BANDO DI SELEZIONE PER L'ATTRIBUZIONE DI ASSEGNI DI ...

DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE
BANDO DI SELEZIONE PER L'ATTRIBUZIONE DI ASSEGNI DI RICERCA
(Art. 51 comma 6 L. 449/97 e Regolamento per gli assegni di ricerca dell'Università di Bologna,
emanato con D.R. n. 1152 del 15/06/2004)
Art.1 - Oggetto
E' bandito un concorso presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Alma
Mater Studiorum Università di Bologna per la erogazione di n. 1 assegno di ricerca, per lo
svolgimento di attività di collaborazione al progetto di ricerca “Economic and Social
Consequences of Industrial Restructuring in Russia and Ukraine” (ESCIRRU), nell'ambito del
piano di formazione allegato al bando.
L’assegno di ricerca ha per oggetto la formazione scientifica mediante la realizzazione
di un programma di ricerca, sotto la supervisione di un responsabile scientifico individuato
dalla struttura (tutor). L’attività di ricerca presenta caratteristiche di flessibilità rispondenti
alle esigenze dell’attività stessa, carattere continuativo, temporalmente definito, non
meramente occasionale, ed in rapporto di coordinamento rispetto alla complessiva attività
della struttura. L’attività sarà svolta in condizione di autonomia, nei soli limiti del programma
predisposto dal tutor, senza orario di lavoro predeterminato.
La stipula del contratto di collaborazione per assegno di ricerca non dà in alcun modo
luogo ad un rapporto di lavoro subordinato né a diritti in ordine all'accesso ai ruoli
dell'Università.
Art. 2 - Requisiti di ammissione
La selezione è aperta a dottori di ricerca e a coloro in possesso del diploma di laurea
(vecchio ordinamento) o di laurea specialistica (nuovo ordinamento) accompagnato da idoneo
curriculum scientifico-professionale, con esclusione del personale di ruolo presso le
Università, gli Osservatori Astronomici, astrofisici e vesuviano, gli enti pubblici e le
istituzioni di ricerca di cui all'art. 8 del DPCM 30.12.93 n.593 e successive modificazioni,
l'ENEA el'ASI.
I requisiti di ammissione devono essere posseduti alla data di scadenza del presente
bando di selezione.
Art. 3 - Domanda di ammissione
La domanda di partecipazione alla selezione, indirizzata al Direttore del Dipartimento
di Scienze Economiche, Strada Maggiore 45, Bologna, 40125; redatta in carta semplice
(secondo il modello allegato), dovrà pervenire a pena di esclusione entro il 19/12/2005.
La domanda può essere presentata direttamente o inviata a mezzo di raccomandata con
avviso di ricevimento.
ALMA MATER STUDIORUM • UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Strada Maggiore 45 - 40125 BOLOGNA · ITALIA · TEL. +39-051-2092608 - FAX +39-051-2092664

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La presentazione diretta può essere effettuata presso il Dipartimento di Scienze
Economiche, in Strada Maggiore 45 alla sig.ra Anna Brizzi dal lunedì al venerdì dalle 9:00
alle 13:00 e dalle 15:00 alle 16:30 nei giorni di martedì e mercoledì.
La data di ricevimento delle domande è stabilita e comprovata:
- nel caso di presentazione diretta, dalla data indicata nella ricevuta sottoscritta dal
personale della Struttura addetto al ricevimento;
- nel caso di spedizione dal timbro e data dell'ufficio postale accettante
La struttura non assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni
dipendenti da inesatta indicazione del recapito da parte del concorrente oppure da mancata o
tardiva comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, né per
eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o
forza maggiore.
Nella domanda i candidati devono indicare, sotto la propria responsabilità:
- cognome e nome;
- data e luogo di nascita;
- cittadinanza;
- residenza e recapito eletto agli effetti della selezione;
- di non avere riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali in corso (in caso
contrario, indicare quali);
- di possedere il diploma di laurea (vecchio ordinamento) o laurea specialistica (nuovo
ordinamento) in ........... conseguito presso......... in data.........
- di possedere il titolo di dottorato di ricerca in ..............., conseguito presso .................... in
data ............ (questa dichiarazione è eventuale).
-
oppure
- di possedere analogo titolo accademico conseguito all'estero, riconosciuto equipollente ad
un titolo italiano dalle competenti autorità accademiche.
Il titolo accademico estero può essere dichiarato ammissibile dalla Commissione giudicatrice,
ai soli fini dell'ammissione alla selezione. In tal caso il Candidato dovrà allegare alla domanda
di partecipazione i documenti tradotti e legalizzati dalle competenti rappresentanze
diplomatiche o consolari italiane nel Paese di provenienza, secondo le norme vigenti in
materia.
Alla domanda i candidati devono allegare:
- il proprio curriculum scientifico-professionale;
- i titoli valutabili in base all'art.4 del presente bando (i titoli di studio accademici e i titoli
professionali possono essere autocertificati in sostituzione delle normali certificazioni o
presentati in fotocopia semplice, purché accompagnati da apposita dichiarazione
sostitutiva (modulo allegato). La dichiarazione sostitutiva se non firmata alla presenza

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dell'addetto al ricevimento, deve essere accompagnata da fotocopia di un documento di
identità).
I candidati portatori di handicap, ai sensi dell'art.3 della Legge n.104 del 5.12.1992
potranno richiedere nella domanda di partecipazione al concorso i benefici dell'art.20 della
medesima Legge, allegando - in originale o in copia autenticata - certificazione relativa allo
specifico handicap rilasciata dalla Commissione medica competente per territorio.
La firma sulla domanda di partecipazione alla selezione non deve essere autenticata ed
è obbligatoria a pena di nullità della domanda stessa.
Art. 4 - Valutazione comparativa dei candidati e Commissione giudicatrice
La valutazione comparativa dei candidati sarà effettuata da una Commissione
giudicatrice nominata dal Consiglio della Struttura e formata da mimino tre membri
qualificati nell'ambito della ricerca oggetto del bando.
La selezione verte sull’esame dei titoli indicati al successivo comma 4 e su un
colloquio, volto ad accertare l’idoneità allo svolgimento del programma di ricerca.
Nel corso del colloquio la Commissione verificherà anche la conoscenza della lingua
straniera inglese, su argomenti riguardanti le materie del settore.
Costituiscono titoli valutabili il dottorato di ricerca, i diplomi di specializzazione e
gli attestati di frequenza di corsi di perfezionamento post-lauream, conseguiti sia in
Italia che all’estero, nonché lo svolgimento presso soggetti pubblici e privati, sia in Italia
che all'estero, di attività di ricerca documentata. Sono inoltre valutabili titoli scientifici
documentati pertinenti al settore per il quale viene conferito l’assegno tra i quali
pubblicazioni scientifiche, tesi di laurea, di dottorato, di specializzazione, comunicazioni
a congressi ecc.
Il punteggio a disposizione della Commissione viene ripartito nel modo seguente:
- massimo 40 punti ai titoli
- massimo 60 punti al colloquio.
Saranno ammessi al colloquio i candidati che avranno conseguito almeno 21 dei 40
punti previsti per i titoli.
L’elenco degli ammessi al colloquio verrà reso noto mediante pubblicazione presso le
sedi del Dipartimento di Scienze Economiche di Piazza Scaravilli 2 e di Strada Maggiore 45,
7 giorni prima del colloquio.
Per informazioni rivolgersi al numero di telefono 051 2092604 (dalle ore 9 alle ore 13).
I candidati ammessi al colloquio saranno convocati mediante raccomandata con avviso
di ricevimento, con un termine di preavviso di almeno giorni 7. Farà fede al riguardo la data e
il timbro dell’ufficio postale accettante.
Per poter sostenere il colloquio i candidati dovranno presentarsi muniti di un
documento di riconoscimento in corso di validità.
Il colloquio si intenderà superato dai candidati che abbiano ottenuto 31 punti sui 60
previsti per la prova orale.
Al termine della procedura di selezione, la Commissione formulerà una graduatoria
generale di merito, affissa nella sede degli esami.
In caso di valutazione a pari merito, verrà preferito il candidato più giovane.

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Il Direttore del Dipartimento provvederà con proprio decreto all'approvazione formale
degli atti della Commissione.
Art. 5 - Durata del rapporto
Il contratto ha durata di 12 mesi ed è rinnovabile nei termini previsti dal Regolamento
per gli Assegni di Ricerca dell'Università di Bologna.
Art. 6 - Importo dell'assegno
L'importo dell'assegno di ricerca è pari a 16.138,00 lordi annui. Tale importo è esente
da ritenuta fiscale e comprensivo della ritenuta previdenziale posta dalla legge a carico del
percipiente.
L'importo verrà erogato in rate mensili posticipate.
L'assegnatario, previo versamento del contributo richiesto, godrà della copertura
assicurativa contro gli infortuni.
Art. 7 - Formalizzazione del rapporto
Il candidato risultato vincitore sarà invitato a stipulare con il Dipartimento di Scienze
Economiche un contratto di collaborazione alla ricerca. Il contratto dovrà essere stipulato
entro il mese di febbraio 2006.
Il contratto decorrerà non oltre il primo giorno del mese successivo alla data di
sottoscrizione.
In caso di mancata accettazione nei termini che verranno comunicati dalla struttura, si
procederà allo scorrimento della graduatoria.
Art. 8 -Sospensione dell'assegno
L'erogazione dell'assegno può essere sospesa nei periodi di assenza dovuti a
gravidanza, servizio militare, malattia prolungata. In tali casi, la durata del rapporto si
protrarrà per il residuo periodo ai fini della realizzazione del piano di formazione, riprendendo
a decorrere dalla data di cessazione della causa di sospensione.
Art. 9 - Divieto di cumulo, incompatibilità, aspettative
Gli assegni di ricerca non possono essere cumulati con borse di studio a qualsiasi titolo
conferite, tranne quelle concesse da istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con
soggiorni all'estero, l'attività di ricerca dei titolari degli assegni.
Sono incompatibili con l'assegno di ricerca le seguenti attività:
a) incarico di professore a contratto per la titolarità di insegnamenti ufficiali presso gli Atenei;
b) iscrizione alle Scuole di Specializzazione Medico Chirurgiche e di area sanitaria.
Agli iscritti alle Scuole di Specializzazione non mediche attivate ai sensi di specifiche
disposizioni normative si applica la sospensione del corso degli studi fino al termine
dell’assegno.

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Lo svolgimento di attività di lavoro autonomo o subordinato è compatibile con
l’assegno di ricerca soltanto se preventivamente autorizzato dal Consiglio della struttura, o
organo da esso delegato, previa acquisizione del parere motivato del tutor.
I titolari di assegno di ricerca in servizio presso amministrazioni pubbliche, diverse da
quelle di cui all’art. 2 del presente bando, possono essere collocati in aspettativa senza assegni
per il periodo di durata dell'assegno di ricerca, nei limiti e con le modalità previste dalle
relative Amministrazioni.
I divieti di cumulo, le incompatibilità e le aspettative di cui al presente articolo operano
all’atto della stipula del contratto da parte del vincitore della selezione .
Art. 10 – Attività assistenziale, dottorato di ricerca
Il titolare di assegno di ricerca può frequentare corsi di dottorato di ricerca, anche in
deroga al numero determinato, fermo restando il superamento delle prove di ammissione e
senza usufruire della relativa borsa di studio.
Art. 11 – Decadenza
Coloro che, entro il termine comunicato dalla struttura, non sottoscrivano il contratto,
salvo ragioni di salute o cause di forza maggiore debitamente comprovate, decadono dal
diritto all’assegno di ricerca.
Articolo 12 - Norme di salvaguardia
Per quanto non previsto dal presente bando, si rinvia al Regolamento per gli assegni di
ricerca dell'Università degli Studi di Bologna emanato con Decreto Rettorale n. 1152 del
15.06.2004 ed alle disposizioni normative vigenti in materia.
I dati personali trasmessi dai candidati con le domande di partecipazione al concorso,
ai sensi degli artt. 7 e 13 del Decreto Legislativo n. 196 del 30.06.03, saranno trattati per le
finalità di gestione delle procedure di selezione.
Il presente bando sarà pubblicato mediante affissione all’Albo dell’Università di
Bologna e all’Albo delle sedi del Dipartimento di Scienze Economiche tramite pubblicazione
nel sito Internet dell’Università di Bologna e nel sito del Dipartimento.
Bologna, 17 novembre 2005
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
Prof. Gianluca Fiorentini

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MODELLO DI DOMANDA (da redigere in carta semplice)
Al Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche
Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Il/la sottoscritto/a............................................, nato/a a....................................., il.....................,
residente in............................., Provincia di.........................., Via...…..............n......, cap................, tel.
………….
CHIEDE
di essere ammesso/a a partecipare alla selezione con riferimento al bando del …….., per l’attribuzione
di n........... assegni/o per lo svolgimento di attività di collaborazione al progetto di ricerca
.................………….………. presso il dipartimento (o altra struttura) di ……………………….
dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
A tal fine, cosciente delle responsabilità anche penali in caso di dichiarazioni non veritiere
DICHIARA
di essere cittadino/a ............................;
di non avere riportato condanne penali o di non avere procedimenti penali in corso (in caso contrario,
indicare quali);
di possedere il diploma di laurea (vecchio ordinamento) in ……………………………………….
o diploma di laurea specialistica (nuovo ordinamento) in ..…………………………………………,
conseguito presso...............................……………… in data.....................……,
di possedere il titolo di dottorato in...……………………..........., conseguito presso …………….
................................. in data ………………
(questa seconda dichiarazione è eventuale)
di chiedere la valutazione dei seguenti titoli di cui all’art. 4 del bando da parte della Commissione
giudicatrice (vedere modulo allegato per la dichiarazione sostitutiva).
..............................................................................
.............................................................................
............................................................................
di essere portatore di handicap e di avere necessità del seguente ausilio
__________________________________________________________________________
Chiede, inoltre, che ogni comunicazione relativa alla presente selezione venga inviata al seguente
indirizzo: ..........................................................., impegnandosi a comunicare eventuali variazioni.
_l_ sottoscritt__ allega alla presente domanda i seguenti documenti:
(indicare gli allegati)
Luogo e data: ............................................
Firma del candidato..……………….............................
(obbligatoria a pena di nullità della domanda)

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DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA
resa ai sensi e per gli effetti del DPR 28 dicembre 2000 n. 445
(da allegare alla domanda secondo quanto previsto dall’art. 3 del bando)
Il/la sottoscritto/a Dott.................................................................., nato/a a.........................................,
il......................., residente in …………………………….Via ……………………….n. …………..
Consapevole che, ai sensi degli artt. 75 e 76 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445, in caso di
dichiarazioni mendaci, falsità negli atti o uso di atti falsi, incorrerà nelle sanzioni penali richiamate e
decadrà immediatamente dalla eventuale attribuzione dell’assegno di ricerca:
DICHIARA
di possedere il diploma di laurea (vecchio ordinamento) in ……………………………………….
o diploma di laurea specialistica (nuovo ordinamento) in ..…………………………………………,
conseguito presso...............................……………… in data.....................……,
2) di avere conseguito il titolo di dottore di ricerca in.............................., in data.........................,
presso.....................................................(eventuale)
3) di essere in possesso dei seguenti ulteriori titoli di studio e/o professionali (indicare tutti i dati
necessari per una eventuale verifica da parte della struttura):
..........................................................................................
..........................................................................................
..........................................................................................
4) che le fotocopie relative ai seguenti titoli sono conformi all'originale (da compilare solo se si
presentano fotocopie dei titoli)
……………………………………
……………………………………
……………………………………
data, ..................................... .......................................................
(firma)
(allegare fotocopia del documento di identità nel caso la dichiarazione non sia firmata alla presenza
dell’addetto al ricevimento)

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Responsabile scientifico: Hartmut Lehmann, Dipartimento di Scienze Economiche, Alma Mater
Studiorum - Università di Bologna
Collocazione dell’assegno di ricerca: Facoltà di Scienze Politiche Roberto Ruffilli di Forlì,
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Descrizione del progetto
Economic and Social Consequences of Industrial Restructuring in Russia
and Ukraine (ESCIRRU)
Time horizon of project: February 2006 – January 2009
Funding authority: European Commission within 6 th framework
Objectives of overall ESCIRRU project:
This project uses large micro data sets (including comprehensive register data of Russian and
Ukrainian enterprises as well as rich household survey data) to address a broad spectrum of
important issues connected to the economic and social consequences of restructuring and
conversion in Russian and Ukrainian industry. The partners in the former Soviet Union (fSU)
are chosen to cover regional areas that are especially affected by restructuring and conversion
and to reflect a strong record in social and economic research.
The research objectives that we would like to address within this overall project are the
following:
(i) Have restructuring and conversion processes taking place in Russia and Ukraine
resulted in a more productive use of R&D resources?
(ii) Is the job destruction process in the fSU creative in the Schumpeterian sense?
(iii) How does restructuring affect labour market institutions, including the gender
balance, and how do labour market institutions affect restructuring in Russia?
(iv) How do internal labour markets and human resource management affect firm
performance and workers (both male and female) in the Russian and Ukrainian
industrial sector?
(v) Which workers are displaced during restructuring and which costs do displaced
workers incur in Russia and Ukraine? Do these experiences differ for men and
women? (Sub-project located at the Department of Economics of the University of
Bologna).

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(vi)
(vii)
How have restructuring shocks affected the incidence and extent of poverty in
Ukraine, how does poverty vary with the gender of the household head, and which
coping strategies do households employ to respond to these shocks?
Which reforms do the Russian and Ukrainian social safety nets have to undergo to
be appropriate tools for the alleviation of poverty and the reduction of possible
gender biases?
Objectives of the sub-project located at the Department of Economics, University of
Bologna:
Gain major insights into the search behaviour of the displaced unemployed given that benefit
levels vary widely across regions in the two countries.
Identify the type of workers displaced by the transition process and the costs associated with
that upheaval across Russia and Ukraine at different stages of the transition process.
Contribute to the general literature on worker displacement, by providing additional “data
points” to the empirical literature.
Analyze displacement from a gender perspective by (a) looking at different labour market
experiences across gender within a regression framework; (b) investigating the experience of
women separately using econometric and qualitative/sociological methods.
Description of work
1. Introduction
Most transition economies go through deep recessions at the onset of the shift from planned
to market economy. Even if quits comprise the major share of separations from jobs in
transition economies, the scale of the reallocation process is often such that large numbers
of displaced workers result from the shock of transition. Policy-makers need to be aware of
the size of the losses borne by displaced workers when considering intervention, training or
compensation. If displaced workers can find new work relatively quickly and receive wages
that exceed those in their former job then there may be less concern over job displacement
than if long-term unemployment and a future of low paying jobs is the norm.
This project is concerned with identifying the type of workers displaced by the transition
process and the costs associated with that upheaval across Russia and Ukraine at different
stages of the transition process. This information seems particularly pertinent for policy
makers and practitioners in transition economies where institutional structures are often
evolving as rapidly as large scale restructuring and reallocation in the labor market. We
will analyze how the pattern of displacement has changed from the initial stages of
transition to the present, more mature, stage of transition. How does the incidence and
effects of displacement vary across the two countries and how does it compare with the
West? Are there differences in economic institutions and policy across countries that
influence both the incidence and cost of displacement? We will compare how the
characteristics of displaced workers differ from other workers who experience joblessness
and those workers who manage to avoid non-employment through transition and whether
these characteristics have changed over time. We will estimate the determinants of jobless
spell lengths to see whether displaced workers experience longer or shorter nonemployment
spells than those who quit jobs voluntarily and examine whether there are

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systematic differences across the two groups. Given wage information over time we can
also present estimates of the earnings change associated with displacement in order to
establish the extent of any pecuniary costs of job displacement.
The western literature on displacement suggests that there are 2 main reasons why there
could be substantial earnings losses for displaced workers. First, if wages grow with
seniority and experience at the firm, then these firm-specific wage premia will be foregone
if workers lose their jobs and find work at a new firm where their wages will lack, initially,
any element of rewards to firm-specific experience. In a restructuring transition economy, if
these type of workers lose their jobs, their skills gained under the old order may not be in
demand. A similar effect could be observed if there are wage premia associated with
unionized jobs. Workers displaced from unionized jobs finding work in non-union jobs
might expect to earn less, other things equal. Institutional features of the welfare state in the
west can cushion job loss by providing unemployment income, job finding help and
subsidized pay in return jobs. However in many transition economies, institutional help is
less likely to be present and hence the ability to ameliorate the costs of job loss are limited
and welfare support systems are rather under-developed and ungenerous, certainly in the
two countries under study (Boeri and Terrell (2002)).
Unions play a relatively minor role in the wage determination process in the two economies,
so it is unlikely that this factor will have much importance. Many transition economies do
however appear to retain elements of the “tariff ladders” from the planned era, which
contain elements of seniority related pay. However, it might be that the nature of a transition
economy, with more rapid restructuring and labor reallocation than in the West, (Davis and
Haltiwanger (1999)), could create a sufficiently dynamic environment where job moves
occur quickly without long intervening spells of unemployment and productivity levels in
the new and restructured sectors offer relatively high wage prospects. In this case, the costs
of job loss could be relatively low.
As is often the case in transition economies, detailed empirical analysis is sometimes
compromised by data availability and quality. However, within this project we will generate
high quality data for Russia (via the displacement supplement to the RLFS) and will also
use the ULMS data that have a very rich component on worker displacement. In addition we
will perform post-displacement surveys of those workers that have left the three firms form
which we will have personnel data. The opportunity to observe displacement in these two
transition economies, where reforms have been relatively sporadic – in particular in Ukraine
- generates more information about the displacement process, by comparing the incidence
and consequences of displacement in these two countries that still are at a much earlier stage
of the transition process than most Central European countries. This information can also be
benchmarked against displacement patterns using comparable data sets from western
economies.
2. Existing Literature
As yet, little empirical evidence on displaced workers exists for transition economies, The
only two papers that we are aware of are Lehmann, Phillips and Wadsworth (2005) and
Orazem, Vodopivec, and Wu (2002), which look at worker displacement in Estonia and
Slovenia respectively (The studies that analyse the fate of German displaced workers, i.e.
Burda and Mertens (1998), Couch (2001) and Bender et al. (2002), do not focus on Eastern

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Germany.) These studies suggest that there is little evidence of a wage penalty to
displacement in Estonia while this penalty does exist in Slovenia; both papers show that
there are large income losses for individuals who are unable to find a new job after
displacement.
There is, however, a large empirical Western literature on job displacement, summarized in
Farber (1993), Neal (1995), Kletzer (1998) and Kuhn (2002), which has endeavoured to
establish the extent, incidence and costs of displacement. These studies confirm the large
variety in institutional features that both regulate the incidence of and affect the cost of
displacement. In mainland Europe, the cost of job loss appears to be lower than in the
United States or in Britain, (see Kuhn (2002)), although Kriechel and Pfann (2002) find
comparable cost of job loss for workers who had long tenure in the high tech sector in the
Netherlands. With nation-wide surveys though, a common feature of displacement in many
western economies is that displacement is disproportionately centered on younger, low
tenure, unskilled men working in the manufacturing sector. However once displaced, any
income loss is typically much larger for older men, who either find it hard to find a
comparably paid new job or fail to find a new job at all. Moreover, the higher the degree of
wage inequality in an economy the larger the wage loss experienced by more senior
workers, (Kuhn (2002)). These findings will form the basis for our initial investigation of
displacement in Russia and Ukraine, in addition to which the unique features implied by the
transition process will be imposed.
3. Data and Methodology
Our principal sources of information will be the Ukrainian Longitudinal Monitor Survey,
(ULMS), and a retrospective supplement to the Russian Labor Force Survey, (RLFS). These
survey data have been described in detail in work package 1. These survey data enable
researchers to establish new facts about displacement. For example, the potential costs of
job loss could be higher in countries where the criteria for unemployment benefit are rather
strict, or unemployment payments are very low like in the two countries. This makes it
necessary for most individuals to try to return to work rapidly and the implied high search
costs resulting from low benefits may compromise efficient matching and may increase the
likelihood of wage penalties associated with displacement. Longitudinal data makes it
possible to compare re-entry wages for workers with similar characteristics but differing
jobless spell lengths. The length of time covered by the data should enable us to observe
displacement patterns before and after implementation of any related policies, which will
allow us to evaluate the effectiveness of such polices.
Our definition of a displaced worker mirrors that used in the western literature and is
essentially the same in each of the surveys we will have access to. Displaced workers are
generally taken to be those separated involuntarily from their jobs by mass layoff or plant
closure. Workers dismissed because of individual job performance are often excluded from
this definition because of concerns whether such separations should be categorized as
displacement. The survey questionnaire of the ULMS e.g. allows us to distinguish between
job loss because of plant closure, personnel reductions, dismissal or privatization. Since we
cannot be sure that dismissal is individual or mass-based we retain these individuals in our
definition of displacement. We also identify those who left their jobs for other reasons –
temporary workers, parental leave, retirements and those who quit their jobs in the hope of

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finding something better.
All survey data that try to capture displacement are plagued to some degree by selection
bias. If workers have expectations about the economic viability of their firm then those
workers with good outside prospects in the labor market might quit the firm before it is
closed down or before mass layoffs occur, leaving those colleagues with “worse”
characteristics behind. In restructuring firms that do not close down but initiate mass
layoffs, “better quality” workers might, however, remain with the firm as post-restructuring
productivity gains might imply high wage growth (see e.g. Pfann (2001)). Certain workers
could be encouraged to quit to save the firm redundancy payments. Whatever the selection
mechanism, as long as this mechanism exists, displacement is not a purely exogenous event.
Are selection problems related to mass layoffs and plant closure particularly strong in a
transition economy? Potential failure or poor performance of firms might be easier to
perceive in a transition economy and good workers might then be more likely to leave the
firm long before closure or large-scale labor shedding than in the West. On the other hand,
good workers may have more reason to hold on to their old job in restructuring firms
because of higher future rewards after restructuring. Workers may also hold on to their jobs
because of greater uncertainty in a rapidly changing transition labor market. This
uncertainty is particularly strong in the early stages of transition. Which of these scenarios
prevails in a transition economy is not clear a priori. In this project, we will allow for
unobserved heterogeneity in the estimates of jobless duration and the cost of job loss. At
any rate, when comparing those who quit with those who are displaced, we will keep a
caveat of potential selection bias in mind.
The project will also analyze directly the pecuniary costs of displacement using the method
employed in Lehmann, Philips and Wadsworth (2005). In the Ukrainian case, we have
information on the year and month of any job change and the duration of any intervening
non-employment spell. Respondents are also asked to give gross monthly wages received at
certain periods covered by the survey, typically at one-year intervals. If a worker leaves or
loses a job they are asked to give their final salary. If a worker starts a new job they are
asked to give their starting salary. Those who stay in their job are asked to give their wages
in December of each year and this forms the basis of wage change for the “control” group,
against which wage changes for displaced workers will be compared. Simply comparing
wage changes before and after job loss for displaced workers does not account for any wage
growth that the worker might have experienced had they remained in the job.
The use of a control group of job stayers can account for this effect, (so called “differencein-difference”
estimation). The displacement supplement to the RLFS will have similarly
structured wage questions to ensure comparability across the two countries.
One of the aim of the project will be to collect supplementary information on the predisplacement
wage history of workers, which allows us to get a better handle on an
“Ashenfelter wage dip” that workers might experience even before displacement takes place
as reported by Jacobsen, LaLonde and Sullivan (1993) for U.S. workers. Having predisplacement
wage information also enables us to use a matching variant of the “differencein
difference” estimator that conditions on similar pre-displacement wage profiles of the
treatment (displacement) group and the control group, thus minimizing problems arising
from selection bias. While with national survey data it might be difficult to establish the
“true” pre-displacement wage history of workers, the post-displacement survey data that we

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will generate with the help of the personnel data will make it a lot easier to get at this
history. Thus we will be able to better determine the true earnings losses that displaced
workers might incur in Russia and Ukraine.
This project will also have a module where gender issues are explicitly researched in
connection with displacement. The above sketched methodology can easily be adapted to
this purpose. On the one hand, within a regression framework, one can easily detect
potentially different labour market experiences of men and women tracing the incidence and
costs of job loss across gender under ceteris paribus conditions. On the other hand, the
project will take a closer look at the displacement and post-displacement experience of
women in its economic research, while an added sociological part will have a broader scope
and will investigate how restructuring in general has affected women’s stand in the Russian
and Ukrainian labour markets - see the sketch of the sociological research using our
nationally representative data sets at the end of this work package.
4. Contribution to the literature
Research on displacement in transition countries has been very limited due to a lack of
appropriate data. This project will be the first major study on this topic for the two biggest
economies of the former Soviet Union. It will enable us to gain major insights into the
search behaviour of the displaced unemployed given that benefit levels vary widely across
regions in the two countries, between, for example, rather generous benefit provisions in the
capital Kiev and very non-generous benefit provisions in the Ukrainian provinces. It will
also help us to better understand workers’ behavior and the driving forces behind labor
reallocation in restructuring economies. The project will also contribute to the general
literature on worker displacement, since the empirical evidence on the two countries will
provide additional “data points” to the empirical literature.
5. Desired profile of the assegnista:
The chosen candidate should be familiar with the theory and empirics of labor
markets in the economies of the Commonwealth of Independent States (CIS), in
particular in Ukraine and Russia. In addition the ideal candidate should be
knowledgeable of the literature on labour markets in transition and on displacement
and should have an excellent grasp of microeconometric methods and STATA. Work
at an international organization (e.g. the World Bank or the IMF) and a publication
record in an area close to the topic of the project would be an additional asset.

DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE
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