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non solo reggia, quante sfide da carditello al policlinico

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4<br />

NA<br />

Nonostante la crisi, in<br />

Terra di Lavoro, nel<br />

2011, si è registrato un<br />

incremento delle aziende<br />

dello 0,5 per cento rispetto <strong>al</strong>l’anno<br />

precedente. Un secondo<br />

segn<strong>al</strong>e ragionevolmente incoraggiante<br />

viene <strong>da</strong>ll’export, che<br />

ha fatto registrare una <strong>non</strong> trascurabile<br />

crescita del 7,7 per cento.<br />

Sono numeri, che, pur positivi,<br />

tuttavia, <strong>non</strong> autorizzano a facili<br />

entusiasmi. L’economia casertana,<br />

infatti, è in mezzo <strong>al</strong><br />

guado, con un prodotto interno<br />

lordo c<strong>al</strong>ato di 6,6 punti percentu<strong>al</strong>i.<br />

Una ragione fon<strong>da</strong>ment<strong>al</strong>e è<br />

di contesto: il sistema produttivo<br />

è complessivamente debole.<br />

Ma come è possibile dir questo,<br />

se la «nascita» di aziende supera<br />

il <strong>da</strong>to relativo «mort<strong>al</strong>ità»<br />

delle stesse? La contraddizione<br />

è <strong>solo</strong> apparente. Difatti, la re<strong>al</strong>tà<br />

produttiva di Terra di Lavoro<br />

è composta <strong>da</strong> una frammentazione<br />

imprenditori<strong>al</strong>e molto accentuata,<br />

con le microimprese,<br />

che ne costituiscono una parte<br />

❜❜<br />

significativa <strong>da</strong>l punto di vista<br />

numerico, poco propense a creare<br />

una rete. Sono state queste re<strong>al</strong>tà<br />

azien<strong>da</strong>li in particolare ad<br />

essere coinvolte, se <strong>non</strong> travolte,<br />

<strong>da</strong>lla fase recessiva in atto.<br />

Occorre dunque puntare sulla<br />

re<strong>al</strong>izzazione di reti di imprese.<br />

Un obiettivo strategico, col qu<strong>al</strong>e<br />

si rende possibile ottimizzare<br />

costi e ricavi, permettendo la<br />

creazione di un circuito produttivo<br />

e distributivo efficiente, <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tezza<br />

delle esigenze che il<br />

mercato glob<strong>al</strong>e impone.<br />

Ed è tanto più necessario fare<br />

rete, quanto più si considera<br />

che l’esportazione è uno dei pochissimi<br />

elementi di traino. A<br />

causa anche della scarsa presenza<br />

sul territorio di fabbriche medio-grandi,<br />

<strong>solo</strong> <strong>da</strong>ll’incoraggiamento<br />

di forme di cooperazione<br />

tra le piccole, fin<strong>al</strong>izzate a creare<br />

dimensioni ottim<strong>al</strong>i di produzione,<br />

si può ragionevolmente<br />

sperare di competere sempre di<br />

più e sempre meglio sul mercato<br />

internazion<strong>al</strong>e grazie <strong>al</strong>l'offerta<br />

di prodotti, a cominciare <strong>da</strong><br />

quelli agro<strong>al</strong>imentari, che <strong>non</strong><br />

temono confronti per la loro eccellenza.<br />

L’aggregazione, tra<br />

l’atro, diventerebbe anche una<br />

sicura occasione per razion<strong>al</strong>izzare<br />

l'investimento nell'innovazione,<br />

anch’essa ai minimi storici.<br />

È chiaro che un supporto fon<strong>da</strong>ment<strong>al</strong>e<br />

<strong>al</strong> «sistema» così concepito<br />

deve venire <strong>da</strong>l mercato<br />

del <strong>da</strong>naro.<br />

Nella consapevolezza di una<br />

impossibile applicazione dei parametri<br />

previsti <strong>da</strong>l «Basilea 3»<br />

<strong>al</strong> nostro mondo produttivo, le<br />

nostre aziende — sia quelle casertane<br />

sia quelle campane —<br />

hanno bisogno di un sistema<br />

creditizio nuovo, molto meno<br />

soffocante, lontano <strong>da</strong>i meri c<strong>al</strong>coli<br />

ragionieristici, che sinora<br />

l’hanno contraddistinto; serve<br />

capacità di v<strong>al</strong>utare e interpretare<br />

l’<strong>al</strong>ea del rischio — connesso<br />

oggettivamente ad ogni investimento<br />

— con parametri c<strong>al</strong>ibrati<br />

sulle re<strong>al</strong>i possibilità dell'impresa<br />

sul mercato e <strong>non</strong> soltanto<br />

sugli interessi molto particolari<br />

di chi concede il <strong>da</strong>naro.<br />

È tempo di avviare una politica<br />

creditizia per il Mezzogiorno,<br />

che sia moderna, equa, se si vuole<br />

che quella dello sviluppo acquisisca<br />

le risorse indispensabili.<br />

Una leva, in t<strong>al</strong> senso, è costituita<br />

<strong>da</strong>i confidi, cui la Camera<br />

di commercio di Caserta è <strong>da</strong><br />

tempo impegnata a fornire il<br />

proprio sostegno. Non è più tollerabile<br />

che la negazione di poche<br />

migliaia di euro, per c<strong>al</strong>coli<br />

di bottega, possa rappresentare<br />

la fine di un’attività.<br />

Un ammodernamento<br />

del sistema<br />

produttivo passa ineludibilmente<br />

anche<br />

per la capacità, la profession<strong>al</strong>ità<br />

di chi ne<br />

è protagonista. Per<br />

questo, occorre un<br />

nuovo modello formativo,<br />

che tenga conto<br />

di qu<strong>al</strong>i siano le offerte<br />

del moderno mercato<br />

del lavoro. In questa<br />

ottica, il sistema<br />

camer<strong>al</strong>e in Campania<br />

è impegnato a radicare<br />

un rapporto di<br />

collaborazione tra<br />

aziende, scuole ed università<br />

per mettere in<br />

campo figure profession<strong>al</strong>i<br />

funzion<strong>al</strong>i <strong>al</strong>le necessità<br />

del mondo produttivo.<br />

Il potenziamento delle infrastrutture<br />

è un <strong>al</strong>tro tassello determinante.<br />

Caserta è cerniera<br />

degli scambi tra il resto d’Europa<br />

e i paesi del Mediterraneo.<br />

Perché questa affermazione si<br />

trasformi in concreta operatività,<br />

va re<strong>al</strong>izzato un più efficiente<br />

sistema stra<strong>da</strong>le; costruito<br />

l’aeroporto di Grazzanise e <strong>da</strong>to<br />

impulso definitivo <strong>al</strong>l’Interporto,<br />

le cui capacità di volano dello<br />

sviluppo sono enormi ma ferme,<br />

sostanzi<strong>al</strong>mente, <strong>al</strong> p<strong>al</strong>o.<br />

Non si va molto lontano se<br />

Terra di Lavoro <strong>non</strong> si libera di<br />

un cancro come quello della m<strong>al</strong>avita,<br />

che, statistiche <strong>al</strong>la mano,<br />

incide per oltre il 30 per cento<br />

sull'economia. La Camera di<br />

commecio di Caserta è in trincea<br />

per offrire il proprio contributo<br />

<strong>al</strong>l'affermazione delle regole<br />

che governano una società e,<br />

quindi, un’economia sana. Da<br />

tre anni ha messo in campo il<br />

«Camper della leg<strong>al</strong>ità», col qu<strong>al</strong>e<br />

si punta <strong>al</strong> sostegno degli imprenditori<br />

vittime dell’usura.<br />

Sta mettendo a punto il «codice<br />

etico» e la «responsabilità soci<strong>al</strong>e<br />

dell’impresa». Si tratta di poche<br />

norme a tutela della dignità<br />

del lavoratore e del rispetto rigoroso<br />

dell’ambiente, che gli operatori<br />

economici si impegnano<br />

ad accettare liberamente. Terra<br />

di Lavoro, per il suo decollo, deve<br />

diventare la «Terra di don<br />

Peppe Diana».<br />

*Presidente della Camera<br />

di Commercio di Caserta<br />

e di Unioncamere Campania<br />

Se l’It<strong>al</strong>ia <strong>non</strong> cresce il<br />

Mezzogiorno arretra<br />

molto di più e la provincia<br />

di Caserta che,<br />

già prima della crisi del 2008<br />

iniziava a <strong>da</strong>re segni di recessione<br />

in questi ultimi anni,<br />

rappresenterebbe il punto<br />

più forte di arretramento dell’apparato<br />

produttivo di ciò<br />

che una volta veniva considerata<br />

"terra di lavoro" o ancora<br />

meglio, per i suoi insediamenti<br />

nel manifatturiero<br />

di telecomunicazioni, veniva<br />

vista come la Brianza del<br />

Sud.<br />

Troppi fattori hanno determinato<br />

in questi anni un impoverimento<br />

dell’apparato<br />

produttivo di Caserta o come<br />

molto spesso abbiamo<br />

commentato, una vera desertificazione<br />

di opifici, di insediamenti<br />

tecnologici. Tranne<br />

poche eccezioni che voglio<br />

ricor<strong>da</strong>re: il Centro di ricerca<br />

Aerospazi<strong>al</strong>e di Capua<br />

o l’insediamento tecnologico<br />

della Incard e la resisten-<br />

❜❜<br />

za del polo del bianco tra Teverola<br />

e Carinaro della Indesit,<br />

sono le poche re<strong>al</strong>tà come<br />

industria met<strong>al</strong>meccanica<br />

che stanno con difficoltà<br />

resistendo <strong>al</strong>la crisi. Per il resto<br />

vi è un infinito elenco di<br />

punti di crisi ormai quasi<br />

<strong>non</strong> più recuperabili.<br />

I casi più eclatanti sono sicuramente<br />

quello del gruppo<br />

Firema che in un settore<br />

qu<strong>al</strong>e quello del materi<strong>al</strong>e<br />

ferroviario ha sicuramente<br />

potenzi<strong>al</strong>ità, ma che invece<br />

per negligenza di programmazione<br />

<strong>da</strong> parte della stessa<br />

Regione vive un paradosso:<br />

lo smantellamento sia<br />

delle società che gestiscono<br />

i trasporti in Campania e <strong>al</strong>lo<br />

stesso tempo l’impossibilità<br />

di difendere un insediamento<br />

tecnologico di profession<strong>al</strong>ità<br />

nel fare treni di<br />

qu<strong>al</strong>ità. Ancora più grave è<br />

la difficoltà a s<strong>al</strong>vaguar<strong>da</strong>re<br />

gli insediamenti di Caserta e<br />

di Caserta Nord con i due accordi<br />

di programma legati<br />

agli insediamenti Ixfin, It<strong>al</strong>tel,<br />

3emme, per Caserta e<br />

basso Volturno con la Formenti.<br />

Sono ormai diversi anni<br />

che per negligenze nazion<strong>al</strong>i<br />

e del governo region<strong>al</strong>e <strong>non</strong><br />

si sono tramutate le occasioni<br />

di crisi con una capacità<br />

attrattiva di investimenti,<br />

<strong>non</strong>ostante le sollecitazioni<br />

<strong>da</strong> noi più volte messe in<br />

campo con iniziative di lotta,<br />

di discussione e di tentativi<br />

di di<strong>al</strong>ogo a tutti i livelli<br />

Lunedì 14 Maggio 2012 Corriere del Mezzogiorno<br />

Gli interventi De Simone (Camera di commercio) e Sgambati (Uil) an<strong>al</strong>izzano la situazione economica. E <strong>non</strong> <strong>solo</strong><br />

Primo: combattere l’illeg<strong>al</strong>ità<br />

«Terra di Lavoro<br />

deve diventare<br />

la Terra di don Diana»<br />

di TOMMASO DE SIMONE *<br />

Non si va<br />

lontano<br />

se questa<br />

provincia<br />

<strong>non</strong> si libera<br />

del cancro<br />

m<strong>al</strong>avitoso,<br />

che incide<br />

per il 30%<br />

sull’economia<br />

L’articolo<br />

Le <strong>sfide</strong> di Carditello e del Policlinico<br />

Caserta, la cui amministrazione oggi<br />

vive anche in una delicatissima situazione<br />

finanziaria, avendo dovuto<br />

decretare il default,— avrebbe bisogno<br />

di un recupero di leadership urbana<br />

per gui<strong>da</strong>re i processi di sviluppo<br />

della provincia, il che vuol dire rigua<strong>da</strong>gnare<br />

un primato cultur<strong>al</strong>e e<br />

politico e difendere i propri giacimenti,<br />

a cominciare <strong>da</strong> Carditello, madre<br />

di tutte le battaglie, per passare <strong>al</strong> <strong>policlinico</strong><br />

e finire ai grandi temi ambient<strong>al</strong>i<br />

legati <strong>al</strong>l’economia agricola.<br />

Non basta più proclamare che questo<br />

è il territorio della mozzarella per affermare<br />

l’identità di un prodotto che,<br />

poco per volta, rischiamo di perdere<br />

a causa degli <strong>al</strong>levamenti di buf<strong>al</strong>e e<br />

dei caseifici che stanno sorgendo come<br />

funghi nel Mantovano e nel Nord<br />

est, grazie a organizzazioni imprenditori<strong>al</strong>i<br />

più aggressive sul versante della<br />

promozione. Occorre difenderlo,<br />

come Parma ha saputo fare con il Parmigiano<br />

e con il prosciutto. Occorre<br />

sapersi promuovere, di concerto con<br />

le istituzioni, perché tutto contribuisca<br />

a re<strong>al</strong>izzare un unico distretto<br />

<strong>non</strong> <strong>solo</strong> industri<strong>al</strong>e, ma soprattutto<br />

cultur<strong>al</strong>e, di condivisione identitaria.<br />

SEGUE DALLA PRIMA<br />

Così per ciò che rimane della prestigiosa<br />

attività serica di San Leucio (la<br />

cui tradizione, <strong>al</strong>meno, andrebbe<br />

prioritariamente s<strong>al</strong>vaguar<strong>da</strong>ta) e per<br />

quanto riguar<strong>da</strong> i luoghi d’arte. Certo,<br />

la Reggia v<strong>al</strong>e <strong>da</strong> sola. Ma dell’anfiteatro<br />

romano di Santa Maria Capua<br />

Vetere, il secondo per grandezza dopo<br />

il Colosseo, cosa se ne vuole fare?<br />

E il Mitreo, una delle rare testimonianze<br />

del culto persiano, per quanti<br />

anni ancora dovrà essere abbandonato<br />

<strong>al</strong>l’oblìo? Quanti visitatori si sono<br />

recati nelle ultime settimane dedicate<br />

<strong>al</strong>l’arte in questi luoghi straordinari?<br />

Un passo avanti, a dire il vero, è stato<br />

fatto. Grazie <strong>al</strong>la passata amministrazione<br />

provinci<strong>al</strong>e di Caserta e a quella<br />

attu<strong>al</strong>e che ne ha proseguito l’impegno,<br />

fin<strong>al</strong>mente sono è tornato a<br />

splendere il Museo Campano di Capua<br />

inaugurato di recente <strong>da</strong>l capo<br />

dello Stato. Ecco, si segua questo<br />

esempio anche con Carditello e il <strong>policlinico</strong>.<br />

Si mettano assieme tutte le<br />

forze per difendere ciò che <strong>non</strong> abbiamo,<br />

ma che potremo ottenere. Prima<br />

che qu<strong>al</strong>cun <strong>al</strong>tro ce le scippi.<br />

Angelo Agrippa<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

«Questa provincia<br />

è una vera polveriera<br />

Non <strong>solo</strong> soci<strong>al</strong>e»<br />

di GIOVANNI SGAMBATI *<br />

Il mix tra crisi<br />

e crimin<strong>al</strong>ità<br />

qui rischia<br />

di diventare<br />

esplosivo. Gli<br />

operai saranno<br />

sempre <strong>al</strong><br />

fianco di forze<br />

dell’ordine<br />

e magistratura<br />

istituzion<strong>al</strong>i. Al massimo siamo<br />

stati in grado di garantire<br />

ammortizzatori soci<strong>al</strong>i<br />

per i lavoratori che, rappresentano<br />

più che <strong>al</strong>tro un piccolo<br />

contributo <strong>al</strong>la sopravvivenza.<br />

Ma <strong>non</strong> vi è nessuna<br />

iniziativa per cambiare radic<strong>al</strong>mente<br />

la condizione di<br />

una prospettiva di lavoro<br />

per diverse centinaia di lavoratori<br />

che hanno anche per<br />

età anagrafica l’impossibilità<br />

di costruirsi una prospettiva<br />

decente.<br />

Più volte abbiamo denunciato<br />

che la provincia di Caserta<br />

è l’emblema di un Mezzogiorno<br />

che è ormai fuori<br />

<strong>da</strong> ogni parametro di accettabilità<br />

soci<strong>al</strong>e sia per i livelli<br />

di disoccupazione che per la<br />

quantità di lavoratori in cassa<br />

integrazione, per<strong>al</strong>tro in<br />

un territorio martoriato e caratterizzato<br />

<strong>da</strong>ll’incapacità<br />

di molti enti loc<strong>al</strong>i nel governare.<br />

La conseguenza? Si è messa<br />

insieme questa polveriera<br />

soci<strong>al</strong>e con l’<strong>al</strong>tro<br />

endemico fenomeno<br />

molto<br />

forte ormai <strong>da</strong><br />

diversi anni rappresentato<br />

<strong>da</strong><br />

una illeg<strong>al</strong>ità crimin<strong>al</strong>econosciuta<br />

in tutto il<br />

mondo grazie<br />

anche <strong>al</strong> libro<br />

denuncia di Roberto<br />

Saviano<br />

con Gomorra.<br />

I met<strong>al</strong>meccanici<br />

hanno sempre<br />

apprezzato<br />

ed elogiato il lavoro<br />

delle forze<br />

dell’ordine e della<br />

Magistratura<br />

che hanno mantenuto un<br />

contrasto forte con arresti e<br />

confische di beni delle famiglie<br />

crimin<strong>al</strong>i della provincia<br />

di Caserta.<br />

Ma ci rendiamo conto che<br />

se <strong>non</strong> siamo in grado di togliere<br />

<strong>da</strong>lla base il coinvolgimento<br />

in attività illecite di<br />

tanti giovani che <strong>non</strong> trovano<br />

occasioni di lavoro, è del<br />

tutto evidente che si ricompongono<br />

di volta in volta<br />

nuove aggregazioni crimin<strong>al</strong>i,<br />

proprio perché sappiamo<br />

che gli insediamenti produttivi<br />

sono sicuramente uno<br />

dei migliori deterrenti per<br />

contrastare <strong>da</strong> un punto di<br />

vista preventivo le forze delinquenzi<strong>al</strong>i.<br />

Quindi, Caserta — come<br />

dicevo <strong>al</strong>l’inizio di questo intervento<br />

— è il vero punto<br />

di difficoltà se vogliamo <strong>da</strong>re<br />

una prospettiva <strong>al</strong> Mezzogiorno<br />

e <strong>al</strong>l’It<strong>al</strong>ia. Considerando<br />

la crescita come necessità<br />

<strong>non</strong> si può che partire<br />

proprio <strong>da</strong> questa Provincia.<br />

Noi ostinatamente siamo<br />

in campo per far si che i<br />

nostri appelli <strong>non</strong> rimangano<br />

inascoltati, siamo certi<br />

che senza uno sforzo <strong>da</strong> parte<br />

di tutti il rischio è che potremmo<br />

avere in questa provincia<br />

un inasprirsi della<br />

tensione che va ben oltre<br />

quello che è accaduto in<br />

questi ultimi anni, con lotte<br />

<strong>al</strong> limite della esasperazione.<br />

* Segretario gener<strong>al</strong>e<br />

della Uilm-Uilm<br />

della Campania

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