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VIAGGIARE<br />
GENIAL SOUND<br />
ULTIMO TANGO A TIBURTINA<br />
L’INCONTRO COL JAZZISTA<br />
JAVIER GIROTTO SI RIVELA<br />
UNA PIACEVOLE SORPRESA.<br />
EMPATICO, COINVOLGENTE<br />
E DELICATO IL SUO ULTIMO<br />
aLrededOres de La aUsencia.<br />
di Luigi Cipriani<br />
Lo scenario è di quelli mistici. La nuova stazione<br />
AV di Roma Tiburtina in una piovosa mattina di<br />
febbraio. Quasi nessuno in giro e i grandi spazi<br />
designati per ospitare migliaia di persone si riempiono<br />
del suono dei miei passi, svelti e incisivi. Appena<br />
raggiunto il FRECCIAClub, che domina l’atrio, mi pento<br />
di non avere una macchina fotografica. Ma in tal caso<br />
forse avrei rischiato di farmi sfuggire il talento naturale<br />
del jazzista/tanguero Javier Girotto. Buon ragazzo<br />
di Córdoba dall’apparenza flemmatica, che tanto ricorda<br />
<strong>la</strong> ruràl Argentina con le sue ampie val<strong>la</strong>te dedite<br />
al pascolo.<br />
Quando si scrive di musica, avrebbe detto il noto critico<br />
americano Lester Bangs, bisogna iniziare con <strong>la</strong><br />
domanda più “cattiva”, per dare una scossa al<strong>la</strong> conversazione.<br />
Ma gli occhi vivi di Javier mi hanno par<strong>la</strong>to<br />
con <strong>la</strong> sensibilità di chi con l’anima accarezza le<br />
note e dell’armonia fa il suo verbo.<br />
Il tuo ultimo disco, alrededores de <strong>la</strong> ausencia,<br />
è dedicato ai desaparecidos, 30mi<strong>la</strong> scomparsi per<br />
ragioni politiche durante il regime militare argentino.<br />
Una storia straziante. Perché?<br />
Nel 2010 sono stati finalmente condannati all’ergastolo<br />
i dittatori dell’epoca. È un modo per onorare <strong>la</strong><br />
memoria dei perseguitati. Poi il disco è stato autoprodotto<br />
per restare a lungo sugli scaffali, in modo che<br />
le persone possano ascoltare <strong>la</strong> voce degli “spariti”.<br />
Come hai vissuto questa faccenda?<br />
Ero combattivo, beata gioventù! E fortunato, perché<br />
non sono sparito: gli intellettuali e i musicisti sono tra<br />
le categorie più a rischio di fronte alle dittature. Certo,<br />
all’Argentina manca un’intera generazione, una ferita<br />
che si riverbera sull’attuale c<strong>la</strong>sse dirigente.<br />
Percepisco <strong>la</strong> tua musica come un’innovazione<br />
del tango di Astor Piazzol<strong>la</strong> mesco<strong>la</strong>to a un jazz, piuttosto<br />
raffinato, del<strong>la</strong> tradizione a stelle e strisce...<br />
Fin da giovane ho cercato di evolvere <strong>la</strong> musica di<br />
Piazzol<strong>la</strong>. Il mio <strong>la</strong>voro non è puro tango che si suona<br />
solo a Buenos Aires, ma folklore tipico delle altre<br />
regioni argentine. Per me è facile distinguerlo, ma ci<br />
vuole un orecchio allenato. Mentre per il jazz m’ispiro<br />
a Bill Evans.<br />
102 MAR2012<br />
Il pianista?<br />
Sembra strano per uno che suona<br />
il sax, per giunta nato c<strong>la</strong>rinettista.<br />
Ma i miei insegnanti in America<br />
lo hanno sempre considerato un<br />
bene: ha variato il mio stile.<br />
Infatti, <strong>la</strong> tua contaminazione<br />
tanguera, oppure folkloristica, risuona<br />
atavica.<br />
Ho iniziato da piccolissimo nel<strong>la</strong><br />
banda di mio nonno. Poi ho rotto<br />
col passato e inseguito il jazz negli<br />
Usa. Anni dopo, in Italia, ho ripreso<br />
in mano il suono degli esordi:<br />
mi mancava quel periodo.<br />
Forse per questo il disco è pervaso<br />
da una certa malinconia, che fa parte<br />
dell’uomo. Oltre a essere un vero<br />
atto d’amore per una terra ferita, ma<br />
combattiva. Provare per credere:<br />
Girotto suona l'11 marzo a Roma, il<br />
22 a Firenze e il 31 a Mi<strong>la</strong>no.<br />
[www.javiergirotto.com]<br />
CIAO wHITNEy<br />
Un saluto, un ricordo, un pensiero<br />
a una delle voci più incantevoli<br />
e potenti degli ’80-’90. A<br />
soli 49 anni Whitney Houston<br />
<strong>la</strong>scia i suoi fan, che <strong>la</strong> ricorderanno<br />
per sempre nell’intensa<br />
interpretazione di I Will<br />
Always Love You, nel film The<br />
Bodyguard, che l’ha consacrata<br />
nell’Olimpo delle stelle.<br />
Photo ® Andrea Boccalini<br />
JAVIER GIROTTO