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DONNE E CIBO TRA LETTERATURA E STORIA<br />
incarico di governess o sposarsi. Per motivi di convenienza personale il<br />
suo fidanzato ha deciso di tenere segreta la loro relazione. Ecco allora la<br />
strana malattia che inizia il giorno del fidanzamento segreto, si acutizza<br />
quando Jane dovrebbe cominciare a lavorare come governante e termina<br />
con l’annuncio ufficiale delle nozze:<br />
La sua salute era per il momento del tutto squilibrata: appetito nullo e, pur non<br />
essendoci sintomi allarmanti nel modo più assoluto […][il dottore] non si sentiva<br />
tranquillo […]. L’umore della ragazza sembrava distrutto 47 .<br />
La malattia di Jane, che si manifesta solo con il rifiuto di cibo, altro non<br />
è che la somatizzazione del dolore, del tormento interiore collegato alle<br />
sue difficoltà di inserirsi in un contesto che vive come opprimente. Il<br />
suo male diventa allora un atto d’accusa all’intera comunità sociale e la<br />
qualifica come una delle prime figure anoressiche della letteratura inglese.<br />
Se si considera la malattia come un linguaggio del corpo, un’espressione<br />
fisica di malesseri che hanno origine altrove, la svogliatezza di Jane indica<br />
un disagio sociale che non è “dicibile”, non è comunicabile in altro<br />
modo, e che nessuno dei personaggi sa, o vuole comprendere. Il generale<br />
interesse per la salute della giovane si focalizza sui fatti puramente fisici:<br />
è in questo modo che gli altri rifiutano di confrontarsi con un problema<br />
che riguarda la comunità nel suo insieme. Il medico di famiglia che pure<br />
intuisce un’origine “nervosa” del male lo connette al timore della ragazza<br />
di non essere all’altezza dell’impiego che ha accettato.<br />
I sintomi di Jane sono il prodotto somatico del contesto in cui vive e delle forze<br />
macrosociali che, in quanto donna non sposata, la costringono in una posizione<br />
di impotente dipendenza. Il suo disagio si comunica attraverso il corpo perché<br />
così richiede un particolare contesto sociale, in cui l’aperta espressione di sentimenti<br />
sediziosi non è ammessa. I suoi sintomi [...] servono a nasconderne le<br />
cause politiche ed economiche 48 .<br />
In Emma trova espressione un disagio femminile che difficilmente appare<br />
in opere precedenti, un disagio il cui solo accenno esplicito sarebbe un<br />
gesto rivoluzionario. Nel timore di poter essere ritenuta responsabile di<br />
una critica non certo ortodossa, Jane Austen camuffa le sue accuse, ma<br />
più mite, più sorridente è la scena presentata, tanto più sovversiva è la<br />
critica. Jane Austen è una delle prime donne che servendosi di carta e<br />
penna dà libero sfogo al suo genio e scrive. Dopo di lei molti altri “angeli<br />
del focolare” pubblicheranno romanzi raccontando sogni, esperienze,<br />
storie in molti casi accomunate dalla massiccia presenza di immagini di<br />
cibo. Se, come visto finora, il cibo fornisce un’utile chiave di lettura per<br />
seguire nei secoli la storia delle donne, in seguito le signore, raccontandosi,<br />
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