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Gli ori della Tomba Regolini-Galassi - Virtual reconstruction of ...

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<strong>Gli</strong> <strong>ori</strong> <strong>della</strong> <strong>Tomba</strong> <strong>Regolini</strong>-<strong>Galassi</strong><br />

346 Maurizio SANNIBALE<br />

L’analisi del fenomeno impone pertanto un<br />

approccio diversificato negli strumenti di indagine,<br />

ma integrato. Da un lato si impone infatti una s<strong>of</strong>isticata<br />

analisi tecnologica, in grado di definire<br />

analogie, affinità, equivalenze, filiazioni di<br />

botteghe, dall’altro è necessario porre il tutto in<br />

una scala temporale e di analizzare i fenomeni<br />

tecnologici nel loro significato culturale.<br />

Inoltre va indagata l’acquisizione contestuale<br />

di elementi tipologici e iconografici nella sua<br />

valenza simbolica – e nuovamente culturale – non<br />

potendo ignorare il prevalente carattere rituale<br />

delle produzioni <strong>ori</strong>entali in ambiti ad alto grado<br />

di simbolismo, ovvero dove il simbolo e l’analogia<br />

costituiscono l’unica forma diretta di comunicazione<br />

concettuale, per tacere di quanto in forma<br />

correlata, può essere ricondotto – banalizzando –<br />

alla sfera del magico.<br />

La granulazione, con tutte le altre s<strong>of</strong>isticate<br />

tecniche di lavorazione, come microsaldatura e<br />

filigrana, irrompe nello scenario etrusco all’inizio<br />

dell’Orientalizzante, senza che precedenti sul<br />

piano tecnologico e formale lascino trapelare una<br />

pur minima e duratura fase sperimentale. In<br />

Fig. 10 – Tarquinia. Fibula in oro decorata a granulazione e filigrana. Seconda metà VIII sec. a.C. Foto Soprintendenza per i Beni Archeologici<br />

per l’Etruria Meridionale.<br />

.<br />

53. H. Hencken, Tarquinia, Villanovans and Early Etruscans,<br />

Cambridge (Mass.), 1968, p. 184, fig. 169c-d; von Hase 1975,<br />

p. 120, tav. 19 e 21; Nestler, Formigli 1994, p. 30, fig. 21; von<br />

Hase 1995, p. 534.<br />

54. Si citano alcuni esempi. – Collana da Dilbat, Mesopotamia,<br />

primo periodo Cassita, 1700-1600 a.C. : Maxwell-Hyslop<br />

1974, p. 88-90, tavv. 61-64; Wolters 1983, fig. 53. – Disco<br />

decorato a granulazione e cloisonné, Mardikh IIIB (Ebla),<br />

<strong>Tomba</strong> del Signore dei Capridi, 1750-1700 a.C. : Matthiae<br />

1984, tav. 78; Ebla 1995, n. 400. – Bracciali di Ramesse II,<br />

1290-1224 a.C. : Andrews 1990, p. 90, fig. 67. – Terminale a<br />

testa di leone, da Susa, Iran, 1130 a.C. : Maxwell-Hyslop<br />

1974, p. 187, tav. 128; Wolters 1983, n. 57. – Orecchini<br />

sostanza l’oreficeria nasce in Etruria come Atena<br />

dalla testa di Zeus, già adulta e armata.<br />

È ormai un dato acquisito che a partire dalla<br />

seconda metà dell’VIII sec. a.C. si registra in Italia<br />

centrale l’introduzione delle due tecniche principi<br />

: la filigrana e la granulazione. Le ritroviamo<br />

applicate timidamente nella redazione in oro di<br />

una fibula «villanoviana» di una tomba a pozzo<br />

di Tarquinia, datata intorno alla metà<br />

dell’VIII sec. a.C., lunga appena 22 mm (fig. 10) 53 .<br />

La sua decorazione lineare e quei triangoli campiti<br />

evocano atavici precedenti <strong>ori</strong>entali, di millenaria<br />

tradizione 54 . Ma ciò che appare oggi ancor più<br />

straordinario è costituito dagli elementi tecnologici<br />

che, in base a recenti studi, demarcano nettamente<br />

la fibula tarquiniese dalle oreficerie etrusche<br />

: disposizione e dimensioni dei grani<br />

(mm 0,4), nonché la stessa tecnica di saldatura<br />

con sali di argento anziché rame, la rendono di<br />

fatto in tutto omologa alla tradizione orafa <strong>ori</strong>entale<br />

(fig. 11-12) 55 .<br />

Si direbbe una singolare coincidenza con<br />

quanto avviene nel cuore <strong>della</strong> stessa Tarquinia,<br />

nell’area sacra del Pian <strong>della</strong> Civita. Qui, in corri-<br />

lunati da Tepe Sialk necropoli A, XI sec.a.C. : Maxwell-<br />

Hyslop 1974, p. 187, tav. 133; Wolters 1983, fig. 68.<br />

55. Faccio riferimento alla relazione inedita di E. Formigli,<br />

D. Ferro, A. Carraro, La più antica granulazione in Etruria : la<br />

fibula a sanguisuga da Tarquinia, in occasione del Seminario<br />

di studi Siria, Etruria, Tartesso..., cit. nota 1. Sul livello <strong>della</strong><br />

tecnica di granulazione raggiunto nel Vicino Oriente Antico<br />

già nella prima metà del II millennio a.C., fanno fede numerose<br />

oreficerie, tra cui quelle straordinarie scoperte nella<br />

necropoli reale di Ebla (<strong>Tomba</strong> <strong>della</strong> Principessa e <strong>Tomba</strong> del<br />

Signore dei Capridi) : Matthiae 1984, tav. 78, 81-82; Ebla<br />

1995, n. 385, 391, 394, 396-398, 400, 412-413.

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