnidari, comprendenti attualmente oltre 9.000 specie, si<br />
suddividono in quattro classi: Idrozoi, Scifozoi, Cubozoi ed<br />
Antozoi; alcuni autori includono i Cubozoi nella classe Scifozoi.<br />
Gli Idrozoi sono caratterizzati dalla presenza di fasi alternanti di<br />
polipo e medusa, oppure una delle due fasi è molto ridotta o<br />
mancante del tutto; gli Scifozoi ed i Cubozoi presentano fase di<br />
medusa dominante; gli Antozoi presentano esclusivamente la fase<br />
polipoide.
Gli Idrozoi sono caratterizzati da fasi<br />
alternanti di polipo e medusa, con meduse<br />
fornite di "velo", e dalla presenza di ocelli e/o<br />
statocisti la cavità alimentare non è settata.<br />
Le gonadi sono distribuite sull' epidermide.<br />
La maggior parte delle specie sono marine,<br />
solo poche (Hydra) vivono in acque dolci.<br />
Probabilmente il più noto idrozoo è l'Hydra.<br />
Le specie di questo genere non presentano<br />
uno stadio medusoide, ma trascorrono l'<br />
intero ciclo vitale come polipi. Altri idrozoi<br />
alternano stadi polipoidi e medusoidi. Molti<br />
idrozoi sono, inoltre, coloniali. Le loro colonie,<br />
generalmente eteromorfe, comprendono<br />
individui morfologicamente e<br />
fisiologicamente differenziati (gastrozooidi,<br />
gonozoidi,) Alcuni idrozoi coloniali sono<br />
sessili mentre altri conducono vita<br />
planctonica e possono essere confusi con vere<br />
meduse; tuttavia queste colonie, a differenza<br />
delle meduse, sono costituite da diversi<br />
individui, ciascuno specializzato per<br />
funzioni differenti.
Un classico esempio di colonie di idrozoi è la<br />
ben nota "caravella portoghese" (Physalia<br />
physalis).<br />
Quste colonie sono formate da una camera<br />
ripiena di gas sormontata da una vela, alla<br />
quale sono sospesi numerosi tentacoli,<br />
contenenti statocisti, la cui lunghezza può<br />
anche superare i 30 metri. Quando l' intera<br />
colonia si muove, i tentacoli si contraggono<br />
ritmicamente, sondando l'acqua sottostante<br />
alla ricerca di potenziali p<strong>red</strong>e.<br />
La "caravella Portoghese" vive in acque<br />
marine tropicali, superficiali. Generalmente le<br />
colonie vivono in acque tropicali e<br />
subtropicali, lungo le coste della Florida,<br />
Messico, Oceano Indiano ed altre aree calde<br />
degli oceani Atlantico e Pacifico. Risulta<br />
particolarmente diffusa nel Mar dei<br />
Sargassi.<br />
Presente nel Mediterraneo occidentale<br />
Velella vellella è<br />
comune nel mar<br />
Mediterranea
Gli Gli Idrozoi Idrozoi durante durante la la generazione generazione polipoide polipoide<br />
polipoide<br />
Polipi misurano 0,3-1 mm, le colonie possono raggiungere 1-5 cm<br />
Incolori, oppure giallo-bruno o rossi<br />
I polipi si muovono lentamente, rapidi solo quando si introflettono<br />
200 specie nel Mediterraneo con fase polipoide<br />
Si fissano su substrati duri: rocce, relitti, animali.<br />
Soprattutto in cavità o zone d’ombra<br />
Tubularia mesemebryanthemun<br />
Comune nei porti su chiglie, funi<br />
Coryne pusilla<br />
Regione costiera<br />
Rara<br />
Halocordyle disticha<br />
Ramificata, zone rocciose poco<br />
profonde ed esposte<br />
Comune
Gli Gli Idrozoi Idrozoi durante durante la la generazione generazione medusoide<br />
medusoide<br />
Forma campana-disco misurano 2-100 mm, planctonici<br />
Ombrella trasparente o incolore, tentacoli diversi colori<br />
Le meduse si muovono trasportate da corrente e grazie a contrazioni dell’ombrella<br />
120 specie nel Mediterraneo.<br />
Vita breve 1-2 mesi, riproduzione.<br />
P<strong>red</strong>atori.<br />
Aequorea aequorea<br />
Eleutheria dichotoma<br />
tentacoli bifidi<br />
Ombrella molto ridotta<br />
Fondali duri costieri<br />
Polipo con lo stesso nome<br />
Non rara ma difficile da trovare<br />
Ombrella azzurra<br />
Comune lungo le coste<br />
Forma branchi<br />
Aglaura hemistoma<br />
Gonadi pendono nell’Ombrella<br />
Molto comune
SCIFOZOA<br />
SCIFOZOA<br />
SCIFOZOA<br />
Gli Scifozoi, hanno una mesoglea gelatinosa<br />
che circonda la cavità gastrale. Sono<br />
caratterizzati da 4-8 tentacoli che circondano<br />
la cavità orale. I sessi sono separati e la<br />
riproduzione avviene mediante incrocio.<br />
Conducono quasi esclusivamente vita<br />
individuale.<br />
Negli Scifozoi la fase di polipo è molto ridotta<br />
o del tutto assente; le meduse rappresentano<br />
la forma più comune. Lo sviluppo avviene sia<br />
direttamente (P. noctiluca) sia con alternanza<br />
di fase mobile (medusa) e fissa mediante<br />
produzione di polipi capaci di fissarsi al fondo<br />
e gemmare piccole meduse (efire).<br />
Gli Scifozoi si nutrono di piccoli organismi che<br />
catturano mediante i tentacoli e le cellule<br />
urticanti.
MEDUSA IDROZOA MEDUSA SCIFOZOA<br />
La medusa degli idrozoi ha una forma a<br />
ombrella, con il margine che si prolunga in<br />
una membrana leggera detta velo e in una<br />
serie di tentacoli, di numero variabile da<br />
specie a specie. Dal centro dell’ombrella,<br />
inferiormente, si allunga verso il basso una<br />
struttura cilindrica detta manubrio che,<br />
attraverso l’apertura boccale, conduce alla<br />
cavità del celenteron. Le meduse,<br />
liberamente natanti, sono inoltre dotate di<br />
un rudimentale apparato sensoriale che<br />
permette loro di orientarsi, costituito<br />
essenzialmente da macchie sensibili alla<br />
luce localizzate ai margini dell’ombrella.<br />
Velo assente. Ombrello circolare e trasparente, che presenta<br />
una membrana leggermente frastagliata ai margini, e da<br />
cui si dipartono i tentacoli (tentacoli marginali).<br />
Sulla superficie orale si apre la bocca all’estremità di un<br />
corto manubrio circondato da 4 braccia orali provviste di<br />
cnidocisti. Un corto imbuto esofageo (stomodeo) che<br />
attraversa il manubrio immette nella cavità<br />
gastrovascolare che presenta 4 tasche gastriche contenenti<br />
filamenti gastrici filiformi ricchi di cnidocisti.<br />
4 gonadi a forma di U ognuna nel pavimento di<br />
ciascuna tasca gastrale Il cibo vi giunge attraverso dei<br />
canali radiali dotati di fibre muscolari, e che sono dispersi<br />
all'interno dell'abbondante mesoglea che costituisce il<br />
tessuto più abbondante. Rudimentale apparato nervoso<br />
responsabile dei movimenti interni ed esterni, ed anche<br />
della risposta agli stimoli esterni. I sessi sono<br />
differenziati negli esemplari adulti.
La riproduzione è sessuale ed avviene secondo un ciclo<br />
metagenetico. Le gonadi endodermiche si sviluppano nel<br />
gastroderma, in particolare sul pavimento dello stomaco. Il<br />
ciclo biologico degli scifozoi inizia con la fase polipoide che si<br />
origina direttamente dallo sviluppo della larva; il polipo è<br />
bentonico e va incontro ad una forma di riproduzione<br />
agamica detta strobilazione e consistente in una serie di<br />
divisioni trasversali del corpo molto ravvicinate, a partire<br />
dalla zona apicale.<br />
RIPRODUZIONE<br />
Le scifomeduse sono dioiche e gonocoriche Da gonadi<br />
endodermiche si sviluppano i gameti, liberati nell’acqua o in<br />
alcune specie con inseminazione interna incubate in speciali<br />
tasche materne fino allo sviluppo della planula, che, dopo un<br />
periodo planctonico, evolve dapprima in actìnula (=<br />
scifìstoma) che, presentando geotropismo negativo, si fissa<br />
al substrato e metamorfosa nel polipo, cominciando a<br />
produrre efire per strobilazione, chiudendo il cerchio. Alcune<br />
scifomeduse possono essere prive di fase polipoide, in<br />
questi casi la planula produce una piccola medusa o un’efira<br />
che si sviluppa in medusa adulta.
SVILUPPO DI AURELIA<br />
AURITA.<br />
Contemporaneamente alla<br />
strobilazione (scissione<br />
trasversale multipla), avviene il<br />
riassorbimento dei tentacoli<br />
dello scifopolipo, che assume<br />
una caratteristica conformazione<br />
a dischetti sovrapposti (strobili).<br />
Ognuno dei dischetti (in numero<br />
di 10-20 in questa specie),<br />
aventi il diametro di un paio di<br />
millimetri al massimo, sviluppa 8<br />
lobi bilobati simmetricamente<br />
disposti e, a sviluppo ultimato, si<br />
distacca dal resto dello<br />
scifopolipo sotto forma di efira,<br />
stadio precoce e pelagico della<br />
fase medusoide. Il disco<br />
ombrellare delle efire<br />
neoformate è dotato di semplici<br />
ropali. Aumentando di<br />
complessità darà luogo alla fase<br />
medusoide adulta
I Cubozoi comprendono esemplari<br />
mortali anche per l'uomo. Le loro<br />
meduse, di forma cubica, sono<br />
generalmente piccole e trasparenti.<br />
Sono particolarmente comuni nell' area<br />
Indo-Pacifica e lungo le coste dell'<br />
Australia. Si conoscono circa 20 specie<br />
esclusivamente marine, di cui solo una<br />
presente nel Mediterraneo: Carybdea<br />
marsupialis.<br />
Una particolare cubomedusa, (Chironex<br />
fleckeri), nota anche come "vespa di<br />
mare" o "box jellyfish" è lo cnidario più<br />
velenoso tra tutti quelli conosciuti.<br />
Particolari strutture sensoriali delle<br />
cubomeduse sono i "ropali" , in numero<br />
di quattro e situati all' interno di<br />
particolari nicchie, poste alla base della<br />
campana della medusa: queste<br />
strutture assimilabili a veri e propri<br />
occhi, sono molto complesse e<br />
possono contenere addirittura lenti,<br />
cornee e retine.
Pelagia noctiluca Aurelia aurita Cothyloriza tubercolata<br />
Rhyzostoma pulmo<br />
Chrysaora sp.
Fattori concomitanti<br />
•Mancanza p<strong>red</strong>atori<br />
•Correnti<br />
•Abbondanza<br />
fito/zooplankton<br />
•Aumento temperatura<br />
•Cicli naturali<br />
“Invasioni” di meduse
CUBOZOI<br />
I Cubozoi comprendono gli unici cnidari<br />
mortali anche per l'uomo. Le loro meduse,<br />
di forma cubica, sono generalmente piccole<br />
e trasparenti. Sono particolarmente<br />
comuni nell' area Indo-Pacifica e lungo le<br />
coste dell' Australia. Si conoscono circa 20<br />
specie esclusivamente marine, di cui solo<br />
una presente nel Mediterraneo: Carybdea<br />
marsupialis.<br />
Una particolare cubomedusa, (Chironex<br />
fleckeri), nota anche come "vespa di mare"<br />
o "box jellyfish" è lo cnidario più velenoso<br />
tra tutti quelli conosciuti.<br />
Particolari strutture sensoriali delle<br />
cubomeduse sono i "ropali" , in numero di<br />
quattro e situati all' interno di particolari<br />
nicchie, poste alla base della campana della<br />
medusa: queste strutture assimilabili a<br />
veri e propri occhi, sono molto complesse e<br />
possono contenere addirittura lenti, cornee<br />
e retine.
La classe degli Antozoi include i <strong>coral</strong>li<br />
costruttori delle barriere <strong>coral</strong>line, i<br />
cosidetti "anemoni di mare", "ventagli di<br />
mare" e "penne di mare". Gli Antozoi,<br />
con oltre 6000 specie attualmente<br />
conosciute, rappresentano la classe più<br />
ampia del phylum degli cnidari.<br />
Presentano esclusivamente stadi<br />
polipoidi. Il polipo è attaccato al substrato<br />
mediante un disco pedale che può<br />
permettere anche piccoli spostamenti.<br />
L'estremità superiore del polipo è<br />
costituita da un disco orale attorno al<br />
quale si trovano i tentacoli muniti di<br />
cnidocisti.<br />
ANTOZOI<br />
86 specie in Mediterraneo<br />
Gli antozoi presentano una vera e propria bocca, costituita da uno stomodeo che si apre<br />
all'interno della cavità gastrovascolare. Lungo le pareti dello stomodeo ci sono dei solchi<br />
verticali ("sifonoglifo") attraverso i quali l'acqua entra nella cavità gastrovascolare.<br />
L'interno del corpo è suddiviso in camere mediante sei (esa<strong>coral</strong>li) o otto (otto<strong>coral</strong>li) coppie di<br />
setti (sarcosetti) che si estendono verticalmente dalle pareti del corpo fino allo stomodeo; a<br />
questi si possono intercalare altri setti, incompleti che non raggiungono lo stomodeo. Lungo i<br />
margini interni dei setti decorrono verticalmente filamenti mesenterici che si continuano<br />
inferiormente con le cosidette aconzie.
Sui margini interni dei setti sono presenti anche<br />
le gonadi. Tutte le camerette sono internamente<br />
riempite da mesoglea; la parte esterna è rivestita<br />
da un' epidermide spessa. I fasci muscolari<br />
decorrono lungo i setti e la parete gastrovascolare.<br />
Gli Antozoi si riproducono per via asessuale e<br />
sessuale. Nel primo caso la riproduzione avviene<br />
tramite scissione binaria longitudinale oppure<br />
tramite rigenerazione del disco pedale. Nel<br />
secondo caso, la maggior parte sono ermafroditi<br />
insufficienti e la fecondazione avviene<br />
all'esterno, nel mare oppure nella cavità<br />
gastrovascolare.
La larva (planula) che si sviluppa successivamente è<br />
planctonica fin quando si sarà formata una cavità<br />
gastrodermica ed il mesentere; a questo punto migra<br />
sul fondo e si fissa sul substrato.<br />
Gli antozoa si dividono in 3 sottoclassi:<br />
•Ceriantipatari<br />
Ceriantipatari<br />
•Otto<strong>coral</strong>li Otto<strong>coral</strong>li<br />
•Zoantari Zoantari Zoantari (Esa<strong>coral</strong>li) (Esa<strong>coral</strong>li).<br />
(Esa<strong>coral</strong>li)
I ceriantipatari comprendono:<br />
Antipatari (<strong>coral</strong>lo nero): coloniali, dotati di scheletro assiale corneo che<br />
sostiene piccoli polipi con 6-8 tentacoli e 6-10 setti mesenteriali<br />
Ceriantari: individuali, privi di scheletro e muniti di molti tentacoli disposti su<br />
due file.<br />
Cerianthus membranaceus<br />
Più di 100 tentacoli<br />
Viola, bianca e fluorescenze verdi<br />
Acque tranquille e torbide (porti)<br />
1-35 m profondità<br />
Fondali sabbiosi<br />
Antipathes subpinnata<br />
Corallo nero<br />
Colonie molto ramificate<br />
Polipi 0,1 mm<br />
Tra i 10 e 300 metri lungo la costa ligure
OCTOCORALLIA<br />
OCTOCORALLIA<br />
Hanno una simmetria bilaterale anche se sono<br />
caratterizzati da setti in numero di otto o multipli di<br />
otto. Hanno sempre 8 tentacoli pennati. I polipi non<br />
vivono isolati ma si ritrovano associati in colonie<br />
tramite un cenosarco Si suddividono in tre gruppi:<br />
Alcionari Alcionari Alcionari Alcionari ---- Gorgoniari Gorgoniari Gorgoniari Gorgoniari ---- Pennatulacei<br />
Pennatulacei<br />
Pennatulacei<br />
Pennatulacei<br />
Gli Alcionari sono l’ordine<br />
più eterogeneo,sono<br />
caratterizzati da una forma<br />
cilindrica o conica e possono<br />
avere delle tabule<br />
suborizzontali; talvolta si<br />
ritrovano gruppi di polipi<br />
molto allungati immersi in<br />
un cenenchima<br />
Alcyonium palmatum<br />
Polipi bianchi, gialli o rosa<br />
Grande fino a 30 cm, 20-200 m profondità<br />
Comune localmente
Gorgoniari Gorgoniari Gorgoniari Gorgoniari<br />
Sono i tipici <strong>coral</strong>li cornei, molto comuni nei mari<br />
attuali, rappresentati dalle Gorgonie (<strong>coral</strong>lo a<br />
ventaglio) e dal <strong>coral</strong>lo rosso. Vivono in colonie molto<br />
spesso delicate e sono caratterizzati da uno scheletro<br />
assiale che è formato da gorgonina e/o da carbonati .<br />
Pennaticulacei<br />
Pennaticulacei<br />
Pennaticulacei<br />
Pennaticulacei<br />
Vivono in colonie ancorati al substrato marino per<br />
mezzo della base che è sempre più o meno<br />
appuntita.Hanno un lungo peduncolo ed i polipi<br />
concentrati all’estremità distale in cui possono dar<br />
luogo ad un’ espansione che ricorda quella di una<br />
piuma.<br />
Veretillum cynomorium<br />
Scheletro assile<br />
Polipi arancio-giallo<br />
30 cm<br />
20-40 m sabbiosi<br />
Pannatula rubra<br />
Polipi bianchi<br />
20 cm<br />
20-100 m sabbiosi<br />
Solo Mediterraneo, rara<br />
Paramuricea clavata, la<br />
gorgonia rossa. Comune sui<br />
fondali del Mediterraneo.<br />
Colonie a forma di ventaglio.<br />
Corallium rubrum<br />
Colonie ramificata<br />
Polipi bianchi<br />
10-40 cm<br />
10-600 m profondità
ZOANTARI<br />
ZOANTARI<br />
I polipi si trovano sia individuali che coloniali e presentano molto spesso uno scheletro<br />
mineralizzato per secrezione dell’esoderma.<br />
Esa<strong>coral</strong>li Esa<strong>coral</strong>li Esa<strong>coral</strong>li Esa<strong>coral</strong>li<br />
Presentano setti in numero di sei o multipli di sei, due o nessun sinoglifo, si trovano<br />
solitari o coloniali. Si possono trovare forme mineralizzate, come gli Scleractinia. Hanno<br />
uno scheletro aragonitico direttamente secreto da speciali cellule dette calicoblasti. Oltre<br />
agli Scleractiniari si trovano forme non mineralizzate come gli Actiniaria che prendono il<br />
nome dagli attuali Attinia o anemoni di mare, di forma tozza, individuali e prive di<br />
scheletro che si fissano al terreno aderendo alla rocce o al guscio di altri animali o<br />
infiggendo la parte inferiore del corpo, in questo caso appuntita, entro i fondali sabbiosi.<br />
Non ci sono dati per quanto riguarda i loro reperti fossili, sono invece molto abbondanti<br />
attualmente.<br />
Actinia equina. Pomodoro di<br />
mare. Rosso porpora. Grande fino<br />
a 7 cm, di giorno si contrae a<br />
palla.Comune lungo costa rocciosa<br />
di marea<br />
Cladocora cespitosa<br />
Colonie cespuglose<br />
Polipi delicati bruni<br />
Grande fino a 50 cm<br />
1-70 m profondità<br />
Comune. Simbiosi<br />
con zooxantelle