Tempio del Ciabas - Fondazione Centro Culturale Valdese
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TEMPIO VALDESE DEL CIABAS<br />
(ANGROGNA/LUSERNA S.G.)<br />
Disegno di Marco Rostan<br />
Nel XVI secolo, ai valdesi <strong>del</strong>la bassa valle<br />
(San Giovanni, Bibiana, Fenile e Campiglione)<br />
non era permesso avere un luogo di culto sul<br />
loro territorio; nel 1555 fu pertanto costruito<br />
questo edificio proprio sul limite <strong>del</strong> Comune<br />
di Angrogna. Trattandosi di un locale assai<br />
modesto, fu denominato dagli avversari<br />
“<strong>Ciabas</strong>so”, cioè “brutta capanna”.<br />
Distrutto durante le offensive sabaude contro<br />
i valdesi <strong>del</strong> 1561, <strong>del</strong> 1655 e <strong>del</strong> 1686, ricostruito<br />
nel 1701, il <strong>Ciabas</strong> venne abbandonato<br />
e ridotto a magazzino agli inizi <strong>del</strong>l’Ottocento,<br />
quando fu edificato il nuovo tempio nella frazione<br />
Bellonatti.<br />
Solo successivi restauri nel 1868, 1894 e 1986<br />
lo riportarono alla sua veste originaria, sia pur<br />
con alcune modifiche.<br />
Nonostante le inevitabili trasformazioni avvenute,<br />
il tempio <strong>del</strong> <strong>Ciabas</strong>, con la sua sobria<br />
essenzialità, costituisce il simbolo <strong>del</strong> luogo di<br />
culto di fede valdese.
Per la sua vicinanza alla pianura, esso fu il<br />
centro <strong>del</strong> valdismo all’epoca <strong>del</strong>la Riforma.<br />
Primo pastore fu Goffredo Varaglia, monaco<br />
cappuccino convertitosi nel 1556, figlio di<br />
un ufficiale che aveva partecipato alla crociata<br />
contro i valdesi <strong>del</strong> 1488. Varaglia fu allievo di<br />
Calvino a Ginevra e finì condannato al rogo in<br />
piazza Castello a Torino il 29 marzo 1558.<br />
Il suo successore fu il napoletano Scipione<br />
Lentolo, anche lui ex-monaco, <strong>del</strong> quale si ricorda<br />
la famosa disputa con il gesuita Antonio<br />
Possevino in presenza <strong>del</strong> principe Filippo di<br />
Racconigi, a cui consegnò la confessione di fede<br />
per il duca Emanuele Filiberto.<br />
Poiché i cimiteri erano all’epoca riservati ai<br />
soli cattolici, nel tempio <strong>del</strong> <strong>Ciabas</strong> furono anche<br />
sepolti ufficiali e diplomatici protestanti, il<br />
più famoso dei quali, anche per via di una nota<br />
canzone in piemontese che ricorda la sua volontà<br />
di essere sepolto in terra valdese, è il barone<br />
tedesco Federico Guglielmo von Leutrum<br />
(Barun Litrun), governatore <strong>del</strong>la città di Cuneo.<br />
Per il suo carattere di luogo simbolo <strong>del</strong>la<br />
storia valdese, dal 1935 al 1943 un gruppo di<br />
giovani laici e pastori riuniti intorno alla rivista<br />
‘Gioventù Cristiana’ vi organizzò le “Giornate<br />
teologiche” per affrontare i temi fondamentali<br />
<strong>del</strong>la presenza evangelica in Italia nel dopoguerra.<br />
Per informazioni: Chiesa evangelica valdese di<br />
Luserna San Giovanni, via Beckwith, 49 –<br />
10062 Luserna San Giovanni - tel.<br />
+39.0121.900271