il Foglio del Comune di Pinzolo - N. 1 dicembre 2005
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BIBLIOTECA e DINTORNI<br />
Povinelli e Martinelli,<br />
i cannoni e la guerra bianca<br />
È<br />
un libro sulla guerra bianca e assieme<br />
un libro fotografico ed anche un libro <strong>di</strong><br />
memoria collettiva, questa in sintesi l’ultima<br />
fatica <strong>del</strong> collaudato duo Dan<strong>il</strong>o<br />
Povinelli - Vittorio Martinelli a cui si sono<br />
aggiunti John Ceruti e Antonio Trotti <strong>del</strong><br />
Museo <strong>del</strong>la Guerra bianca <strong>di</strong> Temù<br />
Dopo avere focalizzato l’attenzione, nei<br />
loro numerosi libri precedenti, sulle montagne<br />
<strong>del</strong> gruppo Adamello Presanella e<br />
sulle vicende che lassù si svolsero, con questo<br />
libro hanno focalizzato l’attenzione sui<br />
cannoni<br />
Nelle 270 pagine <strong>del</strong> volume, <strong>il</strong> passato<br />
si intreccia con <strong>il</strong> presente e <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o conduttore<br />
sono le avventurose vicissitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />
vecchi cannoni, come recita <strong>il</strong> sottotitolo<br />
Vengono narrate, accompagnate da un ricchissimo<br />
apparato iconografico le peripezie<br />
<strong>di</strong> “Giorgio” <strong>di</strong> “Ippopotamo” e <strong>di</strong> tanti<br />
altri pezzi d’artiglieria, sia italici che<br />
austroungarici Ricorrendo a fonti preziose<br />
quali <strong>di</strong>ari, relazioni m<strong>il</strong>itari, cartine<br />
topografiche e fotografie, Vittorio<br />
Martinelli descrive come furono trascinati<br />
in quota a forza <strong>di</strong> braccia durante <strong>il</strong> primo<br />
conflitto bellico Le bocche da fuoco<br />
rimasero lassù, alcuni sepolti dai ghiacci sia<br />
<strong>di</strong> Carla Maturi<br />
perché troppo pesanti per essere asportati<br />
dai singoli recuperanti per oltre 50 anni<br />
Poi a partire dalla fine degli anni ’60 si pensò<br />
al recupero e alla valorizzazione <strong>di</strong> questi<br />
reperti Ecco che <strong>il</strong> libro racconta <strong>il</strong> trasporto<br />
a valle dei tre cannoni e <strong>del</strong>la canna<br />
d’obice sistemati davanti ai monumenti<br />
ai caduti <strong>di</strong> <strong>Pinzolo</strong>, Carisolo e Pelago e<br />
a casa Alimonta a Borzago e <strong>del</strong>le più recenti<br />
vicende legate allo Skoda 104<br />
Nel libro la guerra bianca resta <strong>di</strong><br />
sottofondo ed invece emergono le vicende<br />
dei cannoni intrecciate con quelle degli<br />
uomini che con immense fatiche li issarono<br />
sulle vette e con altrettanta fatica altri<br />
uomini riportarono a valle Un’opera che si<br />
riferisce più che alle vicende belliche alla<br />
memoria <strong>di</strong> quei tristi eventi Un bel modo<br />
<strong>di</strong> far capire alle nuove generazioni perché<br />
vicino al nostro cimitero <strong>di</strong> San Vig<strong>il</strong>io è<br />
collocato un cannone e cosa rappresenta e<br />
ricorda<br />
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO