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Infoitalie - ottobre 2011 - CCITABEL

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Magazine trimestriel d’information – Driemaandelijks Tijdschrift – Chambre de Commerce Belgo-Italienne – Camera di Commercio Italo-Lussemburghese<br />

Découverte<br />

La Sardaigne<br />

beLgique<br />

La Sardaigne,<br />

invité d’honneur<br />

à ExpoItalia <strong>2011</strong><br />

Luxembourg<br />

La CCIL promuove i prodotti<br />

e i servizi ecosostenibili del<br />

Sud Italia nel Lussemburgo<br />

octobre - oktober <strong>2011</strong><br />

3


BELgIqUE<br />

10<br />

LUxEMBOURg<br />

15<br />

21<br />

SOMMAIRE<br />

n 04<br />

L’economia e la civilizzazione italica<br />

Intervista a Piero Bassetti<br />

n 08<br />

Una nuova era per il turismo in Europa<br />

Intervista a Fabio Morvilli Presidente della CCBI<br />

n 10<br />

Marchio Ospitalità: l’Italie dans nos assiettes !<br />

n 12<br />

ExpoItalia, un voyage dans le Made in Italy<br />

n 15<br />

Dossier spécial: A la découverte de la Sardaigne<br />

n 20<br />

La CCIL promuove i prodotti e i servizi ecosostenibili<br />

del Sud Italia nel Lussemburgo<br />

21<br />

n<br />

Conferenza «Lo sviluppo delle energie rinnovabili in<br />

Italia»<br />

22<br />

n<br />

Interview à Stefano Besseghini, Administrateur Délégué<br />

«Ricerca Sistema Energetico (RSE S.p.A.)»<br />

24<br />

n<br />

Intervista a Marco Crosetto, Audit partner in Deloitte<br />

S.A. Lussemburgo<br />

26<br />

n<br />

Intervista a Massimo Amato, C.E.O. Ubi Banca<br />

IntERnAtIOnAL S.A.<br />

InfOITALIE – n.3 - <strong>2011</strong> - IMPRIMé En OCtOBRE <strong>2011</strong><br />

Magazine trimestriel d’information / Driemaandelijks Tijdschrift<br />

Chambre de Commerce Belgo-Italienne / Camera di Commercio Italo-<br />

Lussemburghese - Sous la direction de Fabio Morvilli (Belgique et Luxembourg)<br />

n Rédaction en Belgique<br />

Chambre de Commerce Belgo-Italienne<br />

Avenue Henri Jaspar 113 - 1060 Bruxelles<br />

n Coordination et mise au point rédactionnelles:<br />

Caroline Renwart - T. 0032 2 230 27 30<br />

caroline@ccitabel.com - www.ccitabel.com<br />

n Rédaction au Luxembourg<br />

Camera di Commercio Italo-Lussemburghese<br />

45, Boulevard G.-D. Charlotte - 1331 Luxembourg<br />

Tél.: 00352 45 50 83-1 - e-mail: info@ccil.lu - www.ccil.lu<br />

10/ <strong>2011</strong><br />

3


4 Belgique<br />

InTERVISTA<br />

L’economia e La civiLizzazione itaLica<br />

IntervIsta a PIero BassettI<br />

n Dottor Bassetti, quali sono gli elementi<br />

che caratterizzano gli italici?<br />

Per parlare degli italici - o di altre civilizzazioni, come quella<br />

anglosassone o ispanica, o per altri versi, cinese -, è necessario<br />

premettere un dato storico innegabile, cioè l’avvento<br />

della glocalizzazione, che ha profondamente modificato i<br />

concetti di tempo e di luogo, azzerandoli. Grazie alle innovazioni<br />

introdotte dalla tecnoscienza, oggi stiamo sperimentando<br />

l’opportunità di vivere in un contesto dominato dalla<br />

mobilità, di persone, cose e segni (il web). Questo ha modificato<br />

anche l’idea di cittadinanza e di appartenenza, facendo<br />

emergere il tema della pluriappartenenza. Nel mondo globalizzato,<br />

hanno preso forma nuove realtà socio-culturali, persone<br />

che hanno cominciato a utilizzare la rete come canale<br />

di comunicazione per condividere modelli di vita e interessi<br />

diversi. Si tratta di nuovi popoli glocali, la cui identità non è<br />

soltanto etnica ma piuttosto culturale e valoriale.<br />

Una fra queste grandi aggregazioni glocal è quella degli italici.<br />

Gli italici non sono solo gli italiani in Italia e fuori d’Italia, ma<br />

sono soprattutto i loro discendenti e coloro che sono entrati<br />

a far parte della comunità italica, ivi compresi gli immigrati<br />

nel nostro paese e i cosiddetti G2, gli italofoni, gli italofili, i<br />

ticinesi, i dalmati, i titani. Una comunità di oltre 250 milioni<br />

di persone, che condividono valori intrinseci o assimilati<br />

nel tempo: il senso del bello, dell’arte, del gusto; tratti che ci<br />

contraddistinguono e che ci vengono riconosciuti.<br />

n In che cosa l’italicità sarebbe un valore aggiunto?<br />

La community italica, in questo contesto, è senz’altro un valore<br />

aggiunto per coloro che scelgono di farne parte.<br />

Se la capacità di contare di più nel mondo si esprime oggi<br />

anche in un plus di conoscenza e di saper vivere, ecco che<br />

l’expertise umana che è nelle radici del pensiero italico è<br />

senz’altro un asset da impiegare. Pensiamo alle modalità<br />

con le quali la cultura italica, anche grazie alle integrazioni<br />

delle culture con le quali essa si è ibridata – e penso a quella<br />

nordamericana o in genere a quella anglosassone, ma anche<br />

a quella ispanica – si è affermata nel mondo: non tramite iniziative<br />

militari, come hanno fatto altri popoli, ma attraverso<br />

un processo di affermazione culturale.<br />

E poi c’è il tema degli interessi. Questo discorso trova un’applicazione<br />

immediata se pensiamo all’imprenditoria. La sfida<br />

della glocalizzazione è per tutti, ma, come spesso succede,<br />

a percepire per primi la portata di alcuni cambiamenti sono<br />

gli imprenditori, i quali devono sempre avere ben presenti i<br />

sistemi di interessi e i contesti economico-valoriali nei quali<br />

si inseriscono. Nel sistema imprenditoriale italico i segnali<br />

di una crescente glocalizzazione delle imprese sono chiari.<br />

Basti pensare alla riorganizzazione dei modi e metodi produttivi,<br />

o ai distretti, o a imprese come la FIAT, che, mi pare<br />

chiaro, non è già più solo italiana bensì chiaramente italica.<br />

Un tema sempre più evidente è che il “prodotto Italia nazione”<br />

non è appealing quanto il “prodotto Italia civilizzazione”,<br />

di cui tutti noi siamo fieri. Ecco che, se le imprese italiche<br />

si proponessero nel mondo con la consapevolezza di avere<br />

a disposizione 250 milioni di clienti potenzialmente più<br />

friendly, ne trarrebbero enormi vantaggi.<br />

Per questo, gli italici devono affrontare le sfide del nuovo<br />

millennio come una grande comunità, capace di contribuire<br />

alla creazione di opportunità condivise, come iniziative,<br />

incontri, mercati.<br />

Noi pensiamo che, in questo processo, il ruolo delle camere<br />

di commercio sia essenziale.<br />

n Secondo Lei c’è una coscienza italica, del fatto<br />

cioè di appartenere alla comunità degli italici?<br />

La consapevolezza di essere italici si sta sviluppando e rafforzando.<br />

Il termine “italico”, nella sua accezione nuova, sta<br />

progressivamente entrando nell’uso comune, per lo meno in<br />

certi contesti, che sono prevalentemente quelli del mondo<br />

intellettuale o del business. Ma gran parte del lavoro resta da<br />

fare. Il nostro impegno deve andare nella direzione di aiutare<br />

gli italici a prendere coscienza del loro ruolo nel mondo. Esistono<br />

già sottocomunità globali di appartenenza italica che<br />

danno vita a nuove sinergie e si stanno costruendo proprio<br />

sugli interessi comuni. Una fra queste è la rete di quelle camere<br />

di commercio che si rivolgono ormai a interessi e imprese<br />

italiche (e non più solo italiane) ma anche le diverse<br />

business community, da quella della moda a quella del cibo.


Scegliere di definirsi italici – questo è molto importante –<br />

non significa smettere di sentirsi italiani, o ticinesi, o veneti,<br />

o statunitensi, o argentini in nome di una nuova definizione,<br />

ma accogliere in sé un’identità più ricca e sfaccettata, che<br />

convive e integra tutte le altre.<br />

Siamo consapevoli di trovarci di fronte a un’operazione la cui<br />

dimensione e il cui orizzonte temporale – ma anche di azione<br />

– ovviamente ci trascendono, ma della quale riteniamo<br />

importante gettare le basi sin d’ora.<br />

n Quali sono le condizioni politiche, sociali, economiche<br />

che favoriscono lo sviluppo dell’italicità?<br />

Sono quelle attuali. Nel passaggio da un mondo inter-nazionale<br />

a uno glocal, è stata proprio la nuova concezione della<br />

mobilità (che ha sostituito il concetto di migrazione) a modificare<br />

profondamente l’idea di cittadinanza e di appartenenza,<br />

facendo emergere il tema della pluriappartenenza e<br />

ponendo in discussione il ruolo degli stati nazionali.<br />

Questo è un passaggio importante: fino ad oggi, tutta l’organizzazione<br />

politica era concepita sulla stanzialità e la parola<br />

più rappresentativa della stanzialità era appunto lo “Stato”.<br />

L’organizzazione politica era basata sul fatto che i popoli vivessero<br />

all’interno di un territorio e di confini ben definiti.<br />

Oggi non è più così. Sempre di più, sono le aggregazioni<br />

transnazionali a definire nuovi modelli per vivere e relazionarsi<br />

agli altri, mentre le strutture del potere si stanno riorganizzando<br />

lungo i flussi, abbandonando gradualmente una<br />

dinamica puramente territoriale.<br />

Questo fenomeno si è manifestato in modo molto evidente<br />

nel mondo del business, come io stesso ho avuto modo di<br />

constatare durante la mia esperienza nel sistema camerale<br />

e in particolare nel sistema delle camere all’estero, vedendo<br />

le problematiche che le aziende avevano nel vivere la loro<br />

ibridazione, non solo in termini di cittadinanza ma anche nei<br />

modi di produrre e di commerciare. Un’ibridazione che, in<br />

realtà, ci porta a poter parlare, come dicevo, di camere che<br />

hanno al centro della loro attività non solo il fatto di favorire<br />

le imprese italiane all’estero ma di supportare tutte quelle<br />

imprese che sono interessate a operare nel contesto della<br />

grande community italica.<br />

Globus et Locus, l’associazione che presiedo, si occupa proprio<br />

di questo, di affiancare le classi dirigenti ad affrontare le sfide<br />

della glocalizzazione con una cultura politica nuova e a sviluppare<br />

azioni coerenti con le esigenze del mondo glocale.<br />

n Quali le azioni concrete e immediate che si potrebbero<br />

attuare a favore dell’italicità? Su quali<br />

piste lavorare?<br />

Gli italici hanno bisogno in primo luogo di prendere coscienza<br />

di quello che sono – e in questo noi stiamo constatando,<br />

tramite i nostri interlocutori nel mondo, che sono in molti ad<br />

averlo già capito e a essere pronti a riconoscersi come italici.<br />

L’italicità ha bisogno di fare rete, di trovare dei luoghi, dei<br />

loci, virtuali o reali, dove condividere informazioni e consolidare<br />

non solo l’interazione culturale ma anche la possibilità<br />

di fare business. In questo discorso, il ruolo delle camere di<br />

commercio è molto importante, perché possono svolgere un<br />

ruolo di accreditamento e accelerazione dell’affermarsi della<br />

community degli italici nel mondo.<br />

Noi sappiamo che esiste già un’interessante ed efficiente<br />

rete di camere italiane all’estero ma crediamo che l’economia<br />

italica - che altro non è che la dimensione economica<br />

della stessa civilizzazione italica - stia chiedendo nuove modalità<br />

di organizzazione, in grado di rispondere ai processi di<br />

trasformazione in atto, di cui il recente scioglimento dell’ICE<br />

è un esempio eloquente. n<br />

eURoLoBBiSti<br />

tavola rotonda a Bruxelles<br />

L’Associazione “Amici della Banca Monte Paschi Belgio”,<br />

in occasione della presentazione del Libro “Eurolobbisti” di<br />

Matteo Lazzarini, organizza una tavola rotonda, martedì 18<br />

<strong>ottobre</strong> <strong>2011</strong>, alle ore 18.00, presso l’Espace Banca Monte<br />

Paschi Belgio a Bruxelles.<br />

Partecipano: Giovanni Buttarelli, garante europeo aggiunto<br />

per la protezione dei dati personali, Gianfranco Dell’Alba,<br />

rappresentante di Confindustria, Maurizio Reale, rappresentante<br />

di Coldiretti. Coordina: Paolo Ranfagni, Giornalista<br />

www.amicimontepaschibelgio.org<br />

10/ <strong>2011</strong><br />

5


6 Belgique<br />

EuROpA<br />

Un imPeGno concReto<br />

Per essere “CIttadInI d’euroPa”<br />

La forte crescita delle professioni organizzate in ordini<br />

ed associazioni, l’esigenza di fornire al sistema<br />

socio economico prestazioni sempre più differenziate<br />

e specializzate, sono certamente un forte stimolo<br />

verso la modernizzazione della direttiva qualifiche.<br />

l riconoscimento delle qualifiche professionali, deve tener<br />

conto della più ampia finalità di non limitare la mobilità dei<br />

servizi in Europa; la complessità delle operazioni necessarie<br />

allo scopo e la burocrazia, non possono essere di ulteriore<br />

ostacolo.<br />

E’ opportuno che, nello Stato di provenienza, il riconoscimento<br />

della qualifica professionale e l’effettiva competenza<br />

e capacità operativa siano certificati da Ordini ed Associazioni.<br />

Solo così può essere garantito rapidamente il diritto del cittadino<br />

europeo di lavorare ovunque in ambito UE.<br />

Lo Stato membro di provenienza del professionista nel riconoscere,<br />

oltre che per gli Ordini, anche per le Associazioni<br />

il ruolo di garante della formazione, della competenza e<br />

dell’aggiornamento continuo dei propri aderenti, potrebbe<br />

fornire tutte le garanzie necessarie all’emissione della “carta<br />

professionale europea” con rapidità ed una notevole riduzione<br />

dei costi pubblici.<br />

Il meccanismo basato sul principio di fiducia reciproca, permetterebbe<br />

il rapido superamento della burocrazia legata<br />

ad autorizzazioni, attestati, certificati e dichiarazioni oggi<br />

necessari al professionista che desidera spostarsi in ambito<br />

europeo, senza togliere allo Stato di provenienza il diritto di<br />

vigilare e verificare il corretto comportamento di Ordini ed<br />

Associazioni.<br />

La “carta professionale europea” così rilasciata, dovrà permettere<br />

la libera circolazione del professionista e garantire il<br />

possesso dei requisiti minimi armonizzati di formazione.<br />

Ordini ed Associazioni certificherebbero le attività economiche<br />

esercitate nello Stato membro di provenienza, garantendo<br />

la libera circolazione del professionista negli Stati UE,<br />

esclusivamente per l’esercizio di quelle attività.<br />

In questo modo, sarebbe garantito il rapido riconoscimento<br />

del diritto di esercizio delle attività certificate, in armonia<br />

col principio della Corte di Giustizia “dell’accesso parziale”<br />

solo per dette attività, a tutela dei destinatari dei servizi e dei<br />

consumatori in generale.<br />

Il rafforzamento del ruolo delle “piattaforme comuni”, come<br />

strumento permanente per il monitoraggio delle professioni,<br />

dovrebbe essere elemento essenziale anche per un rapido<br />

riconoscimento di tutte le nuove professioni emergenti. Per<br />

questo, la loro struttura non dovrà essere rigida, ma aperta<br />

ad analizzare ed accogliere le nuove realtà professionali generate<br />

da un mercato in continua evoluzione.<br />

Anche l’esistenza di requisiti sproporzionati o inutili per l’accesso<br />

a professioni regolamentate, potrebbero essere lesive<br />

del diritto personale alla libera circolazione e della garanzia<br />

di scelta del consumatore in un libero mercato, tanto quanto<br />

il mancato riconoscimento nello Stato di provenienza di Associazioni<br />

e nuove figure professionali.<br />

Infine, fondamentale per l’armonizzazione del sistema è la<br />

conoscenza di dati e notizie.<br />

L’informatizzazione, quindi, è l’elemento essenziale per il costante<br />

aggiornamento delle qualifiche, attraverso l’emissione<br />

della “carta professionale europea”.<br />

Lo “sportello unico”, previsto dalla direttiva servizi, sarebbe<br />

sicuramente il mezzo più rapido per l’immediata concreta<br />

circolazione dei dati e notizie, con possibilità di ulteriore futuro<br />

perfezionamento.<br />

La mobilità e le qualifiche dei lavoratori rispondono all’imperativo<br />

di rilancio della crescita in Europa e l’A.N.CO.T. – Associazione<br />

Nazionale Consulenti Tributari è, da sempre, desiderosa<br />

di dare il proprio contributo, perché tutti ci si senta<br />

sempre più “cittadini d’Europa”.<br />

Arvedo Marinelli ed Ernesto Rimoldi<br />

Presidente e Vicepresidente A.N.CO.T.


onGoinG eURoPean PRojectS<br />

of the CCBI<br />

The European desk of the Belgian-Italian Chamber<br />

of Commerce (CCBI) is committed to offering a<br />

wide range of services to its associate members,<br />

through its activity of European project drafting<br />

and implementation.<br />

As Intermediary Organization for the Erasmus for Young<br />

Entrepreneurs Programme, since 2009 CCBI supports the<br />

internationalization of European entrepreneurs. More<br />

specifically, CCBI role is to involve and provide guidance<br />

to those experienced entrepreneurs, new entrepreneurs<br />

or wanna-be entrepreneurs that are keen in gaining<br />

more experience, sharing knowledge on a foreign market,<br />

developing new business contacts, and so on. The programme<br />

is co-financed by the DG enterprise of the European<br />

Commission.<br />

Entrepreneurship is also the main focus of a new project that<br />

CCBI will launch in November <strong>2011</strong>, co-funded by the DG<br />

education of the European Commission. The promotion of<br />

an entrepreneurial mindset and the related key “unipreneurial”<br />

skills among graduates of European universities is<br />

the main goal of the Uni-key project. With its perspective<br />

of “entrepreneurship as a competence for all” the project<br />

consortium is aware of the importance of those skills for the<br />

competitiveness of graduates but also of enterprises and<br />

universities themselves. The project is implemented with<br />

10 partners from Belgium, Italy, Germany, Greece, Portugal,<br />

Spain, Denmark and South Africa.<br />

CCBI involved its associate member, CIPMO, the Italian Center<br />

for Peace in the Middle East, for a project to be implemented<br />

in Palestine, Israel, and Jordan. The project, funded<br />

by the Delegation of the European Commission in Jerusalem<br />

aims to provide services to peace NGOs active in the area.<br />

Main activities involve the organization of networking conferences<br />

and training courses in the field of peace and security,<br />

environment, and gender issues. The project will be launched<br />

in October <strong>2011</strong> and will last 2 years.<br />

Besides the projects where CCBI takes active part in the implementation<br />

of activities, the Chamber of Commerce supports<br />

companies, public entities, and other associations for the<br />

drafting of project’s proposals or European bids. In particular,<br />

it is experienced in the field of internationalization and competitiveness<br />

of enterprises, training and education, organization<br />

of events, promotional and communication campaigns.<br />

COntACt<br />

MARTA BRONZO<br />

t 0032 2 230 57 97<br />

bronzo@ccitabel.com<br />

www.euro-mediterraneo.eu<br />

o Per orientarsi tra i programmi europei e<br />

accedere alle opportunità di finanziamento<br />

europeo collegate alla cooperazione nel<br />

bacino del Mediterraneo<br />

o Per apprendere le tecniche necessarie a<br />

redigere un progetto finanziato dalla<br />

Commissione europea<br />

o Per interagire con progettisti, lobbisti e<br />

funzionari europei, attivi a Bruxelles


8 Belgique<br />

InTERVISTA<br />

Una nUova eRa PeR iL tURiSmo in eURoPa<br />

IntervIsta a faBIo MorvIllI Presidente della CCBI<br />

Il turismo sta diventando un settore sempre più importante<br />

per l’Unione europea. Già un anno fa la<br />

Commissione aveva presentato un piano di azione<br />

per mantenere l’Europa alla vetta delle destinazioni<br />

turistiche mondiali e proprio in questi giorni sono usciti dei<br />

bandi europei per progetti transnazionali su itinerari culturali<br />

e sulla promozione del turismo sociale. Ne parliamo<br />

con il dott. Fabio Morvilli, Presidente della Camera di Commercio<br />

Belgo-Italiana.<br />

n Dott. Morvilli, l’Unione europea scopre ad un<br />

tratto che il turismo è importante?<br />

Il turismo è parte integrante degli obiettivi dell’Unione europea<br />

dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, nel dicembre<br />

del 2009. L’Unione europea - che sostiene le iniziative<br />

degli Stati Membri, senza sostituirsi alle loro competenze<br />

- ha dunque acquisito una competenza supplementare da<br />

quasi due anni. Il suo obiettivo è la creazione di un ambiente<br />

favorevole per lo sviluppo delle imprese operanti nel settore<br />

del turismo e la promozione della cooperazione tra gli Stati<br />

membri, in particolare nello scambio delle buone pratiche.<br />

n Qual è la strategia della Commissione europea<br />

nel settore del turismo ?<br />

La Commissione aveva avviato formalmente già lo scorso<br />

anno una nuova politica per il turismo europeo con la proposta<br />

di iniziative concrete per promuoverne la competitività<br />

e lo sviluppo sostenibile, oltre a dare più visibilità all’Europa<br />

come destinazione turistica di eccezione.<br />

Si tratta in particolare di 21 azioni specifiche, raggruppate in<br />

quattro assi principali. Il primo riguarda, in generale, il miglioramento<br />

della competitività del settore turistico in Europa.<br />

Il secondo, la promozione dello sviluppo di un turismo<br />

sostenibile, responsabile e di qualità. Con le azioni del terzo<br />

asse si intende invece consolidare l’immagine e la visibilità<br />

dell’Europa come insieme di destinazioni sostenibili e di<br />

alta qualità. Infine, il quarto asse riguarda il potenziamento<br />

dell’integrazione del turismo nelle politiche e negli strumenti<br />

finanziari dell’Unione europea.<br />

n Ci sono già opportunità concrete<br />

per le imprese?<br />

Certamente. Il bando della Commissione “Progetti transnazionali<br />

di cooperazione sugli itinerari culturali europei” co-<br />

finanzia anche workshop, conferenze, fiere, seminari, festival...<br />

Oppure il bando “Promozione del turismo sociale in<br />

Europa attraverso lo sviluppo di una piattaforma informatica<br />

basata sulla domanda e l’offerta”. Poi ci sono altri programmi<br />

europei, come ad esempio, il Lifelong Learning, il cui bando<br />

uscirà a breve, nel quale si possono presentare progetti nel<br />

settore turistico.<br />

Il turismo sarà il tema centrale della Convention delle Camere<br />

di Commercio italiane all’estero che si terrà a Napoli a<br />

fine <strong>ottobre</strong>.<br />

Sì, si tratta di un appuntamento molto importante che ci permetterà<br />

di confrontarci sulle prospettive di crescita di questo<br />

settore che soprattutto in Italia è importantissimo: l’Euroba-


ometro indica che, per il <strong>2011</strong>, l’Italia è al primo posto tra le<br />

destinazioni preferite per le vacanze di quest’anno. Il nostro<br />

compito alla Convention, come Camera italiana a Bruxelles,<br />

sarà quello di attirare l’attenzione sulle opportunità che ci<br />

vengono offerte dai fondi europei.<br />

n Cosa fa la Sua Camera per supportare le imprese<br />

italiane nel settore del turismo?<br />

Innanzitutto spieghiamo come farsi finanziare i progetti. I<br />

fondi europei ci sono e riguardano diversi ambiti come il turismo<br />

sostenibile, l’energia, l’ambiente, la cultura, i giovani…<br />

Inoltre, in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-<br />

Lussemburghese e con la società ENCO, sempre a Napoli organizzeremo<br />

per fine novembre un Corso di specializzazione<br />

in “Finanziamenti europei per il turismo”. Tratteremo i programmi<br />

gestiti direttamente dalla Commissione europea che<br />

non prevedono l’intervento degli enti locali. I partecipanti<br />

potranno capire meglio i meccanismi e le politiche comunitarie<br />

in materia di turismo e avviare così i propri progetti di<br />

finanziamento.<br />

coRSo di SPeciaLizzazione<br />

In fInanzIaMentI euroPeI<br />

Per Il turIsMo<br />

Napoli, 28 novembre - 2 dicembre <strong>2011</strong><br />

Il Corso di specializzazione in “Finanziamenti europei per il<br />

turismo”, organizzato a Napoli dalla Camera di Commercio<br />

Belgo-Italiana, in collaborazione con la società ENCO e con<br />

la Camera di Commercio Italo-Lussemburghese, introduce<br />

alla progettazione europea permettendo ai partecipanti di<br />

comprendere i meccanismi e le politiche comunitarie in materia<br />

di turismo e di avviare i loro progetti di finanziamento.<br />

Saranno trattati i programmi gestiti direttamente dalla<br />

Commissione europea senza l’intervento degli enti locali.<br />

Grazie alla sua impronta pratica e ad esercitazioni guidate<br />

su bandi aperti, il corso fornisce competenze concrete per<br />

l’individuazione delle forme più opportune di accesso alle<br />

risorse europee e per la formulazione di idee progettuali.<br />

www.turismoeuropa.eu<br />

10/ <strong>2011</strong><br />

9


10 Belgique<br />

maRcHio oSPitaLitÀ itaLiana<br />

l’ItalIe dans nos assIettes !<br />

La première édition du Marchio Ospitalità Italiana<br />

s’est conclue en beauté le 29 juin dernier au<br />

Théâtre du Vaudeville, en plein cœur de Bruxelles,<br />

avec la remise des prix aux 8 restaurants qui ont<br />

su exprimer au mieux l’excellence de la cuisine italienne en<br />

Belgique. Nous remercions une nouvelle fois les restaurateurs<br />

pour leur collaboration tout au long de ce concours<br />

et également de nous avoir permis de donner, une fois de<br />

plus, du prestige à l’image de l’accueil italien en plein cœur<br />

de l’Europe.<br />

“La Piazza” : l’info point del Marchio<br />

Ospitalità Italiana a ExpoItalia<br />

Le projet Marchio Ospitalità ne s’arrête pas là ! Un nouveau<br />

rendez-vous est donné à l’occasion de la troisième édition<br />

de ExpoItalia, le plus grand évènement dédié au Made in<br />

Italy organisé dans la capitale européenne par la Chambre<br />

de Commerce Belgo-Italienne. En effet, la foire accueillera à<br />

l’intérieur de sa “Piazza”, l’info Point du Marchio Ospitalità.<br />

Cet espace sera donc entièrement consacré au projet ; vous<br />

pourrez y découvrir les restaurants déjà primés en Belgique<br />

à travers des dégustations, des démonstrations culinaires et<br />

de nombreux concours et les restaurants intéressés à participer<br />

à la seconde édition pourront recevoir toutes les informations<br />

nécessaires et pourquoi pas, déjà poser leur candidature.<br />

qu’est-ce que le<br />

MARCHIO OSPItALItÀ ItALIAnA ?<br />

“Ospitalità italiana, Ristoranti Italiani nel mondo” est un<br />

projet réalisé par Unioncamere en collaboration avec le Ministère<br />

italien des Affaires Etrangères, le Ministère italien<br />

des Biens et Activités culturelles, le Ministère italien des<br />

Politiques Agricoles Alimentaires et Forestières, le Ministère<br />

italien du Développement Économique, le Ministère italien<br />

du Tourisme, l’ENIT, les plus importantes associations du<br />

secteur agro-alimentaire et de la restauration et les Chambre<br />

de Commerce italienne à l’étranger. Le projet, dont la Chambre<br />

de Commerce Belgo-Italienne est le point de référence<br />

pour la Belgique, sélectionne les restaurants italiens qui garantissent<br />

et respectent les critères de l’hospitalité italienne<br />

à travers un label qui valorise la qualité des services et des<br />

produits offerts.<br />

Pour obtenir la certification, les restaurants italiens qui<br />

souhaitent participer doivent respecter les “10 Q”, c’est-à-


dire les 10 règles d’or du concours, qui permettent d’évaluer<br />

la qualité et la variété du menu, la préparation du personnel<br />

et la structure du restaurant.<br />

Pour la seconde édition du Marchio, la Chambre de Commerce<br />

Belgo-Italienne souhaite récompenser beaucoup<br />

d’autres restaurants en Belgique afin d’élargir le réseau des<br />

professionnels du bien manger qui ont pour devise l’excellence<br />

des produits et le sens de l’hospitalité.<br />

Pour plus d’informations sur le projet Marchio Ospitalità,<br />

visitez le site www.10q.it<br />

“La Piazza”: het info punt<br />

van Marchio Ospitalità italiana<br />

Dit jaar is er in het Piazza-gedeelte van ExpoItalia een infopunt<br />

van Marchio Ospitalità Italiana, dat prijzen uitreikt<br />

aan de beste Italiaanse restaurants in de wereld. Bezoekers<br />

kunnen er de Belgische restaurants ontdekken die in de<br />

prijzen gevallen zijn door deugustaties, showcooking en<br />

wedstrijden. Bovendien krijgen geïnteresseerde restaurateurs<br />

er al de nodige informatie om zich kandidaat te stellen<br />

voor de volgende editie van Marchio Ospitalità.<br />

LeS ReStaURantS ceRtifiéS<br />

lors de la I e édItIon du<br />

MarChIo osPItalItà<br />

•<br />

i trulli<br />

Rue Jourdan, 18<br />

1060 Bruxelles<br />

Tel : 02/537. 79. 30<br />

•<br />

Un altro mondo<br />

Chaussée de Louvain, 406<br />

1300 Wavre<br />

Tel : 010/24. 35. 95<br />

•<br />

i Latini<br />

Place Sainte-Catherine<br />

1000 Bruxelles<br />

Tel : 02/502. 50. 30<br />

•<br />

fattoria del chianti<br />

Rue Froissart, 19-21<br />

1000 Bruxelles<br />

Tel : 02/280. 08. 24<br />

•<br />

casa al Parma<br />

Grote Markt, 40<br />

3300 Tienen<br />

Tel: 016/81. 68. 55<br />

•<br />

Serafine<br />

Avenue Adolphe Buyl, 104<br />

1050 Bruxelles<br />

Tel : 02/646. 00. 14<br />

•<br />

castello Lucano<br />

Tiensesteenweg, 131<br />

3010 Kessel Lo/Leuven<br />

Tel : 016/77. 77. 86<br />

•<br />

massimiliano<br />

Rue St Anne, 18<br />

1000 Bruxelles<br />

Tel : 02/512. 99. 02<br />

Wat is MARCHIO OSPItALItÀ ?<br />

“Ospitalità italiana, Ristoranti Italiani nel mondo” is een project<br />

gerealiseerd door Unioncamere, in samenwerking met het Italiaans<br />

Ministerie van Buitenlandse Zaken, het Italiaans Ministerie<br />

van Cultuur, het Italiaans Ministerie van Landbouw en Bossen,<br />

het Italiaans Ministerie van Economische Ontwikkeling, het Italiaans<br />

Ministerie van Toerisme, het ENIT, de belangrijkste associaties<br />

uit de voeding- en restauratiesector en de Italiaanse Kamers<br />

van Koophandel in het buitenland. Het project, waarvan de Belgisch-Italiaanse<br />

Kamer van Koophandel het referentiepunt is in<br />

België, selecteert en promoot de Italiaanse restaurants die de Italiaanse<br />

horecanormen respecteren, via een label dat de kwaliteit<br />

van de bediening en van de aangeboden producten waarborgt.<br />

Om het certificaat te verkrijgen, moeten de Italiaanse restaurants<br />

die zich kandidaat stellen alle “10 Q’s” respecteren. Dat zijn de<br />

gouden regels van de wedstrijd, die onder meer over de kwaliteit<br />

en de variëteit van de menu, de paraatheid van het personeel en<br />

de inrichting van het restaurant oordelen.<br />

De Belgisch-Italiaanse Kamer van Koophandel hoopt op heel wat<br />

nieuwe deelnemers uit heel België voor de tweede editie. Zo kan<br />

het netwerk uitgebreid worden van uitstekende restaurants die<br />

productkwaliteit en goede service uitdragen.<br />

COntACt<br />

MARCO IACUITTO<br />

t 0032 2 230 20 13<br />

iacuitto@ccitabel.com<br />

10/ <strong>2011</strong><br />

11


12 Belgique<br />

ExpOITALIA <strong>2011</strong><br />

Un viaGGio neL made in itaLy<br />

terza edIzIone alla sCoPerta della sardegna<br />

è<br />

la Sardegna l’ospite d’onore di ExpoItalia <strong>2011</strong>, il<br />

più importante evento interamente dedicato al<br />

Made in Italy della capitale europea! Le imprese<br />

provenienti dall’isola dispongono di un’ampia<br />

area all’interno del Salone, dove sono presentati i prodotti<br />

dell’agroalimentare, dell’artigianato e del turismo sardo.<br />

Degustazioni guidate di prodotti tipici permetteranno al<br />

pubblico di assaporare i piatti tradizionali sardi, scoprendo<br />

allo stesso tempo le più interessanti proposte turistiche,<br />

punto di forza dell’imprenditoria locale.<br />

ExpoItalia <strong>2011</strong> accoglie inoltre come invitato speciale anche<br />

due altri regioni italiane: l’Abruzzo e la Calabria, con il loro<br />

patrimonio tutto da scoprire.All’interno del salone si ripete il<br />

successo della Piazza, l’area dedicata agli eventi, sponsorizzata<br />

da SMEG. Qui i visitatori troveranno ogni giorno attività diverse,<br />

ricette, degustazioni, presentazioni ad hoc dei prodotti esposti<br />

da parte delle imprese partecipanti. In particolar modo la Piazza<br />

sarà lo spazio privilegiato per promuovere l’iniziativa “Marchio<br />

Ospitalità – Ristoranti italiani nel mondo”, di cui la Camera di<br />

Commercio Belgo-Italiana è referente unico in Belgio. Il progetto<br />

è una iniziativa di Unioncamere, sviluppata anche con la collaborazione<br />

di Fipe, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi e con<br />

il supporto operativo dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche<br />

- IS.NA.R.T. - società delle Camere di commercio, e si propone<br />

di selezionare i ristoranti che rispettano le regole dell’autentica<br />

ospitalità italiana all’estero: solo gli esercizi che offrono una riconoscibile<br />

identità italiana, che promuovono prodotti DOC accogliendo<br />

nel menu le ricette originali della tradizione gastronomica<br />

del Bel Paese, ottengono la certificazione Marchio Ospitalità.<br />

Ad ExpoItalia <strong>2011</strong> parteciperanno i ristoranti vincitori della scorsa<br />

edizione del premio, offrendo degustazioni e presentando le<br />

proprie ricette al grande pubblico.<br />

EXPOITALIA <strong>2011</strong> - Bruxelles, 20-23 <strong>ottobre</strong> <strong>2011</strong><br />

Parc des Expositions de Bruxelles (Heysel)<br />

Inaugurazione giovedì 20 <strong>ottobre</strong> dalle 18 alle 22 - Inauguration le jeudi 20 octobre de 18h00 à 22h00<br />

Salone aperto da venerdì a domenica dalle ore 10.00 alle 18.00 / Salon ouvert du vendredi au dimanche de 10h00 à 18h00<br />

6.000m² - 150 espositori / exposants- 30.000 visitatori/ visiteurs - 300 buyers<br />

Un voyaGe danS Le made in itaLy<br />

3 e édItIon à la déCouverte de la sardaIgne<br />

L<br />

a Sardaigne est l’invité d’honneur de cette troisième<br />

édition de ExpoItalia <strong>2011</strong>, l’évènement le plus important<br />

entièrement dédié au Made in Italy de la capitale<br />

européenne ! Les entreprises sardes disposent d’un<br />

grand espace à l’intérieur du salon où seront présentés les<br />

produits de l’agroalimentaire, de l’artisanat et du tourisme<br />

sarde. Le public aura l’occasion de goûter aux plats traditionnels<br />

sardes à travers des dégustations de produits typiques,<br />

tout en découvrant les nombreuses propositions touristiques<br />

qu’offre la Sardaigne.<br />

ExpoItalia <strong>2011</strong>, accueille en outre, comme invité spécial, deux<br />

autres régions italiennes : les Abruzzes et la Calabre avec leur<br />

patrimoine riche en découvertes !<br />

Sur la Piazza, l’espace du salon dédié aux évènements sponsorisé<br />

par SMEG, se dérouleront chaque jours des activités<br />

diverses : présentation de recettes, dégustations, présentations<br />

de produits exposés par les entreprises participantes,<br />

etc. Mais la Piazza sera tout particulièrement l’espace privilégié<br />

pour promouvoir le “Marchio Ospitalità – Ristoranti<br />

italiani nel mondo”, le projet dont la Chambre de Commerce<br />

Belgo-Italienne est le point de référence unique en Belgique.<br />

Le projet est une initiative de Unioncamere, développé avec<br />

la collaboration de Fipe, la Fédération Italienne des Exercices<br />

Publics et avec le soutient de l’Institut National des Recherches<br />

Touristiques – IS.N.A.R.T – société des Chambres<br />

de Commerce, qui propose de sélectionner les restaurants<br />

italiens qui respectent les règles de l’authentique hospitalité<br />

italienne à l’étranger. Seuls les restaurants qui offrent<br />

une identité italienne reconnaissable, qui promeuvent des<br />

produits DOC et qui proposent dans leur menu des recettes<br />

traditionnelles de la gastronomie italienne, obtiennent le<br />

certificat Marchio Ospitalità. Les restaurants certifiés lors de<br />

la première édition seront présents sur la Piazza lors d’ExpoItalia<br />

<strong>2011</strong>, où ils offriront au grand public des dégustations<br />

de produits typiques et présenteront leurs propres recettes.<br />

COntACt<br />

STÉPHANIE PAGANO<br />

t 0032 2 230 20 11<br />

pagano@ccitabel.com


www.expoitalia.be<br />

Invité d’Honneur/Eregast: SARDEGNA<br />

Organised by the Belgian-Italian Chamber of Commerce<br />

Chairman: Fabio Morvilli - Secretary Generla: Matteo Lazzarini<br />

Project Manager: Stéphanie Pagano<br />

Trade Fairs and event office: Marco Iacuitto<br />

Camera di Commercio Belgo-Italiana - Chambre de Commerce Belgo-Italienne - Belgisch-Italiaanse Kamer Van Koophandel


14 Belgique<br />

ExpO MILAnO 2015<br />

aviS PUBLic de manifeStation d’intéRÊt<br />

Pour la reCherChe de PartenaIres<br />

Universelle de Milan 2015 (« Expo »)<br />

recherche ses partenaires officiels. « Nourrir la<br />

planète, énergie pour la vie » ; un thème ambitieux<br />

L’Exposition<br />

qui lance un défi aux gouvernements, à la communauté<br />

scientifique et au monde entrepreneurial.<br />

Expo 2015 S.p.A. lance un avis public de manifestation d’intérêt<br />

et invite les entreprises à envoyer leur candidature spontanée<br />

pour devenir « Partner » de la prochaine Exposition Universelle<br />

qui aura lieu à Milan du 1er mai au 31 octobre 2015. Expo Milan<br />

2015 est un événement éducatif, scientifique et culturel qui réunit<br />

pays, organisations, entreprises et citoyens du monde entier<br />

pour explorer et contribuer au progrès d’un des majeurs défis de<br />

l’humanité : l’alimentation et le développement durable. Il s’agit<br />

d’une grande opportunité pour les entreprises de développer et<br />

de renforcer leur positionnement stratégique ; une vitrine unique<br />

pour démontrer leadership dans son propre secteur, non<br />

seulement durant les six mois de l’Exposition, mais aussi durant<br />

les quatre années qui précèdent cet événement mondial de premier<br />

ordre. Expo 2015 S.p.A. entend donc valoriser cette opportunité,<br />

en impliquant les entreprises au travers de Partenariats<br />

pour le développement et la réalisation des technologies, des<br />

produits et des services les plus significatifs d’Expo Milan 2015.<br />

Expo a l’objectif de sélectionner la majeure partie de ses partenaires<br />

avant mi-2012 et met au défi les entreprises les plus innovatrices,<br />

leader dans leur secteur d’activité, de présenter dans les<br />

prochains mois des projets de Partenariats qui proposent solutions<br />

et technologies qui seront à l’avant-garde en 2015.<br />

Les Partenaires recherchés<br />

par Expo 2015 S.p.A:<br />

n Global Theme Partners : Entreprises dont les activités et dont<br />

les valeurs sont intrinsèquement liées aux thèmes de l’Expo et<br />

qui fournissent les contenus et les financements déterminants<br />

pour le succès de l’Événement. Les Global Theme Partners ont<br />

l’exclusivité sectorielle au niveau mondial ;<br />

n Global Service Partners : Entreprises qui développent les principales<br />

technologies et services de l’Expo en support à l’innovation<br />

et à l’aspect “durable” de l’Événement. Les Global Service<br />

Partners ont l’exclusivité sectorielle au niveau mondial ;<br />

n Project Partners : Entreprises et Organisations qui collaborent<br />

sur des projets-clés spécifiques, tels que les “aires” du site<br />

Expo, les pavillons à thèmes et contenus spéciaux de l’Expo ;<br />

n Signature Product & Service Partners : Entreprises qui mettent<br />

à disposition savoir-faire, produits et services clés pour la construction<br />

du site d’exposition, pour l’organisation et la gestion<br />

de l’événement ;<br />

Camera di Commercio<br />

Belgo-Italiana<br />

n Contributing Sponsors : Entreprises qui donnent des produits<br />

et services à Expo Milano 2015.<br />

n Event Sponsors : Entreprises et Organisations qui soutiennent<br />

les événements nationaux et internationaux en attente et /ou<br />

durant l’Expo.<br />

Les secteurs impliqués:<br />

n Agribusiness systems;<br />

n Produits agroalimentaires ;<br />

n Packaging agroalimentaire ;<br />

n Grande distribution<br />

organisée ;<br />

n Énergie (smart grid,<br />

fourniture,…);<br />

n Réseaux de<br />

télécommunications ;<br />

n Terminaux mobiles pour<br />

edutainment;<br />

n Robotique ;<br />

n Systèmes di sécurité ;<br />

n Illumination ;<br />

n Systèmes de climatisation ;<br />

n Matériaux “durables” pour<br />

green building ;<br />

n Logistique (nourriture,<br />

produits frais et<br />

marchandises);<br />

n Green Mobility;<br />

n Tri sélectif ;<br />

n Secteur bancaire et<br />

financier ;<br />

n Communication et<br />

Publicité;<br />

n System Integration (IT<br />

systems, TLC services,<br />

Smart City Services).<br />

n Travel services.<br />

Modalités de présentation<br />

de la manifestation d’intérêt<br />

Les sociétés appartenant aux secteurs d’activité précédemment<br />

cités peuvent d’ores et déjà nous envoyer leur dossier de candidature<br />

à l’adresse suivante :<br />

Expo 2015 S.p.A. – Direzione Corporate Partners<br />

Via Rovello, 2 – 20121 Milano.<br />

Les manifestations d’intérêt devront nous parvenir par lettre<br />

recommandée ou par “courrier électronique certifié” à l’adresse<br />

mail : corporate@expo2015.org, et devront contenir les<br />

éléments suivants :<br />

n informations sur l’entreprise candidate (dénomination, raison<br />

sociale, secteur d’activité, siège, nombre d’employés ; personne<br />

de contact au sein de l’entreprise) ;<br />

n brève illustration de l’activité, de la dimension économique et<br />

brève description des objectifs de l’entreprise ;<br />

n description succincte des technologies et des solutions innovatrices<br />

pouvant être d’intérêt pour Expo Milano 2015 ;<br />

n brève description des initiatives liées au développement durable<br />

(aspects sociaux et environnementaux).<br />

Nous invitons les entreprises à consulter régulièrement le<br />

site www.expo2015.org où seront publiés les « Requests for<br />

Proposals » au fur et à mesure de leur parution.


SpECIALE SARDAIGnE<br />

Découverte<br />

LA SARDAIGNE<br />

Position : Italie centrale,<br />

Mer Tyrrhénienne<br />

Capitale : Cagliari<br />

Superficie : 24 090 km2<br />

Population : 1 672 804 hab.<br />

Densité : 69 hab./km²<br />

Province : 8<br />

Communes : 377<br />

Il existe une île, située dans le cœur de la Méditerranée,<br />

qui a un goût de sel et de bon vin, où<br />

l’on respire le parfum du romarin et des viandes<br />

rôties. Cette île, chaleureuse et accueillante,<br />

éblouit surtout par la couleur de la mer qui l’entoure ;<br />

tantôt émeraude, tantôt bleu clair ou transparente…<br />

Il s’agit de la Sardaigne, invité d’honneur de la troisième<br />

édition de ExpoItalia.<br />

10/ <strong>2011</strong><br />

15


16 Belgique<br />

Entourée par les eaux de la mer Méditerranée, la région a<br />

su s’enrichir de la domination des peuples qui se sont succédés<br />

pendant des siècles sur ses terres et qui ont crée un<br />

patrimoine culturel et gastronomique unique. La Sardaigne<br />

peut se vanter de la richesse de son artisanat : la tapisserie,<br />

le filigrane, les paniers, les objets en bois et en liège, les céramiques<br />

sont des produits issus de l’artisanat populaire qui<br />

s’est développé au cours des siècles. Ces produits sont très<br />

simples, aux lignes et décorations épurées. Les couteaux aux<br />

manches en bois taillés et décorés de scènes de chasse, fruit<br />

de toute une tradition qui se perd au fil du temps, sont de<br />

vrais objets de collection pour les passionnés.<br />

De par sa situation, au cœur de la Méditerranée occidentale,<br />

la Sardaigne était un passage inévitable sur le chemin<br />

de nombreux peuples : les Phéniciens, les Carthaginois, les<br />

Romains, les Byzantins, les Espagnols et les Piémontais. Chacun<br />

de ces peuples a laissé des traces et a influencé l’art et<br />

la culture de l’île.<br />

Aujourd’hui, son climat doux, ses eaux cristallines et ses paysages<br />

non contaminés constituent des atouts forts pour le<br />

tourisme. Destination parmi les plus en vogue d’Italie depuis<br />

maintenant des années, l’île offre une grande variété de possibilités<br />

touristiques pour tous les goûts: de longues plages<br />

de sable blanc, des aires montagneuses couvertes de forêt,<br />

yachting et endroits “in” pour la jet set, mais aussi des villages<br />

typiques fortement attachés aux traditions et aux fêtes<br />

populaires.<br />

De regio is omringd door de Middellandse Zee waardoor<br />

het zich heeft kunnen verrijken met de overheersing van de<br />

volkeren die elkaar eeuwenlang hebben opgevolgd op haar<br />

landgoed en die een uniek cultureel en gastronomisch erfgoed<br />

hebben geschapen. Sardinië mag zich beroemen op<br />

haar rijkdom aan ambacht: het tapijtwerk, het waterwerk,<br />

de manden, houten en kurken voorwerpen alsook het aardewerk<br />

zijn producten die voortvloeien uit het volksambacht<br />

dat zich ontwikkeld heeft door de eeuwen heen. Deze heel<br />

simple producten hebben kenmerkende lijnen en versieringen.<br />

De messen waarvan de houten handgrepen geslepen<br />

en bewerkt zijn met jachtscènes resulteren uit een lange traditie<br />

die mettertijd verdwijnt. Voor de hartstochtelijke aanhangers<br />

zijn het echte verzamelobjecten.<br />

Door haar centrale ligging in het Westelijk Middellands Zeegebied<br />

was Sardinië een overmijdelijke stap op de weg van<br />

een groot aantal volkeren zoals de Feniciërs, de Carthagers,<br />

de Romeinen, de Byzantijnen, de Spanjaarden en de Piemontezen.<br />

Allen hebben sporen achtergelaten en de kunst<br />

en het cultuur van het eiland beïnvloed.<br />

Haar sterke troeven voor het toerisme zijn vandaag haar<br />

zachte klimaat, haar kristalheldere wateren en haar niet-verontreinigde<br />

landschappen. Sardinië is één van de bestemmingen<br />

in Italië die nu al jaren het meest in de mode is. Het<br />

eiland biedt een grote verscheidenheid aan mogelijkheden<br />

op toeristisch gebied en naar ieders smaak: lange witte zandstranden,<br />

bergoppervlakten bedekt met bossen, zeilsport en<br />

plekken die “in” zijn voor de jetset maar ook typische dorpen<br />

waar de tradities en volksfeesten sterk bewaard zijn gebleven.<br />

La gastronomie sarde<br />

A l’occasion de la foire ExpoItalia (à Bruxelles), au cœur de<br />

l’Europe, la Sardaigne aura l’occasion de faire découvrir<br />

ses vins les plus renommés, des labels DOC, DOCG, DOP et<br />

IGT. Si les origines de la tradition vinicole sarde remontent<br />

à l’époque de la civilisation nuragique, il y a plus de 3000<br />

ans, aujourd’hui la région peut se vanter de présenter un<br />

grand choix de vins, aussi bien des blancs que des rouges<br />

dont le goût et la teneur en alcool varient selon la région où<br />

ils sont produits. Les liqueurs et les crèmes de liqueur sont<br />

également typiques de la Sardaigne, on peut en trouver aromatisées<br />

au myrte, au chardon, à l’arbousier, aux figues de<br />

Barbarie, au citron et à l’anis.<br />

Dans les collines, les Sardes cultivent les olives avec lesquelles<br />

ils produisent une précieuse huile d’olive qu’ils utilisent<br />

également pour la préparation d’ingrédients sous<br />

huile, un incontournable de la cuisine méditerranéenne.<br />

L’élevage est depuis des siècles une partie importante de<br />

l’économie sarde : la moitié du lait de vache produit en Italie<br />

provient de la Sardaigne et est en grande partie produite par<br />

des coopératives de pasteurs et par des petites entreprises.


Les fromages sardes sont connus partout dans le monde,<br />

comme par exemple le Pecorino sarde DOC et la délicate<br />

Fresa.<br />

Dans les livres de recettes traditionnelles vous ne manquerez<br />

pas de trouver les “primi piatti”, il s’agit bien sûr des plats<br />

de pâtes. En Sardaigne, les pâtes sont faites à la main, à<br />

l’ancienne et mélangées par exemple au fromage, safran et<br />

ricotta aux herbes donnent un vrai chef d’œuvre en bouche !<br />

En ce qui concerne les viandes, les Sardes préparent la charcuterie<br />

et les saucisses selon des procédés anciens en utilisant<br />

des ingrédients simples : du sel, peu d’épices et une<br />

maturation soignée.<br />

Ils existent également des plats typiques à base de poisson,<br />

fumé ou frais, parmi lesquels la fameuse Bottarga. L’origine<br />

du nom bottarga vient de l’arabe boutharkha ou bitarikha<br />

qui signifie “œufs de poisson salés et séchés”. La bottarga se<br />

consomme en fines tranches, râpée dans un plat de pâtes,<br />

ou sur des toasts beurrés. Elle est réputée pour sa grande<br />

richesse en protéines.<br />

La richesse de la flore et les floraisons alternées accompagnées<br />

d’un climat doux offre aux abeilles un terrain idéal<br />

pour butiner durant toutes les saisons de l’année. C’est<br />

pourquoi la Sardaigne peut se vanter d’une grande variété<br />

de miels (à l’arbousier, au cardon, à l’eucalyptus, au romarin,<br />

à la châtaigne…), avec lesquels les Sardes produisent aussi<br />

de délicieux nougats et desserts.<br />

Saviez-vous que…<br />

n Trois éléments typiques de la Sardaigne font partie du Patrimoine<br />

de l’Unesco: le nuraghe Su Nuraxi de Barumini, le<br />

Canto a tenore, expression italienne pour définir un style<br />

de chant qui revêt un rôle important dans le panorama<br />

des traditions sardes. Forme de chant polyphonique, il est<br />

caractérisé par une expression artistique issue du monde<br />

pastoral, couche sociale qui symbolise l’île et le peuple<br />

sarde (Patrimoine orale et immatériel de l’humanité) et le<br />

Cant de la Sibilla, un chant grégorien en langue catalane<br />

qui se chante la nuit de Noël uniquement dans la Cathédrale<br />

de Alghero et dans celle de Palma de Majorque.<br />

n La bottarga est un plat typique composé d’oeufs séchés<br />

de poisson (thon ou muges). Son nom dérive de l’arabe<br />

butārikh, “oeufs de poisson salé”, des spécialités similaires<br />

se retrouvent dans d’autres zones côtières de la Méditerranée<br />

comme en Provence, ou en Sicile. Aujourd’hui on le<br />

consomme comme “antipasto” sur une tranche de pain<br />

avec un filet d’huile d’olive, ou bien comme assaisonnement<br />

dans les pâtes.<br />

n Le fromage sarde le plus connu est le Pecorino DOP, produit<br />

avec du lait de chèvres sardes.<br />

n Le « pane carasau » est un pain typique sarde originaire<br />

de la Barbagia, connu aussi sous le nom de carta musica<br />

(papier à musique), pour sa finesse caractéristique.<br />

n L’île doit son nom actuel à Sardo le fils de Eracle, qui selon<br />

le mythe aurait été le premier colonisateur, mais les Grecs<br />

eux l’appelaient ‘Ichnussa” de “Ichnos”, empreinte de pied<br />

humain pour sa forme caractéristique<br />

n L’oenogastronomie sarde peut se vanter d’avoir un vin<br />

DOCG (Dénomination d’Origine Controlée et Garantie), 19<br />

vins DOC (Dénomination d’Origine Controlée) et 16 vins<br />

IGT (Indication Géographique typique)<br />

n Dans le bois d’oliviers S’Ortu Mannu de Villamassargia<br />

trône l’olivier séculaire de “sa Reina” (la reine), monument<br />

authentique naturel de 15 mètres de circonférence considéré<br />

le plus grand olivier de la Méditerranée.<br />

n Selon une légende, dans le passé l’île était peuplée<br />

d’hommes énormes dont on peut voir aujourd’hui les tombeaux<br />

colossaux. En réalité, ces Tombes des Géants sont<br />

des témoignages des anciennes sépultures collectives qui<br />

étaient pratiquées à l’époque sur l’île.<br />

10/ <strong>2011</strong><br />

17


18 Belgique<br />

n Le myrte était la plante sacrée à la déesse de l’amour et<br />

dans l’antiquité grecque on ornait le front des jeunes mariées<br />

de cette plante. Elle est ensuite devenue à Rome le<br />

symbole de la gloire, ainsi que le laurier, avec lequel on<br />

couronnait les vainqueurs des guerres.<br />

n Le couteau, objet typique de l’artisanat sarde, était indispensable<br />

pour chasser, se défendre et construire les habitations.<br />

Ce n’est pas par hasard que les anthropologues le<br />

définissent “le prolongement de la main”.<br />

n Sur l’île de l’Asinara, habite le caractéristique âne blanc.<br />

C’est un âne petit avec des yeux rose-céleste, probablement<br />

à cause d’un albinisme incomplet.<br />

n Les plages sardes sont non seulement de sable blanc mais<br />

aussi…rose! A Budelli, dans l’Archipel de la Maddalena, la<br />

plage à une couleur de corail. Cette couleur est due à la présence<br />

dans le sable de coquilles calcaires d’un protozoaire.<br />

Aujourd’hui la plage rose est devenue un parc naturel.<br />

Wist u dat...<br />

n Drie typische elementen van Sardinië op de werelderfgoedlijst<br />

van de UNESCO staan: het eerste is de Nuraghe<br />

Su Nuraxi van Barumini, het tweede is de Canto a tenore<br />

namelijk een Italiaanse uitdrukking die een zangstijl omschrijft<br />

die een belangrijke rol speelt in het overzicht van<br />

de Sardische tradities. De Canto a tenore is een vorm van<br />

polyfoon gezang gekenmerkt door een kunstvorm die afkomstig<br />

is uit de herdersgemeenschap, een bevolkingsgroep<br />

die het eiland en het Sardisch volk symbolisch voorstelt<br />

(opgenomen in de Lijst van de Meesterwerken van<br />

het Orale en Immateriële Erfgoed van de Mensheid). Het<br />

derde element is de Cant de la Sibilla, een Gregoriaans lied<br />

dat in het Catalaans gezongen wordt tijdens de Kerstnacht<br />

mogelijk in slechts twee kathedralen namelijk in die van<br />

Alghero en die van Palma de Mallorca.<br />

n De bottarga een typisch gerecht is met uitgedroogde visseneitjes<br />

(tonijn of harder). Zijn naam komt uit het Arabisch<br />

butārikh dat “gezouten visseneitjes” betekent. Gelijkaardige<br />

specialiteiten zijn terug te vinden in andere<br />

kuststreken van de Middellandse Zee zoals in de Provence<br />

of in Sicilië. Vandaag wordt het gegeten als “antipasto” op<br />

een snee brood met een scheutje olijfolie of gebruikt om<br />

pasta’s te kruiden.<br />

n De meest bekende Sardische kaas de Pecorino is met<br />

een DOP-predikaat (Di Origine Protetta = aan de bron beschermd).<br />

Deze is geproduceerd uit schapenmelk afkomstig<br />

van Sardische schapen.<br />

n Het “pane carasau” een typisch Sardisch brood is, afkomstig<br />

uit Barbagia, ook bekend onder de naam carta musica<br />

(muziekpapier) te danken aan zijn kenmerkende dunheid.<br />

n Het eiland zijn huidige naam te danken heeft aan Sardos,<br />

de zoon van Herakles, die volgens de mythe de eerste kolonisator<br />

zou geweest zijn. De Grieken noemden hem “Ichnussa”<br />

van “Ichnos” namelijk een menselijk voetafdruk, te<br />

danken aan de kenmerkende vorm van het eiland.<br />

n De Sardische wijngastronomie zich mag beroemen op het<br />

bezit van één DOCG-wijn (Denominazione di Origine Controllata<br />

e Garantita = gecontroleerde en gegarandeerde<br />

oorsprongsbenaming), van 19 DOC-wijnen (Denominazione<br />

di Origine Controllata = gecontroleerde oorsprongsbenaming)<br />

en van 16 IGT-wijnen (Indicazione Geografica<br />

Tipica = typische geografische aanduiding).<br />

n In het olijfboombos van S’Ortu Mannu bij Villamassargia<br />

de eeuwenoude olijfboom “sa Reina” (de koningin) heerst.<br />

Het is een authentiek natuurmonument met een omtrek<br />

van 15 meters dat beschouwd wordt als de grootste olijfboom<br />

van de Middellandse Zee.<br />

n Volgens een legende, het eiland in het verleden bevolkt<br />

was met enorme mensen waarvan men vandaag de reuzengraven<br />

kan bezichtigen. In feite bewijzen deze gigantengraven<br />

dat deze oude gezamenlijke begraafplaatsen<br />

indertijd op het eiland gebruikt waren.<br />

n De mirte de heilige plant van de godin van de liefde was.<br />

In de Griekse Oudheid versierde men het voorhoofd van<br />

de pasgetrouwden met deze plant. De mirte is daarna<br />

in Rome het symbool van de glorie geworden alsook de<br />

laurier waarmee de winnaars van de oorlogen bekroond<br />

werden.<br />

n Het mes, een typisch voorwerp van de Sardische ambacht,<br />

onmisbaar was om te jachten, om zich te verdedigen en<br />

om woningen te bouwen. Het is geen toeval dat de antropologen<br />

het omschrijven als “het verlengstuk van de<br />

hand”.<br />

n Op het eiland Asinara de kenmerkende witte ezel woont.<br />

Het is een kleine ezel met hemelroze ogen, waarschijnlijk<br />

te wijten aan een onvolledig albinisme.<br />

n Sardinië niet alleen witte zandstranden maar ook roze<br />

heeft! Het strand van Budelli in de La Maddalena-archipel<br />

heeft de kleur van het koraal. Deze kleur is te danken aan<br />

de aanwezigheid van kalkschelpen van protozoa in het<br />

zand. Vandaag is het roze strand een nationaal park geworden.


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20 luxemBourg<br />

La cciL PRomUove i PRodotti e<br />

I servIzI eCosostenIBIlI del sud ItalIa nel lusseMBurgo<br />

Il Lussemburgo, spesso denominato “il cuore d’Europa”,<br />

rappresenta il motore economico della Grande<br />

Regione della SaarLor-Lux con un mercato internazionale<br />

che va ben al di là delle sue dimensioni e dei suoi<br />

confini geografici; prima piazza finanziaria europea per Fondi<br />

d’Investimento e polo europeo dell’e-commerce, il Granducato<br />

offre delle grandi opportunità alle imprese straniere interessate<br />

a entrare a far parte del mercato locale.<br />

Alla luce di un panorama commerciale non trascurabile per<br />

le PMI italiane e considerato l’interesse mostrato dai consumatori<br />

verso le produzioni italiane, la Camera di Commercio<br />

Italo-Lussemburghese ha avviato un progetto di promozione<br />

dei prodotti e servizi ecosostenibili del Sud Italia all’interno del<br />

Lussemburgo con l’obiettivo di incrementare il business tra i<br />

due paesi in una fascia di mercato non del tutto sfruttata.<br />

Grazie anche al progetto Chamber Partnership sostenuto dal<br />

Fondo Intercamerale di Intervento dell’Unioncamere sono<br />

state attivate collaborazioni con le Camere di Commercio di<br />

Foggia, Crotone, Reggio Calabria, Cesp Matera per fornire<br />

alle imprese del Sud Italia la possibilità di presentare i propri<br />

prodotti nell’ambito dell’Oeko-Foire, la Fiera dell’Ecologia e<br />

dello sviluppo sostenibile svoltasi a Lussemburgo dal 16 al 18<br />

settembre scorso, alla quale la Camera di Commercio Italo-<br />

Lussemburghese ha preso parte in qualità di rappresentante<br />

ufficiale dell’Italia, ospite d’onore di questa edizione.<br />

Su uno spazio espositivo di circa 120 m² le aziende hanno potuto<br />

presentare al pubblico dell’Oeko-Foire le proprie produzioni<br />

nonchè il proprio territorio; lo stand ha infatti accolto<br />

imprese certificate Bio nel settore enogastronomico e dato<br />

spazio alle proposte turistiche ecosostenibili di alcuni parchi<br />

naturali e agriturismi italiani, luoghi ideali per godere a pieno<br />

della natura abbandonando la frenesia delle città.<br />

Organizzata dal Movimento ecologico e dalla Fondazione<br />

Oeko Center Lëtzebuerg con il patrocinio del Ministero dello<br />

Sviluppo Durevole e del Ministero dell’Economia, l’Oeko-<br />

Foire è una manifestazione consolidata a Lussemburgo e<br />

una garanzia per i consumatori che vedono esposti esclusivamente<br />

prodotti e servizi conformi alle norme europee in<br />

materia.<br />

L’Oeko-Foire è divenuta negli anni l’appuntamento fieristico<br />

più importante nel settore dell’ecologia della Grande Regione<br />

ospitando, lo scorso settembre, circa 200 espositori provenienti<br />

da Lussemburgo, Francia, Belgio, Germania, Italia e<br />

Austria e appartenenti a vari settori quali l’enogastronomia,<br />

il turismo, le nuove tecnologie, la moda e l’artigianato, tutti<br />

uniti nel comune obiettivo di promuovere i propri prodotti e<br />

servizi biologici.<br />

Grazie alla varietà e alla qualità dei prodotti proposti oltre<br />

che alle informazioni ed agli incontri b2b, l’Oeko-Foire ha<br />

soddisfatto pienamente le attese dei consumatori, sempre<br />

più attenti ai temi del biologico, dell’ambiente e del benessere;<br />

sono oltre 14000 gli appassionati del settore recatisi a<br />

Luxexpo per condividere questo evento.


confeRenza “lo svIluPPo delle energIe rInnovaBIlI In ItalIa”<br />

A margine dell’Oekofoire e nel quadro del progetto, la Camera<br />

di Commercio Italo-Lussemburghese, in collaborazione con<br />

l’Ambasciata d’Italia a Lussemburgo, la “Chambre de Commerce<br />

du Grand-Duché de Luxembourg” e il Gestore dei Servizi<br />

Energetici S.p.A. (GSE) ha organizzato una conferenza avente<br />

come oggetto “Lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia”.<br />

A dare il benvenuto agli ospiti sono stati Fabio Morvilli,<br />

Presidente della Camera di Commercio Italo Lussemburghese,<br />

S.E. l’Ambasciatore d’Italia a Lussemburgo Raffaele de Lutio e<br />

Carlo Thelen, membro del Comitato di Direzione della “Chambre<br />

de Commerce du Grand-Duché de Luxembourg”.<br />

Nel corso della conferenza si sono alternati come oratori<br />

Stefano Besseghini, Amministratore Delegato di Ricerca<br />

Sistema Energetico (RSE S.p.A.), Fabrizio Tomada, Relazioni<br />

Internazionali Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (GSE<br />

S.p.A.), Alberto Jr. Pela e Maurizio Cuppone Sezione ‘Management<br />

Support & Coordination’ Gestore dei Servizi Energetici<br />

S.p.A. (GSE S.p.A.).<br />

Gli interventi hanno inteso illustrare l’attuale sviluppo delle<br />

energie rinnovabili in Italia mediante la presentazione delle<br />

attività di ricerca e promozione delle risorse energetiche rinnovabili<br />

svolte rispettivamente da due società italiane protagoniste<br />

del settore: Ricerca Sistema Energetico (RSE S.p.A.) e<br />

Gestore dei Servizi Energetici (GSE S.p.A.).<br />

Ricerca Sistema Energetico (RSE S.p.A.) è una società per<br />

azioni, il cui socio unico è GSE S.p.A, che sviluppa attività di<br />

ricerca nel settore elettro-energetico, su domini di interesse<br />

pubblico, che riguardano ambiti strategici per il sistema nazionale.<br />

Tale attività, finanziata in larga parte dal Fondo per<br />

la Ricerca di Sistema, ha come obiettivo quello di sostenere<br />

la ricerca e sviluppo finalizzata all’innovazione tecnologica di<br />

interesse generale per il sistema elettrico, il miglioramento<br />

della sua sicurezza, compatibilità ambientale e dei criteri di<br />

economicità ed efficienza.<br />

Il Gestore dei Servizi Energetici - GSE S.p.A., il cui unico<br />

azionario è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, opera<br />

per la promozione dello sviluppo sostenibile, attraverso<br />

l’erogazione di incentivi economici destinati alla produzione<br />

energetica da fonti rinnovabili e con azioni informative tese<br />

a diffondere la cultura dell’uso dell’energia compatibile con<br />

le esigenze dell’ambiente.<br />

Al fine di promuovere il «made in Italy» delle energie rinnovabili,<br />

i rappresentanti del GSE S.p.A hanno presentato,<br />

nel corso della conferenza, il progetto di recente creazione<br />

denominato “Corrente – Il mondo italiano dell’energia”, una<br />

rete ad adesione volontaria in cui le imprese italiane operanti<br />

nell’ambito delle energie rinnovabili possono sviluppare e<br />

rafforzare la propria competitività tecnologica e commerciale<br />

all’estero.<br />

L’evento ha riscosso un notevole interesse registrando la<br />

presenza di un numero elevato di presenti, esperti lussemburghesi<br />

del settore che, al termine della conferenza, hanno<br />

potuto incontrare i responsabili del GSE per informazioni<br />

specifiche e per attivare futuri rapporti di collaborazione.<br />

Grazie a questo evento potranno essere realizzate azioni di<br />

“follow up” future per la promozione degli investimenti nel<br />

settore in Italia.<br />

10/ <strong>2011</strong><br />

21


22 luxemBourg<br />

InTERVISTA<br />

inteRview À Stefano BeSSeGHini,<br />

adMInIstrateur délégué “rICerCa sIsteMa<br />

energetICo (rse s.P.a.)”<br />

Nous avons interviewé Stefano Besseghini,<br />

Administrateur Délégué de “Ricerca Sistema<br />

Energetico” (RSE S.p.A.) qui a accepté de<br />

répondre à quelques questions au sujet du<br />

développement des sources renouvelables en Italie en faisant<br />

référence en particulier aux activités et aux projets<br />

que RSE S.p.A. met au service du système des entreprises<br />

italiennes.<br />

nLe développement de production d’énergie<br />

électrique de sources renouvelables a débuté en<br />

Italie avec un peu de retard comparé aux autres<br />

pays européens. Peut-on dire que cet écart a<br />

été rattrapé et qu’aujourd’hui l’Italie est un pays<br />

compétitif dans ce secteur?<br />

Cette accélération considérable est<br />

liée principalement à la croissance<br />

exponentielle de la production<br />

d’énergie électrique à partir de<br />

panneaux solaires photovoltaïques,<br />

survenue au cours des dernières<br />

années. Cela a démontré comment<br />

l’Italie peut aussi jouer un rôle significatif<br />

dans le développement<br />

du secteur des énergies renouvelables,<br />

un domaine dans lequel il<br />

est toujours opportun de rappeler<br />

qu’elle est un précurseur d’un<br />

point de vue historique. En effet, la<br />

présence significative de la production<br />

hydroélectrique a commencé<br />

en Italie au début du siècle dernier<br />

et elle représente encore aujourd’hui<br />

un pourcentage important<br />

de la production globale d’énergie<br />

du Pays. Récemment, le secteur industriel s’est lui aussi activée<br />

en donnant sa contribution au secteur des énergies<br />

renouvelables. Je pense aux opérations comme celle d’Enel<br />

Green Power et à l’attention croissante portée sur l’espace<br />

d’énergies renouvelables des grands opérateurs du secteur.<br />

Des activités et des initiatives qui démontrent une implication<br />

concrète ainsi que la naissance de réelles opportunités<br />

et d’une sensibilité sur ce thème de plus en plus enracinée<br />

entre les citoyens et les utilisateurs. Récemment, en effet,<br />

une nouvelle implantation pour la production de panneaux<br />

solaires thermodynamiques a été inaugurée. Elle est le fruit<br />

du travail du Professeur Carlo Rubbia de l’Enea, un exemple<br />

concret du transfert de travail de recherche de base au<br />

secteur industriel et encore une démonstration de comment,<br />

après avoir pris le train en marche en ce qui concerne<br />

les panneaux photovoltaïques en silicium, on arrive, cependant,<br />

à rester dans la compétition internationale. Le secteur<br />

des énergies renouvelables est encore en phase d’étude et<br />

de développement de nouvelles solutions technologiques, il<br />

pourra donc connaitre encore des évolutions intéressantes.<br />

nQuelles sont les sources d’énergies renouvelables<br />

les plus présentes sur le marché italien et<br />

quelles sont celles qui possèdent les marges de<br />

croissance les plus importantes?<br />

Le marché italien a la caractéristique d’être très développé<br />

dans la source qui a la plus petite marge de développement.<br />

Je fais référence évidemment au secteur hydroélectrique,<br />

dans lequel le cadre évolutif, même si limité, peut prévoir<br />

une marge de manœuvre avec le “minhydro” - ce qui revient<br />

à dire la production de petites installations. De ce secteur<br />

cependant, même en additionnant toute la puissance des<br />

différentes installations, on ne peut certainement pas imaginer<br />

une augmentation importante comme celle du début<br />

du siècle dernier.<br />

Les perspectives les plus intéressantes sont dans la construction<br />

d’installations “hydro” de taille moyenne ayant comme<br />

finalité l’accumulation; il s’agit de l’équivalant des systèmes<br />

de pompages, un des plus grands thèmes liés au développement<br />

de production à partir d’énergies renouvelables<br />

compte tenu de la variabilité de disponibilité des sources.<br />

Evidemment grâce aux primes prévues par les dernières lois<br />

financières, l’énergie solaire est devenue une source importante<br />

dans le mix des énergies renouvelables. Aujourd’hui<br />

en Italie, la production s’élève à une valeur supérieure à<br />

7 GW installés et elle a donc dépassé l’élan des prévisions<br />

pour 2020. Maintenant, la nécessité est de définir de nouveaux<br />

paramètres de croissance. La récente mise en ordre du<br />

système des prix a fourni une certaine solidité à ce système<br />

et a permis de mettre en place un processus de rationalisation<br />

qui, à moyen terme, rendra le secteur encore plus fort.<br />

L’Italie est moins intéressante au niveau du secteur de l’énergie<br />

éolienne, à moins qu’on ne prenne en considération la<br />

possibilité de réaliser des installations “offshore”.


A ce sujet, la production d’énergie grâce aux vagues et aux<br />

courants maritimes suscite de l’intérêt. C’est un secteur où<br />

il est nécessaire de conclure la phase d’étude d’un modèle<br />

pour s’aventurer dans le parcours difficile des essais sur le<br />

terrain, de manière à vérifier la possibilité, sur le terrain, de<br />

dépasser le niveau de l’expérimentation.<br />

nDans un secteur relativement récent comme<br />

celui de la production d’énergies renouvelables,<br />

la recherche joue un rôle décisif. Quels sont les<br />

principaux projets sur lesquels vous travaillez en<br />

ce moment?<br />

Le secteur des énergies renouvelables est certainement encore<br />

dans ce que nous pourrions définir une courbe d’apprentissage.<br />

La recherche et le développement peuvent<br />

déterminer un élan important à la croissance de ce secteur.<br />

Le RSE est une réalité dotée d’une grande tradition, fruit de<br />

compétences acquises par ses chercheurs et il est aussi un<br />

sujet actif dans la recherche grâce à un financement publique<br />

au service du système énergétique tout entier. Nous<br />

travaillons actuellement sur plusieurs versants. Il faut bien<br />

évidemment mentionner nos travaux en cours sur le « photovoltaïque<br />

à concentration » que nous réalisons à notre<br />

siège de Piacenza, tout comme les activités liées à l’usage<br />

des biomasses ou des ordures en processus de combustion<br />

avancés. Un aspect décisif de notre travail, peut-être moins<br />

connu mais tout aussi important, est celui des activités de<br />

scénario. Souvent, les problèmes liés au développement de<br />

la production à partir des énergies renouvelables ne font pas<br />

référence aux technologies, mais plutôt à l’intégration des<br />

différentes sources à l’intérieur du réseau existant, réseau<br />

qui a ses caractéristiques et ses architectures, auxquelles il<br />

faut faire face.<br />

L’affirmation définitive d’une nouvelle technologie n’est pas<br />

seulement liée aux capacités que cette dernière a d’atteindre<br />

les objectifs pour lesquels elle a été créée, mais également<br />

de comment elle se greffe à une réalité existante et<br />

comment elle intéragit avec cette réalité. On est amené<br />

à gérer des situations pour lesquelles il est demandé à<br />

l’usager un échange de paradigme qui doit être géré et<br />

programmé, pour rendre cette technologie fonctionnelle.<br />

C’est pour cela que l’approche de RSE cherche toujours à<br />

s’adresser au système dans sa totalité. Il faut comprendre<br />

comment une technologie peut s’intégrer aux autres et<br />

quelles sont ses potentialités afin qu’elle puisse s’exprimer<br />

au mieux. Dans le secteur électrique une telle intégration<br />

est encore plus importante quand on parle de réseau de<br />

transmission et de distribution. Dans ce domaine RSE est<br />

au centre des activités de recherche en Italie et en Europe<br />

grâce aux connaissances et aux compétences acquises par<br />

notre pays avec la large diffusion des compteurs intelligents<br />

et dans les “Smart Grids”.<br />

nComment RSE se met au service du système des<br />

entreprises italiennes qui veulent également<br />

transférer leurs technologies et leur compétence<br />

en Europe?<br />

L’une des caractéristiques de RSE, qui est partagée également<br />

par les centres de recherche qui ont une activité internationale<br />

valable, est celle d’être valablement inséré dans un<br />

large réseau de contacts et de relations internationales.<br />

Nos chercheurs sont en contact quotidien avec de nombreux<br />

collègues étrangers et cela représente un formidable outil<br />

d’internationalisation. Je suis sûr que pour une entreprise<br />

italienne il est fondamental de pouvoir s’approcher d’un<br />

marché étranger en collaborant avec un centre de recherche.<br />

En effet, cela signifie avoir la possibilité d’accéder et de<br />

tirer profit de ce network de relations. Très souvent, cela signifie<br />

aussi pouvoir saisir les opportunités qui se présentent,<br />

grâce à la possibilité de rentrer dans des projets déterminés<br />

que les centres de recherche sont en mesure de trouver, de<br />

proposer aux entreprises et donc de promouvoir. Notre rôle<br />

dans ce cas est également celui d’ouvreurs, de précurseurs,<br />

aussi bien d’un point de vue technique scientifique que<br />

relationnel.<br />

10/ <strong>2011</strong><br />

23


24 luxemBourg<br />

inteRviSta a maRco cRoSetto,<br />

audIt Partner In deloItte s.a., lusseMBurgo<br />

Marco Crosetto nasce a Cuneo 41 anni fa. Laureato in Economia all’Università Commerciale<br />

L. Bocconi di Milano, nel 1994 inizia la sua carriera nell’audit in Arthur Andersen<br />

a Torino (oggi Deloitte & Touche S.p.A.). Nel 2002 si trasferisce in Deloitte S.A. Lussemburgo<br />

dove si occupa principalmente della gestione dell’Italian desk, di Private<br />

Equity e della revisione di grandi gruppi internazionali. Deloitte conta più di 1100 professionisti in<br />

Lussemburgo ed offre un’ampia gamma di servizi, dalla revisione contabile alla consulenza fiscale<br />

e strategica.<br />

n “Quando è arrivato in Lussemburgo e di cosa<br />

si occupa?”<br />

Sono arrivato in Lussemburgo nell’<strong>ottobre</strong> del 2002. A seguito<br />

della fusione tra Deloitte e Arthur Andersen in Italia,<br />

molti clienti italiani hanno richiesto vari servizi a Deloitte<br />

Lussemburgo e questo mi ha dato la possibilità di trasferirmi<br />

nel Granducato.<br />

Oggi sono Audit Partner e, tra le altre attività, mi sono occupato<br />

della creazione dell’Italian desk, un team di professionisti<br />

specializzati in vari campi, dalla revisione contabile<br />

alla consulenza fiscale e strategica, che risponde alle esigenze<br />

degli attori italiani operanti sul mercato lussemburghese.<br />

Periodicamente organizziamo eventi dedicati alla comunità<br />

italiana.<br />

n“Qual è l’attuale presenza italiana nel settore<br />

finanziario in Lussemburgo?”<br />

L’Italia continua ad essere uno dei più importanti attori della<br />

piazza e, sebbene con qualche aggiustamento dovuto alle<br />

normative introdotte e alla crisi finanziaria, il business italiano<br />

in Lussemburgo gode di buona salute.<br />

Gli asset managers italiani che operano nel settore dei fondi<br />

gestiscono 150 miliardi di Euro, il 6% del totale, collocandosi<br />

al settimo posto in una classifica che li raggruppa per nazione.<br />

Nell’ultimo anno la crescita degli assets gestiti è stata del<br />

23% recuperando la diminuzione dell’anno precedente dovuta<br />

alla crisi finanziaria.<br />

Inoltre le banche e le società di gestione italiane presenti sul<br />

territorio collocano l’Italia ai primi posti come presenza nel<br />

Granducato.<br />

Non esistono statistiche per le Società di partecipazione finanziarie,<br />

le cosidette “Soparfi”, il cui numero si è probabilmente<br />

ridotto a seguito di processi di razionalizzazione, ma<br />

queste società sono ancora molto significative in termini di<br />

numero ed assets gestiti. Non bisogna dimenticare le importanti<br />

società commerciali, le tante società a gestione familiare<br />

ed i piccoli esercizi commerciali, dalla ristorazione all’edilizia,<br />

che rappresentano un’altra importante componente di<br />

italianità in Lussemburgo.<br />

n“Perché il Lussemburgo è attrattivo<br />

per gli operatori italiani?”<br />

Perché ritengo che sia un paese molto attento al settore finanziario,<br />

in grado di offrire strumenti locali per affrontare<br />

sfide globali: ha dimostrato di saper reagire velocemente e<br />

saper creare nuove opportunità.<br />

Il 95% degli assets gestiti dai promotori italiani sono in strutture<br />

regolate che offrono una forte protezione agli investitori,<br />

pertanto l’adozione della regolamentazione UCITS ha<br />

giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo locale degli<br />

operatori italiani. Il Lussemburgo è stato il primo stato europeo<br />

a recepire la normativa sugli UCITS IV lo scorso dicembre<br />

e questo evidenzia l’attenzione dedicata al settore.<br />

Un esempio recente di nuove opportunità offerte è la legge<br />

approvata il 14 luglio che crea una zona franca in Lussemburgo<br />

in cui custodire beni di elevato valore come gioielli,<br />

metalli preziosi, vini pregiati ed opere d’arte.<br />

Tali assets potranno essere oggetto di transazioni e stoccaggio<br />

in Lussemburgo ove l’imposta sul valore aggiunto sarà<br />

sospesa e in cui saranno garantite le migliori condizioni per<br />

la conservazione fisica.<br />

Se si pensa all’arte, al design, alla gioielleria e ai vini pregiati<br />

risulta evidente il legame con l’Italia e con la conoscenza<br />

che gli italiani hanno di tali prodotti, ecco perché credo che<br />

questa legge rappresenti un’opportunità interessante per lo<br />

sviluppo di questa nicchia di mercato.


n“Quando sarà il prossimo evento organizzato<br />

dal Deloitte Italian desk e quali tematiche<br />

offrirà ai partecipanti”?<br />

Il prossimo incontro, in lingua italiana e organizzato<br />

in cooperazione con l’associazione Alumni Bocconi<br />

Lussemburgo, si terrà a metà novembre. Oltre ai professionisti<br />

locali, proporremo l’intervento di alcuni<br />

colleghi italiani al fine di comprendere le ripercussioni<br />

delle novità normative approvate in Italia come la<br />

legge sulle “controlled foreign corporation” (CFC) e la<br />

legge sui fondi di investimento. Un altro tema in agenda<br />

è il «transfer pricing»: discuteremo come l’autorità<br />

analizza e considera il «prezzo» di prodotti e servizi<br />

scambiati tra società dello stesso gruppo. Inoltre dedicheremo<br />

attenzione alla relazione tra arte e finanza<br />

e alle opportunità offerte dalla legge che menzionavo<br />

prima. Invito quindi gli operatori italiani a partecipare<br />

nell’ottica di un ampio e costruttivo dialogo per la crescita<br />

reciproca: fare squadra è uno dei modi migliori<br />

per affrontare le sfide.<br />

Marco Crosetto<br />

Partner audit • Deloitte S.A.<br />

Tel: +352 451 452 645 • mcrosetto@deloitte.lu<br />

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Demain comme hier, Intini demeure concessionnaire après-vente officiel des marques<br />

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XX ème convention mondiaLe<br />

des ChaMBres de CoMMerCe ItalIennes<br />

à l’etranger à naPles<br />

Du 22 au 26 octobre prochains aura lieu à Naples la XX ème Convention<br />

Mondiale des Chambres de Commerce Italiennes à l’Etranger organisée<br />

par Assocamerestero, Unioncamere et par la CCIAA de Naples, avec le support<br />

d’Eurosportello.<br />

La Convention réunira les Présidents et les Secrétaires Généraux des<br />

Chambres de Commerce Italiennes dans le monde qui, en plus de participer<br />

à des séminaires à thème, rencontreront les représentants de la<br />

Chambre de Commerce de Naples, de la Région Campanie et de la province<br />

de Naples.<br />

Le samedi 22, le dimanche 23 et le mercredi 26 octobre sont prévus,<br />

auprés de la Chambre de Commerce de Naples, des réunions entre les<br />

représentantes des Chambres de Commerce, et le lundi 24 octobre,<br />

le « Teatro San Carlo », accueillera une conférence ayant comme sujet<br />

“Le Turisme, une opportunité de développement pour la croissance”.<br />

Le mardi 25, à la “Mostra d’Oltremare”, auront lieu les rencontres « oneto-one<br />

» entre les représentantes des Chambres de Commerce Italiennes<br />

à l’Etranger et les entreprises locales intéressées à l’exportation dans les<br />

différents pays des Chambres de Commerce Italiennes dans le monde.<br />

SERVICES SERVICES<br />

plan K


26 luxemBourg<br />

inteRviSta a maSSimo amato<br />

C.e.o. uBI BanCa InternatIonal s.a.<br />

n Lei è, tra i banchieri italiani attivi in Lussemburgo,<br />

quello di più lungo corso. Come giudica le<br />

trasformazioni della piazza avvenute negli ultimi<br />

anni ?<br />

Opero in Lussemburgo da circa 25 anni, essendovi giunto<br />

ventottenne nel 1986, e sono percio’ stato testimone, e in<br />

qualche caso protagonista (come Consigliere dell’Association<br />

des Banques et Banquiers, e come Presidente dell’International<br />

Bankers Club), della sua evoluzione sia economicofinanziaria,<br />

sia socio-culturale. Sul piano professionale, la<br />

nostra attività bancaria, dominata fino agli anni novanta dal<br />

trading in titoli e cambi, e dai prestiti internazionali, si è spostata<br />

sui due attuali pilastri che sono le SICAV ed i servizi di<br />

« private banking ». Quest’evoluzione è stata positiva, perchè<br />

ha consentito al sistema bancario locale di crescere in<br />

volumi e redditività, senza rilevante assorbimento patrimoniale<br />

o esposizione a rischi finanziari. E infatti, nella recente<br />

crisi finanziaria mondiale, la tenuta del sistema lussemburghese<br />

in termini di liquidità, solvibilità e redditività è stata<br />

ottima. Ma anche sul piano socio-culturale l’evoluzione è<br />

stata straordinaria ; ricorderó due eventi che hanno segnato<br />

un salto di qualità, e cioè la creazione della Philarmonie e<br />

dell’Università. La prima ha arricchito la vita culturale con<br />

un’offerta musicale di alto standard internazionale ; la seconda<br />

contribuisce allo sviluppo della vita intellettuale ed<br />

all’immissione di risorse qualificate nell’economia del Paese.<br />

Di entrambe peraltro io sono sia fruitore appassionato, fre-<br />

quentandone spesso i concerti e le conferenze; sia sostenitore<br />

convinto, sponsorizzando con la mia banca ogni anno<br />

alcuni eventi musicali e contribuendo con la mia esperienza<br />

alla vita dell’associazione Amis de l’Université de Luxembourg,<br />

di cui sono Consigliere.<br />

nQual è la ragione principale che la spinge a<br />

restare in Lussemburgo ?<br />

Sono tante, ma se devo indicarne la più importante, allora<br />

dico che è la capacità di far evolvere al passo coi tempi il<br />

proprio sistema socio-economico, coniugando rapidità ed<br />

organizzazione, efficienza e giustizia. Questo ci consente di<br />

vivere in una società equilibrata, e di condurre le nostre imprese<br />

con la consapevolezza che possiamo farle crescere in<br />

un ambiente in cui la capacità di adattamento è massima.<br />

nHa avuto modo, nella gestione della sua banca, di<br />

sperimentare questa capacità di adattamento del<br />

sistema-paese Lussemburgo ?<br />

Certamente, ed in momenti storici diversi. UBI Banca International,<br />

che oggi vanta un centinaio di collaboratori in tre<br />

sedi europee (Lussemburgo, Madrid e Monaco di Baviera),<br />

impegnati in due aree di business, il Private Banking ed il<br />

Corporate Banking, è il risultato di due operazioni di fusione<br />

che l’hanno coinvolta nel periodo 2002-2010. La prima<br />

(acquisizione ed incorporazione di Artesia Bank Luxembourg,<br />

dal Gruppo Dexia) ha avuto una motivazione strategica, in<br />

un momento nel quale (2001) emergeva la tendenza del<br />

governo italiano a incentivare il rimpatrio dei capitali da<br />

parte dei propri contribuenti, e ci ha consentito di diversificare<br />

la clientela ed i mercati di riferimento per i nostri servizi<br />

di Private Banking, attivando un filone internazionale. I servizi<br />

stessi che proponiamo nell’ambito della Divisione Private<br />

Banking si sono evoluti nel tempo : da servizi a basso valore<br />

aggiunto imperniati sulla natura offshore della relazione<br />

sono divenuti servizi complessi di strutturazione ed ingegneria<br />

patrimoniale, volti a soddisfare esigenze di asset protection,<br />

di successione, di privacy, di allocazione ottimale del<br />

portafoglio finanziario da parte della clientela. Addirittura<br />

abbiamo potuto essere pionieri lo scorso anno, costituendo<br />

la prima società di diritto lussemburghese (UBI Trustee S.A.)<br />

che offre servizi di Trustee per trusts costituiti secondo il<br />

diritto inglese.<br />

La seconda operazione di fusione ci ha coinvolti nel 2007,<br />

ed è quella da cui è nato il Gruppo UBI Banca ; da allora ab-


iamo sviluppato tutte le attività della Divisione Corporate<br />

Banking internazionale, grazie inizialmente alle nostre due<br />

succursali in Spagna e Germania. In questo campo operiamo a<br />

supporto delle aziende italiane presenti in questi Paesi con filiali<br />

o con flussi di import/export, fornendo soprattutto credito<br />

commerciale di cassa e di firma, e nell’ambito di questo abbiamo<br />

sviluppato in maniera rilevante l’offerta di servizi di factoring.<br />

Da quest’anno abbiamo allargato quest’attività di banca<br />

commerciale anche all’area Benelux, e l’ultimo nato è proprio<br />

il servizio factoring presso la nostra Sede di Lussemburgo, che<br />

rivolgiamo al segmento imprese grandi e medie. Ad oggi la<br />

nostra Banca amministra circa Eur 1,3 mld. di fidi accordati ad<br />

imprese operanti nei nostri mercati di riferimento.<br />

eqUinoX Sa Stanzia Una BoRSa di StUdio<br />

Per la ParteCIPazIone al “Master In PrIvate equIty<br />

e fondI dI InvestIMento”<br />

Equinox SA procederà all’attribuzione di una borsa di studio<br />

ad un giovane meritevole per la partecipazione alla prossima<br />

edizione del “Master in Private Equity e Fondi di Investimento”<br />

organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Lussemburghese<br />

in collaborazione con<br />

l’Istituto Bancario del Lussemburgo<br />

e con Pricewaterhouse<br />

Academy che si svolgerà a Lussemburgo<br />

dal 17 <strong>ottobre</strong> al 16<br />

dicembre <strong>2011</strong> e al quale seguiranno<br />

tre mesi di stage.<br />

La Borsa di studio rende omaggio<br />

alla memoria del Dott. Claude<br />

Deschenaux già vice Presidente<br />

di Equinox SA, nonché membro<br />

del Consiglio di Amministrazione<br />

della Camera di Commercio<br />

e successivamente membro del<br />

Comitato d’Onore.<br />

Equinox SA, società di gestione di veicoli di investimento nel<br />

settore del Private Equity, si pone, per ammontare delle risorse<br />

finanziarie a disposizione e per la qualità e la dimensione<br />

delle operazioni effettuate, come uno degli operatori di riferimento<br />

nel settore del private equity in grado di cogliere le<br />

opportunità di mercato ed al contempo di farsi promotore<br />

di progetti volti alla creazione di nuovo valore economico. La<br />

filosofia di investimento di Equinox si fonda sull’importanza<br />

Ebbene, in tutte queste situazioni la flessibilità professionale<br />

dello staff, il know-how dei consulenti legali e fiscali che ci<br />

hanno accompagnati, la capacità di ascolto e di risposta delle<br />

autorità di tutela ci hanno consentito di operare le radicali<br />

trasformazioni del nostro business in tempi rapidi, con pragmatismo<br />

e con grande efficacia.<br />

UBI BANCA INTERNATIONAL S.A.<br />

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L-1855 Luxembourg<br />

Tel: 22 78 51<br />

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di percepire le esigenze degli imprenditori e di formulare<br />

insieme con essi le più opportune strategie industriali per<br />

supportare le aziende che si trovano ad affrontare molteplici<br />

sfide, quali nuovi mercati, nuovi concorrenti e nuove vie<br />

di sviluppo o turnaround. Fra i<br />

principali investimenti effettuati<br />

da Equinox si evidenziano, fra<br />

gli altri, Intercos SpA, Church’s<br />

Plc, Esaote SpA, Alitalia SpA, Sorin<br />

SpA, Biotedim (Bioenergie)<br />

SpA.<br />

Consapevole dell’ottima opportunità<br />

professionale garantita ai<br />

partecipanti del Master in Private<br />

Equity e Fondi d’Investimento,<br />

Equinox intende assicurare<br />

a uno dei candidati, mediante<br />

il conferimento della borsa di<br />

studio Claude Deschenaux, la<br />

possibilità di partecipazione a<br />

tale corso di specializzazione che permette di integrare conoscenze<br />

tecniche specifiche nel settore con l’esperienza sul<br />

campo.<br />

Al termine del corso la Camera di Commercio Italo-Lussemburghese<br />

organizzera’ il “Job Day”, giornata dedicata ai colloqui<br />

tra i partecipanti al Master e i responsabili delle Risorse<br />

Umane delle Banche e Società partner dell’iniziativa.<br />

10/ <strong>2011</strong><br />

27


28 luxemBourg<br />

ISTITuTO ITALIAnO DI CuLTuRA<br />

L’UnitÀ d’itaLia<br />

e l’arte del MangIar Bene<br />

Il 18 <strong>ottobre</strong> scorso, al Sofitel, un programma ricco di<br />

eventi dedicato alla cultura gastronomica Italiana<br />

di Isabella Sardo<br />

Dopo mesi dedicati ai festeggiamenti per lo storico anniversario<br />

dell’Unità d’Italia, dopo aver ripercorso gli eventi che<br />

portarono alla proclamazione del Regno d’Italia, celebrato i<br />

suoi artefici, riesumato dimenticati eroi nazionali, giunge, in<br />

<strong>ottobre</strong> in Lussemburgo, il momento per affrontare l’identificazione<br />

di una coscienza nazionale nel popolo italiano attraverso<br />

un’angolazione diversa, meno istituzionale ma non<br />

secondaria: l’italianità della cucina.<br />

A questo baluardo nazionale di carattere gastronomico,<br />

a questa gloria italiana che ci rende<br />

orgogliosamente consapevoli dell’eccellenza<br />

assoluta a livello mondiale della nostra<br />

cucina, l’Istituto Italiano di Cultura di Lussemburgo,<br />

l’Accademia Italiana della Cucina e la<br />

Camera di Commercio Italo-Lussemburghese<br />

hanno dedicato un evento molto particolare,<br />

che vuole coniugare la storia, la letteratura ed<br />

il gusto: ‘L’Unità d’Italia e l’Arte del Mangiar<br />

bene’.<br />

La storia: perché il percorso sociale di come si definì, come<br />

si evolvé e di come continua a cambiare la nostra cultura gastronomica<br />

è uno strumento prezioso e forse indispensabile<br />

per capire (ed amare) l’Italia di ieri e di oggi. Ad illuminare ed<br />

ampliare i nostri orizzonti provvede un grandissimo esperto<br />

del settore, il professor emerito Giovanni Ballarini, presidente<br />

nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina, esperto<br />

di antropologia alimentare, autore, tra le tantissime edizioni<br />

dedicate all’alimentazione, anche dell’ultima edizione<br />

dell’Accademia della Cucina, l’interessantissimo libro ‘1861-<br />

<strong>2011</strong>, La Cucina nella formazione dell’identità nazionale’<br />

realizzato anche grazie al lavoro del centro di ricerca “Franco<br />

Marenghi”. Si tratta di una pubblicazione, questa presentata<br />

da Ballarini, che abbraccia il tema della cucina italiana<br />

attraverso moltissime griglie interpretative, principalmente<br />

geografiche, cronologiche, economiche, sociali, e che delinea<br />

magistralmente la fisionomia di una storia italiana familiare,<br />

affascinante ma trascurata dai consueti approcci scolastici,<br />

più concentrati sugli ‘accadimenti’ che sui ‘condimenti’.<br />

La letteratura: perché, per una felicissima coincidenza, il<br />

<strong>2011</strong>, oltre a segnare il centocinquantesimo anniversario<br />

dell’Unità Nazionale, si rivela essere anche centenario della<br />

morte dell’autentico padre della letteratura gastronomica<br />

italiana, Pellegrino Artusi, autore<br />

di quella pietra miliare ‘La Scienza<br />

in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene’<br />

che nessun italiano amante dell’arte<br />

dei fornelli potrebbe impedirsi<br />

di conservare come cimelio tra gli scaffali della propria<br />

cucina. Buongustaio, Pellegrino Artusi era anche uomo di<br />

lettere, personaggio peculiare di un’Italia appena nata che<br />

andava definendo le coordinate dei propri gusti e delle usanze<br />

di una società ancora molto diversificata, per tradizioni<br />

regionali e per censo.<br />

Casa Artusi di Forlimpopoli (centro di cultura gastronomica<br />

dedicato alla cucina domestica italiana, ‘museo vivo’ della<br />

cucina) coadiuvata dalla regione Emilia Romagna, in questa<br />

occasione è diventata partner dell’Istituto Italiano di Cultura<br />

e dell’Accademia Italiana della Cucina, provvedendo in modo<br />

sostanziale a far scoprire al pubblico lussemburghese i molti<br />

aspetti di questo originale e carismatico personaggio. Inoltre,<br />

la professoressa Maria Luisa Caldognetto dell’Università<br />

di Treviri, presidentessa dell’Associazione Convivium, con il<br />

suo intervento ‘Pellegrino Artusi: oltre l’arte del mangiar<br />

bene’ tratteggia la figura di un Artusi non solo gastronomo<br />

ma anche puro uomo di lettere e di pensiero.<br />

Il gusto: Poiché alimentare la mente è assai bello ma non<br />

autorizza a trascurare le papille gustative, lo chef Vincenzo<br />

Vaccaro del Ristorante Oro e Argento dell’Hotel Sofitel<br />

di Kirchberg ha proposto un menù storico, esclusivamente<br />

elaborato per l’occasione e di carattere ed essenza squisitamente<br />

risorgimentali (oltre che artusiani).<br />

Vincenzo Vaccaro, quindi, si inserisce in quella illustre confraternita<br />

di illustri chef che durante il <strong>2011</strong> hanno fatto a<br />

gara per proporre il piatto che rappresentasse al meglio l’Unità<br />

d’Italia in cucina. Dal celebre Heinz Beck che punta a<br />

rappresentarla cromaticamente nel tricolore rosso bianco e<br />

verde e valorizzando ingredienti per i quali l’Italia è famosa<br />

(pomodoro, rucola, pecorino...) a Carlo Gracco, che punta<br />

sugli spaghetti “pietanza capace di unire simbolicamente il<br />

nostro paese a tavola” i quali però affrontano i loro concorrenti<br />

storici, quei chicchi di riso che, secondo Gualtiero Marchesi,<br />

tutti uniti insieme rappresentano l’Unità. Gianfranco<br />

Vissani interviene a calmare le acque schierandosi in favore<br />

dell’olio extravergine d’oliva ‘la vera e propria bandiera italiana<br />

e di cui dobbiamo andare fieri’. Polemiche e querelles,<br />

in realtà, effimere, intese più a parlare di cucina e di italianità<br />

che a prendere serie posizioni in un ambito che di fatto<br />

mette sempre tutti d’accordo, a condizione che si mangi<br />

bene e si mangi ‘italiano’ naturalmente.


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5, Sentier de Bricherhof L-1262 LUXEMBOURG<br />

t +352 661 661 201 • Téléfax : +352 264 314 55<br />

Secteur: Ameublement –Créateur d’intérieur<br />

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ERRATA CORRIGE<br />

Titre article page 8 InfoItalie n. 2 (juillet):<br />

M. Antoine Wagner n’est pas Vice-président<br />

mais Sous-directeur de la «Société<br />

de la Bourse de Luxembourg»


Restaurant Gastronomique Italien<br />

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