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l'importanza dei maestri - Corriere del Mezzogiorno - Corriere della ...

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Speciale Formazione<br />

di ELISA FRAUENFELDER<br />

Maestro è una parola italiana diffusa<br />

anche in molte altre lingue.<br />

Indica per lo più il grande<br />

direttore d'orchestra ovvero<br />

l'artista che nel suo campo ha raggiunto<br />

livelli di assoluta eccellenza. Per noi italiani<br />

maestro è anzitutto, però, il docente<br />

<strong>del</strong>la scuola <strong>del</strong>l'infanzia e di quella primaria.<br />

Lavorando da oltre sessant'anni alla<br />

formazione <strong>dei</strong> <strong>maestri</strong> elementari, posso<br />

dire che i due usi <strong>del</strong> termine sono meno<br />

distanti di quanto si possa pensare. Infatti,<br />

per essere <strong>maestri</strong> nella scuola occorrono<br />

doti, abilità, competenze non inferiori<br />

a quelle richieste al grande artista o<br />

al direttore sul podio. Purtroppo, nel discorso<br />

pubblico, non sempre se ne è pienamente<br />

consapevoli. Se, nel nostro Paese,<br />

l'educazione è questione «cenerentola»,<br />

la scuola primaria e <strong>del</strong>l'infanzia è la<br />

più cenerentola di tutte. Non ci facciamo<br />

caso perché la maggior parte di noi, quando<br />

pensa al proprio percorso di studi, ricorda<br />

per lo più gli anni <strong>del</strong>le scuole superiori<br />

o <strong>del</strong>l'Università. E questa tendenziosità<br />

<strong>del</strong>la memoria impedisce di riconoscere<br />

il ruolo assolutamente cruciale che i<br />

<strong>maestri</strong> e le maestre hanno avuto nella nostra<br />

vita. Sono loro che, insegnandoci a<br />

scrivere, ci hanno dato il passaporto per il<br />

mondo <strong>del</strong>la cultura, per quell'insieme di<br />

creazioni nelle quali l'umanità deposita la<br />

propria ricerca di significato e la propria<br />

esplorazione <strong>del</strong>la realtà. Sono loro che ci<br />

hanno fornito le chiavi per tutti i saperi<br />

che costituiscono la trama <strong>del</strong>la nostra conoscenza.<br />

Ciascuno di noi si è costruito il<br />

proprio futuro personale e professionale<br />

sulla base di ciò che ha appreso lottando<br />

con i righi e i quadretti <strong>dei</strong> quaderni, imparando<br />

la musica <strong>del</strong>le tabelline, seguendo<br />

col dito le linee di un libro. Abituati ad<br />

accettare in maniera un po' acritica, e a ripetere<br />

in modo un po' automatico, le<br />

espressioni che corrono nei mass-media,<br />

abbiamo finito per considerare 'professioni<br />

<strong>del</strong> futuro' quelle che hanno a che fare<br />

con l'alta tecnologia. Ce le immaginiamo<br />

come schiere di uomini e donne in camice<br />

bianco da laboratorio. Suggerirei, invece,<br />

che i <strong>maestri</strong> siano i veri 'professionisti<br />

<strong>del</strong> futuro'. In un senso addirittura letterale.<br />

Sono loro infatti che, come ho detto,<br />

promuovono quella prima fioritura intellettuale<br />

su cui poi ciascuno edifica il<br />

proprio futuro. Ma c'è un altro significato.<br />

Anni fa Gesualdo Bufalino notò che,<br />

per sconfiggere la mafia, serve più un maestro<br />

elementare che cento carabinieri.<br />

L'osservazione può essere estesa a molte<br />

<strong>del</strong>le emergenze <strong>del</strong>la nostra società. I <strong>maestri</strong><br />

sono, quindi, anche i professionisti<br />

di quel futuro civile e democratico che<br />

noi auspichiamo. D'ora in poi, quando<br />

pensiamo alle professioni <strong>del</strong> futuro, immaginiamo<br />

un po' meno i camici bianchi<br />

degli scienziati e un po' più i camici sporchi<br />

di pastelli e pennarelli <strong>dei</strong> <strong>maestri</strong><br />

(che, fra l'altro, nelle loro classi educheranno<br />

anche tanti futuri scienziati, si spera).<br />

E nonostante scarsità di fondi e di investimenti,<br />

l'Italia è stata sempre all'avanguardia<br />

nel settore <strong>del</strong>la scuola <strong>del</strong>l'infanzia<br />

e primaria e lo continua ad essere, gra-<br />

zie principalmente ai suoi docenti. Essi sono<br />

sempre più preparati perché ricevono<br />

una formazione accurata e sfaccettata nei<br />

corsi di Laurea in Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />

Primaria. I corsi sono di durata quinquennale<br />

a ciclo unico, a testimonianza<br />

<strong>del</strong>la consapevolezza, da parte <strong>del</strong> Legislatore,<br />

che la professione <strong>del</strong> maestro esige<br />

un percorso educativo articolato, complesso,<br />

ricco di svariati apporti disciplinari<br />

ma unitario nel suo svolgimento. Eer le<br />

ragioni che ho cercato di dire, consiglierei<br />

appassionatamente ai neodiplomati di<br />

intraprendere questa carriera. E a quei<br />

giovani che la stessero prendendo in considerazione,<br />

ma avessero ancora qualche<br />

dubbio, suggerirei di andare in una classe<br />

e di vedere che cosa vi accade. Assistereb-<br />

Lunedì 1 ottobre 2012<br />

L’IMPORTANZA DEI MAESTRI<br />

L’Italia è sempre<br />

all’avanguardia<br />

nel settore<br />

<strong>del</strong>la scuola<br />

bero a uno degli spettacoli più belli (cui<br />

gli iscritti al corso di laurea hanno modo<br />

di partecipare già durante gli studi, nelle<br />

molte ore di tirocinio): il prender forma<br />

<strong>del</strong> futuro, lo sbocciare <strong>dei</strong> talenti, il fiorire<br />

<strong>del</strong>le menti, il sempre rinnovato esercizio<br />

<strong>del</strong>la curiosità e <strong>del</strong>la ricerca. Non<br />

avrebbero più, a quel punto, alcuna titubanza.<br />

Che cosa ci si può augurare per la<br />

propria vita lavorativa se non essere immersi,<br />

ogni giorno, nel processo di crescita<br />

e sviluppo e contribuire al sorgere <strong>del</strong><br />

futuro?<br />

Presidente <strong>del</strong> Corso di Lurea<br />

magistrale in Scienze<br />

<strong>del</strong>la Formazione Primaria<br />

<strong>del</strong>l’Università Suor Orsola Benincasa<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


2<br />

NA<br />

Il Suor Orsola è la seconda università italiana per numero di posti disponibili<br />

La corsa al test d’ingresso<br />

In scadenza<br />

le iscrizioni<br />

alla Formazione<br />

Primaria<br />

Mentre imperversano le polemiche sul concorsone<br />

per l'insegnamento nelle scuole secondarie<br />

arrivano dati confortanti per gli aspiranti<br />

insegnanti nella scuola primaria e <strong>del</strong>l'infanzia.<br />

Il Ministero <strong>del</strong>l'Università e <strong>del</strong>la Ricerca scientifica<br />

alla luce <strong>del</strong>la rivisitazione annuale <strong>del</strong>le tabelle ministeriali<br />

sulle previsioni <strong>del</strong> fabbisogno di insegnanti nella<br />

scuola primaria e <strong>del</strong>l'infanzia, stilate sulla base <strong>dei</strong> pensionamenti<br />

previsti e <strong>del</strong>le stime di natalità su base regionale,<br />

ha stabilito un incremento a livello nazionale di cento<br />

unità <strong>dei</strong> posti disponibili<br />

per i corsi di laurea in Scienze<br />

<strong>del</strong>la Formazione Primaria,<br />

che sono i corsi di laurea direttamente<br />

abilitanti all'insegnamento<br />

nella scuola primaria e<br />

<strong>del</strong>l'infanzia. Ottime notizie<br />

in particolare per la Campania<br />

che è la seconda regione italiana<br />

dopo la Lombardia per numero<br />

di posti disponibili: 590<br />

posti totali per l'anno accade-<br />

Enrico Corbi<br />

mico 2012/13 (360 all'Università<br />

Suor Orsola Benincasa di<br />

Napoli e 230 all'Università de-<br />

gli Studi di Salerno). Con questi dati l'Università Suor Orsola<br />

Benincasa con i suoi 360 posti diventa il secondo ateneo<br />

italiano per numeri di posti disponibili, dopo l'Università<br />

degli Studi di Milano-Bicocca (400 posti). Insomma<br />

buone notizie per gli aspiranti insegnanti <strong>del</strong>la Campania<br />

anche grazie alla riforma <strong>del</strong> percorso di studi che, già dallo<br />

scorso anno, è divenuto un corso di laurea quinquennale<br />

a ciclo unico, con una maggiore razionalizzazione degli<br />

esami da sostenere ma anche con la certezza che i primi<br />

laureati di questo nuovo ordinamento avranno grandi<br />

chances di inserimento occupazionale.<br />

La vocazione professionalizzante <strong>del</strong> corso viene perseguita<br />

attraverso i tirocini nelle scuole<br />

"Si tratta di un corso di laurea di grande completezza<br />

formativa - spiega Enrico Corbi, Preside <strong>del</strong>la Facoltà di<br />

Scienze <strong>del</strong>la Formazione <strong>del</strong>l'Università Suor Orsola Benincasa<br />

- al termine <strong>del</strong> quale riusciamo a fornire al nostro<br />

sistema scolastico nuove figure di insegnanti polivalenti<br />

che sappiano promuovere la motivazione, la creatività<br />

e lo sviluppo <strong>del</strong>l'identità <strong>dei</strong> bambini e al tempo stesso,<br />

costruire percorsi flessibili e articolati di apprendimento<br />

nelle diverse aree disciplinari, con una particolare<br />

attenzione agli obiettivi trasversali". Grande attenzione<br />

nel piano di studi alla formazione specificamente professionale<br />

che riguarda la gestione sia degli aspetti cognitivi<br />

<strong>del</strong>l'apprendimento sia di quelli affettivi e socio-relazionali,<br />

affinché il futuro insegnante sia poi in grado di sovraintendere<br />

alla formazione globale <strong>del</strong> bambino, in un<br />

clima di classe positivo che promuova il benessere individuale<br />

e collettivo. Ma la vera garanzia formativa, come<br />

precisa il Preside Corbi, è il "lavoro sul campo" previsto<br />

nel corso <strong>dei</strong> cinque anni di studi attraverso un cospicuo<br />

numero di ore di tirocinio "in situazione", cioè a scuola,<br />

coordinato da un team di insegnanti supervisori specializzati<br />

che curano la formazione <strong>del</strong>lo studente anche mediante<br />

attività di riflessione sulla pratica (tirocinio indiret-<br />

to), e attraverso un'ampia offerta di laboratori che premettono<br />

di simulare e sperimentare didatticamente la relazione<br />

docente-discente. Il corso persegue, inoltre, come spiega<br />

Corbi un importante obiettivo trasversale: "l'acquisizione<br />

di competenze relazionali, e <strong>del</strong>le teorie ad esse connesse,<br />

e di abilità comunicative correlate alla gestione <strong>del</strong>la<br />

relazione adulto-bambino, <strong>del</strong> gruppo, <strong>del</strong>la comunicazione<br />

all'interno <strong>del</strong>la comunità scolastica e con le famiglie,<br />

nonché <strong>del</strong> rapporto con le altre agenzie educative<br />

formali e informali <strong>del</strong> territorio".<br />

Test d'ingresso il 15 Ottobre in tutte le università italiane<br />

Al Suor Orsola il termine per l'iscrizione ai test d'ingresso<br />

scade il 4 Ottobre. Un giorno dopo scadono invece<br />

i termini per le iscrizioni all'Università di Salerno.<br />

Stessa data a livello nazionale per tutti gli Atenei per i<br />

test d'ingresso: il 15 Ottobre. E saranno prove molto dure,<br />

innanzitutto per il numero di candidati (ad esempio<br />

già quasi novecento studenti ad oggi hanno presentato<br />

la domanda di iscrizione al Suor Orsola)ma soprattutto<br />

per il rigore <strong>dei</strong> criteri ministeriale di valutazione <strong>dei</strong> ri-<br />

Lunedì 1 Ottobre 2012 <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong><br />

sultati. A prescindere <strong>del</strong>la graduatoria finale vengono<br />

ammessi all'iscrizione al corso soltanto i candidati che<br />

hanno risposto in modo esatto ad almeno 55 degli 80<br />

quesiti proposti.<br />

L'alternativa <strong>del</strong> corso di laurea in scienze <strong>del</strong>l'educazione<br />

Ma per chi non dovesse superare il test resta la chance<br />

<strong>del</strong> corso di laurea in scienze <strong>del</strong>l'educazione, che è<br />

l'altro grande filone <strong>del</strong>le Facoltà di Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />

<strong>del</strong>la Campania. Si tratta di un corso di laurea triennale<br />

molto gettonato nelle scelte degli studenti perché<br />

molto aperto ad una pluralità di settori di sbocco occupazionale:<br />

il privato sociale, la cooperazione internazionale<br />

e soprattutto il grande settore <strong>dei</strong> servizi formativi di<br />

enti pubblici e privati come asili nido, scuole <strong>del</strong>l'infanzia,<br />

assistenza alla prima età a sostegno <strong>del</strong>le famiglie,<br />

comunità alloggio, sostegno domiciliare, centri di accoglienza<br />

temporanea, istituti di rieducazione, case di riposo<br />

per anziani o enti dedicati alla prevenzione <strong>del</strong> disagio<br />

minorile.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> Lunedì 1 Ottobre 2012<br />

Grande spazio alle nuove tecnologie nei concerti con gli iPad<br />

La Fabbrica <strong>dei</strong> Geni<br />

Musica senz’età in un Accademia Europea<br />

Una Casina vanvitelliana situata nello<br />

splendido parco <strong>del</strong> complesso<br />

monastico <strong>dei</strong> Padri Vincenziani<br />

innestato tra i gradini di San Nicola da Tolentino<br />

nel cuore <strong>del</strong> centro storico di Napoli.<br />

E'la prestigiosa sede <strong>del</strong>la neonata<br />

AEMAS, l'Accademia Europea di Musica e<br />

Arti <strong>del</strong>lo Spettacolo. Un progetto ambizioso,<br />

nato come spiega il presidente <strong>del</strong>l'Accademia<br />

Enzo De Paola, con "l'obiettivo<br />

di diventare un grande polo culturale<br />

di stampo europeo impegnato nella formazione,<br />

nella ricerca e nella produzione<br />

nei settori <strong>del</strong>la musica e <strong>del</strong>le arti <strong>del</strong>lo<br />

spettacolo". Lo sviluppo di un progetto<br />

così ambizioso ha comportato un lungo<br />

lavoro di ricerca per la formazione <strong>del</strong>la<br />

squadra <strong>dei</strong> docenti e per la messa a punto<br />

di percorsi formativi intercomunicanti<br />

che spaziano dalla grande tradizione classica,<br />

rappresentata dal Centro di Studi<br />

Pianistici "Vincenzo Vitale" diretto da Michele<br />

Campanella, alle discipline più innovative<br />

come musica da film, discipline<br />

musicali ad indirizzo tecnologico, jazz e<br />

nuovi linguaggi, laboratori di produzione<br />

discografica e canto moderno e il laboratorio<br />

di tecniche audiovisive. I corsi sono<br />

aperti agli appassionati di ogni età<br />

con particolare attenzione ai giovanissimi<br />

nell'ambito di un progetto unico in Italia:<br />

"La Fabbrica <strong>dei</strong> Geni", una didattica<br />

specializzata nello studio <strong>del</strong>la musica<br />

nell'età <strong>del</strong>l'infanzia. "Abbiamo seguito<br />

con molta attenzione le risultanze di recenti<br />

studi scientifici condotti da alcuni<br />

autorevoli neuroscienziati americani -<br />

spiega il direttore di AEMAS Franco Campanino<br />

- in base ai quali i bambini, ancora<br />

prima <strong>dei</strong> 4-5 anni, esprimono il massimo<br />

<strong>del</strong>le loro capacità di apprendimento".<br />

Su questa falsariga l'Accademia ha in<br />

Master anche in mediazione familiare e in disturbi <strong>del</strong>la condotta alimentare<br />

Post Laurea<br />

Criminologia o enogastronomia?<br />

Le mille scelte <strong>del</strong>l’Alta Formazione<br />

Al tempo <strong>del</strong>la grande crisi economica<br />

e <strong>del</strong>l'impennata <strong>del</strong>la curva <strong>del</strong>la<br />

disoccupazione, soprattutto giovanile,<br />

sono spesso proprio i laureati a<br />

fare più fatica nella ricerca di un posto di lavoro.<br />

La soluzione, come spiega Fabrizio Manuel<br />

Sirignano, professore associato di Pedagogia<br />

sociale e responsabile <strong>del</strong> Centro di Lifelong<br />

Learning <strong>del</strong>l'Università Suor Orsola Benincasa,<br />

citando una pluralità di dati incrociati,<br />

"è quella di indirizzarsi verso un'altissima<br />

specializzazione, scegliendo il master o il corso<br />

di alta formazione più giusto e mirato, che<br />

arricchisca il percorso formativo di base ottenuto<br />

con la laurea con una preparazione più<br />

specifica dedicata a settori ben precisi e soprattutto<br />

completata dalle esperienze e dalle<br />

pratiche professionali che si sviluppano nei<br />

percorsi di formazione on the job nell'aziende".<br />

Una necessità, questa, a cui risponde appieno<br />

l'ampia e variegata offerta formativa<br />

post-laurea <strong>del</strong>l'Università Suor Orsola Benincasa<br />

che ha scelto di investire molto sulla qualità<br />

<strong>del</strong>l'alta formazione <strong>del</strong> dopo laurea. Master,<br />

scuole di specializzazione, corsi di perfezionamento<br />

e formazione, dottorati, corsi di<br />

post-dottorato e centri di eccellenza sono le<br />

opportunità formative che il Suor Orsola offre<br />

ai laureati di vari settori.<br />

Alla Facoltà di Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />

c'è il Master in Formazione e Gestione <strong>del</strong>le<br />

risorse umane<br />

Dalla comunicazione (con la Scuola di giornalismo,<br />

che abilita a sostenere l'esame di Stato<br />

per l'accesso all'albo <strong>dei</strong> giornalisti professionisti,<br />

e con il Master in Comunicazione<br />

multimediale <strong>del</strong>l'enogastronomia in partenariato<br />

con il Gambero Rosso) al management<br />

Il presidente<br />

Enzo De<br />

Paola: il<br />

nostro<br />

obiettivo è<br />

quello di<br />

diventare un<br />

grande polo<br />

culturale di<br />

stampo<br />

europeo<br />

impegnato<br />

nella<br />

formazione,<br />

nella ricerca<br />

e nella<br />

produzione<br />

nei settori<br />

<strong>del</strong>la musica<br />

e <strong>del</strong>le arti<br />

<strong>del</strong>lo<br />

spettacolo<br />

programma corsi speciali per bambini a<br />

partire dai 3 anni in cui, invece di ripercorrere<br />

i sistemi didattici tradizionali, si<br />

insegna la musica utilizzando tecniche<br />

pedagogiche avanzate, creando giochi<br />

musicali in cui i giovanissimi allievi imparano<br />

le note, la teoria musicale, prendono<br />

dimestichezza con la melodia e le regole<br />

<strong>del</strong>l'armonia, con leggerezza e divertimento.<br />

Altro fiore all'occhiello <strong>del</strong>l'Accademia<br />

è il Master in Perfezionamento Pianistico<br />

diretto da Michele Campanella,<br />

con iscrizioni aperte fino al 30 Ottobre e<br />

bando su www.aemas.it, dove si trova<br />

l'elenco dettagliato <strong>del</strong>l'intera offerta formativa,<br />

con i corsi dai 3 agli 80 anni, perché<br />

"l'amore per la musica davvero non<br />

ha età", chiosa con orgoglio Enzo De Paola,<br />

anima e ideatore di questo gioiello così<br />

all'avanguardia.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

(con il Master in Management <strong>dei</strong> processi<br />

formativi nelle strutture pubbliche e private<br />

dedicato alla formazione e alla gestione <strong>del</strong>le<br />

risorse umane). Grandi opportunità di alta<br />

specializzazione anche in due settori di grande<br />

eccellenza e tradizione <strong>del</strong>l'Ateneo: l'archeologia<br />

e la conservazione e il restauro <strong>dei</strong> beni<br />

culturali (con le Scuole di Specializzazione<br />

in beni archeologici e in beni storici-artistici<br />

ed il Master in archeologia <strong>del</strong> mare). Opportunità<br />

di formazione post laurea non mancano<br />

anche nell'ampio settore <strong>del</strong> diritto e <strong>del</strong>le<br />

professioni forensi (con la Scuola di specializzazione<br />

per le professioni legali, il Master in<br />

criminologia e il Master in Alti studi amministrativi<br />

dedicato alla preparazione per i concorsi<br />

pubblici) e nel comparto accademico<br />

<strong>del</strong>le lingue straniere, dove c'è un Master in<br />

Traduzione professionale e mediazione linguistica<br />

per la comunicazione d'impresa. E<br />

da quest'anno due novità: un Master in "Mediazione<br />

familiare e <strong>dei</strong> conflitti familiari" e<br />

un Master in "Esperto nei disturbi <strong>del</strong>la condotta<br />

alimentare in età evolutiva". In un'offerta<br />

formativa post laurea così ampia c'è anche<br />

una vera peculiarità: la prima "Scuola di Politica"<br />

nata in ambito universitario. Un corso<br />

semestrale che raccoglie ogni anno cento studenti<br />

con l'obiettivo di offrire un'alta formazione<br />

nel campo <strong>del</strong>l'analisi e <strong>del</strong>la programmazione<br />

strategica <strong>del</strong>le scelte relative alla vi-<br />

Le eccellenze <strong>del</strong> Suor Orsola<br />

Grandi opportunità di alta specializzazione,<br />

come di consueto, in archeologia e nella<br />

conservazione e il restauro <strong>dei</strong> beni culturali<br />

3<br />

ta collettiva nei suoi diversi livelli nazionali<br />

ed internazionali, attraverso un programma<br />

didattico articolato in lezioni magistrali con<br />

cadenza settimanale affidate a studiosi ed<br />

esperti di livello internazionale.<br />

Tre centri di eccellenza per la carriera accademica<br />

E per quanto riguarda, invece, l'inserimento<br />

nel mondo accademico al Suor Orsola c'è il<br />

percorso <strong>dei</strong> dottorati di ricerca (anche internazionali)<br />

e soprattutto la grande opportunità<br />

di studio presso tre Centri di eccellenza: il<br />

Crie, il Centro di Ricerca sulle Istituzioni Europee,<br />

la Sesa, la Scuola Europea di studi avanzati<br />

e il Cem, il Centro Euromediterraneo per i<br />

beni culturali. "Ma anche il conseguimento di<br />

un titolo di specializzazione post laurea spesso<br />

non basta - spiega Lucilla Gatt, responsabile<br />

di Ateneo per l'orientamento post laurea e<br />

il job placement - visto che oggi le difficoltà<br />

maggiori i giovani le incontrano nel rendere<br />

"spendibili" nel mercato <strong>del</strong> lavoro le proprie<br />

competenze ed il proprio profillo professionale".<br />

Un ufficio di Job Placement dedicato a<br />

tutti gli allievi di Master e Scuole di Specializzazione<br />

Ed è per questo che l'Università Suor Orsola<br />

Benincasa investe molto nel suo ufficio di<br />

Job Placement, che promuove occasioni di incontro<br />

tra università e realtà lavorative e professionali,<br />

al fine di orientare e valorizzare le<br />

competenze acquisite nel corso degli studi<br />

nel loro rapporto con il mondo <strong>del</strong> lavoro.<br />

L'ufficio di Job Placement <strong>del</strong> Suor Orsola fornisce,<br />

infatti, a tutti i diplomati di Master,<br />

Scuole di Specializzazione e Corsi di perfezionamento<br />

e formazione un'ampia attività di<br />

ausilio nella ricerca <strong>del</strong>l'offerta di stage e/o<br />

placement nonché di tutoraggio durante tutto<br />

il percorso formativo intrapreso al fine di<br />

realizzare un risultato altamente qualificante<br />

sul piano curriculare e fortemente innovativo<br />

per lo specifico settore professionale cui<br />

l'alta formazione si rivolge.<br />

NA<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


4<br />

NA<br />

Dal turismo alla conservazione un'offerta formativa votata ai beni culturali<br />

Lettere<br />

Lingue straniere ed Economia<br />

<strong>del</strong>le arti e <strong>del</strong>le culture<br />

la nuova vocazione <strong>del</strong>la facoltà<br />

Riconfermata di recente alla guida<br />

<strong>del</strong>la Facoltà di Lettere <strong>del</strong>l'Università<br />

Suor Orsola Benincasa per il<br />

triennio 2012-2015, Emma Giammattei,<br />

nel presentare i corsi di laurea <strong>del</strong>la<br />

sua Facoltà (i corsi triennali in Conservazione<br />

<strong>dei</strong> beni culturali, Turismo per i beni culturali<br />

e in Lingue e culture moderne e i corsi<br />

di laurea magistrale in Lingue moderne<br />

per la comunicazione e la cooperazione internazionale<br />

e in Archeologia e storia <strong>del</strong>l'arte)<br />

fissa l'obiettivo principale <strong>del</strong> suo secondo<br />

mandato: il potenziamento <strong>del</strong> versante<br />

economico e manageriale <strong>del</strong>lo studio<br />

<strong>del</strong>le arti e <strong>dei</strong> beni culturali e quindi<br />

<strong>dei</strong> loro sbocchi occupazionali e imprenditoriali.<br />

Un obiettivo da raggiungere con<br />

due mosse. Innanzitutto il potenziamento<br />

<strong>del</strong> grande polo didattico e scientifico <strong>del</strong>la<br />

Facoltà di Lettere <strong>del</strong>l'Università Suor Orsola<br />

Benincasa costituito dalle lingue e dalle<br />

letterature straniere con i due corsi di laurea<br />

in lingue e il Master in traduzione professionale<br />

e mediazione linguistica per la<br />

comunicazione d'impresa. E poi l'implementazione<br />

<strong>del</strong>le attività sul territorio <strong>dei</strong><br />

due centri di eccellenza <strong>del</strong>la Facoltà: il<br />

Centro di Ricerca sulla Civiltà <strong>del</strong>le Donne<br />

e <strong>del</strong> Territorio e il Centro di Ricerca per<br />

l'Economa <strong>del</strong>le Arti e <strong>del</strong>le Culture.<br />

La vocazione leopardiana <strong>del</strong>la Facoltà:<br />

una cattedra ad hoc e una biblioteca<br />

con oltre 8mila volumi<br />

Il tutto senza trascurare la tradizione degli<br />

studi umanistici <strong>del</strong>la Facoltà, come<br />

l'importante vocazione leopardiana <strong>del</strong>la<br />

La presentazione<br />

Open Day all'Università Suor Orsola<br />

Benincasa per la presentazione di tutti<br />

i corsi di laurea <strong>del</strong>l'Ateneo. Sette<br />

corsi di laurea triennale, sette corsi di laurea<br />

specialistica e tre corsi di laurea magistrale<br />

quinquennale a ciclo unico in una<br />

pluralità di percorsi formativi che abbracciano<br />

diversi settori disciplinari, a partire<br />

da quelli storici <strong>del</strong>l'Ateneo come le scienze<br />

<strong>del</strong>l'educazione e <strong>del</strong>la formazione fino alle<br />

più recenti novità come il corso di laurea in<br />

psicologia e l'innovativo corso di laurea magistrale<br />

in Imprenditoria e creatività per cinema,<br />

teatro e televisione. L'appuntamento<br />

è fissato per mercoledì 3 Ottobre a partire<br />

dalle ore 9.30 con una giornata ricca di attività<br />

esemplificative e pratiche aperta alle<br />

matricole ma anche alle aspiranti matricole.<br />

"E' un'iniziativa che abbia ideato soprattutto<br />

per gli "indecisi" - spiega, infatti, Paola<br />

Villani, responsabile <strong>del</strong> Servizio di Orientamento<br />

di Ateneo - perché riscontriamo<br />

spesso che dopo il conseguimento <strong>del</strong> diploma<br />

di maturità c'è grande incertezza nella<br />

scelta <strong>del</strong> corso di laurea più giusto da<br />

intraprendere". Ingresso libero, immatricolazioni<br />

aperte fino al 5 Novembre ed offerta<br />

formativa completa su www.unisob.na.it.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Facoltà perché, come evidenzia la Giammattei,<br />

"siamo l'unico Ateneo italiano ad<br />

avere una cattedra di "Ermeneutica Leopardiana"<br />

ed una specifica Biblioteca Leopardiana<br />

con oltre 8mila volumi".<br />

Numeri programmati di alunni e attenzione<br />

alle attività sul campo<br />

Ma per la Preside i veri punti di forza <strong>del</strong>la<br />

sua Facoltà sono rappresentati da un lato<br />

dalla qualità e dalla vivibilità <strong>del</strong>la sede<br />

(il complesso di Santa Caterina da Siena<br />

nel cuore <strong>del</strong> centro storico di Napoli, a ridosso<br />

<strong>del</strong> orso Vittorio Emanuele), "che<br />

consente un rapporto numerico virtuoso<br />

tra studenti e docenti (15 a 1) e che garantisce<br />

ad ogni singolo allievo di essere seguito<br />

individualmente in maniera attenta e rigorosa"<br />

e dall'altro "dalla grande vocazione<br />

alle attività pratiche ed all'apprendimento<br />

<strong>dei</strong> saperi "sul campo", che si fonda sulle<br />

tante attività di stage e tirocini, sui laboratori<br />

di restauro e sui tantissimi cantieri di<br />

scavo archeologico in cui operano gli studenti<br />

sia a livello nazionale che internazionale".<br />

Il nuovo corso di laurea in restauro <strong>dei</strong><br />

beni culturali direttamente abilitante alla<br />

qualifica di restauratore<br />

Da un punto di vista prettamente scientifico<br />

e didattico una <strong>del</strong>le eccellenze <strong>del</strong>la<br />

Facoltà di Lettere <strong>del</strong> Suor Orsola è da anni<br />

ormai il comparto accademico <strong>del</strong> restauro<br />

<strong>dei</strong> beni culturali, di recente investito da<br />

una grande svolta. Perché nonostante non<br />

lievi ritardi, dopo oltre tre anni dalla riforma<br />

<strong>del</strong>l'insegnamento <strong>del</strong> restauro nelle<br />

Spettacolo, turismo, lingue:<br />

tutti i corsi di laurea<br />

Paolo Mieli, presidente <strong>del</strong>la Rcs Libri<br />

I protagonisti<br />

Professionisti<br />

e manager<br />

in cattedra<br />

I rappresentanti <strong>del</strong>le professioni<br />

direttamente in cattedra all'Università per<br />

preparare gli studenti in maniera concreta<br />

al passaggio, spesso non sempre agevole,<br />

dal mondo accademico a quello<br />

lavorativo. E'un modo di fare università<br />

molto vicino allo stile angloamericano e<br />

in Italia seguito ad esempio da Luiss e<br />

Bocconi, i primi due atenei non statali <strong>del</strong><br />

Paese. In Campania è lo stile<br />

<strong>del</strong>l'Università Suor Orsola Benincasa che<br />

da oltre dieci anni affida molti <strong>dei</strong> suoi<br />

corsi ai professionisti <strong>dei</strong> diversi settori<br />

formativi. Dal giornalismo alla<br />

comunicazione, dal restauro <strong>dei</strong> beni<br />

culturali al management. Ad esempio, con<br />

i grandi manager di aziende pubbliche e<br />

private, come Francesco Perillo, direttore<br />

<strong>del</strong> personale di alcune tra le principali<br />

aziende italiane e Roberto Viola,<br />

segretario generale <strong>del</strong>l'AGCOM o con i<br />

direttori <strong>dei</strong> principali quotidiani o gruppi<br />

editoriali nazionali, da Paolo Mieli a<br />

Virman Cusenza, da Giustino Fabrizio a<br />

Marco Demarco. Dall'enogastronomia,<br />

con la scrittrice Licia Granello e<br />

l'inventore <strong>del</strong>la cinegustologia Marco<br />

Lombardi, agli spettacoli, dove al corso di<br />

laurea in Imprenditoria e Creatività per<br />

cinema, teatro e televisione insegnano, tra<br />

gli altri, il direttore marketing <strong>del</strong>la Rai<br />

Franco Matteucci e l'autore televisivo<br />

Aldo Zappalà. E da quest'anno in cattedra<br />

al Suor Orsola ci sarà anche il magistrato<br />

Raffaele Cantone con il primo<br />

insegnamento in Italia specificamente<br />

dedicato alla legislazione antimafia.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

università, finalmente sono partiti i corsi<br />

<strong>del</strong>la nuova classe di laurea magistrale a ciclo<br />

unico in Conservazione e Restauro <strong>dei</strong><br />

Beni Culturali (LMR/02). E si tratta di una<br />

svolta realmente epocale perché il titolo di<br />

laurea ha finalmente valore di esame di Stato<br />

ed è direttamente abilitante alla qualifica<br />

di restauratore di beni culturali. Una<br />

svolta, però, per la quale, per adesso, in Italia<br />

sono soltanto quattro le Università che<br />

sono riuscite a partire perché l'attivazione<br />

<strong>del</strong> nuovo corso di laurea magistrale in Restauro<br />

<strong>dei</strong> Beni Culturali prevede una procedura<br />

di valutazione di una Commissione<br />

Interministeriale MIUR-MIBAC che verifica<br />

scrupolosamente la presenza di una serie<br />

di requisiti di eccellenza <strong>dei</strong> corsi (almeno<br />

il 50% <strong>del</strong>le ore di insegnamento dedicate<br />

alle attività tecnico didattiche di laboratorio<br />

e di cantiere, insegnanti altamente qualificati<br />

e un rapporto non superiore ad 1 a 5<br />

tra docenti ed allievi, solo per citarne alcuni).<br />

Ad oggi la doppia approvazione <strong>dei</strong> dicasteri<br />

<strong>del</strong>l'Università e <strong>dei</strong> Beni Culturali<br />

l'hanno ricevuta soltanto l'Università di Torino,<br />

l'Università "Tor Vergata" di Roma,<br />

l'Università di Urbino e l'Università Suor<br />

Orsola Benincasa di Napoli. Il nuovo corso<br />

di laurea sarà aperto solo a 20 studenti,<br />

con 5 posti per la sezione dedicata al restauro<br />

di vetro, ceramica e metalli, 5 posti per il<br />

restauro <strong>dei</strong> materiali lapi<strong>dei</strong> e <strong>del</strong>le superfici<br />

decorate <strong>del</strong>l'architettura e 10 posti per<br />

il restauro <strong>del</strong> legno e <strong>dei</strong> dipinti. Le iscrizioni<br />

sono aperte fino al 10 Ottobre.<br />

Lo scenario futuro è un nuovo corso di<br />

laurea in lettere<br />

E per la Facoltà di Lettere <strong>del</strong> Suor Orsola<br />

c'è anche un nuovo sogno nel cassetto.<br />

"La grande sfida che voglio portare avanti<br />

nel prossimo triennio - rivela Emma Giammattei<br />

- è la creazione di un corso di laurea<br />

in Lettere con una forte impronta storico-filologica,<br />

capace di costituire l'alveo<br />

omogeneo <strong>dei</strong> corsi già attivati, come ambito<br />

riconoscibile di un post-umanesimo che<br />

recuperi il vero carattere <strong>del</strong>la cultura italiana,<br />

la sua "impresa" nell'accezione plenaria".<br />

Una sfida che la Preside dichiara di voler<br />

portare avanti "anche potenziando la vocazione<br />

<strong>del</strong>la Facoltà di Lettere <strong>del</strong> Suor Orsola<br />

come "Casa <strong>dei</strong> Beni Culturali" ed il<br />

suo rapporto virtuoso con le istituzioni cul-<br />

Lunedì 1 Ottobre 2012 <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong><br />

turali <strong>del</strong> territorio al servizio <strong>del</strong>le quali sono<br />

svolte le tante attività di conservazione<br />

e restauro <strong>del</strong> patrimonio artistico e paesaggistico<br />

e le prestigiose attività di scavo<br />

e di ricerca nel campo <strong>del</strong>l'archeologia, anche<br />

subacquea".<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> Lunedì 1 Ottobre 2012<br />

5<br />

NA


6<br />

NA<br />

L’istituto Pontificio di Napoli ha attivato i corsi per i nuovi esperti e restauratori<br />

Arte sacra<br />

in cattedra<br />

Ascuola per diventare esperti, artisti e restauratori<br />

di Arte Sacra. I corsi <strong>del</strong>la Scuola<br />

di Alta Formazione di Arte e Teologia<br />

<strong>del</strong>la Pontificia Facoltà Teologica <strong>del</strong>l'Italia<br />

Meridionale, hanno l'intenzione di promuovere<br />

la conoscenza <strong>del</strong>la dimensione estetica <strong>del</strong>la teologia<br />

e <strong>del</strong>la dimensione teologica <strong>del</strong>l'arte. È destinata<br />

a chi crea, promuove o si occupa <strong>del</strong>la conservazione<br />

<strong>del</strong>l'arte sacra, e a chi è interessato ad<br />

approfondire il rapporto tra arte e teologia.<br />

La Scuola è aperta a chiunque sia in possesso di<br />

un titolo di laurea e in particolare a quanti per motivi<br />

di studio, di aggiornamento culturale, di indirizzo<br />

lavorativo sono interessati ad approfondire<br />

il rapporto che intercorre tra l'arte sacra e la teologia;<br />

ai dirigenti o a chi lavora in uno degli Uffici<br />

Beni Culturali Ecclesiastici e diocesiali o degli Uffici<br />

Tecnici <strong>del</strong>le Diocesi. Ma non solo loro. Sono<br />

ammessi ai corsi anche gli insegnanti di religione,<br />

gli operatori <strong>del</strong>le strutture museali, ai tecnici,<br />

agli artisti e ai restauratori qualificati.<br />

La scuola che da diversi anni beneficia <strong>dei</strong> patrocini<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Episcopale Italiana, ha attivato<br />

in vista <strong>del</strong>l'anno accademico 2012-2013 tre indirizzi<br />

di studio. Si va dai percorsi interdisciplinari<br />

di arte e teologia, al percorso da fare se si ha<br />

intenzione di creare una nuova architettura sacra,<br />

fino alla gestione e promozione <strong>dei</strong> beni culturali<br />

ecclesiastici con una particolare attenzione al turismo<br />

religioso. Per il corso inerente ai beni culturali<br />

i patrocini e le collaborazioni sono stati numerosi<br />

e hanno riguardato sia università che enti pubblici<br />

e privati, editori, aziende, organismi culturali<br />

e di categoria.<br />

Il primo indirizzo, "Percorsi di arte e teologia"<br />

riguarderà il rapporto tra la teologia e le arti, l'arte<br />

visiva innanzitutto, ma anche la musica, il cinema,<br />

la letteratura, il teatro, la danza, la fotografia,<br />

in un'ottica transdisciplinare. Il tutto seguendo<br />

una specifica linea tematica. Per l'anno accademico<br />

2012-2013 il tema specifico e trasversale <strong>dei</strong><br />

corsi sarà "Il volto". L'argomento sarà approfondito<br />

a vari livelli, da un punto di vista artistico, estetico,<br />

psicologico, antropologico, all'interno <strong>dei</strong> vari<br />

aspetti <strong>del</strong>l'arte connessi con la ricerca teologica.<br />

Inoltre, per gli insegnanti di religione interessa-<br />

Dall’architettura alle icone<br />

fino alla promozione turistica<br />

ti a seguire questo particolare percorso didattico<br />

sarà realizzato un apposito modulo riguardante<br />

specificamente l'insegnamento <strong>del</strong>la loro materia<br />

con l'ausilio <strong>del</strong>le immagini iconografiche.<br />

Il secondo indirizzo, "Proposte per una nuova<br />

architettura sacra", avrà una cadenza quindicinale<br />

a partire da metà novembre fino a giugno prossimo.<br />

Gli allievi lavoreranno, in parte direttamente<br />

in aula, alla redazione guidata di un progetto di<br />

chiesa, approfondendo il senso teologico, liturgico,<br />

estetico e funzionale di uno spazio sacro, facendo<br />

di questo percorso formativo un vero e proprio<br />

laboratorio. Durante le ore di lezione saranno specificatamente<br />

forniti i fondamenti di base, pratici<br />

e teorici, <strong>del</strong>la progettazione di una chiesa, <strong>del</strong>l'adeguamento<br />

liturgico. Da non sottovalutare lo<br />

studio <strong>del</strong>le norme che si riferiscono alla costruzione<br />

di un edificio di culto. Vi saranno altresì testimonianze<br />

ed interventi di protagonisti nel campo<br />

<strong>del</strong>l'architettura sacra contemporanea. Gli allievi<br />

inoltre parteciperanno alle lezioni generali <strong>del</strong>l'intera<br />

scuola, riguardanti materie fondanti come<br />

la teologia <strong>del</strong>l'arte e <strong>del</strong>l'architettura, la storia <strong>del</strong>la<br />

chiesa, l'arte sacra contemporanea.<br />

Il laboratorio<br />

Gli allievi parteciperanno alla redazione<br />

di un progetto di chiesa, approfondendo<br />

il senso teologico, liturgico, estetico<br />

e funzionale di uno spazio sacro<br />

Il terzo e ultimo indirizzo, "Promozione e gestione<br />

<strong>dei</strong> beni culturali ecclesiastici", comprenderà<br />

sia lezioni teoriche che attività laboratoriali, sempre<br />

dalla seconda metà di novembre 2011 a giugno<br />

2012. Il corso intende rispondere alla sempre<br />

più frequente richiesta di competenze specifiche<br />

inerenti alla valorizzazione e gestione di beni architettonici,<br />

artistici, storici, librari e culturali in<br />

genere di pertinenza ecclesiastica, per i quali occorre<br />

una preparazione specifica sia sul piano culturale,<br />

sia religioso, sia economico, sia tecnico-amministrativo.<br />

Le lezioni riguarderanno le<br />

problematiche <strong>del</strong>la progettazione e <strong>del</strong>la gestione<br />

economica e organizzativa di beni culturali ecclesiastici,<br />

anche mediante l'esame di casi concreti<br />

e l'approfondimento e la pratica progettazione<br />

di specifiche iniziative, come la realizzazione di<br />

parchi culturali ecclesiastici, la costituzione di archivi,<br />

la valorizzazione di monumenti ecclesiali.<br />

Inoltre i docenti forniranno agli allievi gli elementi<br />

per avviare a una specifica competenza gestionale<br />

e organizzativa inerente al turismo religioso, un<br />

ambito ancora poco coltivato, eppure ricco di risorse<br />

e di potenzialità.<br />

Per venire incontro agli impegni degli studenti<br />

il corso si svolgerà con incontri compatti mensili<br />

che si terranno il fine settimana, il venerdì e il sabato,<br />

cui si aggiungeranno visite guidate e attività<br />

laboratoriali.<br />

Tutte le lezioni si svolgeranno in genere presso<br />

la Pontificia Facoltà Teologica <strong>del</strong>l'Italia Meridionale,<br />

Sezione San Luigi al numero 115 di Via Francesco<br />

Petrarca. Il programma dettagliato <strong>dei</strong> corsi<br />

Lunedì 1 Ottobre 2012 <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong><br />

con l'indicazione <strong>dei</strong> relativi docenti, <strong>dei</strong> tutor e<br />

degli orari verrà reso noto all'inizio <strong>del</strong>le lezioni. I<br />

docenti <strong>del</strong>la Scuola sono professori universitari<br />

ed esperti <strong>del</strong>le specifiche discipline.<br />

È previsto per ciascun indirizzo un colloquio finale<br />

teso a evidenziare l'interesse e le ricadute culturali<br />

<strong>del</strong>la Scuola, soprattutto in relazione al personale<br />

curriculum di studi e alle specifiche competenze<br />

professionali. Per l'indirizzo "Proposte per<br />

una nuova architettura sacra" è molto probabile<br />

che il colloquio sarà sostituito da una prova pratica.<br />

Ai fini <strong>del</strong>la validità <strong>dei</strong> corsi, per il conseguimento<br />

<strong>del</strong>l'attestato, si richiede la presenza inde-


<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> Lunedì 1 Ottobre 2012<br />

rogabile ai due terzi <strong>del</strong> numero complessivo <strong>del</strong>le<br />

ore di lezione. In casi particolari, dietro approvazione<br />

<strong>del</strong>la Direzione, può essere consentito<br />

per il solo primo indirizzo il recupero <strong>del</strong>le assenze<br />

frequentando a titolo gratuito, pagando solo<br />

30 euro per le sole spese di Segreteria, i corsi <strong>del</strong>la<br />

Scuola <strong>del</strong>l'anno accademico successivo o i<br />

corsi di recupero eventualmente promossi dalla<br />

Scuola.<br />

Per gli insegnanti, dietro richiesta, consegnata<br />

all'inizio <strong>dei</strong> corsi, verrà rilasciata attestazione<br />

valida come aggiornamento riconosciuto dal Ministero<br />

<strong>del</strong>l'Università e Ricerca ai sensi <strong>del</strong> Decreto<br />

ministeriale 177/2000.<br />

Per coloro che hanno frequentato la scuola<br />

per più anni, si può chiedere un attestato di frequenza<br />

pluriennale.<br />

La partecipazione alla Scuola verrà comunque<br />

attestata da un diploma specifico. L'attestato è titolo<br />

significativo nel curriculum professionale<br />

(attribuzione di crediti universitari). L'elenco nominativo<br />

di coloro che avranno conseguito l'attestato<br />

finale verrà inviato alle Soprintendenze Italiane<br />

e alle Diocesi, con l'indicazione <strong>del</strong> personale<br />

curriculum di studi oppure <strong>del</strong>le specifiche<br />

competenze professionali.<br />

Ai fini <strong>del</strong>la validità <strong>del</strong>l'iscrizione e <strong>del</strong>l'inclusione<br />

nel numero <strong>dei</strong> posti disponibili, trenta<br />

345 SE SEDI DI IN 44 PAESI - LEADER MMONDIALE<br />

ONDIALE<br />

NELLA FORMAZI FORMAZIONE ONE LI LINGUI NGUISTICA STICA<br />

Due immagini <strong>del</strong>la sede<br />

di San Luigi in via Petrarca<br />

a Posillipo<br />

per ciascuno degli indirizzi, farà fede il momento<br />

in cui l'iscrizione sarà perfezionata presso gli<br />

uffici di Segreteria <strong>del</strong>la Sezione San Luigi <strong>del</strong>la<br />

Pontificia Facoltà Teologica <strong>del</strong>l'Italia Meridionale,<br />

con la consegna <strong>dei</strong> documenti richiesti per<br />

l'ammissione ai corsi e <strong>del</strong>la ricevuta attestante<br />

il versamento <strong>del</strong>la prima rata.<br />

I corsi potranno non essere attivati se non verrà<br />

raggiunto un numero minimo di iscrizioni.<br />

Ai fini <strong>del</strong>l'iscrizione, hanno precedenza assoluta<br />

coloro che hanno già frequentato la Scuola<br />

di Arte e Teologia e sono in possesso <strong>dei</strong> titoli di<br />

ammissione richiesti. Le richieste di ammissione<br />

vanno indirizzate al Direttore <strong>del</strong>la Scuola via<br />

posta elettronica all'indirizzo direttore.arteteologia@pftim.it.<br />

Ottenuta l'ammissione<br />

da parte <strong>del</strong> Direttore, l'iscrizione deve essere<br />

perfezionata presso gli Uffici <strong>del</strong>la Segreteria entro<br />

e non oltre il 30 ottobre 2012 mediante:la presentazione<br />

<strong>del</strong> certificato di laurea o di un titolo<br />

di studio equipollente o di altri documenti che<br />

possano costituire titolo di ammissione; l'attestazione<br />

di pagamento <strong>del</strong>la prima rata di 220 euro<br />

per il primo indirizzo, 320 euro per il secondo<br />

7<br />

indirizzo, 220 euro per il terzo indirizzo. Il pagamento<br />

può essere effettuato su conto corrente<br />

postale numero 17647801 intestato alla Pontificia<br />

Facoltà Teologica <strong>del</strong>l'Italia Meridionale: Sezione<br />

San Luigi oppure mediante bonifico bancario:<br />

codice Iban numero IT37O 01010<br />

03497100000000643, Agenzia Banco di Napoli, o<br />

mediante assegno bancario. Non è possibile effettuare<br />

pagamenti mediante contanti, eccetto<br />

che per i diritti di Segreteria; l'intera quota stabilita<br />

per la frequenza <strong>del</strong>la Scuola ammonta a 320<br />

euro per il primo e per il terzo indirizzo, 520 euro<br />

per il secondo. Per gli allievi che hanno già<br />

frequentato la Scuola e intendono iscriversi di<br />

nuovo per partecipare a uno di questi corsi le<br />

quote di iscrizione sono ridotte rispettivamente<br />

a 250 e 350 euro. La seconda rata deve essere versata<br />

entro la metà di marzo 2013.<br />

Per maggiori informazioni è possibile visitare<br />

il sito <strong>del</strong>l'Istituto www.scuolaarteteologia.it.<br />

Paola Cacace<br />

NA<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


8<br />

NA<br />

Il corso <strong>del</strong> Wwf invita a costruire spazi verdi in posti inaspettati<br />

L’orto è sul balcone<br />

eacentimetro zero<br />

Per risparmiare, mangiare meglio e riciclare<br />

Balconi prestati all'agricoltura. Il Wwf Campania in collaborazione<br />

con il Circolo <strong>del</strong>la Decrescita Felice di Napoli<br />

ha organizzato un corso, gratuito ma a numero chiuso,<br />

per insegnare ai partenopei come costruirsi, e poi<br />

coltivare un vero e proprio orto sul balconcino di casa propria.<br />

"Napoli - spiega Giovanni La Magna <strong>del</strong> Wwf - è una metropoli<br />

dalle molte potenzialità ma con pochissimi spazi verdi. Con<br />

il nostro corso dimostriamo che in pochissimo spazio, anche<br />

nel più piccolo <strong>dei</strong> balconi è possibile crearsi il proprio orticello,<br />

tagliando il costo <strong>del</strong>la spesa, imparando a mangiare le verdure<br />

di stagione e non quelle conservate e riciclando anche gli<br />

avanzi che di solito finirebbero nella pattumiera".<br />

Il corso "Saper fare l'orto sul balcone", che inizia domani alla<br />

sede <strong>del</strong> Wwf di via Cammarano 25, è già alla sua seconda edizione.<br />

Dopo il successo <strong>del</strong>la versione estiva <strong>del</strong> corso gli ambientalisti<br />

e l'architetto Carla<br />

Majorano, presidente <strong>del</strong> circolo<br />

<strong>del</strong>la Decrescita hanno deciso di Gli ortaggi coltivabili<br />

ripetere l'esperienza dedicandosi<br />

questa volta agli ortaggi tipicamente<br />

invernali. "Cicorie, broccoli,<br />

spinaci, cavolo nero, borraggine<br />

e bietole - elenca la Majorano<br />

- sono tra l'altro fonte di quelle vitamine<br />

di cui si ha bisogno per<br />

prevenire i malanni da raffreddamento. E sono tutti coltivabili<br />

in uno spazio illimitatamente piccolo, come tutte quelle verdure<br />

che non hanno radici estremamente profonde".<br />

Gli iscritti, però, non si limiteranno a coltivare le proprie riserve<br />

di ortaggi, ma partiranno dalle basi. Ossia dall'arredare il<br />

proprio balconcino in maniera adeguata per accogliere le nuove<br />

coltivazioni. Basta gestire bene gli spazi. Infatti con una serie<br />

di scaffalature, vasi ad hoc, anche i piccolissimi balconcini<br />

<strong>del</strong> centro <strong>del</strong>la città possono essere adatti allo scopo. E sarà<br />

proprio questo l'argomento <strong>del</strong>la prima <strong>del</strong>le sei lezioni. Poi si<br />

passerà al compostaggio. "Nei vasi - spiega La Magna - vengono<br />

infatti messi i rifiuti prodotti in casa. E solo una piccolissima<br />

parte di terreno. Così da preparare il campo in cui seminare<br />

le verdure che nel giro di pochi mesi finiranno nei piatti <strong>dei</strong><br />

partecipanti al corso".<br />

È in effetti un'agricoltura a centimetro zero, quella proposta<br />

dal Wwf, che seguirà infatti le cadenze proprie <strong>del</strong>l'agricoltura.<br />

Il corso nonostante sia composto solo di 6 lezioni, di 2 ore<br />

l'una, terminerà solo a Marzo.<br />

"Dopo il compost - spiega Carla Majorano - si andrà alla semina,<br />

alla manutenzione, fino al raccolto. Tra l'altro il corso è<br />

Cicorie, broccoli, spinaci, cavolo nero,<br />

borraggine e bietole sono tra l'altro fonte<br />

di quelle vitamine di cui si ha bisogno<br />

per prevenire i malanni da raffreddamento<br />

fatto in buona parte di pratica. Che verrà fatta sul terrazzino<br />

<strong>del</strong>la sede <strong>del</strong> Wwf. E di poca semplice teoria. Quello che non<br />

va sottovalutato è che, come è stato dimostrato dalla precedente<br />

edizione, i nostri iscritti sembrano divertirsi un mondo a<br />

mettere le mani nella terra".<br />

È alla fin <strong>dei</strong> conti un ritorno alle origini campestri di ognuno<br />

di noi. "Il corso - specifica La Magna - si rivolge a chiunque<br />

voglia iniziare una micro-coltivazione. Si va dal balcone al cortile<br />

condominiale. È capitato anche che nel caso di vicini che si<br />

mettono d'accordo per tagliare i budget <strong>del</strong>la spesa domestica,<br />

su alcuni grattacieli <strong>del</strong> centro si è costruito un orto persino<br />

sul terrazzo sul tetto".<br />

Così mettendo sul proprio terrazzino vasi profondi 30 centimetri,<br />

20 <strong>dei</strong> quali saranno riempiti di rifiuti organici quali gusci,<br />

bucce, cenere e tutto ciò che avanza nella nostra cucina e<br />

solo gli ultimi 10 di terra, il micro-orto<br />

diventa una strategia in<br />

grado di migliorare la qualità <strong>del</strong>l'ambiente<br />

urbano, e promuovere<br />

l'autoproduzione e il consumo<br />

critico tra gli abitanti di Napoli.<br />

"Incentivando - dice Giovanni La<br />

Magna - le persone a coltivare un<br />

orto sul proprio balcone, valorizziamo<br />

le pratiche di filiera corta,<br />

modificando in un'ottica di decrescita gli attuali mo<strong>del</strong>li consumistici<br />

<strong>dei</strong> prodotti agroalimentari, creando una società più vicina<br />

alla terra e più consapevole <strong>del</strong>l'impatto che le azioni quotidiane<br />

hanno sull'ambiente circostante".<br />

Ma quello <strong>del</strong>l'Orto è solo uno <strong>dei</strong> tanti corsi "<strong>del</strong> Saper fare"<br />

promossi dal Wwf e dal Circolo <strong>del</strong>la Decrescita Felice. Poco<br />

prima di Natale si terranno una serie di lezioni su come fare<br />

regali utilizzando i materiali di imballaggio che abbiamo in casa.<br />

"Tutte queste attività - conclude Carla Majorano - hanno lo<br />

scopo di promuovere comportamenti virtuosi. Recuperare alcune<br />

preziose capacità pratiche andate perdute negli ultimi decenni,<br />

quando la società occidentale ha abbracciato il mo<strong>del</strong>lo<br />

di sviluppo consumistico, basato sul frenetico consumo di prodotti<br />

usa e getta concepiti per durare il meno possibile ed essere<br />

rapidamente sostituiti, trasformandosi così in rifiuti costosi<br />

da smaltire, gravati da imballaggi ingombranti e altamente inquinanti.<br />

Incidere subito, in modo immediato, nel processo<br />

produttivo generando, nella propria sfera individuale, familiare,<br />

una sensibile riduzione <strong>del</strong>l'impatto sull'ambiente".<br />

Paola Cacace<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Lunedì 1 Ottobre 2012 <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong>


<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> Lunedì 1 Ottobre 2012<br />

Moda e dintorni<br />

«Il meglio <strong>del</strong> meglio più uno»<br />

Kiton, 10 anni di corsi, 100 giovani allievi diplomati. Quasi tutti a lavoro<br />

Cinque corsi di alta sartoria in dieci<br />

anni: cento giovani allievi diplomati,<br />

<strong>dei</strong> quali quasi la totalità ha trovato<br />

un impiego.<br />

Kiton ha celebrato da poco il termine<br />

<strong>del</strong> quinto corso di formazione riservato<br />

agli aspiranti sarti e avviato un nuovo appuntamento<br />

con giovani desiderosi di crescere<br />

padroneggiando con <strong>maestri</strong>a forbici,<br />

ago e filo.<br />

La chiusura <strong>del</strong> quinto corso è stata l’occasione<br />

per fare il punto su un progetto nato<br />

proprio per dare una risposta a tantissimi<br />

ragazzi alla ricerca non solo di una collocazione<br />

nel mondo <strong>del</strong> lavoro, ma anche<br />

decisi a dare impulso al proprio talento.<br />

Una tavola rotonda è stata organizzata<br />

per affrontare una serie di temi inerenti la<br />

formazione, la disoccupazione, la qualità e<br />

i giovani prima di procedere alla consegna<br />

degli attestati di frequenza ai venti giovani<br />

che hanno lasciato, dopo un biennio, la<br />

scuola.<br />

E’ stato Maurizio Maresca l’organizzatore<br />

di questo evento che è servito anche da<br />

«verifica» <strong>del</strong>l’iniziativa messa in campo<br />

Era circa il 2003 quando la tv americana<br />

Bravo, inventrice <strong>dei</strong> primissimi<br />

makeover in diretta, iniziò a trasmettere<br />

"Queer eye for the straight guy", un<br />

programma in cui cinque uomini gay, carini<br />

e modaioli sfegatati rifacevano il look<br />

di un uomo etero trasandato e impresentabile.<br />

Da allora non c'è stata più storia. I palinsesti<br />

televisivi si sono riempiti di esperti<br />

di immagine e personal shopper. E da<br />

qualche anno a questa parte anche in Italia<br />

spuntano come funghi questi "reality<br />

show" che raccontano storie di persone<br />

che necessitano una rinfrescata al loro modo<br />

di vestire, pettinarsi, truccarsi, persino<br />

<strong>del</strong> modo di camminare.<br />

Quella che, quindi, fino a qualche anno<br />

fa era una figura professionale legata al<br />

mondo <strong>del</strong>lo star system, si va diffondendo<br />

sempre di più. È il consulente di immagine,<br />

o "image consulting", visto che l'inglese<br />

in questo caso fa più chic.<br />

E proprio in vista di questo nuovo<br />

trend lavorativo, l'accademia <strong>del</strong> Lusso di<br />

Napoli ha istituito un nuovo corso di formazione<br />

professionale. "Il corso è nato -<br />

dice Letizia De Falco, responsabile <strong>del</strong>la didattica<br />

<strong>del</strong>l'istituto - in seguito a un'attenta<br />

analisi <strong>del</strong>le esigenze <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong>la<br />

moda. Lo scopo è dare uno sbocco lavorativo<br />

ai più giovani interessati a questo tipo<br />

di lavoro e aggiornare coloro che già<br />

fanno un lavoro simile, come i commessi<br />

<strong>dei</strong> negozi <strong>del</strong>le grandi firme, o i vecchi<br />

personal shopper, dando loro <strong>dei</strong> mezzi in<br />

dieci anni fa. «Io e Ciro Paone — ricorda<br />

l’ingegnere Maresca — lo abbiamo voluto<br />

con determinazione. Siamo sempre stati<br />

accomunati dall’idea di voler prestare<br />

grande attenzione ai giovani. E, in perfetta<br />

armonia, abbiamo condiviso questo progetto».<br />

Una iniziativa nata anche con l’intenzione<br />

di «rifornire» di forze fresche un settore,<br />

quello <strong>del</strong>la sartoria, che non sarebbe<br />

potuto sopravvivere a se stesso senza nuove<br />

figure professionali. I vecchi sarti andavano<br />

in pensione e non c’era più la possibilità<br />

di poter contare su nuove leve. Quelle<br />

che una volta si formavano a bottega fin<br />

da piccolissime.<br />

«Ormai — osserva Maresca — non ci sono<br />

botteghe che possono sostenere l’apprendistato<br />

di uno o più giovani». Giovani<br />

che si sono riversati dunque alla corte <strong>del</strong>la<br />

sartoria industriale più famosa al mondo.<br />

Quella de «il meglio <strong>del</strong> meglio più<br />

uno», per dirla con lo slogan <strong>del</strong> cavalier<br />

Paone che è finito al centro <strong>del</strong>le pubblicità<br />

in tutto il mondo.<br />

I ragazzi hanno trovato non solo un mestiere,<br />

ma anche una solida collocazione<br />

Image Consulting: Il corso di formazione <strong>del</strong>l’Accademia <strong>del</strong> Lusso di Napoli<br />

sul mercato <strong>del</strong> lavoro. «Cerco di seguire<br />

l’evoluzione di tutti — spiega Maresca —.<br />

Il corso che si è chiuso nel 2012 è particolare,<br />

la difficoltà <strong>del</strong> mercato esiste. Eppure<br />

questi ragazzi stanno già collocandosi. Alcuni<br />

restano presso di noi. Altri vanno in<br />

grandi sartorie nostre concorrenti...».<br />

Il corso è a costo zero per tutti gli allievi<br />

— che sono seguiti da due sarti in pensione<br />

<strong>del</strong>l’azienda — che hanno diritto anche<br />

ad un rimborso spese. Per tutti c’è l’obbligo<br />

di frequenza di sei ore al giorno per cinque<br />

giorni su sette. «Molti — ammette Maresca<br />

— fanno sacrifici immensi. Nello<br />

scorso biennio abbiamo avuto due ragazze<br />

che ogni giorno sono arrivate ad Arzano<br />

da Latina e da Benevento».<br />

L’idea di lanciare una tavola rotonda sul<br />

problema <strong>del</strong>la disoccupazione e <strong>del</strong>la formazione<br />

a Maresca è venuta partendo «dalle<br />

sollecitazioni quotidiane che ricevo<br />

ogni giorno e alle quali non so rispondere.<br />

Credo che a questo punto, a livello europeo,<br />

il mo<strong>del</strong>lo più convincente sia quello<br />

tedesco, che mette insieme formazione teorica<br />

e formazione pratica».<br />

Maresca, tenendo davanti l’elenco <strong>dei</strong><br />

Se il makeover diventa materia di studio<br />

La direttrice De Falco: «Il corso è nato<br />

dopo un’attenta analisi <strong>del</strong>le nuove<br />

esigenze <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong>la moda»<br />

Ciro Paone<br />

I ragazzi che partecipano al corso<br />

<strong>del</strong>l'Accademia imparano a simulare<br />

diversi look e outfit grazie all'uso<br />

<strong>del</strong> computer, così da mostrare subito<br />

il prodotto finale ai loro assistiti<br />

più. In particolare infondendo loro una<br />

cultura pressoché smisurata <strong>del</strong> settore<br />

moda".<br />

L'image consulter, a quanto pare, deve,<br />

in effetti, conoscere un po' di tutto. Le griffe<br />

più in voga, ovviamente, quelle forse<br />

un po' meno famose ma che fanno capi di<br />

alta qualità, inoltre i tessuti che valorizzano<br />

o coprono dove serve, come abbinare i<br />

giusti accessori e ovviamente dove reperire<br />

tutti questi pezzi per i loro clienti.<br />

"Queste sono tutte cose che facevano<br />

già i personal shopper. Però - specifica De<br />

Falco - il consulente di immagine è qualcosa<br />

di più. È un po' come un medico. O<br />

un confessore. Conosce bene le insicurezze<br />

<strong>del</strong> proprio cliente. Sa cosa gli serve, basandosi<br />

su un suo profilo caratteriale o conoscendo<br />

comunque la sua routine lavorativa<br />

o meno. Se il cliente è un avvocato<br />

avrà bisogno di determinati capi, ad esempio.<br />

Vestiti diversi da quelli di qualcuno<br />

che lavora nel mondo <strong>del</strong>lo spettacolo. O<br />

da quelli che servono a un dottore che<br />

vuole star comodo senza però rinunciare<br />

a un suo stile personale". Personale, perché,<br />

sebbene il consulente fornisca consigli<br />

e aiuto nella ricerca <strong>del</strong>l'abbigliamento<br />

giusto, lo fa assecondando comunque il<br />

gusto personale di chi lo assume. Ma tutto<br />

ciò non riguarda solo l'abbigliamento.<br />

"Certo, la conoscenza <strong>dei</strong> capi di vestiario<br />

è il primo passo nella formazione <strong>dei</strong> nostri<br />

consulenti di immagine, però noi facciamo<br />

qualcosa di più. Gli allievi che escono<br />

da qui sanno esattamente che accessori<br />

abbinare, che taglio o colore di capelli è<br />

in grado di valorizzare un viso. Così per il<br />

trucco".<br />

Vestito, trucco e parrucco quindi. Tutto<br />

mostrato al cliente grazie al sapiente uso<br />

di Photoshop. I ragazzi che partecipano al<br />

corso <strong>del</strong>l'Accademia, infatti, imparano a<br />

9<br />

sessantotto mestieri che la Confartigianato<br />

ha indicato come i più ricercati, si è reso<br />

conto che «c’è una domanda di lavoro<br />

disattesa brutalmente. Ci siamo preoccupati<br />

più <strong>del</strong> sapere che <strong>del</strong> saper fare e questo<br />

ha creato un vuoto. I dipendenti pubblici<br />

— osserva — sono in riduzione, le aziende<br />

grandi non esistono più, abbiamo i giovani<br />

impegnati in medie aziende o alle prese<br />

con le start up. Io poi ho individuato cinque<br />

o sei aree parcheggio post laurea: una<br />

seconda laurea, il master, una sottooccupazione,<br />

uno status da bamboccioni o una deriva,<br />

anche <strong>del</strong>inquenziale...».<br />

Ed ecco che l’idea di una scuola nata dieci<br />

anni fa è più che mai attuale. Una scuola<br />

che si tiene su senza contributi. «A noi interessa<br />

davvero farla, e dunque se manca un<br />

sostegno continuiamo ad andare avanti.<br />

Certo, valutiamo borse di studio e possibilità<br />

di inserimento — conclude l’ingegnere<br />

—. Credo che il futuro sia tutto qui. In una<br />

prospettiva che Ciro Paone aveva individuato<br />

molto tempo fa. E che si va profilando<br />

con una nitidezza sempre maggiore».<br />

Anna Paola Merone<br />

simulare diversi look e outfit grazie all'uso<br />

<strong>del</strong> computer, così da mostrare in anticipo<br />

quale sarà il prodotto finale ai loro<br />

assistiti. "La figura professionale - aggiunge<br />

De Falco - è, tra l'altro, sempre più utilizzata<br />

dalle stesse grandi firme. Spesso sono<br />

gli stessi atelier di moda ad assumere<br />

<strong>dei</strong> consulenti di immagine che assistano<br />

chi va a comprare un loro abito. Oggi l'immagine<br />

è fondamentale. E se si va a comprare<br />

un outfit di lusso è normale volerlo<br />

valorizzare sempre di più. Specialmente<br />

in vista di un evento speciale, dalla sera di<br />

gala al matrimonio di amici e parenti".<br />

Ma che lavori in proprio, o per una casa<br />

di moda il perfetto consulente di immagine<br />

deve prima di tutto conoscere le lingue,<br />

in primis l'inglese, poiché una buona<br />

parte <strong>dei</strong> suoi clienti saranno stranieri desiderosi<br />

di comprare capi "made in Italy",<br />

modi gentili, gusti raffinati, un'ampia conoscenza<br />

<strong>dei</strong> negozi <strong>del</strong>la zona e <strong>del</strong>le griffe<br />

e degli stilisti, oltre che <strong>del</strong>le ultime tendenze<br />

e una grande passione oltre che a<br />

una volontà di ferro.<br />

"È una figura professionale - conclude<br />

De Falco - nuova, e al momento molto ricercata.<br />

Il nostro corso la cui durata va dai<br />

sei ai nove mesi, a seconda <strong>del</strong>la frequenza<br />

<strong>del</strong>lo studente, dà tutti i mezzi per potersi<br />

mettere sul mercato immediatamente.<br />

Per far ciò buona parte <strong>del</strong> corso è affiancato<br />

a laboratori pratici, dove gli allievi<br />

fanno vere e proprie simulazioni di image<br />

consulting. Inoltre è possibile seguire<br />

il corso anche online, se si lavora e quindi<br />

non è possibile frequentare fisicamente le<br />

lezioni. E, soprattutto, si può personalizzare<br />

il proprio percorso seguendo le proprie<br />

attitudini personali. Noi forniamo la cultura<br />

necessaria. Il buon gusto, ovviamente<br />

però, deve essere già una <strong>del</strong>le caratteristiche<br />

predominanti <strong>del</strong> futuro consulente<br />

di immagine".<br />

P. C.<br />

NA<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


10<br />

NA<br />

Le lezioni <strong>dei</strong> viticoltori e le visite alle cantine. Tra assaggi, passione e tanto buon gusto<br />

Un sorso di cultura<br />

I nuovi sommelier campani imparano il mestiere<br />

Siete al ristorante con la vostra<br />

dolce metà, chiedete<br />

una bottiglia di vino, uno<br />

qualunque, e vi si presenta<br />

un elegante signore con l’aria di<br />

chi la sa lunga, pronto a decantarvi<br />

le qualità di questo o quel succo<br />

d’uva ed a suggerirvi i giusti abbinamenti<br />

con il pasto che state consumando.<br />

Questa figura professionale<br />

si chiama sommelier ed ha il<br />

compito di elencare le varie caratteristiche<br />

di un vino e di indicare<br />

quale sia il più appropriato per le<br />

varie portate. Un mestiere che richiede<br />

un palato sopraffino, certo,<br />

ma anche uno studio specifico <strong>del</strong>la<br />

materia ed un’esperienza invidiabile<br />

tra vini e vinelli, alla ricerca<br />

<strong>del</strong> tocco caratteristico di ogni<br />

bottiglia. Vi ritenete portati per<br />

l’assaggio? Volete intraprendere la<br />

professione di sommelier? È chiaro<br />

che occorre avere una vera passione<br />

per la materia se si vuole riuscire<br />

nell’impresa, ma, a parte questo,<br />

non è richiesto alcun titolo<br />

specifico. Se volete intraprendere<br />

la professione, non è necessario<br />

che siate diplomati o laureati, sebbene<br />

un po’ di cultura faccia sempre<br />

comodo (ma questo vale per<br />

tutti gli aspetti <strong>del</strong>la vita quotidiana).<br />

Sarebbe importante poi conoscere<br />

almeno una lingua straniera,<br />

nel caso si voglia lavorare in locali<br />

di un certo livello.<br />

L’inglese ormai è entrato nel nostro<br />

vivere quotidiano ed anche in<br />

questo campo è di fondamentale<br />

importanza. Lingua a parte, per di-<br />

Supplemento <strong>del</strong>la testata<br />

Distribuito con il <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong>la Sera<br />

non vendibile separatamente<br />

Marco Demarco<br />

direttore responsabile<br />

Maddalena Tulanti<br />

vicedirettore<br />

Carmine Festa<br />

redattore capo centrale<br />

©<br />

ventare <strong>dei</strong> sommelier professionisti<br />

occorre frequentare <strong>dei</strong> corsi come<br />

quelli proposti periodicamente<br />

dall’Ais, l’Associazione Italiana<br />

Sommelier, con sede centrale a Milano<br />

e succursali in diverse regioni<br />

italiane. Per avere informazioni<br />

sui corsi, si può consultare il sito<br />

www.sommelier.it, dove troverete<br />

anche notizie sui vini e su diverse<br />

manifestazioni. Un’altra scuola<br />

di prestigio è quella <strong>del</strong>la Fisar (Federazione<br />

Italiana Sommelier Albergatori<br />

e Ristoratori), che all’indirizzo<br />

www.fisar.com chiarisce<br />

quali sono i vari «passaggi obbligati»<br />

per entrar a far parte <strong>del</strong> mondo<br />

<strong>del</strong> nettare più amato dagli <strong>dei</strong>.<br />

Il programma di studio si articola<br />

Editoriale <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> s.r.l<br />

Ernesto Cesàro<br />

presidente<br />

Nicola Putignano<br />

vicepresidente<br />

Giorgio Fiore<br />

amministratore <strong>del</strong>egato<br />

Sede legale:<br />

Vico II S. Nicola alla Dogana, 9<br />

80133 Napoli - Tel: 081.7602001<br />

Fax: 081.58.02.779<br />

Reg. Trib. Napoli n. 4881<br />

<strong>del</strong> 17/6/1997<br />

© Copyright Editoriale <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong><br />

s.r.l.<br />

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna<br />

parte di questo quotidiano può<br />

essere riprodotta con mezzi grafi-<br />

in tre livelli e permette di entrare<br />

nell’affascinante regno <strong>del</strong> vino,<br />

dominato da buongusto e raffinatezza.<br />

Incontri e serate in ristoranti<br />

selezionati, visite ad aziende di<br />

rango, viaggi-studio nell’alta enogastronomia,<br />

si intrecciano con<br />

cultura, storia e business e creano<br />

nuove opportunità di realizzazione<br />

professionale. Il primo livello<br />

da superare approfondisce gli argomenti<br />

di viticoltura, enologia,<br />

tecnica <strong>del</strong>la degustazione e <strong>del</strong><br />

servizio, che rappresentano le basi<br />

<strong>del</strong>la professionalità <strong>del</strong> sommelier,<br />

a partire dalla corretta temperatura<br />

di servizio <strong>dei</strong> vini fino all’organizzazione<br />

e alla gestione <strong>del</strong>la<br />

cantina. Il secondo livello esplo-<br />

ci, meccanici, elettronici o digitali.<br />

Ogni violazione sarà perseguita a<br />

norma di legge.<br />

Stampa:<br />

Sedit Servizi Editoriali srl<br />

Via <strong>del</strong>le Orchidee, 1 - 70026 Z. I.<br />

Modugno - Bari - Tel.<br />

080.585.74.39<br />

ra il mondo <strong>del</strong> vino e porta alla conoscenza<br />

<strong>del</strong>la produzione italiana<br />

e straniera, con particolare attenzione<br />

al legame indissolubile con<br />

il territorio. Il secondo livello, inoltre,<br />

perfeziona anche la tecnica <strong>del</strong>la<br />

degustazione <strong>del</strong> vino, determinante<br />

per poterne apprezzare ogni<br />

sfumatura sensoriale e, in particolare,<br />

per esprimere un giudizio sulla<br />

sua qualità. Il terzo livello affronta<br />

la tecnica <strong>del</strong>la degustazione <strong>del</strong><br />

cibo e, soprattutto, <strong>del</strong>l’abbinamento<br />

cibo-vino, attraverso l’utilizzo<br />

di una scheda grafica e di prove<br />

pratiche di assaggio di cibi con<br />

vini di diverse tipologie. Al termine<br />

<strong>del</strong>l’intero percorso formativo<br />

è previsto un esame di abilitazione,<br />

superando il quale si consegue<br />

il titolo di sommelier. I supporti didattici<br />

permettono ai corsisti di<br />

partecipare alle lezioni e alle numerose<br />

prove di degustazione con attenzione<br />

e interesse, in modo efficace<br />

e divertente. Il materiale didattico<br />

fornito è di grande pregio:<br />

libri di testo, valigetta con i bicchieri<br />

e gli attrezzi da degustazione,<br />

quaderni per le prove pratiche<br />

di degustazione e di abbinamento.<br />

L’Associazione Italiana Sommelier<br />

offre, poi, un percorso formativo<br />

che ogni anno coinvolge migliaia<br />

di amatori e addetti ai lavori nel<br />

settore ristorativo, donne e uomini,<br />

studenti e pensionati, casalinghe<br />

e liberi professionisti, che<br />

compongono un interessante spaccato<br />

<strong>del</strong>la società. Tutti legati da<br />

un filo conduttore invisibile, una<br />

Rcs Produzioni spa. Via Ciamarra,<br />

351 - 00169 - Roma<br />

Tel. 06. 68.82.8917<br />

Sped. in A.P. - 45% - Art.2 comma<br />

20/B Legge 662/96 - Filiale di Napoli<br />

Diffusione: m-dis Distribuzione<br />

Media Spa - Via Cazzaniga, 19-<br />

20132 Milano - Tel. 02.25821<br />

grande passione: il vino e tutto ciò<br />

che gli ruota attorno e che crea interesse<br />

ed entusiasmo, lavoro e<br />

convivialità. Al termine <strong>dei</strong> tre livelli<br />

molti Sommelier sono soddisfatti<br />

di ciò che hanno acquisito e<br />

sfruttano le proprie conoscenze<br />

per approfondire le proprie competenze<br />

e abilità in privato, con visite<br />

in cantine e degustazioni, serate<br />

a tema e focus su specifici argomenti.<br />

Altri, al contrario, decidono<br />

di partecipare più attivamente<br />

alla vita <strong>del</strong>l’associazione, arricchendo<br />

il proprio bagaglio culturale<br />

e professionale, mettendolo a disposizione<br />

di altri sommelier e intraprendendo<br />

un percorso che li<br />

porterà a diventare degustatori<br />

Pubblicità:<br />

Rcs MediaGroup S.p.A. Divisione<br />

Pubblicità, Vico II San Nicola alla<br />

Dogana, 9 - 80133 Napoli<br />

Tel. 081.497.77.11<br />

Fax 081. 497.77.12<br />

Tariffe pubblicitarie (più IVA) - a<br />

modulo:<br />

Finanziaria € 142; Politica € 80 - €<br />

Lunedì 1 Ottobre 2012 <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong><br />

110 colore; Legale sentenze € 142;<br />

Ricerche di personale € 100; Commerciale<br />

€ 104; Occasionale € 129;<br />

Posizione prestabilita più 20%; Ultima<br />

pagina più 25%<br />

Ais, esperti in Tecnica <strong>del</strong>l’abbinamento<br />

cibo-vino e nelle tecniche<br />

di servizio, direttori di corso, relatori<br />

e commissari d’esame. Il percorso<br />

si compone di diversi step,<br />

in alcuni casi vincolati a propedeuticità,<br />

in altri assolutamente indipendenti<br />

l’uno dall’altro. Il requisito<br />

essenziale per poter frequentare<br />

i diversi seminari è quello di essere<br />

Sommelier; al termine di alcuni<br />

è previsto un esame, in altri casi la<br />

semplice frequenza rappresenta<br />

un tassello <strong>del</strong> mosaico necessario<br />

per comporre il profilo di alcune figure<br />

didattiche. E allora via all’assaggio.<br />

Mariella Accardo<br />

Proprietà <strong>del</strong> Marchio:<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione<br />

Quotidiani<br />

Distribuito con il<br />

Direttore responsabile:<br />

Ferruccio de Bortoli<br />

©


<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> Lunedì 1 Ottobre 2012<br />

Grafologia, il corso di formazione professionale dedicato ai laureati in Scienze umanistiche<br />

La scrittura dice chi siamo<br />

La firma è come un’impronta digitale, è diversa da persona a persona<br />

volant, scripta manent».<br />

Le parole volano,<br />

gli scritti rimangono. E<br />

«Verba<br />

non solo, sin dall'Ottocento<br />

si mormora che il modo di tracciare le<br />

lettere sulla carta possa rivelare il carattere<br />

e, perché no, i difetti <strong>del</strong>lo scrivente.<br />

Questa sorta di psicologia <strong>del</strong>la scrittura<br />

si basa sul principio che scrivere è una manifestazione<br />

<strong>del</strong> nostro io, e quindi è un<br />

modo di esternare emozioni e stati d'animo<br />

che si provano al momento. Questo legame<br />

con l'Io trasforma la grafologia in<br />

una materia affascinante che attira molte<br />

persone. A questo proposito la scuola di<br />

formazione napoletana Aciief ha istituito<br />

un corso di formazione per i grafologi <strong>del</strong><br />

futuro. Il corso, un master di primo livello,<br />

dura un anno e prevede <strong>dei</strong> laboratori<br />

pratici con un totale di sei ore di lezioni a<br />

settimana. «Il corso di grafologia - spiega<br />

Dolores Cuomo, responsabile <strong>del</strong>la didattica<br />

<strong>del</strong>l'Ente - è uno <strong>dei</strong> corsi più impegnativi<br />

<strong>del</strong> nostro pacchetto di offerte. Si rivolge<br />

ai laureati, in scienze umanistiche che<br />

abbiano conseguito almeno la triennale.<br />

Per fare il grafologo ci vuole una preparazione<br />

importante visto parliamo di una<br />

quasi-scienza, comunque fondata su<br />

metodi scientifici». Effettivamente la grafologia<br />

è una pseudo-scienza, e sebbene<br />

tra gli sbocchi lavorativi non si possa<br />

escludere una qualche collaborazione con<br />

la polizia scientifica, è da specificare che il<br />

profilo psicologico <strong>dei</strong> criminali basato<br />

sul loro modo di usare carta e penna non<br />

è ammesso come prova attendibile durante<br />

un processo. Di contro le perizie calligrafiche,<br />

che servono a determinare la paternità<br />

di uno scritto, sono accettate.<br />

L'ambito, però, nel quale la grafologia<br />

torna più utile è quello <strong>del</strong>le risorse umane.<br />

Quante volte vi è stato chiesto di compilare<br />

qualche modulo durante un colloquio<br />

di lavoro? Ebbene in Francia, patria<br />

<strong>del</strong>l'analisi grafologica, i reclutatori di personale<br />

analizzano il modo di scrivere <strong>dei</strong><br />

candidati in oltre il 95% <strong>dei</strong> casi e sembra<br />

che ormai anche in Italia sia una pratica<br />

sempre più diffusa. «Per questo - continua<br />

Cuomo - ai nostri allievi forniamo forti<br />

nozioni di psicologia. Per saper valutare<br />

anche lo stato d'animo di una persona. La<br />

figura professionale da noi cercata è, infatti,<br />

particolarmente ricercata nell'ambito<br />

<strong>dei</strong> selezionatori. Sono sempre più le strutture<br />

private che si avvalgono di un preventivo<br />

tracciamento <strong>del</strong>la personalità <strong>del</strong> candidato.<br />

Il nostro ruolo diventa quindi ancora<br />

più <strong>del</strong>icato. Diciamoci la verità in<br />

questo senso non sono concessi errori vista<br />

la responsabilità <strong>del</strong> grafologo nel dare<br />

o meno un lavoro».<br />

Ecco che così il corso prevede prima di<br />

tutto un'intro alla storia <strong>del</strong>la materia, con<br />

una particolare attenzione alla tradizione<br />

francese e tedesca d'inizio secolo. Effettivamente<br />

i caratteri principali da prendere<br />

in esame furono definiti proprio dall'abate<br />

francese Jean Hyppolite Michon nel<br />

1872, per poi essere presi come elemento<br />

di studio <strong>del</strong> comportamento dal padre<br />

<strong>del</strong>la fisiognomica criminale, l'italiano Cesare<br />

Lombroso sin dai primi anni <strong>del</strong> ’900.<br />

Così la pressione effettuata sul foglio, la<br />

dimensione <strong>del</strong>le lettere e la loro forma, la<br />

continuità <strong>del</strong> flusso di scrittura che verifi-<br />

ca che non ci siano brusche interruzioni<br />

all'interno di una stessa parola, l'inclinazione<br />

<strong>del</strong>la scrittura, e ovviamente la firma<br />

sarebbero state in grado, secondo questi<br />

e altri esperti di determinare con il dovuto<br />

anticipo il carattere.<br />

Quindi se usate la penna come un'arma<br />

impropria sul foglio ovviamente significherà<br />

che siete tesi. Se alternate lettere gigantesche<br />

ad altre piccole dovreste essere<br />

un po' instabili. Se la vostra scrittura è inclinata<br />

verso sinistra allora potreste essere<br />

egoisti, se il foglio su cui scrivete è disordinato<br />

allora sarete <strong>dei</strong> pigri. Ovviamente<br />

se sostituite ai punti sulle "i" pallini<br />

e cuoricini, a meno che non siate ancora<br />

adolescenti, allora potreste rivelare di<br />

essere un po' immaturi. Seguendo il corso,<br />

il cui costo è di 6000 euro, quindi imparereste<br />

non solo questi trucchetti ma una<br />

vera e propria metodologia per analizzare<br />

i segni grafici. In effetti le tre lettere inviate<br />

dal presunto Jack Lo Squartatore a<br />

Scotland Yard tra l'agosto e il novembre<br />

1888 mostrano una scrittura non propriamente<br />

lineare, e sicuramente alquanto in-<br />

11<br />

quietante. Sempre ammesso che sia la grafia<br />

<strong>del</strong> serial killer e non quello di qualcuno<br />

con un umorismo davvero molto macabro.<br />

Di certo, però, l'Associazione nazionale<br />

<strong>dei</strong> grafologi statunitensi sembra dar valore<br />

alle proprie perizie. Sul loro sito web è<br />

infatti possibile trovare l'esame <strong>del</strong>la scrittura,<br />

e in particolare <strong>del</strong>la firma di vari personaggi<br />

famosi di tutti i tempi. Così l'autografo<br />

di Barack Obama apparterebbe a<br />

una persona di mentalità aperta e che ama<br />

stare al centro <strong>del</strong>l'attenzione. Quelle di<br />

Osama Bin Laden e di Hitler vengono messe<br />

a confronto, nonostante le lingue diverse<br />

dimostrando una certa tendenza alla sociopatia<br />

e all'odio. La scrittura di Bill Gates,<br />

ovviamente non battuta a computer,<br />

mostra una notevole velocità di pensiero.<br />

Le infiocchettate "t" di Einstein e la scrittura<br />

inversa di Leonardo da Vinci confermerebbero<br />

il loro genio smisurato. È pur vero<br />

che non è poi così difficile analizzare i<br />

loro caratteri a posteriori.<br />

Paola Cacace<br />

NA<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


12<br />

NA<br />

A Caserta si va a scuola di Teatro per imparare a recitare Eschilo e Shakespeare<br />

Piccoli attori crescono<br />

I corsi <strong>del</strong>la compagnia «La Mansarda» iniziano dai 3 anni in su<br />

Il lavoro sull’attore comincia sin da bambini.<br />

O almeno è questa l’idea <strong>del</strong>la<br />

Compagnia «La Mansarda - Teatro <strong>del</strong>l'Orco»<br />

che da venti anni si esibisce a<br />

Caserta e che da più di dieci anni ha istituito<br />

un Laboratorio Teatrale Permanente dedicato<br />

agli aspiranti attori di tutte le età. L’anno<br />

scorso ha concluso la sua stagione di corsi<br />

con ben 120 allievi andati in sceNa al Teatro<br />

Comunale di Caserta. Così anche quest'anno<br />

sono aperti i corsi di teatro divisi per fasce<br />

di età. Si parte dai 3 anni con i «Pulcini».<br />

Per i bambini "più stagionati" ossia quelli<br />

che hanno dai 7 ai 10 anni c'è il gruppo «Facciamo<br />

che io ero». Il laboratorio «Teen Theatre»<br />

invece è destinato ai ragazzini che frequentano<br />

le scuole medie. Poi s’inizia a far<br />

sul serio con il «Laboratorio di ricerca teatrale»<br />

che forma veri e propri attori, sempre<br />

giovanissimi, che spesso, in passato hanno<br />

fatto di questa passione la loro professione.<br />

Il percorso s'ispira alle maggiori pedagogie<br />

teatrali <strong>del</strong> Novecento da Copeau a Lecouq,<br />

fino a Decroux e, ovviamente a Mejerchol'd.<br />

Il tutto attraverso attività ed esercizi mirati<br />

ad approfondire l’arte scenica, la grammatica<br />

teatrale, la conoscenza di spazi e la consa-<br />

mi sento un pifferaio magico.<br />

Uso il naso da clown e i<br />

«Spesso<br />

trampoli per attirare i bambini<br />

e i ragazzi <strong>dei</strong> quartieri peggiori <strong>del</strong>la città,<br />

e poi insegnare loro che l'alternativa<br />

alla camorra c'è». Così si sente il clown<br />

Branco, al secolo Giovanni Savino, presidente<br />

<strong>del</strong>l'associazione Il tappeto di Iqbal,<br />

onlus napoletana che fa corsi di arte circense<br />

per i più piccoli. «Iqbal - spiega Savino<br />

- era un bimbo pakistano che si è opposto<br />

alla mafia <strong>dei</strong> tappeti, che sfrutta il<br />

lavoro minorile. Anni dopo aver denunciato<br />

i maltrattamenti subiti da lui e dagli<br />

altri è stato ucciso. La nostra associazione<br />

è dedicata a lui e a chi come lui lotta ogni<br />

giorno per opporsi alla criminalità».<br />

Quella di Savino e <strong>dei</strong> suoi si chiama<br />

«pedagogia circense», ha avuto riscontri<br />

anche all'estero, con articoli su "Le monde"<br />

e tanti altri quotidiani internazionali,<br />

e attraverso il sorriso, i giochi e le acrobazie<br />

cerca di insegnare il più possibile ai<br />

minorenni di Barra e degli altri quartieri<br />

ad alto tasso di criminalità <strong>del</strong> napoletano.<br />

«Abbiamo avuto tra i nostri ragazzi anche<br />

figli di camorra. Bambini che non sanno<br />

di poter fare una scelta di vita diversa.<br />

Grazie alla curiosità e il fascino suscitato<br />

in loro dal vederci andare in giro sui trampoli,<br />

o sputare letteralmente il fuoco, e<br />

magari fare i giocolieri, veniamo in contatto<br />

con queste realtà. Alcuni di questi vivono<br />

in strada, hanno già compiuto diversi<br />

reati. Non dico che sia facile, ma non<br />

riusciremmo a non farlo. A stare con le<br />

pevolezza <strong>del</strong> proprio corpo e <strong>del</strong>la propria<br />

voce, i due strumenti fondamentali per<br />

ogni attore che si rispetti.<br />

«Siamo stati - spiega la direttrice artistica<br />

Roberta Sandias - tra i primi a sperimentare<br />

questo tipo di pedagogia teatrale. Specialmente<br />

se si considera che iniziamo a lavorare<br />

sin dalla primissima infanzia. Ovviamente<br />

nel caso <strong>dei</strong> bimbi <strong>del</strong> gruppo I Pulcini,<br />

che vanno dai 3 ai 6 anni, non lavoriamo su<br />

un testo. Ma facciamo in modo che mettano<br />

in pratica quella teatralità propria <strong>del</strong>la loro<br />

età e che spesso si perde con l'età. I bambini,<br />

sebbene non abbiano i mezzi di chi ha<br />

già studiato, hanno capacità e creatività<br />

inimmaginabili che spesso, se non coltivate,<br />

si perdono con il tempo». E «La mansarda»<br />

mira proprio a non far perdere questa<br />

teatralità infantile, affiancandovi, nel corso<br />

degli anni sempre più tecniche teatrali. A<br />

partire dai 7 anni in su, infatti, i corsi iniziano<br />

a fissare le prime regole, dagli spazi alla<br />

consapevolezza <strong>del</strong>la presenza di un pubblico<br />

a cui comunicare una storia, usando un<br />

training <strong>del</strong>l’attore proprio <strong>del</strong> metodo di<br />

Meherchol’d. Per questa fascia di età il copione<br />

non c'è ancora. Ci s’ispira più che al-<br />

Nel quartiere di Barra l’associazione «Il tappeto di Iqbal» insegna l’arte circense ai ragazzi di strada<br />

tro alla Commedia <strong>del</strong>l'Arte con i suoi canovacci,<br />

trasformando i bambini in tanti piccoli<br />

drammaturghi collettivi.<br />

«Il testo - spiega Sandias - lo inseriamo a<br />

partire dai 10 anni in poi. Ovviamente avendo<br />

uno scopo formativo non ci accontentiamo<br />

di testi qualunque, ma attingiamo a piene<br />

mani dai classici. Da Eschilo a Shakespeare,<br />

da Goldoni a Molière. Fare l’attore è un<br />

po' come fare il pittore. D’accordo Picasso<br />

era un genio straordinario, ma anche lui prima<br />

di creare a suo piacimento ha studiato i<br />

classici <strong>del</strong>la pittura. Altrimenti non avrebbe<br />

avuto basi su cui fondare la sua arte».<br />

Effettivamente guardando da lontano i laboratori<br />

<strong>del</strong>la compagnia si può notare come<br />

si ripercorrano le varie fasi <strong>del</strong>la storia<br />

<strong>del</strong> teatro. Si va, infatti, dall’istinto primordiale<br />

di mettere in scena storie <strong>dei</strong> bambini,<br />

agli albori <strong>del</strong>la commedia <strong>del</strong>l’arte con le<br />

sue maschere e le sue gag, ai capisaldi <strong>del</strong>la<br />

letteratura teatrale, fino a coloro che agli inizi<br />

<strong>del</strong> novecento sono stati gli inventori <strong>del</strong>la<br />

vera e propria regia.<br />

«Il programma <strong>dei</strong> vari corsi prevede comunque<br />

uno studio <strong>del</strong>l'uso corretto <strong>del</strong>la<br />

voce, <strong>dei</strong> vari modi di esprimersi <strong>del</strong> corpo,<br />

Il sorriso di un clown contro la camorra<br />

Trampolieri, sputafuoco e giocolieri<br />

servono da specchietti per le allodole,<br />

per parlare di legalità e giustizia<br />

Locandina di uno spettacolo<br />

Il tappeto di Iqbal continua a fare<br />

i suoi corsi, nella propria sede<br />

di via Ciccarelli, a pochi isolati<br />

di distanza da quelle stesse aree<br />

controllate dai boss <strong>del</strong> quartiere<br />

mani in mano. Nonostante le difficoltà<br />

che stiamo affrontando da un anno a questa<br />

parte».<br />

L'associazione, infatti, fino all'anno<br />

scorso ha avuto l'appoggio di una <strong>del</strong>le<br />

scuole <strong>del</strong>la zona che li aveva chiamati a<br />

«insegnare» ai suoi studenti più difficili<br />

l'arte <strong>del</strong> circo e non solo. Anche la geografia,<br />

la storia. Infatti, se Napoleone diventa<br />

un clown, con tanto di nasone rosso,<br />

e la battaglia di Waterloo una gag, anche<br />

l'allievo meno motivano ricorderà<br />

l'evento. Cambiata la preside, purtroppo,<br />

è venuto a mancare anche il sostegno e<br />

l'ospitalità in questa scuola. «Cerco di capire<br />

- dice Savino - che la nuova dirigente<br />

scolastica si sia voluta in qualche modo<br />

rendere il lavoro più facile. Il punto è che<br />

noi abbiamo sempre cercato di strappare,<br />

da undici anni a questa parte, i ragazzi alle<br />

famiglie criminali. Toglievamo le perle<br />

ai porci. Così le perle sono state ridate in<br />

bocca a quegli stessi porci».<br />

Ora Il tappeto di Iqbal continua a fare i<br />

suoi corsi, nella propria sede di via Ciccarelli,<br />

a pochi isolati di distanza da quelle<br />

stesse aree controllate dai boss <strong>del</strong> quartiere.<br />

«Ci siamo trovati a dover ingoiare<br />

parecchi bocconi amari. Spesso non ci<br />

sentiamo molto appoggiati dalle amministrazioni.<br />

E per i giorni <strong>dei</strong> Gigli ci è stato<br />

anche sconsigliato di uscire di casa. Ma a<br />

parte il mio naso rosso e l'abito da clown,<br />

a parte il trucco e gli scarponi <strong>dei</strong> miei colleghi,<br />

siamo prima di tutto degli educatori.<br />

Ci si vede così travestiti e non lo s'immagina:<br />

siamo professionisti <strong>del</strong>l'educazione.<br />

E al tempo stesso artisti <strong>del</strong> circo».<br />

Per fortuna l'associazione da un po' di<br />

tempo a questa parte sta lavorando con<br />

Save the children, per salvare i bambini di<br />

una zona geograficamente così vicina ma<br />

che spesso sono abbandonati a loro stessi.«Con<br />

loro stiamo cercando di ristruttu-<br />

Lunedì 1 Ottobre 2012 <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong><br />

<strong>del</strong>l'utilizzo <strong>del</strong>la maschera che è intrinseco<br />

al teatro italiano ma spesso altamente sottovalutato.<br />

Ovviamente con vari gradi di difficoltà<br />

e impegno. Ovviamente non ci soffermiamo<br />

sulla dizione <strong>dei</strong> più piccoli, come<br />

invece facciamo per i ragazzi sotto i 18 anni.<br />

Ma comunque facciamo in modo che tutti<br />

capiscano come una volta saliti sul palcoscenico,<br />

si ha il grande compito di comunicare<br />

qualcosa allo spettatore. Eugenio Barba diceva<br />

che i bambini erano gli spettatori perfetti.<br />

Direi che sono anche gli studenti di teatro<br />

ideali, perché non hanno pregiudizi o<br />

chiusure mentali e sono sempre disposti a<br />

trasformare lo spettacolo in un gioco, in cui<br />

è coinvolto anche il pubblico».<br />

Anche quest’anno ad arricchire i percorsi<br />

pedagogici <strong>del</strong>la compagnia arriveranno<br />

grandi nomi da tutta Italia per collaborare e<br />

parlare ai giovani allievi, tra cui l'attore partenopeo<br />

Enzo Moscato, che terranno corsi<br />

monografici e seminari per permettere agli<br />

attori in erba di confrontarsi con metodologie<br />

differenti e acquisire materiale per ampliare<br />

la loro esperienza teatrale. I laboratori<br />

permanenti, il cui costo è di 30 euro mensili,<br />

sono disponibili da ottobre a maggio per<br />

finire con i consueti spettacoli ospitati dal<br />

Teatro Comunale di Caserta.<br />

«Ormai - conclude Sandias - i nostri laboratori<br />

sono collaudati. Molti <strong>dei</strong> nostri ex allievi<br />

hanno deciso di fare <strong>del</strong>la recitazione il<br />

loro mestiere, altri stanno proprio in questi<br />

giorni facendo le selezioni per l’accademia<br />

di arte drammatica. Potremmo dire che il teatro<br />

è una lingua. Noi ci preoccupiamo di<br />

insegnare a questi ragazzi la grammatica».<br />

Paola Cacace<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

rare una palestra, dove spostare i nostri<br />

corsi. La sede di via Ciccarelli, infatti, non<br />

ha molto spazio. Fino allo scorso anno<br />

scolastico, come detto, avevamo preso in<br />

prestito la palestra di una scuola. Intanto<br />

i corsi proseguiranno dove capiterà, anche<br />

in strada se necessario, basta solo contattarci<br />

per entrare a far parte <strong>del</strong> nostro<br />

gruppo. Solo che per fornire il nostro servizio<br />

a un numero maggiore di ragazzi<br />

dobbiamo per forza allargarci».<br />

I ragazzi de Il tappeto di Iqbal però sembrano<br />

saper accettare una sfida. D'altronde<br />

è una sfida anche guadagnare la fiducia<br />

di quei ragazzini di Barra e dintorni<br />

che hanno alle spalle famiglie criminali, o<br />

che sono dovute scendere a patti con la<br />

camorra per sopravvivere. «So che uno<br />

<strong>dei</strong> nostri vecchi allievi, ad esempio, è stato<br />

costretto a rubare. Non posso dire che<br />

fosse colpa sua. Era solo un ragazzino. Sono<br />

come <strong>dei</strong> leoni. Se sono costretti a farlo,<br />

mordono. E anche parecchio. È anche<br />

vero che abbiamo seguito, tempo fa venti<br />

membri di una baby gang. Siamo riusciti<br />

a evitargli di finire in riformatorio e molti<br />

di loro hanno visto il nostro corso di arte<br />

circense come un nuovo inizio».<br />

E parlando di nuovi inizi, ce ne sono<br />

tanti di ragazzi che «naso rosso alla mano»<br />

si sono rifatti una vita. Tra i tanti Marco<br />

Riccio, prima loro allievo e ora loro socio,<br />

circense, e guida per i più giovani.<br />

«Per noi - dice Savino - il circo non è l'Orfei<br />

ma la strada. È lavorare con i ragazzi<br />

problematici, è saper ridere <strong>del</strong>la vita anche<br />

quando i fondi scarseggiano, per non<br />

far gravare questo peso sulle spalle <strong>dei</strong><br />

bambini che già hanno tante difficoltà. È<br />

insegnare a ridere. Come faceva Chaplin.<br />

Ridere di gusto con il cuore, perché sai<br />

che c'è un futuro migliore che ti aspetta».<br />

P. C.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> Lunedì 1 Ottobre 2012<br />

13<br />

NA


14<br />

NA<br />

Ottocento calorie in una sola ora di lezione<br />

Zumba Fitness,<br />

così si diventa<br />

nuovi istruttori<br />

Lunedì 1 Ottobre 2012 <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong><br />

Tendenze moderne<br />

Tra salti e piroette<br />

Èla moda <strong>del</strong> momento. Lo Zumba fitness<br />

è una disciplina che permette<br />

di consumare fino a ottocento calorie<br />

in una sola ora di lezione e, quindi,<br />

di perdere peso in allegria, senza la noia<br />

di faticosi e ripetitivi esercizi in palestra e<br />

mettendo in circolo una dose di energia che<br />

aumenta soprattutto con la bella stagione.<br />

Lo Zumba unisce lo sport da sala con la danza<br />

ed ha una sola parola d’ordine: divertimento.<br />

La musica utilizzata è quella latino-americana,<br />

è un’attività adatta a tutti,<br />

sia donne che uomini, viene proposta in varie<br />

formule per accontentare i diversi gusti<br />

ed esigenze, tonifica e fa dimagrire. Per tenere<br />

una lezione di Zumba non è sufficiente<br />

essere insegnanti di fitness, laureati in<br />

scienze motorie o addirittura ballerini. Un<br />

istruttore qualificato possiede, infatti, una<br />

vera e propria certificazione ottenuta dopo<br />

aver frequentato specifici corsi di formazione.<br />

Anche in questo caso vi sono differenti<br />

livelli, partendo da quelli base ai più complessi.<br />

E’ possibile quindi cominciare con<br />

Zumba Basic Step o Jump Start Gold. Il primo<br />

insegna i fondamenti <strong>del</strong>la disciplina, i<br />

passi <strong>dei</strong> quattro ritmi base (merengue, salsa,<br />

cumbia, reggaeton) e la sequenza con<br />

cui eseguirli in un unico pezzo musicale. Lo<br />

Jump Start Gold invece è destinato ai nuovi<br />

istruttori che desiderano insegnare a un<br />

pubblico di persone anziane, affrontando le<br />

esigenze anatomiche, fisiologiche e psicologiche<br />

specifiche di questa fascia di popolazione.<br />

In generale è il corso adatto a chi voglia<br />

insegnare Zumba ad un pubblico ancora<br />

principiante e alle prime armi. L’obiettivo,<br />

naturalmente, è quello di formare i futuri<br />

insegnanti di Zumba Gold. Zumba Basic<br />

1 e Zumba Start Gold consentono, dunque,<br />

di apprendere i primi rudimenti necessari<br />

per insegnare ad un pubblico non esperto<br />

ma, se si vuole conseguire un buon titolo, è<br />

sicuramente necessaria una formazione<br />

con Zumba Basic 2 e Zumba Gold. Il primo<br />

copre l’insegnamento <strong>dei</strong> passi di altri quattro<br />

ritmi musicali (danza <strong>del</strong> ventre, flamenco,<br />

tango, samba), rafforzando la formula<br />

Zumba per avere successo nel tenere un corso<br />

facile ed efficace per tutti. Imparando tecniche<br />

avanzate e più difficili sarà possibile<br />

creare una rete di contatti e condividere le<br />

coreografie con gli istruttori più impegnati<br />

e competenti, migliorando così sempre più<br />

le proprie capacità professionali. La licenza<br />

per questo genere di corso è valida per un<br />

anno e, prima di affrontarlo, è necessario<br />

aver superato almeno i corsi base. Lo Zumba<br />

Gold, come già detto, è rivolto ad istruttori<br />

di Zumba già praticanti che desiderino<br />

insegnare a un pubblico le cui esigenze sono<br />

per lo più posturali ed anatomiche. Il<br />

corso prepara anche ad insegnare a studenti<br />

che iniziano semplicemente il loro percorso<br />

verso uno stile di vita in forma e salutare<br />

ed a coloro che vogliono unirsi al fitness<br />

party per la prima volta. Il programma Zumba<br />

Gold comprende anche un allenamento<br />

Zumba su sedia. Per accedervi al è necessario<br />

essere membro <strong>del</strong>lo Zumba Instructor<br />

Network (Zin) e la licenza è valida per tutto<br />

il tempo in cui si conserva il titolo di Zin<br />

con buona reputazione. Poi c’è lo Zumba Toning.<br />

Si tratta di un percorso di specializzazione,<br />

nel quale le più diffuse tecniche fitness,<br />

volte a scolpire e tonificare il corpo, si<br />

fondono con i movimenti e le sonorità Zumba.<br />

L’insegnante imparerà ad utilizzare i Toning<br />

Stick, leggeri, simili a maracas, per potenziare<br />

il ritmo, sviluppare forza fisica e<br />

rassodare tutte le zone critiche <strong>del</strong> corpo.<br />

Per accedere al corso, anche qui, è necessario<br />

essere in possesso di un certificato di<br />

fitness, oltre che far parte <strong>del</strong>lo Zumba Instructor<br />

Network. Per chi invece volesse approfittare<br />

<strong>del</strong>la stagione estiva per portare<br />

lo Zumba Fitness sulle spiagge o in piscina,<br />

è a disposizione il corso di Aqua Zumba. Sarà<br />

possibile apprendere esercizi di allenamento<br />

acquatico sicuri, efficaci e stimolanti,<br />

capaci di integrare la formula e la filosofia<br />

Zumba con le discipline di fitness acquatico<br />

tradizionali. In questo caso è consigliabile<br />

essere già in possesso <strong>del</strong> certificato rilasciato<br />

dalla Aea (Aquatic Exercise Association).<br />

Se poi avete una particolare inclinazione<br />

nell’allenare i bambini, non potrete fare<br />

a meno di conseguire il diploma di Zumbatomic.<br />

Questo corso vi insegnerà come<br />

fondere la formula unica <strong>del</strong> programma<br />

Zumba con le conoscenze di psicologia e fisiologia<br />

necessarie per insegnare ai ragazzi<br />

di età compresa tra i quattro e i dodici anni.<br />

Imparerete come modificare i movimenti<br />

di Zumba per ottenere risultati ottimali e riceverete<br />

suggerimenti su come gestire la disciplina<br />

e l’attività in sala. Il programma<br />

Zumba Sentao, infine, è un nuovo metodo<br />

intensivo per potenziare l’emozione di un<br />

fitness party. Gli istruttori che si iscriveranno<br />

per ottenere la licenza relativa a questo<br />

programma di specializzazione impareranno<br />

un’esplosiva coreografia con una sedia<br />

che rinforzerà, bilancerà e stabilizzerà<br />

l’equilibrio e migliorerà il lavoro cardiovascolare<br />

in un modo completamente nuovo.<br />

Mariella Accardo<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> Lunedì 1 Ottobre 2012<br />

Dalla riflessologia plantare alla frizione drenante. Ecco come si riesce a far diventare l’arte <strong>del</strong> benessere il proprio mestiere<br />

Massaggiatori patentati<br />

Ricontattare il proprio corpo permette<br />

a ciascuno di noi di conoscersi<br />

profondamente e di imparare<br />

ad esprimere le particolari qualità<br />

che rendono una persona assolutamente<br />

unica. L’arte <strong>del</strong> massaggio ha consolidato<br />

nel tempo una metodologia e una scuola<br />

di lavoro sul corpo che unisce aspetti di<br />

raffinata tecnica manuale ed energetica ad<br />

un profondo lavoro sulla propria personalità.<br />

Attraverso l’elaborazione e la sintesi<br />

di alcune fra le migliori discipline nel campo<br />

<strong>del</strong>le guarigioni e <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>del</strong> potenziale<br />

personale sono stati elaborati strumenti<br />

di lavoro che consentono di conseguire<br />

un più profondo contatto con se stessi<br />

ed una modalità di relazionarsi con gli<br />

altri più consapevole. Numerosi sono i corsi<br />

che si organizzano in tutta Italia sia a livello<br />

professionale, per chi desidera diventare<br />

massaggiatore o massaggiatrice di<br />

professione, sia a livello amatoriale per chi<br />

vuole semplicemente imparare le basi per<br />

praticare un efficace massaggio. Qualsiasi<br />

livello voi decidiate di scegliere, in ogni<br />

scuola ci si propone con l’obiettivo di farvi<br />

apprendere come eseguire massaggi antistress,<br />

per rilassare e sciogliere le tensioni<br />

<strong>del</strong> corpo, e massaggi terapeutici, per riequilibrare<br />

lo stato psicofisico e conseguire<br />

l’armonia di corpo e mente. Per questo,<br />

vengono messi a disposizione degli allievi<br />

esperti istruttori che vi insegneranno, passo<br />

dopo passo, tutte le tecniche più effica-<br />

I tesserini vengono rilasciati dagli enti di promozione sportiva<br />

ci. Se siete interessati a un percorso professionale,<br />

alcuni centri italiani rilasciano, al<br />

termine <strong>dei</strong> corsi, la certificazione di competenza<br />

tecnica nazionale e i tesserini Eps<br />

Coni per proporsi e svolgere l’attività, permettendovi<br />

quindi di entrare in strutture<br />

benessere, associazioni sportive, centri<br />

d’estetica, beauty farm o aprire un vostro<br />

studio. I corsi di massaggio preparano,<br />

inoltre, lo studente a muoversi all’interno<br />

<strong>del</strong> settore <strong>del</strong> wellness, dando una preparazione<br />

sotto l’aspetto manageriale per affiancarsi<br />

efficacemente nei confronti <strong>del</strong>la<br />

clientela, offrendo così una panoramica<br />

completa <strong>del</strong>la disciplina. Da sempre, poi,<br />

la filosofia di insegnamento pone particolare<br />

attenzione al metodo di trasmissione<br />

<strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong> massaggio, mirata a consentire<br />

agli allievi di assimilare correttamente e<br />

in tempi contenuti il programma <strong>dei</strong> corsi.<br />

Le scuole hanno così organizzato una serie<br />

di percorsi formativi, ottimizzandone le<br />

tempistiche e le risorse, evitando di diluire<br />

inutilmente il programma e valorizzando<br />

al massimo ogni singolo momento <strong>del</strong>le<br />

giornate di apprendimento. Si è così in<br />

grado di dare i mezzi necessari per applicare<br />

con sicurezza ed efficacia tutte le tecniche<br />

studiate nel corso sia per chi si avvicina<br />

per la prima volta a questo tipo di pratica,<br />

sia per il praticante più esigente già in<br />

possesso di esperienza (anche maturata in<br />

altre scuole). Vi sentirete, dunque, a vostro<br />

agio apprendendo insieme con istruttori<br />

qualificati questa bellissima arte <strong>del</strong><br />

benessere, che potrete praticare ovunque<br />

secondo le necessità. Le scuole insegnano<br />

diversi stili di massaggio e a vari livelli, in<br />

grado di riportare l’equilibrio psicofisico<br />

attraverso l’uso combinato di efficaci tecniche<br />

di manipolazione <strong>del</strong> corpo, armonizzando<br />

il sistema energetico. Si ottengono<br />

così benefici sotto l’aspetto posturale, muscolare,<br />

articolare, degli organi interni,<br />

con rilassamento <strong>del</strong> sistema nervoso a<br />

vantaggio di un aumento <strong>del</strong>la concentrazione<br />

e <strong>del</strong>l’efficienza fisica con il raggiungimento<br />

<strong>del</strong>l’equilibrio emotivo <strong>del</strong>la persona.<br />

Il metodo lavora tramite l’utilizzo di<br />

tecniche e manualità scientifiche ed energetiche,<br />

derivanti da un attento e profondo<br />

studio <strong>dei</strong> settori estetici, terapeutici,<br />

sportivi ed energetico- alternativi. Tutto<br />

ciò tramite corsi di massaggio base, corsi<br />

di massaggio connettivale, articolare, miofasciale,<br />

linfodrenaggio manuale,<br />

stretching assistito, bendaggio funzionale,<br />

riflessologia plantare e altre tecniche di benessere.<br />

C’è solo l’imbarazzo <strong>del</strong>la scelta:<br />

tutto per tutti i gusti e per tutte le inclinazioni<br />

professionali. Gli istruttori di massaggio<br />

offrono, infatti, la consulenza necessaria<br />

per l’individuazione <strong>del</strong> miglior percorso<br />

da seguire in base alle proprie esigenze.<br />

I massaggi in ambito estetico agiscono<br />

sul sistema circolatorio e linfatico,<br />

ripristinandone il corretto funzionamento<br />

e, in casi di cellulite, attenuando o rimuovendo<br />

il disturbo. Inoltre, attraverso<br />

un’azione connettivale più o meno profonda,<br />

viene favorito il fisiologico mantenimento<br />

in ogni parte <strong>del</strong> corpo, <strong>del</strong> trofismo<br />

muscolare e cutaneo. Per quello che<br />

riguarda la sfera <strong>del</strong>lo squilibrio strutturale<br />

e posturale, vengono applicate le rispettive<br />

modalità di trattamento connettivo-articolare<br />

e <strong>del</strong>le fasce, per migliorare<br />

o risolvere il problema. Lo sport è un altro<br />

15<br />

importante ambito dove queste pratiche risultano<br />

efficaci sia nella preparazione <strong>dei</strong><br />

vari gruppi muscolari più funzionali e<br />

pronti allo sforzo, sia nel post-gara con<br />

scopo defaticante e drenante <strong>del</strong>l’acido lattico<br />

e catabolico. Le tecniche insegnate nei<br />

corsi sono, quindi, di un massaggio classico<br />

dapprima stimolante e, successivamente,<br />

calmante con una preparazione di<br />

stretching assistito. Il massaggio agisce, infine,<br />

anche allo scopo di riarmonizzare il<br />

flusso energetico con importanti miglioramenti<br />

dal punto di vista <strong>del</strong>lo stress e <strong>del</strong><br />

benessere. Come insegnano le discipline<br />

olistiche, il corpo umano è attraversato da<br />

canali (o meridiani) energetici, laddove<br />

scorre appunto l’energia. Quando questa<br />

forza vitale fluisce in modo naturale e senza<br />

intoppi, la persona gode di salute quando,<br />

invece, il flusso non scorre potrebbero<br />

insorgere problematiche serie. Le tecniche<br />

tengono conto di questo importante aspetto<br />

e volgono a ripristinare e rafforzare<br />

l’energia di chi riceve il massaggio.<br />

Ma. Acc.<br />

NA<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


16<br />

NA<br />

Lunedì 1 Ottobre 2012 <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong>

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