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non solo reggia, quante sfide da carditello al policlinico

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Speci<strong>al</strong>e Terra di Lavoro<br />

NON SOLO REGGIA,<br />

QUANTE SFIDE<br />

DA CARDITELLO<br />

AL POLICLINICO<br />

di ANGELO AGRIPPA<br />

Laprovincia di Caserta è una sorta di confederazione<br />

di fatto che raccoglie territori <strong>non</strong> <strong>solo</strong><br />

morfologicamente diversi tra loro: l’<strong>al</strong>to Casertano<br />

ha poco a che vedere con l’agro Aversano<br />

e la conurbazione sviluppatasi intorno <strong>al</strong> capoluogo è<br />

rappresentata <strong>da</strong> un continuum di comuni, i qu<strong>al</strong>i, a<br />

loro volta, costituiscono un’<strong>al</strong>tra specificità. Stefano<br />

Boeri l’ha definita la «città eccentrica», una re<strong>al</strong>tà urbana<br />

priva di un vero, unico centro. Ed è probabilmente<br />

anche per questo che Terra di Lavoro fatica ad affermarsi,<br />

a superare la fragilità del suo policentrismo,<br />

<strong>non</strong> essendo riuscita a farne una forza. Come Matera è<br />

l’unico capoluogo di provincia a <strong>non</strong> avere una stazione<br />

ferroviaria, così Caserta subì lo scippo del tribun<strong>al</strong>e,<br />

istituito nella vicina Santa Maria Capua Vetere.<br />

Non <strong>solo</strong>: <strong>da</strong> anni Terra di Lavoro è sede universitaria<br />

(anche qui il policentrismo delle varie facoltà ha<br />

finito per indebolirne l’apporto propulsivo e aggre-<br />

gante di attività). Inoltre, la denominazione dell’ateneo<br />

resta ancora impigliata nelle maglie di una pigra<br />

contesa con Napoli, mentre il territorio casertano continua<br />

a essere mortificato <strong>da</strong>lle battaglie di retroguardia<br />

ingaggiate <strong>da</strong>gli accademici partenopei (i qu<strong>al</strong>i, in<br />

t<strong>al</strong> modo, evidenziano che la nascita della Secon<strong>da</strong><br />

università avvenne <strong>solo</strong> per ampliare possibilità occupazion<strong>al</strong>i<br />

che la congestionata Federico II <strong>non</strong> avrebbe<br />

mai consentito) e <strong>da</strong>lle annoiate e intermittenti rivendicazioni<br />

dei rappresentanti istituzion<strong>al</strong>i loc<strong>al</strong>i.<br />

L’unico che, per il passato, ha sostenuto una vera lotta<br />

a difesa dell’identità casertana dell’Università fu il vescovo<br />

emerito di Caserta, Raffaele Nogaro che, su questo<br />

tema, richiamò l’assenza di orgoglio di Terra di Lavoro<br />

e la tot<strong>al</strong>e insipienza della classe politica loc<strong>al</strong>e.<br />

Tutto questo per dire cosa? Che se ci ritroviamo con<br />

una perla come il Re<strong>al</strong> sito di Carditello devastato <strong>da</strong><br />

decenni di abba<strong>non</strong>o e oggi a rischio di essere ceduto<br />

Lunedì 14 maggio 2012<br />

<strong>al</strong>l’asta a qu<strong>al</strong>che vorace speculatore privato, o con un<br />

Policlinico universitario il cui scheletro campeggia<br />

senza vita <strong>al</strong>le pendici dei colli tifatini, senza che nessuno<br />

sappia dire se e quando verrà completato (occorrerebbe<br />

far chiarezza pure sui soldi spesi finora), la<br />

responsabilità grave per le inadempienze accumulate<br />

è tutta <strong>da</strong> imputare ai casertani. A quelli che hanno<br />

rappresentato il territorio nelle istituzioni, senza mai<br />

fornire un contributo serio di concretezza politica, e<br />

<strong>al</strong>la popolazione: «policentrica», se <strong>non</strong> «eccentrica»,<br />

persino nell’animo. In un mondo glob<strong>al</strong>izzato come il<br />

nostro, le spinte territori<strong>al</strong>i diventano sempre più frequenti,<br />

a difesa delle proprie, specifiche identità. Il timore<br />

di perdere tutto di noi stessi nei processi di contaminazione<br />

tot<strong>al</strong>e nei qu<strong>al</strong>i siamo coinvolti fa scattare<br />

reazioni di autoconservazione che a volte assumono<br />

tratti spregevoli.<br />

CONTINUA A PAGINA 4


2<br />

NA<br />

Il rapporto / 1 La Camera di commercio casertana an<strong>al</strong>izza lo stato di s<strong>al</strong>ute dell’economia<br />

Pil e lavoro<br />

a picco<br />

37,8<br />

Il tasso di<br />

occupazione<br />

in provincia di Caserta<br />

nel 2011. Nel 2006<br />

il <strong>da</strong>to era <strong>al</strong> 43,2%<br />

Il prodotto interno lordo<br />

nel 2011 è crollato del 6,6%<br />

Un anno <strong>al</strong>l’insegna delle difficoltà<br />

per il sistema economico casertano.<br />

Luci ed ombre nella fotografia<br />

scattata <strong>da</strong>lla Camera di<br />

Commercio di Caserta in occasione della<br />

decima Giornata dell’economia. Un<br />

trend <strong>non</strong> certo positivo, soprettutto se<br />

si an<strong>al</strong>izzano i tassi di disoccupazione e i<br />

<strong>da</strong>ti sul Prodotto interno lordo, quest’ultimo<br />

letter<strong>al</strong>mente precipitato negli ultimi<br />

anni. In particolare, si legge nel report:<br />

«Dopo il picco di crescita registrato<br />

nel 2002 è del tutto evidente l’evoluzione<br />

<strong>al</strong> ribasso nei tassi di variazione del Pil,<br />

espresso a prezzi correnti. In particolare,<br />

<strong>da</strong>l 2007 <strong>al</strong> 2009, in concomitanza con il<br />

manifestarsi della crisi economica internazion<strong>al</strong>e,<br />

si registra in provincia di Caserta<br />

un c<strong>al</strong>o nel tasso di variazione del<br />

Pil nomin<strong>al</strong>e molto accentuato, <strong>da</strong> un v<strong>al</strong>ore<br />

positivo di 4,2 per cento (2007) ad<br />

un v<strong>al</strong>ore negativo di -3,8 per cento<br />

(2009)». E ancora: «Nel 2011 il <strong>da</strong>to provinci<strong>al</strong>e<br />

mostra netta riduzione con un<br />

v<strong>al</strong>ore negativo di -6,6 per cento, segno<br />

di una caduta importante del Pil (a fronte<br />

di un <strong>da</strong>to nazion<strong>al</strong>e nomin<strong>al</strong>e pari a<br />

+1,7 per cento)». Se si guar<strong>da</strong> <strong>al</strong>l’an<strong>da</strong>mento<br />

dei tassi di variazione del Pil della<br />

serie decenn<strong>al</strong>e relativi <strong>al</strong>la regione Campania<br />

e <strong>al</strong>l’It<strong>al</strong>ia, l’elemento che si nota<br />

immediatamente è la più forte variabilità<br />

e ampiezza delle oscillazioni nel <strong>da</strong>to<br />

di Caserta. «Notevole - continua l’an<strong>al</strong>isi<br />

- il divario tra il <strong>da</strong>to provinci<strong>al</strong>e e quello<br />

region<strong>al</strong>e e nazion<strong>al</strong>e, registrato in <strong>al</strong>cuni<br />

picchi della serie, il 2002 (picco positivo)<br />

e il 2011 (picco negativo) con differenzi<strong>al</strong>i<br />

di 6, 7 punti percentu<strong>al</strong>i rispetto<br />

<strong>al</strong> <strong>da</strong>to relativo <strong>al</strong>l’It<strong>al</strong>ia».<br />

E la situazione <strong>non</strong> sembra essere migliore<br />

<strong>da</strong>l punto di vista dell’occupazion<strong>al</strong>e.<br />

Resta infatti marcato un divario significativo<br />

rispetto <strong>al</strong> <strong>da</strong>to it<strong>al</strong>iano. Nel<br />

2011 il tasso di occupazione casertano è<br />

stato pari <strong>al</strong> 37,8 per cento, mentre il <strong>da</strong>to<br />

a livello nazion<strong>al</strong>e è pari <strong>al</strong> 56,9 per<br />

cento. Un basso livello occupazion<strong>al</strong>e<br />

che si lega strettamente anche <strong>al</strong> tasso di<br />

attività che risulta pari <strong>al</strong> 51,4 per cento.<br />

Questo significa che il 49,6 per cento circa<br />

della popolazione in età <strong>da</strong> lavoro risulta<br />

<strong>non</strong> attiva contro un 34 per cento<br />

della media nazion<strong>al</strong>e e contro un 44,5<br />

per cento della media region<strong>al</strong>e. Il basso<br />

tasso di attività uffici<strong>al</strong>e e l’enorme divario<br />

rispetto <strong>al</strong> <strong>da</strong>to nazion<strong>al</strong>e è senza dubbio<br />

dovuto in provincia ad una serie di<br />

concause tra cui l’esistenza massiccia di<br />

lavoro nero, la presenza di scoraggiati<br />

(ovvero disoccupati di fatto che però rinunciano<br />

a cercare lavoro a causa delle<br />

difficoltà e degli scarsi risultati attesi <strong>da</strong>lla<br />

ricerca) o la scarsa occupazione femminile<br />

dovuta ad abitudini familiari tipiche<br />

di <strong>al</strong>cuni decenni fa.<br />

Raffaele Nespoli<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Lunedì 14 Maggio 2012 Corriere del Mezzogiorno


Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Maggio 2012<br />

Il rapporto / 2 I prodotti provinci<strong>al</strong>i che vanno oltreconfine «fatturano» oltre un miliardo<br />

Esportazioni,<br />

che b<strong>al</strong>zo<br />

L’export cresce di due punti in più<br />

rispetto <strong>al</strong>la media-Campania<br />

M<strong>al</strong>grado la caduta del Pil, segn<strong>al</strong>i più che<br />

positivi sono arrivati delle esportazioni<br />

che nella provincia di Caserta nel 2011<br />

hanno registrato un aumento del 7,7 per<br />

cento rispetto <strong>al</strong>l’anno precedente. Superiore di 2<br />

punti percentu<strong>al</strong>i rispetto <strong>al</strong> <strong>da</strong>to region<strong>al</strong>e e inferiore<br />

di poco meno di 4 punti percentu<strong>al</strong>i rispetto <strong>al</strong><br />

<strong>da</strong>to nazion<strong>al</strong>e.<br />

Sempre secondo il report della Camera di Commercio:<br />

«In v<strong>al</strong>ore assoluto, nel 2011 le esportazioni<br />

<strong>da</strong>lla provincia di Caserta ammontano a 1.072 milioni<br />

di euro. In tutte le province della Campania, similmente,<br />

viene rilevata una dinamica positiva delle<br />

esportazioni nell’anno trascorso in linea con il v<strong>al</strong>ore<br />

positivo del 2010 seguito <strong>al</strong> crollo gener<strong>al</strong>izzato<br />

del 2009. M<strong>al</strong>grado la crescita degli ultimi due anni,<br />

tanto nella provincia di Caserta quanto nella regione<br />

Campania <strong>non</strong> si è ancora raggiunto il picco pre-crisi<br />

del 2008 e si è ancora <strong>al</strong> di sotto (seppur <strong>non</strong> di<br />

molto) del v<strong>al</strong>ore del 2007». A trainare il settore dell’export<br />

in provincia di Caserta è stato in particolare<br />

il settore dell’industria manifatturiera e <strong>al</strong>l’interno<br />

della stessa si può rilevare una grande variabilità di<br />

risultati. «Si distinguono - continua la re<strong>al</strong>zione -<br />

settori che tra il 2010 e il 2011 hanno sperimentato<br />

un deciso aumento dell’export come la Chimica<br />

(+168,6 per cento) ed <strong>al</strong>tri che hanno sperimentato<br />

una netta caduta (Prodotti petroliferi: -98,9 per cento).<br />

Aumenti importanti sono stati registrati anche<br />

nel settore dei Mezzi di trasporto (+26,6 per cento),<br />

del Sistema Mo<strong>da</strong> (+26,5 per cento), della Met<strong>al</strong>lurgia<br />

(+23,7 per cento), dell’Industria del legno, carta<br />

e stampa (+15 per cento), dell’Alimentare (+13,4 per<br />

cento) e della Gomma e plastica (+11,9 per cento).<br />

Diminuzioni importanti, invece, si riscontrano nel<br />

settore Farmaceutico (-22,3 per cento), nell’Elettronica<br />

(-14,6 per cento) e negli Apparecchi elettrici<br />

(-14,9 per cento).<br />

D<strong>al</strong> confronto con il 2007 si evince poi come gli<br />

aumenti più consistenti dell’export casertano si siano<br />

registrati in settori ad elevato contenuto tecnologico,<br />

qu<strong>al</strong>i la Chimica (+255,3 per cento), le Apparecchiature<br />

elettriche (+136,2 per cento), la Farmaceutica<br />

(+68,5 per cento) e i Mezzi di trasporto (+64 per<br />

cento)». Per ciò che concerne la composizione delle<br />

esportazioni nella provincia di Caserta per area di destinazione,<br />

emerge una netta predominanza delle<br />

esportazioni destinate <strong>al</strong>l’Ue (73,6 per cento), seguita<br />

<strong>da</strong>ll’Asia (7,2 per cento), <strong>da</strong>gli <strong>al</strong>tri Paesi europei<br />

(6,5 per cento), <strong>da</strong>ll’Africa (6 per cento), <strong>da</strong>ll’America<br />

(5,1 per cento) e, infine, <strong>da</strong>ll’Oceania (1,6 per cento).<br />

Da notare che la dinamica di crescita nel 2011 è<br />

stata decisamente più consistente per le esportazioni<br />

destinate ad aree meno “rilevanti” in termini di<br />

peso commerci<strong>al</strong>e: Oceania (+49,3 per cento), Paesi<br />

europei Extra Ue (+44,9 per cento) e America (+ 20<br />

per cento). Le esportazioni destinate <strong>al</strong>l’Unione Europea<br />

<strong>non</strong>ostante la perdurante stagnazione dell’Eurozona<br />

hanno beneficiato, comunque, di una dinamica<br />

<strong>al</strong> ri<strong>al</strong>zo <strong>non</strong> del tutto trascurabile (+ 3,3 per<br />

cento).<br />

Un po’ a sorpresa, un netto c<strong>al</strong>o si è registrato nel<br />

comparto dell’elettronica, un tempo settore princip<strong>al</strong>e<br />

dell’export provinci<strong>al</strong>e con oltre 400 milioni di<br />

export, che si è attestato nel 2011 circa a quota 100<br />

milioni (-74,8 per cento).<br />

R. Nes.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

168,6<br />

La crescita<br />

percentu<strong>al</strong>e dell’export<br />

di prodotti chimici<br />

registrato nel 2011<br />

in provincia di Caserta<br />

3<br />

NA


4<br />

NA<br />

Nonostante la crisi, in<br />

Terra di Lavoro, nel<br />

2011, si è registrato un<br />

incremento delle aziende<br />

dello 0,5 per cento rispetto <strong>al</strong>l’anno<br />

precedente. Un secondo<br />

segn<strong>al</strong>e ragionevolmente incoraggiante<br />

viene <strong>da</strong>ll’export, che<br />

ha fatto registrare una <strong>non</strong> trascurabile<br />

crescita del 7,7 per cento.<br />

Sono numeri, che, pur positivi,<br />

tuttavia, <strong>non</strong> autorizzano a facili<br />

entusiasmi. L’economia casertana,<br />

infatti, è in mezzo <strong>al</strong><br />

guado, con un prodotto interno<br />

lordo c<strong>al</strong>ato di 6,6 punti percentu<strong>al</strong>i.<br />

Una ragione fon<strong>da</strong>ment<strong>al</strong>e è<br />

di contesto: il sistema produttivo<br />

è complessivamente debole.<br />

Ma come è possibile dir questo,<br />

se la «nascita» di aziende supera<br />

il <strong>da</strong>to relativo «mort<strong>al</strong>ità»<br />

delle stesse? La contraddizione<br />

è <strong>solo</strong> apparente. Difatti, la re<strong>al</strong>tà<br />

produttiva di Terra di Lavoro<br />

è composta <strong>da</strong> una frammentazione<br />

imprenditori<strong>al</strong>e molto accentuata,<br />

con le microimprese,<br />

che ne costituiscono una parte<br />

❜❜<br />

significativa <strong>da</strong>l punto di vista<br />

numerico, poco propense a creare<br />

una rete. Sono state queste re<strong>al</strong>tà<br />

azien<strong>da</strong>li in particolare ad<br />

essere coinvolte, se <strong>non</strong> travolte,<br />

<strong>da</strong>lla fase recessiva in atto.<br />

Occorre dunque puntare sulla<br />

re<strong>al</strong>izzazione di reti di imprese.<br />

Un obiettivo strategico, col qu<strong>al</strong>e<br />

si rende possibile ottimizzare<br />

costi e ricavi, permettendo la<br />

creazione di un circuito produttivo<br />

e distributivo efficiente, <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tezza<br />

delle esigenze che il<br />

mercato glob<strong>al</strong>e impone.<br />

Ed è tanto più necessario fare<br />

rete, quanto più si considera<br />

che l’esportazione è uno dei pochissimi<br />

elementi di traino. A<br />

causa anche della scarsa presenza<br />

sul territorio di fabbriche medio-grandi,<br />

<strong>solo</strong> <strong>da</strong>ll’incoraggiamento<br />

di forme di cooperazione<br />

tra le piccole, fin<strong>al</strong>izzate a creare<br />

dimensioni ottim<strong>al</strong>i di produzione,<br />

si può ragionevolmente<br />

sperare di competere sempre di<br />

più e sempre meglio sul mercato<br />

internazion<strong>al</strong>e grazie <strong>al</strong>l'offerta<br />

di prodotti, a cominciare <strong>da</strong><br />

quelli agro<strong>al</strong>imentari, che <strong>non</strong><br />

temono confronti per la loro eccellenza.<br />

L’aggregazione, tra<br />

l’atro, diventerebbe anche una<br />

sicura occasione per razion<strong>al</strong>izzare<br />

l'investimento nell'innovazione,<br />

anch’essa ai minimi storici.<br />

È chiaro che un supporto fon<strong>da</strong>ment<strong>al</strong>e<br />

<strong>al</strong> «sistema» così concepito<br />

deve venire <strong>da</strong>l mercato<br />

del <strong>da</strong>naro.<br />

Nella consapevolezza di una<br />

impossibile applicazione dei parametri<br />

previsti <strong>da</strong>l «Basilea 3»<br />

<strong>al</strong> nostro mondo produttivo, le<br />

nostre aziende — sia quelle casertane<br />

sia quelle campane —<br />

hanno bisogno di un sistema<br />

creditizio nuovo, molto meno<br />

soffocante, lontano <strong>da</strong>i meri c<strong>al</strong>coli<br />

ragionieristici, che sinora<br />

l’hanno contraddistinto; serve<br />

capacità di v<strong>al</strong>utare e interpretare<br />

l’<strong>al</strong>ea del rischio — connesso<br />

oggettivamente ad ogni investimento<br />

— con parametri c<strong>al</strong>ibrati<br />

sulle re<strong>al</strong>i possibilità dell'impresa<br />

sul mercato e <strong>non</strong> soltanto<br />

sugli interessi molto particolari<br />

di chi concede il <strong>da</strong>naro.<br />

È tempo di avviare una politica<br />

creditizia per il Mezzogiorno,<br />

che sia moderna, equa, se si vuole<br />

che quella dello sviluppo acquisisca<br />

le risorse indispensabili.<br />

Una leva, in t<strong>al</strong> senso, è costituita<br />

<strong>da</strong>i confidi, cui la Camera<br />

di commercio di Caserta è <strong>da</strong><br />

tempo impegnata a fornire il<br />

proprio sostegno. Non è più tollerabile<br />

che la negazione di poche<br />

migliaia di euro, per c<strong>al</strong>coli<br />

di bottega, possa rappresentare<br />

la fine di un’attività.<br />

Un ammodernamento<br />

del sistema<br />

produttivo passa ineludibilmente<br />

anche<br />

per la capacità, la profession<strong>al</strong>ità<br />

di chi ne<br />

è protagonista. Per<br />

questo, occorre un<br />

nuovo modello formativo,<br />

che tenga conto<br />

di qu<strong>al</strong>i siano le offerte<br />

del moderno mercato<br />

del lavoro. In questa<br />

ottica, il sistema<br />

camer<strong>al</strong>e in Campania<br />

è impegnato a radicare<br />

un rapporto di<br />

collaborazione tra<br />

aziende, scuole ed università<br />

per mettere in<br />

campo figure profession<strong>al</strong>i<br />

funzion<strong>al</strong>i <strong>al</strong>le necessità<br />

del mondo produttivo.<br />

Il potenziamento delle infrastrutture<br />

è un <strong>al</strong>tro tassello determinante.<br />

Caserta è cerniera<br />

degli scambi tra il resto d’Europa<br />

e i paesi del Mediterraneo.<br />

Perché questa affermazione si<br />

trasformi in concreta operatività,<br />

va re<strong>al</strong>izzato un più efficiente<br />

sistema stra<strong>da</strong>le; costruito<br />

l’aeroporto di Grazzanise e <strong>da</strong>to<br />

impulso definitivo <strong>al</strong>l’Interporto,<br />

le cui capacità di volano dello<br />

sviluppo sono enormi ma ferme,<br />

sostanzi<strong>al</strong>mente, <strong>al</strong> p<strong>al</strong>o.<br />

Non si va molto lontano se<br />

Terra di Lavoro <strong>non</strong> si libera di<br />

un cancro come quello della m<strong>al</strong>avita,<br />

che, statistiche <strong>al</strong>la mano,<br />

incide per oltre il 30 per cento<br />

sull'economia. La Camera di<br />

commecio di Caserta è in trincea<br />

per offrire il proprio contributo<br />

<strong>al</strong>l'affermazione delle regole<br />

che governano una società e,<br />

quindi, un’economia sana. Da<br />

tre anni ha messo in campo il<br />

«Camper della leg<strong>al</strong>ità», col qu<strong>al</strong>e<br />

si punta <strong>al</strong> sostegno degli imprenditori<br />

vittime dell’usura.<br />

Sta mettendo a punto il «codice<br />

etico» e la «responsabilità soci<strong>al</strong>e<br />

dell’impresa». Si tratta di poche<br />

norme a tutela della dignità<br />

del lavoratore e del rispetto rigoroso<br />

dell’ambiente, che gli operatori<br />

economici si impegnano<br />

ad accettare liberamente. Terra<br />

di Lavoro, per il suo decollo, deve<br />

diventare la «Terra di don<br />

Peppe Diana».<br />

*Presidente della Camera<br />

di Commercio di Caserta<br />

e di Unioncamere Campania<br />

Se l’It<strong>al</strong>ia <strong>non</strong> cresce il<br />

Mezzogiorno arretra<br />

molto di più e la provincia<br />

di Caserta che,<br />

già prima della crisi del 2008<br />

iniziava a <strong>da</strong>re segni di recessione<br />

in questi ultimi anni,<br />

rappresenterebbe il punto<br />

più forte di arretramento dell’apparato<br />

produttivo di ciò<br />

che una volta veniva considerata<br />

"terra di lavoro" o ancora<br />

meglio, per i suoi insediamenti<br />

nel manifatturiero<br />

di telecomunicazioni, veniva<br />

vista come la Brianza del<br />

Sud.<br />

Troppi fattori hanno determinato<br />

in questi anni un impoverimento<br />

dell’apparato<br />

produttivo di Caserta o come<br />

molto spesso abbiamo<br />

commentato, una vera desertificazione<br />

di opifici, di insediamenti<br />

tecnologici. Tranne<br />

poche eccezioni che voglio<br />

ricor<strong>da</strong>re: il Centro di ricerca<br />

Aerospazi<strong>al</strong>e di Capua<br />

o l’insediamento tecnologico<br />

della Incard e la resisten-<br />

❜❜<br />

za del polo del bianco tra Teverola<br />

e Carinaro della Indesit,<br />

sono le poche re<strong>al</strong>tà come<br />

industria met<strong>al</strong>meccanica<br />

che stanno con difficoltà<br />

resistendo <strong>al</strong>la crisi. Per il resto<br />

vi è un infinito elenco di<br />

punti di crisi ormai quasi<br />

<strong>non</strong> più recuperabili.<br />

I casi più eclatanti sono sicuramente<br />

quello del gruppo<br />

Firema che in un settore<br />

qu<strong>al</strong>e quello del materi<strong>al</strong>e<br />

ferroviario ha sicuramente<br />

potenzi<strong>al</strong>ità, ma che invece<br />

per negligenza di programmazione<br />

<strong>da</strong> parte della stessa<br />

Regione vive un paradosso:<br />

lo smantellamento sia<br />

delle società che gestiscono<br />

i trasporti in Campania e <strong>al</strong>lo<br />

stesso tempo l’impossibilità<br />

di difendere un insediamento<br />

tecnologico di profession<strong>al</strong>ità<br />

nel fare treni di<br />

qu<strong>al</strong>ità. Ancora più grave è<br />

la difficoltà a s<strong>al</strong>vaguar<strong>da</strong>re<br />

gli insediamenti di Caserta e<br />

di Caserta Nord con i due accordi<br />

di programma legati<br />

agli insediamenti Ixfin, It<strong>al</strong>tel,<br />

3emme, per Caserta e<br />

basso Volturno con la Formenti.<br />

Sono ormai diversi anni<br />

che per negligenze nazion<strong>al</strong>i<br />

e del governo region<strong>al</strong>e <strong>non</strong><br />

si sono tramutate le occasioni<br />

di crisi con una capacità<br />

attrattiva di investimenti,<br />

<strong>non</strong>ostante le sollecitazioni<br />

<strong>da</strong> noi più volte messe in<br />

campo con iniziative di lotta,<br />

di discussione e di tentativi<br />

di di<strong>al</strong>ogo a tutti i livelli<br />

Lunedì 14 Maggio 2012 Corriere del Mezzogiorno<br />

Gli interventi De Simone (Camera di commercio) e Sgambati (Uil) an<strong>al</strong>izzano la situazione economica. E <strong>non</strong> <strong>solo</strong><br />

Primo: combattere l’illeg<strong>al</strong>ità<br />

«Terra di Lavoro<br />

deve diventare<br />

la Terra di don Diana»<br />

di TOMMASO DE SIMONE *<br />

Non si va<br />

lontano<br />

se questa<br />

provincia<br />

<strong>non</strong> si libera<br />

del cancro<br />

m<strong>al</strong>avitoso,<br />

che incide<br />

per il 30%<br />

sull’economia<br />

L’articolo<br />

Le <strong>sfide</strong> di Carditello e del Policlinico<br />

Caserta, la cui amministrazione oggi<br />

vive anche in una delicatissima situazione<br />

finanziaria, avendo dovuto<br />

decretare il default,— avrebbe bisogno<br />

di un recupero di leadership urbana<br />

per gui<strong>da</strong>re i processi di sviluppo<br />

della provincia, il che vuol dire rigua<strong>da</strong>gnare<br />

un primato cultur<strong>al</strong>e e<br />

politico e difendere i propri giacimenti,<br />

a cominciare <strong>da</strong> Carditello, madre<br />

di tutte le battaglie, per passare <strong>al</strong> <strong>policlinico</strong><br />

e finire ai grandi temi ambient<strong>al</strong>i<br />

legati <strong>al</strong>l’economia agricola.<br />

Non basta più proclamare che questo<br />

è il territorio della mozzarella per affermare<br />

l’identità di un prodotto che,<br />

poco per volta, rischiamo di perdere<br />

a causa degli <strong>al</strong>levamenti di buf<strong>al</strong>e e<br />

dei caseifici che stanno sorgendo come<br />

funghi nel Mantovano e nel Nord<br />

est, grazie a organizzazioni imprenditori<strong>al</strong>i<br />

più aggressive sul versante della<br />

promozione. Occorre difenderlo,<br />

come Parma ha saputo fare con il Parmigiano<br />

e con il prosciutto. Occorre<br />

sapersi promuovere, di concerto con<br />

le istituzioni, perché tutto contribuisca<br />

a re<strong>al</strong>izzare un unico distretto<br />

<strong>non</strong> <strong>solo</strong> industri<strong>al</strong>e, ma soprattutto<br />

cultur<strong>al</strong>e, di condivisione identitaria.<br />

SEGUE DALLA PRIMA<br />

Così per ciò che rimane della prestigiosa<br />

attività serica di San Leucio (la<br />

cui tradizione, <strong>al</strong>meno, andrebbe<br />

prioritariamente s<strong>al</strong>vaguar<strong>da</strong>ta) e per<br />

quanto riguar<strong>da</strong> i luoghi d’arte. Certo,<br />

la Reggia v<strong>al</strong>e <strong>da</strong> sola. Ma dell’anfiteatro<br />

romano di Santa Maria Capua<br />

Vetere, il secondo per grandezza dopo<br />

il Colosseo, cosa se ne vuole fare?<br />

E il Mitreo, una delle rare testimonianze<br />

del culto persiano, per quanti<br />

anni ancora dovrà essere abbandonato<br />

<strong>al</strong>l’oblìo? Quanti visitatori si sono<br />

recati nelle ultime settimane dedicate<br />

<strong>al</strong>l’arte in questi luoghi straordinari?<br />

Un passo avanti, a dire il vero, è stato<br />

fatto. Grazie <strong>al</strong>la passata amministrazione<br />

provinci<strong>al</strong>e di Caserta e a quella<br />

attu<strong>al</strong>e che ne ha proseguito l’impegno,<br />

fin<strong>al</strong>mente sono è tornato a<br />

splendere il Museo Campano di Capua<br />

inaugurato di recente <strong>da</strong>l capo<br />

dello Stato. Ecco, si segua questo<br />

esempio anche con Carditello e il <strong>policlinico</strong>.<br />

Si mettano assieme tutte le<br />

forze per difendere ciò che <strong>non</strong> abbiamo,<br />

ma che potremo ottenere. Prima<br />

che qu<strong>al</strong>cun <strong>al</strong>tro ce le scippi.<br />

Angelo Agrippa<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

«Questa provincia<br />

è una vera polveriera<br />

Non <strong>solo</strong> soci<strong>al</strong>e»<br />

di GIOVANNI SGAMBATI *<br />

Il mix tra crisi<br />

e crimin<strong>al</strong>ità<br />

qui rischia<br />

di diventare<br />

esplosivo. Gli<br />

operai saranno<br />

sempre <strong>al</strong><br />

fianco di forze<br />

dell’ordine<br />

e magistratura<br />

istituzion<strong>al</strong>i. Al massimo siamo<br />

stati in grado di garantire<br />

ammortizzatori soci<strong>al</strong>i<br />

per i lavoratori che, rappresentano<br />

più che <strong>al</strong>tro un piccolo<br />

contributo <strong>al</strong>la sopravvivenza.<br />

Ma <strong>non</strong> vi è nessuna<br />

iniziativa per cambiare radic<strong>al</strong>mente<br />

la condizione di<br />

una prospettiva di lavoro<br />

per diverse centinaia di lavoratori<br />

che hanno anche per<br />

età anagrafica l’impossibilità<br />

di costruirsi una prospettiva<br />

decente.<br />

Più volte abbiamo denunciato<br />

che la provincia di Caserta<br />

è l’emblema di un Mezzogiorno<br />

che è ormai fuori<br />

<strong>da</strong> ogni parametro di accettabilità<br />

soci<strong>al</strong>e sia per i livelli<br />

di disoccupazione che per la<br />

quantità di lavoratori in cassa<br />

integrazione, per<strong>al</strong>tro in<br />

un territorio martoriato e caratterizzato<br />

<strong>da</strong>ll’incapacità<br />

di molti enti loc<strong>al</strong>i nel governare.<br />

La conseguenza? Si è messa<br />

insieme questa polveriera<br />

soci<strong>al</strong>e con l’<strong>al</strong>tro<br />

endemico fenomeno<br />

molto<br />

forte ormai <strong>da</strong><br />

diversi anni rappresentato<br />

<strong>da</strong><br />

una illeg<strong>al</strong>ità crimin<strong>al</strong>econosciuta<br />

in tutto il<br />

mondo grazie<br />

anche <strong>al</strong> libro<br />

denuncia di Roberto<br />

Saviano<br />

con Gomorra.<br />

I met<strong>al</strong>meccanici<br />

hanno sempre<br />

apprezzato<br />

ed elogiato il lavoro<br />

delle forze<br />

dell’ordine e della<br />

Magistratura<br />

che hanno mantenuto un<br />

contrasto forte con arresti e<br />

confische di beni delle famiglie<br />

crimin<strong>al</strong>i della provincia<br />

di Caserta.<br />

Ma ci rendiamo conto che<br />

se <strong>non</strong> siamo in grado di togliere<br />

<strong>da</strong>lla base il coinvolgimento<br />

in attività illecite di<br />

tanti giovani che <strong>non</strong> trovano<br />

occasioni di lavoro, è del<br />

tutto evidente che si ricompongono<br />

di volta in volta<br />

nuove aggregazioni crimin<strong>al</strong>i,<br />

proprio perché sappiamo<br />

che gli insediamenti produttivi<br />

sono sicuramente uno<br />

dei migliori deterrenti per<br />

contrastare <strong>da</strong> un punto di<br />

vista preventivo le forze delinquenzi<strong>al</strong>i.<br />

Quindi, Caserta — come<br />

dicevo <strong>al</strong>l’inizio di questo intervento<br />

— è il vero punto<br />

di difficoltà se vogliamo <strong>da</strong>re<br />

una prospettiva <strong>al</strong> Mezzogiorno<br />

e <strong>al</strong>l’It<strong>al</strong>ia. Considerando<br />

la crescita come necessità<br />

<strong>non</strong> si può che partire<br />

proprio <strong>da</strong> questa Provincia.<br />

Noi ostinatamente siamo<br />

in campo per far si che i<br />

nostri appelli <strong>non</strong> rimangano<br />

inascoltati, siamo certi<br />

che senza uno sforzo <strong>da</strong> parte<br />

di tutti il rischio è che potremmo<br />

avere in questa provincia<br />

un inasprirsi della<br />

tensione che va ben oltre<br />

quello che è accaduto in<br />

questi ultimi anni, con lotte<br />

<strong>al</strong> limite della esasperazione.<br />

* Segretario gener<strong>al</strong>e<br />

della Uilm-Uilm<br />

della Campania


Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Maggio 2012<br />

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6<br />

NA<br />

Lunedì 14 Maggio 2012 Corriere del Mezzogiorno


Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Maggio 2012<br />

Sport De Simone, leader provinci<strong>al</strong>e del Coni: «Ai Giochi una gran pattuglia. E ci sarà anche un cestista <strong>al</strong>le Par<strong>al</strong>impiadi»<br />

Alle Olimpiadi c’è un (bel) po’ di Caserta<br />

A Londra 8 atleti <strong>da</strong> Terra di Lavoro. Marcianise-record: partiranno in 4<br />

Boxe / 1<br />

Clemente Russo<br />

Boxe / 2<br />

Vittorio Jahin Parrinello<br />

Boxe / 3<br />

Vincenzo Mangiacapre<br />

Ben prima che nel suo territorio si insediasse il<br />

centro orafo Il Tarì, Marcianise il suo oro lo<br />

ha ricavato <strong>da</strong>llo sport, <strong>da</strong>l pugilato soprattutto.<br />

Oro virtu<strong>al</strong>e, di grande v<strong>al</strong>ore mor<strong>al</strong>e, ancor<br />

più dell’oro v<strong>al</strong>utato in carati. Si tratta dell’oro<br />

delle me<strong>da</strong>glie dei primi posti sul podio di campionati<br />

nazion<strong>al</strong>i, europei, olimpici, mondi<strong>al</strong>i conquistati<br />

<strong>da</strong>i giovani atleti marcianisani, frutto di lavoro serio<br />

e appassionato di maestri, passione per lo sport puro,<br />

quello della boxe che sul ring appare violento ma<br />

che forma uomini disciplinati. La provincia di Caserta<br />

<strong>al</strong>le prossime Olimpiadi di Londra sarà presente<br />

con otto atleti, nove con l’inclusione di un cestista<br />

<strong>al</strong>le Par<strong>al</strong>impiadi. Della pattuglia, quattro sono pugili<br />

e di questi ben tre sono "targati" Marcianise: Clemente<br />

Russo, Domenico V<strong>al</strong>entino e Vincenzo Mangiacapre;<br />

il quarto, Vittorio Jahin Parrinello, è di Piedimonte<br />

Matese. Ma c’è ancora un’atleta "made in Marcianise":<br />

la p<strong>al</strong>lanuotista Simona Abbate e il territorio <strong>al</strong>le<br />

porte del capoluogo Caserta mette a segno una quaterna<br />

che poche <strong>al</strong>tre città possono vantare. Con que-<br />

sti atleti partiranno Ennio F<strong>al</strong>co, tiratore di Capua, e i<br />

due judoka di Aversa Elio Verde e Francesco Far<strong>al</strong>do.<br />

Un atleta anche <strong>al</strong>le Par<strong>al</strong>impiadi: Enzo Di Bennardo<br />

di San Nicola la Stra<strong>da</strong> per il basket in carrozzina.<br />

Torniamo <strong>al</strong> pugilato, una disciplina che vede Marcianise<br />

capeggiare la classifica nazion<strong>al</strong>e per numero<br />

di titoli conquistati negli anni <strong>da</strong>i suo atleti, due la<br />

p<strong>al</strong>estre storiche, la "Excelsior Boxe" diretta <strong>da</strong>l maestro<br />

Domenico Brillantino e la "Me<strong>da</strong>glie d’Oro" del<br />

Boxe / 4 maestro Raffaele Munno. Clemen-<br />

eccellenza, produce campioni con Judo / 2<br />

Domenico V<strong>al</strong>entino<br />

te-Tatanka Russo, peso massimo,<br />

e Vincenzo Mangiacapre, categoria<br />

superleggeri sono di scuola<br />

Brillantino; Domenico V<strong>al</strong>entino,<br />

leggeri, <strong>al</strong>lievo di Munno. La gloria<br />

se la sono già conquistata con i<br />

loro titoli mondi<strong>al</strong>i, europei e nazion<strong>al</strong>i,<br />

il futuro, dopo che avranno<br />

appeso i guantoni <strong>al</strong> chiodo, è<br />

assicurato <strong>da</strong>lla divisa militare<br />

che indossano, Russo e Mangiacapre<br />

delle Fiamme Azzurre di Polizia<br />

Penitenziaria e V<strong>al</strong>entino delle<br />

Fiamme oro di Polizia di Stato.<br />

Tre giovani atleti di vita esemplare,<br />

i loro successi costituicono la punta di un iceberg<br />

fatto di tanti giovani che sono già sulla scia del loro<br />

esempio. E’ grazie a questi ragazzi che la Polizia di<br />

Stato ha deciso di insediare a Marcianise una sezione<br />

distaccata della Scuola Giovanile delle Fiamme Oro<br />

di pugilato, la sede è presso il liceo scientifico "Quercia",<br />

un modo per reclutare atleti di boxe anche <strong>da</strong>l<br />

mondo della scuola. Sono me<strong>da</strong>glie anche queste,<br />

successi in un territorio in cui le gesta della m<strong>al</strong>avita<br />

Par<strong>al</strong>impiadi Enzo Di Bennardo con<br />

il presidente Coni, Michele De Simne<br />

sovente vanificano i meriti che caratterizzano questa<br />

terra.<br />

Dice Alessandro Tartaglione, presidente della<br />

Excelsior Boxe: «Tutto questo significa che bisogna<br />

<strong>da</strong>re a Marcianise quel che è di Marcianise. E lo dovranno<br />

pagare, questo debito di ammirazione e riconoscenza,<br />

tutti coloro che in questa terra ci sono venuti<br />

per citarla soltanto quando c’era il m<strong>al</strong>e che vi<br />

g<strong>al</strong>leggiava. Poi c’è voluto Roberto Saviano, che pure<br />

<strong>non</strong> c’è an<strong>da</strong>to mai di fino a scavare nella "gomorreide",<br />

a far luccicare fuori <strong>da</strong>i nostri confini quell’oro<br />

scavato in p<strong>al</strong>estre che profumano di "puzza"<br />

di sano sudore, dove <strong>non</strong> ci si va per sm<strong>al</strong>tire cellulite<br />

ma si va a sgobbare per appesantire di coppe e<br />

me<strong>da</strong>glie e titoli mondi<strong>al</strong>i il nostro orgoglio». Marcianise,<br />

fino agli anni Sessanta, era un po’ il Tavoliere<br />

della Campania, colture abbon<strong>da</strong>nti nella terra<br />

grassa e fertile. Poi arrivò il boom industri<strong>al</strong>e, un<br />

ventennio di ciminiere fumanti, braccia sottratte <strong>al</strong>l’agricoltura<br />

- nel senso buono e positivo - e poi restituite<br />

<strong>al</strong>le crisi che si sono succeduto, fino a oggi<br />

con le ciminiere a mezz’asta.<br />

Lo sfogo, la rampa per la rincorsa verso una rinascita<br />

<strong>da</strong> queste parti è stato il pugilato. «E’ la dimostrazione<br />

- dice Michele De Simone, presidente provinci<strong>al</strong>e<br />

del Coni - dei v<strong>al</strong>ori che lo sport puro contribuisce<br />

a coltivare, dei risultati conseguiti anche con<br />

l’attenzione delle amministrazioni loc<strong>al</strong>i che si sono<br />

succedute e <strong>da</strong>lla Provincia per la re<strong>al</strong>izzazione di infrastrutture.<br />

Lo sport in provincia di Caserta è una<br />

continuità, segno di un solido comparto<br />

di dirigenti, tecnici ed atleti<br />

appassionati e con la voglia di crescere.<br />

Non era mai successo prima<br />

che ai Giochi Olimpici la provincia<br />

di Caserta fosse rappresentata <strong>da</strong><br />

tanti atleti, anzi possiamo dire nove<br />

e se aggiungiamo anche Enzo Di<br />

Bernardo che partecipa <strong>al</strong>le Par<strong>al</strong>impiadi<br />

di Londra nel basket in<br />

carrozzina. Un <strong>al</strong>tro eroe, questo ex<br />

cestista della Juve Caserta, che dopo<br />

l’infortunio di cui fu vittima è<br />

diventato tra i più forti atleti della<br />

sua categoria». Per parafrasare il<br />

linguaggio della economia finanziaria, si può dire<br />

che la provincia di Caserta, in quanto a partecipazione<br />

ai Giochi Olimpici, mantiene una linea in continuo<br />

ri<strong>al</strong>zo: tre atleti <strong>al</strong>le Olimpiadi di Atlanta del<br />

1996; 4 del 2000 a Sydney; 6 a Atene nel 2004; leggera<br />

flessione con i 5 di Pechino nel 2008. Ennio F<strong>al</strong>co è il<br />

veterano con cinque presenze e una me<strong>da</strong>glia d’oro<br />

nel tiro <strong>al</strong> volo skeet ad Atlanta nel 1996.<br />

Franco Tontoli<br />

P<strong>al</strong>lanuoto<br />

Simona Abbate<br />

Tiro <strong>al</strong> volo<br />

Ennio F<strong>al</strong>co<br />

Judo / 1<br />

Elio Verde<br />

Francesco Far<strong>al</strong>do<br />

7<br />

NA


8 Lunedì 14 Maggio 2012 Corriere del Mezzogiorno Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Maggio 2012<br />

9<br />

NA NA<br />

Da Aversa a Sant’Angelo in Formis Reggia fiore <strong>al</strong>l’occhiello dell’intera provincia, ma c’è anche tanto <strong>al</strong>tro<br />

Quanti tesori<br />

<strong>da</strong> ammirare<br />

Da Aversa a Sant’Angelo in Formis.<br />

Terra di Lavoro offre la<br />

possibilità di ammirare gioelli<br />

storiici, artistici, archeologici e<br />

architettonici con pochi egu<strong>al</strong>i. Ecco un<br />

itinerario «ragionato» in sette tappe per<br />

visitarli. Almeno in parte.<br />

Aversa è la più vicina <strong>al</strong> confine fra le<br />

province di Napoli e Caserta, mostra la<br />

sua antichità anche se il castello ha perduto<br />

la sua forma divenendo prima caserma<br />

poi "Casa dei matti" e infine manicomio<br />

giudiziario "Filippo Saporito", in<br />

aggiunta a quello civile (il Santa Maria<br />

Mad<strong>da</strong>lena <strong>da</strong>l 1813 nell’omonimo complesso<br />

conventu<strong>al</strong>e). Nella piccola Aversa<br />

vennero per lunghi decenni rinchiuse<br />

le menti ritenute m<strong>al</strong>ate del Regno di Napoli.<br />

Nel centro domina la Cattedr<strong>al</strong>e iniziata<br />

nel 1053, durante la signoria del<br />

guerriero normanno Rainulfo Drengot.<br />

Nel millennio, rifacimenti continui e oggi<br />

leggibili nella muratura sopravvissuta<br />

a incendi e terremoti: quello del 1456<br />

provocò la ricostruzione del campanile<br />

con marmi e colonne presi nelle rovine<br />

romane della vicina Atella. Architettura<br />

romanica nell’abside princip<strong>al</strong>e e nel deambulatorio,<br />

nelle volte a crociera; interventi<br />

settecenteschi nella navata centr<strong>al</strong>e,<br />

che si conclude con l’<strong>al</strong>tare maggiore<br />

disegnato <strong>da</strong> Luigi Vanvitelli. An<strong>da</strong>ndo a<br />

piedi fino <strong>al</strong>la seicentesca Porta Napoli,<br />

s’incontrano la facciata barocca della<br />

chiesa, il campanile e l’ospe<strong>da</strong>le dell’Annunziata<br />

sorto nel 1300, oggi Facoltà di<br />

Ingegneria. Riecheggiano intorno a quelle<br />

pietre nomi femminili normano-longobardi:<br />

Sikelgaita sorella del duca Sergio<br />

reggente bizantino di Napoli che, assieme<br />

<strong>al</strong> feudo, la diede in moglie a Rainulfo<br />

Drengot; Ricar<strong>da</strong> e Aloara ritenute<br />

fon<strong>da</strong>trici della chiesa di San Biagio nel<br />

Mille, Urrifri<strong>da</strong>, che fece edificare nel<br />

1050 il convento di San Lorenzo.<br />

Caserta è legata indissolubilmente <strong>al</strong>la<br />

Reggia settecentesca. Carlo di Borbone<br />

(come re di Napoli <strong>non</strong> volle essere<br />

Terra di Lavoro è ricca di bellezze <strong>da</strong> visitare<br />

Ecco un itinerario «ragionato» in sette tappe<br />

"numerato", diventò III quando fu chiamato<br />

sul trono di Spagna) spese 6 milioni<br />

e 133.507 ducati per la costruzione<br />

che richiese 22 anni di lavoro. Cinque<br />

piani, 1200 stanze, quattro cortili su<br />

45mila metri quadri, il tufo arrivava <strong>da</strong><br />

San Nicola la Stra<strong>da</strong>, il travertino <strong>da</strong> Bellona,<br />

il marmo grigio <strong>da</strong> Mondragone, la<br />

c<strong>al</strong>ce <strong>da</strong> San Leucio, la pozzolana <strong>da</strong>i<br />

Campi Flegrei, il laterizio <strong>da</strong> Capua, i<br />

marmi pregiati <strong>da</strong> Carrara e il ferro <strong>da</strong><br />

Follonica. Progetto e direzione dei lavori<br />

di Luigi Vanvitelli, inizio nel 1752, conclusione<br />

nel 1774 un anno dopo la morte<br />

del progettista quando il re era già partito<br />

per Madrid (1759) lasciando a Napoli<br />

il giovanissimo Ferdinando. Opere<br />

d’arte e reperti archeologici, decorazioni<br />

e interni imponenti, e infine quel parco<br />

di 120 ettari, tre dritti chilometri di vi<strong>al</strong>e<br />

centr<strong>al</strong>e con vasche d’acqua fluente e<br />

zampillante, adornate di statue, fino <strong>al</strong>la<br />

grande cascata in cima <strong>al</strong> colle, <strong>al</strong>imentata<br />

<strong>da</strong> una condotta di 40 chilometri che<br />

viaggia attraverso cinque montagne e sopra<br />

tre ponti, il più grande è sulla via della<br />

v<strong>al</strong>le di Mad<strong>da</strong>loni.<br />

San Leucio: anteprima di soci<strong>al</strong>ismo<br />

utopistico fatto in casa in quella che doveva<br />

essere "Ferdinandopoli", città progettata<br />

nel 1789 col nome del giovane re<br />

di Napoli, contigua <strong>al</strong> gran parco della<br />

<strong>reggia</strong> voluta <strong>da</strong> suo padre. Ferdinando<br />

e Maria Carolina s’erano momentaneamente<br />

invaghiti delle teorie egu<strong>al</strong>itarie<br />

di Gaetano Filangieri, il pensatore di cui<br />

parlavano tanto bene in Francia coloro<br />

che volevano convincere i loro cognati<br />

Luigi XVI e Maria Antonietta a fare le riforme<br />

della modernità. Qu<strong>al</strong>che tempo<br />

dopo, quando le re<strong>al</strong>i teste francesi caddero<br />

mozzate, finirono anche gli entusia-<br />

Sopra, l’anfiteatro di Santa<br />

Maria Capua Vetere. A<br />

destra, un’immagine<br />

dell’interno della basilica<br />

di Sant’Angelo in Formis.<br />

Di seguito: una s<strong>al</strong>a<br />

del Mueso Campano di<br />

Capua e la chiesa<br />

dell’Annunziata di Aversa<br />

Sopra: il laghetto "Bagno di<br />

Venere" <strong>al</strong>l’interno del<br />

Giardino Inglese nella Reggia<br />

di Caserta<br />

smi utopistici napoletani, e della colonia<br />

di San Leucio dove <strong>non</strong> dovevano esserci<br />

differenze soci<strong>al</strong>i, rimasero <strong>solo</strong> la fabbrica<br />

della seta e la scuola dei setaioli<br />

nel già esistente casino di caccia, con le<br />

due file di case a schiera <strong>da</strong>vanti <strong>al</strong> Belvedere<br />

sulla collina.<br />

Casertavecchia. Eccoci in piena "Longobardia",<br />

nel Medioevo meglio conservato:<br />

era "Casairta" perché arroccata e<br />

ben difesa a 400 metri di <strong>al</strong>tezza, come<br />

pretendevano quei tempi di scorrerie saracene<br />

in pianura, costruita <strong>da</strong>i longobardi<br />

del principato di Capua <strong>al</strong>meno<br />

150 anni prima dell’anno Mille. Casertavecchia<br />

è a pochi chilometri (in s<strong>al</strong>ita)<br />

<strong>da</strong>lla Caserta nuova, la cui nascita intor-<br />

no <strong>al</strong>la <strong>reggia</strong> settecentesca fece<br />

tornare gli abitanti giù nella<br />

pianura dopo 8 secoli. Lassù<br />

s'erano messi <strong>al</strong> sicuro anche<br />

i vescovi, fra cui Rainulfo<br />

che nel 1113 gettò le fon<strong>da</strong>menta<br />

della cattedr<strong>al</strong>e di San<br />

Michele, compiuta nel 1153.<br />

Nel maestoso interno - tre navate<br />

lunghe 46 metri - è facile<br />

identificare come romane le<br />

18 colonne di marmo bianco e<br />

cipollino, i capitelli. Facciata<br />

in tufo movimentata <strong>da</strong> una<br />

fantastica <strong>da</strong>nza di archi intrecciati,<br />

colonne, decorazioni,<br />

con tre port<strong>al</strong>i di marmo<br />

scolpito, cupola elegantissima,<br />

campanile <strong>al</strong>to 32 metri a<br />

cav<strong>al</strong>lo della via d'accesso <strong>al</strong>la piazza. La<br />

vicina chiesetta gotica, il poderoso castello<br />

longobardo <strong>da</strong>lle mura <strong>al</strong>te 30 metri<br />

le abitazioni, le strade, la pavimentazione,<br />

il silenzio, inducono il visitatore<br />

ad un suggestivo viaggio nella la storia.<br />

Santa Maria Capua Vetere. Contigua<br />

a Caserta, la "Capua Vetere", come dice<br />

la denominazione latina, occupa il posto<br />

di Capua romana (mentre la vicina Capua<br />

odierna sta dov'era Casilinum, porto<br />

sull'ansa del Volturno a guardia del<br />

ponte della via Appia). Nacque villaggio<br />

osco, poi città etrusca, poi sannitica ricca<br />

e potente che si <strong>al</strong>leò con Roma, quindi<br />

la tradì, tornò con Roma per tradirla<br />

di nuovo aprendo le porte ad Annib<strong>al</strong>e<br />

A sinistra, una bella immagine<br />

del borgo Di Casertavecchia<br />

illuminato. In basso a destra,<br />

il borgo di San Leucio<br />

vincitore a Canne. Voleva esser capit<strong>al</strong>e,<br />

ma sconfitto Annib<strong>al</strong>e, i romani la distrussero<br />

tutta nel 211 a. C. Pochi decenni<br />

dopo era ricchissima colonia romana,<br />

la città più grande e prospera del Sud,<br />

quindici chilometri di mura con sette<br />

porte , due Fori, due Teatri, un Circo,<br />

l'Anfiteatro con la scuola dei gladiatori<br />

dove si <strong>al</strong>lenò il giovane Spartaco prima<br />

di capeggiare la rivolta degli schiavi. E<br />

anche una ventina di templi dedicati a<br />

tante divinità, le cui tracce si ritrovano<br />

nei toponimi (per esempio, Casapulla:<br />

Casa di Apollo). Si g<strong>al</strong>oppa nella storia<br />

percorrendo le vie <strong>da</strong>ll'Anfiteatro (secondo<br />

per dimensioni <strong>solo</strong> <strong>al</strong> Colosseo) <strong>al</strong><br />

Duomo che nacque p<strong>al</strong>eocristiano, fu<br />

ampliato <strong>da</strong>l longobardo Arechi II, trasformato<br />

nel 1600 e anche due secoli dopo.<br />

La Capua ex Casilinum, per la sua posizione<br />

strategica sul Volturno, è stata in<br />

duemila anni innumerevoli volte assediata,<br />

conquistata, liberata, distrutta. Ancora<br />

oggi suonano le campane a morto il<br />

24 luglio, anniversario della strage ordinata<br />

<strong>da</strong> Cesare Borgia (figlio del papa<br />

Alessandro VI) che nel 1501 fece uccidere<br />

a tradimento 5mila capuani durante<br />

una tregua dell'assedio. Durante la secon<strong>da</strong><br />

guerra mondi<strong>al</strong>e fu distrutto <strong>da</strong>lle<br />

bombe proprio il ponte romano della<br />

via Appia sul Volturno. Piccola e bella,<br />

Capua mostra antichità incastonate nelle<br />

mura di p<strong>al</strong>azzi nobiliari e delle chiese,<br />

tutte <strong>da</strong> visitare. E nel ricchissimo<br />

Museo Campano <strong>da</strong> poco riordinato, troneggiano<br />

le "Madri di Capua", circa 200<br />

statue in tufo grigio e piccoli ex voto: fin<br />

<strong>da</strong> cinque secoli a.C. erano offerti a "Matuta",<br />

dea della fertilità rappresentata <strong>da</strong><br />

prosperose donne con le braccia piene<br />

di figli.<br />

Sant’Angelo in Formis è <strong>da</strong> <strong>non</strong> perdere,<br />

a poca distanza oltre l'Autostra<strong>da</strong><br />

del Sole: quella Basilica è l'unico esempio<br />

di architettura benedettina che ci è<br />

rimasto dopo la distruzione (1943) dell'Abbazia<br />

di Montecassino, ris<strong>al</strong>e <strong>al</strong> X secolo,<br />

è stata costruita sui ruderi e con i<br />

materi<strong>al</strong>i del tempio romano di Diana Tifatina,<br />

che era uno dei tanti edifici religiosi<br />

dell'antica Capua romana.<br />

Eleonora Puntillo<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


10<br />

NA<br />

Lusso Si è chiusa <strong>da</strong> poco l’edizione numero trentasette di Mondo Prezioso<br />

Al Tarì il gioiello<br />

<strong>non</strong> conosce crisi<br />

Si è chiusa <strong>da</strong> poco, <strong>al</strong> Tarì, l’edizione<br />

numero trentasette di Mondo Prezioso.<br />

Le novità del settore sono state<br />

presentate <strong>da</strong>lle 400 aziende stabilmente<br />

insediate <strong>al</strong> Tarì, oltre che <strong>da</strong> oltre 100<br />

espositori esterni, rappresentativi delle re<strong>al</strong>tà<br />

più <strong>al</strong>l’avanguardia del settore e provenienti<br />

<strong>da</strong> tutta It<strong>al</strong>ia e <strong>da</strong>ll’estero.<br />

Nell’era della glob<strong>al</strong>izzazione e della stan<strong>da</strong>rdizzazione,<br />

il Tarì segna un ritorno <strong>al</strong> gioiello<br />

artigian<strong>al</strong>e, ma in un’accezione completamente<br />

nuova, mettendo insieme eccellenza<br />

produttiva e design esclusivo e person<strong>al</strong>izzato.<br />

Nasce, così, il «Gioiello sartori<strong>al</strong>e» e un<br />

nuovo concetto di artigianato. Il punto di forza<br />

di questa proposta è il Tarì Design Lab, il<br />

laboratorio di creatività che sempre più dedica<br />

— anche ai singoli gioiellieri — attività di<br />

consulenza ad hoc per la nascita di linee di<br />

prodotti il cui brand è quello che si identifica<br />

con il punto vendita o<br />

che, a loro volta, rispondono<br />

<strong>al</strong>le specifiche esigenze<br />

person<strong>al</strong>izzate del<br />

cliente fin<strong>al</strong>e.<br />

Secondo uno studio<br />

condotto <strong>da</strong>gli esperti del<br />

Tarì, l’<strong>al</strong>ta gioielleria, come<br />

tutti i beni di lusso,<br />

<strong>non</strong> conosce crisi e continua<br />

ad essere tra le preferenze<br />

di acquisto dell’upper<br />

class. I <strong>da</strong>ti del mercato sono<br />

quanto mai confortanti e in<br />

particolare le gemme preziose<br />

hanno fatto registrare un incremento<br />

del 31 per cento nel<br />

2011. Il comparto resta solido e<br />

il <strong>da</strong>to positivo deriva anche <strong>da</strong>lla<br />

percezione del gioiello come bene rifugio<br />

ed investimento.<br />

Con i suoi 850 milioni di fatturato consoli<strong>da</strong>to<br />

anche per il 2011 il Tarì, il Centro Orafo<br />

polifunzion<strong>al</strong>e di Caserta, è una delle re<strong>al</strong>tà<br />

economico-produttive europee in controtendenza<br />

<strong>al</strong>la crisi. Il Tarì, che quest’anno festeggia<br />

i 16 anni di attività, è divenuto un modello<br />

vincente perché è riuscito a far convergere<br />

in un unico distretto — il complesso polifunzion<strong>al</strong>e<br />

di Marcianise, dove sorge — tutta la<br />

filiera del settore orafo: <strong>da</strong>lla ricerca e sviluppo,<br />

<strong>al</strong>la formazione, <strong>da</strong>ll’esposizione <strong>al</strong>la distribuzione,<br />

finanche <strong>al</strong>le attività di comunicazione<br />

in uno spazio dedicato agli eventi.<br />

La Reggia Designer Outlet a Marcianise è<br />

l’ultimo arrivato del gruppo McArthur-<br />

Glen, il primo nel Sud It<strong>al</strong>ia. Inaugurato<br />

nel febbraio 2010, ospita <strong>al</strong>cune tra le firme<br />

più prestigiose della mo<strong>da</strong> nazion<strong>al</strong>e e internazion<strong>al</strong>e.<br />

Tra le <strong>al</strong>tre griffe sono presenti nella<br />

cittadella John Richmond, Pra<strong>da</strong>, Church's, Roberto<br />

Cav<strong>al</strong>li, Desigu<strong>al</strong>, Love Sex & Money, Liu<br />

Jo, Replay, Nike, Timberland, Marlboro Classics,<br />

Aspesi, Bikkembergs, Tommy Hilfiger, Blumarine,<br />

Gianfranco Ferré, Guess, Hugo Boss,<br />

Harmont & Blaine , Patrizia Pepe, Pinko e Rocco<br />

Barocco. Complessivamente 130 boutique,<br />

che offrono i migliori prodotti con prezzi ridotti<br />

fino <strong>al</strong> 70 per cento, distribuiti su oltre<br />

26mila metri quadrati.<br />

Destinato a divenire uno dei più evoluti in<br />

Europa, il Centro suggella l'assoluto interesse<br />

del Gruppo McArthurGlen per le tematiche<br />

ambient<strong>al</strong>i: a una rispettosa opera di v<strong>al</strong>orizzazione<br />

della componente paesaggistica, corrisponde<br />

una serie di soluzioni senza precedenti<br />

nel settore retail in termini di eco-sostenibilità<br />

e risparmio energetico. La Reggia, primo<br />

eco-Village europeo, è dotato infatti di oltre<br />

2.500 metri quadrati di pannelli solari integrati<br />

nell'architettura e destinati a produrre quasi<br />

un terzo del suo fabbisogno energetico com-<br />

Nell’era della glob<strong>al</strong>izzazione<br />

«vince» il ritorno <strong>al</strong>l’artigian<strong>al</strong>e<br />

Un progetto di sviluppo sostenibile soci<strong>al</strong>e e<br />

ambient<strong>al</strong>e che ne fanno un laboratorio<br />

d’avanguardia. Al forte impatto soci<strong>al</strong>e, in termini<br />

economici, di indotto occupazion<strong>al</strong>e e<br />

di formazione dei t<strong>al</strong>enti, <strong>da</strong> <strong>al</strong>cuni mesi si è<br />

aggiunto anche un progetto di sostenibilità<br />

energetica.<br />

Tra gli obiettivi del Tarì per il 2012 — par<strong>al</strong>lelamente<br />

<strong>al</strong> proseguimento delle già consoli<strong>da</strong>te<br />

attività legate <strong>al</strong>la promozione delle<br />

aziende sul territorio nazion<strong>al</strong>e attraverso le<br />

fiere e lo sviluppo dei servizi di<br />

creatività, formazione, studi<br />

delle tendenze e marketing<br />

— c’è l'avvio di una importante<br />

attività dedicata <strong>al</strong>l'export.<br />

Sulla scorta della consoli<strong>da</strong>ta<br />

esperienza acquisita e<br />

messa a punto <strong>da</strong>l Tarì sul<br />

mercato nazion<strong>al</strong>e, dove ormai<br />

è <strong>da</strong> anni radicata<br />

un'approfondita conoscenza<br />

degli operatori e una<br />

forte fidelizzazione della<br />

clientela nazion<strong>al</strong>e,<br />

l'obiettivo attu<strong>al</strong>e è indi-<br />

plessivo, risparmiando ogni anno circa<br />

480.000 chili di CO2.<br />

Oltre <strong>al</strong>lo shopping esclusivo, il Designer<br />

Outlet McArthurGlen mette a disposizione<br />

dei suoi visitatori numerosi servizi: punti ri-<br />

viduare nuove opportunità commerci<strong>al</strong>i, a<br />

beneficio delle aziende del Tarì, anche per i<br />

nuovi mercati. Già è stato individuato nell'ambito<br />

dell'area marketing un gruppo di lavoro<br />

che ha l'obiettivo di individuare nuovi<br />

mercati, avviare attività di scouting di<br />

buyers provenienti <strong>da</strong>i paesi emergenti o <strong>da</strong><br />

quelli che oggi dimostrano indicatori economici<br />

più interessanti per il settore orafo e organizzare<br />

operazioni di incoming.<br />

D<strong>al</strong> canto loro, le aziende del Tarì che —<br />

puntando su una specifica identità di prodotto<br />

o di brand, su storie azien<strong>da</strong>li consoli<strong>da</strong>te,<br />

o ancora su organizzazioni più giovani ed efficienti<br />

che in passato — hanno deciso di<br />

sposare con maggiore entusiasmo e coinvolgimento<br />

questo obiettivo stanno <strong>da</strong>ndo vita<br />

ad un vero e proprio «Club Export», aperto a<br />

tutti, il cui obiettivo sarà condividere attraverso<br />

riunioni e approfondimenti le scelte<br />

operative <strong>da</strong> intraprendere e diffondere presso<br />

i princip<strong>al</strong>i appuntamenti internazion<strong>al</strong>i i<br />

progetti del Tarì.<br />

Il primo obiettivo è l'organizzazione, in occasione<br />

della prossima edizione di Tarì Mondo<br />

Prezioso, il s<strong>al</strong>one della gioielleria che si<br />

Il tema<br />

dell’ultima<br />

edizione di<br />

Mondo<br />

Prezioso è<br />

stata la<br />

«Policromia:<br />

orientamenti<br />

contemporanei<br />

nel colore».<br />

Attraverso un<br />

percorso<br />

sensori<strong>al</strong>e, i<br />

colori che<br />

illumineranno<br />

l’estate 2012<br />

sono stati i<br />

veri<br />

protagonisti<br />

del s<strong>al</strong>one,<br />

interpretati e<br />

declinati nelle<br />

person<strong>al</strong>i<br />

visioni dei 14<br />

designer del<br />

Tarì.<br />

storo, parcheggi, un'attrezzatissima area giochi<br />

per bambini e un fitto c<strong>al</strong>en<strong>da</strong>rio di eventi<br />

e manifestazioni.<br />

D<strong>al</strong>la sua inaugurazione, La Reggia ha promosso<br />

e re<strong>al</strong>izzato grandi eventi e concerti<br />

aperti <strong>al</strong> grande pubblico e ad ingresso gratuito.<br />

Appuntamenti di grande richiamo come la<br />

sfilata di mo<strong>da</strong> dello scorso 29 settembre —<br />

organizzata in occasione dell'inaugurazione<br />

dei nuovi negozi — e come i grandi concerti<br />

Lunedì 14 Maggio 2012 Corriere del Mezzogiorno<br />

Outlet Nella struttura McArthurGlen di Marcianise ci sono centotrenta boutique che offrono i migliori prodotti con prezzi ridotti fino <strong>al</strong> 70 per cento<br />

La Reggia delle griffe scontate<br />

Un eco-village dotato di oltre 2.500 mq<br />

di pannelli solari integrati nell’architettura<br />

In <strong>al</strong>to a destra: un padiglione del Tarì. In <strong>al</strong>to a sinistra: Gianni Carità, timoniere del centro orafo. Sopra una mostra<br />

Sotto <strong>al</strong>cune della Reggia<br />

Designer Outlet, ultimo<br />

arrivato del gruppo<br />

McArthurGlen, il primo nel<br />

Sud It<strong>al</strong>ia. Inaugurato<br />

nel febbraio 2010, ospita<br />

<strong>al</strong>cune tra le firme<br />

più prestigiose della mo<strong>da</strong><br />

nazion<strong>al</strong>e e internazion<strong>al</strong>e<br />

La mostra<br />

svolgerà <strong>da</strong>l 5 <strong>al</strong>l'8 ottobre 2012, di una importante<br />

operazione di incoming. I buyers<br />

provenienti <strong>da</strong> Russia, Est Europa e Turchia<br />

— in tutto quaranta — saranno selezionati<br />

<strong>da</strong>l Tarì e invitati a visitare l'evento con un<br />

ricco programma di attività, che prevederà<br />

<strong>non</strong> soltanto l'incontro con le aziende della<br />

cittadella orafa interessate, ma anche momenti<br />

dedicati <strong>al</strong>la visita delle zone circostanti<br />

e <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione delle tipicità del territorio<br />

casertano.<br />

Sensibili <strong>al</strong>la internazion<strong>al</strong>izzazione anche<br />

le istituzioni del territorio, Camera di Commercio<br />

e Confindustria in primo luogo, che<br />

hanno <strong>al</strong>lo studio le possibili forme di integrazione<br />

con l'iniziativa.<br />

All’orizzonte anche una convenzione che<br />

il Tarì sta stipulando con la facoltà di Economia<br />

della Sun. Già <strong>da</strong> tempo è stata avviata<br />

una pianificazione molto articolata insieme<br />

con la preside Clelia Mazzoni. Si tratta di un<br />

progetto di collaborazione per il qu<strong>al</strong>e il Tarì<br />

ospiterà nei prossimi mesi <strong>al</strong>cuni studenti in<br />

tirocinio formativo, che svilupperanno un'in<strong>da</strong>gine<br />

sulle strategie competitive delle aziende<br />

e faranno le loro proposte ai vertici della<br />

cittadella orafa.<br />

Anna Paola Merone<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

di artisti it<strong>al</strong>iani e internazion<strong>al</strong>i ospitati <strong>da</strong>l<br />

Summer Festiv<strong>al</strong>, divenuto ormai un appuntamento<br />

fisso dell'estate casertana, che attira<br />

ogni anno migliaia di visitatori.<br />

Molto forte anche il legame con lo sport,<br />

in virtù della collaborazione con la Juve Caserta,<br />

squadra di basket che milita nel campionato<br />

di Serie A. Sono inoltre clienti abitu<strong>al</strong>i<br />

de La Reggia anche diversi c<strong>al</strong>ciatori, fra<br />

cui i campioni azzurri Marek Hamsik ed Edinson<br />

Cavani.<br />

A. P. M.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Maggio 2012<br />

M{ZD{ CX-5<br />

GUARDARE OLTRE<br />

abbiamo anticipato il futuro.<br />

l’unico suv Crossover compatto diesel euro 6.<br />

Rivoluzionare il concetto di auto. Riprogettarne <strong>da</strong> zero ogni dettaglio. Impiegare materi<strong>al</strong>i mai<br />

utilizzati finora. Questo è guar<strong>da</strong>re oltre i confini della tecnologia. Questo è il sogno <strong>da</strong> cui nasce<br />

Maz<strong>da</strong> CX-5, con motori fino a 175 cv, consumi fino a 21,7 km/lt, 2WD o 4WD, cambio manu<strong>al</strong>e<br />

o automatico. Il SUV crossover compatto con:<br />

Consumi <strong>da</strong> 4,6 l/100 km a 6,6 l/100 km, emissioni <strong>da</strong> 119 gr/km a 155 gr/km.<br />

defy convention www.maz<strong>da</strong>.it<br />

Maz<strong>da</strong> It<strong>al</strong>ia<br />

NOME DEALER<br />

Via del Commercio, 36 – 00176 Roma – 06 96 03 55 85 Orari d’apertura: lunedì-venerdì, 08:30 - 12:30 e 14:00 - 18:00.<br />

11<br />

NA


12<br />

NA<br />

Business & Ambiente Nella struttura di Marcianise anche una caccia <strong>al</strong> tesoro «ecologica»<br />

Campania Ri-festiv<strong>al</strong><br />

Al centro commerci<strong>al</strong>e 4 giorni dedicati <strong>al</strong>la differenziata<br />

Si chiama «Ri-festiv<strong>al</strong>» ed è<br />

la kermesse che il centro<br />

commerci<strong>al</strong>e Campania dedica<br />

ai rifiuti e <strong>al</strong>la loro secon<strong>da</strong><br />

vita come risorse. In programma,<br />

<strong>da</strong>l 17 <strong>al</strong> 20 il cabaret di<br />

Carmine Faraco, stand con artigiani<br />

del riciclo, la musica di Enzo<br />

Avitabile. E ancora, inst<strong>al</strong>lazioni<br />

re<strong>al</strong>izzate in collaborazione con la<br />

facoltà di architettura e design<br />

dell’università di Napoli, l’arca<br />

del riciclo univers<strong>al</strong>e, laboratori<br />

nell’orto e passeggiate di<strong>da</strong>ttiche<br />

(in collaborazione con Slow Food).<br />

Non mancherà poi la cena degli<br />

avanzi in collaborazione con<br />

Rosanna Marzi<strong>al</strong>e (su prenotazione)<br />

e una sfilata di mo<strong>da</strong> organizzata<br />

con l’Lsa di san Leucio e presentata<br />

<strong>da</strong> Luca Abete. Infine una<br />

grande caccia <strong>al</strong> tesoro che metterà<br />

in p<strong>al</strong>io ricchi premi. E proprio<br />

la caccia <strong>al</strong> tesoro è un po’ la novità<br />

di questa secon<strong>da</strong> edizione del<br />

«Ri-Festiv<strong>al</strong>». Una sfi<strong>da</strong> <strong>al</strong>l’insegna<br />

del divertimento <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e sarà<br />

possibile partecipare durante<br />

tutti i quattro giorni del festiv<strong>al</strong>.<br />

Attraverso un App per iPhone sarà<br />

infatti possibile giocare e imparare<br />

importanti nozioni sull’ecologia<br />

e sul riciclo. Per conquistare i<br />

premi bisognerà seguire un percorso<br />

disseminato di domande relative<br />

ai temi del Ri-Festiv<strong>al</strong>, tracce<br />

che guideranno i partecipanti<br />

<strong>al</strong>la scoperta del riciclo sino <strong>al</strong>la<br />

meta fin<strong>al</strong>e. Tutto questo, ovviamente,<br />

negli spazi del centro commerci<strong>al</strong>e<br />

Campania (a Marciani-<br />

se). Una struttura che conta 180<br />

negozi di livello nazion<strong>al</strong>e e internazion<strong>al</strong>e<br />

e un'area dedicata interamente<br />

<strong>al</strong>la ristorazione, <strong>al</strong>l'intrattenimento<br />

e <strong>al</strong> tempo libero,<br />

dove <strong>da</strong> quattro anni prendono vita<br />

eventi, spettacoli e concerti. E<br />

proprio per la sua posizione geografica,<br />

in un territorio dove raccolta<br />

differenziata stenta a partire,<br />

il Ri- festiv<strong>al</strong> assume una v<strong>al</strong>enza<br />

<strong>non</strong> <strong>solo</strong> simbolica. I rifiuti<br />

organici prodotti quotidianamen-<br />

te <strong>da</strong>i 25 ristoranti e bar del centro<br />

commerci<strong>al</strong>e Campania vengono<br />

differenziati e confluiscono<br />

successivamente nel compost utilizzato<br />

per concimare il terreno<br />

de «L’Orto in Campania». Un orto<br />

progettato <strong>al</strong>l’interno dell’area<br />

commerci<strong>al</strong>e <strong>da</strong> una commissione<br />

mista di studenti della Federico<br />

II di Napoli. Un processo virtuoso<br />

che rappresenta la chiusura<br />

di un ciclo ambient<strong>al</strong>e e soci<strong>al</strong>e<br />

assolutamente inedito, <strong>non</strong> so-<br />

lo per il territorio in cui nasce,<br />

ma anche per la tipologia di attività.<br />

I centri commerci<strong>al</strong>i sono infatti<br />

luoghi di aggregazione della<br />

vita quotidiana, le cosiddette<br />

«piazze moderne» e possono, come<br />

nel caso del Campania, proporre<br />

cultura, consapevolezza<br />

ambient<strong>al</strong>e e cambiamento positivo<br />

degli stili di vita. E i risultati<br />

raggiunti in questi anni sono più<br />

che incoraggianti. In particolare,<br />

a gennaio 2011 è stato introdotto<br />

nel centro rivolto a tutti gli esercizi<br />

commerci<strong>al</strong>i, il nuovo protocollo<br />

di gestione dei rifiuti <strong>da</strong>l titolo<br />

«facciamo la differenza». Proprio<br />

grazie <strong>al</strong>l'introduzione di questo<br />

protocollo e <strong>al</strong>l'attiva collaborazione<br />

di tutto il person<strong>al</strong>e del centro,<br />

<strong>da</strong> gennaio 2011 il centro è<br />

passato <strong>da</strong> una percentu<strong>al</strong>e di differenziazione<br />

del 55 per cento <strong>al</strong><br />

<strong>da</strong>to record del 90 per cento. «Un<br />

risultato che gratifica il grande<br />

impegno profuso - spiega il direttore<br />

del centro commerci<strong>al</strong>e Campania,<br />

Alessandro Gaffuri -. Non<br />

ostante questo per il 2012 puntiamo<br />

ad un ulteriore miglioramento.<br />

L’obiettivo è quello di arrivare<br />

<strong>al</strong> 95 per cento di differenziata.<br />

D’<strong>al</strong>tronde - conclude - quello<br />

che distingue questo progetto <strong>da</strong><br />

<strong>al</strong>tri è proprio la sua operatività.<br />

Non si tratta semplicemente di<br />

sensibilizzare clienti e operatori,<br />

ma di raggiungere obiettivi re<strong>al</strong>i<br />

e verificabili».<br />

Raffaele Nespoli<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Arre<strong>da</strong>menti & famiglie L’azien<strong>da</strong> organizza matrimonio (con tanto di viaggio di nozze) e pensa <strong>al</strong>la casa<br />

Mobilya, lancia la formula «<strong>al</strong>l inclusive»<br />

Una giovane<br />

sposa sceglie<br />

i mobili più<br />

a<strong>da</strong>tti <strong>al</strong>la<br />

propria casa.<br />

Un momento<br />

fon<strong>da</strong>ment<strong>al</strong>e<br />

per tutte le<br />

coppie che<br />

scelgono di<br />

pronunciare il<br />

fatidico sì<br />

Supplemento della testata<br />

Distribuito con il Corriere della Sera<br />

<strong>non</strong> vendibile separatamente<br />

Marco Demarco<br />

direttore responsabile<br />

Mad<strong>da</strong>lena Tulanti<br />

vicedirettore<br />

Carmine Festa<br />

re<strong>da</strong>ttore capo centr<strong>al</strong>e<br />

©<br />

Sopra<br />

e a destra<br />

due<br />

immagini<br />

del Centro<br />

Commerci<strong>al</strong>e<br />

Campania<br />

di Marcianise<br />

Forte di un’esperienza trentenn<strong>al</strong>e, Mobilya<br />

è un’azien<strong>da</strong> che oggi può vantare<br />

l’esposizione più completa di tutto il Meridione<br />

per l’arre<strong>da</strong>mento della casa. Il marchio<br />

che <strong>da</strong> oltre 15 anni identifica una delle più<br />

grandi società per azioni operanti nel settore<br />

del mobile <strong>non</strong> è <strong>solo</strong> si<strong>non</strong>imo di mobili di<br />

qu<strong>al</strong>ità, ma anche di complementi d’arredo,<br />

elementi indispensabili per rendere ancora più<br />

accogliente la casa.<br />

Il punto di forza di Mobilya è proprio l’offerta<br />

messa a disposizione dei suoi clienti, grazie<br />

anche <strong>al</strong>la gui<strong>da</strong> del direttore marketing Luciano<br />

Cantone, senza mai perdere di vista la crescita<br />

e la profession<strong>al</strong>ità dei dipendenti, pronti<br />

ad accogliere e a gestire il cliente a 360 gradi,<br />

<strong>da</strong>lla scelta dell’arredo fino <strong>al</strong> post vendita. E la<br />

selezione dei migliori produttori loc<strong>al</strong>i e nazion<strong>al</strong>i<br />

assicura la possibilità di trovare sempre la<br />

Editori<strong>al</strong>e del Mezzogiorno s.r.l<br />

Ernesto Cesàro<br />

presidente<br />

Nicola Putignano<br />

vicepresidente<br />

Giorgio Fiore<br />

amministratore delegato<br />

Sede leg<strong>al</strong>e:<br />

Vico II S. Nicola <strong>al</strong>la Dogana, 9<br />

80133 Napoli - Tel: 081.7602001<br />

Fax: 081.58.02.779<br />

Reg. Trib. Napoli n. 4881<br />

del 17/6/1997<br />

© Copyright Editori<strong>al</strong>e del Mezzogiorno<br />

s.r.l.<br />

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna<br />

parte di questo quotidiano può<br />

essere riprodotta con mezzi grafi-<br />

soluzione di arre<strong>da</strong>mento più vantaggiosa per<br />

arre<strong>da</strong>re la casa. D<strong>al</strong>le cucine <strong>al</strong>la zona giorno,<br />

con pareti attrezzate componibili, credenze, s<strong>al</strong>e<br />

<strong>da</strong> pranzo.<br />

Ma anche tutto per la zona notte, con camere<br />

<strong>da</strong> letto, camerette, armadi, arredo bagno. E<br />

ancora, un mondo di divani, divani letto, trasformabili<br />

e s<strong>al</strong>otti di ogni stile con soluzioni<br />

sia classiche che moderne, prodotte <strong>da</strong>lle migliori<br />

aziende del mercato. Tutto questo perché<br />

la mission di Mobilya è quella di essere «il<br />

punto di riferimento per le famiglie del Centro<br />

e Sud It<strong>al</strong>ia per il mondo dell’arredo casa».<br />

Ed è per questo che Mobilya è sempre attenta<br />

a tutti i cambiamenti e <strong>al</strong>le nuove esigenze<br />

del mercato, attestandosi tra le aziende più innovative<br />

del settore. Proprio per questo, <strong>al</strong>l’inizio<br />

del 2012 Mobilya ha lanciato un nuovo progetto,<br />

una grande novità legata <strong>al</strong> nuovo mar-<br />

S<strong>al</strong>ute<br />

ci, meccanici, elettronici o digit<strong>al</strong>i.<br />

Ogni violazione sarà perseguita a<br />

norma di legge.<br />

Stampa:<br />

Sedit Servizi Editori<strong>al</strong>i srl<br />

Via delle Orchidee, 1 - 70026 Z. I.<br />

Modugno - Bari - Tel.<br />

080.585.74.39<br />

Rcs Produzioni spa. Via Ciamarra,<br />

351 - 00169 - Roma<br />

Tel. 06. 68.82.8917<br />

Sped. in A.P. - 45% - Art.2 comma<br />

20/B Legge 662/96 - Fili<strong>al</strong>e di Napoli<br />

Diffusione: m-dis Distribuzione<br />

Media Spa - Via Cazzaniga, 19-<br />

20132 Milano - Tel. 02.25821<br />

Pubblicità:<br />

Rcs MediaGroup S.p.A. Divisione<br />

Pubblicità, Vico II San Nicola <strong>al</strong>la<br />

Dogana, 9 - 80133 Napoli<br />

Tel. 081.497.77.11<br />

Fax 081. 497.77.12<br />

Tariffe pubblicitarie (più IVA) - a<br />

modulo:<br />

Finanziaria € 142; Politica € 80 - €<br />

Lunedì 14 Maggio 2012 Corriere del Mezzogiorno<br />

Gli esperti dell’assistenza domiciliare privata<br />

Prendersi cura di chi ha bisogno con la forza di una<br />

consoli<strong>da</strong>ta esperienza. E’ questa la mission<br />

dell’associazione «Serenity» di Maria Maresca. Una<br />

re<strong>al</strong>tà che, come detto, è nata con l’intento di<br />

assicurare un’assistenza sempre disponibile e<br />

sempre qu<strong>al</strong>ificata. «Ventiquattro ore su<br />

ventiquattro — come si legge anche sul port<strong>al</strong>e<br />

web —. Siamo in grado di garantire assistenza<br />

continua, <strong>da</strong>ll’igiene person<strong>al</strong>e, <strong>al</strong>la pulizia<br />

dell’ambiente circostante». Attenti ad ogni tipo di<br />

esigenza, l’associazione offre servizi person<strong>al</strong>izzati<br />

e mirati, dedicati in particolare ad anziani e<br />

persone <strong>non</strong> autosufficienti. «Offriamo assistenza<br />

privata, domiciliare e ospe<strong>da</strong>liera, grazie <strong>al</strong> nostro<br />

staff <strong>al</strong>tamente speci<strong>al</strong>izzato». A disposizione di chi<br />

ha necessità <strong>non</strong> <strong>solo</strong> infermieri, ma anche colf e<br />

chio «wedding by Mobilya» che sta incontrando<br />

già un enorme successo. In programma anche<br />

un grande evento della durata di due giorni,<br />

che si terrà nelle sedi dell’azien<strong>da</strong> di Caserta<br />

Sud e S<strong>al</strong>erno Est il 19 e 20 maggio.<br />

Un vero e proprio «Mobilya <strong>da</strong>y» per presentare<br />

questa grande innovazione nel campo dell’arre<strong>da</strong>mento<br />

e dei matrimoni. Per l’occasione,<br />

nella sede di Caserta, è già stata <strong>al</strong>lestita<br />

un’area di ben 250 metri quadrati interamente<br />

dedicata <strong>al</strong> Wedding, con person<strong>al</strong>e <strong>al</strong>tamente<br />

speci<strong>al</strong>izzato pronto a condurre i visitatori negli<br />

spazi espositivi, spiegando il regolamento<br />

dell’offerta dedicata <strong>al</strong> giorno del matrimonio.<br />

Il progetto prevede una formula tutto incluso<br />

che comprende matrimonio e arre<strong>da</strong>mento<br />

completo (sia classico che moderno) a partire<br />

<strong>da</strong> 17 mila 900 euro, con possibilità di pagamenti<br />

in 48 mesi, senza interessi. Nel pacchet-<br />

to dedicato agli sposi è compreso la struttura<br />

per il ricevimento (a scelta tra il grand hotel<br />

Vanvitelli di Caserta, l’Alosclub di Pozzuoli e il<br />

grand Hotel di S<strong>al</strong>erno); il catering per cento<br />

persone; l’abito <strong>da</strong> sposa; il fotografo con un<br />

<strong>al</strong>bum a scelta; l’auto con chauffeur e addirittura<br />

il viaggio di nozze con una crociera Msc.<br />

E ancora, cento partecipazioni a scelta e molti<br />

<strong>al</strong>tri servizi aggiuntivi, come la musica e il<br />

make up. A tutto questo si aggiunge poi la promozione<br />

«Mobilia last minute», l’unico last minute<br />

del mobile per acquistare como<strong>da</strong>mente<br />

<strong>da</strong> casa ordinando prodotti scontati fino <strong>al</strong> 70<br />

per cento su www.mobily<strong>al</strong>astminute.it. Per<br />

tutti i clienti, infine, progetti computerizzati<br />

con consulenza d’arredo di consulenti ed architetti.<br />

Raimondo Nesti<br />

110 colore; Leg<strong>al</strong>e sentenze € 142;<br />

Ricerche di person<strong>al</strong>e € 100; Commerci<strong>al</strong>e<br />

€ 104; Occasion<strong>al</strong>e € 129;<br />

Posizione prestabilita più 20%; Ultima<br />

pagina più 25%<br />

Proprietà del Marchio:<br />

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione<br />

Quotidiani<br />

Distribuito con il<br />

Direttore responsabile:<br />

Ferruccio de Bortoli<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

babysitter. «La nostra missione è far vivere con<br />

serenità i nostri clienti, aiutandoli a superare anche<br />

i momenti più difficili. La loro soddisfazione e<br />

fiducia denotano la nostra profession<strong>al</strong>ità e ci<br />

contraddistinguono nel settore dell’assistenza». Un<br />

settore in costante espansione, quello<br />

dell’assistenza sanitaria privata, anche grazie<br />

<strong>al</strong>l’impiego di operatori sempre più qu<strong>al</strong>ificati. Tra<br />

i servizi offerti <strong>da</strong>ll’associazione Serenity, oltre<br />

<strong>al</strong>l’assistenza infermieristica privata domiciliare e<br />

ospe<strong>da</strong>liera destinata ad anziani e infermi, anche<br />

assistenza infermieristica e <strong>non</strong>, diurna e notturna,<br />

compagnia, sostegno motorio, igiene person<strong>al</strong>e,<br />

preparazione pasti e commissioni.<br />

Renato Nappi<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

©


Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Maggio 2012<br />

13<br />

NA


14<br />

NA<br />

Veicoli & business L’azien<strong>da</strong> prende di petto la crisi dei consumi ampliando l’offerta<br />

Auto c’è chi investe<br />

«M.Car» si espande: aperto uno showroom a Napoli<br />

Investire e puntare sempre sulla<br />

qu<strong>al</strong>ità per affrontare e battere<br />

la crisi. Una strategia semplice<br />

ma estremamente efficace quella<br />

perseguita <strong>da</strong>lla concessionaria<br />

Bmw e Mini M.Car. Così, già presente<br />

sul mercato di Caserta e Aversa<br />

<strong>da</strong>l 1990 nelle sedi di Vi<strong>al</strong>e Carlo III<br />

e Via Filippo Saporito 55, la M.Car<br />

ha inaugurato a febbraio la sua nuova<br />

sede di Napoli (in via Antiniana<br />

61), <strong>da</strong>ndo vita ad un evento nel<br />

qu<strong>al</strong>e <strong>non</strong> sono mancate anteprime<br />

internazion<strong>al</strong>i e tante sorprese. Una<br />

nuova sfi<strong>da</strong> affrontata con intraprendenza<br />

ed entusiasmo <strong>da</strong>i titolari<br />

Clemente, Gaetano e Anna Pascarella<br />

(rispettivamente padre e figli)<br />

e <strong>da</strong> tutto il person<strong>al</strong>e pronto a confrontarsi<br />

con una importante re<strong>al</strong>tà<br />

come quella napoletana. Un’azien<strong>da</strong><br />

giovane, dinamica e flessibile che<br />

decide di affrontare il difficile momento<br />

ampliando la gamma di servizi<br />

messi a disposizione e orientandosi<br />

sempre più verso il cliente, offrendo<br />

soluzioni semplici, veloci e<br />

volte <strong>al</strong>l’ottimizzazione dei costi e<br />

del tempi. M.Car, ad esempio, è la<br />

prima concessionaria Bmw e Mini<br />

nel sud It<strong>al</strong>ia per vendita <strong>al</strong>le aziende:<br />

l’<strong>al</strong>to profilo dei suoi consulenti<br />

e l’approccio «one to one» con la<br />

qu<strong>al</strong>e vengono seguite queste vendite<br />

speci<strong>al</strong>i sono il segreto fon<strong>da</strong>ment<strong>al</strong>e.<br />

«Come azien<strong>da</strong> — spiega il direttore<br />

e titolare Gaetano Pascarella —<br />

sappiamo benissimo qu<strong>al</strong>i sono le<br />

esigenze dei nostri clienti business,<br />

v<strong>al</strong>e a dire costi certi, programmati,<br />

risparmi di tempo e prodotti di qu<strong>al</strong>ità<br />

che durano nel tempo. Per questo<br />

abbiamo un consulente dedicato<br />

che ne cura le relazioni. In questo<br />

modo offriamo ai nostri clienti un<br />

referente unico per qu<strong>al</strong>siasi tipo di<br />

esigenza, <strong>da</strong>ll’assistenza <strong>al</strong>la vettura<br />

sostitutiva, <strong>da</strong>gli pneumatici <strong>al</strong>la<br />

carrozzeria e tanti <strong>al</strong>tri vantaggi».<br />

Il vernissage<br />

Alcune immagini<br />

dell’inaugurazione<br />

del nuovo showroom<br />

(napoletano)<br />

della casertana «M.Car»<br />

Altri punti di forza della sua azien<strong>da</strong>?<br />

«Grazie ad internet abbiamo <strong>al</strong>largato<br />

tantissimo il nostro bacino<br />

di clienti soprattutto per le vetture<br />

usate. I nostri clienti oggi <strong>non</strong> sono<br />

<strong>solo</strong> napoletani e campani, ma anche<br />

europei. E a trarne vantaggio è<br />

soprattutto il cliente che abbia un<br />

veicolo <strong>da</strong> permutare, visto che abbiamo<br />

molti potenzi<strong>al</strong>i acquirenti».<br />

Come ha reagito il mercato automobilistico<br />

partenopeo <strong>al</strong> vostro arrivo?<br />

«Bene, <strong>non</strong>ostante il periodo<br />

<strong>non</strong> proprio facile che l’economia<br />

sta attraversando la nuova sede di<br />

Napoli ha sin <strong>da</strong> subito risposto in<br />

maniera importante, contribuendo<br />

già nei primi mesi di start up <strong>al</strong>l’incremento<br />

delle vendite auto, dei<br />

passaggi officina e <strong>al</strong> fatturato ricambi<br />

del gruppo. Ma la cosa che<br />

maggiormente mi inorgoglisce è<br />

che sempre più spesso il pubblico<br />

napoletano associa i marchi Bmw e<br />

Mini <strong>al</strong> nome M.Car». Insomma, un<br />

segno tangibile della crescente importanza<br />

e visibilità che l’azien<strong>da</strong><br />

sta acquistando in un nuovo territorio.<br />

Raffaele Nespoli<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Lml It<strong>al</strong>ia, azien<strong>da</strong> nata <strong>solo</strong><br />

quattro anni fa per distribuire<br />

in It<strong>al</strong>ia, e poi in<br />

Europa, gli scooter e i prodotti<br />

<strong>da</strong>lla Lml Ltd India, è gui<strong>da</strong>ta<br />

— oggi come nel 2009 — <strong>da</strong><br />

Domenico V<strong>al</strong>entino (nella foto).<br />

Il percorso cominciato nel<br />

quartier gener<strong>al</strong>e di Mad<strong>da</strong>loni<br />

ha portato la società a raggiungere<br />

una quota di mercato del<br />

3,7% sul territorio nazion<strong>al</strong>e<br />

(<strong>da</strong>to 2011), senza<br />

dimenticare le ottime<br />

performance di<br />

vendita fatte registrare<br />

anche in <strong>al</strong>tri<br />

paesi dell’Ue.<br />

I numeri parlano<br />

chiaro: il primo anno<br />

di lavoro, il<br />

2009, ha registrato<br />

un fatturato di<br />

12.700,00 milioni di<br />

euro con distribuzione di oltre<br />

7.082 scooter, mentre nel 2010 i<br />

risultati, con un fatturato di<br />

13.486,00 milioni ed oltre 8.163<br />

scooter distribuiti tra It<strong>al</strong>ia ed<br />

estero, segnano la consacrazione<br />

dell’azien<strong>da</strong>.<br />

Il fatturato 2011 segna ancora<br />

una crescita attestandosi a<br />

18.320,00 milioni di euro (9.542<br />

scooter venduti) con una quota<br />

di mercato ancora in curva positiva<br />

e, <strong>non</strong>ostante la caduta del<br />

mercato it<strong>al</strong>iano nei primi mesi<br />

del 2012 del mondo dei motori<br />

sia per le 4 che per le 2 ruote,<br />

Lunedì 14 Maggio 2012 Corriere del Mezzogiorno<br />

Due ruote La società di Mad<strong>da</strong>loni<br />

Lml It<strong>al</strong>ia, fatturato su<br />

A luglio le nuove Star<br />

Lml It<strong>al</strong>ia riesce a contenere il<br />

<strong>da</strong>to negativo. L’incremento di<br />

mezzo punto di quota mercato<br />

nei primi tre mesi dell’anno ha<br />

infatti consentito di contenere<br />

il crash di aprile, che ha registrato<br />

un -38% del mercato nazion<strong>al</strong>e<br />

delle due ruote. Il contenimento<br />

economico del prodotto<br />

in aggiunta <strong>al</strong>la quota mercato<br />

conquistata nel primo trimestre<br />

ha consentito di conquistare an-<br />

cora quote di mercato.<br />

L’obiettivo del 2012 è stato<br />

fissato <strong>al</strong> s<strong>al</strong>one internazion<strong>al</strong>e<br />

della moto di Milano, dove si è<br />

registrato un interesse particolare<br />

per due prototipi presentati<br />

che si collegano <strong>al</strong> segmento<br />

giovanissimi e mondo donna:<br />

lo scooter automatico nelle versioni<br />

motorizzate 50 e 125 cc a<br />

variatore (in vendita <strong>da</strong> luglio).<br />

I nuovi veicoli dovrebbero portare,<br />

in termini di fatturato<br />

azien<strong>da</strong>le per l’anno 2012, la<br />

Lml It<strong>al</strong>ia a quota 25 milioni di<br />

euro.


Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Maggio 2012<br />

La mozzarella campana Dop fa incetta di premi <strong>al</strong> Cibus<br />

Premio per la migliore campagna affissione<br />

(con il claim «O è così, o<br />

<strong>non</strong> è» che punta a rimarcare la differenza<br />

del prodotto a marchio Dop) e<br />

per la miglior campagna di comunicazione<br />

per la v<strong>al</strong>orizzazione del prodotto tipico<br />

(con l’iniziativa «Buf<strong>al</strong>a Open Day»). Reduce<br />

<strong>da</strong>l successo <strong>al</strong> Cibus di Parma, dove ha<br />

trionfato in due sezioni di<br />

«Formaggi&Consumi awards», i premi dell’eccellenza<br />

assegnati <strong>da</strong>l retail, la mozzarella<br />

di buf<strong>al</strong>a campana Dop con il Consorzio<br />

di Tutela rilancia la sua vocazione di portabandiera<br />

dell’identità di un territorio, cercando<br />

<strong>da</strong> un lato sperimentazioni inedite,<br />

come il primo gemellaggio con un prodotto<br />

Dop d’oltreoceano come la tequila messicana,<br />

e <strong>da</strong>ll’<strong>al</strong>tro v<strong>al</strong>orizzando uno dei fattori<br />

fon<strong>da</strong>ment<strong>al</strong>i per questa eccellenza del made<br />

in It<strong>al</strong>y, ovvero l’ambiente, con l’evento<br />

«Le Strade della Mozzarella» a Paestum, <strong>al</strong>l’interno<br />

del Parco Nazion<strong>al</strong>e del Cilento e<br />

V<strong>al</strong>lo di Diano.<br />

Così la mozzarella di buf<strong>al</strong>a campana conferma<br />

di essere il più importante marchio<br />

Dop del centro-sud It<strong>al</strong>ia. Oggi il Consorzio<br />

di Tutela conta 104 caseifici aderenti e 195<br />

<strong>al</strong>levatori. Compreso l'indotto, il settore dà<br />

occupazione a circa 20mila persone.<br />

Nel 2011 sono stati prodotti 37 milioni e<br />

500 mila kg di Mozzarella di Buf<strong>al</strong>a Campana<br />

Dop (+1,30 per cento rispetto <strong>al</strong> 2010,<br />

che già era stato un anno <strong>da</strong> record) e si è<br />

registrato un b<strong>al</strong>zo in avanti nel v<strong>al</strong>ore del<br />

fatturato <strong>al</strong>la produzione (+4,5%), passato<br />

<strong>da</strong> 306 milioni a circa 320 milioni di euro e<br />

di quello <strong>al</strong> consumo, che ammonta a circa<br />

500 milioni di euro. Il 25% del prodotto è<br />

stato esportato nel 2011 (+5% sul 2010),<br />

princip<strong>al</strong>mente in Francia, Germania, Stati<br />

Uniti, Gran Bretagna, Svizzera e Giappone.<br />

Il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo,<br />

racconta il percorso di quasi un anno<br />

<strong>al</strong>la gui<strong>da</strong> dell’ente: «Siamo partiti <strong>da</strong>lla<br />

campagna di comunicazione O è così, o <strong>non</strong><br />

è con accanto i due loghi, quello della Dop e<br />

quello del Consorzio, proprio per far capire<br />

che <strong>solo</strong> questa doppia presenza può garantire<br />

il consumatore sull’effettivo acquisto e<br />

consumo di mozzarella di buf<strong>al</strong>a campana<br />

Dop. Ora l’obiettivo del Consorzio è di cogliere<br />

le nuove opportunità offerte <strong>da</strong>l mer-<br />

Dopo l’incontro con la Regione<br />

«Parco fluvi<strong>al</strong>e<br />

del Volturno»,<br />

<strong>al</strong> via il piano<br />

di rilancio<br />

ambient<strong>al</strong>e<br />

cato in It<strong>al</strong>ia e <strong>al</strong>l’estero e migliorare la redditività<br />

della filiera, iniziando <strong>da</strong>gli <strong>al</strong>levatori.<br />

Nell’ultimo anno, infatti, il Consorzio di<br />

Tutela ha apportato importanti modifiche <strong>al</strong>lo<br />

Statuto e aperto le porte anche agli <strong>al</strong>levatori,<br />

con lo scopo di inn<strong>al</strong>zare le garanzie e<br />

la sicurezza lungo tutto il processo produtti-<br />

L’assessore <strong>al</strong>l'Urbanistica della Regione<br />

Campania, Marcello Tagli<strong>al</strong>atela, ha<br />

incontrato nei gironi scorsi una delegazione<br />

di sin<strong>da</strong>ci e di amministratori del territorio<br />

del Volturno, per discutere della proposta di<br />

progetto «Parco Fluvi<strong>al</strong>e del Volturno».<br />

Al termine della riunione, Tagli<strong>al</strong>atela ha<br />

<strong>da</strong>to la sua disponibilità <strong>al</strong>l’iniziativa dei<br />

sin<strong>da</strong>ci del territorio. Nei prossimi giorni<br />

verrà avviato un confronto con l’Anci per<br />

l’attuazione del progetto, che rappresenta<br />

un primo esempio pilota di Parco Urbano di<br />

livello sovracomun<strong>al</strong>e di interesse<br />

region<strong>al</strong>e. Una volta re<strong>al</strong>izzato, il Parco<br />

fluvi<strong>al</strong>e del Volturno potrà candi<strong>da</strong>rsi per la<br />

programmazione e la re<strong>al</strong>izzazione di<br />

interventi e finanziamenti destinati agli<br />

organismi intermedi. Successivamente<br />

saranno individuati i procedimenti<br />

Business & gusto Raimondo (Consorzio di tutela): legheremo l’immagine del prodotto sempre più <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>ta ristorazione<br />

Buf<strong>al</strong>a di gran classe<br />

Da sinistra: il presidente del Consorzio<br />

di tutela, Domenico Raimondo, la chef<br />

Rosanna Marzi<strong>al</strong>e e il direttore del<br />

Consorzio Antonio Lucisano. Nel 2011<br />

sono stati prodotti 37,5 milioni di kg<br />

di Mozzarella di Buf<strong>al</strong>a Campana Dop.<br />

15<br />

amministrativi <strong>da</strong> attivare che saranno poi<br />

condivisi in una pubblica conferenza tra le<br />

amministrazioni interessate.<br />

La particolarità del progetto sta nella<br />

costituzione di un partenariato pubblico tra<br />

amministrazioni comun<strong>al</strong>i per promuovere<br />

la difesa dell’ecosistema, il restauro del<br />

paesaggio, la v<strong>al</strong>orizzazione ambient<strong>al</strong>e, la<br />

manutenzione e la promozione di u n tratto<br />

del Fiume Volturno, lungo oltre 50<br />

chilometri.<br />

I comuni interessati sono 17 della provincia<br />

di Caserta e 6 della provincia di Benevento.<br />

«L'iniziativa - sottolinea Tagli<strong>al</strong>atela - è<br />

stata presentata <strong>da</strong> sin<strong>da</strong>ci di piccoli<br />

comuni che intendono v<strong>al</strong>orizzare il<br />

paesaggio e la natura del loro territorio.<br />

Come assessore <strong>al</strong>l' Urbanistica ho<br />

assicurato il massimo impegno».<br />

vo». Inoltre «intendiamo legare l'immagine<br />

della mozzarella di buf<strong>al</strong>a campana Dop<br />

sempre più <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>ta ristorazione, ai food blogger<br />

e ai grandi chef: siamo infatti consapevoli<br />

che un sempre crescente numero di chef<br />

di <strong>al</strong>to livello si lascia volentieri sedurre <strong>da</strong>lle<br />

virtù di questo straordinario prodotto».<br />

Il vero problema, come più volte denunciato<br />

<strong>da</strong>l Consorzio, è la contraffazione del<br />

prodotto. Il mercato par<strong>al</strong>lelo (che riguar<strong>da</strong><br />

soprattutto mozzarella <strong>non</strong> dop che riporta<br />

marchio dop e mozzarella mista spacciata<br />

per buf<strong>al</strong>a) è un business <strong>da</strong> 100 milioni di<br />

euro, secondo le stime dello stesso Consorzio,<br />

che vengono sottratti <strong>al</strong> mercato leg<strong>al</strong>e.<br />

«Ecco perché - spiega Raimondo - abbiamo<br />

promosso una più intensa collaborazione<br />

con tutti gli organi preposti ai controlli e abbiamo<br />

lanciato l’iniziativa L’origin<strong>al</strong>e <strong>non</strong> è<br />

mai nu<strong>da</strong>, per arginare la vendita del prodotto<br />

<strong>non</strong> confezionato, vietata <strong>da</strong>lle leggi,<br />

eppure molto diffusa. Un fenomeno che è<br />

causa di <strong>da</strong>nni <strong>non</strong> <strong>solo</strong> economici per i consumatori,<br />

che spesso comprano una mozzarella<br />

sfusa spacciata per buf<strong>al</strong>a campana<br />

Dop, ma anche di eventu<strong>al</strong>i rischi per la s<strong>al</strong>ute,<br />

<strong>da</strong>l momento che <strong>non</strong> si conoscono l'origine<br />

di quel prodotto e le responsabilità del<br />

produttore».<br />

Sul fronte della promozione le prossime<br />

tappe saranno ad ottobre il Si<strong>al</strong> di Parigi e il<br />

S<strong>al</strong>one del Gusto di Torino. «Non ci limiteremo<br />

a portare in degustazione il prodotto -<br />

conclude - ma saremo protagonisti di una<br />

serie di iniziative con i grandi chef e gli opinion<br />

leader del settore enogastronomico».<br />

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NA<br />

Lunedì 14 Maggio 2012 Corriere del Mezzogiorno

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