Rifrazione - Mario Sandri
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<strong>Rifrazione</strong> <strong>Mario</strong> <strong>Sandri</strong><br />
RICHIAMI TEORICI<br />
I PRINCIPI DELL’OTTICA GEOMETRICA<br />
Molti dei fenomeni ottici che si possono incontrare e osservare si possono spiegare partendo dalle<br />
seguenti ipotesi:<br />
• in un mezzo omogeneo la luce si propaga lungo raggi rettilinei;<br />
• quando due raggi si incrociano i loro cammini non si influenzano, ovvero le proprietà di<br />
ciascuno sono identiche sia prima che dopo il punto d’incontro;<br />
• quando un raggio luminoso incontra la superficie di separazione fra due mezzi trasparenti 1<br />
e 2 si originano due raggi distinti in cui uno, chiamato raggio riflesso, si propaga nel primo<br />
mezzo, mentre l’altro, il raggio rifratto, penetra nel secondo mezzo. A questo schema fa<br />
eccezione il fenomeno della riflessione totale;<br />
• il raggio riflesso giace nel paino individuato dal raggio incidente e dalla normale e forma<br />
con questa un angolo di riflessione i ’ = i, angolo di incidenza;<br />
• il raggio rifratto giace ancora nel piano individuato dalla normale e dal raggio incidente, e<br />
forma con la normale un angolo di rifrazione r che è diverso da quello di incidenza, tranne<br />
nel caso di incidenza normale, in cui sono entrambi nulli;<br />
• in ogni fenomeno di riflessione e rifrazione il cammino di un raggio luminoso è<br />
indipendente dal senso in cui viene percorso dalla luce. Questo è il principio<br />
dell’invertibilità del cammino luminoso.<br />
I fenomeni che si possono spiegare a partire dalle precedenti ipotesi sono l’oggetto di quella che<br />
viene comunemente chiamata Ottica Geometrica.<br />
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