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Levate Insieme Dicembre 2010 - Comune di Levate

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Perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> informazione comunale<br />

Anno 2 > Numero 3 > <strong>Dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

LEVATE insieme<br />

LEVATE insieme<br />

sommario<br />

02<br />

IN COPERTINA<br />

03 EDITORIALE<br />

Gli auguri del Sindaco<br />

04 RICORRENZE E FESTIVITÀ<br />

Celebrazioni per il 4 novembre<br />

05<br />

06<br />

08<br />

10<br />

12<br />

14<br />

15<br />

16<br />

CULTURA E TEMPO LIBERO<br />

Nati per leggere <strong>2010</strong><br />

Notizie dalla biblioteca<br />

POLITICHE SOCIALI<br />

Alcolici, istruzioni per l’uso: un decalogo per i genitori<br />

Giornata dei <strong>di</strong>ritti dell’infanzia e dell’adolescenza<br />

SCUOLA<br />

Nuovi pc a scuola: “debutta” il software libero<br />

La robotica entra in classe<br />

Valutazioni INVALSI: gli alunni <strong>di</strong> <strong>Levate</strong> vanno alla<br />

grande!<br />

SICUREZZA E PROTEZIONE CIVILE<br />

A scuola <strong>di</strong> sicurezza con i volontari della protezione<br />

civile<br />

Anziani, attenti alle truffe!<br />

AMBIENTE<br />

Nuovo accordo sul torrente Morletta<br />

Focus: l’accordo precedente<br />

Aggiornamenti sul Patto dei Sindaci<br />

LAVORI PUBBLICI<br />

“Lavori in corso”<br />

INFO-CITTADINO<br />

Nuovo protocollo informatico<br />

VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONI<br />

AIDO: donazione e manifestazione <strong>di</strong> volontà<br />

SPORT<br />

La Virtus Oratorio <strong>Levate</strong> si presenta<br />

SPORT<br />

“Quàter sàlcc cói ràne”: un successo nonostante il<br />

maltempo<br />

GRAZIE!


LEVATE INSIEME<br />

PERIODICO DI INFORMAZIONE<br />

A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />

Autorizzazione del Tribunale <strong>di</strong> Bergamo<br />

n. 13 del 07/03/1991<br />

Tiratura 1.500 copie<br />

Direttore Responsabile<br />

Stefano Asperti<br />

Legale Rappresentante<br />

Federica Bruletti - Sindaco<br />

E<strong>di</strong>tore<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Levate</strong><br />

Piazza Roma, 13 - 24040 <strong>Levate</strong> - BG<br />

Tel. 035 594143 Fax. 035 337011<br />

e-mail. protocollo@comune.levate.bg.it<br />

Sito. www.comune.levate.bg.it<br />

Redazione a cura della Giunta Comunale<br />

Hanno collaborato a questo numero<br />

Ezio Acquaroli<br />

Nicolò Agostinelli<br />

Stefano Asperti<br />

Federica Bruletti<br />

Filomena Caserta<br />

Raffaella Cattaneo<br />

Antonio Ferrari<br />

Emma Ferri<br />

Pierluigi Goisis<br />

Giacomo Gotti<br />

Roberto Lomuto<br />

Manuela Longaretti<br />

Giorgio Pezzetti<br />

Progetto grafico e impaginazione<br />

Silvia Pezzetti<br />

Stefano Asperti<br />

Stampa<br />

Cooperativa Sociale "La Solidarietà"<br />

Via IV Novembre, 3<br />

24044 Dalmine (BG)<br />

2<br />

LEVATE insieme


Cari concitta<strong>di</strong>ni,<br />

GLI AUGURI DEL SINDACO<br />

in occasione delle imminenti festività voglio rivolgervi i miei<br />

auguri più sentiti per un Natale sereno e un nuovo anno ricco <strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfazioni.<br />

Quando finisce un anno, solare o amministrativo che sia, giunge<br />

il momento dei ren<strong>di</strong>conti, dei bilanci, ed io voglio con<strong>di</strong>videre<br />

con voi i risultati ottenuti in quest’anno che sta per terminare.<br />

Certamente quelli che stiamo vivendo non sono tempi facili e<br />

anche la pubblica Amministrazione si trova a dover far fronte a<br />

vecchie e nuove esigenze potendo contare su fon<strong>di</strong> sempre più<br />

risicati.<br />

Passato un anno e mezzo dall'inse<strong>di</strong>amento dell'Amministrazione<br />

che rappresento, alcuni traguar<strong>di</strong> sono stati già raggiunti: la<br />

nuova scuola dell'infanzia è stata ultimata e i nostri bambini<br />

hanno potuto iniziare l'anno scolastico in un nuovo ambiente,<br />

accogliente e rispondente alle loro esigenze; la fermata ferroviaria<br />

è stata attivata; le piste ciclabili per Osio Sotto e Verdellino<br />

sono state realizzate ed è stata risistemata anche la ciclopista<br />

che porta alla piazzola ecologica; sono state organizzate<br />

numerose iniziative culturale ed educative (mostre, concerti,<br />

spettacoli teatrali e letture, rievocazioni, iniziative con le scuole<br />

- tra cui la giornata del verde pulito e gli incontri con i volontari<br />

della protezione civile -, gite, cene sociali, ecc.) che hanno<br />

permesso alla Comunità <strong>di</strong> vivere momenti <strong>di</strong> vicinanza e <strong>di</strong><br />

conoscenza; sono stati attivati nuovi servizi come lo spazio<br />

adulto-bambino, lo sportello sociale, il corso <strong>di</strong> italiano per<br />

stranieri, il progetto “Camminiamo insieme”; sono state organizzate<br />

serate sulla salute e la prevenzione e altre che hanno<br />

offerto l’opportunità ai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> partecipare alla stesura e<br />

realizzazione del Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio, occasione <strong>di</strong><br />

confronto tra amministratori e citta<strong>di</strong>nanza, e molto altro ancora.<br />

Ci sono molti altri traguar<strong>di</strong> da raggiungere, altre opere da realizzare<br />

e altre esigenze a cui far fronte. Stiamo lavorando intensamente<br />

per continuare il nostro operato <strong>di</strong> amministratori e<br />

per dare risposte positive alla citta<strong>di</strong>nanza.<br />

Uno dei nostri obiettivi prioritari per il prossimo anno è la ristrutturazione<br />

della vecchia scuola dell'infanzia, <strong>di</strong> cui abbiamo<br />

già il progetto definitivo: potremo così rispondere ai bisogni dei<br />

genitori, che richiedono il servizio <strong>di</strong> refezione, e a quelli della<br />

scuola, che necessita <strong>di</strong> altri laboratori.<br />

Dare risposte concrete ai citta<strong>di</strong>ni porta gli Amministratori,<br />

specie in vista della fine dell'anno, a voler “tirare le somme” <strong>di</strong><br />

LEVATE insieme 3<br />

quanto fatto. Non vi è nulla <strong>di</strong> autocelebrativo in ciò e, sebbene<br />

alcuni progetti siano stati pensati dalle Amministrazioni che ci<br />

hanno preceduto, è sincera la nostra gratificazione per aver<br />

raggiunto importanti obiettivi a sod<strong>di</strong>sfazione e beneficio dei<br />

levatesi <strong>di</strong> oggi e <strong>di</strong> domani. Perché se è vero che le opere e le<br />

“cose fatte” sono il segnale tangibile dell'attività <strong>di</strong> un'Amministrazione,<br />

dobbiamo ricordare anche che essere amministratori<br />

oggi, nell'epoca della complessità, significa costruire una rete<br />

<strong>di</strong> rapporti con tutti i citta<strong>di</strong>ni, così da creare le con<strong>di</strong>zioni per<br />

la piena realizzazione <strong>di</strong> ogni singola persona. <strong>Insieme</strong> con i<br />

citta<strong>di</strong>ni stessi, e non per conto loro.<br />

Il mio invito, allora, soprattutto in questo particolare momento<br />

dell'anno che avvicina le persone e le coscienze, è che possiamo<br />

stringerci sempre più, uniti da una generale concor<strong>di</strong>a, al <strong>di</strong><br />

là delle <strong>di</strong>vergenze d’opinione che pure esistono, per proiettarci<br />

verso il bene comune e la crescita della comunità levatese.<br />

Buon Natale a tutti!<br />

Il Sindaco<br />

Federica Bruletti<br />

L’Amministrazione comunale porge a tutti i<br />

citta<strong>di</strong>ni levatesi i più sinceri e sentiti auguri<br />

<strong>di</strong> buon Natale e felice anno nuovo.


CELEBRAZIONI PER IL 4 NOVEMBRE<br />

Riportiamo <strong>di</strong> seguito il <strong>di</strong>scorso pronunciato dal Sindaco Federica<br />

Bruletti in occasione delle celebrazioni per il 4 novembre,<br />

che a <strong>Levate</strong> si sono tenute la mattina <strong>di</strong> domenica 7 novembre.<br />

Un grazie agli Alpini e agli Artiglieri per il loro prezioso<br />

aiuto nell'organizzazione della manifestazione. Un ringraziamento<br />

anche ai bambini delle classi quarte e ai loro catechisti<br />

e catechiste per aver partecipato al momento del ricordo leggendo<br />

dei pensieri scritti per l'occorrenza..<br />

Veglia<br />

Un'intera nottata buttato vicino ad un compagno massacrato<br />

con la bocca <strong>di</strong>grignata volta verso il plenilunio<br />

con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio<br />

ho scritto lettere d'amore e non sono mai stato tanto attaccato<br />

alla vita.<br />

Con questa poesia scritta il 23 <strong>di</strong>cembre 1915 Giuseppe Ungaretti<br />

descrive, in pochi, efficacissimi versi, l'orrore della prima<br />

guerra mon<strong>di</strong>ale, che terminò il 4 novembre 1918 lasciandosi<br />

<strong>di</strong>etro un pesantissimo bilancio <strong>di</strong> vite umane perdute.<br />

Pochi giorni fa, mentre rileggevo questa poesia dalle immagini<br />

così crude, stu<strong>di</strong>ata sui banchi <strong>di</strong> scuola, mi sono ritrovata a<br />

pensare: chissà cosa avranno pensato realmente, cosa avranno<br />

visto e patito – e cosa tutt'oggi vedono e patiscono, in altre<br />

parti del mondo – tutti quei soldati, quei civili, quelle donne,<br />

quegli uomini e quei bambini che hanno vissuto o vivono in<br />

uno stato <strong>di</strong> guerra.<br />

C'è chi, come me, fortunatamente può solo immaginare cosa<br />

significhi essere in guerra, avere fame, avere sete, avere freddo,<br />

sentire il rumore delle bombe e delle mitragliatrici, vivere nella<br />

costante paura <strong>di</strong> morire.<br />

Oggi in qualche modo riviviamo quelle esperienze e siamo<br />

posti <strong>di</strong> fronte alle immagini <strong>di</strong> persone uccise, mutilate e deperite<br />

attraverso la televisione e attraverso internet, ma è come<br />

se questa sovraesposizione me<strong>di</strong>atica ci avesse reso in<strong>di</strong>fferenti.<br />

Guar<strong>di</strong>amo bambini che muoiono <strong>di</strong>laniati dalle mine antiuomo<br />

mentre consumiamo tranquillamente la nostra cena; tra un<br />

antipasto, un primo e un secondo parliamo <strong>di</strong> conflitti che<br />

sconvolgono il mondo da anni o perfino decenni. E se le immagini<br />

sono troppo cruente cambiamo canale e ci <strong>di</strong>straiamo pensando<br />

ad altro.<br />

Forse dovremmo considerare questa giornata un'occasione per<br />

non cambiare canale, né saltare quella pagina del giornale che<br />

ci <strong>di</strong>sturba. Un'occasione per non scappare <strong>di</strong> fronte alle dolorose<br />

immagini <strong>di</strong> persone morte o ferite, per mostrare a noi<br />

stessi e al mondo ciò che, purtroppo, i nostri soldati e i civili<br />

hanno patito durante il primo conflitto mon<strong>di</strong>ale e tutte le altre<br />

guerre in cui il nostro e altri paesi sono stati o sono coinvolti. È<br />

un orrore che si ripete continuamente, senza sosta.<br />

Oggi abbiamo la possibilità <strong>di</strong> riflettere sulla storia dell'Italia e<br />

<strong>di</strong> ringraziare chi, con il sacrificio della vita ci ha permesso <strong>di</strong><br />

vivere in un paese unito e democratico. Un'occasione per tramandare<br />

alle giovani generazioni un messaggio importante, un<br />

messaggio che dev'essere <strong>di</strong> pace, <strong>di</strong> speranza e <strong>di</strong> coesione.<br />

4<br />

LEVATE insieme


NATI PER LEGGERE <strong>2010</strong><br />

Il 20 novembre anche a <strong>Levate</strong> abbiamo festeggiato la giornata<br />

provinciale <strong>di</strong> “Nati per leggere”, ancora una volta grazie ai volontari<br />

del gruppo “Le pulcette mangiastorie”, che hanno allietato<br />

la mattinata con letture <strong>di</strong> fiabe e storie <strong>di</strong>vertenti.<br />

L’evento, cui ha partecipato un folto gruppo <strong>di</strong> persone (circa<br />

sessanta tra bambini e loro accompagnatori) è stato introdotto<br />

dal bibliotecario <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>, Cristian Vescovi, e dall’Assessore<br />

alle Politiche Educative e Culturali Stefano Asperti, che ne hanno<br />

illustrato il significato.<br />

Dal 1999, grazie all’alleanza tra bibliotecari e pe<strong>di</strong>atri e sulla<br />

scorta del progetto statunitense “Born to read”, l’iniziativa si<br />

propone <strong>di</strong> promuovere la lettura ad alta voce ai bambini <strong>di</strong> età<br />

compresa tra i 6 mesi e i 6 anni. Recenti ricerche scientifiche<br />

hanno, infatti, <strong>di</strong>mostrato che leggere ad alta voce, con una certa<br />

continuità, ai bambini in età prescolare ha una positiva influenza<br />

sia dal punto <strong>di</strong> vista relazionale (è una opportunità <strong>di</strong> relazione<br />

tra bambino e genitori) che da quello cognitivo (si sviluppano<br />

meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio<br />

e la capacità <strong>di</strong> lettura). Inoltre si consolida nel bambino<br />

l'abitu<strong>di</strong>ne a leggere che si protrae nelle età successive grazie<br />

all'approccio precoce legato alla relazione.<br />

Per chi fosse interessato, in biblioteca è ancora possibile ritirare<br />

alcuni materiali (libri da colorare, bibliografie, ecc.). Inoltre è<br />

allestito un apposito scaffale con i libri del progetto, <strong>di</strong>visi per<br />

tipologia e per età.<br />

LEVATE insieme 5<br />

NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA<br />

In biblioteca <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>, oltre al normale<br />

prestito <strong>di</strong> libri, è possibile<br />

prendere a prestito anche film,<br />

documentari, cartoni animati, serie<br />

TV, ecc. I DVD possono essere<br />

prestati per un periodo <strong>di</strong> 7 giorni,<br />

rinnovabili se non vi sono prenotazioni.<br />

Il materiale multime<strong>di</strong>ale può<br />

essere cercato nel catalogo e or<strong>di</strong>nato anche da altre biblioteche.<br />

Sia la ricerca sia l’or<strong>di</strong>ne possono essere effettuati da casa<br />

o recandosi in biblioteca. Per informazioni rivolgersi al personale<br />

bibliotecario.<br />

In questo periodo potete trovare in<br />

biblioteca <strong>di</strong>versi libri per bambini,<br />

ragazzi e adulti sul tema del<br />

Natale. Vi sono anche testi che<br />

forniscono idee su decorazioni,<br />

lavoretti, ecc. Se siete interessati<br />

li potrete trovare esposti su un<br />

tavolo vicino all’ingresso.<br />

In biblioteca potete trovare molte informazioni<br />

su corsi, eventi e attività che si svolgono<br />

a <strong>Levate</strong> o in provincia <strong>di</strong> Bergamo,<br />

su iniziative nazionali e su aspetti culturali<br />

in generale. Inoltre vi si possono leggere<br />

quoti<strong>di</strong>ani e riviste, e vi vengono organizzate<br />

regolarmente attività <strong>di</strong> promozione<br />

della lettura. Consultate le bacheche,<br />

prendete i volantini e opuscoli che si trovano<br />

negli espositori e chiedete al personale, sempre a vostra<br />

<strong>di</strong>sposizione.<br />

Molte volte gli utenti si soffermano<br />

esclusivamente sulle ultime novità,<br />

ma il patrimonio della biblioteca è<br />

molto più ricco e, a volte, anche molto<br />

più interessante. Prendetevi un po’<br />

<strong>di</strong> tempo per “frugare” tra gli scaffali e<br />

troverete dei tesori. Per trovare delle<br />

idee, lasciatevi guidare dalle bibliografie<br />

e dai percorsi <strong>di</strong> lettura preparati<br />

dalla biblioteca.


salute del bambino e <strong>di</strong>struggere i neuroni <strong>di</strong> un cervello<br />

ancora in formazione.<br />

6. Un preciso limite separa il consumo dall’abuso. È bene,<br />

dunque, “preparare” i giovani, informandoli su come lo stato<br />

psicofisico in<strong>di</strong>viduale peggiori sotto l’influenza <strong>di</strong> un abuso<br />

alcolico. Anche una banale serata in pizzeria può trasformarsi<br />

in una situazione a rischio quando si deve tornare a casa<br />

in motorino.<br />

7. Insegnare ai ragazzi a leggere le etichette, <strong>di</strong>scutere e analizzare<br />

con loro le bottiglie e le lattine da cui sono attirati per la<br />

forma, il colore e il sapore emancipa e responsabilizza i<br />

giovani. Serve anche a far sentire “più complici” genitori e<br />

figli e, al contempo, è un’occasione per evidenziare particolari<br />

importanti, spesso trascurati, come, ad esempio, la gradazione<br />

alcolica.<br />

8. Spiegare ai giovani che il nostro organismo richiede nel<br />

tempo quantità sempre maggiori <strong>di</strong> alcolici per provare le<br />

stesse esperienze <strong>di</strong> piacere. L’obiettivo <strong>di</strong> sentirsi più <strong>di</strong>sinvolti,<br />

loquaci ed euforici e “super” richiede quantità progressivamente<br />

crescenti. I bicchieri aumentano, si perde il<br />

controllo e si <strong>di</strong>venta inevitabilmente <strong>di</strong>pendenti dall’alcol.<br />

9. Coinvolgere i figli nell’organizzazione <strong>di</strong> una festa o <strong>di</strong> un<br />

semplice incontro può essere l’occasione per <strong>di</strong>mostrare<br />

che ci si può <strong>di</strong>vertire anche con le sole bevande analcoliche.<br />

10. I genitori dovrebbero attuare un approccio educativo e informativo<br />

lungo tutto il percorso <strong>di</strong> vita dei figli, orientandoli<br />

anche al consumo alternativo <strong>di</strong> bevande analcoliche<br />

(non solo a casa, ma anche al ristorante o in pizzeria), non<br />

favorendo un consumo precoce e dando sempre un esempio<br />

<strong>di</strong> moderazione.<br />

LEVATE insieme 7<br />

GIORNATA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA<br />

E DELL’ADOLESCENZA<br />

In occasione della giornata mon<strong>di</strong>ale dei <strong>di</strong>ritti dell’infanzia e<br />

dell’adolescenza, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>, in collaborazione con il<br />

C.A.G. “Spazio Aperto” e le associazioni sportive A.S.D. Calcio<br />

<strong>Levate</strong>, Virtus Oratorio <strong>Levate</strong> (minibasket) e Play & Enjoy<br />

Volley (minivolley/pallavolo), ha organizzato un pomeriggio <strong>di</strong><br />

gioco in palestra per bambini, ragazzi e adulti.<br />

Lo scopo era quello <strong>di</strong> permettere ai bambini e ragazzi <strong>di</strong> trascorrere<br />

un pomeriggio tra loro e con i genitori, scatenandosi<br />

in sane attività <strong>di</strong> gioco-sport. Al tempo stesso si voleva attirare<br />

l’attenzione su quei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> cui non sempre i bambini hanno<br />

goduto, anche qui dove viviamo, e <strong>di</strong> cui non tutti i bambini<br />

godono, anche al giorno d’oggi. Non bisogna, pertanto, dare<br />

per scontati i risultati ottenuti in questo campo, né bisogna mai<br />

abbassare la guar<strong>di</strong>a, perché anche nei paesi più “civili” si<br />

verificano episo<strong>di</strong> spiacevoli, quando non.<br />

Il nostro obiettivo—nostro in quanto collettività umana—<br />

dev’essere quello <strong>di</strong> una piena e reale attuazione dei principi<br />

(<strong>di</strong>ritto alla sopravvivenza, all’ascolto, alla non <strong>di</strong>scriminazione,<br />

al superiore interesse del bambino, ecc.) contenuti nella Convenzione<br />

sui <strong>di</strong>ritti dell’infanzia, approvata dall’ONU il 20 novembre<br />

1989 e ratificata da 193 paesi: il trattato sui <strong>di</strong>ritti umani<br />

più ratificato nella storia umana e il più importante strumento<br />

giuri<strong>di</strong>co a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti coloro che si battono per un<br />

mondo in cui ogni bambino e ogni bambina abbiano le medesime<br />

opportunità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare protagonisti del proprio futuro.<br />

Per la giornata, che ha avuto un successo notevole, vogliamo<br />

ringraziare, oltre alle associazioni sportive, anche i ragazzi del<br />

C.A.G., per l’aiuto prestato e per aver fornito alcune idee preziose<br />

idee, e tutti i bambini, ragazzi e adulti che hanno partecipato.


ALCOLICI, ISTRUZIONI PER L’USO:<br />

UN DECALOGO PER I GENITORI<br />

I giovani sono una fascia <strong>di</strong> popolazione estremamente vulnerabile<br />

ai rischi legati al consumo <strong>di</strong> bevande alcoliche. Rischi<br />

spesso assunti inconsapevolmente e sempre più frequentemente<br />

influenzati dalla società, dai mezzi <strong>di</strong> comunicazione,<br />

dalla pubblicità, dalle pressioni familiari. L’alcol, a <strong>di</strong>fferenza<br />

degli altri principali fattori <strong>di</strong> rischio, gode <strong>di</strong> un’accettazione<br />

sociale e <strong>di</strong> una familiarità e popolarità legate alla cultura italiana<br />

del bere. Oggi si può affermare senza ombra <strong>di</strong> dubbio che,<br />

a fronte delle mo<strong>di</strong>ficate abitu<strong>di</strong>ni e modelli <strong>di</strong> consumo e della<br />

più ampia <strong>di</strong>sponibilità e offerta <strong>di</strong> bevande alcoliche, i giovani<br />

(e spesso anche gli adulti e tra questi le donne in particolare)<br />

hanno adottato modelli <strong>di</strong> consumo che, separando il bere dalla<br />

ritualità dei pasti, hanno trasformato il significato originale del<br />

bere in un valore comportamentale prevalentemente legato<br />

all’uso <strong>di</strong> alcolici in funzione degli effetti che essi sono in grado<br />

<strong>di</strong> esercitare: l’alcol è usato per sentirsi più sicuri, più loquaci,<br />

per facilitare le relazioni interpersonali, per apparire più<br />

emancipati e più “trendy”, per essere più facilmente accettati<br />

dal gruppo o, in alcuni casi, per conquistare un ruolo <strong>di</strong><br />

(presunta) leadership tra i pari.<br />

Cosa fare per riuscire a “svalorizzare” queste rischiose tendenze?<br />

Come comunicare ai giovani i rischi legati a stili <strong>di</strong> consumo<br />

che danneggiano la salute? Come aumentare la capacità<br />

critica dei ragazzi che, a causa della loro inesperienza, non<br />

hanno ancora un adeguato autocontrollo sui limiti da non superare?<br />

Alcune riflessioni sulle <strong>di</strong>namiche legate alla cultura giovanile<br />

del bere e alla <strong>di</strong>ffusione del consumo <strong>di</strong> alcolici possono<br />

essere <strong>di</strong> aiuto a identificare alcuni punti chiave da proporre<br />

ai giovani, cercando <strong>di</strong> sollecitare in loro curiosità e, soprattutto,<br />

una reazione positiva. Il “decalogo” qui sotto riportato sintetizza<br />

gli elementi fondamentali <strong>di</strong> una strategia informativa per<br />

la famiglia. Chi fosse interessato ad approfon<strong>di</strong>re gli argomenti<br />

proposti può visitare il sito web “Epicentro” dell'Istituto Superiore<br />

<strong>di</strong> Sanità: http://www.epicentro.iss.it/alcol/.<br />

1. I giovani per natura sono poco inclini al conformismo. È<br />

bene, allora, sfruttare questa naturale pre<strong>di</strong>sposizione per<br />

osservare, ascoltare e “smontare” con loro la pubblicità<br />

sugli alcolici trasmesse dai me<strong>di</strong>a. Può essere un ottimo<br />

esempio per incrementare la capacità critica su ciò che la<br />

pubblicità promette e che poi, <strong>di</strong> fatto, non può mantenere e<br />

non trova riscontro nella realtà quoti<strong>di</strong>ana.<br />

2. I ragazzi sempre più frequentemente bevono per superare<br />

<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> relazione e assumere un ruolo all’interno del<br />

gruppo. Quando gli alcolici acquistano un valore <strong>di</strong> uso,<br />

comportamentale, e non <strong>di</strong> consumo, ai genitori spetta un<br />

ruolo chiave: dare il buon esempio, creando un ambiente<br />

familiare in cui la presenza dell’alcol è visibile, ma <strong>di</strong>screta<br />

ed il consumo è sempre moderato.<br />

3. Parlare ai giovani, fin da quando sono bambini, dei danni e<br />

dei rischi legati al consumo <strong>di</strong> alcolici è essenziale. Esor<strong>di</strong>re<br />

con questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorsi in età adolescenziale, quando<br />

tutto è soggetto a critica e identificato dai giovani come frutto<br />

dell’“esagerazione” dei genitori, può ottenere l’effetto<br />

opposto a quello desiderato.<br />

4. Insegnare ai giovani che prima dei 15 anni l’apparato <strong>di</strong>gerente<br />

non è ancora in grado <strong>di</strong> “smontare” l’alcol, perché il<br />

sistema enzimatico non è completamente sviluppato. Le<br />

ragazze inoltre, e in generale tutte le donne, sono in grado <strong>di</strong><br />

eliminare solo la metà <strong>di</strong> una dose d’alcol che riesce a metabolizzare<br />

un uomo.<br />

5. Sia le adolescenti che le donne adulte devono sapere che<br />

l’alcol nuoce al feto. Il nascituro non è dotato <strong>di</strong> sistemi<br />

enzimatici capaci <strong>di</strong> smaltire l’alcol. Sono sufficienti due<br />

bicchieri <strong>di</strong> bevanda alcolica al giorno per pregiu<strong>di</strong>care la<br />

6<br />

LEVATE insieme


NUOVI PC A SCUOLA:<br />

“DEBUTTA” IL SOFTWARE LIBERO<br />

Nel mese <strong>di</strong> novembre sono arrivati a scuola i nuovi computer<br />

per il laboratorio <strong>di</strong> informatica. Sono state installate venti postazioni,<br />

tutte dotate <strong>di</strong> connessione internet. Inoltre sono stati<br />

acquistati due nuovi portatili per gli alunni con <strong>di</strong>sabilità, nonché<br />

per specifiche attività <strong>di</strong>dattiche.<br />

Nell’occasione si è scelto <strong>di</strong> installare su tutti i computer fissi<br />

software libero, a cominciare dal sistema operativo. In questo<br />

caso la scelta è ricaduta sulla <strong>di</strong>stribuzione Linux Ubuntu<br />

(versione 10.10, rilasciata a ottobre <strong>di</strong> quest’anno). Si tratta <strong>di</strong><br />

un primo passo verso la <strong>di</strong>ffusione, anche a <strong>Levate</strong>, della filosofia<br />

che sta alla base dell’utilizzo <strong>di</strong> tale software, così come<br />

già avviene in altre parti del mondo e d'Italia (prime fra tutte le<br />

scuole della Provincia autonoma <strong>di</strong> Bolzano).<br />

Che cos'è il software libero?<br />

Con l'espressione “software libero” ci si riferisce alla libertà<br />

dell'utente <strong>di</strong> eseguire, copiare, <strong>di</strong>stribuire, stu<strong>di</strong>are, cambiare<br />

e migliorare il software. In particolare si fa riferimento a quattro<br />

tipi <strong>di</strong> libertà:<br />

• Libertà <strong>di</strong> eseguire il programma, per qualsiasi scopo<br />

(libertà 0).<br />

• Libertà <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are come funziona il programma, e adattarlo<br />

alle proprie necessità (libertà 1).<br />

• Libertà <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>stribuire copie in modo da aiutare il prossimo<br />

(libertà 2).<br />

• Libertà <strong>di</strong> migliorare il programma, e <strong>di</strong>stribuirne pubblicamente<br />

i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità<br />

ne tragga beneficio (libertà 3).<br />

Perché si dovrebbe usare il software libero nella scuola?<br />

Quando si <strong>di</strong>scute dell'applicabilità del software libero alla <strong>di</strong>dattica<br />

e del suo uso nel mondo della scuola è utile <strong>di</strong>stinguere<br />

due aspetti, cioè l’uso del software libero per insegnare infor-<br />

matica e l’uso dello stesso come piattaforma per<br />

l’insegnamento <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>scipline.<br />

Nel primo caso l’esistenza <strong>di</strong> sistemi software <strong>di</strong> cui si possa<br />

analizzare e mo<strong>di</strong>ficare il sorgente è sicuramente molto utile a<br />

chi voglia insegnare gli aspetti più tecnici dell’informatica.<br />

Nel secondo caso vi sono però altri aspetti <strong>di</strong> carattere <strong>di</strong>dattico,<br />

tecnico, etico, economico che vanno tenuti in considerazione.<br />

Innanzitutto, lo studente è più consapevole <strong>di</strong> ciò che fa, <strong>di</strong><br />

quali sono le modalità <strong>di</strong> funzionamento <strong>di</strong> coman<strong>di</strong> e procedure,<br />

<strong>di</strong> qual è la struttura del software. La <strong>di</strong>sponibilità del sorgente<br />

e le quattro libertà permettono, inoltre, al docente ed allo<br />

studente <strong>di</strong> “metterci le mani”, apportando mo<strong>di</strong>fiche funzionali<br />

alle proprie esigenze e favorendo la crescita autonoma<br />

dell’allievo. Cosa non trascurabile, gli studenti possono portare<br />

lo strumento a casa, copiandolo e <strong>di</strong>stribuendolo senza violare<br />

alcuna licenza, quin<strong>di</strong> in modo legale.<br />

Oltre a queste motivazioni ve ne sono altre <strong>di</strong> carattere economico<br />

(scuole e Comuni non devono sostenere i pesanti costi<br />

delle licenze d’uso <strong>di</strong> software proprietario; si possono utilizzare<br />

anche macchine obsolete, ecc.), etico (educazione alla legalità,<br />

evitando le logiche del "sottobanco" e della pirateria; la<br />

libertà da interessi economici; libertà <strong>di</strong> insegnamento e autonomia<br />

<strong>di</strong>dattica; il rispetto dei criteri <strong>di</strong> uguaglianza ed equità:<br />

il software libero consente l'accesso al mondo informatico a più<br />

persone) e culturale.<br />

Cosa importantissima, la filosofia del software libero e del software<br />

open source (dove il co<strong>di</strong>ce sorgente è accessibile e<br />

mo<strong>di</strong>ficabile) si basa su un concetto <strong>di</strong> solidarietà tra utenti: se<br />

ho <strong>di</strong>fficoltà mi rivolgo ad altri utenti e loro mi aiutano e io a<br />

mia volta aiuterò qualcun altro; e ancora, se io ho un software<br />

interessante e utile, lo con<strong>di</strong>vido con gli altri senza infrangere<br />

la legge.<br />

Alla luce <strong>di</strong> ciò, la speranza è che i computer possano essere<br />

sfruttati al meglio delle proprie potenzialità, senza considerarli<br />

né mostri da temere, né <strong>di</strong>vinità da adorare, né semplici oggetti<br />

per il <strong>di</strong>vertimento e poco più. Essi vanno invece valorizzati<br />

come strumenti utili alla <strong>di</strong>dattica, utili supporti anche per materie<br />

<strong>di</strong>verse dall'informatica. Strumenti che a volte possono<br />

accorciare le <strong>di</strong>stanze che ci separano dagli angoli più remoti<br />

del nostro mondo.<br />

L’Assessore alle Politiche Educative e Culturali<br />

Stefano Asperti<br />

8<br />

LEVATE insieme


LA ROBOTICA ENTRA IN CLASSE<br />

Dopo i corsi <strong>di</strong> recupero effettuati durante il periodo agostosettembre,<br />

sono stati avviati i vari percorsi progettuali rivolti<br />

agli allievi della Scuola Secondaria <strong>di</strong> Primo Grado <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>.<br />

Gli alunni sono impegnati in percorsi <strong>di</strong>: informatica, giochi<br />

matematici, robotica, arte e sport.<br />

In questo contesto una menzione particolare la merita il progetto<br />

<strong>di</strong> robotica, in quanto quella <strong>di</strong> <strong>Levate</strong> è una delle poche<br />

scuole che hanno attivato un percorso <strong>di</strong> questo tipo.<br />

Già l'anno scorso il progetto sulla continuità tra scuola dell'infanzia<br />

e scuola primaria era stato imperniato sul racconto <strong>di</strong><br />

Isaac Asimov “Robotolo”, la storia <strong>di</strong> un cane robot, e aveva<br />

visto l'ultima visita dei bambini della scuola dell'infanzia alla<br />

scuola primaria allietata da un Robotolo vero, costruito dai ragazzi<br />

delle classi terze della Scuola Secondaria <strong>di</strong> Primo Grado.<br />

Quest'anno la robotica è entrata a tutti gli effetti tra le materie<br />

opzionali della scuola Secondaria <strong>di</strong> Primo Grado, coinvolgendo<br />

gli alunni delle classi seconde e terze inseriti nel gruppo<br />

dell'eccellenza matematica.<br />

Durante le lezioni <strong>di</strong> robotica è stato possibile progettare, costruire<br />

e programmare “Robodrillo”, un coccodrillo robot che<br />

<strong>di</strong>fende il suo territorio e “Roby”, un robot dalle sembianze<br />

umane che si muove e lancia palline colorate quando vede il<br />

colore verde .<br />

LEVATE insieme 9<br />

Prof.ssa Filomena Caserta<br />

Scuola Secondaria <strong>di</strong> Primo Grado<br />

VALUTAZIONI INVALSI: GLI ALUNNI<br />

DI LEVATE VANNO ALLA GRANDE!<br />

Sono stati restituiti i dati relativi ai risultati delle prove<br />

INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema<br />

Educativo <strong>di</strong> Istruzione e Formazione) degli alunni delle<br />

scuole primaria e secondaria <strong>di</strong> primo grado <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>.<br />

Di seguito pubblichiamo i dati della sola scuola secondaria<br />

<strong>di</strong> primo grado. Sul sito dell’Istituto Comprensivo <strong>di</strong><br />

Osio Sopra (<strong>di</strong> cui fa parte la scuola <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>) è possibile<br />

visionare alcuni grafici che permettono <strong>di</strong> rendersi conto<br />

in modo imme<strong>di</strong>ato dei risultati ottenuti dalle nostre<br />

scuole. Per chi desiderasse consultarli l’in<strong>di</strong>rizzo del sito<br />

è http://www.ic-osiosopra.it/.<br />

Dai dati e dai grafici si nota, comunque, che gli studenti<br />

<strong>di</strong> <strong>Levate</strong> hanno ottenuto risultati superiori (in alcuni casi<br />

nettamente superiori) alla me<strong>di</strong>a nazionale, a quella lombarda<br />

e a quella dell’Italia del nord-ovest.<br />

Classi prime<br />

Classi terze<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

<strong>Levate</strong><br />

Me<strong>di</strong>a<br />

nazionale<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

Lombar<strong>di</strong>a<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

Nord-Ovest<br />

Italiano 68,5% 60,8% 63,6% 63,4%<br />

Matematica<br />

57,4% 50,9% 54,2% 53,8%<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

<strong>Levate</strong><br />

Me<strong>di</strong>a<br />

nazionale<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

Lombar<strong>di</strong>a<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

Nord-Ovest<br />

Italiano 71,6 % 60,2% 65,0% 64,0%<br />

Matematica<br />

58,7% 51,0% 56,0% 55,0%


A SCUOLA DI SICUREZZA CON I VO-<br />

LONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE<br />

Si è svolta la mattina del 13 novembre, con la presenza delle<br />

classi terze, quarte e quinte della scuola primaria <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>, la<br />

prima iniziativa del progetto “Territorio Sicuro”, nato all'interno<br />

del Coor<strong>di</strong>namento dei Sindaci aderenti al Gruppo Intercomunale<br />

<strong>di</strong> Protezione Civile Area Dalmine-Zingonia e patrocinato<br />

dalla Provincia <strong>di</strong> Bergamo-Assessorato alla Protezione Civile.<br />

Il progetto, che ha ricevuto anche il plauso del Prefetto <strong>di</strong> Bergamo,<br />

si pone nel solco delle linee guida emanate dalla Presidenza<br />

del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione<br />

Civile per quanto concerne le attività <strong>di</strong> previsione e prevenzione,<br />

nonché <strong>di</strong> informazione alla popolazione residente in territori<br />

dove sono inse<strong>di</strong>ati stabilimenti industriali a rischio <strong>di</strong> incidente<br />

rilevante (RIR).<br />

L'obiettivo è quello <strong>di</strong> creare una sinergia continua con le <strong>di</strong>tte<br />

chimiche presenti sul territorio, organizzando incontri finalizzati<br />

alla conoscenza delle loro attività e lavorazioni, così da poter<br />

fornire informazioni chiare e corrette alla popolazione (opuscoli<br />

informativi, esercitazioni, incontri con le scuole, ecc.).<br />

Il progetto "Territorio sicuro” vuol far comprendere ai citta<strong>di</strong>ni<br />

che la gestione della sicurezza si sviluppa su vari livelli e con il<br />

contributo <strong>di</strong> soggetti <strong>di</strong>versi, sia pubblici sia privati, coor<strong>di</strong>nati<br />

tra loro. Inoltre ogni singolo citta<strong>di</strong>no può agire per la propria<br />

sicurezza e salute e per quelle dei propri famigliari adottando i<br />

comportamenti corretti, in<strong>di</strong>cati dagli organismi preposti.<br />

Il progetto “Territorio Sicuro”, è il primo <strong>di</strong> questo tipo nella<br />

Provincia <strong>di</strong> Bergamo. <strong>Levate</strong>, a sua volta, è il primo <strong>Comune</strong><br />

nel territorio provinciale ad avere aderito formalmente (con<br />

delibera <strong>di</strong> Giunta del 18 ottobre) al progetto e ad averlo reso<br />

imme<strong>di</strong>atamente operativo, insieme al Gruppo Intercomunale <strong>di</strong><br />

Protezione Civile Area Dalmine-Zingonia e alle <strong>di</strong>tte SABO<br />

S.p.a. e BRENNTAG S.p.a., industrie classificate come ad alto<br />

rischio <strong>di</strong> incidente rilevante.<br />

Il 13 novembre i bambini delle classi terze, quarte e quinte<br />

della scuola primaria <strong>di</strong> <strong>Levate</strong> hanno incontrato i volontari della<br />

Protezione Civile dell'Area Dalmine–Zingonia, con la loro<br />

coor<strong>di</strong>natrice Raffaella Cattaneo, il Sindaco <strong>di</strong> <strong>Levate</strong> Federica<br />

Bruletti e gli assessori Emma Ferri e Stefano Asperti, i rappresentanti<br />

delle <strong>di</strong>tte SABO S.p.a. e BRENNTAG S.p.a. Era presente,<br />

inoltre, Clau<strong>di</strong>a Maria Terzi, Sindaco <strong>di</strong> Dalmine, <strong>Comune</strong><br />

capofila del Gruppo Intercomunale <strong>di</strong> Protezione Civile Area<br />

Dalmine-Zingonia.<br />

Dopo un breve saluto del Sindaco <strong>di</strong> <strong>Levate</strong> Federica Bruletti,<br />

Raffaella Cattaneo ha spiegato ai bambini il concetto <strong>di</strong><br />

“rischio” e ha mostrato loro le varie componenti della protezione<br />

civile, tra cui il nucleo antincen<strong>di</strong>o e quello per l'intervento<br />

in caso <strong>di</strong> incidente chimico. Era inoltre presente un'unità della<br />

Protezione Civile a cavallo, incaricata della costante sorveglianza<br />

del territorio per prevenire problematiche <strong>di</strong> natura idrogeologica.<br />

I volontari a cavallo erano accompagnati dalla simpatica<br />

mascotte del gruppo, il piccolo pony Patrick.<br />

Attraverso una breve esercitazione è stato inoltre mostrato ai<br />

bambini come avviene lo spegnimento <strong>di</strong> un incen<strong>di</strong>o. Infine,<br />

dopo una piccola merenda, a ciascun bimbo sono stati consegnati<br />

dei gadget del progetto “Territorio Sicuro”, realizzati con il<br />

contributo delle <strong>di</strong>tte, e il manuale “Mario il Volontario”, pensato<br />

dalla Provincia <strong>di</strong> Bergamo appositamente per i bambini <strong>di</strong><br />

quell'età. Il libretto è stato <strong>di</strong>stribuito ai presenti, invitando anche<br />

le insegnanti ad un lavoro <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento sui concetti<br />

<strong>di</strong> pericolo ed evento pericoloso e sui comportamenti da tenere<br />

in caso <strong>di</strong> incidente o situazioni <strong>di</strong> rischio.<br />

Si è trattato <strong>di</strong> un primo momento informativo per la popolazione,<br />

in questo caso quella più giovane, che ci si augura abbia<br />

saputo comunicare un messaggio semplice ma importante: “Il<br />

pericolo, se lo conosci, sai come affrontarlo. Ricordati, inoltre,<br />

che accanto a te lavorano tante persone per garantirti tranquillità,<br />

serenità e, soprattutto sicurezza".<br />

10<br />

Emma Ferri<br />

Stefano Asperti<br />

Raffaella Cattaneo<br />

LEVATE insieme


ANZIANI, ATTENTI ALLE TRUFFE!<br />

Non è una novità che i tempi cambino e che il mondo in cui<br />

viviamo non sia più quello <strong>di</strong> una volta. Se in molti campi si<br />

sono fatti enormi passi avanti, in altri si fanno passi “da gambero”,<br />

come nel caso <strong>di</strong> alcune situazioni spiacevoli <strong>di</strong> cui sono<br />

spesso vittime gli anziani. Persone che, quando erano giovani,<br />

sono cresciute in un mondo che insegnava il rispetto verso<br />

chi aveva una certa età. La realtà o<strong>di</strong>erna, però, purtroppo non è<br />

sempre così generosa.<br />

Dico questo perché sono numerosi gli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> truffe agli<br />

anziani che, sfortunatamente, si verificano quoti<strong>di</strong>anamente e<br />

non hanno risparmiato nemmeno la nostra piccola comunità.<br />

Riportiamo <strong>di</strong> seguito alcuni accorgimenti che è utile seguire<br />

per cercare <strong>di</strong> scongiurare il pericolo <strong>di</strong> essere derubati dei<br />

vostri sol<strong>di</strong>:<br />

Non fate entrare nessuno che non conoscete e che si presenta<br />

come amico <strong>di</strong> famiglia o dei vostri figli (i vostri figli vi avrebbero<br />

avvertiti). Non fateli entrare nemmeno quando insistono<br />

chiedendovi come mai non li riconoscete (è una tattica per<br />

mettervi a <strong>di</strong>sagio e spingervi ad aprire la porta o il cancello).<br />

Attenti quando le persone cominciano a parlare a raffica (è un<br />

modo per <strong>di</strong>strarvi e per convincervi per sfinimento).<br />

I ven<strong>di</strong>tori porta a porta ormai non esistono più (magari cercano<br />

<strong>di</strong> convincervi a comprare calzini, tovaglie, lenzuola, ma una<br />

volta che li farete entrare quelle cose le pagherete a caro prezzo).<br />

Diffidate delle persone che propongono facili guadagni attraverso<br />

investimenti o altro, anche se sembrano ben curate e perbene.<br />

Non firmate nulla senza prima aver consultato parenti o<br />

amici o aver sottoposto il contratto ad un avvocato <strong>di</strong> fiducia.<br />

Non fornite mai informazioni personali, anche per telefono; non<br />

prendete appuntamenti con chi vi propone <strong>di</strong> illustrare prodotti<br />

da acquistare, specialmente se siete soli in casa. Se avete dubbi<br />

non esitate a chiedere l’intervento dei carabinieri o della<br />

polizia, telefonando al 112 o al 113.<br />

Prima <strong>di</strong> aprire la porta verificate l’identità della persona, controllando<br />

dallo spioncino e utilizzando sempre la catena <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Anche se la persona si presenta con una <strong>di</strong>visa, richiedetene<br />

le generalità e contattate telefonicamente l’ente al quale<br />

<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> appartenere per verificarne l’atten<strong>di</strong>bilità. Se possibile,<br />

durante la visita fatevi assistere dal portiere o da un vicino. Ricordate<br />

che nessun Ente richiede il pagamento <strong>di</strong> tasse o bollette,<br />

effettua rimborsi o sostituisce banconote false date erroneamente<br />

mandando addetti a casa degli utenti.<br />

Evitate strade isolate e poco illuminate e <strong>di</strong> portare borse e<br />

LEVATE insieme 11<br />

pacchi pesanti che impe<strong>di</strong>scono <strong>di</strong> muoversi con facilità. Prestate<br />

attenzione alle persone che incrociate.<br />

Se avete l’impressione <strong>di</strong> essere seguiti, entrate in un negozio o<br />

chiedete aiuto ai passanti o a un poliziotto.<br />

Camminando sul marciapiede preferite il senso opposto alla<br />

marcia dei veicoli e tenetevi dalla parte più vicina al muro.<br />

Evitate <strong>di</strong> fare sfoggio <strong>di</strong> orecchini e altri gioielli vistosi e <strong>di</strong><br />

portare con voi molto denaro; se è inevitabile, cercate <strong>di</strong> non<br />

tenere tutto il denaro solo nel portafogli, ma <strong>di</strong>stribuitelo tra<br />

borsa, tasche, ecc.<br />

Uscendo dalla posta o dalla banca controllate che non ci sia<br />

nessuno in attesa e non soffermatevi con chi chiede informazioni.<br />

In autobus utilizzate solo borse che si chiudono bene e tenetele<br />

strette a voi, così come quando siete in fila o in posti molto<br />

affollati.<br />

L'attività <strong>di</strong> chiromanti, veggenti ed esperti <strong>di</strong> astrologia a volte<br />

può nascondere delle vere e proprie truffe. Non date mai i vostri<br />

dati personali, non firmate nulla e cercate <strong>di</strong> non farvi abbindolare<br />

da immagini e "stregonerie" fasulle.<br />

Cari anziani, non permettete che dei <strong>di</strong>sonesti vi tolgano l'amore<br />

per gli altri e vi procurino dolore. Se è vero che ci sono persone<br />

malvagie, è anche vero che ci sono ancora molte persone<br />

oneste e rispettose. Diffidate e state alla larga da chi cerca <strong>di</strong><br />

truffarvi, seguendo i consigli sopra riportati. Continuate, invece,<br />

ad apprezzare e ad avere fiducia in chi vi stima, vi vuole bene,<br />

vi porta rispetto.<br />

Non lasciate che dei vili truffatori vi derubino dei vostri sol<strong>di</strong> e<br />

soprattutto della vostra fiducia nel prossimo.<br />

Antonio Ferrari


NUOVO ACCORDO SUL TORRENTE<br />

MORLETTA<br />

Uno degli obiettivi <strong>di</strong> quest’Amministrazione è stato fin dal<br />

principio quello <strong>di</strong> riprendere, approfon<strong>di</strong>re e concretizzare gli<br />

stu<strong>di</strong> per il recupero e la valorizzazione del torrente Morletta,<br />

frutto <strong>di</strong> un precedente protocollo <strong>di</strong> intesa stipulato fra Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a, Consorzio <strong>di</strong> Bonifica, Provincia <strong>di</strong> Bergamo e<br />

Comuni interessati dal tracciato del torrente, con <strong>Levate</strong> come<br />

<strong>Comune</strong> capofila. Sono quin<strong>di</strong> ripresi i contatti con il Consorzio<br />

<strong>di</strong> Bonifica, con la Regione Lombar<strong>di</strong>a – STER (Struttura Sviluppo<br />

del Territorio) <strong>di</strong> Bergamo e con tutti gli altri Comuni<br />

firmatari per capire come proseguire il percorso e approfon<strong>di</strong>re<br />

l'analisi dei molteplici aspetti riguardanti il torrente Morletta.<br />

Un primo risultato sarà la firma <strong>di</strong> un accordo <strong>di</strong> collaborazione<br />

tra la Regione Lombar<strong>di</strong>a – STER <strong>di</strong> Bergamo, Provincia <strong>di</strong> Bergamo,<br />

Consorzio <strong>di</strong> Bonifica e i Comuni toccati dal Morletta,<br />

che mira a promuovere uno stu<strong>di</strong>o idrogeologico e idraulico<br />

dell'intero tracciato del corso d'acqua, me<strong>di</strong>ante un'analisi dei<br />

dati sulla portata e sulla qualità delle acque (caratteristiche e<br />

quantità degli scarichi nell'alveo), ecc. Nell'accordo è previsto<br />

un cospicuo intervento economico da parte degli enti sovracomunali<br />

(Regione Lombar<strong>di</strong>a – STER, Consorzio <strong>di</strong> Bonifica,<br />

Provincia <strong>di</strong> Bergamo, UNIACQUE) nonché il contributo dei<br />

Comuni e dell'Agenda 21 area Dalmine - Zingonia.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o sarà in grado <strong>di</strong> fornire in<strong>di</strong>cazioni concrete sulle<br />

soluzioni ad alcuni dei problemi che da sempre affliggono i<br />

territori attraversati dal Morletta (esondazioni, scarichi inquinanti,<br />

ecc.) e sulle modalità <strong>di</strong> riqualificazione del torrente<br />

stesso, nei punti in cui risulta degradato, e dei contesti circostanti.<br />

Inoltre sarà uno strumento utilissimo, che consentirà a<br />

ciascun <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> accedere ai ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> finanziamento per la<br />

risoluzione delle criticità rilevate sul territorio. In particolare,<br />

per quanto riguarda il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>, si potrà pensare a<br />

interventi risolutivi per il problema delle esondazioni, noto per i<br />

<strong>di</strong>sagi causati nel centro abitato. Inoltre, questo documento<br />

(insieme a quello precedente) sarà <strong>di</strong> fondamentale importanza<br />

quando saremo convocati ai tavoli istituzionali per esprimere le<br />

nostre considerazioni sulle infrastrutture sovracomunali<br />

(Autostrade Bergamasche e Gronda Est ferroviaria) che pendono<br />

come una spada <strong>di</strong> Damocle sul territorio agreste a nord–<br />

ovest del nostro comune. Sappiamo benissimo le conseguenze<br />

che avrà il passaggio <strong>di</strong> tali infrastrutture sul territorio agricolo,<br />

rimasto miracolosamente e fortunatamente intatto nel corso del<br />

tempo e solcato non solo dal torrente Morletta ma anche da<br />

altri corsi d'acqua (rogge Morlana, Colleonesca, Ponte Perduto<br />

<strong>di</strong> Monasterolo): intere aree con filari d'alberi e corsi d'acqua<br />

ridotte a fazzoletti <strong>di</strong> terra rinchiusi tra la strada e la ferrovia,<br />

corsi d'acqua intubati e deviati dal loro letto naturale, rive <strong>di</strong>strutte,<br />

fauna e flora che spariranno definitivamente dal loro<br />

habitat naturale.<br />

Riteniamo doveroso muoverci e farci trovare pronti, con qualunque<br />

strumento, per far comprendere, in tutte le se<strong>di</strong> istituzionali,<br />

il pregio paesaggistico <strong>di</strong> un territorio agreste ancora<br />

intatto alle porte <strong>di</strong> Bergamo.<br />

FOCUS: L’ACCORDO PRECEDENTE<br />

12<br />

Emma Ferri<br />

Voluto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Levate</strong> fin dal 2005, il precedente protocollo<br />

<strong>di</strong> intesa, che prevedeva un'analisi dell'asta del Torrente<br />

Morletta, è <strong>di</strong> fatto il precursore dell'accordo <strong>di</strong> collaborazione<br />

che sarà stipulato a breve: il finanziamento <strong>di</strong> 40.000 euro da<br />

parte della Regione Lombar<strong>di</strong>a ha permesso <strong>di</strong> incaricare gli<br />

esperti del Centro Stu<strong>di</strong> sul Territorio “Lelio Pagani” dell'Università<br />

<strong>di</strong> Bergamo affinché conducessero un'analisi dei <strong>di</strong>versi<br />

aspetti naturalistici del sistema Morletta (paesaggio, acque,<br />

storia, agricoltura, etc...).<br />

Lo stu<strong>di</strong>o, si è concluso a marzo del 2009 con la consegna del<br />

rapporto finale al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>. Gli approfon<strong>di</strong>menti relativi<br />

alle <strong>di</strong>verse criticità del torrente, che saranno oggetto del<br />

prossimo stu<strong>di</strong>o, se correlati agli aspetti presi in considerazione<br />

nel primo rapporto, permetteranno <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizione<br />

un documento forte, utile per intraprendere azioni <strong>di</strong> recupero e<br />

valorizzazione del torrente Morletta<br />

LEVATE insieme


AGGIORNAMENTI SUL PATTO DEI<br />

SINDACI<br />

Come già ampiamente comunicato dai mezzi <strong>di</strong> informazione<br />

locali, la provincia <strong>di</strong> Bergamo, con i circa ottanta Comuni aderenti<br />

all'iniziativa “Il patto dei sindaci”, ha ottenuto una prima<br />

tranche dei fon<strong>di</strong> stanziati dalla fondazione Cariplo. Questa, con<br />

un importo <strong>di</strong> circa un milione <strong>di</strong> euro, servirà a finanziare i<br />

piani <strong>di</strong> azione per l'energia sostenibile (SEAP o PAES). Il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Levate</strong> risulta essere, per una quota parte, tra i beneficiari<br />

<strong>di</strong> tali finanziamenti. In ragione dell'ottimizzazione territoriale<br />

richiesta dallo stesso bando Cariplo, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Levate</strong><br />

è stato aggregato a due Comuni limitrofi, Verdello e Osio Sotto.<br />

Ora spetta alla Provincia e ai Comuni entrare nella fase operativa.<br />

Il primo impegno riguarda la raccolta dei dati che ci consentiranno<br />

<strong>di</strong> comprendere quanta CO2 stiamo producendo a<br />

fronte dei consumi energetici.<br />

A titolo informativo portiamo a conoscenza della citta<strong>di</strong>nanza il<br />

bilancio comunale - basato sul sistema SIRENA (Sistema Informativo<br />

Regionale ENergia Ambiente) - delle emissioni <strong>di</strong> gas<br />

serra (espresse come CO2 equivalente) connesse agli usi energetici<br />

finali per l’anno 2007. La componente residenziale ha<br />

contribuito per circa 5,92 kt/a <strong>di</strong> CO2eq mentre nel suo complesso<br />

<strong>Levate</strong> ha “prodotto” circa 28 kt/a <strong>di</strong> gas climalteranti<br />

(metodo basato sul quantitativo <strong>di</strong> gas serra prodotto, calcolato<br />

in base ai consumi energetici; restituisce una fotografia degli<br />

usi energetici finali in termini <strong>di</strong> CO2eq).<br />

Come si può notare, la componente residenziale ha un <strong>di</strong>screto<br />

ruolo, essendo la seconda per quantità <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> CO2 .<br />

Ma cosa si può fare nell'imme<strong>di</strong>ato per contribuire alla riduzione<br />

dei gas climalteranti?<br />

LEVATE insieme 13<br />

Alcune piccole azioni quoti<strong>di</strong>ane possono essere riassunte<br />

attraverso le seguenti parole chiave:<br />

Abbassa – Spegni – Ricicla – Cammina<br />

Potete trovare un elenco <strong>di</strong> azioni specifiche, secondo i principi<br />

sopra elencati, sul sito http://ambiente.comune.levate.bg.it<br />

sotto la voce “Energia Sostenibile”.<br />

Sulla scorta <strong>di</strong> quanto affermato sopra, potrebbe sorgere il seguente<br />

interrogativo: “Il comune <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>, per i propri e<strong>di</strong>fici o<br />

per l'illuminazione pubblica ha messo in atto una o più buone<br />

pratiche per ridurre i consumi energetici e contribuire alla riduzione<br />

dei gas climalteranti?” La risposta a questa domanda è:<br />

“Sì”. Ad esempio per la fornitura <strong>di</strong> energia elettrica, il <strong>Comune</strong><br />

ha cercato sul mercato un operatore che, a parità <strong>di</strong> costi, certificasse<br />

che l'energia fornita proviene al 100% da fonti rinnovabili.<br />

Questo significa che, se pren<strong>di</strong>amo i consumi elettrici annuali,<br />

per esempio quelli del 2009, pari a circa 966400 kWh, e<br />

li moltiplichiamo per il fattore <strong>di</strong> conversione 0,65<br />

kgCO2equiv/kWh (fonte http://ec.europa.eu) otteniamo una<br />

contribuzione da parte dell'Ente, in termini <strong>di</strong> riduzione <strong>di</strong> CO2,<br />

pari a circa 628 tCO2/anno.<br />

L’Assessore alle Politiche Ambientali e<br />

ai Rapporti con il Citta<strong>di</strong>no<br />

Roberto Lomuto


“LAVORI IN CORSO”<br />

La realizzazione del programma delle opere pubbliche risente<br />

delle ristrettezze economiche cui il <strong>Comune</strong> deve fare fronte; si<br />

sta comunque cercando <strong>di</strong> rispettare gli impegni, valutando le<br />

priorità e le necessità.<br />

Per quanto riguarda il programma delle opere previste per il<br />

<strong>2010</strong>, è in corso l’iter progettuale per l’intervento alla ex scuola<br />

materna: è prevista la realizzazione del refettorio e <strong>di</strong> nuovi laboratori<br />

per le scuole primaria e secondaria <strong>di</strong> primo grado. Per<br />

questo sarà necessario accendere un mutuo <strong>di</strong> 600.000 euro.<br />

Il progetto prevede la realizzazione, al piano terra dell’e<strong>di</strong>ficio,<br />

<strong>di</strong> laboratori (informatica, arte/scienze, ecc.) e dello spazio per<br />

il refettorio con i relativi servizi. Verranno eliminate alcune parti<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio, che erano state aggiunte al corpo originale nel<br />

corso del tempo e che ora risultano non funzionali alla nuova<br />

destinazione d’uso, oltre ad essere poco coerenti – a giu<strong>di</strong>zio<br />

stesso dell’architetto progettista – con il nucleo storico della<br />

scuola e d’ostacolo ad un’adeguata illuminazione degli spazi<br />

interni. Saranno inoltre eseguiti interventi sulla struttura per<br />

quanto concerne la statica e la resistenza al fuoco, in quanto<br />

giu<strong>di</strong>cati necessari dallo stu<strong>di</strong>o che il <strong>Comune</strong> ha commissionato<br />

ad un tecnico strutturista.<br />

Per la camera mortuaria del cimitero si procederà, a breve, alla<br />

gara d’appalto, in modo da dare inizio ai lavori all’inizio del<br />

2011.<br />

Si prevede inoltre <strong>di</strong> intervenire con mezzi propri (quin<strong>di</strong>, senza<br />

dover richiedere mutui), non appena <strong>di</strong>sponibili, per la sistemazione<br />

del parco a<strong>di</strong>acente al Santuario del Bailino e della<br />

viabilità in via della Fornace, per la realizzazione del collegamento<br />

ciclopedonale tra l’incrocio <strong>di</strong> via Selene e il parcheggio<br />

della Scuola dell’Infanzia e per il rifacimento dell’asfalto in<br />

alcune vie del Paese (via Agliar<strong>di</strong>, via Papa Giovanni XXIII, via<br />

Cial<strong>di</strong>ni).<br />

NUOVO PROTOCOLLO INFORMATI-<br />

CO<br />

Dal 1° Gennaio 2011 il servizio <strong>di</strong> protocollazione dei documenti<br />

si rinnova.<br />

Questo passaggio da un servizio ormai obsolescente ad uno <strong>di</strong><br />

nuova concezione e al passo con le nuove tecnologie consentirà<br />

<strong>di</strong> ridurre sensibilmente la quantità <strong>di</strong> carta utilizzata, per<br />

effetto della completa <strong>di</strong>gitalizzazione dei documenti soggetti a<br />

protocollazione. Inoltre si ridurranno notevolmente i tempi, con<br />

un evidente miglioramento del servizio.<br />

La gestione documentale elettronica consentirà la circolazione<br />

dei documenti protocollati in formato <strong>di</strong>gitale, evitando, laddove<br />

possibile, la forma cartacea. Questo permetterà notevoli<br />

risparmi sia in termini economici che d'impatto ambientale.<br />

L'etichettatura, che per l'utente del servizio si traduce in una<br />

semplice etichetta adesiva unita alla copia <strong>di</strong> conformità rilasciata,<br />

consentirà <strong>di</strong> ricercare in modo più agevole i documenti<br />

protocollati e archiviati, nonché <strong>di</strong> tracciare tutti i documenti<br />

passati al protocollo.<br />

14<br />

LEVATE insieme


DONAZIONE E MANIFESTAZIONE DI<br />

VOLONTÀ<br />

Continuiamo in questo numero il nostro approccio con i citta<strong>di</strong>ni<br />

levatesi iniziato nel numero precedente <strong>di</strong> questo notiziario.<br />

Parleremo, come anticipato, <strong>di</strong> donazione e <strong>di</strong> chi può manifestare<br />

il consenso alla donazione <strong>di</strong> organi e tessuti.<br />

Donazione<br />

La parola “donazione”, ovviamente, deriva dal verbo donare.<br />

Apriamo, quin<strong>di</strong>, il vocabolario e alla voce “donare” troviamo<br />

scritto: “Dare ad altri una cosa senza pretenderne compenso,<br />

anzi, con l’intenzione <strong>di</strong> recare piacere al destinatario del dono<br />

o come <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> generosità d’animo”. Nello specifico,<br />

la donazione <strong>di</strong> organi corrisponde proprio alla definizione qui<br />

riportata, in quanto è un gesto <strong>di</strong> grande amore, <strong>di</strong> civiltà e <strong>di</strong><br />

attestazione <strong>di</strong> umana solidarietà, che restituisce la possibilità e<br />

la gioia <strong>di</strong> vivere una vita normale a coloro che non l’hanno più.<br />

Manifestazione <strong>di</strong> volontà alla donazione <strong>di</strong> organi<br />

Premesso che la famosa Legge 91/1999 sul silenzio assenso<br />

informato, che prevede che ad ogni citta<strong>di</strong>no sia notificata la<br />

richiesta <strong>di</strong> manifestare la volontà in merito alla donazione <strong>di</strong><br />

organi e tessuti post mortem, non è stata ancora pienamente<br />

applicata e non è quin<strong>di</strong> valida la manifestazione <strong>di</strong> volontà<br />

quella espressa eventualmente sul famoso tesserino blu (se<br />

ricevuto), ogni persona che abbia raggiunto la maggiore età,<br />

senza alcun limite massimo della stessa, può esprimere la volontà<br />

me<strong>di</strong>ante l’adesione all’AIDO (le domande sono reperibili<br />

nella sede del nostro Gruppo in Piazza Roma n. 11 e in una<br />

cassetta presso lo stu<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>co dei Dottori Bruni e Cornali,<br />

che ringraziamo per lo spazio gentilmente messo a nostra <strong>di</strong>sposizione)<br />

o recandosi presso gli appositi sportelli delle ASL,<br />

dove può essere manifestato anche il <strong>di</strong>ssenso.<br />

La manifestazione <strong>di</strong> volontà positiva, che implica l’inserimento<br />

dei propri dati in un sistema informatico, può essere in ogni<br />

momento rettificata e revocata.<br />

Poiché questa uscita è concomitante con le festività del Santo<br />

Natale e del Capodanno, non ci <strong>di</strong>lungheremo oltre, limitandoci<br />

qui ad esprimere ai nostri associati, alle loro famiglie e a tutti<br />

i levatesi i nostri migliori auguri.<br />

LEVATE insieme 15<br />

LA VIRTUS ORATORIO LEVATE<br />

SI PRESENTA<br />

Il centro <strong>di</strong> minibasket Virtus Oratorio <strong>Levate</strong> è nato da un'idea<br />

<strong>di</strong> Ezio Acquaroli, attuale presidente e “factotum” societario.<br />

Giunto ormai al terzo anno, il centro può contare su un numero<br />

cospicuo <strong>di</strong> bambini iscritti, circa venti, con età comprese tra i<br />

7 ai 10 anni (anni <strong>di</strong> nascita dal 2000 al 2003).<br />

Sotto la guida tecnica dell’istruttore federale Nicolò Agostinelli,<br />

i bambini hanno mostrato, fin dal primo anno, voglia, impegno<br />

e interesse, tant'è che nel corso <strong>di</strong> questi tre anni il numero <strong>di</strong><br />

iscritti è andato sempre e solo aumentando: si è passati dagli<br />

otto bambini iniziali agli attuali venti.<br />

Per il secondo anno consecutivo il centro minibasket Virtus Oratorio<br />

<strong>Levate</strong> è iscritto ai campionati Scoiattoli (annate 2004-<br />

2003-2002) e Aquilotti ( 2002-2003-2004), non competitivi,<br />

con l’intento <strong>di</strong> avvicinare gradualmente i bambini alla pallacanestro<br />

vera e propria.<br />

Il prossimo campionato inizierà alla fine <strong>di</strong> gennaio, mentre gli<br />

allenamenti sono già in pieno svolgimento, essendo iniziati ad<br />

ottobre. Essi si svolgono il lunedì dalle 17 alle 18.30 e il giovedì<br />

dalle 16.30 alle 18.<br />

La Virtus Oratorio <strong>Levate</strong> <strong>di</strong>sputerà le partite casalinghe nella<br />

palestra comunale il sabato pomeriggio. Vi aspettiamo numerosi<br />

per tifare insieme per i nostri bambini, ricordando che il minibasket<br />

è emozione, scoperta e gioco, e non solo agonismo e<br />

sete <strong>di</strong> vittoria .<br />

Virtus Oratorio <strong>Levate</strong>


“QUÀTER SÀLCC CÓI RÀNE”: UN<br />

SUCCESSO NONOSTANTE IL MAL-<br />

TEMPO<br />

Era la prima e<strong>di</strong>zione, pioveva a <strong>di</strong>rotto, pativa la concorrenza <strong>di</strong><br />

un'altra corsa ben più blasonata. Però la “Quàter sàlcc cói ràne”,<br />

la manifestazione po<strong>di</strong>stica internazionale non competitiva<br />

organizzata dai gruppi AVIS, AIDO e Alpini <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>, con il<br />

patrocinio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Levate</strong>, è stata comunque un successo.<br />

Circa trecento persone si sono presentate al parco comunale<br />

e sono partite – chi <strong>di</strong> corsa chi camminando – prima attraverso<br />

le vie del paese e poi lungo le strade campestri che attraversano<br />

il nostro territorio e che percorrono i confini con i paesi<br />

limitrofi.<br />

La pioggia non ha concesso un attimo <strong>di</strong> tregua, ha riempito i<br />

fossi, ha allagato le strade sterrate, ma loro non si sono lasciati<br />

intimorire: hanno seguito chilometro dopo chilometro il percorso<br />

per loro tracciato, certi che alla fine il vin brulé e il tè caldo<br />

degli Alpini li avrebbero riscaldati e confortati.<br />

Poi, con sottobraccio il premio ad estrazione, si son <strong>di</strong>retti verso<br />

le docce gentilmente messe a <strong>di</strong>sposizione presso il campo<br />

sportivo.<br />

Ci sono state sicuramente piccole imperfezioni organizzative,<br />

che non hanno comunque nuociuto alla qualità della manifestazione<br />

(i percorsi, in particolare, hanno ricevuto molti complimenti)<br />

e che serviranno a migliorare le e<strong>di</strong>zioni successive.<br />

La parte più importante riguarda i ringraziamenti. Un grande<br />

grazie va, dunque, a tutte le persone che si sono rese <strong>di</strong>sponibili<br />

a fare gli “uomini ban<strong>di</strong>erina” sotto la pioggia incessante,<br />

agli Alpini, senza il cui contributo la manifestazione non sarebbe<br />

stata così bella, agli addetti ai ristori (a Stezzano, al Bailino<br />

e al Quagliodromo), al gruppo che si è riunito costantemente il<br />

martedì sera nella sede dell'AIDO, all'AIDO stessa e all'AVIS,<br />

Grazie!<br />

La libertà non è star sopra un albero,<br />

non è neanche il volo <strong>di</strong> un moscone,<br />

la libertà non è uno spazio libero,<br />

libertà è partecipazione.<br />

(Giorgio Gaber, La libertà, 1972)<br />

L'Amministrazione, alla fine dell’anno, intende ringraziare tutti<br />

coloro che si sono <strong>di</strong>stinti per il loro impegno nel volontariato e<br />

nel dare un supporto alle varie iniziative comunali, <strong>di</strong> carattere<br />

lu<strong>di</strong>co-ricreativo, sportivo, sociale, <strong>di</strong> conservazione del territorio.<br />

Un grande grazie a tutte le associazioni, ai gruppi e ai singoli<br />

citta<strong>di</strong>ni che quoti<strong>di</strong>anamente operano per rendere il nostro<br />

paese vivo, per permettere a bambini e adulti <strong>di</strong> praticare lo<br />

sport in modo sano, per portare sostegno e conforto alle persone<br />

che stanno male o che sono in <strong>di</strong>fficoltà, per salvaguardare<br />

e rendere più vivibile l'ambiente in cui viviamo e per aiutare<br />

tutti a sentirsi parte <strong>di</strong> una comunità.<br />

Grazie <strong>di</strong> cuore e tanti auguri <strong>di</strong> buon Natale e <strong>di</strong> felice anno<br />

nuovo!<br />

agli uomini "scopa", che hanno assistito gli ultimi concorrenti,<br />

<strong>di</strong>spersi negli “acquitrini” tra Stezzano e <strong>Levate</strong>, e infine a tutti i<br />

partecipanti che hanno sfidato un tempo davvero da lupi!<br />

Grazie <strong>di</strong> cuore e arrivederci al 2011!<br />

16<br />

Pierluigi Goisis<br />

LEVATE insieme

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