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È composto da 10 capitoli descriventi la storia dell'ebrea Ester ...

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ESTER<br />

Il Libro di <strong>Ester</strong> è un testo contenuto sia<br />

nel<strong>la</strong> Bibbia ebraica che in quel<strong>la</strong> cristiana.<br />

Fu scritto originariamente in ebraico e,<br />

secondo l'ipotesi maggiormente condivisa,<br />

<strong>la</strong> sua re<strong>da</strong>zione definitiva, ad opera di<br />

autori ignoti, è collocata verso <strong>la</strong> fine del II<br />

secolo a.C. in Mesopotamia, probabilmente<br />

a Babilonia.<br />

<strong>È</strong> <strong>composto</strong> <strong>da</strong> <strong>10</strong> <strong>capitoli</strong><br />

<strong>descriventi</strong> <strong>la</strong> <strong>storia</strong> <strong>dell'ebrea</strong><br />

<strong>Ester</strong>, “cugina” di Mardocheo, che<br />

diventa moglie del re persiano<br />

Assuero (V secolo a.C.) e salva il<br />

popolo ebraico <strong>da</strong>i complotti del<br />

malvagio Aman.<br />

1


La traduzione greca del<strong>la</strong> Bibbia detta<br />

dei Settanta contiene una versione con<br />

alcune importanti aggiunte.<br />

Nel<strong>la</strong> tradizione religiosa ebraica il libro<br />

è strettamente collegato con <strong>la</strong> festa<br />

gioiosa del Purim, (<strong>la</strong> sorte), perché<br />

<strong>Ester</strong> cambiò <strong>la</strong> sorte del popolo<br />

ebraico.<br />

Il libro esalta <strong>la</strong> tesi, assai cara al<strong>la</strong> Bibbia, del ribaltamento del destino deciso<br />

<strong>da</strong> uomini empi: l'ingiusto, che sembra destinato al successo, viene invece<br />

rovesciato e subisce <strong>la</strong> stessa punizione che aveva preparato per il giusto;<br />

quest'ultimo invece viene glorificato. Si noti che anche nell'Esodo era accaduta<br />

<strong>la</strong> stessa cosa: gli egiziani mettono a morte i primogeniti degli Ebrei, e JHWH<br />

mette a morte i primogeniti degli egiziani. Tutto ciò rive<strong>la</strong> l'azione decisiva di<br />

Dio nel<strong>la</strong> <strong>storia</strong> umana e si trasforma in un appello al<strong>la</strong> speranza, proprio<br />

quando <strong>la</strong> morte appare l'unico destino possibile, così come accadeva durante<br />

<strong>la</strong> persecuzione di Antioco IV Epifane, l'epoca durante <strong>la</strong> quale forse il testo è<br />

stato <strong>composto</strong>.<br />

Gli eventi narrati risalgono al<strong>la</strong> prima<br />

metà del V secolo a.C (Assuero<br />

potrebbe essere<br />

Serse I – 485 a.C.).<br />

Molti personaggi sono citati <strong>da</strong> fonti<br />

“storiche” del periodo.<br />

BRANI<br />

SCELTI<br />

2


Nel secondo anno del regno del gran re<br />

Assuero, il giorno primo di Nisan,<br />

Mardocheo figlio di Iair, figlio di Simei, figlio<br />

di Kis, del<strong>la</strong> tribù di Beniamino ebbe un<br />

sogno.<br />

Era un Giudeo e proveniva <strong>da</strong>l gruppo degli<br />

esuli che Nabucodònosor re di Babilonia<br />

aveva deportato <strong>da</strong> Gerusalemme con<br />

Ieconìa re del<strong>la</strong> Giudea.<br />

Mardocheo alloggiava al<strong>la</strong> corte con Bigtàn e<br />

Tères, i due eunuchi del re che custodivano <strong>la</strong><br />

corte,<br />

quando udì i loro ragionamenti e, in<strong>da</strong>gando sui<br />

loro disegni, venne a sapere che quelli si<br />

preparavano a mettere le mani sul re Assuero.<br />

Allora ne avvertì il re.<br />

[1o]Il re sottopose i due eunuchi a un<br />

interrogatorio: essi confessarono e furono tolti di<br />

mezzo.<br />

Questo era il suo sogno: ecco gri<strong>da</strong> e tumulto,<br />

tuoni e terremoto, agitazione sul<strong>la</strong> terra.<br />

Tutta <strong>la</strong> nazione dei giusti fu agitata: essi<br />

temevano <strong>la</strong> propria rovina, si prepararono a<br />

perire e gri<strong>da</strong>rono a Dio.<br />

Ma <strong>da</strong>l loro grido sorse, come <strong>da</strong> una picco<strong>la</strong><br />

fonte, un grande fiume, acque copiose.<br />

[1k]Spuntò <strong>la</strong> luce e il sole: gli umili furono esaltati<br />

e divorarono i superbi.<br />

Poi il re fece scrivere queste cose nelle<br />

cronache e anche Mardocheo le mise<br />

in iscritto. Ma vi era anche Amàn figlio<br />

di Hammedàta, l'Agaghita, che era<br />

potente <strong>da</strong>vanti al re e cercò il modo di<br />

far del male a Mardocheo e al suo<br />

popolo per l'affare dei due eunuchi del<br />

re.<br />

3


L'anno terzo del suo regno fece un<br />

banchetto a tutti i suoi principi e ai suoi<br />

ministri. I capi dell'esercito di Persia e di<br />

Media, i nobili e i governatori delle province<br />

furono riuniti al<strong>la</strong> sua presenza. Mostrò <strong>la</strong><br />

gloria del suo regno e il fasto magnifico<br />

del<strong>la</strong> sua grandezza per molti giorni, per<br />

centottanta giorni…<br />

Anche <strong>la</strong> regina Vasti offrì un banchetto alle donne nel<strong>la</strong><br />

reggia del re Assuero.<br />

Il settimo giorno, il re che aveva il cuore allegro per il<br />

vino, ordinò a Meumàn, a Bizzetà, a Carbonà, a Bigtà,<br />

ad Abagtà, a Zetàr e a Carcàs, i sette eunuchi che<br />

servivano al<strong>la</strong> presenza del re Assuero, che<br />

conducessero <strong>da</strong>vanti a lui <strong>la</strong> regina Vasti con <strong>la</strong> corona<br />

reale, per mostrare al popolo e ai capi <strong>la</strong> sua bellezza.<br />

Ma <strong>la</strong> regina Vasti rifiutò di venire.<br />

4


"La regina Vasti ha mancato non solo verso il re,<br />

ma anche verso tutti i capi e tutti i popoli che<br />

sono nelle province del re Assuero.<br />

Perché quello che <strong>la</strong> regina ha fatto si saprà <strong>da</strong><br />

tutte le donne e le indurrà a disprezzare i propri<br />

mariti; esse diranno: Il re Assuero aveva ordinato<br />

che si conducesse al<strong>la</strong> sua presenza <strong>la</strong> regina<br />

Vasti ed essa non vi è an<strong>da</strong>ta”.<br />

Se così sembra bene al re, venga <strong>da</strong> lui<br />

emanato un editto reale <strong>da</strong> scriversi fra<br />

le leggi di Persia e di Media, sicché<br />

diventi irrevocabile, per il quale Vasti<br />

non potrà più comparire al<strong>la</strong> presenza<br />

del re Assuero e il re conferisca <strong>la</strong><br />

dignità di regina ad un'altra migliore di<br />

lei.<br />

"Si cerchino per il re fanciulle vergini e d'aspetto<br />

avvenente;<br />

stabilisca il re in tutte le province del suo regno<br />

commissari, i quali radunino tutte le fanciulle vergini e<br />

belle nel<strong>la</strong> reggia di Susa, nel<strong>la</strong> casa delle donne, sotto<br />

<strong>la</strong> sorveglianza di Egài, eunuco del re e guardiano delle<br />

donne, che <strong>da</strong>rà loro quanto è necessario per<br />

abbigliarsi;<br />

<strong>la</strong> fanciul<strong>la</strong> che piacerà al re diventerà regina al posto di<br />

Vasti".<br />

5


Ora nel<strong>la</strong> cittadel<strong>la</strong> di Susa c'era un Giudeo<br />

chiamato Mardocheo. Egli aveva allevato<br />

Hadàssa, cioè <strong>Ester</strong>, figlia di un suo zio,<br />

perché essa era orfana di padre e di madre.<br />

La fanciul<strong>la</strong> era di bel<strong>la</strong> presenza e di<br />

aspetto avvenente; al<strong>la</strong> morte del padre e<br />

del<strong>la</strong> madre, Mardocheo l'aveva presa<br />

come propria figlia.<br />

La fanciul<strong>la</strong> piacque a Egài ed entrò<br />

nelle buone grazie di lui.<br />

<strong>Ester</strong> non aveva detto nul<strong>la</strong> né del suo<br />

popolo né del<strong>la</strong> sua famiglia, perché<br />

Mardocheo le aveva proibito di<br />

par<strong>la</strong>rne.<br />

Quando arrivò per <strong>Ester</strong> figlia di Abicàil,<br />

zio di Mardocheo, che l'aveva adottata<br />

per figlia, il turno di an<strong>da</strong>re <strong>da</strong>l re, essa<br />

non domandò se non quello che le fu<br />

indicato <strong>da</strong> Egài, eunuco del re e<br />

guardiano delle donne. <strong>Ester</strong> attirava <strong>la</strong><br />

simpatia di quanti <strong>la</strong> vedevano.<br />

6


<strong>Ester</strong> fu dunque condotta presso il re<br />

Assuero nel<strong>la</strong> reggia il decimo mese, cioè il<br />

mese di Tebèt, il settimo anno del suo<br />

regno.<br />

Il re amò <strong>Ester</strong> più di tutte le altre donne ed<br />

essa trovò grazia e favore agli occhi di lui<br />

più di tutte le altre vergini. Egli le pose in<br />

testa <strong>la</strong> corona regale e <strong>la</strong> fece regina al<br />

posto di Vasti.<br />

In quei giorni, quando Mardocheo aveva stanza al<strong>la</strong><br />

porta del re, Bigtàn e Tères, eunuchi del re e tra i<br />

custodi del<strong>la</strong> soglia, irritati contro il re Assuero,<br />

cercarono il modo di mettere le mani sul re.<br />

La cosa fu risaputa <strong>da</strong> Mardocheo, che avvertì <strong>la</strong> regina<br />

<strong>Ester</strong> ed <strong>Ester</strong> ne parlò al re in nome di Mardocheo.<br />

Fatta investigazione e scoperto il fatto, i due eunuchi<br />

furono impiccati a un palo. La cosa fu registrata nel libro<br />

delle cronache al<strong>la</strong> presenza del re.<br />

7


In seguito, il re Assuero promosse Amàn figlio di<br />

Hammedàta, l'Agaghita, al<strong>la</strong> più alta dignità e<br />

pose il suo seggio al di sopra di quelli di tutti i<br />

prìncipi che erano con lui. Tutti i ministri del re,<br />

che stavano al<strong>la</strong> porta del re, piegavano il<br />

ginocchio e si prostravano <strong>da</strong>vanti ad Amàn,<br />

perché così aveva ordinato il re a suo riguardo.<br />

Ma Mardocheo non piegava il ginocchio né si<br />

prostrava.<br />

Allora Amàn disse al re Assuero: "Vi è un<br />

popolo segregato e anche disseminato fra i<br />

popoli di tutte le province del tuo regno, le<br />

cui leggi sono diverse <strong>da</strong> quelle di ogni altro<br />

popolo e che non osserva le leggi del re;<br />

non conviene quindi che il re lo tolleri.<br />

Se così piace al re, si ordini che esso sia<br />

distrutto.<br />

Amàn vide che Mardocheo non<br />

s'inginocchiava né si prostrava <strong>da</strong>vanti<br />

a lui e ne fu pieno d'ira. Egli si propose<br />

di distruggere il popolo di Mardocheo,<br />

tutti i Giudei che si trovavano in tutto il<br />

regno d'Assuero.<br />

Il tredici del primo mese furono chiamati i<br />

segretari del re e fu scritto: "Il grande re<br />

Assuero ai governatori delle centoventisette<br />

province <strong>da</strong>ll'India all'Etiopia… Amàn,<br />

distinto presso di noi per prudenza ci ha<br />

avvertiti che in mezzo a tutte le stirpi che vi<br />

sono nel mondo si è mesco<strong>la</strong>to un popolo<br />

ostile.<br />

8


Abbiamo ordinato che le persone a voi<br />

segna<strong>la</strong>te nei rapporti scritti <strong>da</strong> Amàn,<br />

incaricato dei nostri interessi e per noi<br />

un secondo padre, tutte, con le mogli e<br />

i figli, siano radicalmente sterminate per<br />

mezzo del<strong>la</strong> spa<strong>da</strong> dei loro avversari,<br />

senz'alcuna pietà né perdono”.<br />

Quando Mardocheo seppe quanto<br />

era stato fatto, si stracciò le vesti…<br />

Le ancelle di <strong>Ester</strong> e i suoi eunuchi<br />

vennero a riferire <strong>la</strong> cosa e <strong>la</strong> regina<br />

ne fu molto angosciata.<br />

I corrieri partirono in tutta fretta per<br />

ordine del re e il decreto fu<br />

promulgato subito nel<strong>la</strong> cittadel<strong>la</strong> di<br />

Susa. Mentre il re e Amàn stavano<br />

a gozzovigliare, <strong>la</strong> città di Susa era<br />

costernata.<br />

Mardocheo narrò (al messo di <strong>Ester</strong>) quanto gli<br />

era accaduto e gli indicò <strong>la</strong> somma di denaro che<br />

Amàn aveva promesso di versare al tesoro reale<br />

per far distruggere i Giudei; gli diede anche una<br />

copia dell'editto promulgato a Susa per il loro<br />

sterminio, perché lo mostrasse a <strong>Ester</strong>, <strong>la</strong><br />

informasse di tutto e le ordinasse di presentarsi al<br />

re per doman<strong>da</strong>rgli grazia e per intercedere in<br />

favore del suo popolo.<br />

9


<strong>Ester</strong> ordinò ad Atàch di riferire a Mardocheo:<br />

se qualcuno, uomo o donna, entra <strong>da</strong>l re nell'atrio<br />

interno, senza essere stato chiamato, in forza di<br />

una legge uguale per tutti, deve essere messo a<br />

morte, a meno che il re non sten<strong>da</strong> verso di lui il<br />

suo scettro d'oro. Quanto a me, sono già<br />

trenta giorni che non sono stata chiamata<br />

per an<strong>da</strong>re <strong>da</strong>l re".<br />

Allora <strong>Ester</strong> fece rispondere a<br />

Mardocheo:<br />

"Và, raduna tutti i Giudei che si trovano<br />

a Susa: digiunate per me, state senza<br />

mangiare e senza bere per tre giorni.<br />

Mardocheo se ne andò e fece quanto<br />

<strong>Ester</strong> gli aveva ordinato.<br />

Mardocheo fece <strong>da</strong>re questa<br />

risposta a <strong>Ester</strong>: "Non pensare di<br />

salvare solo te stessa fra tutti i<br />

Giudei…<br />

Chi sa che tu non sia stata elevata<br />

a regina proprio in previsione d'una<br />

circostanza come questa?".<br />

"Signore, Signore re, sovrano dell'universo, tutte<br />

le cose sono sottoposte al tuo potere e nessuno<br />

può opporsi a te nel<strong>la</strong> tua volontà di salvare<br />

Israele.<br />

Non trascurare <strong>la</strong> porzione che per te stesso hai<br />

liberato <strong>da</strong>l paese d'Egitto. Non consegnare,<br />

Signore, il tuo scettro a dei che neppure esistono.<br />

Liberaci <strong>da</strong>l<strong>la</strong> mano dei malvagi; libera me <strong>da</strong>l<strong>la</strong><br />

mia angoscia!"<br />

<strong>10</strong>


Il terzo giorno, quando ebbe finito di pregare, el<strong>la</strong> si tolse<br />

le vesti <strong>da</strong> schiava e si coprì di tutto il fasto del suo<br />

grado. [1a]Divenuta così splendente di bellezza, dopo<br />

aver invocato il Dio che veglia su tutti e li salva, prese<br />

con sé due ancelle. Su di una si appoggiava con<br />

apparente mollezza, mentre l'altra <strong>la</strong> seguiva tenendo<br />

sollevato il mantello di lei. Appariva rosea nello<br />

splendore del<strong>la</strong> sua bellezza e il suo viso era gioioso,<br />

come pervaso d'amore, ma il suo cuore era stretto <strong>da</strong>l<strong>la</strong><br />

paura.<br />

Egli era seduto sul trono regale, tutto splendente di oro e di pietre<br />

preziose, e aveva un aspetto molto terribile. Alzò il viso<br />

splendente di maestà e guardò in un accesso di collera. La regina<br />

si sentì svenire, mutò il suo colore in pallore e poggiò <strong>la</strong> testa<br />

sull'ancel<strong>la</strong> che l'accompagnava. Ma Dio volse a dolcezza lo<br />

spirito del re ed egli, fattosi ansioso, balzò <strong>da</strong>l trono, <strong>la</strong> prese fra le<br />

braccia, sostenendo<strong>la</strong> finché non si fu ripresa, e an<strong>da</strong>va<br />

confortando<strong>la</strong> con parole rasserenanti, dicendole: "Che c'è, <strong>Ester</strong>?<br />

Io sono tuo fratello; fatti coraggio, tu non devi morire. Il nostro<br />

ordine riguar<strong>da</strong> solo <strong>la</strong> gente comune. Avvicinati!".<br />

Alzato lo scettro d'oro, lo posò sul collo di lei, <strong>la</strong> baciò e<br />

le disse: "Par<strong>la</strong>mi!".<br />

Gli disse: "Ti ho visto, signore, come un angelo di Dio e<br />

il mio cuore si è agitato <strong>da</strong>vanti al<strong>la</strong> tua gloria. Perché tu<br />

sei meraviglioso, signore, e il tuo volto è pieno<br />

d'incanto". Ma mentre par<strong>la</strong>va, cadde svenuta; il re<br />

s'impressionò e tutta <strong>la</strong> gente del suo seguito cercava di<br />

rianimar<strong>la</strong>. Allora il re le disse: "Che vuoi, <strong>Ester</strong>, qual è <strong>la</strong><br />

tua richiesta? Fosse pure metà del mio regno, l'avrai!".<br />

11


<strong>Ester</strong> rispose: "Se così piace al re,<br />

venga oggi il re con Amàn al banchetto<br />

che gli ho preparato".<br />

Amàn quel giorno uscì lieto e con il<br />

cuore contento, ma quando vide al<strong>la</strong><br />

porta del re Mardocheo che non si<br />

alzava né si muoveva per lui, fu preso<br />

d'ira contro Mardocheo.<br />

Tuttavia Amàn si trattenne.. Anche <strong>la</strong> regina <strong>Ester</strong> non<br />

ha invitato con il re nessun altro se non me al banchetto<br />

che ha <strong>da</strong>to. Ma tutto questo non mi basta, fin quando io<br />

vedrò Mardocheo, il Giudeo, restar seduto al<strong>la</strong> porta del<br />

re".<br />

Allora sua moglie Zeres e i suoi amici gli dissero: "Si<br />

prepari un palo alto cinquanta cubiti e tu domani mattina<br />

dì al re che vi sia impiccato Mardocheo; poi và pure<br />

contento al banchetto con il re". La cosa piacque ad<br />

Amàn che fece preparare il palo.<br />

12


Quel<strong>la</strong> notte il re non poteva<br />

prendere sonno. Allora ordinò che<br />

gli si portasse il libro delle memorie,<br />

le cronache. Vi si trovò scritto che<br />

Mardocheo aveva denunciato<br />

Bigtàn e Tères, i due eunuchi del<br />

re.<br />

Amàn entrò e il re gli disse: "Che si deve fare a un uomo<br />

che il re voglia onorare?". Amàn rispose al re: "Per<br />

l'uomo che il re vuole onorare,<br />

si pren<strong>da</strong> <strong>la</strong> veste reale che suole indossare il re e il<br />

cavallo che suole cavalcare il re e sul<strong>la</strong> sua testa sia<br />

posta una corona reale;<br />

si rivesta di quel<strong>la</strong> veste l'uomo che il re vuole onorare,<br />

gli si faccia percorrere a cavallo le vie del<strong>la</strong> città e si gridi<br />

<strong>da</strong>vanti a lui: Ciò avviene all'uomo che il re vuole<br />

onorare".<br />

Allora il re chiese: "Che si è fatto per<br />

<strong>da</strong>re a Mardocheo onore e grandezza<br />

in premio di questo?“<br />

Il re disse: "Chi c'è nell'atrio?". Appunto<br />

Amàn era venuto nell'atrio esterno del<strong>la</strong><br />

reggia per dire al re di impiccare<br />

Mardocheo.<br />

Allora il re disse ad Amàn: "Presto, prendi <strong>la</strong><br />

veste e il cavallo, come hai detto, e fà così<br />

a Mardocheo il Giudeo che si trova al<strong>la</strong><br />

porta del re; non tra<strong>la</strong>sciar nul<strong>la</strong> di quello<br />

che hai detto". …<br />

Amàn andò subito a casa, tutto aggron<strong>da</strong>to<br />

e con il capo ve<strong>la</strong>to.<br />

I suoi consiglieri e sua moglie Zeres gli<br />

dissero: "Se Mardocheo, <strong>da</strong>vanti al quale tu<br />

hai cominciato a decadere, è del<strong>la</strong> stirpe dei<br />

Giudei, tu non potrai nul<strong>la</strong> contro di lui, anzi<br />

soccomberai del tutto <strong>da</strong>vanti a lui".<br />

13


Allora <strong>la</strong> regina <strong>Ester</strong> rispose: "Se ho trovato grazia ai<br />

tuoi occhi, o re, e se così piace al re, <strong>la</strong> mia richiesta è<br />

che mi sia concessa <strong>la</strong> vita e il mio desiderio è che sia<br />

risparmiato il mio popolo.<br />

Subito il re Assuero disse al<strong>la</strong> regina <strong>Ester</strong>: "Chi è e<br />

dov'è colui che ha pensato di fare una cosa simile?".<br />

<strong>Ester</strong> rispose: "L'avversario, il nemico, è quel malvagio<br />

di Amàn". Allora Amàn fu preso <strong>da</strong> terrore al<strong>la</strong> presenza<br />

del re e del<strong>la</strong> regina.<br />

Il re incollerito si alzò <strong>da</strong>l banchetto e uscì nel giardino<br />

del<strong>la</strong> reggia, mentre Amàn rimase per chiedere <strong>la</strong> grazia<br />

del<strong>la</strong> vita al<strong>la</strong> regina <strong>Ester</strong>, perché vedeva bene che <strong>da</strong><br />

parte del re <strong>la</strong> sua rovina era decisa.<br />

Essi stavano ancora par<strong>la</strong>ndo con lui,<br />

quando giunsero gli eunuchi del re, i<br />

quali si affrettarono a condurre Amàn al<br />

banchetto che <strong>Ester</strong> aveva preparato.<br />

Il re anche questo secondo giorno<br />

disse a <strong>Ester</strong>, mentre si beveva il vino:<br />

"Qual è <strong>la</strong> tua richiesta, regina <strong>Ester</strong>?<br />

Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse<br />

anche <strong>la</strong> metà del regno, sarà fatto!".<br />

14


Poi tornò <strong>da</strong>l giardino nel luogo del banchetto;<br />

intanto Amàn si era prostrato sul divano sul quale<br />

si trovava <strong>Ester</strong>. Allora il re esc<strong>la</strong>mò: "Vuole<br />

anche far violenza al<strong>la</strong> regina, <strong>da</strong>vanti a me, in<br />

casa mia?". Non appena questa paro<strong>la</strong> fu uscita<br />

<strong>da</strong>l<strong>la</strong> bocca del re, posero un velo sul<strong>la</strong> faccia di<br />

Amàn. Carbonà, uno degli eunuchi, disse al<strong>la</strong><br />

presenza del re: "Ecco, è stato rizzato in casa di<br />

Amàn un palo alto cinquanta cubiti, che Amàn ha<br />

fatto preparare per Mardocheo, che aveva par<strong>la</strong>to<br />

per il bene del re". Il re disse: "Impiccatevi lui!".<br />

Così Amàn fu impiccato al palo che aveva<br />

preparato per Mardocheo. E l'ira del re si calmò.<br />

Il re si tolse l'anello che aveva fatto ritirare ad<br />

Amàn e lo diede a Mardocheo. <strong>Ester</strong> affidò a<br />

Mardocheo l'amministrazione del<strong>la</strong> casa che era<br />

stata di Amàn.<br />

Allora il re stese lo scettro d'oro verso <strong>Ester</strong>;<br />

<strong>Ester</strong> si alzò, rimase in piedi <strong>da</strong>vanti al re<br />

e disse: "Se così piace al re, se io ho trovato<br />

grazia ai suoi occhi, se <strong>la</strong> cosa gli par giusta e se<br />

io gli sono gradita, si scriva per revocare i<br />

documenti scritti, macchinazione di Amàn figlio di<br />

Hammedàta, l'Agaghita, in cui si ordina di far<br />

perire i Giudei che sono in tutte le province del re.<br />

15


Con questi scritti il re <strong>da</strong>va facoltà ai<br />

Giudei, in qualunque città si trovassero,<br />

di radunarsi e di difendere <strong>la</strong> loro vita,<br />

di distruggere, uccidere, sterminare,<br />

compresi i bambini e le donne, tutta <strong>la</strong><br />

gente armata, di qualunque popolo e di<br />

qualunque provincia, che li assalisse, e<br />

di saccheggiare i loro beni;<br />

Per i Giudei vi era luce, letizia,<br />

esultanza, onore.<br />

Ma i Giudei che erano a Susa si radunarono<br />

il tredici e il quattordici di quel mese; il<br />

quindici si riposarono e ne fecero un giorno<br />

di banchetto e di gioia.<br />

Perciò i Giudei del<strong>la</strong> campagna, che abitano<br />

in città non circon<strong>da</strong>te <strong>da</strong> mura, fanno del<br />

quattordici del mese di Adàr un giorno di<br />

gioia, di banchetto e di festa, nel quale si<br />

man<strong>da</strong>no regali gli uni gli altri. Invece gli<br />

abitanti delle grandi città celebrano come<br />

giorno di allegra festività il quindici di Adàr,<br />

man<strong>da</strong>ndo regali ai vicini.<br />

Il decimosecondo mese, cioè il<br />

mese di Adàr, il tredici del mese,<br />

quando l'ordine del re e il suo<br />

decreto dovevano essere eseguiti, il<br />

giorno in cui i nemici dei Giudei<br />

speravano di averli in loro potere,<br />

avvenne invece tutto il contrario;<br />

poiché i Giudei ebbero in mano i<br />

loro nemici.<br />

Perciò quei giorni furono chiamati<br />

Purim <strong>da</strong>l<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> pur. Secondo tutto il<br />

contenuto di quel<strong>la</strong> lettera, in seguito a<br />

quanto avevano visto a questo<br />

proposito ed era loro avvenuto,<br />

i Giudei stabilirono e presero per sé,<br />

per <strong>la</strong> loro stirpe e per quanti si<br />

sarebbero aggiunti a loro, l'impegno<br />

invio<strong>la</strong>bile di celebrare ogni anno quei<br />

due giorni, secondo le disposizioni di<br />

quello scritto e al<strong>la</strong> <strong>da</strong>ta fissata.<br />

16


Mardocheo disse: "Queste cose<br />

sono avvenute per opera di Dio. Mi<br />

ricordo infatti del sogno che avevo<br />

visto intorno a questi fatti e nessuno<br />

di essi è stato tra<strong>la</strong>sciato: <strong>la</strong> picco<strong>la</strong><br />

sorgente che divenne un fiume, <strong>la</strong><br />

luce che spuntò, il sole e l'acqua<br />

copiosa. Questo fiume è <strong>Ester</strong> che il<br />

re ha sposata e costituita regina”.<br />

Nell'anno quarto di Tolomeo e di<br />

Cleopatra, Dositeo, che diceva di<br />

essere sacerdote e levita, e<br />

Tolomeo suo figlio, portarono in<br />

Egitto <strong>la</strong> presente lettera sui Purim,<br />

affermando che si trattava del<strong>la</strong><br />

lettera autentica tradotta <strong>da</strong><br />

Lisimaco, figlio di Tolomeo, uno dei<br />

residenti in Gerusalemme.<br />

(144 a.C.)<br />

DANIELE<br />

17


Lingua: Ebraica (<strong>la</strong> parte in greco è<br />

disconosciuta <strong>da</strong>gli Ebrei)<br />

Eventi “risalenti” al periodo esilico o<br />

immediatamente postesilico.<br />

La promessa è che al<strong>la</strong> fine il regno<br />

dei Figli di Dio avrà il sopravvento e<br />

durerà in eterno<br />

Libro “discriminante”<br />

Bibbia Ebraica<br />

Bibbia Cattolica<br />

Per gli Ebrei è un libro “storico”<br />

Per i Cristiani è un libro profetico<br />

Il concetto fon<strong>da</strong>mentale<br />

anticotestamentario è ribadito:<br />

Il popolo è punito perchè non<br />

osserva <strong>la</strong> legge di Dio, ma al<strong>la</strong> fine<br />

si converte. Dio è misericordioso, I<br />

nemici hanno solo vittorie<br />

temporanee. Al<strong>la</strong> fine verrà il regno<br />

di Dio e sarà per sempre.<br />

18


Anticipiamo alcune<br />

pagine del<strong>la</strong> secon<strong>da</strong><br />

parte del libro.<br />

Io continuavo a guar<strong>da</strong>re,<br />

quand'ecco furono collocati troni e un vegliardo si<br />

assise. La sua veste era candi<strong>da</strong> come <strong>la</strong> neve<br />

e i capelli del suo capo erano candidi come <strong>la</strong><br />

<strong>la</strong>na; il suo trono era come vampe di fuoco<br />

con le ruote come fuoco ardente.<br />

Un fiume di fuoco scendeva dinanzi a lui, mille<br />

migliaia lo servivano e diecimi<strong>la</strong> miriadi lo<br />

assistevano.<br />

La corte sedette e i libri furono aperti.<br />

Continuai a guar<strong>da</strong>re a causa delle parole<br />

superbe che quel corno proferiva, e vidi che <strong>la</strong><br />

bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a<br />

bruciare sul fuoco.<br />

Per gli Ebrei<br />

“avvento del regno dei Figli di Dio”<br />

Per i Cristiani<br />

Resurrezione<br />

Giudizio<br />

(Figlio dell’Uomo)<br />

Con<strong>da</strong>nna dei Malvagi<br />

Premio per i “fedeli”<br />

Alle altre bestie fu tolto il potere e fu loro<br />

concesso di prolungare <strong>la</strong> vita fino a un<br />

termine stabilito di tempo.<br />

Guar<strong>da</strong>ndo ancora nelle visioni notturne,<br />

ecco apparire, sulle nubi del cielo,<br />

uno, simile ad un figlio di uomo;<br />

giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui,<br />

che gli diede potere, gloria e regno;<br />

tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano;<br />

il suo potere è un potere eterno,<br />

che non tramonta mai, e il suo regno è tale<br />

che non sarà mai distrutto.<br />

19


"Le quattro grandi bestie<br />

rappresentano quattro re, che<br />

sorgeranno <strong>da</strong>l<strong>la</strong> terra;<br />

ma i santi dell'Altissimo riceveranno<br />

il regno e lo possederanno per<br />

secoli e secoli".<br />

Si terrà poi il giudizio e gli sarà tolto<br />

il potere, quindi verrà sterminato e<br />

distrutto completamente.<br />

Allora il regno, il potere e <strong>la</strong><br />

grandezza di tutti i regni che sono<br />

sotto il cielo saranno <strong>da</strong>ti al popolo<br />

dei santi dell'Altissimo, il cui regno<br />

sarà eterno e tutti gli imperi lo<br />

serviranno e obbediranno".<br />

Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran<br />

principe, che vigi<strong>la</strong> sui figli del tuo popolo. Vi sarà<br />

un tempo di angoscia, come non c'era mai stato<br />

<strong>da</strong>l sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in<br />

quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si<br />

troverà scritto nel libro.<br />

Molti di quelli che dormono nel<strong>la</strong> polvere del<strong>la</strong><br />

terra si risveglieranno: gli uni al<strong>la</strong> vita eterna e gli<br />

altri al<strong>la</strong> vergogna e per l'infamia eterna.<br />

I saggi risplenderanno come lo splendore del<br />

firmamento; coloro che avranno indotto molti al<strong>la</strong><br />

giustizia risplenderanno come le stelle per<br />

sempre.<br />

20


Uno disse all'uomo vestito di lino, che era<br />

sulle acque del fiume: "Quando si<br />

compiranno queste cose meravigliose?".<br />

Udii l'uomo vestito di lino, che era sulle<br />

acque del fiume, il quale, alzate <strong>la</strong> destra e<br />

<strong>la</strong> sinistra al cielo, giurò per colui che vive in<br />

eterno che tutte queste cose si sarebbero<br />

compiute fra un tempo, tempi e <strong>la</strong> metà di<br />

un tempo, quando sarebbe finito colui che<br />

dissipa le forze del popolo santo.<br />

<strong>È</strong> <strong>composto</strong> <strong>da</strong> 12 <strong>capitoli</strong> che descrivono le<br />

vicende ambientate nell'esilio di Babilonia<br />

(587-538 a.C.) del profeta Daniele, saggio<br />

ebreo che rimane fedele a Dio, e visioni<br />

apocalittiche preannuncianti il Figlio<br />

dell'Uomo-Messia e il regno di Dio.<br />

Il Libro di Daniele è un testo<br />

contenuto nel<strong>la</strong> Bibbia ebraica e<br />

cristiana.<br />

Fu scritto in ebraico con un'ampia<br />

sezione in aramaico.<br />

La re<strong>da</strong>zione definitiva del libro è<br />

avvenuta in Giudea attorno al 164 a.C.<br />

La traduzione greca del<strong>la</strong> Settanta<br />

contiene alcune sezioni aggiuntive<br />

(Preghiera di Azaria e Cantico dei tre<br />

giovani nel<strong>la</strong> fornace; Storia di<br />

Susanna; Bel e il Drago)<br />

composte probabilmente ad<br />

Alessandria attorno al<strong>la</strong> metà del II<br />

secolo a.C.<br />

21


Il libro è chiaramente diviso in tre sezioni,<br />

che potrebbero essere state composte in<br />

tempi diversi e <strong>da</strong> autori diversi.<br />

I primi sei <strong>capitoli</strong> narrano fatti “verosimili” o<br />

veri, ma a<strong>da</strong>ttati a racconti edificanti.<br />

I <strong>capitoli</strong> 7-12 raccontano <strong>la</strong> <strong>storia</strong><br />

“contemporanea” (175-150 a.C.) sotto<br />

forma di visioni apocalittiche.<br />

Gli ultimi 2 sono chiaramente “novelle<br />

edificanti” atte a rincuorare gli animi degli<br />

ebrei perseguitati <strong>da</strong>l Re Seleucide.<br />

Dal capitolo 7 al 12<br />

“tono Apocalittico/profetico”<br />

Ultimi due <strong>capitoli</strong>:<br />

I° - La casta Susanna<br />

II° - I sacerdoti di Bel<br />

e Daniele e il Drago (Secondo episodio<br />

del<strong>la</strong> fossa dei Leoni)<br />

I primi 6 <strong>capitoli</strong><br />

Il sogno di Nabucodonosor<br />

(Statua con un piede d’argil<strong>la</strong>)<br />

Canto dei 3 fanciulli nel<strong>la</strong> fornace<br />

II° Sogno di Nabucodonosor<br />

(Grande Albero)<br />

Banchetto di Balthazar<br />

Daniele nel<strong>la</strong> fossa dei Leoni<br />

La sua testa è di fin oro formata,<br />

e puro argento son le braccia e 'l petto,<br />

poi è di rame infino a <strong>la</strong> forcata;<br />

<strong>da</strong> indi in giuso è tutto ferro eletto,<br />

salvo che 'l destro piede è terra cotta;<br />

e sta 'n su quel più che 'n su l'altro, eretto.<br />

22


Brani<br />

scelti<br />

L'anno terzo del regno di Ioiakìm re<br />

di Giu<strong>da</strong>, Nabucodònosor re di<br />

Babilonia marciò su Gerusalemme<br />

e <strong>la</strong> cinse d'assedio. Il Signore mise<br />

Ioiakìm re di Giu<strong>da</strong> nelle sue mani,<br />

insieme con una parte degli arredi<br />

del tempio di Dio, ed egli li trasportò<br />

in Sennaàr e depositò gli arredi nel<br />

tesoro del tempio del suo dio.<br />

Prologo<br />

Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei<br />

suoi funzionari di corte, di condurgli<br />

giovani israeliti di stirpe reale o di<br />

famiglia nobile,<br />

senza difetti, di bell'aspetto, dotati<br />

di ogni scienza, educati, intelligenti<br />

e tali <strong>da</strong> poter stare nel<strong>la</strong> reggia, per<br />

essere istruiti nel<strong>la</strong> scrittura e nel<strong>la</strong><br />

lingua dei Caldei.<br />

23


Fra di loro vi erano alcuni Giudei:<br />

Daniele, Anania, Misaele e Azaria;<br />

però il capo dei funzionari di corte chiamò<br />

Daniel-Baltazzàr; Anania-Sadràch; Misaele<br />

-Mesàch e Azaria-Abdènego.<br />

Ma Daniele decise in cuor suo di non<br />

contaminarsi con le vivande del re e con il<br />

vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei<br />

funzionari di non farlo contaminare.<br />

Dio fece sì che Daniele incontrasse <strong>la</strong><br />

benevolenza e <strong>la</strong> simpatia del capo dei<br />

funzionari.<br />

La statua composta<br />

<strong>da</strong> quattro metalli<br />

Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e<br />

comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese<br />

Daniele interprete di visioni e di sogni.<br />

Terminato il tempo stabilito <strong>da</strong>l re entro il quale i giovani<br />

dovevano essergli presentati, il capo dei funzionari li<br />

portò a Nabucodònosor.<br />

Il re parlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari<br />

a Daniele, Anania, Misaele e Azaria, i quali rimasero al<br />

servizio del re;<br />

in qualunque affare di sapienza e intelligenza su cui il re<br />

li interrogasse, li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi<br />

e astrologi che c'erano in tutto il suo regno.<br />

Così Daniele vi rimase fino al primo anno del re Ciro.<br />

Nel secondo anno del suo regno,<br />

Nabucodònosor fece un sogno e il<br />

suo animo ne fu tanto agitato <strong>da</strong><br />

non poter più dormire.<br />

I caldei risposero al re: "Re, vivi per<br />

sempre. Racconta il sogno ai tuoi<br />

servi e noi te ne <strong>da</strong>remo <strong>la</strong><br />

spiegazione".<br />

24


Rispose il re ai caldei:<br />

"Questa è <strong>la</strong> mia decisione: se voi non<br />

mi rive<strong>la</strong>te il sogno e <strong>la</strong> sua<br />

spiegazione sarete fatti a pezzi e le<br />

vostre case saranno ridotte in letamai.<br />

I caldei risposero <strong>da</strong>vanti al re: "Non c'è<br />

nessuno al mondo che possa<br />

soddisfare <strong>la</strong> richiesta del re: difatti<br />

nessun re, per quanto potente e<br />

grande, ha mai doman<strong>da</strong>to una cosa<br />

simile ad un mago, o indovino caldeo.<br />

Poi Daniele andò a casa e narrò <strong>la</strong><br />

cosa ai suoi compagni, Anania, Misaele<br />

e Azaria,<br />

ed essi implorarono misericordia <strong>da</strong>l<br />

Dio del cielo riguardo a questo mistero,<br />

perché Daniele e i suoi compagni non<br />

fossero messi a morte insieme con tutti<br />

gli altri saggi di Babilonia.<br />

Allora il re, acceso di furore, ordinò che tutti i<br />

saggi di Babilonia fossero messi a morte.<br />

Il decreto fu pubblicato e già i saggi venivano<br />

uccisi; anche Daniele e i suoi compagni erano<br />

ricercati per essere messi a morte.<br />

Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di<br />

prudenza ad Ariòch, capo delle guardie del re,<br />

che stava per uccidere i saggi di Babilonia,<br />

e disse ad Ariòch, ufficiale del re: "Perché il re ha<br />

emanato un decreto così severo?". Ariòch ne<br />

spiegò il motivo a Daniele. Egli allora entrò <strong>da</strong>l re<br />

e pregò che gli si concedesse tempo: egli<br />

avrebbe <strong>da</strong>to <strong>la</strong> spiegazione dei sogni al re.<br />

Allora il mistero fu sve<strong>la</strong>to a Daniele<br />

in una visione notturna; perciò<br />

Daniele benedisse il Dio del cielo:<br />

"Sia benedetto il nome di Dio di<br />

secolo in secolo,<br />

perché a lui appartengono <strong>la</strong><br />

sapienza e <strong>la</strong> potenza.<br />

25


Egli alterna tempi e stagioni, depone i re e li<br />

innalza,<br />

concede <strong>la</strong> sapienza ai saggi,<br />

agli intelligenti il sapere.<br />

Sve<strong>la</strong> cose profonde e occulte<br />

e sa quel che è ce<strong>la</strong>to nelle tenebre<br />

e presso di lui è <strong>la</strong> luce. Gloria e lode a te,<br />

Dio dei miei padri,<br />

che mi hai concesso <strong>la</strong> sapienza e <strong>la</strong> forza,<br />

mi hai manifestato ciò che ti abbiamo<br />

doman<strong>da</strong>to<br />

e ci hai illustrato <strong>la</strong> richiesta del re".<br />

Daniele, <strong>da</strong>vanti al re, rispose: "Il mistero di<br />

cui il re chiede <strong>la</strong> spiegazione non può<br />

essere spiegato né <strong>da</strong> saggi, né <strong>da</strong><br />

astrologi, né <strong>da</strong> maghi, né <strong>da</strong> indovini;<br />

ma c'è un Dio nel cielo che sve<strong>la</strong> i misteri<br />

ed egli ha rive<strong>la</strong>to al re Nabucodònosor quel<br />

che avverrà al finire dei giorni. Se a me è<br />

stato sve<strong>la</strong>to questo mistero, non è perché<br />

io possie<strong>da</strong> una sapienza superiore a tutti i<br />

viventi, ma perché ne sia <strong>da</strong>ta <strong>la</strong><br />

spiegazione al re e tu possa conoscere i<br />

pensieri del tuo cuore.<br />

Allora Daniele si recò <strong>da</strong> Ariòch che<br />

lo condusse in fretta al<strong>la</strong> presenza<br />

del re e gli disse: "Ho trovato un<br />

uomo fra i Giudei deportati, il quale<br />

farà conoscere al re <strong>la</strong> spiegazione<br />

del sogno".<br />

Il re disse allora a Daniele,<br />

chiamato Baltazzàr: "Puoi tu<br />

<strong>da</strong>vvero rive<strong>la</strong>rmi il sogno che ho<br />

fatto e <strong>da</strong>rmene <strong>la</strong> spiegazione?".<br />

Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua enorme,<br />

di straordinario splendore, si ergeva <strong>da</strong>vanti a te con<br />

terribile aspetto.<br />

Aveva <strong>la</strong> testa d'oro puro, il petto e le braccia d'argento,<br />

il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi<br />

in parte di ferro e in parte di creta.<br />

Mentre stavi guar<strong>da</strong>ndo, una pietra si staccò <strong>da</strong>l monte,<br />

ma non per mano di uomo, e andò a battere contro i<br />

piedi del<strong>la</strong> statua, che erano di ferro e di argil<strong>la</strong>, e li<br />

frantumò.<br />

Allora si frantumarono anche il ferro, l'argil<strong>la</strong>, il bronzo,<br />

l'argento e l'oro e divennero come <strong>la</strong> pu<strong>la</strong> sulle aie<br />

d'estate; il vento li portò via senza <strong>la</strong>sciar traccia mentre<br />

<strong>la</strong> pietra, che aveva colpito <strong>la</strong> statua, divenne una<br />

grande montagna che riempì tutta quel<strong>la</strong> regione.<br />

26


Tu o re, sei il re dei re, tu li domini tutti: tu sei <strong>la</strong><br />

testa d'oro. Dopo di te sorgerà un altro regno,<br />

inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di<br />

bronzo, che dominerà su tutta <strong>la</strong> terra. Vi sarà poi<br />

un quarto regno, duro come il ferro. Come il ferro<br />

spezza e frantuma tutto, così quel regno<br />

spezzerà e frantumerà tutto.<br />

Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte di<br />

argil<strong>la</strong> <strong>da</strong> vasaio e in parte di ferro: ciò significa<br />

che il regno sarà diviso, ma avrà <strong>la</strong> durezza del<br />

ferro unito all'argil<strong>la</strong>. Se le dita dei piedi erano in<br />

parte di ferro e in parte di argil<strong>la</strong>, ciò significa che<br />

una parte del regno sarà forte e l'altra fragile.<br />

Allora il re Nabucodònosor piegò <strong>la</strong> faccia a terra,<br />

si prostrò <strong>da</strong>vanti a Daniele e ordinò che gli si<br />

offrissero sacrifici e incensi.<br />

Quindi rivolto a Daniele gli disse: "Certo, il vostro<br />

Dio è il Dio degli dei, il Signore dei re e il<br />

rive<strong>la</strong>tore dei misteri, poiché tu hai potuto sve<strong>la</strong>re<br />

questo mistero".<br />

Il re esaltò Daniele e gli fece molti preziosi regali,<br />

lo costituì governatore di tutta <strong>la</strong> provincia di<br />

Babilonia e capo di tutti i saggi di Babilonia;<br />

su richiesta di Daniele, il re fece amministratori<br />

del<strong>la</strong> provincia di Babilonia, Sadràch, Mesàch e<br />

Abdènego. Daniele rimase al<strong>la</strong> corte del re.<br />

Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte di<br />

argil<strong>la</strong>, ciò significa che una parte del regno sarà forte e<br />

l'altra fragile.<br />

Il fatto d'aver visto il ferro mesco<strong>la</strong>to all'argil<strong>la</strong> significa<br />

che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non<br />

potranno diventare una cosa so<strong>la</strong>, come il ferro non si<br />

amalgama con l'argil<strong>la</strong>.<br />

Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un<br />

regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso<br />

ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni,<br />

mentre esso durerà per sempre.<br />

Questo significa quel<strong>la</strong> pietra che tu hai visto staccarsi<br />

<strong>da</strong>l monte, non per mano di uomo, e che ha strito<strong>la</strong>to il<br />

ferro, il bronzo, l'argil<strong>la</strong>, l'argento e l'oro. Il Dio grande ha<br />

rive<strong>la</strong>to al re quello che avverrà <strong>da</strong> questo tempo in poi.<br />

Il sogno è vero e degna di fede ne è <strong>la</strong> spiegazione".<br />

I tre fanciulli nel<strong>la</strong><br />

fornace<br />

27


Nabucodonosor erige una statua d'oro.<br />

Il re Nabucodònosor aveva fatto<br />

costruire una statua d'oro, alta<br />

sessanta cubiti e <strong>la</strong>rga sei, e l'aveva<br />

fatta erigere nel<strong>la</strong> pianura di Dura, nel<strong>la</strong><br />

provincia di Babilonia.<br />

Chiunque non si prostrerà al<strong>la</strong> statua,<br />

in quel medesimo istante sarà gettato<br />

in mezzo ad una fornace di fuoco<br />

ardente".<br />

Ora se quando udirete il suono del corno, del f<strong>la</strong>uto,<br />

del<strong>la</strong> cetra, dell'arpicordo, del salterio, del<strong>la</strong> zampogna e<br />

d'ogni specie di strumenti musicali, sarete pronti a<br />

prostrarvi e adorare <strong>la</strong> statua che io ho fatta, bene;<br />

altrimenti in quel medesimo istante sarete gettati in<br />

mezzo ad una fornace <strong>da</strong>l fuoco ardente. Qual Dio vi<br />

potrà liberare <strong>da</strong>l<strong>la</strong> mia mano?".<br />

Ma Sadràch, Mesàch e Abdènego risposero al re<br />

Nabucodònosor: "Re, noi non abbiamo bisogno di <strong>da</strong>rti<br />

alcuna risposta in proposito;<br />

sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci<br />

<strong>da</strong>l<strong>la</strong> fornace con il fuoco acceso e <strong>da</strong>l<strong>la</strong> tua mano, o re.<br />

Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non<br />

serviremo mai i tuoi dei e non adoreremo <strong>la</strong> statua d'oro<br />

che tu hai eretto".<br />

Però in quel momento alcuni Caldei si<br />

fecero avanti per accusare i Giudei<br />

e an<strong>da</strong>rono a dire al re<br />

Nabucodònosor: "Re, vivi per sempre!<br />

Ci sono alcuni Giudei, ai quali hai<br />

affi<strong>da</strong>to gli affari del<strong>la</strong> provincia di<br />

Babilonia, cioè Sadràch, Mesàch e<br />

Abdènego, che non ti obbediscono.<br />

Nabucodònosor, sdegnato, comandò<br />

che gli si conducessero Sadràch,<br />

Mesàch e Abdènego.<br />

Comandò ad alcuni uomini fra i più forti del<br />

suo esercito di legare Sadràch, Mesàch e<br />

Abdènego e gettarli nel<strong>la</strong> fornace con il<br />

fuoco acceso.<br />

Furono infatti legati, vestiti come erano, con<br />

i mantelli, calzari, turbanti e tutti i loro abiti e<br />

gettati in mezzo al<strong>la</strong> fornace con il fuoco<br />

acceso. Ma quegli uomini, che dietro il<br />

severo comando del re avevano acceso al<br />

massimo <strong>la</strong> fornace per gettarvi Sadràch,<br />

Mesàch e Abdènego, rimasero uccisi <strong>da</strong>lle<br />

fiamme.<br />

28


“Con verità e giustizia tu ci hai inflitto<br />

tutto questo,<br />

a causa dei nostri peccati,<br />

Non ci abbandonare fino in fondo,<br />

per amore del tuo nome, non rompere<br />

<strong>la</strong> tua alleanza;<br />

non ritirare <strong>da</strong> noi <strong>la</strong> tua misericordia,<br />

per amore di Abramo tuo amico,<br />

di Isacco tuo servo, d'Israele tuo<br />

santo”.<br />

Essi passeggiavano in mezzo alle<br />

fiamme, lo<strong>da</strong>vano Dio e<br />

benedicevano il Signore.<br />

Azaria, alzatosi, fece questa<br />

preghiera in mezzo al fuoco e<br />

aprendo <strong>la</strong> bocca disse:<br />

"Benedetto sei tu, Signore Dio dei<br />

nostri padri;<br />

degno di lode e glorioso è il tuo<br />

nome per sempre.<br />

I servi del re, che li avevano gettati dentro, non<br />

cessarono di aumentare il fuoco nel<strong>la</strong> fornace,<br />

con bitume, stoppa, pece e sarmenti.<br />

La fiamma si alzava quarantanove cubiti sopra <strong>la</strong><br />

fornace<br />

e uscendo bruciò quei Caldei che si trovavano<br />

vicino al<strong>la</strong> fornace.<br />

Ma l'angelo del Signore, che era sceso con<br />

Azaria e con i suoi compagni nel<strong>la</strong> fornace,<br />

allontanò <strong>da</strong> loro <strong>la</strong> fiamma del fuoco<br />

e rese l'interno del<strong>la</strong> fornace come un luogo dove<br />

soffiasse un vento pieno di rugia<strong>da</strong>.<br />

29


Allora quei tre giovani, a una so<strong>la</strong><br />

voce, si misero a lo<strong>da</strong>re, a<br />

glorificare, a benedire Dio nel<strong>la</strong><br />

fornace dicendo:<br />

Altissimu, onnipotente bon Signore,<br />

Tue so' le <strong>la</strong>ude, <strong>la</strong> gloria et l'honore<br />

et omne benedictione.<br />

Ad Te solo, Altissimo, se konfano,<br />

et nullu homo ène dignu te<br />

mentovare.<br />

"Benedetto sei tu, Signore, Dio dei<br />

padri nostri,<br />

degno di lode e di gloria nei secoli.<br />

Benedetto il tuo nome glorioso e<br />

santo,<br />

degno di lode e di gloria nei secoli.<br />

Benedetto sei tu nel firmamento del<br />

cielo,<br />

degno di lode e di gloria nei secoli.<br />

Benedite, opere tutte del Signore, il<br />

Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, angeli del Signore, il<br />

Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

30


Benedite, cieli, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, acque tutte, che siete<br />

sopra i cieli, il<br />

Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, potenze tutte del Signore,<br />

il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, freddo e caldo, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, rugia<strong>da</strong> e brina, il<br />

Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, gelo e freddo, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, ghiacci e nevi, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, sole e luna, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, stelle del cielo, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, piogge e rugiade, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, o venti tutti, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, fuoco e calore, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, notti e giorni, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, luce e tenebre, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, folgori e nubi, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedica <strong>la</strong> terra il Signore,<br />

lo lodi e lo esalti nei secoli.<br />

Benedite, monti e colline, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

31


Benedite, creature tutte<br />

che germinate sul<strong>la</strong> terra, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, sorgenti, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, mari e fiumi, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, mostri marini<br />

e quanto si muove nell'acqua, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli.<br />

Allora il re Nabucodònosor rimase<br />

stupito e alzatosi in fretta si rivolse ai<br />

suoi ministri: "Non abbiamo noi gettato<br />

tre uomini legati in mezzo al fuoco?".<br />

"Certo, o re", risposero.<br />

Egli soggiunse: "Ecco, io vedo quattro<br />

uomini sciolti, i quali camminano in<br />

mezzo al fuoco, senza subirne alcun<br />

<strong>da</strong>nno; anzi il quarto è simile<br />

nell'aspetto a un figlio di dei".<br />

Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il<br />

Signore,<br />

lo<strong>da</strong>telo ed esaltatelo nei secoli,<br />

perché ci ha liberati <strong>da</strong>gl'inferi,<br />

e salvati <strong>da</strong>l<strong>la</strong> mano del<strong>la</strong> morte,<br />

ci ha scampati di mezzo al<strong>la</strong> fiamma<br />

ardente,<br />

ci ha liberati <strong>da</strong>l fuoco.<br />

Lo<strong>da</strong>te il Signore, perché egli è buono,<br />

perché <strong>la</strong> sua grazia dura sempre.<br />

Nabucodònosor prese a dire:<br />

"Benedetto il Dio di Sadràch, Mesàch e<br />

Abdènego, il quale ha man<strong>da</strong>to il suo<br />

angelo e ha liberato i servi che hanno<br />

confi<strong>da</strong>to in lui; hanno trasgredito il<br />

comando del re e hanno esposto i loro<br />

corpi per non servire e per non adorare<br />

alcun altro dio che il loro Dio.<br />

32


Perciò io decreto che chiunque, a<br />

qualsiasi popolo, nazione o lingua<br />

appartenga, proferirà offesa contro<br />

il Dio di Sadràch, Mesàch e<br />

Abdènego, sia tagliato a pezzi e <strong>la</strong><br />

sua casa sia ridotta a un mucchio di<br />

rovine, poiché nessun altro dio può<br />

in tal maniera liberare".<br />

Altissimu, onnipotente bon Signore,<br />

Tue so' le <strong>la</strong>ude, <strong>la</strong> gloria et l'honore<br />

et omne benedictione.<br />

Ad Te solo, Altissimo, se konfano,<br />

et nullu homo ène dignu te<br />

mentovare.<br />

San Francesco<br />

Cantico delle Creature<br />

Lau<strong>da</strong>to sie, mi' Signore cum tucte le<br />

Tue creature,<br />

spetialmente messer lo frate Sole,<br />

lo qual è iorno, et allumeni noi per lui.<br />

Et ellu è bellu e radiante cum grande<br />

splendore:<br />

de Te, Altissimo, porta significatione.<br />

Lau<strong>da</strong>to si', mi Signore, per sora Luna<br />

e le stelle:<br />

in celu l'ài formate c<strong>la</strong>rite et pretiose et<br />

belle.<br />

33


Lau<strong>da</strong>to si', mi' Signore, per frate Vento<br />

et per aere et nubilo et sereno et onne<br />

tempo,<br />

per lo quale, a le Tue creature dài<br />

sustentamento.<br />

Lau<strong>da</strong>to si', mi' Signore, per sor Aqua,<br />

<strong>la</strong> quale è molto utile et humile et pretiosa et<br />

casta.<br />

Lau<strong>da</strong>to si', mi Signore, per frate Focu,<br />

per lo quale ennallumini <strong>la</strong> nocte:<br />

ed ello è bello et iocundo et robustoso et<br />

forte.<br />

Lau<strong>da</strong>to si' mi Signore, per sora nostra<br />

Morte corporale,<br />

<strong>da</strong> <strong>la</strong> quale nullu homo vivente po'<br />

skappare:<br />

guai a quelli ke morrano ne le peccata<br />

mortali;<br />

beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime<br />

voluntati,<br />

ka <strong>la</strong> morte secun<strong>da</strong> no 'l farrà male.<br />

Lau<strong>da</strong>te et benedicete mi Signore et<br />

rengratiate<br />

e serviateli cum grande humilitate<br />

Lau<strong>da</strong>to si', mi' Signore, per sora nostra<br />

matre Terra,<br />

<strong>la</strong> quale ne sustenta et governa,<br />

et produce diversi fructi con coloriti flori et<br />

herba.<br />

Lau<strong>da</strong>to si', mi Signore, per quelli che<br />

perdonano per lo Tuo amore<br />

et sostengono infirmitate et tribu<strong>la</strong>tione.<br />

Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,<br />

ka <strong>da</strong> Te, Altissimo, sirano incoronati.<br />

Differenza tra i due canti<br />

Lo spirito…<br />

a) il carisma di san Francesco e del<br />

Francescanesimo<br />

b) <strong>la</strong> “fratel<strong>la</strong>nza” fra tutte le creature<br />

(inclusa <strong>la</strong> morte)… contrapposta<br />

all’elenco delle cose create che lo<strong>da</strong>no<br />

il creatore.<br />

(per noi italiani)<br />

prime testimonianze poetiche in lingua<br />

volgare<br />

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