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Progetto Artemide - Caritas Diocesana di Verona

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− Collegamento in rete con altri enti/associazioni/cooperative sociali/associazioni <strong>di</strong> categoria a livello<br />

locale e regionale, Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, Prefettura, Questura<br />

4.2 In<strong>di</strong>care i gruppi bersaglio<br />

Tipologia gruppo bersaglio a) Prostitute <strong>di</strong> strada<br />

b) Comunità locale dei comuni della Statale 11<br />

n. dei soggetti destinatario 250 a)250 donne prostitute (contatto – aggancio ai<br />

servizi)<br />

b)10/15 programmi <strong>di</strong> protezione sociale<br />

c) popolazione dei 5 Comuni <strong>di</strong>rettamente a<br />

contatto con la statale 11 (ca. 55.000 abitanti <strong>di</strong> cui<br />

Luoghi/contesti per contatto<br />

gruppo bersaglio<br />

10.000 minori)<br />

Statale 11 nel tratto tra <strong>Verona</strong> e il lago <strong>di</strong> Garda<br />

(unità <strong>di</strong> strada)<br />

Ambulatorio “Benessere donna straniera”<br />

Servizi Sociali dei Comuni<br />

Consultori Familiari dell’azienda ULSS 22<br />

Ser. T. <strong>di</strong> Villafranca e Bussolengo<br />

Ospedali <strong>di</strong> Negrar (D.Calabria), Bussolengo,<br />

Villafranca Peschiera e Caprino<br />

Centri <strong>di</strong> ascolto del volontariato<br />

Privati citta<strong>di</strong>ni<br />

Forze dell’Or<strong>di</strong>ne (CC Peschiera, CC Villafranca,<br />

Questura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>)<br />

4.3 Effetti attesi : definizione qualitativa(max 10 righe)<br />

Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto<br />

- Fornire alle donne prostitute <strong>di</strong> strada concrete opportunità <strong>di</strong> emancipazione e integrazione sociale<br />

- Ottimizzare l’impiego <strong>di</strong> risorse economiche e operative nella presa in carico delle donne, attraverso la<br />

creazione <strong>di</strong> protocolli operativi tra servizi pubblici e con le associazioni.<br />

- Migliorare la tutela della salute (in senso ampio) delle donne e della citta<strong>di</strong>nanza.<br />

- Offrire ai citta<strong>di</strong>ni una visione globale del problema, in modo da rendere la comunità consapevole e<br />

responsabile<br />

- Coinvolgere ulteriori <strong>di</strong>versi soggetti del territorio sia nella realizzazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> protezione<br />

sociale, sia nelle attività <strong>di</strong> sensibilizzazione e informazione<br />

- Avviare un coor<strong>di</strong>namento territoriale sul problema, con il coinvolgimento della Prefettura<br />

- Offrire alle amministrazioni locali (in particolare ai comuni me<strong>di</strong>o piccoli) la possibilità <strong>di</strong> accedere ad una<br />

rete <strong>di</strong> competenze e risorse sul tema della prostituzione<br />

4.4 Effetti attesi : stima quantitativa(max 10 righe)<br />

Definire quantitativa i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto (p.e. richiesta <strong>di</strong><br />

percorsi <strong>di</strong> protezione sociale, inserimento dell’x% <strong>di</strong> ragazze vittime <strong>di</strong> sfruttamento...)<br />

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