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FIAT S.P.A. BILANCIO D'ESERCIZIO

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Fiat ha dichiarato che per il 2011 stesso, anno di transizione, la politica dei dividendi è prevista invariata, con un pagamento atteso del 25% dell’utile<br />

consolidato 2011 sia per Fiat post Scissione, sia per Fiat Industrial, con un minimo di 50 milioni di euro per la prima e di 100 milioni di euro per la seconda;<br />

nel corso del 2011 i rispettivi Consigli di Amministrazione articoleranno una politica dei dividendi per gli anni successivi.<br />

Per il 2010, il Consiglio di Amministrazione propone all’Assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo complessivo di 155,1 milioni di euro (151,6<br />

milioni di euro escludendo le azioni proprie detenute da Fiat S.p.A. alla data del presente bilancio d’esercizio). La proposta di distribuzione del dividendo è<br />

così articolata:<br />

0,09 euro per azione ordinaria;<br />

0,31 euro per azione privilegiata;<br />

0,31 euro per azione di risparmio.<br />

Gli obiettivi identificati da Fiat nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale<br />

ed il supporto allo sviluppo del Gruppo. Fiat intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un<br />

soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l’economica accessibilità a fonti esterne di finanziamento, anche attraverso il conseguimento<br />

di un rating adeguato.<br />

Fiat monitora costantemente l’evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto ed in particolare il livello di indebitamento netto e la<br />

generazione di cassa delle attività industriali.<br />

Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra riportati, Fiat persegue il costante miglioramento della redditività dei business nei quali opera. Inoltre, in linea generale,<br />

può vendere parte delle proprie attività per ridurre l’ammontare dei debiti mentre il Consiglio di Amministrazione può proporre all’Assemblea degli azionisti la<br />

riduzione o l’aumento del capitale sociale oppure, ove consentito dalla legge, la distribuzione di riserve. In tale contesto la Fiat S.p.A. realizza anche acquisti<br />

di azioni proprie, sempre nei limiti autorizzati dall’Assemblea degli azionisti, seguendo le stesse logiche di creazione di valore, compatibilmente con gli obiettivi<br />

di equilibrio finanziario e di miglioramento del rating.<br />

Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti (capitale sociale e riserva sovrapprezzo, al netto del valore delle azioni proprie, complessivamente<br />

pari a 7.261.595 migliaia di euro al 31 dicembre 2010, invariato rispetto al 31 dicembre 2009), sia il valore generato dalla Fiat S.p.A in termini di risultati<br />

conseguiti dalla gestione (utili a nuovo ed altre riserve, al lordo del risultato dell’esercizio, complessivamente pari a 5.444.893 migliaia di euro al 31 dicembre<br />

2010 e 5.222.812 migliaia di euro al 31 dicembre 2009, esclusi gli utili e perdite iscritti direttamente a Patrimonio netto).<br />

Riserva da soprapprezzo azioni<br />

Al 31 dicembre 2010 ammonta a 1.540.885 migliaia di euro e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2009.<br />

Riserva legale<br />

Al 31 dicembre 2010 ammonta a 716.458 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 16.998 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009 a seguito<br />

della destinazione della quota dell’utile dell’esercizio precedente, come deliberato dall’Assemblea degli azionisti del 26 marzo 2010.<br />

Riserva disponibile per acquisto azioni proprie<br />

Tale riserva è stata costituita mediante prelievo dalla riserva “Utili (perdite) a nuovo”, a seguito delle delibere dell’Assemblea degli azionisti che hanno<br />

autorizzato l’acquisto di azioni proprie. In particolare gli acquisti di azioni proprie sono stati eseguiti a valere su un programma (il “Programma”) autorizzato<br />

dall’Assemblea degli azionisti del 5 aprile 2007 e rinnovato dalle Assemblee degli azionisti del 31 marzo 2008 e del 27 marzo 2009, che prevedeva l’acquisto<br />

di azioni proprie sui mercati regolamentati secondo i seguenti termini:<br />

il Programma avrebbe avuto termine il 27 settembre 2010 o comunque al raggiungimento del controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo<br />

delle azioni Fiat già detenute dalla società, o di un numero di azioni pari al 10% del capitale sociale;<br />

il prezzo massimo di acquisto non avrebbe potuto essere superiore del 10% al prezzo di riferimento rilevato in Borsa il giorno precedente all’acquisto<br />

effettuato;<br />

il numero massimo di azioni acquistate giornalmente non avrebbe potuto essere superiore al 20% del totale degli scambi giornalieri di ciascuna categoria.<br />

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