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Analisi dimensionale - Dipartimento di Ingegneria informatica ...

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UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

Disciplina che si occupa dello stu<strong>di</strong>o delle <strong>di</strong>mensioni delle grandezze fisiche.<br />

L’analisi <strong><strong>di</strong>mensionale</strong> si applica nella teoria dei modelli al fine <strong>di</strong> limitare il<br />

numero delle grandezze occorrenti per descrivere un dato fenomeno fisico.<br />

Le leggi <strong>di</strong> conservazione delle <strong>di</strong>mensioni possono essere applicate per<br />

organizzare le variabili o i parametri <strong>di</strong> un dato problema fisico in un numero <strong>di</strong><br />

gruppi non <strong>di</strong>mensionali. Il set originale <strong>di</strong> variabili può essere quin<strong>di</strong> sostituito<br />

dai gruppi non <strong>di</strong>mensionali che possono essere utilizzati per descrivere una<br />

qualsiasi relazione fisica o sperimentale legata al fenomeno fisico in esame.<br />

Teorema <strong>di</strong> Buckingham:<br />

<strong>Analisi</strong> <strong><strong>di</strong>mensionale</strong><br />

Se un fenomeno è funzione <strong>di</strong> (n) variabili descritte dalle <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> (m)<br />

grandezze fondamentali, allora è possibile raggruppare le (n) variabili in (i=n-k)<br />

gruppi non <strong>di</strong>mensionali che descrivono il fenomeno stesso. Si verifica che k≤m<br />

anche se in genere si ha k=m.<br />

3 Fluido<strong>di</strong>namica


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

Vantaggi dell’analisi <strong><strong>di</strong>mensionale</strong><br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

L’uso <strong>di</strong> gruppi a<strong>di</strong>mensionali risulta universale. Una relazione che coinvolge<br />

gruppi a<strong>di</strong>mensionali è infatti in<strong>di</strong>pendente dal sistema <strong>di</strong> riferimento, dalla scala o<br />

dalla grandezza del problema. Una legge in variabili a<strong>di</strong>mensionali risulta unica.<br />

Il numero dei gruppi a<strong>di</strong>mensionali utilizzati per descrivere un problema risulta<br />

sempre minore delle variabili originali. Le relazioni risultano pertanto più semplici<br />

e il lavoro per la rappresentazione o ricerca <strong>di</strong> una legge fisica risulta molto<br />

minore se si usano gruppi a<strong>di</strong>mensionali invece che le variabili in<strong>di</strong>pendenti.<br />

L’uso <strong>di</strong> gruppi a<strong>di</strong>mensionali consente <strong>di</strong> trasferire le informazioni rilevate da<br />

prove in scala su modelli al prototipo reale verificando chiaramente i vincoli <strong>di</strong><br />

similitu<strong>di</strong>ne geometrica, cinematica e <strong>di</strong>namica.<br />

L’uso <strong>di</strong> gruppi a<strong>di</strong>mensionali consente <strong>di</strong> caratterizzare in modo generico ed<br />

univoco specifiche con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> moto o regime <strong>di</strong> flusso.<br />

Importante: la teoria della similitu<strong>di</strong>ne non consente <strong>di</strong> definire le leggi fisiche e<br />

non può sostituire le relazioni che governano il moto. Tale teoria consente solo <strong>di</strong><br />

raggruppare le variabili in un numero minimo <strong>di</strong> gruppi in<strong>di</strong>pendenti con cui può<br />

essere rappresentata una in modo equivalente la legge fisica che deve<br />

comunque essere ricavata per via teorica o sperimentale.<br />

4 Fluido<strong>di</strong>namica


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

I passaggi dell’analisi <strong><strong>di</strong>mensionale</strong><br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

1. Identificazione delle variabili o parametri che influenzano il problema<br />

2. Conteggio delle <strong>di</strong>mensioni con cui compaiono le variabili o i parametri<br />

3. Selezione delle variabili <strong>di</strong> riferimento<br />

4. Risoluzione delle equazioni <strong>di</strong>mensionali in termini delle variabili <strong>di</strong><br />

riferimento<br />

5. Rappresentazione <strong><strong>di</strong>mensionale</strong> delle variabili ausiliarie a mezzo delle<br />

variabili <strong>di</strong> riferimento<br />

6. Determinazione dei gruppi a<strong>di</strong>mensionali<br />

Per comprendere i passaggi dell’analisi <strong><strong>di</strong>mensionale</strong> si riportano due esempi<br />

relativamente allo stu<strong>di</strong>o del flusso nei condotti e allo stu<strong>di</strong>o delle<br />

prestazioni <strong>di</strong> portanza e resistenza <strong>di</strong> corpi aero<strong>di</strong>namici.<br />

5 Fluido<strong>di</strong>namica


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

Flusso nei condotti<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

Problema: caratterizzare il moto incomprimibile <strong>di</strong> un fluido viscoso in un<br />

condotto a mezzo dell’analisi <strong><strong>di</strong>mensionale</strong>.<br />

1. Identificazione delle variabili o parametri che influenzano il problema<br />

si considerano importanti per lo stu<strong>di</strong>o del problema le seguenti variabili:<br />

V<br />

µ<br />

ρ<br />

= velocità del flusso, Δp = per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> carico, D = <strong>di</strong>ametro del condotto<br />

L = lunghezza del condotto, ε = rugosità, ρ = densità, µ = viscosità<br />

ε<br />

L<br />

La scelta delle variabili o parametri viene fatta in base all’esperienza o intuito,<br />

ma risulta determinante nell’analisi. La scelta determina i fenomeni fisici<br />

che verranno inclusi nella definizione dei gruppi a<strong>di</strong>mensionali e pertanto<br />

nelle relazioni che rappresentano il flusso in esame.<br />

6 Fluido<strong>di</strong>namica<br />

D


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

Flusso nei condotti<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

2. Conteggio delle <strong>di</strong>mensioni con cui compaiono le variabili o i parametri<br />

Variabile<br />

V<br />

∆p<br />

ρ<br />

µ<br />

Dimensioni<br />

[ l / t]<br />

[ M t l]<br />

3 [ M / l ]<br />

2<br />

/<br />

[ M / tl]<br />

D<br />

[ l]<br />

L<br />

[ l]<br />

ε [ l]<br />

7 variabili 3 <strong>di</strong>mensioni<br />

Dal teorema <strong>di</strong> Buckingham si ricava che la relazione tra le variabili in<strong>di</strong>viduate<br />

per descrivere il problema si può esprimere in modo equivalente utilizzando 7-<br />

3=4 gruppi a<strong>di</strong>mensionli tra <strong>di</strong> loro in<strong>di</strong>pendenti.<br />

7 Fluido<strong>di</strong>namica


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

Flusso nei condotti<br />

3. Selezione delle variabili <strong>di</strong> riferimento<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

Si deve scegliere un gruppo <strong>di</strong> variabili <strong>di</strong> riferimento per ricavare i gruppi<br />

a<strong>di</strong>mensionali.<br />

Risulta opportuno ricordare i seguenti criteri:<br />

a. Il numero <strong>di</strong> variabili <strong>di</strong> riferimento deve essere uguale al numero <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni fondamentali del problema e quin<strong>di</strong> in questo caso 3.<br />

b. Nessuna coppia <strong>di</strong> variabili <strong>di</strong> riferimento deve avere le stesse <strong>di</strong>mensioni<br />

c. Tutte le <strong>di</strong>mensioni fondamentali devono comparire almeno una volta<br />

nelle variabili <strong>di</strong> riferimento scelte<br />

d. La scelta delle variabili non è univoca e conviene farla in modo che i<br />

gruppi a<strong>di</strong>mensionali che ne risultano siano il più possibile significativi.<br />

Nel problema in esame risulta conveniente fare la seguente scelta:<br />

3<br />

[ D ] =<br />

L,<br />

[ V ] = L / t,<br />

[ ρ]<br />

= M / L<br />

8 Fluido<strong>di</strong>namica


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

Flusso nei condotti<br />

4. Risoluzione delle equazioni <strong>di</strong>mensionali<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

Assegnate le variabili <strong>di</strong> riferimento, si invertono le relazioni <strong>di</strong>mensionali che<br />

le caratterizzano in modo da ricavare un’espressione che possa<br />

rappresentare, a mezzo delle variabili scelte, tutte le <strong>di</strong>mensioni fondamentali<br />

che caratterizzano il problema in esame:<br />

[ ] [ ] [ ] [ ] [ ] 3<br />

D , t = D / V , M = ρ D<br />

L =<br />

⋅<br />

Tale fase risulta tanto più semplice tanto tanto più è semplice la combinazione<br />

delle <strong>di</strong>mensioni nelle variabili scelte a riferimento.<br />

5. Risoluzione delle equazioni <strong>di</strong>mensionali<br />

Si sostituisce la definizione formale ricavata al passo precedente nella<br />

definizione delle <strong>di</strong>mensioni delle altre variabili considerate utili nella<br />

definizione del problema.<br />

9 Fluido<strong>di</strong>namica


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

Flusso nei condotti<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

5. Rappresentazione <strong><strong>di</strong>mensionale</strong> delle variabili ausiliarie<br />

Si ottiene nel caso specifico:<br />

6. Definizione gruppi a<strong>di</strong>mensionali<br />

[ ] [ ] [ ] [ ]<br />

[ ]<br />

[][ ]<br />

[][ ][ ]<br />

[ ][ ][ ]<br />

[ ]<br />

[][ ]<br />

[][ ]<br />

[ ][ ( ][ ] )<br />

2<br />

ε = L = D ,<br />

L = L = D ,<br />

3<br />

M ρ D<br />

μ = = = ρ V D<br />

Lt D D V<br />

3<br />

M ρ D<br />

∆P<br />

= =<br />

= ρ V<br />

2<br />

2<br />

Lt D D V<br />

Le equazioni ricavate al punto 5 sono delle identità <strong>di</strong>mensionali e quin<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>videndo un membro con l’altro si ottengono tanti gruppi a<strong>di</strong>mensionali quante<br />

sono le relazioni sopra impostate.<br />

10 Fluido<strong>di</strong>namica


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

Flusso nei condotti<br />

6. Definizione gruppi a<strong>di</strong>mensionali<br />

Nel caso del moto nei condotti si ottiene:<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

ε<br />

=<br />

D<br />

Scabrezza relativa<br />

L<br />

=<br />

D<br />

Rapporto <strong>di</strong> Lunghezza<br />

ρVD<br />

=<br />

µ<br />

Numero <strong>di</strong> Reynolds<br />

∆P<br />

= 2<br />

ρV<br />

Coefficiente <strong>di</strong> pressione<br />

11 Fluido<strong>di</strong>namica


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

Flusso nei condotti<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

La descrizione del flusso nei condotti si esprime tramite una relazione del tipo<br />

∆P<br />

ρV<br />

2<br />

=<br />

( V , D,<br />

L,<br />

ε,<br />

ρ µ )<br />

∆ = f<br />

,<br />

P n<br />

f<br />

a<br />

⎛ L ρVD<br />

ε<br />

⎜ , ,<br />

⎝ D µ D<br />

⎞<br />

⎟<br />

⎠<br />

Generica legge che, in base all’evidenza<br />

sperimentale, risulta legare tra <strong>di</strong> loro le<br />

variabili e definisce la <strong>di</strong>pendenza delle<br />

per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> carico in un condotto.<br />

Legame fisico equivalente al precedente tra i<br />

gruppi a<strong>di</strong>mensionali. Il legame tra gruppi<br />

a<strong>di</strong>mensionali risulta più semplice e<br />

coinvolge un numero inferiore <strong>di</strong> variabili<br />

in<strong>di</strong>pendenti.<br />

La relazione tra grandezze a<strong>di</strong>mensionali risulta equivalente a quella tra le<br />

variabili fisiche ed in<strong>di</strong>pendente dalla scala del problema e dalle<br />

<strong>di</strong>mensioni ed unità <strong>di</strong> misura adottate.<br />

12 Fluido<strong>di</strong>namica


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

Flusso nei condotti<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

La descrizione del flusso attraverso gruppi a<strong>di</strong>mensionali non è univoca ma<br />

<strong>di</strong>pende dalla scelta delle variabili fondamentali. Una <strong>di</strong>fferente scelta<br />

produce <strong>di</strong>fferenti gruppi a<strong>di</strong>mensionali che determinano un legame<br />

equivalente ai fini della descrizione del problema.<br />

Supponendo che il condotto sia molto lungo e gli effetti d’imbocco trascurabili,<br />

il parametro <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta che interessa è la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> carico per unità <strong>di</strong><br />

lunghezza. Si definisce pertanto la variabile<br />

∆P<br />

/<br />

L<br />

in luogo <strong>di</strong><br />

Il numero <strong>di</strong> variabili <strong>di</strong> partenza pertanto si riduce da 7 a sei e quin<strong>di</strong> il<br />

numero <strong>di</strong> gruppi a<strong>di</strong>mensionali dovrà essere <strong>di</strong> 3. Ripetendo i passaggi<br />

o più semplicemente <strong>di</strong>videndo N4 e N2 si ootiene che i gruppi in<br />

argomento sono:<br />

N<br />

1<br />

ε<br />

= ,<br />

D<br />

N<br />

3<br />

ρVD<br />

= ,<br />

µ<br />

13 Fluido<strong>di</strong>namica<br />

N<br />

∆P<br />

6<br />

=<br />

e<br />

D ∆P<br />

2<br />

L ρV<br />

L


UNIVERSITA’ DI FIRENZE<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Ingegneria</strong><br />

D ∆P<br />

2<br />

L ρV<br />

=<br />

f<br />

a<br />

⎛ ρVD<br />

ε<br />

⎜ ,<br />

⎝ µ D<br />

⎞<br />

⎟<br />

⎠<br />

Flusso nei condotti<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Energetica -S.Stecco<br />

La descrizione del flusso attraverso gruppi a<strong>di</strong>mensionali risulta in questo<br />

caso:<br />

Reynolds<br />

Coefficiente <strong>di</strong> attrito f<br />

Scabrezza relativa<br />

14 Fluido<strong>di</strong>namica

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