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proposta16 - Oratorio S. Luigi S. Agnese - Fara Gera d'Adda

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PROPOSTA<br />

Settimanale di informazione della parrocchia di <strong>Fara</strong> <strong>Gera</strong> d’Adda (BG) Anno IV N° 16 del 15 marzo ‘09<br />

gesù, il nuovo tempio<br />

Capita spesso, leggendo<br />

certi libri o certi giornali,<br />

di vedervi la figura<br />

di Gesù delineata come la quintessenza<br />

della bontà, o di indulgenza<br />

ad ogni costo, oppure di<br />

tolleranza, ma come remissiva<br />

passività. Non è però questa l’immagine<br />

di lui presentata in alcuni<br />

passi del vangelo: ad esempio<br />

egli non esita a minacciare guai<br />

ai farisei ipocriti (Lc 11,37-44),<br />

a dare della volpe ad Erode (Lc<br />

13,33), e addirittura del satana a<br />

Pietro quando questi pretende di<br />

distoglierlo dal suo itinerario di<br />

vita (Mt 16,23). Il brano odierno<br />

narra poi un episodio che dimostra<br />

tutta la sua intransigenza sui<br />

princìpi e sui valori inalienabili.<br />

“Gesù salì a Gerusalemme. Trovò<br />

nel tempio gente che vendeva<br />

buoi, pecore e colombe e, là seduti,<br />

i cambiamonete. Allora fece<br />

una frusta di cordicelle e scacciò<br />

tutti fuori del tempio, con<br />

le pecore e i buoi; gettò a terra<br />

il denaro dei cambiamonete e ne<br />

rovesciò i banchi, e ai venditori<br />

di colombe disse: Portate via di<br />

qui queste cose e non fate della<br />

casa del Padre mio un mercato!”<br />

Un tale comportamento di Gesù<br />

è sorprendente, e non solo perché<br />

sembra lontano dal suo “stile”. Il<br />

tempio di Gerusalemme, centro<br />

della fede ebraica e cuore della<br />

nazione, vedeva ogni giorno un<br />

intenso andirivieni di fedeli, molti<br />

dei quali vi recavano animali<br />

da offrire in sacrificio e non era<br />

pensabile se li portassero da casa,<br />

specie se abitavano lontano, mentre<br />

quanti intendevano lasciarvi<br />

un’offerta in danaro dovevano<br />

cambiarlo con l’antica moneta, la<br />

sola accettata nel tempio e altrove<br />

fuori corso. In fondo dunque<br />

quei mercanti, oltretutto stanziatisi<br />

nel più esterno dei cortili<br />

del sacro edificio, svolgevano un<br />

servizio utile: perché scacciarli?<br />

Qualche antico commentatore ha<br />

ipotizzato che essi svolgessero la<br />

“Gesù entrò nel Tempio”<br />

loro funzione in modo disonesto,<br />

traendone profitti superiori al<br />

giusto. In realtà l’episodio è importante<br />

perché Gesù vi si proclama<br />

Figlio del “Padrone di casa”,<br />

e denuncia lo scandalo del mercanteggiare<br />

il rapporto con Lui,<br />

o ritenerlo una pratica formale,<br />

ridotta al “sentirsi a posto” con il<br />

semplice offrirgli qualcosa. In tal<br />

senso il monito assume una validità<br />

perenne; oggi come ieri incombe<br />

sulla coscienza l’illusione<br />

di tacitarla con l’osservanza esteriore<br />

del culto o magari col metter<br />

mano al portafogli. In realtà la<br />

fede implica ben altro, come appare<br />

anche dal seguito dell’episodio.<br />

A chi gli chiede conto del suo<br />

inusuale comportamento, Gesù<br />

risponde: “Distruggete questo<br />

tempio e in tre giorni lo farò risorgere”.<br />

E l’evangelista aggiunge:<br />

“Egli parlava del tempio del suo<br />

corpo. Quando poi fu risuscitato<br />

dai morti, i suoi discepoli si ricordarono<br />

che aveva detto questo<br />

e credettero alla Scrittura e alla<br />

parola detta da Gesù”. Ecco: la<br />

fede trova in lui il nuovo e perfetto<br />

tempio, distrutto dalla croce<br />

e ricostruito con la risurrezione;<br />

il suo corpo morto e risorto è il<br />

“luogo” dove incontrare Dio. Le<br />

chiese cristiane differiscono radicalmente<br />

dall’antico tempio di<br />

Gerusalemme, perché non sono<br />

la dimora di Dio, ma la casa della<br />

comunità, che vi si raduna per<br />

entrare in intima comunione con<br />

Gesù morto e risorto; una chiesa<br />

serve a celebrarvi l’Eucaristia,<br />

il sommo dono da lui lasciatoci<br />

proprio a questo fine. Trascurare<br />

la Messa, o parteciparvi solo per<br />

distratta abitudine, o sostituirla<br />

con pratiche magari in sé buone<br />

ma rispondenti piuttosto ai gusti<br />

personali, significa non aver<br />

compreso il valore del dono, né<br />

che di un dono appunto si tratta.<br />

Con lui non si mercanteggia,<br />

né si possono seguire opinioni<br />

personali; l’atteggiamento appropriato,<br />

da parte dei destinatari di<br />

un tale dono, è anzitutto la più


profonda riconoscenza, che si<br />

traduce nell’impegno a vivere in<br />

modo coerente con il rapporto<br />

profondo che il dono instaura.<br />

Concludo con una preghiera che<br />

può essere utile. “Pietà Signore, per<br />

tutte le volte che ho occupato abusivamente<br />

il tuo suolo, facendo del<br />

educare: la riflessione di una mamma<br />

verso la pasqua, insieme a san paolo<br />

Continua la nostra preparazione alla festa<br />

di Pasqua con l’apostolo Poalo. Venerdì<br />

sera, dopo aver riflettuto sulla sua conversione,<br />

ci siamo soffermati sul mistero di Cristo che<br />

traspare nelle sue lettere, e in particolare nei tre<br />

inni cristologici di filippesi, colossesi ed efesini.<br />

L’esperienza della conversione dell’apostolo ci ha<br />

consegnato il volto di Dio crocefisso e risorto. Questo<br />

volto rappresenta, per Paolo, il centro della fede<br />

e della sua conoscenza di Dio. Scriverà in una sua<br />

lettera: “Io non conobbi altro se non Gesù Cristo,<br />

e questi Crocefisso!”. Gesù risorto, apparso ai suoi<br />

tuo territorio un luogo di mercato.<br />

Pietà per tutte le volte che<br />

ho commerciato con Te<br />

per ottenere grazie e favori.<br />

Pietà Gesù, per non aver compreso<br />

che Tu sei il tempio dove<br />

celebrare il culto di ringraziamento<br />

al Padre per averti donato.<br />

Pietà di me o Dio Padre, quando<br />

cerco la tua potenza nei miracoli<br />

o nella sapienza, e dimentico di<br />

guardare il tuo Figlio Crocifisso.”<br />

P<br />

don <strong>Luigi</strong>, il parroco<br />

Viviamo in una società in cui conta l’apparenza;<br />

l’apparenza di un benessere, a volte ostentato.<br />

Viviamo una realtà fatta di immagini, dove<br />

non conta chi sei ma quel che appari. L’importante<br />

è apparire. L’importante è essere furbi, ottenere<br />

dei vantaggi, anche a scapito degli altri. L’egoismo<br />

impera sovrano. Dietro la falsità del perbenismo di<br />

facciata, si istigano i bambini alla competizione;<br />

una gara già persa in partenza per un essere umano<br />

che miri a essere solidale con gli altri. Si dice<br />

che nella nostra epoca mancano i valori, che c’è<br />

“menefreghismo”; dobbiamo combattere questa<br />

prospettiva perché i valori ci sono e sono sacrosanti:<br />

la felicità, l’amore, la tolleranza, la solidarietà.<br />

Ognuno di noi nella ricerca della propria felicità ha<br />

bisogno di amare il mondo in cui vive e di essere<br />

amato dall’ambiente che lo circonda; c’è bisogno di<br />

tolleranza verso se stessi ed i propri errori e verso<br />

gli altri, ma soprattutto c’è bisogno di solidarietà<br />

per costruire rapporti in cui non ci sia più lo sfruttamento<br />

dell’altro: solo così saremo capaci di avere<br />

rapporti di scambio - anche all’interno della nostra<br />

famiglia -. È importante aprire gli occhi, guardare<br />

in faccia alla realtà e vedere la miseria che ci circonda.<br />

questo gesto non è un opzione, è un obbligo<br />

a cui non possiamo sottrarci, se vogliamo credere<br />

nella possibilità di costruire rapporti migliori.<br />

Tutti noi vogliamo essere amati e a volte non abbiamo<br />

il coraggio di essere noi stessi per paura di<br />

sentirci esclusi, per paura di sbagliare e di essere derisi.<br />

Per acquisire sicurezza, e trasferirla poi ai nostri<br />

figli, abbiamo bisogno di costruire intorno a noi un<br />

ambiente positivo, che favorisca rapporti solidali,<br />

che lasci liberi di provare e riprovare a trovare la nostra<br />

strada, la nostra dimensione, la nostra felicità.<br />

Come a detto don Gino Rigoldi, probabilmente<br />

non cambieremo il mondo, ma possiamo almeno<br />

provare a modificare la realtà in cui viviamo. La<br />

cosa certa è che non è facile navigare controcorrente,<br />

però le cose facili non danno grandi soddisfazioni.<br />

Andare a cozzare ogni giorno con la stupidità e<br />

l’arroganza può deludere molte speranze; nonostante<br />

questo credere nella capacità umana di costruire<br />

sempre qualcosa di positivo è fondamentale, se non<br />

vogliamo perdere l’ottimismo e la capacità di vedere<br />

un’evoluzione positiva dei rapporti umani.<br />

Enza<br />

occhi, col passare degli anni assunse una fisionomia<br />

maggiormente definita. Paolo ama il Signore Gesù,<br />

e da lui è misteriosamente amato. Egli affermò che:<br />

“Gesù è il rivelatore del Padre, venuto a svelare chi<br />

è veramente Dio. Dio ha creato il mondo e ha affidato<br />

a Israele il compito di portare il suo nome tra<br />

le genti. Ma quando ha visto che ciò non avveniva,<br />

dopo aver inviato molti profeti a richiamare il popolo<br />

all’Alleanza, ha deciso di inviare il suo Figlio<br />

unigenito che è stato misconosciuto e appeso. Ma<br />

Dio lo ha risuscitato dalla morte, costituendolo giudice<br />

dei vivi e dei morti e sovrano delle genti. Presto


tornerà nella gloria e ognuno conoscerà Dio. In attesa<br />

del suo ritorno glorioso noi suoi discepoli, radunati<br />

dal Vangelo di Dio, come un corpo cresciamo<br />

nell’amore finché torni il capo<br />

e tutto venga ricapitolato in Lui”.<br />

Chi di noi può dire di conoscere<br />

Dio? Chi di averlo incontrato<br />

e di possederlo? Tutta la soptria<br />

dell’umanità è una continua ricerca<br />

di Dio. Non è l’uomo che cerca<br />

Dio. È Dio che cerca l’uomo. E,<br />

in questa ricerca reciproca, Gesù è<br />

venuto a dire una definitivamente<br />

qual è il volto del Padre. Gesù non<br />

è soltanto un uomo straordinario,<br />

un profeta dirompente, un uomo<br />

spirituale pieno di tenerezza. Gesù<br />

è la presenza stessa di Dio, perché<br />

lui e il Padre sono una cosa sola.<br />

Paolo, volendo chiarire chi è Gesù,<br />

si rifà alla sua vicenda storica di<br />

uomo: è lì che si manifesta il suo essere più profondo,<br />

la sua realtà più intima. Il mistero di Gesù è<br />

racchiuso nel suo essere “nella forma di Dio” e il suo<br />

essere “in tutto simile agli uomini”. Tra il suo essere<br />

servo e il suo essere Signore. Il centro della sua vita<br />

è dato dalla Pasqua! Gesù, pur essendo Figlio, ha rinunciato<br />

alla sua uguaglianza con Dio e ha condiviso<br />

la nostra situazione mortale, mostrando in questo<br />

modo il suo essere Dio - un Dio con noi, che muore<br />

per noi -, rivelando così la grandezza dell’amore del<br />

les menuires!<br />

L<br />

’oratorio propone la vacanza estiva, in montagna<br />

a Les Menuires. La proposta è rivolta ai<br />

ragazzi dalla IV elementare fino agli adolescenti. Il<br />

campeggio è organizzato in tre turni: dalla IV elementare<br />

alla I media 5 – 11 luglio; dalla II alla III<br />

media 11 – 21 luglio; gli adolescenti 21 – 30 luglio.<br />

L’albergo può ospitare fino a 120 persone! Questa<br />

settimana, in oratorio, è possibile effettuare le iscrizioni<br />

o ritirare il modulo della vacanza (lo travate<br />

anche sul sito: www.oratoriofara.net). Le iscrizioni<br />

potranno essere portate nei giorni di lunedì, mercoledì<br />

e venerdì, dalle ore 16,30 fino alle 18,00.<br />

Ricordo che è necessaria la fotocopia di un documento<br />

d’identità e della tessera sanitaria.<br />

Padre e insegnando agli uomini a fare altrettanto.<br />

Sono quattro le consegne che Paolo<br />

ci fa del mistero di Dio:<br />

1. “Benedetto sia Dio…” perché<br />

ha un piano di salvezza nei confronti<br />

dell’umanità. Un piano di<br />

amore, di comunione. Al centro<br />

di questa storia non c’è una teoria,<br />

una “gnosi” ma Cristo stesso.<br />

2. “Nel suo Diletto, nel quale<br />

abbiamo la redenzione…”<br />

l’amore è drammatico perché si<br />

scontra con il peccato dell’uomo.<br />

Abbiamo bisogno di essere<br />

santi e immacolati e quindi liberati<br />

dalla schiavitù del peccato.<br />

Ecco la missione di Cristo nella<br />

Pasqua, in particolare nella croce.<br />

3. “Il mistero della sua volontà…”<br />

la volontà del Padre<br />

è che ogni cosa sia ricapitolata<br />

in Cristo, nulla deve essere escluso.<br />

4. “In Lui siamo stati ancora costituiti eredi…” il<br />

progetto di Dio è da sempre di comunione. Noi siamo<br />

eredi di tutta questa grazia poiché riconciliati in<br />

Cristo. Siamo popolo nuovo, nuove creature segnate<br />

dalla speranza in Cristo e dal dono dello Spirito.<br />

Venerdì prossimo continueremo la nostra preparazione<br />

calamitando la nostra attenzione su come annunciare<br />

il Vangelo di Dio.<br />

la grecia!<br />

La Carità non avrà mai fine!<br />

don Gigi<br />

Per motivi organizzativi si comunica che le<br />

iscrizioni al Tour in Grecia sulle orme di<br />

S. Paolo e visita alle Meteore, si devono fare entro<br />

il 31 marzo p.v. presso la casa parrocchiale.<br />

Il viaggio si terrà dal 22 al 29 giugno p.v.<br />

Costo 1250,00 €


Calendario liturgico e pastorale<br />

Domenica 15 Marzo<br />

III domenica di Quaresima<br />

Ore 8,00 S. Messa a Badalasco per Angela, Marco e Giuseppe / Gaetana,<br />

Fulvia, Teresa ed Angelica<br />

Ore 8,30 S. Messa per Tandi Giuseppe e Martina / Villa Renzo e per<br />

Zappella Pietro<br />

Ore 9,00 in oratorio ritiro per i comunicandi<br />

Ore 10,00 S. Messa a Badalasco per Silvano Duzioni / Agazzi <strong>Luigi</strong>a<br />

ed Egidio<br />

Ore 10,30 S. Messa per Testa <strong>Luigi</strong> e per Biffi Ernesto e Angela / Villa<br />

Giuseppe, Giacobbe e Fiora<br />

Ore 10,30 S. Messa per i ragazzi in oratorio<br />

Ore 14,00 incontro dei genitori dei comunicandi in oratorio<br />

Ore 16,00 S. Messa presieduta dal Cardinale Dionigi Tettamanzi a<br />

Treviglio presso i Salesiani a chiusura della Visita Pastorale<br />

di Decanato. Le celebrazioni del pomeriggio in parrocchia<br />

sono sospese per la Visita Pastorale di Decanato<br />

Lunedì 16 Marzo<br />

Feria<br />

Ore 8,30 S. Messa per Piazza <strong>Luigi</strong>, <strong>Agnese</strong> e Rosetta<br />

Ore 18,00 S. Messa per Pirovano Giuseppe e <strong>Luigi</strong>a e per Ravasi Giuseppe<br />

Martedì 17 Marzo<br />

Feria<br />

Ore 8,30 S. Messa per Caccia Michele e Margherita<br />

Ore 18,00 S. Messa a Badalasco per Aldo Colnaghi<br />

Mercoledì 18 Marzo<br />

Feria<br />

Ore 8,30 S. Messa per Guaitani Giuseppe, Giacomina e Battista<br />

Ore 18,00 S. Messa per Dossi Giuseppe, Enrica e Felice e per Sorci<br />

Luca e famiglia Colombo<br />

Giovedì 19 Marzo<br />

S. Giuseppe, sposo<br />

della Beata vergine Maria<br />

Ore 8,30<br />

S. Messa per Tarricone Cataldo e per Cereda Gian Mario<br />

Ore 18,00 S. Messa per Brambilla Elia e Leone e per Assanelli Giuseppe<br />

e Rosetta<br />

Venerdì 20 Marzo<br />

Feria (astinenza)<br />

Ore 8,30 S. Messa per Chignoli Mario<br />

Ore 15,00 Via Crucis in chiesa parrocchiale per adulti e pensionati<br />

Ore 16,15 Via Crucis per i ragazzi a Badalasco<br />

Ore 16,30 Via Crucis in oratorio per i ragazzi<br />

Ore 20,00 Via Crucis e S. Messa a Badalasco per Franco e Santina<br />

Ore 20,30 Via Crucis a <strong>Fara</strong> nella forma della meditazione, immagini<br />

e musica<br />

Sabato 21 Marzo<br />

Feria<br />

Ore 8,30 S. Messa per Vicenzi Luca<br />

Ore 18,00 S. Messa festiva per Bramati Aristide e Giacomina / Piemonti<br />

Gabriella e Palmiro / per Dondossola Giancarlo e<br />

per Antonio e Luisa Canevisio<br />

Domenica 22 Marzo<br />

IV domenica di Quaresima<br />

Ore 8,00 S. Messa a Badalasco per Piero e Rina / Carlo Comotti /<br />

Famiglie Lorini e Galli<br />

Ore 8,30 S. Messa per Pesenti Vittorina / Nuzzo Francesca, Pina e<br />

Domenico<br />

Ore 9,00 in oratorio ritiro per i bambini di III elementare<br />

Ore 10,00 S. Messa a Badalasco per Nello / Angelo e <strong>Luigi</strong>a Travi /<br />

Maria, Cecco e Ambrogia<br />

Ore 10,30 S. Messa per Cozzi Alfonso / Villa Pietro / Marta Giuseppe<br />

Ore 10,30 S. Messa per i ragazzi in oratorio<br />

Ore 14,30 incontro dei genitori di III elementare in oratorio<br />

Ore 15,00 ritiro decanale a Caravaggio per i preadolescenti (II - III<br />

media)<br />

Ore 15,30 Vespero, esposizione e benedizione eucaristica<br />

Ore 18,00 S. Messa per Lodetti Giacomo e Giuseppina / Fumagalli<br />

Stefano e Fabio e per Avogadri Giulia e Adele<br />

Domenica 15 ore 16.00<br />

ore 21.00<br />

al Cinema<br />

Domenica 22 ore 16.00<br />

ore 21.00<br />

Avvisi<br />

In questa settima settimana<br />

la visita alle famiglie si<br />

svolgerà nelle seguenti vie:<br />

Lunedì 16 marzo: via Gorizia,<br />

via Trento e via Monfalcone.<br />

Martedì 17 marzo: da Canonica<br />

via Bergamo e<br />

via Matteotti. Mercoledì<br />

18marzo: via Don Sturzo,<br />

via Isola e via Don Milani.<br />

Giovedì 19 marzo: via Don<br />

Sturzo per via Bergamo.<br />

Venerdì 20 marzo: via<br />

Carlo Mozzi (pioppeto).

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