La sindrome di Grumilde “Specchio <strong>delle</strong> mie brame, sono io la più bella <strong>delle</strong> Terme?” La sindrome di Grumilde ha pervaso da diversi decenni il Bacino Termale Euganeo, dove un centinaio di strutture hanno continuato a ricevere ospiti a pioggia, richiudendoli in un alone di agiatezza che però si è fermato nel tempo. Come la Regina cattiva di Biancaneve, anche gli operatori economici, commercianti e gestori di locali pubblici inclusi, hanno vissuto della rendita del frutto di quello che la natura ha loro concesso generosamente: il Fango e l’Acqua calda. Anche la classe politica ha subito naturalmente l’evolversi di questo influsso, assecondando quello sviluppo immobiliare che ha portato ad investire in alberghi sempre più capienti, stipati come sardine, anziché pensare a rinnovare il proprio tessuto storico, abbandonando a se stesso il cuore antico, la propria identità iniziale. Troppo bello sarebbe stato realizzare <strong>delle</strong> strutture ispirandosi alle corti romane, alle case con giardini all’interno e all’estensione in orizzontale, tra il verde e il relax. Ha prevalso invece il modello Las Vegas, ispirato alla Cina e con tanti hotel che sembrano <strong>delle</strong> navi da crociera, destinati per lo più a fare la fine del Titanic. Come Grumilde il continuare a chiedere allo spirito onnisciente dello specchio se tutto filava liscio, ha portato lentamente alla chiusura di alberghi, negozi e locali pubblici. La parola “Rinascere” accompagnata dal verbo “Fare” è stata abbinata a un movimento politico, e a molti questo suona male, perchè la politica deve intrufolarsi in ogni dove, rovinando spesso con la sua contorta visione <strong>delle</strong> cose anche il progresso. La novella di Biancaneve si rinnova, in attesa del Principe Azzurro che con un bacio porti al risveglio queste Terme, che languono e lentamente si assopiscono in un oblio destinato a durare troppo a lungo. La parola d’ordine per uscire dalla crisi potrebbe oggi risuonare in lungo e in largo in tutto il Bacino, guardando oltre alla punta del proprio naso, ascoltando il proprio cuore e non badando alle Sirene dalle folte chiome e ai tromboni invecchiati dal tempo, che oramai emettono solamente un suono cupo e sgradevole. Il Guarda-Fogo ITALIA COME ABANO Tuti a casa. Sucederà come quà a le comunali de Abano del 2011. Ariva uno, el n. uno, che el fà quelo che el dise e li disntegra tuti sti quatro politicanti boni da gnente. Altro che destra e sinistra ze finitta la cucagna. Basta ciacole. La zente se gà roto i cojoni. Basta parassiti, basta ladri, basta tangentari, a casa l’esercito de burocrati parasiti che fa dani e basta. Fora da le bale prima che la zente no l’ ariva coi forconi. Basta privilegi basta. Al manco quà a Abano ze già sucesso. Par sta povera <strong>It</strong>alia bisognerà spetare ancora qualche mese par darghe sul muso. Altro che primarie secondarie... questo se novo questo ze vecio.. tute monade par i ebeti. I parla de altro par metervela in fioco come sempre. El Massarioto 9