Ieri dai distributori automatici si prendevano collant, uova e ... - Focus

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Mai senza
lampadine
A Londra erano
aperti di giorno
e di notte.
Negli anni ’50
venivano
installati
dalla London
Electricity
Board.
Uova fresche
di giornata
Il contadino non
poteva certo
fare anche il
negoziante:
però poteva
mettere le uova
appena deposte
in questo
distributore
automatico...
Frullato di liquori
Macchina automatica per i
cocktail, ideata negli Usa.
06/2004
Riviste
patinate
Il distributore di
riviste, in
realtà, non è
mai scomparso
negli Usa: ancor
oggi i quotidiani
si vendono
in “scatole”
simili a questa.
Noi italiani siamo forse arrivati tardi, ma oggi siamo i primi produttori al mondo di distributori automatici
Londra, verso il 1880: distribuivano
cartoline. Negli Usa i primi distributori
di chewing-gum sono apparsi
nel 1888 a New York.
In Italia l’industria del vending
fa il suo ingresso molto più tardi.
Probabilmente la data esatta è il
1953, quando dagli Usa arrivarono
a Milano i primi 10 distributori di
bottiglie di Coca-Cola.A tutt’oggi
le bibite sono tra i prodotti più presenti
nelle macchinette automatiche,
accanto a sigarette, caffè,
snack di ogni tipo e chewing-gum:
un tempo, anzi, le gomme americane
erano vendute quasi esclusi-
▲
IERI
Dolci
anni ’50
Negli Usa dolci
e caffè erano
self-service
(in appositi
scaldavivande)
in alcuni
ristoranti già
più di
50 anni fa.
vamente nei distributori a moneta,
e proprio per questo venivano
confezionate nella tradizionale forma
sferica, oggi quasi scomparsa.
● Italia al primo posto
In Italia, tuttavia, i consumi “automatici”
non sono mai arrivati ai
livelli di altri Paesi, come il Giappone
o gli Stati Uniti: quella che è
decollata è stata piuttosto la produzione
dei distributori. Il primo
esemplare tutto nostrano lo realizzò
la Mercury Hydromatic nel
1961 e due anni dopo l’italianissima
Faema realizzò la prima mac-
china rossa capace di distribuire
caffè espresso a 50 lire al bicchierino.
Da allora, mettendo in campo
tecnologie sempre più raffinate, il
nostro Paese è arrivato a essere il
primo produttore mondiale di apparecchi
vending.
● Cambia il pudore
Che in questo settore ci sia stata
una grande evoluzione lo testimonia
anche la trasformazione dei beni
messi in vendita. Nella prima
metà del secolo scorso, per esempio,
nelle macchinette automatiche
statunitensi si trovavano latte,
OGGI
Attenzione:
scotta!
Hamburger e
patatine in un
self-service
moderno. Molti
distributori
sono in grado
di scaldare
il cibo prima
di servirlo.
uova, patate, ma anche esche per
pesci, whisky e collant, tutti articoli
che oggi nessuno penserebbe
di mettere in un distributore automatico.
Le trasformazioni dei prodotti
L
da self-service, infatti, sono anche
una testimonianza dei cambiamenti
sociali. Le motivazioni ufficiali
sono sempre le stesse: disponibilità
24 ore su 24, discrezione
per acquisti “particolari” e dispo-
nibilità di alcuni prodotti in zone
prive di negozi. Quello che cambia
è il modo in cui questi vantaggi
vengono interpretati: ieri, per
esempio, si mettevano nei distributori
i prodotti considerati es-
In Europa c’è una macchinetta ogni 80 persone
a European Vending
Association stima che
ci siano oggi 4,5 milioni
di distributori automatici
in Europa.
Tanti caffè. Ogni giorno
vengono vendute in
questo modo decine di
milioni di prodotti per un
valore annuo di circa 30
miliardi di euro. In Italia
sono oltre 6 milioni i
caffè serviti quotidianamente
dai distributori in
aziende, enti e locali
pubblici, per un totale di
circa un milione e mezzo
di unità installate e un
volume di affari intorno
ai 2,5 milioni di euro.
Vince il privato.
L’Italia, pur essendo il
primo produttore di
macchine, è però all’ultimo
posto nella classifica
dei consumi pro
capite, con una spesa di
Non c’era il
supermarket
Un sacco di
patate per una
moneta: oggi
sarebbe
considerato
antieconomico.
soli 13 euro per
abitante. Il 95% dell’installato,
inoltre, è
all’interno di aziende o
aree private, mentre
solo il 5% si trova
in aree pubbliche,
contro livelli di oltre il
30-40% di altri Paesi.
Negozio in
miniatura
All’inizio c’era
l’idea che
le macchine
self-service
potessero
sostituire i
negozi:
dovevano quindi
(come questa)
vendere
un po’ di tutto.
Ho la canna, ho la lenza...
Esche in un self-service?
La pesca era evidentemente
un passatempo molto più
diffuso di quanto non sia oggi.
Fatti mandare
dalla mamma
Latte self
service? Oggi
potrebbe dare
l’impressione
di una scarsa
igienicità.
senziali (latte, uova, patate), mentre
oggi si punta di più su quelli
“sfiziosi” (bibite, merendine, dolciumi).
Cambiano anche gli imbarazzi:
se ieri si considerava vergognoso
comprare un collant, e si
preferiva ricorrere al distributore
automatico, oggi la stessa cosa accade
per gli articoli erotici venduti
a Savona in contenitori anonimi
a forma di videocassetta dalla catena
“Piccole trasgressioni”.
● Droga & rock’n’roll
Oltre al sesso, anche droga e
rock and roll hanno trovato posto
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