Progetto Artemide - Caritas Diocesana di Verona
Progetto Artemide - Caritas Diocesana di Verona
Progetto Artemide - Caritas Diocesana di Verona
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Art. 18 dlgs 286/98<br />
Programmi <strong>di</strong> assistenza e <strong>di</strong> integrazione sociale<br />
Assessorato ai Servizi Sociali<br />
Assessorato alle Politiche del Lavoro<br />
Commissione Pari Opportunità<br />
Azienda ULSS 22<br />
Comuni <strong>di</strong>:<br />
Peschiera del Garda, Castelnuovo,<br />
Lazise, Bussolengo, Sona<br />
<strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong><br />
Associazione Papa Giovanni XXIII<br />
Associazione Comunità dei Giovani<br />
Associazione Nefertari<br />
Associazione Madamadorè<br />
Associazione Comunià <strong>di</strong> Emmaus<br />
Cooperativa Sociale Spazio Aperto<br />
Regione Carabinieri Veneto<br />
Comando <strong>di</strong> Compagnia <strong>di</strong> Peschiera del Garda<br />
Nucleo Operativo<br />
Regione Carabinieri Veneto<br />
Comando <strong>di</strong> Compagnia <strong>di</strong> Villafranca<br />
Nucleo Operativo<br />
Questura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Squadra Mobile<br />
Rete <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento del Triveneto<br />
1
ALLEGATO A<br />
Relazione esplicativa concernente la tipologia e la natura del programma <strong>di</strong> protezione sociale<br />
proposto dalla Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> attraverso il <strong>Progetto</strong> “<strong>Artemide</strong> 3 programmi <strong>di</strong><br />
assistenza e integrazione sociale”<br />
Premessa<br />
Due anni <strong>di</strong> lavoro hanno permesso <strong>di</strong> fare del progetto <strong>Artemide</strong> un progetto integrato<br />
• Le attività previste si collocano all’interno <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> servizi per tutti a bassa soglia <strong>di</strong> accesso che<br />
non stigmatizzano le utenti<br />
• I percorsi trasversali che le ragazze attuano nella rete dei servizi socio sanitari e territoriali ha<br />
permesso <strong>di</strong> costruire una visione allargata delle “vittime della tratta” inserite nei <strong>di</strong>versi progetti:<br />
donne prima <strong>di</strong> tutto, ma anche madri, o figlie, talvolta adolescenti, migranti, ciascuna con la propria<br />
storia<br />
• La specificità <strong>di</strong> questa fascia <strong>di</strong> utenza ha stimolato riflessioni e confronti (anche <strong>di</strong>fficili), sia tra gli<br />
operatori all’interno dei vari servizi coinvolti, ma anche a livelli <strong>di</strong>versi (amministrazioni locali),<br />
avviando un processo <strong>di</strong> presa <strong>di</strong> coscienza della complessità del problema e della sua<br />
compenetrazione nella vita quoti<strong>di</strong>ana della comunità locale<br />
Un elemento importante che caratterizza i programmi <strong>di</strong> integrazione sociale del nostro progetto è la forte<br />
valenza territoriale: il programma è un percorso in<strong>di</strong>vidualizzato e comunitario perché l’esperienza <strong>di</strong> donne,<br />
operatori e amministratori ha attivato il territorio in varie forme:<br />
• situazioni gestite sul territorio fuori dalle strutture grazie alla <strong>di</strong>sponibilità in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> singoli<br />
citta<strong>di</strong>ni (albergatori, ristoratori, ecc.) <strong>di</strong>sponibili a collaborare con il progetto<br />
• attivazione dei citta<strong>di</strong>ni in varie forme (anche <strong>di</strong> protesta). Ciò favorisce l’emersione <strong>di</strong> un<br />
interlocutore collettivo che esplicita i problemi, con il quale avviare un <strong>di</strong>alogo sul tema.<br />
• presa in carico da parte dei servizi territoriali (servizio sociale <strong>di</strong> base dei comuni, consultori<br />
familiari, <strong>di</strong>stretti sanitari), con il attivazione delle associazioni e cooperative sociali del territorio nei<br />
programmi <strong>di</strong> integrazione sociale: tirocini lavorativi, accoglienza, interme<strong>di</strong>azione abitativa, ecc.<br />
• coinvolgimento <strong>di</strong>retto delle amministrazioni locali (accompagnamento delle pratiche<br />
amministrative, residenza, ecc.); recepimento da parte della conferenza dei sindaci del tema<br />
• avvio dell’interessamento della prefettura nella <strong>di</strong>rezione della realizzazione <strong>di</strong> un piano territoriale<br />
<strong>di</strong> intervento sul fenomeno a 360 gra<strong>di</strong><br />
• attiva collaborazione delle forze dell’or<strong>di</strong>ne nella gestione dei programmi <strong>di</strong> protezione sociale:<br />
procedure concordate per la gestione delle pratiche amministrative (rilascio e rinnovi dei permessi <strong>di</strong><br />
soggiorno), <strong>di</strong>sponibilità nel sostenere le ragazze in momenti critici (completamento delle indagini,<br />
u<strong>di</strong>enze, ecc.), <strong>di</strong>sponibilità nel fornire agli operatori informazioni utili sia sulla situazione generale<br />
del fenomeno sul territorio, sia sui casi specifici<br />
Il percorso <strong>di</strong> emancipazione delle donne deve stimolare un processo <strong>di</strong> coscientizzazione (e <strong>di</strong> attivazione)<br />
della comunità locale sui temi della prostituzione, della tratta, della violenza sessuale, del coinvolgimento <strong>di</strong><br />
minori in situazioni <strong>di</strong> violenza e abuso (come vittime ma anche come spettatori). Solo così il programma <strong>di</strong><br />
integrazione sociale previsto dall’art. 18 D.L.vo 286/98 trova piena attuazione.<br />
Per quanto riguarda i programmi <strong>di</strong> protezione sociale i primi due anni <strong>di</strong> lavoro hanno permesso <strong>di</strong><br />
• in<strong>di</strong>viduare buone prassi consolidate nella gestione dei progetti in<strong>di</strong>vidualizzati<br />
• aggregazione <strong>di</strong> nuovi soggetti alla rete dei partenr del progetto, formale ma anche informale<br />
(parrocchie, citta<strong>di</strong>ni, alberghi che hanno offerto la loro collaborazione)<br />
• flessibilizzare l’offerta <strong>di</strong> opportunità e risorse a <strong>di</strong>sposizione delle donne<br />
2
• stabilire un rapporto <strong>di</strong> collaborazione con la Questura (Ufficio Immigrazione) nel gestire in maniera<br />
molto efficiente le pratiche legate al permesso <strong>di</strong> soggiorno conciliando in questo modo i tempi <strong>di</strong><br />
vita delle donne con i tempi necessari al perfezionamento della situazione amministrativa<br />
Un elemento <strong>di</strong> criticità emerso nella realizzazione dei programmi <strong>di</strong> integrazione sociale riguarda i tempi:<br />
per varie ragioni spesso si superano i 12 mesi, per questo è fondamentale dare continuità e garantire le risorse<br />
sia per i nuovi arrivi sia per la conclusione dei programmi in corso.<br />
Sul fronte della comunità locale, l’accresciuto affiatamento tra i partner e l’aumentata sensibilità sul tema<br />
hanno permesso <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re la conoscenza del fenomeno nei suoi <strong>di</strong>versi aspetti e implicazioni, e <strong>di</strong><br />
avviare l’ascolto delle istanze del territorio pesantemente sollecitato dalla presenza delle donne <strong>di</strong>rettamente<br />
a contatto con la popolazione. Fondamentali sono stati<br />
• il monitoraggio delle unità <strong>di</strong> strada<br />
• gli incontri perio<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
• gli scambi <strong>di</strong> informazioni con le forze dell’or<strong>di</strong>ne e con le amministrazioni locali.<br />
In coerenza con quanto esposto e in continuità con le annualità precedenti, la Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> (soggetto<br />
proponente) e l’ULSS 22 (soggetto attuatore), con il progetto “<strong>Artemide</strong> 3 – programmi <strong>di</strong> assistenza e<br />
integrazione sociale”, intendono<br />
1. realizzare programmi <strong>di</strong> assistenza e integrazione sociale per donne vittime della tratta<br />
2. avviare un percorso <strong>di</strong> presa in carico delle istanze della comunità locale, sempre più in stato <strong>di</strong><br />
sofferenza su questo tema<br />
3. proseguire l’esperienza avviata, potenziando e implementando le collaborazioni tra servizi pubblici,<br />
associazioni del privato sociale e soggetti del territorio<br />
A questo scopo gli Enti proponente e attuatore mettono a <strong>di</strong>sposizione del progetto varie figure professionali,<br />
gli spazi e i servizi <strong>di</strong> competenza (Sportello Donna del Centro per l’Impiego delle Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>), la<br />
rete dei servizi socio sanitari ed alcune esperienze specifiche nel settore della prostituzione, maturate a<br />
partire dal 1995 (ambulatorio Benessere Donna Straniera del <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong> Villafranca).<br />
Per la gestione del lavoro <strong>di</strong> strada, delle attività <strong>di</strong> accoglienza, e dei progetti <strong>di</strong> sostegno all’autonomia<br />
personale (lavorativa e abitativa) si ritiene opportuno avvalersi della competenza maturata nei vari settori da<br />
Associazioni del territorio, offrendo loro la più ampia collaborazione.<br />
Le associazioni coinvolte nella realizzazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> assistenza e protezione sociale sono<br />
La <strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong><br />
L’Associazione Papa Giovanni XXIII<br />
L’ Associazione Comunità dei Giovani<br />
L’Associazione Nefertari<br />
L’Associazione Madamadorè<br />
L’Associazione Comunià <strong>di</strong> Emmaus<br />
La Cooperativa Sociale Spazio Aperto<br />
Di ciascuna <strong>di</strong> esse si allega una breve presentazione.<br />
A questa rete partecipano con una adesione ufficiale (ve<strong>di</strong> allegato), per quanto <strong>di</strong> competenza, e con la<br />
consueta <strong>di</strong>sponibilità le forze dell’or<strong>di</strong>ne del territorio:<br />
Comando dei Carabinieri <strong>di</strong> Peschiera del Garda (Nucleo Operativo)<br />
Comando dei Carabinieri <strong>di</strong> Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> (Nucleo Operativo)<br />
Questura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> (Ufficio Stranieri e Squadra Mobile)<br />
Il progetto <strong>Artemide</strong> 3 mantiene l’adesione alla rete nazionale, attraverso la collaborazione con la postazione<br />
del triveneto del Numero Verde sulla Tratta, gestita dal Comune <strong>di</strong> Venezia, Servizio marginalità Urbane.<br />
3
IL PROGRAMMA DI PROTEZIONE SOCIALE (L’ART.18 DEL D.LGS. N.286/98)<br />
Gli obiettivi<br />
Esigenze <strong>di</strong> continuità e <strong>di</strong> coerenza comportano il mantenimento degli obiettivi degli anni precedenti,<br />
mentre l’evoluzione della situazione richiede un potenziamento delle azioni in favore del territorio.<br />
Il macro-obiettivo della proposta progettuale è la strutturazione e l’implementazione sul territorio della<br />
provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> interventi in rete, con il fine <strong>di</strong> contattare, accogliere, orientare ed<br />
accompagnare le donne e minori vittime della tratta a scopo <strong>di</strong> sfruttamento sessuale attraverso percorsi <strong>di</strong><br />
autonomia e <strong>di</strong> inserimento socio-occupazionale; e, conseguentemente, <strong>di</strong> contrastare il fenomeno del<br />
traffico <strong>di</strong> persone.<br />
Al fine <strong>di</strong> raggiungere tale macro-obiettivo, il progetto ha in<strong>di</strong>viduato i seguenti obiettivi specifici:<br />
1. Attuare interventi <strong>di</strong> protezione sociale e avvio alla vita autonoma e regolare per persone prostitute<br />
che intendano usufruire delle possibilità offerte dall’art. 18 - legge 286/998.<br />
2. Realizzare interventi <strong>di</strong> presa in carico integrata tra servizio socio sanitari, enti pubblici, privato<br />
sociale, volontari e forze dell’or<strong>di</strong>ne, stimolando il territorio ad un maggiore coinvolgimento<br />
3. Promuovere azioni per il miglioramento della qualità della vita della comunità locale toccata dal<br />
fenomeno della prostituzione <strong>di</strong> strada (informazione, sensibilizzazione, assunzione <strong>di</strong><br />
responsabilità, attivazione <strong>di</strong>retta)<br />
4. Contribuire e sostenere lo sviluppo della rete <strong>di</strong> lavoro sul problema a livello locale, provinciale,<br />
regionale e nazionale.<br />
5. Promuovere sinergie operative e finanziarie sul tema, coor<strong>di</strong>nando la progettazione locale in modo<br />
da favorire l’accesso a finanziamenti regionali, nazionali, europei<br />
6. Avviare un piano <strong>di</strong> intervento a 360°su questo specifico territorio, con in coinvolgimento delle<br />
Istituzioni preposte (con il coinvolgimento della Prefettura)<br />
Per rinforzare la stabilità delle collaborazioni, si prevede la realizzazione <strong>di</strong> un protocollo generale sul tema<br />
in modo da superare la logica <strong>di</strong> adesione estemporanea e garantire continuità e collegamento tra i soggetti<br />
coinvolti.<br />
Le azioni progettuali<br />
Per continuità e coerenza con quanto proposto nella precedenti, le azioni progettuali rimangono<br />
− Intervento unità <strong>di</strong> strada<br />
− Programmi <strong>di</strong> protezione sociale<br />
− Tutela sanitaria (delle donne e della salute pubblica)<br />
− Intervento <strong>di</strong> comunità<br />
− Collegamento in rete con altri enti/associazioni/cooperative sociali/associazioni <strong>di</strong> categoria a livello<br />
locale, regionale, e nazionale, Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, Prefettura, Questura<br />
4
Ambito tipologia Natura del programma <strong>di</strong> protezione sociale<br />
Attivazione Contatto e fuga Nel nostro territorio prevale, segnalazione <strong>di</strong>retta da parte delle<br />
procedure per la<br />
forze dell’or<strong>di</strong>ne, ma emerge anche l’invio da parte <strong>di</strong> amici e<br />
presa in carico<br />
clienti.<br />
dell’utente nel<br />
La valutazione e la presa in carico in questa fase è fatta in<br />
programma <strong>di</strong><br />
équipe (operatori unità <strong>di</strong> strada, responsabile del progetto,<br />
protezione sociale<br />
responsabili delle comunità, ecc.) e prevede la pre<strong>di</strong>sposizione<br />
<strong>di</strong> una memoria sulla storia della ragazza per mettere a fuoco<br />
gli elementi caratterizzanti la situazione. Alla ragazza viene<br />
comunicata la valutazione della situazione fatta dagli operatori,<br />
informata sui possibili percorsi, e le viene lasciato un po’ <strong>di</strong><br />
tempo, in ambiente protetto, per decidere che fare.<br />
Attivazione del<br />
programma <strong>di</strong><br />
assistenza e<br />
integrazione<br />
sociale <strong>di</strong><br />
protezione sociale<br />
Tipologia delle<br />
azioni del<br />
programma<br />
Presa contatti con<br />
FF.OO. e Questura<br />
Attivazione logistica<br />
Attivazione della rete <strong>di</strong><br />
risorse (per la presa in<br />
carico e per la<br />
socializzazione)<br />
Raccordo con le reti <strong>di</strong><br />
tutela e <strong>di</strong> sicurezza<br />
(Forze dell’Or<strong>di</strong>ne-<br />
Questure- Tribunali)<br />
Pronta accoglienza (fuga)<br />
Prima accoglienza - avvio<br />
del progetto<br />
in<strong>di</strong>vidualizzato<br />
Contatti con le forze dell’or<strong>di</strong>ne per valutare la situazione dal<br />
punto <strong>di</strong> vista della sicurezza personale della ragazza e per la<br />
presentazione della domanda <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />
Inserimento delle ragazze in uno spazio <strong>di</strong> accoglienza riservato<br />
e tutelato.<br />
Pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un progetto in<strong>di</strong>vidualizzatyo, con<strong>di</strong>viso con<br />
la ragazza e le responsabili delle strutture <strong>di</strong> accoglienza,<br />
sottoscritto oltre che dall’interessata, dall’assistente sociale<br />
referente e dalla responsabile del progetto.<br />
Avvio del percorso <strong>di</strong> prima accoglienza (fino al rilascio del<br />
permesso <strong>di</strong> soggiorno), comprendente <strong>di</strong> socializzazione, <strong>di</strong><br />
alfabetizzazione in lingua italiana, <strong>di</strong> tutela sanitaria, <strong>di</strong><br />
sostegno psicologico ed educativo.<br />
Una volta ottenuto il permesso <strong>di</strong> soggiorno, avvio del percorso<br />
<strong>di</strong> seconda accoglienza, centrato sulla formazione<br />
professionale, ricerca <strong>di</strong> occupazione, inserimento in alloggio<br />
semiprotetto, fino al completo raggiungimento dell’autonomia<br />
personale, lavorativa, abitativa.<br />
Il rapporto con le famiglie ed i Paesi <strong>di</strong> origine delle ragazze<br />
accolte viene gestito sia autonomamente dalle strutture <strong>di</strong><br />
accoglienza, sia attraverso le associazioni preposte.<br />
Presentazione in questura della domanda <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno per motivi <strong>di</strong> protezione sociale, corredata del<br />
relativo programma; consulenza legale<br />
Attivazione strutture <strong>di</strong> rete per accoglienze emergenziali<br />
reperimento <strong>di</strong> alloggi ad in<strong>di</strong>rizzo segreto in grado <strong>di</strong><br />
accogliere dalle 10-15 donne che intendono uscire<br />
dall’esperienza <strong>di</strong> prostituzione coatta ed intraprendere un<br />
percorso <strong>di</strong> protezione sociale coa<strong>di</strong>uvato da un’équipe <strong>di</strong><br />
operatrici professioniste<br />
In<strong>di</strong>viduazione ambiti <strong>di</strong>versificati <strong>di</strong> accoglienza (famiglie -<br />
istituti religiosi - appartamenti finalizzati)<br />
sostegno relazionale<br />
attività educative/formative e <strong>di</strong> orientamento all’accesso ai<br />
servizi<br />
socializzazione e pratica <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana<br />
controlli e cure sanitarie, iscrizione al SSN<br />
Me<strong>di</strong>azione linguistico-culturale<br />
5
Interventi <strong>di</strong><br />
comunità<br />
Alfabetizzazione<br />
Seconda accoglienza -<br />
orientamento/accompagn<br />
amento<br />
Formazione<br />
professionale<br />
STRUMENTI PER LO<br />
SVILUPPO DI<br />
AUTONOMIA<br />
ACCOMPAGNAMENT<br />
O PERCORSI<br />
AUTONOMIA<br />
INSERIMENTO<br />
LAVORATIVO<br />
PROTETTO<br />
Sostegno psicologico ed<br />
educativo<br />
Tutela ed educazione<br />
sanitaria<br />
TUTELA LEGALE<br />
ATTIVITÀ DI<br />
MONITORAGGIO<br />
ATTRAVERSO<br />
L’UNITÀ DI STRADA<br />
assistenza legale<br />
Corsi in<strong>di</strong>vidualizzati gestiti dalle strutture attraverso al<br />
collaborazione <strong>di</strong> volontari<br />
Iscrizione ai Centri <strong>di</strong> Formazione Permanente per gli Adulti<br />
del territorio<br />
Iscrizione al collocamento, cooperative, agenzie<br />
Iscrizione a corsi <strong>di</strong> formazione<br />
Conoscenza e utilizzo dei servizi e degli spazi urbani<br />
Iscrizione e frequenza <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> formazione professionale;<br />
avvio contatti con le associazioni impren<strong>di</strong>toriali del<br />
territorio per la formazione lavoro (Associazioni<br />
Impren<strong>di</strong>tori villafrnchesi, Associazione Albergatori del<br />
Garda)<br />
Tirocini formativi, borse lavoro<br />
Patenti <strong>di</strong> guida<br />
Collegamento con gruppi informali del territorio (sport,<br />
tempo libero…)<br />
Convivenze guidate, tutoraggio e accompagnamento nella<br />
ricerca casa, nella stabilizzazione lavorativa, nel<br />
completamento delle pratiche amministrative, (reperimento<br />
passaporti, riconoscimento titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ecc.)<br />
Se necessario, l’Inserimento lavorativo può essere protetto e<br />
sostenuto attraverso la collaborazione con il Servizio<br />
Inserimento Lavorativo dell’ULSS 22; in ogni caso questa in<br />
questa fase ci si avvarrà delle reti territoriali (servizi sociali,<br />
associazioni) preposte allo scopo. Il percorso <strong>di</strong> inserimento<br />
lavorativo comprende l’elaborazione <strong>di</strong> un bilancio <strong>di</strong><br />
competenze, laboratori motivazionali, (ri)qualificazione<br />
professionale, avvio rapporti con cooperative sociali, mappatura<br />
e reperimento aziende, inserimento in azienda, attivazione <strong>di</strong><br />
borse <strong>di</strong> lavoro, formazione pratica in impresa.<br />
Colloqui in<strong>di</strong>vidualizzati, perio<strong>di</strong>ci con l’assistente sociale<br />
referente del caso<br />
Possibilità <strong>di</strong> accesso ai servizi pubblici <strong>di</strong> consulenza e sostgno<br />
psicologico (consultorio familiare)<br />
Invio e rapporto continuativo con l’ambulatorio Benessere<br />
Donna Straniera dell’ULSS 22, allo scopo <strong>di</strong> monitorare lo<br />
stato <strong>di</strong> salute della ragazza, e <strong>di</strong> costruire un percorso <strong>di</strong><br />
educazione e tutela della salute,<br />
In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un consulente e avvio <strong>di</strong> un rapporto<br />
continuativo legato al progetto oltre che alle singole<br />
situazioni<br />
Relazioni perio<strong>di</strong>che sullo sviluppo delle relazioni tra le<br />
donne che lavorano sulla statale 11 e gli abitanti delle<br />
zone maggiormente toccate dal problema.<br />
6
Realizzazione <strong>di</strong> un<br />
programma <strong>di</strong><br />
sensibilizzazione del<br />
territorio concordato tra<br />
i <strong>di</strong>versi soggetti coinvolti<br />
nel progetto e con il<br />
coinvolgimento <strong>di</strong><br />
referenti significatici sul<br />
territorio<br />
IPOTESI DI AVVIO DI<br />
UN PIANO DI<br />
INTERVENTO<br />
TERRITORIALE SUL<br />
FENOMENO<br />
COORDINATO DALLA<br />
PREFETTURA<br />
Azioni <strong>di</strong> network Raccordo ed integrazione<br />
dell’azione locale con<br />
quella provinciale,<br />
regionale, nazionale ed<br />
europea<br />
Integrazione delle <strong>di</strong>verse<br />
tipologie <strong>di</strong> intervento<br />
Interfaccia con i Paesi <strong>di</strong><br />
origine<br />
Organizzazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> incontri ed iniziative<br />
pubbliche in/formali con le istituzioni, l’associazionismo, i<br />
gruppi formali e informali, le scuole del territorio<br />
Incontri <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sul fenomeno 360° curati dai<br />
partecipanti al progetto<br />
Interventi <strong>di</strong> comunicazione sociale rivolte in particolare<br />
ai clienti.<br />
Utilizzo dei mass-me<strong>di</strong>a (giornali-TV...)<br />
Distribuzione materiale informativo<br />
Diffusione dei risultati<br />
Me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> comunità attraverso l’intervento delle unità<br />
<strong>di</strong> strada<br />
Inserimento del progetto, assieme ad altre progettualità<br />
collegate, relative alle fasce deboli (donne immigrate e<br />
minori) all’interno dell’Area Marginalità, nel Piano <strong>di</strong><br />
Zona in fase <strong>di</strong> presentazione<br />
Recepimento del progetto <strong>Artemide</strong> da parte della<br />
Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 22<br />
Coinvolgimento della Prefettura sull’ipotesi <strong>di</strong> un piano<br />
territoriale <strong>di</strong> intervento sul fenomeno della prostituzione<br />
e della tratta, a partire dalle attività <strong>di</strong> sensibilizzazione e<br />
informazione rivolte alla popolazione locale<br />
Continuazione delle attività del tavolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
istituzionale <strong>di</strong> sostegno al progetto comprendente<br />
rappresentanti <strong>di</strong>: Provincia, Comune, Prefettura, Forze<br />
dell’Or<strong>di</strong>ne, Azienda ULSS, i servizi pubblici e privati<br />
interessati al fenomeno<br />
Attivazione <strong>di</strong> partnership territoriali che riuniscano<br />
rappresentanti <strong>di</strong> agenzie pubbliche e private che svolgono<br />
ruoli-chiave nell’ambito delle politiche dell’inclusione sociolavorativa<br />
per la concertazione <strong>di</strong> politiche locali a favore del<br />
target;<br />
Sensibilizzare all’argomento gli/le agenti <strong>di</strong> cambiamento<br />
fondamentali;<br />
Stipula <strong>di</strong> protocolli d’intesa<br />
Organizzazione <strong>di</strong> seminari <strong>di</strong> scambio e <strong>di</strong> confronto con le<br />
realtà provinciali, regionali, nazionali ed europee che lavorano<br />
nel campo<br />
Azioni informative: presentazione del progetto e dei suoi<br />
risultati e creazione <strong>di</strong> canali comunicativi con le varie<br />
organizzazioni sociali (Enti pubblici - Forze dell’Or<strong>di</strong>ne -<br />
Magistratura - Movimenti <strong>di</strong> donne – Associazionismo sociale -<br />
Volontariato cattolico)<br />
Raccordo costante tra informazione, accoglienza, autonomia,<br />
inserimento socio-lavorativo, lavoro <strong>di</strong> comunità e <strong>di</strong> network<br />
Avvio <strong>di</strong> rapporti con i Paesi <strong>di</strong> origine delle ragazze, sia<br />
<strong>di</strong>rettamente, da parte delle strutture <strong>di</strong> accoglienza, <strong>di</strong>a<br />
attraverso le istituzioni ed associazioni preposte.<br />
7
ALLEGATO B<br />
PROVINCIA DI VERONA<br />
Assessorato ai Servizi Sociali<br />
Assessorato alle Politiche del Lavoro<br />
Commissione Pari Opportunità<br />
<strong>Progetto</strong> “<strong>Artemide</strong> 3”<br />
Analisi costi/benefici relativa alle finalizzazioni da perseguire specificando analiticamente la tipologia <strong>di</strong><br />
costo (personale, attrezzature, gestione, spese per inserimento lavorativo, spese <strong>di</strong> trasporto, produzione e<br />
<strong>di</strong>vulgazione materiale, altro) e la partecipazione al finanziamento da parte dell’ente proponente nella<br />
misura in<strong>di</strong>cata dall’art.25 del Regolamento <strong>di</strong> Attuazione del TU.<br />
1. Analisi costi/benefici<br />
Il costo del personale rappresenta il 30% costo totale. Le tariffe in<strong>di</strong>cate (nelle <strong>di</strong>versificate qualifiche<br />
professionali) sono tutte al <strong>di</strong> sotto dei parametri <strong>di</strong> congruità, grazie all’impiego <strong>di</strong> personale <strong>di</strong>pendente<br />
degli enti pubblici, garantendo così, oltre alla professionalità, la continuità e il collegamento degli<br />
interventi con l’intera rete dei servizio socio sanitari dell’azienda ULSS e con l’offerta istituzionale della<br />
Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> (sportello immigrati, attività <strong>di</strong> formazione, competenza madri nubili, ecc.). Il<br />
riferimento ai Servizi Territoriali e alle loro competenze, permette <strong>di</strong> contenere drasticamente il costo del<br />
personale.<br />
Non sono state previste spese <strong>di</strong> gestione, in quanto il progetto si inserisce sulla normale operatività <strong>di</strong><br />
servizi e strutture pubbliche, attivando e sostenendo per quanto necessario, l’intervento del privato<br />
sociale. Le strutture messe a <strong>di</strong>sposizione dalle Associazioni, lavorano forfetariamente, provvedendo in<br />
modo completo ed efficace alle necessità delle ragazze.<br />
Aumenta rispetto agli anni precedenti la spesa per l’inserimento socio-lavorativo. Il maggiore<br />
investimento in questo settore è reso necessario dal ri<strong>di</strong>mensionamento dei tempi <strong>di</strong> rilascio/rinnovo del<br />
permesso <strong>di</strong> soggiorno che permettono un precoce avvio al lavoro/stu<strong>di</strong>o. Questo centro <strong>di</strong> costo<br />
rappresenta complessivamente il 16,5% della spesa totale. Le attività istituzionali svolte da ULSS e<br />
Provincia costituiscono un’offerta aggiuntiva per il progetto, in termini <strong>di</strong> risorse umane ed economiche.<br />
La voce vitto alloggio e trasporto, 4,6 % comprende i conti delle fughe (pasti e pernottamenti),<br />
spostamenti verso città <strong>di</strong>verse, il rimborso delle spese <strong>di</strong> spostamento dei volontari per accompagnare le<br />
ragazze. Il calcolo tiene conto della peculiarità territoriale del progetto che riguarda più comuni della<br />
provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, e il numero cospicuo <strong>di</strong> accessi al progetto nel corso dei due anni precedenti.<br />
Per quanto riguarda la voce “Informazione” (pubblicazione e <strong>di</strong>vulgazione materiale) rappresenta<br />
soltanto il 1,8 % del costo totale, in quanto la rete strutturata tra servizi, associazioni, enti locali si avvale<br />
anche del coinvolgimento dei partner del progetto e dei normali canali comunicativi e informativi già<br />
attivi su altre tematiche, comunque trasversali al progetto “<strong>Artemide</strong> 3”.<br />
La voce “altro” si mantiene sul 47,1% e riguarda specificatamente: le rette forfettarie per le ragazze da<br />
inserire in programmi <strong>di</strong> protezione sociale ( max n.12 unità x n.12 mesi- x 700 mensili) gli interventi<br />
<strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> comunità ed un potenziamento dell’unità <strong>di</strong> strada per l’aggancio delle donne sul<br />
tema della salute e della protezione sociale e per il monitoraggio in loco. All’interno <strong>di</strong> questa voce è<br />
stato inserito un finanziamento per il patrocinio legale e per le spese me<strong>di</strong>che straor<strong>di</strong>narie.<br />
8
Analisi economica per Centri <strong>di</strong> Costo<br />
Centro <strong>di</strong> costo Importo Percentuale % Note<br />
Personale 85.224,20 30<br />
Attrezzature<br />
Gestione<br />
Inserimento lavorativo 47.000 16,5<br />
Vitto alloggio e trasporto 13.000 4,6<br />
Produzione e <strong>di</strong>vulg.mater 5.000 1,8<br />
Altro 133.800 47,1<br />
TOTALE COMPLESSIVO DEL PROGETTO 284.024,20<br />
Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, ULSS<br />
22 e Associazioni<br />
L’organizzazione del lavoro e la realizzazione <strong>di</strong> percorsi integrati hanno permesso <strong>di</strong> ottimizzare<br />
l’impiego delle risorse economiche ed umane. L’esercizio con<strong>di</strong>viso <strong>di</strong> funzioni e <strong>di</strong> responsabilità sul tema<br />
dello sfruttamento sessuale, da parte <strong>di</strong> istituzioni pubbliche e del privato sociale, ha stimolato importanti<br />
esiti:<br />
• si evitano i meccanismi <strong>di</strong> delega e <strong>di</strong> deresponsabilizzazione<br />
• aumenta la conoscenza e la coscienza sul problema da parte <strong>di</strong> tutti i partecipanti<br />
• si evita la sovrapposizione <strong>di</strong> interventi e attività con evidenti vantaggi sul piano della gestione delle<br />
risorse economiche ed umane (incremento <strong>di</strong> efficacia ed efficienza)<br />
• si evita la frammentazione e la <strong>di</strong>scontinuità nella realizzazione del progetto <strong>di</strong> protezione e reintegro<br />
sociale, attraverso una presa in carico globale della persona.<br />
Come <strong>di</strong> consueto molte delle azioni previste rientrano nelle normali competenze istituzionali sella Provincia<br />
e dell’Azienda ULSS 22, che vengono integrate con l’opera delle associazioni partner del progetto, secondo i<br />
principi <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà e collaborazione.<br />
2. Partecipazione al finanziamento da parte della Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> (comprendente<br />
anche le risorse messe a <strong>di</strong>sposizione dall’ULSS n. 22) nella misura in<strong>di</strong>cata dall’art.25<br />
del Regolamento <strong>di</strong> Attuazione del TU<br />
Costo complessivo del<br />
<strong>Progetto</strong><br />
Fondo Nazionale Lotta<br />
Tratta<br />
284.024,20 198.800 85.224,20<br />
70% 30%<br />
Cofinanziamento<br />
Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> *<br />
ULSS 22<br />
9
PROVINCIA DI VERONA<br />
Assessorato ai Servizi Sociali<br />
Assessorato alle Politiche del Lavoro<br />
Commissione Pari Opportunità<br />
ALLEGATO C: SOGGETTO PROPONENTE<br />
Natura e caratteristiche del soggetto proponente:<br />
<strong>Progetto</strong> “<strong>Artemide</strong> 3”<br />
La Commissione Pari Opportunità della Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, ha promosso l’iniziativa del progetto <strong>Artemide</strong><br />
già dal 2000 e continua a sostenerla con incontri istituzionali e interistituzionali inerenti la tematica della<br />
prostituzione e dell’inserimento formativo/lavorativo.<br />
L’Amministrazione Provinciale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> copre un territorio <strong>di</strong> 98 comuni; il decentramento<br />
istituzionale <strong>di</strong> questi ultimi anni, ha attribuito a questo Ente locale le competenze in materia <strong>di</strong><br />
collocamento lavorativo e <strong>di</strong> formazione professionale, oltre a quelle già attive da anni, quali servizi<br />
sociali, l’istruzione, la cultura, collocate all’interno dell’Area Area Servizi Persona e alla Comunità.<br />
Questa situazione ha determinato una vera e propria trasformazione nel rapporto utenza-ente pubblico,<br />
privilegiando la creazione <strong>di</strong> servizi innovativi a favore del citta<strong>di</strong>no per poter raggiungere il traguardo <strong>di</strong><br />
garantire a tutti istruzione, formazione, lavoro e servizi sociali.<br />
Servizi:<br />
Servizi sociali;<br />
Servizi politiche attive del lavoro con i Centri per l’Impiego e del Collocamento mirato per <strong>di</strong>sabili;<br />
Servizio Istruzione e cultura;<br />
Enti <strong>di</strong> Formazione Professionale;<br />
Servizio <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Informagiovani della provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>.<br />
Da marzo 2003 è attivo lo sportello immigrati finalizzato a favorire l’inserimento lavorativo dei lavoratori<br />
immigrati attraverso iniziative <strong>di</strong> accompagnamento al lavoro in rapporto alle esigenze del mercato del<br />
lavoro con particolare riguardo alla formazione e riqualificazione. Nello specifico:<br />
Da giugno 2003 a settembre si è attuato un corso per operatrici addette ai servizi rivolto a donne immigrate;<br />
È <strong>di</strong>sponibile una banca dati <strong>di</strong> lavoratrici straniere, in regola con le norme sul rilascio del permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno in cerca <strong>di</strong> occupazione in qualità <strong>di</strong> colf e badanti, con precedenti lavorativi documentati;<br />
Il servizio collabora con istituzioni, enti ed associazioni coinvolte in problematiche relative all’immigrazione<br />
al fine <strong>di</strong> concretizzare una rete sinergica che favorisca l’accesso ai servizi e l’integrazione attraverso<br />
l’inserimento lavorativo;<br />
Considerato che gli extracomunitari risultano in possesso <strong>di</strong> qualifiche a basso contenuto professionale<br />
(facchini, manovali e pulitori in genere) che non si coniugano in maniera sod<strong>di</strong>sfacente all’incontro<br />
domanda/offerta, il servizio intende porsi quale elemento <strong>di</strong> raccordo tra le esigenze dell’azienda e i<br />
lavoratori attraverso un’analisi comprensiva <strong>di</strong> variabili quali esame delle capacità professionali, autonomie<br />
linguistiche, <strong>di</strong> spostamenti e altre che se non in<strong>di</strong>rizzate potrebbero compromettere l’instaurazione del<br />
rapporto <strong>di</strong> lavoro, offrendo anche supporti formativi in raccordo con i Centri <strong>di</strong> Formazione Professionali<br />
Provinciali per la riqualificazione dei lavoratori extracomunitari.<br />
A partire dal I° <strong>di</strong>cembre 2003 sono stati assegnati alla Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> n. 39 Volontari <strong>di</strong> servizio civile,<br />
i quali opportunamente formati potranno collaborare per la realizzazione del progetto, ovvero inserendoli in<br />
alcune fasi della progettazione.<br />
Nel campo dell’immigrazione inoltre la Provincia interviene per minori riconosciuti da un solo genitore,<br />
tramite i propri Servizi Sociali e in stretta collaborazione con i Comuni: per l’anno 2004 nello specifico,<br />
sosterrà e i Comuni convenzionati, economicamente e tramite i propri servizi, che presenteranno iniziative<br />
<strong>di</strong> intervento in<strong>di</strong>viduali o collettivi che mirino al raggiungimento della autonomia <strong>di</strong> queste e atre tipologie<br />
10
<strong>di</strong> utenti, ovvero le fasce deboli della popolazione. (promuovendo dei cosri brevi <strong>di</strong> formazione, <strong>di</strong><br />
riqualificazione e <strong>di</strong> accompagnamento al lavoro).<br />
Dal gennaio 2002 la Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> ha sottoscritto un Accordo <strong>di</strong> Programma con la Regione e le<br />
Province, recepito con delibera del Consiglio provinciale n. 10 del 3/02/2002 per la “realizzazione <strong>di</strong><br />
iniziative <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> inserimento alloggiativi degli immigrati extracomunitari e degli emigrati <strong>di</strong><br />
ritorno”.<br />
La Provincia allo scopo ha presentato - per l’area alloggi - un programma <strong>di</strong> intervento in collaborazione<br />
con Comuni, Camera <strong>di</strong> Commercio, Agec, Ater, Assindustria, Collegio Costruttori E<strong>di</strong>li, organizzazioni<br />
sindacali e associazioni <strong>di</strong> volontariato che si occupano della materia, affidando la gestione dello stesso al<br />
CESTIM <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> (associazione <strong>di</strong> operatori sociali e culturali che si occupano a vario titolo, per obbligo<br />
professionale o per volontariato, degli immigrati e delle loro problematiche in ambiti <strong>di</strong>versi quali sindacato,<br />
servizi sociali e sanitari, scuola e università, redazioni dei giornali, uffici della pubblica amministrazione,<br />
cooperazione internazionale e associazionismo della solidarietà). Il progetto è stato inserito nella relazione<br />
revisionale e programmatica dell’Area Area Servizi Persona e alla Comunità del 2004.<br />
Per l’area formazione - si è attivata con i propri Centri <strong>di</strong> Formazione Professionale e con il CSA (ex<br />
Provve<strong>di</strong>torato agli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>).<br />
Sostiene economicamente progetti <strong>di</strong> formazione e accompagnamento per immigrati <strong>di</strong> associazioni che si<br />
pongano l’obiettivo della formazione e dell’accompagnamento lavorativo, in collaborazione con gli uffici<br />
della Provincia.<br />
La Provincia intende inoltre coinvolgere anche il Consiglio Territoriale per l’immigrazione della provincia<br />
<strong>di</strong> <strong>Verona</strong> istituito dal Prefetto <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> in data 13 maggio 2000 in ottemperanza al Decreto legislativo n.<br />
286/1998 e seguenti, in quanto è previsto il coinvolgimento degli Enti locali, delle associazioni <strong>di</strong><br />
volontariato, delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori <strong>di</strong> lavoro, che operano per il coor<strong>di</strong>namento e la<br />
promozione degli interventi da attuare a livello locale.<br />
Il Vice- Presidente nonchè Assessore alle Politiche Sociali, Antonio Pastorello, è stato nominato dal<br />
Prefetto <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> coor<strong>di</strong>natore della sottocommissione per il “settore alloggi e sanità” <strong>di</strong> tale Consiglio<br />
territoriale.<br />
A sostegno del progetto <strong>Artemide</strong> la Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> intende impegnare adeguate risorse, in termine <strong>di</strong><br />
personale e <strong>di</strong> strutture, come da piano finanziario allegato al progetto, oltre al supporto strutturale ed<br />
organizzativo necessario allo svolgimento delle attività.<br />
Firma del legale rappresentante<br />
Il Vice-Presidente della Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Pastorello Antonio<br />
11
Servizi Sociali - E-Mail: sociale@ulss22.ven.it<br />
ALLEGATO C.1<br />
Natura e caratteristiche del soggetto attuatore<br />
Regione Veneto<br />
Azienda U.L.S.S. n. 22<br />
Bussolengo<br />
L’Azienda ULSS n.22 comprende 37 Comuni a nord est della provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>; oltre ai compiti<br />
istituzionali, su delega dei comuni si occupa anche <strong>di</strong><br />
• Servizio Sociale <strong>di</strong> Base<br />
• Servizio Educativo Territoriale.<br />
• Servizi <strong>di</strong> tutela minorile<br />
• Servizio <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Socio Sanitario per Stranieri<br />
Nel campo dell’immigrazione in particolare questa ULSS ha attivato dal 1994 il Servizio <strong>di</strong><br />
Coor<strong>di</strong>namento Socio Sanitario per Stranieri che dal 1998 ha avviato il “<strong>Progetto</strong> <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>azione<br />
Interculturale” (finanziato ai sensi della legge 285/97), recepito e cofinanziato dall’Azienda per gli interventi<br />
<strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione relativi al Settore Sanitario (<strong>Progetto</strong> “L’ospedale parla la tua lingua”, che prevede la<br />
presenza <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atori interculturali nei reparti degli ospedali <strong>di</strong> Bussolengo e Isola della Scala per facilitare<br />
la comunicazione tra i pazienti stranieri e il personale sanitario).<br />
Per quanto riguarda l’ambito specifico della prostituzione, l’azienda ULSS n. 22 ha approvato una delibera<br />
denominata “BENESSERE DONNA STRANIERA” (delibera del Direttore Generale n.722 del 31/5/2002)<br />
all’interno della quale confluiscono i progetti Ambulatorio BDS (avviato dal 1995 dal Sert e consultorio<br />
familiare <strong>di</strong> Villafranca), <strong>Progetto</strong> TRENO e <strong>Progetto</strong> <strong>Artemide</strong> art. 18 (prima e seconda annualità),<br />
progetto Yemaja (LR 41/97 bando 2002), attraverso i quali l’ULSS, in collaborazione con altri enti e<br />
partner del privato sociale, offre assistenza sociale e sanitaria a donne prostitute, in un’ottica globale <strong>di</strong><br />
intervento che coinvolge servizi e territorio. In questo senso è risultato <strong>di</strong> fondamentale importanza l’aspetto<br />
organizzativo, centrato sulla integrazione delle risorse umane ed economiche, evitando sovrapposizioni e<br />
inutili <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>.<br />
Questi progetti si ricollegano e si integrano con altre iniziative dell’azienda ULSS 22: <strong>Progetto</strong> Adolescenti<br />
(accesso al consultorio familiare), progetto “Vado a vivere da sola” (DPR 309/90 – gruppo appartamento<br />
per adolescenti) e “Case per donne in <strong>di</strong>fficoltà” (legge 285/97) che hanno rappresentato un’offerta<br />
aggiuntiva per alcune specifiche situazioni, all’interno del circuito dei servizi per tutti.<br />
Per l’anno 2004 l’ULSS 22 è titolare <strong>di</strong> un nuovo progetto intitolato “Percorsi <strong>di</strong> empowerment per<br />
giovani vittime <strong>di</strong> sfruttamento e abuso sessuale” presentato ai sensi della L.R. 41/97 che finanzia<br />
interventi a favore delle vittime <strong>di</strong> violenza sessuale e sfruttamento e rivolto in modo specifico alle ragazze<br />
minorenni.<br />
Le attività previste dai vari progetti sono state attuate in modo coor<strong>di</strong>nato; ciò ha permesso <strong>di</strong> raccogliere ed<br />
aggregare nuove risorse sul territorio, sia in termini economici (progetto <strong>di</strong> inserimento lavorativo finanziato<br />
dalla provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> nell’ambito del progetto “<strong>Artemide</strong> 2”) sia in termini <strong>di</strong> opportunità (tirocini e<br />
borse lavoro, reperimento alloggi, accompagnamento nell’avvio dell’autonomia abitativa, ecc.) che si sono<br />
rivelati fondamentali nella fase dell’avvio della vita autonoma delle ragazze in <strong>di</strong>missione dal progetto.<br />
Questi nuovi soggetti, cooperativa e associazioni del territorio, ma anche privati citta<strong>di</strong>ni, si sono ora<br />
aggiunti come partner nella nuova annualità del progetto.<br />
12
L’impianto organizzativo, l’attività <strong>di</strong> monitoraggio che dura da due anni, la collaborazione/ coor<strong>di</strong>namento<br />
tra enti pubblici e privato sociale e l’integrazione tra enti e servizi <strong>di</strong>versi sia nella gestione dei casi (prassi<br />
consolidate), sia nell’attività <strong>di</strong> network (coor<strong>di</strong>namento operativo e istituzionale), rappresentano elementi <strong>di</strong><br />
qualità rispetto al buon esito dei progetti precedenti, ma anche una solida base <strong>di</strong> partenza per la progettualità<br />
attuale.<br />
Questi progetti nella loro articolazione generale verranno recepiti nel Piano <strong>di</strong> Zona dei Servizi Sociali che<br />
verrà presentato a breve all’approvazione della Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 22, all’interno <strong>di</strong> una<br />
specifica area “marginalità sociale”, in modo da permettere una organizzazione migliore delle risorse<br />
economiche, strutturali ed umane, rispetto a fenomeni che emergono in modo sempre più drammatico.<br />
A sostegno del progetto <strong>Artemide</strong> 3 l’ULSS 22 intende impegnare come <strong>di</strong> consueto adeguate risorse, oltre<br />
al supporto strutturale ed organizzativo necessario allo svolgimento delle attività.<br />
Oltre a ciò rimane a <strong>di</strong>sposizione la rete dei servizi socio sanitari del territorio (<strong>di</strong>stretti, consultori familiari,<br />
servizi sociali <strong>di</strong> base, ospedali ecc.) che si è <strong>di</strong>mostrata preziosa nell’accompagnare le ragazze in <strong>di</strong>missione<br />
dai programmi <strong>di</strong> protezione sociale.<br />
IL DIRETTORE GENERALE<br />
Azienda ULSS n. 22<br />
Dott. Renato Piccoli<br />
13
ALLEGATO D<br />
PROVINCIA DI VERONA<br />
Assessorato ai Servizi Sociali<br />
Assessorato alle Politiche del Lavoro<br />
Commissione Pari Opportunità<br />
Co<strong>di</strong>ce (da compilare da parte della Commissione)<br />
Sezione 1 : Dati generali del progetto<br />
1.1 Titolo del progetto<br />
<strong>Progetto</strong> “<strong>Artemide</strong> 3”<br />
Modulo per la presentazione del progetto<br />
<strong>Artemide</strong> 3 – programmi <strong>di</strong> assistenza e <strong>di</strong> integrazione sociale art.18<br />
1.2 Durata del progetto<br />
Mesi : |_1_|_2_|<br />
1.3 Sommario del progetto<br />
Descrizione riassuntiva (max 20 righe) delle caratteristiche del progetto : obiettivi, popolazione,<br />
bersaglio, metodologia, effetti attesi<br />
Con i primi due anni <strong>di</strong> lavoro è stato possibile mettere a regime i meccanismi per la presa in carico delle<br />
donne: la rete <strong>di</strong> lavoro tiene sia via or<strong>di</strong>naria che in emergenza (retate, arrivi improvvisi, ecc.) e riesce a<br />
sviluppare percorsi significativi nella <strong>di</strong>rezione del protagonismo sociale (basso tasso <strong>di</strong> abbandono). Le<br />
oggettive <strong>di</strong>fficoltà legate anche allo sviluppo del mercato del lavoro e a quello abitativo, determinano un<br />
allungamento dei tempi <strong>di</strong> presa in carico necessari per concretizzare percorsi reali <strong>di</strong> autonomia<br />
personale, lavorativa abitativa in modo da garantire la tenuta del programma <strong>di</strong> integrazione sociale.<br />
L’esperienza in corso spinge ora ad aprire nuovi scenari, interfacciando in modo sempre più incisivo la<br />
comunità locale. Vari sono i segni <strong>di</strong> sofferenza del territorio rispetto ad un problema in costante<br />
aumento: clienti ed ex clienti che si rivolgono ai servizi o al centro <strong>di</strong> ascolto, ma anche genitori,<br />
insegnanti e amministratori preoccupati per l’impatto socio educativo del fenomeno sulle giovani<br />
generazioni (l’esercizio della prostituzione avviene in zone molto visibili, centrali per le vie <strong>di</strong><br />
comunicazione dei paesi). Oltre a ciò il monitoraggio continuativo del territorio, l’approfon<strong>di</strong>rsi della<br />
conoscenza e della collaborazione tra i soggetti interessati, hanno confermato l’immagine <strong>di</strong> una<br />
situazione ad altissima complessità. In particolare è emersa la <strong>di</strong>mensione “extraterritoriale” del<br />
fenomeno della prostituzione in questo territorio “non luogo”, originata dal sovrapporsi <strong>di</strong> competenze a<br />
livello locale, in vari ambiti (amministrazione provinciale e amministrazioni comunali, gestione della<br />
viabilità, piani <strong>di</strong> sviluppo urbanistico, turismo, sviluppo agricolo, industriale, ecc) che hanno come<br />
principale arteria la statale 11. L’effetto sembra essere una generale rimozione dei livelli <strong>di</strong> responsabilità<br />
in<strong>di</strong>viduale e collettiva rispetto a meccanismi <strong>di</strong> collusione e sfruttamento indotto sul fenomeno<br />
prostituzione. Questa situazione richiede una forte coesione nel perseguire obiettivi con<strong>di</strong>visi tra i<br />
soggetti interessati, perciò nel nuovo progetto centrale è la proposta <strong>di</strong> avviare un piano territoriale <strong>di</strong><br />
intervento a 360°, con il coinvolgimento della Prefettura, della conferenza <strong>di</strong> Sindaci dell’ULSS22, delle<br />
Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, dei gruppi e associazioni del territorio<br />
14
Sezione 2 : Soggetti Partecipanti<br />
2.1 Soggetto proponente<br />
Nome : Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Ragione Sociale : Ente Locale<br />
Tipologia: Ente Locale<br />
Sede Legale : Via S. Maria Antica n. 1 città : <strong>Verona</strong><br />
In<strong>di</strong>rizzo : Via S. Maria Antica n. 1 città : <strong>Verona</strong><br />
Tel : 045.808.86.11<br />
Fax : 045.808.87.63<br />
Email : urp@provincia.vr.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale / Partita IVA : 00654810233<br />
Rappresentante Legale : Vice Presidente<br />
Cognome e Nome : Pastorello Antonio<br />
Tel : 045.808.86.09<br />
2.2 Eventuali soggetti attuatori<br />
Nome : Azienda ULSS n.22<br />
Ragione Sociale : Azienda ULSS<br />
Tipologia: Azienda ULSS<br />
Sede Legale : Via Citella, 50 - Villa Spinola città : Bussolengo (VR)<br />
In<strong>di</strong>rizzo : Via Citella n. 50, città : 37012 Bussolengo (VR)<br />
Tel : 045.676.93.11<br />
Fax : 045.676.93.44<br />
Email : pgiavoni@ulss22.ven.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale / Partita IVA : 22576210237<br />
Rappresentante Legale : Direttore Generale<br />
Cognome e Nome : Dott. Piccoli Renato<br />
Tel : 045.676.93.11<br />
(da ripetersi per ciascun ente gestore)<br />
15
2.3 Altri soggetti partecipanti<br />
RETE LOCALE<br />
Nome : Comune <strong>di</strong> Bussolengo<br />
Ragione Sociale : Ente Locale<br />
Tipologia: Ente Locale<br />
Sede Legale : Piazza Nuova 14 città: Bussolengo<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Piazza XXVI Aprile città: 37012 Bussolengo<br />
Tel : 045.676.99.00<br />
Fax : 045.675.45.12<br />
Email : protocollo@comune.bussolengo.vr.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale / Partita IVA : 00268250230<br />
Rappresentante Legale : Sindaco<br />
Cognome e Nome : Mazzi Alviano<br />
Tel : 045.676.99.10<br />
Nome : Comune <strong>di</strong> Sona<br />
Ragione Sociale : Ente Locale<br />
Tipologia: Ente Locale<br />
Sede Legale : Piazza Roma, n.1 città : Sona<br />
In<strong>di</strong>rizzo : Piazza Roma, n.1 città : 37060 Sona (<strong>Verona</strong>)<br />
Tel : 045.609.12.00<br />
Fax : 045.609.12.85<br />
Email : info@comune.sona.vr.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale /Partita IVA : 00500760236<br />
Rappresentante Legale : Sindaco<br />
Cognome e Nome : Bonometti Flavio<br />
Tel : 045.609.12.00<br />
Nome : Comune <strong>di</strong> Castelnuovo del Garda<br />
Ragione Sociale : Ente Locale<br />
Tipologia: Ente Locale<br />
Sede Legale : Piazza degli Alpini, n. 4 città: Castelnuovo del Garda<br />
In<strong>di</strong>rizzo : Piazza degli Alpini, n. 4 città: 37014 Castelnuovo del Garda (<strong>Verona</strong>)<br />
Tel : 045.757.01.48<br />
Fax : 045.645.02.58<br />
Email : comune.castelnuovodg@libero.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale / Partita IVA : 00667270235<br />
Rappresentante Legale : Sindaco<br />
Cognome e Nome : Emanuelli Fer<strong>di</strong>nando<br />
Tel : 045.830.06.77<br />
Nome : Comune <strong>di</strong> Lazise<br />
Ragione Sociale : Ente Locale<br />
Tipologia: Ente Locale<br />
Sede Legale : Piazza Vittorio Emanuele città : Lazise<br />
In<strong>di</strong>rizzo : Piazza Vittorio Emanuele città : 37017 Lazise<br />
Tel : 045.644.51.11<br />
Fax : 045.758.07.22<br />
Email :<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale /Partita IVA : 00413860230<br />
Rappresentante Legale : Sindaco<br />
Cognome e Nome : Franceschini Renzo<br />
Tel : 045.644.51.11<br />
16
Nome : Comune <strong>di</strong> Peschiera<br />
Ragione Sociale : Ente Locale<br />
Tipologia: Ente Locale<br />
Sede Legale : Piazzale Betteloni, n.3 città : Peschiera<br />
In<strong>di</strong>rizzo : Piazzale Betteloni, n.3 città : 37019 Peschiera<br />
Tel : 045.640.06.00<br />
Fax : 045.755.29.01<br />
Email : peschiera.segreteria@libero.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale /Partita IVA : 00245430236<br />
Rappresentante Legale : commissario straor<strong>di</strong>nario<br />
Cognome e Nome : Laganà Maria Rosaria<br />
Tel : 044.640.06.00<br />
Nome : <strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong><br />
Ragione Sociale : Associazione <strong>di</strong> Carità S. Zeno onlus<br />
Tipologia: Associaz. Volontariato<br />
Sede Legale : L.ge Matteotti n.8 città : <strong>Verona</strong><br />
In<strong>di</strong>rizzo : L.ge Matteotti , n.8 città : 37126 <strong>Verona</strong><br />
Tel : 045.830.06.77<br />
Fax : 045.838.81.81<br />
Email : caritasvr@caritas.vr.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale /Partita IVA : 03071290237<br />
Rappresentante Legale : Presidente<br />
Cognome e Nome : Don Giovanni Biondaro<br />
Tel : 045.830.06.77<br />
Nome : Cooperativa Sociale arl onlus Comunità dei Giovani<br />
Ragione Sociale : Cooperativa Sociale ONLUS<br />
Tipologia: Coop.sociale<br />
Sede Legale : Via Moschini n.3 città : <strong>Verona</strong><br />
In<strong>di</strong>rizzo : via Moschini n.3 città : 37129 <strong>Verona</strong><br />
Tel : 045.91.81.68<br />
Fax : 045.83.40.931<br />
Email : cdg.centro@libero.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale / Partita IVA : 03046640235<br />
Rappresentante Legale : Presidente<br />
Cognome e Nome : Picotti Luca<br />
Tel : 045.831.00.70<br />
Nome : Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII<br />
Ragione Sociale : Associazione<br />
Tipologia: Ente ecclesiastico<br />
Sede Legale : Via Mameli n.1 città : 47900 Rimini<br />
In<strong>di</strong>rizzo : Via Bruno Menini n.6 città : 37048 S. Pietro <strong>di</strong> Legnago (VR)<br />
Tel : 0442.26.657<br />
Fax : 0442.26.738<br />
Email : segz.verona@apg23.org<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale : 00310810221 Partita IVA : 01433850409<br />
Rappresentante Legale : Presidente<br />
Cognome e Nome : Don Oreste Benzi<br />
Tel : 0541.54.719<br />
Nome : Nefertari<br />
Ragione Sociale : Associazione <strong>di</strong> Volontariato ONLUS<br />
Tipologia: Associaz. Volontariato<br />
Sede Legale : Via Lore n.13 città : Cerro Veronese<br />
In<strong>di</strong>rizzo : Via Lore n.13 città : <strong>Verona</strong><br />
17
Tel : 045. 862.25.58<br />
Fax : 045. 86.25.200<br />
Email : stellabianca@freemail.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale : 93149070232 Partita IVA :<br />
Rappresentante Legale : Presidente<br />
Cognome e Nome : Montresor Silvana<br />
Tel : 045.862.2558<br />
Nome : Cooperativa Sociale Spazio Aperto a R.L.<br />
Ragione Sociale : cooperativa sociale<br />
Tipologia: cooperativa<br />
Sede Legale : via dei Gesuiti n.3 città : 37060 Sona (VR)<br />
In<strong>di</strong>rizzo : via P. Vassanelli n. 11 città : 37012 Bussolengo (VR)<br />
Tel : 045.715.69.01<br />
Fax : 045.715.69.02<br />
Email : spazioap@tin.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale : 02466410236 Partita IVA :<br />
Rappresentante Legale : Presidente<br />
Cognome e Nome : Zanoni Clau<strong>di</strong>o<br />
Tel : 045.715.69.01<br />
Nome : Associazione Comunità <strong>di</strong> Emmaus<br />
Ragione Sociale : associazione<br />
Tipologia: onlus<br />
Sede Legale : Località Emmaus n.1 città : 37069 Villafranca (VR)<br />
In<strong>di</strong>rizzo : Località Emmaus n.1 città : 37069 Villafranca (VR)<br />
Tel : 045.633.70.69<br />
Fax : 045.630.21.74<br />
Email :<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale : 01812490231 Partita IVA :<br />
Rappresentante Legale : presidente<br />
Cognome e Nome : Fior Enzo<br />
Tel : 045.633.70.69<br />
Nome : Associazione Madamadorè<br />
Ragione Sociale : Onlus<br />
Tipologia: associazione volontariato<br />
Sede Legale : via Broglio n.32 città : Colognola ai Colli (VR)<br />
In<strong>di</strong>rizzo : via Broglio n.32 città : Colognola ai Colli (VR)<br />
Tel : 045.615.17.73<br />
Fax :<br />
Email : ass.madamadore@libero.it<br />
Co<strong>di</strong>ce fiscale : 9314069036 Partita IVA :<br />
Rappresentante Legale : presidente<br />
Cognome e Nome : Zordan Marta<br />
Tel : 045.615.17.73<br />
Regione Carabinieri Veneto<br />
Comando <strong>di</strong> Compagnia <strong>di</strong> Peschiera del Garda<br />
Nucleo Operativo<br />
Regione Carabinieri Veneto<br />
Comando <strong>di</strong> Compagnia <strong>di</strong> Villafranca<br />
Nucleo Operativo<br />
Questura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Squadra Mobile<br />
18
RETE DI COORDINAMENTO DEL TRIVENETO<br />
Nome: COMUNE DI MOGLIANO VENETO - Assessorato alle Pari Opportunità<br />
Ragione Sociale: Ente Locale<br />
Sede Legale: COMUNE DI MOGLIANO VENETO (TV) città: Mogliano Veneto (TV)<br />
In<strong>di</strong>rizzo: P.zza Caduti, 8 città: Mogliano Veneto (TV)<br />
Tel: 041 5930600<br />
Fax: 041 5930699<br />
E-mail: politiche.sociali@comune.mogliano-veneto.tv.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 00565860269 Partita IVA: 00476370267<br />
Rappresentante Legale: Sindaco<br />
Cognome e Nome: Bottacin Diego<br />
Tel: 041 5930600<br />
Nome: COMUNE DI PADOVA – Settore Servizi Sociali<br />
Ragione Sociale: Ente Locale<br />
Sede Legale: Via del Municipio, 1 città: Padova<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via del Carmine, 1 città: Padova<br />
Tel: 049 8205915 - 8205920<br />
Fax: 049 8205950 - 8205902<br />
E-mail: ferran<strong>di</strong>noa@comune.padova.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 00644060287 Partita IVA:<br />
Rappresentante Legale: Capo Settore Servizi Sociali<br />
Cognome e Nome: Panizzolo Lorenzo<br />
Tel: 049 8205936<br />
Nome: COMUNE DI ROVERETO – Servizio Attività Sociali<br />
Ragione Sociale: Ente Locale<br />
Sede Legale: Piazza Podestà, 11 città: Rovereto (TN)<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Largo Camera <strong>di</strong> commercio, 5 città: Rovereto (TN)<br />
Tel: 0464 452135<br />
Fax: 0464 452361<br />
E-mail: servizisociali@comune.rovereto.tn.it<br />
CunialAurelio@comune.rovereto.tn.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 00125390229 Partita IVA:<br />
Rappresentante Legale: Sindaco<br />
Cognome e Nome: Maffei Roberto<br />
Tel: 0464 452135<br />
Nome: COMUNE DI TRENTO – Servizio Attività Sociali<br />
Ragione Sociale: Ente Locale<br />
Sede Legale: Via Belenzani, 19 città: Trento<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via Belenzani, 19 città: Trento<br />
Tel: 0461 884111<br />
Fax: 0461 884497<br />
E-mail: sindaco@comune.trento.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 00355870221 Partita IVA: 00355870221<br />
Rappresentante Legale: Assessore<br />
Cognome e Nome: De Torre Maria Letizia<br />
Tel: 0461 884111<br />
Nome: COMUNE DI VENEZIA – Assessorato alle Politiche Sociali<br />
Ragione Sociale: Ente Locale<br />
Sede Legale: COMUNE DI VENEZIA – Ca’ Farsetti, San Marco n. 4136 città: Venezia<br />
In<strong>di</strong>rizzo operatvo: Via Pio X° 4 città: Mestre - Venezia<br />
Tel: 041 5042374<br />
Fax: 041 981988<br />
E-mail: cpvenezia@libero.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: Partita IVA: 00339370272<br />
Rappresentante Legale: Assessore alle Politiche Sociali<br />
Cognome e Nome: Caccia Giuseppe<br />
Tel: 041 2749629<br />
19
Nome: COMUNE DI VERONA – Area Servizi Sociali ed Educativi Servizi Tutela Minori e Politiche<br />
dell’Accoglienza<br />
Ragione Sociale: Ente Locale<br />
Sede Legale: P.zza Bra, 1 città: <strong>Verona</strong><br />
In<strong>di</strong>rizzo: P.zza Bra, 1 città: <strong>Verona</strong><br />
Tel: 045 8078351- 8078363 - 8078343<br />
Fax: 045 8077362<br />
E-mail: minori.accoglienza@comune.verona.it (Molon Stefano)<br />
Daniela_Liberati@comune.verona.it (Liberati Daniela)<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 00215150236 Partita IVA: 00215150236<br />
Rappresentante Legale: Sindaco<br />
Cognome e Nome: Zanotto Paolo<br />
Tel: 045 8077111<br />
Nome: COMUNE DI VICENZA – Assessorato agli Interventi Sociali – Settore Famiglia e Minori<br />
Ragione Sociale: Ente Locale<br />
Sede Legale: Palazzo Trissino città: Vicenza<br />
In<strong>di</strong>rizzo: C.so Palla<strong>di</strong>o, 98 città: Vicenza<br />
Tel: 0444 222560 - 222580<br />
Fax: 0444 222574<br />
E-mail: lacarovana@comune.vicenza.it (Cuneo Annamaria)<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 00516890241 Partita IVA: 00516890241<br />
Rappresentante Legale: Sindaco<br />
Cognome e Nome: Hüllweck Enrico<br />
Tel: 0444 222560<br />
Nome: PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO –<br />
Assessorato al Personale Sanità e Servizio Sociale<br />
Ragione Sociale: Provincia Autonoma <strong>di</strong> Bolzano – Alto A<strong>di</strong>ge<br />
Sede Legale: C.so Libertà, 23 città: 39100 Bolzano<br />
In<strong>di</strong>rizzo: C.so Libertà, 23 città: 39100 Bolzano<br />
Tel: 0471 411555 - 411556<br />
Fax: 0471 411599<br />
E-mail: otto.saurer@provincia.bz.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: Partita IVA: 00390090215<br />
Rappresentante Legale: Assessore al Personale Sanità e al Servizio Sociale<br />
Cognome e Nome: Saurer Otto<br />
Tel:<br />
Nome: CENTRO CARITAS DELL’ARCIDIOCESI DI UDINE<br />
Ragione Sociale: onlus<br />
Sede Legale: Via Treppo, 3 città: U<strong>di</strong>ne<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via Treppo, 3 città: U<strong>di</strong>ne<br />
Tel: 0432 414502<br />
Fax: 0432 511838<br />
E-mail: uff.caritas@u<strong>di</strong>ne.chiesacattolica.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 94015330304 Partita IVA:<br />
Rappresentante Legale: Presidente<br />
Cognome e Nome: Don Luigi Gloazzo<br />
Tel: 0432 414502<br />
Nome: COMITATO PER I DIRITTI CIVILI DELLE PROSTITUTE<br />
Ragione Sociale: Associazione senza scopo <strong>di</strong> lucro<br />
Sede Legale: Via del Bruson, 7 città: Azzano Decimo (PN)<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via del Bruson, 7 città: Azzano Decimo (PN)<br />
Tel: 0434 646678<br />
Fax: 0434 646678<br />
E-mail: lucciole@iol.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 91004830930 Partita IVA:<br />
Rappresentante Legale: Presidente dell’Associazione<br />
Cognome e Nome: Corso Carla<br />
Tel: 3355400983<br />
20
Nome: COOPERATIVA NUOVO VILLAGGIO<br />
Ragione Sociale: Società Cooperativa a Responsabilità Limitata<br />
Sede Legale: Via Pierobon, 13/A città: Padova<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via del Commissario, 42 città: Padova<br />
Tel: 049 8808014<br />
Fax: 049 8829483<br />
E-mail: nuovovillaggio@tin.it<br />
nuovovillaggio@libero.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 01440110284 Partita IVA: 01440110284<br />
Rappresentante Legale: Presidente<br />
Cognome e Nome: Trabuio Maurizio<br />
Tel: 049 8808014<br />
Nome: ASSOCIAZIONE MIMOSA<br />
Ragione Sociale: Associazione <strong>di</strong> volontariato onlus<br />
Sede Legale: via Falloppio, 39 città: Padova<br />
In<strong>di</strong>rizzo: via Falloppio, 39 città: Padova<br />
Tel: 049 8752638<br />
Fax: 049 8752638<br />
E-mail: associazionemimosa@libero.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 92103390289 Partita IVA:<br />
Rappresentante Legale: Presidente<br />
Cognome e Nome: Guiotto Paolo<br />
Tel: 335 7814466<br />
Nome: ASSOCIAZIONE WELCOME<br />
Ragione Sociale: Associazione <strong>di</strong> volontariato onlus<br />
Sede Legale: Via Guizza, 205 città: Padova<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via della biscia, 32 città: Padova<br />
Tel: 049 8726725<br />
Fax: 049 8726725<br />
E-mail: associazione.welcome@virgilio.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 90007220289 Partita IVA:<br />
Rappresentante Legale: Presidente<br />
Cognome e Nome: Carraretto Diega<br />
Tel: 335 5619658<br />
Nome: CASA DI ACCOGLIENZA DOMUS NOSTRA<br />
Ragione Sociale: Ente morale<br />
Sede Legale: Via Ciar<strong>di</strong>, 34 città: Quinto <strong>di</strong> Treviso (TV)<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via Ciar<strong>di</strong>, 34 città: Quinto <strong>di</strong> Treviso (TV)<br />
Tel: 0422 379047<br />
Fax: 0422 379047<br />
E-mail: domusnostra@libero.it<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale: 00594320269 Partita IVA:<br />
Rappresentante Legale: Responsabile<br />
Cognome e Nome: Canovi Elena<br />
Tel: 0422 379047<br />
21
Sezione 3 : Descrizione del progetto<br />
3.1 Contesto Locale<br />
Descrizione del territorio nel quale si rilevano fenomeni che includono interventi <strong>di</strong> protezione<br />
sociale (max 10 righe)<br />
Nei primi due anni <strong>di</strong> progetto sono state accolte ca. 50 ragazze, prevalentemente su segnalazione dei<br />
Carabinieri <strong>di</strong> Peschiera e della Squadra Mobile <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>. Il numero così elevato e le osservazioni incrociate<br />
tra i partecipanti al progetto testimoniano una situazione grave: questo territorio si caratterizza per una forte<br />
presenza e il continuo ricambio. Altro elemento emerso è la sovraterritorialità del fenomeno, sia perché<br />
l’esercizio della prostituzione avviene in modo <strong>di</strong>ffuso (anche se non così evidente) sul territorio (locali,<br />
appartamenti ecc.), sia perchè le donne sono <strong>di</strong>slocate abitativamente in vari comuni, mentre l’esposizione<br />
massiccia si evidenzia sulla statale 11 e arterie laterali.<br />
I 5 paesi coinvolti sono <strong>di</strong>slocati a ridosso della statale; in questo modo l’attività <strong>di</strong> donne e clienti è<br />
continuativamente a contatto con la vita quoti<strong>di</strong>ana delle persone (scuole, negozi, bar, fermate degli autobus<br />
ecc.). Ciò sta generando situazioni <strong>di</strong> forte tensione sia sul piano dell’or<strong>di</strong>ne pubblico, ma anche su un piano<br />
più propriamente sociale ed educativo, rispetto alle fasce <strong>di</strong> popolazione più giovani.<br />
Descrizione dei fenomeni locali, attraverso cui i suddetti problemi si manifestano (max 10 righe)<br />
La presenza <strong>di</strong> prostitute continua a caratterizzare la zona della statale 11 con andamento stagionale (aumento<br />
dei clienti nella stagione turistica) e <strong>di</strong>versificato (picchi <strong>di</strong> presenze in orario serale/notturno e nei fine<br />
settimana). Il conseguente flusso <strong>di</strong> traffico, in transito tra <strong>Verona</strong>, Brescia e Trento, crea problemi alla<br />
circolazione con frequenti incidenti. Le abitazioni e i negozi dei paesi a ridosso della statale subiscono pesanti<br />
fasti<strong>di</strong> dalla presenza delle donne e dei clienti (atti osceni, <strong>di</strong>sturbo della quiete pubblica, precarietà delle<br />
con<strong>di</strong>zioni igieniche, atti <strong>di</strong> violenza nei confronti delle prostitute) che sono presenti in vari orari del giorno e<br />
della notte. Ultimamente si assiste ad una crescente insofferenza da parte della popolazione locale, e ad un<br />
aumento dell’aggressività delle donne che “assaltano” automobilisti e passanti, mentre il continuo ricambio<br />
delle ragazze (soprattutto rumene e moldave, mentre le ragazze nigeriane sono stabili nelle loro postazioni,<br />
anche se per lo più abitano in territori vicini) alimenta uno stato <strong>di</strong> continua tensione, obbligando ad un<br />
monitoraggio stretto e continuativo. La presenza in alcuni casi <strong>di</strong> minorenni è già stata segnalata e presa in<br />
carico dai servizi sociali secondo gli obblighi <strong>di</strong> legge. Poco rilevante, ma comunque da considerare per la<br />
drammaticità delle situazioni umane è la presenza <strong>di</strong> transessuali (autolesionismo, depressione, abuso <strong>di</strong><br />
sostanze, suici<strong>di</strong>).<br />
Quale contributo vuole offrire il seguente progetto alla soluzione dei suddetti problemi (max 10<br />
righe)<br />
Questo progetto vuole potenziare l’attivazione in modo sinergico delle risorse del territorio<br />
- nella elaborazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> protezione e integrazione sociale<br />
- nell’esercizio con<strong>di</strong>viso delle responsabilità e delle funzioni sul delicato tema del contrasto alla prostituzione<br />
a livello locale.<br />
La Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> e l’Azienda ULSS 22, con la collaborazione dei partners del progetto intendono<br />
proseguire e potenziare le azioni <strong>di</strong> tutela e promozione delle donne vittime <strong>di</strong> tratta. Oltre ciò si evidenzia la<br />
necessità <strong>di</strong> coinvolgere la Prefettura per avviare una azione istituzionale con<strong>di</strong>visa e coor<strong>di</strong>nata tra, Enti<br />
locali, Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, Associazioni e gruppi a livello locale, che produca un piano territoriale <strong>di</strong> intervento<br />
sul fenomeno, a partire da attività <strong>di</strong> sensibilizzazione e informazione che rendano la comunità locale<br />
consapevole dei meccanismi <strong>di</strong> funzionamento del fenomeno, dei vari livelli <strong>di</strong> responsabilità e <strong>di</strong> possibilità<br />
<strong>di</strong> intervento.<br />
22
3.2 Evidenze <strong>di</strong> efficacia dell’intervento proposto<br />
In<strong>di</strong>care i riferimenti bibliografici relativi e la tipologia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o da cui derivano tali evidenze :<br />
ricerche- azioni territoriali<br />
stu<strong>di</strong> “ad_hoc” settoriali<br />
esperienze precedenti<br />
- altro (specificare)<br />
Se non è <strong>di</strong>sponibile alcuna evidenza <strong>di</strong> efficacia, in<strong>di</strong>care come si intende valutarla (max 10 righe)<br />
ricerche- azioni territoriali:<br />
MALUCCELLI L., PAVARINI M. (a cura <strong>di</strong>), Rimini e la prostituzione. Ricerca-azione per una progressiva<br />
civilizzazione dei rapporti tra città e prostituzione <strong>di</strong> strada, Rimini, 1996, (internet)<br />
CASTELLI V., "Progettare nell'ambito della prostituzione", relazione presentata al Workshop residenziale<br />
"Ricerca - Progettazione - Valutazione", organizzato da Comune <strong>di</strong> Bologna e Regione Emilia-<br />
Romagna (Ricerca, intervento e comunicazione nel campo della prostituzione <strong>di</strong> strada), Bologna, 18-<br />
19-20 novembre 1997, (Internet )<br />
Stu<strong>di</strong> prodotti dal CE.ST.IM. (Centro Stu<strong>di</strong> Immigrazione) sullo sviluppo del fenomeno immigrazione nel<br />
contesto veronese; relazione primo semestre 2002 dell’attività dello “Spazio Donna Straniera “ dell’<br />
Az. ULSS 20 <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>.<br />
Rapporti semestrali sull’andamento del progetto <strong>Artemide</strong> 1 e 2<br />
stu<strong>di</strong> “ad_hoc” settoriali:<br />
ON THE ROAD, Prostituzione e Tratta. Manuale <strong>di</strong> intervento sociale, Franco Angeli, 2002.<br />
COMUNE DI ROMA, CRISTINA MINGUZZI, Il futuro Possibile. Tratta delle donne, inserimento sociale,<br />
lavoro, Parsec 2002.<br />
REGIONE DEL VENETO, Diritti umanitari e traffico <strong>di</strong> persone a scopo <strong>di</strong> sfruttamento sessuale:dallo<br />
scenario internazionale all’intervento locale, Azienda USL 16, 2003.<br />
CNCA, Corpi a tratta, Il mercato della nuova prostituzione in Italia, E<strong>di</strong>zioni La Meri<strong>di</strong>ana, 2003.<br />
Esperienze precedenti:<br />
<strong>Progetto</strong> “Ambulatorio Benessere Donna Straniera” C. SMACCHIA, P.PAON: Legislazione, counselling<br />
e assistenza sanitaria per prostitute immigrate, in: (a cura <strong>di</strong> E. BRAVI e G: SERPELLONI): HIV e<br />
Counselling, Regione Veneto, E<strong>di</strong>zioni "La Grafica", 1999<br />
<strong>Progetto</strong> <strong>Artemide</strong> 1 e 2 – programmi <strong>di</strong> assistenza e integrazione sociale<br />
<strong>Progetto</strong> Yemaja – L.R. 41/97 per l’anno 2003<br />
<strong>Progetto</strong> PERCORSI DI EMPOWERMENT PER GIOVANI VITTIME DI SFRUTTAMENTO E ABUSO SESSUALE L.R.<br />
41/97 per l’anno 2004<br />
3.3 Obiettivi del progetto<br />
In<strong>di</strong>care gli obiettivi del progetto (max 10 righe)<br />
1. Attuare interventi <strong>di</strong> protezione sociale e avvio alla vita autonoma e regolare per persone prostitute<br />
che intendano usufruire delle possibilità offerte dall’art. 18 - legge 286/998.<br />
2. Realizzare interventi <strong>di</strong> presa in carico integrata tra servizio socio sanitari, enti pubblici, privato<br />
sociale e volontari, stimolando in territorio ad un maggiore coinvolgimento<br />
3. Promuovere azioni per il miglioramento della qualità della vita della comunità locale (informazione,<br />
sensibilizzazione, assunzione <strong>di</strong> responsabilità, attivazione <strong>di</strong>retta)<br />
4. Contribuire e sostenere lo sviluppo della rete <strong>di</strong> lavoro sul problema ai vari livelli<br />
5. Promuovere sinergie operative e finanziarie sul tema<br />
6. Avviare un piano <strong>di</strong> intervento a 360°su questo specifico territorio, con in coinvolgimento delle<br />
Istituzioni preposte<br />
23
3.4 Capacità <strong>di</strong> collegamento in rete anche con altri programmi <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> protezione sociale<br />
(max 10 righe)<br />
Il progetto, è collegato in rete con:<br />
- “Tavolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento Triveneto degli enti attuatori <strong>di</strong> progetti finanziati con l’art. 18”<br />
- Progetti promossi dal Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute a Torino, Trieste e Imperia<br />
- <strong>Progetto</strong> “Sirio: verso strade nuove” promosso dal Comune <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
- L’azienda ULSS 22, assieme alle altre Aziende Socio Sanitarie del Veneto, partecipa inoltre all’osservatorio<br />
regionale sul fenomeno della prostituzione gestito dall’ULSS 16.<br />
Attraverso i propri partner il progetto <strong>Artemide</strong> è inoltre collegato con il “Coor<strong>di</strong>namento contro la tratta”<br />
promosso e attuato dalle <strong>Caritas</strong> del Triveneto e con il CNCA.<br />
3.5 Capacità <strong>di</strong> colmare carenze <strong>di</strong> servizi nel territorio in grado <strong>di</strong> proseguire analoghi obiettivi<br />
(max 10 righe)<br />
Il progetto offre risorse economiche e collegamento con reti <strong>di</strong> lavoro già attive sul tema alle comunità locali<br />
delle zone periferiche alla città <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, in particolare nell’area compresa tra i confini della città ed il Lago<br />
<strong>di</strong> Garda (Statale 11).L’esperienza <strong>di</strong> questi anni ha evidenziato profonde <strong>di</strong>fferenze nei meccanismi del<br />
fenomeno della prostituzione tra il contesto citta<strong>di</strong>no e quello extraurbano molto frammentato e <strong>di</strong>scontinuo.<br />
Ciò ha reso necessario elaborare azioni e interventi ad hoc, con metodologie appropriate al territorio. Oltre a<br />
ciò la <strong>di</strong>mensione stessa del fenomeno rende necessaria una presenza forte in loco dei servizi <strong>di</strong> aiuto e tutela<br />
delle donne vittime <strong>di</strong> tratta.<br />
3.6 Cantierabilità (max 10 righe)<br />
Il progetto “<strong>Artemide</strong> 3”, è imme<strong>di</strong>atamente attivabile in continuità con le attività realizzate con il<br />
contributo del precedente finanziamento.<br />
Priorità assoluta in termini <strong>di</strong> risorse umane ed economiche verrà data come <strong>di</strong> consueto ai progetti<br />
in<strong>di</strong>vidualizzati <strong>di</strong> assistenza e integrazione sociale, mentre la realizzazione delle attività <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />
e informazione rivolte al territorio sono vincolate al reperimento delle risorse economiche necessarie.<br />
Sezione 4 : Descrizione del piano <strong>di</strong> attività generale del <strong>Progetto</strong><br />
4.1 In<strong>di</strong>care in sintesi il tipo <strong>di</strong> attività che si intente realizzare ( es. accoglienza, sensibilizzazione,<br />
reintegrazione, reintegrazione sociale, etc.)<br />
Le attività relative ai programmi <strong>di</strong> assistenza e integrazione sociale sono ormai consolidate. La<br />
realizzazione <strong>di</strong> progetti in<strong>di</strong>vidualizzati, attuata attraverso la collaborazione con i vari partner del<br />
progetto sta dando risultati incoraggianti. Con il nuovo progetto si intende porre maggiore attenzione sul<br />
contesto generale, sulla comunità locale, potenziando le attività rivolte al territorio<br />
− Intervento unità <strong>di</strong> strada (aggancio socio sanitario, monitoraggio fenomeno)<br />
− Programmi <strong>di</strong> protezione sociale (fuga, prima accoglienza, seconda accoglienza)<br />
− Tutela sanitaria (delle donne e della salute pubblica)<br />
− Intervento <strong>di</strong> comunità (sensibilizzazione, informazione, me<strong>di</strong>azione sociale,avvio <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong><br />
intervento territoriale)<br />
24
− Collegamento in rete con altri enti/associazioni/cooperative sociali/associazioni <strong>di</strong> categoria a livello<br />
locale e regionale, Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, Prefettura, Questura<br />
4.2 In<strong>di</strong>care i gruppi bersaglio<br />
Tipologia gruppo bersaglio a) Prostitute <strong>di</strong> strada<br />
b) Comunità locale dei comuni della Statale 11<br />
n. dei soggetti destinatario 250 a)250 donne prostitute (contatto – aggancio ai<br />
servizi)<br />
b)10/15 programmi <strong>di</strong> protezione sociale<br />
c) popolazione dei 5 Comuni <strong>di</strong>rettamente a<br />
contatto con la statale 11 (ca. 55.000 abitanti <strong>di</strong> cui<br />
Luoghi/contesti per contatto<br />
gruppo bersaglio<br />
10.000 minori)<br />
Statale 11 nel tratto tra <strong>Verona</strong> e il lago <strong>di</strong> Garda<br />
(unità <strong>di</strong> strada)<br />
Ambulatorio “Benessere donna straniera”<br />
Servizi Sociali dei Comuni<br />
Consultori Familiari dell’azienda ULSS 22<br />
Ser. T. <strong>di</strong> Villafranca e Bussolengo<br />
Ospedali <strong>di</strong> Negrar (D.Calabria), Bussolengo,<br />
Villafranca Peschiera e Caprino<br />
Centri <strong>di</strong> ascolto del volontariato<br />
Privati citta<strong>di</strong>ni<br />
Forze dell’Or<strong>di</strong>ne (CC Peschiera, CC Villafranca,<br />
Questura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>)<br />
4.3 Effetti attesi : definizione qualitativa(max 10 righe)<br />
Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto<br />
- Fornire alle donne prostitute <strong>di</strong> strada concrete opportunità <strong>di</strong> emancipazione e integrazione sociale<br />
- Ottimizzare l’impiego <strong>di</strong> risorse economiche e operative nella presa in carico delle donne, attraverso la<br />
creazione <strong>di</strong> protocolli operativi tra servizi pubblici e con le associazioni.<br />
- Migliorare la tutela della salute (in senso ampio) delle donne e della citta<strong>di</strong>nanza.<br />
- Offrire ai citta<strong>di</strong>ni una visione globale del problema, in modo da rendere la comunità consapevole e<br />
responsabile<br />
- Coinvolgere ulteriori <strong>di</strong>versi soggetti del territorio sia nella realizzazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> protezione<br />
sociale, sia nelle attività <strong>di</strong> sensibilizzazione e informazione<br />
- Avviare un coor<strong>di</strong>namento territoriale sul problema, con il coinvolgimento della Prefettura<br />
- Offrire alle amministrazioni locali (in particolare ai comuni me<strong>di</strong>o piccoli) la possibilità <strong>di</strong> accedere ad una<br />
rete <strong>di</strong> competenze e risorse sul tema della prostituzione<br />
4.4 Effetti attesi : stima quantitativa(max 10 righe)<br />
Definire quantitativa i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto (p.e. richiesta <strong>di</strong><br />
percorsi <strong>di</strong> protezione sociale, inserimento dell’x% <strong>di</strong> ragazze vittime <strong>di</strong> sfruttamento...)<br />
25
n. 200 contatti con donne prostitute (anche reiterati) attraverso l’ambulatorio<br />
n. 50 contatti con altri canali (ospedale, volontari, privati citta<strong>di</strong>ni, forze dell’or<strong>di</strong>ne)<br />
n. 10-15 inserimenti in programmi <strong>di</strong> protezione e percorsi inserimento sociale, lavorativo e abitativo<br />
n. 2 percorsi <strong>di</strong> tutela e assistenza per il periodo della gravidanza<br />
n. 5 intervento <strong>di</strong> comunità (conferenze pubbliche, incontri con gli amministratori, iniziative con le scuole,<br />
ecc.)<br />
n. 3 protocolli operativi (raccordo istituzionale, collaborazione con le associazioni, procedure presa in carico)<br />
4.5 In<strong>di</strong>care la metodologia e gli strumenti che verranno adoperati(max 10 righe)<br />
Metodologia:<br />
- Intervento <strong>di</strong> strada (anche in collaborazione con le forze dell’or<strong>di</strong>ne) per fornire informazioni e aggancio<br />
alle donne e me<strong>di</strong>are le situazioni <strong>di</strong> tensione o conflittualità sociale.<br />
- Presa in carico integrata dei percorsi <strong>di</strong> protezione tra i vari servizi pubblici e le associazioni.<br />
- Collegamento forte con il territorio per il percorso <strong>di</strong> inserimento sociale, lavorativo e abitativo.<br />
- Sviluppo <strong>di</strong> due livelli <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento del progetto (istituzionale/Provincia e operativo/ULSS).<br />
- me<strong>di</strong>azione interculturale e <strong>di</strong> comunità<br />
Strumenti:<br />
- Affinamento e collegamento degli strumenti operativi a <strong>di</strong>sposizione delle <strong>di</strong>verse professionalità coinvolte<br />
nel progetto (schede per la presa in carico, buone prassi, regolamenti <strong>di</strong> gestione delle comunità, ecc.).<br />
-Unità <strong>di</strong> strada<br />
- Impiego <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atori interculturali e <strong>di</strong> materiali multilingue, interventi sui mass me<strong>di</strong>a per la <strong>di</strong>ffusione<br />
delle informazioni<br />
- protocolli operativi che garantiscano percorsi definiti e collegamenti articolati tra le <strong>di</strong>verse risorse.<br />
4.6 In<strong>di</strong>care interlocutori/agenti <strong>di</strong> cambiamento che si intendono coinvolgere nella realizzazione<br />
del progetto(max 10 righe)<br />
Amministrazioni comunali attraverso la conferenza dei Sindaci, Azienda ULSS, Associazioni del Privato<br />
Sociale, Cooperative Sociali, Istituti Religiosi, Istituzioni Scolastiche (Centri Territoriali per l’Educazione<br />
Permanente degli Adulti), Organizzazioni Sindacali, Forze dell’Or<strong>di</strong>ne (Questura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, Stazioni dei<br />
Carabinieri sul territorio, Agenti <strong>di</strong> Polizia Municipale), Centri per l’impiego<br />
Sezione 5 : Descrizione del piano specifico delle attività del <strong>Progetto</strong><br />
5.1 Descrizione delle attività (singole azioni)<br />
26
Intervento <strong>di</strong> strada: contatto <strong>di</strong>retto con le donne, informazione art. 18 e aggancio ai servizi socio sanitari,<br />
monitoraggio del fenomeno (soprattutto dal punto <strong>di</strong> vista della comunità locale)<br />
Programmi <strong>di</strong> protezione sociale: fuga, accoglienza, alfabetizzazione, percorso autonomia personale,<br />
lavorativa e abitativa, accompagnamento nel percorso <strong>di</strong> regolarizzazione amministrativa, tutela legale<br />
Tutela sanitaria: Ambulatorio Consultorio Familiare + Ser.T per la prevenzione HIV e MTS, tutela della<br />
gravidanza, prevenzione e cura malattie infettive, controllo sanitario e aggancio sulle problematiche sociali<br />
Intervento <strong>di</strong> comunità: attività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione tra le prostitute e gli abitanti delle zone più toccate;<br />
informazione e sensibilizzazione della citta<strong>di</strong>nanza sui percorsi <strong>di</strong> protezione sociale, allo scopo <strong>di</strong> favorire la<br />
collaborazione con i servizi, e rendere la comunità consapevole e responsabile<br />
Collegamento in rete con altri enti/associazioni: coor<strong>di</strong>namento istituzionale (Provincia) e coor<strong>di</strong>namento<br />
operativo (ULSS 22); coinvolgimento della Prefettura per l’avvio <strong>di</strong> un piano territoriale ad hoc.<br />
5.2 Personale necessario per lo svolgimento della suin<strong>di</strong>cata attività :<br />
4 Operatori <strong>di</strong><br />
strada<br />
Qualifica Livello<br />
Formazione<br />
Specifico<br />
Livello Formazione<br />
Interventi sulla<br />
tratta<br />
Orario/<br />
settimana<br />
Tipologia<br />
Contratto<br />
<strong>di</strong>ploma Corsi e seminari n.q. Volontari<br />
associazione +<br />
cooperative sociali<br />
2 Assistente sociale Diploma/laurea convegni 21 Cooperative sociali +<br />
sanità<br />
1 Collaboratore Laurea + Master Seminari<br />
18 sanità<br />
tecnico<br />
immigrazione Partecipazione<br />
progetto TAMPEP<br />
3 Me<strong>di</strong>atrici Laurea<br />
seminari 3 Collaborazione<br />
interculturali Formazione<br />
coor<strong>di</strong>nata e<br />
specifica<br />
continuativa<br />
1 Psicologa laurea Seminari e convegni 2 sanità<br />
1 Ginecologa laurea Seminari<br />
Partecipazione<br />
progetto TAMPEP<br />
1 Ostetrica laurea Partecipazione<br />
progetto TAMPEP<br />
1 Infermiera Diploma<br />
professionale<br />
1 Dirigente servizi<br />
sociali<br />
1 Funzionario<br />
servizi sociali<br />
2 Funzionario<br />
Servizi Sociali<br />
2 Amministrativo<br />
VI livello<br />
Corsi e seminari<br />
Partecipazione<br />
progetto TAMPEP<br />
Corsi e seminari<br />
3 sanità<br />
3 sanità<br />
3 sanità<br />
laurea convegni 1 sanità<br />
Laurea +<br />
Supervisione<br />
professionale<br />
Seminari<br />
10 EELL<br />
laurea convegni 2 + 2 Sanità + EELL<br />
<strong>di</strong>ploma convegni 6 EELL<br />
27
2 Amministrativo<br />
sportello lavoro<br />
<strong>di</strong>ploma Convegni 4 +4 EELL<br />
(aggiungere tante righe quanti sono gli operatori previsti)<br />
Per la gestione della casa <strong>di</strong> accoglienza e per le accoglienze in famiglie (<strong>Caritas</strong>, Papa Giovanni XXIII,<br />
Associazione Madamadorè) le associazioni si avvalgono <strong>di</strong> proprio personale, tirocinanti universitarie e<br />
volontari, in numero indefinito. Nel corso <strong>di</strong> questi anni inoltre è maturata una buona sensibilità da parte del<br />
territorio, per cui collaborano al progetto anche privati citta<strong>di</strong>ni, albergatori, parrocchie, ecc. con un prezioso<br />
contributo nel flessibilizzare l’offerta <strong>di</strong> accoglienza e nel sostenere la rete nelle emergenze.<br />
Per i percorsi <strong>di</strong> inserimento socio lavorativo e abitativo, l’associazione Comunità dei Giovani, la<br />
cooperativa Spazio Aperto e l’Associazione Comunità <strong>di</strong> Emmaus mettono a <strong>di</strong>sposizione i proprio<br />
operatori in un percorso con<strong>di</strong>viso con i servizi sociali del territorio, dell’Azienda ULSS (Servizio<br />
Inserimento Lavorativo), e della Provincia, <strong>di</strong>fficile da quantificare in termini <strong>di</strong> numero personale/ore, ma<br />
che viene inserito nell’accompagnamento nei percorsi <strong>di</strong> autonomia,mentre si andranno a formalizzare i<br />
rapporti avviati con le associazioni <strong>di</strong> categoria del territorio (Associazione Impren<strong>di</strong>tori, Associazione<br />
Albergatori), soprattutto sui temi della formazione/lavoro.<br />
5.3 Risorse strumentali e materiali (max 10 righe)<br />
- 2 uffici attrezzati (Provincia e sede servizi sociali ULSS 22): computer con postazione internet, fax<br />
segreteria, uso telefono, fotocopie e materiali <strong>di</strong> consumo<br />
- automezzo dell’ULSS 22 per l’unità <strong>di</strong> strada<br />
- Sportello Donna del Centro Provinciale per l’Impiego (accesso privilegiato alla struttura)<br />
- 1 ambulatorio me<strong>di</strong>co sociale<br />
- 4 consultori familiari con consulenza legale<br />
- materiali e strumenti per la raccolta dati (cartelle, archivio informatico, ecc.)<br />
- archivio <strong>di</strong> documentazione su progetti, esperienze, stu<strong>di</strong> nel settore della prostituzione<br />
- appartamenti attrezzati (in affitto) per le convivenze guidate<br />
Sezione 6: Descrizione delle precedenti attività<br />
6.1 Attività già svolte dall’ente proponente nel settore specifico della tratta e lo sfruttamento<br />
sessuale<br />
A partire dal 1999 la Provincia è intervenuta, attraverso i propri servizi sociali (competenza sui minori<br />
riconosciuti da un solo genitore), su singole situazioni attivando interventi <strong>di</strong> protezione sociale, in attuazione<br />
dell’art. 18 TU 286/98, in collaborazione con i servizi pubblici preposti,da due anni è titolare del <strong>Progetto</strong><br />
<strong>Artemide</strong> e partecipa con l’Azienda ULSS 22 ai progetti ex L.R. 41 per la tutela delle vittime dello<br />
sfruttamento sessuale<br />
6.2 Attività già svolte dall’Ente attuatore nel settore specifico della tratta e dello sfruttamento<br />
sessuale<br />
28
Dal 1995 ambulatorio Benessere Donna Straniera e partecipazione al <strong>Progetto</strong> TAMPEP<br />
Dal 2001 anni <strong>Progetto</strong> <strong>Artemide</strong> – programmi <strong>di</strong> assistenza e integrazione sociale<br />
2003 progetto Yemaja, L.R.41/97 tutela <strong>di</strong> donne vittime dello sfruttamento sessuale, in particolare <strong>di</strong><br />
minorenni<br />
2004 Percorsi <strong>di</strong> empowerment per giovani vittime <strong>di</strong> sfruttamento e abuso sessuale (L.R.41/97)<br />
29
Sezione 7 : Preventivo Economico (riferito all’anno <strong>di</strong> realizzazione del progetto 2004)<br />
Ente : Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> (proponente) Azienda ULSS 22 (attuatore)<br />
Voce <strong>di</strong> spesa<br />
Personale<br />
Totale ore: 1.150<br />
Coor<strong>di</strong>namento (istituzionale e operativo) Costo me<strong>di</strong>o Orario: 22.02<br />
Totale coor<strong>di</strong>namento: 25.327,60<br />
Consulenze/supervisioni Totale ore: 552<br />
Costo me<strong>di</strong>o Orario: 22,86<br />
Totale cons./superv. : 12.617,80<br />
Operatori Totale ore: 1.886<br />
Costo me<strong>di</strong>o Orario: 20,58<br />
Totale operatori: 38.816,64<br />
Formatori Totale ore<br />
Costo me<strong>di</strong>o Orario<br />
Totale formatori<br />
Segreteria Totale ore: 552<br />
Costo me<strong>di</strong>o Orario: 15,33<br />
Totale segreteria: 8.462,16<br />
Attrezzature<br />
Attrezzature (allegare preventivi)<br />
Totale personale: 85.224,20<br />
Totale attrezzature<br />
Spese <strong>di</strong> gestione<br />
Locali Totale<br />
Materiali <strong>di</strong> consumo Totale<br />
Spese <strong>di</strong> manutenzione Totale<br />
Spese utenze Totale<br />
Spese amministrative Totale<br />
Totale gestione<br />
Spese per inserimento socio-lavorativo<br />
Iscrizione a corsi <strong>di</strong> formazione professionale 5.000<br />
Borse lavoro 12.000<br />
Altro: scuola guida 2.000<br />
accompagnamento percorsi autonomia 25.000<br />
recupero passaporti e altri documenti 3.000<br />
Tot. Inserimento: 47.000<br />
30
Spese <strong>di</strong> vitto, alloggio e trasporto<br />
Totale pasti previsti: 350<br />
Costo pasto unitario: 15<br />
Costo unitario pernottamento: 30<br />
Totale pernottamenti previsti: 175<br />
Spese <strong>di</strong> trasporto 2.500<br />
Totale vitto, alloggio e trasporto: 13.000<br />
Spese <strong>di</strong> produzione e <strong>di</strong>vulgazione materiale<br />
(conferenze, report <strong>di</strong> progetto, volantini, ecc.) 5.000<br />
Totale mat. Divulgativo: 5.000<br />
Altro (Specificare)<br />
Voce <strong>di</strong> spesa<br />
Me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> comunità 5.000<br />
Unità <strong>di</strong> strada 20.000<br />
indennità destinatarie finali<br />
(12 rettex12mesi x 700 )<br />
100.800<br />
Spese me<strong>di</strong>che (dentista) 3.000<br />
Consulenza e patrocinio legale 5.000<br />
Totale altro 133.800<br />
RIEPILOGO<br />
Totale Preventivo Per Singolo Ente<br />
Personale 85.224,20<br />
Attrezzature<br />
Gestione<br />
Inserimento socio-lavorativo 47.000<br />
Vitto, alloggio e trasporto 13.000<br />
Produzione e <strong>di</strong>vulgazione materiale 5.000<br />
Altro 133.800<br />
TOTALE COMPLESSIVO DEL PROGETTO<br />
284.024,20<br />
Il Vice Presidente della Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Pastorello Antonio<br />
31
ALLEGATO E<br />
PROVINCIA DI VERONA<br />
Assessorato ai Servizi Sociali<br />
Assessorato alle Politiche del Lavoro<br />
Commissione Pari Opportunità<br />
<strong>Progetto</strong> “<strong>Artemide</strong> 3”<br />
Compartecipazione da parte della Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> al finanziamento del progetto “<strong>Artemide</strong> –<br />
programmi <strong>di</strong> assistenza e <strong>di</strong> integrazione sociale”, nella misura in<strong>di</strong>cata dall’art. 25 del<br />
Regolamento <strong>di</strong> Attuazione del T.U.<br />
Il sottoscritto Pastorello Antonio, Vice-Presidente, legale rappresentante della provincia <strong>di</strong><br />
<strong>Verona</strong>, in quanto soggetto proponente, <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione per il progetto<br />
“<strong>Artemide</strong> 3 – programmi <strong>di</strong> assistenza e integrazione sociale”, presentato ai sensi<br />
dell’art.18 legge 286/98, la somma <strong>di</strong> 26.344,20 nelle seguenti forme:<br />
4 ore/sett.Funzionario Delegato Servizi sociali x 46 sett. anno x 27,40 /ora<br />
complessive 5.041,60<br />
10 ore/sett. Funzionario Servizi sociali x 46 sett. x 17,03 /ora<br />
complessive 7.833,80<br />
12 ore/sett. Amministrativo servizi sociali x 46 sett. x 15,33 /ora<br />
complessive 8.462,16<br />
4 ore/sett. Amministrativo Centri per l’impiego x 46 sett. x 15,10 /ora<br />
complessive 2.778,40<br />
4 ore/sett. Amministrativo Centri per l’impiego x 46 sett. x 12,11 /ora<br />
complessive 2.228.24<br />
Attivazione Sportello Donna<br />
per un totale <strong>di</strong> 26.344,20 <strong>di</strong>rettamente a carico della Provincia.<br />
A copertura della rimanente somma fino a copertura del 30% <strong>di</strong><br />
cofinanziamento, prevista per la realizzazione del progetto, provvederà<br />
l’Azienda ULSS n.22 nelle forme in<strong>di</strong>cate in allegato (allegato D2).<br />
Firma del legale rappresentante<br />
Il Vice-Presidente della Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Pastorello Antonio<br />
32
Servizi Sociali - E-Mail: sociale@ulss22.ven.it<br />
ALLEGATO E.1<br />
Regione Veneto<br />
Azienda U.L.S.S. n. 22<br />
Bussolengo<br />
Compartecipazione da parte dell’Azienda ULSS n. 22 al finanziamento del progetto “<strong>Artemide</strong> 3–<br />
programmi <strong>di</strong> assistenza e <strong>di</strong> integrazione sociale”, nella misura in<strong>di</strong>cata dall’art. 25 del<br />
Regolamento <strong>di</strong> Attuazione del T.U.<br />
Il sottoscritto Dott.Renato Piccoli, Direttore Generale, legale rappresentante dell’Azienda ULSS n.22 <strong>di</strong><br />
Bussolengo, in quanto soggetto attuatore, <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione per il progetto “<strong>Artemide</strong>3 –<br />
programmi <strong>di</strong> assistenza e integrazione sociale”, presentato ai sensi dell’art. 18 legge 286/98, la somma<br />
<strong>di</strong> 58.880,00 , nelle seguenti forme:<br />
Ambulatorio BDS<br />
Assistente sociale 3h/sett. x 46 sett. 138 20 2.760,00<br />
Ostetrica 3h/sett. x 46 sett. 138 25 3.450,00<br />
Ginecologa 3h/sett. x 46 sett. 138 35 4.830,00<br />
infermiera 3h/sett. x 46 sett. 138 25 3.450,00<br />
Me<strong>di</strong>atrice interculturale 3h/sett. x 46 sett. 138 20 2.760,00<br />
Settore Sociale<br />
Dirigente Servizi Sociali 1h/sett. x 46 sett. 46 35 1.610,00<br />
Funzionario Servizi Sociali Territoriali 2h/sett. x 46 sett. 92 23 2.116,00<br />
Psicologa 2h/ sett. x 46 sett. 92 52 4.784,00<br />
Collaboratore tecnico 18h/sett. x 46 sett. 828 20 16.560,00<br />
Assistente sociale collaboratrice 18h/sett x 46 sett 828 20 16.560<br />
58.880,00<br />
Il presente finanziamento va ad unirsi a quanto messo a <strong>di</strong>sposizione dalla Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>,<br />
soggetto proponente, a beneficio del co-finanziamento del progetto “<strong>Artemide</strong> 3”nella misura complessiva<br />
del 30%, <strong>di</strong> cui all’art. 25, comma 1 del Regolamento <strong>di</strong> Attuazione del Testo Unico 286/98<br />
IL DIRETTORE GENERALE<br />
Azienda ULSS n. 22<br />
Dott. Renato Piccoli<br />
33