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Progetto Artemide - Caritas Diocesana di Verona

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IL PROGRAMMA DI PROTEZIONE SOCIALE (L’ART.18 DEL D.LGS. N.286/98)<br />

Gli obiettivi<br />

Esigenze <strong>di</strong> continuità e <strong>di</strong> coerenza comportano il mantenimento degli obiettivi degli anni precedenti,<br />

mentre l’evoluzione della situazione richiede un potenziamento delle azioni in favore del territorio.<br />

Il macro-obiettivo della proposta progettuale è la strutturazione e l’implementazione sul territorio della<br />

provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> interventi in rete, con il fine <strong>di</strong> contattare, accogliere, orientare ed<br />

accompagnare le donne e minori vittime della tratta a scopo <strong>di</strong> sfruttamento sessuale attraverso percorsi <strong>di</strong><br />

autonomia e <strong>di</strong> inserimento socio-occupazionale; e, conseguentemente, <strong>di</strong> contrastare il fenomeno del<br />

traffico <strong>di</strong> persone.<br />

Al fine <strong>di</strong> raggiungere tale macro-obiettivo, il progetto ha in<strong>di</strong>viduato i seguenti obiettivi specifici:<br />

1. Attuare interventi <strong>di</strong> protezione sociale e avvio alla vita autonoma e regolare per persone prostitute<br />

che intendano usufruire delle possibilità offerte dall’art. 18 - legge 286/998.<br />

2. Realizzare interventi <strong>di</strong> presa in carico integrata tra servizio socio sanitari, enti pubblici, privato<br />

sociale, volontari e forze dell’or<strong>di</strong>ne, stimolando il territorio ad un maggiore coinvolgimento<br />

3. Promuovere azioni per il miglioramento della qualità della vita della comunità locale toccata dal<br />

fenomeno della prostituzione <strong>di</strong> strada (informazione, sensibilizzazione, assunzione <strong>di</strong><br />

responsabilità, attivazione <strong>di</strong>retta)<br />

4. Contribuire e sostenere lo sviluppo della rete <strong>di</strong> lavoro sul problema a livello locale, provinciale,<br />

regionale e nazionale.<br />

5. Promuovere sinergie operative e finanziarie sul tema, coor<strong>di</strong>nando la progettazione locale in modo<br />

da favorire l’accesso a finanziamenti regionali, nazionali, europei<br />

6. Avviare un piano <strong>di</strong> intervento a 360°su questo specifico territorio, con in coinvolgimento delle<br />

Istituzioni preposte (con il coinvolgimento della Prefettura)<br />

Per rinforzare la stabilità delle collaborazioni, si prevede la realizzazione <strong>di</strong> un protocollo generale sul tema<br />

in modo da superare la logica <strong>di</strong> adesione estemporanea e garantire continuità e collegamento tra i soggetti<br />

coinvolti.<br />

Le azioni progettuali<br />

Per continuità e coerenza con quanto proposto nella precedenti, le azioni progettuali rimangono<br />

− Intervento unità <strong>di</strong> strada<br />

− Programmi <strong>di</strong> protezione sociale<br />

− Tutela sanitaria (delle donne e della salute pubblica)<br />

− Intervento <strong>di</strong> comunità<br />

− Collegamento in rete con altri enti/associazioni/cooperative sociali/associazioni <strong>di</strong> categoria a livello<br />

locale, regionale, e nazionale, Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, Prefettura, Questura<br />

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