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e - RX 15-18 Crookes sa per pdf

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La sorgente dei raggi<br />

“X ”:<br />

Il tubo di <strong>Crookes</strong><br />

(cas<strong>sa</strong> n.3)


La cas<strong>sa</strong> N.3<br />

L’elenco del del contenuto della cas<strong>sa</strong> N.3 N.3 è<br />

stato purtroppo parzialmente danneggiato


Quando Röntgen scoprì i i raggi X, X, nel nel novembre <strong>18</strong>95, in in tutti tutti i i<br />

laboratori di di Fisica si si utilizzavano tubi tubi di di <strong>Crookes</strong> <strong>per</strong> <strong>per</strong> le le ricerche e gli gli<br />

studi più piùdisparati. disparati. Prima che che venissero definitivamente soppiantatati<br />

dai dai tubi tubi di di Coolidge, ad ad effetto termo-ionico, comparsi nel nel 1913 ma ma<br />

che che impiegarono anni anni ad ad imporsi, l’unico modo conosciuto <strong>per</strong> <strong>per</strong><br />

produrre raggi X era era mediante tubi tubi di di <strong>Crookes</strong>, che, che, in in questo tipo tipo di di<br />

applicazioni, venivano anche chiamati tubi Röntgen Röntgen. ntgen. Questa stes<strong>sa</strong><br />

denominazione verrà poi poi assunta anche dai dai tubi tubi di di Coolidge.


La dotazione dell’impianto prevedeva 2 tubi Röntgen<br />

(<strong>Crookes</strong>) e due dispositivi di supporto: un piedestallo<br />

fisso a treppiede ed un’asta, destinata ad essere sorretta<br />

da un militare. Lo scopo di questo sostegno mobile<br />

(l’unico possibile in quell’epoca sul campo di battaglia)<br />

era quello di consentire lo spostamento del fuoco di<br />

proiezione dei raggi <strong>per</strong> facilitare la localizzazione di<br />

schegge o proiettili nei corpi dei feriti e<strong>sa</strong>minati in scopia.<br />

Non è escluso che i due tubi venissero talvolta utilizzati<br />

contemporaneamente, con lo scopo di ottenere proiezioni<br />

stereoscopiche.<br />

Purtroppo, in tempi recenti, uno dei due tubi è stato<br />

accidentalmente distrutto.


Il tubo detto di <strong>Crookes</strong>, dal nome del suo inventore, il<br />

fisico inglese Sir William <strong>Crookes</strong>, che lo inventò intorno al<br />

<strong>18</strong>70, era uno strumento molto diffuso e utilizzato<br />

praticamente in quasi tutti i laboratori di Fisica dell’epoca.<br />

Pur essendo realizzato in una grande moltitudine di forme,<br />

si componeva essenzialmente di un bulbo in vetro, in cui<br />

veniva praticato un vuoto solo relativamente spinto (viene<br />

chiamato anche tubo a pressione residua), di un elettrodo<br />

carico negativamente (catodo) e di uno o due elettrodi<br />

carichi positivamente (anodo e anticatodo).<br />

Applicando differenze di potenziale di qualche migliaio di<br />

volt tra catodo ed anodo, oltre a produrre raggi X, si<br />

potevano osservare numerosi fenomeni di fluorescenza<br />

lumino<strong>sa</strong> che dipendevano dal valore dalla pressione<br />

residua del gas nell’ampolla e dalla tensione applicata.


Da Da “Gli “Gli Acceleratori <strong>per</strong> <strong>per</strong> Fisica Fisica Nucleare”,<br />

A. A. Bandini BandiniButi, Buti, EDITORIALE DELFINO<br />

SRL, SRL, Segrate (MI), (MI), 1963 1963<br />

Il Il tubo di di <strong>Crookes</strong><br />

(versione a tre elettrodi)


Da Da “Gli “Gli Acceleratori <strong>per</strong> <strong>per</strong> Fisica Fisica Nucleare”,<br />

A. A. Bandini BandiniButi, Buti, EDITORIALE DELFINO<br />

SRL, SRL, Segrate (MI), (MI), 1963 1963<br />

Anticatodo<br />

(positivo, in metallo<br />

ad alto Z ed alta<br />

tem<strong>per</strong>atura di<br />

fusione)<br />

Anodo<br />

(positivo)<br />

Il Il tubo di di <strong>Crookes</strong><br />

(versione a tre elettrodi)<br />

Catodo<br />

(negativo)


Da Da “Gli “Gli Acceleratori <strong>per</strong> <strong>per</strong> Fisica Fisica Nucleare”,<br />

A. A. Bandini BandiniButi, Buti, EDITORIALE DELFINO<br />

SRL, SRL, Segrate (MI), (MI), 1963 1963<br />

Anticatodo<br />

(positivo, in metallo<br />

ad alto Z ed alta<br />

tem<strong>per</strong>atura di<br />

fusione)<br />

Anodo<br />

(positivo)<br />

Catodo<br />

(negativo)<br />

Raggi canale, di di Goldstein (<strong>18</strong>86): forando il il catodo<br />

di di un un tubo di di <strong>Crookes</strong> e applicando un un campo<br />

elettrico sui sui “raggi canale”, si si sono poste le le basi basi <strong>per</strong> <strong>per</strong><br />

i i moderni spettrometri di di mas<strong>sa</strong>.<br />

Il Il tubo di di <strong>Crookes</strong><br />

(versione a tre elettrodi)


Il Il tubo di di <strong>Crookes</strong>


Il Il tubo di di <strong>Crookes</strong>


45°<br />

Elettroni


Raggi X<br />

45°<br />

Elettroni


Anodo in rame e<br />

platino o tungsteno<br />

(polo positivo)<br />

Catodo focalizzatore<br />

(polo negativo)


Nei Nei tubi tubi di di <strong>Crookes</strong> il il catodo era era sempre di di alluminio, <strong>per</strong>ché<br />

meno soggetto di di altri altri metalli a fenomeni di di vaporizzazione.


Nei Nei tubi tubi di di <strong>Crookes</strong> il il catodo era era sempre di di alluminio, <strong>per</strong>ché<br />

meno soggetto di di altri altri metalli a fenomeni di di vaporizzazione.<br />

Catodo concavo in in alluminio, tipo tipo “focus”. Questo tipo tipo di di catodo fu fu<br />

proposto da da Herbert Jackson, al al quale viene riconosciuta la la paternità,<br />

nel nel marzo <strong>18</strong>96: la la concavità serviva a focalizzare meglio gli gli elettroni<br />

sull’anodo, migliorando la la definizione delle immagini prodotte.<br />

Jackson lo lo aveva utilizzato <strong>per</strong> <strong>per</strong> altre ricerche già già nel nel luglio <strong>18</strong>94, prima<br />

ancora della sco<strong>per</strong>ta dei dei raggi X; X; in in realtà <strong>Crookes</strong> aveva prodotto<br />

tubi tubi ad ad anodo concavo, anche lui lui <strong>per</strong> <strong>per</strong> altre ricerche, già già nel nel <strong>18</strong>79.


L’impiego nell’anodo di di metalli ad ad alto alto<br />

numero atomico, come il il platino, e<br />

anche ad ad alto alto punto di di fusione, come il il<br />

tungsteno, migliorava notevolmente<br />

l’efficienza di di produzione dei dei raggi X e<br />

la la durata del del tubo.<br />

L’inserto in tungsteno<br />

(o platino?) sull’anodo in<br />

rame


L’anodo, costituito da da un un cilindro cavo cavo di di<br />

rame rame su su cui cui è applicata la la placchetta di di<br />

tungsteno, è inserito nel nel collo collo<br />

dell’involucro in in vetro vetro mediante un un incastro<br />

elastico.<br />

La La dis<strong>per</strong>sione del del calore calore accumulato<br />

durante il il funzionamento avviene solo solo <strong>per</strong> <strong>per</strong><br />

irraggiamento.


I danni prodotti dalla prolungata esposizione ai raggi X erano già noti<br />

da tempo, tuttavia i tubi di <strong>Crookes</strong> continuavano ad essere utilizzati<br />

senza schermatura, nonostante qualche esempio contrario.<br />

In realtà osservando attraverso l’involucro in vetro del tubo la<br />

fluorescenza prodotta nel gas residuo in esso contenuto si ottenevano<br />

informazioni essenziali sul suo funzionamento. La pressione del gas<br />

diminuiva nel tempo, con l’uso, e ciò comportava importanti variazioni<br />

nella efficienza e nello spettro di emissione: l’efficienza diminuiva e i<br />

raggi diventavano sempre più “duri” (penetranti).<br />

Osservando il tipo e l’aspetto della luminosità che si produceva <strong>per</strong><br />

fluorescenza all’interno del tubo si potevano anche correggere<br />

eventuali errori nella polarità di collegamento.<br />

Solo dopo l’avvento dei tubi a vuoto di Coolidge, in assenza pressoché<br />

totale di gas da osservare, con pressioni interne dell’ordine del<br />

milionesimo di mm di mercurio, mercurio si potrà pen<strong>sa</strong>re a racchiudere<br />

definitivamente e senza rimpianti i tubi a raggi X in un involucro<br />

protettivo.


Normalmente la la pressione del del gas gas<br />

residuo all’interno di di un un tubo tubo di di<br />

<strong>Crookes</strong> era era dell’ordine del del<br />

millesimo di di mm mm di di mercurio<br />

(quindi mille mille volte volte su<strong>per</strong>iore a<br />

quella quella degli degli attuali attuali tubi tubi Coolodge).<br />

Raggi X<br />

Elettroni<br />

Fluorescenza<br />

prodotta dai<br />

raggi X nel<br />

gas residuo


Kienböck KienböckR., R., “Über “Überdie dieEinwirkung Einwirkung<br />

des desRöntgen-Lichtes Röntgen-Lichte<strong>sa</strong>uf aufdie dieHaut”, Haut”,<br />

Wiener Wienerklinische klinischeWochenschrift, Wochenschrift, 13, 13,<br />

1<strong>15</strong>3, 1<strong>15</strong>3, 1900.<br />

1900.


Al Al variare variare della della pressione pressione<br />

residua residua nel nel tubo tubo di di <strong>Crookes</strong>, <strong>Crookes</strong>,<br />

variavano variavano anche anche i i fenomeni fenomeni di di<br />

fluorescenza fluorescenza al al suo suo interno interno (e (e le le<br />

scariche scariche all’esterno). all’esterno). Dalla Dalla loro loro<br />

osservazione osservazione si si potevano potevano<br />

stimare stimare le le caratteristiche caratteristiche di di<br />

funzionamento funzionamento del del tubo tubo stesso.<br />

stesso.<br />

Kienböck KienböckR., R., “Über “Überdie dieEinwirkung Einwirkung<br />

des desRöntgen-Lichtes Röntgen-Lichte<strong>sa</strong>uf aufdie dieHaut”, Haut”,<br />

Wiener Wienerklinische klinischeWochenschrift, Wochenschrift, 13, 13,<br />

1<strong>15</strong>3, 1<strong>15</strong>3, 1900. 1900.<br />

Raggi<br />

Raggi<br />

“durissimi”<br />

“durissimi”<br />

Nessuna Nessuna “luce “luce<br />

Röntgen” Röntgen” (pressione (pressione<br />

troppo troppo bas<strong>sa</strong>) bas<strong>sa</strong>)


Al Al variare variare della della pressione pressione<br />

residua residua nel nel tubo tubo di di <strong>Crookes</strong>, <strong>Crookes</strong>,<br />

variavano variavano anche anche i i fenomeni fenomeni di di<br />

fluorescenza fluorescenza al al suo suo interno interno (e (e le le<br />

scariche scariche all’esterno). all’esterno). Dalla Dalla loro loro<br />

osservazione osservazione si si potevano potevano<br />

stimare stimare le le caratteristiche caratteristiche di di<br />

funzionamento funzionamento del del tubo tubo stesso. stesso.<br />

Kienböck KienböckR., R., “Über “Überdie dieEinwirkung Einwirkung<br />

des desRöntgen-Lichtes Röntgen-Lichte<strong>sa</strong>uf aufdie dieHaut”, Haut”,<br />

Wiener Wienerklinische klinischeWochenschrift, Wochenschrift, 13, 13,<br />

1<strong>15</strong>3, 1<strong>15</strong>3, 1900. 1900.<br />

Raggi<br />

Raggi<br />

“durissimi”<br />

“durissimi”<br />

Raggi<br />

Raggi<br />

“duri”<br />

“duri”<br />

“Durezza”<br />

“Durezza”<br />

media<br />

media<br />

Nessuna Nessuna “luce “luce<br />

Röntgen” Röntgen” (pressione (pressione<br />

troppo troppo bas<strong>sa</strong>) bas<strong>sa</strong>)<br />

“luce<br />

“luce<br />

dura”<br />

dura”<br />

“luce<br />

“luce<br />

media”<br />

media”


Al Al variare variare della della pressione pressione<br />

residua residua nel nel tubo tubo di di <strong>Crookes</strong>, <strong>Crookes</strong>,<br />

variavano variavano anche anche i i fenomeni fenomeni di di<br />

fluorescenza fluorescenza al al suo suo interno interno (e (e le le<br />

scariche scariche all’esterno). all’esterno). Dalla Dalla loro loro<br />

osservazione osservazione si si potevano potevano<br />

stimare stimare le le caratteristiche caratteristiche di di<br />

funzionamento funzionamento del del tubo tubo stesso. stesso.<br />

Kienböck KienböckR., R., “Über “Überdie dieEinwirkung Einwirkung<br />

des desRöntgen-Lichtes Röntgen-Lichte<strong>sa</strong>uf aufdie dieHaut”, Haut”,<br />

Wiener Wienerklinische klinischeWochenschrift, Wochenschrift, 13, 13,<br />

1<strong>15</strong>3, 1<strong>15</strong>3, 1900. 1900.<br />

Raggi<br />

Raggi<br />

“durissimi”<br />

“durissimi”<br />

Raggi<br />

Raggi<br />

“duri”<br />

“duri”<br />

“Durezza”<br />

“Durezza”<br />

media<br />

media<br />

Raggi<br />

Raggi<br />

“molli”<br />

“molli”<br />

Nessuna Nessuna “luce “luce<br />

Röntgen” Röntgen” (pressione (pressione<br />

troppo troppo bas<strong>sa</strong>) bas<strong>sa</strong>)<br />

“luce<br />

“luce<br />

dura”<br />

dura”<br />

“luce<br />

“luce<br />

media”<br />

media”<br />

“luce<br />

“luce<br />

molle”<br />

molle”


Al Al variare variare della della pressione pressione<br />

residua residua nel nel tubo tubo di di <strong>Crookes</strong>, <strong>Crookes</strong>,<br />

variavano variavano anche anche i i fenomeni fenomeni di di<br />

fluorescenza fluorescenza al al suo suo interno interno (e (e le le<br />

scariche scariche all’esterno). all’esterno). Dalla Dalla loro loro<br />

osservazione osservazione si si potevano potevano<br />

stimare stimare le le caratteristiche caratteristiche di di<br />

funzionamento funzionamento del del tubo tubo stesso. stesso.<br />

Pressione troppo bas<strong>sa</strong><br />

(vuoto spinto)<br />

Tubo usurato, elevata<br />

energia X, bas<strong>sa</strong> efficienza<br />

Pressione troppo alta (tubo<br />

possibilmente danneggiato)<br />

energia X troppo bas<strong>sa</strong>, tubo<br />

inutilizzabile<br />

Kienböck KienböckR., R., “Über “Überdie dieEinwirkung Einwirkung<br />

des desRöntgen-Lichtes Röntgen-Lichte<strong>sa</strong>uf aufdie dieHaut”, Haut”,<br />

Wiener Wienerklinische klinischeWochenschrift, Wochenschrift, 13, 13,<br />

1<strong>15</strong>3, 1<strong>15</strong>3, 1900. 1900.<br />

Raggi<br />

Raggi<br />

“durissimi”<br />

“durissimi”<br />

Raggi<br />

Raggi<br />

“duri”<br />

“duri”<br />

“Durezza”<br />

“Durezza”<br />

media<br />

media<br />

Raggi<br />

Raggi<br />

“molli”<br />

“molli”<br />

Raggi<br />

Raggi<br />

“debolissimi”<br />

“debolissimi”<br />

Nessuna Nessuna “luce “luce<br />

Röntgen” Röntgen” (pressione (pressione<br />

troppo troppo bas<strong>sa</strong>) bas<strong>sa</strong>)<br />

“luce<br />

“luce<br />

dura”<br />

dura”<br />

“luce<br />

“luce<br />

media”<br />

media”<br />

“luce<br />

“luce<br />

molle”<br />

molle”<br />

Nessuna Nessuna “luce “luce<br />

Röntgen” Röntgen”<br />

(pressione (pressione alta) alta)


Il controllo della pressione del gas all’interno del tubo di <strong>Crookes</strong><br />

rivestiva quindi una importanza fondamentale <strong>per</strong> la qualità delle<br />

immagini prodotte. Furono <strong>per</strong>tanto escogitati numerosi stratagemmi<br />

<strong>per</strong> consentire la regolazione della pressione, alcuni dei quali<br />

agivano automaticamente. Uno di questi è stato adottato anche in<br />

questo tubo.<br />

In una ampolla, in comunicazione con il tubo principale, è collocato<br />

un elettrodo su cui si inserisce una piccola asta metallica la cui<br />

estremità veniva posta ad una certa distanza dal collegamento del<br />

catodo.<br />

Quando il vuoto entro il tubo diventava eccessivo, si produceva una<br />

scarica che raggiungeva la piccola asta collegata al bulbo con<br />

l’elettrodo secondario. Il pas<strong>sa</strong>ggio di corrente provocava il<br />

riscaldamento dell’elettrodo e l’emissione di gas da una sostanza<br />

incorporata tra due piccoli dischi di mica, ripristinando la giusta<br />

pressione e il corretto <strong>per</strong>corso della corrente tra catodo ed anodo.<br />

Regolando la distanza tra il contatto del catodo e l’asta, si poteva<br />

regolare il momento di intervento del meccanismo, quindi la<br />

pressone del gas, quindi la “durezza” dei raggi X.


Il Il regolatore automatico<br />

della pressione di di gas<br />

all’interno del tubo.


I I dischi di di mica


I I dischi di di mica


Pronto <strong>per</strong><br />

il il trasporto<br />

a dorso di di<br />

mulo...


lampada<br />

dinamo<br />

ruttore<br />

Schema dei collegamenti<br />

elettrici<br />

Tubo di <strong>Crookes</strong><br />

Rocchetto di Ruhmkorff con<br />

conden<strong>sa</strong>tore e spinterometro


lampada<br />

dinamo<br />

ruttore<br />

Illuminazione<br />

Schema dei collegamenti<br />

elettrici<br />

Tubo di <strong>Crookes</strong><br />

Rocchetto di Ruhmkorff con<br />

conden<strong>sa</strong>tore e spinterometro


lampada<br />

dinamo<br />

ruttore<br />

Illuminazione<br />

Schema dei collegamenti<br />

elettrici<br />

(-) (+)<br />

Tubo di <strong>Crookes</strong><br />

Rocchetto di Ruhmkorff con<br />

conden<strong>sa</strong>tore e spinterometro<br />

Bas<strong>sa</strong> tensione


lampada<br />

dinamo<br />

ruttore<br />

Illuminazione<br />

Schema dei collegamenti<br />

elettrici<br />

(-) (+)<br />

(+) (-)<br />

Tubo di <strong>Crookes</strong><br />

Rocchetto di Ruhmkorff con<br />

conden<strong>sa</strong>tore e spinterometro<br />

Bas<strong>sa</strong> tensione<br />

Alta tensione

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