Anno 3, n. 1 - gennaio 2010 - Ospedale San Carlo Borromeo
Anno 3, n. 1 - gennaio 2010 - Ospedale San Carlo Borromeo
Anno 3, n. 1 - gennaio 2010 - Ospedale San Carlo Borromeo
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<strong>Anno</strong> 3 n. 1 - Gennaio <strong>2010</strong><br />
NEWSLETTER<br />
Con una grande insegna<br />
il nostro <strong>Ospedale</strong> cambia volto<br />
Dal prossimo mese<br />
di febbraio il monoblocco<br />
del nostro<br />
<strong>Ospedale</strong> non sarà<br />
più un semplice, grigio<br />
e anonimo palazzone,<br />
perché una<br />
grande insegna farà<br />
sapere a quanti si<br />
trovano nelle vicinanze<br />
che davanti a<br />
loro, così come si<br />
può ammirare dalle<br />
due immagini qui<br />
proposte in versione<br />
diurna e notturna,<br />
c’è uno dei più grandi<br />
ospedali di Milano<br />
non solo per dimensioni,<br />
ma anche per<br />
numero e qualità<br />
delle prestazioni e-<br />
rogate.<br />
La grande insegna luminosa sarà<br />
collocata sul tetto del monoblocco<br />
probabilmente già entro la fine di<br />
questo mese di <strong>gennaio</strong> e nei<br />
giorni successivi verranno completati<br />
i lavori per la sicurezza e i<br />
4 minuti che possono salvare la vita<br />
Sono solo quattro i minuti che servono ai soccorritori per eseguire sul<br />
posto un elettrocardiogramma e, attraverso la centrale operativa del<br />
118, trasferire il tracciato direttamente dall’elettrocardiografo GSM<br />
presente sull’ambulanza di soccorso agli specialisti dell’unità coronarica<br />
individuata di volta in volta, che potranno così predisporre la sala di<br />
emodinamica per l’eventuale intervento di angioplastica.<br />
Sono solo<br />
quattro minuti,<br />
ma che,<br />
come è stato<br />
possibile<br />
sperimentare<br />
direttamente<br />
nel nostro<br />
Dipartimento<br />
di Emergenza Urgenza diretto dal<br />
dott. Maurizio Marzegalli, possono<br />
(Continua a pagina 4)<br />
SOMMARIO<br />
♦ Con una grande insegna<br />
l’<strong>Ospedale</strong> cambia volto<br />
♦ 4 minuti che salvano la vita<br />
♦ Polisonnografia:<br />
ora si fa anche a domicilio<br />
♦ Radiologia interventistica:<br />
anche la TIPS tra le procedure<br />
♦ L’<strong>Ospedale</strong> del futuro<br />
è anche ecologico<br />
collegamenti<br />
elettrici necessari<br />
perché le<br />
lettere dell’insegna,<br />
che saranno<br />
alte fino a<br />
due metri, si illuminino<br />
di notte<br />
dando un volto<br />
nuovo al nostro<br />
<strong>Ospedale</strong>.<br />
♦ Riqualificazione del personale<br />
♦ Il <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> “piace” agli utenti
NEWSLETTER<br />
2<br />
Polisonnografia: ora si fa anche a domicilio<br />
La Sindrome delle Apnee Ostruttive<br />
nel Sonno (OSAS), caratterizzata<br />
da significativa riduzione<br />
(ipopnea) o assenza (apnea) del<br />
flusso aereo oronasale, interessa<br />
il 9% della popolazione<br />
maschile e il<br />
4% di quella femminile<br />
di età compresa<br />
tra 30-60<br />
anni che, a seguito<br />
di questo problema,<br />
presenta<br />
un aumentato rischio<br />
di patologie<br />
cardiovascolari<br />
(ipertensione arteriosa,<br />
ipertensione<br />
polmonare, aritmie<br />
cardiache, infarto miocardio<br />
acuto, ictus) e una ridotta aspettativa<br />
di vita; inoltre, la destrutturazione<br />
del sonno, correlata a tale<br />
patologia, porta a ipersonnia diurna<br />
e notevole aumento del rischio<br />
di incidenti stradali per colpi di<br />
sonno e addormentamento durante<br />
la guida.<br />
La diagnosi di OSAS avviene di<br />
norma attraverso l’esecuzione di<br />
una polisonnografia<br />
notturna,<br />
registrazione<br />
di tutti i parametri<br />
elencati<br />
precedentemente<br />
più traccia<br />
Elettroencefalografica<br />
(EEG), che permette<br />
lo studio<br />
della struttura<br />
del sonno e<br />
l’identificazione<br />
diretta degli eventi respiratori.<br />
I costi per la diagnosi di questa<br />
sindrome, attraverso l’esecuzione<br />
di una polisonnografia in regime<br />
di ricovero (che sono stati a volte<br />
nell’occhio del ciclone, anche giudiziario)<br />
e il risparmio derivante<br />
da una corretta diagnosi e trattamento<br />
sono apparsi tuttavia così<br />
ben codificati da indurre la pubblicazione<br />
di un position statement<br />
dell’American Academy of Sleep<br />
Medicine in cui è stato ribadito<br />
che la massima efficienza viene<br />
raggiunta quando alla valutazione<br />
clinica si accompagna quella strumentale.<br />
Per verificare la possibilità di ridurre<br />
i costi di diagnosi, senza<br />
che ne risenta la qualità della<br />
stessa, l’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />
- sotto l’egida di Regione<br />
Lombardia e in partnership con<br />
MedicAir - ha attivato il PROgetto<br />
POLIsonnografia (PROPOLI) che si<br />
propone di valutare la qualità dell’esame<br />
polisonnografico eseguito<br />
a domicilio, rispetto a quello eseguito<br />
in regime di ricovero ospedaliero,<br />
con il chiaro obiettivo di<br />
(Continua a pagina 4)<br />
Radiologia interventistica: anche la TIPS tra le procedure<br />
All’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong> la TIPS, un acronimo<br />
che sta per Transjugular Intrahepatic Portosystemic<br />
Shunt, è un intervento che viene eseguito<br />
dalla nostra equipe di radiologia interventistica guidata<br />
dal Dr. Maurizio Cariati, direttore del Dipartimento<br />
di Scienze Diagnostiche.<br />
Attualmente la TIPS rappresenta la scelta terapeutica<br />
principale nei pazienti cirrotici con emorragia gastrointestinale<br />
refrattaria alla scleroterapia e legatura<br />
endoscopica e nei casi di ascite intrattabile con la<br />
sola terapia medica. Tale procedura è comunque<br />
attuabile anche nel trattamento<br />
delle complicanze<br />
dell’ipertensione<br />
portale e nella Sindrome<br />
di Budd-Chiari, che è<br />
una patologia caratterizzata<br />
da ostruzione parziale<br />
o totale del deflusso<br />
venoso del fegato.<br />
L’ipertensione portale è<br />
una sindrome dovuta all’aumento di pressione nella<br />
vena porta, che è una struttura deputata a trasportare<br />
al fegato il sangue refluo dalla maggior parte<br />
degli organi addominali, in genere causata da un<br />
ostacolo alla progressione del sangue. Tale ostacolo<br />
può essere di varia natura e situato a diversi livelli:<br />
pre-epatico, intra-epatico o sovra-epatico.<br />
L’ostacolo intra-epatico è il più frequente: la causa<br />
abituale è la cirrosi alcolica o<br />
postepatitica, mentre l’ostacolo<br />
sovra-epatico configura la sindrome<br />
di Budd-Chiari. Inoltre,<br />
in una minima percentuale di<br />
casi, l’ipertensione portale può<br />
essere dovuta ad un iperafflusso<br />
di sangue al fegato.<br />
La conseguenza diretta dell’ipertensione<br />
portale sono le varici<br />
esofagee e gastriche.<br />
L’emorragia da rottura di varici<br />
esofagee è violenta e non sempre<br />
controllabile con procedure<br />
endoscopiche di legatura o<br />
scleroterapia. Se la situazione<br />
diviene ingovernabile, con paziente<br />
in pericolo di vita, l’unica<br />
opzione terapeutica è la TIPS.<br />
E’ una procedura salvavita che<br />
consiste nel collegare (shunt)<br />
direttamente la vena porta con<br />
il circolo sistemico, permettendo<br />
al sangue di raggiungere il<br />
cuore “saltando” il fegato.<br />
Lo shunt si esegue passando da<br />
una vena del collo, la giugulare<br />
interna; una volta raggiunto il<br />
(Continua a pagina 4)<br />
Sopra: l’immagine evidenzia<br />
la presenza di varici.<br />
Sotto: dopo l’intervento<br />
si nota l’assenza di varici.<br />
A lato: l’immagine illustra il<br />
posizionato dello shunt
3<br />
NEWSLETTER<br />
L’<strong>Ospedale</strong> del futuro è anche … ecologico<br />
Con il trasferimento del reparto di<br />
Neurologia nel DEA e il successivo<br />
posizionamento dei ponteggi in<br />
testa al blocco B (foto sotto), nelle<br />
scorse settimane hanno preso il<br />
via i lavori di ristrutturazione del<br />
secondo piano del monoblocco del<br />
nostro <strong>Ospedale</strong>, interessato dalla<br />
realizzazione del nuovo reparto di<br />
Pediatria e Neonatologia.<br />
All’interno del reparto stanno già<br />
procedendo velocemente gli interventi<br />
propedeutici a realizzare le<br />
nuove stanze destinate ad ospitare<br />
fino a 9 neonati che necessiteranno<br />
di ricovero in Neonatologia,<br />
oltre agli ambulatori pediatrici.<br />
Sempre nei giorni scorsi sono stati<br />
realizzati i lavori di posizionamento<br />
sul tetto del quadrato laboratori<br />
(foto in basso) alcuni multi<br />
collettori fototermici che, nell’ambito<br />
del progetto innovativo<br />
“Leuchtturm” cui partecipano la<br />
Camera di Commercio italogermanica,<br />
l’azienda Solarhybrid<br />
AG e il Ministero Federale Tedesco<br />
dell’Economia che ha finanziato<br />
l’opera con 100 mila euro, servono<br />
per la trasformazione parallela<br />
dell’energia solare in energia<br />
“ecologica” elettrica e termica.<br />
Il rendimento energetico dell’impianto,<br />
insieme ai dati della quantità<br />
di emissioni climalteranti evitate,<br />
saranno visualizzati in su un<br />
display collocato all’ingresso dell’<strong>Ospedale</strong>,<br />
che entra così tra le<br />
strutture simbolo dei progetti di<br />
Expo 2015.<br />
<br />
Riqualificazione del personale<br />
Concluso l’espletamento della selezione interna per<br />
il passaggio dalla Categoria C a D del personale amministrativo,<br />
in questi giorni verrà portata a termine<br />
la selezione interna per 88 posti di Categoria Ds<br />
(senza coordinamento) riservata al personale infermieristico<br />
dell’Azienda.<br />
Inoltre, con deliberazione n. 1286 del 22 dicembre<br />
2009. sono state indette le ulteriori selezioni interne<br />
concordate con la RSU aziendale e che riguardano<br />
tutti gli altri profili e ruoli del Comparto per complessivi<br />
21 posti nel ruolo sanitario, 37 posti nel ruolo<br />
tecnico e 37 posti nel ruolo amministrativo.<br />
Infine, verranno realizzati passaggi del personale<br />
ausiliario dalla Categoria A alla Categoria B, previa<br />
frequenza di un corso interno di 40 ore, con presenza<br />
obbligatoria per almeno l’80% delle ore e colloquio<br />
finale, e una selezione interna da ausiliario a<br />
operatore socio sanitario riservata al personale in<br />
possesso del relativo attestato, con possibilità di<br />
partecipazione aperta anche al personale OTA che<br />
abbia i requisiti previsti.<br />
Gli accordi sindacali prevedono che tutte le selezioni<br />
interne vengano espletate possibilmente entro il<br />
mese di giugno <strong>2010</strong>.<br />
<br />
Il <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> “piace” agli utenti<br />
Il 36% dei nostri degenti non ha alcun dubbio nel<br />
consigliare ad altri il nostro <strong>Ospedale</strong>. La percentuale<br />
tocca addirittura il 90% se si sommano i valori 5,<br />
6 e 7 della graduatoria compresa tra 1 e 7.<br />
E’ quanto emerge dalla relazione riassuntiva delle<br />
due rilevazioni di Customer Satisfaction effettuate<br />
nel 2009, che hanno visto rispondere al questionario<br />
sulla qualità percepita 1312 utenti ricoverati e 1650<br />
che hanno usufruito di prestazioni ambulatoriali.<br />
Un particolare gradimento è stato espresso nei confronti<br />
dell’assistenza ricevuta sia dal personale medico,<br />
sia da quello infermieristico, con percentuali di<br />
massima soddisfazione del 53% per i medici e del<br />
48% per gli infermieri, che salgono al 91% e al 94%<br />
nella somma dei valori sopra la media (5, 6 e 7).<br />
Se la rilevazione nei reparti ha evidenziato una alta<br />
qualità percepita per le cure prestate, non altrettanto<br />
è stato rilevato nell’area ambulatoriale, dove la<br />
massima soddisfazione veleggia tra il 20 e il 32%,<br />
anche se complessivamente l’86% dell’utenza consiglierebbe<br />
il nostro <strong>Ospedale</strong>. I risultati sono ora all’attenzione<br />
della Direzione, che non mancherà di<br />
mettere a punto interventi finalizzati a migliorare<br />
ancor più la qualità delle prestazioni erogate.
NEWSLETTER<br />
(Continua da pagina 1) 4 minuti che possono salvare …<br />
(Continua da pagina 2) Radiologia interventistica: ...<br />
4<br />
anche fare la differenza fra la vita e la morte in almeno<br />
il 7% degli infartuati e, sicuramente, permettono<br />
di risparmiare tempo preziosissimo, stimato tra<br />
i 30 e i 35 minuti, nel bloccare la furia distruttrice<br />
dell’infarto miocardico acuto.<br />
Abbattere i tempi diagnostici e di intervento sul paziente,<br />
ridurre le complicanze e ottimizzare i ricoveri<br />
ospedalieri, a Milano e provincia è ora possibile grazie<br />
al Progetto Prometeo, basato sulla stretta collaborazione<br />
tra l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza<br />
(AREU) - che ha dotato tutte le ambulanze dell’innovativo<br />
elettrocardiografo che può trasmettere il<br />
tracciato alla centrale operativa del 118 - e la rete<br />
degli Ospedali milanesi dotati di sala di emodinamica<br />
per il trattamento delle patologie cardiovascolari.<br />
Nei primi sei mesi di attività del Progetto Prometeo<br />
è stato possibile non solo formare 3 mila volontari<br />
che operano sulle ambulanze della rete dell’AREU ed<br />
eseguire anche numerosi tracciati, ma anche sperimentare<br />
fattivamente tutti i vantaggi del nuovo servizio<br />
su ben 70 pazienti che hanno beneficiato della<br />
drastica riduzione dei tempi tra l’insorgenza dell’infarto<br />
e l’intervento di angioplastica.<br />
Il nostro <strong>Ospedale</strong> ha avuto un ruolo di rilievo sia<br />
nella messa a punto dei processi organizzativi, sia<br />
nel percorso di cura, visto che ben 10 pazienti sono<br />
stati assistiti nella nostra Unità Coronarica. <br />
(Continua da pagina 2) Polisonnografia: ora si fa anche …<br />
ridurre consistentemente i ricoveri ordinari nella diagnosi<br />
dell’OSAS.<br />
Il progetto, avviato lo scorso dicembre, si basa sul<br />
reclutamento di 80 pazienti, che accedono all’ambulatorio<br />
di Pneumologia con regolare richiesta del<br />
medico curante per visita Pneumologica e sottoposti<br />
a spirometria, saturazione arteriosa periferica in aria<br />
ambiente e valutazione del grado di sonnolenza mediante<br />
Scala di Epworth.<br />
Di ogni paziente vengono registrati il peso corporeo<br />
(Kg), l’altezza (cm), il BMI (preferibilmente >29), la<br />
circonferenza del collo (in cm), eventuali comorbidità<br />
e la terapia domiciliare.<br />
Le persone reclutate effettueranno una prima polisonnografia<br />
al domicilio, tramite l’ausilio di un tecnico<br />
che si recherà a casa del paziente per predisporre<br />
l’apparecchiatura. Successivamente, a distanza di<br />
sei mesi, effettueranno l’esame in regime di ricovero<br />
ospedaliero.<br />
Tutti i pazienti arruolati nell’arco di un anno verranno<br />
quindi sottoposti a due polisonnografie, una al<br />
domicilio e l’altra in reparto di degenza.<br />
Per ogni paziente si prevede anche lo studio delle<br />
abitudini alimentari di base da parte di una Dietista<br />
e l’esecuzione di una bioimpedenziometria per valutare<br />
la composizione corporea.<br />
La sperimentazione permetterà di ridurre drasticamente<br />
i ricoveri inappropriati, trasferendo l’effettuazione<br />
della procedura al domicilio del paziente con la<br />
possibilità di formulare un’ipotesi di DRG domiciliare<br />
per lo studio dei disturbi respiratori sonno/relati. <br />
fegato si posiziona uno stent che collega la vena<br />
sovraepatica con un ramo della vena porta, riducendo<br />
così la pressione all’interno del sistema portale.<br />
In passato questo intervento veniva eseguito chirurgicamente,<br />
con by-pass porto-cava o spleno-renale,<br />
procedure afflitte da un tasso di mortalità perioperatoria<br />
e post operatoria molto alto.<br />
Tutti i pazienti sottoposti a tale procedura devono<br />
poi essere controllati nel tempo sia attraverso l’esecuzione<br />
di esami Ecocolor-Doppler epatici, generalmente<br />
a distanza di 7 giorni dall’intervento, poi dopo<br />
1 mese e quindi ogni 3 mesi per almeno due anni,<br />
sia attraverso esami angiografici che permettano<br />
di controllare i valori pressori nel sistema venoso<br />
portale e cavale al fine di escludere una disfunzione<br />
dello shunt.<br />
Inoltre, una potenziale complicanza, che si osserva<br />
nel 5-35% dei casi in seguito al posizionamento di<br />
una TIPS, è l’encefalopatia epatica. Tale condizione,<br />
causata dal fatto che il cuore si trova a ricevere una<br />
quantità di sangue non “depurato” dal fegato, è definita<br />
dalla presenza di torpore, confusione, disorientamento<br />
e alterazione del ritmo del sonno, si<br />
risolve generalmente con dieta particolare e trattamento<br />
medico conservativo.<br />
Vi sono ovviamente delle controindicazioni assolute<br />
al posizionamento di una TIPS, quali l’encefalopatia<br />
epatica acuta ricorrente o cronica in pazienti non<br />
candidati al trapianto epatico, la trombosi portale<br />
totale, estese neoplasie epatiche ed una grave insufficienza<br />
renale o epatica.<br />
A parte queste ultime considerazioni, la TIPS è una<br />
delle procedure salvavita più innovative degli ultimi<br />
decenni, con risultati a volte spettacolari sull’andamento<br />
della malattia, e resta l’intervento più complesso<br />
nel settore della Radiologia Interventistica. <br />
Corsi, Incontri, Convegni …<br />
◊ 2-4-9/02/10 - Sala Moratti<br />
Corso di formazione<br />
“Nuove procedure DUVRI e Cantieri”<br />
◊ 15-24/02/10 - Sala Moratti<br />
Corso di formazione<br />
“Nuova procedura Rischio Biologico”<br />
◊ 17/02/10 - Sala Moratti<br />
Corso per Dirigenti 1° livello<br />
◊ 25/02/10 - Sala Moratti<br />
Corso per Preposti 1° livello<br />
◊ 26/02/10 - Sala Conferenze<br />
Corso di formazione ECM<br />
“La Riabilitazione Cardiopolmonare”<br />
A.O. <strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />
Via Pio II, 3 - 20153 MILANO<br />
Capo Redattore: Giovanni Ruggeri<br />
Segreteria di Redazione: Laura Zettera<br />
tel. 02/4022.2175 - ufficiostampa@sancarlo.mi.it<br />
http://www.sancarlo.mi.it