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Quarto intervento – Dott. Ing. Domenico Brigante

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PRINCIPI GENERALI DI INTERVENTO IN ZONA SISMICA<br />

Obiettivi della progettazione<br />

Gli interventi di rinforzo con FRP possono essere effettuati su strutture murarie in zona<br />

sismica che non soddisfino i requisiti di sicurezza previsti dalla Normativa vigente nei<br />

confronti di uno o più stati limite.


SCOPO DEGLI INTERVENTI CON FRP<br />

• rinforzare, sostituire o ricostruire in tutto o in parte alcuni elementi (interventi selettivi);<br />

• modificare l’organismo strutturale attraverso il collegamento fra elementi strutturali diversi.<br />

Il progetto dell’<strong>intervento</strong> con FRP deve comprendere le seguenti attività:<br />

• scelta motivata del tipo di <strong>intervento</strong>;<br />

• scelta delle tecniche e/o dei materiali;<br />

• dimensionamento preliminare dei rinforzi;<br />

• analisi strutturale che tenga conto delle caratteristiche della struttura post-<strong>intervento</strong>;<br />

• verifiche della struttura post-<strong>intervento</strong> eseguite sugli elementi esistenti, modificati e nuovi (per gli elementi<br />

esistenti, riparati o rinforzati.<br />

• Gli interventi con FRP volti a migliorare la duttilità locale (cerchiatura di pilastri) sono sempre<br />

opportuni.<br />

• L’introduzione di rinforzi locali con FRP non deve ridurre la duttilità globale della struttura.


Rinforzo solaio latero-cementizio con lamine pultruse in CFRP


Rinforzo solaio latero-cementizio con lamine pultruse in CFRP


Rinforzo solaio latero-cementizio con lamine pultruse in CFRP


Rinforzo solaio latero-cementizio con lamine pultruse in CFRP


Rinforzo struttura in c.a. – Sede Telecom di Pomezia


Rinforzo struttura in c.a. – Sede Telecom di Pomezia


Rinforzo struttura in c.a. – Sede Telecom di Pomezia


Rinforzo struttura in c.a. – Hotel Esedra “Nizza”


Rinforzo struttura in c.a. – Hotel Esedra “Nizza”


Rinforzo struttura in c.a. – Hotel Esedra “Nizza”<br />

Momento Sollecitante<br />

Taglio Sollecitante


Rinforzo struttura in c.a. – Hotel Esedra “Nizza”


Rinforzo struttura in c.a. – Hotel Esedra “Nizza”


Rinforzo struttura in c.a. – Hotel Esedra “Nizza”


Progetto di consolidamento – REAL ALBERGO DEI POVERI DI NAPOLI


Progetto di consolidamento – REAL ALBERGO DEI POVERI DI NAPOLI


Progetto di consolidamento – REAL ALBERGO DEI POVERI DI NAPOLI


Test dei diversi Sistemi di Ancoraggio


Progetto di consolidamento – REAL ALBERGO DEI POVERI DI NAPOLI


Nuovo Sistema di Ancoraggio


Progetto di consolidamento – REAL ALBERGO DEI POVERI DI NAPOLI


Progetto di consolidamento – REAL ALBERGO DEI POVERI DI NAPOLI


Progetto di Consolidamento – DOMUS AUREA Roma


Progetto di Consolidamento – DOMUS AUREA Roma


Progetto di Consolidamento – DOMUS AUREA Roma


Progetto di Consolidamento – DOMUS AUREA Roma


La scelta e la verifica dei materiali: i compiti e le responsabilità degli Operatori<br />

I materiali fibrorinforzati da utilizzarsi per il consolidamento di strutture devono essere assoggettati<br />

ad una serie di controlli che assicurino un livello adeguato delle caratteristiche meccaniche e<br />

fisiche.<br />

I produttori e/o i fornitori:<br />

• La produzione dei materiali per il rinforzo deve essere costantemente oggetto di programmi di<br />

controllo della qualità. Questi ultimi devono coprire tutti gli elementi che costituiscono il sistema di<br />

rinforzo (fibre, matrici, adesivi, compositi preformati ed altri componenti).<br />

• I produttori devono fornire i certificati di prova dei prodotti per assicurare la rispondenza di ogni<br />

lotto di fabbricazione con le specifiche dichiarate.<br />

• Quando possibile, sui prodotti deve essere riportata una marchiatura che ne permetta la completa<br />

rintracciabilità. In caso contrario, i prodotti devono essere accompagnati da etichette o cartellini<br />

riportanti tutte le informazioni per la loro rintracciabilità.<br />

• I produttori e/o i fornitori che sono in grado di proporre sistemi completi di rinforzo (insieme di<br />

fibre, resine, preformati o preimpregnati, adesivi ed altri componenti), possono fornire, oltre alle<br />

caratteristiche meccaniche e fisiche dei singoli componenti, anche le caratteristiche meccaniche del<br />

sistema completo indicando il tipo di substrato utilizzato a cui si fa riferimento.<br />

Tali valori devono essere supportati da validazioni sperimentali effettuate in laboratorio o in situ<br />

(prove su strutture in scala reale) e documentate da dettagliati rapporti di prova.


Sistemi completi di rinforzo, certificati con le modalità di cui al cnr dt 200-04 saranno<br />

indicati nel prosieguo come Applicazioni di tipo A; gli altri saranno invece indicati<br />

come Applicazioni di tipo B:<br />

Applicazioni di tipo A Sistemi di rinforzo di cui sono certificati sia i materiali che il sistema<br />

completo applicato ad un substrato definito.<br />

Applicazioni di tipo B Sistemi di rinforzo di cui sono certificati solo i materiali.<br />

Il progettista<br />

• Deve indicare chiaramente nel progetto la qualità e le caratteristiche (geometriche,<br />

meccaniche e fisiche) dei costituenti il sistema di rinforzo (quali il laminato preformato oppure<br />

le fibre e le resine nel caso della tecnologia wet lay-up) specificandone, dove necessario, i<br />

requisiti minimi di accettazione.<br />

• Deve specificare quali sono i criteri di accettazione dei materiali e dell’applicazione del<br />

sistema di rinforzo. Nel primo caso egli deve indicare al direttore dei lavori quali sono i<br />

prelievi e le prove da effettuare. Ad esempio, in base all’importanza e all’entità<br />

dell’applicazione, può suggerire di eseguire delle prove per verificare alcune o tutte le<br />

caratteristiche meccaniche e fisiche fornite dal produttore nelle schede tecniche. Nel secondo<br />

caso il progettista può indicare eventuali prove di qualità dell’installazione


Le imprese appaltatrici e gli applicatori:<br />

• Devono procurarsi il materiale indicato dal progettista, dai produttori e/o fornitori che<br />

assicurino la qualità dei prodotti.<br />

• Devono verificare che i prodotti siano accompagnati da schede tecniche adeguate,<br />

riportanti i valori delle caratteristiche meccaniche e fisiche, ed eventualmente da<br />

certificati di collaudo in laboratorio.<br />

• Devono verificare che i prodotti siano conformi alle prescrizioni indicate dal progettista<br />

e, nel caso non siano disponibili materiali con i requisiti indicati, devono concordare<br />

possibili alternative con il progettista e/o con il direttore dei lavori.


Il direttore dei lavori:<br />

• Svolge un ruolo decisionale sull’accettazione dei prodotti.<br />

• Deve verificare, sia in fase di appalto delle forniture che al momento della consegna, la<br />

rispondenzadel materiale fornito con le prescrizioni del progettista.<br />

• Deve verificare la provenienza del materiale fornito. I prodotti pultrusi riportano<br />

abitualmente un marchio del produttore ed altre indicazioni atte all’identificazione del<br />

prodotto. Altri materiali sono muniti di etichette o cartellini recanti le informazioni<br />

necessarie per la loro rintracciabilità.<br />

• Deve verificare le caratteristiche meccaniche e fisiche dei prodotti mediante i certificati<br />

di prova in accompagnamento della fornitura.<br />

• In base all’importanza ed all’entità dell’applicazione, può richiedere l’esecuzione di<br />

prove sperimentali per valutare la qualità dei materiali e verificare la corrispondenza dei<br />

risultati con i valori forniti dal produttore.

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