CIL XI, 1146 e 1147 - ager veleias

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ase della TAV, Ladislav Vidman afferma, indimostratamente, «praedia possidebat Veleiae»]: vd. SORICELLI 2001; CRINITI-SCOPELLITI 2012, pp. 37, 77. È singolare, in ogni caso, che l'optimus princeps – stante la documentazione in nostro possesso – non appaia altrimenti ricordato a Veleia, se si prescinde dalle Praescriptiones della Tabula alimentaria [TAV VII, 32-33 e A, 1-2; e vd. IV, 60, 76; VI, 2, 37] e da un discusso bustino bronzeo della fine I - inizi II sec., più plausibilmente riferibile al suo predecessore [CAVALIERI 2009, pp. 160-161]: l'attribuzione del basamento di statua equestre sito nel Foro pochi passi a est di quello dedicato a Vespasiano – anche per mancanza dell'iscrizione – è senza prova alcuna [CRINITI 2009a, pp. 54-55]. Di Veleia e dell'ager Veleias, ma anche di molte delle questioni geo-topografiche ancora aperte (legate soprattutto alla testimonianza della TAV), i migliori studiosi nella prima metà del Novecento furono Félix Georges De Pachtere [DE PACHTERE 1920] e Ubaldo Formentini [FORMENTINI 1930, 1938]: più recentemente vd. SCHODER 1976; MENNELLA 1986, 1989, 1999; MARCHETTI-DALL'AGLIO 1990; CRINITI 1990 (e la carta dei pagi veleiati a tav. 20 = in AGER VELEIAS / Mirabilia / Testi 2010 [www.veleia.it]), 1991, 1991a; ORTALLI 1995; LANZA 2002, 2003, 2007, 2008, 2008a, 2009; DI COCCO-VIAGGI 2003; CATARSI 2004; MARZILIANO 2006; ZANZUCCHI CASTELLI 2008; FALEZZA 2009; DALL'AGLIO 2009. — Per la cartografia vd. NISSEN 1902, pp. 275-277; Tabula 1966; MONACO 1971; Gropparello 1977; Storia di Piacenza 3, tavv. 14-18; PEARCE-TOZZI 2000, map 39 (cartine recenti in AGER VELEIAS [www.veleia.it]). Sulle campagne archeologiche nel Veleiate, così confuse e disordinate nel Sette- Ottocento, vd. in particolare TONONI 1881, 1887; MONTEVECCHI 1934; MONACO 1948; AURIGEMMA 1960; SALETTI 1968, 2004; FROVA 1968, 1969; PANVINI ROSATI 1969 (p. 309 ss.: sulla modesta circolazione monetaria nel Veleiate, in prevalenza bronzea [COSTA ms.d; DE LAMA, 1824, p. 8 ss.], con catalogo dei pezzi rinvenuti); ROSSIGNANI 1969; D'ANDRIA 1970; MARINI CALVANI 1973, 1975, 1990, 1990a, 2000; SARONIO 1993; RIGHINI 1993; CESELIN 1997; MIRANDA 1997, 2002; DUVERNOY 2000; Aemilia 2000; CAVALIERI 2003, 2009; Liguri 2004; MIARI 2004; RICCOMINI 2005; e le voci nell'Enciclopedia dell'Arte Antica: MANSUELLI 1966; FROVA 1973; MARINI CALVANI 1996. — Per la memoria e fortuna degli scavi e dei reperti veleiati cfr. altresì ROTA 1913; NASALLI ROCCA 1924, 1936, 1962; SORBELLI 1955; ANDREOTTI 1969a; BISCARDI 1969; LURASCHI 1969, 1998; MARINI CALVANI 1979, 1984, 1992; ARRIGONI BERTINI 1986, 1996, 2002, 2003; MANDICH 1990; MIRANDA 2001, 2002; ALBASI-MAGNANI 2003, 2009, 2010; KOLENDO 2004; RICCOMINI 2005; Regio VIII 2006, p. 524 ss.; FAVA 2008, 2011: per i prodromi, vd. i miei numerosi contributi al riguardo, in particolare CRINITI 1989, 1989a, 1990, 1997a, 2001, 2001a. Sugli aspetti generali storico-economici e giuridico-amministrativi del Veleiate, di cui è stato appunto geniale precursore lo studio fondamentale di Félix Georges De Pachtere [DE PACHTERE 1920: vd. CARCOPINO 1921], cfr. i tre volumi collettanei da me curati: Ager Veleias 2003 / Veleiates 2007 / Res publica Veleiatium 2009. E per le "istituzioni" alimentarie e i problemi connessi con le due Tabulae alimentariae di Veleia e dei Liguri Bebiani (vd. infra) cfr. SUSINI 1955, 1969; ANDREOTTI 1955, 1961, 1969; MASCHI 1955; SIRAGO 1958; VEYNE 1965; DUNCAN-JONES 1964, 1982; LEVI 1968; GARNSEY 1968; LO CASCIO 1978, 1980, 2000; PATTERSON 1987, 1988; WOOLF 1990; CRINITI 1990, 1991, 2007, 2007b, 2009a, 2009c, 2011; MAININO 1992, 2003, 2004; CAPOGROSSI COLOGNESI 1996, p. 313 ss., 2002 [= AE 2004, 66]; ECK 1999; WIERSCHOWSKI 1999; CARLSEN 1999; SORICELLI 2001, 2002; JONGMAN 2002; PAGÉ 2004; BLANCH NOUGUÉS 2007, p. 127 ss.; LAMOTTE 2007; SEELENTAG 2008; CAO 2010. — Sul celebre asse traianeo con legenda ALIM. ITAL. sul verso vd. MATTINGLY-SYDENHAM, pp. 220, 240, 250, 259, 261, 277, 286; MANSON 1975; DUNCAN-JONES 1982, p. 291 ss. (sulla monetazione "alimentaria" coeva, GARZÓN BLANCO 1988). — Sulle tipologie amministrative e fondiarie – d'età augustea? – testimoniate nella 8
TAV (pagi, vici; fundi, saltus, ...), rimando a FORMENTINI 1929, 1930; SERENI 1953, 1954; SABATTINI 1974; PETRACCO SICARDI 1982; KUZIŠČIN 1984; DURLIAT 1993; LAFFI 1998, 1999; PAVESE 2000, 2004; TARPIN 2002; CAPOGROSSI COLOGNESI 2002a; DI COCCO 2003; DI COCCO-VIAGGI 2003, p. 73 ss.; TODISCO 2004, 2011; SANTANGELO 2006; LO CASCIO 2009 (per il saltus vd. CAMPAGNOLI-GIORGI 2002; SORICELLI 2002a; DALL'AGLIO 2009). Sulla topografia e toponimia del Veleiate, alla cui identificazione e collocazione tanto si applicarono fin dal Settecento appassionati e studiosi emiliani e liguri, con risultati non sempre esaltanti, e sul patrimonio toponimico racchiuso nella TAV – grazie al quale nacquero nell'Ottocento gli studi precursori di Giovanni Flèchia, anzitutto Di alcune forme de' nomi locali dell'Italia Superiore, del 1871 [FLÈCHIA 1871: vd. MARCATO 2009] – e che molto deve alle ricerche di Giulia Petracco Sicardi, cfr. FORMENTINI 1930, 1938 e PETRACCO SICARDI 1964-1966, 1969, 1981, 1994 (e i numerosi altri loro studi registrati in CRINITI 2007b), cui si aggiungeranno NASALLI ROCCA 1955; PETRACCO SICARDI-CAPRINI 1981; DALL'AGLIO 1984, 1988; BOTTAZZI 1986, 1991; CALZOLARI 1987, 1994; TOZZI 1990; DI COCCO 2003; e i già citati CRINITI-SCOPELLITI 2007 (2012). L’onomastica e la prosopografia hanno trovato una loro prudente e plausibile sistemazione in CRINITI-SCOPELLITI 2012 (e già 2007), sostanzialmente completa e aggiornata: e vd. DONATI 1967, pp. 120-123, 1976, pp. 185-197; GARNSEY 1968; DARDAINE 1970; CRINITI 1990, p. 956 ss., 1991, p. 275 ss.; DAL CASON 1997 (con le forti obiezioni di LO CASCIO 2000, p. 275 n. 54); SCOPELLITI 2002; CAO 2010, p. 291 ss. (donne). In CRINITI- SCOPELLITI 2007, p. 71 ss. – escludendo i dati discussi e discutibili dei materiali fittili (vd. CRINITI 2013, cap. 1.E) – sono elencati una novantina di gentilizi e di antroponimi derivati / riconducibili a toponimi, quasi tutti citati nella TAV, e una quindicina di cognomina che non sono presenti in CIL XI (e negli aggiornamenti) e potrebbero in parte legarsi alle migrazioni italiche dell'ultima età repubblicana; a p. 73 ss., senza prendere in considerazione una quarantina di toponimi di controversa o sconosciuta origine, sono raccolti la settantina di gentilizi, ricostruibili da prediali, e otto cognomina hapax nel mondo quirite, per i quali si può ipotizzare una persistenza ovvero sopravvivenza della civiltà pre-romana – celticoligure? – locale (CRINITI 2007a, p. 44 ss.). — Sulla complessa applicazione dell'informatica all'epigrafia veleiate vd. già BONASSI 1992, 1994. La consimile e quasi contemporanea – dei primi mesi del 101 d.C. – Tabula alimentaria dei Ligures Baebiani (CIL IX, 1455 = VEYNE 1957, pp. 84-90 = EDCS/Macchia → solo parti in ILS 6509 e Add. p. CLXXXVII; BRUNS 145b; FIRA² III², 117; e vd. GORDON 1983, 53: nel Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano dell'Urbe, sala VII), è spessa cm 0,8, alta cm 110/122, larga cm 72/73,5, per un peso totale di kg 50 circa. Scoperta frammentata nel 1831 a Macchia di Circello (BN), Regio II, nel Foro dell'oppidum dei Liguri Bebiani – i discendenti dei Liguri Apuani, stanziati tra i fiumi Serchio e Magra, deportati in massa nel Sannio, dopo la loro definitiva sconfitta ad opera dei Romani, dal proconsole M. Bebio Tamfilo, nel 180 a.C. (LIV., a.U.c. XL, 38, 2-7) – risulta inevitabile e preziosa fonte parallela della TAV, specie per l'aspetto alimentario, fondiario ed economico (i discussi interessi al 2,5 %, ad esempio: sintesi in CAO 2010, p. 99 ss.): vd. in particolare VEYNE 1957-1959 [= AE 1958, 154]; DUNCAN-JONES 1964, 1982, pp. 288 ss., 341 ss.; ANDREOTTI 1969, p. 13 ss.; CHAMPLIN 1981; PUGLIESE 1984; PATTERSON 1988; PETRACCO SICARDI 1990; FRIGERI 1993; SIRAGO 1993, 2004; SALMON 1995; LUISI 1995; DAL CASON 1997 [= AE 1997, 39]; IASIELLO 2001; CAMPAGNOLI-GIORGI 2002 [= AE 2001, 610]; CAPOGROSSI COLOGNESI 2002, p. 131 ss. [= AE 2004, 66]; TORELLI 2002, pp. 307-460. Dopo i classici lavori di Wilhelm Henzen [HENZEN 1844, ancora recentemente riproposto: e vd. HENZEN 1845, 1847, 1849] e, naturalmente, di Theodor Mommsen nel nono volume del CIL (ma già in IRNL 1354), se ne desidera tuttora una sua edizione moderna a stampa [SIRAGO 2004, p. 4]: è rimasta inedita quella, con traduzione italiana, di 9
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